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Orfismo pitagorismo Liineeresse per anima eil suo destino, la convinzione della sua immorta- liek e la eeoria della metempsicosi sono caratteristiche del movimento pi- tagorico ma non solo, Una focalizzazione altreteanto decisa per le vicende dell'anima siitrova anche nell’orfsmo, una religione misterica di origine orientale, associata alla figura leggendaria del cantore tracio Orfeo. L'orfi- smo esercitd un profondo impatto sul mondo greco e presenta importanti punti di rangenza con la flosofiagreca. Fin dal xxx secolo questi evidenti paralleli hanno suscitato vivaci dibactiti tra gli studiosi, che si sono divist tra chi insisteva sulla priorita del’orfismo sul pitagorismo (¢ la flosofia) «chi al contrario aveva sostenuto la tesi opposta ~ il punto in discussio- ne essendo, come sempre, il grado di purezza della cultura greca rispetto alle “contaminazioni” orientali, Ma non si tratta di dibattiti solo moderni, perch¢ la stessa divergenza si registra nell’antichit’: la prima opzione pud sembrare pit ragionevole, ma a favore della seconda si erano gi schicrate figure di primo piano quali ad esempio Erodoto ¢ Isocrate® In epoca contemporanes, il dibattito si é poi ulteriormente acceso con la sensazionale scoperta a Derveni (in Macedonia) di un rotolo di papiro datato al 1V secolo a.C. ¢ contenente parti di un commento a un poema orfico pieno di rferimentifilosofici (jp particolare, Empedocle, Anassago- 1a, Archelao, Diogene di Apollonia Fino al 1962 il problema principale degli studiosi cra stata la difficoltA di ricostruire il nucleo autentico dell’or- fismo, liberandolo da tutte le aggiunte posteriori (in particolare neoplato- niche); grazie a questa scoperta le nostre conoscenze circa la teogonia c la cosmogonia orfiea sono nettamente progredite, con una crescita esponen- ziale di pubblicazioni scientifiche. Sostanzialmente due sono i temi che pit significativamentelegano l'or- fismo di eta arcaica ¢ la filosofia greca. Come mostra inequivocabilmente il papiro di Derveni, anche negli ambienti orfici ci fu un potente impul- so alla speculazione cosmologica. Questo tipo di interessi trova del resto tun’ importante conferma in una delle pit celebri commedie di Aristofane, Gili wccelli (wv. 695-705), che attsibuisce agli uccelli una teoria cosmogoni- ca dagli cvidenti tratti orfici. Anche se, in generale, le affinita pitt spicca- te sono con il poema di Esiodo, gli espliciti rinvii del papiro alle autorita presocratiche rivelano l'evidente desiderio di confrontarsi con le tradizio- ni filosofiche ¢ sembrano risentire della pratica razionalizzante tipica di Anassagora ¢ del suo circolo. Non meno importante @ poi, come gii anticipato, I insistenza sull’a- nima ¢ sulla sua immortalita. A essere particolarmente significative non 2 soltanto I'aspetto teorico (per cui I’anima emerge come il vero io), ma anche le conseguenze pratiche, che si traducono in una pratica ascetica simile, sotto molti punti di vista, alle seelte di via pitagoriche (si pensi ad esempio al vegetarianismo). Di fatto, tanto a proposito dei gruppi orfici quanto a proposito di quelli pitagorici si parla di “setee” portatrci di STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA istanze politiche, sociali e culturali apertamente alternative al mondo delle ‘poleis (il rifiuto di uccidere esseri viventi comporta ad esempio il rifiuto del sacrificio) e che come tali, nonostante il fascino esercitato, sono state guardate con una certa dose di sospecto® Detto questo, non bisogna perd compiere indebite generalizzazioni concludere che non ci sono differenze tra 'orfismo e il mondo della filoso- fia presocratica: 'orfismo é prima di tutto un culto religioso misterico or- ganizzato intorno alla promessa di salvezza individuale per le anime degli adepri. Questa ambizione emerge in modo particolarmente affascinante nelle numerose laminette aurce che sono state ritrovate in tombe sparse in diverse parti del mondo greco. Una delle piit eloquenti é quella ritrovata a Hipponion (Vibo Valentia in Calabria), che non si sbaglierebbe a definire una vera e propria guida peril viaggio oltremondano (ma non diverso ¢ il testo di numerose altre laminette): ‘A Mnemosyne & sacro questo [deteato: (per il mpstes], quando sia sul punco di ‘Andeai alle case ben costruite di Ade: v'é sulla destra una Fonte accanto ad ess serge un bianco cipreso; Ii discendono le anime dei mort per avererefrigeri. ‘A questa fonte non accostaci neppure: ma pit avanei troverai la fedda acqua che seorre dal lgo di Mnemosyne: vi sanno innarzi custodi ed essi i chiederanno, in sicuro discernimenco, perché mai esplorilatenebra del’Ade caliginoso. Di’: [Son] figlio della Greve e del Cielo Sellato: diseteson arsoe vengo meno: ma datemi presto da bere lafredda acqua che viene dal lago di Mnemosyne’ Ed ess «i daranno da bere ['acqua] del lago di Mnemosy ctu quando avrai bevuro percorrerai la sacra via sucui anche gi altri ‘ystaie bacchoi procedono glotios (trad, Pugliese Carraeli, 2001) Certo, idea del viaggio iniziatico é ben presente anche in numerosi filo- sofi: si rineracciato un parallelo nel prologo di Parmenide (cfr. Burkert, 1969) ¢ molte pagine di Platone, dal mito conclusivo del Fedone a quello della Repubblica, rivelano un’evidente influenza di questa tradizione (cfr ad esempio Edmonds, 2004). Le somiglianze con Platone sono anzi cost forti che nei secoli tardo antichi del neoplatonismo si consolidd la convin- ztione di una stretta dipendenza tra a filosofia dei dialoghi c 'orfismo, una IL PITAGORISMO convinzione sentita con uguale forza anche in epoca umanistica € rina- scimentale (grazie soprattutto a Pico della Mirandola e Marsilio Ficino), Sarebbe perd difficile ridurre la flosofia di Platone 0 quella dei pitagorici (edi altri filosofi presocratici) a un cult iniziatico vorato alla salvezza in- luale, come ben vide proprio Platone, cui si deve, in alcune pagine della Repubblica, un giudizio sprezzante dell’orfismo, presentato come un'impostura di ciarlatani: Pres, mendicantie indovini, andando alle porte dei ricchi li convincono che gra- ie a sacrfcie incantesimi ess sono dotati del pocere, proveniente dagli dei, di far ammenda per ogni ingiustizia commessa da qualcuno o dai suoi antenati (..). Esibiscono poi un bailammedilibri di Museo edi Orfeo, fig, a quanto dicono, di Selene e delle Muze: secondo Ie loro prescriioni oficiano i sacrifci,convincendo rnon solo i singoli ma persino cited che esistono purificazioni assolucorie per gli atti ingiust, oftenibili mediante sacrifice piacevoli giochi da chi ancora in via, ‘eve ne sono anche pet i motti, che ssi chiamano iniziazion, le qual ci liberano dai mali di lagi, mentre cose tremende attendono chi non abbia compiuto sa- cific (Resp 3642-565a: trad. Vegett, 2007). i, Cz Brodoto 118 (un testo malauguratamentetrasmesso in na dupliceredazio ne) € nocrave, Oraioni x 268 (citando lone di Chio, ef 36 A 6 DK), Per una sin teciea ma chiara presencazione, cf. Buskert (1962, tad ingl pp. 125-36); wna mes ppuneo, con ries bibliografia, ¢ nei due volumi curati da Bernabé e Casadests (008). {Una difesa recente, alfascinante ma non interamente convincente, delle strett inter elation che corrono ta ptagorcicorfici si legge in Kingsley (195). Le vicende che hanno condorco alla pubblicazione di questo papiro sono state tortuose enon prive di polemiche:scoperto nel 1963 il papizo stato pubbliato una prima ola senza autorizazione degli editor informa anonima (mai scopr presto {hes ratava del celebreflologo tedeseo Rudolf Metkelbach) nel 1982 sulla pret toss vse “Zeitschrift fr Papyrologie und Epigraphik’; slo nl 2006, dopo tante iscussioni e alee edizioni parcial (Janko, 2002; Jourdan, 2005; Betegh, 2004), si 2 avuta a pubblicazione uficiale, graze alla mediazione dei colleghi italiani ciunss intorno al progetto Corpus dei papirfilsofit grec e latins ct. Kouremenos, Parksso Jou, Tsantsanoglou (2006). Molto usa questo proposco, sono le pagine di Vegeri (1989, pp. 75-83).

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