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Reti di Calcolatori, A.A. 2005/06 M. Cesati / E.

Betti

Reti di calcolatori

Lezione 1
Lez. 1 — 1 M. Cesati / E. Betti

Rete di calcolatori (computer network):

• È un insieme di elaboratori elettronici autonomi ed interconnessi.

– Autonomi: tutti hanno “pari dignità”, nessuno può controllare gli altri

– Interconnessi: tutti sono in grado di scambiarsi informazioni

• Attenzione! Una rete di calcolatori non è un sistema distribuito:

– in un s.d. l’esistenza di vari calcolatori interagenti tra di loro è nascosta all’u-


tente da un opportuno sistema operativo od applicazione.

– Rete di calcolatori + Software di gestione = Sistema distribuito


Lez. 1 — 2 M. Cesati / E. Betti

Utilizzo delle reti di calcolatori

• Condivisione delle risorse (ad es., utilizzo di un database della NASA)

• Affidabilità (ad es., duplicazione dei dati importanti, sistemi multi-server)

• Diminuzione dei costi (rete di piccoli calcolatori vs. mainframe)

• Scalabilità (si estende la rete quando è necessario)

• Comunicazione personale e commerciale (ad es.: pagine WWW, posta elettro-


nica, bancomat e POS, trading on-line, . . . )
Lez. 1 — 3 M. Cesati / E. Betti

Tassonomie delle reti di calcolatori

• Basate sulla tecnologia trasmissiva (la topologia della rete, e quindi le caratteri-
stiche della comunicazione)

• Basate sulla scala dimensionale (l’estensione fisica della rete, e quindi l’utilizzo
della rete)
Lez. 1 — 4 M. Cesati / E. Betti

Tecnologia trasmissiva
Esistono essenzialmente tre differenti topologie di rete:

1. le reti broadcast: un unico canale di comunicazione è condiviso da tutti i calco-


latori

2. le reti punto a punto: ogni canale di comunicazione collega due diversi calcolatori
della rete

3. le reti wireless: il canale di comunicazione è costituito da onde radio, laser o


infrarosse trasmesse nell’etere

Attenzione a non applicare le categorie broadcast e punto a punto alle reti wireless!
Lez. 1 — 5 M. Cesati / E. Betti

Le reti broadcast (1)

• In una rete broadcast tutti i calcolatori sono connessi ad un unico canale trasmis-
sivo.

• La comunicazione è basata su piccole sequenze di dati (pacchetti).


Lez. 1 — 6 M. Cesati / E. Betti

Le reti broadcast (2)

• In ciascun pacchetto è riportato un identificatore del calcolatore a cui i dati sono


destinati.

• Ogni calcolatore legge tutti i pacchetti, ma considera solo quelli indirizzati a se


stesso.

• È generalmente possibile indirizzare un pacchetto a tutti i calcolatori nella rete


(broadcasting).

• Alcune reti permettono anche il multicasting, ossia l’invio di pacchetti ad un


sottoinsieme dei calcolatori nella rete.
Lez. 1 — 7 M. Cesati / E. Betti

Le reti broadcast (3)

• Due tipiche topologie: bus ed anello (ring)

• In ogni istante un solo calcolatore può trasmettere — cosa succede se due


calcolatori iniziano a trasmettere contemporaneamente?

• Esempi commerciali: Ethernet e Token Ring


Lez. 1 — 8 M. Cesati / E. Betti

Le reti punto a punto (1)

• In una rete punto a punto ogni canale trasmissivo collega due elaboratori.

• La comunicazione è ancora basata su piccole sequenze di dati (pacchetti).


Lez. 1 — 9 M. Cesati / E. Betti

Le reti punto a punto (2)

• Per arrivare alla sua destinazione, ogni pacchetto deve attraversare più calcola-
tori

• Sono anche dette in inglese store-and-forward networks

• In generale esistono molti percorsi che portano alla stessa destinazione, quindi
è necessario sceglierne uno: routing (o instradamento) dei pacchetti.
Lez. 1 — 10 M. Cesati / E. Betti

Le reti wireless

• Comunicazione con segnale radio od ottico (laser, infrarosso) nell’etere. Gene-


ralmente con canale di comunicazione condiviso per segnali radio, con canale di
comunicazione “punto a punto” per segnali ottici

• Il tasso d’errore della trasmissione è molto alto

• Usate per mobile computing e integrazione con la telefonia cellulare e satellitare

Wireless Mobile Applicazioni


No No Stazione di lavoro in un ufficio
No Sı̀ Collegamento di un portatile ad una presa di rete
Sı̀ No LAN in vecchi edifici storici
Sı̀ Sı̀ Portatili e PDA in ambienti wireless
Lez. 1 — 11 M. Cesati / E. Betti

La scala dimensionale

È un altro criterio classificativo delle reti.

Si hanno reti personali, reti locali, reti metropolitane, e reti geografiche

distanza ambito tipo di rete


1m tavolo rete personale
10 m stanza rete locale
100 m edificio rete locale
1 km campus rete locale
10 km città rete metropolitana
100 km nazione rete geografica
1 000 km continente rete geografica
10 000 km pianeta rete di reti geografiche
Lez. 1 — 12 M. Cesati / E. Betti

Reti personali (o PAN, da Personal Area Network)

Sono reti progettate per l’utilizzo da parte di una singola persona

Esempi:

• collegamento di personal computer e telefono cellulare tramite porta a raggi


infrarossi

• collegamento di personal computer con periferiche (mouse, tastiera, scanner,


macchine fotografiche digitali, . . . ) con tecnologia “Bluetooth”
Lez. 1 — 13 M. Cesati / E. Betti

Reti locali (o LAN, da Local Area Network)

Hanno una dimensione massima prefissata (fino a pochi chilometri), quindi si cono-
sce il ritardo massimo di un pacchetto. Sono generalmente:

• Di tipo broadcast: velocità trasmissiva da 10 Mbps a 10 Gbps, con basso tasso


d’errore, con topologia a bus oppure anello (ring)

• Di tipo wireless: velocità trasmissiva da 1 Mbps a 50 Mbps, con alto tasso


d’errore.
Lez. 1 — 14 M. Cesati / E. Betti

Reti metropolitane (o MAN, da Metropolitan A. N.)

• Hanno una dimensione ben superiore alle LAN, coprono una intera città

• Le vecchie MAN erano basate su tecnologie per le reti geografiche

• MAN più recenti sono in genere basate sullo standard IEEE 802.6, o DQDB
(Distributed Queue Dual Bus)

• Le MAN di ultima generazione sono basate su tecnologia wireless (standard


IEEE 802.16)
Lez. 1 — 15 M. Cesati / E. Betti

Reti geografiche (o WAN, da Wide A. N.) (1)

• Possono estendersi per intere nazioni o continenti, o su scala planetaria

• Sono costituite da due componenti distinte:

– un insieme di elaboratori detti host (i calcolatori che si intendono effettiva-


mente collegare)

– una communication subnet che connette gli host tra di loro, costituita da:

∗ linee di trasmissione (anche dette canali o trunk)

∗ elementi di commutazione (anche detti switching element o router)


Lez. 1 — 16 M. Cesati / E. Betti

Reti geografiche (2)

• Una WAN collega solitamente più LAN e MAN tra loro

• La communication subnet è in genere realizzata con una topologia punto a punto


Lez. 1 — 17 M. Cesati / E. Betti

Reti geografiche (3)

Alcune communication subnet sono realizzate con topologia wireless oppure mista
(ad es., quando basate su trasmissioni radio o satellitari)
Lez. 1 — 18 M. Cesati / E. Betti

Internetworking (1)

• Si ha internetworking quando due o più reti (LAN, MAN, o WAN) sono connesse
tra loro.

• Una internetwork (o semplicemente internet) non coincide con una WAN quando
le reti connesse adottano tecnologie tra loro incompatibili

– in questo caso la internetwork comprende alcuni router detti gateway (od


anche router multiprotocollo) che si occupano di effettuare le necessarie
trasformazioni per i pacchetti che transitano da una rete all’altra

• Una particolare internetwork è detta Internet (notare la I maiuscola).


Lez. 1 — 19 M. Cesati / E. Betti

Internetworking (2)
Riassumendo i vari termini:

• subnet (o sottorete): l’insieme dei router e delle linee di comunicazione di una


WAN

• network (o rete): l’insieme costituito da una subnet e dagli host collegati (nel
caso di una LAN, la rete è formata dagli host e dal canale fisico trasmissivo)

• internet (o internetwork): collezione di più reti anche non omogenee, connesse


tramite gateway

• Internet: una particolare internetwork che copre l’intero pianeta

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