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Foglio di collegamento – N°18, 2 dicembre 2018

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newsletter a cui iscriversi), parroco don Fabio Arlati (cell. 3382855765)

L’ATTESA DI DIO-PADRE … E L’INVIO DEL FIGLIO GESÙ …


Volere che qualcuno sia felice significa lasciargli vivere la sua vita. Accettare
che possa sbagliare. Lasciare che tradisca quello che tu ti aspettavi e attendere
che ti stupisca con ciò che non ti aspettavi. È la storia della parabola del Padre
Misericordioso (Lc.15,11-32). La grandezza di quel Padre, di Dio-Padre, non
consiste nel perdono finale ma nell’aver accettato che quel figlio potesse
andare via da casa, scegliere strade sbagliate, soffrire per questo ma senza mai
costringerlo ad amarlo con la forza, “per il suo bene”. La grandezza di quel
Padre sta nell’attesa. In quel dolore che provava e che ogni mattina lo faceva
salire sulla terrazza e guardare l’orizzonte sperando di rivedere il figlio. È la
grandezza di chi sa piangere ma non si lascia asciugare le lacrime da facili
soluzioni. È la grandezza di chi capisce che il figlio vale più di tutto il danno che Appuntamenti NATALIZI:
ha fatto. Il problema, in fondo, non era aver speso tutto con prostitute e amici.
Il problema era aver creduto che la libertà fosse riuscire a godersi la vita • Domenica 16 dicembre,
assecondando tutte le proprie voglie. Ma bisognava arrivare ad invidiare le III di Avvento, ore 10,30
carrube dei porci perché fosse chiaro che questo non bastava. Bisognava Santa Messa.
andare via da casa per rendersi conto che il problema non è sbagliare ma • Domenica 23 dicembre,
essere davvero felici. E se bisogna sbagliare per capire che lì non c’era la IV di Avvento, ore 10,30
Santa Messa.
felicità, allora il Padre è stato Padre proprio nell’aver fatto tutto il possibile • Lunedì 24 dicembre ore
senza togliere tutto il possibile al figlio. Così, tante volte, un genitore, davanti 18,00 confessioni in
ad un figlio tossicodipendente non può fare altro che buttarlo fuori di casa Parrocchia. Alle ore 21,00
nella speranza che nasca in lui un bisogno di cambiamento sincero. Quel S. Messa della NOTTE di
genitore, davanti al figlio tossicodipendente pur di non tener chiusa quella NATALE.
porta, avrebbe dato diecimila volte via la propria vita, ma amare, a volte, • Martedì 25 dicembre
significa togliere tutti gli alibi attraverso cui chi stai amando tenta di non (NATALE), ore 10,30
Santa Messa di Natale.
prendere decisioni vere per se stesso. Solo quando prendi consapevolezza • Domenica 30 dicembre
delle conseguenze delle tue decisioni sei davvero libero di scegliere. E, (SANTA FAMIGLIA), ore
solitamente, è proprio quello il momento in cui capisci chi ti ha amato 10,30 con
veramente, chi è stato sotto la Croce, bevendo fino in fondo l’amaro calire RINGRAZIAMENTO PER
dell’impotenza. Inizia il ritorno a casa del “figliol prodigo”! Cosa è successo in L’ANNO TRASCORSO.
lui? Il dolore si è trasformato e da rabbia è diventato la mancanza della felicità, • Martedì 1 gennaio 2019
la paura di essere felice, la nostalgia infinita di qualcosa, di Qualcuno, la casa (SANTA MARIA MADRE
DI DIO), ore 10,30 Santa
del Padre che non c’è ancora e così inizia a sentirsi vivo. Qui si risveglia nel Messa.
cuore del “figliol prodigo” il dolore di una mancanza, per spingerlo ad andare a • Domenica 6 gennaio 2019
fondo della questione. La nostalgia che è felicità in forma di mancanza, acqua (EPIFANIA DEL SIGNORE),
in forma di sete e pane in forma di fame. La nostalgia che è il vuoto lasciato da ore 10,30 Santa Messa.
una pienezza o lo spazio vuoto che attende una pienezza dentro di noi. Un • Domenica 13 gennaio
vuoto necessario, una nostralgia necessaria per mettersi in cammino verso la 2019, BATTESIMO DEL
SIGNORE, ore 10,30 Santa
casa del Padre! Così, grazie alla nostalgia, la stella conduce i magi e gli angeli Messa.
conducono i pastori alla capanna di Betlemme per adorare la Luce nella notte,
il Senso Eterno nel non senso umano, Gesù nel Natale tra gli uomini. E i NB1. Il vostro parroco è
discepoli di Emmaus, delusi dalla morte in Croce di Gesù, la sera di Pasqua, in disponibile tutti i giorni per la
quella notte buia, incontrano Gesù senza riconoscerlo che gli dice: «Sciocchi e Santa Confessione! Basta una
tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo telefonata per mettersi
sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?» mentre, lungo la d’accordo!
via, per la Sua vicinanza, “ardeva il loro cuore nel petto”. Allora per NB2. Se vi fossero parrocchiani
sperimentare “la vera luce, quella che illumina ogni uomo”, bisogna affrontare ammalati che desiderassero
la notte buia come i magi e i pastori di Betlemme, chiedendo a Gesù, come fare la Santa Confessione e la
hanno fatto i discepoli di Emmaus di fermarsi con loro: “Egli entrò per Santa Comunione a Natale, mi
rimanere con loro”. Così Gesù vuole rimanere con noi, perché la nostra possono telefonare. Grazie!
nostalgia della Sua beatitudine eterna ed infinita – innata in ogni essere
NB3. Ogni giovedì sera, gruppo
umano – sia la nostra richiesta del Suo Natale in noi e nelle nostre famiglie: di preghiera: ore 20 Adorazione
“Resta con noi Signore, perché si fa sera”! Eucaristica e Santo Rosario; ore
Buon Natale di Gesù a tutti, don Fabio 21 Santa Messa
Luci di Natale Il Vangelo è la demolizione
dell’immaginario banale su Dio
Quest’anno le luci di Natale in parrocchia si sono viste, quando
alcune persone, davanti al tabernacolo, hanno capito di avere Dio nasce povero invece che ricco. Nasce in
problemi spirituali per le pratiche esoteriche svolte – pratiche periferia invece che nel centro. Nasce figlio di
orientali con “chi” o “ki” o “kundalini”, pendolino, cartomanzia, nessuno invece che figlio di qualcuno notabile.
segnature, ecc. – hanno ricevuto in dono la liberazione da Gesù, Nasce in una stalla invece che in un tempio.
intraprendendo nella potenza dello Spirito un cammino di Rivela agli inaffidabili pastori la notizia della sua
conversione più profondo. Le luci di Natale si sono viste con alcune venuta invece che ai comunicati stampa dei
persone, parocchiani, ritornati alla fede viva, nei Sacramenti di dottori e dei profeti. Deve scappare pur essendo
onnipotente. Si sottomette alla cronaca degli
Cristo e della Sua Chiesa, in particolare nella Confessione frequente esuli invece che imporre nuove giustizie sociali.
e nella Santa Messa più vissuta con il cuore. Le luci di Natale si sono Da grande avrà cura dei peccatori invece che dei
viste nell’inizio del catechismo in Parrocchia. Le luci di Natale si sono giusti. Toccherà gli ammalati invece che i sani.
sperimentati nei benefici spirituali ricevuti nel gruppo di preghiera il Dirà pace quando tutti vorranno la guerra. E dirà
giovedì sera. Le luci di Natale si sono viste nelle bellissime fuoco quando tutti vorranno acqua. Predicherà
testimonianze di Franco Antonelli e di Irma Di Milano che sono stati ad alta voce quando nessuno dei grandi lo vorrà
liberati dalla magia e dalle tecniche olistiche orientali che parlano di sentire. E rimmarrà in silenzio quando tutti loro,
fantomatiche “energie” cioè “demoni” da “evocare” per credersi invece, si aspetteranno spiegazioni e parole per
un “dio” in autosviluppo con una “tecnica” spacciata falsamente coglierlo in fallo. Morirà in croce per mano dei
come innocua e “naturale”. La luce del Natale l’abbiamo incontrata romani, invece che mettere in croce i romani
in Rocco Politi, ex anziano di congregazione dei Testimoni dei oppressori. E alla fine risorgerà quando tutti,
invece, pensavano di tenerlo morto in un
Geova che ci ha raccontato l’ostracismo verso gli ex di questa sepolcro. Compreso i suoi. Gesù è la messa in
organizzazione, e del tribunale giudiziario interno delle “sale del discussione del nostro banale immaginario su
regno”, pronto a processare il geovista per ogni più piccola Dio. Punto. Per rivelarsi a noi Cristo deve
mancanza, in nome di un controllo da “Grande Fratello”. Rocco è “spezzare”, frantumare ciò che c’è, aprire una
ritornato alla Chiesa dopo 40 anni, raccontandoci la gioia indicibile crepa lì dove tutto è sano e chiuso. Così dal
nel fare il presepe con la sua famiglia, vietato nel geovismo, pena vivere credendo nel Nulla e facendo della nostra
espulsione! Gesù è vivo, vuole nascere nel nostro cuore, questo è vita un insieme di momenti di Niente, possiamo
l’unico e vero “regalo di Natale” che da senso nel tempo e per la accogliere il Natale di Gesù in noi, in modo tale
eternità! Buon Natale di Gesù! che ogni momento sia pieno di eternità. Amen.

Offerte per le spese sostenute per la chiesa e la canonica:


Colgo l’occasione per ringraziare chi volesse contribuire alle spese con un gesto concreto di carità rivolgendosi al proprio parroco. La parrocchia
possiede un conto corrente con la banca "Credito diRomagna". L'IBAN è IT91V0327321000000510100705 e il BIC è CRDRIT2FXXX.

La “Casa di accoglienza don Riccardo Zuffa”


È nata la ONLUS “Casa di accoglienza don Riccardo Zuffa” come ramo della parrocchia di San Biagio in Montecatone. Il Vescovo ci
sostiene! L’obiettivo è realizzare presso la canonica, una casa di accoglienza. Tutti siete invitati a sostenerci con il 5x1000 inserendo
nella denuncia dei redditi il C.F.90003480374 e mediante le offerte detraibili/deducibili, inserendo nella "causale", "ONLUS "Casa di
accoglienza don Riccardo Zuffa", presso Banco Posta, IBAN è IT47U0760102400001020944953 e il BIC è BPPIITRRXXX.

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