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ZANZARA TIGRE: QUESTA SCONOSCIUTA

È assodato ormai quanto la zanzara tigre (nome scientifico Aedes Albopictus) sia, oltre che estremamente
fastidiosa, anche nociva per l'ambiente. Essa è, infatti, causa di disagio economico ed estetico a causa dei
grandissimi numeri di cui si avvale: ogni femmina può produrre circa 100 uova in un giorno ogni 3-5 giorni, e in
condizioni favorevoli queste ultime possono diventare adulte in appena 10 giorni. Stiamo parlando di milioni
di individui adulti che si riproducono ogni mese, e che aumentano esponenzialmente fino a quando non si
esauriscono le fonti di cibo (noi, sfortunatamente) o lo spazio.
Per prevenire tutto questo, è necessario sapere chi è questa zanzara tigre.
Nel suo nome, Aedes Albopictus, è già rivelato il suo genere di appartenenza, l'Aedes, un tipo di zanzara "a
strisce". Ne esistono altri tipi, diffusi in diverse zone della Terra: A. Aegypti, A. Japanicus, A. Koreicus, e così via.
Percorrendo il suo "albero genealogico" a ritroso, sappiamo che fa parte della sottofamiglia dei Culicini assieme
alla sua cugina Culex, altresì detta zanzara comune; i Culicini sono, insieme alla sottofamiglia degli Anofelini
(gruppo che comprende la zanzara Anopheles, vettore della malaria) componenti della famiglia dei Culicidi, un
tipo particolare di Nematoceri (ovvero "che si nutrono di sangue").
Tutti i Nematoceri fanno parte dell'ordine dei Ditteri che, a differenza delle libellule (classificate come
Paleotteri, ovvero "dall'ala antica") sono dei Neotteri.
Libellule e zanzare possiedono le ali, quindi sono nella sottoclasse degli Pterigoti che, assieme agli Atterigoti,
sono i sottogruppi della classe Insecta.
Quindi le zanzare sono insetti alati che si nutrono di sangue, a strisce bianche e nere.
Per ridurne il numero, non ci si può limitare a sterminare gli adulti: per tenere sotto controllo il numero di
individui di zanzara presenti sul territorio bisogna concentrarsi sulle uova.
La nostra Aedes ha un ciclo vitale tipico degli Olometaboli: compie una metamorfosi.
Questo particolare ciclo biologico prevede che l'adulto deponga le uova in acqua e che anche lo stato larvale e
quello di pupa si sviluppino in acqua. Una volta raggiunta l'età adulta la zanzara può vivere sulla terraferma
dopo l'evento della sciamatura (quando tutte le pupe si trasformano in zanzare e si librano in volo
contemporaneamente per garantire la prosecuzione della specie).
Questa tipologia di riproduzione è particolarmente efficace: una volta che l'uovo finisce le sostanze nutritive
interne, la larva si procaccia il cibo da sola fino a trasformarsi in pupa (quella che nelle farfalle prende il nome
di crisalide), uno stato quiescente che prepara alla metamorfosi.
Le uova, le larve e le pupe si sviluppano in acqua: non acqua corrente, ma prediligono piccole quantità di acqua
stagnante, magari all'ombra come i sottovasi, gli innaffiatoi, le ciotole non svuotate che rimangono all'aperto.
Il primo passo da fare per sconfiggere questi insetti è, quindi, quello di impegnarci tutti insieme per limitare il più
possibile che si possano riprodurre: non lasciare mai all'esterno contenitori di acqua, oppure svuotarli
adeguatamente e poi capovolgerli, in modo che non ci possano deporre delle uova all'interno!

Nicole Anderlini

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