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CONOSCIAMO LA ZANZARA TIGRE:

Al mondo esistono 3500 specie di zanzare: settanta di queste vivono in Italia, dieci pungono
l’uomo e tre sono potenzialmente pericolose. Di queste ultime tre fa parte l’Aedes albopictus.
Conosciuta anche come zanzara tigre. È un insetto per noi alloctono tipico delle zone tropicali e
subtropicali lungo dai cinque ai dieci mm. La sua comparsa risale al 1985 quando fu rilevata a
Huston, nel Texas, ed ha continuato a colonizzare altri stati fino a noi nel 1990. Qui ha trovato
condizioni ideali per il suo sviluppo, infatti, è diventata una delle zanzare urbane più
rappresentative dell’Italia settentrionale. La zanzara femmina si contraddistingue dal maschio
poiché ha dimensioni maggiori; è più grande del 20%. Inoltre la zanzara tigre femmina è l’unica
della sua specie a essere dotata di un apparato boccale simile ad una proboscide per pungere
l’uomo e ricavarne il suo pasto. Si può descrivere il corpo di tale insetto suddividendolo in tre
parti: il capo, il torace e l’addome. Il capo comprende le antenne (nel maschio per attirare la
femmina e nella femmina per cercare una preda), gli occhi (formati da ommatidi) e dalla bocca
(apparato masticatore pungente e succhiante). Nel torace vi sono le zampe, che hanno funzione
deambulatoria, e quattro ali membranose (due bilancieri per compiere traiettorie in quattro
direzioni diverse e due per protezione). La zanzara tigre è una zanzara particolare poiché la
maggior parte di zanzare punge di notte e in ambienti chiusi mentre lei punge di giorno e in
ambienti aperti. Le uova le pongono sotto la superficie dell’acqua e in ambienti piccoli (come un
sottovaso o il fondo di un innaffiatore), anche con acque “sporche” perché sono dotate di un
sifone, simile ad una proboscide, con il quale possono respirare fuori dall’acqua, a differenza
della zanzara Anopheles che pone le uova esclusivamente in acque pulite poiché il loro sifone
rimane sommerso e sono costrette ad acquisire ossigeno dall’acqua.
L’Aedes albopictus può trasmettere tre tipi di malattie: la Chikungunya, la Dengue e lo Zika virus.
La Chikungunya ha origine in Indonesia, ha fase d’incubazione di 2/4 giorni, ha un decorso
benigno e causa febbre molto alta, cefalea ed esantemi tipo morbillo.
La Dengue causa febbre alta, cefalea e dolori articolari nel 95% dei casi. Nel 5% aggredisce il
midollo osseo e la milza causando un calo delle piastrine, febbre ed emorragie. Dal 1960 al 2010
è aumentata di circa trenta volte. Non esistono vaccini. Lo Zika virus nell’80% dei casi è
asintomatico. Non esiste un vaccino. Se una donna incinta si ammala di Zika virus, il bambino
sarà affetto da microcefalea.
Al fine di debellare queste malattie è necessario debellare la zanzara tramite la prevenzione
basata sulla sensibilizzazione dei cittadini.

Lucia Fornaciari

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