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LA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA SULLA ZANZARA TIGRE:

L'animale che comunemente viene chiamato zanzara è un genere che si suddivide in diverse specie
con diverse caratteristiche. L’Aedes albopictus, solitamente chiamata zanzara tigre, è una specie
alloctona, ossia straniera, ed esofila, cioè si nutre di giorno negli spazi aperti. La zanzara fa parte
della famiglia degli artropodi, letteralmente «animale con zampa articolata", che comprendono
insetti. crostacei. aracnidi e miriapodi. Anatomicamente gli insetti sono divisi in: capo, torace e
addome. Il loro sistema nervoso si sviluppa sulla parte anteriore, mentre l'apparato digerente si
estende sulla parte posteriore. In questi animali non scorre sangue ma emolinfa, un liquido che
attraversa tutto l'insetto passando attraverso Piccoli cuori fino ad un buco nella cavità addominale
chiamato emocele. Essa, oltre ad essere fastidiosa per noi, è un danno ambientale perché in appena
un mese si possono schiudere milioni di uova, ossia adulti che pungono e che a loro volta depongono
altre uova. Si è diffusa cosi largamente a causa all'ambiente facilmente adattabile dove vive; infatti
nelle nostre abitazioni e nelle città questo insetto ha trovato ambienti favorevoli alla sua
proliferazione dove piccole quantità di acqua ristagnano.

Il nostro compito è quello di eliminare quanti più esemplari è possibile, ma ricordiamoci che il
problema principale sono sempre le uova che vengono prodotte a distanza di pochi giorni, massimo
una settimana, in numeri molto elevati. Il ciclo vitale è determinato dalla temperatura dell'ambiente
esterno e si sviluppa in varie fasi che in estate raggiungono una durata totale di massimo 10 giorni
• uova: la femmina depone singolarmente numerose uova scure nell'acqua. all'interno delle
quali è presente il nutrimento minimo per la sopravvivenza fino alla schiusa.
• larva: primo stato autonomo in cui l'animale riesce a ricavare il nutrimento dall'ambiente
esterno, ossia l'acqua. Si posiziona a 45° sotto la superficie con il sifone molto corto a
contatto con la superficie per respirare
• pupa: stato quiescente nel quale l'insetto in via di sviluppo rimane fermo nell'acqua
producendo gli apparati e le strutture indispensabili all' adulto.
• sciamatura: processo durante in quale gli adulti escono dall'acqua contemporaneamente
per proteggersi dai predatori che non li attaccano se sono numerosi.

Adesso che si conosce meglio questo animale, possiamo capire come proteggerci da essa e come
fermare la sua proliferazione: si ha bisogno di un lavoro di squadra! Se tutti gli abitanti di una città,
ad esempio, non lasciassero acqua stagnante nei giardini ci sarebbero molte meno zanzare! Ci sono
diversi metodi di prevenzione:
• meccanici: consistono nello svuotare o rovesciare i recipienti dove l'acqua potrebbe
depositarsi, come sottovasi, innaffiatoi, copertoni abbandonati, piscinette per bambini…
• naturali: consistono nell'usare deterrenti composti da piante dall'essenza sgradevole per le
zanzare sotto forma di spray o zampirone: ad esempio menta, geranio. alloro, salvia e
alcune altre.
• chimici: consistono nell'uso di pastiglie larvicide composte da un bacillo che uccide le larve
che è consigliabile usare nel caso dei tombini dove l'acqua piovana può fermarsi oppure da
un trattamento di disinfestazione periodico per distruggere i focolai degli adulti di zanzara.
Queste sono le informazioni essenziali per conoscere questo piccolo ma enorme nemico... e adesso
tocca attivamente a noi, cominciando dai nostri giardini!

Laura Nunziatini

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