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susumna

la natura accende gli animi con lampi di


meraviglia e stupore, elargisce doni che
arricchiscono il nostro mondo interiore, la nostra
parte più bella e creativa: la capacita di
meravigliarci.

come la nebbia del mattino viene dissolta dai


raggi del sole, la penna aiuta a fissare il mondo
interiore composto di sentimenti e emozioni

ho incontrato nell antica citta di othia oro della


rena e blu dal mare
traccia analogica, memoria dell infinito istante

infinito centro mare del gargano.


mareanima fievolmente offuscata
da granelli di sabbia
che la luce illumina.

le’n ticchie
ri-fatti non parole
lu sciarabba birrozza
va a’ zapp’ alla giornata

apulia mundi
sentiero dell anima
le indie di quaggiù
magico connubio

un isola bagnata da una piena luce meridiana. nell


isola tutto e’ illusione: signore dell isola e’ un
mago. uomo di assoluta profonda solitudine.
deserto. come l isola su cui regna l isola e’ ricca
di voci, suoni brezze leggere che danno gioia e
rilassano i sensi. il cerchio sembra chiudersi e non
svela interamente la natura del suo mistero. isola
stessa simbolo del mondo, immagine dell
inesplorato e margine di incertezza aspra roccia
sabbia montagna alberi vegetazione, deserto e al
tempo stesso ricca di acque di animali di suoni.
un isola disabitata abitata sorta di mondo nuovo
dove non ci sono strutture sociali. solo il
firmamento della natura e delle cose, e’ il mondo
nuovo sognato un paradiso terrestre dove l’uomo
può tentare se abbastanza saggio di creare una
nuova civiltà diversa lontana dalla storia.

l isola risuona di polvere antica, filo di sabbia


mucchi di ceppi incrostati di alghe e conchiglie
portati dal mare e seccati al sole, scroscio eco di
fondo essere delle tenebre

nero del nero, nero o blu,


nero blu, nero rosso,
rosso cupo, nudo lucido

opaco incrostato di antico fango


madido di sudore e pur sempre essere umano

quanto? uno tre mille anni?


solo la verita contiene abbastanza fantasia
puglia di messi splendenti segnata da tre colori
il giallo del grano il blu del mare e il verde degli
ulivi. siamo cresciuti a pane e cipolla

ogni tanto isola di luce come un sogno segno


zodiacale, uno scorpione, un granchio, cielo terra
o mare, costellazione arcipelago montagna, antico
alfabeto ingigantito lineare b per tavolette d
argilla, proiettato su dimensione stellare, l ombra
chiarisce tutto, testa di drago color rosa cenere,
nella prima luce dell alba, a sud bianco ad ovest,
il giallo della polvere, aromatico dolce amaro, sa
di violetta e ciliegia e svela l anima della terra da
cui proviene oro rosso arancio albicocca mentre
scende l ora dei grilli

l arte pervade lo spazio vuoto linfa vitale che


scorre lo spirito si espande gli occhi vedono l
invisibile

la danza dell anima espansione nell universo

la memoria dell acqua


attraverso l om
il cosmopolitano scalzo nell impossibile labirinto
connesso globalmente disconnesso localmente
in una sfera che ha il centro dappertutto
e la circonferenza da nessuna parte
sostiene la necessita di pensare danzando
in modo da non separare l uno dall altro
il tempo e lo spazio

balene ai bordi sono quelle delle antiche


cartografie, poste sul limite remoto del mondo
conosciuto al confine tra il rappresentato e l
inimmaginato, soglia di carta sul quale
ridisegnare il mondo che si percepisce e costruire
nuovi collegamenti. una mappa che mira a
costruire un metodo di esplorazione profonda dell
esistente

sulla costa la citta di cozzia si affaccia sul mar


delle cozze 12 chilometri di cemento nato in
attesa dell avvento, il non finito cozziano,
costruzioni come solitudini che si guardano a
distanza. qui le strade non uniscono, separano
perché portano lontano le persone, come vivere in
un tempo che sta fuori dal tempo, l oggi e’ già un
po domani. il non finito cozziano, il passato vive
nel presente si mescola e non si lascia
accantonare come non finire un discorso

mare anima fievolmente offuscata da granelli di


sabbia che la luce illumina

le stelle sono ovunque, sembrano in disordine,


forse per noi ma non per tutti! tu vedi il disordine
nel cielo stellato mentre per un astronomo e’ tutto
molto chiaro. chi conosce le regole o i principi
trova ordine chi non le conosce trova disordine. il
nostro tappeto volante sul quale decolliamo alla
conquista di mondi fantastici, vertigini
matematiche nuovi ordini possibili in cui
sistemare la realtà nuove prospettive e inaspettate
profondita

viaggio estremo negli spazi infiniti della mente un


continuo gioco con il cervello: un chilo di sale e
un chilo di legno, li metto insieme e sono tutti e
due un chilo. una sigaretta e una matita insieme
perché sono cilindri, due pezzi di carta e quaranta
fiammiferi insieme perché sono più di uno:
classificazione fantasiosa
i neuroni magici: ci vuole occhio per cogliere l
attimo fuggente di una stella e il mattino dopo mi
passo davanti l attimo fuggente, era il momento in
cui ci si rende conto che niente sarebbe stato più
come prima anche malinconia per la fatica
precedente, gli sforzi non riconosciuti, l
insensatezza di essere sempre la stessa persona
eppure valere molto di più.

un cavatappi un vaso una poltrona sembrano


avvolti da quel aura indefinita che qualcuno
chiama anima e altri più prosaicamente valore
aggiunto. persino un pennello, in ogni pennellata,
ha la sua forza individuale e l immagine si
frantuma si spezza e si scompone in un
caleidoscopio di colori e forme

la mistica e’ la condizione del tempo radiale

uomo anima corpo infinito centro


mare anima fievolmente offuscata
da granelli di sabbia
che la luce illumina
spiagge come discariche, plastica tappi di
bottiglia cicche di sigarette in acqua e nella
sabbia; questo lo scenario sulle spiagge che
sembrano veramente discariche, la causa l
inciviltà delle persone e l inefficienza degli
impianti di degradazione. per 100 metri di sabbia
714 rifiuti: 3 su 4 sono di plastica.
la plastica non ha sapore!

a circa 50 km da foggiopoli all estremo lembo


nord occidentale del garganistan sorge l antica
citta solare di OTHIA incontro di culture, via per
l oriente e sentiero di pellegrinaggio per i
numerosi luoghi di culto. nelle vicinanza il golfo
uriano sulle cui coste sorgeva l antica citta di
URIA fondata dai dauni alla fine del VIII sec a. c.
probabilmente molto più antica e per la sua
posizione favorevole ai commerci marittimi
divenne presto una delle più floride colonie
greche d occidente. le sue mura fortificate non
hanno impedito numerosi saccheggi nel corso
della storia in particolare la flotta saracena di
dragut primo e distrutta definitivamente da un
maremoto nel 1627. alla fine del 700 l area e’
stata aquisita dai principi di gregorio che hanno
promosso scavi archeologici riportando alla luce l
antico splendore della citta. discorso diverso per l
antica capitale othia fondata dai dauni e poi
rioccupata dagli atantidei che l hanno trasformata
in citta solare divisa in sette cerchi concentrici
che rispettano i colori i chakra i pianeti i metalli i
giorni della settimana, con al centro il sole.

citta celeste con centro dappertutto e


circonferenza da nessuna parte, spazio metafisico
con rimandi alla dimensione spirituale esoterica,
magica, come un alone che sta attorno alle cose.

il governo della citta si basa sui principi della


sociophoria efficienza assenso empirismo
miglioramento equivalenza trasparenza
responsabilta. i suoi abitanti vivono in pace
seguendo una dieta vegana rispettano l ambiente
in cui vivono e che li ospita e fanno spesso docce
d amore. adottano il sistema dell open space form
nei loro incontri giocano come bombi farfalle api
cicale grilli ragni. il re U’—Gar-Gan e la regina
U’-e’-Gan governano questo paese che confina a
est con il murgistan a sud con la lukanja e la
daunja a ovest con il molisja e si affaccia sul mar
delle cozze.

ho incontrato nell antica citta di othia oro della


rena e blu dal mare

Qui tra BAGDADA Eusogna e Itaka stiamo


accogliendo con questo giorno sacro il passaggio
complesso…alla scoperta del pluriverso..si semi
in aria con Raccolti di sogni e grappoli di baci in
versi affini al Divenire linfa pianta fiore e frutto
della ManiFestazione sentisenso dello Spirito

come dei cibi scegliamo i migliori, così del


tempo, non la quantità, a lungo si gode, il più
dolce. (epicuro)

difatti micorize di empatia solcano i cieli


reticolando corinzie scie chimiche campate di
semi sbucciati dal sole e da mani amorose. vi
amo!

ancora qui nell antica citta solare di othia in cerca


di corrispondenze tra cielo e terra in questi attimi
di apertura del portale celeste
stiamo accogliendo con questo giorno sacro il
passaggio complesso…alla scoperta del
pluriverso…si semi in aria con raccolta di sogni e
grappoli di versi affini al divenire linfa pianta
fiore frutto (21 giugno)

seguendo un vettore radiale come il cuore col suo


battito la nostra vita le generazioni prima figli poi
padri infine nonni ciclo delle stagioni caldo
freddo il sole la luna, le donne cicli mensili e 9
lune per la gestazione

in un paese del sud il ritmo si impossessa di te per


alleggerire la fatica col suo morso nel giardino
degli ulivi suoni e poesia dalla terra
cala la sera la luna gira il mondo e voi dormite…
la luna…gira comunque…

buongiornotte. oradovesei? othia antica citta


capitale del garganistan! foggia? tra murgistan
lucanja e daunja nel golfo di uria! google non
riporta! a proposito di don chisciotte a le paduli,
dopo lo scontro con le ranocchie di munchausen
e’ partito da otranto per battaglia di lepanto. nave
fatto naufragio, approdato su isola deserta e
incontrato prospero psicomago, calibano spirito
della terra, ariele spirito dell aria, aiutanti magici
e migranti siriani e africani!…e mangiato fungo
bianconiglio poco prima dell assedio di topolinia!
ora sta costruendo arcabalena per portare tutti in
nuovo mondo

quanto? uno, due, tre, mille anni?


solo la verita contiene abbastanza fantasia!

haiku: frazione celeste


gocce di diamante
allineamento divino

ho incontrato nell antica citta di othia


oro della rena e blu dal mare

traccia analogica
memoria dell infinito istante
mare sabbia e luce
uomo anima corpo

infinito centro mare del gargano


mareanima fievolmente offuscata
da granelli di sabbia
che la luce illumina

noi abbiamo il tempo


voi avete gli orologi
fai quel che puoi
con quel che trovi

full moon party with


tippu tappu
wao wao
ermete trismenegildo
pupurati band
settecentoventotto lune
56 giri attorno al sole

dune, dune di sabbia fine e soffice


macchie di arbusti dai profumi inebrianti
la spiaggia e il mare guidano lo sguardo
oro della rena e blu del mare
il vento linea di confine
di nuova energia

luogo rotondo
sole architetto
isola di luce
il salento, dei primi racconti e’ tessuto come in
una antica coperta o in un assolato quadro del 700
di sole di visioni di suoni di danze. regna anche
un silenzio che passa tra le cose come quel tempo
che muto e rumoroso ha lasciato le rughe e il
dolore (sul volto) della tabacchina che racconta di
ragazzi del secolo scorso, di rivolte andate in
fumo, resta la forza di una donna che lavorava le
foglie di tabacco capace di smontare sotto un sole
che sembra voglia incenerire tutto e tutti, il dolore
che tutto sa purificare

nel secolo scorso un appassionato di esoterismo


intraprende un viaggio nel sud italia a studiare le
origini di alcuni riti magici. dopo molto
peregrinare viene indirizzato da una vecchia
fattucchiera in puglia. qui non trova esattamente
quello che stava cercando ma incontra la pizzicata
una donna morsicata dalla taranta che cambierà
per sempre la sua vita. un racconto che ripercorre
miti le leggende o gli studi legati al fenomeno del
tarantismo e nel quale la tradizione si fonde con
la storia, sospesa tra realtà e magia.
a sud - il racconto del lungo silenzio.
rappresentazione dolente e stralunata di un
meridione eternamente uguale a se stesso

paesaggi stralunati per contrade e paesi come voci


di un mercato virtuale. immagini archetipe dell
emotività antiche litanie di un tempo dove passato
e futuro coincidono effimeri confini di spazio e
tempo.

lavoriamo sul presente collegandolo al passato


dialoghiamo con quello che ce’ e anche con
quello che non ce’

come senza la vita io posso stare


bella la fija del lu marinare
che vo fa che vo fa
leva di qua e metti di la
tutta robba inutile

bolle di sapone per tutti


qua si campa d aria
u pani e’ luntanu

nel momento in cui


riusciamo a scrivere
cio che sentiamo
il cuore si rinnova

il racconto
del lungo silenzio
fino al mio respiro

questa vibrazione e’ l assoluto stesso


la nostra anima si riconnette con la sua origine
om sempre vivo e costante (om chanting)

un tuffo nel luogo comune


ce’ una grande festa in riva al mare
puglia solo tu mi fai impazzire
ragione e sentimento
dal buio alla luce
banane e lamponi
ti amo per davvero

tante piccole gocce che si incontrano per formare


gocce più grandi

espansione nell universo


la danza dell anima
come sono
come suono
come risuono
vedo guardo
sento suono
sono

sono sul treno, un mezzo che


appartiene alla nostra vita. il treno e’ allo
stesso tempo presente passato futuro un po
come noi che nello stesso istante siamo quello
che siamo stati, quello che siamo e quello che
sognano di essere o quello che saremo cosi
il treno e’ quel che e’ stato quel che e’ oggi
e anche quello che sarà

a sud
il racconto del
lungo silenzio

vincolo sonoro sto sempre


dove ce’ la musica.

sole caldo nuvole


veloce mi sposto.
siamo noi
anche oggi

come nuvole che


vanno e vengono

in a cosmic ear
a nuvola avand a luna
danza marranza
e marra tunda
de sette pianeti
nella psico mo sfera
odore di frittura
peperoni e patate
sul far della sera

a che ora inizia

il punto dell acqua centro armonico


determina l incontro tra le anime
plesse e perplesse nell accelerazione
della memoria, tocco immaginario
respiro sguardo movimento gesto
più in grande l’energia vitale
assolutamente assuefacente

sole caldo nuvole


veloce mi sposto
siamo noi anche oggi

nello sforzo incessante di essere uomini

lavoriamo sul presente collegandolo al passato


dialoghiamo con quello che ce’
e anche quello che non ce’

eu-phoria portare abbondanza benessere


sensazione di benessere che si manifesta
con vivacità allegria tendenza all ottimismo
stato di eccitazione animazione buonumore
ebbrezza entusiasmo esaltazione gioia

le case parlanti ci accompagnano in questo


girotondo di avventure folli e visionarie a volte
anche un po assurde nello stralunato mondo della
puglia estiva tra tradizione e modernità. una
visione basata soprattutto su una sensibilità
contemporanea, ricerca scambio incontro
culturale ed emotivo, con curiosità e rispetto delle
culture e delle storie in modo non passivo. una
felice promiscuità estetica per interrogarsi su
architettura spontanea e materiali antichi, cura dei
luoghi spazi e segni dell uomo e dei suoi sogni.
guardare con amore e rispetto anche agli anziani e
la storia che rappresentano in un dialogo
armonico tra contemporaneità e passato in
equilibrio tra spiritualità e materialismo. una
regione dove la vocazione dell uomo sa della
forza dei campi sgombrati palmo palmo dalle
pietre. in una terra culla di miti e leggende anche l
architettura e’ condensato di magia religione e
mistero, a livello simbolico incontro mai sopito
tra uomo e divino. nelle torri costiere il rapporto
forma funzione e materiale costruttivo trova
precise rispondenze in una dimensione simbolica
di rappresentazione dello spazio. le torri più
antiche a pianta circolare quelle aragonesi a
pianta quadrata.

nel mantenere nella società dei trulli elementi


culturali rilevanti concezioni di vita
particolarmente primitivi, pratiche magiche
fatture filtri riti propiziatori. fra essi quelli che
ritengono derivati dalle pratiche primaverili che si
svolgevano nei boschi sacri intorno a templi
pagani le sopravvivenze architettoniche di questa
primitiva spiritualità: i pinnacoli a culmine dei
trulli e i segni dipinti sul cupoloni in
corrispondenza dell ingresso dell edificio. circa i
primi l ipotesi più diffusa e’ di porne l origine in
relazione al primitivo culto solare praticato dai
messapi i preistorici abitanti del salento e di cui fa
fede l analogia formale esistente tra essi e gli
amuleti messapici, la sfera il cerchio, segni del
disco solare, la piramide il cono, forme delle
pietre sacre, del baitulos, attributo del culto
solare. circa gli altri la connessione ad una forma
di spiritualità magica e’ ancora più evidente sia
per la particolare situazione di essi in
corrispondenza dell ingresso del trullo con valore
ritenuto propiziatorio e di scongiuro, sia per il
significato ad essi intrinseco: a parte la varietà di
origine cristiana o puramente decorativa, politica
o semplici iniziali se ne riscontra una serie la cui
terminologia decorativa e’ la medesima delle
antiche pratiche astrologiche. l iniziazione di
queste circostanze puo rappresentare la causa del
perché la società dei trulli si sia attestata in una
fase primitiva di sviluppo mantenendosi inalterata
per millenni sia nella struttura economica e
sociale sia nell ambiente culturale sia nell
espressione architettonica. l architettura dei trulli
e’ architettura di luogo, la diffusione del tipo
termina ove si modifica la particolare
composizione geologica. la cultura del trullo.

sole architetto isola di luce

il mandala opera sacra per i monaci buddisti


tibetani alla ricerca del cerchio sacro OM MANI
PAD ME HUM bodhisattva mantra ecco il
gioiello nel loto e’ uno dei mantra più importanti
del buddismo il bodhisattva della compassione
OM purifica l orgoglio MA purifica la gelosia il
desiderio per il divertimento NI purifica la
passione ed il desiderio PAD purifica l’ignoranza
e il pregiudizio ME purifica la povertà e la
possessivita HUM purifica l aggressivita e l odio

i colori del mandala indicano specifiche proprietà


e relazioni spiritual ed esiste una profonda
correlazione fra i colori ed i loro significati nel
buddismo tibetano giallo simbolizza la terra
bianco simbolizza l acqua verde simbolizza l aria
rosso simbolizza il fuoco il blu e’ la profondità
dello spazio infinito.

conciliare l utile per gli altri


e il gradevole per se stessi

genuino grandestino, autodeterminazione dall


usura alla cura dalla lotta alla flotta culturale in
metamorfosi esistenziale chi trova cerchia l aldilà
che sta qua nell ovunque si va nell universalità ci
espande al vertice oo ove tutto l’apparato amen,
burocratico politico e’ obsoleto e il burrone del
solco quantico con l articolo n. 9 e 33 garibaldi e
con me, più cesare beccaria e tutta la poesia
mondiale, facilitatori per incontri sentieri
profondi.

indossiamo il mondo al rovescio


e la soluzione non e’ diritta,
sta sempre su un piano altro
più alto. saltiamo pasti e
mangiamo la foglia, il falso e
l esoterico vengono alla luce
in modo truce. eppure, poiché
l alto e’ come il basso
il dentro come il fuori
chi ha un senso continua a
camminare e chi lo snobba
mima la vita come in prigione.

se la vita abbia senso in vero


chissa la sua voce si nasconde
nei fossati quando le lacrime non
scivolano più lungo i fili d aria

questi erano le mie meditazioni filosofiche mentre


procedevo nel mio viaggio, quando scorsi venire
verso di me un uomo rivestito di un armatura con
una terribile picca o lancia, in sella a un destriero.
guardai allora col cannocchiale e scoprii che non
poteva essere altri che don chisciotte e mi
ripromisi un gran divertimento da quel incontro.
così disse e d un tratto il buon Muncausen venne
avanti alla testa di un singolare corteggio di
antiche armature cavalleresche, di vecchi elmi, di
una schiera di pennoni di bandiere di vessilli e di
pavesi allegramente variopinti, rossi d oro e di
porpora e in ognuna delle mani brandiva una
forma di pan di zucchero, tutta ben indorata. a
una sua parola. 10.000 biscotti di napoli di
gallette croccanti di ciambelle dolci di focacce di
cappelli di pan di zenzero si scontrarono a
mezzaria in una esaltazione festosa, proprio come
una immensa procella di pietre da mulino o come
quando piove a catinelle da innumerevoli nubi.

chi sei tu esclamo DonChisciotte dall alto del suo


potente corsiero. chi sei tu? parla o per l eterna
crudeltà del mio braccio tutto il tuo equipaggio
perirà al suono di questa mia tromba! o tenebroso
che tutto rivestito di ferro osi avventurarti sul mio
cammino per fermare il grande Muncausen. sappi
allora allezzato cavaliere che perirai allietante
sotto i colpi della mia arma possente. sappi che al
cospetto di questo azzurro cielo la buona causa
della ferita del valore e della purissima fede
trionferai così detto brandi la spada potente e
avrebbe certamente compiuto prodigi di valore se
qualcuno non avesse messo sotto la coda del buon
ronzinante un ramo tutto spinoso di ginestra dopo
di che scalciando con tutte le zampe il corsiero
stramazzo a terra dove il cavaliere gemette il
credo per la sua vita. in quello steso momento
10.000 ranocchie balzarono fuori dal casco di gog
e magog e assalirono furiosamente da ogni parte
il cavaliere.. invano egli gemeva invocando la sua
gentile dulcinea del torboso perche il selvaggio
gracidio delle rane era più forte più sonoro delle
sue invocazioni e così in quella vergognosa
battaglia il cavaliere fu sopraffatto dalle uova
delle rane che brulicavano tutte sul suo elmo
scintillante. odiosi miscredenti, si lamentava il
cavaliere, via via solo degli orribili stregoni e ei
diavoli potevano riuscire in una così ardua
impresa, sconfiggere il cavaliere della mancia con
una ignobile disfatta con una guerra che non si
era vista l eguale. a quel tocco 10.000 ranocchie
cominciarono a gracidare ed ora vengono a quel
cavaliere avvilire, il cavaliere che fu già difensore
d illustri vergini, di tutte le dame oltraggiate e dei
pellegrini canuti. ed ecco di nuovo che il
cavaliere della mancia sale a cavallo e col braccio
teso in fuori per bilanciare l asta si butto a briglia
sciolta contro la schiera del campo nemico da
gran tempo muto come fulminato da quello e con
un coro di entusiasmo generale si misero a
cantare al cavaliere che avanzava travolgendo la
schiera. all improvviso dal baule del cocchio
trabocco gran copia di caramello e si sparse
irrefrenabile in mezzo alla folla dei combattenti,
come quando la vecchia caterina getta ai polli
pezzettini pane e briciole mentre quelli si
ingozzano veloci del cibo offerto loro con
generosa abbondanza e pace fraterna e zitti!
essa fa-zitti! zitti!

lacrime di sirena- nurdles


costituiscono la materia prima prodotta dalle
industrie della plastica trasformata in oggetti che
tutti noi usiamo quotidianamente. le lacrime di
sirena piccole e leggere vengono disperse da venti
e correnti e finiscono sulle nostre spiagge tra i
piccoli rifiuti sui sentieri delle dune spinte verso
terra vengono catturate dalla vegetazione duale
dove rimangono intrappolate tra gli altri detriti
come legnetti e piccoli rifiuti sulle spiagge
sabbiose e’ più facile individuarle accumulate
spesso appiedi delle dune tartarughe uccelli e
mammiferi marini possono ingerire
accidentalente scambiati per cibo inoltre le
microplastiche ingerite dai pesci e altri organismi
marini finiscono per contaminare la catena
alimentare arrivando direttamente sui nostri piatti.
lacrime di sirena. sono la materia prima da cui si
ricavano gli oggetti di plastica che tutti noi
quotidianamente utilizziamo. piccole e leggere
vengono disperse da venti e correnti che le
portano su tutte le spiagge del mondo. pericolose
perché assorbono e rilasciano sostanze inquinanti
possono essere ingerite dalla fauna marina,
restano per sempre nell ambiente cerchiamole in
spiaggia tra gli altri rifiuti la vegetazione, lungo la
linea di mare, i sentieri e ai piedi delle dune.

oh, anche l anno scorso eri qui! e trovavi modo di


venire ogni giorno, in automobile ci vuole poco!
avanti mettiti la giacca e vieni. l automobile
correva per la campagna deserta fra alberi dalla
foglie polverose, lui al volante lei gli sedeva
accanto. mi passa il malumore quando sto con te!
sono contento e le prese la faccia tra le mani e si
specchio nei suoi occhi, ridendo. l aiuto ad alzarsi
le scrollo la sottana maculata di verde salirono in
automobile ed egli riprese a guidare. abitavano in
una casa nuova di un bianco gesso con un largo
cortile rettangolare. sulle scale si vedevano
ancora le macchie di vernice e la segatura
asciutta. ceno’ sola: porto’ il tavolo vicino alla
finestra per guardare fuori scambiando cenni d
intesa coi ragazzi del balcone di fronte.
lampioncini colorati, mi piacciono tanto, la sera
ne abbiamo appesi alcuni alla finestra due gialli
uno rosso e uno azzurro, quello azzurro si e’
bruciato, purtroppo! ecco prendo le chiavi, mi
vesto! ho un vestito celeste dell anno scorso, non
sarà diventato corto? si tasto le chiavi nella tasca
dei pantaloni senza accendere la luce, socchiuse
la porta che dava sul pianerottolo, scivolo’ fuori
scese a precipizio le scale, apri il portone e lo
richiuse adagio. sali in automobile e via, prese la
corsa verso la campagna.

terzo paradiso grembo generativo di una nuova


umanità nuovo mondo che unisce la comunità
umana passaggio a un nuovo livello di civiltà
planetaria, simbolo che porta ognuno ad assumere
una personale responsabilità nella tangente
epocale, riconfigurazione del segno matematico
oo formato da una linea che unisce due volte il
disegno, si formano tre cerchi, i due cerchi
opposti significano natura e artificio, quello
centrale grembo formativo di una nuova umanità
unendo i primo e il secondo paradiso, il primo
naturale in cui gli uomini erano perfettamente….
il secondo artificiale sviluppato dall intelligenza
umana, attraverso processi che ha raggiunto
proporzione globalizzante.

villaggio e autonomia. il potere del popolo nella


costruzione di uno due tre cento mille…villaggi.
fondamentale per l elaborazione di quel nuovo
modo di vivere in cui la “ partecipazione” della
gente sia ordinata al potere locale e non semplice
sovrastruttura alla attuale piramide di
condizionamenti.

la nave e’ così antica, così profondamente legata


all idea del viaggio che ogni volta che ci si sale a
bordo si spera di provare la stessa emozione dei
navigatori di un tempo quando prendere la nave
era un impresa da visionari.

la macchina ci ha promesso la libertà e l


indipendenza ma alla fine la libertà che ci ha
offerto si e’ rivelata inquinante deludente e
ristretta.

l’aereo e’ un anticipazione del futuro precipitata


ai giorni nostri. un mezzo che l animo dell uomo
deve trovare ancora il modo di accettare e
interpretare.

l’autobus dal suo canto riesce ad andare dove altri


mezzi non sanno andare e spesso a bordo ci trovi
un umanità che pensavi perduta.

per scoprire il bello camminiamo lentamente,


soffermiamoci ad ascoltare e ad ammirare
a volte la bellezza si cela nel non fare o almeno
nel fare il meno possibile

firma qui! stop al consumo di territorio, fai sentire


la tua voce! sette metri quadrati al secondo, 80
campi di calcio al giorno. in 30 anni divorati 5
milioni di ettari di terreno agricolo.
il cemento ha avuto la meglio!

e tu che scrivi?

la memoria dell acqua


attraverso l om
una sfera perfetta
H2om
la musica(s)muove le emozioni

brani da: la tempesta di shakespeare, annibale di


pietro rumiz, lessico giovanile di natalia
ginzburg, incontri con uomini straordinari di
gurdijev, diario notturno di ennio flaiano, futuro
primitivo di john zerzan, il barone munchausen,
le vie dei canti di bruce chatwin, la cura della
natura di gandhi, geografia di franco farinelli, il
piccolo principe, acchiappalagatta di emmanuela
spedalieri, la lentezza di quale vita, un popolo di
formiche di tommaso fiore, la rivoluzione del filo
di paglia fukuoka. da repubblica: alighiero boetti,
alessandro mendini, pietro rumiz. dai blog,
michelangelo pistoletto, jose arguelles, vandana
shiva. dalla gazzetta del mezzoggiorno: federico
pace, paolo cossi, filippo arriva

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