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ANTROPOLOGIA CULTURALE (PREFIT - AMBITO C)

Obiettivi
Acquisire le nozioni e gli strumenti di base dell'antropologia culturale; allargare i propri orizzonti e
la propria visione del mondo; imparare a decostruire gli stereotipi e a mettere in discussioni gli assunti di senso comune;
sviluppare la riflessività; sviluppare il pensiero critico; predisporsi all''ascolto dell'altro; comprendere disuguaglianze e
gerarchie nelle relazioni sociali, di parentela e di genere; comprendere le dinamiche sociali in relazioni ai processi della
globalizzazione, alle migrazioni, ai processi interculturali.

Contenuti dell'insegnamento
Il corso si focalizzerà su concetti, pratiche e metodologie dell’antropologia culturale, ponendo una particolare
attenzione alla dimensione della ricerca etnografica di cui verranno forniti diversi esempi. Dopo aver contestualizzato
storicamente la nascita dell'antropologia e il cambio della prospettiva etnografica passeremo all’analisi di alcuni
concetti fondamentali come quelli di cultura, relativismo culturale, stereotipo, identità, genere, generazioni, parentela,
linguaggio, etnocentrismo, traduzione culturale, razzismo, etnia evidenziando la complessità e la peculiarità del discorso
antropologico come strumento critico per leggere i diversi processi sociali. Una particolare attenzione verrà posta su
temi fondamentali della società contemporanea come il rapporto tra globale e locale, le migrazioni, il genere,
l’intercultura nei contesti di interazione sociale, incluse le istituzioni scolastiche, le appartenenze religiose e le nuove
forme parentali.

Bibliografia
IN AULA e BLENDED:
1)Antropologia culturale, dispense di Antropologia Culturale 2016/2017 a cura della docente (verranno caricate su Elly)
2)Fabio Dei, Antropologia Culturale (seconda edizione 2016), il Mulino (cap.1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 12, 13, 14,15)
3)Benadusi M., Scuola e Migrazioni, in Riccio B. (a cura di), Antropologia e Migrazioni, Cisu, Roma, 2014, pp.144-
156.
4)Una monografia a scelta tra le seguenti:
- L’adolescenza in Samoa, Giunti, 2007.
- Mead M., Maschio e femmina, il Saggiatore, 2016
- Giuffrè M. (a cura di), Uguali, diversi, normali. Stereotipi, rappresentazioni e contro narrative del mondo rom in Italia,
Spagna e Romania, Castelvecchi, 2014.
- Tallè C., 'Scuola, Costumbre, Identità', CISU, 2009.
-Lelli, S., 2007, 'Trasformazioni guaranì. Tra paradigma sciamanico e scuola', CISU
-Benadusi, M., 2012, 'Il segreto di Cybernella', Euno Edizioni
-Gomes, A.M., 1998, 'Venga che te fago scriver. Etnografia della scolarizzazione in una comunità Sinti', CISU-
-Giuffrè M. (a cura di), Essere madri oggi tra biologia e cultura: etnografie della maternità nell'Italia contemporanea,
Pacini, 2017
- Giuffrè M (a cura di), Mondi in cammino: migrazioni transnazionali, cittadinanza e intercultura in Italia, LARES,
LXXV n.3, 2009

Per i non frequentanti oltre ai testi indicati si consiglia di portare anche:

Descola P., Diversità di Natura , diversità di Cultura, Book Time, 2011

Metodi didattici
Le lezioni si svolgeranno seguendo due modalità alternative: in aula o blended. Il corso in aula consisterà in lezioni
frontali nell'ambito delle quali verranno illustrati in dettaglio i contenuti dei testi d'esame e forniti approfondimenti ed
esempi a cura della docente mediante l'ausilio di PowerPoint. Verranno proposte inoltre delle discussioni di gruppo su
alcuni temi e esercitazioni da concordare con gli studenti. La modalità blended consiste in più unità didattiche, ognuna
delle quali è composta da: parte teorica, approfondimenti, bibliografia, sitografia, filmografia e attività proposte.
DIDATTICA PER COMPETENZE NELLA SCUOLA SECONDARIA
(PREFIT - AMBITO A)

Obiettivi

Identificare le caratteristiche peculiari dei dispositivi di progettazione e valutazione per competenze


nella scuola secondaria di II grado
Identificare le caratteristiche peculiari dell’insegnamento e dell’apprendimento centrati sulle
competenze nella scuola secondaria di II grado
Comprendere la relazione tra learning outcomes, valutazione diagnostica, valutazione formativa,
certificazione e apprendimento formale, informale e non formale
Comprendere la relazione tra la valutazione delle competenze e la valutazione della qualità della
proposta formativa
Identificare le relazioni tra la didattica per competenze e i principali modelli di progettazione e
valutazione dei processi di insegnamento e apprendimento nella scuola secondaria di II grado
Identificare le caratteristiche dell’ambiente di apprendimento coerente con la didattica per
competenze
Sviluppo della capacità di progettare per competenze
Sviluppo della capacità di valutare le competenze

Contenuti dell'insegnamento

Definizione di istruzione, insegnamento, formazione ed educazione


Apprendimento formale, informale, non formale
La competenza e i suoi tre poli: il soggettivo, l’oggettivo e l’intersoggettivo
Competenza e competenze strategiche
Principi generali, principali modelli e principali strategie della progettazione e della valutazione.
Progettazione per competenze
Valutazione e certificazione per competenze
La valutazione come strumento di pilotaggio sia dei processi di istruzione e di apprendimento sia
dell’offerta formativa
Istruzione e apprendimento per competenze
Ambienti di apprendimento e didattica per competenze

Bibliografia

Massa R., Istituzioni di pedagogia e scienze dell'educazione, Laterza, Roma-Bari 1990 (estratti)
Trinchero R., Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Franco
Angeli, Milano 2012.
Trinchero R., Costruire e certificare competenze nel secondo ciclo, Rizzoli, Milano 2017.
PEDAGOGIA SPECIALE (PREFIT - AMBITO A)

Obiettivi
• Fondamenti di Pedagogia speciale, di storia dei processi formativi e delle istituzioni scolastiche, con particolare
riferimento ai processi di insegnamento/apprendimento e di condivisione del sapere.
• Introduzione allo studio delle basi teoretiche, epistemologiche e metodologico-procedurali della ricerca edagogica,
teorica ed empirica, nazionale e internazionale, impostato nell'ambito della ped. speciale.
• Analisi del rapporto fra processi di formazione, educazione, istruzione e apprendimenti nella prospettiva di una
pedagogia inclusiva.
• Interdipendenze tra processi e oggetti della conoscenza.
• Teorie e modelli di interpretazione della relazione educativa in contesti scolastici inclusivi e con riferimento a tutti i
protagonisti della rete educativa e formativa.
• Teorie e modelli relativi alla progettazione, al monitoraggio e alla valutazione nei contesti scolastici e nei processi di
insegnamento-apprendimento, con particolare attenzione ai dispositivi di valutazione e autovalutazione dell'agire
educativo delle/degli insegnanti e dei processi di formazione delle studentesse e degli studenti di scuola secondaria.
• La scuola come ambiente di apprendimento: analisi dei bisogni educativi e formativi degli adolescenti e dei giovani
con disabilità nella società, nelle organizzazioni educative e nelle agenzie di formazione formali, non formali e
informali in relazione anche alle ricadute sulle attività educative connesse ai cambiamenti culturali e degli stili di vita di
adolescenti e giovani e sulle implicazioni dei fenomeni sociali e interculturali nei contesti scolastici.
• Analisi delle dinamiche educative nei contesti familiari, soprattutto con riferimento al rapporto scuola-famiglia-
territorio soprattutto relativa agli studenti con disabilità e DSA.
• Le principali prospettive di ricerca pedagogica e didattica su disabilità e bisogni educativi
speciali, compresi i disturbi specifici di apprendimento.
- Le strategie per lo sviluppo della didattica con riferimento alle principali forme collaborative - cooperative di
organizzazione delle attività di-insegnamento Le mediazioni.

Contenuti dell'insegnamento
Contenuti:
1. L'epistemologia della Pedagogia speciale
La disabilità, i deficit e le situazioni di handicap.
La Pedagogia speciale e la prospettiva dell'integrazione, i contesti di vita e le pratiche anche le buone pratiche nei
contesti sociali e istituzionali.

2. la Pedagogia Speciale e il progetto di vita.


Gli strumenti scolastici e degli interventi sociali in una prospettiva inclusiva per curare gli apprendimenti.
Ruoli e funzioni dell'educatore
sociale:
- la conquista delle autonomie,
- lo sviluppo delle reti di sostegno
- l'organizzazione dei contesti di vita

3. La costruzione di un progetto
- ascoltare e approfondire la condizione di una persona;
- l'osservazione analisi dei bisogni;
- la costruzione di una mappa delle risorse.

4. Gli strumenti legislativi


La legge di riferimento, detta anche “legge quadro”, è la legge n. 104 del 1992, che contiene dispositivi in riferimento a
tutto l'arco della vita;
La legge 68/1999 per il diritto al lavoro dei disabili.
Gli strumenti legislativi devono diventare non tanto uno strumento di segreteria quanto uno strumento educativo.

5. Gli strumenti operativi


-la capacità di comunicare,
- la capacità di costruire dei codici linguistici condivisi,
la capacità di memorizzare e di riformulare.
Gli strumenti operativi, in tal senso, sono numerosi e hanno bisogno di una consultazione non esaustiva, una volta per
tutte, ma di conoscere quali sono le possibili banche dati a cui attingere per sviluppare gli strumenti secondo i contesti e
le necessità.

6. Analisi di casi
E' utile avere confidenza con quelle che sono le documentazioni correnti dei casi, li chiamiamo così, e che hanno la
possibilità di diverse letture a seconda delle professioni o dei ruoli che ciascuno ha. Diversa sarà l'analisi di un caso che
parte da una documentazione di un familiare da quella della documentazione di un servizio sociale o di una figura
professionale come il neuropsichiatra.

Programma esteso

Pedagogia e didattica speciale / Percorso Formativo PF24 COD. PF_24 Dimitris Argiropoulos A.A 2017-18

1. L'epistemologia della Pedagogia speciale


La disabilità, i deficit e le situazioni di handicap.
La Pedagogia speciale e la prospettiva dell'integrazione, i contesti di vita e le pratiche anche le buone pratiche nei
contesti sociali e istituzionali.

2. la Pedagogia Speciale e il progetto di vita.


Gli strumenti scolastici e degli interventi sociali in una prospettiva inclusiva per curare gli apprendimenti.
Ruoli e funzioni dell'educatore
sociale:
- la conquista delle autonomie,
- lo sviluppo delle reti di sostegno
- l'organizzazione dei contesti di vita

3. La costruzione di un progetto
- ascoltare e approfondire la condizione di uno/a studente con disabilità scolarizzata;
- l'osservazione analisi dei bisogni;
- la costruzione di una mappa delle risorse.

4. Gli strumenti legislativi


La legge di riferimento, detta anche “legge quadro”, è la legge n. 104 del 1992, che contiene dispositivi in riferimento a
tutto l'arco della vita;
La legge 68/1999 per il diritto al lavoro dei disabili.
Legge 170/2010 DSA e successivi decretti.
Gli strumenti legislativi devono diventare non tanto uno strumento di segreteria quanto uno strumento educativo.

5. Gli strumenti operativi


-la capacità di comunicare,
- la capacità di costruire dei codici linguistici condivisi,
la capacità di memorizzare e di riformulare.
Gli strumenti operativi, in tal senso, sono numerosi e hanno bisogno di una consultazione non esaustiva, una volta per
tutte, ma di conoscere quali sono le possibili banche dati a cui attingere per sviluppare gli strumenti secondo i contesti e
le necessità.

6. Analisi di casi
E' utile avere confidenza con quelle che sono le documentazioni correnti dei casi, li chiamiamo così, e che hanno la
possibilità di diverse letture a seconda delle professioni o dei ruoli che ciascuno ha. Diversa sarà l'analisi di un caso che
parte da una documentazione di un familiare da quella della documentazione di un servizio sociale o di una figura
professionale come il neuropsichiatra.

Per gli studenti che intendono sostenere l'esame di Pedagogia e didattica speciale percorso FIT.
1. Marisa Pavone, L’inclusione educativa. Indicazioni pedagogiche per la disabilità, Mondadori, 2014.
2. Andrea Canevaro, Nascere fragili, EDB,Edizioni Dehoniane Bologna,2015
3. Andrea Canevaro, Le logiche del confine e del sentiero
Una pedagogia dell’inclusione (per tutti, disabili inclusi) Erickson edizioni, Trento, 2006
Articoli:
1.Costruttivismo, progettazione didattica e tecnologie, di Antonio Calvani in:
http://www.competenzedocenti.it/Documenti/competenze_metodologiche_didat...
2. Didattica metacognitiva, di Lucio Cottini in: http://www.alberghierogramsci.gov.it/archivio/2014/02/04-La-didattica-
me...
Obiettivi per gli studenti che intendono sostenere l'esame di Ped, e didattica speciale percorso FIT.
In particolare:
• Fondamenti di Pedagogia speciale, di storia dei processi formativi e delle istituzioni scolastiche, con particolare
riferimento ai processi di insegnamento/apprendimento e di condivisione del sapere.
• Introduzione allo studio delle basi teoretiche, epistemologiche e metodologico-procedurali della ricerca pedagogica,
teorica ed empirica, nazionale e internazionale, impostato nell'ambito della ped. speciale.
• Analisi del rapporto fra processi di formazione, educazione, istruzione e apprendimenti nella prospettiva di una
pedagogia inclusiva.
• Interdipendenze tra processi e oggetti della conoscenza.
• Teorie e modelli di interpretazione della relazione educativa in contesti scolastici inclusivi e con riferimento a tutti i
protagonisti della rete educativa e formativa.
• Teorie e modelli relativi alla progettazione, al monitoraggio e alla valutazione nei contesti scolastici e nei processi di
insegnamento-apprendimento, con particolare attenzione ai dispositivi di valutazione e autovalutazione dell'agire
educativo delle/degli insegnanti e dei processi di formazione delle studentesse e degli studenti di scuola secondaria.
• La scuola come ambiente di apprendimento: analisi dei bisogni educativi e formativi degli adolescenti e dei giovani
con disabilità nella società, nelle organizzazioni educative e nelle agenzie di formazione formali, non formali e
informali in relazione anche alle ricadute sulle attività educative connesse ai cambiamenti culturali e degli stili di vita di
adolescenti e giovani e sulle implicazioni dei fenomeni sociali e interculturali nei contesti scolastici.
• Analisi delle dinamiche educative nei contesti familiari, soprattutto con riferimento al rapporto scuola-famiglia-
territorio soprattutto relativa agli studenti con disabilità e DSA.
• Le principali prospettive di ricerca pedagogica e didattica su disabilità e bisogni educativi
speciali, compresi i disturbi specifici di apprendimento.
- Le strategie per lo sviluppo della didattica con riferimento alle principali forme collaborative - cooperative di
organizzazione delle attività di-insegnamento Le mediazioni.

Lezioni frontali, presentazione e analisi di casi, filmati, illustrazione di documenti istituzionali.

Bibliografia
1. Marisa Pavone, L’inclusione educativa. Indicazioni pedagogiche per la disabilità, Mondadori, 2014.

2. Andrea Canevaro, Nascere fragili, EDB,Edizioni Dehoniane Bologna,2015

3. Andrea Canevaro, Le logiche del confine e del sentiero


Una pedagogia dell’inclusione (per tutti, disabili inclusi) Erickson edizioni, Trento, 2006

Articoli:
1.Costruttivismo, progettazione didattica e tecnologie, di Antonio Calvani in:
http://www.competenzedocenti.it/Documenti/competenze_metodologiche_didat...
2. Didattica metacognitiva, di Lucio Cottini in: http://www.alberghierogramsci.gov.it/archivio/2014/02/04-La-didattica-
me...

Modalità verifica apprendimento


1. la produzione di una relazione scritta relativa ad uno degli argomenti di Pedagogia speciale presentati durante le
lezioni oppure tratti dallo studio dei testi indicati nella bibliografia, La tematica della relazione dovrebbe essere
liberamente scelta dagli studenti, approfondendone gli aspetti della sua complessità, l'importanza e le dimensioni
pedagogiche.

2. somministrazione di un questionario con domande a risposta multipla e domande a risposta aperta, relative ai temi
della Pedagogia speciale
PSICOLOGIA SOCIALE (PREFIT -AMBITO B)

Obiettivi

Nella nostra pratica professionale così come nella nostra vita quotidiana siamo tutti tenuti a
nteragire con persone di diversa estrazione, portatrici di storie di vita molto eterogenee. Nella
elazione educativa, la conoscenza di una lingua straniera o la padronanza di competenze tecniche
non sono sufficienti a garantire il successo formativo.
Il bilinguismo, la scuola inclusiva, la protezione dell’infanzia, il successo scolastico piuttosto che il
suo abbandono, interpellano gli insegnanti nella gestione quotidiana della classe. Quali sono le
imensioni sensibili dell’incontro interculturale? Come prendere in considerazione l'altro nella sua
singolarità e nelle sue molteplici appartenenze?
Il corso si propone di approfondire le teorie sviluppate in ambito psicologico che consentono di
omprendere le relazioni tra ambiente culturale, formazione del sé, identità e funzionamento di
ruppo, secondo una prospettiva complessa, non riduzionistica.
Si propone inoltre di analizzare i processi psicologici individuali e le dinamiche culturali all’opera
ell’agire professionale educativo.

Contenuti dell'insegnamento

Il corso propone un percorso ideale che parte dall'analisi dei processi alla base delle primissime e
primordiali relazioni tra neonato e adulto per giungere alla lettura delle dinamiche interruppi e alle
conseguenze psicologiche delle asimmetrie sociali. L’ambiente scuola riveste, in questa prospettiva,
una posizione privilegiata poiché è il luogo dell’incontro tra famiglia e istituzione, tra culture di
origine e cultura da acquisire. Ma è anche la palestra in cui si decide buona parte del destino delle
persone e degli adulti di domani. In quest’ottica verranno affrontati i processi di costruzione
dell’immagine di sé e dell’altro, il bisogno di affiliazione e la spinta all'autonomia. Le tematiche
trattate teoricamente saranno affrontate alla luce delle dinamiche proprie della società
contemporanea, evidenziandone le applicazioni ai temi delle migrazioni, della globalizzazione,
della multiculturalità.

Programma esteso

05/02. Uno nessuno centomila: tutti uguali, tutti diversi?


Il livello interpersonale, le relazioni primarie della cura
07/02. Microsistema: famiglia e cultura familiare
08/02. Oltre il cortile: Affacciarsi al mondo
12/02.Tante partenze, uno stesso approdo?
Confronti tra gruppi-scontri di potere-incontri tra persone
14/02. Partire: Un progetto, un percorso. Cesure
15/02. Adolescenza
19/02. Insegnare ed Educare: costruire relazioni educative
21/02. Comunicare con cura, prendersi cura della comunicazione
22/02. L’insegnante in classe: piccole strategie di autocoscienza
26/02. Le relazioni tra pari. Bambini e ragazzi graditi e rifiutati
27/02. La dinamica conflittuale
28/02. Gestione non violenta dei conflitti
Bibliografia

Oltre al materiale costituito dalle 15 UD disponibili online, i testi da consultare sono i seguenti:
1) Tajfel, H. (1981). Gruppi umani e categorie sociali. Bologna: Il mulino
Terza parte-Capitolo 6: Psicologia sociale delle minoranze.(395-447) (52pp)
2) Speltini, G. (2002). Stare in gruppo. Bologna. Bologna:Il mulino. (140 pp.)
3) Shaffer, R. (1998). Lo sviluppo sociale del bambino. Milano:Raffaello Cortina Editore
Capitolo 3. La costruzione delle prime relazioni (121-182) (61 pp)
4) Fruggeri, L. (1997). Famiglie. Roma: Carocci Editore.
Capitolo 3 Processi simbolici e dinamiche familiari (69-110) (41pp)
Capitolo 4 I processi evolutivi nelle famiglie (111-148) (39pp)
5) Moro, M. R., De La Noe, Q., Mouchenik, Y., Baubet, T. (2009). Manuale di psichiatria
transculturale. Dalla clinica alla società. Milano: Franco Angeli.
Introduzione. Pensare e agire in situazione transculturale in Italia e in Francia: prospettive
transculturali per tutti (La sfida del meticciato; Un altro me stesso in relazione con me; La
tentazione della singolarità; Il meticciato è una conquista attiva che appartiene a tutti; L'ostacolo
ideologico; La generosità e i limiti del nostro concetto di integrazione; Un legame sociale da
rafforzare; Donne e uomini nomadi; Invitare nuove forme di trasmissione) (13-20) (7pp)

Metodi didattici

Il corso è erogato sia in modalità online che in presenza. Il materiale predisposto per la modalità
online è organizzato in 15 unità didattiche interattive. Ogni unità richiede circa 2,5 ore per ogni
unità/lezione per lo studio e per lo svolgimento delle attività suggerite, a cui si aggiunge il tempo
necessario per la preparazione del colloquio orale.
Le lezioni in presenza si svolgeranno dal 5 al 28 febbraio 2018, dalle ore 15.00 alle 18.00, il lunedì,
mercoledì e giovedì e il martedì 27/02/018. Il corso prevede lezioni frontali, lavori di gruppo,
analisi di video e simulate.

Modalità verifica apprendimento


La prova finale avverrà sotto forma scritta (domande a scelta multipla e aperte) nelle date indicate
nel calendario degli appelli".

Altre informazioni

In merito al materiale didattico:


I capitoli di libro saranno resi disponibili in formato pdf sulla piattaforma.
Sarà invece da acquistare/procurarsi il volume "Stare in gruppo" di Speltini.

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