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Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale„ n.

120 del 25 maggio 2018 - Serie generale

Spediz. abb. post. 45%


- art.- 1,art.comma
2, comma
1 20/b
23-12-1996,n. n.
Legge 27-02-2004, 46 -662 - Filiale
Filiale di Romadi Roma

GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
SI PUBBLICA TUTTI I
PA R T E P R I M A Roma - Venerdì, 25 maggio 2018 GIORNI NON FESTIVI
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N. 24

MINISTERO DEI BENI


E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
E DEL TURISMO

Decreti concernenti disposizioni applicative in


materia di crediti d’imposta nel settore cinematografico
e audiovisivo.
25-5-2018 Supplemento ordinario n. 24 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 120

SOMMARIO

MINISTERO DEI BENI


E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
E DEL TURISMO

DECRETO 15 marzo 2018.


Disposizioni applicative in materia di credito di imposta per le imprese di produzio-
ne cinematografica ed audiovisiva, di cui all’articolo 15, della legge 14 novembre 2016,
n. 220. (18A03381) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 1
ALLEGATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 17

DECRETO 15 marzo 2018.


Disposizioni applicative dei crediti di imposta nel settore cinematografico e audiovi-
sivo, di cui agli articoli 16, 17, comma 1, 18, 19 e 20, della legge 14 novembre 2016,
n. 220. (18A03382) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 23
ALLEGATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 41

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DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI


MINISTERO DEI BENI Visto l’art. 12, comma 3, della legge n. 220 del 2016, che
E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI prevede che le disposizioni tecniche applicative degli incenti-
E DEL TURISMO vi e dei contributi previsti nel Capo III della medesima legge,
adottate, con decreti del Ministro dei beni e delle attività cul-
turali e del turismo e con decreti del Presidente del Consiglio
DECRETO 15 marzo 2018. dei ministri, su proposta del medesimo Ministro, sono stabili-
Disposizioni applicative in materia di credito di imposta te nel rispetto delle norme in materia di aiuti di Stato stabilite
per le imprese di produzione cinematografica ed audiovisiva, dall’Unione europea e che le medesime disposizioni:
di cui all’articolo 15, della legge 14 novembre 2016, n. 220. a) perseguono gli obiettivi dello sviluppo, della crescita
e dell’internazionalizzazione delle imprese;
IL MINISTRO DEI BENI
E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI b) incentivano la nascita e la crescita di nuovi autori e di
E DEL TURISMO nuove imprese;
c) incoraggiano l’innovazione tecnologica e
DI CONCERTO CON manageriale;
d) favoriscono modelli avanzati di gestione e politiche
IL MINISTRO DELL’ECONOMIA commerciali evolute;
E DELLE FINANZE
e) promuovono il merito, il mercato e la concorrenza;
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, re- Visto l’art. 12, comma 4, della legge n. 220 del 2016, che
cante «Istituzione del Ministero per i beni e le attività cul- stabilisce che le disposizioni tecniche applicative degli incen-
turali», e successive modificazioni; tivi e dei contributi prevedono:
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri a) il riconoscimento degli incentivi e dei contributi è su-
29 agosto 2014, n. 171, recante «Regolamento di organiz- bordinato al rispetto di ulteriori condizioni, con riferimento
zazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del ai soggetti richiedenti e ai rapporti negoziali inerenti l’idea-
turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Mi- zione, la scrittura, lo sviluppo, la produzione, la distribuzio-
nistro e dell’Organismo indipendente di valutazione della ne, la diffusione, la promozione e la valorizzazione economi-
performance, a norma dell’art. 16, comma 4, del decreto- ca delle opere ammesse ovvero da ammettere a incentivi e a
legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, contributi, nonché alle specifiche esigenze delle persone con
dalla legge 23 giugno 2014, n. 89»; disabilità, con particolare riferimento all’uso di sottotitoli e
Visto il decreto ministeriale 27 novembre 2014, recante audiodescrizione;
«Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non ge- b) in considerazione anche delle risorse disponibili,
nerale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del l’esclusione, ovvero una diversa intensità d’aiuto, di uno o
turismo», e successive modificazioni; più degli incentivi e contributi previsti dal Capo III della me-
Vista la legge 14 novembre 2016, n. 220, recante «Di- desima legge nei confronti delle imprese non indipendenti
sciplina del cinema e dell’audiovisivo»; ovvero nei confronti di imprese non europee;
Visto in particolare l’art. 15 della legge n. 220 del 2016, Visto l’art. 12, comma 6, della legge n. 220 del 2016, che
che prevede un credito d’imposta riservato alle imprese di prevede che a decorrere dalla data di entrata in vigore dei de-
produzione cinematografica ed audiovisiva; creti recanti le disposizioni applicative degli incentivi e dei
Visto l’art. 21, comma 5 della legge n. 220 del 2016, che contributi previsti dalla medesima legge, il Ministero dei beni
prevede che con uno o più decreti del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo predispone e trasmette
e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il alle Camere, entro il 30 settembre di ciascun anno, una rela-
Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Ministro zione annuale sullo stato di attuazione degli interventi di cui
dello sviluppo economico, sono stabiliti, partitamente per alla medesima legge, con particolare riferimento all’impatto
ciascuna delle tipologie di credito d’imposta previste nella economico, industriale e occupazionale e all’efficacia delle
sezione II del Capo III della medesima legge e nell’ambito agevolazioni tributarie ivi previste, comprensiva di una valu-
delle percentuali ivi stabilite, i limiti di importo per opera o tazione delle politiche di sostegno del settore cinematografico
beneficiario, le aliquote da riconoscere alle varie tipologie e audiovisivo mediante incentivi tributari;
di opere ovvero alle varie tipologie di impresa o alle varie Visto l’art. 37 della legge n. 220 del 2016, che prevede
tipologie di sala cinematografica, la base di commisura- che le modalità di controllo e i casi di revoca e decadenza
zione del beneficio, con la specificazione dei riferimenti dei contributi sono stabiliti nei relativi decreti attuativi e che,
temporali, nonché le ulteriori disposizioni applicative de- in caso di dichiarazioni mendaci o di falsa documentazione
gli incentivi fiscali, fra cui i requisiti, le condizioni e la prodotta in sede di istanza per il riconoscimento dei contri-
procedura per la richiesta e il riconoscimento del credito, buti, oltre alla revoca del contributo concesso e alla sua intera
prevedendo modalità atte a garantire che ciascun bene- restituzione, è disposta l’esclusione dai medesimi contributi,
ficio sia concesso nel limite massimo dell’importo com- per cinque anni, del beneficiario nonché di ogni altra impresa
plessivamente stanziato, nonché le modalità dei controlli che comprenda soci, amministratori e legali rappresentanti di
e i casi di revoca e decadenza; un’impresa esclusa ai sensi del medesimo comma;

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Visto il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e suc- 2. In particolare, ai fini del presente decreto, si intende per:
cessive modificazioni, recante il «Testo Unico dei Servizi di
Media Audiovisivi e radiofonici» e successive modificazio- a) «Ministro» e «Ministero»: rispettivamente il Mi-
ni, d’ora in avanti: «TUSMAR»; nistro e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del
turismo;
Visto il decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, recante b) «DG Cinema»: la Direzione generale Cinema del
norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuen- Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
ti in sede di dichiarazione dei redditi e dell’imposta sul valore
aggiunto, nonché di modernizzazione del sistema di gestio- c) «Consiglio superiore»: il Consiglio superiore del
ne delle dichiarazioni e, in particolare, l’art. 17, che prevede cinema e dell’audiovisivo, previsto all’art. 11 della legge
la compensabilità di crediti e debiti tributari e previdenziali; n. 220 del 2016;
Visto il testo unico delle imposte sui redditi, di cui al de- d) «opera audiovisiva»: la registrazione di immagini
creto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, in movimento, anche non accompagnate da suoni, realizza-
n. 917, e successive modificazioni e integrazioni; ta su qualsiasi supporto e mediante qualsiasi tecnica, anche
di animazione, con contenuto narrativo, documentaristico o
Visto il decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, re- videoludico, purché opera dell’ingegno e tutelata dalla nor-
cante istituzione dell’imposta regionale sulle attività produt- mativa vigente in materia di diritto d’autore e destinata al
tive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detra- pubblico dal titolare dei diritti di utilizzazione. L’opera au-
zioni Irpef e istituzione di una addizionale regionale a tale diovisiva si distingue in:
imposta, nonché riordino della disciplina dei tributi locali;
1. «film» ovvero «opera cinematografica», se l’ope-
Visto il decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, recante di- ra è destinata prioritariamente al pubblico per la visione nel-
sposizioni urgenti tributarie e finanziarie di potenziamento le sale cinematografiche; i parametri e i requisiti per definire
e razionalizzazione della riscossione tributaria anche in ade- tale destinazione sono stabiliti nel decreto del Ministro dei
guamento alla normativa comunitaria, convertito, con modi- beni e delle attività culturali e del turismo emanato ai sensi
ficazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, ed in particola- dell’art. 2, comma 1, lettera b), della legge n. 220 del 2016;
re l’art. 1, comma 6, in materia di procedure di recupero nei
casi di utilizzo illegittimo dei crediti d’imposta; 2. «opera televisiva», se l’opera è destinata priorita-
riamente alla diffusione attraverso un’emittente televisiva di
Visto l’art. 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, che ambito nazionale, come definita al comma 3, lettera h) del
disciplina il Registro nazionale degli aiuti di Stato, preve- presente articolo;
dendo che, al fine di garantire il rispetto dei divieti di cumulo
e degli obblighi di trasparenza e di pubblicità previsti dalla 3. «opera web», se l’opera è destinata alla diffusione
normativa europea e nazionale in materia di aiuti di Stato, i mediante fornitori di servizi media audiovisivi su altri mezzi
soggetti pubblici e privati che concedono ovvero gestisco- ovvero attraverso fornitori di servizi di hosting, come defini-
no i predetti aiuti inviano le relative informazioni alla banca ti al comma 3, lettere i) e j), del presente articolo;
dati istituita presso il Ministero dello sviluppo economico, ai e) «opera audiovisiva di nazionalità italiana»: l’opera
sensi dell’art. 14, comma 2, della legge 5 marzo 2011, n. 57, audiovisiva che abbia i requisiti previsti per il riconosci-
riguardante la trasmissione delle informazioni relative alla mento della nazionalità italiana, di cui all’art. 5 della legge
concessione ed erogazione degli incentivi; n. 220 del 2016, come specificati nel decreto del Presidente
Vista la comunicazione della Commissione europea del Consiglio dei ministri previsto nel medesimo art. 5;
del 15 novembre 2013 (2013/C 332/01) sugli aiuti di Sta- f) «opera audiovisiva in coproduzione internaziona-
to a favore delle opere cinematografiche e di altre opere le»: l’opera cinematografica e audiovisiva realizzata da
audiovisive; una o più imprese italiane e una o più imprese non italiane
Visto il Regolamento n. 651/2014 della Commissione eu- aventi sede in uno Stato con il quale esiste ed è vigente
ropea del 17 giugno 2014, e in particolare gli articoli 4 e un Accordo di coproduzione cinematografica e audiovisi-
54, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il va, riconosciuta di nazionalità italiana sulla base delle di-
mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del sposizioni contenute nel provvedimento emanato ai sensi
trattato sul funzionamento dell’Unione europea; dell’art. 5, comma 2, della legge n. 220 del 2016;
g) «opera audiovisiva in compartecipazione interna-
Sentito il Ministro dello sviluppo economico; zionale»: l’opera cinematografica realizzata da una o più
Decreta: imprese italiane e una o più imprese non italiane aventi
sede in uno Stato con il quale non esistono Accordi di
Capo I coproduzione cinematografica e audiovisiva;
DISPOSIZIONI GENERALI h) «opera audiovisiva di produzione internazionale»:
l’opera audiovisiva non cinematografica realizzata da una
Art. 1. o più imprese italiane e una o più imprese non italiane
aventi sede in uno Stato con il quale non esistono Accordi
Definizioni di coproduzione cinematografica e audiovisiva, ricono-
sciuta di nazionalità italiana sulla base delle disposizioni
1. Ai fini del presente decreto, si applicano le definizioni contenute nel provvedimento emanato ai sensi dell’art. 5,
contenute nella legge n. 220 del 2016. comma 2 della legge n. 220 del 2016;

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i) «documentario»: l’opera audiovisiva, la cui enfasi e) «produttore»: l’impresa cinematografica o audio-


creativa è posta prioritariamente su avvenimenti, luoghi visiva italiana che ha come oggetto l’attività di produzione
o attività reali, anche mediante immagini di repertorio, e e realizzazione di opere cinematografiche e audiovisive ed
in cui gli eventuali elementi inventivi o fantastici sono è titolare dei diritti di sfruttamento economico dell’opera
strumentali alla rappresentazione e documentazione di ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive
situazioni e fatti, realizzata nelle forme e nei modi de- modificazioni;
finiti con i decreti di cui all’art. 2, comma 2, della legge f) «produttore audiovisivo originario»: il produttore
n. 220 del 2016; che organizza la produzione dell’opera audiovisiva e che
j) «opera prima»: il film realizzato da un regista esor- assume e gestisce i rapporti fondamentali per l’espleta-
diente che non abbia mai diretto, né singolarmente né uni- mento del processo produttivo, quali, tra gli altri, quelli
tamente ad altro regista, alcun lungometraggio che sia sta- aventi ad oggetto l’acquisizione, la realizzazione ed ese-
to distribuito nelle sale cinematografiche italiane o estere; cuzione del soggetto, della sceneggiatura, della regia o
k) «opera seconda»: il film realizzato da un regista direzione artistica, della direzione della fotografia, della
che abbia diretto, singolarmente o unitamente ad altro re- creazione delle musiche, dei costumi e delle scenografie,
gista, al massimo un solo lungometraggio che sia stato di- delle attività di ripresa sonora ed audiovisiva, dell’inter-
stribuito nelle sale cinematografiche italiane o estere; pretazione dell’opera, del montaggio;
g) «produttore indipendente»: il produttore che, ai
l) «opera di giovani autori»: il film realizzato da sensi dell’art. 2, comma 1, lettera p), del TUSMAR e del-
regista che, alla data di presentazione della prima del- le ulteriori specificazioni dell’AGCOM, svolge attività di
le richieste previste nel presente decreto, non abbia an- produzioni audiovisive e non è controllato da, ovvero col-
cora compiuto il trentacinquesimo anno di età e per il legato a, fornitori di servizi media audiovisivi soggetti alla
quale il medesimo requisito anagrafico ricorra anche per giurisdizione italiana e, alternativamente:
almeno una delle seguenti figure: sceneggiatore, autore
della fotografia, autore delle musiche originali, autore 1) per un periodo di tre anni non destina più del 90
della scenografia; se le sopracitate figure comprendono per cento della propria produzione ad un solo fornitore di
più soggetti, ciascuno di essi deve soddisfare il requisito servizi media audiovisivi;
anagrafico; ovvero
m) «opera di animazione»: l’opera audiovisiva costi- 2) è titolare di diritti secondari;
tuita da immagini realizzate graficamente ovvero animate h) «emittente televisiva»: un fornitore di servizi di
per mezzo di ogni tipo di tecnica e di supporto; media audiovisivi lineari, su frequenze terrestri o via sa-
n) «cortometraggio»: l’opera audiovisiva avente du- tellite, anche ad accesso condizionato, e avente ambito
rata inferiore o uguale a 52 minuti. nazionale ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettere l) e u), del
TUSMAR;
3. Ai fini del presente decreto, le imprese sono così i) «fornitore di servizi di media audiovisivi su altri
definite: mezzi»: un fornitore di servizi di media audiovisivi, linea-
a) «impresa cinematografica o audiovisiva»: l’im- ri o non lineari, su mezzi di comunicazione elettronica di-
presa che svolga le attività di realizzazione, produzione, versi da quelli di cui alla lettera h), ai sensi del TUSMAR;
distribuzione di opere cinematografiche o audiovisive, j) «fornitore di servizi di hosting»: il prestatore dei
nonché operante nel settore della produzione esecutiva servizi della società dell’informazione consistenti nella
cinematografica o audiovisiva, della post-produzione ci- memorizzazione di informazioni fornite da un destinatario
nematografica o audiovisiva, dell’editoria audiovisiva, del servizio, come definiti dall’art. 16 del decreto legisla-
dell’esercizio cinematografico; tivo 9 aprile 2003, n. 70.
b) «impresa cinematografica o audiovisiva italia- 4. Ai fini del presente decreto, le fasi di lavorazione e
na»: l’impresa cinematografica o audiovisiva che abbia le modalità di realizzazione delle opere audiovisive sono
sede legale e domicilio fiscale in Italia o sia soggetta a così definite:
tassazione in Italia; ad essa è equiparata, a condizioni di a) «produzione»: l’insieme delle fasi di sviluppo,
reciprocità, l’impresa con sede e nazionalità di un altro pre-produzione, realizzazione esecutiva ovvero effet-
Paese dello Spazio Economico Europeo, che abbia una tuazione delle riprese o realizzazione tecnica dell’opera,
filiale, agenzia o succursale stabilita in Italia, che ivi svol- post-produzione, il cui esito è la realizzazione della copia
ga prevalentemente la propria attività e che sia soggetta a campione ovvero del master dell’opera audiovisiva; qua-
tassazione in Italia; lora sia realizzata dallo stesso produttore, è inclusa l’atti-
c) «impresa cinematografica o audiovisiva non euro- vità di approntamento dei materiali audiovisivi necessari
pea»: l’impresa cinematografica o audiovisiva che, indi- alla comunicazione, promozione, commercializzazione
pendentemente dal luogo in cui ha sede legale e domicilio dell’opera audiovisiva in Italia e all’estero;
fiscale, sia collegata a, o controllata da, un’impresa con b) «sviluppo»: la fase iniziale della produzione,
sede legale in un Paese non facente parte dello Spazio Eco- inerente le attività di progettazione creativa, economica
nomico Europeo ovvero che sia parte di un gruppo ricon- e finanziaria dell’opera; comprende tipicamente gli inve-
ducibile a imprese con sede legale in paesi non europei; stimenti relativi alla stesura ovvero all’acquisizione dei
d) «gruppo di imprese»: due o più imprese giuridica- diritti del soggetto e della sceneggiatura, alla eventuale
mente autonome sottoposte, ai sensi del codice civile, a di- acquisizione dei diritti di adattamento e sfruttamento da
rezione e coordinamento da parte di una medesima impresa; altra opera tutelata dal diritto d’autore;

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c) «pre-produzione»: la fase di organizzazione del- d) «opera televisiva o web in licenza di prodotto»:


le riprese e della contrattualizzazione del cast tecnico e l’opera televisiva o web prodotta da un produttore indi-
artistico, ivi incluse le attività di ricerca, sopralluogo, pendente che ne concede in licenza, dopo il completa-
documentazione, nonché le spese relative alla definizio- mento dell’opera, i diritti di utilizzazione e sfruttamento
ne del budget, del piano finanziario e alla ricerca delle a un’emittente televisiva ovvero a un fornitore di servizi
altre fonti di finanziamento; media audiovisivi su altri mezzi o a un fornitore di ser-
d) «realizzazione»: la fase di effettuazione delle ri- vizi di hosting;
prese ovvero della effettiva esecuzione dell’opera; e) «diritti primari»: i diritti relativi allo sfruttamen-
e) «post-produzione»: la fase successiva alla realiz- to di un’opera audiovisiva in Italia sulle reti di comuni-
zazione, che comprende le attività di montaggio e mis- cazione elettronica, come individuati contrattualmente
saggio audio-video, l’aggiunta degli effetti speciali e il dalle parti;
trasferimento sul supporto di destinazione; f) «diritti secondari»: i diritti diversi da quelli pri-
f) «distribuzione»: l’insieme delle attività, di tipo mari come indicati alla lettera e), nonché i diritti re-
commerciale, promozionale, legale, esecutivo e finan- lativi allo sfruttamento della produzione audiovisiva
ziario, connesse alla negoziazione dei diritti relativi all’estero;
allo sfruttamento economico delle opere audiovisive sui g) «diritti di elaborazione a carattere creativo»: tutti
vari canali in uno o più ambiti geografici di riferimento i diritti esclusivi di modifica, elaborazione, adattamen-
e la conseguente messa a disposizione della fruizione to, traduzione, trasformazione, rifacimento, riduzione e
da parte del pubblico, attraverso le diverse piattaforme variazione, in tutto o in parte, dell’opera completata e
di utilizzo. Si distingue in «distribuzione in Italia», se depositata presso la DG Cinema, nonché del soggetto,
l’ambito geografico di riferimento è il territorio italiano della sceneggiatura e più in generale delle opere origi-
e in «distribuzione all’estero» se l’ambito geografico di nali da cui l’opera completa è tratta, per la realizzazione
riferimento è diverso da quello italiano. All’interno della e lo sfruttamento di opere derivate, nonché ogni altro
distribuzione in Italia, si definisce «distribuzione cine- diritto di elaborazione a carattere creativo, di cui alla
matografica» l’attività connessa allo sfruttamento e alla legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni.
fruizione dei film nelle sale cinematografiche italiane;
g) «produzione associata»: la produzione di un’ope- Art. 2.
ra audiovisiva realizzata in associazione produttiva tra
due o più produttori; Oggetto e requisiti
h) «produzione in appalto»: la produzione di
un’opera audiovisiva in cui un’impresa di produzione, 1. Il presente decreto stabilisce le disposizioni appli-
detta «appaltante», delega in tutto o in parte, mediante cative in materia di crediti d’imposta riconosciuti alle
la stipula di un contratto di appalto o simile, la produzio- imprese di produzione cinematografica e audiovisiva,
ne dell’opera ad un’altra impresa di produzione, detta in misura non inferiore al 15 per cento e non superiore
«produttore esecutivo». al 30 per cento del costo complessivo di produzione di
opere audiovisive.
5. Ai fini del credito d’imposta di cui al Capo IV del
presente decreto, si intende per: 2. Fatto salvo quanto stabilito dall’art. 12, comma 3,
del presente decreto, sono ammessi ai benefici previsti
a) «opera televisiva prevalentemente finanzia- nel presente decreto i produttori indipendenti:
ta dall’emittente televisiva»: l’opera televisiva il cui
progetto sia sviluppato e realizzato, congiuntamente a a) che abbiano sede legale nello Spazio Economico
un’emittente televisiva, da un produttore indipendente Europeo;
in partecipazione non inferiore al 5 per cento del co- b) che, al momento dell’utilizzo del beneficio, sia-
sto complessivo dell’opera televisiva, come indicato no soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro
nel budget di produzione e verificato a consuntivo, e in residenza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile
cui il produttore indipendente abbia un ruolo attivo e organizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’opera au-
significativo nella fase di ideazione e sviluppo dell’ope- diovisiva cui sono correlati i benefici;
ra medesima, ai sensi della delibera n. 30/11/CSP del
3 febbraio 2011 dell’Autorità per le Garanzie nelle c) che abbiano capitale sociale minimo interamente
Comunicazioni; versato ed un patrimonio netto non inferiori a quaranta-
mila euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma
b) «opera televisiva in coproduzione»: l’opera tele- di società di capitale sia nel caso di imprese individuali di
visiva prodotta dall’emittente televisiva congiuntamen- produzione ovvero costituite sotto forma di società di per-
te a un produttore indipendente, il quale contribuisca in sone; tali limiti sono ridotti all’importo di diecimila euro
misura non inferiore al 10 per cento del costo comples- in relazione alla produzione di cortometraggio, ovvero di
sivo dell’opera televisiva, come indicato nel budget di opere destinate al pubblico prioritariamente per mezzo di
produzione e verificato a consuntivo; un fornitore di servizi media audiovisivi su altri mezzi;
c) «opera televisiva in preacquisto»: l’opera televi-
siva prodotta da un produttore indipendente, i cui diritti d) che siano diversi da associazioni culturali e fon-
di utilizzazione sono acquistati da un’emittente televisi- dazioni senza scopo di lucro;
va, anteriormente al completamento dell’opera; e) che siano in possesso di classificazione ATECO J 59.1.

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3. Il credito d’imposta di cui al comma 1 è riconosciuto 5. In caso di opere in coproduzione internazionale ov-
in relazione agli investimenti effettuati per la produzione vero in compartecipazione o produzione internazionale,
di opere audiovisive che, ai sensi dell’art. 5 e 6 della legge ai sensi dell’art. 6 della legge n. 220 del 2016, il costo
n. 220 del 2016, abbiano la nazionalità italiana e che ab- eleggibile è parametrato alla quota di partecipazione
biano i requisiti di eleggibilità culturale di cui alla Tabella dell’impresa italiana. Nel caso in cui l’impresa italiana,
A, allegata al presente decreto. in qualità di produttore esecutivo, sostenga sul territorio
italiano spese eccedenti la propria quota, tali spese sono
4. Le opere audiovisive eleggibili al credito d’impo- incluse nel costo eleggibile.
sta sono:
a) le opere cinematografiche o film; Art. 4.
b) le opere audiovisive destinate al pubblico priorita-
riamente per mezzo di un’emittente televisiva nazionale; Calcolo delle spese sostenute sul territorio italiano
ai fini del vincolo di territorialità
c) le opere audiovisive destinate al pubblico per mezzo
di un fornitore di servizi media audiovisivi su altri mezzi. 1. Per spese di produzione sostenute sul territorio ita-
liano, ai fini del rispetto del vincolo di territorialità, si
5. Non sono eleggibili le opere escluse come indivi- intendono quelle elencate nella Tabella B allegata al pre-
duate nel decreto emanato ai sensi dell’art. 14, comma 2, sente decreto, con le seguenti specifiche:
della legge n. 220 del 2016.
a) ad eccezione di quelle previste alla successiva let-
Art. 3. tera c) le spese sono considerate effettuate sul territorio
italiano nella misura del 100 per cento del loro valore nel
Costo complessivo caso in cui vengano effettuate sul territorio italiano più
e costo eleggibile delle opere del 50 per cento delle giornate di ripresa ovvero, con ri-
ferimento alle opere di animazione, di lavorazione totali;
1. Le componenti del costo complessivo e del costo in caso di coproduzioni internazionali, il limite del 50 per
eleggibile dell’opera audiovisiva sono indicate, a tito- cento è parametrato alla quota di partecipazione italiana
lo esemplificativo, nella Tabella B allegata al presente nella coproduzione;
decreto e sono specificate nella modulistica predisposta b) se le giornate di ripresa ovvero, con riferimento
dalla DG Cinema. alle opere di animazione, di lavorazione sul territorio ita-
2. In particolare, con riferimento al costo eleggibile: liano sono pari o inferiori al 50 per cento, le spese si con-
siderano effettuate sul territorio italiano nella percentuale
a) gli oneri finanziari, gli oneri assicurativi e gli corrispondente al rapporto tra il numero delle giornate di
oneri di garanzia sono computabili per un ammontare riprese ovvero, con riferimento alle opere di animazio-
massimo complessivo non superiore al 7,5 per cento ne, di lavorazione sul territorio italiano e il numero totale
del costo complessivo di produzione e a condizione delle giornate di riprese o di lavorazione; in caso di co-
che siano direttamente imputabili esclusivamente alla produzioni internazionali, il numero di giornate di ripresa
specifica opera audiovisiva per la quale si richiede il ovvero di lavorazione sono parametrate alla quota di par-
beneficio; tecipazione italiana nella coproduzione;
b) i costi relativi alle voci «Soggetto e sceneggia- c) le spese relative allo sviluppo e alla pre-produ-
tura», «Direzione», «Attori principali», così detti «costi zione, di cui all’art. 1, comma 4, lettere b) e c), le spese
sopra la linea», al lordo delle ritenute fiscali e al netto relative a teatri di posa e costruzioni sceniche, noleggio
dei relativi contributi previdenziali e dei riflessi oneri mezzi tecnici, trasporti, acquisto supporti digitali ovvero
sociali, sono ammissibili nella misura massima del 30 pellicole e le spese di post-produzione, di cui all’art. 1,
per cento del costo complessivo di produzione; comma 4, lettera e), vengono computate in base all’effet-
tivo sostenimento del costo sul territorio italiano;
c) il compenso per la produzione («producer fee») e
le spese generali dell’impresa non sono computabili nel d) le spese sostenute a favore di soggetti fiscalmente
costo eleggibile; ciascuna delle due voci è imputabile residenti in Italia si considerano in ogni caso effettuate sul
nel costo complessivo di produzione nella misura massi- territorio italiano.
ma del 7,5 per cento del medesimo costo.
3. Nelle produzioni associate il credito d’imposta spet- Art. 5.
ta a ciascun produttore associato in relazione alle spese
di produzione direttamente sostenute. Non assumono ri- Limiti d’intensità d’aiuto
levanza i meri rimborsi di costi tra i produttori associati.
1. I crediti d’imposta e le altre misure pubbliche di
4. Per le produzioni in appalto, il credito d’imposta sostegno pubblico non possono superare, complessiva-
spetta sia al soggetto che svolge le funzioni di produttore mente, la misura del 50 per cento del costo dell’opera
esecutivo sia al produttore appaltante, in relazione alle audiovisiva. Tale limite è innalzato al 60 per cento per
spese di produzione da ciascuno direttamente sostenute. le produzioni di cui all’art. 54, comma 7, lettera a) del
Non assumono rilevanza i meri rimborsi di costi tra i Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del
diversi soggetti. 17 giugno 2014.

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2. Il limite di cui al comma 1 è altresì elevato al 100 per commi 1 e 4 del presente articolo, si considera maturato
cento del costo complessivo per: il diritto alla sua fruizione e, comunque, a condizione che
a) le opere in coproduzione cui partecipino paesi siano state rispettate le procedure previste nel presente
dell’elenco del comitato per l’assistenza allo sviluppo decreto. A tal fine, il modello F24 deve essere presen-
(DAC) dell’OCSE di cui all’art. 54, comma 7, lettera b) tato esclusivamente tramite i servizi telematici offerti
del medesimo Regolamento (UE) n. 651/2014; dall’Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell’operazione
3. Il limite di cui al comma 1 è altresì elevato al 100 di versamento.
per cento del costo complessivo per le opere difficili di 3. L’ammontare dei crediti d’imposta utilizzato in
seguito indicate: compensazione non deve eccedere l’importo conces-
a) opere di cui all’art. 1, comma 2, lettere i), j), k), l), so dalla DG Cinema, pena lo scarto dell’operazione di
n) del presente decreto e opere di animazione che siano versamento.
state dichiarate, dagli esperti di cui all’art. 26, comma 2, 4. Gli importi dei crediti d’imposta sono riconosciu-
della legge n. 220 del 2016, non in grado di attrarre risor- ti dalla DG Cinema previa verifica della regolarità con-
se finanziarie significative dal settore privato; tributiva e sono imputati, ai fini del raggiungimento dei
b) film che abbiano ottenuto i contributi selettivi di massimali previsti in relazione alla singola impresa, sulla
cui all’art. 26 della legge n. 220 del 2016 e che siano stati base del piano di utilizzo, come previsto agli articoli 11,
dichiarati, dagli esperti di cui all’art. 26, comma 2, della 13 e 18 del presente decreto. Per consentire all’Agenzia
legge n. 220 del 2016, non in grado di attrarre risorse fi- delle entrate di effettuare i controlli di cui al comma 3 del
nanziarie significative dal settore privato; presente articolo, la DG Cinema comunica all’Agenzia
c) opere con un costo complessivo di produzione in- delle entrate, con modalità telematiche definite d’intesa,
feriore a euro 2.500.000; entro il giorno 5 di ciascun mese, i dati dei soggetti ai
d) film che siano distribuiti, in contemporanea, in un quali, nel mese precedente, è stato riconosciuto il credi-
numero di sale cinematografiche inferiore al 20 per cento to d’imposta, con i relativi importi, nonché le eventuali
del totale delle sale cinematografiche attive e che siano variazioni, revoche e cessioni intervenute o accettate in
stati dichiarati, dagli esperti di cui all’art. 26, comma 2, detto mese.
della legge n. 220 del 2016, non in grado di attrarre risor- 5. I crediti d’imposta sono indicati, anche con riferi-
se finanziarie significative dal settore privato. mento all’eventuale cessionario del credito, sia nella
4. Il credito d’imposta allo sviluppo di cui al Capo II dichiarazione dei redditi relativa al periodo di ricono-
del presente decreto, nel caso l’opera venga realizzata, è scimento del credito, sia nella dichiarazione dei redditi
preso in considerazione nel calcolo dell’intensità d’aiuto. relativa al periodo di imposta in cui i crediti di imposta
sono utilizzati, evidenziando distintamente l’importo ri-
Art. 6. conosciuto e maturato e quello utilizzato.
Utilizzo dei crediti di imposta
Art. 7.
1. I crediti d’imposta di cui al presente decreto sono
utilizzabili a partire dal giorno 10 del mese successivo Ulteriori adempimenti da parte dei beneficiari
a quello in cui si verificano congiuntamente le seguenti
condizioni: 1. A pena di decadenza del beneficio, ai fini dell’art. 12,
a) la DG Cinema abbia comunicato il riconoscimen- comma 6 della legge n. 220 del 2016, il produttore co-
to provvisorio della nazionalità italiana, fatta eccezione munica in modalità telematica, sulla base dei modelli
per il credito d’imposta previsto al Capo II, il riconosci- predisposti dalla DG Cinema, i dati, i contenuti, e le in-
mento dell’eleggibilità culturale e il riconoscimento del formazioni in suo possesso, ivi inclusi quelli relativi allo
credito d’imposta teorico spettante ovvero il riconosci- sfruttamento economico dell’opera, inerenti l’impatto
mento del credito spettante per il credito d’imposta di cui economico, industriale e occupazionale dell’opera ogget-
all’art. 10 del presente decreto; to del beneficio.
b) le spese di produzione siano sostenute ai sensi 2. A pena di decadenza del beneficio, le imprese ci-
dell’art. 109 del decreto del Presidente della Repubblica nematografiche o audiovisive italiane devono prevedere,
22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, re- per l’opera audiovisiva oggetto del beneficio, in presen-
cante «Testo Unico delle Imposte sui Redditi» (di seguito za di concrete condizioni di rischio, le seguenti forme di
«TUIR»); copertura assicurativa: danni alla pellicola o al supporto
c) sia avvenuto l’effettivo pagamento delle spese di digitale, difetti di trattamento di pellicola, meccanici e
cui alla lettera b). relativi al supporto digitale («faulty stock»), interruzio-
2. I crediti d’imposta di cui al presente decreto non ne lavorazione («cast insurance»), fermo tecnico («extra
concorrono alla formazione del reddito ai fini delle impo- expense»), infortuni troupe e attori, responsabilità civile
ste sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’im- generale e dipendenti.
posta regionale sulle attività produttive, non rilevano ai 3. A pena di inammissibilità ovvero di decadenza del
fini del rapporto di cui agli articoli 96 e 109, comma 5, beneficio, le opere cinematografiche, televisive e web
del TUIR, e sono utilizzabili esclusivamente in compen- devono essere realizzate in modo da consentire la fruizio-
sazione ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 9 lu- ne da parte delle persone con disabilità, anche mediante
glio 1997, n. 241, a decorrere dalla data in cui, ai sensi dei l’utilizzo di sottotitoli e strumenti di audiodescrizione.

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4. A pena di decadenza del beneficio, il produttore ha DG Cinema di cui agli articoli 14, comma 6, e 19, com-
l’obbligo di inserire, nei titoli di coda il logo del Ministe- ma 4, costituisce comunque attestazione di effettività del
ro, su cartello separato, con una durata e con dimensioni credito di cui al presente comma.
adeguate a quelle del logo del produttore medesimo.
4. Entro sessanta giorni dalla data di ricezione della ri-
5. Ai soli fini dell’ammissibilità a incentivi e contri- chiesta di cui al comma 4, la DG Cinema verifica l’effetti-
buti gestiti da Regioni e da altri enti locali, da enti ed vità del credito maturato e, in presenza degli altri requisiti
organismi sovranazionali ovvero da altri soggetti pubbli- previsti dalla legge n. 220 del 2016 e dal presente decreto,
ci anche internazionali, è possibile richiedere l’idoneità rilascia l’attestazione di cui al comma 3. È fatta salva la
provvisoria al credito d’imposta, con validità di sei mesi, facoltà di cui all’art. 23, comma 5 del presente decreto.
presentando alla DG Cinema apposita domanda, prima
della richiesta preventiva prevista ai successivi articoli 5. Ai fini dell’utilizzo in compensazione del credito ce-
13 e 18. L’ottenimento dell’idoneità è riservata alle opere duto da parte del cessionario, secondo le modalità di cui
di cui ai Capi III e IV di nazionalità italiana e non sosti- all’art. 6 del presente decreto, il cedente è tenuto a comu-
tuisce e non anticipa gli effetti di nessun provvedimento nicare alla DG Cinema i dati anagrafici e il codice fiscale
della DG Cinema previsto nei medesimi Capi III e IV, fat- del cessionario stesso, nonché l’importo del credito cedu-
to salvo il riconoscimento dell’eleggibilità culturale. Le to. La DG Cinema comunica al cedente e al cessionario
modalità di presentazione delle istanze per l’ottenimento l’accettazione della cessione del credito. Gli importi dei
dell’idoneità provvisoria sono stabilite con apposito de- crediti d’imposta sono fruibili, da parte dei cessionari, a
creto del Direttore generale Cinema. partire dal giorno 10 del mese successivo alla data di ac-
6. Ai fini dell’ammissione ai benefìci di cui al presente cettazione della cessione del credito da parte della DG
decreto, l’impresa di produzione, a ultimazione dell’ope- Cinema.
ra, deposita presso la Cineteca nazionale una copia, an- 6. Resta fermo, ai sensi dell’art. 21 della legge n. 220
che digitale, dell’opera con le caratteristiche previste nel del 2016, il potere di accertamento, il recupero delle
decreto di cui all’art. 7, comma 5, della legge n. 220 del maggiori imposte dovute e l’accertamento delle sanzioni
2016. Il mancato deposito comporta la decadenza dai be- relative alla spettanza del credito d’imposta ceduto nei
nefìci concessi. confronti del cedente.
Art. 8.
Art. 9.
Cedibilità del credito d’imposta
Decadenza e revoca del credito d’imposta
1. I crediti d’imposta di cui al presente decreto, nel
rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 1260 e se-
guenti del codice civile, sono cedibili dal beneficiario a 1. Il riconoscimento del credito d’imposta decade:
intermediari bancari, ivi incluso l’Istituto per il credito a) qualora all’opera audiovisiva non venga rico-
sportivo, finanziari e assicurativi sottoposti a vigilanza nosciuto, in via definitiva, il requisito della nazionalità
prudenziale. I cessionari possono utilizzare il credito ce- italiana;
duto solo in compensazione dei propri debiti d’imposta
o contributivi, ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo b) qualora all’opera audiovisiva non vengano ricono-
n. 241 del 1997, esclusivamente tramite i servizi telema- sciuti ovvero decadano i requisiti di eleggibilità culturale;
tici offerti dall’Agenzia delle Entrate.
c) qualora non vengano soddisfatti gli altri requisiti
2. La cedibilità del credito non pregiudica i poteri del- o adempimenti previsti nel presente decreto;
le competenti amministrazioni relativi al controllo delle
dichiarazioni dei redditi e all’accertamento e all’irroga- d) nei casi previsti dagli articoli 7, 11, comma 1, 12,
zione delle sanzioni nei confronti del cedente il credito comma 4, 14, comma 1, 15, comma 3, 18, commi 6 e 7,
d’imposta. 19, commi 1 e 2, e 21 del presente decreto, nonché dalle
3. Ai fini della cedibilità di cui al presente articolo, il norme fiscali e tributarie vigenti.
beneficiario richiede alla DG Cinema l’attestazione in 2. Nei casi sopra indicati si provvede anche al recupero
merito al riconoscimento e all’effettività del diritto al del beneficio eventualmente già fruito maggiorato di in-
credito maturato alla data della richiesta medesima. A tal teressi e sanzioni secondo legge.
fine, il beneficiario comunica il valore del credito matura-
to sulla base del costo eleggibile di produzione sostenuto 3. Nel caso di film di cui al Capo III del presente decreto,
alla data di cui al precedente comma, con l’attestazione di il credito d’imposta è altresì revocato qualora il produttore
effettività di tale costo, rilasciata dal presidente del col- non sostenga sul territorio italiano spese di produzione, ai
legio sindacale ovvero da un revisore contabile o da un sensi dell’art. 4 del presente decreto, per un ammontare
professionista iscritto nell’albo dei revisori contabili, dei complessivo almeno pari, per ciascun film, al 100 per cento
dottori commercialisti e degli esperti contabili, dei periti del credito d’imposta stesso. Ferma restando la condizione
commerciali o in quello dei consulenti del lavoro, nelle di cui al precedente periodo, le spese sostenute all’estero
forme previste dall’ art. 13, comma 2, del decreto-legge sono considerate ammissibili, ai fini del calcolo del cre-
28 marzo 1997, n. 79 , convertito, con modificazioni, dal- dito di imposta, solo se le stesse non siano utilizzate per
la legge 28 maggio 1997, n. 140 , ovvero dal responsabile accedere a benefici simili di altri Stati membri dell’Unione
del centro di assistenza fiscale. La comunicazione dalla europea dove sono effettivamente localizzate.

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4. Nel caso di opere audiovisive di cui al Capo IV e V produttore presenti alla DG Cinema la richiesta defini-
del presente decreto, il credito d’imposta è altresì revo- tiva, da redigersi su modelli predisposti dalla medesima
cato qualora il produttore non sostenga sul territorio ita- DG Cinema, contenente i seguenti elementi:
liano spese di produzione, ai sensi dell’art. 4 del presente
decreto, per un ammontare complessivo almeno pari, per a) la richiesta di riconoscimento di eleggibilità
ciascuna opera, al 100 per cento del credito d’imposta culturale;
stesso. Ferma restando la condizione di cui al preceden- b) il soggetto, la sceneggiatura e i materiali artistici,
te periodo, le spese sostenute all’estero sono considerate secondo le ulteriori specifiche contenute nella modulistica
ammissibili, ai fini del calcolo del credito di imposta, solo e, a pena di decadenza, con formati e parametri qualitativi
se le stesse non siano utilizzate per accedere a benefici si- professionalmente riconoscibili sia nella articolazione dei
mili di altri Stati membri dell’Unione europea dove sono dialoghi sia nella descrizione di personaggi e azioni;
effettivamente localizzate.
5. Con riferimento ai requisiti di territorialità di cui ai c) l’indicazione delle spese sostenute per lo sviluppo,
commi 3 e 4 del presente articolo, possono essere conces- con attestazione di effettività delle spese sostenute rilascia-
se deroghe per ragioni strettamente funzionali alle esigen- ta dal presidente del collegio sindacale ovvero da un revi-
ze narrative dell’opera, previo parere degli esperti di cui sore contabile o da un professionista iscritto nell’albo dei
all’art. 26 della legge n. 220 del 2016, con provvedimento revisori contabili, dei dottori commercialisti e degli esperti
del Direttore generale Cinema. contabili, dei periti commerciali o in quello dei consulenti
del lavoro, nelle forme previste dall’ art. 13, comma 2, del
6. Il credito d’imposta è altresì revocato al produtto- decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79 , convertito, con modi-
re al quale è subentrato altro produttore. In tal caso, si ficazioni, dalla legge 28 maggio 1997, n. 140, ovvero dal
provvede anche al recupero del beneficio eventualmen- responsabile del centro di assistenza fiscale;
te già fruito. Il produttore subentrante può presentare, a
proprio nome, le richieste di cui agli articoli 13 e 18 del d) il contratto sottoscritto con gli autori del soggetto
presente decreto, a pena di decadenza, entro trenta giorni e della sceneggiatura, con allegata quietanza di pagamen-
dalla data del subentro per le spese sostenute a partire dal to del compenso, nonché apposita dichiarazione, redatta
subentro stesso. ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della Re-
pubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante l’assenza
di accordi di qualsivoglia natura tendenti e finalizzati a
Capo II modificare, in qualunque modo, l’assetto economico e fi-
SVILUPPO DI OPERE AUDIOVISIVE nanziario del medesimo contratto;
e) l’ammontare del credito d’imposta spettante al
Art. 10. produttore;
Credito d’imposta per lo sviluppo di film f) il piano finanziario definitivo, contenente l’indi-
e opere televisive e web cazione e l’ammontare delle fonti finanziarie di copertura
del costo complessivo di sviluppo del film;
1. Ai produttori indipendenti spetta un credito d’impo-
sta in misura pari al 30 per cento delle spese sostenute per g) la suddivisione del piano di utilizzo del credito
lo sviluppo di film e opere televisive e web, diversi dai d’imposta nell’esercizio finanziario in corso al momen-
cortometraggi, che abbiano superato il test di eleggibilità to del riconoscimento del credito spettante da parte della
culturale previsto alla Tabella A, allegata al presente de- DG Cinema e nei tre esercizi successivi, elevati a quattro
creto, fino a un massimo annuo di credito di euro trecen- esercizi in caso di opera di animazione;
tomila per ciascuna impresa ovvero per ciascun gruppo
di imprese. h) la dichiarazione del legale rappresentante, rila-
sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della
2. Il credito d’imposta spetta per le opere la cui sce- Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 di osservanza dei
neggiatura sia stata commissionata, realizzata e deposita- contratti collettivi nazionali di categoria.
ta presso gli organi preposti alla tutela del diritto d’autore
a partire dall’entrata in vigore del presente decreto. 2. In caso di produzioni associate e in appalto, le richie-
3. Il credito d’imposta è revocato qualora l’opera prodot- ste debbono essere presentate congiuntamente da tutti i
ta abbia durata inferiore o uguale a cinquantadue minuti. produttori. Sono inammissibili le richieste pervenute in
forma disgiunta.
3. Entro sessanta giorni dalla ricezione della richiesta
Art. 11. definitiva di cui al comma 1, del presente articolo, la DG
Procedimento per il riconoscimento Cinema comunica ai soggetti interessati, il riconoscimen-
del credito d’imposta to o il mancato riconoscimento della eleggibilità culturale
e il riconoscimento o il mancato riconoscimento del cre-
1. Il credito d’imposta di cui all’articolo 10 spetta a dito d’imposta spettante.
condizione che, a pena di decadenza, entro sessanta gior-
ni dal termine dell’effettivo sostenimento delle spese di 4. Il produttore comunica, entro trenta giorni dalla data
sviluppo, e comunque prima della data di presentazione dell’ultimo utilizzo, secondo il piano di cui al comma 1,
della richiesta preventiva di cui agli articoli 13 e 18, re- lettera g), l’avvenuto completamento del piano di utilizzo
lativa alla successiva fase della produzione dell’opera, il del credito medesimo.

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Capo III Art. 13.


OPERE CINEMATOGRAFICHE Richiesta preventiva

Art. 12. 1. Il credito d’imposta di cui all’art. 12 spetta a condi-


zione che il produttore presenti, non oltre novanta giorni
Credito d’imposta per la produzione prima della data di inizio delle riprese ovvero, con ri-
di opere cinematografiche ferimento alle opere di animazione, di lavorazione, alla
DG Cinema la richiesta preventiva, redatta su modelli
1. Ai produttori indipendenti spetta un credito d’impo- predisposti dalla medesima DG Cinema e contenente i
sta in misura pari al 30 per cento del costo eleggibile di seguenti elementi:
produzione, come definito all’art. 3, commi 1 e 2, del pre-
sente decreto, di opere cinematografiche riconosciute di a) l’avvenuta richiesta di riconoscimento della na-
nazionalità italiana, fino all’ammontare massimo annuo zionalità italiana provvisoria ai sensi dell’art. 5 della leg-
di euro 8.000.000 per impresa ovvero per ciascun gruppo ge n. 220 del 2016 e gli elementi necessari per la verifica
di imprese. Non concorrono al raggiungimento di detto dell’eleggibilità culturale sulla base dei parametri conte-
limite annuale i crediti d’imposta riconosciuti alla mede- nuti nella Tabella A allegata al presente decreto;
sima impresa o al medesimo gruppo di imprese, in rela- b) il contratto sottoscritto con gli autori del soggetto
zione alla produzione di opere audiovisive di cui al Capo e della sceneggiatura, con allegata quietanza di pagamen-
IV del presente decreto. to del compenso, nonché apposita dichiarazione, redatta
2. Nel caso in cui il produttore indipendente detenga ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della Re-
una quota di diritti di proprietà sull’opera superiore al 50 pubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante l’assenza
per cento, si applica l’aliquota del 30 per cento su tutte le di accordi di qualsivoglia natura tendenti e finalizzati a
spese sostenute direttamente dal produttore indipenden- modificare, in qualunque modo, l’assetto economico e fi-
te medesimo, anche eccedenti la quota di partecipazione nanziario del medesimo contratto;
alla produzione associata.
c) ove ne ricorrano i requisiti, le informazioni e i dati
3. Per le domande preventive presentate negli anni necessari all’inquadramento dell’opera nelle tipologie
2017, 2018 e 2019: previste all’art. 5, commi 2 e 3;
a) ai produttori non indipendenti e alle imprese ci- d) il costo complessivo, il costo eleggibile preven-
nematografiche e audiovisive non europee, in possesso tivato dell’opera e il conseguente credito d’imposta teo-
dei requisiti di cui all’art. 2, comma 2, del presente de- ricamente spettante; nel caso in cui l’opera abbia bene-
creto, spetta un credito d’imposta in misura pari al 15 per ficiato del credito d’imposta per lo sviluppo previsto al
cento del costo eleggibile di produzione, come definito Capo II del presente decreto, i costi di sviluppo su cui è
all’art. 3, commi 1 e 2, del presente decreto, di opere ci- stato calcolato predetto credito, non sono computabili nel
nematografiche riconosciute di nazionalità italiana, fino costo eleggibile;
all’ammontare massimo annuo di euro 3.000.000 per
ciascuna impresa cinematografica ovvero per ciascun e) il piano di lavorazione dell’opera con indicazione
gruppo di imprese. Il credito d’imposta di cui al presen- delle giornate di ripresa previste ovvero, con riferimento
te comma è autorizzato nel limite massimo complessivo alle opere di animazione, di lavorazione;
pari al 20 per cento delle risorse annue stanziate a favore f) il piano finanziario preventivo, contenente l’indi-
dei crediti d’imposta per la produzione cinematografica, cazione e l’ammontare delle fonti finanziarie a copertura
con il decreto ministeriale di cui all’art. 13, comma 5, del- del costo complessivo di produzione dell’opera, ivi in-
la legge n. 220 del 2016; cluso l’apporto societario diretto da parte dell’impresa di
b) in caso di opera realizzata in base a contratti di produzione cinematografica;
appalto o simili fra produttore non indipendente ovvero
fra impresa cinematografica e audiovisiva non europea g) la suddivisione del piano di utilizzo del credito
(appaltante) e produttore indipendente meramente esecu- d’imposta teorico spettante di cui al comma 5 nell’eser-
tivo (appaltatore), si applica l’aliquota del 15 per cento; cizio finanziario in corso al momento del riconoscimento
del credito spettante da parte della DG Cinema e nei tre
c) in caso di opera in produzione associata tra pro- esercizi successivi; in caso di film di animazione l’utilizzo
duttore indipendente e produttore non indipendente ov- deve essere indicato nell’esercizio finanziario in corso al
vero impresa cinematografica e audiovisiva non europea, momento del riconoscimento del credito teorico spettante
qualora il produttore indipendente detenga una quota di da parte della DG Cinema e nei quattro esercizi successivi;
diritti di proprietà sull’opera inferiore o uguale al 50 per
cento, il credito è calcolato sulle spese sostenute in pro- h) la dichiarazione del legale rappresentante, rila-
porzione alla quota di partecipazione alla produzione as- sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della
sociata di ciascun produttore e in base alle aliquote per Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di osservanza dei
essi rispettivamente previste. contratti collettivi nazionali di categoria.
4. A pena di decadenza, il beneficio spetta a condizione 2. Il produttore comunica telematicamente alla DG Ci-
che il 100 per cento del credito d’imposta sia speso sul nema, con riferimento a ciascun film, gli effettivi utilizzi
territorio italiano, secondo quanto previsto dall’art. 4 del del credito d’imposta e l’aggiornamento del piano di uti-
presente decreto. lizzo di cui al comma 1, lettera g, del presente articolo.

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3. Con riferimento al piano di utilizzo risultante al 30 set- 4. La richiesta deve contenere, per ciascuna opera
tembre di ciascun anno, il produttore decade dal beneficio cinematografica:
per la parte dell’importo del credito d’imposta risultante a) l’indicazione del costo complessivo e del costo
da utilizzare nell’anno medesimo e non effettivamente uti- eleggibile di produzione con attestazione di effettività
lizzato entro il 31 dicembre, ad eccezione di una tolleranza delle spese sostenute, rilasciata dal presidente del col-
del 5 per cento del credito d’imposta inserito nel piano di legio sindacale ovvero da un revisore contabile o da un
utilizzo per l’anno di riferimento, che può essere utilizzato professionista iscritto nell’albo dei revisori contabili, dei
entro i termini previsti al comma 1, lettera g. Sono fatti sal- dottori commercialisti e degli esperti contabili, dei periti
vi i mancati utilizzi derivanti da causa di forza maggiore commerciali o in quello dei consulenti del lavoro, nelle
tempestivamente comunicati, debitamente documentati e forme previste dall’art. 13, comma 2, del decreto-legge
circostanziati e autorizzati dalla DG Cinema. 28 marzo 1997, n. 79 , convertito, con modificazioni, dal-
4. In caso di produzioni associate e in appalto le richie- la legge 28 maggio 1997, n. 140 , ovvero dal responsabile
ste debbono essere presentate congiuntamente da tutti i del centro di assistenza fiscale;
produttori. Sono inammissibili le richieste pervenute in b) il numero totale di giornate di ripresa ovvero, con
forma disgiunta. riferimento alle opere di animazione, di lavorazione e il
numero di giornate di ripresa ovvero lavorazione sul ter-
5. Entro sessanta giorni dalla data di ricezione del- ritorio italiano;
la richiesta di cui al comma 1, e in ogni caso non prima
dell’avvenuto riconoscimento della nazionalità italiana c) l’ammontare del credito d’imposta spettante al
provvisoria, la DG Cinema comunica al produttore il ri- produttore;
conoscimento o il mancato riconoscimento della eleggi- d) l’ammontare delle spese sostenute all’estero, con
bilità culturale del film e il riconoscimento o il mancato l’indicazione di eventuali agevolazioni fruite;
riconoscimento del credito d’imposta teorico spettante, e) il piano finanziario definitivo, contenente l’indi-
secondo gli importi e gli esercizi finanziari indicati nella cazione e l’ammontare delle fonti finanziarie di copertura
richiesta. del costo complessivo di produzione dell’opera, ivi inclu-
6. Il credito d’imposta deve essere comunque utilizzato so l’apporto societario diretto del produttore, ove presen-
entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello te, con attestazione della veridicità della effettività e cor-
in cui la DG Cinema ha effettuato la comunicazione in rispondenza del suddetto piano finanziario ai movimenti
merito al riconoscimento del credito d’imposta di cui al contabili debitamente registrati nelle scritture contabili
comma 5. In caso di film di animazione, l’utilizzo deve dell’impresa di produzione cinematografica, rilasciata da
avvenire entro il 31 dicembre del quarto anno successivo parte del legale rappresentante e del dirigente preposto
a quello in cui la DG Cinema ha effettuato la comunica- alla redazione dei documenti contabili societari dell’im-
zione in merito al riconoscimento del credito d’imposta presa medesima e del presidente del collegio sindacale;
di cui al comma 5. f) l’utilizzo effettivo del credito d’imposta, suddivi-
so per esercizio finanziario, e l’eventuale importo ancora
da utilizzare entro i termini di cui all’art. 13, commi 3 e 6;
Art. 14.
g) la dichiarazione del legale rappresentante, rila-
Richiesta definitiva sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della
Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di osservanza dei
1. A pena di decadenza, la richiesta definitiva deve es- contratti collettivi nazionali di categoria.
sere presentata: 5. Il produttore comunica, entro trenta giorni dalla data
dell’ultimo utilizzo di cui al comma 4, lettera g), l’av-
a) successivamente all’ottenimento della nazionali- venuto completamento del piano di utilizzo del credito
tà definitiva di cui agli articoli 5 e 6 della legge n. 220 medesimo.
del 2016;
6. Entro sessanta giorni dalla data di ricezione della
b) successivamente, ma non oltre il termine di cen- richiesta definitiva, di cui al comma 1, la DG Cinema co-
tottanta giorni, all’ottenimento del nulla osta di proiezio- munica ai soggetti interessati, l’importo del credito spet-
ne in pubblico del film di cui alla legge 21 aprile 1962, tante definitivo, secondo gli importi e gli esercizi finan-
n. 161; ziari indicati ai sensi del comma 4, lettera g).
c) entro ventiquattro mesi dalla data di presentazione 7. Il credito d’imposta è calcolato in via definitiva sulla
della richiesta preventiva prevista all’art. 13 del presente base dei costi eleggibili di cui al comma 4, lettera a), del
decreto. presente articolo.
2. I termini di cui al comma 1, lettera c), sono ridotti a 8. Nel caso in cui l’ammontare dei costi eleggibili indi-
dodici mesi per i film di cortometraggio ed estesi a tren- cati nella richiesta definitiva ecceda di oltre il 10 per cen-
tasei mesi per i film di animazione. to l’ammontare dei costi eleggibili indicati nella richie-
sta preventiva, il credito d’imposta, previa verifica della
3. Con esclusivo riferimento ai termini indicati al disponibilità delle risorse finanziarie, verrà attribuito in
comma 1, lettera c), e comma 2, del presente articolo, relazione all’ammontare dei costi eleggibili indicati nella
possono essere ammesse deroghe per cause di forza richiesta preventiva maggiorati del 10 per cento, da frui-
maggiore tempestivamente comunicate, debitamente re in ogni caso nei termini previsti al precedente art. 13,
documentate e circostanziate. comma 1, lettera g).

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9. Le disposizioni previste nell’ultimo periodo del com- 5. L’aliquota è del 25 per cento del costo eleggibile di
ma 8 possono essere derogate per comprovate sopravvenute produzione per:
modifiche sostanziali nella struttura produttiva dell’opera, a
seguito di apposita richiesta da presentare alla DG Cinema a) le opere televisive in coproduzione ovvero in
contestualmente alla richiesta definitiva, ovvero per cause preacquisto ovvero in licenza di prodotto per le quali le
derivanti da forza maggiore connesse ad eventi imprevedi- clausole contrattuali sulle limitazioni temporali dei dirit-
bili di carattere generale non connessi e non collegati alla ti a favore del produttore originario indipendente siano
specifica produzione audiovisiva, e fatta comunque salva la coerenti con i parametri stabiliti nei bandi emanati a fa-
previa verifica della disponibilità delle risorse finanziarie. vore delle produzioni audiovisive destinate ad emittenti
Il credito di cui al presente comma deve essere fruito nei televisive nell’ambito del Programma Europa Creativa
termini previsti al precedente art. 13, comma 1, lettera g). – Sottoprogramma Media;
b) le opere televisive in preacquisto ovvero in licen-
Capo IV za di prodotto per le quali i diritti di elaborazione creativa
non siano ceduti all’emittente televisiva.
OPERE TELEVISIVE E OPERE WEB
Rispetto ai diritti di elaborazione creativa, è ammissibile
la previsione di un diritto d’opzione a favore dell’emit-
tente televisiva a condizione che sia altresì previsto un
Art. 15. diritto di prelazione a favore del produttore originario
Credito d’imposta per la produzione indipendente per la realizzazione delle opere derivate;
di opere televisive e web c) le opere televisive in coproduzione in cui il pro-
duttore indipendente mantiene la titolarità dei diritti, ai
1. Ai produttori originari indipendenti spetta un credito sensi dell’art. 17, comma 2, lettera b) del presente decre-
d’imposta per le spese sostenute per la produzione di ope- to, in misura pari o superiore al 20 per cento.
re televisive o web fino all’ammontare massimo annuo di
euro 10.000.000 per impresa ovvero per ciascun gruppo di 6. L’aliquota è del 30 per cento del costo eleggibile di
imprese, calcolato in base alle aliquote previste ai commi produzione per:
successivi. Non concorrono al raggiungimento di detto li-
mite annuale i crediti d’imposta fruiti dalla medesima im- a) le opere televisive di coproduzione internazio-
presa o dal medesimo gruppo di imprese in relazione alla nale, ovvero di produzione internazionale alle quali si
produzione di opere cinematografiche, di cui al Capo III del applica quanto previsto all’art. 3, comma 5, del presente
presente decreto. decreto e fatto salvo quanto previsto nel comma 7 del pre-
sente articolo;
2. In caso di opera prevalentemente finanziata e di opera
in coproduzione, come definite all’art. 1, comma 5, rispetti- b) le opere televisive in coproduzione, in preacqui-
vamente lettera a) e lettera b), il credito d’imposta maturato sto e in licenza di prodotto alla cui copertura del costo di
in relazione alla specifica opera televisiva non concorre al produzione concorrano, per almeno il 20 per cento, ri-
raggiungimento della quota minima in capo al produttore sorse derivanti dallo sfruttamento economico su mercati
indipendente che identifica l’opera come prevalentemente al di fuori dell’Italia; sono ammessi aggiornamenti sulla
finanziata, ovvero in coproduzione. partecipazione finanziaria da parte di imprese estere ai
3. L’aliquota è del 15 per cento del costo eleggibile di fini del presente comma entro la data di consegna della
produzione per: copia campione dell’opera nei termini indicati all’art. 18,
comma 6; resta fermo quanto previsto nel comma 7 del
a) le opere televisive prevalentemente finanziate, pur- presente articolo;
ché la richiesta preventiva venga presentata, a pena di deca-
denza, entro il 31 dicembre 2017; c) le opere televisive in coproduzione con un’emit-
b) le opere televisive in coproduzione in cui il pro- tente televisiva in cui il produttore originario indipenden-
duttore originario indipendente mantenga la titolarità dei te mantenga la titolarità dei diritti, in misura non inferiore
diritti, ai sensi dell’art. 17, comma 2, lettera a), del presente al 30 per cento;
decreto, in misura pari o superiore al 10 per cento. d) le opere televisive in preacquisto ovvero in licen-
4. L’aliquota è del 20 per cento del costo eleggibile di za di prodotto che, fatti salvi in ogni caso requisiti di cui
produzione per: all’art. 16, comma 2, presentino almeno due dei seguenti
a) le opere televisive in preacquisto e in licenza di pro- elementi:
dotto per le quali le clausole contrattuali sulle limitazioni 1. i diritti di elaborazione creativa che sono nella
temporali dei diritti a favore del produttore indipendente disponibilità del produttore indipendente non siano ce-
non siano coerenti con i parametri stabiliti nei bandi ema- duti all’emittente televisiva, al fornitore di servizi media
nati a favore delle produzioni audiovisive nell’ambito del audiovisivi su altri mezzi. Rispetto ai diritti di elabora-
Programma Europa Creativa – Sottoprogramma Media; zione creativa, è ammissibile la previsione di un diritto
b) le opere televisive in coproduzione in cui il produt- d’opzione a favore dell’emittente televisiva a condizione
tore originario indipendente mantiene la titolarità dei diritti, che sia altresì previsto un diritto di prelazione a favore
ai sensi dell’art. 17, comma 2, lettera a), del presente decre- del produttore originario indipendente per la realizzazio-
to, in misura pari o superiore al 15 per cento. ne delle opere derivate;

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2. il produttore originario indipendente mantenga 3. Con provvedimento del Direttore generale Cinema,
la titolarità di almeno un diritto primario al 100 per cento previo parere degli esperti di cui all’art. 26 della legge
e di un diritto primario al 50 per cento; n. 220 del 2016, possono essere ammesse deroghe alle
3. le clausole contrattuali sulle limitazioni tem- soglie minime previste nel comma 2 del presente artico-
porali dei diritti a favore del produttore originario indi- lo, per motivate esigenze artistiche, produttive, finan-
pendente siano coerenti con i parametri stabiliti nei bandi ziarie e commerciali.
emanati a favore delle produzioni audiovisive destinate
ad emittenti televisive, nell’ambito del Programma Eu- Art. 17.
ropa Creativa – Sottoprogramma Media; Titolarità dei diritti
e) le opere web in preacquisto ovvero in licenza di
prodotto, fatti salvi in ogni caso requisiti di cui all’art. 16, 1. Ai fini dell’ottenimento del credito di imposta, i pro-
comma 2, e le opere web in coproduzione con un forni- duttori originari indipendenti devono detenere i diritti re-
tore di servizi media audiovisivi su altri mezzi in cui il lativi alle opere audiovisive televisive o web per le quali
produttore originario indipendente mantenga la titolarità sono richiesti i benefici. La titolarità dei diritti è soddi-
dei diritti, in misura non inferiore al 30 per cento. sfatta nel caso in cui:
7. Ai soli fini della determinazione delle aliquote pre- a) le clausole contrattuali in materia di diritti primari
viste al presente articolo, sono equiparate alle emitten- e secondari, come definiti nell’art. 1, comma 5, rispettiva-
ti televisive nazionali italiane, come definite all’art. 1, mente lettera e) e lettera f), comprese le eventuali limita-
comma 3, lettera h), le emittenti soggette a giurisdizione zioni temporali, devono essere coerenti con le disposizio-
di un altro stato estero. ni dettate dalla delibera n. 30/11/CSP del 3 febbraio 2011
dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ivi
8. Ai soli fini del comma 6, lettera a), e fermo restando compreso quanto previsto dall’art. 5, comma 2 dell’alle-
le altre casistiche di cui al presente articolo, sono irrile- gato A della medesima delibera, relativamente al rispetto
vanti le risorse provenienti dallo sfruttamento sui mercati dei principi di equità e non discriminazione nei rapporti
esteri derivanti da fornitori di servizi media audiovisivi tra le parti e di autonomia della negoziazione dei singoli
soggetti a giurisdizione di altri stati, nel caso in cui sud- diritti, al fine di consentire la valorizzazione di ciascuno
detti fornitori siano parte di un gruppo di imprese che di essi;
offra servizi media audiovisivi destinati anche agli utenti
localizzati sul territorio italiano. b) sussistano tutti gli altri requisiti elencati nei com-
mi 2, 3, 4 e 5 del presente articolo.
Art. 16. 2. In caso di opera prevalentemente finanziata, come
definita nell’art. 1, comma 5, lettera a), e di opera televi-
Opere eleggibili e requisiti siva in coproduzione, come definita nell’art. 1, comma 5,
lettera b):
1. Il credito d’imposta per le opere televisive e le opere a) le quote dei diritti attribuiti ai produttori indipen-
web, di cui al presente capo, è riconosciuto in relazione denti devono rispettare criteri di proporzionalità con rife-
agli investimenti nella produzione delle opere televisi- rimento all’effettivo investimento finanziario del produt-
ve o web prodotte da produttori originari indipendenti tore originario indipendente rispetto al costo complessivo
in possesso dei requisiti relativi alla titolarità dei diritti dell’opera audiovisiva; il credito d’imposta riconosciuto
previsti all’art. 17 del presente decreto. in relazione all’opera specifica, qualora e nella misura
2. Le opere audiovisive televisive o web eleggibi- in cui sia stato effettivamente investito nella medesima
li al credito d’imposta di cui al presente Capo sono le opera, è parte dell’investimento finanziario del produttore
seguenti, ivi inclusi, nel rispetto della definizione di cui originario indipendente nell’opera audiovisiva;
all’art. 1, comma 2, lettera n), i cortometraggi: b) i diritti di elaborazione creativa, come definiti
nell’art. 1, comma 5, lettera g), devono appartenere al
a) opere di fiction, singole o seriali, intese come produttore originario indipendente in una percentuale
opere audiovisive di narrazione e finzione scenica, di du- non inferiore al rapporto fra apporto finanziario del pro-
rata complessiva non inferiore a 52 minuti e con un costo duttore originario indipendente e investimento comples-
complessivo non inferiore a euro 2.000 al minuto; sivo nell’opera audiovisiva. La quota minima di diritti di
b) opere di animazione, singole o seriali, di dura- elaborazione creativa individuata nel periodo precedente
ta complessiva non inferiore a 24 minuti e con un costo non può essere ceduta all’emittente televisiva ovvero ad
complessivo non inferiore a euro 400 al minuto; altro soggetto per un periodo di 6 anni decorrenti dalla
data di sottoscrizione del contratto con l’emittente tele-
c) documentari, singoli o seriali, di durata comples- visiva. È ammissibile la previsione di un diritto d’opzio-
siva non inferiore a 40 minuti e con un costo complessivo ne a favore dell’emittente televisiva, secondo modalità e
non inferiore a euro 400 al minuto; termini stabiliti dalle parti e sulla base di una specifica
d) opere destinate al pubblico prioritariamente per remunerazione, a condizione che sia altresì previsto un
mezzo di un fornitore di servizi media audiovisivi su altri diritto di prelazione a favore del produttore originario in-
mezzi di durata uguale o superiore a 10 minuti, il cui il dipendente per la realizzazione di una o più opere deriva-
costo minimo complessivo di produzione non sia inferio- te dall’opera televisiva, aventi i requisiti per l’ammissio-
re a euro 800 al minuto. ne ai benefici del presente decreto.

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3. In caso di opera televisiva in preacquisto, come de- d) il costo complessivo, il costo eleggibile preven-
finita nell’art. 1, comma 5, lettera c), i diritti di elabora- tivato dell’opera e il conseguente credito d’imposta teo-
zione creativa possono essere ceduti all’emittente tele- ricamente spettante; nel caso in cui l’opera abbia bene-
visiva in una percentuale non superiore al rapporto fra ficiato del credito d’imposta per lo sviluppo previsto al
il prezzo riconosciuto dall’emittente televisiva e il costo Capo II del presente decreto, i costi di sviluppo su cui
complessivo dell’opera audiovisiva. La quota di diritti di è stato calcolato predetto credito, non sono computabili
elaborazione creativa, al netto della quota eventualmente nel costo eleggibile;
riconosciuta all’emittente ai sensi del periodo preceden-
te, non può essere ceduta all’emittente televisiva ovvero e) l’attestazione del possesso della qualifica di
ad altro soggetto per un periodo di 6 anni decorrenti dalla «produttore indipendente» ai sensi dell’art. 1, comma 3,
data di sottoscrizione del contratto con l’emittente tele- lettera g) del presente decreto e di «produttore audiovi-
visiva. È ammissibile la previsione di un diritto d’opzio- sivo originario» ai sensi dell’art. 1, comma 3, lettera f),
ne a favore dell’emittente televisiva, secondo modalità e del presente decreto;
termini stabiliti dalle parti e sulla base di una specifica
remunerazione, a condizione che sia altresì previsto un f) la suddivisione del piano di utilizzo del credito
diritto di prelazione a favore del produttore indipendente d’imposta teorico spettante nell’esercizio finanziario in
per la realizzazione di una o più opere derivate dall’ope- corso al momento del riconoscimento del credito teorico
ra audiovisiva. spettante da parte della DG Cinema, previsto dall’art. 6,
comma 1, lettera a), del presente decreto, e nei tre esercizi
4. Per accedere ai benefici previsti nel presente Capo, successivi; in caso di opera di animazione l’utilizzo deve
ai sensi della delibera n. 30/11/CSP del 3 febbraio 2011 essere indicato nell’esercizio finanziario in corso al mo-
dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, non mento del riconoscimento del credito spettante da parte
sono in ogni caso ammissibili gli accordi fra emittente della DG Cinema, previsto dall’art. 6, comma 1, lettera
televisiva e produttore originario indipendente, diretti a a), del presente decreto e nei quattro esercizi successivi;
qualificare come diritti primari la totalità dei diritti di
sfruttamento dell’opera televisiva su tutte le reti di co-
municazione elettronica sul territorio nazionale. g) la dichiarazione del legale rappresentante, rila-
sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della
5. Per accedere ai benefici previsti nel presente Capo, Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di osservanza dei
il contratto con i fornitori di servizi media audiovisivi, contratti collettivi nazionali di categoria.
ivi incluse le emittenti televisive, a pena di inammissibi-
lità, deve contenere clausole contrattuali da cui si evinca 2. Il produttore comunica tempestivamente, per via
in modo chiaro e inequivocabile il rispetto dei requisiti telematica, alla DG Cinema, con riferimento a ciascuna
previsti nell’allegato A della delibera dell’Autorità per le opera, gli effettivi utilizzi del credito d’imposta e l’ag-
Garanzie nelle Comunicazioni n. 30/11/CSP del 3 feb- giornamento del piano di utilizzo di cui al comma 1,
braio 2011 con particolare riferimento al rispetto della lettera f).
previsione secondo cui la negoziazione dei singoli diritti
deve avvenire in maniera autonoma, al fine di consentire 3. Con riferimento al piano di utilizzo risultante al
la valorizzazione di ciascuno di essi. 30 settembre di ciascun anno, il produttore decade dal
beneficio per la parte dell’importo del credito d’imposta,
risultante da utilizzare nell’anno medesimo e non effet-
Art. 18. tivamente utilizzato entro il 31 dicembre, ad eccezione
di una tolleranza del 5 per cento del credito d’imposta
Richiesta preventiva inserito nel piano di utilizzo per l’anno di riferimento,
che può essere utilizzato entro i termini previsti al com-
1. Il credito d’imposta di cui all’art. 15 spetta a condi- ma 1, lettera f). Sono fatti salvi i mancati utilizzi derivanti
zione che il produttore originario indipendente presenti da causa di forza maggiore tempestivamente comunica-
alla DG Cinema, non oltre novanta giorni prima della ti, debitamente documentati e circostanziati e autorizzati
data di inizio delle riprese ovvero, con riferimento alle dalla DG Cinema.
opere di animazione, di lavorazione, la richiesta preven-
tiva, da redigersi su modelli predisposti dalla medesima 4. In caso di produzioni associate e in appalto le richie-
DG Cinema, contenente tra l’altro: ste debbono essere presentate congiuntamente da tutti i
produttori. Sono inammissibili le richieste pervenute in
a) l’avvenuta richiesta di riconoscimento della na- forma disgiunta.
zionalità italiana provvisoria, ai sensi dell’art. 5 della
legge n. 220 del 2016; 5. Entro sessanta giorni dalla data di ricezione della
b) gli elementi necessari per la verifica dell’eleggi- richiesta preventiva, e in ogni caso non prima dell’av-
bilità culturale sulla base dei parametri contenuti nella venuto riconoscimento della nazionalità italiana provvi-
Tabella A allegata al presente decreto; soria, la DG Cinema comunica al produttore originario
indipendente il riconoscimento o il mancato riconosci-
c) il piano di lavorazione dell’opera, con indicazio- mento dell’eleggibilità culturale dell’opera audiovisiva e
ne delle giornate di ripresa ovvero, con riferimento alle il riconoscimento o mancato riconoscimento del credito
opere di animazione, di lavorazione previste; d’imposta teorico spettante.

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6. Fermo restando quanto previsto al comma 7 del pre- quello dei consulenti del lavoro, nelle forme previste dall’
sente articolo, a pena di decadenza, entro diciotto mesi art. 13, comma 2, del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79
dalla data di presentazione della richiesta preventiva, e , convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio
comunque entro sessanta giorni dalla data della prima dif- 1997, n. 140 , ovvero dal responsabile del centro di assi-
fusione dell’ultimo episodio dell’opera, mediante emit- stenza fiscale;
tente televisiva, ovvero fornitore di servizi media audio-
visivi su altri mezzi, il produttore originario indipendente b) il contratto sottoscritto con gli autori del soggetto
consegna, contestualmente, alla DG Cinema: e della sceneggiatura, con allegata quietanza di pagamen-
a) copia campione dell’opera audiovisiva; to del compenso, nonché apposita dichiarazione, redatta
ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della Re-
b) copia del contratto ovvero dei contratti, aventi pubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante l’assenza
data certa, e degli accordi di qualunque natura fra pro- di accordi di qualsivoglia natura tendenti e finalizzati a
duttore originario indipendente ed emittente televisiva, modificare, in qualunque modo, l’assetto economico e fi-
ovvero fra produttore originario indipendente e fornitore nanziario del medesimo contratto;
di servizi media audiovisivi su altri mezzi;
c) copia dei contratti di acquisizione dei dirit- c) il numero totale di giornate di ripresa ovvero, con
ti, correttamente sottoscritti con gli autori delle opere riferimento alle opere di animazione, di lavorazione e il
audiovisive. numero di giornate di ripresa ovvero di lavorazione sul
7. In caso di opera in licenza di prodotto, i documenti territorio italiano;
di cui al comma 6, lettera b), devono essere consegnati, a
pena di decadenza, entro diciotto mesi dalla data del de- d) l’ammontare del credito d’imposta maturato dal
posito della copia campione dell’opera audiovisiva. produttore e quello già utilizzato, nonché il mese dal qua-
8. In caso di opere di animazione, i termini previsti nei le è inizialmente sorto il diritto all’utilizzo del credito
commi 6 e7 sono estesi di ulteriori dodici mesi. d’imposta ai sensi dell’art. 6;
9. Possono essere autorizzate consegne in deroga ai ter- e) l’ammontare delle spese sostenute all’estero, con
mini indicati ai commi 6 e 7, per cause di forza maggiore l’indicazione di eventuali agevolazioni fruite;
tempestivamente comunicate, debitamente documentate
e circostanziate. f) l’utilizzo effettivo del credito d’imposta, suddivi-
10. La documentazione di cui ai commi 6 e 7 deve in- so per esercizio finanziario, e l’eventuale importo ancora
dicare in maniera chiara ed univoca: da utilizzare secondo il piano di cui all’art. 18, comma 1,
a) la titolarità dei diritti rispettivamente in capo al lettera f);
produttore originario indipendente e in capo all’emittente
televisiva o al fornitore di servizi media audiovisivi su g) la dichiarazione del legale rappresentante, rila-
altri mezzi, in relazione a ciascuna delle piattaforme di sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della
sfruttamento e diffusione disponibili, come esemplificato Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di osservanza dei
nella Tabella C allegata al presente decreto; contratti collettivi nazionali di categoria.
b) la durata della titolarità dei diritti e il valore eco- 4. Entro sessanta giorni dalla data di ricezione della ri-
nomico attribuito a ciascuno di essi. chiesta definitiva, la DG Cinema comunica al produttore
originario indipendente l’importo del credito riconosciuto
Art. 19. e maturato sulla base delle spese effettivamente sostenute.
Richiesta definitiva Il credito d’imposta è calcolato sulla base dei costi eleg-
gibili indicati e certificati ai sensi del comma 1, lettera
1. Il produttore originario indipendente presenta alla a), del presente articolo. Nel caso in cui l’ammontare dei
DG Cinema, a pena di decadenza entro il termine di cen- costi eleggibili indicati nella richiesta definitiva ecceda di
tottanta giorni dalla data di consegna alla medesima DG oltre il 10 per cento l’ammontare dei costi eleggibili indi-
Cinema della copia campione dell’opera, la richiesta defi- cati nella richiesta preventiva, il credito d’imposta verrà
nitiva, da redigersi su modelli predisposti dalla medesima attribuito in relazione all’ammontare dei costi eleggibili
DG Cinema. indicati nella richiesta preventiva maggiorati del 10 per
2. A pena di decadenza, la richiesta definitiva è pre- cento, da fruire in ogni caso nei termini previsti al prece-
sentata successivamente all’ottenimento della nazionalità dente art. 18, comma 1, lettera f).
definitiva, di cui agli articoli 5 e 6 della legge n. 220 del
2016. 5. Le disposizioni previste nell’ultimo periodo del pre-
cedente comma possono essere derogate per comprovate
3. Nella richiesta definitiva deve essere, comunque, sopravvenute modifiche sostanziali nella struttura produt-
specificato, per ciascuna opera: tiva dell’opera a seguito di apposita richiesta da presentare
a) il costo complessivo dell’opera e il costo eleggi- alla DG Cinema contestualmente alla richiesta definitiva,
bile, con attestazione di effettività delle spese sostenute, ovvero per cause derivanti da forza maggiore connesse
rilasciata dal presidente del collegio sindacale ovvero ad eventi imprevedibili di carattere generale non connessi
da un revisore contabile o da un professionista iscritto e non collegati alla specifica produzione audiovisiva. Il
nell’albo dei revisori contabili, dei dottori commerciali- credito di cui al presente comma deve essere fruito nei
sti e degli esperti contabili, dei periti commerciali o in termini previsti al precedente art. 18, comma 1, lettera f).

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Art. 20. credito d’imposta previste dalla medesima legge, fermo


rimanendo quanto previsto dall’art. 13, commi 4 e 6, e
Reinvestimento del credito d’imposta dall’art. 21, comma 6, della medesima legge.
1. Il produttore originario indipendente beneficiario 2. Le richieste di credito d’imposta di cui agli articoli
del credito d’imposta in relazione alle opere audiovisi- 11, comma 1, 13, comma 1, e 18, comma 1, possono es-
ve destinate al pubblico prioritariamente per mezzo di sere presentante, per ciascun anno, nelle tre sessioni di
un’emittente televisiva è tenuto a reinvestire l’importo seguito specificate:
del beneficio entro ventiquattro mesi dalla data di ricono- a) prima sessione: dal 1° febbraio al 15 maggio;
scimento definitivo del medesimo credito d’imposta, ai
sensi dell’art. 19, comma 4, del presente Capo. b) seconda sessione: dal 16 giugno al 15 settembre;
2. L’obbligo di reinvestimento può essere adempiuto, c) terza sessione: dal 15 ottobre al 30 dicembre.
alternativamente o congiuntamente attraverso: 3. Il termine di cui all’art. 11, comma 1, è sospeso nei
a) l’aumento della propria quota di partecipazione periodi intercorrenti fra le sessioni di cui al comma 2.
nell’opera cui si riferisce il beneficio, ulteriore rispetto 4. I termini di cui al comma precedente, se scadono in
alle aliquote del 5 per cento ovvero del 10 per cento ri- un giorno festivo o prefestivo, sono prorogati al primo
spettivamente per le opere prevalentemente finanziate giorno seguente non festivo.
dall’emittente televisiva e per le opere audiovisive in
coproduzione; 5. La DG Cinema istruisce in ordine cronologico le
b) lo sviluppo ovvero la produzione, ovvero la distri- richieste previste dal presente decreto e, verificata la
buzione in Italia e all’estero di nuove opere audiovisive di completezza della domanda, la rispondenza ai requisiti
nazionalità italiana. previsti nella legge n. 220 del 2016 e nei decreti attuati-
vi, nonché la effettiva disponibilità di risorse, provvede a
3. Con provvedimento del Direttore generale Cinema, riconoscere i crediti d’imposta richiesti, nella misura pre-
sentito il Consiglio superiore del cinema e dell’audiovi- vista, e a prenotare le relative somme.
sivo, sono precisate le modalità tecniche di assolvimento
dell’obbligo di reinvestimento e definite le relative pro- 6. Entro tre giorni dall’apertura rispettivamente della
cedure di verifica. seconda e della terza sessione, la DG Cinema pubblica,
sul proprio sito istituzionale, un avviso contenente l’in-
4. Il mancato rispetto dell’obbligo di reinvestimento dicazione delle risorse ancora disponibili per l’anno in
comporta l’inibizione del diritto di richiedere il credito corso, al netto delle somme relative ai crediti di imposta
di imposta per altre opere audiovisive o cinematografiche riconosciuti nelle sessioni precedenti.
per ventiquattro mesi decorrenti dal termine di scadenza
dell’obbligo di reinvestimento. 7. Il credito di imposta relativo alle richieste il cui im-
porto determini il superamento dei limiti di spesa di cui
Art. 21. al comma 1 è riconosciuto nei limiti delle risorse effet-
tivamente disponibili; non sono riconosciuti i crediti di
Revoca e decadenza imposta relativi alle successive richieste presentate nella
medesima sessione. Al raggiungimento di detti limiti di
1. Fatto salvo quanto già previsto in altri articoli del spesa, la DG Cinema disattiva tempestivamente il siste-
presente decreto, il beneficio del credito d’imposta di cui ma di presentazione delle richieste, dandone avviso sul
al presente Capo, spettante ai produttori originari indi- proprio sito istituzionale. Fino al termine dell’esercizio
pendenti, decade ed è revocato altresì nel caso in cui: finanziario in corso sono inammissibili nuove richieste di
a) non sussista il requisito di «produttore indipen- credito di imposta.
dente» ovvero di «produttore audiovisivo originario»;
b) non vengano rispettati i criteri di titolarità dei di- Art. 23.
ritti previsti all’art. 17 del presente decreto.
Monitoraggio e sanzioni
2. In tal caso, si provvede anche al recupero della som-
ma eventualmente e indebitamente già fruita, maggiorato 1. La DG Cinema, qualora, a sèguito dei controlli effet-
di interessi e sanzioni secondo legge, ovvero della somma tuati, accerti l’indebita fruizione, anche parziale, dei cre-
fruita in misura eccedente all’importo riconosciuto con la diti d’imposta di cui al presente decreto, per il mancato
comunicazione della DG Cinema. rispetto delle condizioni richieste dalla norma, ovvero a
causa dell’inammissibilità dei costi sulla base dei quali è
Capo V stato determinato l’importo fruito, provvede al recupero
DISPOSIZIONI FINALI del relativo importo, maggiorato di interessi e sanzioni
secondo legge.
2. Il recupero del credito d’imposta indebitamente uti-
Art. 22. lizzato è effettuato entro il 31 dicembre del quarto anno
Controllo della spesa successivo a quello in cui il credito è stato revocato o ri-
determinato. Per quanto non espressamente disciplinato
1. Con decreto del Ministro, adottato ai sensi dell’art. 13 dal presente decreto, si applicano le disposizioni in ma-
della legge n. 220 del 2016, è stabilito il limite massimo teria di liquidazione, accertamento, riscossione e conten-
annuo di risorse destinato a ciascuna delle tipologie di zioso, previste per le imposte sui redditi.

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25-5-2018 Supplemento ordinario n. 24 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 120

3. L’Agenzia delle entrate, in ogni caso, comunica te- Art. 24.


lematicamente alla DG Cinema l’eventuale indebita fru-
izione, totale o parziale, del credito di imposta accertata Abrogazioni
nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo. 1. A decorrere dalla data di pubblicazione del presente
decreto sono abrogati:
4. Ai fini dell’attività di monitoraggio e controllo,
l’Agenzia delle entrate e la DG Cinema concordano, a) il decreto ministeriale 7 maggio 2009, recante
entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del «Disposizioni applicative dei crediti d’imposta concessi
presente decreto, le modalità telematiche per la trasmis- alle imprese di produzione cinematografica in relazione
sione dei dati relativi alle agevolazioni disciplinate dal alla realizzazione di opere cinematografiche, di cui alla
presente decreto utilizzate in compensazione ai sensi legge n. 244 del 2007», e successive modificazioni;
dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. b) il decreto ministeriale 5 febbraio 2015, recante
«Disposizioni applicative per l’estensione ai produttori
5. La DG Cinema può in ogni momento richiedere indipendenti di opere audiovisive dell’attribuzione del
ulteriore documentazione ritenuta necessaria al fine di credito d’imposta per le attività cinematografiche», e
verificare la rispondenza degli elementi comunicati ai successive modificazioni.
requisiti di ammissibilità dei benefici previsti nel pre-
sente decreto. Art. 25.
Disposizioni transitorie e finali
6. Le Amministrazioni competenti, nell’ambito dei
rispettivi poteri istituzionali in materia di attività di con- 1. Entro trenta giorni dalla pubblicazione del presen-
trollo sul corretto adempimento degli obblighi contribu- te decreto, la DG Cinema predispone e pubblica gli ap-
tivi e fiscali da parte dei beneficiari, possono disporre positi modelli per la presentazione delle richieste per il
appositi controlli, sia documentali sia tramite ispezioni riconoscimento dei crediti di imposta di cui al presente
in loco, finalizzati alla verifica della corretta fruizione decreto.
delle agevolazioni. 2. Per l’anno 2017, le richieste di credito d’imposta
di cui al presente decreto possono essere presentate in
7. I soggetti beneficiari delle agevolazioni concesse due sessioni stabilite, entro cinque giorni dalla pubbli-
ai sensi del presente decreto sono tenuti a comunicare cazione del presente decreto, con apposito decreto del
tempestivamente alla DG Cinema l’eventuale perdita, Direttore generale Cinema.
successivamente all’accoglimento dell’istanza di agevo- 3. Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione dei
lazione ovvero nelle more della comunicazione da parte modelli di cui al comma 1 del presente articolo, i sog-
della DG Cinema del credito spettante definitivo, dei re- getti interessati possono integrare le comunicazioni o
quisiti di ammissibilità ai benefici previsti dal presente richieste preventive eventualmente presentate alla DG
decreto. Cinema ai sensi, rispettivamente, del decreto ministe-
riale 7 maggio 2009, e successive modificazioni, e del
8. In caso di dichiarazioni mendaci o di omesse comu- decreto ministeriale 5 febbraio 2015, e successive modi-
nicazioni ai sensi del comma 7 del presente articolo o di ficazioni, tra il 1° gennaio 2017 e la data di pubblicazio-
falsa documentazione prodotta in sede di richiesta per il ne del presente decreto, al fine di accedere ai crediti di
riconoscimento dei crediti d’imposta di cui al presente imposta di cui al presente decreto e secondo le modalità
decreto, oltre alla revoca del contributo concesso e alla da questo stabilite.
sua intera restituzione, maggiorata di interessi e sanzio- 4. Fermo restando quanto previsto dal comma 2 del
ni secondo legge, è disposta, ai sensi dell’art. 37 della presente articolo, i decreti del Direttore generale Ci-
legge n. 220 del 2016, l’esclusione dalle agevolazioni nema previsti dal presente decreto sono adottati entro
previste dalla medesima legge, per cinque anni, del be- trenta giorni dalla data di pubblicazione del medesimo
neficiario nonché di ogni altra impresa che comprenda decreto.
soci, amministratori e legali rappresentanti di un’impre-
sa esclusa ai sensi del presente comma. Il presente decreto sarà trasmesso agli organi di
controllo.
9. Per i soggetti che presentano istanza di accesso ai Roma, 15 marzo 2018
crediti d’imposta previsti nel presente decreto per un
importo annuo pari o superiore a euro 150.000, la DG Il Ministro dei beni
Cinema provvede a richiedere alla competente Prefet- e delle attività culturali
tura la documentazione antimafia, di cui al decreto legi- e del turismo
slativo 6 settembre 2011, n. 159. Trascorsi trenta giorni FRANCESCHINI
dalla predetta richiesta, sempre che siano state soddi- Il Ministro dell’economia
sfatte tutte le altre condizioni e tutti i requisiti previsti e delle finanze
nel presente decreto, il credito d’imposta teorico vie- PADOAN
ne concesso sotto clausola risolutiva espressa, ai sensi Registrato alla Corte dei conti il 20 aprile 2018
dell’art. 92, comma 3, del medesimo decreto legislativo Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro e
n. 159 del 2011. politiche sociali, reg.ne prev. n. 937

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ALLEGATO

TABELLA A: Eleggibilità culturale opere cinematografiche, televisive e web


I. REQUISITI DI ELEGGIBILITÀ CULTURALE
OPERE CINEMATOGRAFICHE, TELEVISIVE E WEB DI FINZIONE
Requisito Punti
A) CONTENUTI
A.1 Soggetto/sceneggiatura dell’opera audiovisiva tratta da opera pubblicata letteraria o
5
teatrale italiana o europea
A.2 Soggetto/sceneggiatura dell’opera audiovisiva riguardante tematiche storiche,
mitologiche e leggendarie, religiose, sociali, fantastiche, artistiche o culturali 30
A.3 Soggetto/sceneggiatura riguardante una personalità/carattere di rilevanza storica,
25
mitologica e leggendaria, religiosa, sociale, fantastica, artistica o culturale
A.4.1 Ambientazione territoriale del soggetto dell’opera audiovisiva in Italia o in Europa
(minimo il 15 per cento delle scene della sceneggiatura ambientante in Italia o in Europa) 1
ovvero
A.4.2 Riprese in esterno dell’opera audiovisiva sul territorio italiano (minimo il 15 per
cento delle scene in esterno contenute nella sceneggiatura) 2 5
A.5 Ripresa sonora diretta integralmente o principalmente in lingua italiana o in dialetti
italiani, incluse le lingue delle minoranze linguistiche previste all’articolo 2 della legge
5
482/99 (soglia minima: 30 per cento delle scene contenute nella sceneggiatura) 3
totale punteggio A) 70
B) PRODUZIONE
B.1 Presenza di un talento creativo italiano o cittadino di uno Stato dello Spazio economico
europeo - SEE (arredatore, art director, capo truccatore, costumista, direttore della 3
fotografia, line producer, montatore, scenografo)
B.2 Riprese in studio in Italia (minimo 20 per cento delle scene in interno contenute nella
sceneggiatura girate in studi italiani) 4 5
B.3 Effetti digitali in Italia 4
B.4 Effetti speciali in Italia 4
B.5 Registrazione musiche in Italia 3
B.6 Montaggio del sonoro e mixaggio in Italia 3
B.7 Lavoro di laboratorio in Italia 5
B.8 Montaggio finale in Italia 3
totale punteggio B) 30
TOTALE GENERALE 100
Punteggio totale minimo 50/100 per il riconoscimento dell’eleggibilità culturale ai sensi degli articoli 13 e 18 del presente
decreto
Punteggio totale minimo 35/70 del sezione A) per il riconoscimento dell’eleggibilità culturale ai sensi dell’articolo 10 del
presente decreto

1
Un’opera audiovisiva si considera ambientata in Italia o in Europa se la storia si svolge in Italia o in Europa; a tal fine non ha
incidenza se l’opera audiovisiva sia effettivamente girata sul territorio italiano o europeo. Il mancato raggiungimento della soglia
minima prevista non da diritto ad alcun punteggio.
2
Il mancato raggiungimento della soglia minima prevista non da diritto ad alcun punteggio.
3
Il mancato raggiungimento della soglia minima prevista non da diritto ad alcun punteggio.
4
Il mancato raggiungimento della soglia minima prevista non da diritto ad alcun punteggio.

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II. REQUISITI DI ELEGGIBILITÀ CULTURALE


OPERE CINEMATOGRAFICHE, TELEVISIVE E WEB DI DOCUMENTARIO
Requisito Punti
A) CONTENUTI
A.1.1 Soggetto/sceneggiatura riguardante argomenti scientifici o fenomeni naturali,
avvenimenti storici, leggendari, religiosi, sociali, o artistici o culturali
ovvero
A.1.2 Soggetto/sceneggiatura riguardante una personalità artistica, storica, mitologica e 35
leggendaria, religiosa, sociale o culturale
A.2 Soggetto/sceneggiatura riguardante stili di vita di popoli/minoranze etniche italiane o
europee 20
A.3.1 Ambientazione territoriale del soggetto del documentario in Italia o in Europa (minimo
il 15 per cento delle scene della sceneggiatura ambientante in Italia o in Europa)
ovvero
A.3.2 Riprese in esterno in Italia (minimo il 15 per cento delle scene in esterno contenute nella
10
sceneggiatura girate in Italia,
A.4 Ripresa sonora diretta integralmente o principalmente in lingua italiana o in dialetti
italiani, incluse le lingue delle minoranze linguistiche previste all’articolo 2 della legge 482/99
5
(soglia minima: 30 per cento delle scene contenute nella sceneggiatura) 5
totale punteggio A) 70
B) PRODUZIONE
B.1 Presenza di un talento creativo italiano o cittadino di uno Stato dello Spazio economico
europeo - SEE (arredatore, art director, capo truccatore, costumista, direttore della fotografia, 4
line producer, montatore, scenografo)
B.2 Effetti digitali in Italia 3

B.3 Effetti speciali in Italia 3


B.4 Registrazione musiche in Italia 3

B.5 Montaggio del sonoro e mixaggio in Italia 5


B.6 Lavoro di laboratorio in Italia 4

B.7 Montaggio finale in Italia 8


totale punteggio B) 30
TOTALE GENERALE 100
Punteggio totale minimo 50/100 per il riconoscimento dell’eleggibilità culturale ai sensi degli articoli 13 e 18 del presente
decreto
Punteggio totale minimo 35/70 del la sezione A) per il riconoscimento dell’eleggibilità culturale ai sensi dell’articolo 10 del
presente decreto

5
Il mancato raggiungimento della soglia minima prevista non da diritto ad alcun punteggio.

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III. REQUISITI DI ELEGGIBILITÀ CULTURALE


OPERE CINEMATOGRAFICHE, TELEVISIVE E WEB DI ANIMAZIONE
Requisito Punti
CONTENUTI
A.1 Soggetto/sceneggiatura dell’opera audiovisiva tratti da opera letteraria italiana o europea
5
A.2 Soggetto/sceneggiatura dell’opera audiovisiva riguardante tematiche storiche, mitologiche
e leggendarie, religiose, fantastiche, sociali o artistiche o culturali
20
A.3 Soggetto/sceneggiatura dell’opera riguardante una personalità di rilevanza artistica,
storica, mitologica e leggendaria, religiosa, fantastica, sociale o culturale
10
A.4 Soggetto o sceneggiatura dell’opera audiovisiva particolarmente appropriato per bambini
e giovani 10
A.5 Soggetto o sceneggiatura dell’opera orientato alla diffusione della cultura dei valori
umanitari, di integrazione e di inclusione sociale e razziale, di diffusione dei mestieri e delle 20
professioni.
A.6 Ripresa sonora diretta integralmente o principalmente in lingua italiana o in dialetti
italiani, incluse le lingue delle minoranze linguistiche previste all’articolo 2 della legge 482/99 5
(soglia minima: 30 per cento delle scene contenute nella sceneggiatura)6
totale punteggio A) 70
B) PRODUZIONE
B.1 Presenza di un talento creativo italiano o cittadino di uno Stato dello Spazio economico
europeo - SEE (arredatore, art director, capo truccatore, costumista, direttore della fotografia, 3
line producer, montatore, scenografo)
B.2 Pre-produzione in Italia (Model pack, storyboard,)  50%
4
B.3 Lavoro di layout animazione in Italia in percentuale pari a  20% 4
B.4 Lavoro di lighting rendering compositing in Italia in percentuale pari a  50% 2
B.5 Effetti digitali in Italia 2
B.6 Registrazione musiche in Italia 4
B.7 Montaggio del sonoro e mixaggio in Italia 4
B.8 Lavoro di laboratorio in Italia 2
B.9 Montaggio finale in Italia 5

totale punteggio B) 30

TOTALE GENERALE 100


Punteggio totale minimo 50/100 per il riconoscimento dell’eleggibilità culturale ai sensi degli articoli 13 e 18 del
presente decreto
Punteggio totale minimo 35/70 del Blocco A per il riconoscimento dell’eleggibilità culturale ai sensi dell’articolo 10 del
presente decreto

6
Il mancato raggiungimento della soglia minima prevista non dà diritto ad alcun punteggio.

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TABELLA B: Costi di produzione


(come specificati nella modulistica predisposta dalla DG Cinema)
1 SVILUPPO E ACQUISTO DIRITTI
1.1 soggetto e sceneggiatura (eleggibile max 30% CP con 1.2, 2.1, 2.2, 3.1) (T)
diritti di adattamento / diritti derivati (eleggibile max 30% CP con 1.1, 2.1, 2.2,
1.2
3.1) (T)
1.3 diritti musicali
1.4 acquisto altri diritti
1.5 altri costi di sviluppo
2 REGIA
2.1 compenso regista (eleggibile max 30% CP con 1.1, 1.2, 2.2, 3.1)
2.2 altri costi relativi al regista (eleggibile max 30% CP con 1.1, 1.2, 2.1, 3.1)
3 CAST ARTISTICO
3.1 attori principali (eleggibile max 30% CP con 1.1, 1.2, 2.1, 2.2)
3.2 attori secondari
3.3 restante cast artistico
3.5 altri costi relativi al cast artistico
4 PRE-PRODUZIONE E PRODUZIONE
4.1 reparto produzione
4.2 reparto regia
4.3 scenografia, teatri e costruzioni (T)
4.4 reparto location
4.5 reparto props
4.6 effetti speciali, stunt, comparse
4.7 costumi, truccatori , parrucchieri
4.8 camera, supporti digitali e pellicola (T)
4.9 elettricisti e reparto fotografia
4.10 Macchinista
4.11 reparto sonoro
4.12 trasporti (T)
4.13 viaggi e altre spese relative alla pre-produzione (T)
4.14 viaggi e altre spese relative alla produzione
4.15 noleggio mezzi tecnici (T)
5 ANIMAZIONE
5.1 scenografia, sviluppo visivo e pre-produzione
5.2 storyboard, lay-out e animatics
5.3 animation, modelling & lighting
5.4 color, composite & vfx effetti speciali visivi

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5.5 production pipeline & management


5.6 utilizzo software, hardware e altre apparecchiature
5.7 attori e doppiaggio
5.8 altri costi di animazione
6 POST-PRODUZIONE E LAVORAZIONI TECNICHE (T)
6.1 laboratori sviluppo e stampa
6.2 post-produzione visiva
6.3 post-produzione Sonora
6.4 Montaggio
6.5 vfx - effetti speciali visivi
6.6 musica
6.7 spese di trasporto e viaggio relative alla post-produzione
6.8 altre spese di post-produzione e lavorazioni
6.9 Spese per consentire la fruizione da parte di persone con disabilità
7 SPESE GENERALI
7.1 spese generali (max 7,5% CP con 7.2, 7.4, 7.5, 7.6, non eleggibile)
7.2 spese generali – deferrals (max 7,5% CP con 7.1, 7.4, 7.5, 7.6, non eleggibile)
7.3 producer's fees (max 7,5% CP, non eleggibile)
7.4 imprevisti (max 7,5% CP con 7.1, 7.2, 7.5, 7.6, non eleggibile)
altri deferrals e contributi in servizi (max 7,5% CP con 7.1, 7.2, 7.4, 7.6, non
7.5
eleggibile)
7.6 costi di amministrazione e altri costi direttamente imputabili all’opera
7.7 promozione e marketing
ASSICURAZIONI, GARANZIE E FINANZIAMENTI (direttamente
8
imputabili all’opera)
8.1 oneri assicurativi e spese legali (max 7,5% CP con 8.2 e 8.3)
8.2 oneri di garanzia (max 7,5% CP con 8.1 e 8.3)
8.3 oneri finanziari (max 7,5% CP con 8.1 e 8.2)

Legenda:
T = ai fini della territorializzazione, spese che valgono il 100% dello speso in Italia se sostenute effettivamente sul
territorio italiano
CP= Costo complessivo di produzione
Costi sopra la linea: voci 1.1, 1.2, 2.1, 2.2, 3.1 eleggibili per un massimo del 30% del costo complessivo di produzione

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TABELLA C: elenco diritti patrimoniali dell'opera (in capo al produttore)

Categoria diritti Declinazione diritto

Theatrical
Free tv
Pay tv
Digitali: electronic sell-through
1. Diritti di utilizzazione e
Digitali: SVOD
sfruttamento economico
Digitali: TVOD
dell'opera in Italia
Altri Digitali
Home video
Public video
Altri
2. Diritti di utilizzazione e
Specificare paese/area geografica e tipo di
sfruttamento economico
diritto
dell'opera all'estero
Novelization
Prequel
Sequel
3. Diritti di elaborazione creativa
Remake
Spin-off
Altri
Merchandising
Publishing
4. Diritti derivati
Editing
Altri
Pubblica esecuzione
Fonomeccanici
5. Diritti di sincronizzazione
Soundtrack album
musicale
Sincronizzazione
Altri

18A03381

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DECRETO 15 marzo 2018. ti del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta
del medesimo Ministro, sono stabilite nel rispetto delle
Disposizioni applicative dei crediti di imposta nel setto-
re cinematografico e audiovisivo, di cui agli articoli 16, 17, norme in materia di aiuti di Stato stabilite dall’Unione
comma 1, 18, 19 e 20, della legge 14 novembre 2016, n. 220. europea e che le medesime disposizioni:
a) perseguono gli obiettivi dello sviluppo, della cre-
scita e dell’internazionalizzazione delle imprese;
IL MINISTRO DEI BENI b) incentivano la nascita e la crescita di nuovi autori
E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI e di nuove imprese;
E DEL TURISMO
c) incoraggiano l’innovazione tecnologica e
manageriale;
DI CONCERTO CON
d) favoriscono modelli avanzati di gestione e politi-
che commerciali evolute;
IL MINISTRO DELL’ECONOMIA e) promuovono il merito, il mercato e la concorrenza;
E DELLE FINANZE
Visto l’art. 12, comma 4, della legge n. 220 del 2016
che stabilisce che le disposizioni tecniche applicative de-
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, re- gli incentivi e dei contributi prevedono:
cante «Istituzione del Ministero per i beni e le attività a) il riconoscimento degli incentivi e dei contributi
culturali», e successive modificazioni; è subordinato al rispetto di ulteriori condizioni, con ri-
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini- ferimento ai soggetti richiedenti e ai rapporti negoziali
stri 29 agosto 2014, n. 171, recante «Regolamento di or- inerenti l’ideazione, la scrittura, lo sviluppo, la produzio-
ganizzazione del Ministero dei beni e delle attività cultu- ne, la distribuzione, la diffusione, la promozione e la va-
rali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione lorizzazione economica delle opere ammesse ovvero da
del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazio- ammettere a incentivi e a contributi, nonché alle specifi-
ne della performance, a norma dell’art. 16, comma 4, del che esigenze delle persone con disabilità, con particolare
decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con mo- riferimento all’uso di sottotitoli e audiodescrizione;
dificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89»;
b) in considerazione anche delle risorse disponibi-
Visto il decreto ministeriale 27 novembre 2014, recan- li, l’esclusione, ovvero una diversa intensità d’aiuto, di
te «Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non uno o più degli incentivi e contributi previsti dal Capo III
generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e della medesima legge nei confronti delle imprese non in-
del turismo», e successive modificazioni; dipendenti ovvero nei confronti di imprese non europee;
Vista la legge 14 novembre 2016, n. 220, recante «Di- Visto l’art. 12, comma 6, della legge n. 220 del 2016
sciplina del cinema e dell’audiovisivo»; che prevede che a decorrere dalla data di entrata in vi-
Visti in particolare gli articoli 16, 17, comma 1, 18, 19 gore dei decreti recanti le disposizioni applicative degli
e 20 della legge n. 220 del 2016; incentivi e dei contributi previsti dalla medesima legge, il
Visto l’art. 21, comma 5 della legge n. 220 del 2016, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
che prevede che con uno più decreti del Ministro dei predispone e trasmette alle Camere, entro il 30 settembre
beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto di ciascun anno, una relazione annuale sullo stato di at-
con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il tuazione degli interventi di cui alla medesima legge, con
Ministro dello sviluppo economico, sono stabiliti, par- particolare riferimento all’impatto economico, industriale
titamente per ciascuna delle tipologie di credito d’im- e occupazionale e all’efficacia delle agevolazioni tribu-
posta previste nella sezione II del Capo III della mede- tarie ivi previste, comprensiva di una valutazione delle
sima legge e nell’ambito delle percentuali ivi stabilite, politiche di sostegno del settore cinematografi co e audio-
i limiti di importo per opera o beneficiario, le aliquote visivo mediante incentivi tributari;
da riconoscere alle varie tipologie di opere ovvero alle Visto l’art. 37 della legge n. 220 del 2016, che prevede
varie tipologie di impresa o alle varie tipologie di sala ci- che le modalità di controllo e i casi di revoca e decadenza
nematografica, la base di commisurazione del beneficio, dei contributi sono stabiliti nei relativi decreti attuativi e
con la specificazione dei riferimenti temporali, nonché che, in caso di dichiarazioni mendaci o di falsa documen-
le ulteriori disposizioni applicative degli incentivi fisca- tazione prodotta in sede di istanza per il riconoscimento
li, fra cui i requisiti, le condizioni e la procedura per la dei contributi, oltre alla revoca del contributo concesso
richiesta e il riconoscimento del credito, prevedendo mo- e alla sua intera restituzione, è disposta l’esclusione dai
dalità atte a garantire che ciascun beneficio sia concesso medesimi contributi, per cinque anni, del beneficiario
nel limite massimo dell’importo complessivamente stan- nonché di ogni altra impresa che comprenda soci, ammi-
ziato, nonché le modalità dei controlli e i casi di revoca nistratori e legali rappresentanti di un’impresa esclusa ai
e decadenza; sensi del medesimo comma;
Visto l’art. 12, comma 3, della legge n. 220 del 2016, Visto il decreto ministeriale «Disposizioni applicative
che prevede che le disposizioni tecniche applicative de- in materia di credito di imposta per le imprese di produ-
gli incentivi e dei contributi previsti nel Capo III della zione cinematografica e audiovisiva di cui all’art. 15 della
medesima legge, adottate, con decreti del Ministro dei legge 14 novembre 2016, n. 220, recante “Disciplina del
beni e delle attività culturali e del turismo e con decre- cinema e dell’audiovisivo”»;

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Visto il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e suc- incentivi fiscali previsti dalla Sezione II della medesima
cessive modificazioni, recante il «Testo Unico dei Servizi legge e, in particolare:
di Media Audiovisivi e radiofonici» e successive modifi- a) il credito di imposta per le imprese di distribuzio-
cazioni, d’ora in avanti: «TUSMAR»; ne, di cui all’art. 16 della medesima legge;
Visto il decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, recante b) il credito di imposta per le imprese dell’esercizio
norme di semplificazione degli adempimenti dei contri- cinematografico, di cui all’art. 17, comma 1, della mede-
buenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell’impo- sima legge;
sta sul valore aggiunto, nonché di modernizzazione del c) il credito di imposta per il potenziamento dell’of-
sistema di gestione delle dichiarazioni e, in particolare, ferta cinematografica, di cui all’art. 18 della medesima
l’art. 17, che prevede la compensabilità di crediti e debiti legge;
tributari e previdenziali; d) il credito di imposta per l’attrazione in Italia di in-
Visto il testo unico delle imposte sui redditi, di cui al vestimenti cinematografici e audiovisivi, di cui all’art. 19
decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre della medesima legge;
1986, n. 917, e successive modificazioni e integrazioni; e) il credito di imposta per le imprese non apparte-
Visto il decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, re- nenti al settore cinematografico, di cui all’art. 20 della
cante istituzione dell’imposta regionale sulle attività produt- medesima legge.
tive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detra- 2. Il presente decreto, per ciascuna delle tipologie di
zioni Irpef e istituzione di una addizionale regionale a tale credito d’imposta di cui al comma 1, nell’ambito delle
imposta, nonché riordino della disciplina dei tributi locali; percentuali stabilite dalla legge n. 220 del 2016, determi-
na i limiti di importo per opera o beneficiario, le aliquote
Visto il decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, recante di- da riconoscere alle varie tipologie di opere ovvero alle
sposizioni urgenti tributarie e finanziarie di potenziamen- varie tipologie di impresa o alle varie tipologie di sala ci-
to e razionalizzazione della riscossione tributaria anche in nematografica, la base di commisurazione del beneficio,
adeguamento alla normativa comunitaria, convertito, con con la specificazione dei riferimenti temporali, nonché
modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, ed in le ulteriori disposizioni applicative, fra cui i requisiti, le
particolare l’art. 1, comma 6, in materia di procedure di re- condizioni e la procedura per la richiesta e il riconosci-
cupero nei casi di utilizzo illegittimo dei crediti d’imposta; mento del credito.
Visto l’art. 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, che 3. Il presente decreto prevede altresì modalità atte a ga-
disciplina il Registro nazionale degli aiuti di Stato, preve- rantire che ciascun beneficio sia concesso nel limite mas-
dendo che, al fine di garantire il rispetto dei divieti di cu- simo dell’importo complessivamente stanziato, nonché
mulo e degli obblighi di trasparenza e di pubblicità previsti le forme di controllo e i casi di revoca e decadenza dei
dalla normativa europea e nazionale in materia di aiuti di crediti d’imposta riconosciuti.
Stato, i soggetti pubblici e privati che concedono ovvero ge-
stiscono i predetti aiuti inviano le relative informazioni alla Art. 2.
banca dati istituita presso il Ministero dello sviluppo eco-
nomico, ai sensi dell’art. 14, comma 2, della legge 5 marzo Definizioni
2011, n. 57, riguardante la trasmissione delle informazioni
relative alla concessione ed erogazione degli incentivi; 1. Ai fini del presente decreto, si applicano le definizio-
ni contenute nella legge n. 220 del 2016.
Vista la comunicazione della Commissione europea del 2. In particolare, ai fini del presente decreto, si inten-
15 novembre 2013 (2013/C 332/01) sugli aiuti di Stato a favo- de per:
re delle opere cinematografiche e di altre opere audiovisive;
a) «Ministro» e «Ministero»: rispettivamente il Mi-
Visto il Regolamento n. 651/2014 della Commissione nistro e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del
europea del 17 giugno 2014, e in particolare gli articoli 4 turismo;
e 54, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con b) «DG Cinema»: la Direzione generale Cinema del
il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
del trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
c) «Consiglio superiore»: il Consiglio superiore del
Sentito il Ministro dello sviluppo economico; cinema e dell’audiovisivo, previsto all’art. 11 della legge
n. 220 del 2016;
Decreta: d) «opera audiovisiva»: la registrazione di immagini
in movimento, anche non accompagnate da suoni, realiz-
Capo I zata su qualsiasi supporto e mediante qualsiasi tecnica,
anche di animazione, con contenuto narrativo, documen-
DISPOSIZIONI GENERALI taristico o videoludico, purché opera dell’ingegno e tute-
Art. 1. lata dalla normativa vigente in materia di diritto d’autore
e destinata al pubblico dal titolare dei diritti di utilizzazio-
Oggetto ne. L’opera audiovisiva si distingue in:
1) «film» ovvero «opera cinematografica», se
1. Il presente decreto stabilisce, ai sensi dell’art. 21 del- l’opera è destinata prioritariamente al pubblico per la vi-
la legge n. 220 del 2016, le disposizioni applicative degli sione nelle sale cinematografiche; i parametri e i requisiti

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per definire tale destinazione sono stabiliti nel decreto del l) «opera seconda»: il film realizzato da un regista
Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo che abbia diretto, singolarmente o unitamente ad altro re-
emanato ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettera b) della leg- gista, al massimo un solo lungometraggio che sia stato
ge n. 220 del 2016; distribuito nelle sale cinematografiche italiane o estere;
2) «opera televisiva», se l’opera è destinata prio- m) «opera di giovani autori»: il film realizzato da
ritariamente alla diffusione attraverso un’emittente tele- un regista che alla data di presentazione della prima delle
visiva di ambito nazionale, come definita al comma 3, richieste previste nel presente decreto non abbia ancora
lettera o) del presente articolo; compiuto il trentacinquesimo anno di età e per il quale il
3) «opera web», se l’opera è destinata alla diffu- medesimo requisito anagrafico ricorra anche per almeno
sione mediante fornitori di servizi media audiovisivi su una delle seguenti figure: sceneggiatore, autore della foto-
altri mezzi ovvero attraverso fornitori di servizi di ho- grafia, autore delle musiche originali, autore della sceno-
sting, come definiti al comma 3, lettere p) e q), del pre- grafia; se le sopracitate figure comprendono più soggetti,
sente articolo; ciascuno di essi deve soddisfare il requisito anagrafico;
e) «opera audiovisiva di nazionalità italiana»: l’ope- n) «opera di animazione»: l’opera audiovisiva costi-
ra audiovisiva che abbia i requisiti previsti per il ricono- tuita da immagini realizzate graficamente ovvero animate
scimento della nazionalità italiana di cui all’art. 5 della per mezzo di ogni tipo di tecnica e di supporto;
legge n. 220 del 2016, come specificati nel decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri previsto nel mede- o) «cortometraggio»: l’opera audiovisiva avente du-
simo art. 5; rata inferiore o uguale a 52 minuti.
f) «opera audiovisiva in coproduzione internaziona- 3. Ai fini del presente decreto, le imprese sono così
le»: l’opera cinematografica e audiovisiva realizzata da definite:
una o più imprese italiane e una o più imprese non italiane
aventi sede in uno Stato con il quale esiste ed è vigente a) «impresa cinematografica o audiovisiva»: l’im-
un Accordo di coproduzione cinematografica e audiovisi- presa che svolga le attività di realizzazione, produzione,
va, riconosciuta di nazionalità italiana sulla base delle di- distribuzione di opere cinematografiche o audiovisive,
sposizioni contenute nel provvedimento emanato ai sensi nonché operante nel settore della produzione esecutiva
dell’art. 5, comma 2 della legge n. 220 del 2016; cinematografica o audiovisiva, della post-produzione ci-
g) «opera audiovisiva in compartecipazione interna- nematografica o audiovisiva, dell’editoria audiovisiva,
zionale» l’opera cinematografica realizzata da una o più dell’esercizio cinematografico;
imprese italiane e una o più imprese non italiane aventi b) «impresa cinematografica o audiovisiva italia-
sede in uno Stato con il quale non esistono Accordi di na»: l’impresa cinematografica o audiovisiva che abbia
coproduzione cinematografica e audiovisiva; sede legale e domicilio fiscale in Italia o sia soggetta a
h) «opera audiovisiva di produzione internazionale»: tassazione in Italia; ad essa è equiparata, a condizioni di
l’opera audiovisiva non cinematografica realizzata da una reciprocità, l’impresa con sede e nazionalità di un altro
o più imprese italiane e una o più imprese non italiane Paese dello Spazio Economico Europeo, che abbia una
aventi sede in uno Stato con il quale non esistono Accordi filiale, agenzia o succursale stabilita in Italia, che ivi svol-
di coproduzione cinematografica e audiovisiva, ricono- ga prevalentemente la propria attività e che sia soggetta a
sciuta di nazionalità italiana sulla base delle disposizioni tassazione in Italia;
contenute nel provvedimento emanato ai sensi dell’art. 5,
comma 2 della legge n. 220 del 2016; c) «impresa cinematografica o audiovisiva estera»:
l’impresa cinematografica o audiovisiva che non abbia
i) «film d’essai» ovvero «film di ricerca e speri- sede legale, domicilio fiscale o stabile organizzazione in
mentazione»: i film di qualità, aventi particolari requisiti Italia e non sia soggetta a tassazione in Italia;
culturali e artistici idonei a favorire la conoscenza e la
diffusione di realtà cinematografiche meno conosciute, d) «impresa cinematografica o audiovisiva non eu-
nazionali e internazionali, ovvero connotati da forme e ropea»: l’impresa cinematografica o audiovisiva che, in-
tecniche di espressione sperimentali e linguaggi innovati- dipendentemente dal luogo in cui ha sede legale e domi-
vi, secondo quanto stabilito con apposito decreto; cilio fiscale, sia collegata a, o controllata da, un’impresa
j) «documentario»: l’opera audiovisiva, la cui enfasi con sede legale in un Paese non facente parte dello Spazio
creativa è posta prioritariamente su avvenimenti, luoghi Economico Europeo, ovvero che sia parte di un gruppo
o attività reali, anche mediante immagini di repertorio, societario riconducibile a imprese con sede legale in paesi
e in cui gli eventuali elementi inventivi o fantastici sono non europei;
strumentali alla rappresentazione e documentazione di si- e) «impresa esterna»: i soggetti di cui all’art. 73
tuazioni e fatti, realizzata nelle forme e nei modi definiti del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre
con i decreti di cui all’art. 2, comma 2, della legge n. 220 1986, n. 917, e successive modificazioni, recante «Testo
del 2016; Unico delle Imposte sui Redditi» (di seguito «TUIR»),
k) «opera prima»: il film realizzato da un regista e i titolari di reddito di impresa, ai fini dell’imposta sul
esordiente che non abbia mai diretto, né singolarmen- reddito delle persone fisiche non appartenenti al settore
te né unitamente ad altro regista, alcun lungometraggio cinematografico e audiovisivo, e comunque le imprese
che sia stato distribuito nelle sale cinematografiche ita- diverse da quelle definite alle lettere a), b), c), d), h), i),
liane o estere; j), k) l), m), n), o), p), q), t), u) del presente comma;

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f) «gruppi di investimento collettivo nell’audiovisi- p) «fornitore di servizi di media audiovisivi su al-


vo»: organismi di investimento collettivo del risparmio tri mezzi»: un fornitore di servizi di media audiovisivi,
previsti all’art. 1, comma 1, lettera m) del decreto legi- lineari o non lineari, su mezzi di comunicazione elettro-
slativo 24 febbraio 1998, n. 58, ovvero società di capitali nica diversi da quelli di cui alla lettera o), ai sensi del
sottoposte a vigilanza prudenziale, che investono nel set- TUSMAR;
tore audiovisivo; q) «fornitore di servizi di hosting»: il prestatore dei
g) «gruppo di imprese»: due o più imprese giuridi- servizi della società dell’informazione consistenti nella
camente autonome sottoposte, ai sensi del codice civile, memorizzazione di informazioni fornite da un destina-
a direzione e coordinamento da parte di una medesima tario del servizio, come definiti dall’art. 16 del decreto
impresa; legislativo 9 aprile 2003, n. 70;
h) «produttore»: l’impresa cinematografica o audio- r) «produzione associata»: la produzione di un’ope-
visiva italiana che ha come oggetto, l’attività di produ- ra audiovisiva realizzata in associazione produttiva tra
zione e realizzazione di opere cinematografiche e audio- due o più produttori;
visive ed è titolare dei diritti di sfruttamento economico s) «produzione in appalto»: la produzione di un’ope-
dell’opera ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633, e ra audiovisiva in cui un’impresa di produzione, detta «ap-
successive modificazioni; paltante», delega in tutto o in parte, mediante la stipula di
i) «produttore audiovisivo originario»: il produttore un contratto di appalto o simile, la produzione dell’ope-
che organizza la produzione dell’opera audiovisiva e che ra ad un’altra impresa di produzione, detta «produttore
assume e gestisce i rapporti fondamentali per l’espleta- esecutivo»;
mento del processo produttivo, quali, tra gli altri, quelli t) «impresa di esercizio cinematografico italiana»:
aventi ad oggetto l’acquisizione, la realizzazione ed ese- l’impresa di esercizio cinematografico che abbia sede le-
cuzione del soggetto, della sceneggiatura, della regia o gale e domicilio fiscale in Italia o sia soggetta a tassazio-
della direzione artistica, della direzione della fotografia, ne in Italia, inclusi gli enti non commerciali in relazione
della creazione delle musiche, dei costumi e delle sce- all’attività commerciale esercitata;
nografie, delle attività di ripresa sonora e audiovisiva,
dell’interpretazione dell’opera, del montaggio; u) «micro», «piccole» e «medie» imprese dell’eser-
cizio cinematografico italiane: le imprese dell’esercizio
j) «produttore indipendente»: il produttore che, ai cinematografico italiane che, in relazione al fatturato ov-
sensi dell’art. 2, comma 1, lettera p), del TUSMAR e del- vero al totale di bilancio e al numero di dipendenti, riferi-
le ulteriori specificazioni dell’AGCOM, svolge attività to alle attività nel settore dell’esercizio cinematografico,
di produzioni audiovisive e non è controllato da, ovvero hanno i requisiti delle micro, piccole e medie imprese
collegato a, fornitori di servizi media audiovisivi soggetti stabiliti nella Raccomandazione della Commissione del
alla giurisdizione italiana e, alternativamente: 6 maggio 2003, come recepita con decreto del Ministro
1) per un periodo di tre anni non destina più del 90 delle Attività produttive del 18 aprile 2005;
per cento della propria produzione ad un solo fornitore di 4. Ai fini del presente decreto, le fasi di lavorazione
servizi media audiovisivi; delle opere audiovisive e i luoghi di fruizione cinemato-
ovvero grafica dei film sono così definiti:
2) è titolare di diritti secondari; a) «produzione»: l’insieme delle fasi di sviluppo,
k) «distributore cinematografico in Italia»: l’impresa pre-produzione, realizzazione esecutiva, ovvero effet-
cinematografica che ha come oggetto sociale le attività tuazione delle riprese o realizzazione tecnica dell’opera,
della distribuzione cinematografica, come definite nel post-produzione, il cui esito è la realizzazione della copia
successivo comma 4, lettera f); campione ovvero del master dell’opera audiovisiva; qua-
l) «distributore internazionale»: l’impresa cinema- lora sia realizzata dallo stesso produttore, è inclusa l’atti-
tografica e audiovisiva che ha come oggetto sociale le vità di approntamento dei materiali audiovisivi necessari
attività della distribuzione all’estero, come definite nel alla comunicazione, promozione, commercializzazione
successivo comma 4, lettera f); dell’opera audiovisiva in Italia e all’estero;
m) «distributore indipendente»: il distributore ci- b) «sviluppo»: la fase iniziale della produzione ine-
nematografico che non sia controllato da o collegato a rente le attività di progettazione creativa, economica e
emittenti televisive, ovvero a un fornitore di servizi media finanziaria dell’opera; comprende tipicamente gli inve-
audiovisivi su altri mezzi o a un fornitore di servizi di stimenti relativi alla stesura ovvero all’acquisizione dei
hosting, come definiti nel presente decreto; diritti del soggetto e della sceneggiatura, alla eventuale
n) «distributore non europeo»: il distributore cine- acquisizione dei diritti di adattamento e sfruttamento da
matografico che, indipendentemente dal luogo in cui ha altra opera tutelata dal diritto d’autore;
sede legale e domicilio fiscale, sia collegato a o controlla- c) «pre-produzione»: la fase di organizzazione delle
to da un’impresa con sede legale in un Paese non facente riprese e della contrattualizzazione del cast tecnico e arti-
parte dell’Unione europea; stico, ivi incluse le attività di ricerca, sopralluogo, docu-
o) «emittente televisiva»: un fornitore di servizi di mentazione, nonché le spese relative alla definizione del
media audiovisivi lineari, su frequenze terrestri o via sa- budget, del piano finanziario e alla ricerca delle altre fonti
tellite, anche ad accesso condizionato, ed, ai fini del pre- di finanziamento;
sente decreto, avente ambito nazionale ai sensi dell’art. 2, d) «realizzazione»: la fase di effettuazione delle ri-
comma 1, lettere l) e u), del TUSMAR; prese ovvero della effettiva esecuzione dell’opera;

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e) «post-produzione»: la fase successiva alla realiz- telematiche definite d’intesa, entro il giorno 5 di ciascun
zazione, che comprende le attività di montaggio e mis- mese, i dati dei soggetti ai quali, nel mese precedente, è
saggio audio-video, l’aggiunta degli effetti speciali e il stato riconosciuto il credito d’imposta, con i relativi im-
trasferimento sul supporto di destinazione; porti, nonché le eventuali variazioni, revoche e cessioni
f) «distribuzione»: l’insieme delle attività, di tipo intervenute o accettate in detto mese.
commerciale, promozionale, legale, esecutivo e finan- 4. I crediti d’imposta sono indicati, anche con riferi-
ziario, connesse alla negoziazione dei diritti relativi mento all’eventuale cessionario del credito, sia nella
allo sfruttamento economico delle opere audiovisive sui dichiarazione dei redditi relativa al periodo di riconosci-
vari canali in uno o più ambiti geografici di riferimento mento del credito, sia nella dichiarazione dei redditi rela-
e la conseguente messa a disposizione per la fruizione tiva al periodo di imposta in cui i crediti sono utilizzati,
da parte del pubblico attraverso le diverse piattaforme evidenziando distintamente l’importo riconosciuto e ma-
di utilizzo. Si distingue in «distribuzione in Italia», se turato da quello utilizzato.
l’ambito geografico di riferimento è il territorio italiano
e in «distribuzione all’estero» se l’ambito geografico di
riferimento è diverso da quello italiano. All’interno della Capo II
distribuzione in Italia, si definisce «distribuzione cine- DISTRIBUZIONE CINEMATOGRAFICA E AUDIOVISIVA
matografica» l’attività connessa allo sfruttamento e alla
fruizione dei film nelle sale cinematografiche italiane;
g) «sala cinematografica»: uno spazio, al chiuso o
all’aperto, dotato di uno o più schermi, adibito a pubblico
spettacolo cinematografico e in possesso dei requisiti e Art. 4.
delle autorizzazioni amministrative per esso previsti dalla Oggetto e requisiti
normativa vigente;
h) «sala cinematografica storica»: la sala dichiarata 1. Il presente Capo stabilisce le disposizioni applicati-
di interesse culturale, ai sensi del Codice dei beni cultu- ve del credito d’imposta riconosciuto alle imprese di di-
rali, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e stribuzione cinematografica e audiovisiva, in misura non
successive modificazioni, ovvero la sala esistente in data inferiore al 15 per cento e non superiore al 30 per cento,
anteriore al 1° gennaio 1980. elevata al 40 per cento nei casi previsti all’art. 16 della
legge n. 220 del 2016, delle spese sostenute per la distri-
Art. 3. buzione nazionale e internazionale di opere di nazionalità
italiana.
Disposizioni comuni sull’utilizzo
dei crediti di imposta 2. Il credito d’imposta di cui al presente Capo è conces-
so nei limiti degli importi stabiliti per tale finalità con il
1. I crediti d’imposta previsti nel presente decreto decreto di riparto di cui all’art. 13, comma 5, della legge
non concorrono alla formazione del reddito ai fini delle n. 220 del 2016.
imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini 3. Sono ammessi ai benefici previsti nel presente Capo
dell’imposta regionale sulle attività produttive, non ri- i distributori:
levano ai fini del rapporto di cui agli articoli 96 e 109, a) che abbiano sede legale nello Spazio Economico
comma 5, del TUIR, e sono utilizzabili esclusivamente Europeo;
in compensazione ai sensi dell’art. 17 del decreto legi-
slativo 9 luglio 1997, n. 241, a decorrere dal giorno 10 b) che, al momento dell’utilizzo del beneficio, siano
del mese successivo alla data in cui si considera matu- soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro resi-
rato il diritto alla loro fruizione e, comunque, a condi- denza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile orga-
zione che siano state rispettate le procedure previste nel nizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’opera audiovi-
presente decreto. A tal fine, il modello F24 deve essere siva cui sono correlati i benefici;
presentato esclusivamente tramite i servizi telematici of- c) che siano in possesso di classificazione ATECO
ferti dall’Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell’ope- J 59.1.
razione di versamento. 4. Il credito d’imposta spetta per la distribuzione di
2. L’ammontare del credito d’imposta utilizzato in opere audiovisive che abbiano la nazionalità italiana, ai
compensazione non deve eccedere l’importo conces- sensi degli articoli 5 e 6 della legge n. 220 del 2016, e
so dalla DG Cinema, pena lo scarto dell’operazione di che abbiano i requisiti di eleggibilità culturale di cui alla
versamento. Tabella A, allegata al decreto attuativo dell’art. 15 della
3. Gli importi dei crediti d’imposta teorici spettan- medesima legge.
ti sono riconosciuti dalla DG Cinema previa verifica 5. Le opere audiovisive eleggibili al credito d’imposta
della regolarità contributiva e sono imputati, ai fini del sono:
raggiungimento dei massimali previsti in relazione alla
singola impresa, sulla base del piano di utilizzo, come a) i film, in relazione alla distribuzione cinematogra-
previsto agli articoli 6, 11, 18, 22 e 29 del presente decre- fica in Italia e alla distribuzione all’estero;
to. Per consentire all’Agenzia delle entrate di effettuare i b) le opere audiovisive destinate alle emittenti tele-
controlli di cui al comma 2 del presente articolo, la DG visive, nonché le altre opere audiovisive, in relazione alla
Cinema comunica all’Agenzia delle entrate, con modalità sola distribuzione all’estero.

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Art. 5. Art. 6.
Procedimento per il riconoscimento
Credito d’imposta per la distribuzione nazionale del credito d’imposta
cinematografica e per la distribuzione internazionale
di opere cinematografiche e audiovisive 1. Il credito d’imposta di cui al presente Capo spet-
ta a condizione che, in caso di distribuzione nazionale,
1. Alle imprese di distribuzione cinematografica na- entro centottanta giorni dalla data della prima uscita del
zionali spetta un credito d’imposta, per un massimo di film nelle sale cinematografiche, ovvero, in caso di di-
euro 2.000.000 per impresa o per gruppo di imprese per stribuzione internazionale, entro diciotto mesi dalla data
anno, commisurato alle spese sostenute per la distribuzio- di ottenimento del nulla osta di proiezione in pubblico
ne nazionale di film di nazionalità italiana, come indivi- dell’opera cinematografica, di cui alla legge 21 aprile
duate, a titolo indicativo e non esaustivo, nella Tabella 1, 1962, n. 161, ovvero della consegna della copia campio-
allegata al presente decreto, e ulteriormente specificate ne dell’opera televisiva o web, prevista nel decreto ema-
nella modulistica predisposta dalla DG Cinema. Il cre- nato ai sensi dell’art. 15 della legge n. 220 del 2016, il
dito d’imposta è calcolato in base alle aliquote e alle ul- distributore presenti alla DG Cinema la relativa richiesta,
teriori specificazioni previste nella Tabella 2, allegata al redatta sui modelli predisposti dalla DG Cinema stessa e
presente decreto, differenziate in relazione alla tipologia contenente i seguenti elementi:
di soggetto distributore e alla data di prima uscita in sala a) il costo complessivo ed eleggibile per la distribu-
cinematografica. zione nazionale con attestazione di effettività delle spese
sostenute rilasciata dal presidente del collegio sindacale
2. Il credito d’imposta spetta a condizione che il co- ovvero da un revisore contabile o da un professionista
sto eleggibile di distribuzione del film non sia inferio- iscritto nell’albo dei revisori contabili, dei dottori com-
re a euro 40.000 in caso di lungometraggi di finzione e mercialisti e degli esperti contabili, dei periti commerciali
non sia inferiore a euro 20.000 in caso di documentari e o in quello dei consulenti del lavoro, nelle forme previste
cortometraggi. dall’ art. 13, comma 2, del decreto-legge 28 marzo 1997,
n. 79 , convertito, con modificazioni, dalla legge 28 mag-
3. Si applicano le aliquote previste a favore del produt- gio 1997, n. 140, ovvero dal responsabile del centro di
tore indipendente che distribuisce il proprio film a condi- assistenza fiscale;
zione che:
b) l’ammontare del credito d’imposta spettante al
a) il produttore indipendente svolga l’attività di pro- distributore, ai sensi dell’art. 7, comma 1, lettere a), b) e
duzione cinematografica in modo prevalente e non sia c) e, con riferimento alla distribuzione nazionale, in base
controllato, ai sensi dell’art. 2359 del codice civile, da alle aliquote previste alla Tabella 2 del presente decreto,
una società di distribuzione cinematografica; ovvero, con riferimento alla distribuzione internazionale,
in base all’aliquota prevista nell’art. 5, comma 5, del pre-
b) il film non sia coprodotto da una società di distri- sente decreto;
buzione cinematografica ovvero alla copertura del costo c) la suddivisione dell’utilizzo del credito d’imposta,
industriale non abbiano concorso risorse a qualunque tito- per l’esercizio finanziario in corso al momento del rico-
lo provenienti da società di distribuzione cinematografica noscimento da parte della DG Cinema del credito spettan-
italiana. te, e nell’esercizio successivo;
4. I benefici riservati ai produttori indipendenti sono d) il contratto di distribuzione cinematografica ov-
riconosciuti, per ciascun anno, nel limite del 15 per cento vero audiovisiva;
delle risorse disponibili per i crediti d’imposta alla distri- e) la dichiarazione del legale rappresentante dell’im-
buzione e per un massimo di euro 750.000 per impresa presa di produzione cinematografica e del legale rappre-
o per gruppo di imprese per anno, calcolato secondo le sentante della società di distribuzione cinematografica,
modalità di cui al comma 1. rilasciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante
5. Alle imprese di produzione, distribuzione naziona- l’assenza di accordi di qualsiasi natura tendenti e finaliz-
le, distribuzione internazionale cinematografica ovvero zati a modificare, in qualunque modo, l’assetto economi-
audiovisiva spetta un credito d’imposta in misura pari co e finanziario stabilito con il contratto di distribuzione
al 30 per cento delle spese sostenute per la distribuzione nazionale ovvero internazionale;
internazionale di opere cinematografiche di nazionalità f) il piano finanziario definitivo, contenente l’indi-
italiana, ovvero di opere televisive o opere web di nazio- cazione e l’ammontare delle fonti finanziarie di copertura
nalità italiana, come individuate, a titolo indicativo e non del fabbisogno finanziario relativo al costo complessivo
esaustivo, nella Tabella 3 allegata al presente decreto, nel di distribuzione nazionale ovvero internazionale;
limite massimo annuo di euro 1.000.000 per impresa o
gruppo di imprese. Non concorrono al raggiungimento di g) la dichiarazione del legale rappresentante, rila-
detto limite annuale i crediti d’imposta riconosciuti alla sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della
medesima impresa o al medesimo gruppo di imprese ai Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di osservanza dei
sensi dei commi 1 e 4. contratti collettivi nazionali di categoria.

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2. Il distributore comunica, entro trenta giorni dalla 4. Il limite di cui al comma 3 è altresì elevato al 100 per
data dell’ultimo utilizzo secondo la suddivisione di cui cento del costo complessivo per le opere in coproduzione
alla lettera c) del precedente comma, l’avvenuto comple- cui partecipino paesi dell’elenco del comitato per l’assi-
tamento del piano di utilizzo del credito medesimo. stenza allo sviluppo (DAC) dell’OCSE di cui all’art. 54,
3. Con riferimento al piano di utilizzo risultante al comma 7, lettera b) del medesimo Regolamento (UE)
30 settembre di ciascun anno, il distributore decade dal n. 651/2014 e per le opere difficili di seguito indicate:
beneficio per la parte dell’importo del credito d’imposta
risultante da utilizzare nell’anno medesimo e non effetti- a) opere di cui all’art. 1, comma 2, lettere j), k), l),
vamente utilizzata entro il 31 dicembre, ad eccezione di m), o) del presente decreto e opere di animazione che sia-
una tolleranza del 5 per cento. Con riferimento ai mancati no state dichiarate, dagli esperti di cui all’art. 26, com-
utilizzi possono essere ammesse deroghe per cause di for- ma 2, della legge n. 220 del 2016, non in grado di attrarre
za maggiore tempestivamente comunicate, debitamente risorse finanziarie significative dal settore privato;
documentate e circostanziate. b) film che abbiano ottenuto i contributi selettivi di
4. Entro sessanta giorni dalla ricezione della richiesta cui all’art. 26 della legge n. 220 del 2016 e che siano stati
di cui al comma 1 del presente articolo, la DG Cinema, dichiarati, dagli esperti di cui all’art. 26, comma 2, della
verificata la disponibilità delle risorse, comunica ai sog- legge n. 220 del 2016, non in grado di attrarre risorse fi-
getti interessati, il riconoscimento o il mancato riconosci- nanziarie significative dal settore privato;
mento del credito d’imposta spettante. Il credito d’impo-
sta è utilizzabile dal giorno 10 del mese successivo alla c) i film con un costo complessivo di produzione in-
data di riconoscimento prevista al precedente periodo. feriore a euro 2.500.000;
5. Il credito di imposta è cedibile con le modalità e nei
limiti previsti all’art. 31 del presente decreto. L’attestazio- d) film che siano distribuiti, in contemporanea, in un
ne di cui al medesimo art. 31, comma 4, può essere richie- numero di sale cinematografiche inferiore al 20 per cento
sta contestualmente o successivamente alla presentazione del totale delle sale cinematografiche attive e che siano
della richiesta prevista dal comma 1 del presente articolo. stati dichiarati, dagli esperti di cui all’art. 26, comma 2,
della legge n. 220 del 2016, non in grado di attrarre risor-
6. Il credito d’imposta deve essere comunque utilizzato se finanziarie significative dal settore privato.
entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui
la DG Cinema ha effettuato la comunicazione in merito al 5. A pena di decadenza, ai fini dell’art. 12, comma 6,
riconoscimento del credito d’imposta. della legge n. 220 del 2016, il distributore comunica alla
DG Cinema, in modalità telematica, sulla base dei model-
Art. 7. li predisposti dalla DG Cinema medesima, i dati e le in-
Utilizzo del credito e ulteriori formazioni, in suo possesso, ivi inclusi quelli relativi allo
adempimenti da parte dei beneficiari sfruttamento economico dell’opera, ai fini della valuta-
zione dell’impatto economico, industriale e occupaziona-
1. Il credito d’imposta di cui al presente Capo matura le dell’opera sul territorio italiano. 6. A pena di decadenza
ed è utilizzabile a partire dal giorno 10 del mese successi- del beneficio, il distributore ha l’obbligo di inserire, nei
vo a quello in cui si verificano congiuntamente le seguen- titoli di testa o di coda il logo del Ministero, su cartello se-
ti condizioni: parato, con una durata e con dimensioni adeguate a quelle
a) la DG Cinema abbia comunicato il riconoscimen- del logo del distributore.
to della nazionalità italiana definitiva, il riconoscimento
dell’eleggibilità culturale e il riconoscimento del credito Art. 8.
d’imposta spettante;
b) le spese di distribuzione siano sostenute ai sensi Decadenza del credito d’imposta
dell’art. 109 del TUIR;
c) sia avvenuto l’effettivo pagamento delle spese di 1. Il riconoscimento del credito d’imposta decade:
cui alla lettera b).
2. Nel caso in cui il produttore sia obbligato, in virtù del a) qualora l’opera audiovisiva non ottenga o perda il
contratto di distribuzione, a rimborsare in tutto o in parte requisito della nazionalità italiana;
l’investimento connesso alla distribuzione cinematografi-
ca, nel contratto medesimo devono essere previste oppor- b) qualora l’opera audiovisiva non ottenga o perda i
tune clausole finalizzate a inserire il credito d’imposta a requisiti di eleggibilità culturale;
decurtazione del costo di distribuzione del film anche ri-
spetto ai rapporti economici fra produttore e distributore. c) qualora non vengano soddisfatti gli ulteriori re-
quisiti previsti nel presente decreto;
3. Il credito d’imposta di cui al presente Capo e le al-
tre misure di sostegno pubblico non possono superare, d) in tutti gli altri casi previsti dal presente decreto,
complessivamente, la misura del 50 per cento del costo nonché dalle norme fiscali e tributarie vigenti.
complessivo di distribuzione dell’opera audiovisiva. Tale
limite è innalzato al 60 per cento per le produzioni di cui 2. Nei casi di decadenza sopra indicati, si provvede
all’art. 54, comma 7, lettera a), del Regolamento (UE) anche al recupero del beneficio eventualmente già fruito
n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014. maggiorato di interessi e sanzioni secondo legge.

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Capo III 3. Le aliquote di cui al comma 1 sono elevate al 40 per


SALE CINEMATOGRAFICHE cento del costo eleggibile per gli investimenti:
a) realizzati dalle piccole e medie imprese dell’eser-
cizio cinematografico su sale storiche, ovunque ubicate;
Art. 9. b) realizzati da micro imprese ovvero imprese di
Oggetto e requisiti esercizio di nuova costituzione ovvero costitute nei pre-
cedenti trentasei mesi, decorrenti dalla data di richiesta
1. Il credito d’imposta di cui al presente Capo spetta preventiva, e che non siano state costituite a seguito di
alle imprese dell’esercizio cinematografico per la rea- fusione o scissione societaria o a seguito di cessione di
lizzazione di nuove sale cinematografiche o il ripristino azienda o di ramo di azienda.
di sale inattive, per la ristrutturazione e l’adeguamento 4. L’aliquota di cui al comma 1, lettera a), è elevata al
strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche, per 40 per cento del costo eleggibile altresì per gli investi-
l’installazione, la ristrutturazione, il rinnovo di impianti, menti realizzati da micro, piccole e medie imprese su sale
apparecchiature, arredi e servizi accessori delle sale. ubicate in comuni con popolazione inferiore ai 15.000
abitanti ovvero in comuni sprovvisti di sale cinematogra-
2. Il credito d’imposta di cui al presente Capo è conces- fiche e non confinanti con città metropolitane.
so nei limiti dell’importo stabilito per tale finalità con il
decreto di riparto di cui all’art. 13, comma 5, della legge 5. L’aliquota di cui al comma 1, lettera b), è elevata al
n. 220 del 2016. 40 per cento del costo eleggibile altresì per gli investi-
menti realizzati dalle piccole e medie imprese dell’eserci-
3. Il credito d’imposta di cui al presente Capo è ricono- zio cinematografico su sale fino a due schermi, ubicate in
sciuto alle imprese non appartenenti alla categoria delle comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti.
micro, piccole e medie imprese nella misura non superio-
re al 20 per cento dell’importo di cui al comma 2. 6. Nel caso in cui gli investimenti di cui al presente arti-
colo includano l’acquisto dell’area o dell’immobile, i co-
4. Il credito d’imposta di cui al presente Capo, a pena sti massimi ammissibili sono aumentati del 20 per cento.
di inammissibilità ovvero di decadenza, spetta in relazio- L’importo corrispondente all’acquisto non può comunque
ne a lavori effettuati in sale a condizione che ciascuna superare la metà dei costi medesimi e così incrementati.
sala cinematografica: 7. L’importo minimo di costo eleggibile è pari a
a) rispetti i requisiti di accessibilità dei soggetti por- euro 15.000.
tatori di handicap motorio;
b) sia, o venga adeguata alla fruizione da parte delle Art. 11.
persone con disabilità sensoriale, anche mediante l’uti- Richiesta preventiva
lizzo di sottotitoli e strumenti di audiodescrizione, sulla
base di un apposito piano di intervento, compatibile con le 1. Il credito d’imposta di cui all’art. 10 del presente
caratteristiche strutturali e funzionali della sala e con il re- decreto spetta a condizione che l’impresa di esercizio ci-
lativo bacino di utenza, allegato alla richiesta preventiva; nematografico presenti alla DG Cinema, non oltre cento-
c) svolga l’attività di pubblico spettacolo cinemato- venti giorni prima della data di inizio dei lavori, la richie-
grafico per i successivi tre anni decorrenti dalla data di sta preventiva, da redigersi su modelli predisposti dalla
presentazione della richiesta definitiva di cui all’art. 12, medesima DG Cinema, contenente i seguenti elementi:
comma 1, del presente decreto. a) il preventivo dei lavori da effettuare, redatto da un
tecnico iscritto all’albo degli architetti o ingegneri, con
Art. 10. l’indicazione della durata dei lavori che non può comun-
que essere superiore a dodici mesi;
Credito d’imposta in favore b) il piano finanziario preventivo, contenente l’indi-
delle sale cinematografiche cazione e l’ammontare delle fonti finanziarie a copertura
del costo complessivo dei lavori, con particolare riferi-
1. Alle imprese dell’esercizio cinematografico è rico- mento ad altri contributi pubblici e incluso l’apporto di-
nosciuto un credito di imposta pari al: retto da parte dell’impresa di esercizio;
a) 25 per cento del costo eleggibile per la realizza- c) la suddivisione dell’utilizzo del credito d’imposta
zione di nuove sale o per il ripristino di sale inattive, non- teorico spettante nell’esercizio finanziario in corso al mo-
ché per la ristrutturazione di sale esistenti che comportino mento del riconoscimento del credito spettante da parte
l’incremento del numero di schermi; della DG Cinema, e nei tre esercizi successivi;
b) 20 per cento del costo eleggibile per la ristrut- d) la dichiarazione del legale rappresentante, rila-
turazione e l’adeguamento strutturale e tecnologico delle sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della
sale e per l’installazione, la ristrutturazione, il rinnovo di Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di osservanza dei
impianti, apparecchiature, arredi e servizi accessori delle contratti collettivi nazionali di categoria.
sale. 2. L’impresa di esercizio comunica telematicamente
2. Per gli interventi di cui al presente articolo realizzati alla DG Cinema gli effettivi utilizzi del credito d’imposta
dalle piccole e medie imprese dell’esercizio cinematografi- e con cadenza trimestrale, l’aggiornamento del piano di
co l’aliquota è innalzata al 30 per cento del costo eleggibile. utilizzo di cui al precedente comma 1, lettera c).

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3. Con riferimento al piano di utilizzo risultante al 3. L’impresa di esercizio comunica, entro trenta giorni
30 settembre di ciascun anno, non verrà riconosciuto il dalla data dell’ultimo utilizzo, l’avvenuto completamento
credito d’imposta per la parte dell’importo non effettiva- del piano di utilizzo del credito medesimo.
mente utilizzata entro il 31 dicembre, fatta salva una tol- 4. Entro sessanta giorni dalla data di ricezione della
leranza del 5 per cento. Possono essere ammesse deroghe richiesta definitiva, la DG Cinema, verificata la disponi-
per cause di forza maggiore tempestivamente comunica- bilità delle risorse limitatamente all’eventuale maggiore
te, debitamente documentate e circostanziate. importo spettante ai sensi del comma 6, comunica ai sog-
4. Entro sessanta giorni dalla ricezione della richie- getti interessati, l’importo del credito spettante definiti-
sta di cui al comma 1 del presente articolo, la DG Ci- vo, secondo gli importi e gli esercizi finanziari indicati ai
nema, verificata la disponibilità delle risorse, comunica sensi del comma 2 del presente articolo.
all’impresa di esercizio il riconoscimento o il mancato 5. Il credito d’imposta è calcolato in via definitiva sulla
riconoscimento del credito d’imposta teorico spettante, base dei costi eleggibili indicati e certificati ai sensi del
secondo gli importi e negli esercizi finanziari indicati comma 2 del presente articolo.
nella richiesta.
6. Nel caso in cui l’ammontare dei costi eleggibili in-
5. Il credito d’imposta teorico spettante deve essere dicati nella richiesta definitiva ecceda di oltre il 10 per
comunque utilizzato entro il 31 dicembre del terzo anno cento l’ammontare dei costi eleggibili indicati nella ri-
successivo a quello in cui la DG Cinema ha effettuato la chiesta preventiva, il credito d’imposta verrà attribuito in
comunicazione in merito al riconoscimento del credito relazione all’ammontare dei costi eleggibili indicati nella
d’imposta. richiesta preventiva maggiorati del 10 per cento da frui-
re in ogni caso nei termini previsti al precedente art. 11,
Art. 12. comma 1, lettera c).
Richiesta definitiva 7. Il credito d’imposta deve essere comunque utilizzato
entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quel-
1. A pena di decadenza, l’impresa di esercizio presen- lo in cui la DG Cinema ha effettuato la comunicazione
ta, entro novanta giorni dal termine dei lavori, apposita in merito al riconoscimento del credito d’imposta di cui
richiesta definitiva alla DG Cinema, da redigersi su mo- all’art. 11, comma 4.
delli predisposti dalla medesima DG Cinema.
2. Nella richiesta definitiva devono essere riportati: Art. 13.
a) il certificato di regolare esecuzione dei lavori, ri- Utilizzo del credito di imposta
lasciato dal direttore dei lavori, iscritto all’albo profes-
sionale degli architetti o ingegneri, e, se richiesto dalla 1. Il credito d’imposta di cui al presente Capo è ricono-
normativa vigente, certificato di collaudo; sciuto sui costi eleggibili previsti nella Tabella 4, allega-
b) l’attestazione del costo complessivo e del costo ta al presente decreto, come specificati nella modulistica
eleggibile dei lavori, con attestazione della effettività e predisposta dalla DG Cinema.
congruità delle spese sostenute, rilasciata dal presidente 2. Il credito d’imposta di cui al presente Capo matura
del collegio sindacale ovvero da un revisore contabile o ed è utilizzabile a partire dal giorno 10 del mese successi-
da un professionista iscritto nell’albo dei revisori contabi- vo a quello in cui si verificano congiuntamente le seguen-
li, dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, dei ti condizioni:
periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro,
nelle forme previste dall’ art. 13, comma 2, del decreto- a) la DG Cinema abbia comunicato la spettanza
legge 28 marzo 1997, n. 79 , convertito, con modifica- del credito ai sensi dell’art. 11, comma 4, del presente
zioni, dalla legge 28 maggio 1997, n. 140 , ovvero dal decreto;
responsabile del centro di assistenza fiscale; b) le spese siano sostenute ai sensi dell’ art. 109 del
c) l’ammontare del credito d’imposta richiesto TUIR;
dall’impresa di esercizio; c) sia avvenuto l’effettivo pagamento delle spese di
d) l’indicazione dell’ammontare delle fonti finan- cui alla lettera b).
ziarie di copertura del costo complessivo degli interventi 3. Il credito d’imposta di cui al presente Capo non può
realizzati, ivi inclusi gli apporti societari diretti da parte essere autorizzato in misura superiore ad euro 2.000.000
dell’impresa e gli altri contributi pubblici ricevuti, me- annui per ciascuna impresa o gruppo di imprese.
diante dichiarazione resa dall’esercente cinematografico 4. Il credito di imposta è cumulabile con analoghe mi-
ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 di- sure provenienti da norme comunitarie, statali, regionali
cembre 2000, n. 445; e di enti locali fino alla concorrenza dell’80 per cento dei
e) l’utilizzo effettivo del credito d’imposta, suddivi- costi eleggibili.
so per esercizio finanziario, e l’eventuale importo ancora 5. I costi eleggibili di cui al comma 4 del presente ar-
da utilizzare entro i termini di cui all’art. 11, comma 5, ticolo sono decurtati dell’importo equivalente a eventuali
del presente decreto; rimborsi ovvero contributi concessi al beneficiario da al-
f) la dichiarazione del legale rappresentante, rila- tre imprese in virtù di intese commerciali finalizzate ad
sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della agevolare le medesime tipologie di spesa previste nella
Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di osservanza dei Tabella 4 allegata al presente decreto e per le quali è ri-
contratti collettivi nazionali di categoria. chiesto il credito d’imposta.

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Art. 14. Art. 17.


Ulteriori adempimenti da parte dei beneficiari Determinazione del credito d’imposta
e decadenza del credito di imposta
1. Il credito d’imposta è calcolato sugli introiti, al netto
1. Le imprese di esercizio beneficiarie dei crediti d’im- dell’imposta sul valore aggiunto, derivanti dalla bigliet-
posta ai sensi del presente decreto, a pena di inammissi- tazione relativa ai film di cui all’art. 16 del presente de-
bilità ovvero di decadenza del credito concesso, devono creto e applicando su tali introiti le aliquote indicate nella
impegnarsi a programmare per tre anni dalla data di ri- Tabella 7, che, allegata al presente decreto, ne costituisce
chiesta del beneficio una percentuale di film di naziona- parte integrante.
lità italiana o di altro Paese dell’Unione europea almeno 2. Le aliquote indicate nella Tabella 7 sono determina-
pari al 35 per cento dell’intera programmazione effettuata te tenendo conto della nazionalità italiana ed europea dei
nella struttura per la quale viene richiesto il credito d’im- film, della tipologia di film, della tipologia di impresa,
posta. Predetta aliquota è ridotta al 25 per cento per le sale della tipologia di sala cinematografica, con particolare ri-
aventi non più di due schemi cinematografici. ferimento alle piccole sale cinematografiche ubicate nei
2. A pena di decadenza, ai fini dell’art. 12, comma 6, della comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, e
legge n. 220 del 2016, l’impresa di esercizio cinematografi- del periodo di programmazione del film medesimo. Dette
co comunica alla DG Cinema, in modalità telematica, sulla aliquote variano in funzione della tipologia di impresa e
base dei modelli predisposti dalla DG Cinema medesima, della loro appartenenza o meno alla categoria delle mi-
i dati e le informazioni in suo possesso ai fini della valuta- cro, piccole, medie, cosi come definite e disciplinate dal-
zione dell’impatto economico, industriale e occupazionale la Raccomandazione della Commissione Europea n. 361
dello schema di aiuto disciplinato nel presente Capo. dell’8 maggio 2003 recepita in Italia con Decreto del Mi-
nistro delle Attività produttive del 18 aprile 2005.
Capo IV 3. Le aliquote sono cumulabili nella misura massima
POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA CINEMATOGRAFICA del 20 per cento sui corrispettivi di cui al comma 1 del
presente articolo.
4. In alternativa alle modalità di calcolo di cui ai pre-
Art. 15. cedenti commi, possono determinare il credito d’imposta
spettante applicando l’aliquota del 20 per cento sui cor-
Oggetto e requisiti rispettivi derivanti dalla bigliettazione di film italiani ed
europei e dei film d’essai:
1. Il presente Capo stabilisce le disposizioni appli-
cative del credito d’imposta riconosciuto agli esercenti a) le micro imprese dell’esercizio cinematografico;
delle sale cinematografiche, al fine di potenziare l’offer- b) le imprese di nuova costituzione ovvero costituite
ta cinematografica e in particolare la presenza in sala di nei precedenti trentasei mesi e che non siano state costi-
opere audiovisive di nazionalità italiana o di altro Paese tuite a seguito di fusione o scissione societaria o a seguito
dell’Unione europea. di cessione di azienda o di ramo di azienda, e che altresì
2. Il credito d’imposta di cui al presente Capo è conces- non comprendano soci, amministratori e legali rappresen-
so nei limiti dell’importo stabilito per tale finalità con il tanti di un’altra impresa dell’esercizio cinematografico,
decreto di riparto di cui all’art. 13, comma 5, della legge fino al 31 dicembre del quarto anno successivo l’anno di
n. 220 del 2016. costituzione.
3. Gli esercenti sale cinematografiche possono accedere
al credito d’imposta di cui al presente Capo a condizione Art. 18.
che la loro programmazione sia conforme ai seguenti criteri: Utilizzo del credito d’imposta e ulteriori
a) l’intera proiezione dei film abbia sempre avuto adempimenti da parte dei beneficiari
effettiva e completa esecuzione;
b) i titoli d’accesso siano emessi in conformità alla 1. Il credito d’imposta di cui al presente Capo spetta
vigente normativa fiscale. a condizione che l’impresa di esercizio cinematografico
presenti alla DG Cinema la richiesta, da redigersi su mo-
delli predisposti dalla medesima DG Cinema, contenente
Art. 16. i seguenti elementi:
Credito di imposta per il potenziamento a) l’importo del credito d’imposta spettante sulla
dell’offerta cinematografica base delle disposizioni del presente decreto;
1. Agli esercenti delle sale cinematografiche è ricono- b) la suddivisione dell’utilizzo del credito d’imposta
sciuto un credito di imposta fino ad un massimo del 20 spettante nell’esercizio finanziario in corso al momento
per cento degli introiti, al netto dell’imposta sul valore del riconoscimento del credito spettante da parte della
aggiunto, derivanti dalla programmazione di film, con DG Cinema, e nei tre esercizi successivi;
particolare riferimento ai film italiani ed europei, anche c) la dichiarazione del legale rappresentante, rila-
con caratteristiche di documentario, effettuata nelle ri- sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della
spettive sale cinematografiche con modalità adeguate a Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di osservanza dei
incrementare la fruizione da parte del pubblico. contratti collettivi nazionali di categoria.

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2. Entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta riore al 25 per cento e non superiore al 30 per cento della
di cui al comma 1 del presente articolo, la DG Cine- spesa sostenuta sul territorio nazionale per la realizzazio-
ma, verificata la disponibilità delle risorse, comunica ne di opere audiovisive, o parti di esse, non aventi il requi-
all’impresa di esercizio il riconoscimento o il mancato sito della nazionalità italiana, realizzate utilizzando ma-
riconoscimento del credito d’imposta teorico spettante, nodopera italiana, su commissione di produzioni estere.
secondo gli importi e negli esercizi finanziari indicati 2. Il credito d’imposta di cui al presente Capo è conces-
nella richiesta. Il credito d’imposta spettante deve es- so nei limiti dell’importo stabilito per tale finalità con il
sere comunque utilizzato entro il 31 dicembre del terzo decreto di riparto di cui all’art. 13, comma 5, della legge
anno successivo a quello in cui la DG Cinema ha effet- n. 220 del 2016.
tuato la comunicazione in merito al riconoscimento del
credito d’imposta. 3. Sono ammessi ai benefici previsti nel presente Capo
le imprese di produzione esecutiva e di post-produzione:
3. Il credito d’imposta di cui al presente Capo matura a) che abbiano sede legale nello Spazio Economico
ed è utilizzabile a partire dal giorno 10 del mese succes- Europeo;
sivo a quello in cui la DG Cinema abbia comunicato la
spettanza del credito ai sensi del comma 2. b) che, al momento dell’utilizzo del beneficio, siano
soggette a tassazione in Italia per effetto della loro resi-
4. La comunicazione di cui al comma 2 costituisce, ai denza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile orga-
sensi dell’art. 31, comma 4, attestazione in merito al rico- nizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’opera audiovi-
noscimento e all’effettività del diritto al credito. siva cui sono correlati i benefici;
Il credito d’imposta di cui al presente Capo può es- c) che abbiano capitale sociale minimo interamente
sere fruito dalla medesima impresa o dal medesimo versato e un patrimonio netto non inferiori a euro 40.000,
gruppo di imprese per un ammontare annuo massimo di sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di
euro 4.000.000. In ogni caso, detto credito spetta entro capitale sia nel caso di imprese individuali di produzione
il limite massimo di cui all’art. 53, paragrafi 7 e 8, del ovvero costituite sotto forma di società di persone; tali
Regolamento UE n. 651/2014 e successive modificazio- limiti sono ridotti all’importo di euro 10.000 in relazione
ni ed è cumulabile con analoghe misure provenienti da alla produzione di cortometraggio;
norme statali, regionali e di enti locali, secondo le me-
desime disposizioni di cui al citato art. 53; a tali fini, il d) che siano diverse da associazioni culturali e fon-
costo ammissibile di cui al paragrafo 5 dell’art. 53 del dazioni senza scopo di lucro;
Regolamento UE n. 651/2014 è il costo annuale relativo e) che siano in possesso di classificazione ATECO
alla programmazione cinematografica come indicato nel- J 59.1.
la modulistica. 4. Il credito d’imposta di cui al comma 1 del presente
5. Se l’esercente di un multisala con otto o più scher- articolo è riconosciuto in relazione alle spese sostenute
mi programma, in una qualunque giornata, il medesimo sul territorio italiano per la produzione di opere audiovi-
film, di qualsiasi nazionalità, per più del 30 per cento sive estere che abbiano i requisiti di eleggibilità culturale
degli spettacoli giornalieri, non può fruire del credito di cui alla Tabella A, allegata al decreto emanato ai sensi
d’imposta di cui al presente Capo in relazione agli in- dell’art. 15 della legge n. 220 del 2016.
troiti derivanti dalla bigliettazione della medesima gior- 5. Le opere audiovisive eleggibili al credito d’imposta
nata, nonché sugli introiti da bigliettazione del periodo sono:
intercorrente fra i quindici giorni precedenti e i quindici a) le opere cinematografiche o film;
giorni successivi.
b) le opere televisive;
6. A pena di decadenza, ai fini dell’art. 12, comma 6,
della legge n. 220 del 2016, l’esercente comunica alla c) le opere web.
DG Cinema, in modalità telematica, sulla base dei mo-
delli predisposti dalla DG Cinema medesima, i dati e le Art. 20.
informazioni, in suo possesso, ivi inclusi quelli relativi Credito d’imposta per l’attrazione in Italia
allo sfruttamento economico dell’opera, ai fini della va- di investimenti cinematografici e audiovisivi
lutazione dell’impatto economico, industriale e occupa-
zionale dell’opera medesima sul territorio italiano. 1. Alle imprese di produzione esecutiva e alle imprese
di post-produzione è riconosciuto un credito d’imposta
Capo V in relazione alla concreta realizzazione sul territorio ita-
liano, su commissione da parte di imprese di produzione
ATTRAZIONE IN ITALIA DI INVESTIMENTI NEL SETTORE estere, di opere audiovisive, o parti di esse, utilizzando
CINEMATOGRAFICO E AUDIOVISIVO prevalentemente mano d’opera italiana o dell’Unione eu-
ropea, in misura pari al 30 per cento del costo eleggibi-
le di produzione della singola opera e comunque entro
Art. 19. il limite massimo annuo, per ciascuna impresa o gruppo
Oggetto e requisiti di imprese, di euro 20.000.000. I crediti d’imposta frui-
ti dalla medesima impresa, ai sensi del decreto emanato
1. Il presente Capo stabilisce le disposizioni applicative ai sensi dell’art. 15 della legge n. 220 del 2016, in rela-
del credito d’imposta riconosciuto alle imprese di produ- zione alla produzione, rispettivamente di film e di opere
zione esecutiva e di post-produzione, in misura non infe- audiovisive di nazionalità italiana, non cumulano per il

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raggiungimento del limite annuale di cui al precedente la legge n. 220 del 2016, nonché il piano di lavorazio-
periodo. Il credito d’imposta è concesso in relazione alle ne dell’opera, con indicazione delle giornate di ripresa
spese di produzione, effettuate sul territorio italiano, che previste sul territorio italiano o di altro stato membro
non eccedano il 75 per cento del costo complessivo di dell’Unione europea;
produzione dell’opera audiovisiva. Il costo complessivo b) il costo complessivo e il costo eleggibile dell’ope-
di produzione dell’opera audiovisivo dovrà essere atte- ra, con riferimento alla quota parte gestita dall’impresa di
stato dall’impresa straniera committente. Sono ammesse produzione esecutiva e di post-produzione;
le spese sostenute in altro Stato membro dell’Unione Eu-
ropea, fino a un massimo di un sesto della suddetta quota c) la suddivisione dell’utilizzo del credito d’impo-
del 75 per cento. sta nell’esercizio finanziario in corso al momento del
riconoscimento del credito spettante da parte della DG
2. Ai fini dell’ammissibilità ai benefici previsti nel pre- Cinema, e nei tre esercizi successivi; in caso di film di
sente Capo, le imprese di produzione esecutiva e le im- animazione l’utilizzo deve essere indicato nell’esercizio
prese di post-produzione italiane non devono possedere finanziario in corso al momento del riconoscimento del
quote di diritti sull’opera audiovisiva. credito spettate da parte della DG Cinema e nei quattro
esercizi successivi;
Art. 21.
d) la dichiarazione del legale rappresentante, rila-
Costo complessivo e costo eleggibile delle opere sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della
Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di osservanza dei
1. Le componenti del costo complessivo e del costo contratti collettivi nazionali di categoria.
eleggibile dell’opera audiovisiva sono indicate nella Ta-
bella B allegata al decreto emanato ai sensi dell’art. 15 2. Entro trenta giorni dalla data di ricezione della co-
della legge n. 220 del 2016 e ulteriormente specificate municazione, la DG Cinema, verificata la disponibilità
nella apposita modulistica predisposta dalla DG Cinema. delle risorse, comunica ai soggetti interessati, il riconosci-
In particolare nel costo eleggibile: mento o il mancato riconoscimento della eleggibilità cul-
turale dell’opera e il riconoscimento o il mancato ricono-
a) gli oneri finanziari, gli oneri assicurativi e gli one- scimento del credito d’imposta teorico spettante, secondo
ri di garanzia sono computabili cumulativamente per un gli importi e gli esercizi finanziari indicati nella richiesta.
ammontare massimo non superiore al 7,5 per cento del
costo complessivo di produzione e alla condizione che Art. 23.
siano direttamente imputabili esclusivamente alla specifi-
ca opera audiovisiva per la quale si richiede il beneficio; Richiesta definitiva
b) i costi relativi alle voci «Soggetto e sceneggia-
tura»; «Direzione»; «Attori principali», così detti «costi 1. A pena di decadenza, i soggetti interessati presen-
sopra la linea», al lordo delle ritenute fiscali e al netto dei tano, entro centottanta giorni dal termine delle attività,
relativi contributi previdenziali e dei riflessi oneri sociali, apposita richiesta definitiva alla DG Cinema, da redigersi
sono ammissibili nella misura massima del 30 per cento su modelli predisposti dalla DG Cinema medesima. La
del costo complessivo di produzione; richiesta deve essere sottoscritta anche dal legale rappre-
c) il compenso per la produzione («producer fee») e sentante della società di produzione estera committen-
le spese generali dell’impresa non sono computabili nel te. Nella richiesta deve essere specificato, per ciascuna
costo eleggibile e sono imputabili ciascuna per un am- opera:
montare massimo pari al 7,5 per cento del costo comples- a) il costo complessivo e il costo eleggibile di produ-
sivo di produzione. zione, con attestazione di effettività delle spese sostenu-
2. Il costo eleggibile al credito d’imposta include le te, rilasciata dal presidente del collegio sindacale ovvero
spese di produzione ovvero di post-produzione, effettuate da un revisore contabile o da un professionista iscritto
sul territorio italiano. nell’albo dei revisori contabili, dei dottori commerciali-
sti e degli esperti contabili, dei periti commerciali o in
quello dei consulenti del lavoro, nelle forme previste
Art. 22. dall’ art. 13, comma 2, del decreto-legge 28 marzo 1997,
n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 mag-
Richiesta preventiva gio 1997, n. 140 , ovvero dal responsabile del centro di
assistenza fiscale;
1. Il credito d’imposta previsto nel presente Capo spet-
ta a condizione che l’impresa di produzione esecutiva ov- b) l’ammontare delle spese di produzione effettua-
vero di post-produzione presenti, non oltre novanta giorni te sul territorio italiano, nonché quelle sostenute in altro
prima della data di inizio delle fasi di lavorazione, alla Stato membro dell’Unione europea;
DG Cinema la richiesta preventiva, da redigersi su mo- c) l’ammontare del credito d’imposta maturato e
delli predisposti dalla medesima DG Cinema, sottoscritta quello già utilizzato, nonché il mese dal quale è inizial-
anche dal legale rappresentante della società di produzio- mente sorto il diritto all’utilizzo del credito d’imposta;
ne estera committente, contenente i seguenti elementi: d) l’utilizzo effettivo del credito d’imposta, suddi-
a) l’attestazione del rispetto dei requisiti di eleggi- viso per esercizio finanziario, e l’eventuale importo an-
bilità culturale, secondo i parametri di cui alla Tabella cora da utilizzare entro i termini di cui al comma 3 del
A allegata al decreto emanato ai sensi dell’art. 15 del- presente articolo;

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e) l’avvenuta presentazione delle dichiarazioni e 2. A pena di decadenza, ai fini dell’art. 12, comma 6
comunicazioni di cui al comma 1 dell’art. 22 del presen- della legge n. 220 del 2016, il produttore comunica alla
te decreto; DG Cinema, in modalità telematica, sulla base dei mo-
f) la dichiarazione del legale rappresentante, rila- delli predisposti dalla DG Cinema medesima, i dati e le
sciata ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della informazioni, in suo possesso, ivi inclusi quelli relativi
Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di osservanza dei allo sfruttamento economico dell’opera, ai fini della valu-
contratti collettivi nazionali di categoria. tazione dell’impatto economico, industriale e occupazio-
nale dell’opera medesima sul territorio italiano.
2. L’impresa di produzione esecutiva e di post-produ-
zione comunica telematicamente alla DG Cinema, con ri- 3. A pena di decadenza del beneficio, le imprese di
ferimento a ciascuna opera, gli effettivi utilizzi del credito produzione esecutiva e di post-produzione devono pre-
d’imposta e l’aggiornamento del piano di utilizzo di cui al vedere, per l’opera audiovisiva oggetto del beneficio, in
comma 1, lettera d), del presente articolo. presenza di concrete condizioni di rischio, le seguenti
forme di copertura assicurativa: danni alla pellicola o al
3. Con riferimento al piano di utilizzo risultante al supporto digitale, difetti di trattamento di pellicola, mec-
30 settembre di ciascun anno, l’impresa di produzione canici e relativi al supporto digitale («faulty stock»), in-
esecutiva e di post-produzione decade dal beneficio per la terruzione lavorazione («cast insurance»), fermo tecnico
parte dell’importo del credito d’imposta, risultante anco- («extra expense»), infortuni troupe e attori, responsabilità
ra da utilizzare nell’anno medesimo e non effettivamente civile generale e dipendenti.
utilizzata entro il 31 dicembre, ad eccezione di una tol-
leranza del 5 per cento del credito d’imposta inserito nel 4. A pena di decadenza del beneficio, l’impresa di pro-
piano di utilizzo per l’anno di riferimento, che può essere duzione esecutiva e di post-produzione ha l’obbligo di
utilizzato entro i termini previsti all’art. 22 del presente prevedere contrattualmente che nell’opera venga inserito,
decreto, comma 1, lettera c). Con riferimento ai manca- nei titoli di coda, il logo del Ministero.
ti utilizzi, possono essere ammesse deroghe per cause di
forza maggiore tempestivamente comunicate, debitamen- Capo VI
te documentate e circostanziate. ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI DA PARTE DI IMPRESE ESTERNE
4. La DG Cinema, verificata la disponibilità delle risor- AL SETTORE CINEMATOGRAFICO E AUDIOVISIVO
se limitatamente all’eventuale maggiore importo di cui
al comma 5 del presente articolo, comunica ai soggetti
interessati, entro sessanta giorni dalla data di ricezione Art. 25.
della richiesta definitiva, l’importo del credito spettante Oggetto e requisiti
definitivo.
5. Nel caso in cui l’ammontare dei costi eleggibili in- 1. Il presente Capo stabilisce le disposizioni applica-
dicati nella richiesta definitiva ecceda di oltre il 10 per tive del credito d’imposta riconosciuto in percentuale
cento l’ammontare dei costi eleggibili indicati nella ri- sull’apporto in denaro effettuato per la produzione di ope-
chiesta preventiva, il credito d’imposta verrà attribuito in re cinematografiche dalle imprese esterne, come definite
relazione all’ammontare dei costi eleggibili indicati nella all’art. 2, comma 3, lettera e), del presente articolo, asso-
richiesta preventiva maggiorati comunque non oltre il 10 ciate in partecipazione, ai sensi dell’art. 2549 del codice
per cento. civile, alle imprese di produzione cinematografica.
6. Il credito d’imposta deve essere comunque utilizzato 2. Il credito d’imposta di cui al presente Capo è conces-
entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello so nei limiti degli importi stabiliti per tale finalità con il
in cui la DG Cinema ha effettuato la comunicazione in decreto di riparto di cui all’art. 13, comma 5, della legge
merito al riconoscimento del credito d’imposta di cui al n. 220 del 2016.
comma 2 dell’art. 22. 3. I benefici previsti nel presente Capo sono preclusi ai
seguenti soggetti:
Art. 24. a) le imprese, comprese le industrie tecniche cine-
Utilizzo del credito di imposta e ulteriori matografiche e di produzione esecutiva, che abbiano con-
adempimenti da parte dei beneficiari cluso accordi di fornitura di beni e servizi in relazione
all’opera a cui l’apporto è destinato. Non si considera
1. Il credito d’imposta di cui al presente Capo matura accordo di fornitura di beni e servizi quello avente ad og-
ed è utilizzabile a partire dal giorno 10 del mese successi- getto l’inserimento a scopo promozionale di inquadrature
vo a quello in cui si verificano congiuntamente le seguen- di marchi e prodotti;
ti condizioni: b) le imprese appartenenti al medesimo gruppo
a) la DG Cinema abbia comunicato il riconoscimen- dell’impresa di produzione cui l’apporto è destinato, ov-
to dell’eleggibilità culturale e il riconoscimento del credi- vero le imprese soggette, ai sensi dell’art. 2497 del codice
to d’imposta teorico spettante; civile, a medesima direzione e coordinamento dell’im-
presa di produzione, le imprese controllate e collegate ai
b) le spese di produzione di cui all’art. 21 del presen- sensi dell’art. 2359 del codice civile, ovvero legate, diret-
te Capo siano sostenute ai sensi dell’art. 109 del TUIR; tamente o indirettamente, da un rapporto di partecipazio-
c) sia avvenuto l’effettivo pagamento delle spese di ne, nonché i soggetti comunque correlati al beneficiario
cui alla lettera b). o di fatto riconducibili al medesimo soggetto economico.

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L’attività di direzione e coordinamento, il controllo e il 3. I crediti d’imposta di cui al presente articolo spetta-
collegamento rilevano anche se esercitati indirettamente no a condizione che:
ovvero congiuntamente. Rileva altresì l’eventuale coinci- a) gli apporti siano interamente indicati nel piano fi-
denza di soggetti nei ruoli di amministrazione, rappresen- nanziario a copertura del fabbisogno finanziario relativo
tanza, o comunque in posizioni apicali per le imprese di al costo di produzione del film;
produzione e le imprese esterne, nonché eventuali rappor-
ti di parentela o affinità, entro il secondo grado, tra i sog- b) gli apporti rappresentino almeno il 5 per cento
getti che ricoprono tali cariche nelle imprese coinvolte; del costo eleggibile di produzione, come indicato nella
richiesta definitiva prevista all’art. 29, comma 1, del pre-
c) le associazioni culturali e le fondazioni senza sco- sente decreto;
po di lucro; c) gli importi riconosciuti all’impresa esterna a titolo
d) le imprese in possesso di classificazione ATECO di restituzione dell’apporto non superino il 70 per cento
J 59.1; dell’apporto stesso per le opere di cui al comma 1, ovve-
ro non superino il 60 per cento dell’apporto stesso per le
e) i soggetti di cui alle lettere c), d), e), h) e q) di cui opere di cui al comma 2 del presente articolo;
all’art. 2 del TUSMAR; d) ai fini della restituzione dell’apporto nonché del
f) le imprese che facciano parte di un gruppo di im- riconoscimento di utili all’investitore esterno, siano utiliz-
prese che includa una o più imprese cinematografiche o zati esclusivamente proventi derivanti dallo sfruttamento
audiovisive. economico dell’opera, di pertinenza del produttore, non
inseriti nel piano finanziario a copertura del costo com-
4. Il credito d’imposta di cui al presente Capo è rico- plessivo di produzione e maturati, a prescindere dal mo-
nosciuto in relazione agli investimenti effettuati per la mento dell’incasso, dopo l’ottenimento del nulla osta di
produzione di film che abbiano la nazionalità italiana, ai proiezione in pubblico; ai fini della restituzione dell’ap-
sensi degli articoli 5 e 6 della legge n. 220 del 2016 e porto nonché del riconoscimento degli utili sono utiliz-
che abbiano i requisiti di eleggibilità culturale di cui alla zabili i proventi derivanti dallo sfruttamento economico
Tabella A, allegata al decreto emanato ai sensi dell’art. 15 dell’opera in Paesi diversi dall’Italia, non inseriti nel pia-
della medesima legge. no finanziario, maturati non prima di trenta giorni suc-
cessivi alla data di stipula del contratto di associazione in
5. Le opere audiovisive eleggibili al credito d’imposta di partecipazione;
cui al presente Capo sono le opere cinematografiche o film.
e) gli apporti siano versati e i relativi contratti regi-
6. A pena di decadenza, ai fini dell’art. 12, comma 6 strati entro la data della presentazione della richiesta di
della legge n. 220 del 2016, l’impresa cinematografica rilascio del nulla osta di proiezione in pubblico del film,
comunica alla DG Cinema, in modalità telematica, sulla di cui alla legge 21 aprile 1962, n. 161;
base dei modelli predisposti dalla DG Cinema medesima, f) la restituzione totale ovvero parziale dell’apporto
i dati e le informazioni in suo possesso, ivi inclusi quel- all’impresa esterna, nei limiti di quanto indicato nel pre-
li relativi allo sfruttamento economico dell’opera, ai fini sente articolo, non avvenga prima di tre mesi decorrenti
della valutazione dell’impatto economico, industriale e dalla data di ottenimento del nulla osta di proiezione in
occupazionale dell’opera medesima sul territorio italiano. pubblico;
g) almeno l’80 per cento degli apporti risultino spesi
Art. 26. sul territorio nazionale secondo le disposizioni sul calco-
lo delle spese sostenute sul territorio italiano ai fini del
Credito d’imposta per gli apporti alla produzione vincolo della territorialità previste nel decreto emanato ai
cinematografica da parte di imprese esterne al settore sensi dell’art. 15 della legge n. 220 del 2016.
4. Nel caso di produzioni associate tra due o più co-
1. Alle imprese esterne, come definite nell’art. 2, com- produttori, le condizioni di cui al comma 3 del presen-
ma 3, lettera e), del presente decreto, è riconosciuto un te articolo si applicano anche pro quota ad ogni singolo
credito d’imposta nella misura del 30 per cento degli ap- co-produttore.
porti in denaro versati a titolo di investimento di rischio 5. Il credito di cui al presente Capo non è cedibile.
per la produzione di film di nazionalità italiana di lungo-
metraggio, in esecuzione di contratti di associazione in 6. L’investimento di cui al presente articolo può esse-
partecipazione stipulati con produttori indipendenti ita- re effettuato anche indirettamente per il tramite di gruppi
liani ai sensi dell’art. 2549 del codice civile, fino all’im- di investimento collettivo nell’audiovisivo, come definiti
porto massimo annuo di euro 1.000.000 per impresa e di all’art. 2, comma 3, lettera f) del presente decreto. In tal
euro 2.000.000 per gruppo di imprese. A decorrere dal caso, il credito d’imposta spetta al gruppo di investimento
1° gennaio 2020, il credito di cui al presente comma è collettivo ovvero, in alternativa ai singoli investitori, in
riconosciuto nella misura del 20 per cento. misura proporzionale agli investimenti effettuati nei grup-
pi, come risultanti dal bilancio approvato relativo all’eser-
2. L’aliquota di cui al precedente comma è elevata al cizio in cui è effettuato l’investimento agevolato. È fatto
40 per cento nel caso di apporti in denaro effettuati per la obbligo ai gruppi di comunicare alla DG Cinema gli inve-
produzione di opere che abbiano ricevuto i contributi se- stimenti effettuati, allegando apposita certificazione atte-
lettivi di cui all’art. 26 della legge n. 220 del 2016, fermo stante i contratti stipulati con gli investitori, che devono
restando i limiti di cui al comma 1. essere redatti in forma scritta e regolarmente registrati.

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7. Gli investimenti di cui al comma 6 rilevano, per i c) la dichiarazione del legale rappresentante dell’im-
singoli investitori, nel medesimo periodo d’imposta in presa di produzione cinematografica e del legale rap-
cui avrebbero rilevato se effettuati dai gruppi per conto presentante dell’investitore esterno, redatta ai sensi
proprio. Per i gruppi di investimento che investono in dell’art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica
opere cinematografiche, il limite di 1.000.000 di cui al 28 dicembre 2000, n. 445, attestante l’assenza di accordi
comma 1 è innalzato a 4.000.000. di qualsivoglia natura tendenti e finalizzati a modifica-
re, in qualunque modo, l’assetto economico e finanziario
Art. 27. dell’associazione in partecipazione;
d) il piano finanziario preventivo, contenente l’indi-
Costo complessivo e costo eleggibile delle opere cazione e l’ammontare delle fonti finanziarie di copertura
del fabbisogno finanziario relativo al costo complessivo
1. Le componenti del costo complessivo e del costo di produzione del film; il piano finanziario deve includere
eleggibile del film sono indicate nella Tabella B allegata l’intero ammontare dell’apporto in denaro dell’investito-
al decreto emanato ai sensi dell’art. 15 della legge n. 220 re esterno;
del 2016, e ulteriormente specificate nella modulistica
predisposta dalla DG Cinema. e) la dichiarazione da parte dell’impresa di produ-
zione cinematografica e dell’investitore esterno che atte-
2. La base di calcolo del credito d’imposta riservato sti che le suddette imprese non ricadono nelle situazio-
alle imprese esterne corrisponde all’apporto in denaro ni preclusive indicate all’art. 25, comma 3 del presente
eseguito e versato in esecuzione dei contratti di associa- decreto;
zione in partecipazione stipulati, ai sensi dell’art. 2549
del codice civile, con il produttore cinematografico entro f) la dichiarazione del legale rappresentante dell’im-
la quota massima del 49 per cento del costo eleggibile di presa di produzione, rilasciata ai sensi dell’art. 47 del
produzione del film, come definito nel decreto emanato decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
ai sensi dell’art. 15 della legge n. 220 del 2016, ed entro i 2000, n. 445, di osservanza dei contratti collettivi nazio-
limiti della quota afferente al produttore cinematografico. nali di categoria.
4. Entro sessanta giorni dalla ricezione della richiesta
Art. 28. preventiva prevista per le opere cinematografiche dal
decreto emanato ai sensi dell’art. 15 della legge n. 220
Richiesta preventiva del 2016, la DG Cinema, verificata la disponibilità delle
risorse, comunica il riconoscimento o il mancato ricono-
1. A pena di decadenza, il credito d’imposta alle impre- scimento dell’eleggibilità culturale del film ai sensi del
se esterne spetta a condizione che la richiesta preventiva citato decreto.
prevista per le opere cinematografiche nel decreto emana-
to ai sensi dell’art. 15 della legge n. 220 del 2016 sia pre- Art. 29.
sentata, ovvero la stessa sia integrata, entro trenta giorni
dalla data registrazione dei contratti di associazione in Richiesta definitiva
partecipazione indicati all’art. 26, comma 1, del presente
decreto, e comunque non oltre la data di richiesta di rila- 1. A pena di decadenza, il credito d’imposta di cui al
scio del nulla osta di proiezione in pubblico del film, di presente Capo, spetta a condizione che entro i termini pre-
cui alla legge 21 aprile 1962, n. 161, qualora tale richie- visti per le opere cinematografiche dal decreto emanato ai
sta sia effettuata antecedentemente al suddetto termine di sensi dell’art. 15 della legge n. 220 del 2016, l’impresa di
trenta giorni. produzione cinematografica presenti alla DG Cinema la
2. Nel caso in cui la presentazione della richiesta del richiesta definitiva prevista nel decreto medesimo; le ri-
nulla osta di proiezione in pubblico del film, di cui alla chieste presentate prima dell’ottenimento del nulla osta di
legge 21 aprile 1962, n. 161, avvenga prima della sca- proiezione in pubblico del film, di cui alla legge 21 aprile
denza di trenta giorni, prevista al comma 1 del presente 1962, n. 161, sono inammissibili. La richiesta deve conte-
articolo, gli adempimenti di cui al medesimo comma 1, nere i seguenti elementi:
devono essere effettuati entro la data di richiesta di rila- a) il piano finanziario definitivo, contente l’indica-
scio del suddetto nulla osta di proiezione in pubblico. zione e l’ammontare delle fonti finanziarie di copertura
del fabbisogno finanziario relativo al costo complessivo
3. La richiesta preventiva, di cui al comma 1 del pre- di produzione del film, e che includa l’intero ammonta-
sente articolo, deve contenere i seguenti elementi: re dell’apporto in denaro dell’impresa esterna. Il piano
a) il contratto registrato di associazione in partecipa- finanziario definitivo deve contenere una dichiarazione,
zione di cui all’art. 26, comma 1, del presente decreto re- redatta dal legale rappresentante dell’impresa di produ-
datto sulla base dei modelli predisposti dalla DG Cinema, zione cinematografica ai sensi dell’art. 47 del decreto del
ovvero sulla base delle linee guida predisposte dalla DG Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, at-
Cinema medesima; testante che i flussi economici e finanziari relativi all’as-
b) le generalità delle imprese esterne che eseguono sociazione in partecipazione sono debitamente indicati
gli apporti, incluso il rispettivo codice fiscale, l’ammon- nelle scritture contabili della società;
tare degli apporti concordati e il credito d’imposta ad b) la ricevuta di versamento dell’apporto in denaro
essi spettante; da parte dell’impresa esterna per la produzione del film;

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c) la dichiarazione del legale rappresentante 3. Il mancato rispetto delle condizioni previste per il
dell’impresa di produzione, rilasciata ai sensi dell’art. 47 credito di imposta di cui al presente Capo e, in particolare,
del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre delle misure di cui al presente articolo, comporta la revo-
2000, n. 445, di osservanza dei contratti collettivi nazio- ca del beneficio, il recupero del beneficio eventualmente
nali di categoria; già fruito, maggiorato di interessi e sanzioni secondo leg-
ge, e l’impossibilità per l’impresa di produzione cinema-
d) la suddivisione dell’utilizzo del credito d’impo- tografica e per l’impresa esterna di fruire, nei successivi
sta da parte dell’impresa esterna, per l’esercizio finan- cinque anni, del credito d’imposta di cui al presente Capo.
ziario in corso al momento del riconoscimento da parte
della DG Cinema del credito spettante, e nei due esercizi
successivi. Capo VII
2. L’impresa di produzione, entro trenta giorni dall’ef- DISPOSIZIONI FINALI
fettuazione del trasferimento dall’impresa di produzione
cinematografica all’associato delle risorse finanziarie
relative all’accordo di associazione in partecipazione, Art. 31.
trasmette alla DG Cinema la documentazione bancaria
comprovante il trasferimento medesimo.
Cedibilità del credito d’imposta
3. Entro sessanta giorni dalla data di ricezione della
richiesta definitiva prevista per le opere cinematografi- 1. I crediti d’imposta di cui al presente decreto, fatto
che dal decreto emanato ai sensi dell’art. 15 della leg- salvo quanto previsto all’art. 26, comma 5, del presente
ge, integrata ai sensi del comma 1 del presente articolo, decreto nel rispetto delle disposizioni di cui agli articoli
la DG Cinema, verificata la disponibilità delle risorse, 1260 e seguenti del codice civile, sono cedibili dal bene-
comunica, anche alle imprese esterne, l’importo del ficiario a intermediari bancari, ivi incluso l’Istituto per il
credito loro spettante.Gli importi dei crediti d’imposta credito sportivo, finanziari e assicurativi sottoposti a vi-
spettanti riconosciuti ai sensi del presente articolo sono gilanza prudenziale.
fruibili, da parte delle imprese, a partire dal giorno 10
del mese successivo alla data di comunicazione di cui al 2. I cessionari possono utilizzare il credito ceduto solo
periodo precedente. in compensazione dei propri debiti d’imposta o contribu-
tivi, ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo n. 241 del
4. Il credito d’imposta deve essere comunque utilizzato 1997, esclusivamente tramite i servizi telematici offerti
da parte dell’impresa esterna entro il 31 dicembre del se- dall’Agenzia delle entrate. Ai sensi dell’art. 3, comma 4,
condo anno successivo a quello in cui la DG Cinema ha ef- del presente decreto i crediti d’imposta sono indicati, an-
fettuato la comunicazione in merito al riconoscimento del che con riferimento all’eventuale cessionario del credito,
credito d’imposta di cui al comma 3 del presente articolo. sia nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di
riconoscimento del credito, sia nella dichiarazione dei
Art. 30. redditi relativa al periodo di imposta in cui i crediti sono
utilizzati, evidenziando distintamente l’importo ricono-
Misure antielusive sciuto e maturato da quello utilizzato.
3. Resta fermo, ai sensi dell’art. 21 della legge n. 220
1. Il credito di imposta previsto al presente Capo de- del 2016, il potere di accertamento, il recupero delle
cade qualora non vengano rispettate le condizioni di cui maggiori imposte dovute e l’accertamento delle sanzioni
all’art. 26, commi 3 e 4. relative alla spettanza del credito d’imposta ceduto nei
2. In particolare, il credito di imposta non è ricono- confronti del cedente.
sciuto o decade:
4. Ai fini della cessione del credito di imposta, il bene-
a) in caso di clausole contrattuali ovvero di pattui- ficiario richiede alla DG Cinema l’attestazione in meri-
zioni collaterali al contratto di associazione in partecipa- to al riconoscimento e all’effettività del diritto al credito
zione tra l’impresa di produzione e l’impresa esterna vol- maturato alla data della richiesta medesima.
te a rendere inefficaci le condizioni previste nell’art. 26,
comma 3, e a ridurre ovvero eliminare l’effettiva parteci- 5. A tal fine il beneficiario comunica il valore del cre-
pazione, da parte degli associati, al rischio economico e dito maturato sulla base del costo eleggibile sostenuto
finanziario relativo alla realizzazione e allo sfruttamento alla data di cui al precedente comma, con l’attestazione
economico del film; di effettività rilasciata dai soggetti accreditati, secondo
le modalità previste da apposito decreto del Direttore ge-
b) qualora l’apporto in denaro dell’investitore ester- nerale Cinema.
no non sia utilizzato interamente da parte dell’impresa di
produzione a copertura del fabbisogno finanziario relati- 6. Entro sessanta giorni dalla data di ricezione della
vo al costo complessivo di produzione del film; richiesta di cui al comma 4, la DG Cinema verifica l’ef-
fettività del credito maturato e, in presenza degli altri re-
c) nel caso in cui nelle scritture contabili delle im- quisiti previsti dalla legge e dal presente decreto, rilascia
prese non siano debitamente indicati i flussi economici l’attestazione di cui al comma 4. È fatta salva la facoltà di
e finanziari relativi all’associazione in partecipazione. cui all’art. 32, comma 5.

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7. Ai fini dell’utilizzo in compensazione del credito ce- 8. In caso di dichiarazioni mendaci o di omesse di-
duto da parte del cessionario, secondo le modalità di cui chiarazioni di cui al comma 7 del presente articolo o di
all’art. 3 del presente decreto, il cedente è tenuto a comuni- falsa documentazione prodotta in sede di richiesta per il
care alla DG Cinema i dati anagrafici e il codice fiscale del riconoscimento dei crediti d’imposta di cui al presente
cessionario stesso, nonché l’importo del credito ceduto. La decreto, oltre alla revoca del contributo concesso e alla
DG Cinema comunica al cedente e al cessionario l’accet- sua intera restituzione, maggiorata di interessi e sanzioni
tazione della cessione del credito. Gli importi dei crediti secondo legge, è disposta, ai sensi dell’art. 37 della legge
d’imposta sono fruibili, da parte dei cessionari, a partire n. 220 del 2016, l’esclusione dalle agevolazioni previste
dal giorno 10 del mese successivo alla data di accettazione dalla medesima legge, per cinque anni, del beneficiario
della cessione del credito da parte della DG Cinema. nonché di ogni altra impresa che comprenda soci, ammi-
nistratori e legali rappresentanti di un’impresa esclusa ai
sensi del presente comma.
Art. 32.
9. Per i soggetti che presentano istanza di accesso ai
Monitoraggio e sanzioni crediti d’imposta previsti nel presente decreto per un
importo annuo pari o superiore a euro 150.000, la DG
1. La DG Cinema, qualora, a sèguito dei controlli ef- Cinema provvede a richiedere alla competente Prefettura
fettuati, accerti l’indebita fruizione, anche parziale, dei la documentazione antimafia, di cui al decreto legislati-
crediti d’imposta di cui al presente decreto per il mancato vo 6 settembre 2011, n. 159. Trascorsi trenta giorni dalla
rispetto delle condizioni richieste dalla norma, ovvero a predetta richiesta, sempre che siano state soddisfatte tutte
causa dell’inammissibilità dei costi sulla base dei quali è le altre condizioni e requisiti previsti nel presente decreto,
stato determinato l’importo fruito, provvede al recupero il credito d’imposta teorico viene concesso sotto clausola
del relativo importo, maggiorato di interessi e sanzioni risolutiva espressa, ai sensi dell’art. 92, comma 3, del ci-
secondo legge. tato decreto legislativo n. 159 del 2011.
2. Il recupero del credito d’imposta indebitamente uti- 10. Con riferimento al credito d’imposta di cui al Capo
lizzato è effettuato entro il 31 dicembre del quarto anno IV del presente decreto, gli uffici dell’Amministrazio-
successivo a quello in cui il credito è stato revocato o ri- ne finanziaria e la SIAE procedono, anche attraverso
determinato. Per quanto non espressamente disciplinato l’accesso contestuale allo svolgimento dello spettacolo
dal presente decreto, si applicano le disposizioni in ma- e sulla base di criteri stabiliti annualmente, al control-
teria di liquidazione, accertamento, riscossione e conten- lo degli esercenti, al fine della rilevazione periodica dei
zioso, previste per le imposte sui redditi. dati relativi agli incassi da bigliettazione e al numero dei
titoli di accesso rilasciati. In sede di prima applicazione
3. L’Agenzia delle entrate, in ogni caso, comunica te- del presente decreto, l’attività di controllo è svolta sulla
lematicamente alla DG Cinema l’eventuale indebita fru- base della Convenzione stipulata il 15 dicembre 2009 fra
izione, totale o parziale, del credito di imposta accertata Agenzia delle entrate e SIAE.
nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo.
4. Ai fini dell’attività di monitoraggio e controllo, Art. 33.
l’Agenzia delle entrate e la DG Cinema concordano, en-
tro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del presen- Controllo della spesa
te decreto, le modalità telematiche per la trasmissione dei
dati relativi alle agevolazioni disciplinate dal presente de- 1. Con decreto del Ministro, adottato ai sensi dell’art. 13
creto utilizzate in compensazione ai sensi dell’art. 17 del della legge n. 220 del 2016, è stabilito il limite massimo
decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. annuo di risorse destinato a ciascuna delle tipologie di
credito d’imposta previste dalla medesima legge, fermo
5. La DG Cinema può in ogni momento richiedere ulte- rimanendo quanto previsto dall’art. 13, commi 4 e 6, e
riore documentazione ritenuta necessaria al fine di verifi- dall’art. 21, comma 6, della medesima legge.
care la rispondenza degli elementi comunicati ai requisiti
di ammissibilità dei benefici previsti nel presente decreto. 2. Le richieste di credito d’imposta di cui agli articoli 6,
comma 1, 11, comma 1, 18, comma 1, 22, comma 1, 28,
6. Le Amministrazioni competenti, nell’ambito dei ri- comma 1, possono essere presentante, per ciascun anno,
spettivi poteri istituzionali in materia di attività di con- nelle tre sessioni di seguito specificate:
trollo sul corretto adempimento degli obblighi contribu-
tivi e fiscali da parte dei beneficiari, possono disporre a) prima sessione: dal 1° febbraio al 15 maggio;
appositi controlli, sia documentali sia tramite ispezioni in b) seconda sessione: dal 16 giugno al 15 settembre;
loco, finalizzati alla verifica della corretta fruizione delle
agevolazioni. c) terza sessione: dal 15 ottobre al 30 dicembre.
3. I termini previsti negli articoli di cui al comma 2
7. I soggetti beneficiari sono tenuti a comunicare tem- sono sospesi nei periodi intercorrenti fra le sessioni di cui
pestivamente alla DG Cinema l’eventuale perdita, succes- al medesimo comma 2.
sivamente all’accoglimento dell’istanza di agevolazione
ovvero nelle more della comunicazione da parte della DG 4. I termini di cui al comma 2, se scadono in un giorno
Cinema del credito spettante definitivo, dei requisiti di festivo o prefestivo, sono prorogati al primo giorno se-
ammissibilità ai benefici previsti dal presente decreto. guente non festivo.

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25-5-2018 Supplemento ordinario n. 24 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 120

5. La DG Cinema istruisce in ordine cronologico le 3. Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione dei
richieste previste dal presente decreto e, verificata la modelli di cui al comma 1, i soggetti interessati pos-
completezza della domanda, la rispondenza ai requisiti sono integrare le comunicazioni o richieste preventive
previsti nella legge n. 220 del 2016 e nei decreti attuati- eventualmente presentate alla DG Cinema ai sensi, ri-
vi, nonché la effettiva disponibilità di risorse, provvede spettivamente, del decreto ministeriale 7 maggio 2009,
a riconoscere i crediti d’imposta richiesti, nella misura e successive modificazioni, dei decreti ministeriali
prevista, e a prenotare le relative somme. 21 gennaio 2010, e successive modificazioni, del decre-
to ministeriale 5 febbraio 2015, e successive modifica-
6. Entro tre giorni dall’apertura rispettivamente della zioni, tra il 1° gennaio 2017 e la data di pubblicazione
seconda e della terza sessione, la DG Cinema pubbli- del presente decreto, al fine di accedere ai crediti di im-
ca un avviso sul proprio sito istituzionale contenente posta di cui al presente decreto e secondo le modalità da
l’indicazione delle risorse ancora disponibili per l’anno questo stabilite.
in corso, al netto delle somme relative ai crediti di im-
posta riconosciuti, ai sensi del comma 4 5 del presente
articolo, nelle sessioni precedenti, nonché delle somme 4. Il credito d’imposta per la distribuzione internazio-
relative al credito di imposta di cui al Capo IV del pre- nale di cui al Capo II del presente decreto spetta per le
sente decreto. spese sostenute a decorrere dal 1° gennaio 2017.

Art. 34. 5. Per le opere la cui distribuzione internazionale di


cui al Capo II è avvenuta nel periodo compreso tra il
Abrogazioni 1° gennaio 2017 e la data di pubblicazione del presente
decreto, la richiesta di riconoscimento del credito d’im-
1. A decorrere dalla data di pubblicazione del presen- posta deve essere presentata entro 30 giorni dalla data di
te decreto sono abrogati: pubblicazione del presente decreto.
a) il decreto ministeriale 21 gennaio 2010, recante
«Disposizioni applicative dei crediti d’imposta concessi 6. Il termine di cui all’art. 12, comma 1, del pre-
alle imprese non appartenenti al settore cineaudiovisivo sente decreto, nel caso i lavori per gli interventi di cui
e alle imprese di distribuzione ed esercizio cinemato- all’art. 10 siano stati avviati a partire dal 1° gennaio
grafico per attività di produzione e distribuzione di ope- 2016 e completati prima della pubblicazione del pre-
re cinematografiche», e successive modificazioni; sente decreto, decorre dalla data di pubblicazione dei
modelli di cui al comma 1 del presente articolo.
b) il decreto ministeriale 21 gennaio 2010, re-
cante «Disposizioni applicative dei crediti d’imposta
concessi alle imprese di esercizio cinematografico per 7. Le disposizioni di cui al Capo IV del presente de-
l’introduzione e acquisizione di impianti e apparecchia- creto si applicano dal 1° gennaio 2018.
ture destinate alla proiezione digitale», e successive
modificazioni.
8. Fermo restando quanto previsto dal comma 2 del
2. A decorrere dal 1 gennaio 2018 cessa di avere ef- presente articolo, i decreti del Direttore generale Ci-
ficacia il decreto del Ministro delle finanze, di concer- nema previsti dal presente decreto sono adottati entro
to con il Ministro del tesoro, del bilancio e della pro- trenta giorni dalla data di pubblicazione del medesimo
grammazione economica e con il Ministro per i beni e decreto.
le attività culturali, 22 settembre 2000, n. 310, recante
«Regolamento relativo alla definizione delle condizioni Il presente decreto sarà trasmesso agli organi di
e dei criteri per la concessione di un credito d’imposta controllo.
per gli esercenti le sale cinematografiche, da adottarsi
ai sensi dell’art. 20, comma 2, del decreto legislativo
n. 60 del 1999». Roma, 15 marzo 2018

Art. 35.
Il Ministro dei beni
Disposizioni transitorie e finali e delle attività
culturali e del turismo
1. Entro trenta giorni dalla pubblicazione del presente FRANCESCHINI
decreto, la DG Cinema predispone e pubblica gli appo-
siti modelli per la presentazione delle richieste per il
riconoscimento dei crediti di imposta di cui al presente Il Ministro dell’economia
decreto. e delle finanze
PADOAN
2. Per l’anno 2017, le richieste di credito d’imposta
possono essere presentate in due sessioni stabilite, entro Registrato alla Corte dei conti il 20 aprile 2018
cinque giorni dalla pubblicazione del presente decreto, Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro e
con apposito decreto del Direttore generale Cinema. politiche sociali, reg.ne prev. n. 936

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ALLEGATO

TABELLA 1
Spese di distribuzione
(ulteriormente specificate nella modulistica predisposta dalla DG Cinema)

1. SPAZI PUBBLICITARI
2. MATERIALI PUBBLICITARI E MARKETING
3. UFFICIO STAMPA E PROMOZIONE
4. EDIZIONE E REALIZZAZIONE COPIE

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TABELLA 2
Aliquote del credito d’imposta per la distribuzione cinematografica

Media stagione
Periodo natalizio Periodo estivo
(16 gennaio-31 maggio e
(7 dicembre-15 gennaio) (1° giugno-31 agosto)
1° settembre-6 dicembre)
limite limite limite
massimo di massimo di massimo
aliquota aliquota aliquota
credito credito di credito
per film per film per film
Produttore
che
30% euro 150.000 40% euro 360.000 40% nessuno
distribuisce il
proprio film
Distributore
20% euro 120.000 30% euro 360.000 30% nessuno
indipendente
Distributore
non
euro
indipendente e 15% 20% euro 240.000 30% nessuno
120.000
distributore
non europeo

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TABELLA 3
Tipologia spese sostenute per la distribuzione internazionale di opere
cinematografiche, televisive e web di nazionalità italiana
(ulteriormente specificate nella modulistica predisposta dalla DG Cinema)

1. Realizzazione Master DCP con sottotitoli in lingua diversa dall’italiano


2. Spese di spedizione di materiale di proiezione, documentazione, materiali
tecnici
3. Spese di viaggio e ospitalità di talents, delegati di produzione e rappresentanti
della società di vendita in festival e mercati internazionali
4. Spese per eventi per il lancio del film all’estero
5. Acquisto biglietti per le proiezioni a festival internazionali
6. Addetto Stampa per la stampa internazionale e interpreti per i talents
7. Spese per la submission dei film a festival internazionali
8. Spese per realizzazione materiale promozionale, comprendente elaborazione
grafica e stampa, traduzione testi per la realizzazione di brochures, presskits,
pannelli, pagine pubblicitarie acquisto materiale fotografico quando non
reperibile presso il produttore
9. Acquisto spazi di proiezione nei mercati audiovisivi
10. Produzione trailers e promo destinati a mercati esteri, incluso acquisto diritti
per le musiche
11. Spese per la realizzazione del Sito web in lingua diversa dall’italiano
12. Spese per fornitura materiali da contratto per vendite e documentazione

Le spese elencate sono ammissibili solo qualora non siano già state imputate tra le
spese eleggibili al credito d’imposta per la distribuzione nazionale delle stesse opere

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TABELLA 4
Costi eleggibili per le imprese di esercizio cinematografico
(come specificati nella modulistica predisposta dalla DG Cinema)

x impianti di proiezione digitale e relativi accessori


x impianti audio
x impianti di climatizzazione
x impianti e attrezzature di biglietteria automatica
x impianti di produzione di energia elettrica funzionali al funzionamento e
alla sicurezza delle sale
x impianti di innovazione digitale
x arredi e poltrone
x lavori edili strettamente funzionali alla realizzazione di nuove sale, al
ripristino di sale inattive, alla ristrutturazione e all’adeguamento
strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche
x lavori e impiantistica strettamente connessi a facilitare l’accesso e la
fruizione in sala da parte delle persone diversamente abili, ivi inclusi la
dotazione per la fruizione di audioguide e sottotitoli.
x Lavori e impianti imposti da leggi dello Stato, dalle Regioni e degli Enti
locali strettamente connessi alla fruizione cinematografica

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TABELLA 5
Massimali di costo eleggibile per interventi previsti all’articolo 10, comma
1, lettera a)

Monosala
x massimale complessivo di costo eleggibile: euro 1.500.000

Multisala
x massimale di costo eleggibile per gli investimenti connessi alle parti comuni e alla
prima sala: euro 1.500.000
x incremento di massimale per ogni ulteriore sala, purché con capienza pari o superiore a
100 posti = euro 350.000
x massimale complessivo di costo eleggibile per l’intera struttura = euro 6.000.000

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TABELLA 6
Massimali di costo eleggibile per interventi di cui all’articolo 10, comma 1,
lettera b)

Massimali di costo eleggibile:


1. euro 650.000 per le monosala;
2. euro 1.250.000 per le multisala a due schermi;
3. euro 1.750.000 per le multisala a tre schermi;
4. euro 2.100.000 per le multisala a quattro schermi;
5. euro 2.250.000 per le multisala a cinque e più schermi.

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TABELLA 7
Crediti di imposta per il potenziamento dell’offerta cinematografica

Aliquote Aliquote
credito credito
Tipologia di opera o di sala d’imposta d’imposta
per le piccole o per le altre
medio imprese imprese
A1. Film italiani ed europei (alternativo ad A2 e ad
10% 8%
A3)
A2. Film italiani ed europei programmati da sale
d’essai, da mono-sale e bi-sale, nonché da sale della
comunità, come definite nell’articolo 27, comma 1,
lettera g), della legge n. 220 del 2016, gestite
direttamente da enti ecclesiastici, la cui
12% 10%
programmazione cinematografica deve rispondere a
finalità precipue di formazione sociale, culturale e
religiosa proprie delle istituzioni e degli enti ecclesiali
o religiosi nazionali da cui dipendano (alternativo ad
A1 e A3)
A3. Film italiani ed europei programmati da mono-
sale e bi-sale ubicate in comuni sotto i 15mila abitanti 15% 10%
(alternativo ad A1 e A2)
B1. Film programmati nel periodo estivo (1 giugno/31
4% 2%
agosto) (alternativo a B2)
B2. Film italiani ed europei programmati nel periodo
6% 4%
estivo (1 giugno/31 agosto) (alternativo a B1)
C. Film d’essai (a prescindere dalla nazionalità) e,
purché italiani o europei, documentari, opere prime e
seconde, opere di giovani autori, opere di animazione, 10% 8%
film con budget di produzione inferiore a 2,5 milioni,
con nazionalità italiana o europea
D. Film italiani ed europei, nonché film d’essai (a
prescindere dalla nazionalità) programmati in virtù di
accordi con istituzioni scolastiche di ogni ordine e
grado nonché in occasione di eventi, singoli o ripetuti, 7% 7%
quali festival, rassegne o incontri realizzati con
modalità diverse e alternative rispetto alla ordinaria
programmazione, ivi inclusa la multiprogrammazione

Le aliquote di cui alle lettere A, B, C e D sono cumulabili, sino a un massimo complessivo


pari al 20 per cento.

18A03382

L EONARDO C IRCELLI , redattore DELIA CHIARA, vice redattore

(WI-GU-2018-SON-019) Roma, 2018 - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

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MODALITÀ PER LA VENDITA

La «Gazzetta Ufficiale» e tutte le altre pubblicazioni dell’Istituto sono in vendita al pubblico:

— presso il punto vendita dell’Istituto in piazza G. Verdi, 1 - 00198 Roma 06-8549866


— presso le librerie concessionarie riportate nell’elenco consultabile sui siti www.ipzs.it e
www.gazzettaufficiale.it
L’Istituto conserva per la vendita le Gazzette degli ultimi 4 anni fino ad esaurimento. Le richieste per
corrispondenza potranno essere inviate a:
Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
Vendita Gazzetta Ufficiale
Via Salaria, 691
00138 Roma
fax: 06-8508-3466
e-mail: informazioni@gazzettaufficiale.it
avendo cura di specificare nell’ordine, oltre al fascicolo di GU richiesto, l’indirizzo di spedizione e di
fatturazione (se diverso) ed indicando i dati fiscali (codice fiscale e partita IVA, se titolari) obbligatori secondo il
DL 223/2007. L’importo della fornitura, maggiorato di un contributo per le spese di spedizione, sarà versato
in contanti alla ricezione.
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G A Z Z E T TA UFFICIALE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA

CANONI DI ABBONAMENTO (salvo conguaglio)


validi a partire dal 1° OTTOBRE 2013
GAZZETTA UFFICIALE - PARTE I (legislativa)
CANONE DI ABBONAMENTO
Tipo A Abbonamento ai fascicoli della serie generale, inclusi tutti i supplementi ordinari:
(di cui spese di spedizione € 257,04)* - annuale € 438,00
(di cui spese di spedizione € 128,52)* - semestrale € 239,00
Tipo B Abbonamento ai fascicoli della serie speciale destinata agli atti dei giudizi davanti alla Corte Costituzionale:
(di cui spese di spedizione € 19,29)* - annuale € 68,00
(di cui spese di spedizione € 9,64)* - semestrale € 43,00
Tipo C Abbonamento ai fascicoli della serie speciale destinata agli atti della UE:
(di cui spese di spedizione € 41,27)* - annuale € 168,00
(di cui spese di spedizione € 20,63)* - semestrale € 91,00
Tipo D Abbonamento ai fascicoli della serie destinata alle leggi e regolamenti regionali:
(di cui spese di spedizione € 15,31)* - annuale € 65,00
(di cui spese di spedizione € 7,65)* - semestrale € 40,00
Tipo E Abbonamento ai fascicoli della serie speciale destinata ai concorsi indetti dallo Stato e dalle altre pubbliche amministrazioni:
(di cui spese di spedizione € 50,02)* - annuale € 167,00
(di cui spese di spedizione € 25,01)* - semestrale € 90,00
Tipo F Abbonamento ai fascicoli della serie generale, inclusi tutti i supplementi ordinari, e dai fascicoli delle quattro serie speciali:
(di cui spese di spedizione € 383,93)* - annuale € 819,00
(di cui spese di spedizione € 191,46)* - semestrale € 431,00

N.B.: L’abbonamento alla GURI tipo A ed F comprende gli indici mensili

CONTO RIASSUNTIVO DEL TESORO


Abbonamento annuo (incluse spese di spedizione) € 56,00

PREZZI DI VENDITA A FASCICOLI


(Oltre le spese di spedizione)
Prezzi di vendita: serie generale € 1,00
serie speciali (escluso concorsi), ogni 16 pagine o frazione € 1,00
fascicolo serie speciale, concorsi, prezzo unico € 1,50
supplementi (ordinari e straordinari), ogni 16 pagine o frazione € 1,00
fascicolo Conto Riassuntivo del Tesoro, prezzo unico € 6,00

I.V.A. 4% a carico dell’Editore

PARTE I - 5ª SERIE SPECIALE - CONTRATTI PUBBLICI


(di cui spese di spedizione € 129,11)* - annuale € 302,47
(di cui spese di spedizione € 74,42)* - semestrale € 166,36

GAZZETTA UFFICIALE - PARTE II


(di cui spese di spedizione € 40,05)* - annuale € 86,72
(di cui spese di spedizione € 20,95)* - semestrale € 55,46

Prezzi di vendita di un fascicolo, ogni 16 pagine o frazione (oltre le spese di spedizione) € 1,01 (€ 0,83 + IVA)

Sulle pubblicazioni della 5ª Serie Speciale e della Parte II viene imposta I.V.A. al 22%.
Si ricorda che, in applicazione della legge 190 del 23 dicembre 2014 articolo 1 comma 629, gli enti dello Stato ivi specificati sono tenuti a versare all’Istituto
solo la quota imponibile relativa al canone di abbonamento sottoscritto. Per ulteriori informazioni contattare la casella di posta elettronica
abbonamenti@gazzettaufficiale.it.

RACCOLTA UFFICIALE DEGLI ATTI NORMATIVI


Abbonamento annuo € 190,00
Abbonamento annuo per regioni, province e comuni - SCONTO 5% € 180,50
Volume separato (oltre le spese di spedizione) € 18,00

I.V.A. 4% a carico dell’Editore

Per l’estero, i prezzi di vendita (in abbonamento ed a fascicoli separati) anche per le annate arretrate, compresi i fascicoli dei supplementi ordinari e
straordinari, devono intendersi raddoppiati. Per il territorio nazionale, i prezzi di vendita dei fascicoli separati, compresi i supplementi ordinari e
straordinari, relativi anche ad anni precedenti, devono intendersi raddoppiati. Per intere annate è raddoppiato il prezzo dell’abbonamento in corso. Le
spese di spedizione relative alle richieste di invio per corrispondenza di singoli fascicoli vengono stabilite di volta in volta in base alle copie richieste.
Eventuali fascicoli non recapitati potranno essere forniti gratuitamente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del fascicolo. Oltre tale periodo questi
potranno essere forniti soltanto a pagamento.

N.B. - La spedizione dei fascicoli inizierà entro 15 giorni dall’attivazione da parte dell’Ufficio Abbonamenti Gazzetta Ufficiale.

RESTANO CONFERMATI GLI SCONTI COMMERCIALI APPLICATI AI SOLI COSTI DI ABBONAMENTO

* tariffe postali di cui alla Legge 27 febbraio 2004, n. 46 (G.U. n. 48/2004) per soggetti iscritti al R.O.C.
€ 4,00

*45-410301180525*

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