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Inquadramento sito

Inquadramento Storico recente della zona [Rita]:

2009:

Da: Blitz Quotidiano del 19 marzo 2009

Rifiuti speciali, anche molto pericolosi, provenienti da tutta Italia, venivano smaltiti nella discarica
di Formica, in provincia di Brindisi. Il traffico illecito è stato scoperto dai carabinieri del Comando
per la Tutela dell’Ambiente, insieme con i militari del Comando provinciale, che stanno eseguendo
10 provvedimenti di custodia cautelare.

La discarica, gestita da Vincenzo Fiorillo, organizzava attraverso espedienti di ogni tipo, lo


smaltimento dei rifiuti speciali, aggirando sistematicamente la normativa vigente.

Le ordinanze di custodia cautelare hanno raggiunto produttori, intermediari, trasportatori e gestori


di impianti. Mentre si sta procedendo al sequestro di numerose aziende e mezzi.

Da un documento dei carabinieri di lega ambiente:

OPERAZIONE “FORMICA”
(Puglia, Marche, Veneto: marzo 2009)
I Carabinieri del NOE di Lecce, unitamente alla Compagnia CC di Brindisi, ha dato corso ad
un‟operazione, convenzionalmente denominata “Formica”, finalizzata all‟esecuzione di sei
ordinanze di custodia cautelare in carcere e quattro degli arresti domiciliari nei confronti di
numerosi soggetti appartenenti ad un‟organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti, gestione
non autorizzata di rifiuti, falso e rivelazione di segreti d‟ufficio.
L‟indagine, partita nel giugno del 2007, ha interessato l‟intero territorio nazionale ed ha visto la
provincia di Brindisi quale terminale di un vasto traffico di rifiuti pericolosi, non pericolosi e
tossico nocivi, dove i gestori di una nota discarica accoglievano, in disprezzo di qualsiasi norma
ambientale, numerose tonnellate di rifiuti provenienti da imprese operanti nel campo dell‟ecologia.
Tali imprese, con la compiacenza di chimici e laboratori di analisi, per consentire il conferimento in
discarica falsificavano sistematicamente le analisi di tali rifiuti declassificandoli da pericolosi a non
pericolosi consentendone l‟illecito smaltimento in discarica. La falsità documentale posta in atto
consentiva alle varie aziende di smaltire illecitamente tonnellate di rifiuti sopportando un minor
costo aziendale rispetto a quello dovuto qualora si fosse dovuto smaltire in siti autorizzati a ricevere
rifiuti pericolosi.
L‟indagine ha visto il coinvolgimento di numerose aziende della Puglia, delle Marche e del Veneto
che dolosamente ponevano in essere tali illecite attività, per le quali il Tribunale di Brindisi ha
ottenuto il sequestro delle stesse.

Legge Regionale n. 11/01 – Rinnovo procedura


di Valutazione di Impatto Ambientale
Piattaforma polifunzionale per il trattamento,
recupero e stoccaggio definitivo dei rifiuti
speciali non pericolosi in loc. Formica –
Comune di Brindisi – Prop. Formica
Ambiente S.r.l.
Sono presenti i provvedimenti presi per dare la possibilita’ nel 2008 di costruire un
polifunzionale di stoccaggio rifiuti:

Dott. Luca Limongelli, sulla scorta dell’istruttoria


ha adottato il seguente provvedimento:
- con Determina Dirigenziale n. 243 del
07.07.2004 si è provveduto ad esprimere parere
favorevole alla compatibilità ambientale
per il progetto concernente la realizzazione
della piattaforma polifunzionale per il trattamento,
recupero e stoccaggio definitivo dei
rifiuti speciali non pericolosi in loc. Formica,
nel comune di Brindisi, proposto dalla
Formica Ambiente S.r.l. – Via Groenlandia, 47
- Roma;

Inquadramento sito
Viene anche indicato alla fine il quadro di riferimento ambientale:

QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE


Il S.I.A. analizza in modo puntuale le differenti
componenti ambientali, fornendo una dettagliata
descrizione del loro stato attuale, rinvenibie
dall’analisi di diversi indicatori di letteratura.
Con riferimento alla componente “Risorsa Idrica
Sotterranea” relativamente alla quale, come
accennato in premessa si sono riscontrate le maggiori
criticità, si rileva come ‘la falda sottostante
la discarica si trovi a -48,8 dal piano campagna
all’interno di una formazione calcarenitica.
Considerando che il fondo minimo dell’invaso è
ad una quota di circa -16 m dal piano campagna, il
franco che ne deriva è pari a circa 33 m. Il richiedente
produce i risultati di una campagna di monitoraggio
svolta dal laboratorio della CHIMIE sono
iniziate nell’Aprile del 2001 con cadenza trimestrale
(minimo previsto dalla legge) e proseguita,
da Marzo 2002, con cadenza mensile (escluso
Marzo 2004) fino a Settembre 2005.
A questa si aggiungono i risultati di altri due
campionamenti effettuati il 7 marzo 2006 e il 26
luglio 2006, per un totale di 47 campionamenti
relativi ad ogni punto di prelievo. Le analisi
effettuate su tali campioni hanno dato come esito
un set di parametri analizzati maggiore di quello
fondamentale previsto dalla legge (D. Lgs
36/2003), e comprendono analisi chimico-fisiche
e microbiologiche. I valori assunti dai parametri
analizzati risultano conformi ai limiti di legge
stabiliti dal D.M. 471/99.
Iper-riassunto dell’inquadramento geografico e geologico [Viola&Stefania]

1)Inquadramento geografico dell’area

L’area da destinare alla realizzazione della discarica in oggetto è ubicata in C.da Autigno in Agro di
Brindisi, precisamente essa risulta a circa 10 km ad Ovest dal centro abitato di Brindisi ed è
prossima ai limiti amministrativi con il comuni di San Vito dei Normanni e di Carovigno; ricade a
Sud della SS. 16 “Adriatica”, in prossimità della “Masseria Autigno”.

Topograficamente, il sito, ricade nel Foglio 203 della Carta d’Italia dell’I.G.M. in scala 1:25.000
tavoletta “San Vito Dei Normanni” I N.O.

2) Inquadraemnto grologico:

2.1) Dati Generali

La Provincia di Brindisi con una superficie di 1838 kmq ed un perimetro di 203 km di cui circa 90
km

costituiscono il litorale, è caratterizzata dall’assenza di rilievi montuosi propriamente detti


(eccetto la Provincia di Foggia). La maggior

parte della Provincia è, infatti, costituita da territorio pianeggiante (1270 kmq) a fronte dei 570 kmq
di

area collinare in cui la quota massima raggiunta è di soli 414 m.

2.2) Morfologia

Il territorio in studio presenta una morfologia tipica dei territori carsici, dove le acque meteoriche
scorrono in solchi erosivi molto ampi.

L’assetto morfologico generale dell’area e’ lievemente degradante verso mare con pendenze appena
percettibili, con quote medie della superficie topografica di circa 70 m. sul livello del mare; le
pendenze sono minori dell’1% ed il verso di scorrimento delle acque meteoriche in linea di
massima e’ da SW verso NE.

Lo stato dei luoghi attuale si presenta come un’area degradata da una intensa attivita’ estrattiva.

Sono presenti numerose cave dismesse di calcare e calcarenite nel raggio di 2 km dal punto di
ubicazione dell’area oggetto di indagine.

A motivo di quanto appena detto, la superficie del terreno pur piatta ed uniforme, assume, a luoghi,
un aspetto accidentato approfondendosi anche per decine di metri nel sottosuolo.

3. Sismicita’ territorio

L’O.P.C.M. del 23 Marzo 2003 “ Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione
sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica (GU n.
105 del 8-5-2003- Suppl. Ordinario n.72)” ha determinato una nuova classificazione sismica del
territorio italiano. Per quanto riguarda l’area provinciale di Brindisi, nello specifico il Comune di
Brindisi e quelli limitrofi ossia San Vito dei Normanni e Mesagne, sono classificati in Categoria 4,
traducibile in “bassissimo rischio sismico”.

4) Prove di permeabilita’

Le prove di permeabilità sono state effettuate per assorbimento a carico variabile, riempiendo i fori
di acqua e misurando poi gli abbassamenti dei livelli nel tempo, mediante un sondino elettrico.
Attraverso una formula matematica che prende in considerazione il tempo e gli abbassamenti
relativi si risale al valore del coefficiente di permeabilità (K). [vedi tabella su documento pg17]

Dall’elaborazione dei dati è risultato che K è basso.

{sono presenti anche approfondimenti riguardanti:

Idrografia superficiale

Idrogeologia

Caratteristiche litologiche dell’area

Indagini geologiche e geofisiche}

Inquadramento Metereologico [Deny]:

1)Precipitazioni ed evaporazione

Il regime pluviometrico é nettamente marittimo, con un unico massimo autunnale -invernale ed un


minimo estivo molto marcato. I mesi più piovosi si concentrano nel periodo da novembre a
febbraio; nel periodo maggio-agosto si ha scarsità di pioggia. I mesi più piovosi risultano dicembre
e gennaio mediamente, mentre i più aridi giugno e luglio. La quantità media annuale dimostra che la
zona é abbastanza arida.

Il tasso di precipitazione meteorica, unitamente al tasso di evaporazione al suolo, concorrono alla


valutazione della quantità di percolato prodotto e quindi smaltibile.

Per quanto riguarda la discarica in studio, l’analisi delle altezze di precipitazione registrate dalla
stazione termopluviometrica di San Vito dei Normanni (gestita dall’Ufficio Idrografico e
Mareografico della Regione Puglia) rileva per il periodo 1928÷1946 e 1992‐2004 (30 anni
complessivi di osservazione) un massimo concentrato nel mese di Dicembre ed un minimo assoluto
nel mese di Luglio.

Ai fini della redazione di un bilancio idrologico della discarica è stato calcolato il tasso di
evaporazione potenziale tramite la formula di Thornthwaite :

Evpi = 16p (1,6 (10 Ti/lc)a)

dove:

Evpi = Evapotraspirazione potenziale mensile in mm;

Ti = temperatura media mensile in °C;


Ic = Σic = indice calorico annuo pari alla somma di quelli mensili a loro volta ottenuti dalla:

ic = (T /5)1,514

a = coefficiente pari a: 1.6 x ic/100 + 0.5

p = coefficiente mensile correttivo della latitudine.

Nel caso in studio è possibile azzerare i deficit idrici d’evaporazione estivi (periodo
Maggio÷Ottobre) e considerare ai fini del bilancio idrologico della discarica, i soli valori
eccedenti l’evaporazione.

Quindi indicando con:

IE = P x Ep

2) Venti

Dall’analisi risulta immediatamente evidente la frequenza relativamente bassa delle calme mentre i
venti sia moderati che forti rappresentano oltre il 50 % delle frequenze (venti con velocità comprese
fra 8 e 23 nodi) per cui certamente la zona può essere considerata “ventosa”.

La direzione più frequente risulta essere il N NW, seguita dalla direzione N e con minore frequenza
dalla S. Le frequenze stagionali di direzione e velocità mostrano che in inverno la ventosità si
presenta più elevata che nelle altre stagioni, mentre in estate e in autunno si verificano più alte
frequenze di venti deboli. Le direzioni di maggiore persistenza su base annua risultano essere in
sequenza in NW, il S ed il N.

In inverno la persistenza maggiore (120 ore) si ha con venti da S e dal settore N; in primavera si
hanno venti da S, e NW.

In autunno si hanno ancora venti da NW e con persistenze piuttosto elevate da S con venti
mediamente intensi segno del ripresentarsi di instabilità e perturbazioni sull’area.

• REGIONE ADRIATICA CENTRO-MERIDIONALE: inverni perturbati dai Balcani, estati


torride e secche con marcata variazione diurna della nuvolosità,l’autunno è la stagione più
piovosa. Questa lunga fascia che va dalle Marche alla Puglia, caratterizzata da temperature
più calde in estate e più fredde in inverno di quelle del versante tirrenico. Sebbene le
precipitazioni, comunque non abbondanti, siano concentrate in autunno-inverno, non si
hanno estati completamente secche perché il forte riscaldamento del suolo può dare origine
a temporali.

Per quanto riguarda la RAD IAZIONE, quindi per l’installazione dei pannelli FV, ho trovato un sito
interessante, PVGIS, Sito dell’UE in cui possiamo calcolarci FV, Irraggiamento mensile e
Irradianza giornaliera di qualsiasi luogo europeo, io ho preso i valori dell’Irragg mensile e
giornaliero in Giugno per un sito vicino Masseria Formica (BR).

Inquadramento economico-sociale[Alessio]

1) sistema produttivo brindisi


Il tessuto economico nel quale è inserita l’ area oggetto di intervento è caratterizzato essenzialmente
dal settore agricolo, industriale e da quello del commercio.

L’ agricoltura brindisina raggiunge i suoi primati nell’ orticoltura, viticoltura, frutticoltura e


olivicoltura. Il settore agricolo negli ultimi decenni si è caratterizzato per una dinamica
sfavorevole, le cui cause forse sono da ricercarsi nell’ incremento, nel corso degli anni, dell’ età
media degli imprenditori agricoli, non compensato da un adeguato ricambio generazionale. E’
necessario sottolineare, tuttavia, che tale flessione non riguarda solo Brindisi e la sua provincia ma
ha carattere più ampio poiché risulta in linea con la dinamica registrata a livello nazionale.

Passando poi all’ analisi del settore industriale, l’ industria brindisina si distingue per aziende che
operano nel comparto chimico, energetico e aeronautico.

L’ industria chimica risulta molto sviluppata, non a caso Federchimica riconosce Brindisi e
provincia un polo industriale chimico, piuttosto diverisificato, operando in ambito alimentare,
energetico, farmaceutico e di processo.

L’ altro tipo di industria molto sviluppata nell’ area di Brindisi è quella energetica; Brindisi è
leader per la produzione di energia elettrica in Italia. Nel territorio comunale brindisino, infatti,
sono presenti tre grandi centrali termoelettriche appartenenti ai gruppi Enel, Edipower, Enipower.
Negli ultimi anni la produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas è l’ unico comparto
che ha fatto registrare tassi di crescita. Da indicare, inoltre, sempre con riferimento all’ area
energetica, che è in progetto la realizzazione di un terminale di rigassificazione nell’ area del porto
esterno e di un impianto fotovoltaico che dovrebbe diventare il parco fotovoltaico più grande d’
Europa.

Per quanto concerne, invece, l’ industria aeronautica le principali aziende che ne fanno parte sono
3: Avio(società del gruppo Fiat), Agusta(che fa parte di IRI-Finmeccanica) e Alenia(di
Finmeccanica); quest’ ultima, tuttavia, ha annunciato la chiusura del sito di Brindisi e le istituzioni
locali si stanno adoperando per concordare insieme all’ azienda un piano di rilancio finalizzato ad
evitare la chiusura.

Per completare il quadro del sistema produttivo locale è necessario nominare anche il settore del
commercio, le attività manifatturiere e il settore delle costruzioni. Mentre quest’ ultimo non ha fatto
registrare flessioni, le attività manifatturiere ed il commercio hanno mostrato negli ultimi 5 anni un
calo da un punto di vista demografico.

2)Porto e aereoporto

Un importante ruolo nell’ economia brindisina è rivestito anche dal porto, soprattutto per il ruolo
fondamentale che svolge all’ interno del sistema industriale chimico ed energetico; il porto di
Brindisi è un porto turistico, commerciale e industriale tra i più importanti del mar Adriatico. Il
traffico turistico riguarda i collegamenti con la penisola Balcanica e la Turchia, mentre il traffico
mercantile concerne carbone, olio combustibile, gas naturale, prodotti chimici.

Un cenno merita anche l’ aeroporto della città di brindisi, struttura di piccole dimensioni utilizzata
prevalentemente per il trasporto dei passeggeri, che ha fatto registrare nel corso degli anni una
costante crescita, arrivando nel 2009 a superare il milione di passeggeri trasportati. Lo scalo,
considerato il suo posizionamento all’ interno dell’ area mediterranea, riveste un’ importanza
strategica per operazioni militari come importanti missioni umanitarie in Afghanistan ed Iraq.
3) Situazione occupazionale

Dal punto di vista occupazionale, nella provincia di Brindisi si riscontra, secondo i dati ISTAT, un
tasso di occupazione pari al 42,8%, inferiore, al dato regionale, di 2,1 punti percentuali, e a quello
nazionale di 14,8 punti percentuali; il tasso di disoccupazione, invece, alla fine del 2009 risulta
essere pari al 14,3%, leggermente superiore al dato regionale, quasi doppio rispetto a quello
nazionale

4)Previsioni future

Uno studio condotto da Unioncamere e Prometeia, con lo scopo di prevedere le evoluzioni future
della situazione economica, delinea un tessuto produttivo della provincia di Brindisi in ripresa
nel corso del triennio 2010-2013, più accelerata rispetto alle proiezioni relative sia alla regione
Puglia, sia alle altre regioni del mezzogiorno.

Quanto all’ occupazione, lo scenario previsionale assegna alla provincia brindisina una crescita del
tasso di occupazione piuttosto contenuta(dal 28,6% del triennio 2007/2009 al 28,9% del biennio
2012-2013) affiancato da un decremento del tasso di disoccupazione nel periodo 2010-2013.

Normativa:

Gestione dei rifiuti:

D.LGS. 152/06 e D.LGS. 4/08 - Norme in materia ambientale (parte quarta, la gestione dei rifiuti e
la bonifica dei siti contaminati)

D.M. 161/02 e D.M. 5/2/98 – Procedure semplificate per il recupero dei rifiuti pericolosi e non

D.M. 3/08/2005 - Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica

Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22

"Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE
sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio"

• DPR 12/04/1996 • La norma dello stato rimanda a regolamentazione regionale per gli impianti di
incenerimento

• L.R. 18/05/1999 n. 9 “Disciplina della procedura di valutazione dell’impatto ambientale” e


succ.mod.int.
• Allegato A.2 punto 3) prevede i requisiti (capacità sup. a 100 t/g di rifiuti N.P.) perché un
impianto di incenerimento vada direttamente a VIA
• Allegato B.2 punto 45)prevede i requisiti (capacità sup. a 10 t/g di rifiuti N.P.) perché un impianto
di incenerimento vada a screening, purché non ricadano in aree naturali protette
• Deliberazione G.Reg.le 15/07/2002, n.1238

D. LGS. 04/08/1999 n. 372 “ Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
riduzione integrate dell’inquinamento”

• L.R. 11/10/2004, n.21 “Disciplina della prevenzione e riduzioni integrate dell’inquinamento”


• Deliber.ne G.Reg.le 29/11/2004, n.2411 approvazione della modulistica per la domanda IPPC

• Delibera G.Reg.le 2523 del 2004 (non ancora pubblicata) relativa al VI° calendario (categoria 5
gestione rifiuti, entro il 31.03.2006)

• D.LGS. 18/02/2005 N. 59 “Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione
e riduzione integrate dell’inquinamento”

D.Lgs. Governo n° 22 del 05/02/1997


Attuazione delle direttive sui rifiuti, sui rifiuti pericolosi e sugli imballaggi e sui rifiuti di
imballaggio e successive modifiche ed integrazioni

• Decreto Ministeriale del 05/02/1998 Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle
procedure semplificate di recupero ai sensi degli del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.

D.Lgs. Governo n° 95 del 27/01/1992


Attuazione delle direttive e relative alla eliminazione degli oli usati.

Decreto Presidente Repubblica n° 254 del 15/07/2003


Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma della legge 31 luglio 2002,
n. 179

• Decreto Ministeriale n° 471 del 25/10/1999


Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il
ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e
successive modificazioni e integrazioni

Decreto Presidente Repubblica n° 203 del 24/05/1988


Attuazione delle direttive CEE concernenti norme in materia di qualità dell'aria, relativamente a
specifici agenti inquinanti, e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali, ai sensi della legge
16 aprile 1987, n. 183.

• Decreto Ministeriale n° 503 del 19/11/1997


Regolamento recante norme per l'attuazione delle direttive e concernenti la prevenzione
dell'inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani e la
disciplina delle emissioni e delle condizioni di combustione degli impianti di incenerimento di
rifiuti urbani, di rifiuti speciali non pericolosi, nonché di taluni rifiuti sanitari.

Cave:

Decreto 30 giugno 2009: Ministero dello Sviluppo Economico. Disciplina e modalita' di


attribuzione di giacimenti concessionari di coltivazioni di idrocarburi marginali. (GU n. 169 del 23-
7-2009)
Decreto 16 febbraio 2006: Ministero delle Attività Produttive. Rinnovo della commissione
interdisciplinare consultiva per la ricerca mineraria di base. (GU n. 55 del 7-3-2006)

Decreto 3 novembre 2005: Ministero delle Attività Produttive. Criteri per la determinazione di un
adeguato corrispettivo per la remunerazione dei beni destinati ad un concessionario per lo
stoccaggio di gas naturale, ai sensi dell'articolo 13, comma 9, del decreto legislativo 23 maggio
2000, n. 164. (GU n. 272 del 22-11-2005)
Decreto 13 luglio 2005: Ministero delle Attività Produttive. Integrazione all'elenco delle aree
indiziate per la ricerca mineraria operativa, ai sensi degli articoli 5 e 6 della legge 6 ottobre 1982, n.
752. (GU n. 172 del 26-7-2005)

Decreto 10 giugno 2005: Ministero delle Attività Produttive. Modifiche all'elenco dei prodotti
esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attivita' estrattive. (GU n. 145 del 24-6-2005)

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 giugno 2005: Trasferimento delle risorse
finanziarie e umane per l'esercizio delle funzioni in materia di miniere e risorse geotermiche alla
regione Sardegna. (GU n. 154 del 5-7-2005)

Decreto 16 novembre 2004: Ministero delle Attività Produttive. Modifiche all'elenco dei prodotti
esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attività estrattive. (GU n. 288 del 9-12-2004)

Decreto 21 Gennaio 2004: Ministero delle Attività Produttive. Approvazione dell'elenco dei
prodotti esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attivita' estrattive. (GU n. 40 del 18-2-2004
- Suppl. Ordinario n.25)

Decreto 7 agosto 2003: Ministero delle Attività Produttive. Integrazione all'elenco delle aree
indiziate per la ricerca mineraria operativa ai sensi degli articoli 5 e 6 della legge 6 ottobre 1982, n.
752. (GU n. 203 del 2-9-2003)

Dereto 8 giugno 2001: Modalità e criteri di accesso alle agevolazioni per la ristrutturazione e la
modifica strutturale degli ambienti di lavoro nelle cave localizzate in giacimenti di calcare
metamorfico con sviluppo a quote di oltre 300 metri di cui all’art. 114, comma 4, della legge 23
dicembre 2000, n. 388. (G.U. n. 217 del 18 settembre 2001).

Legge 30 luglio 1990, n. 221: Gazz. Uff., 7 agosto 1990, n. 183 Nuove norme per l'attuazione della
politica mineraria.

Regio decreto 29 luglio 1927, n. 1443: (in Gazz. Uff., 23 agosto 1927, n. 194). Norme di carattere
legislativo per disciplinare la ricerca e la coltivazione delle miniere [nel Regno]. Il presente decreto
è aggiornato e coordinato al d.lgs. 4 agosto1999, n.213.

Legislazione Regionale ^
Puglia
Legge Regionale n. 21 del 12 novembre 2004: “Disposizioni in materia di attività estrattiva”.
(B.U.R. Puglia N. 136 del 16 novembre 2004)

Legge del 17/01/1980 n. 7: Esercizio delle funzioni amministrative nelle materie <<acque minerali
e termali>> e <<cave e torbiere>> da parte della Regione - Disposizioni transitorie.

Cave: principale normativa di riferimento europea, nazionale e regionale

DECRETO LEGISLATIVO 28 maggio 2010, n. 85Attribuzione a comuni, province, citta'


metropolitane e regioni di un proprio patrimonio, in attuazione dell'articolo 19 della legge 5 maggio
2009, n. 42. (10G0108) (GU n. 134 del 11-6-2010 )
DECRETO LEGISLATIVO 30 maggio 2008, n. 117Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa
alla gestione dei rifiuti delle industrie e che modifica la direttiva 2004/35/CE. (GU n. 157 del 7-7-
2008 )

DECRETO 17 Ottobre 2007Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione


relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS). (GU n. 258

Direttiva 2006/21/CE - Rifiuti delle industrie estrattiveDirettiva 2006/21/CE del Parlamento


Europeo e del Consiglio del 15 marzo 2006 relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive
e che modifica la direttiva 2004/35/CE

Decreto 10 giugno 2005: Ministero delle Attività Produttive.Modifiche all'elenco dei prodotti
esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attivita' estrattive. (GU n. 145 del 24-6-2005)

Decreto 13 luglio 2005: Ministero delle Attività Produttive.Integrazione all'elenco delle aree
indiziate per la ricerca mineraria operativa, ai sensi degli articoli 5 e 6 della legge 6 ottobre 1982, n.
752. (GU n. 172 del 26-7-2005)

Decreto 15 agosto 2005 Ministro dell'internoSpeciali limiti all'importazione, commercializzazione,


trasporto e impiego di detonatori ad accensione elettrica a bassa e media intensità nonché
all'impiego e al trasporto degli altri esplosivi di 2ª e 3ª categoria, ai sensi dell'articolo 8, comma 1,
del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005,
n. 155. (GU n. 190 del 17-8-2005)

Decreto 16 novembre 2004: Ministero delle Attività Produttive.Modifiche all'elenco dei prodotti
esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attività estrattive. (GU n. 288 del 9-12-2004)

Decreto 21 Gennaio 2004: Ministero delle Attività Produttive.Approvazione dell'elenco dei prodotti
esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attivita' estrattive. (GU n. 40 del 18-2-2004 - Suppl.
Ordinario n.25)

Decreto 7 agosto 2003:Ministero delle Attività Produttive. Integrazione all'elenco delle aree
indiziate per la ricerca mineraria operativa ai sensi degli articoli 5 e 6 della legge 6 ottobre 1982, n.
752. (GU n. 203 del 2-9-2003)

Discariche:

D.M. 3/08/2005 - Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica

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