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2009:
Rifiuti speciali, anche molto pericolosi, provenienti da tutta Italia, venivano smaltiti nella discarica
di Formica, in provincia di Brindisi. Il traffico illecito è stato scoperto dai carabinieri del Comando
per la Tutela dell’Ambiente, insieme con i militari del Comando provinciale, che stanno eseguendo
10 provvedimenti di custodia cautelare.
OPERAZIONE “FORMICA”
(Puglia, Marche, Veneto: marzo 2009)
I Carabinieri del NOE di Lecce, unitamente alla Compagnia CC di Brindisi, ha dato corso ad
un‟operazione, convenzionalmente denominata “Formica”, finalizzata all‟esecuzione di sei
ordinanze di custodia cautelare in carcere e quattro degli arresti domiciliari nei confronti di
numerosi soggetti appartenenti ad un‟organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti, gestione
non autorizzata di rifiuti, falso e rivelazione di segreti d‟ufficio.
L‟indagine, partita nel giugno del 2007, ha interessato l‟intero territorio nazionale ed ha visto la
provincia di Brindisi quale terminale di un vasto traffico di rifiuti pericolosi, non pericolosi e
tossico nocivi, dove i gestori di una nota discarica accoglievano, in disprezzo di qualsiasi norma
ambientale, numerose tonnellate di rifiuti provenienti da imprese operanti nel campo dell‟ecologia.
Tali imprese, con la compiacenza di chimici e laboratori di analisi, per consentire il conferimento in
discarica falsificavano sistematicamente le analisi di tali rifiuti declassificandoli da pericolosi a non
pericolosi consentendone l‟illecito smaltimento in discarica. La falsità documentale posta in atto
consentiva alle varie aziende di smaltire illecitamente tonnellate di rifiuti sopportando un minor
costo aziendale rispetto a quello dovuto qualora si fosse dovuto smaltire in siti autorizzati a ricevere
rifiuti pericolosi.
L‟indagine ha visto il coinvolgimento di numerose aziende della Puglia, delle Marche e del Veneto
che dolosamente ponevano in essere tali illecite attività, per le quali il Tribunale di Brindisi ha
ottenuto il sequestro delle stesse.
Inquadramento sito
Viene anche indicato alla fine il quadro di riferimento ambientale:
L’area da destinare alla realizzazione della discarica in oggetto è ubicata in C.da Autigno in Agro di
Brindisi, precisamente essa risulta a circa 10 km ad Ovest dal centro abitato di Brindisi ed è
prossima ai limiti amministrativi con il comuni di San Vito dei Normanni e di Carovigno; ricade a
Sud della SS. 16 “Adriatica”, in prossimità della “Masseria Autigno”.
Topograficamente, il sito, ricade nel Foglio 203 della Carta d’Italia dell’I.G.M. in scala 1:25.000
tavoletta “San Vito Dei Normanni” I N.O.
2) Inquadraemnto grologico:
La Provincia di Brindisi con una superficie di 1838 kmq ed un perimetro di 203 km di cui circa 90
km
parte della Provincia è, infatti, costituita da territorio pianeggiante (1270 kmq) a fronte dei 570 kmq
di
2.2) Morfologia
Il territorio in studio presenta una morfologia tipica dei territori carsici, dove le acque meteoriche
scorrono in solchi erosivi molto ampi.
L’assetto morfologico generale dell’area e’ lievemente degradante verso mare con pendenze appena
percettibili, con quote medie della superficie topografica di circa 70 m. sul livello del mare; le
pendenze sono minori dell’1% ed il verso di scorrimento delle acque meteoriche in linea di
massima e’ da SW verso NE.
Lo stato dei luoghi attuale si presenta come un’area degradata da una intensa attivita’ estrattiva.
Sono presenti numerose cave dismesse di calcare e calcarenite nel raggio di 2 km dal punto di
ubicazione dell’area oggetto di indagine.
A motivo di quanto appena detto, la superficie del terreno pur piatta ed uniforme, assume, a luoghi,
un aspetto accidentato approfondendosi anche per decine di metri nel sottosuolo.
3. Sismicita’ territorio
L’O.P.C.M. del 23 Marzo 2003 “ Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione
sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica (GU n.
105 del 8-5-2003- Suppl. Ordinario n.72)” ha determinato una nuova classificazione sismica del
territorio italiano. Per quanto riguarda l’area provinciale di Brindisi, nello specifico il Comune di
Brindisi e quelli limitrofi ossia San Vito dei Normanni e Mesagne, sono classificati in Categoria 4,
traducibile in “bassissimo rischio sismico”.
4) Prove di permeabilita’
Le prove di permeabilità sono state effettuate per assorbimento a carico variabile, riempiendo i fori
di acqua e misurando poi gli abbassamenti dei livelli nel tempo, mediante un sondino elettrico.
Attraverso una formula matematica che prende in considerazione il tempo e gli abbassamenti
relativi si risale al valore del coefficiente di permeabilità (K). [vedi tabella su documento pg17]
Idrografia superficiale
Idrogeologia
1)Precipitazioni ed evaporazione
Per quanto riguarda la discarica in studio, l’analisi delle altezze di precipitazione registrate dalla
stazione termopluviometrica di San Vito dei Normanni (gestita dall’Ufficio Idrografico e
Mareografico della Regione Puglia) rileva per il periodo 1928÷1946 e 1992‐2004 (30 anni
complessivi di osservazione) un massimo concentrato nel mese di Dicembre ed un minimo assoluto
nel mese di Luglio.
Ai fini della redazione di un bilancio idrologico della discarica è stato calcolato il tasso di
evaporazione potenziale tramite la formula di Thornthwaite :
dove:
ic = (T /5)1,514
Nel caso in studio è possibile azzerare i deficit idrici d’evaporazione estivi (periodo
Maggio÷Ottobre) e considerare ai fini del bilancio idrologico della discarica, i soli valori
eccedenti l’evaporazione.
IE = P x Ep
2) Venti
Dall’analisi risulta immediatamente evidente la frequenza relativamente bassa delle calme mentre i
venti sia moderati che forti rappresentano oltre il 50 % delle frequenze (venti con velocità comprese
fra 8 e 23 nodi) per cui certamente la zona può essere considerata “ventosa”.
La direzione più frequente risulta essere il N NW, seguita dalla direzione N e con minore frequenza
dalla S. Le frequenze stagionali di direzione e velocità mostrano che in inverno la ventosità si
presenta più elevata che nelle altre stagioni, mentre in estate e in autunno si verificano più alte
frequenze di venti deboli. Le direzioni di maggiore persistenza su base annua risultano essere in
sequenza in NW, il S ed il N.
In inverno la persistenza maggiore (120 ore) si ha con venti da S e dal settore N; in primavera si
hanno venti da S, e NW.
In autunno si hanno ancora venti da NW e con persistenze piuttosto elevate da S con venti
mediamente intensi segno del ripresentarsi di instabilità e perturbazioni sull’area.
Per quanto riguarda la RAD IAZIONE, quindi per l’installazione dei pannelli FV, ho trovato un sito
interessante, PVGIS, Sito dell’UE in cui possiamo calcolarci FV, Irraggiamento mensile e
Irradianza giornaliera di qualsiasi luogo europeo, io ho preso i valori dell’Irragg mensile e
giornaliero in Giugno per un sito vicino Masseria Formica (BR).
Inquadramento economico-sociale[Alessio]
Passando poi all’ analisi del settore industriale, l’ industria brindisina si distingue per aziende che
operano nel comparto chimico, energetico e aeronautico.
L’ industria chimica risulta molto sviluppata, non a caso Federchimica riconosce Brindisi e
provincia un polo industriale chimico, piuttosto diverisificato, operando in ambito alimentare,
energetico, farmaceutico e di processo.
L’ altro tipo di industria molto sviluppata nell’ area di Brindisi è quella energetica; Brindisi è
leader per la produzione di energia elettrica in Italia. Nel territorio comunale brindisino, infatti,
sono presenti tre grandi centrali termoelettriche appartenenti ai gruppi Enel, Edipower, Enipower.
Negli ultimi anni la produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas è l’ unico comparto
che ha fatto registrare tassi di crescita. Da indicare, inoltre, sempre con riferimento all’ area
energetica, che è in progetto la realizzazione di un terminale di rigassificazione nell’ area del porto
esterno e di un impianto fotovoltaico che dovrebbe diventare il parco fotovoltaico più grande d’
Europa.
Per quanto concerne, invece, l’ industria aeronautica le principali aziende che ne fanno parte sono
3: Avio(società del gruppo Fiat), Agusta(che fa parte di IRI-Finmeccanica) e Alenia(di
Finmeccanica); quest’ ultima, tuttavia, ha annunciato la chiusura del sito di Brindisi e le istituzioni
locali si stanno adoperando per concordare insieme all’ azienda un piano di rilancio finalizzato ad
evitare la chiusura.
Per completare il quadro del sistema produttivo locale è necessario nominare anche il settore del
commercio, le attività manifatturiere e il settore delle costruzioni. Mentre quest’ ultimo non ha fatto
registrare flessioni, le attività manifatturiere ed il commercio hanno mostrato negli ultimi 5 anni un
calo da un punto di vista demografico.
2)Porto e aereoporto
Un importante ruolo nell’ economia brindisina è rivestito anche dal porto, soprattutto per il ruolo
fondamentale che svolge all’ interno del sistema industriale chimico ed energetico; il porto di
Brindisi è un porto turistico, commerciale e industriale tra i più importanti del mar Adriatico. Il
traffico turistico riguarda i collegamenti con la penisola Balcanica e la Turchia, mentre il traffico
mercantile concerne carbone, olio combustibile, gas naturale, prodotti chimici.
Un cenno merita anche l’ aeroporto della città di brindisi, struttura di piccole dimensioni utilizzata
prevalentemente per il trasporto dei passeggeri, che ha fatto registrare nel corso degli anni una
costante crescita, arrivando nel 2009 a superare il milione di passeggeri trasportati. Lo scalo,
considerato il suo posizionamento all’ interno dell’ area mediterranea, riveste un’ importanza
strategica per operazioni militari come importanti missioni umanitarie in Afghanistan ed Iraq.
3) Situazione occupazionale
Dal punto di vista occupazionale, nella provincia di Brindisi si riscontra, secondo i dati ISTAT, un
tasso di occupazione pari al 42,8%, inferiore, al dato regionale, di 2,1 punti percentuali, e a quello
nazionale di 14,8 punti percentuali; il tasso di disoccupazione, invece, alla fine del 2009 risulta
essere pari al 14,3%, leggermente superiore al dato regionale, quasi doppio rispetto a quello
nazionale
4)Previsioni future
Uno studio condotto da Unioncamere e Prometeia, con lo scopo di prevedere le evoluzioni future
della situazione economica, delinea un tessuto produttivo della provincia di Brindisi in ripresa
nel corso del triennio 2010-2013, più accelerata rispetto alle proiezioni relative sia alla regione
Puglia, sia alle altre regioni del mezzogiorno.
Quanto all’ occupazione, lo scenario previsionale assegna alla provincia brindisina una crescita del
tasso di occupazione piuttosto contenuta(dal 28,6% del triennio 2007/2009 al 28,9% del biennio
2012-2013) affiancato da un decremento del tasso di disoccupazione nel periodo 2010-2013.
Normativa:
D.LGS. 152/06 e D.LGS. 4/08 - Norme in materia ambientale (parte quarta, la gestione dei rifiuti e
la bonifica dei siti contaminati)
D.M. 161/02 e D.M. 5/2/98 – Procedure semplificate per il recupero dei rifiuti pericolosi e non
"Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE
sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio"
• DPR 12/04/1996 • La norma dello stato rimanda a regolamentazione regionale per gli impianti di
incenerimento
D. LGS. 04/08/1999 n. 372 “ Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
riduzione integrate dell’inquinamento”
• Delibera G.Reg.le 2523 del 2004 (non ancora pubblicata) relativa al VI° calendario (categoria 5
gestione rifiuti, entro il 31.03.2006)
• D.LGS. 18/02/2005 N. 59 “Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione
e riduzione integrate dell’inquinamento”
• Decreto Ministeriale del 05/02/1998 Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle
procedure semplificate di recupero ai sensi degli del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.
Cave:
Decreto 3 novembre 2005: Ministero delle Attività Produttive. Criteri per la determinazione di un
adeguato corrispettivo per la remunerazione dei beni destinati ad un concessionario per lo
stoccaggio di gas naturale, ai sensi dell'articolo 13, comma 9, del decreto legislativo 23 maggio
2000, n. 164. (GU n. 272 del 22-11-2005)
Decreto 13 luglio 2005: Ministero delle Attività Produttive. Integrazione all'elenco delle aree
indiziate per la ricerca mineraria operativa, ai sensi degli articoli 5 e 6 della legge 6 ottobre 1982, n.
752. (GU n. 172 del 26-7-2005)
Decreto 10 giugno 2005: Ministero delle Attività Produttive. Modifiche all'elenco dei prodotti
esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attivita' estrattive. (GU n. 145 del 24-6-2005)
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 giugno 2005: Trasferimento delle risorse
finanziarie e umane per l'esercizio delle funzioni in materia di miniere e risorse geotermiche alla
regione Sardegna. (GU n. 154 del 5-7-2005)
Decreto 16 novembre 2004: Ministero delle Attività Produttive. Modifiche all'elenco dei prodotti
esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attività estrattive. (GU n. 288 del 9-12-2004)
Decreto 21 Gennaio 2004: Ministero delle Attività Produttive. Approvazione dell'elenco dei
prodotti esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attivita' estrattive. (GU n. 40 del 18-2-2004
- Suppl. Ordinario n.25)
Decreto 7 agosto 2003: Ministero delle Attività Produttive. Integrazione all'elenco delle aree
indiziate per la ricerca mineraria operativa ai sensi degli articoli 5 e 6 della legge 6 ottobre 1982, n.
752. (GU n. 203 del 2-9-2003)
Dereto 8 giugno 2001: Modalità e criteri di accesso alle agevolazioni per la ristrutturazione e la
modifica strutturale degli ambienti di lavoro nelle cave localizzate in giacimenti di calcare
metamorfico con sviluppo a quote di oltre 300 metri di cui all’art. 114, comma 4, della legge 23
dicembre 2000, n. 388. (G.U. n. 217 del 18 settembre 2001).
Legge 30 luglio 1990, n. 221: Gazz. Uff., 7 agosto 1990, n. 183 Nuove norme per l'attuazione della
politica mineraria.
Regio decreto 29 luglio 1927, n. 1443: (in Gazz. Uff., 23 agosto 1927, n. 194). Norme di carattere
legislativo per disciplinare la ricerca e la coltivazione delle miniere [nel Regno]. Il presente decreto
è aggiornato e coordinato al d.lgs. 4 agosto1999, n.213.
Legislazione Regionale ^
Puglia
Legge Regionale n. 21 del 12 novembre 2004: “Disposizioni in materia di attività estrattiva”.
(B.U.R. Puglia N. 136 del 16 novembre 2004)
Legge del 17/01/1980 n. 7: Esercizio delle funzioni amministrative nelle materie <<acque minerali
e termali>> e <<cave e torbiere>> da parte della Regione - Disposizioni transitorie.
Decreto 10 giugno 2005: Ministero delle Attività Produttive.Modifiche all'elenco dei prodotti
esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attivita' estrattive. (GU n. 145 del 24-6-2005)
Decreto 13 luglio 2005: Ministero delle Attività Produttive.Integrazione all'elenco delle aree
indiziate per la ricerca mineraria operativa, ai sensi degli articoli 5 e 6 della legge 6 ottobre 1982, n.
752. (GU n. 172 del 26-7-2005)
Decreto 16 novembre 2004: Ministero delle Attività Produttive.Modifiche all'elenco dei prodotti
esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attività estrattive. (GU n. 288 del 9-12-2004)
Decreto 21 Gennaio 2004: Ministero delle Attività Produttive.Approvazione dell'elenco dei prodotti
esplodenti riconosciuti idonei all'impiego nelle attivita' estrattive. (GU n. 40 del 18-2-2004 - Suppl.
Ordinario n.25)
Decreto 7 agosto 2003:Ministero delle Attività Produttive. Integrazione all'elenco delle aree
indiziate per la ricerca mineraria operativa ai sensi degli articoli 5 e 6 della legge 6 ottobre 1982, n.
752. (GU n. 203 del 2-9-2003)
Discariche: