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B O TTH SINI

MTTODO
PER COA'7'RABBASSO
Revisione e adattamento per strumento a 4 corde di
ITALO CAIMMI

TIETHODE
de Oontrebasse

METH OD
for Double-Bass

KON TRARASS.SCHL LE

METODT)
para Contrabajo

RICORDI
t-. R. 2{.79
Giovanni Bottesini (rBzr-r*ss)

METODO PER CO}{TRABBASSO


Reoisione e ad,attarnento per strwrnento a 4 corde
di ITALO CAIMMI

INTERPRETAZIONE DEI SEGNI

l - 2u - 3a, - 4" corrla Diteggiatura


(denominaz ione)
n Arco i,n giù
V Arco in su (?+) r B 4
pollice - inilice -medio o anulare -mignolo
o Armonico t34 rBA
I Capot,ast,o su note armoniche *-nno ìun[ti mano indietro
+ Capotasto mano sinistra in posizione

PARTE PRIMA

R,itengo opportuno porre il numero tli diteggiatura su ogni not,a di t'utte le scale maggiori e mino-
ri a posizione semplice,affinchè l'allievo apprentla sin tlall'inizio a diteggiare corrett,amente. Così
pure avviene per gli esercizi che seg'uono.
Il ?o e Eo grarlo delle scale minori sono tlit,eggiati in clue diversi motli,precisament,e: l-a opp. s-4
ascentlentlo, a-t opp. 4-t rliscenilendo. La lineet,ta posta fra i tlue numeri a-t significa che il to tli-
to va allargat,o per ottenere il tono intero. Le tlue clit,eggiature sono egualmente corrette,ma è pre-
feribile Ia seguente: a-+ ascentlenclo, 4-l tliscenclenrlo.
La lineetta posta sotto e sopra iI numero inrlica lo spostamento rlella mano sulle cortle,precisa-
mente: verso il ponticello tavant,il oppure verso il capot,asto tind.ietrol.rVecli scale ed esercizi a por-
tamento, e stutli seguentil.
Il segno inttica un '.passaggio", comprentlente una o più corcle, diteggiato senza spost,amen-
ti rli mano.
Il segno tol posto sopr& il numero di d,iteggiatura (t opp. ar che si riferisce al suono che si t,rova
all'ottava ùella tu corcla rsol.t,signrfica che il dito tleve sfiorare Ia corda senza premerla. Ciò è ne-
cessario per ottenere una corretta emissione tlel suono armonico. Se,al contrario,in simili ca,sirot-
t,ava clella It cortla vuot,al sopra, Ia nota è post,o soltanto iI numero,I'emissione tlel suono sarà, nor-
male tpressione del dit,o sulla cord.a, atlerent,e alla, tastieral.

G.ÈICOÈDI & C. Ed,itori, MILANO. @ Copyright 1958, by G.RICORDI &C's'p'a.-}Iilan:


Tutti i diritti riservati,-Tous droits réservés.-All rights reserved. RISTA,\IP.{ IgqI
rllPRlllf t.\ 't \.
I'Rrl.l.rjD l\ I.l.ALl E,R, 2479 :
z

Il
suono all'ott,ava rtelle altre corrle vuot,e si eseguirà,-salvo eccezioni-armonico nella stessa ma-
niera usat,a per la I'corcla. Poichè non sempre si porrà, ilrgl sulla nota àrmonica e,rl'alt,ra parte,non
è consigliabile abusare di t,ali suoni,I'esecutore si abit'uerà, a iLecitlere egli stesso nel modo più con-
venient,e. Si tenga presente,tuttavia,che I'uso tlei suoni armonici in un"passaggio"procetlente pergra-
ili congiunti è da evitare per corrett'ezza tecnica.

N. I

ESEMPI:

N.2

.,Y8. Nell'esempio n.r il Sol totlava clella corda vuota),precetÌuto ùaI Fa o Faf,,si ott,iene premen-
do il a'o +" d.it,o sulla corcla arlerente alla, tastiera. Sarebbe tecnicamente sconetto sollevare la ma-
no per prod,urre I'armonico che,in questo easo,non è necessario.
ì,Iell'esempio n. z tI Sol può essere inilifferentement,e eseguit,o,ascenilenclo,nei tlue motli: come suo-
no armonico tsfioranclol oppure come suono naturale tprementloi. In quest,o oaso I'emissione tlellarmo-
nico non provoca alcuna, scorrettezza nella posizione tlella mano.
DiscencLend.o,invece,sarà, preferibile tenere iI r" clito rSolt abbassato sulla tastiera. NeI caso di in-
333
tervalli superiori alla g'maggiore o minore, ecc.7l,Sol si esegue armonico.
Gli esempi sopra cit,ati non vogliono costituire una regola assoluta,ma soltant,o la premessa inclispen-
sabile che permetterà, allo stutlioso tli t,rovare in seguito I'opportunità, tlell'eocezione.

Iniziare lo studio tlelle scale in tutt,i i toni maggiori e minori,a posizione semplice. Eseguire,dappri-
ma,og'ni nota ilel valore tli + quarti,in seguit,o d.i p quart,i,infine rli I quarto,a,tutto arco.

SCALE, ESERCIZI, STUDI BREVI IN TUTTI I TONI


SCALE A POSIZIONI SEMPLICI

Id,ern sino
3
al ,Sol
3

mlnore

8.F". 2479
I
Re min.

Iclemosina al La,,
n 4 40 4 i iuisl ^ o

Si h magg. ,
o

o:|ry:8
(mano ferma àf posizione)

Id'ern sino al .Fa


tB

Sol min. LtL !


o12I i\f o

Mib magg.

Altra in Mih tttugg.


? +7 4. or 4o\Lii Llt 1o

Do min.

Id,em sino al ,9ol

o
Lab magg. 14r
l iz \ o 4

Fa min. o 1Zt
/l
biLL r- o !8r!

8.R,. 2479
Id,em sino al La,b

Sih min.

Idem, sino al laa

3 -Ì-t
Al,tra in Mib min. +\2 >bn lz\4
+

oPP'3

Dob magg. sino aL Sotb

o
I r3
>bt 2i
o 1 2 ii t\L\f
tl
LED fJrffT. Ll4, 1

Sol magg.

Mi min.

Tra,lascio diporrela lineetta<-lsotto e Eopra, il numero di diteggiatur& per lo spostamento della m&no. Ir'allievo saprà,
mettere in pratica per le seale che fanno seguito. Vedi al (*)
E.W.2479
o

Re magg.

Altra':"*:,*:grg
"tt:or"t" "i, z r i ii i

Si min.

Id,ewt, sino al /o f

La magg. g !41
3 L2 t- 1

Fo # min. rQ 1-;l
r''22 4. t o

Dof, min.

Irlern sino al SoI fr

Si magg.

Idem sino al lrya f

8.R.2419
f; *ugg.

m1n.

Id,em sino al Mi#


e,4

Alle scale d.icui sopra seguono cLue brevi esercizi morlulanti in tutti i toni maggiori e minori: iI pri-
mo a, quartine,il seconilo a terzine,a posizione sernplice e ad, arcate cliverse. L'allievo limiterà, lo stu-
dio alle a,rcate più facili,in un secondo tempo si eserciterà, alle arcate più alfficiti. to sviluppo
della tecnica, dell'arco è della massirna import,anza per pot,er eseguire con facilità, e sicurezza. Si
richierle all'allievo una paziente applicazione giornaliera con la quale,soltanto,sarà, possibile con-
seguire ott,imi risultati.
Seguiranno le scale in tutti i t,oni magg. e min. a "portamento tliverso", oYe la 2,3u, 4^ cord.a
si useranno, olt,re che in * l" posizione, nelle posizioni più avanzate. Si consiglia, pertanto al -
" conoseenza d.elle scale a"posizione semplice" prima tli passare allo
I'allievo cli essere a perfett,a
stuclio rtelle scale &"portamento". Egli potrà, esercit,arsi alle rliverse arcate applicat,e contempo-
ra,ne&ment,e all'esercizio che segue e alle soale a posizione semplice. (Vedi esempi che seguono
aIIe soale a"port,amento tliverso").

E.k, 2475
ESER,CIZIO A POSIZIONI SEMPLICI DI PASSAGGIO IN TUTTI I TONI

t t2LlItt4
', 2.LiLLl LL j l1o
'zLA
TT 2LíLZ' t +

t2i:1o B o \2 \ o

t + o \ oJ--r o

t\tLiLt\ t \LLLt r 4 t t 2|iL2\ t\!i2 181

,4,
+\2iòà21 4r't 11\+ g +1^2r-+g + \ 4,,1

ta-2,iiLl.,

q| 2LLL2,, t2LiLtt t 4 | ?!i\ t r r ! 2t

8.R,. 2419
8

| 4ù 4| o4 | 4 o-$ r o I s, o-1_{ o

LO SîESSO ESER,CIZIO IN DIVER,SE AR,CATE

ó,C 8--
-

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1R
13,î: Y> îi s,,

tl.--,!î;,-.rî: {g v
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11^
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E,n, 2479
ESER,CIZIO A TER,ZINE IN TUTTI I TONI MAGGIOR,I E MINOR,I
(A POSIZIONE SEMPLICEJ

8.F".2479
LO

LO STESSO ESER,CTZT.O IN DIVER,SE AR,CATE

+.Gt F't ó.Gt lb.7c

12,-.

N.B. Lu prima battut,a tlell'esereizio ili cui sopra è superiore alla capaoità, tlell'allievo,il quale tlo-
'a 4'
a-2
, ffi\
trtr
vrebbe eseguire: ecc; a,îahe la diteggiatura p OSIA Sotlo le note 1-- e po']O

inilioata. Perciò, si consiglia tli iniziare I'eseralzio,per ora,,tlalla seconcla battuta. I suiltletti eserci-
zi, nelle varie arcate, non ilovramco essere trascurati in seguito tlall'allievo, il quale ne farà, uso thr-
rante,gli studi suocessivi tli "capotasto".
E.R,.2479
SCALE IN TUTTI I TONI MAGGIOR,I E MINOR,I 'A POR,TAMENTI DIVERSI"
tt

Do magg. sino al Sot,


3

3"e.2"c.-

La min. 7 ,+ ! 2L i i#ifÉ É lh-'


4.t
'=qiLz:'i !
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3a
Fa magg.
4.!+ î+t' , i 2li 443
2 à: t 4 ! t 4. t o

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Re min. sino al Za I
I

t.ù oppi4

), b mi . sino al Fa
t

3a 3a
Sol min.
î4. I i a ,2Li\i#if |qL':- t /+

' \?, 4 I r!

JTib
4l t aî 2L 13 1t 1r s t!
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2" 4" 3a

Do min. sino al 5ol I rl

Lab magg.
41.3
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I 31 4 ít 4 I 3
i L21s
4"
Fa min.,. t4t s i \2lhi\if r,!

ttt.
Reb magg. sino al Lab
I ial

3a
Si b min. sino aLFa
4 L ;+l*: 4

,.a

E.R,. 247e
l2
Sol, b magg.

g\ 4l
Mib min. î,t )b ?n!t
2^ 4u
. sino al Fa fr

4
Sol, # min. I 3r I rX
t3

4"
Mi magg. s i + \!f if iilt qn4
'
t.a.
24"

Do fr min. sino al Sotft= I t


.,rl4r4t'

La magg.
14\ 2i i í i Èf i#iiiLz\+
3a

Fo * m!t. 81 3 I t
i#i i 8.r4
2?; \
"
I 1 'l'. 4

,^
fu- 3a

Re magg. sino al Lg
41 , + î, r! íiiii ?friilivB,,t
Si min.42I.^47
sino al Fafr -

Sol magg. ar-3 LL'! t 344


t lt ):: I

4ù 3a

Mí min.

E.e. 2479
13

Ho inserit,o,come esempio cli scale nelle varie arcate,le scale dl Do magg. e Fa magg. La,. prima
consiste nel raggiungere il lp" grarlo rlalla nota di partenza;la seconcla raggiunge il 15" gratlo
(se-
conùa ottava).
IIo esposto tutto questo per clar moclo all'allievo rli fare uso clelle varie a,rcate seguentlo I'est,ensio-
ne tlei gradi che Ie scale comportano. Comunque,attenentlosi ai cliversi esempi di cui pongo a moile]lo
Ia scala ùi Do megg.,credo sia utile avvertire che tale scala (vedi es. t)non d.ifferisce nell'and.amento
delle varie arcat,e d,a quella esposta nell'es. P.
Si abbia presente che gli esempi cli scale maggiori e minori nelle varie arcate servono allo stutlioso
per Ia tLiteggiatura, tl.i esse sia a,"posizione semplice"che a"portament,o".

ESEMPI DI "SCALE" MAGGIOR,I E MINOR,I NELLE DIVERSE AR,CATE

n-ì r>.-
Y.%-,

.;

8.R,. 2479
E"?. Z+79

Lo stesso esercizio posto dopo le scale a posizione semplice,viene qui riproposto con la diteggiatura
corrispondent,ealle ssale aportamento d,iverso. Le arcate sono uguali a quelle d.ell'esercizioalqualeni
riferisco.
ESER,OIZIO

2^

3" 40

.t
4

30
L

l^

,+u

8.R.2+79
,.8
AII'eserci zio a quartine, a portamento,segue I'esercizio a t,erzlne da eseguirsi entrambi nelle valie
arcate già, note. (Yedi esempi in calce agli stessi esercizi a po'sizione sentplioe).
Si consiglia,pertanto,l'allievo cli iniziare i "Piccoli Studi"che seg:uono e, oontemporaneamente,approfon-
dire lo studio d,elle ssale aportamento ed esercizi relativi. E necessario,però,ch'egli sia sufficentemente
ailclest,rato nell'esecuzione delle scale ed esercizi a posizione semp]ice,nelle arcate più facili;ciò perren-
rlere possibile Io studio delle più difficili,al fine d.i ottenere un'arcata sciolta o scorrevole,capacediaf-
frontare maggiori diffioottrì, tecniche.

ESER,OIZI A TERZINE IN TUTTI I TONI }IAGGIORI E MINOR,i


(CON DITEGGIATUR,A DIVERSA DALLA .,POSIZIONE SEMPLICE'')
t7

La diteggiatura tlelle scale ecl esercizi a portamento non deve ritenersi unica. Mi sono attenuto
ad. uno tlei vari modi possibili" L'allievo progrerlendo nello stutlio,non avrà, difficoltà, clipraticareop-
portunamente altre valicle diteggiature.

PICCOLI STUDI
DO MAGGIORE
Moilerato

Modera,to l-----.--._.ì

E-R.2479
18

Moderato r ----------l

Andantino
assai ntarcate le note accen,tate
O-?

,1

L.-- 4. 4
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Moderato t. Lil
L4
l4
1:. 9. ?:L ?7 t t'-al:íà;à -{i
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Moderato
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ER. 2419
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LA MINORE
Sostenuto

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Moderato

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Modera,to 3
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Adagio

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Moderato

Andantino
23

Allegretúo

Modera,to
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Deciso
24
Moderato

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SOL MAGGIORE

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Moderato

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Adagio

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Moderato

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Anda,ntino

Molto moderato B I
27
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Andantino

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Moderato

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E R 2479
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SOL MII'{ORE
Allegretto

Lo stesso studio con le seguenti arcat,e.


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Adagio
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Alleqretto

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DOb MAGGIORE
(oMoLoGo)
Andant,ino

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E.R. 2+?9
59
S/ MAGGIORE
Molúo modera,to
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DOb MAGGIORE
(oMoLoGo)
Molt,o modera,to
I\.t^r
6

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E.R. 2+79
60
SOL# MINORE
Adagio

Andante

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LAb MINORE
Adagio Ì
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3

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6t
Anda,nte

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DOfr MAGGIORE
Andante
7r-4 ! \ î

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4 tl >' P+? t c-lJ + I

Ada,gio
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2

àpl-\ o t

E.R. 24?9
8F
LAN MINORE
V
I
!+ I 4
63
Prima di passare agli studi di capotasto, si inseriscon.o"l.2 Studi,,preparatori,di media difficoltà,,
aI fine di preparare I'allievo ai successivi studi di tecnica superiore.

T2 STUDI
Anda,nte

4
S,'+
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g'r l-r

I fS----l

Moderato

E.R.. 2479
64

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Molto modera,to 4-
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Modera,to

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E.&.2479
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Andante ca,ntabile 4tr '.19


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E.R.2479
68

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ÉJè

Moderato

10

Allegretto

11

ar-1T>
-
J
B_
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.--î>

Eseguire il N9 10 sia nell'una e nell'altra maniera.


8.R,. 2479
69

9-.--- 4.;--.
"Aeeèeo

8r--l-ì->
a. rì---ì
4

la, 2a
r-1-i-t> ?--"-ìt- 2a, 1,^J---
4_1

Questo esercizio è stato tratt,o, in parte, daII'anaiogo studio per violino cli Kreut,zer.
Moderat.,o
88

T2

rt-----l

fr' 4-

E.8,. 247 9 Fine della, Prima jtorte


70

PARTE SE C OI{ DA

Inquesta seconda parte si dovranno leggere Ie note nella loro ottava reale, senza fare la trasposi-
zione all'ottava superiore. In tai modo oi si uniforma al sistema cli lettura usato per tutti gli altri stru-
nenti ad arco.
PEIì SUONAR,B SULLA SECONDA }TETA DELLA CORDA
CAPO TAS T O
DEL CONTR,ABBASSO STUDIATO COME STRUMENTO SOLISTA

Dalla metà, della corda "cantino SoI" (laott,ava) in avanti, la mano cleve clisporsi nella seguente po-
sizione: il pollice - che prencle iI nome di "capotast,o:r -va tenuto orizzon\almente e serve di guida alle
altre dita Ie quali, viceversa, devono essere tenute curve e, in tale posizione, fare pressione sulla cor-
da. I1 pollice partecipa alla procluzione del suono quanto Ie altre clita.
I segni ohe inclioano la tliteggiatur& sara,nno oosì interpretati: pollioe (capotasto,) lintlioe,zmeclio,
a anulare, + mignolo.
Se sopra Ia orocetta si pone il segno (o) (?), significa che la not,a dev'essere eseguita "armonioa".
In tal oaso, iI pollice d,eve tenere iI suono sfiorando la oorda, sia essa lalu,2u,3u o 4u, e ciò indifferente-
mente neloaso sitratti clel suono all'8", aIIal2", alla I5", clella oorda vuota.
Le dita, compreso iI pollice, premono la oorcla faoendola aclerire alla t,astiera, al fine di rendere pos -
sibile una emissione clel suono robusta e vigorosa. Se le note appartenenti ai gracli ili cui sopra,6e,l2o,l5ui
devono essere eseguite armoniche, ilclito-qualunque esso sia- sfiorala corcla senza premerla.Ilsuonoar-
monioo si segna oome aI solito, con il (o) sopra iI numero.
Vi sono rlue mocli cli suonare sulla seaoncl.a met,à clella prima, cord,a.
Ilprimo oonsisto nel produme il suono premenclo Ia corda sullatastieraz come è stato giàr cletto; I'al-
tro, nell'eseroitare sulla oorcla una, notevole pressione settza,, peraltro, farla aclerire alla tastiera. Ambe-
clue i motli, o "souole', che si vogliano ohiamare, hanno inoontrato - e incontrano tuttora - critiahe e o0n-
sensi. Io, pure usando preferibilmente il seoondo, devo rioonoscere che ognuno cli essi presenta, sia pure in
diversa misura, alcuni vantaggi suII'altro. In entrambi i oasi, per ottenere una bella emissione delsuono,
è neoessario molto stuclio e buonavolontà, cla parte rlell'allievo. Tuttaviavoglio fare osservare ohe,seper
apprendere a suonare nella prima maniera può bast,are Ia guicla tli un buon insegnante,psrla seconila-quel-
Ia, cioè, che insegna ad esercitare sulla oorda una sensibile pressione senza toooare Ia tastiera - occome
che sia, e sua volta, assai esperto in tale t,ecnica. La mia lunga esperienza cl'insegnante ha confermato
assai spesso questa opinione.
E necessario impostare la m&no sulla oorda in posizione estetioamente composta, oonle ttita o,p,s)ben
ricurve e tlistanti fra loro quanto richiecle I'intonazione clel súono. Il potlioe resterà orizzontale e I'anu-
Iare leggermente piir allungato clell'indice e clel medio, in modo che i polpastrelli delle rlita sitrovino cli-
sposti alla stessa altezza sopra la corda, Tanto il pollice ohe I'anulare si useranno quasi esclusivamente
per eseguire i suoni armonici. (In tal c&so, oome del rest,o per Ie altre dita, sarà, posto il (ot sopra l'inclica-
zione del dito.)
La procluzione ilel suono, aclottando il secontlo sistema, sarà, inizialmente molto difficile; in seguito,
però, -raggiunto un giusto equilibrio della pressione che ogni clito rleve eseroitare sulla oorda - iI suono
sarà, più doloe, più spontaneo ilvibrato, più facili i passaggi tla posizione a posizione.
E importante osservare che la prima oorcla 8ol non d.ev'essere presa in clisparte allontananclola dalla
tastiera, oome alouni credono; essa va abbassata mantenendo la stessa posizione, ii che dàr modo tli di-
teggiare oon 00mp0stezza di mano, oon facilità sulle note aoute, ottenendo bel suono, eiò ohe tliffiail-
mente si verifioherebbe premenclo oostantemente la cord.a sulla tastiera nelle posizioni più avanza-
te. Sarebbe necessario, in t,al caso, abusare dei suoni armonioi, non sempre cli buon effetto,oppure, se
lL pezzo non lo oonsentisse, adottare il sistema sopra desoritto soltanto per le note più acute. llfa tut-
to oiò anilrebbe a svantaggio d.ella qualità,, e uguaglianza clel suono, oltre alle inevitabili scorrettez-
ze nella posizione tlella mano.
7r
NOTE CHE SI R,AGGIUNGONO SULLA I" CORDA DITEGGIANDO
COL SISTEI\IA SOPRA INDICATO

Suono reale

opp.3

Inseguito a quanto è stato già, detto, non esclud.o che iI pollioe e I'anulare possano venire usati per
I'intonazione ali suoni non armonioi. Ciò avverrà in occasione d.i "passi" ohe non rishieclano sposta -
rnenti clella mano, oppue nel oaso tli diteggiature saltuarie tendenti a facilitarne I'esecuzione. In
quest,o caso, Ie dita si eserciteranno a premere sulla oord.a faoendola aderire alla tastiera.
Dopo quanto ho spiegato qui sopra nel mio lavoro di revisione, ritengo opportuno ind.icare due d.i-
verse tliteggiature, allo soopo difare cosa utile agli studiosi diambedue i metodi sopra desoritti.Non
si deve climentioare che, spesso,la fusione di entrambi può faoilitare l'eseouzione di passaggi ttiffici-
li. (Vedi: Caimmi, La teonica superiore del Contrabbasso, 20 Studi, Ed. Ricordi. La fusione dei due me-
t,ocli è, qui, spesso evidente nella diteggiatura.)
Quanto è stato detto più soprariguarda solt,anto la prima cord.a 8ol. Sulla 2^,3u,4"eorda non esi-
stono differenze d.i metoclo per la protluzione tlel suono: iI pollice serve di capotasto alla laottava,leal_
tre dita comprimono la corda sulla tastiera. Sulla 2ù aord.a il oapotasto è usato anche su note non ar_
moniche,. mentre sulla 3ù e 4" simile eventualità, è assai improbabile, sebbene non assolutamente esclusa.

NOTE CHE SI ESEGUONO A CAPOTASTO


SULTA 2A COR,DA
usate di frequente usate ra,r&mente
Suono reale

N.r N.2
( 120 grado) Uío gr.)
(vuota)
(2aottava)

SULTA 3& CORDA

à (l"ottava,)
(laottava) (rzo gr)
e
(vuota)

È rarissimo I'impiego cli suoni naturali oitre il no#. Dal ,Lii tarmonicot.l20grado della oorda vuo_
t,a, si prosegue con i suoni armonici.

Suono reale
SULLA 4A CORDA

Dal ,Si (armolioo), l2ogrado della corda vuota, si prosegue oon i suoni armoniai.

8.R". 2479
12
BR,EVI ESEMPI SULU USO DEt CAPOTASTO
CON PAR,TICOLARE RIFERIMENîO AttA 2A4A-44-COR,DA

Suono reale

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o
2+ ?r? + 2| I

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- ti
g rsgt a rz *{| ?

r s +j s.+sla t +-A 1+

piocoli eseroizi tli diteggiatura in preparazione agli studi, per iI movimento delle dita nella posizio-
ne a capotasto e rafforzare il suono raggiungenclo Ie posizioni avanzate.

+a Fî. t

t{r,

E.R. 2479
78

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o
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tl Ih
2
l" 1 + !tî

opp:

Eseraitare molto le d.ita 00n i precedenti eseroizi, al fine rli raff,orzare il suono e migliorarne l'emis-
sione.
E.R,. 2979
74

ESER,OIZIO

L
t? 1?

E"R, 2+79
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3o 7
3 2l o
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t; 3 2r.32, I

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o
o
+2 ?zr3zr3 l+

LO STESSO ESERCTZTO IN VARIE AN,CATE

3
ó:> t .-?) '1 ':-:.. o
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I a: ,-'
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L7

;ÉìÉì ai lr i
n (7 a.:
76
I seguenti studi di capotasto sono iliteggiati nei due d.ifferenti modi,oome è stato.clettoprecedente-
mente. La, diteggiatura seconùo il primo moclo è posta sopra le note,l'altra è posta sotto. Se quest'ul-
tima non è inrlicata,atteuersi allaprirna (nurreri post,i sopra Ie note).Ciò riguarda soltanto le posizioni a
capotast,o,non quelle al manico.

STUDI
Scala di Do magg.

sino aI

Mod,era,to booT
+-++2

Scala di

Z 13trî \ ili f--------- 3t

1
op)|!

E,&. ?/t7I
77

Scala di So/ magg.

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o
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3

o
t. + a^\I l1Î ! + +'t aJ-J r

n t
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I
olrp:
Za,
î?r28 2

Scala di Mi min.

EB-.2+79
78

Andante

3.:-{ 1ît
+

o
ts

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Idern sino al La Lír- ?Jr?tÈt


i r 13i

Allegretto n
n +
3 it+?
I

8.e.2+79
7g

-Ì -t <'r e
'J '---/
x4, rî.: 1

1,? 3 r9

o.l

o
t
L4, l.l f-r 1;r ,t4 lr + 3

+1 t 2r-. *

opp:8

8o +8 +8 ò3
+ îo8t +

Scala di Si min.

Idern srno aI .Fa fr ,i 3 2


1? 4

o
Scala a 3 ottave *,Lt ?3I; s:rr#3i r3
2h,l- r I
o
+ J 2 I f

I ll 2 02
a J

E R. 2479
80

Nla,estoso

Moderat,o

tu-

Scala dt La magg.
11
a t€-1; 7y
-+ -t-+-+-
4 71: =
d
=
r
jTct
--

Scala di Fof min


ll

Allegro modera,to
8p

Brillante

Scala di Mi magg.

Sostenuto
n
'i1
Modera,to 5-------------l
a?

Scala di Do$ min.

Id,em sino aLSo/fi


Scaia di S? magg.

fr
I(rcÌfi srno a.t ,f u #

Scala a 3 ottav'e

Allegretto
19
86

E--__; ? f:---;-1 4

'tAxA

?t?Li.t

- I
î

n,l' p3 n
\t +
3T
2 Yr,? i r

i I 2Z r---- --
r:
"--------- 'Jo -
-

E.R. 2t+7I
86

Scala di So/fi rnin. sino alÀef,

Soala a 3 ottave

zLzlzI

124 u>>
2T

Ir
t,
E------r
T

.--/

v r----1
3

Moderato

Scala dí Faf; *"gg.

Allegret,to

n I
3f
+-*-ia
87

Scala di So/ b magg.

24

Scala di Mi b min.
88

Audant,ino
i-- 3 n* )l^1 3

26

Scala d\ Fa magg.

Allegretto

.F----
la'r--n''l 4l,e

1.116
t; -Z"l rf; ?$r.^?z ? aî i3l+alto

r-z+-2+ Q,p !

8.R.. 2t+1 I
89

Moderato

--l---;l t Li t z+r^2
+!2 'tilz \ + , + r \lli

3un

LlZt +zr \+zn&* *3&al

Scala di Re min.

Id,em sino aI Za

Allegro

E-R.2479
90
Allegretto
Y,1*3 +,1^2 Y-
30 t 3L
+
Ir;

l+
fi

V
+! l1

Scala di Si b magg.

Idem sino a'I .Fa ?r ,liii

Scala a 3 ottave ? r- z3i ài

Andantino
1.-F..3
)Òì r il B
n n L ?+.

3',*
-
,-'--*--v
l^t ? +^r

Allegrotto modcrato

B f----1
3

iÌ-'a'

; - ' ;r'r +

- îr t

E.R. 2/+7 9
g2

Scala di Sol rnin.

Cantabile
33

l-.^3 o
z,^1 g 'ò-AJ
lr I .-t i. r :-\

Appassionato
34

4 &^r '-*

+t? 2311 3Bk -;i


2L?,i
93

Soala di Mi b magg.

Sostenuto

Modcrato

+B | +-z
^tr2,l,

l? L

Scala di Do min.

Ideru sino al ,Sol

5211
ER,. Z+7 I
g4

37

Allegretto rttodelato
ia
V

38

Scala di Lab magg.


t-j, e
': L2l

lJy
Anda,nte

fu t-t

Scala di Fa min.

Modera,to

n
81

\-i

tHE
96
Allegretto
42

It I t--!
2q?

Scala dt Reb magg.

Idem sino aI Zab

Adagio

Modera,to
44
-__- -__?
t\--
-----

L-? +
' l-l

E.R.2479
Scala di Sib min.

Id,em sino al .Fo

Scala a 3 ottave I t. +
2 )h- 2it2.,,,

Allegretto

o4 |
2, t 1Z ò | fl r-
nl- 4 I

Allegreúto
46

31, t-^- 8r9


-?

i7 t a,r
3?_-___r

8.R.2419
98 SUONII ARMOI\ICI NATURALI
DaIIa metà, della cord,a (soI, re, la, mi) -prima ottava- sia ascenclentlo che d isoendendo, si possono otte-
nere gli stessi suoni armonici. È noto, però, che gli armonisi che si ottengono aI manico
tlello strumen-
to, a differenza d.i quelli che si ottengono sulla second.a metà, d.ella cord.a, sono esili e limitatamente
si-
curi. E necessariortutt,aviarche iL aontrabbassista d'orahestra sia a conoscenza deg'li armonicichesipro-
partituremo-
ducono sulla prima metà clella cord.a,poichè si trovano spesso usat,i,particolarmentenelle
derne e contemporanee.
È noto,altresì,che i suoni armonici che si otteng:ono sulla second.a meta tl.ella cord'a presso il
ponti-
cello-a clifferenza di quelli che si ottengono al manico-sono di facile emissione,hanno sonorità' chiara e
robusta e si possono eseguire anche a tempi relativamente veloci. Oertamente sarebbe consigliabile di
usare anche in orchestra g.li armonici al ponticello, per le ragioni già, tlette; ma,trattandosi
spessoclisuo-

ni Ìa cui esecuzione esigerebbe posizione incomoda, è taLvolta preferibile attenersi alle posizioni sul
manioo.
I suoni armonici ottenuti sulla prima meta della cord.a possono servire ottimamente, se usati oome
note isolate, accordi di contrabbassi soli o insieme ad. altri strumenti a corda; ma se uniti a
più strumen-
ti inun impasto timbricorgli armonici deI contrabbasso sul manicordata la loro naturarrestano pressochè
inefficaci.
percolo-
Tuttavia Ia conoscenza di tali armonici e Ia loro d.iteggiatura sara necessario oggetto di studio
ro she posseg,gono limitate cognizioni aI riguardo. Sarà, di intlubbia utitità, per I'esecutore
conoscerne
le pur limitate possibilità, d''uso.
PR,OSPETTO E DITEGGIATUR,A DEI SUONI ARMONICI
ALLA I" META DELLA COR,DA DALLA 2AOTTAVA(ISOGRADO)
Lt corda,
Suoni reali
A armonici o

;
diteggiatura I

Posizione naturale
2"corda,

diteggiatura

3"corda,

4^ cord.a,

iteggia,tura

il ,*+ 'A* \uJ i+


Í.-B.Le lineette / ez,posle davanti alle note"quadrate, in'dicano la posdibilità diottenere più suoni armonici spostan-
do un poco iI dito verso il capotastornello spazio di una seconda minore'
DaIIa settima dell'accordo in avanti si userà il lodito rindicel. 8.R,. ?479
99

I brevi esercizi che seguono sono stat,i inseriti al fine di illustrare il procedimento usatoperla pro-
clue
duzione d.ei suoni armonici alla prima meta rlella cortla e la cliteggiatura cti essi, inclicata sulle no+,e
quadrate a posizione ordinaria o naturale. (Per mag:g:iori notizie su questo argomento,vedi: Cainomi,
Breve sunto'sullo studio teorico-pratico cl.egli armonici: cognizioni ubili aI contralbassista dbrchestra,Ed,Ricorùù.

SUONI ARMONICI SU COR,DE DIF'FER,ENTI

l,"corda, 3"c. 7o e. 4ue. Itc. 4uc. 2^c. l|'c. luc. 2nc.

l" c.) 2^c.) loc.


3"e.
t4 2'c. 3'c.
2nc.
4'c. - c.

l^ c. 2ac. 2'c. 3"c.


Luc.
o
3tc.
o 2uc. 4^c. Lnc. 2uc. 3
o
3 3oc. 4uc.
î I o 23

E.R..247I
100

PR,OSPETTO E DITEGGIATUR,A DEI SUONI AR,MONICI


ALLA 2" MET;, DELLA CORDA DALLA 2A OTTAYA(ISOGR,ADO)

IJnissoni
Suoni reali
Lt corda, nO
i8

P'corda 8n
ecc.

3" corda,

4" cord,a,

il.ts, Le note scritte in piccolo sono di difficile esecuzione,d'uso assai raro ercomunquernon sitrovano adoperate in al-
cvn peuzo da concerto per contrabbasso.
Il pollice serve da capotasto alla 2ù ottava della corda vuota (15ogrado) serza mai spostarsi, come pure il 10 e 20 dito
(indice e medio).
Dalla settima dell'accordo in avanti si userà esclusivamente iI 3o dito (anulare),con iI quale si può eseguire con facl
Iità, e sicurezza. (Ciò non avyerrebbe se Ia mano sinistra fosse costretta a spostamenti formandocapotastosunoteintermedie).
Anche per Ia produzione dei suoni armonici,il pollice va tenuto orizzontale sulla corda,come si usa nella posizione a c&po-
t a sto. ù indicato con crocetta con iI (o) sopra, ($) oppure con la crocetta soltanto (+) . Ciò non ha alcuna importanza. La stes-
saindicazionevieneusataperlealtredita. Gliarmonicisileggonoinchiavediviolinoeasuonireali.

PICCOLI ESERCTZI SUI SUONI ARMONICI


ALLA 2" META DELLA COR,DA

F,.R . 2t+79
t01
t0p

fl^B-- Negli esercizi seguenti non è.intlicata Ia diteggiatura poichè,trattanclosi di tutti armonici
com_
presi nel preceilente prospetto e già usati nei preceóénti esercizi,lo stutlioso sarà, ora in grarlo tti tliteg:-
giare senza difficottà,.NeI oaso cli armonici comuni su cord.e diverse,I'esecutore si atterÀ
a quelo ai
l:*rl"t1lt^j_,t"t-Ti1? Iti.1ílltj;I-tl,lorMsti.esercizi,ír"re,,in +" cols siesegue sulta l"
corda, diteggiato col B, sulla 2* corda- vèdasi al,,proépetto,,. "iÀn,aitrsgiato

8.R.2479
{08
LO4

15

Dagli esercizi precedenti è possibile rendersi conto,oon una certa approssimazione,delì.e risorseof-
ferte dai suoni armonici.
Seg'uono qui alcuni esempi, affinchè I'allievo possa, &verne un'idea più precisa.

n
a

2
armonlco

? r! 7t2 7 tZ
? r_2 ?tZ
o

o
rìooc riin o
3 L
1.
1r? iiiv, 1Îz 7"o-
r!tll

o
o q +
+ I ?
armonlct
F c

-2no o
3{z t,2, 3 ?t
zJl + z o oo
,1. 2+ i3t n

E-R. 2479
106
ESTENSIONE DEL CONTRABBASSO

STUDI IN TUTTA L' ESTENSIONE DELLO STRUMENTO

o rall.3 s a temPo
Fr 9*
Allegro zl z î 3iÉ 3- 1--3z

9z
î
10

?2Î

E.R. 2479
108

Allegro moderato

E.R- ?,479
to7

Moderato

o
î 2o î
?t + I 3

+ ,1 + n î -Li
o t
+ 3+

+ ,tLL i 32
-+r

114 +Y

Ì-\=\
4
9 2"- >s
3 2 3
î 2

t4 --4
t E------., I +
108

t4
o
+
, t*ii t4 I | I
|
+{ z
.r-
s,-i
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E.R. 24i9
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ARPEGGIO

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ESEMPTO D'UN PASSAGGIO DEI MIEI CONCERTI

ùIoderato
eúc.

E.R 2479

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