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MAURIZIO BOSCAINI FLAVIA LUGHEZZANI DANIELA PRINCIVALLE

MASTERMIND
Pensare Programmare Condividere

GUIDA PER IL DOCENTE

EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO


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Ristampa:

4 3 2 1 0 2016 2017 2018 2019 2020

Realizzazione editoriale: Elena Chiodoni

Progetto grafico e impaginazione: Roberto Pessani

Copertina realizzata da mncg S.r.l., Milano

Stampa: L.E.G.O. S.p.A., Stabilimento di Lavis (TN)

Printed in Italy
Indice III

Indice

1 STRUTTURA DELL’OPERA, FINALITÀ E La didattica per competenze: finalità


e metodi inclusivi 34
METODOLOGIA, PROGRAMMAZIONE Insegnare a pescare: strategie per uno studio
Premessa 2 efficace 35
La verifica: qualche proposta 41
Presentazione dell’opera 2
Apparato didattico ed esercitativo 3
ECDL 4 3 PROVE DI VERIFICA E SOLUZIONI
Area digitale (eBook+) 4
Materiali online 4 Prove di verifica 48
Articolazione delle macroaree 5 Verifica n. 1 – Macroarea A – Modulo 1 48
Verifica n. 2 – Macroarea A – Modulo 2 49
Impostare una didattica per competenze 9
Verifica n. 3 – Macroarea A – Modulo 3 50
Finalità e obiettivi Verifica n. 4 – Macroarea A – Modulo 4 51
dell’insegnamento/apprendimento 12 Verifica n. 5 – Macroarea B – Modulo 1 52
Traguardi formativi e cognitivi trasversali 12 Verifica n. 6 – Macroarea B – Modulo 2 53
Traguardi didattico-disciplinari per il monoennio Verifica n. 7A – Macroarea C – Modulo 1 54
o il primo biennio 13 Verifica n. 7B – Macroarea C – Modulo 1 55
Metodologia e strumenti 18 Verifica n. 8A – Macroarea C – Modulo 1 56
Verifica 19 Verifica n. 8B – Macroarea C – Modulo 1 57
Proposte di programmazione 20 Verifica n. 9A – Macroarea C – Modulo 1 58
Verifica n. 9B – Macroarea C – Modulo 1 59
Verifica n. 10A – Macroarea C – Modulo 2 60
2 INDICAZIONI OPERATIVE Verifica n. 10B – Macroarea C – Modulo 2 61
PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA Verifica n. 11A – Macroarea C – Modulo 2 62
Verifica n. 11B – Macroarea C – Modulo 2 63
La scuola italiana verso l’inclusione: Verifica n. 12A – Macroarea C – Modulo 3 64
i riferimenti normativi 24 Verifica n. 12B – Macroarea C – Modulo 3 65
I bisogni educativi speciali al di là Verifica n. 13A – Macroarea C – Modulo 3 66
delle etichette 26 Verifica n. 13B – Macroarea C – Modulo 3 68
La didattica inclusiva: un nuovo modo Verifica n. 14A – Macroarea C – Modulo 4 70
di pensare la scuola 27 Verifica n. 14B – Macroarea C – Modulo 4 71
La filosofia del benessere 28
La didattica inclusiva dalla teoria alla pratica 28 Soluzioni delle Prove di verifica 72
Le strategie utili per tutti: dai bisogni speciali Soluzioni delle schede “Esercita la tua mente” 78
alle attenzioni normali 32
Le difficoltà di uno studente con DSA:
i segnali che devono allarmare 32
La flessibilità didattica: strumenti compensativi
APPENDICE
e misure dispensative 33 Elenco dei programmi Scratch e Python
Le prassi didattiche per studenti con DSA 34 della Macroarea B 88
IV Guida per il docente

Prefazione

La Guida per il docente offre suggerimenti per un proficuo utilizzo dell’opera nel percorso didattico del
primo biennio; inoltre propone, in aggiunta a quelle del volume, ulteriori prove di verifica (con relative
soluzioni) e fornisce le soluzioni delle schede Esercita la tua mente presenti nel volume.

La Guida si articola nelle seguenti 3 sezioni:

1 Struttura dell’opera, finalità e metodologia, programmazione contiene la descrizione dell’orga-


nizzazione dei contenuti con indicazioni inerenti metodologia e proposte di programmazione, pensate
nel rispetto delle linee guida e nell’ottica di sviluppare negli allievi un atteggiamento pro-attivo e va-
lide competenze digitali.

I traguardi didattico-disciplinari (pp. 13-18) sono disponibili anche online sul sito www.hoepliscuola.it
( hoepliscuola.it ), nell’area riservata al docente.

2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva contiene suggerimenti per un differente modo di
fare scuola, proponendo una didattica inclusiva, prospettando metodologie didattiche innovative
che veicolano nuovi approcci alla conoscenza e strategie operative. In particolare, vengono forniti
esempi di lettura orientativa e di lettura analitica riferiti ad alcuni contenuti del testo e viene illustrato
il diverso uso delle varie tipologie di mappe. Vengono anche dati alcuni suggerimenti su come
strutturare test ed esercizi per alunni BES e DSA.

3 Prove di verifica e soluzioni contiene schede di verifica finalizzate a certificare e valutare il raggiun-
gimento degli obiettivi prefissati in ciascun modulo.
• I test teorici sono strutturati in modo simile o uguale a quelli presenti nei volumi.
• Le prove pratiche elencano le elaborazioni che lo studente deve eseguire per svolgere l’esercizio pro-
posto.

Alcune immagini utilizzate nelle verifiche proposte per la macroarea B sono disponibili online, sul sito
www.hoepliscuola.it ( hoepliscuola.it ), nell’area riservata al docente.

Tutte le Prove di verifica sono inoltre disponibili anche online (in formato pdf) sul sito www.hoepliscuola.it
( hoepliscuola.it ), nell’area riservata al docente, in modo da agevolare l’insegnante per eventuali perso-
nalizzazioni.

Questa sezione contiene infine le soluzioni delle Prove di verifica proposte nella guida e le soluzioni
degli esercizi contenuti nel volume, nelle schede Esercita la tua mente.

In Appendice viene fornito l’elenco dei programmi Scratch e Python della Macroarea B.
Struttura dell’opera,
finalità e metodologia,
programmazione
S E
Z I
O N
E

1
• PREMESSA
• PRESENTAZIONE DELL’OPERA
• IMPOSTARE UNA DIDATTICA PER COMPETENZE
• FINALITÀ E OBIETTIVI DELL'INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
• PROPOSTE DI PROGRAMMAZIONE
2 Guida per il docente

PREMESSA
L’insegnamento delle scienze e delle tecnologie informatiche integra aspetti prettamente concettuali che
trovano riscontro e valenza applicativa e pratica nella componente tecnologica. Questi due aspetti de-
finiscono gli obiettivi da perseguire come docente: trasmettere i principali fondamenti teorici delle
scienze dell’informazione e, in parallelo, sollecitare la padronanza di strumenti e ambienti volti alla so-
luzione di problemi autentici al fine di sviluppare nello studente competenze esperte.
Un altro aspetto da considerare, che riteniamo debba accompagnare l’attività dei discenti, è la consa-
pevolezza dell’utilità e dei limiti di metodi e strumenti, anche nella considerazione dei loro effetti cultu-
rali e sociali.
Questi presupposti hanno delineato la struttura del progetto didattico e guidato gli autori nello sviluppo
dei contenuti, sostenendo la forte connessione tra teoria e pratica.

PRESENTAZIONE DELLÕOPERA
Mastermind – Pensare Programmare Condividere è un nuovo corso destinato agli studenti del primo
biennio dei diversi indirizzi scolastici per introdurli allo studio delle scienze e delle tecnologie infor-
matiche.
L’opera è sviluppata nel rispetto delle Linee guida ministeriali e con una particolare attenzione alle
conoscenze e alle competenze di logica e di programmazione.
Come il gioco da tavolo Mastermind, il testo si basa su quattro colori corrispondenti alle quattro ma-
croaree che, combinandosi assieme, vanno a coprire sia gli aspetti di base dell’informatica, in parti-
colare Coding e Computational Thinking, sia quelli degli applicativi di Office Automation, nonché quelli
degli ambienti e strumenti del Web 2.0 e del Cloud Computing. Nelle quattro macroaree, moduli in-
dipendenti, non strettamente consequenziali, propongono contenuti mediante UDA che consentono
l’adozione di percorsi didattici differenziati e adattabili alle necessità delle singole classi. Sono trattati
i linguaggi di programmazione Scratch (metalinguaggio) e Python, i sistemi operativi Windows 8.1 e
Linux, gli applicativi del Pacchetto Office 2013 e LibreOffice 5.0, Internet Explorer 11, Gmail e gli ambienti
cloud Dropbox, Google Drive, Delicious, Prezi, YouTube, Screencast-O-Matic, MindMup, WordPress,
ePubEditor, VoiceThread.
L’esposizione dei contenuti è semplice, dettagliata, con un congruo numero di immagini esplica-
tive, richiami, precisazioni, suggerimenti, ed è corredata da esercizi, problemi e situazioni. Lo studente
è coinvolto come parte attiva e allenato alla logica, all’ordine procedurale, alla correttezza espositiva,
alla sicurezza operativa e all’autonomia progettuale. L’opera mira a sollecitare negli alunni un ap-
proccio alla conoscenza affine a quelle che sono le loro quotidiane pratiche sociali e a favorire l’abitu-
dine alla collaborazione, al confronto, al lavoro in gruppo e alla progettazione.
Il testo, integrato da contenuti online, accompagna lo studente in un preciso percorso didattico e co-
stituisce un riferimento chiaro per il suo apprendimento e per l’acquisizione delle competenze pre-
viste dalle linee guida. I materiali collegati all’eBook+ sono attivabili attraverso le icone nella versione
digitale.
1 Struttura dell’opera, finalità e metodologia, programmazione 3

Le conoscenze, la padronanza terminologica specifica, le abilità e le competenze raggiunte sono ir-


robustite e verificate puntualmente in ogni unità, mediante la proposta di test, problemi o situazioni
volti a rafforzare la capacità di ragionamento e di logica, a sviluppare e consolidare competenze
digitali.

Apparato didattico ed esercitativo


Ogni unità utilizza icone, schemi, rubriche e impostazioni standard che guidano lo studente all’ac-
quisizione di conoscenze e allo sviluppo di abilità.

Apparato didattico
• MODULI
Ogni modulo presenta in apertura l’elenco degli obiettivi perseguiti nelle diverse unità.

• MAPPA CONCETTUALE O MENTALE


In apertura di ogni unità (nelle Macroaree A, B e C) o solo a inizio modulo (nella Macroarea D), la
mappa concettuale offre una sintetica anticipazione dei contenuti sviluppati, fungendo al contempo
da schema riepilogativo e di sistematizzazione dei saperi per abituare lo studente all’apprendimento
e alla sintesi dei contenuti attraverso un percorso ragionato *.

• IMPORTANTE!
Richiama l’attenzione con avvertimenti e consigli riguardanti alcuni contenuti proposti.

• LO SAI?
Fornisce richiami, precisazioni o curiosità sugli argomenti trattati nei paragrafi.

• E IN PIÙ…
Fornisce approfondimenti su alcuni contenuti trattati nei paragrafi.

• LET’S TALK ABOUT…


Contiene informazioni in inglese sui contenuti trattati nei paragrafi.

• ESERCIZI, PROBLEMI, SITUAZIONI


Accompagnano e allenano lo studente all’applicazione delle conoscenze (sapere), permettendogli
di acquisire abilità (saper fare) e competenze (piena comprensione dei processi e capacitˆ progettuale).

• ESEMPI
Casi che esemplificano alcuni argomenti trattati.

• INFOPAGE
Schede con approfondimenti degli argomenti trattati, focus su altri aspetti e con confronti delle in-
terfacce degli applicativi trattati in Office automation o di altri ambienti.

* Le mappe costituiscono un valido strumento da utilizzare, in particolare, con alunni BES


(Bisogni Educativi Speciali), per agevolare il loro processo di apprendimento.
4 Guida per il docente

Apparato esercitativo
• ESERCITA LA TUA MENTE*
Presente al termine di ogni unità, attraverso test di diversa tipologia, oppure esercizi o situazioni, con-
sente di verificare l’acquisizione dei contenuti (sapere), lo sviluppo di abilità e competenze. Inoltre, per-
mette all’alunno di riflettere sul proprio metodo di lavoro per migliorarne l’efficacia, sfruttando al me-
glio gli strumenti informatici (saper fare).
Le situazioni proposte allenano a ideare strategie portando l’alunno verso una graduale autonomia del
proprio agire (piena comprensione dei processi e capacità progettuale).

* Nella versione digitale del volume (eBook+), i test di fine unità sono interattivi e autocor-
rettivi.

ECDL
I contenuti proposti includono conoscenze e tecniche utili a una preparazione informatica non spe-
cialistica ma tale da permettere la preparazione a numerosi argomenti riguardanti gli esami per il con-
seguimento della certificazione informatica prevista dalla Patente Europea del Computer (ECDL).

Area digitale (eBook+)


Nella versione digitale del volume (eBook+) sono inoltre disponibili approfondimenti tematici, test in-
terattivi e videotutorial.

• SCHEDE DI APPROFONDIMENTO
Schede con approfondimenti sugli argomenti trattati e procedure operative per un utilizzo corretto de-
gli applicativi proposti.

• VIDEOTUTORIAL
Pillole di lezione online sui linguaggi di programmazione Scratch e Python per trasmettere contenuti
specifici e strategie allo scopo di consentire un apprendimento di tipo deduttivo finalizzato al training
e come stimolo per il collaborative learning.

• ESERCIZI INTERATTIVI
Tutti i test a risposta chiusa sono interattivi e autocorrettivi.

Materiali online
I file di immagine e di testo richiamati nei Problemi e nelle schede Esercita la tua mente della Ma-
croarea B, nonché i file degli esercizi con la dicitura Apri richiamati nelle Situazioni della Macroa-
rea C, sono scaricabili da www.hoepliscuola.it ( hoepliscuola.it ).
1 Struttura dell’opera, finalità e metodologia, programmazione 5

Articolazione delle macroaree


La tabella presenta una sintesi delle finalità di ogni macroarea con una breve descrizione dei contenuti
di ciascun modulo.

MACROAREA A MODULI

FONDAMENTI INFORMATICA E SISTEMI – Descrive i fondamenti dell’informatica


DI INFORMATICA e della più generale Information and Communications Technology,
In questa macroarea il suo percorso storico, il ruolo centrale che ricopre nella nostra società a livello
vengono poste le basi personale e professionale e invita a riflettere su alcuni possibili scenari futuri.
dell’informatica: vengono Introduce i concetti fondamentali, non solo per la scienza e la tecnologia,
fornite le definizioni di sistema e di modello. In particolare, fornisce una visione del sistema secondo
principali, si delinea l’approccio della Teoria unificata dei sistemi.
il percorso storico della
disciplina, si descrive DATI E INFORMAZIONI – Descrive i sistemi di numerazione, in particolare,
l’architettura del computer, i sistemi binario ed esadecimale.
le caratteristiche tecniche Porta a riflettere sulla differenza tra dato, informazione e conoscenza.
e le funzionalità dei suoi Spiega come vengono rappresentati i dati nel computer, esponendo il concetto
componenti hardware fondamentale di digitalizzazione, che fa sì che qualsiasi tipo di dato (numero, testo,
e software. Inoltre, si spiega immagine, suono, video ecc.), per essere trattato da un sistema di elaborazione,
come vengono codificati debba e possa essere codificato in opportune sequenze di zeri e uno.
in formato digitale Mostra nel dettaglio come rappresentare in binario numeri naturali e interi e i testi.
informazioni e dati e si Delinea i concetti di base (già questi piuttosto complessi) per la rappresentazione
illustrano le caratteristiche di immagini, suoni e video e la differenza tra analogico e digitale.
e le funzionalità di base dei Mostra, inoltre, i formati di rappresentazione per le immagini bitmap
sistemi operativi Windows e vettoriali e l’importanza delle tecniche di compressione.
8.1 e Linux/Ubuntu. HARDWARE E RETI – Descrive caratteristiche e funzionalità dell’architettura
I contenuti forniscono di von Neumann di un computer.
anche una base teorica Passa in rassegna i principali componenti hardware del computer, che concorrono
indispensabile per un a far funzionare un sistema di elaborazione.
corretto e consapevole Elenca le principali tipologie di computer e alcune loro caratteristiche.
utilizzo della Rete e dei suoi Presenta gli strati funzionali di un computer: hardware, firmare, software
principali servizi e includono di sistema e software applicativo.
aspetti sulla sicurezza Descrive i tipi di reti, considerando in particolare la rete Internet, offrendo
informatica. una panoramica sulla sua struttura e sui suoi principali servizi, soffermandosi,
in particolare, sul servizio Web.
Offre una panoramica sugli aspetti legati alla sicurezza informatica.

SISTEMI OPERATIVI – Descrive i componenti e le funzionalità di base dei sistemi


operativi, in particolare il kernel e i suoi compiti e le tipologie di interfaccia utente.
Espone modalità per operare con l’interfaccia grafica e l’ambiente operativo
di Windows 8.1.
Illustra le procedure per operare con icone e finestre, gestire file e cartelle.
Descrive modalità e tecniche per definire alcune impostazioni di base.
Illustra le procedure relative alla stampa e alla gestione dello spool di stampa.
Presenta Linux Ubuntu: dalla procedura base d’installazione ai principali elementi
del sistema e alla loro configurazione per lavorare con l’ambiente Unity.
6 Guida per il docente

MACROAREA B MODULI

PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – Formalizza i concetti


In questa macroarea, illustrando di problema, algoritmo e programma.
i concetti di problema, algoritmo, Presenta il problem solving e, in particolare, la scomposizione
flowchart, linguaggio e programma, di un problema in sottoproblemi.
si affrontano tecniche e concetti Introduce uno pseudocodice e il flowchart per la descrizione
fondamentali della programmazione degli algoritmi.
(Coding) e del pensiero algoritmico Elenca nel dettaglio gli elementi dell’ambiente e del linguaggio
o computazionale (Computational di programmazione visuale Scratch.
Thinking). L’arte della programmazione Presenta problemi semplici e complessi, spiegando nel dettaglio
informatica viene affrontata come risolverli con Scratch. Particolare attenzione è posta nella
gradualmente. scelta dei programmi da realizzare per coinvolgere lo studente
Si inizia con l’approccio visuale in attività stimolanti e interessanti legate alla matematica,
e semplificato di Scratch, per passare alla geometria, al disegno, alla creazione di quiz ecc.
poi alla scrittura di programmi testuali Il fumetto animato e il videogioco sono considerati terreni
in Python, un linguaggio particolarmente privilegiati di ideazione e di creazione, capaci di far sentire
idoneo sia all’uso didattico lo studente in grado di calarsi nei ruoli di autore e programmatore.
che professionale. Nel percorso Riflette sulla programmazione basata sugli eventi, di cui Scratch
si arriva a saper leggere e scrivere fa largo uso.
programmi, alcuni semplici, altri
più complessi, che possono sicuramente PYTHON – Riflette sull’importanza e la potenzialità dei linguaggi
stimolare e interessare lo studente. di programmazione testuali.
La macroarea è basata su una didattica Introduce il linguaggio di programmazione Python, le sue strutture
per problemi, che porta lo studente di controllo e le principali strutture dati.
a ragionare e a sperimentare soluzioni, Presenta le funzioni come modalità principe per implementare
affrontando problemi legati ad altre la soluzione di sottoproblemi e per il riuso del codice.
discipline scolastiche e ai videogiochi. Mostra l'uso di funzioni predefinite di Python e funzioni definite
dal programmatore per svolgere compiti specifici.
I problemi e gli esercizi proposti* Accompagna lo studente nella scrittura di programmi Python
guidano lo studente a una graduale per risolvere problemi non banali legati ad altre discipline come
acquisizione di tecniche che permettono matematica, geometria, disegno e statistica.
un utilizzo efficace dei linguaggi Nella parte finale, spiega come scrivere programmi avanzati
di programmazione e allenano in Python per lavorare con le stringhe e analizzare testi, recuperando
a individuare soluzioni adeguate eventualmente i file da Internet.
alle situazioni proposte. Quest’ultima parte, per la sua ricchezza e complessità, anticipa
argomenti svolti, in alcuni corsi, nel secondo biennio, e rappresenta
uno stimolo interessante per l’approfondimento.

*Materiale online
I file di immagini e di testo richiamati nei
Problemi e nelle schede “Esercita la tua
mente” di questa macroarea sono
scaricabili dal sito www.hoepliscuola.it.
Sempre nel sito, nell’area riservata
al docente, sono inoltre presenti
i file sorgente .sb2 e .py di tutti
i programmi proposti.
1 Struttura dellÕopera, finalitˆ e metodologia, programmazione 7

MACROAREA C MODULI

APPLICATIVI DI OFFICE WORD PROCESSOR – Presenta le principali caratteristiche e gli elementi


AUTOMATION salienti dell’interfaccia di Word e di Writer.
In questa macroarea vengono Introduce all’utilizzo del word processor e alla gestione dei documenti,
fornite conoscenze e tecniche illustrando le funzioni base per la formattazione del testo (margini, carattere,
per un utilizzo appropriato e paragrafo, elenchi, bordi e sfondi). Indica le modalità per disporre il testo
razionale degli strumenti di cui in tabelle.
dispongono gli applicativi dei Fornisce strumenti e tecniche per arricchire il testo con l’inserimento
pacchetti Office 2013 e di immagini e forme, per creare e gestire oggetti grafici.
LibreOffice 5.0. Descrive come sviluppare in modo razionale gli argomenti di una relazione
e trasformarla poi in ipertesto.
Gli esercizi proposti* guidano Elenca le procedure per la creazione di documenti ed etichette mediante
lo studente a una graduale la stampa unione.
acquisizione di tecniche che
permettono un utilizzo efficace FOGLIO ELETTRONICO – Presenta elementi e caratteristiche dell’interfaccia
dei software e allenano a di Excel e di Calc.
individuare soluzioni adeguate Fornisce i concetti di cella, zona, etichetta e valore.
alle situazioni proposte. Illustra le tecniche per selezionare celle, inserire dati, modificarli, copiarli
e spostarli, per applicare formati ai numeri, personalizzare tabelle con bordi
e sfondi.
*Materiale online Propone esercizi per l’uso del foglio elettronico attraverso l’esecuzione
I file degli esercizi proposti di semplici calcoli con l’impiego di formule e guida nella conoscenza delle varie
nelle Situazioni di questa categorie di funzioni di tipo matematico, statistico, logico e di ricerca.
macroarea sono scaricabili Fornisce indicazioni per creare ed elaborare grafici.
dal sito www.hoepliscuola.it. Illustra i percorsi per impostare i parametri di stampa e stampare il foglio
di lavoro.

SLIDESHOW – Presenta elementi e caratteristiche dell’interfaccia


di PowerPoint e di Impress.
Descrive le modalità di salvataggio nei diversi formati.
Illustra le procedure per creare una semplice presentazione con scelta
del layout, del tema e la personalizzazione del piè di pagina.
Fornisce indicazioni per le diverse opzioni per la stampa.
Descrive le fasi di progettazione di un ipertesto, nonché tecniche e procedure
per realizzare presentazioni ipertestuali e multimediali.
Indica come inserire link, pulsanti d’azione e suoni, applicare animazioni
e transizioni.

DATABASE – Presenta elementi e caratteristiche dell’interfaccia di Access


e di Base.
Descrive i principi di progettazione di un database elettronico e le funzioni
degli oggetti del database.
Indica le procedure per creare tabelle e generare maschere (formulari),
query di selezione semplici (ricerche) e con criteri e report
per stampare le informazioni del database. Indica come impostare filtri
e creare relazioni per generare query su più tabelle.
8 Guida per il docente

MACROAREA D MODULI

APPLICAZIONI WEB E CLOUD NAVIGARE RICERCARE E COMUNICARE – Analizza la finestra del browser
In questa macroarea viene Microsoft Internet Explorer 11 e presenta le principali funzionalità
fornita una base teorica del servizio di Web mail Gmail.
finalizzata a un corretto Affronta aspetti legati all’utilizzo del browser per impostare opzioni,
e consapevole utilizzo accedere ai servizi della Rete e prelevare materiale dal Web, eseguire
della Rete nella ricerca ricerche, anche con alcune App di Google.
di informazioni, per l’accesso
ai servizi, per prelevare CONDIVIDERE E COLLABORARE – Presenta l’ambiente di Dropbox,
materiale dal Web, con per l’archiviazione e la condivisione di file e cartelle.
riferimenti alle problematiche Propone l’utilizzo di Google Drive fornendo spunti per la costruzione
legali relative al diritto d’autore collaborativa di conoscenza, attraverso proposte di lavoro in team.
e alla privacy. Vengono proposti
diversi ambienti cloud, ORGANIZZARE E PRESENTARE – Illustra le procedure per realizzare,
presentati con un approccio anche in gruppo, efficaci presentazioni con Prezi.
volto a servirsene quali Definisce la differenza tra mappe mentali e concettuali, proponendo MindMup
strumenti per strutturare per organizzare e presentare contenuti e Wordle per creare word cloud.
e presentare contenuti, Mostra le principali funzionalità di YouTube e di Screencast-o-Matic
ma anche per favorire per realizzare video o tutorial e caricarli nel proprio canale YouTube.
la collaborazione, il confronto,
il lavoro di gruppo, STRUTTURARE E DIFFONDERE – Introduce alla realizzazione di blog
la progettazione. o siti mediante l’uso di WordPress, fornendo le principali procedure
per la pubblicazione di articoli e pagine Web.
Analizza le opzioni offerte da ePubEditor per la creazione di e-book.
Offre una panoramica dell’ambiente VoiceThread fornendo indicazioni
per la realizzazione di album multimediali.
1 Struttura dell’opera, finalità e metodologia, programmazione 9

IMPOSTARE UNA DIDATTICA PER COMPETENZE


La competenza viene definita da Scribner «pensiero pratico in azione». Tale pensiero si contraddistingue
per la sua flessibilità, ossia per la capacità di risolvere lo stesso problema ora in un modo ora in un altro,
in relazione alle circostanze date. In questo senso si parla di competenza esperta, le cui caratteristiche
fondamentali sono l’organizzazione, l’articolazione, la contestualizzazione e la flessibilità delle conoscenze,
elementi che consentono di combinare il patrimonio individuale a disposizione per far fronte al nuovo
compito.
Le competenze di un individuo definiscono la sua autonomia e la sua responsabilità.

La scuola, tra i suoi compiti, ha certamente quello di allenare gli studenti ai continui e repentini progressi
e cambiamenti nei settori tecnologici, economici, nonché socio-culturali, che esigono dall’individuo la
capacità di adattarsi ai mutamenti, rispondendo in modo efficiente ed efficace alle sfide che essi im-
pongono.

Da questi presupposti origina la responsabilità anche della scuola di aiutare gli studenti a sviluppare
competenze. Per costruirle occorrono sicuramente conoscenze, costituite dall’insieme degli apprendi-
menti formali, ma anche informali e non formali, che formano il bagaglio culturale che definisce una per-
sona; servono abilità, date dalla capacità di applicare le conoscenze e le pratiche acquisite per svolgere
determinati compiti o risolvere problemi. Tuttavia, si comprende bene come il concetto di competenza
esperta sopra descritto includa una dimensione che va oltre le conoscenze e le abilità, pur servendosi di
esse per originarla.

Ma come sviluppare competenze esperte a scuola? Il focus si sposta sul processo formativo, sui modi
con cui vengono proposte e condotte le esperienze educative e disciplinari, sulle metodologie adottate
nel processo di insegnamento/apprendimento. Risulta chiaro come sia necessario, per gli studenti, pos-
sedere i riferimenti teorici e saperli applicare per risolvere un problema. Risulta tuttavia altrettanto im-
portante proporre agli studenti delle attività autentiche, intendendo per tali quelle che più rappre-
sentano la realtà per fare in modo che la dimensione comportamentale di un alunno divenga elemento
distintivo che permea l’attività stessa adattandola alle situazioni complesse o impreviste al fine di gestirle
in modo appropriato. Da ciò scaturisce la necessità di porre l’agire in prima persona dello studente
al centro del processo di insegnamento e apprendimento, coinvolgendolo in attività di laboratorio
che simulano la realtà, ma anche in progetti mirati di ricerca, pluridisciplinari o extrascolastici. In questo
modo si costruiscono le competenze esperte, che non sono più una somma di gesti elementari, una pre-
scrizione di procedure, ma diventano l’attivazione di una combinazione di elementi pertinenti scelti da
ogni alunno fra i tanti di cui dispone, organizzati per realizzare al meglio quella specifica attività conte-
stualizzata che egli ha opportunamente interpretato e ponderato.
La competenza diviene allora la capacità di costruire un processo che si delinea come l’originalità di
ogni studente di creare un legame attraverso il quale collegare una combinazione di risorse che modi-
ficano le loro caratteristiche in funzione di quelle a cui si associano per una performance che generi va-
lore.
Impostare una metodologia dove trovano integrazione il learning by doing, il collaborative learning,
l’apprendimento per ricerca e l’apprendimento fra pari, sollecita la partecipazione attiva e la moti-
10 Guida per il docente

vazione degli studenti, aumentando così l’efficacia dell’apprendimento. Ciò in quanto in questi casi l’ap-
prendimento è indotto dall’esperienza, così è flessibile, continuamente rimodulato sull’evolversi della so-
luzione adottata. La conoscenza si dirama per connettersi ad altri ambiti chiamati in causa per affrontare
la situazione. In ogni momento l’alunno può verificare da sé i propri progressi, perché osserva le conse-
guenze delle decisioni prese.
È apprendimento autoguidato che lo abitua in modo naturale a confrontarsi con il nuovo e lo allena ad
affrontare con flessibilità e padronanza situazioni reali. È apprendimento significativo perché scaturisce
dal fare e i risultati in progress raggiunti costituiscono stimolo e motivazione al procedere.
In questa prospettiva il docente adatta il proprio modo di fare lezione a pratiche più flessibili, persona-
lizzate e dinamiche, per sviluppare/potenziare nell’alunno new skills: attitudine all’iniziativa, all’autono-
mia, alla creatività, alla cooperazione, a una consapevole padronanza del Web.
Il focus non è più solo sul prodotto realizzato dallo studente, ma sulla valenza dei processi che egli ha se-
guito per costruirlo.

Questo modo di agire orientato allo sviluppo di competenze esperte rimanda (e in un certo senso sin-
tetizza) alle otto competenze chiave di cittadinanza definite, a fine 2006, nella Raccomandazione del
Parlamento Europeo e del Consiglio delle quali, di seguito, riportiamo quanto pubblicato sul sito:
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:c11090.

Competenze chiave per l’apprendimento permanente


Le competenze chiave per l’apprendimento permanente sono una combinazione di conoscenze, abi-
lità e attitudini appropriate al contesto. In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo svi-
luppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Le competenze chiave sono essenziali in una società della conoscenza e assicurano maggior flessi-
bilità ai lavoratori per adattarsi in modo più rapido a un mondo in continuo mutamento e sempre
più interconnesso. Inoltre, tali competenze sono un fattore di primaria importanza per l’innovazione,
la produttività e la competitività e contribuiscono alla motivazione e alla soddisfazione dei lavora-
tori e alla qualità del lavoro.
Le competenze chiave dovrebbero essere acquisite:
• dai giovani alla fine del loro ciclo di istruzione obbligatoria e formazione, preparandoli alla vita
adulta, soprattutto alla vita lavorativa, formando allo stesso tempo una base per l’apprendimento
futuro;
• dagli adulti in tutto l’arco della loro vita, attraverso un processo di sviluppo e aggiornamento delle
loro abilità.

L’acquisizione delle competenze chiave si integra bene con i principi di parità e accesso per tutti.
Il presente quadro di riferimento si applica anche e soprattutto ai gruppi svantaggiati, che hanno
bisogno di sostegno per realizzare le loro potenzialità educative. Esempi di tali gruppi includono
le persone con scarse competenze di base, i giovani che abbandonano prematuramente la scuola,
i disoccupati di lunga durata, le persone disabili, i migranti, ecc.
1 Struttura dellÕopera, finalitˆ e metodologia, programmazione 11

Le otto competenze chiave


Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave e descrive le conoscenze, le abilità e le at-
titudini essenziali ad esse collegate. Queste competenze chiave sono:
• la comunicazione nella madrelingua, che è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pen-
sieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul
piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali;
• la comunicazione in lingue straniere, che, oltre alle principali abilità richieste per la comunica-
zione nella madrelingua, richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione intercultu-
rale. Il livello di padronanza dipende da numerosi fattori e dalla capacità di ascoltare, parlare, leg-
gere e scrivere;
• la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico. La
competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere
una serie di problemi in situazioni quotidiane, ponendo l’accento sugli aspetti del processo, del-
l’attività e della conoscenza. Le competenze di base in campo scientifico e tecnologico riguardano
la padronanza, l’uso e l’applicazione di conoscenze e metodologie che spiegano il mondo natu-
rale. Tali competenze comportano la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività
umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino;
• la competenza digitale, che consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tec-
nologie della società dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie del-
l’informazione e della comunicazione (TIC);
• imparare ad imparare, che è collegata all’apprendimento, all’abilità di perseverare nell’appren-
dimento, di organizzare il proprio apprendimento sia a livello individuale che in gruppo, a seconda
delle proprie necessità, e alla consapevolezza relativa a metodi e opportunità;
• le competenze sociali e civiche. Per competenze sociali si intendono competenze personali, inter-
personali e interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di parteci-
pare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa. La competenza sociale è collegata
al benessere personale e sociale. È essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere
nei diversi ambienti in cui le persone agiscono. La competenza civica, e in particolare la conoscenza
di concetti e strutture sociopolitici (democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili), dota
le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione attiva e democratica;
• senso di iniziativa e di imprenditorialità, che significa saper tradurre le idee in azione. In ciò rien-
trano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di
gestire progetti per raggiungere obiettivi. L’individuo è consapevole del contesto in cui lavora ed
è in grado di cogliere le opportunità che gli si offrono. È il punto di partenza per acquisire le abi-
lità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad
un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e pro-
muovere il buon governo;
• consapevolezza ed espressione culturali, che implicano la consapevolezza dell’importanza del-
l’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di co-
municazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

Le competenze chiave sono tutte interdipendenti e ogni volta l’accento è posto sul pensiero critico,
la creatività, l’iniziativa, la capacità di risolvere problemi, la valutazione del rischio, la presa di deci-
sioni e la gestione costruttiva delle emozioni.
12 Guida per il docente

FINALITÀ E OBIETTIVI
DELL’INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Lo studio delle scienze e delle tecnologie informatiche nel primo biennio, per la pluralità dei contenuti,
fornisce conoscenze di base con una particolare attenzione a quelle afferenti all’area del Coding,
del Computational Thinking e della programmazione. Contribuisce a definire i risultati di apprendi-
mento anche la capacità di utilizzare strumenti e ambienti inerenti la comunicazione delle informazioni.
Conduce lo studente alla precisione teorica e, attraverso un’impronta pratico-operativa, allo sviluppo
di abilità logiche orientate alla soluzione di problemi.
La proposta di situazioni non note, in termini di compiti e problemi complessi, accresce nello studente
la padronanza nell’uso di conoscenze e abilità permettendogli di assumere in modo autonomo decisioni
consapevoli.
Il percorso evolve così passando dal “semplice imparare” al “rendersi conto”, dal sapere (conoscenza) al
saper fare (abilità), alla scelta autonoma e consapevole di linguaggi, ambienti e strumenti (piena com-
prensione dei processi e capacità progettuale), sviluppando nell’alunno abilità trasversali (competenze
esperte).

Traguardi formativi e cognitivi trasversali per il primo biennio


Gli obiettivi trasversali sono definiti dai docenti in sede di Consiglio di classe, considerando il contributo di
ciascuna materia nell’acquisizione di competenze perseguibili da tutte le discipline o da quelle di un’area.

Obiettivi formativi
• Rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.
• Responsabilità individuale (essere consapevoli del proprio modo di agire).
• Orientamento al lavoro in team, tipico di molti contesti lavorativi, per sollecitare le capacità di confronto,
dialogo, negoziazione, scelte responsabili e condivise.

Obiettivi cognitivi
• Sistematicità nell’affrontare gli aspetti concettuali della disciplina.
• Esposizione con lessico specifico.
• Sviluppo della capacità di affrontare nuovi concetti e nuovi modi di operare per adeguarsi alla rapida
evoluzione delle tecnologie.
• Abitudine ad affrontare e saper gestire i problemi considerandoli nella loro complessità.
• Autonomia nella scelta di procedure, strumenti e percorsi operativi da adottare per rispondere in modo
pertinente alle richieste date.
• Competenza nel risolvere problematiche connesse alla soluzione di problemi e alla gestione di situa-
zioni autentiche.
• Spirito critico e capacità di autovalutazione per produrre soluzioni soddisfacenti.
• Sicurezza e fiducia nel proprio modo di agire per raggiungere una completa autonomia progettuale
ed operativa.
1 Struttura dell’opera, finalità e metodologia, programmazione 13

Traguardi didattico-disciplinari per il monoennio o il primo biennio


In fase di programmazione sono stabiliti gli obiettivi didattico-disciplinari attesi al termine del primo bien-
nio. Nella tabella vengono elencati, per ogni macroarea, anche gli obiettivi minimi.

MACROAREA A – FONDAMENTI DI INFORMATICA

MODULI
1 – Informatica e sistemi
2 – Dati e informazioni
3 – Hardware e reti
4 – Sistemi operativi.

COMPETENZE
• Applicare l’approccio della teoria unificata dei sistemi per descrivere e classificare un generico sistema.
• Distinguere le principali tipologie di modelli di sistemi.
• Descrivere come sono codificati i dati nei sistemi informatici.
• Descrivere l’architettura di un sistema di elaborazione e le funzioni dei suoi componenti hardware.
• Elencare le funzioni del sistema operativo e quelle del software applicativo.
• Personalizzare l’ambiente operativo modificando le impostazioni di sistema.
• Eseguire operazioni sui file e cartelle, quali copia, cancellazione, spostamento, compressione, decompressione,
creazione di collegamenti.
• Descrivere Internet, elencandone struttura e caratteristiche e indicandone i principali servizi.
• Descrivere i diversi tipi di rete in relazione all’estensione, alla strutturazione e al tipo di collegamento.
• Illustrare le regole da adottare per tutelare la sicurezza dei dati.
• Applicare le misure idonee per proteggere il proprio PC dai malware.

CONOSCENZE DISCIPLINARI
• Conoscere le caratteristiche della comunicazione informatica.
• Conoscere i sistemi di numerazione posizionali.
• Conoscere come vengono codificati informazioni e dati.
• Conoscere la codifica ASCII, ISO-8859 e Unicode.
• Conoscere l’architettura e gli elementi funzionali della macchina di von Neumann (parte centrale e parte eriferica).
• Conoscere le diverse tipologie di memorie e periferiche.
• Conoscere le caratteristiche del sistema operativo e del software applicativo.
• Conoscere il concetto di processo come programma in esecuzione e le principali funzionalità dei file system.
• Conoscere gli strumenti di Windows e di Linux per configurare il PC.
• Conoscere gli strumenti di Windows e di Linux per gestire file e cartelle.
• Conoscere i diversi tipi di reti.
• Conoscere Internet, caratteristiche, requisiti e servizi.
• Elencare i principali servizi Internet.
• Conoscere le principali applicazioni che si appoggiano sul servizio Web.
• Conoscere le misure che garantiscono la sicurezza informatica.
• Comprendere cosa è un malware e come proteggere il proprio PC.

ABILITÀ OPERATIVE
• Saper classificare un sistema secondo alcune categorie.
• Saper convertire un numero da una base a un’altra.
14 Guida per il docente

• Saper codificare e decodificare in binario numeri naturali e interi.


• Saper codificare e decodificare un testo secondo la codifica ASCII.
• Distinguere le diverse unità di misura delle memorie.
• Elencare i componenti hardware e descriverne il funzionamento nel quadro di riferimento dell’architettura
di von Neumann.
• Distinguere le diverse tipologie di memorie e periferiche.
• Distinguere le funzioni del sistema operativo e del software applicativo.
• Riconoscere e utilizzare le funzioni di base di un sistema operativo.
• Interagire con gli elementi dell’ambiente Windows e Linux e personalizzarli.
• Operare su file e cartelle per strutturare e organizzare i dati su memoria di massa.
• Elencare le diverse tipologie di reti.
• Descrivere le caratteristiche di Internet e i suoi servizi principali.
• Elencare le principali applicazioni che si appoggiano sul servizio Web e conoscerne le caratteristiche.
• Distinguere le diverse misure che favoriscono la sicurezza informatica.
• Comprendere cosa è un malware e come proteggere il proprio PC.
• Elencare le diverse tipologie di malware e le norme da seguire per tutelare il PC.

OBIETTIVI MINIMI
• Conoscere la definizione di sistema e di modello.
• Saper convertire i numeri tra i sistemi decimale e binario.
• Saper codificare e decodificare un testo secondo la codifica ASCII.
• Elencare i componenti hardware e descriverne il funzionamento di base nel quadro di riferimento dell’architettura
di von Neumann.
• Saper distinguere le tipologie e descrivere le principali funzionalità di memorie e periferiche.
• Acquisire le conoscenze delle principali funzionalità di un sistema operativo.
• Conoscere le principali tipologie di malware e le principali tecniche di sicurezza informatica.
• Saper utilizzare i principali servizi Internet.

MACROAREA B – PROGRAMMAZIONE

MODULI
1 – Programmazione con Scratch
2 – Python

COMPETENZE
• Applicare i principi del problem solving e della scomposizione di problemi in sottoproblemi.
• Descrivere un semplice algoritmo tramite diagramma di flusso.
• Conoscere i concetti di variabile e tipo di dato.
• Conoscere le strutture di controllo fondamentali: sequenza, selezione e iterazione.
• Conoscere il linguaggio e l’ambiente di programmazione visuale Scratch.
• Programmare animazioni, storie animate, quiz e videogiochi con Scratch.
• Conoscere gli elementi principali di Python.
• Programmare in Python facendo uso dei costrutti di selezione e iterazione.
• Scomporre un programma in funzioni.
• Programmare in Python utilizzando in modo appropriato funzioni e tipi di dato semplici e composti.
1 Struttura dellÕopera, finalitˆ e metodologia, programmazione 15
CONOSCENZE DISCIPLINARI
• Conoscere i concetti di problema, algoritmo e programma.
• Conoscere le caratteristiche di un algoritmo.
• Acquisire le competenze di base per applicare la tecnica di problem solving e di scomposizione di un problema in
sottoproblemi più semplici.
• Conoscere a livello di base pseudocodice e diagramma di flusso.
• Conoscere i concetti di variabile e tipo di dato.
• Conoscere le strutture di controllo fondamentali: sequenza, selezione e iterazione.
• Conoscere il linguaggio e l’ambiente di programmazione di Scratch
• Conoscere i fondamenti di Python (strutture dati semplici e composte e strutture di controllo fondamentali).
• Conoscere i concetti di funzione e modulo.
• Conoscere le funzionalità principali di alcuni moduli della libreria predefinita di Python.
• Conoscere il modulo turtle per creare semplici disegni.

ABILITÀ OPERATIVE
• Saper analizzare un problema.
• Saper descrivere un semplice algoritmo con un diagramma di flusso.
• Capire un algoritmo descritto tramite pseudocodice o diagramma di flusso, aiutandosi anche con una tabella di traccia.
• Saper utilizzare il linguaggio e l’ambiente di programmazione di Scratch
• Elencare i tipi di dato semplici (int, float, bool) e composti (list, tuple, string, dictionary, file).
• Saper scrivere un programma in Python, facendo uso dei costrutti di selezione e iterazione (for e while).
• Conoscere le principali funzionalità dei moduli: string, math e random.
• Sapere scrivere funzioni in Python.
• Saper utilizzare le principali funzionalità del modulo turtle.

OBIETTIVI MINIMI
• Saper descrivere la modalità di programmazione e gli elementi principali di Scratch (sprite, script, blocco,
costume/sfondo).
• Programmare con Scratch per costruire semplici animazioni, fumetti animati e quiz.
• Saper leggere un semplice programma Python e descriverne il funzionamento.
• Risolvere con Python semplici problemi matematici, che richiedano input, output, selezione e iterazione (while).

MACROAREA C – APPLICATIVI DI OFFICE AUTOMATION

MODULI
1 – Word processor
2 – Foglio elettronico
3 – Slide show
4 – Database

COMPETENZE
• Gestire documenti con operazioni di editing di base, inserire e gestire tabelle ed elementi grafici.
• Progettare e creare relazioni ipertestuali con intestazioni personalizzate, utilizzare stili per creare sommari.
• Utilizzare la procedura di stampa unione (stampa in serie) per creare lettere ed etichette.
• Gestire il foglio di lavoro con modalità appropriate per organizzare, presentare i dati ed elaborare tabelle.
• Creare formule matematiche e utilizzare funzioni standard del programma.
16 Guida per il docente

• Scegliere, creare e formattare grafici per trasmettere informazioni in modo significativo.


• Modificare le impostazioni di pagina di un foglio di lavoro e stampare i dati.
• Scegliere layout e temi idonei per creare presentazioni lineari, ipertestuali e multimediali accattivanti.
• Impostare le opzioni per stampare una presentazione in modo adeguato.
• Descrivere un database, strutturare un archivio con tabelle e creare maschere (formulari), query di selezione
(ricerche), utilizzando operatori logici e generare report.
• Utilizzare i diversi strumenti di filtro per estrapolare dati in base a specifici criteri, ordinare i dati e creare relazioni.

CONOSCENZE DISCIPLINARI
• Conoscere caratteristiche e funzionalità del word processor e descrivere le modalità operative per la
formattazione di base del testo.
• Conoscere le modalità per inserire e gestire tabelle ed elementi grafici.
• Conoscere le modalità di progettazione di relazioni e ipertesti.
• Conoscere le fasi della stampa unione (stampa in serie).
• Conoscere le caratteristiche del foglio elettronico: i concetti di cella, zona, etichetta, valore e formula.
• Conoscere le procedure per copiare, ordinare ed eliminare i dati.
• Conoscere la struttura di una formula, gli operatori matematici e la sintassi delle funzioni standard.
• Conoscere le proprietà dei diversi formati numerici.
• Conoscere le tecniche per creare ed elaborare grafici.
• Conoscere le modalità per impostare i parametri di stampa.
• Conoscere le caratteristiche dei diversi tipi di layout e temi di una presentazione.
• Conoscere le procedure per inserire oggetti grafici.
• Conoscere le opzioni di stampa.
• Distinguere presentazioni ipertestuali e multimediali.
• Sapere cosa si intende per transizione e animazione.
• Comprendere il concetto di database.
• Sapere il significato di campo, record, chiave primaria.
• Conoscere gli scopi degli oggetti del database.
• Conoscere i concetti di ordinamento e filtro di dati.

ABILITÀ OPERATIVE
• Elaborare documenti modificando margini, carattere e paragrafo, applicando elenchi puntati e numerati, bordi e
sfondi.
• Inserire e gestire tabelle e oggetti grafici.
• Produrre relazioni e ipertesti, applicare stili, inserire numeri di pagina, segnalibri e collegamenti ipertestuali,
realizzare frontespizi e sommari.
• Utilizzare la stampa unione (stampa in serie).
• Gestire un foglio di lavoro utilizzando i comandi appropriati per inserire, copiare, spostare, ordinare ed eliminare
i dati.
• Eseguire semplici calcoli ed espressioni con gli operatori matematici e utilizzare alcune funzioni matematiche,
logiche, statistiche e di ricerca.
• Applicare formati numerici, bordi e sfondi alle celle.
• Creare grafici a istogramma, a linee e a torta.
• Gestire le opzioni per impostare la pagina e i parametri di stampa del foglio di lavoro.
• Creare presentazioni applicando layout e temi adeguati al contenuto.
• Stampare presentazioni utilizzando le diverse opzioni.
• Creare presentazioni ipertestuali e multimediali inserendo immagini, link, suoni, transizioni e animazioni.
• Utilizzare gli strumenti del database per creare tabelle, maschere (formulari) per l’inserimento di dati.
1 Struttura dellÕopera, finalitˆ e metodologia, programmazione 17
• Istituire relazioni ed estrapolare dati con l’uso di filtri, query di selezione (ricerche) con operatori logici.
• Creare report per presentare e stampare i dati.

OBIETTIVI MINIMI
• Acquisire le conoscenze e le competenze di base per disporre semplici testi con uno stile estetico adeguato,
anche con l’inserimento di oggetti grafici.
• Inserire i dati in modo appropriato in un foglio di lavoro, eseguire semplici calcoli, applicare le funzioni di base del
foglio elettronico, rappresentare i dati con grafici e predisporre un foglio di lavoro per la stampa.
• Saper creare semplici presentazioni lineari e ipertestuali con l’applicazione di temi adeguati, l’inserimento di
immagini, link e transizioni.
• Utilizzare gli strumenti del database per creare tabelle.
• Acquisire la terminologia specifica e organizzare in modo autonomo il proprio lavoro.

MACROAREA D – APPLICAZIONI WEB E CLOUD

MODULI
1 – Navigare, ricercare e comunicare
2 – Condividere e collaborare
3 – Organizzare e presentare
4 – Strutturare e diffondere

COMPETENZE
• Utilizzare in modo efficace il browser, definendo impostazioni personalizzate.
• Eseguire ricerche mirate e circoscritte, rispettando i concetti di copyright e di privacy.
• Utilizzare in modo idoneo una Web mail per comunicare, creare e gestire la propria rubrica di contatti.
• Creare e gestire un archivio nel cloud, condividendo file, cartelle e URL.
• Avvalersi adeguatamente delle potenzialità di ambienti che sostengono la scrittura cooperativa sincrona.
• Organizzare e presentare contenuti con mappe, mentali o concettuali, e presentazioni realizzate anche in team.
• Pianificare, registrare e pubblicare video/videotutorial efficaci per esporre contenuti.
• Progettare blog e siti significativi in relazione all’argomento da trattare.
• Ideare e creare e-book e album multimediali strutturando con pertinenza e creatività i contenuti.

CONOSCENZE DISCIPLINARI
• Conoscere le caratteristiche e le funzionalità del browser Internet Explorer.
• Conoscere le procedure per eseguire specifiche ricerche con Google.
• Conoscere gli strumenti disponibili in Gmail e le modalità per organizzare una rubrica di contatti.
• Conoscere l’ambiente, le funzionalità e gli strumenti di Dropbox.
• Conoscere l’ambiente Delicious e le procedure per memorizzare e condividere URL.
• Conoscere l’ambiente Google Drive e le modalità per creare file e condividerli.
• Sapere le differenze tra mappe mentali e concettuali e conoscere l’ambiente MindMup.
• Conoscere l’ambiente e gli strumenti di Prezi.
• Sapere le modalità per realizzare video con YouTube e videotutorial con Screencast-O-Matic.
• Conoscere l’ambiente WordPress e le modalità per costruire un blog/sito.
• Conoscere l’ambiente ePubEditor e gli strumenti di cui dispone per creare e-book.
• Conoscere l’ambiente VoiceThread e le modalità per realizzare album multimediali.
18 Guida per il docente

ABILITÀ OPERATIVE
• Modificare le impostazioni del browser, navigare e prelevare consapevolmente dal Web.
• Memorizzare contatti, utilizzare in modo corretto la posta elettronica per comunicare, inviare/ricevere file.
• Creare nel cloud il proprio archivio e condividere file e cartelle.
• Realizzare nel cloud il proprio elenco di “Preferiti”, prelevarne da altri utenti e rendere disponibili i propri.
• Gestire documenti in modo collaborativo, utilizzare la scrittura sincrona, condividere file e cartelle.
• Creare la tipologia di mappa pertinente rispetto all’obiettivo, inserendo anche immagini e note.
• Creare presentazioni di effetto, anche in team, integrando video e altre risorse multimediali.
• Creare il proprio canale YouTube, progettare, realizzare, manipolare e pubblicare video/videotutorial.
• Progettare e realizzare un blog/sito con articoli, pagine, integrando elementi multimediali.
• Ideare e organizzare contenuti, anche in team, da presentare mediante e-book, integrando test, immagini, note.
• Creare album multimediali arricchiti di testo, immagini, audio.

OBIETTIVI MINIMI
• Acquisire le conoscenze e le competenze di base per navigare e salvare contenuti dal Web.
• Usare la posta elettronica e sapere eseguire upload e download di allegati.
• Utilizzare Dropbox per caricare/scaricare file e memorizzare URL in Delicious.
• Usare Google Drive per creare documenti e condividerli con altri utenti.
• Distinguere tra mappe mentali e concettuali e creare mappe testuali.
• Realizzare semplici presentazioni con inserimento di testo e di immagini.
• Creare il proprio canale YouTube, registrare e pubblicare un video/videotutorial.
• Creare blog con articoli e pagine.
• Creare semplici e-book per presentare contenuti integrando immagini.
• Realizzare album multimediali aggiungendo testo e immagini.

I traguardi didattico-disciplinari sono disponibili anche online, in formato pdf, sul sito
www.hoepliscuola.it in modo da agevolare l’insegnante per la stesura del prorpio piano di lavoro.

Metodologia e strumenti
Per raggiungere gli obiettivi formativi e disciplinari è necessario che la metodologia sia coerente con
quanto concordato nei singoli consigli di classe fra i docenti delle diverse materie. È opportuno quindi
sviluppare intese con i docenti con i quali si intende far raggiungere agli studenti competenze trasver-
sali.
Il laboratorio favorisce una scuola che non si limita alla trasmissione dei saperi, ma diventa un luogo dove
operare, in cui si produce conoscenza e si sviluppa la logica della scoperta attraverso esperienze concrete.
In questa prospettiva, va considerata anche l’espansione sul Web di ulteriori contenuti per sollecitare ne-
gli studenti un approccio alla conoscenza affine a quelle che sono le loro quotidiane pratiche sociali. Si
sottolinea l’importanza di tale aspetto in quanto oggi sempre più spesso l’apprendimento, proprio gra-
zie al Web, si configura come un flusso attivo, in continuo divenire, capace di rispondere alle diverse ne-
cessità o curiosità dell’individuo. Il reperire materiale online vuole essere anche stimolo nell’avviare gli
allievi verso una gestione autonoma del proprio apprendimento e nel dare impulso ad attività relative
al reperire, elaborare e comunicare informazioni in modo efficace.
1 Struttura dell’opera, finalità e metodologia, programmazione 19

Nel laboratorio i contenuti del testo e quelli reperibili online si intersecano e si sovrappongono per fa-
vorire negli allievi l’abitudine alla collaborazione, al confronto, al lavoro in gruppo, alla progettazione,
oltre che alla ricerca di strategie operative e di soluzioni relative al problem solving; quest’ultimo me-
todo permette allo studente di avere costantemente presente il significato del proprio agire. È importante
far tesoro dei problemi e degli errori procedurali e utilizzarli come fonte di informazione (valorizzare
e non solo penalizzare).

Verifica
Nella verifica del processo di insegnamento/apprendimento si consiglia il ricorso a prove formative in
itinere (valutate, ma il cui voto non viene inserito nel registro), che consentono la raccolta in tempi brevi
di informazioni sull’andamento del processo didattico e dei suoi esiti. Sono particolarmente utili per il do-
cente al fine di un eventuale riorientamento del proprio agire e allo studente per prendere consapevo-
lezza delle proprie difficoltà. Possono rientrare in tale tipologia i test, gli esercizi e le situazioni propo-
sti al termine di ogni unità nella scheda “Esercita la tua mente”.
Si consiglia inoltre di svolgere per ogni modulo prove sommative (contenute nella Guida per il docente),
articolate con tipi di items diversificati, strutturate con varie tipologie quali completamenti, test a ri-
sposta singola o multipla, vero o falso, collegamenti e attività operative o prove pratiche.
Il processo di apprendimento viene osservato in termini di comportamenti e di prestazioni degli studenti
ed è classificato secondo un criterio di tassonomia. La più utilizzata in ambito educativo è la tassonomia
di Bloom, che si articola in sei categorie di risultati educativi e può essere così applicata:

SAPERE SAPER FARE PIENA COMPRENSIONE DEI PROCESSI E CAPACITË PROGETTUALE

Conoscenza Comprensione Sintesi

Applicazione Valutazione

Analisi

Premesso che nessun metodo è preferibile all’altro, per analizzare nel suo complesso detto processo di
apprendimento, per la progettazione delle prove oggettive di profitto si può scegliere fra le se-
guenti tipologie di verifiche:
• prove semistrutturate comprendenti vero/falso, test a risposta singola o multipla, completa-
menti e risposta aperta che testano la conoscenza di termini, regole, principi, terminologia, conse-
quenzialità logica, capacità di analisi, di discriminazione e di concentrazione;
• prove pratiche, proposte mediante situazioni e problemi, che testano le abilità e le competenze
acquisite e la capacità di progettazione, contribuendo a definire una valutazione globale del processo
di formazione in quanto verificano le attitudini dell’alunno nella capacità di applicare le conoscenze ap-
prese, il livello e l’efficacia delle abilità acquisite.
20 Guida per il docente

PROPOSTE DI PROGRAMMAZIONE
Il percorso formativo ed educativo è strettamente personale e funzionale all’indirizzo scolastico in cui
il docente opera, al tipo di preparazione che si vuole fornire ed è adattato alle proprie esigenze in armonia
con il progetto educativo in cui ogni docente si trova ad agire.
La successione dei moduli e delle unità, con le relative conoscenze, abilità e competenze è stata pre-
sentata alle pagine 13-18. Tuttavia, tale successione non va intesa come un itinerario lineare obbligato,
in quanto ogni docente può sviluppare i moduli delle diverse macroaree anche combinandoli nella se-
quenza che più ritiene opportuna.
Inoltre, nella stesura di un piano di lavoro si deve tener conto in parallelo delle lezioni teoriche e di quelle
di laboratorio, al fine di sfruttare la grande valenza del learning by doing per l’acquisizione delle com-
petenze relative alla disciplina.
A tale proposito viene presentata qui di seguito una tabella, in cui vengono riportate le 4 macroaree
con i rispettivi moduli e le relative unità, per le quali vengono indicate le ore previste per il loro svolgi-
mento in base all’indirizzo in cui il docente si trova ad operare. Le ore previste di fatto sono puramente
indicative poiché non è possibile quantificare con precisione la durata del processo di apprendi-
mento e il numero delle verifiche senza considerare la realtà della classe.

MACROAREA A – FONDAMENTI DI INFORMATICA


MODULI UNITÀ DIDATTICA MONOENNIO BIENNIO BIENNIO
DI APPRENDIMENTO 99 ORE 66 ORE x 2 ANNI 99 ORE x 2 ANNI

1. INFORMATICA 1. Introduzione
E SISTEMI all’informatica 2 2 4
2. Sistemi e modelli 2 3 4

2. DATI E 1. Sistemi di numerazione 3 5 6


INFORMAZIONI 2. L’informazione e la sua
rappresentazione 3 5 6
3. Digitale e multimedialità 3 5 6

3. HARDWARE 1. Il computer: architettura


E RETI e tipologie 2 3 5
2. Reti informatiche 2 3 4
3. Internet: navigazione
e servizi 2 3 4
4. Sicurezza informatica 2 3 4

4. SISTEMI 1. Introduzione ai sistemi


OPERATIVI operativi 3 3 3
2. Windows 3 3 3
3. Linux 3 3 3
1 Struttura dellÕopera, finalitˆ e metodologia, programmazione 21

MACROAREA B – PROGRAMMAZIONE
MODULI UNITÀ DIDATTICA MONOENNIO BIENNIO BIENNIO
DI APPRENDIMENTO 99 ORE 66 ORE x 2 ANNI 99 ORE x 2 ANNI

1. PROGRAMMAZIONE 1. Problemi, algoritmi,


CON SCRATCH programmi 2 2 2
2. Introduzione a Scratch 1 1 1
3. Disegno, geometria e quiz 3 5 5
4. Animazioni e fumetti 3 4 8
5. Matematica e statistica 3 5 8
6. Videogiochi 2D 3 4 8

2. PYTHON 1. Introduzione a Python 1 2 2


2. Matematica e basi
del linguaggio 4 6 14
3. Matematica e statistica – 5 14
4. Disegno ed elaborazione
testi – 5 14

MACROAREA C – APPLICATIVI DI OFFICE AUTOMATION


MODULI UNITÀ DIDATTICA MONOENNIO BIENNIO BIENNIO
DI APPRENDIMENTO 99 ORE 66 ORE x 2 ANNI 99 ORE x 2 ANNI

1. WORD 1. Elementi base


PROCESSOR di un documento 1 2 2
2. Inserire tabelle e oggetti
grafici 1 1 1
3. Progettare relazioni
e ipertesti 2 3 3
4. Utilizzare la stampa unione 1 1 1

2. FOGLIO 1. Operare con il foglio


ELETTRONICO di lavoro 1 1 1
2. Elaborare tabelle 1 1 1
3. Eseguire calcoli 2 3 3
4. Creare grafici 1 1 1
5. Stampare un foglio di lavoro 1 1 1

3. SLIDE SHOW 1. Creare presentazioni


e stampare 1 1 1
2. Realizzare ipertesti
e ipermedia 1 2 2

4. DATABASE 1. Creare tabelle e maschere 1 2 2


2. Ordinare, filtrare,
estrapolare record 2 2 2
3. Creare report
per la stampa 1 1 1
22 Guida per il docente

MACROAREA D – APPLICAZIONI WEB E CLOUD


MODULI UNITÀ DIDATTICA MONOENNIO BIENNIO BIENNIO
DI APPRENDIMENTO 99 ORE 66 ORE x 2 ANNI 99 ORE x 2 ANNI

1. NAVIGARE, 1. Usare il browser e ricercare 1 1 1


RICERCARE 2. Utilizzare la posta
E COMUNICARE elettronica (Gmail) 1 1 1

2. CONDIVIDERE 1. Archiviare elementi


E COLLABORARE e memorizzare URL 1 1 1
2. Scrivere in collaborazione 1 1 1

3. ORGANIZZARE 1. Creare presentazioni


E PRESENTARE e mappe 2 3 3
2. Registrare e pubblicare 2 3 3

4. STRUTTURARE 1. Creare blog/siti 2 3 3


E DIFFONDERE 2. Creare e-book 2 3 3

NB Nella Macroarea B, alcuni argomenti di Scratch e Python sviluppati nel testo, in particolare quelli pre-
sentati nell’ultima parte dei rispettivi moduli e relativi a videogiochi e a dizionari e file, possono essere
svolti e/o approfonditi, per i corsi che prevedano l’insegnamento delle scienze e delle tecnologie del-
l’informazione anche nel triennio, nella prima parte del terzo anno.
Indicazioni operative
per una didattica
inclusiva
S E

2
Z I
O N
E

A cura di Monica Celi e Marco Giarratana


24 Guida per il docente

La scuola italiana verso lÕinclusione: i riferimenti normativi


“La scuola è aperta a tutti”. Da questo principio enunciato nell’articolo 34 della Costituzione italiana de-
riva l’obiettivo di inclusività della nostra scuola.
Con la Legge 517/1977 tale principio si è concretizzato nell’integrazione degli alunni diversamente
abili: risultato di grande valore civile e politico che tuttora definisce l’identità della scuola italiana1. Nei
fatti, però, il principio di inclusione si è a lungo tradotto nell’individuazione di percorsi specifici per stu-
denti diversamente abili certificati come tali. Inoltre, la gestione di tali studenti era affidata, se non ad-
dirittura delegata, all’insegnante di sostegno, che spesso lavorava in spazi dedicati; ciò creava facilmente
una scollatura fra lo studente diversamente abile e il resto del gruppo classe. Paradossalmente, l’atten-
zione inclusiva generava pratiche di esclusione.
Con la Legge 53/2003 finalmente si pone l’attenzione sulla centralità dei bisogni del singolo apprendente,
introducendo il concetto di personalizzazione dell’apprendimento. Se l’idea di individualizzazione pre-
vede gli stessi obiettivi di apprendimento per tutti gli studenti, pur nella diversità dei metodi e dei tempi
a seconda delle necessità e delle caratteristiche di ciascuno, la personalizzazione introdotta dalla Legge
53 permette una pluralità di percorsi formativi, non più necessariamente indirizzati a un’unica meta in
termini di contenuti.2

1
“Al fine di agevolare l’attuazione del diritto allo studio e la piena formazione della personalità degli alunni, la programmazione
educativa può comprendere attività scolastiche di integrazione anche a carattere interdisciplinare, organizzate per gruppi di
alunni della stessa classe o di classi diverse, e iniziative di sostegno, anche allo scopo di realizzare interventi individualizzati in
relazione alle esigenze dei singoli alunni.
Nell’ambito della programmazione di cui al precedente comma sono previste forme di integrazione e di sostegno a favore de-
gli alunni portatori di handicap da realizzare mediante l’utilizzazione dei docenti, di ruolo o incaricati a tempo indeterminato,
in servizio nella scuola media e in possesso di particolari titoli di specializzazione, che ne facciano richiesta, entro il limite di una
unità per ciascuna classe che accolga alunni portatori di handicap e nel numero massimo di sei ore settimanali.
Le classi che accolgono alunni portatori di handicap sono costituite con un massimo di 20 alunni.
In tali classi devono essere assicurati la necessaria integrazione specialistica, il servizio socio-psico-pedagogico e forme parti-
colari di sostegno secondo le rispettive competenze dello Stato e degli enti locali preposti, nei limiti delle relative disponibilità
di bilancio e sulla base del programma predisposto dal consiglio scolastico distrettuale”.
2
La Legge 53/2003 recita: “La scuola primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità. […]
La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di stu-
dio e al rafforzamento delle attitudini alla interazione sociale; organizza e accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’ap-
profondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evo-
luzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica
in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente
le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi […].
Il secondo ciclo, finalizzato alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, il fare e l’agire, e la
riflessione critica su di essi, è finalizzato a sviluppare l’autonoma capacità di giudizio e l’esercizio della responsabilità personale
e sociale”.
La Legge 53/2003 si propone inoltre di “favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi del-
l’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia, nel quadro della cooperazione
tra scuola e genitori, in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche e secondo i princìpi sanciti dalla Co-
stituzione” (art. 1). Il tema della centralità della persona umana ritorna dunque nella Legge 53, così come è presente nel DPR
275/1999 che, all’art. 1, comma 2, afferma: “L’autonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia nella progettazione e nella rea-
lizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi con-
testi, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo for-
mativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del
processo di insegnamento e di apprendimento”.
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 25

Un ulteriore passo verso una reale inclusività è stato segnato dalla Legge 170/2010, che definisce i di-
sturbi specifici di apprendimento (DSA) nelle forme della dislessia, disgrafia, disortografia, discal-
culia.

I disturbi specifici di apprendimento (DSA)


Con la sigla DSA ci si riferisce a disturbi di particolari abilità che riguardano il leggere, lo scrivere,
il calcolare e il meccanizzare i movimenti.
Dislessia: difficoltà nella letto-scrittura.
Disortografia: difficoltà nel rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato nel lin-
guaggio scritto.
Disgrafia: difficoltà nella grafia, che risulta irregolare e difficilmente decifrabile: si accompagna alla
scarsa capacità di utilizzare lo spazio sul foglio e di mantenere la direzione dello scritto.
Discalculia: deficit del sistema di elaborazione dei numeri e del calcolo, che comporta difficoltà nel-
l’associare il numero alla quantità, nel memorizzare la linea dei numeri, nel capire il valore posizio-
nale delle cifre.
Disprassia: disturbo della coordinazione e del movimento.

Nel riconoscere i diritti degli studenti con DSA, la Legge 170/2010 ribadisce in modo inequivocabile
quanto già sotteso alla Legge 53/2003: il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento per stu-
denti non diversamente abili (DVA). Tra le finalità della legge, troviamo “garantire il diritto all’istruzione
[…], favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una for-
mazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; ridurre i disagi relazionali ed emozionali;
adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti”. Sulla base
di tali finalità, la norma individua quale compito delle scuole di ogni ordine e grado “attivare […] inter-
venti tempestivi, idonei a individuare i casi sospetti di DSA” al fine di garantire il diritto dello studente “a
fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica”.3
La Legge 170, pur avendo il merito di estendere a un’ulteriore quota di studenti il diritto alla persona-
lizzazione, ha il limite di applicarsi solo a fronte di una certificazione medica che attesti la presenza di
un disturbo specifico di apprendimento.

3
Ci sembra interessante riportare anche i seguenti stralci dalla Legge 170/2010:
“2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche […] garantiscono:
a) l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto
anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quale il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa ade-
guate;
b) l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, non-
ché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere;
c) per l’insegnamento delle lingue straniere, l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che as-
sicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell’esonero. […]
4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme
di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all’università nonché gli esami uni-
versitari”.
26 Guida per il docente

Questa prospettiva viene superata dalla direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, che introduce il
concetto di Bisogno Educativo Speciale (BES). La direttiva “estende […] a tutti gli studenti in difficoltà
il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai princìpi enunciati
dalla Legge 53/2003” (circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013).
Tale diritto viene garantito (finalmente!) anche “ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi”,
come recita ancora la circolare ministeriale, nella quale si precisa inoltre che “il consiglio di classe o il team
dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di conside-
razioni pedagogiche e didattiche”; si tratterà naturalmente di decisioni che devono toccare tutti gli aspetti
della didattica nell’ottica di una personalizzazione con finalità inclusive.4
La circolare ministeriale, pur ribadendo che “strumento privilegiato è il percorso individualizzato e per-
sonalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare
e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie di in-
tervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti”, sottolinea anche che “in questa
nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera espli-
citazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA,5 esso è bensì lo strumento in
cui si potranno, per esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi
attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione
diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni
o dispense, a carattere squisitamente didattico-strumentale”.6

I bisogni educativi speciali al di lˆ delle etichette


L’acronimo BES è adattato dall’inglese SEN (Special Educational Needs), che compare nei documenti Une-
sco già nel 1997 e dal 2003 nei documenti dell’Agenzia europea per lo sviluppo dell’educazione per i bi-
sogni speciali.
Esso fa riferimento a un’area dello svantaggio scolastico “molto più ampia di quella riferibile esplici-
tamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale at-
tenzione per una varietà di ragioni”.7 Tra queste, la direttiva elenca i disturbi specifici di apprendimento,
lo svantaggio sociale e culturale, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana, le

4
Di particolare rilievo questo passo dalla stessa circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013: “Fermo restando l’obbligo di pre-
sentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei
consigli di classe o dei team dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione
di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa
in carico globale e inclusiva di tutti gli alunni”.
5
L’osservazione dello studente con BES, in particolar modo mentre sta svolgendo un compito o un esercizio, fornisce utilissime
indicazioni circa le difficoltà che incontra, le strategie che utilizza, i meccanismi logici o prassici che adotta. L’osservazione per-
mette di individuare a seconda delle varie discipline le strategie più adatte al singolo studente. L’individuazione di difficoltà e
di strategie è il primo passo per la realizzazione del piano didattico personalizzato.
6
Non è difficile reperire sul web esempi di PDP che, unitamente alle proposte dell’AID (Associazione Italiana Dislessia), costi-
tuiscono un valido stimolo per l’elaborazione di strumenti simili, adattabili dai consigli di classe a seconda delle esigenze del sin-
goli studenti, delle prassi didattiche e del curricolo di ciascuna realtà scolastica.
7
Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012.
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 27

fragilità dovute all’età evolutiva e a tutto ciò che può rendere più difficoltoso, anche solo per un breve
periodo di tempo, il percorso formativo dello studente.
L’attenzione agli studenti con BES rappresenta senz’altro un’apertura verso la piena inclusione, ma non
evita il rischio di labeling: l’etichetta BES rischia di “negare le qualità di ricchezza umana e individuale,
di peculiarità diversa, al soggetto che è riconosciuto come appartenente alla classe definita dall’etichetta
(è autistico…) che lo identifica in modo stereotipato con le caratteristiche tipiche di quella definizione
e attivando aspettative altrettanto stereotipizzate. Si creano dunque persone prefabbricate dagli ste-
reotipi, con effetti evidenti che vanno nell’opposta direzione dei processi inclusivi” (Dario Ianes, Didat-
tica inclusiva e bisogni educativi speciali, in AA. VV., Alunni con BES, Trento, Erickson 2013).
Alla luce di queste considerazioni, la scuola italiana si trova di fronte alla sfida della full inclusion, cioè di
una prospettiva didattica in grado di far fronte ai bisogni formativi di tutti gli alunni, riconoscendo la di-
versità di attitudini e stili di apprendimento e facendo diventare normali quelli che oggi sono conside-
rati bisogni educativi speciali.

La didattica inclusiva: un nuovo modo di pensare la scuola


L’inclusività nella didattica non è solo un nuovo e diverso modus operandi, ma una filosofia dell’inse-
gnamento che non vuole rimanere confinata nella scuola, ma investire la sfera della formazione della per-
sona attraverso la condivisione di valori sociali finalizzati alla costruzione di una comunità solidale.
Un documento innovativo e di grande utilità pratica per sviluppare e verificare l’inclusione è l’Index per
lÕinclusione, messo a punto dal Centre for Studies on Inclusive Education (CSIE), un ente indipendente
che nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento per la promozione dell’inclusione nel sistema
scolastico.8 Questo strumento, sperimentato in Trentino e in Alto Adige, intende sviluppare una cultura
dell’inclusività tenendo presenti tutti gli attori che partecipano alla vita scolastica: non solo gli studenti
con BES, ma tutti gli studenti, gli insegnanti e gli adulti a vario titolo coinvolti nella scuola.
L’Index intende, in un’ottica di miglioramento, rilevare e monitorare l’inclusività in tre ambiti: l’esistenza
di una cultura inclusiva, la messa in atto di politiche inclusive, la diffusione di pratiche inclusive. Per
ogni ambito vengono individuati indicatori che possono essere utilizzati per valutare il “livello di inclu-
sività” di una scuola.
Ecco alcuni esempi. Nell’ambito della cultura inclusiva, sono ritenuti indicatori significativi, fra gli altri, i
seguenti: “ciascuno deve sentirsi benvenuto”, “gli alunni si aiutano l’un l’altro”, “gli insegnanti e gli
alunni si trattano con rispetto”.
Per quanto riguarda le politiche inclusive, “le attività di formazione aiutano gli insegnanti ad affrontare
le diversità degli alunni”, “viene utilizzata la normativa sull’individualizzazione per ridurre gli ostacoli al-
l’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni”.
Infine, la diffusione di pratiche inclusive vede indicatori quali “le lezioni stimolano la partecipazione di
tutti gli alunni”, “gli alunni apprendono in modo cooperativo” e “le differenze tra gli alunni vengono uti-
lizzate come risorsa per l’insegnamento e l’apprendimento”.

8
T. Booth, M. Ainscow, LÕIndex per lÕinclusione, Trento, Erickson 2008.
28 Guida per il docente

La filosofia del benessere


“Insegnanti e alunni si trattano l’un l’altro come esseri umani oltre che come rappresentanti di un ruolo”.
“Gli alunni sono valorizzati in modo uguale”. “La scuola si sforza di ridurre ogni forma di discriminazione”.
Bastano questi pochi esempi tratti dagli indicatori dell’Index per comprendere l’importanza che il clima
di benessere riveste nell’apprendimento.
Se l’attenzione allo star bene a scuola deve essere fra gli obiettivi di ogni docente, una particolare cura
va riservata agli studenti con DSA. Le testimonianze di molti studenti con DSA divenuti adulti concordano
nel riportare un vissuto di sofferenza e di demotivazione tanto maggiore quanto più chiara era la con-
sapevolezza di essere in qualche modo “diversi” dai compagni: a partire dalla scuola secondaria il diva-
rio che li separava dai coetanei in termini di ritmo e qualità dell’apprendimento diveniva sempre più evi-
dente. A poco a poco, da alunni bambini spensierati e felici erano diventati studenti svogliati e demotivati.
Questo quadro così negativo è in parte superato: le diagnosi tempestive permettono a docenti e fami-
glie di rendere consapevoli gli studenti con DSA che la loro diversità non è una minorazione e di affron-
tarla senza senso di vergogna o di fallimento. Ma certamente questo cammino, che deve prevedere un
percorso di autostima, non è facile e necessita di molte attenzioni. Ecco qualche suggerimento.
• Non nascondere la presenza di un disturbo di apprendimento Molti insegnanti appaiono ancora pre-
occupati dal fatto che lo studente con DSA possa sentirsi in difficoltà se i compagni sono a conoscenza
del suo disturbo; si tratta talvolta di una proiezione sugli studenti di una difficoltà che è invece del do-
cente. La presenza di un DSA offre l’occasione per calare nella realtà di tutti i giorni il principio dell’ac-
coglienza e del rispetto della diversità.
• Rendere esplicite le caratteristiche di apprendimento di un DSA Si tratta di un approccio metaco-
gnitivo che permette a tutto il gruppo classe di prendere consapevolezza dei diversi stili di apprendi-
mento e di conoscere meglio il proprio. È inoltre un’occasione grazie alla quale tutti gli studenti hanno
consapevolezza che l’insegnante è in grado di comprendere i bisogni di ciascuno e di farsene carico.
• Creare occasioni di confronto Talvolta gli insegnanti lamentano la presenza all’interno del gruppo
classe di più di uno studente con DSA. Non vogliamo sembrare paradossali, ma semplicemente rico-
noscere che, laddove lo studente con DSA è uno solo, rischiano di crearsi meccanismi di esclusione e
ghettizzazione. In presenza di compagni di classe con lo stesso o con simili disturbi, lo studente stesso
si sentirà invece confortato dal sapere che le proprie difficoltà sono anche difficoltà altrui. Non è raro
che gli studenti con DSA, una volta divenuti adulti, si attivino ad aiutare i giovani ad affrontare le diffi-
coltà che essi stessi hanno vissuto.

La didattica inclusiva dalla teoria alla pratica


Perché si abbia il passaggio da una personalizzazione della didattica a una didattica della full inclusion
bisogna tenere presenti tre princìpi generali:
1. proporre processi di apprendimento realizzabili;
2. rispondere ai bisogni di apprendimento degli alunni;
3. superare gli ostacoli allÕapprendimento.
Una didattica ispirata a questi princìpi supera quella centrata sui contenuti, sul rispetto dei tempi e sul-
l’obbedienza a programmi ministeriali; la didattica inclusiva considera le indicazioni curricolari come uno
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 29

spunto, un punto di partenza per organizzare attività di apprendimento che dovranno essere adeguate
alle caratteristiche individuali degli apprendenti.
Ecco qualche suggerimento per declinare nella pratica didattica i princìpi enunciati.

Efficacia dell’ambiente di apprendimento


L’ambiente scolastico può influenzare la capacità di apprendimento e lo stile di insegnamento? Per molto
tempo questa domanda semplicemente non si è posta; si riteneva che il rendimento scolastico fosse il
risultato di due soli fattori: le conoscenze del docente e le attitudini degli studenti. Oggi sappiamo che
i fattori che influenzano l’apprendimento sono molteplici e che fra questi va considerato non solo il clima
di benessere, ma anche un ambiente fisico che contribuisca a realizzare tale clima.
Il vecchio modello secondo il quale la lezione si svolge con il docente in cattedra e gli studenti rigoro-
samente seduti ciascuno al proprio banco, che non può essere abbandonato se non in caso di estrema
necessità e previa autorizzazione dell’insegnante, è ormai al tramonto.
Nei Paesi che, stando alle rilevazioni Ocse, ottengono i migliori risultati in termini di successo scolastico
(si prenda in Europa almeno il caso della Finlandia), le aule prevedono spazi diversificati e attrezzati: non
mancano le zone di relax con cuscini e poltrone né i lavandini; i banchi sono di varie forme, alcuni pen-
tagonali per favorire la collaborazione e il lavoro di gruppo.
Il modello finlandese non ci deve apparire così irraggiungibile: le nostre scuole dell’infanzia prevedono
già spazi diversificati e tavoli rotondi anziché quadrangolari; questa attenzione al benessere andrebbe,
nella scuola italiana, estesa anche agli altri gradi di istruzione.
Perché solo le pareti di una classe di scuola primaria possono essere corredate, oltre che da carte geo-
grafiche, da tavole numeriche, linee del tempo, sillabi ecc.? Gli strumenti compensativi affissi alle pareti
sono di aiuto per tutti, e dovrebbero trovare spazio anche nelle scuole di grado superiore.
Ecco allora una proposta: attrezzare la classe, meglio se coinvolgendo nel lavoro gli studenti stessi, alle-
stendo la parete della storia, l’angolo della chimica e così via.

Uso di nuove tecnologie e flipped classroom


In merito all’utilizzo in classe delle nuove tecnologie, la LIM è ormai una risorsa diffusa di mediazione del-
l’apprendimento; tuttavia, essa non esenta dal rischio di ridurre le interazioni collaborative tra studenti
e riproporre, semplicemente a un più avanzato livello tecnologico, le vecchie modalità della lezione fron-
tale. Un uso oculato e inclusivo della LIM potrà utilmente avvalersi di software didattici che incenti-
vano l’apprendimento cooperativo e le azioni di scaffolding, cioè di supporto strutturato da parte de-
gli insegnanti.
La rete offre materiali online nati come sussidi didattici per studenti con DSA, ma che si rivelano di grande
utilità per l’intero gruppo classe. Fra questi, segnaliamo in particolare un ricchissimo sito che propone pro-
grammi per la realizzazione di mappe concettuali (http://www.aiutodislessia.net/programmi-per-la-
creazione-di-mappe-concettuali-2/), oltre naturalmente al sito dell’Associazione Italiana Dislessia
(http://www.aiditalia.org/).
Nell’ambito delle nuove tecnologie possono trovare spazio in classe anche smartphone e tablet, strumenti
che fanno parte della vita quotidiana degli studenti di oggi e che per questo contribuiscono a creare un
ambiente di apprendimento più vicino agli stili delle nuove generazioni.
30 Guida per il docente

Negli ultimi anni è sempre più diffuso il flipped learning, che soprattutto negli Usa sta rivoluzionando la
didattica. L’alunno, a casa, consulta i materiali che l’insegnante ha messo in rete; condivide con i com-
pagni risorse multimediali e discute su di esse attraverso forum. Il tempo in classe è usato in modo più
efficace e creativo attraverso la riflessione su materiali messi in rete dall’insegnante. L’insegnamento ca-
povolto prevede che la responsabilità dell’apprendimento passi dall’insegnante all’allievo che, più mo-
tivato e consapevole, diventa il vero protagonista del processo di apprendimento; l’insegnante, da parte
sua, dismette i panni dell’esperto e dell’artefice della trasmissione dei contenuti per vestire quelli di una
guida.

Apprendimento cooperativo e didattica laboratoriale


Lo stile di apprendimento dei cosiddetti nativi digitali ha caratteristiche differenti da quello delle pre-
cedenti generazioni. Una diversità macroscopica consiste nel fatto che studiare, o più in generale ap-
prendere, era fino a un paio di decenni fa un fatto fondamentalmente individuale; per gli studenti di
oggi, invece, l’apprendimento è sempre più frutto di condivisione e cooperazione fra pari. Ieri lo stu-
dio era riconosciuto come obbligatorio, ancorché faticoso e noioso; oggi ha più successo proporre l’ap-
prendimento come un percorso sì impegnativo, ma divertente e centrato sul piacere. In una frase, è
sempre più necessario uscire dalla logica del dovere di imparare per proporre quella del piacere di ap-
prendere.
Alla luce di queste considerazioni, l’apprendimento cooperativo, basato sulla mediazione dei pari a par-
tire da forme di aiuto reciproco, è sicuramente una strategia foriera di risultati. Destinare una parte, an-
che piccola, dell’ora di lezione ad attività di gruppo si rivela ben più efficace rispetto all’assegnare una
grande mole di lavoro domestico da svolgersi individualmente.
Un’altra diversità fra studenti di ieri e studenti di oggi è l’esigenza di questi ultimi di imparare facendo:
si tratta del cosiddetto learning by doing, che prevede un apprendimento non attraverso l’assorbimento
di nozioni, ma con lo sviluppo sul campo e la messa in gioco di competenze e abilità. La didattica la-
boratoriale, specialmente quando si muove in contesti reali e propone compiti autentici, si presenta come
una sfida che stimola i ragazzi a mettere in gioco capacità e competenze.

Selezione dei contenuti secondo criteri di godibilità, spendibilità, utilità


Spesso alla base della demotivazione degli studenti che i docenti di qualsiasi ordine e grado lamentano
si trova una forbice fra quanto la scuola propone e ciò che veramente interessa e serve agli apprendenti.
Il superamento della didattica basata sulla logica del programma ministeriale da svolgersi assolutamente
lascia liberi i docenti di individuare ciò che veramente può andare incontro agli interessi dello studente
e rispondere ai suoi bisogni di formazione. Troppo spesso, però, noi docenti proponiamo agli alunni ciò
che abbiamo a nostra volta studiato qualche decennio fa.
Pensiamo al canone letterario: a molti insegnanti sembra mancare il coraggio di riconoscere che alcuni
autori poco o nulla ormai hanno da dire alle nuove generazioni. Anche nelle scelte di lettura sganciate
da una prospettiva storico-letteraria si nota ancora una certa resistenza a proporre, soprattutto nella scuola
secondaria di primo grado e nel primo biennio della secondaria di secondo grado, quanto la letteratura
contemporanea offre di valido. Se il criterio per la scelta dei testi diventa quello della godibilità, anche
le proposte degli studenti possono trovare spazio ed essere foriere di scoperte sorprendenti.
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 31

In merito alle competenze che veramente rispondano ai bisogni formativi delle nuove generazioni, i do-
centi di scuole tecniche e professionali sono portatori di scelte che andrebbero fatte proprie anche da
altri indirizzi di studi: saper scrivere un curriculum vitae, un’inserzione, una mail, un catalogo di merci non
va considerata un’abilità meno nobile del comporre un tema o del riassumere un testo.

Modulabilità degli apprendimenti e delle verifiche


Crediamo che appartengano a un tempo ormai lontano le obiezioni di quei docenti che, di fronte alla di-
versificazione degli obiettivi e delle richieste, si ponevano il problema di come far accettare al gruppo
classe una diversità che temevano penalizzasse l’equità, soprattutto in termini di valutazione. È invece
esperienza diffusa che l’individuazione di livelli graduati di difficoltà o la proposta di verifiche che vadano
incontro ai diversi bisogni degli apprendenti non sono avvertite dagli studenti come forma di disugua-
glianza, ma anzi apprezzate come garanzia di attenzione nei confronti di tutti.
Al di là della quotidiana pratica didattica, riteniamo che la modulabilità di apprendimenti e verifiche debba
diventare criterio orientativo delle scelte adozionali: fra gli strumenti per una didattica inclusiva vanno
senz’altro annoverati libri di testo che permettano semplificazioni e complessificazioni delle proposte di-
dattiche.
A pagina 41 proponiamo, a titolo di esempio, una verifica variamente modulata per andare incontro alle
diverse esigenze degli studenti.

Ricorsività degli apprendimenti


Talvolta noi docenti cadiamo in un paradosso: allo studente che chiede come recuperare il voto nega-
tivo di una verifica rispondiamo che dovrà studiare meglio per la verifica successiva, che però spesso ver-
terà su argomenti diversi. Ma se la nostra stessa didattica sembra non sentire l’esigenza che quelle lacune
siano colmate, lo studente ricaverà l’impressione che quanto richiestogli non sia davvero importante e
che molti apprendimenti siano indipendenti gli uni dagli altri: una congerie di contenuti che nessun filo
conduttore tiene assieme. Ciò, oltre a ingenerare una visione della conoscenza avulsa dalla realtà, non
permette occasioni di reale recupero.
Una didattica ricorsiva che richiami, sia negli esercizi sia nelle occasioni di verifica, quanto trattato in pre-
cedenza è utile per tutti, ma appare imprescindibile per quanti necessitano che le competenze vengano
ribadite perché diventino patrimonio stabile.

Approccio trasversale alle conoscenze


Pedagogisti e psicologi dell’età evolutiva sono concordi nel sostenere che, a differenza di quelli di ieri,
gli apprendenti di oggi raramente studiano per senso del dovere: una proposta didattica che risulti no-
iosa e richieda fatica perché non va incontro allo stile di apprendimento proprio dell’alunno rischia quindi
di non sortire risultati proficui.
In questo contesto un approccio trasversale che metta in gioco attitudini, competenze, abilità di-
verse può catturare l’interesse di studenti magari sordi ad alcuni stimoli ma estremamente sensibili ad
altri: ciò che, per esempio, una pagina di storia non riesce a risvegliare può essere destato da una fonte
iconografica, da un brano di narrativa o, perché no, da una proposta cinematografica.
32 Guida per il docente

Dalla valutazione all’autovalutazione: il portfolio


La scuola dell’inclusione non può avere come obiettivo primario valutare e selezionare: essa si propone
piuttosto di sviluppare e valorizzare le potenzialità di ognuno. Il portfolio delle competenze, introdotto
dalla Legge 53/2003, si presenta come strumento che permette di “far scoprire e apprezzare sempre me-
glio le capacità potenziali e personali”.
Nella prospettiva del work in progress ogni piccolo passo può essere valorizzato e serve a documentare
un percorso, un processo nel quale tutti i momenti, anche quelli critici, divengono significativi. Il dossier
così ottenuto permette allo studente stesso di essere a conoscenza del proprio iter e in questo senso sti-
mola la valutazione e la gestione personale del processo di apprendimento.
L’efficacia del portfolio in termini di assunzione di responsabilità da parte dello studente è aumentata dal-
l’esplicitazione degli obiettivi e dei metodi di valutazione adottati.
La condivisione con gli studenti delle griglie di valutazione adottate dagli insegnanti è garanzia di una
partecipazione al processo di apprendimento di cui l’insegnante non è più artefice unico e depositario
insindacabile, ma guida di un gruppo dagli intenti comuni.

Le strategie utili per tutti: dai bisogni speciali alle attenzioni normali
Una cultura dell’inclusione è tale se non si limita a concedere misure dispensative o a promuovere stru-
menti compensativi, ma se informa la didattica ordinaria. Ecco alcune attenzioni che riteniamo possano
favorire il successo scolastico non solo degli studenti con BES.
• Brevità e chiarezza delle consegne e avvio dell’esercizio Spesso gli studenti leggono in modo su-
perficiale la consegna o non la capiscono perché troppo lunga e complessa. Una consegna è efficace
se breve, univoca e accompagnata dall’avvio dell’esercizio.
• Esplicitazione del punteggio Permette allo studente di meglio orientarsi nello svolgimento del com-
pito; inoltre stimola l’autovalutazione dando allo studente la possibilità di monitorare i propri progressi.
• Messa in pratica immediata di quanto appreso È bene far seguire a ogni spiegazione dei brevi eser-
cizi applicativi da svolgersi in classe, meglio se attraverso attività di gruppo.
• Apprendimento strategico Precise e puntuali indicazioni di tipo metodologico ed esempi di svolgi-
mento del compito per step (per esempio: “Come riconoscere la proposizione principale in quattro
mosse”, “Come riassumere un testo narrativo in cinque mosse”, “Come risolvere un’equazione di primo
grado in tre passaggi”) costituiscono per gli studenti una risorsa cui attingere nel tempo, un sapere du-
raturo e applicabile in diversi contesti.

Le difficoltà di uno studente con DSA: i segnali che devono allarmare


Uno studente con DSA:
• non riesce a memorizzare tabelline, definizioni, termini;
• confonde, inverte, omette o aggiunge lettere, sillabe, numeri, non fonde i suoni: la lettura è lenta e stentata;
• legge un brano abbastanza correttamente ma non ne coglie il significato;
• mostra difficoltà nei calcoli in automatico, nelle numerazioni regressive, nell’imparare le informazioni
sequenziali, le procedure delle operazioni numeriche;
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 33

• mostra difficoltà nella lettura e/o scrittura di lingue straniere, in particolare l’inglese;
• può avere difficoltà nel disegno tecnico;
• quasi sempre le prestazioni grammaticali basate sul riconoscimento e non sull’uso sono inadeguate;
• può avere difficoltà nell’esprimere verbalmente i propri pensieri;
• fatica a copiare e a prendere appunti.
Tutto ciò può comportare:
• difficoltà nello studio;
• lentezza nel processo di apprendimento;
• maggiori tempi di studio.
Da qui la frustrazione derivante da risultati insoddisfacenti rispetto al tempo e all’impegno dedicati.

La flessibilitˆ didattica: strumenti compensativi e misure dispensative


Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e com-
pensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione (Legge 8 ottobre 2010, n. 170, art. 5 c. 1).
Gli strumenti compensativi facilitano l’esecuzione dei compiti automatici “non intelligenti” compromessi
dal disturbo specifico, proprio come un paio di occhiali permette al miope di leggere ciò che è scritto sulla
lavagna.
Le misure dispensative riguardano la dispensa da alcune prestazioni, i tempi personalizzati di realizza-
zione delle attività, le modalità di valutazione.

Strumenti compensativi
• Tabelle delle misure, delle formule geometri- • computer con programmi di videoscrittura con
che, fisiche, chimiche; correttore ortografico e sintesi vocale;
• calcolatrice; • audiolibri;
• registratore: sarà l’insegnante a indicare la • audiovisivi;
parte di lezione essenziale da registrare (per • dizionari elettronici.
esempio, il riepilogo di fine lezione);
• cartine geografiche e storiche, tabelle della
memoria di ogni tipo;

Misure dispensative
In maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, la legge pre-
vede la dispensa “da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere”.
Le prestazioni la cui richiesta è confliggente con il DSA risultano:
• lettura a voce alta; • disegni tecnici;
• scrittura sotto dettatura; • uso del vocabolario cartaceo;
• scrittura alla e copiatura dalla lavagna o da testi; • scrittura e lettura di numeri romani;
• copiatura di testi o esercizi nelle verifiche, nelle • studio delle lingue straniere in forma scritta;
esercitazioni e nei compiti a casa; • prendere appunti.
34 Guida per il docente

Le prassi didattiche per studenti con DSA


Alcuni collegi dei docenti, oltre ad aver elaborato un modello condiviso di Piano Didattico Personalizzato,
hanno redatto veri e propri vademecum volti a diffondere buone pratiche didattiche per il successo sco-
lastico e formativo degli studenti con DSA. Ne forniamo un esempio invitando chi legge a riflettere sul
fatto che molte di queste attenzioni possono risultare efficaci anche per studenti con BES e, in definitiva,
per la totalità della classe.
• Porre attenzione al benessere psicologico e alla serenità dello studente con DSA, indispensabili per
l’integrazione in classe e il successo formativo.
• Condividere all’interno del consiglio di classe, con lo specialista, la famiglia, lo studente, metodi e stra-
tegie tramite il monitoraggio costante delle difficoltà evidenziate e dei progressi raggiunti.
• Privilegiare la collocazione ai primi banchi o tale da rendere più fruibile la lezione.
• Sostenere lo studente nel suo processo di riconoscimento delle difficoltà valorizzando le sue poten-
zialità.
• Facilitare l’individuazione di strategie e pratiche utili al superamento delle difficoltà.
• Accompagnare lo studente nel percorso di condivisione del DSA con il gruppo classe.
• Scrivere alla lavagna solo in stampatello maiuscolo.
• Utilizzare per verifiche e altri testi scritti font senza grazie, come Verdana (corpo 14) e Arial (corpo 16).
Da segnalare i più recenti Easy Reader e Dyslexie. Si suggeriscono inoltre un’interlinea 18/20 e un’im-
paginazione non giustificata, ma allineata solo a sinistra.
• Incentivare l’uso a casa e a scuola di strumenti compensativi (computer e software specifici con sin-
tesi vocale e correttore ortografico, registratore, calcolatrici, formulari ecc.).
• Privilegiare la spiegazione attraverso mappe concettuali da fornire allo studente.
• Leggere le consegne e i testi delle verifiche ad alta voce.
• Consentire tempi maggiori per l’esecuzione di verifiche e/o ridurre il numero di esercizi senza modi-
ficare gli obiettivi.
• Ridurre i testi delle verifiche non per contenuto ma per quantità di pagine e parole.
• Privilegiare le verifiche orali in tutte le discipline.
• Programmare e concordare le date per le verifiche sia scritte sia orali.
• Non richiedere uno studio mnemonico.
• Basare le verifiche su domande guidate, circoscritte e univoche, non contenenti doppie negazioni o
domande plurime (dove, come, quando ecc.). In caso di deficit di attenzione (molto frequente per DSA),
dividere la prova somministrandola in tempi differenti.
• Nella valutazione degli scritti, privilegiare il contenuto rispetto all’ortografia, alla punteggiatura e alla
morfosintassi.

La didattica per competenze: finalitˆ e metodi inclusivi


Da qualche anno è obbligo delle scuole certificare le competenze degli studenti in tre momenti del per-
corso formativo: dopo la classe quinta della scuola primaria, al termine del primo ciclo d’istruzione e dopo
il primo biennio della secondaria di secondo grado, che sancisce l’assolvimento dell’obbligo scolastico.
La didattica per competenze, insieme alla didattica inclusiva, è forse il più significativo e cogente stimolo
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 35

all’innovazione che negli ultimi tempi sia pervenuto ai docenti dal MIUR. Una trattazione più diffusa della
didattica per competenze è presente nella parte iniziale di questa guida per il docente; qui ci limitiamo
a notare come una didattica volta allo sviluppo di competenze sia per sua natura inclusiva. Essa, in-
fatti, non mira all’astrazione teorica, ma si propone di sviluppare strumenti che diventino patrimonio sta-
bile dell’apprendente e ne favoriscano l’inserimento nella società e nel mondo del lavoro. Ciò attraverso
strategie squisitamente inclusive: la didattica per competenze, infatti, si serve di contesti reali e signifi-
cativi, di attività interdisciplinari e spesso di gruppo che valorizzino la pluralità di stili cognitivi e richie-
dano il continuo recupero di conoscenze precedenti.

Insegnare a pescare: strategie per uno studio efficace


“Non ha ancora acquisito un metodo di studio; il suo metodo di lavoro è poco efficace; s’impegna, ma
non sa studiare. Studia, ma non ha sviluppato adeguate strategie di apprendimento”.
Con queste e altre lapidarie affermazioni molti insegnanti diagnosticano le difficoltà scolastiche degli stu-
denti.
Ciò che spesso manca, però, è il passaggio dalla diagnosi alla terapia. Come possiamo insegnare a stu-
diare ai nostri alunni?
Ci preme sottolineare che insegnare un metodo di studio è un’attività di per sé inclusiva. È infatti in-
clusiva non tanto la didattica basata sulla trasmissione di informazioni, ma quella che mira a sviluppare
nello studente competenze, strategie e abilità che lo rendano autonomo: vale la vecchia massima secondo
la quale è più produttivo insegnare a pescare che regalare un pesce.
Non c’è tempo meglio speso, a qualsiasi livello di studi, di quello dedicato dal docente a leggere insieme
agli studenti i libri di testo, sottolineandoli, chiosandoli, in una parola insegnando alla classe come
“agirli” e farli diventare uno strumento, vivo e personale, di apprendimento.
Ecco qualche spunto operativo.

La lettura orientativa: guardare prima di leggere


Per chi, come il docente, possiede una conoscenza completa dell’argomento che via via presenterà agli
studenti, un paragrafo o un capitolo di un libro è immediatamente riconducibile al contesto e, per così
dire, al percorso al quale appartiene.
L’alunno che affronta lo studio, invece, raramente possiede questa visione globale: talvolta è fragile nei
prerequisiti; più spesso, non ha consapevolezza della meta alla quale il docente vorrebbe condurlo at-
traverso lo studio di quelle pagine.
A fronte di questa mancanza di chiarezza nei presupposti e negli obiettivi, il percorso di apprendimento
non può che rivelarsi faticoso e inconcludente: parafrasando Lewis Carrol, una strada vale l’altra quando
non si sa dove andare!

La strategia di studio più efficace non può certo essere quella di tuffarsi a capofitto nella lettura. Sarà cura
del docente suggerire agli studenti le seguenti strategie.
1. Consulta l’indice generale del libro per orientarti nel testo e capire a quale argomento più ampio ap-
partengono le pagine da studiare.
36 Guida per il docente

2. Leggi innanzitutto il titolo del modulo (Hardware e reti) e dell’UDA (Reti informatiche), quello dei pa-
ragrafi (Sistema di comunicazione e trasmissione) e dei sottoparagrafi (Codice a rilevazione d’errore con
bit di parità pari), per focalizzare l’attenzione sulle tematiche affrontate.
3. Concentrati sulla mappa che funge da organizzatore anticipato dei contenuti proposti.
4. Osserva le immagini e leggi le didascalie che possono fornire indicazioni utili in modo immediato,
per avere chiarimenti ulteriori sui contenuti esposti nei paragrafi, o in alcuni casi, come conferma dei
risultati delle procedure operative eseguite.
5. Presta attenzione a schemi, tabelle e box: spesso sono riassunti essenziali dei concetti più impor-
tanti.
6. Concentrati sugli Esercizi, sui Problemi, sugli Esempi e sulle Situazioni, che costituiscono occasione
di collegamento dei contenuti teorici alla realtà e a casi analizzati.
7. Individua eventuali punti-elenco: indicano le informazioni essenziali all’interno di un paragrafo.
8. Presta attenzione alle parole in neretto (parole chiave), in corsivo (termini in inglese), in rosso (defini-
zioni) e in blu (comandi), che agevolano la comprensione dei contenuti.
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 37

Ecco un esempio di esercizio di lettura orientativa. Gli studenti saranno invitati a non leggere per in-
tero il testo riportato, ma ad attuare i suggerimenti di lettura orientativa. Dovranno poi rispondere a una
serie di domande, ancora una volta senza leggere per intero il testo.

ESERCIZIO
Osservando le pagine qui sotto riportate, senza leggerne per intero il testo, rispondi alle se-
guenti domande.
a. Qual è il titolo del Modulo?
b. Qual è il titolo dell’UDA?
c. Quali sono i titoli dei paragrafi?
d. Concentrati sul paragrafo: il modello pensato da von Neumann è usato ancora oggi?
e. Guardando la Figura 2 si possono distinguere due parti, quali?
f. La CPU e la memoria centrale fanno parte del centro o della periferia?
38 Guida per il docente

La lettura analitica: leggere in modo operativo


Una volta raggiunti risultati soddisfacenti nella lettura orientativa, lo studente potrà essere guidato a un
approccio più approfondito e competente nella lettura analitica.
Il docente leggerà insieme alla classe un paragrafo suggerendo le seguenti strategie.
• Leggi un blocco di testo compreso fra due punti a capo (capoverso).
• Evidenzia le informazioni più importanti, evitando parole superflue (avverbi, aggettivi, informa-
zioni che già possiedi ecc.).
• Cerchia le parole-chiave: esse si riferiscono a concetti importanti, che l’insegnante ti chiederà all’in-
terrogazione.
• Collega con frecce le parole in relazione logica tra loro.
• Scrivi sul margine della pagina un titoletto che indichi sinteticamente l’argomento centrale del capo-
verso.
• Fai un breve riassunto, una scaletta o una mappa concettuale delle informazioni.

Queste attività risultano ancora più efficaci se il testo, manipolato e chiosato, potrà essere proiettato alla
classe tramite una lavagna interattiva multimediale. Ecco di seguito un esempio, tratto da pag. 105 del
volume.

Problem solving
Tecniche di problem solving, formaliz- Le tecniche di problem solving (“risoluzione dei problemi”)
zano l’enunciato di un problema per ci aiutano nel formalizzare l’enunciato del problema, defi-
individuare i dati di input e capire gli nendo in modo più rigoroso i termini della questione e
output attesi. precisando quali sono i dati di input noti e quali sono i dati
di output a cui vogliamo arrivare. La chiave per risolvere
i problemi consiste, infatti, nel capire qual è l’obiettivo
e quali regole possiamo applicare per arrivarci. Di se-
guito forniamo qualche breve cenno su tre importanti
metodologie di problem solving.
Metodologie di problem solving:
1. Algoritmo • Algoritmo, procedimento risolutivo che, come abbiamo
dati iniziali → passi → risultati attesi visto, dai dati iniziali porta, attraverso una sequenza di
Per progettare e realizzare programmi passi, ai risultati finali; si adatta bene alla progettazione
e alla realizzazione di programmi.
2. Root cause analysis • Root cause analysis (RCA) o analisi della causa radice
ricerca la causa principale (Figura 5), tecnica di indagine che si basa sulla ricerca
Per individuare errori/malfunzionamenti della causa principale. È adatta a individuare errori e mal-
funzionamenti.
3. Euristica • Euristica, prevede tentativi di soluzione basati sull’intuito
si basa su intuito/semplificazione e sulla semplificazione; è adatta quando “ci si accon-
Per soluzioni efficaci e veloci tenta” di soluzioni efficaci e veloci, anche se non neces-
sariamente ottimali.
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 39

Mappe
I contenuti proposti nelle macroaree A, B e C sono precorsi in ogni UDA (in ogni modulo nella macroa-
rea D) da mappe, intese quale strumento per favorire la rappresentazione oggettiva della cono-
scenza, descrivere sistemi, analizzare testi, fasi o situazioni.
Le mappe favoriscono il processo di apprendimento degli studenti nativi digitali, che apprendono meglio
mediante immagini ed elaborano informazioni secondo processi non lineari. Ma, in particolar modo, esse
risultano facilitare gli alunni BES e DSA, i quali hanno l’opportunità di avere a disposizione dei contenuti
essenziali, strutturati e concisi, che favoriscono la combinazione di processi di memoria semantica e visiva.
Nel testo convivono mappe concettuali e, nella macroarea D, mappe mentali.
Le mappe concettuali rappresentano la rete di relazioni significative tra i concetti espressi, rappresen-
tati in nodi. La configurazione è gerarchica e la struttura delle connessioni è di tipo inclusivo.
Esse potenziano l’organizzazione della conoscenza e dello studio dello studente.

Le mappe mentali hanno una struttura asso-


ciativa, radiale, organizzata intorno a una sola e
unica idea base centrale. La struttura è dina-
mica, non esplicita il senso delle associazioni, né
prevede una fine predefinita. Tali mappe sono
state così concepite proprio perché, in relazione
all’attività proposta dal docente, sollecitano
nello studente il processo di decision taking,
ossia: “quale strumento scelgo per svolgere me-
glio l’attività proposta dal mio insegnante”?
40 Guida per il docente

Sono inoltre presenti, nella macroarea C, delle rappresentazioni grafiche che forniscono in modo im-
mediato tutto ciò che contribuisce a creare, per esempio, un documento o realizzare una presentazione
ipertestuale. Lo studente, in questo modo, comprende quali siano le impostazioni e gli strumenti di-
sponibili e di cui servirsi in relazione alle proprie necessità.

Infine, all’interno delle diverse UDA, in particolare nelle macroaree A e B, sono spesso proposte ulteriori
mappe concettuali o schemi che hanno lo scopo di riprodurre graficamente un settore conoscitivo per
aiutare lo studente nellÕattivitˆ di sintesi, organizzazione cognitiva e nello studio.
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 41

La verifica: qualche proposta


Ogni classe è una realtà a se stante, come lo è ogni alunno BES o DSA. In particolare i DSA costituiscono
un insieme eterogeneo di disturbi che si manifestano attraverso diverse tipologie di difficoltà. In con-
siderazione di ciò, può risultare utile ai docenti avere a disposizione i file delle diverse verifiche propo-
ste in questa Guida, nei formati che ne consentono la modifica (le Prove di verifica delle pagg. 48-71 sono
disponibili, in formato pdf, sul sito www.hoepliscuola.it, nell’area riservata al docente). In questo modo
ogni docente, in caso di necessità, potrà, per esempio, aumentare il carattere dell’elaborato, distanziare
le righe, evidenziare alcune parti della prova, distribuire il lavoro in un’unica colonna senza far andare
a capo il testo, eliminare alcune domande ritenute troppo difficoltose, sostituire una tipologia di do-
mande con un’altra, limitare il numero di risposte. In caso di prove pratiche, poi, fornire allo studente il
file con il testo già digitato o con i dati del problema già inseriti nel foglio di calcolo, costituisce un’ul-
teriore opportunità al fine di adattare le prove a casi specifici affinché risultino idonee per agevolare lo
studente.

Di seguito proponiamo, a titolo esemplificativo, alcune tipologie di verifiche standard con tipi di eser-
cizi diversificati, con alcune ipotesi di adattamento per andare incontro alle esigenze degli studenti BES
e DSA. Sarà compito del docente modulare diversamente le prove a seconda delle esigenze del gruppo
classe o delle specificità dei singoli studenti.

Nella verifica standard l’esercizio è un cloze che prevede un elenco di parole fra le quali scegliere
le soluzioni.

TEST DI COMPLETAMENTO

Completa il testo con le parole mancanti.

architettura – relativi – comunicazione – univoco – funzionalità – collaborativa – assoluti – sistemi –


dispositivi – protocollo – wiki – digitale – fisici

1 L’hardware è l’insieme dei …………………………….…… e dei componenti …………………………


dell’elaboratore.
2 L’……………………………. di un sistema indica come le sue parti sono connesse tra loro al fine di
ottenere le ………………………………. previste.
3 I ……………………………………… sono insieme di pagine Web che promuovono la scrittura
…………………………….
4 Un ……………………………. è un insieme di regole condivise, che rendono possibile l’interazione
e la ………………………… tra due persone o tra ……………………………….
5 Un certificato ……………………………….. è un file elettronico che identifica in modo
………………………….. persone e siti Web su Internet.
42 Guida per il docente

6 I link possono essere ………………………, quando collegano tra di loro le pagine che si trovano
sullo stesso server, e …………………………, quando visualizzano pagine di altri server Web.

Risposte esatte: 1 dispositivi/fisici 2 architettura/funzionalità 3 wiki/collaborativa 4 protocollo/comu-


nicazione/sistemi 5 digitale/univoco 6 relativi/assoluti.

L’esercizio per studenti con BES e DSA inserisce nel testo due opzioni fra le quali scegliere. Ne ri-
sultano avvantaggiati gli studenti con difficoltà di lettura e di accesso lessicale.

TEST DI COMPLETAMENTO

Scegli, tra quelle proposte, le parole adatte per completare ogni frase in modo corretto.

1 L’hardware è l’insieme dei dispositivi/sistemi e dei componenti relativi/fisici dell’elaboratore.


2 La funzionalità/L’architettura di un sistema indica come le sue parti sono connesse tra loro al fine
di ottenere le wiki/funzionalità previste.
3 I wiki/dispositivi sono insieme di pagine Web che promuovono la scrittura funzionale/collaborati-
va.
4 Un sistema/protocollo è un insieme di regole condivise, che rendono possibile l’interazione e la
comunicazione/funzionalità tra due persone o tra sistemi/fisici.
5 Un certificato digitale/univoco è un file elettronico che identifica in modo relativo/univoco perso-
ne e siti Web su Internet.
6 I link possono essere relativi/assoluti, quando collegano tra di loro le pagine che si trovano sullo
stesso server, e assoluti/fisici, quando visualizzano pagine di altri server Web.

Nella verifica standard l’esercizio è un vero/falso che prevede un elenco di cinque affermazioni fra
le quali l’alunno dovrà individuare quelle vere e quelle false.

TEST VERO FALSO


1 Per descrivere un algoritmo è sufficiente che i passi siano comprensibili al risolutore. V F
2 Python è un linguaggio a basso livello perché comanda direttamente il computer. V F
3 Uno script è una sequenza di istruzioni costituita da blocchi impilati l’uno sull’altro. V F
4 In Scratch, i blocchi della categoria Movimento permettono di associare codice a eventi. V F
5 In un sistema asincrono non possiamo prevedere la sequenza degli eventi di input
durante l’esecuzione. V F

Risposte esatte: 1F 2F 3V 4F 5V
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 43

L’esercizio per studenti con BES riduce la difficoltà eliminando dall’elenco due affermazioni.

TEST VERO FALSO


1 Per descrivere un algoritmo è sufficiente che i passi siano comprensibili al risolutore. V F
2 Uno script è una sequenza di istruzioni costituita da blocchi impilati l’uno sull’altro. V F
3 In un sistema asincrono non possiamo prevedere la sequenza degli eventi di input
durante l’esecuzione. V F

La prova per studenti con DSA viene agevolata eliminando dall’elenco una affermazione e au-
mentando la distanza fra il testo di ogni domanda per facilitare la lettura a coloro che presentano
tale difficoltà.

TEST VERO FALSO

1 Per descrivere un algoritmo è sufficiente che i passi siano comprensibili al risolutore. V F

2 Uno script è una sequenza di istruzioni costituita da blocchi impilati l’uno sull’altro. V F

3 In Scratch, i blocchi della categoria Movimento permettono di associare codice a eventi. V F

4 In un sistema asincrono non possiamo prevedere la sequenza degli eventi di input


durante l’esecuzione. V F

Nella verifica standard l’esercizio propone quesiti a risposta singola e a risposta multipla (mescolati
tra loro) con quattro opzioni fra cui scegliere quella o quelle corrette.

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)

1 Quali tra i seguenti sono elementi caratteri- 4 Quali tra i seguenti sono strumenti di input
stici di un linguaggio? in un programma Scratch?
© Vocabolario © Tastiera
© Cifre binarie © Microfono
© Alfabeto © Plotter
© Regole sintattiche © Mouse
44 Guida per il docente

2 Quale dei seguenti elementi non è proprio 5 Dopo il seguente script quanto vale n?
di uno sprite in Scratch?
_ Costume
_ Sfondo
_ Suono _ 1, 2 oppure 6 _ 1, 4 oppure 9
_ Script _ Un valore intero tra 1 e 9 _ 1, 2 oppure 3

3 Quale tra le seguenti non è una categoria di 6 Quale tra i seguenti effetti grafici non è pre-
blocco di Scratch? visto per uno sprite?
_ Sensori _ Effetto fantasma
_ Suoni _ Fish eye
_ Situazioni _ Bianco e nero
_ Animazioni _ Mulinello

Risposte esatte: 1 Vocabolario – Alfabeto – Regole sintattiche 2 Sfondo 3 Animazioni 4 Tastiera –


Microfono – Mouse 5 1, 4 oppure 9 6 Bianco e nero.

L’esercizio per studenti con BES riduce la difficoltà prevedendo due opzioni invece di quattro fra
le quali sceglierne solo una.

TEST A RISPOSTA SINGOLA

1 Quale tra i seguenti è un elemento caratteri- 4 Quale tra i seguenti è uno strumento di input
stico di un linguaggio? in un programma Scratch?
_ Vocabolario _ Plotter
_ Cifre binarie _ Mouse

2 Quale dei seguenti elementi non è proprio 5 Dopo il seguente script quanto vale n?
di uno sprite in Scratch?
_ Sfondo
_ Script
_ 1, 2 oppure 6
3 Quale tra le seguenti non è una categoria di _ 1, 4 oppure 9
blocco di Scratch?
_ Situazioni 6 Quale tra i seguenti effetti grafici non è pre-
_ Animazioni visto per uno sprite?
_ Bianco e nero
_ Mulinello
2 Indicazioni operative per una didattica inclusiva 45

La prova per studenti con DSA prevede tre opzioni fra le quali scegliere e viene agevolata rag-
gruppando di seguito le domande a risposta singola e poi quelle a risposta multipla per facili-
tare la lettura a coloro che presentano tale difficoltà.

A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Quale tra i seguenti effetti grafici non è pre- 4 Dopo il seguente script quanto vale n?
visto per uno sprite?
_ Effetto fantasma _ 1, 2 oppure 6
_ Bianco e nero _ 1, 4 oppure 9
_ Mulinello _ 1, 2 oppure 3

2 Quale dei seguenti elementi non è proprio 5 Quali tra i seguenti sono strumenti di input
di uno sprite in Scratch? in un programma Scratch?
_ Costume © Tastiera
_ Sfondo © Plotter
_ Script © Mouse

3 Quale tra le seguenti non è una categoria di 6 Quali tra i seguenti sono elementi caratteri-
blocco di Scratch? stici di un linguaggio?
_ Suoni © Vocabolario
_ Situazioni © Cifre binarie
_ Animazioni © Regole sintattiche

Nella verifica standard l’esercizio è una prova pratica che prevede l’esecuzione di una procedura con
un elenco di quattro richieste.

ESERCIZI
Scrivi un programma con Scratch che realizzi un gioco in cui bisogna cliccare su uno sprite che appare
e si sposta sullo stage. In particolare, il programma deve verificare i seguenti requisiti (o specifiche):
• lo sprite Gift (regalo) ha i due costumi gift-a e gift-b presenti nella libreria di Scratch e altri due
costumi ottenuti duplicando due volte uno di questi ultimi e colorandoli di giallo-arancione e di
verde con lo strumento barattolo;
• Gift appare per 10 volte con un costume diverso per un secondo
in una posizione casuale sullo stage;
• quando si clicca su Gift, quest’ultimo scompare, viene riprodotto
il suono boing della sezione Effetti della libreria dei suoni di
Scratch e si incrementa di uno la variabile Centri;
• alla fine di una partita lo stage appare come riportato in figura.
46 Guida per il docente

L’esercizio per studenti con BES agevola lo svolgimento delle procedure riducendo la difficoltà delle
richieste e aggiungendo una o più immagini di blocchi/script pronti per essere copiati.

ESERCIZI
Scrivi un programma con Scratch che realizzi un gioco in cui bisogna cliccare su uno sprite che appare
e si sposta sullo stage. In particolare, il programma deve verificare i seguenti requisiti (o specifiche):
• lo sprite Gift (regalo) ha i due costumi gift-a e gift-b presenti nella libreria di Scratch;
• Gift appare per 10 volte con un costume diverso per un secondo in una posizione casuale sullo
stage, utilizzando il blocco seguente:

• quando si clicca su Gift, quest’ultimo scompare;


• alla fine di una partita lo stage appare come riportato in figura.

L’esercizio per studenti DSA agevola lo svolgimento delle procedure riducendo la difficoltà delle
richieste, aumentando le dimensioni del carattere e la distanza del testo e aggiungendo una o più
immagini di blocchi/script pronti per essere copiati.

ESERCIZI
Scrivi un programma con Scratch che realizzi un gioco in cui bisogna cliccare su uno
sprite che appare e si sposta sullo stage. In particolare, il programma deve verificare i
seguenti requisiti (o specifiche):
• lo sprite Gift (regalo) ha i due costumi gift-a e gift-b presenti nella libreria di Scratch;
• Gift appare per 10 volte con un costume diverso per un secondo in una posizione ca-
suale sullo stage, utilizzando il blocco seguente:

• quando si clicca su Gift, quest’ultimo scompare;


• alla fine di una partita lo stage appare come riportato in figura.
Prove di verifica
e soluzioni
S E
Z I
O N
E

3
• PROVE DI VERIFICA
Le verifiche di seguito proposte hanno lo scopo di fornire all’insegnante la possibilità di testare gli obiettivi di ogni
modulo delle macroaree A, B e C (nella versione A per Office 2013 e B per LibreOffice 5). Alle pagine 72-77 sono
riportate le soluzioni delle Prove di verifica che prevedono esercizi a risposta chiusa e la schermata con le fun-
zioni da applicare relativamente alla verifica operativa del Foglio elettronico.
Le Prove di verifica sono disponibili anche online, sul sito www.hoepliscuola.it ( hoepliscuola.it ) in modo da age-
volare l’insegnante per eventuali personalizzazioni.

• SOLUZIONI DELLE PROVE DI VERIFICA


• SOLUZIONI DELLE SCHEDE “ESERCITA LA TUA MENTE”
48 Guida per il docente

MACROAREA A - Modulo 1 INFORMATICA E SISTEMI Verifica n. 1

TEST DI COMPLETAMENTO
1 L’informatica è la disciplina che si occupa dell’........................................... e dei metodi per il suo
trattamento .....................................
2 Il computer è costituito da un insieme di dispositivi ........................ in grado di acquisire, imma-
gazzinare, elaborare ............................ seguendo le istruzioni di programmi informatici e produrre
.....................
3 Il termine digital ............................... indica il divario di opportunità di ................................. alle
tecnologie digitali tra realtà geografiche diverse o gruppi ................................ differenti.
4 La teoria generale dei ................................................. prende in esame i sistemi a prescindere dal-
la loro ............................
5 La robotica sviluppa ...................................... affinché dei robot possano eseguire specifici
.......................... al posto dell’uomo.
6 Il social media manager gestisce e modera ............................. e interagisce con gli .........................
natura – divide – fisici – lavori – accesso – informazione – sistemi – community – dati – sociali –
metodi – automatico – risultati – utenti

TEST VERO FALSO


1 La teoria generale dei sistemi viene sviluppata in California intorno agli anni Ottanta. V F
2 Il concetto di insieme è un concetto primitivo di base. V F
3 Il motore di ricerca Google nasce nel 1998. V F
4 Il Business To Business identifica il rapporto di vendita telematica tra azienda e cliente finale. V F
5 Apple computer è stata fondata nel 1976. V F
6 Un sistema si dice discreto se le sue variabili possono assumere qualunque valore
in un certo intervallo. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Gli home computer nascono negli anni: 4 In un sistema combinatorio:
_ Novanta _ Ottanta _ l’output dipende anche dall’ultimo input
_ Settanta _ Cinquanta _ l’output dipende da tutti gli input prece-
denti
2 Il PC IBM dotato dell’MS-DOS viene lanciato nel: _ l’output dipende dal primo input
_ 1979 _ 1980 _ 1981 _ 1983 _ l’output dipende solo dall’ultimo input

3 I modelli simbolici possono essere: 5 I modelli fisici si dividono in:


© grafici © matematici © iconici © digitali
© iconici © logici © analogici © grafici

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 49

MACROAREA A - Modulo 2 DATI E INFORMAZIONI Verifica n. 2

TEST DI COMPLETAMENTO
1 Per poter essere .......................... da un computer, i dati devono essere ........................ in formato
digitale ...............................
2 Un sistema di ...................... è formato da un insieme finito di simboli e da una serie di
........................... per la rappresentazione dei numeri.
3 Un dato è un qualcosa di .........................., un’informazione di ...................., grezza, elementare,
normalmente costituito da ...................
4 Un ................................ associa univocamente un simbolo o una .......................... (sequenza di ca-
ratteri o simboli) a ogni elemento dell’insieme da ............................., o codificare.
5 In un numero binario, il bit più a sinistra viene chiamato ........................................, quello più a de-
stra ....................................
6 Un sistema ..................................................., partendo dalle stesse condizioni, ha sempre lo stesso
....................................................
rappresentare – deterministico – binario – simboli – comportamento – regole – codice – gestiti –
base – stringa – most significant bit – numerazione – conosciuto – codificati – least significant bit

TEST VERO FALSO


1 I sistemi di numerazione possono essere distinti in posizionali e non posizionali. V F
2 Il codice Morse si basa su quattro simboli. V F
3 Per la codifica dei numeri con la virgola lo standard più utilizzato è l’IEEE 754. V F
4 Lo standard ISO 8859 è un codice a 8 bit. V F
5 Il codice ASCII è un esempio di codice a lunghezza variabile. V F
6 L’informazione è un dato interpretato che fornisce conoscenza su una data realtà. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Il numero binario 11012 rappresenta il numero 4 Un TB equivale a:
decimale: _ 1024 GB _ 1024 MB
_ 13 _ 15 _ 11 _ 19 _ 1024 PB _ 1024 EB

2 Il codice ASCII: 5 Il numero esadecimale A2 rappresenta il nu-


© rappresenta 64 caratteri © utilizza 8 bit mero decimale:
© codifica i caratteri © utilizza 7 bit _ 160 _ 12 _ 162 _ 148

3 Il numero decimale 53 rappresenta il numero 6 Il numero decimale 19 rappresenta il nume-


esadecimale: ro binario:
_ 35 _ 41 _ 22 _ 34 _ 100012 _ 101002 _ 110012 _ 100112

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


50 Guida per il docente

MACROAREA A - Modulo 3 HARDWARE E RETI Verifica n. 3

TEST DI COMPLETAMENTO
1 L’hardware è l’insieme dei ................................ e dei componenti ......................... dell’elaboratore.
2 L’architettura di un ................................... indica come le sue parti sono connesse tra loro al fine di
ottenere le ..................................... previste.
3 I ........................... sono insieme di pagine Web che promuovono la scrittura ..................................
4 Un .................................. è un insieme di regole condivise, che rendono possibile l’interazione e la
.............................. tra due persone o .....................................
5 Un certificato ...................................... è un file elettronico che identifica in modo
................................ persone e siti Web su Internet.
6 I link possono essere ..........................., quando collegano tra di loro le pagine che si trovano sullo
stesso server e .............................. quando visualizzano pagine di altri server Web.
sistema – relativi – comunicazione – univoco – funzionalità – collaborativa – assoluti – sistemi –
dispositivi – protocollo – wiki – digitale – fisici

TEST VERO FALSO


1 Le reti client-server sono reti paritetiche. V F
2 Il BIOS viene eseguito all’accensione del PC. V F
3 Internet si basa su un’architettura di rete di tipo peer-to-peer. V F
4 La tecnica del phishing spesso fa uso dello spamming. V F
5 In informatica, il termine bug indica una tecnica di scrittura di un programma. V F
6 I meccanismi di autenticazione possono essere distinti in tre categorie. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Sono servizi che si appoggiano sull’infrastrut- 4 L’XML è:
tura Internet: _ un protocollo
© login remoto © blog _ un metalinguaggio
© chat © Web _ un modello
_ un linguaggio di programmazione
2 Sono elementi dell’URL:
5 Internet:
© dominio © netiquette
© è un sistema distribuito
© protocollo © macchina server
© utilizza la commutazione di pacchetto
© non ha collegamenti ridondanti
3 I malware si distinguono in base a:
© identifica ogni computer con un indirizzo IP
© come sono scritti
© come vengono eliminati 6 La RAM è una memoria:
© come si diffondono © di lavoro © di sola lettura
© quando sono stati creati © statica © di lettura e scrittura volatile

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 51

MACROAREA A - Modulo 4 SISTEMI OPERATIVI Verifica n. 4

TEST DI COMPLETAMENTO
1 Un programma è una sequenza finita di ............................ espresse in un linguaggio di program-
mazione, che, eseguito su un computer, svolge un determinato ........................
2 Il file (archivio) è un insieme di .............................. memorizzati su memoria di massa e identificato
da un ..............................
3 La cartella (o directory) è un ............................., identificato da un nome, di file e/o di
.................................
4 Il sistema operativo gestisce i dati nelle altre memorie di .......................... attraverso una struttura
chiamata file ........................
5 Ogni volta che si salva un file nell’hard disk, esso viene memorizzato in uno o più ............................,
unità di allocazione a dimensione ........................
6 Uno .................................. è un accordo tra parti ed è rappresentato normalmente da un docu-
mento che definisce .............................. e requisiti di riferimento in relazione a metodi, processi,
criteri e caratteristiche per la ..................................... di un sistema.
progettazione – fissa – nome – system – istruzioni – massa – norme – cluster – compito – contenitore –
dati – sottocartelle – standard

TEST VERO FALSO


1 Un processo è un programma in esecuzione. V F
2 Il software applicativo è usato per scopi specifici dall’utente finale. V F
3 Windows 8.1 non permette di installare app in computer desktop. V F
4 L’interfaccia di Windows 8.1 presenta due modalità di visualizzazione. V F
5 L’interfaccia grafica standard di Ubuntu è Lens. V F
6 In Ubuntu la dash è il cruscotto o pannello di controllo. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Un file di immagine può avere estensione: 4 Nei sistemi Unix-like l’utente root:
_ .py _ .png _ .zip _ .htm _ è l’amministratore del sistema
_ è un utente con limitazioni
2 Lo schema semplificato di un sistema opera- _ non esiste
tivo a strati concentrici è costituito da: _ è un utente di un altro sistema
© tool © gui © shell © kernel
5 Le modalità per impartire comandi al siste-
3 La RAM è gestita: ma sono:
_ dalla MMU _ dallo scheduler © vettoriale © tramite interfaccia grafica
_ dai driver _ dal file system © vocale © testuale

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


52 Guida per il docente

MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH Verifica n. 5

TEST VERO FALSO


1 Per descrivere un algoritmo è sufficiente che i passi siano comprensibili al risolutore. V F
2 Python è un linguaggio a basso livello perché comanda direttamente il computer. V F
3 Uno script è una sequenza di istruzioni costituita da blocchi impilati l’uno sull’altro. V F
4 In Scratch, i blocchi della categoria Movimento permettono di associare codice a eventi. V F
5 In un sistema asincrono non possiamo prevedere la sequenza degli eventi di input
durante l’esecuzione. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Quali tra i seguenti sono elementi caratteri- 4 Quali tra i seguenti sono strumenti di input
stici di un linguaggio? in un programma Scratch?
© Vocabolario © Tastiera © Microfono
© Cifre binarie © Plotter © Mouse
© Alfabeto
© Regole sintattiche 5 Dopo il seguente script quanto vale n?

2 Quale dei seguenti elementi non è proprio


di uno sprite in Scratch?
_ Costume _ Sfondo _ 1, 2 oppure 6 _ 1, 4 oppure 9
_ Suono _ Script _ Un valore intero tra 1 e 9 _ 1, 2 oppure 3

3 Quale tra le seguenti non è una categoria di 6 Quale tra i seguenti effetti grafici non è pre-
blocco di Scratch? visto per uno sprite?
_ Sensori _ Suoni _ Effetto fantasma _ Fish eye
_ Situazioni _ Animazioni _ Bianco e nero _ Mulinello

ESERCIZIO
Scrivi con Scratch il programma Acchiappa_il_regalo che realizzi un gioco in cui bisogna cliccare su
uno sprite che appare e si sposta sullo stage. In particolare, il programma deve verificare i seguenti
requisiti (o specifiche):
• lo sprite Gift (regalo) ha i due costumi gift-a e gift-b presenti nella libreria di Scratch e altri due
costumi ottenuti duplicando due volte uno di questi ultimi e colorandoli di giallo-arancione e di
verde con lo strumento barattolo;
• Gift appare per 10 volte con un costume diverso per un secondo in
una posizione casuale sullo stage;
• quando si clicca su Gift, quest’ultimo scompare, viene riprodotto il
suono boing della sezione Effetti della libreria dei suoni di Scratch e
si incrementa di uno la variabile Centri;
• alla fine di una partita lo stage appare come riportato in figura.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 53

MACROAREA B - Modulo 2 PYTHON Verifica n. 6

TEST VERO FALSO


1 Python è case insensitive. V F
2 L’interprete Python individua gli errori logici. V F
3 La funzione print() non è definita nella libreria math. V F
4 L’istruzione a, b = 13 assegna sia ad a che a b il valore 13. V F
5 L’istruzione eval("13ciao") genera un errore. V F
6 pi è una funzione definita nel modulo math. V F
7 In Python il commento su più linee si può fare con 3 apici o 3 virgolette. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Quale tra i seguenti non è un modulo Py- 3 Quali tra le seguenti sono istruzioni Python
thon? non valide?
_ math ©a = b + 1
_ string © (4, 3) = (3, 4)
_ int © a = (4, 3)
_ random ©a * 4 = 4

2 Quale tra le seguenti istruzioni produce si- 4 Indica il risultato della seguente istruzione:
curamente un errore a runtime? float("12.4") + int(4.5) + float("5")
_a = 5 / a © 21.5
_a = 0 / 4 © "21.5"
_a = 0 / a © 21.4
_a = 4 / 0 © genera un errore di sintassi

ESERCIZI
1 Scrivi il programma Python radice_quadrata.py con la funzione radice_quadrata() per calcolare la
radice quadrata di un intero positivo con il seguente metodo iterativo:
• la prima approssimazione può essere 1;
• se r è un’approssimazione di radice_quadrata(n), una migliore approssimazione si può ottenere
con (r + n / r) / 2.

2 Scrivi il programma Python turtle_quadrati.py che utilizza il modulo turtle


per realizzare un matrice di quadrati n x n. Nel caso in cui n sia 3, si ottiene
una figura come quella riportata a lato.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


54 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 1 WORD PROCESSOR – Microsoft Word Verifica n. 7 A

TEST DI COMPLETAMENTO
1 Un elenco ........................................ in genere si applica per evidenziare una ...............................
di voci con un ordine ................................................, mentre un elenco ...........................................
viene applicato a paragrafi ...............................................
2 Le forme sono ........................................ raccolti in varie ..............................................
3 Intestazioni e piè di ................................ sono zone del margine ..................................... e inferiore
destinate a contenere testo o ................................ che si ripeteranno in ..........................................
in ciascuna pagina del documento.
4 In una ........................................ il testo viene ................................ all’interno di ..............................
formate dall’intersezione di righe e ..........................................
5 Per proseguire con il testo in una ....................................................... pagina senza aver raggiunto
il margine ............................................... è opportuno applicare l’....................................................
di pagina.
tabella – numerazione – interruzione – equivalenti – serie – superiore – inferiore – celle – pagina –
disegni – gerarchico – nuova – numerato – automatico – categorie – disposto – colonne – puntato

TEST VERO FALSO


1 Per eliminare il colore di sfondo a un paragrafo, selezionarlo e premere Canc. V F
2 L’orientamento della pagina influenza il modo con il quale il testo viene stampato sul foglio. V F
3 Le note possono essere aggiunte a piè pagina e/o a fine documento. V F
4 La spaziatura tra paragrafi può essere diversa dalla misura dell’interlinea. V F
5 La formattazione di un documento va eseguita sempre prima della scrittura. V F
6 La combinazione di tasti Shift + F3 modifica le lettere da minuscole a maiuscole e viceversa. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Il frontespizio viene sempre inserito: 3 Selezionando una tabella si attivano le schede:
_ come ultima pagina del documento _ Progettazione e Tabella
_ dopo il testo selezionato _ Stile e Layout
_ nel punto in cui è posizionato il cursore _ Progettazione e Formato
_ come prima pagina del documento _ Progettazione e Layout

2 Copia formato si utilizza per copiare: 4 Un collegamento ipertestuale si può associare:


© la formattazione di un paragrafo © a file archiviati su disco
© il testo formattato © a segnalibri dello stesso documento
© il contenuto di un paragrafo formattato © solo a pagine Web
© il colore applicato al carattere © solo a file di Word

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 55

MACROAREA C - Modulo 1 WORD PROCESSOR – LibreOffice Writer Verifica n. 7 B

TEST DI COMPLETAMENTO
1 Un elenco ........................................ in genere si applica per evidenziare una ...............................
di voci con un ordine ................................................, mentre un elenco ...........................................
viene applicato a paragrafi ...............................................
2 Le forme sono ........................................ raccolti in varie ..............................................
3 Intestazioni e piè di ................................ sono zone del margine ..................................... e inferiore
destinate a contenere testo o ................................ che si ripeteranno in ..........................................
in ciascuna pagina del documento.
4 In una ........................................ il testo viene ................................ all’interno di ..............................
formate dall’intersezione di righe e ..........................................
5 Per proseguire con il testo in una ................................................. pagina senza aver raggiunto il
margine ......................................... è opportuno applicare l’............................................. di pagina.
tabella – numerazione – interruzione – equivalenti – serie – superiore – inferiore – celle – pagina –
disegni – gerarchico – nuova – numerato – automatico – categorie – disposto – colonne – puntato

TEST VERO FALSO


1 Per eliminare il colore di sfondo a un paragrafo, selezionarlo e premere Canc. V F
2 L’orientamento della pagina influenza il modo con il quale il testo viene stampato sul foglio. V F
3 Le note possono essere aggiunte a piè pagina e/o a fine documento. V F
4 La spaziatura tra paragrafi può essere diversa dalla misura dell’interlinea. V F
5 La formattazione di un documento va eseguita sempre prima della scrittura. V F
6 La combinazione di tasti Shift + F3 modifica le lettere da minuscole a maiuscole e viceversa. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Per frontespizio s’intende: 3 Copia formato si utilizza per copiare:
_ l’ultima pagina del documento © la formattazione di un paragrafo
_ solo la pagina con l’indice © il testo formattato
_ la pagina con le immagini © il contenuto di un paragrafo formattato
_ la prima pagina del documento © il colore applicato al carattere

2 Un collegamento ipertestuale si può asso- 5 Quali dei seguenti percorsi sono corretti per
ciare: inserire una colonna in una tabella?
© a file archiviati su disco © Menu Tabella/Inserisci/Colonne
© a segnalibri dello stesso documento © Menu Inserisci/Colonne/Colonna a destra
© solo a pagine Web © Barra degli strumenti Tabella/Inserisci colonna
© solo a file di Writer © Barra degli strumenti Standard/Inserisci co-
lonna

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


56 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 1 WORD PROCESSOR – Microsoft Word Verifica n. 8 A

Crea file Latte e salvalo nella tua cartella


• Nel piè di pagina inserisci i tuoi dati, la classe, la città e la data corrente.
• Copia il testo proposto e ogni volta che trovi il simbolo / (senza copiarlo), premi il tasto Invio.

DUE BICCHIERI DI LATTE / AL GIORNO... ///


Bere latte (ma solo quello intero) protegge dal cancro. Lo hanno stabilito uno studio finlandese e
uno americano. La sostanza che ha questo effetto protettivo è l’acido linoleico, un acido grasso
prodotto da batteri nello stomaco della mucca. /// Mezzo litro /// Studi effettuati suggeriscono che
è necessario assumerne un grammo al giorno: attraverso latte intero, yogurt, formaggi e altri deri-
vati del latte. / Normalmente in ogni grammo di latte ci sono solo 2 milligrammi di acido linoleico, il
che significa che bisognerebbe berne almeno mezzo litro (due bicchieri).

• Elabora il documento come di seguito indicato.


– Margini: tutti a 3 cm.
– Primo titolo: WordArt Riempimento – Rosso, Colore
2, Contorno – Colore 2, disposto su due righe, dimen-
sioni 3,4 x 15 cm, centrato.
– Secondo titolo: WordArt Riempimento – Blu, Colore
1, Riflesso, dimensioni 2,4 x 8,5 cm, centrato.
– Testo: Harrington, 14 pt; giustificato, interlinea 1,15.
– Primo paragrafo: sfondo Marrone chiaro, Sfondo 2.
– Ultimo paragrafo: spaziatura Prima 12 pt.
– Immagini online (parola chiave Latte):
✔ 1a immagine: disposizione Incorniciato, dimensioni
3,5 x 3,51 cm, stile immagine Rettangolo contorni
sfumati, posizionare come mostrato;
✔ 2a immagine (duplicare): disposizione Ravvicinato,
dimensioni 2,5 x 2 cm, Stile immagine Rettangolo
arrotondato con riflesso; posizionare come mostra-
to.
– Bordo pagina: motivo decorativo (nastro), colore blu,
spessore 30 pt.
• Salva le modifiche e stampa il documento.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 57

MACROAREA C - Modulo 1 WORD PROCESSOR – LibreOffice Writer Verifica n. 8 B

Crea file Latte e salvalo nella tua cartella


• Nel piè di pagina inserisci i tuoi dati, la classe, la città e la data corrente.
• Copia il testo proposto e ogni volta che trovi il simbolo / (senza copiarlo), premi il tasto Invio.

DUE BICCHIERI DI LATTE / AL GIORNO... ///


Bere latte (ma solo quello intero) protegge dal cancro. Lo hanno stabilito uno studio finlandese e
uno americano. La sostanza che ha questo effetto protettivo è l’acido linoleico, un acido grasso
prodotto da batteri nello stomaco della mucca. /// Mezzo litro /// Studi effettuati suggeriscono che
è necessario assumerne un grammo al giorno: attraverso latte intero, yogurt, formaggi e altri deri-
vati del latte. / Normalmente in ogni grammo di latte ci sono solo 2 milligrammi di acido linoleico, il
che significa che bisognerebbe berne almeno mezzo litro (due bicchieri).

• Elabora il documento come di seguito indicato.


– Margini: tutti a 3 cm.
– Primo titolo: fontwork Preferito 1, Riempimento area
e bordo colore Cielo azzurro, Scorrimento/Separato,
dimensioni 14 x 3 cm, centrato.
– Secondo titolo: fontwork Preferito 37, dimensioni
14,5 x 3 cm, centrato.
– Testo: Leelawadee, 12 pt; giustificato, interlinea 1,5.
– Primo paragrafo: rientro a sinistra 3 cm, sfondo Ciano
10.
– Ultimo paragrafo: distanza Sopra il paragrafo 0,2 cm.
– 1 a immagine da Galleria: Persone/Doctor-Maile1,
Scorrimento/Attraverso, dimensioni 3 x 4,05 cm, posi-
zionare come mostrato.
– 2a immagine da Internet (latte): Scorrimento/Intorno,
dimensioni 3 x 4,44 cm, distanza a sinistra 0,20 cm,
posizionare come mostrato.
– 3a immagine da Galleria: Sfondi/rings-green, dimen-
sioni 1 x 1 cm; copia e incolla per creare il bordo a fine
documento come mostrato.
• Salva le modifiche e stampa il documento.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


58 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 1 WORD PROCESSOR – Microsoft Word Verifica n. 9 A

Crea file Musei e salvalo nella tua cartella


• Nel piè di pagina inserisci i tuoi dati, la classe, la città e la data corrente.
• Copia il testo proposto e ogni volta che trovi il simbolo / (senza copiarlo), premi il tasto Invio.
• Dove trovi l’asterisco (*) inserisci la nota che trovi alla fine del testo.

IMPARA L’ARTE... / Il Comune di Verona – Settore Civici Musei d’Arte – in collaborazione con Vero-
na 83-StageHand, offre alle scuole elementari, medie inferiori e superiori un’ampia gamma di attivi-
tà didattiche*. / MUSEO LAPIDARIO MAFFEIANO / La scrittura nel mondo antico / Gli antichi e la
moda / I mestieri dei Romani: il soldato / Il mito nell’antichità / A Teatro con i Romani /
MUSEO ARCHEOLOGICO AL TEATRO ROMANO / La casa romana / Il mosaico romano / Arte e cultu-
ra dell’antico Egitto nel Museo Archeologico di Verona / ANFITEATRO ARENA / Gli spettacoli nell’anfi-
teatro / MUSEO CASTELVECCHIO / Le armi e le armature / Un castello: signori e cavalieri / La scul-
tura / Animali Fantastici nelle opere del Museo / La natura nell’arte / Pittura come racconto / IL MU-
SEO “ENTRA IN CLASSE” / A richiesta degli insegnanti, e nella loro scuola, un operatore didattico
illustrerà le attività proposte dai singoli musei sottolineando le finalità di ogni percorso e le possibi-
lità di adattarlo ai programmi scolastici al fine di permettere una maggiore conoscenza delle singo-
le iniziative museali.

Nota da inserire:
* Eventuali visite guidate di tipo frontale adattate al programma svolto in classe possono essere
concordate almeno con 20 giorni di anticipo.

• Elabora il documento come di seguito indicato.


– Margini: superiore, sinistro e destro 2,8 cm.
– Titolo: stile Titolo, grassetto e ombreggiatura.
– Primo paragrafo: stile Titolo 2.
– Testo (da MUSEO LAPIDARIO MAFFEIANO fino a
“Pittura come racconto”): stile Paragrafo elenco.
– IL MUSEO “ENTRA IN CLASSE”: stile Titolo 1.
– Ultimo paragrafo: stile Enfasi (grassetto).
– Applica: il set di stili Fantasioso e la combinazione di ca-
ratteri Viale.
– Al paragrafo con ogni nome di museo applica lo sfondo
Rosso scuro.
– Alla parte descrittiva di ogni museo applica lo sfondo
Bianco, Sfondo 1, 5%.
– Primo e ultimo paragrafo: allineamento giustificato.
– Bordo pagina: motivo decorativo colore ros-
so scuro.
• Salva, verifica in anteprima e stampa il documento.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 59

MACROAREA C - Modulo 1 WORD PROCESSOR – LibreOffice Writer Verifica n. 9 B

Crea file Musei e salvalo nella tua cartella


• Nel piè di pagina inserisci i tuoi dati, la classe, la città e la data corrente.
• Copia il testo proposto e ogni volta che trovi il simbolo / (senza copiarlo), premi il tasto Invio.
• Dove trovi l’asterisco (*) inserisci la nota che trovi alla fine del testo.

IMPARA L’ARTE... / Il Comune di Verona – Settore Civici Musei d’Arte – in collaborazione con Vero-
na 83-StageHand, offre alle scuole elementari, medie inferiori e superiori un’ampia gamma di attivi-
tà didattiche*. / MUSEO LAPIDARIO MAFFEIANO / La scrittura nel mondo antico / Gli antichi e la
moda / I mestieri dei Romani: il soldato / Il mito nell’antichità / A Teatro con i Romani /
MUSEO ARCHEOLOGICO AL TEATRO ROMANO / La casa romana / Il mosaico romano / Arte e cultu-
ra dell’antico Egitto nel Museo Archeologico di Verona / ANFITEATRO ARENA / Gli spettacoli nell’anfi-
teatro / MUSEO CASTELVECCHIO / Le armi e le armature / Un castello: signori e cavalieri / La scul-
tura / Animali Fantastici nelle opere del Museo / La natura nell’arte / Pittura come racconto / IL MU-
SEO “ENTRA IN CLASSE” / A richiesta degli insegnanti, e nella loro scuola, un operatore didattico
illustrerà le attività proposte dai singoli musei sottolineando le finalità di ogni percorso e le possibi-
lità di adattarlo ai programmi scolastici al fine di permettere una maggiore conoscenza delle singo-
le iniziative museali.

Nota da inserire:
* Eventuali visite guidate di tipo frontale adattate al programma svolto in classe possono essere
concordate almeno con 20 giorni di anticipo.

• Elabora il documento come di seguito indicato.


– Margini: superiore 2 cm, sinistro e destro 2,1 cm,
inferiore 1,6 cm.
– Titolo: stile Titolo principale, VAGRounded BT, 32
pt, Rosso 4.
– Primo paragrafo: casella di testo (7,1 x 3,2 cm),
Liberation Sans, 12 pt, Bianco, centrato, sfondo Sfu-
matura/Tango Blue.
– Sottotitoli: stile Titolo 1, Aharoni, 14 pt, Cielo az-
zurro 5, spaziatura paragrafo Sopra 0,5 cm e Sotto
0,2 cm.
– Testo: stile predefinito, Yu Mincho Light, 12 pt, giu-
stificato, elenco puntato ◆.
– Nota: Yu Mincho Light, 7 pt.
– Sommario: creato in automatico, personalizza tito-
lo, modifica stile: Liberation Mono, 10 pt.
• Salva, verifica in anteprima e stampa il documento.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


60 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – Microsoft Excel Verifica n. 10 A

TEST DI COMPLETAMENTO
1 Una ........................................ è un insieme di celle ........................................ e per separare le sue
................................. si usa il simbolo .......................
2 Il riferimento ......................................... è rappresentato dal simbolo ....................................
3 I comandi usati per eliminare il formato di una cella .............................., mantenendo però il dato
in essa presente, sono: scheda ................................../pulsante .................................../opzione
.............................
4 In A1 viene inserita la funzione =ARROTONDA......................... e in B1 la formula =........................:
impostando la visualizzazione di una posizione ........................................................... dopo
la............................. , il risultato nelle rispettive celle sarà: in A1 .................... e in B1 ......................
5 La corretta .................................... della funzione SE è =.........(................;.................;.....................).

$ – Cancella formati – : – SE – 25/2 – sintassi – decimale – Home – virgola – (25/2;0) – zona – falso –
coordinate – 12,5 – test – assoluto – 13,0 – selezionata – adiacenti – vero – Cancella

TEST VERO FALSO


1 L’inserimento di una riga avviene sempre al di sopra di quella selezionata. V F
2 Una data inserita in formato Data estesa non può essere usata nel calcolo. V F
3 A5;C9 indica la zona di celle comprese tra A5 e C9. V F
4 Il quadratino di riempimento si utilizza anche per creare sequenze predefinite. V F
5 Il contenuto dell’intestazione e del piè di pagina è mostrato nell’area di lavoro. V F
6 I campi predefiniti aggiunti nell’intestazione si aggiornano in automatico. V F
7 L’orientamento della pagina influenza il modo in cui sarà stampato il foglio. V F
8 Il messaggio d’errore #VALORE! indica che la formula utilizza una cella contenente testo. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Nei calcoli, le formule aritmetiche: 3 In Imposta pagina, la scheda Pagina serve per:
_ non utilizzano mai il simbolo / © modificare i margini
_ utilizzano solo operatori matematici © adattare le proporzioni di stampa
_ non utilizzano mai le parentesi © modificare l’orientamento del foglio
_ utilizzano solo gli operatori ; e : © ottenere la stampa della griglia

2 Il pulsante Seleziona tutto è situato: 4 La formula =B1:B7 inserita in B8:


_ in alto a destra dell’area di lavoro _ divide il contenuto di B1 per quello di B7
_ in alto a sinistra della finestra di Excel _ esegue la somma delle celle da B1 a B7
_ in alto a sinistra dell’area di lavoro _ esegue la somma solo delle celle B1 e B7
_ nella scheda Home, gruppo Modifica _ restituisce un messaggio di errore

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 61

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – LibreOffice Calc Verifica n. 10 B

TEST DI COMPLETAMENTO
1 Una ........................................ è un insieme di celle ........................................ e per separare le sue
................................. si usa il simbolo .......................
2 Il riferimento ............................................. è rappresentato dal simbolo ....................................
3 La ....................................... corretta della funzione SE è =.........(................;.................;..................).
4 In A1 inseriamo la funzione =ARROTONDA ..................... e in B1 la formula ................... Se in B1 e
in B2 impostiamo la visualizzazione di una ................................................. decimale dopo la
..................................., il risultato nelle rispettive celle sarà: in A1 .............., in B1 .................
5 I comandi usati per eliminare il formato di una cella ............................, mantenendo però il dato in
essa presente, sono: menu ............................................../opzione ......................................../opzio-
ne ...................................................
Formattazioni – : – SE – (25/2;0) – Modifica – Elimina contenuti – sintassi – 12,5 – Test – selezionata –
$ – adiacenti – 13,0 – =25/2 – coordinate – Se falso – virgola – Se vero – posizione – zona – assoluto

TEST VERO FALSO


1 L’indirizzo della cella attiva compare nella Casella del nome. V F
2 Il messaggio d’errore #VALORE! indica che la formula utilizza una cella contenente testo. V F
3 Una data inserita in formato alfanumerico (data estesa) non può essere usata nel calcolo. V F
4 L’inserimento di una riga avviene sempre al di sopra di quella selezionata. V F
5 A5;C9 indica la zona di celle comprese tra A5 e C9. V F
6 I campi predefiniti aggiunti nell’intestazione si aggiornano in automatico. V F
7 Il quadratino di riempimento si utilizza anche per creare sequenze predefinite. V F
8 L’orientamento della pagina influenza il modo in cui sarà stampato il foglio. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 La formula =B1:B7 inserita in B8: 3 Nei calcoli, le formule aritmetiche:
_ divide il contenuto di B1 per quello di B7 _ non utilizzano mai il simbolo /
_ esegue la somma delle celle da B1 a B7 _ utilizzano solo operatori matematici
_ esegue la somma solo delle celle B1 e B7 _ non utilizzano mai le parentesi
_ restituisce un messaggio di errore _ utilizzano solo gli operatori ; e :

2 CONTA.NUMERI restituisce il numero di cel- 4 In Stile pagina, la scheda Pagina serve per:
le che: © modificare i margini
© contengono numeri © adattare le proporzioni di stampa
© includono dati di qualsiasi tipo © modificare l’orientamento del foglio
© includono date © ottenere la stampa della griglia
© contengono testo e numeri

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


62 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – Microsoft Excel Verifica n. 11 A

Crea file Spese e salvalo nella tua cartella


La cooperativa “Alibus” predispone il prospetto delle spese settimanali.
SPESE SETTIMANALI COOPERATIVA “ALIBUS”
Voci di spesa Lunedì … …. … … Sabato Totale Spesa media
Pane e pasta 34,60 23,10 34,15 30,50 37,80 34,50
Bevande 32,50 28,25 29,90 28,75 26,45 32,50
Carne 42,20 42,50 47,25 45,60 49,40 62,85
Pesce 22,70 20,40 24,70 25,50 32,50 20,55
Verdure 23,85 21,45 26,75 20,55 24,60 33,90
TOTALE
GENERI ALIMENTARI
Pulizie 18,00 18,00 24,00 18,00 18,00 18,00
Giornali e riviste 4,25 3,25 2,85 4,50 3,75 4,35
TOTALE
SPESE VARIE
TOTALE
COMPLESSIVO

Determina:
– la spesa giornaliera e quella settimanale per i generi alimentari e per le spese varie;
– la media settimanale di ogni voce di spesa, dei generi alimentari, delle spese varie e quella com-
plessiva;
– il totale complessivo della spesa giornaliera e di quella settimanale.

• Predisponi ed elabora la tabella come di seguito indicato.


– Dimensiona le colonne: A a 19, H a 12 e le altre a 10.
– Dimensiona le righe: 1 a 39, 2, 8, 11 e 12 a 30, le altre a 20.
– Titolo tabella: Eras Demi ITC, 20 pt, unito e centrato, allineato al centro e bordo casella spesso.
– Intestazioni di colonna: , centrate e allineate al centro.
– Intestazioni di riga: grassetto.
– Dati della tabella: Stile separatore; B3:G7 e B9:G10 bordi esterni.
– Colonna Totale e righe 8 e 11: ; formato Contabilità.
– Colonna Spesa media: ; formato Contabilità.
– Riga Totale complessivo: ; formato Contabilità.
– Alla tabella applica un bordo casella spesso.
• Parametri di stampa:
– allineamento orizzontale;
– centratura verticale e orizzontale;
– intestazione al centro su due righe: PROSPETTO
SPESE SETTIMANALI;
– piè di pagina con i tuoi dati, la classe, la città e la
data corrente (richiesta in automatico).
• Salva le modifiche e stampa il file.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 63

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – LibreOffice Calc Verifica n. 11 B

Crea file Spese e salvalo nella tua cartella


La cooperativa “Alibus” predispone il prospetto delle spese settimanali.
SPESE SETTIMANALI COOPERATIVA “ALIBUS”
Voci di spesa Lunedì … …. … … Sabato Totale Spesa media
Pane e pasta 34,60 23,10 34,15 30,50 37,80 34,50
Bevande 32,50 28,25 29,90 28,75 26,45 32,50
Carne 42,20 42,50 47,25 45,60 49,40 62,85
Pesce 22,70 20,40 24,70 25,50 32,50 20,55
Verdure 23,85 21,45 26,75 20,55 24,60 33,90
TOTALE
GENERI ALIMENTARI
Pulizie 18,00 18,00 24,00 18,00 18,00 18,00
Giornali e riviste 4,25 3,25 2,85 4,50 3,75 4,35
TOTALE
SPESE VARIE
TOTALE
COMPLESSIVO

Determina:
– la spesa giornaliera e quella settimanale per i generi alimentari e per le spese varie;
– la media settimanale di ogni voce di spesa, dei generi alimentari, delle spese varie e quella com-
plessiva;
– il totale complessivo della spesa giornaliera e di quella settimanale.

• Predisponi ed elabora la tabella come di seguito indicato.


– Dimensione colonne: A 5 cm, H e I 2,5 cm e le altre 2 cm.
– Dimensione righe: 1 1,5 cm, 2, 8, 11 e 12 1 cm, le altre 0,7 cm.
– Titolo tabella: Blade Runner Movie Font, 18 pt, Blu mare, unito e centrato, allineato al centro e
bordo esterno.
– Intestazioni di colonna: grassetto, centrate e allineate al centro verticalmente, sfondo Blu classico.
– Intestazioni di riga: grassetto.
– Dati della tabella: Stile separatore con due posizioni decimali; B3:G7 e B9:G10 bordi esterni.
– Colonna Totale e righe 8 e 11: grassetto, sfondo Blu classico, formato Valuta.
– Colonna Spesa media: sfondo Ciano 10; formato Valuta.
– Riga Totale complessivo: grassetto, sfondo arancione 10; formato Valuta.
– Alla tabella applica un bordo esterno.
• Parametri di stampa:
– orientamento orizzontale;
– allineamento verticale e orizzontale;
– intestazione al centro su due righe: PROSPETTO
SPESE SETTIMANALI;
– piè di pagina con i tuoi dati, la classe, la città e la
data corrente (richiesta in automatico).
• Salva le modifiche e stampa il file.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


64 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 3 SLIDESHOW – Microsoft PowerPoint Verifica n. 12 A

TEST DI COMPLETAMENTO
1 Indica il percorso per modificare il layout di una diapositiva: scheda .........................................
/gruppo ........................................./comando ........................................
2 La Diapositiva ................................, disponendo dei segnaposti titolo e ..............................., può
essere paragonata alla copertina di un libro.
3 Indica il percorso per impostare il numero di diapositive che si vuole stampare per ogni pagina:
scheda ................................................./comando ................................................/sezione
.........................................................
4 Indica il percorso per inserire un collegamento ipertestuale: scheda .........................................
/gruppo ........................................./comando .........................................
Stampa – Inserisci – Diapositive – File – titolo – Collegamenti – Home – sottotitolo – Collegamento
ipertestuale – Layout – Impostazioni

TEST VERO FALSO


1 Non è necessario che in ogni slide compaia il titolo. V F
2 I pulsanti di azione possono permettere una consultazione non lineare della presentazione. V F
3 Per applicare un collegamento ipertestuale non è possibile operare da menu rapido. V F
4 Il segnaposto è una casella di testo predefinita che fa parte del layout scelto. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Operando nella scheda Progettazione è 4 Per eliminare una diapositiva selezionata:
possibile: _ premere Canc
_ inserire una transizione _ nella scheda Presentazione scegliere Elimina
_ inserire un suono nella presentazione _ nella scheda Home scegliere Cancella Dia-
_ modificare il tema positiva
_ nascondere una diapositiva _ nella scheda Revisione scegliere Elimina

2 Salvando una presentazione in formato Solo 5 Quali delle seguenti affermazioni sono cor-
presentazione di PowerPoint, al suo avvio: rette?
© viene aperta in visualizzazione Presentazione © L’animazione si applica all’elemento sele-
© viene mostrata in modalità lettore zionato
© viene mostrata in modalità autore © La transizione può cambiare l’ordine delle
© viene aperta in visualizzazione Normale slide
3 Per cambiare il tipo di grafico selezionato: © La scheda Presentazione permette di na-
scondere una diapositiva
_ eseguire la scelta nella scheda Layout
© L’organigramma è un tipo di grafico a isto-
_ operare nella scheda Progettazione
gramma
_ scegliere il grafico nella scheda Inserisci
_ premere Canc

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 65

MACROAREA C - Modulo 3 SLIDESHOW – LibreOffice Impress Verifica n. 12 B

TEST DI COMPLETAMENTO
1 Nella finestra di Impress, la visualizzazione Normale mostra la diapositiva ........................ e le mi-
niature delle eventuali altre .......................................
2 Per inserire un oggetto in modo che sia visualizzato in tutte le diapositive nella stessa posizione:
pannello ..................................., clic destro sul design diapositiva, scegliere ....................................
3 Per inserire un collegamento ipertestuale: barra degli strumenti ....................................., comando
Collegamento ipertestuale, clic su Documento e poi su ........................................................
4 Per eliminare una diapositiva: scheda ......................................., clic destro sulla slide da rimuovere
e scegliere .......................................

Standard – slide – Modifica master – Diapositive – corrente – Elimina diapositiva – Destinazione nel
documento – Pagine Master

TEST VERO FALSO


1 Non è necessario che in ogni slide compaia il titolo. V F
2 I pulsanti di azione possono permettere una consultazione non lineare della presentazione. V F
3 Non è possibile applicare un collegamento ipertestuale operando da menu rapido. V F
4 Il segnaposto è una casella di testo predefinita che fa parte del layout scelto. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 Operando nella scheda Struttura è possibile: 4 Salvando una presentazione in formato Mo-
© inserire ulteriore testo nel segnaposto dello di presentazione ODF:
© modificare il testo inserito in caselle di testo _ viene mostrata in visualizzazione Presenta-
© cancellare il testo presente nel segnaposto zione
© spostare il testo inserito in una casella di testo _ si ottiene un file con estensione .ppsx
_ si ottiene un file con estensione .otp
2 Per inserire un grafico è possibile operare da: _ viene mostrata in visualizzazione Struttura
© barra degli strumenti Standard
© menu Inserisci 5 Quali affermazioni sono corrette?
© menu Formato © L’animazione si applica all’elemento sele-
© barra degli strumenti Disegno zionato
© La transizione cambia l’ordine delle slide
3 Per ripristinare il layout di una diapositiva: © Il design diapositiva controlla le proprietà di
_ fare clic su Ripristina layout diapositiva formattazione di una presentazione
_ fare clic su Annulla layout diapositiva © L’organigramma è un tipo di grafico
_ fare clic su Modifica layout diapositiva
_ fare clic su Azzera layout diapositiva

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


66 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 3 SLIDESHOW – Microsoft PowerPoint


Crea file Raccolta rifiuti e salvalo nella tua cartella
• Realizza la seguente presentazione costituita da sei diapositive.

DIAPOSITIVA 1 – LA RACCOLTA DIFFERENZIATA


Molti gesti quotidiani contribuiscono a ridurre l’impatto dell’uomo sul pianeta, a cominciare da una
corretta raccolta rifiuti.

DIAPOSITIVA 2 – I rifiuti
Nel prezzo di ogni prodotto che acquistiamo è compreso anche il costo per lo smaltimento del rifiu-
to prodotto dalla confezione che lo contiene.
Due terzi degli italiani separano d’abitudine i loro rifiuti (rapporto CONAI, Consorzio Nazionale per
il recupero degli Imballaggi).
Occorre conoscere come separare i materiali per non sbagliare e riciclare il più possibile.

DIAPOSITIVA 3 – Materiali riciclabili


• Carta: giornali, quaderni, libri vecchi, carta da pacco, sacchetti di carta, scatole di cartone, conteni-
tori in poliaccoppiato (tetra-brik) del latte o dei succhi di frutta, ma solo preventivamente sciacquati.
• Plastica: oggetti e imballi in PET, PVC, PE (sigle riportate sui vari prodotti), come contenitori per
liquidi, bevande, detersivi, contenitori per alimenti (sacchetti, o altro) senza residui.
• Vetro: bottiglie di tutti i tipi e vasetti senza tappi, bicchieri, vetri per qualsiasi altro utilizzo.

DIAPOSITIVA 4 – Tempi di decomposizione


• Fazzolettino di carta: 3 mesi. • Cotton fioc: da 20 a 30 anni.
• Torsolo di mela: 3 mesi. • Lattine di alluminio: 100 anni.
• Mozzicone di sigaretta: da 1 a 5 anni. • Buste di plastica: da 100 a 1.000 anni.
• Gomma da masticare: 5 anni. • Polistirolo: oltre 1.000 anni.
• Giornali e riviste: 10 anni. • Vetro: oltre 4.000 anni.

DIAPOSITIVA 5 – Contenitori giusti


CONTENITORE COSA INTRODURRE COSA NON INTRODURRE
RIFIUTI GENERICI SÌ: tutti i rifiuti non oggetto di raccolta differenziata. NO: rifiuti oggetto di raccolta differenziata.
Tutto ciò su cui si hanno dei dubbi. NO: tutti i rifiuti pericolosi (pile, farmaci, vernici ecc.).
PLASTICA SÌ: bottiglie, flaconi e sacchetti di plastica, vaschette NO: piatti, bicchieri e altri oggetti di plastica.
E METALLO per alimenti anche in polistirolo, scatolette e barattoli NO: rifiuti pericolosi come barattoli di metallo
per alimenti in metallo, lattine per bevande. per vernici, solventi e oli minerali.
SOLO VETRO SÌ: bottiglie, barattoli e vasetti di vetro. NO: ceramica, lattine e barattoli di metallo, cristallo,
specchi e lampade.
CARTA E CARTONE SÌ: giornali, riviste, libri, quaderni, scatole di NO: carta contaminata da alimenti, carta oleata.
cartoncino, cartoni in pezzi, cartoni per bevande.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 67

Verifica n. 13 A

DIAPOSITIVA 6
Piccole azioni quotidiane
Prima di uscire di casa ricordiamoci di prendere con noi le borse dove riporre i nostri acquisti o la
spesa.
Depositiamo pile usate e farmaci scaduti in contenitori appositi presso i supermercati e le farmacie.
Non abbandoniamo per strada elettrodomestici mobili, materiali elettronici, perché esistono appo-
site aree dove depositare tutto ciò che non può essere inserito nei cassonetti.

• Elabora la presentazione come di seguito richiesto.


– Tema: Sfacettatura.
– Pulsanti d’azione: Avanti, Indietro, Pagina iniziale, dimensioni 1 x 1 cm (collocare in alto a de-
stra e duplicare).
– Diapositiva 1: Titolo 48 pt, grassetto, ombreggiato, sottotitolo 28 pt; immagine online (parola
chiave: Rifiuti); Stile immagine Rettangolo arrotondato con riflesso. Pulsante d’azione: Avanti.
– Diapositiva 2: elimina punto elenco e rientro; immagine online (parola chiave: Raccolta rifiuti).
Pulsanti d’azione: Pagina iniziale e Avanti.
– Diapositiva 3: immagine online (parola
chiave: Raccolta rifiuti). Pulsanti d’azio-
ne: Indietro, Pagina iniziale e Avanti.
– Diapositiva 4: immagini online (parola
chiave: Tipi di rifiuti); Stile immagine:
Rettangolo arrotondato con riflesso.
Pulsanti d’azione: Indietro, Pagina ini-
ziale e Avanti.
– Diapositiva 5: Tabella 3 x 5. Dimensio-
ne carattere 16 pt. Pulsanti d’azione:
Indietro, Pagina iniziale e Avanti.
– Diapositiva 6: immagine online (parola
chiave: Raccolta rifiuti); Stile immagine
Rettangolo con ombreggiatura sfalsata.
Pulsanti d’azione: Indietro e Pagina ini-
ziale.
– Piè di pagina: cognome nome – classe
(escludendo la diapositiva titolo).
– Parametri di stampa: data fissa, co-
gnome nome – classe, numero di pagi-
na; predisponi la stampa di sei diaposi-
tive per pagina.
• Stampa la presentazione.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


68 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 3 SLIDESHOW – LibreOffice Impress


Crea file Raccolta rifiuti e salvalo nella tua cartella
• Realizza la seguente presentazione costituita da sei diapositive.

DIAPOSITIVA 1 – LA RACCOLTA DIFFERENZIATA


Molti gesti quotidiani contribuiscono a ridurre l’impatto dell’uomo sul pianeta, a cominciare da una
corretta raccolta rifiuti.

DIAPOSITIVA 2 – I rifiuti
• Nel prezzo di ogni prodotto che acquistiamo è compreso anche il costo per lo smaltimento del
rifiuto prodotto dalla confezione che lo contiene.
• Due terzi degli italiani separano d’abitudine i loro rifiuti (rapporto CONAI, Consorzio Nazionale
per il recupero degli Imballaggi).
• Occorre conoscere come separare i materiali per non sbagliare e riciclare il più possibile.

DIAPOSITIVA 3 – Materiali riciclabili


• Carta: giornali, quaderni, libri vecchi, carta da pacco, sacchetti di carta, scatole di cartone, conteni-
tori in poliaccoppiato (tetra-brik) del latte o dei succhi di frutta, ma solo preventivamente sciacquati.
• Plastica: oggetti e imballi in PET, PVC, PE (sigle riportate sui vari prodotti), come contenitori per
liquidi, bevande, detersivi, contenitori per alimenti (sacchetti, o altro) senza residui.
• Vetro: bottiglie di tutti i tipi e vasetti senza tappi, bicchieri, vetri per qualsiasi altro utilizzo.

DIAPOSITIVA 4 – Tempi di decomposizione


• Fazzolettino di carta: 3 mesi. • Cotton fioc: da 20 a 30 anni.
• Torsolo di mela: 3 mesi. • Lattine di alluminio: 100 anni.
• Mozzicone di sigaretta: da 1 a 5 anni. • Buste di plastica: da 100 a 1.000 anni.
• Gomma da masticare: 5 anni. • Polistirolo: oltre 1.000 anni.
• Giornali e riviste: 10 anni. • Vetro: oltre 4.000 anni.

DIAPOSITIVA 5 – Contenitori giusti


CONTENITORE COSA INTRODURRE COSA NON INTRODURRE
RIFIUTI GENERICI SÌ: tutti i rifiuti non oggetto di raccolta differenziata. NO: rifiuti oggetto di raccolta differenziata.
Tutto ciò su cui si hanno dei dubbi. NO: tutti i rifiuti pericolosi (pile, farmaci, vernici ecc.).
PLASTICA SÌ: bottiglie, flaconi e sacchetti di plastica, vaschette NO: piatti, bicchieri e altri oggetti di plastica.
E METALLO per alimenti anche in polistirolo, scatolette e barattoli NO: rifiuti pericolosi come barattoli di metallo
per alimenti in metallo, lattine per bevande. per vernici, solventi e oli minerali.
SOLO VETRO SÌ: bottiglie, barattoli e vasetti di vetro. NO: ceramica, lattine e barattoli di metallo, cristallo,
specchi e lampade.
CARTA E CARTONE SÌ: giornali, riviste, libri, quaderni, scatole di NO: carta contaminata da alimenti, carta oleata.
cartoncino, cartoni in pezzi, cartoni per bevande.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 69

Verifica n. 13 B

DIAPOSITIVA 6
Piccole azioni quotidiane
Prima di uscire di casa ricordiamoci di prendere con noi le borse dove riporre i nostri acquisti o la spesa.
Depositiamo pile usate e farmaci scaduti in contenitori appositi presso i supermercati e le farmacie.
Non abbandoniamo per strada elettrodomestici mobili, materiali elettronici, perché esistono appo-
site aree dove depositare tutto ciò che non può essere inserito nei cassonetti.

• Elabora la presentazione come di seguito richiesto.


– Design diapositiva: Verde rigoglioso.
– Pulsanti d’azione: Avanti, Indietro, Pagina iniziale dimensioni 1 x 1 cm (collocare in alto a de-
stra e duplicare).
– Diapositiva 1: immagine da Galleria RecycleBin. Pulsante d’azione: Avanti.
– Diapositiva 2: immagine da Internet (parola chiave: Smaltimento rifiuti speciali). Pulsanti
d’azione: Pagina iniziale e Avanti.
– Diapositiva 3: immagine da Galleria RecycleSymbol, dimensiona e duplica. Pulsanti d’azione:
Indietro, Pagina iniziale e Avanti.
– Diapositiva 4: immagini da Internet (parola chiave: Rifiuti disegno). Pulsanti d’azione: Indietro,
Pagina iniziale e Avanti.
– Diapositiva 5: struttura tabella prima colonna, quarta riga. Pulsanti d’azione: Indietro, Pagina
iniziale e Avanti.
– Diapositiva 6: immagine da Internet (parola chiave: Rifiuti disegno). Pulsanti d’azione: Indietro e
Pagina iniziale.
– Piè di pagina: data fissa, cognome nome – classe, numero diapositiva (escludendo la diapositi-
va titolo).
• Stampa la presentazione.

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


70 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 4 DATABASE – Microsoft Access Verifica n. 14 A

TEST DI COMPLETAMENTO
1 Una ...................................... aperta in visualizzazione Foglio dati mostra i .......................................
inseriti disposti in campi.
2 Il campo è ogni singolo ....................................... contenuto in una tabella, ovvero uno specifico
....................................... di informazione.
3 Il tipo dato Numerazione automatica è a ....................................................... automatico per ogni
record ....................................... nella tabella.
4 L’attributo .................................................. consente di creare un indice rispetto al campo e di
....................................... o negare l’inserimento di dati ....................................... in record diversi.
indicizzato – dato – aggiunto – duplicati – tabella – ammettere – record – incremento – elemento

TEST VERO FALSO


1 La maschera è l’archivio in cui sono memorizzati tutti i dati. V F
2 Nelle tabelle, per ogni tipo di dato, la scheda Generale rende disponibili le relative proprietà. V F
3 Il Riquadro di anteprima consente di organizzare gli oggetti di un database. V F
4 È possibile richiedere ordinamenti anche nelle query aperte in Visualizzazione Struttura. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 In Visualizzazione Struttura una tabella mostra: 4 Per database relazionale si intende un data-
_ i record inseriti base:
_ i nomi dei campi _ composto da una tabella
_ i filtri applicati _ composto da più tabelle correlate
_ le relazioni istituite _ composto da almeno una tabella e una query
_ composto da più tabelle
2 Gli operatori Between e And:
© consentono di generare criteri per estrarre 5 Il filtro in base a selezione:
intervalli di tempo _ si applica su più campi selezionati
© possono essere utilizzati in luogo di alcuni _ può essere applicato solo nelle tabelle
operatori logici _ per essere applicato richiede sempre la se-
© si utilizzano nelle maschere lezione del dato
© non si possono utilizzare nelle query _ può essere applicato su un solo campo

3 In Access il Riquadro di spostamento consente: 6 Per chiudere un oggetto è possibile:


_ di muoversi fra gli oggetti di un database _ fare clic su
_ di esplorare l’archivio di un PC _ fare clic su
_ di creare nuovi oggetti _ fare doppio clic sulla linguetta dell’oggetto
_ di eliminare oggetti _ fare clic destro sulla linguetta e scegliere Esci

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


3 Prove di verifica e soluzioni 71

MACROAREA C - Modulo 4 DATABASE – LibreOffice Base Verifica n. 14 B

TEST DI COMPLETAMENTO
1 Quando si apre una ...................................................... con doppio clic essa mostra i
............................................... inseriti disposti in campi.
2 Il campo è ogni singolo ............................................... contenuto in una tabella, ovvero uno speci-
fico ............................................... di informazione.
3 Il Tipo dato Intero [INTEGER] è a ............................................... automatico per ogni record
............................................... nella tabella.
4 L’attributo ............................................... consente di creare un indice rispetto al campo e di
...................................... o negare l’inserimento di dati ...................................... in record diversi.
indicizzato – dato – aggiunto – duplicati – tabella – ammettere – record – incremento – elemento

TEST VERO FALSO


1 Il formulario è l’archivio in cui sono memorizzati tutti i dati. V F
2 Nelle tabelle, per ogni tipo di dato, sono disponibili le relative proprietà. V F
3 Si possono applicare ordinamenti da menu contestuale. V F
4 È possibile richiedere ordinamenti anche nelle ricerche aperte in vista struttura. V F

TEST A RISPOSTA SINGOLA (_) O MULTIPLA (©)


1 In vista struttura una tabella mostra: 4 Per database relazionale si intende un data-
_ i record inseriti _ i nomi dei campi base:
_ i filtri applicati _ le relazioni istituite _ composto da una tabella
_ composto da più tabelle correlate
2 Gli operatori Between e And: _ composto da una tabella e una ricerca
© consentono di generare criteri per estrarre _ composto da più tabelle
intervalli di tempo
© possono essere utilizzati in luogo di alcuni 5 Il filtro automatico:
operatori logici _ imposta più criteri in contemporanea
© si utilizzano nelle maschere _ si applica solo nelle tabelle
© non si possono utilizzare nelle ricerche _ imposta un solo criterio per volta
_ si applica solo nei formulari
3 In un rapporto:
© la struttura è costituita da sezioni 6 Per evitare ambiguità delle relazioni è ne-
© è possibile aggiungere del testo fisso cessario che le tabelle da correlare:
© non è possibile modificare le dimensioni © appartengano a due diversi database
delle sezioni © appartengano al medesimo database
© non è possibile aggiungere la data © presentino entrambe un campo comune
© presentino entrambe due campi comuni

Cognome ..................................................................... Nome .................................................................... Classe ............. Data .......................


72 Guida per il docente

SOLUZIONI DELLE PROVE DI VERIFICA

MACROAREA A - Modulo 1 INFORMATICA E SISTEMI Verifica n. 1

TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA


O MULTIPLA
1 informazione/automatico
2 fisici/dati/risultati 1 Ottanta
3 divide/accesso/sociali 2 1981
4 sistemi/natura 3 – grafici
5 metodi/lavori – matematici
6 community/utenti – logici
4 l’output dipende solo dall’ultimo input
TEST VERO FALSO 5 – iconici
1F 2V 3V 4F 5V 6F – analogici

MACROAREA A - Modulo 2 DATI E INFORMAZIONI Verifica n. 2

TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA


O MULTIPLA
1 gestiti/codificati/binario
2 numerazione/regole 1 13
3 conosciuto/base/simboli 2 – codifica i caratteri
4 codice/stringa/rappresentare – utilizza 7 bit
5 most significant bit/least significant bit 3 35
6 deterministico/comportamento 4 1024 GB
5 162
TEST VERO FALSO 6 100112
1V 2F 3V 4V 5F 6V

MACROAREA A - Modulo 3 HARDWARE E RETI Verifica n. 3

TEST DI COMPLETAMENTO 5 digitale/univoco


6 relativi/assoluti
1 dispositivi/fisici
2 sistema/funzionalità TEST VERO FALSO
3 wiki/collaborativa
4 protocollo/comunicazione/sistemi 1F 2V 3F 4V 5F 6V
3 Prove di verifica e soluzioni 73

TEST A RISPOSTA SINGOLA 3 – come sono scritti


O MULTIPLA – come si diffondono
4 un metalinguaggio
1 – login remoto
5 – è un sistema distribuito
– chat
– utilizza la commutazione di pacchetto
– Web
– identifica ogni computer con un indirizzo IP
2 – dominio
6 – di lavoro
– protocollo
– di lettura e scrittura volatile
– macchina server

MACROAREA A - Modulo 4 SISTEMI OPERATIVI Verifica n. 4

TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA


O MULTIPLA
1 istruzioni/compito
2 dati/nome 1 .png
3 contenitore/sottocartelle 2 – tool
4 massa/system – shell
5 cluster/fissa – kernel
6 standard/norme/progettazione 3 dalla MMU
4 è l’amministratore del sistema
TEST VERO FALSO 5 – tramite interfaccia grafica
1V 2V 3F 4V 5F 6V – vocale
– testuale

MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH Verifica n. 5

TEST VERO FALSO 4 – Tastiera


– Mouse
1F 2F 3V 4F 5V
– Microfono
TEST A RISPOSTA SINGOLA 5 1, 4 oppure 9
O MULTIPLA 6 Bianco e nero

1 – Vocabolario ESERCIZIO
– Alfabeto
Sul sito www.hoepliscuola.it, nell’area riservata
– Regole sintattiche
al docente, è presente il file con la soluzione del
2 Sfondo
programma Scratch Acchiappa_il_regalo.sb2
3 Animazioni
74 Guida per il docente

MACROAREA B - Modulo 2 PYTHON Verifica n. 6

TEST VERO FALSO 3 – (4, 3) = (3, 4)


–a*4=4
1F 2F 3V 4F 5V 6F 7V
4 21.4
TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA ESERCIZI
Sul sito www.hoepliscuola.it, nell’area riservata al
1 int
docente, sono presenti i file radice_quadrata.py
2 a=4/0
e turtle_quadrati.py con le soluzioni dei pro-
grammi Python.

MACROAREA C - Modulo 1 WORDPROCESSOR – Microsoft Word Verifica n. 7 A

TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA


O MULTIPLA
1 numerato/serie/gerarchico/puntato/equiva-
lenti 1 come prima pagina del documento
2 disegni/categorie 2 Progettazione e Layout
3 pagina/superiore/numerazione/automatico 3 – la formattazione di un paragrafo
4 tabella/disposto/celle/colonne – il colore applicato al carattere
5 nuova/inferiore/interruzione 4 – a file archiviati su disco
– a segnalibri dello stesso documento
TEST VERO FALSO
1F 2V 3V 4V 5F 6V

MACROAREA C - Modulo 1 WORDPROCESSOR – LibreOffice Writer Verifica n. 7 B

TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA


O MULTIPLA
1 numerato/serie/gerarchico/puntato/equiva-
lenti 1 la prima pagina del documento
2 disegni/categorie 2 – a file archiviati su disco
3 pagina/superiore/numerazione/automatico – a segnalibri dello stesso documento
4 tabella/disposto/celle/colonne 3 – la formattazione di un paragrafo
5 nuova/inferiore/interruzione – il colore applicato al carattere
4 – menu Tabella/Inserisci/Colonne
TEST VERO FALSO – Barra degli strumenti Tabella/Inserisci co-
1F 2V 3V 4V 5F 6V lonna
3 Prove di verifica e soluzioni 75

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – Microsoft Excel Verifica n. 10 A

TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA


O MULTIPLA
1 zona/adiacenti/coordinate/:
2 assoluto/$ 1 utilizzano solo operatori matematici
3 selezionata/Home/Cancella/Cancella formati 2 in alto a sinistra dell’area di lavoro
4 (25/2;0)/25/2/decimale/virgola/13,0/12,5 3 – adattare le proporzioni di stampa
5 sintassi/SE/test/vero/falso – modificare l’orientamento del foglio
4 restituisce un messaggio di errore
TEST VERO FALSO
1V 2F 3F 4V 5F 6V 7V 8V

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – LibreOffice Calc Verifica n. 10 B

TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA


O MULTIPLA
1 zona/adiacenti/coordinate/:
2 assoluto/$ 1 restituisce un messaggio di errore
3 sintassi/SE/Test/Se vero/Se falso 2 – contengono numeri
4 (25/2;0)/25/2/posizione/virgola/13,0/12,5 – includono date
5 selezionata/Modifica/Elimina contenuti/For- 3 utilizzano solo operatori matematici
mattazioni 4 – modificare i margini
– modificare l’orientamento del foglio
TEST VERO FALSO
1V 2V 3F 4V 5F 6V 7V 8V

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – Microsoft Excel e LibreOffice Calc Verifica n. 11 A-B

File Spese
76 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 3 SLIDESHOW – Microsoft PowerPoint Verifica n. 12 A

TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA


O MULTIPLA
1 Home/Diapositive/Layout
2 titolo/sottotitolo 1 modificare il tema
3 File/Stampa/Impostazioni 2 – viene aperta in visualizzazione Presentazione
4 Inserisci/Collegamenti/Collegamento iperte- – viene mostrata in modalità lettore
stuale 3 operare nella scheda Progettazione
4 premere Canc
TEST VERO FALSO 5 – L’animazione si applica all’elemento sele-
1F 2V 3F 4V zionato
– La scheda Presentazione permette di na-
scondere una diapositiva

MACROAREA C - Modulo 3 SLIDESHOW – LibreOffice Impress Verifica n. 12 B

TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA


O MULTIPLA
1 corrente/slide
2 Pagine Master/Modifica Master 1 – inserire ulteriore testo nel segnaposto
3 Standard/Destinazione nel documento – cancellare il testo presente nel segnaposto
4 Diapositive/Elimina diapositiva 2 – barra degli strumenti Standard
– menu Inserisci
TEST VERO FALSO 3 fare clic su Azzera layout diapositiva
1F 2V 3V 4V 4 si ottiene un file con estensione .otp
5 – L’animazione si applica all’elemento sele-
zionato
– Il design diapositiva controlla le proprietà
di formattazione di una presentazione.

MACROAREA C - Modulo 4 DATABASE – Microsoft Access Verifica n. 14 A

TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA


O MULTIPLA
1 tabella/record
2 dato/elemento 1 i nomi dei campi
3 incremento/aggiunto 2 – consentono di generare criteri per estrarre
4 Indicizzato/ammettere/duplicati intervalli di tempo
– possono essere utilizzati in luogo di alcuni
TEST VERO FALSO operatori logici
1F 2V 3F 4V 3 di muoversi fra gli oggetti di un database
3 Prove di verifica e soluzioni 77
4 composto da più tabelle correlate 6 fare clic su
5 può essere applicato su un solo campo

MACROAREA C - Modulo 4 DATABASE – LibreOffice Base Verifica n. 14 B

TEST DI COMPLETAMENTO 2 – consentono di generare criteri per estrarre


intervalli di tempo
1 tabella/record
– possono essere utilizzati in luogo di alcuni
2 dato/elemento
operatori logici
3 incremento/aggiunto
3 – la struttura è costituita da sezioni
4 indicizzato/ammettere/duplicati
– è possibile aggiungere del testo fisso
TEST VERO FALSO 4 composto da più tabelle correlate
5 imposta un solo criterio per volta
1F 2V 3F 4V
6 – appartengano al medesimo database
– presentino entrambe un campo comune
TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA
1 i nomi dei campi
78 Guida per il docente

SOLUZIONI DELLE SCHEDE ÒESERCITA LA TUA MENTEÓ

MACROAREA A - Modulo 1 INFORMATICA E SISTEMI – UDA 1 Introduzione all’informatica


TEST VERO FALSO 3 SEO specialist
4 – innovazione e ricerca
1V 2F 3F 4V 5V 6F 7F 8F 9V 10F 11V 12F
– sviluppo sostenibile
13V
– economia della conoscenza
5 – Simulazione di una situazione reale
TEST A RISPOSTA SINGOLA – Interfaccia sofisticata
O MULTIPLA
– Interazione uomo-macchina
1 e-commerce 6 – automobile che si guida da sola
2 – Software – Spirit, il rover della NASA che ha esplorato
– Hardware il pianeta Marte

MACROAREA A - Modulo 1 INFORMATICA E SISTEMI – UDA 2 Sistemi e modelli


DOMANDE A RISPOSTA APERTA Uno spunto per una riflessione ulteriore po-
trebbe essere il seguente: “Chiedi a un adul-
1 Il Governo della Repubblica è composto dal
to come erano le previsioni meteorologiche
Presidente del Consiglio dei Ministri e dai
un tempo e confrontale con quelle fornite
Ministri, che insieme costituiscono il Consi-
oggi da siti Web e app.”
glio dei Ministri.
Risposta: Una volta, le previsioni del tempo
NOTE PER IL DOCENTE erano sicuramente molto più probabilistiche
Fonte: http://www.governo.it/Presidenza/ di quelle attuali. Il grado di determinismo e
normativa/legge2308_400.html l’affidabilità erano inferiori a quelli che si pos-
Nota: il sito presenta un refuso, “dei Mini- sono ottenere oggi. Questo è stato reso pos-
stri” invece che “dai Ministri”. sibile dal fatto che i sistemi di previsione sono
molto migliorati e tengono conto di molte più
2 Considerando un sistema di previsioni me- variabili di una volta. Inoltre, anche la lunghez-
teorologiche nella sua funzione “naturale” di za del periodo di previsione è aumentata.
prevedere il tempo meteorologico e utilizza-
to a livello professionale, possiamo dire che 3 Un computer è un sistema reale, artificiale,
si tratta di un sistema reale, artificiale, aper- aperto, sequenziale, discreto e determini-
to, sequenziale, discreto e probabilistico. stico.

NOTE PER IL DOCENTE:


TEST VERO FALSO
Il fatto che sia probabilistico, e quindi non si-
curo e certo, è confermato anche dal fatto 1F 2V 3V 4F 5V 6V 7F
che molti siti Web e app mostrano, per
esempio per la previsione sulle precipitazio- TEST A RISPOSTA SINGOLA
ni, un valore percentuale e non un semplice O MULTIPLA
“sì” o un “no”. 1 Input e output
3 Prove di verifica e soluzioni 79
2 – astratto NOTA PER IL DOCENTE:
– reale È sequenziale perché, in base all’utente che si
3 – Energia logga, l’output cambia. Quindi, l’output è con-
– Materia seguenza della storia precedente.
– Informazione È deterministico perché, a fronte di un determi-
4 – sequenziale nato input, l’azione svolta è, a parità di condizio-
– deterministico ni, sempre la stessa.

MACROAREA A - Modulo 2 DATI E INFORMAZIONI – UDA 1 Sistemi di numerazione e codici


TEST VERO FALSO 3 –8
–9
1V 2F 3V 4V 5F 6V
–A
TEST A RISPOSTA SINGOLA 4 83
O MULTIPLA 5 53
6 123
1 14
7 10110101
2 – un insieme di regole
8 6F
– un insieme finito di cifre

MACROAREA A - Modulo 2 DATI E INFORMAZIONI – UDA 2 L’informazione e la sua rappresentazione


TEST VERO FALSO – capacità di far fronte all’errore
3 –21
1F 2F 3V 4F 5V 6V
4 10101101
TEST A RISPOSTA SINGOLA 5 01000001 01101001 01101000
O MULTIPLA 6 DA
7 – UTF-16
1 512
– UTF-8
2 – insieme dei simboli rappresentati
8 3
– lunghezza delle stringhe di codifica

MACROAREA A - Modulo 2 DATI E INFORMAZIONI – UDA 3 Digitale e multimedialità


TEST VERO FALSO 4 – Ogg Vorbis
– MP3
1F 2F 3V 4F 5F 6V 7V
5 1,4
TEST A RISPOSTA SINGOLA 6 – SVG
O MULTIPLA – MP4
7 2.85 GB
1 BBBBCCCCCCCCCCAAA
8 – AVI
2 24.500
– FLV
3 215
80 Guida per il docente

MACROAREA A - Modulo 3 HARDWARE E RETI – UDA 1 Il computer: architettura e tipologie


TEST VERO FALSO 3 – ALU
– CU
1F 2V 3F 4V 5F 6F 7V 8V
– Registri
4 touch screen
TEST A RISPOSTA SINGOLA 5 CD-ROM
O MULTIPLA
6 hardware, BIOS, OS, Applicazioni
1 Una memoria che può essere solo letta 7 – USB
2 – Centrale – Bluetooth
– Cache 8 è una memoria temporanea

MACROAREA A - Modulo 3 HARDWARE E RETI – UDA 2 Reti informatiche


TEST VERO FALSO 3 – GAN
– PAN
1V 2F 3F 4V 5F 6F
4 157.264.3.4
5 – Router
TEST A RISPOSTA SINGOLA – DNS
O MULTIPLA
– Architettura distribuita
1 Controllore di traffico 6 gestisce l’instradamento nella rete
2 – 00111110 7 Tutti i dati seguono lo stesso percorso
– 00110010 8 Si basa sulla suite di protocolli TCP/IP

MACROAREA A - Modulo 3 HARDWARE E RETI – UDA 3 Internet: navigazione e servizi


TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA
1 linguaggio/tag
2 protezioni/blocco 1 la messaggistica istantanea
3 tecnologia/connessione 2 – non assumere toni polemici
4 compresso/offline – non prevaricare sugli altri
5 interpreta/trasferisce – essere disponibili alla collaborazione
3 sono meeting online
TEST VERO FALSO 4 – si discute sulla tematica proposta
1V 2F 3F 4V 5V 6V – spesso c’è un moderatore

MACROAREA A - Modulo 3 HARDWARE E RETI – UDA 4 Sicurezza informatica


TEST DI COMPLETAMENTO 3 software/sistema
4 malware/piattaforma
1 sicurezza/rete
5 algoritmi/chiave
2 copiare/supporti
3 Prove di verifica e soluzioni 81

TEST VERO FALSO 2 fa acquisire validità legale al documento su


cui è apposta
1V 2V 3V 4F 5F 6V
3 – attiva una connessione protetta
– non offre garanzie sull’onestà del sito
TEST A RISPOSTA SINGOLA
– offre un maggior livello di sicurezza rispetto
O MULTIPLA
al protocollo http
1 consiste nell’invio massiccio di e-mail non ri- 4 – è una frode
chieste – si basa su tecniche di social engineering

MACROAREA A - Modulo 4 SISTEMI OPERATIVI – UDA 1 Introduzione ai sistemi operativi


DOMANDE A RISPOSTA APERTA TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA
1 Elementi hardware: mouse, tastiera, schermo
2 Elementi software: desktop environment e 1 – gestione dell’hardware
suoi sottoelementi: finestre delle applicazio- – gestione dell’interazione con l’utente
ni, icone, barra delle applicazioni, puntatore 2 – CLI
del mouse, finestre di dialogo, pulsanti, me- – GUI
nu, toolbar 3 Multiuser/monotasking
4 Kernel
TEST VERO FALSO 5 è compito del sistema operativo
1V 2F 3F 4F 5V 6F 6 Foglio di calcolo elettronico

MACROAREA A - Modulo 4 SISTEMI OPERATIVI – UDA 2 Windows


TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA
1 incrementale
2 organizza 1 .sc
3 ripristino/sistema 2 – è un’area di memorizzazione
4 logiche/dischi – è una directory di sistema
5 archiviazione 3 – ridispone i file in cluster contigui
– ricompatta lo spazio libero su disco
TEST VERO FALSO 4 – quantità di RAM installata
1F 2V 3F 4F 5V 6V – tipo di processore
5 – di creare due tipi di account
– di definire per ogni account privilegi diver-
si
6 .exe
82 Guida per il docente

MACROAREA A - Modulo 4 SISTEMI OPERATIVI – UDA 3 Linux


TEST VERO FALSO 3 – Unity
– GNOME
1V 2F 3V 4F 5V 6F 7V 8V 9F 10F 11F
– KDE
TEST A RISPOSTA SINGOLA 4 sudo apt-get install geogebra
O MULTIPLA 5 Installazione sul sistema
6 rd
1 Internet Explorer
7 Windows
2 – installarlo sul proprio sistema
8 man
– installarlo in una macchina virtuale
– usare la modalità live

MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – UDA 1 Problemi, algoritmi, programmi


TEST VERO FALSO 3 – È costituito da una sequenza di passi
– È generale
1V 2F 3F 4V 5F 6F 7V 8V 9V 10F
– I passi sono elementari per l’esecutore
4 – Riutilizzo di strategie risolutive
TEST A RISPOSTA SINGOLA – Affrontare problemi più semplici
O MULTIPLA
5 Try and catch
1 Il suo valore non cambia nel tempo 6 – uno pseudocodice
2 – Di input – un diagramma di flusso
– Di output 7 Condizione
– Intermedi o di lavoro 8 L’assembly è un linguaggio ad alto livello

MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – UDA 2 Introduzione a Scratch


TEST VERO FALSO 3 – Nome
– Posizione sullo stage
1F 2V 3F 4F 5F 6F 7V 8F 9V
– Collezione di suoni
4 Area di controllo
5 – fermare uno sprite con una pausa
TEST A RISPOSTA SINGOLA – ripetere una sequenza di blocchi
O MULTIPLA 6 – aggiungere blocchi personalizzati
1 È un linguaggio general-purpose – aggiungere estensioni per Lego WeDo
2 – Stage 7 Situazioni
– Sprite 8 input
3 Prove di verifica e soluzioni 83

MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – UDA 3 Disegno, geometria e quiz


TEST VERO FALSO – stage
3 6 pentagoni allineati
1V 2F 3F 4V 5F 6F
4
TEST A RISPOSTA SINGOLA ESERCIZI
O MULTIPLA
Sul sito www.hoepliscuola.it, nell’area riservata al
1 prevede una condizione che deve dare un va- docente, sono presenti i file Quiz mouse e ta-
lore vero o falso stiera.sb2 e Disegna esagoni colorati.sb2 con
2 – sprite le soluzioni dei programmi Scratch.

MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – UDA 4 Animazione e fumetti


TEST VERO FALSO – Un colore di trasparenza
1F 2F 3F 4V 5F 3 Lo sprite appare completamente opaco
4 MP4
TEST A RISPOSTA SINGOLA ESERCIZIO
O MULTIPLA Sul sito www.hoepliscuola.it, nell’area riservata al
1 Utilizzare la variabile velocità docente, è presente il file Ritorno a casa.sb2
2 – Supporto a 256 colori con la soluzione del programma Scratch.

MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – UDA 5 Matematica e statistica


TEST VERO FALSO 2 – Numero dei valori generati
– Distribuzione uniforme dei valori generati
1F 2V 3F 4V 5V 6F 7V 8F 9V
ESERCIZI
TEST A RISPOSTA SINGOLA Sul sito www.hoepliscuola.it, nell’area riservata al
O MULTIPLA
docente, sono presenti i file Indovina il nume-
1 1.71 ro.sb2 e Disegna parabola.sb2 con le soluzioni
dei programmi Scratch.

MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – UDA 6 Videogiochi 2D


ESERCIZI
Sul sito www.hoepliscuola.it, nell’area riservata al docente, è presente il file Eat the apple.sb2 con la
soluzione del programma Scratch.

MACROAREA B - Modulo 2 PYTHON – UDA 1 Introduzione a Python


TEST VERO FALSO TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA
1F 2F 3V 4F 5V 6V 7F 8F 9F
1 È di basso livello
84 Guida per il docente

2 – Java – Java
– Python 5 – Libreria standard di Python
3 – Editing – Interprete Python
– Syntax highlighting – Editor di testo
– Debugging 6 – È gratuito
4 – Python – È fornito di interprete interattivo

MACROAREA B - Modulo 2 PYTHON – UDA 2 Matematica e basi del linguaggio


TEST VERO FALSO – or
4 – Eccezioni
1F 2F 3F 4V 5F
– Errori di extra runtime
TEST A RISPOSTA SINGOLA 5 True
O MULTIPLA 6 eval

1 18.5 ESERCIZI
2 – @nome Sul sito www.hoepliscuola.it, nell’area riservata al
– n1.2345 docente, sono presenti i file conta_divisori_13.py
– 1x e matrice_crescente.py con le soluzioni dei pro-
3 – and grammi Python.

MACROAREA B - Modulo 2 PYTHON – UDA 3 Matematica e statistica


TEST VERO FALSO ESERCIZI
1V 2V 3F 4F 5F Sul sito www.hoepliscuola.it, nell’area riservata al
docente, sono presenti i file triangolo_ isosce-
TEST A RISPOSTA SINGOLA le_asterischi2.py, monte_carlo_pi_greco.py e
O MULTIPLA media_massimo_voti2.py con le soluzioni dei
1 un errore di sintassi programmi Python.
2 '127.455'

MACROAREA B - Modulo 2 PYTHON – UDA 4 Disegno ed elaborazione testi


TEST VERO FALSO docente, sono presenti i file disegna_ matrice.py,
1V 2V 3F 4V 5F conta_lettere_e_vocali.py, parola_piu_lunga.py,
conta_virgilio.py e indice_ analitico.py con le
ESERCIZI soluzioni dei programmi Python.
Sul sito www.hoepliscuola.it, nell’area riservata al

MACROAREA C - Modulo 1 WORD PROCESSOR – UDA 1 Elementi base di un documento


TEST DI COMPLETAMENTO 3 paragrafi/simboli
1 orientamento/testo/stampato 4 documento/layout/comunicazione/efficace
2 allineamento/relazione/sinistro
3 Prove di verifica e soluzioni 85

MACROAREA C - Modulo 1 WORD PROCESSOR – UDA 2 Inserire tabelle e oggetti grafici


TEST DI COMPLETAMENTO 3 dimensiona/mouse/proporzioni/vertice
4 funzionalità/decorativo
1 concetti/comparazioni/testuali/tabelle
5 ClipArt/categorie/ricerca/chiave
2 righe/celle

MACROAREA C - Modulo 1 WORD PROCESSOR – UDA 3 Progettare relazioni e ipertesti


TEST DI COMPLETAMENTO 4 ipertestuali/documento/lineare
5 sommario/stili
1 iniziale/titolo/autore
6 Raccolta/Controllo
2 pagina/ripetuto/Invio
3 identificare/associarle/posizione

MACROAREA C - Modulo 1 WORD PROCESSOR – UDA 4 Utilizzare la stampa unione


TEST DI COMPLETAMENTO TEST DI COLLEGAMENTO
1 stampa/creare/uguali/destinatario 1A 2D 3B 4C
2 origine/tabella/unione
3 campi/inseriti/principale/collegare TEST A RISPOSTA SINGOLA
4 procedura/unire/stampante/file O MULTIPLA
1 Creazione di un file con destinatari uguali
TEST VERO FALSO 2 – indicano la posizione dei dati da collegare
1V 2F 3F 4V – sono parti di testo variabile

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – UDA 1 Operare con il foglio di lavoro


TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA
1 foglio/lettere/numeri
2 automatico/doppio clic/destro/colonna 1 Il tasto Tab attiva la cella della riga adiacente
3 sinistra/selezionata 2 – una serie di sequenze predefinite
4 riempimento/copiare/aggiornando/riferi- – la copia di formule
menti 3 – esclusivamente da solo testo
5 drag/drop/spostare – da lettere
– da testo e numeri e viceversa
TEST VERO FALSO 4 è possibile eseguire calcoli solo se i numeri
1F 2V 3V 4V 5F sono separati dal testo
86 Guida per il docente

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – UDA 2 Elaborare tabelle


TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA
1 formattazione/presentare/lavoro/interpreta-
zione/chiara 1 Modificare l’allineamento del testo
2 automatico/allineamento/valori/etichette 2 24\04\2018
3 unione/più/contenuti/sola/prima/selezione 3 300%
4 percentuale/divide/cento 4 – Il formato data si applica da tastiera con la
barra
TEST VERO FALSO – L’ordinamento può essere crescente o de-
1F 2V 3F 4F crescente

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – UDA 3 Eseguire calcoli


TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA
1 logiche/test/etichette
2 <=/uguale 1 SE – E – O
3 statistiche/determina/conteggiate 2 =$B8+C$6
4 condizionali/operatori/= < > 3 – 115,4
5 >=/maggiore – con una posizione decimale
4 – 10 e lo divide per 100
TEST VERO FALSO – 0,1
1V 2F 3F 4F 5V 6V

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – UDA 4 Creare grafici


TEST DI COMPLETAMENTO 4 linee/tendenze
5 dati/zona
1 visivamente/forme/immagini/interpretaz-
ione
2 istogramma/serie/categorie
TEST VERO FALSO
3 torta/sola 1V 2F 3F 4V 5V 6V

MACROAREA C - Modulo 2 FOGLIO ELETTRONICO – UDA 5 Stampare un foglio di lavoro


TEST DI COMPLETAMENTO 3 adattare/numero/specificate
4 esigenze/griglia/intestazioni/colonna
1 fedelmente/layout
2 procedere/impostare/parametri/corretto
3 Prove di verifica e soluzioni 87

MACROAREA C - Modulo 3 SLIDE SHOW – UDA 1 Creare presentazioni e stampare


TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA
1 progetto/comunicazione/efficace/messaggio
2 layout/concetto/diapositiva 1 – la combinazione di colori
– il tipo di carattere
2 dettagliato

MACROAREA C - Modulo 3 SLIDE SHOW – UDA 2 Realizzare ipertesti e ipermedia


TEST DI COMPLETAMENTO 2 sequenziale/logico
3 ipermedia/collegamenti/multimediali/filmati
1 mappa/associativo/percorso

MACROAREA C - Modulo 4 DATABASE – UDA 1 Creare tabelle e maschere


TEST DI COMPLETAMENTO TEST A RISPOSTA SINGOLA
O MULTIPLA
1 relazionale/dati/tabelle/correlate
2 dato/elementare/strutturata/informazione 1 – le tabelle possono essere correlate tra loro
3 tabella/campi/righe – le proprietà dei campi variano in base al ti-
4 campo/singolo/solo po di dato scelto
5 record/insieme/completo 2 dà origine a una riga

TEST VERO FALSO


1V 2F 3F 4V

MACROAREA C - Modulo 4 DATABASE – UDA 2 Ordinare, filtrare, estrapolare record


TEST DI COMPLETAMENTO 3 relazioni/ottenere/logici/diverse
4 Chiave/correlare/stesso
1 ordinamenti/record
5 estrarre/criteri/analizzarli
2 filtri/visualizzare/tabella
6 */qualsiasi/caratteri

MACROAREA C - Modulo 4 DATABASE – UDA 3 Creare report per la stampa


TEST DI COMPLETAMENTO 3 Creazione/determinati/raggruppare/campo/
calcolo
1 report/stampa/presentare/tabelle/risultato
4 grafica/elaborato/pagina/margini
2 specifiche/campi/informazioni
5 personalizzato/intestazione/piè/numero/data
88 Guida per il docente

Appendice
ELENCO DEI PROGRAMMI SCRATCH E PYTHON
DELLA MACROAREA B

Sul sito www.hoepliscuola.it ( hoepliscuola.it ), nell’area riservata al docente, sono disponibili i file sor-
gente di tutti i programmi della Macroarea B.
Nell’elenco in forma tabellare che segue (vedi pagg. 90-92) sono riportati, per ogni programma:
• il titolo dell’unità di apprendimento di riferimento;
• un numero progressivo generale per i programmi Scratch e per i programmi Python;
• un codice progressivo per ogni unità e per ogni tipologia di programma;
• il numero di pagina di riferimento sul testo;
• una descrizione del problema/esercizio;
• il nome del file sorgente .sb2 (Scratch) o .py (Python).

Le tipologie dei programmi sono le seguenti:


• PROBLEMI: problemi presentati nelle unità di apprendimento del testo;
• ESERCIZI: esercizi proposti nelle unità di apprendimento del testo;
• ES. FINE UDA: esercizi proposti al termine delle unità di apprendimento del testo, nella scheda
“Esercita la tua mente”;
• ES. EBOOK: problemi/esercizi in formato pdf scaricabili dalla versione digitale del volume
(eBook+);
• VERIFICHE: esercizi di fine modulo proposti nella presente guida, nella sezione Prove di verifica.
• TUTORIAL: videotutorial che guidano passo passo alla soluzione di un problema in Scratch o Python.

In totale, nella cartella B1_Scratch_Programmi, sono presenti 34 programmi:


• n. 15 PROBLEMI;
• n. 9 ESERCIZI
• n. 6 ES. FINE UDA
• n. 2 VERIFICHE
• n. 2 TUTORIAL

In totale, nella cartella B2_Python_Programmi, sono presenti 74 programmi:


• n. 31 PROBLEMI;
• n. 6 ESERCIZI
• n. 10 ES. FINE UDA
• n. 23 ES. EBOOK
• n. 2 VERIFICHE
• n. 2 TUTORIAL
3 Prove di verifica e soluzioni 89
I file dei programmi sono organizzati in directory, secondo la seguente struttura:

1 A1_Linguaggi_per_il_Web_Listati *

1 B1_Scratch_Programmi
1 B1_3_Disegno_Geometria_e_Quiz
1 Esercizi
1 Esercizi_fine_UDA
1 Problemi
1 B1_4_Animazioni_e_Fumetti
1 Esercizi
1 Esercizi_fine_UDA
1 Problemi
1 B1_5_Matematica_e_Statistica
1 Esercizi
1 Esercizi_fine_UDA
1 Problemi
1 B1_6_Videogiochi_2D
1 Esercizi_fine_UDA
1 Problemi
1 B1_Tutorial
1 B1_Tutorial01
1 B1_Tutorial02
1 B1_Verifiche

1 B2_Python_Programmi
1 B2_2_Matematica_e_basi_del_linguaggio
1 Esercizi
1 Esercizi_EBOOK
1 Esercizi_fine_UDA
1 Problemi
1 B2_3_Matematica_e_statistica
1 Esercizi
1 Esercizi_EBOOK
1 Esercizi_fine_UDA
1 Problemi
1 B2_4_Disegno_e_elaborazione_testi
1 Esercizi_EBOOK
1 Esercizi_fine_UDA
1 Problemi
1 B2_Tutorial
1 B2_Tutorial01
1 B2_Tutorial02
1 B2_Verifiche

* La directory A1_Linguaggi_per_il_Web_Listati contiene i file .html della scheda LINGUAGGI PER IL WEB (Modu-
lo1, UDA 3) disponibile nellÕeBook+.
90 Guida per il docente
S C R A T C H
N. CODICE PAG. DESCRIZIONE FILE
MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – UDA 3 Disegno, geometria e quiz
1 B1_3_PROBLEMA01a 118 Disegna un quadrato (soluzione sequenziale). Disegna quadrato 1.sb2
2 B1_3_ES01 118 Crea uno script per disegnare un esagono con una sequenza di blocchi (so- Disegna esagono 1.sb2
luzione sequenziale).
3 B1_3_PROBLEMA01b 119 Disegna un quadrato (soluzione iterativa). Disegna quadrato 2.sb2
4 B1_3_ES02 119 Crea uno script per disegnare un esagono con una sequenza di blocchi (so- Disegna esagono 2.sb2
luzione iterativa).
5 B1_3_PROBLEMA02 121 Disegna un modulo (quadrato) colorato rotante e rimbalzante. Quadrati rotanti e
rimbalzanti.sb2
6 B1_3_ES03 122 Crea uno programma per disegnare il percorso di una scala in salita e in discesa. Disegna scala.sb2
7 B1_3_ES04 122 Crea uno script per disegnare un percorso a spirale con timbro. Disegna spirale.sb2
8 B1_3_PROBLEMA03 123 Crea un quiz con inserimento della risposta da tastiera. Quiz aritmetico.sb2
9 B1_3_ES05 123 Crea un quiz su qual è la capitale del Perù e qual è il nome di Turing, uno dei Quiz Peru-Turing.sb2
padri dell’informatica.
10 B1_3_PROBLEMA04 125 Crea un quiz con selezione della risposta tramite mouse. Quiz mouse1.sb2
11 B1_3_ES06 125 Risolvi il Problema 4 disegnando sullo stage le tre possibili risposte e prevedendo Quiz mouse2.sb2
che l’utente inserisca la propria risposta da tastiera (e non tramite mouse).
12 B1_3_FINE01 127 Crea un quiz nel quale sia possibile fornire la risposta sia con un click del mouse Quiz mouse e tastiera.sb2
(come nel Problema 4) sia premendo i tasti numerici 1, 2 o 3.
13 B1_3_FINE02 127 Crea uno script per disegnare la figura sotto riportata formata da esagoni regolari. Disegna esagoni colorati.sb2
MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – UDA 4 Animazione e fumetti
14 B1_4_PROBLEMA01 129 Realizza l’animazione di uno sprite che simula una camminata. Giga che cammina.sb2
15 B1_4_PROBLEMA02 130 Realizza un’animazione partendo da una GIF animata del Tesseract. Tesseract.sb2
16 B1_4_ES01 130 Cerca su Internet una GIF animata e crea uno script per eseguirla in sequenza. GIF animata.sb2
17 B1_4_PROBLEMA03 130 Crea uno script dove un fantasma si muove e scompare mentre scende la notte. Scomparsa di un fantasma.sb2
18 B1_4_ES02 131 Aggiungi al programma precedente alcuni effetti grafici. Puoi, per esem- Scomparsa di un
pio, cambiare la luminosità e il colore di Casper. fantasma2.sb2
19 B1_4_PROBLEMA04 134 Il portale magico. Il portale magico.sb2
20 B1_TUTORIAL01 137 Storia animata con Scratch. Un compleanno a sorpresa
per il gatto Lory.sb2
21 B1_4_FINE01 138 Ritorno a casa. Ritorno a casa.sb2
MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – UDA 5 Matematica e statistica
B1_5_PROBLEMA01a 139 Calcola e visualizza la media di 3 voti inseriti dall’utente (soluzione pseudocodice). –
B1_5_PROBLEMA01b 140 Calcola e visualizza la media di 3 voti inseriti dall’utente (soluzione flowchart). –
22 B1_5_PROBLEMA01c 140 Calcola e visualizza la media di 3 voti inseriti dall’utente (soluzione Scratch). Media voti.sb2
23 B1_5_PROBLEMA02 141 Simula un orologio analogico con la lancetta dei secondi e dei minuti. Orologio analogico.sb2
24 B1_5_ES01 142 Aggiungi all’orologio analogico lo sprite per la lancetta delle ore. Orologio analogico2.sb2
25 B1_5_PROBLEMA03 145 Calcola l’area di un cerchio e del pi greco con il metodo Monte Carlo. Area cerchio con Monte
Carlo.sb2
26 B1_TUTORIAL02 147 Calcolo dell’area di un lago col metodo Monte Carlo con Scratch. Calcolo area lago Balaton
con Monte Carlo.sb2
27 B1_5_FINE01 148 Indovina il numero con Scratch. Indovina il numero.sb2
28 B1_5_FINE02 148 Disegna la parabola 1/100 * (x*x). Disegna parabola.sb2
MACROAREA B - Modulo 1 PROGRAMMAZIONE CON SCRATCH – UDA 6 Videogiochi 2D
29 B1_5_PROBLEMA01 150 Realizza il videogioco Master Pong. Master Pong.sb2
30 B1_5_PROBLEMA02 152 Realizza il videogioco Running in the desert con lo sfondo che si muove. Running in the desert.sb2
31 B1_5_PROBLEMA03 156 Realizza il videogioco The balloon Wizard. The balloon Wizard.sb2
32 B1_6_FINE01 158 Eat the apple. Eat the apple.sb2
33 B1_VERIFICA01 Scrivi il programma Acchiappa_il_regalo.sb2 con Scratch (versione base, ri- Acchiappa_il_regalo_Base.sb2
dotta).
34 B1_VERIFICA01 Scrivi il programma Acchiappa_il_regalo.sb2 con Scratch Acchiappa_il_regalo.sb2
3 Prove di verifica e soluzioni 91
P Y T H O N
N. CODICE PAG. DESCRIZIONE FILE
MACROAREA B - Modulo 2 PYTHON – UDA 2 Matematica e basi del linguaggio
1 B2_2_PROBLEMA01 166 Scrivi il programma Hello, World! in Python. hello_world.py
2 B2_2_PROBLEMA02 170 Scrivi un programma che calcola la media di due numeri inseriti dall’utente. media_a_e_b.py
3 B2_2_PROBLEMA03 171 Scrivi un programma che calcola la parità di un numero inserito dall’utente. pari_dispari.py
4 B2_2_PROBLEMA04 172 Scrivi un programma che verifica se tre numeri possono essere i lati di un triangolo. lati_triangolo.py
5 B2_2_EBOOK01 172 Scrivi un programma che verifica se un triangolo è equilatero, isoscele o scaleno. tipo_triangolo.py
6 B2_2_ES01 173 Scrivi un programma che stampa se un numero è divisibile per 3 e 5. divisibile_per_3_e_5.py
7 B2_2_PROBLEMA05 174 Scrivi un programma che risolve un’equazione di secondo grado. equazione_secondo_grado.py
8 B2_2_ES02 174 Aggiungi al programma del Problema 5 il controllo che il coefficiente a sia equazione_secondo_grado_
diverso da 0. controllo_a.py
9 B2_2_PROBLEMA06 175 Scrivi un programma per calcolare il perimetro e l’area di un cerchio. cerchio.py
10 B2_2_EBOOK02 175 Scrivi un programma per calcolare il perimetro e l’area di un quadrato. quadrato.py
11 B2_2_EBOOK03 175 Scrivi un programma per calcolare il perimetro e l’area di un rettangolo. rettangolo.py
12 B2_2_EBOOK04 175 Scrivi un programma per calcolare il perimetro e l’area di un triangolo. triangolo.py
13 B2_2_EBOOK05 175 Scrivi un programma per calcolare il perimetro e l’area di un trapezio rettangolo. trapezio_rettangolo.py
14 B2_2_PROBLEMA07 175 Scrivi un programma che stampa la somma di 0.1 ripetuta per 7, 8 e 12 volte. somma_ripetuta.py
15 B2_2_PROBLEMA08 176 Scrivi un programma che dato un anno verifica se è bisestile. anno_bisestile.py
16 B2_2_PROBLEMA09 177 Scrivi un programma che stampa i numeri da 1 a n. conta_da_1_a_n.py
17 B2_2_EBOOK06 177 Scrivi un programma che stampa i numeri dispari da 1 a n. stampa_dispari.py
18 B2_2_EBOOK07 177 Scrivi un programma che stampa i primi k multipli di un numero n. multipli.py
19 B2_2_EBOOK08 177 Scrivi un programma che calcola il minimo comune multiplo di due numeri interi. mcm.py
20 B2_2_EBOOK09 177 Scrivi un programma che calcola il massimo comun divisore di due numeri mcd_euclide.py
interi col metodo di Euclide.
21 B2_2_ES03 177 Scrivi un programma che stampa i numeri da n a 1 (conto alla rovescia) sal- conta_da_n_a_1_tranne_2
tando il 2.
22 B2_2_PROBLEMA10 178 Scrivi un programma che somma i multipli di 5 o 7 minori di un numero n. somma_multipli_5_o_7.py
23 B2_2_PROBLEMA11 179 Scrivi un programma che stampa una tavola pitagorica n x n. tavola_pitagorica.py
24 B2_2_EBOOK10 179 Scrivi un programma che somma le cifre di un numero intero n. somma_cifre.py
25 B2_2_EBOOK11 179 Scrivi un programma che il valore approssimato di pi greco come somma pi_greco_serie.py
di n termini della serie 4/1 – 4/3 + 4/5 – 4/7...
26 B2_2_PROBLEMA12 179 Scrivi un programma che stampa 10 potenze di n col ciclo while e il ciclo for. potenze.py
27 B2_2_FINE01 180 Realizza in Python un programma per stampare il numero di divisori di 13 conta_divisori_13.py
minori di 10 milioni.
28 B2_2_FINE02 180 Realizza in Python un programma che utilizza il ciclo while e fornisce come matrice_crescente.py
output una matrice con cifre crescenti.
MACROAREA B - Modulo 2 PYTHON – UDA 3 Matematica e statistica
29 B2_3_PROBLEMA01 181 Scrivi un programma che stampa un rettangolo composto da asterischi. rettangolo_asterischi.py
30 B2_3_ES01 182 Scrivi un programma che stampa un triangolo rettangolo composto da aste- triangolo_rettangolo_
rischi. asterischi.py
31 B2_3_EBOOK01 182 Scrivi un programma che stampa un triangolo isoscele composto da aste- triangolo_isoscele_
rischi con la base in basso. asterischi.py
32 B2_3_EBOOK02 182 Scrivi un programma che stampa un trapezio rettangolo composto da aste- trapezio_rettangolo_
rischi con la base maggiore in basso e il lato obliquo a destra. asterischi.py
33 B2_3_EBOOK03 182 Scrivi un programma che stampa un trapezio isoscele composto da asteri- trapezio_isoscele_
schi con la base maggiore in basso. asterischi.py
34 B2_3_PROBLEMA02 182 Scrivi un programma che calcola le strette di mano a una festa. strette_di_mano.py
35 B2_3_PROBLEMA03 183 Scrivi un programma che “pensa un numero” e chiede all’utente di indovinarlo. indovina_numero.py
36 B2_3_PROBLEMA04 184 Scrivi un programma che costruisce la lista dei divisori di un numero. lista_divisori.py
37 B2_3_PROBLEMA05 185 Scrivi un programma per trovare i numeri perfetti minori di n. numeri_perfetti.py
38 B2_3_ES02 185 Aggiungi al Problema 5 la stampa dei divisori per ciascun numero perfetto. numeri_perfetti_e_lista_
divisori.py
92 Guida per il docente
P Y T H O N
N. CODICE PAG. DESCRIZIONE FILE
39 B2_3_EBOOK04 187 Scrivi un programma per calcolare l’interesse composto. interesse_composto.py
40 B2_3_PROBLEMA06 188 Scrivi un programma per stampare i numeri primi minori di n. numeri_primi.py
41 B2_3_PROBLEMA07 188 Scrivi un programma per stampare e contare i numeri primi minori di n. conta_numeri_primi.py
42 B2_3_PROBLEMA08 189 Scrivi un programma che conta e stampa i numeri primi gemelli minori di n. numeri_primi_gemelli.py
43 B2_3_PROBLEMA09 191 Scrivi un programma che calcola e stampa i fattoriali dei numeri minori di n. fattoriale.py
44 B2_3_PROBLEMA10 192 Scrivi un programma che calcola i primi n valori della serie di Fibonacci. fibonacci.py
45 B2_3_PROBLEMA11 193 Scrivi un programma che calcola l’area di un triangolo nel piano cartesiano. area_triangolo_piano_
cartesiano.py
46 B2_3_EBOOK05 193 Scrivi un programma che calcola l’area di un quadrato nel piano cartesiano. area_quadrato_piano_
cartesiano.py
47 B2_3_PROBLEMA12 193 Scrivi un programma che calcola la media e il massimo di una lista di voti. media_e_massimo_voti.py
48 B2_3_PROBLEMA13 194 Scrivi un programma che calcola la moda di una serie di valori. moda.py
49 B2_TUTORIAL01 194 Calcolo della mediana di una serie di valori. mediana.py
50 B2_3_ES03 194 Scrivi un programma che, data una serie di valori, conta quelli superiori alla superiori_media.py
media.
51 B2_3_EBOOK06 194 Scrivi un programma che conta i valori compresi in un intervallo. valori_in_intervallo.py
52 B2_3_EBOOK07 194 Scrivi un programma che conta i valori superiori e inferiori a una soglia (va- valori_soglia.py
lore inserito dall'utente).
53 B2_3_FINE01 195 Realizza in Python un programma per stampare un triangolo isoscele come triangolo_isoscele_
nella seguente figura. asterischi2.py
54 B2_3_FINE02 195 Scrivi un programma che calcola il valore di pi greco col metodo Monte Carlo. monte_carlo_pi_greco.py
55 B2_3_FINE03 195 Scrivi un programma che calcola la media e il massimo di una lista di voti, media_massimo_voti2.py
utilizzando il ciclo while.
MACROAREA B - Modulo 3 PYTHON – UDA 4 Disegno ed elaborazione testi
56 B2_4_PROBLEMA01 196 Scrivi un programma che disegna dei quadrati che formano un ventaglio. disegna_ventaglio.py
57 B2_3_EBOOK01 196 Scrivi un programma che disegna dei rettangoli impilati con Turtle. disegna_rettangoli_impilati.py
58 B2_4_PROBLEMA02 197 Scrivi un programma che disegna la serie di Fibonacci con Turtle. disegna_fibonacci.py
59 B2_4_PROBLEMA03 199 Scrivi un programma che conta le vocali di una stringa. conta_vocali.py
60 B2_3_EBOOK02 199 Scrivi un programma che verifica se una stringa o una frase sono palindrome. palindromia.py
61 B2_3_EBOOK03 199 Scrivi un programma che conta le occorrenze di un carattere inserito dal- conta_carattere.py
l’utente in una stringa.
62 B2_4_PROBLEMA04 201 Scrivi un programma che implementa il cifrario di Cesare. cifrario_cesare.py
63 B2_3_EBOOK04 201 Scrivi un programma sostituisce in una stringa tutte le occorrenze di un ca- cambia_carattere.py
rattere con un altro carattere.
64 B2_4_PROBLEMA05 203 Scrivi un programma che calcola la frequenza delle lettere in un testo. frequenze_lettere.py
65 B2_3_EBOOK05 204 Scrivi un programma che conta le parole che iniziano con una certa lettera. conta_parole_con_iniziale.py
66 B2_TUTORIAL02 204 Creazione di un indice analitico su file dei Promessi sposi. crea_indice_analitico.py
67 B2_4_PROBLEMA06 204 Scrivi un programma che stabilisce statisticamente se un testo è in inglese o italiano. inglese_o_italiano.py
68 B2_4_FINE01 206 Realizza in Python un programma per disegnare una matrice di punti con Turtle. disegna_matrice.py
69 B2_4_FINE02 206 Scrivi un programma che conta le lettere, le vocali e le consonanti del libro conta_lettere_e_vocali.py
The Adventures of Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle.
70 B2_4_FINE03 206 Scrivi un programma che trova la parola più lunga della Divina Commedia. parola_piu_lunga.py
71 B2_4_FINE04 206 Scrivi un programma che conta quante volte Virgilio viene nominato nella conta_virgilio.py
Divina Commedia.
72 B2_4_FINE05 206 Scrivi un programma che crea un indice analitico (con il numero di riga) della indice_analitico.py
Divina Commedia per la seguente lista di parole: Virgilio, Beatrice, poeta
(appare in 29 righe).
73 B2_VERIFICA01 Scrivi un programma Python con la funzione radice_quadrata() per calcolare radice_quadrata.py
la radice quadrata di un intero positivo...
74 B2_VERIFICA02 Scrivi il programma Python turtle_quadrati.py che utilizza il modulo turtle turtle_quadrati.py
per realizzare un matrice di quadrati n x n.

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