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Gianna

Periodico quadrimestrale
di cultura, attualità
e informazione a cura sorriso di DIO
della Fondazione
Beata Gianna Beretta Molla Anno 3, n.6, aprile 2004

Grajaù, Pax et Bonum


Carissimo Pietro,
solo oggi, 22 di maggio, di ritorno a Grajaù dal soli-
to mio viaggio che devo fare tutti gli anni al Sul, per l’ospedale, venni a
conoscenza dei voleri di Dio sopra la nostra Gianna, e della sua santa
morte. Avevo invano aspettato a Rio il vostro telegramma che fu spedito da
Grajaù, ma che forse ancora non arrivò là.
Piangiamo noi, ma si rallegra tutto il Paradiso, al vedere arrivare lassù
tanto vicino a Dio un astro tanto luminoso; specialmente si rallegrano i
nostri genitori e 5 fratelli, che da venti anni non vedevano arrivare più
nessuno di noi, come la dottrina di S. Tommaso conferma, che in Cielo
avremo anche il conforto di rivederci.
Questa sera, più che celebrare la S. Messa di 7° giorno per lei, vorrei cele-
brare la S. Messa degli Angeli; ma i nostri suffragi, che abbiamo l’obbli-
go di fare sempre, serviranno per tanti altri che ne hanno bisogno. Da Don
Giuseppe so la tua conformità al volere Supremo, e ti ringrazio del buon
esempio che dai anche a me; proverai come ella ti aiuterà di più, in tutto,
e come assisterà i tuoi bambini! Nel giorno e ora in cui morì, io mi trova-
vo in Sitio Nuovo, località a circa 100 km da qui, a fare la S. Pasqua al
popolo, essendo quella una borgata di tremila anime circa; e mi meravi-
gliavo come numerosi erano in quei giorni quelli che ricevevano i Santi
Sacramenti, e assistevano alle funzioni religiose; adesso comprendo il
perché, chi mi stava aiutando. Poi, da lì, viaggiai molto, e ho raggiunto, in
breve tempo, quasi tutto quello che volevo ottenere, scampandomi anche,
per pochi centimetri, da un accidente che avrebbe potuto essere mortale;
e ora mi spiego benissimo chi fu che mi ha aiutato in tutto. Ha lasciato per
tutte le mamme, specialmente per quelle che non vogliono collaborare con
Dio nell’opera della creazione, conforme ai Suoi disegni, un esempio, un
Ci sono tante difficoltà, monito, un ricordo non facilmente dimenticabile!
ma con l’aiuto Nonostante che noi tutti la sentiamo già in Cielo, continuiamo a pregare e
fare pregare (questa sera, la chiesa parrocchiale sarà piena, per il mese
di Dio dobbiamo camminare di maggio, e tutti pregheranno per la nostra Gianna).
sempre senza paura, che, Immagino il dolore di Pierluigi che, intelligente come
se nella lotta per egli è, avrà compreso molto più delle sorelline
cos’è perdere la mamma; digli che anch’io lo
la nostra vocazione ricordo sempre, e che la sua mamma gli è sempre
dovessimo morire, vicino, anche se lui non la vede, come il suo
quello sarebbe Angelo Custode.
Ricevi le mie più sincere condoglianze, e conti-
il giorno più bello nua anche tu a dire al Signore: Sia fatta la Tua
della nostra vita. Santa Volontà.
Un abbraccio dal tuo aff.mo
Gianna
Padre Alberto

Grajaù 26/5/62
Rileggendo questa lettera dopo quarantadue anni, mi commuovo ancor
più di allora al pensiero che Gianna sarà proclamata santa, il prossimo
16 maggio, da Sua Santità Giovanni Paolo II.
Le parole del carissimo Padre Alberto, fratello di Gianna, medico mis-
sionario Cappuccino a Grajaù, in Brasile, sono state profetiche: egli da
subito ha riconosciuto in Gianna una santa creatura, che il Signore, da
lei tanto amato, ha chiamato a Sé in Paradiso, per poter, come Angelo
del Cielo, non solo aiutare ancor più tutti i suoi cari, ma anche tante altre
persone, in una dimensione universale, testimoniando una vita cristiana
esemplare e “lasciando per tutte le mamme un esempio, un monito, un
ricordo non facilmente dimenticabile”.
E come mi ha scritto Padre Alberto, Gianna, dal giorno stesso della sua
nascita al Cielo, è diventata il nostro Angelo Custode. La sentiamo sem-
Canonizzazione di pre vicina; ci aiuta e ci protegge.
Il suo ricordo non solo non è stato dimenticato, ma col tempo è diventa-
Gianna Beretta Molla to sempre più vivo e opera un gran bene: la sua figura, il suo messaggio
e la sua testimonianza si sono diffusi in Italia e nel mondo, nella Chiesa
Roma Universale, come testimoniano i numerosi riconoscimenti da parte di
Sabato 15 maggio autorità, associazioni religiose e civili e singole persone, e le tantissime
Rosario meditato con testi di Gianna Beretta Molla e commoventi lettere che giungono da ogni parte del mondo.
presieduto dall’Arcivescovo di Milano, E così anche la devozione a Gianna si è andata diffondendo sempre più,
Sua Em.za Card. Dionigi Tettamanzi, in Italia e nel mondo: tante
in preparazione alla canonizzazione sono le persone che la prega-
ore 18.00, Giardini Vaticani. no, che la sentono vicina, che
Domenica 16 maggio riferiscono di grazie ricevute
Cappella papale per la canonizzazione per sua intercessione, che
presieduta da Sua Santità Giovanni Paolo II dicono che la loro vita è cam-
ore 10.00, Piazza San Pietro. biata da quando l’hanno
conosciuta.
Lunedì 17 maggio Il Signore Gesù, con il secon-
Concelebrazione della Messa votiva di do miracolo ufficialmente
Santa Gianna Beretta Molla presieduta riconosciuto dalla Chiesa, ha
dall’Arcivescovo di Milano, benedetto Gianna ancora una
Sua Em.za Card. Dionigi Tettamanzi volta, in modo del tutto sin-
ore 8.00, Basilica di San Paolo fuori le mura. golare, ricambiando quel suo
Udienza del Santo Padre Giovanni Paolo II amore così grande, così sin-
ore 11.00, Piazza San Pietro. cero, così profondo, sin da
quando, da bambina, l’ha
Milano incontrato per la prima volta
Sabato 22 maggio nella Santa Eucarestia, che è
Prima celebrazione in Diocesi di Milano della diventata suo pane quotidia-
Messa votiva di Santa Gianna Beretta Molla no, sostegno e luce di tutta la
presieduta dall’Arcivescovo sua vita.
Sua Em.za Card. Dionigi Tettamanzi Il Signore Gesù ha scelto
ore 15.00, Duomo di Milano. Gianna quale “astro lumino-
so” della Chiesa Universale, quale creatura modello di santità nella vita
quotidiana.
Di fronte a una grazia tanto singolare, anch’io e i miei figli, Pierluigi,
Laura e Gianna Emanuela, ci sentiamo particolarmente benedetti dal
Cielo.
Prego il Signore Gesù, la Mamma Celeste e Mamma Gianna perché ci
aiutino a esserne il più possibile degni, come lo è stata Mariolina.
Non potremo mai ringraziare abbastanza il Signore per questo Suo
incommensurabile dono.

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La beata Gianna Beretta Molla
viene proclamata santa
dalla “Lettera alla Diocesi per la Quaresima 2004”

Carissimi, c’è una notizia che ci riempie di gioia e che, con questa
mia lettera, voglio comunicare ufficialmente a tutta la nostra Chiesa
di Milano: il prossimo 16 maggio, il papa Giovanni Paolo II procla-
merà santa Gianna Beretta Molla, madre di famiglia.
E’ la prima canonizzazione che riguarda direttamente la nostra
Diocesi dopo san Carlo Borromeo; è la prima madre di famiglia che,
dopo i primi tempi del cristianesimo e dopo il Medioevo, viene rico-
nosciuta come santa da tutta la Chiesa.
E’ questa una notizia attesa da molti – a iniziare dal marito, dai figli, dai familiari e dall’in-
tera comunità parrocchiale di Mesero come da quella di Magenta – e che giunge alla vigilia
della Quaresima che oggi iniziamo e a dieci anni dalla sua beatificazione avvenuta il 24 apri-
le 1994.
L’esistenza di questa “donna meravigliosa, amante della vita, che è stata sposa, madre di fami-
glia, medico e professionista esemplare, che offrì la sua vita per non violare il mistero della
dignità della vita” – come l’ha definita il cardinale Carlo Maria Martini – è stata tutta incen-
trata su Gesù Cristo, è stata una traduzione concreta di alcuni tratti del volto di Gesù da lei
contemplato e amato.
Sì, il Signore Gesù è stato per lei riferimento privilegiato. Così aveva promesso fin da adole-
scente, durante gli Esercizi spirituali del marzo 1938 a Genova, annotando queste parole:
“Gesù, ti prometto di sottopormi a tutto ciò che permetterai mi accada. Fammi solo conosce-
re la tua volontà!”.
Nel cammino da allora intrapreso per conoscere la volontà di Gesù, si lasciò attrarre dal volto
di Cristo mandato dal Padre a portare il lieto annuncio dell’amore di Dio e della salvezza a
tutti gli uomini in ogni angolo della terra e si interrogò a lungo coltivando la prospettiva di
un impegno missionario in Brasile accanto al fratello Padre Alberto.
Ma altro era il disegno di Dio su di lei. E furono allora i lineamenti di Cristo sposo della
Chiesa a galvanizzare tutta la sua esistenza fin dal tempo del fidanzamento e poi come sposa
e madre. Così, attraverso l’amore coniugale vissuto in pienezza, si è fatta segno dell’amore
del Signore per la Chiesa e per l’umanità.
C’è poi un altro tratto del volto di Cristo che la beata Gianna ha contemplato e fatto proprio.
In lui ha riconosciuto il buon samaritano che si china sulle ferite dell’uomo e, sul suo esem-
pio, si è fermata accanto a ogni persona malata, piccola e debole, prendendosene cura e
vivendo la sua professione di medico come una missione, una autentica sequela e imitazione
di Gesù.
In Gesù, soprattutto, ha riconosciuto il volto del Figlio che, in totale obbedienza al Padre,
dona se stesso fino alla fine accogliendo liberamente l’immolazione della croce e facendo
sgorgare nuova vita dal suo fianco trafitto. Anche questo tratto supremo del volto di Gesù ella
ha voluto condividere e fare proprio, quando – “con meditata immolazione, come ebbe a dire
Paolo VI – scelse in piena coscienza che non venisse sacrificata la vita di colei che portava
in grembo e, dopo aver generato nuova vita, donò tutta se stessa morendo la mattina del saba-
to della settimana di Pasqua dopo aver incessantemente ripetuto: “Gesù ti amo!”.
Era il suggello di quanto aveva intuito e insegnato alle ragazze di Azione Cattolica: “Non si
può amare senza soffrire e soffrire senza amare. Guardate alle mamme che veramente amano
i loro figli, quanti sacrifici fanno! A tutto sono pronte, anche a dare il proprio sangue. E Gesù
non è forse morto in croce per noi, per amore nostro?… Non sono le grandi penitenze che
fanno sante le anime, ma il vero sacrificio è accettare la croce con amore, con gioia, con ras-
segnazione. Amiamo la croce e ricordiamoci che non siamo soli a portarla, ma c’è Gesù che
ci aiuta e, in Lui che ci conforta, tutto possiamo”.

Arcivescovo di Milano
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“Ma che cosa vuol dire
camminare verso la santità?”…
Ce lo dice la beata Gianna Beretta Molla con la sua vita

E’ memoria carica di risonanze per il lui quel passaggio dalla morte alla
tempo che stiamo vivendo: l’inizio del vita, che consiste nell’amare i fratelli,
terzo millennio, con l’invito del Papa a di cui ci ha parlato la seconda lettura
dare il primato alla santità, riconosciu- (cfr. Gc 3,14-18).
ta come la prima delle priorità pastora-
li. Si tratta, quindi, di fare come Gesù!
Come scrive, infatti, Giovanni Paolo
II, additare la santità resta più che mai Questo è stato l’ideale, questa è stata
Mons. Mario Spezzibottiani, attual- un’urgenza della pastorale (cfr. Novo la testimonianza concreta della Beata
mente Moderator Curiae della Diocesi millennio ineunte, n. 30), nella convin- Gianna. Non è qui il caso di ridire
di Milano, in un’omelia tenuta a zione che l’intera esistenza cristiana di tante cose note - e spero che a Mesero
Mesero il 28 aprile 2001, giorno della tutti noi e di ciascuno di noi deve esse- lo siano ancora e continuino ad esserlo
Memoria Liturgica della beata, ha ben re un cammino di santità e verso la -; mi limito solo a richiamare qualche
spiegato che cosa significa “cammina- santità, perchè “questa è la volontà di tratto essenziale della sua testimonian-
re verso la santità”, interpretando e Dio: la nostra santificazione” (cfr. 1Ts za.
rileggendo la vita di Gianna alla luce 4,3).
della Parola di Dio. Ancora adolescente, durante gli
Ma che cosa vuol dire camminare Esercizi spirituali del marzo 1938 a
“Qui, a Mesero, quella di questa sera verso la santità? Che cosa vuol dire Genova (che madre Virginia ricorderà
è una celebrazione particolare, carica accogliere questo invito alla santità? certamente), Gianna fece un proposito
di risonanze significative. determinante per la sua vita. Scrisse,
E’ carica di risonanze per il luogo in Ce lo dice la Beata Gianna Beretta tra l’altro: “Gesù, ti prometto di sotto-
cui avviene: qui si respira, non si può Molla con la sua vita, interpretata e pormi a tutto ciò che permetterai mi
non respirare, si deve respirare qualco- riletta alla luce della Parola di Dio e, in accada. Fammi solo conoscere la tua
sa del segreto di Gianna e della sua particolare, del Vangelo appena pro- volontà!”.
santità; questa, ormai, è terra benedet- clamato (Mt 16, 24-27). Con queste parole, Gianna interpretò
ta dalla sua azione e professione di tutta la sua vita come vocazione, come
medico qui esercitate con generosità e E’, quello di Matteo, un brano che sequela, come obbedienza alla volontà
competenza e dalla presenza delle sue viene subito dopo l’annuncio di Gesù di Gesù, ossia la interpretò come imi-
spoglie mortali, custodite nel cimitero, sulla sua passione, morte e risurrezio- tazione di Gesù.
in attesa della risurrezione finale. ne: Gesù ha parlato della sua Pasqua, Ed è quanto dirà qualche anno dopo
E’ celebrazione carica di risonanze per che egli sta andando a vivere a parlando alle ragazze di Azione
le presenze che vi si scorgono. Sono Gerusalemme, cioè della sua totale Cattolica: “Dal seguire bene la nostra
presenze - quelle della sorella, del donazione di amore. E adesso ci dice vocazione dipende la nostra felicità
marito e dei figli - che dicono, ogni che cosa comporta per noi vivere la terrena ed eterna”.
volta, che Gianna si capisce dentro la Pasqua, quella Pasqua che stiamo Anche la sua professione medica era
concretezza di una famiglia: dentro la ancora celebrando nella liturgia. Ce lo interpretata e vissuta come sequela e
concretezza della famiglia Beretta dice con queste parole: “Se qualcuno imitazione di Gesù. Per lei, fare il
nella quale è venuta alla luce ed è stata vuol venire dietro a me, rinneghi se medico voleva dire esercitare una mis-
educata; dentro la concretezza della stesso, prenda la sua croce e mi sione e non solo una professione: si
famiglia Molla che lei ha contribuito a segua”. trattava di mettersi in ascolto dell’in-
plasmare e che da lei, con il marito Sì, vivere la Pasqua vuol dire seguire vocazione di aiuto che viene dal mala-
Pietro, ha preso origine. Sono presen- Gesù, cioè andargli dietro facendo il to e di metterci ogni cura per il suo
ze che ci dicono che Gianna - la beata suo stesso cammino; vuol dire portare corpo e anche per la sua anima (perchè
Gianna - é e rimane sempre “parte” di la croce, perchè il cammino di Gesù ha anche quando non si può far più nien-
questa famiglia… Eppure, ella è anche conosciuto la croce e la morte; vuol te per il corpo, c’è sempre un’anima da
“nostra”, perchè è parte di questa dire fare tutto questo con amore e per portare a Dio)... e tutto questo a imita-
Chiesa, della Chiesa ambrosiana, della amore... proprio “come” ha fatto Gesù. zione di Gesù, buon samaritano.
Chiesa intera che l’ha riconosciuta In una parola, vivere la Pasqua vuol Il suo stesso sforzo di discernimento
beata… Quasi a dirci che tra la Chiesa dire fare come Gesù! Vuol dire amare vocazionale - con la prospettiva della
e questa famiglia c’è una unione, c’è come lui, fino al dono totale di sé; vuol missione in Brasile, accanto al fratello
un legame stretto e, in qualche modo, dire morire e risorgere con lui morto e padre Alberto – era tutto animato dalla
indissolubile. risorto; vuol dire fare con lui e come volontà di capire quello che Gesù vole-
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va da lei, perché Gianna – come Gesù za di tutti i giorni. E questo perchè il
– non si accontentava di dare qualcosa santo è uno che vive come Gesù!
o di dare poco, ma voleva dare tutto, Si tratta, allora, di guardare a Gesù, di
voleva dare tutta se stessa. farsi contemplatori del suo volto, per
La sua scelta matrimoniale e poi la sua vivere come lui.
vita di sposa e di madre, fino al dono Come scrive il Papa nella Novo millen-
supremo della vita, erano tutte anima- nio ineunte, il nostro sguardo deve
te dall’unica e profonda volontà di rimanere più che mai fisso sul volto
vivere come Gesù. Basti a mostrarcelo del Signore (n.16)”.
ciò che scriveva a Pietro poco tempo Si tratta di contemplare il volto di
prima delle nozze: “Desidero che la Cristo, considerato nei suoi lineamenti
nostra famiglia sia un vero cenacolo storici e nel suo mistero, accolto nella
dove Cristo regni e si trovi di casa a sua molteplice presenza nella Chiesa e
guidare e dirigere ogni nostro passo, a nel mondo, confessato come senso
illuminare ogni nostra decisione, ogni della storia e luce del nostro cammino
nostra azione”. Senza mancare di (cfr.n.15).
rispetto, queste parole mi sembra indi- Si tratta di conoscerlo, amarlo, imitar-
chino la ferma convinzione che, nella lo, per vivere in lui la vita trinitaria e
famiglia di Pietro e di Gianna Molla, trasformare con lui la storia fino al suo
“a comandare” doveva essere Gesù, compimento nella Gerusalemme cele-
perchè si trattava di fare come lui! ste (cfr.n.29).
E Gianna ha suggellato questa sua Si tratta di essere convinti che sarebbe
intenzione e questa sua totale “obbe- un controsenso accontentarsi di un’e-
dienza” a Gesù quando, la mattina di tica minimalistica e di una religiosità
trentanove anni fa come oggi - ed era superficiale (cfr. n.31)”. Sarebbe un
sabato anche allora! - moriva, dopo controsenso e tradirebbe la grandezza
aver ripetuto spesso, nella sua agonia, della nostra vocazione, non ci rende-
“Gesù ti amo”. Così ella viveva in pie- rebbe degni della fortuna di essere
nezza la sua Pasqua... ed era la setti- familiari e concittadini dei santi: come
mana di Pasqua! tali, qui a Mesero, non si può vivere in
modo mediocre!
In sintesi, prendendo a prestito alcune
espressioni della preghiera composta Non abbiamo, quindi, paura a prende-
per la sua beatificazione, possiamo re il largo! Decidiamoci a seguire
dire che Gianna ha avuto Gesù come Gesù, costi quel che costi! Seguiamolo
suo riferimento privilegiato: lo ha con gioia e ne avremo gioia!
saputo riconoscere nella bellezza della
natura; mentre si interrogava sulla sua E nel fare questo, sappiamo di avere la
scelta di vita, è andata alla ricerca di beata Gianna come alleata.
lui e del modo migliore per servirlo; Preghiamola, invochiamola.
attraverso l’amore coniugale, si è fatta Soprattutto e prima che in ogni altro
segno del suo amore per la Chiesa e luogo, preghiamola e invochiamola
per l’umanità; imitando Gesù, buon qui, in questa terra che ne ha goduto
samaritano, si è fermata accanto ad l’azione e che continua a goderne la
ogni persona malata, piccola o debole; presenza, custodendovi le spoglie mor-
sul suo esempio e per suo amore ha tali.
donato tutta se stessa, generando Preghiamola e invochiamola ogni gior-
nuova vita. no, affinchè lo Spirito Santo, fonte di
ogni perfezione, vada plasmando Gesù
Sì, la Beata Gianna, in tutta la sua dentro di noi, momento dopo momen-
vita, ha seguito Gesù, ha vissuto come to, e ci faccia crescere nell’amore e
Gesù. nella santità.
Preghiamola e invochiamola, con quel-
E questa sera dice a noi di fare altret- le semplici parole che anche oggi,
tanto. Ella - e non ci si meravigli di presso la sua tomba, ho sentito ripete-
questo - non ci dice di fare come lei, re da diverse persone: “beata Gianna,
ma ci dice di fare come Gesù, impa- prega per noi!”.
rando anche da lei come si fa a fare
come Gesù... Ci dice di vivere così Mons. Mario Spezzibottiani
nella quotidianità della nostra esisten-
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Gli scritti di Gianna: appunti e lettere

Vocazione
Perché il Signore non ha chiamato tutte
all’Azione Cattolica? quanti milioni di ragaz-
Continua la pubblicazione degli scritti di ze! è un mistero; ma una cosa è certa, che noi
Gianna, che sono certamente quanto di più siamo state oggetto di predilezione da tutta
significativo, prezioso e caro conserviamo di l’eternità.
lei. Sono stati manoscritti, in massima parte,
per le sue conferenze alle giovani di Azione Tutte le cose hanno un fine particolare. Tutte
Cattolica, e, in piccola parte, sono documenti obbediscono a una legge - le stelle seguono la
e note che riguardano i suoi incarichi direttivi loro orbita, le stagioni si seguono in modo
svolti nell’Azione Cattolica. perfetto. Tutto si sviluppa per un fine prestabi-
Dagli appunti e dai propositi scritti durante i lito. Tutti gli animali seguono un istinto natu-
ritiri spirituali emergono chiaramente le radi- rale. Anche a ciascuno di noi Dio ha segnato
ci profonde della sua spiritualità, della sua la via, la vocazione - oltre la vita fisica, la vita
grande fede, del suo spirito di preghiera, della della grazia.
sua fiducia nella Divina Provvidenza, del suo
amore e del suo rispetto sacro per la vita. Viene un giorno che ci accorgiamo che attor-
Rileggendoli alla luce della sua vita, delle sue no a noi ci sono altre creature - e mentre
scelte, del suo comportamento, emerge chiara- avvertiamo questo fuori di noi, si sviluppa in
mente che quanto Gianna ha esposto e racco- noi una nuova creatura.
mandato alle sue giovani lo ha testimoniato e
realizzato pienamente in lei stessa con E’ il momento sacro e tragico dalla fanciullez-
Gianna, 1938. coerenza e coraggio sino alla fine. za alla giovinezza.
Ecco alcune delle sue riflessioni sulla voca-
zione. Ci poniamo il problema
del nostro avvenire. Non
lo si deve risolvere all’e-
tà di 15 anni, ma è bene
orientare tutta la nostra
vita verso quella via in
cui il Signore ci chia-
ma.

Dal seguire bene la


nostra vocazione
dipende la nostra
felicità terrena ed
eterna.

Che cos’è (la voca-


zione)? E’ un dono
di Dio - quindi
viene da Dio.
Se è un dono di
Dio, la nostra
preoccupazione
deve essere quel-
la di conoscere
la volontà di Dio.
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Dobbiamo entrare in quella strada: Non si deve dire “è il mio carattere”, bisogna Sopra: Gianna (con giacca
correggerci. scura e colletto bianco)
1) se Dio vuole - non forzare mai la porta
con Virginia (la seconda
2) quando Dio vuole Come si fa a obbedire se si è sempre abituate da sin.) e delle amiche al
3) come Dio vuole a fare quel che si vuole. Quali sorprese entra- Santuario di Montallegro,
re in qualunque strada senza esserci prima Rapallo, 21 aprile 1939.
1. Conoscere la nostra vocazione - sforzate di correggere il nostro carattere.
In copertina: Gianna sul
in che modo? pendio del Livrio in Valtelli-
1) interrogare il Cielo con la preghiera Una volta deciso il piano da seguire - prose- na (Sondrio), estate 1955.
2) interrogare il nostro direttore spirituale guire. Al lago di Como, marzo
3) interrogare noi stessi - sapendo le nostre Essere chiamata alla vita di famiglia non vuol 1955.
inclinazioni. dire fidanzarsi a 14 anni - questo è solo un
segno d’allarme - devi prepararti fin da ades- A pag.2: Gianna in parten-
so alla famiglia. za per il viaggio di nozze,
Ogni vocazione è vocazione alla maternità -
settembre 1955.
materiale - spirituale - morale, perché Dio ha Non si può addentrarsi in questa strada se non
Con Pietro, Pierluigi, i fra-
posto in noi l’istinto della vita. si sa amare.
telli, le sorelle, la cognata
Laura, i nipoti e …., 1958.
Il sacerdote è padre, le Suore sono madri, Amare vuol dire desiderio di perfezionare se
Con Pietro, Ferdinando,
madri delle anime. stessa, la persona amata, superare il proprio Padre Alberto, Zita, la mam-
Guai a quelle figliole che non accettano la egoismo, donarsi… ma di Pietro, la sorella di
vocazione di maternità. L’amore deve essere totale, pieno, completo, Pietro, Adelaide, con la
regolato dalla legge di Dio e si eterni in sua famiglia, casa di Ponte
Nuovo di Magenta, 1960.
2. Prepararsi alla propria vocazione - prepa- Cielo…
rarsi ad essere donatori di vita - nel sacrificio A pag.4: Con Pietro in
di una formazione intellettuale. viaggio di nozze a
Taormina (Messina), set-
tembre 1955.
Sapere che cos’è il matrimonio, - sacramen- (Quaderno
tum magnum. dei ricordi A pag.5: Con Pietro al
durante i SS. lago di Passo Foscagno,
Conoscere le altre strade. Esercizi Livigno, 4 agosto 1955.
?1944 - Davanti al Santuario della
Formazione e conoscenza del proprio carattere. 1948) Madonna della Guérison,
Val Veny, Courmayeur
(Aosta), estate 1956.
Se non si incomincia da piccole si diventa
vecchie ma si rimane sempre come lo si era. Con Pierluigi, 1957.
Taglia - distruggi - brucia - ciò che c’è da A Stoccolma (Svezia),
luglio 1961.
togliere.
7
Grazie GIANNA!
Il miracolo ricevuto per intercessione di
Gianna, che ha portato alla sua Canonizzazione

In questa pagina: la Signora BEATISSIMO PADRE, FATTISPECIE


Elisabete con Gianna Maria.
La Signora Elisabete con il marito,
1.- Dopo la solenne beatificazio- 2.- La Signora Elisabete Arcolino
Carlos Cesar, Gianna Maria e ne della venerabile Serva di Dio Comparini, di trentacinque anni, dopo
Mons. Diògenes. Gianna Beretta Molla, sposa, madre e aver avuto tre gravidanze conclusesi
professionista dell’Arcidiocesi di fisiologicamente, due con parto cesa-
Nella pag. a fianco: La Signora
Milano, avvenuta in Piazza San Pietro reo, e la terza per desiderio della
Elisabete con il marito e i loro quattro
figli. il 24 aprile 1994, si sono verificati vari paziente con parto normale, il 30
fatti prodigiosi ottenuti grazie alla sua novembre 1999, con un ritardo di circa
Gianna Maria che corre felice.
intercessione, tra cui abbiamo scelto e una settimana rispetto alla precedente
A pag.10: i familiari di Gianna con il presentato alla Congregazione delle mestruazione, viene colta da una pro-
cardinale José Saraiva Martins
Cause dei Santi la guarigione della fusa metrorragia. Racconta la
il 20 dicembre 2003, giorno della
Promulgazione del Decreto: da sin. sig.ra Elisabete Arcolino Comparini, Paziente:
Ortensia, figlia di Pierluigi, Laura e gestante brasiliana, della città e dioce-
suo marito Giuseppe, Suor Luigia si di Franca (SP), da “rottura prematu- “La prima perdita di sangue. IL mio
Molla, sorella di Pietro, Don Giuseppe ra e pretermine delle membrane cuore già sentiva che sarebbe una gra-
e Madre Virginia Beretta, Pierluigi. vidanza difficile, ma di molto corag-
amniotiche alla sedicesima settimana e
Sua Eccellenza Mons. Serafino prosecuzione della gravidanza”. gio. Nonostante tutte le cure (le atten-
Spreafico mentre celebra la S. Messa zioni) io perdevo molto sangue”.
di ringraziamento per il miracolo in
(…).
casa Molla, Mesero, 31 dicembre
2003. MIRACOLO Al controllo ecografico del 30 novem-
bre 1999 risulta che in cavità uterina vi
A pag.12: Gianna con Pierluigi nel Guarigione completa, duratura era un sacco gestazionale (cioè
giardino della casa di Mesero, della signora Elisabete Arcolino embrione) di 8 mm. come per una gra-
gennaio 1957. Comparini da rottura prematura pre- vidanza di 5/6 settimane, ed un emato-
Gianna e Pietro fidanzati, sul pendio termine delle membrane alla sedi- ma sul fondo uterino. La Dottoressa
del Livrio in Valtellina (Sondrio), cesima settimana di gestazione
estate 1955. Nadia Bicego Vieitez de Almeida
(11.02.2000), alla quarta gravidanza, afferma nella sua Relazione:
A pag.13: Gianna sposa, nel giardino con perdita totale del liquido amnioti-
della casa dei nonni paterni, Magenta, co ed evoluzione favorevole della “Apparve (la Paziente) in consultorio
24 settembre 1955. gestazione con la nascita, alla trenta- il 30/11/1999, con amenorrea di 10
Tramonto dipinto da Gianna. duesima settimana (31.05.2002), di giorni e test di gravidanza positivo.
Con Pietro e Pierluigi a Courmayeur una bambina, Gianna Maria, comple- L’ecografia evidenziò il sacco gesta-
(Aosta), estate 1957. tamente sana. zionale di 0,8cm ed il coagulo retro-
8
placentare di 2,2 cm di diametro. Era
una gestazione iniziale con rara pro-
babilità di evoluzione”.
Quindi vi è la conferma di un nuovo
stato gravidico, ma alquanto compro-
messo nella sua evoluzione.
Il 9 dicembre 1999, al nuovo controllo
ecografico, la gravidanza risulta con
sviluppo come alla settima settimana,
ma la raccolta ematica intrauterina è
aumentata, risultando pressochè rad-
doppiata.

“Una nuova ecografia del 19/12/1999


mostrò un grande scollamento della
placenta alla regione fundica uteri-
na…”

Essendo tale raccolta espressione del


distacco e risultando aumentata, ciò
faceva prevedere come imminente la
interruzione dello stato gravidico.

“Dal momento che la perdita di san-


gue era molto abbondante, la mia dot-
toressa diagnosticò che sarebbe stato
molto difficile che io portassi avanti
questa gestazione, che forse l’aborto
sarebbe avvenuto naturalmente e che
neppure si sarebbe reso necessario il
raschiamento” - riferisce la Paziente.

E a completare il quadro di ormai ine- inevitabile interruzione della gravi- febbraio 2000) si oppone alla proposta
vitabile aborto, il giorno 11 febbraio danza, ed in questo momento la gravi- della interruzione ed opta per la conti-
2000 si è verificata la rottura delle danza era alla sedicesima settimana nuazione, confidando nell’aiuto e nella
membrane con fuoriuscita del liquido del suo sviluppo. intercessione della beata Gianna
amniotico. Beretta Molla.
“La condotta (=prassi) raccomandata
“Il giorno 11/02/1999 a 16 settimane in questi casi è l’interruzione della “Dopo 72 ore l’acqua non ritornò e la
di gestazione, venne al consultorio gestazione, per causa del rischio di dottoressa, nel frattempo, mi diede la
lamentando una perdita di liquido infezione materna, dato che il prodotto notizia che era necessario interrompe-
importante per via vaginale. Fu rico- gestazionale non ha possibilità di re la gravidanza, per il fatto che io cor-
verata in osservazione e si confermò la sopravvivenza”. revo il rischio di perdere la vita. Anche
amnioressi prematura. L’ecografia se altri medici consultati, davano tutti
diagnosticò una gestazione di 16 setti- 3.- Contrariamente al consiglio lo stesso responso clinico, il mio cuore
mane, feto vivo e assenza completa di medico (13 febbraio 2000) che fa pre- non accettava la decisione di interrom-
liquido amniotico. Rimase ricoverata sente alla signora Elisabete Arcolino pere la gestazione. La dottoressa entra
per riposo e per iperidratazione (4 litri Comparini i rischi delle gravissime nella stanza ed esige una risposta.
di flebo al giorno) per una settimana”. complicazioni cui sono esposti madre Molto afflitta, chiesi a Carlos Cesar
e feto nel caso in cui, anche se molto (marito) che mi portasse un sacerdote.
Perdita ematica e rottura delle mem- raro, non si dovesse interrompere la La risposta fu un “no” - per l’arrivo
brane sono i sintomi di una pressochè gravidanza, la Signora Elisabete (15 del vescovo (Mons. Diógenes Matthes
9
vi è soltanto un piede torto congenito. “31.05.00 - Nascita di Gianna Maria -
Tale alterazione è dovuta alla posizio- Imperfezione appena nel suo piedino
ne coatta intrauterina del feto, causata sinistro. Vittoria della vita”.
dall’assenza di liquido amniotico.
Dopo il parto si verifica una forte
“Senza altre intercorrenze, la gesta- emorragia determinata dalla presenza
zione proseguì fino alla 32a settima- di una placenta accreta (fortemente
na. L’ecografia del 25/5/2000 rivelò infiltratasi con i suoi villi nella parete
feto con presentazione cefalica e peso uterina) con shock ipovolemico supe-
Silva, vescovo di Franca, presente in approssimato di 1.800 gr. con placen- rato senza conseguenze.
quel momento nello stesso ospedale, ta immatura. Dopo due cicli di corti-
devoto alla beata Gianna, della quale coterapia come prevenzione per la I Periti ab inspectione hanno constata-
gli aveva parlato a lungo Mons. prematurità polmonare, fu realizzato to il buono stato di salute della madre
Serafino Spreafico, vescovo emerito di taglio cesareo il 31/05/2000. Nacque e della bambina (all’età di un anno e
Grajaù, Brasile, ndr.) e la preghiera di Gianna Maria di 1.820 gr. che non un mese) nel periodo giugno-luglio
intercessione alla beata Gianna”. presentò problemi di ordine respirato- 2001. Anche gli ultimi accertamenti
rio, mentre la pediatra diagnosticò del gennaio 2002 confermano tale
A seguito della amnioressi, la Signora piede torto a sinistra.” situazione”.
Elisabete era stata ricoverata e non
(Dalla “Positio Super Miraculo”, Roma 2003)
essendosi verificata la espulsione del
prodotto del concepimento, ed essen-
dosi manifestata la decisa contrarietà
della Paziente per la interruzione della
gravidanza, la gestante è stata dimessa
il 18 febbraio 2000.

“Con esami di sangue normali e con-


trolli clinici rigorosi, fu rispettata la
volontà della madre di non interrom-
pere la gravidanza fino a quando il
feto avrebbe presentato segni di vita.”

I medici comunque hanno svolto un


controllo continuo della Paziente al
suo domicilio per tutta l’evoluzione
della gravidanza.

“In casa, dopo il periodo di ricovero,


alla paziente venne monitorato la
pressione arteriosa e il battito fetale
da parte di un infermiere professiona-
le, ogni giorno. Ci fu anche il control-
lo settimanale di emocromo ed ecogra-
fia documentata con video registrazio-
ne. In nessun momento vennero rivela-
ti segni di infezione o aumento del
liquido amniotico”.

Il 31 maggio, mediante taglio cesareo,


nasce la bambina Gianna Maria del
peso di 1.820 grammi, con nessuna
alterazione all’apparato respiratorio;
10
Gianna mentre
lavora a maglia,
Val Ferret,
I Santi sono tra noi
Courmayeur Valeriano Castiglioni
(Aosta),
estate 1956.

Santa Gianna è stata una donna del nostro tempo: amante della
vita e delle cose belle, seppe trovare con semplicità, coerenza e
letizia la giusta armonia tra la sua grande fede e i suoi doveri di
ogni giorno.
La scelta del sacrificio della sua vita per salvare la nascitura
che portava in grembo è stata la naturale conseguenza delle sue
Canonizationis salde convinzioni cristiane e morali, del suo amore materno e
della sua coscienza di medico.
Beatae Ioannae Beretta Molla Qualcuno si è chiesto perché i santi sono quasi sempre dei reli-
giosi, o comunque persone che hanno concluso la vita con par-
ticolari forme di consacrazione a Dio.
31 maggio-1 agosto 2001 Si avverte l'esigenza – è stato rilevato da parte di tanti - che
Il Tribunale ecclesiastico di Franca, São Paulo, Brasile, siano proposti come modelli dei santi che abbiano vissuto la
istruisce una regolare Inchiesta diocesana per l’ascolto vita di tutti, tra lavoro e famiglia, con coniuge e figli, con gioie
dei testimoni e la raccolta della documentazione scienti- e preoccupazioni di ogni giorno, testimoniando giorno per gior-
fica su di un avvenimento straordinario ottenuto per no le virtù della perfezione evangelica.
intercessione della Beata Gianna, verificatosi negli anni Analizzando le vite delle donne che la Chiesa ha elevato agli
onori degli altari ci si imbatte quasi sempre in vergini, martiri,
1999-2000 nella Diocesi di Franca, a favore di una inse-
matrone, mistiche, ascetiche, nobili, fondatrici di ordini reli-
gnante cattolica
giosi, monache e suore.
La vicenda di Gianna rappresenta una novità per la Chiesa:
20 settembre 2001 quando, il 24 aprile 1994, Papa Giovanni Paolo II dichiarò
S.E. Dom Diógenes Matthes Silva, Vescovo di Franca, Gianna Beata, la additò ai credenti come modello di sposa e di
consegna alla Congregazione delle Cause dei Santi madre.
l’Inchiesta diocesana “Gianna Beretta Molla – scrive l’Arcivescovo di Milano, card.
Dionigi Tettamanzi, nella lettera alla diocesi in cui annuncia
22 febbraio 2002 ufficialmente la notizia della canonizzazione – è la prima
L’Inchiesta diocesana ottiene il Decreto di validità madre di famiglia che, dopo i primi tempi del cristianesimo e
dopo il Medioevo, viene riconosciuta come santa da tutta la
Chiesa”.
10 aprile 2003
Di lei si potrebbe affermare ciò che asserisce san Josemaria
La Consulta Medica si pronuncia all’unanimità (5 su 5) Escrivà, fondatore dell’Opus Dei, canonizzato il 6 ottobre
sulla straordinarietà e inspiegabilità scientifica del caso 2002: “I santi non sono superuomini né persone fuori dal
comune, esseri inarrivabili. I santi sono come noi, i santi sono
17 ottobre 2003 tra noi”.
I Rev.mi Consultori Teologi esaminano il caso, con esito La canonizzazione della nostra dottoressa impegna direttamen-
positivo te la diocesi milanese dopo quella di Carlo Borromeo (1538-
1584), che venne proclamato santo nel 1610. Negli ultimi quat-
20 dicembre 2003 tro secoli sono stati riconosciuti tre santi legati alla chiesa
ambrosiana per nascita o per l’opera svolta durante la loro esi-
Promulgazione del Decreto, con chiusura di tutto il pro-
stenza terrena: Girolamo Miani [Emiliani] (1486-1537) cano-
cesso sul miracolo, alla presenza del Santo Padre (Sua
nizzato nel 1767, Antonio Maria Zaccaria (1502-1539) cano-
Santità firma il Decreto di validità del miracolo)
nizzato nel 1897, Alessandro Sauli (1534-1592) canonizzato
nel 1904, ma la loro causa è stata sostenuta da ordini religiosi
19 febbraio 2004 o da altre diocesi.
Concistoro del Santo Padre e dei Cardinali, con conclu- Rimanendo nell’ambito milanese Gianna Beretta Molla si
sione ufficiale del Processo di Canonizzazione e pro- affianca dopo milleseicento anni alle altre due sante ambrosia-
mulgazione della data ne, entrambe vissute nel quarto secolo, che sono Marcellina,
sorella amatissima di sant’Ambrogio, e Savina, leggendaria
16 maggio 2004 matrona di Lodi che avrebbe custodito e portato a Milano i
Sua Santità Giovanni Paolo II, in Piazza S. Pietro a corpi dei santi Vittore, Nabore e Felice.
Roma, proclamerà Gianna Beretta Molla Santa Gianna Beretta Molla, infine, è il primo medico donna a giun-
gere alla gloria degli altari e anche questo fatto è un segno dei
tempi.
11
Nella vita di Gianna
nulla è lasciato al caso
Don Agostino Cerri*

In una epoca in cui si privilegia nel profonda definizione dell’amore e esempio per tutti. Non si educa alla
matrimonio quasi esclusivamente la costituisce, ad un tempo, la vocazione fede dicendo al proprio figlio va a
vita di coppia e non i figli, fondamentale della donna che Dio ha Messa, occorre andare a Messa e sape-
ecco la testimonianza della nostra voluto perché fosse amata e perché re le motivazioni perché si deve andare
sorella Gianna. Gianna proviene da amasse. a Messa.
una famiglia che annovera 13 figli, Lei La conferma più alta sta nelle parole di Educare vuol dire convincere e non
stessa è madre di quattro figli nati in Maria SS. Annunciata. Maria disse imporre. Un consiglio, un invito o un
poco più di sei anni di matrimonio. all’angelo: “Avvenga di me quello che rifiuto deve scendere nel cuore. Ora nel
Nella vita di Gianna nulla è lasciato al tu hai detto”. Queste parole indicano la cuore può entrare solo il proprietario ed
caso. Tutto, anche la maternità appar- disponibilità della donna al dono di sé il Signore perché la maniglia della por-
tengono ad una meditata scelta. Aveva verso l’uomo e verso il figlio. E’ in ticina del cuore è solo all’interno. Dio è
scritto: “ogni vocazione è vocazione quel momento che la Vergine concepi- il grande alleato per chi vuol educare
alla maternità, materiale o spirituale. sce il proprio figlio che , per l’inter- seriamente. Ecco la conferma che ci
Prepararsi al matrimonio significa vento dello Spirito Santo, è contempo- viene da Gesù stesso: “chi rimane in
prepararsi ad essere donatori di vita”. raneamente anche Figlio di Dio. me porta molto frutto”.
E aggiunge: “Se nelle lotte per la Gianna fu un’educatrice. Gianna appartiene a quelle grandi
nostra vocazione dovessimo morire, Gianna ha scritto: “La chiamata alla anime che attesero alla propria forma-
quello sarebbe il giorno più bello della famiglia non vuole dire fidanzarsi a zione nell’Azione Cattolica e che furo-
vita”. Gianna fu profeta in quel quattordici anni. E’ necessario prepa- no capaci di salvaguardare i grandi
momento. rarsi al più presto alla famiglia perché valori: quali la formazione delle
Gianna fu sposa e quindi madre. fare famiglia non significa soltanto coscienze e l’anelito verso la perfezio-
Per una piena comprensione della avere figli ma, soprattutto, significa ne.
maternità leggo un passo del Concilio educare i figli”.
Vaticano II che recita così: “L’uomo Educare è l’arte delle arti. Mettere al * Parroco di Ponte Nuovo di Magenta
sia maschio o femmina, è l’unico esse- mondo un figlio è abbastanza facile, al tempo di Gianna
re nel mondo che Dio abbia voluto per farne un vero uomo o una vera donna
se stesso; l’uomo non può ritrovarsi e per chi ci crede farne un cristiano è
(nel senso di realizzarsi) pienamente difficile, oggi sembra impossibile.
Al carissimo Don Agostino
se non mediante il dono sincero di sé”. Si educa quando si fanno passare dei tanti affettuosi auguri per
“Dono sincero di sé” è la più bella e valori con la propria vita. Faccio un il suo 60° anno di Sacerdozio!
12
Gianna “donna d’amore”
Cristiana Dobner, carmelitana scalza

attesa dal nome Gianna, proprio nella


sua stessa carne mentre genera un’al-
tra carne? Qui la ballata segna il suo
limite critico: un gesto solo la porte-
rebbe alla battuta finale con una con-
clusione rivolta alla terra - marito,
figli, carriera, bellezza, stabilità eco-
nomica, lo richiedono con forza impel-
lente -; un altro solo gesto la portereb-
be a una conclusione rivolta alla terra
trasfigurata dei tempi nuovi - marito,
smarrirsi e a chiudersi in un cerchio
figli , carriera, bellezza, stabilità eco-
che stringendosi su se stesso, strozza.
nomica lo richiedono, se letti nella
Mentre, posti nel taglio, come Gianna,
luce dei doni di Dio.
Gianna Beretta Molla, giovane ridente la terra coinvolge con tutta la sua bel-
Non è il pathos, il sentimento, l’ango-
ragazza in una famiglia ideale e armo- lezza, con tutta la sua progettualità
scia o la paura, a suscitare un rovescia-
nica; medico rigoroso e attento ai suoi creativa affidata, ma dona anche il
mento nell’intendere la problematica
pazienti; donna innamorata e ricam- sapore dell’Eterno, il gusto di chi
umana più radicale, ma la persona di
biata dall’amore del suo uomo; madre “passa” ma non si arresta, di chi riceve
Gianna tramata di parola evangelica
gioiosa di splendidi bambini: una vita un progetto e lo consegna, come pro-
che, sola, si assume tutto il peso della
che conosce i ritmi e i tempi di una getto di Dio, nelle mani di propri figli.
sua decisione: Gianna madre ma
ballata che tutti affascina e coinvolge. Gianna vive il paradosso: mentre
Gianna medico, senza possibili sconti.
Le fotografie parlano da sé: sul campo muore, cioè rinuncia volontariamente
La madre e la sua bambina sono il
da sci, nella fioritura della giovinezza; alla vita per non infrangere l’abisso
fuoco attraverso cui far convergere i
nell’abito da sposa in cui esplode di dell’atto creatore, già è in atto il pro-
punti di vista. Perché, per usare il lin-
grazie, muliebre e divina; su di un cesso di risanamento di tutta la storia
guaggio, forse brutale, ma pur sempre
prato montano con la corona dei suoi dell’uomo e degli uomini.
incisivo di alcuni contemporanei, non
figli. Pittura, musica, umorismo: vita La testimone è scomoda, perciò poco
decidersi a perdere il prodotto e a sal-
palpitante. Esemplare di donna bor- conosciuta; ella danza la sua ballata
vare la fabbrica? Anche perché la fab-
ghese, colta e impegnata. Detto in sui ritmi dell’Eterno, ci impone un
brica può produrre, quando e come
poche parole: legata alla terra da un passo pasquale che non zoppichi, che
vuole, altro e altri prodotti. Vi sono
amore profondo. Una donna, come la faccia suo il taglio e doni vita, vita
donne che, guardando gli occhi dei
famosa regina d’Egitto, che veniva vera e perenne.
propri figli, asseriscono di rinunciare a
qualificata “donna testa” per le sue quel figlio/a di cui ancora non hanno
idee chiare e per la volontà di ferro? (Da: “Sì alla vita” - Mensile del
visto gli occhi. Solo alla coscienza di
Gianna è tutto questo, ma anche qual- Movimento per la vita italiano
ciascuna è lasciato il giudizio, nessu-
che cosa di più nel profondo e che l’e- Anno XXVII – Numero 1 -
no può essere tanto arrogante da stig-
spressione del suo sguardo lascia intra- Gennaio 2004)
matizzarle.
vedere: conosce e ha sperimentato l’a- Ciascuno invece può e deve, con chia-
more di Dio. rezza evangelica, rendersi consapevole
L’esperienza pasquale nel suo fonda- che il problema del male, della morte,
mento eucaristico, forma e centro del se richiede la speculazione filosofica e
suo quotidiano, ne rivelano la segreta l’indagine teologica, lascia seduti sui
sorgente. Il Pane di vita era pane di sassi; mentre il testimone vivo della
ogni giorno, altrimenti la vita non Parola viva di Gesù, dice senza dire,
avrebbe avuto sapore, non avrebbe parla senza parlare, si impone, e rimet-
conosciuto la direzione giusta. Gianna te al posto giusto tutti i valori. Pagando
è “donna amore” che permea la di persona perché, come continua a
“donna testa” e la lancia in dimensioni ribadire il card. Ratzinger, il Vangelo
altre. Il satana, il nemico, una volta di non solo richiede un taglio ma è un
più ha avuto via libera nel toccare il taglio. Un taglio con quella concezio-
Giobbe del nostro tempo, la madre in ne di terra che conduce la persona a
13
Acilia (Roma): dedicato a
Gianna un Centro di Culto
Il Centro di ascolto è attivo tutti i gior- anche un numero di telefono, a cui è
ni dalle ore 10.00 alle ore 12.00, per abbinata una segreteria telefonica per
chiunque viva problematiche legate a le urgenze.
situazioni di disagio fisico. Ciascuna Il Consultorio familiare, che sorge
esigenza riceverà accoglienza e ascol- accanto al Centro di ascolto, è sostenu-
to, e sarà poi indirizzata verso coloro to dall’impegno, dalla passione e dalla
che possono aiutare e sostenere: medi- preparazione di un gruppo di cristiani
ci, psicologi, assistenti sociali, sacer- impegnati nel sostegno della vita.
doti. Presto il Centro di ascolto avrà Il gruppo costituisce un’Associazione
Cristiana Apostolico Accademico
Salvatoriano che da molti anni opera
con grande efficacia nella Diocesi di
Il 31 gennaio scorso, alla vigilia della Roma. Sono medici, pediatri, ginecolo-
XXVI “Giornata nazionale per la gi, ma anche psicologi e neuropsichia-
Vita”, Sua Eminenza il Cardinale tri. Sono disponibili a mettere la loro
Camillo Ruini, Vicario di Sua Santità passione cristiana e la loro preparazio-
Giovanni Paolo II, ha inaugurato la ne professionale al servizio delle varie
nuova Chiesa (in via A. Bocchi, 169) esigenze della famiglia e dei singoli.
della Diocesi di Roma dedicata a La Chiesa di Acilia è la seconda
Gianna, con Consacrazione dell’altare. Chiesa, in Italia, dedicata a Gianna,
Erano presenti alla cerimonia Madre dopo quella di Venaria Reale, in pro-
Virginia e Don Giuseppe Beretta, fra- vincia di Torino, consacrata l’8 dicem-
telli di Gianna, accompagnati da Sua bre 1999.
Eccellenza Mons. Serafino Spreafico,
vescovo emerito di Grajaù, Brasile. Fra le numerose persone che hanno partecipato all’inaugurazione del Centro di
Madre Virginia e Don Giuseppe hanno Culto dedicato a Gianna, invitate dai Padri e dalle Madri Canossiane per condi-
portato una testimonianza sulla vita di videre con l’intera Comunità Parrocchiale di S. Giorgio questo momento di festa
Gianna la sera dell’antivigilia dell’i- nella fede, era presente una signora che ci ha poi scritto una bellissima lettera,
naugurazione, e Mons. Spreafico ha molto toccante e commovente:
testimoniato sulla santità di Gianna la “Sono venuta a conoscenza della figura della Beata Gianna Beretta Molla in
sera della vigilia. occasione della consacrazione della chiesa a Lei dedicata qui a Roma (S.
La nuova Chiesa è compresa nel Giorgio - Acilia) il 31 u.s.
“Centro di Culto Gianna Beretta Attraverso il vostro periodico mi si è delineata davanti una grande figura cari-
Molla”, insieme a un Centro di ascol- smatica, la cui importanza, oggi, è vitale per un mondo che sembra aver perdu-
to e a un Consultorio familiare. to il senso dell’origine dell’uomo e, quindi, della sacralità della vita. Più che la
L’ufficio stampa del vicariato di Roma sua pietà, elemento base per affrontare certe prove, ciò che mi interessa in Lei è
così ha presentato “gli obiettivi” della proprio, quindi, il rispetto devoto per la Vita: l’affrontava in una sintesi scon-
nuova Chiesa: volgente: nella maternità, nella medicina, nella guida dei giovani e, non certo
“Servirà come centro sussidiario di ultima cosa, glorificando l’opera di Dio nella Natura, attraverso il colore, l’ar-
culto una parte del territorio della par- te. Tutto ciò le fu possibile possedendo la Vergine in sé.
rocchia di San Giorgio Martire ad Scusate se vi arreco ulteriore lavoro, ma desidero approfondire la vita di questa
Acilia; sarà utile in particolare per Donna.
l’assistenza spirituale e materiale di Sono un’anziana signora, madre, nonna, insegnante in pensione: ho assistito al
giovani coppie, ragazze madri, bambi- mutamento die tempi, agli errori degli uomini (non sempre coscienti nella loro
ni, anziani. Il progetto è firmato dal- fragilità decapitata dal senso del divino), ho cercato di raccogliere nel mio spi-
l’architetto Anna Claudia Cenciarini e rito tutte le testimonianze di coloro, tanti, che hanno lottato per la Verità, ma
si inserisce nel programma “50 Chiese sento che la conoscenza di Gianna è una tappa importantissima della mia vita ,
per Roma nel III millennio”; la Chiesa che vuole, prima di tornare al padre, possedere pensieri, certezze nuove e giuste.
sorge in un quartiere che è in continuo Vivendole fino all’ultimo posso lasciarle anche agli altri.
sviluppo. Sono circa 2 mila, infatti, i Vi ringrazio di avermi ascoltato e aspetto con gratitudine vostre preziose infor-
“nuovi” fedeli che usufruiranno dei mazioni”.
locali della Chiesa”. Maria Grazia Moscardelli
14
Conferito alla memoria di Gianna
il premio Harmonià - Donna nella Chiesa
del Centro Italiano Femminile
di Roma
“La santità nel quotidiano. Dalla vita delle donne un impe- Eccellenza Monsignor Luigi Moretti, vicegerente della dio-
gno e una proposta per tutti” è il tema scelto quest’anno dal cesi di Roma, consegnando il premio Harmònia – Donna
C.I.F., il Centro Italiano Femminile, per celebrare il tradi- nella Chiesa a Madre Virginia Beretta, suora canossiana e
zionale appuntamento dell’8 marzo. sorella della beata Gianna.
“Siamo convinte che la santità sia la prima e fondamentale
Nella motivazione, letta da Claudia Serafini Pallai, una gio-
vocazione di ognuno di noi. Siamo tutti chiamati alla pie-
vane mamma in attesa del terzo bimbo, si spiega che il pre-
nezza della vita cristiana e alla perfezione della carità.
mio è stato attribuito alla Beata perché “perfetto esempio di
Questa nostra vocazione affonda le sue radici nel Battesimo
sposa, madre di famiglia, donna impegnata nell’associazio-
ed è intimamente connessa con la missione e con la respon-
nismo e nel volontariato, medico e professionista esemplare
sabilità che ci sono affidate, sia nella Chiesa che nel mondo.
che, confrontandosi giorno dopo giorno con problemi, diffi-
Proprio dalla vita delle donne può partire un fortissimo
coltà e sofferenze, ha saputo mostrare come ci si possa san-
richiamo di novità”, ha affermato nel corso della tavola
tificare nella normalità. Nell’onorare la memoria di Gianna
rotonda Emma Cavallaro, presidente del C.I.F., l’associa-
Beretta Molla si vuole onorare e riconoscere l’eroismo e la
zione di ispirazione cristiana sorta nel 1945 con l’obiettivo
testimonianza di tante donne, di tante mamme e di tanti
di promuovere la dignità della persona, i valori della vita,
genitori che vivono la loro esistenza nel silenzio e che costi-
della pace, della famiglia e della giustizia.
tuiscono un prezioso patrimonio per la Chiesa, per la città di
“Negli occhi e nel cuore – ha proseguito Cavallaro – abbia-
Roma e per tutto il nostro Paese”. (dal Comunicato stampa
mo una testimonianza di santità vissuta nel quotidiano e a
del C.I.F., Roma 8 marzo 2004)
noi vicina nel tempo: quella della beata Gianna Beretta
Molla, che sarà canonizzata dal Santo Padre il prossimo 16
I familiari di Gianna, onorati, ringraziano di cuore e com-
maggio. Alla sua memoria viene conferito il premio
mossi il Centro Italiano Femminile di Roma, in particolare
Harmònia – Donna nella Chiesa”. (…)
la sua presidente, Signora Emma Cavallaro, per l’omaggio
“La beata Gianna Beretta Molla è la testimonianza che la
reso alla carissima Gianna dedicandole questo prestigioso
santità nel mondo d’oggi è possibile: una santità fatta di
premio, alla sua prima edizione.
cose semplici, della vita quotidiana”, ha detto Sua

Nella Chiesa Madonna delle Grazie a Palagianello, in provincia di Taranto, vi sono cinque vetrate
Gianna che raffigurano santi e beati del nostro tempo: San Padre Pio e i Beati Papa Giovanni XXIII, Pier
Giorgio Frassati, Madre Teresa di Calcutta e Gianna Beretta Molla.
è conosciuta Il parroco, Don Nunzio Schena, ci ha invitato, il 6, 7 e 8 dicembre dello scorso anno, a portare una
testimonianza su Gianna, per farla conoscere nel territorio di Palagianello. Proprio il giorno 7
e amata anche ricorreva il primo anniversario dell’inaugurazione della Chiesa, e in tale occasione vi sarebbe stata
la “Consacrazione” dell’altare, nel quale sarebbe stata posta una reliquia di Gianna.
a Palagianello Ci hanno rappresentato, e hanno illustrato la figura e il messaggio di Gianna, Mons. Serafino
Spreafico, cappuccino, vescovo emerito di Grajaù, in Brasile, dove è avvenuto il primo miracolo
riconosciuto valido dalla Congregazione delle Cause dei Santi per la beatificazio-
ne di Gianna, e la dottoressa Maria Carmela Mastromarino, laureata in Scienze
Religiose con la tesi: “Gianna Beretta Molla. Una vita vissuta secondo il Vangelo”.
Alla cerimonia erano presenti anche il vescovo della Diocesi di Castellaneta, Sua
Ecc. Mons. Pietro Maria Fragnelli, e Sua Ecc. Mons. Martino Scarafile, vescovo
emerito di Palagianello.
E’ stata coinvolta l’intera Diocesi, alla quale appartengono 7 Comuni e 26
Parrocchie, e hanno partecipato famiglie, bambini, giovani, anziani e laici impe-
gnati nell’Azione Cattolica.

I familiari di Gianna sono felici per la grande partecipazione e per l’entusiamo con
il quale è stata accolta la figura e la testimonianza della carissima Gianna.
Ringraziano tutti di cuore, in modo particolare il caro Don Nunzio, per il bene che vuole a Gianna
e per la dedizione nel diffonderne la figura, il messaggio e la devozione.
Preghiamo Mamma Gianna affinchè continui a benedire e a proteggere la cara Comunità di
Palagianello.

15
Don Leo è volato in Paradiso
Lo scorso 8 febbraio é mancato Don Leo Cerabolini, “papà” di tanti bam- Come
bini e ragazze della Casa di Accoglienza alla Vita di Belgioioso (Pavia).
ricevere
Carissimo Don Leo,
grazie per aver dedicato la sua vita a difendere la vita, in modo il periodico
particolare quella dei più piccoli fra i piccoli e dei più bisogno-
si, rasserenati e allietati dal suo sorriso tanto dolce e accoglien- Questo periodico viene distribuito
te.Grazie per il bene che ha voluto alla nostra Gianna, e per gratuitamente.
averle dedicato la Casa di Accoglienza alla Vita per ragazze madri e bimbi in affido.
Grazie per il bene incommensurabile che ha fatto, nella sua umiltà, e che solo il Chi desiderasse riceverlo può farne
Signore conosce fino in fondo. Grazie per il bene che ci ha voluto, per quanto ci ha richiesta a: Redazione
insegnato con la sua vita e la sua testimonianza. Con Gianna la pensiamo ora nella “Gianna sorriso di DIO”
gloria del Paradiso, Angeli custodi che vegliano su di noi, ci guidano e ci proteggono. Fondazione
Carissimo Don Leo, sarà sempre nel nostro cuore.
Preghi per noi! Beata Gianna Beretta Molla
Via Monte Rosa, 2
Pietro e
Gianna Emanuela Molla 20010 MESERO (MI),
inviando gentilmente il proprio
indirizzo per posta o per e-mail:
giannamolla@libero.it.
Notizie utili Il periodico sarà presto presente anche
per sul sito internet della Fondazione
pellegrinaggi www.giannaberettamolla.org
e visite
Fondazione
Magenta Mesero Beata Gianna Beretta Molla
E’ stata costituita nel 1999 con lo scopo
- Casa natale di Gianna, in via Roma 89. - Ambulatorio di Gianna, prospiciente
essenziale di onorare, perpetuare e
- Basilica San Martino, dove Gianna è Piazza Gianna Beretta Molla, nella casa in diffondere la memoria, l’esempio,
stata battezzata e dove si è sposata. cui si trova anche l’abitazione dell’ing. la testimonianza e la spiritualità della
- Chiesa di Santa Maria Assunta, dove Pietro Molla, della figlia Gianna Beata Gianna.
Gianna frequentava la S. Messa nei giorni Emanuela e di altri loro familiari, in via
c/c Bancario: 86133
feriali. Monte Rosa 2.
Banca Popolare di Bergamo - Sede di Milano
Per informazioni: Parrocchia San Mar- - Tomba di Gianna, nel Camposanto, a ABI 05428 - CAB 01602
tino, Via Roma 39. Tel. 02. 97 298 342 sinistra dell’ingresso, nella Cappella della
c/c Postale: 40523243
e-mail: smartino@tin.it famiglia Molla. Con piccoli gruppi è pos-
Magenta è situata a km 25 a ovest
di Milano. E’ collegata con la ferrovia
sibile celebrare la S. Messa anche all’in-
terno della Cappella.
Gianna - sorriso di DIO
Pubblicazione quadrimestrale a cura della Fondazione
Milano-Torino e con l’autostrada Milano- Per informazioni: Parrocchia Presenta- Beata Gianna Beretta Molla
Torino, casello di Boffalora Ticino. zione del Signore, Via Giovanni XXIII 3. Anno 3, n.6, aprile 2004
Tel. e Fax 02. 97 87 041 Direttore responsabile: Gianna Emanuela Molla
Ponte Nuovo di Magenta e-mail: beatagianna@tiscali.it Redazione: Pietro Molla, Gianna Emanuela Molla,
- Casa dove Gianna ha vissuto da sposa e Mesero è situato a km 4 a nord di Magenta Rosella Callegari. Grafica: Rita Beretta
da mamma, dall’ottobre 1955 all’aprile e dista km 1,5 dal casello di Boffalora Hanno collaborato: Don Agostino Cerri e Valeriano
1962, sulla via per Novara. Ticino dell’autostrada Milano-Torino. Si Castiglioni.
- Chiesetta dedicata alla Madonna del trova a sud dell’aeroporto internazionale Sede della Redazione: Via Monte Rosa 2, 20010
Buon Consiglio, dove Gianna si è recata Mesero (MI). Tel. e Fax 02.9787031
di Malpensa, da cui dista km 20.
quotidianamente a pregare dall’ottobre e-mail: giannamolla@libero.it
1955 all’aprile 1962. Editore: Pietro Molla, Presidente della Fondazione
- Scuola Elementare di Stato “Gianna I pellegrini, che sono sempre i benvenuti, Beata Gianna Beretta Molla, con sede in Via Monte
sono pregati di informare i Parroci di Rosa 2, 20010 Mesero (MI). Tel. e Fax: 02.9787031.
Molla Beretta”.
Magenta, Ponte Nuovo e Mesero almeno Fotografie: Archivio Fondazione Beata Gianna Beretta
Per informazioni: Parrocchia San Giu-
una settimana prima del loro arrivo, per Molla.
seppe Lavoratore, Via Bottego 9. Tipografia: Il Guado, Via Pablo Picasso 21/23
Tel. 02.97 297 252 dare loro il tempo di organizzarsi.
20011 Corbetta (MI) Tel.02.972111, Fax 02.97211280.
e-mail: donariva@tiscali.it Chi desidera far visita all’Ambulatorio di Finito di stampare il giugno 2004.
Ponte Nuovo è situato a km 3 a est di Gianna, è pregato di contattare per tempo i Pubblicazione gratuita iscritta al n.44 del Registro
Magenta, sulla strada statale Milano- familiari: Tel. e Fax 02. 97 87 031 Stampe Periodiche presso il Tribunale di Milano
Novara-Torino. e-mail: giannamolla@libero.it (autorizzazione del 29/01/2002).
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