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AND MANAGEMENT-SEM

coltä
SCHOOL OF ECONOMICS

Managemtna

GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DELLA


“RELAZIONE FINALE” PER I CORSI DI
LAUREA TRIENNALE
SCUOLA DI ECONOMIA
E MANAGEMENT

SCHOOL OF ECONOMICS
AND MANAGEMENT

SEM

DIPARTIMENTO DI ECONOMIA
POLITICA E STATISTICA

DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI


E GIURIDICI

http://www.deps.unisi.it
http://www.disag.unisi.it

A.A. 2016-2017
~ Guida alla realizzazione della tesi di laurea triennale ~

SOMMARIO

1. PREMESSA................................................................................................. 1

2. CARATTERISTICHE DELLA RELAZIONE FINALE E DEFINIZIONE


DELL’ARGOMENTO ................................................................... 2

3. COME SI PROGETTA E SI SCRIVE UNA RELAZIONE FINALE ............ 4


IDEAZIONE....................................................................................................................... 4
Scelta e ruolo del docente relatore ......................................................... 6
DOCUMENTAZIONE.................................................................................................... 7
PROGETTAZIONE ........................................................................................................ 9
STESURA DELLA RELAZIONE FINALE .......................................................................... 10
REVISIONE ................................ ................................ .................. 14
CONSIGLI PER LA REDAZIONE ................................................................................... 15
APPENDICE 1- PREPARAZIONE DELLA BIBLIOGRAFIA E DELLE
CITAZIONI DI OPERE NEL TESTO ..................................... 18
PREPARAZIONE DELLA BIBLIOGRAFIA .............................................................. 18
CITAZIONI........................................................................................... 21
APPENDICE 2- RISORSE BIBLIOGRAFICHE PRESENTI PRESSO LA
BIBLIOTECA DI AREA ECONOMICA .................................. 26

APPENDICE 3- REGOLAMENTO PER LA PROVA FINALE DEI CORSI DI


LAUREA ................................................................................ 32

PROMEMORIA DEL LAUREANDO .................................................................................................................37


PROMEMORIA DEL LAUREANDO PROCEDURA DI LAUREA SPERIMENTALE ................. 41
ESAMI DI LAUREA 2016-2017 .................................................................... 44
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

1. PREMESSA

Al termine del percorso di studi triennale ciascuno studente deve


predisporre e presentare un lavoro di approfondimento che gli consenta
il conseguimento di 3 crediti formativi universitari (CFU). La
realizzazione di quest’approfondimento si concretizza con la redazione
di una “Relazione finale”. Quest’ultima si contraddistingue dal
precedente lavoro di stesura della Tesi triennale nella misura in cui
la discussione finale assumerà una connotazione più simile ad un
colloquio orale in cui verranno richieste delle puntualizzazioni riguardo
all’elaborato piuttosto che una vera e propria discussione pubblica dello
scritto. Inoltre, la cerimonia di proclamazione non avrà luogo alla fine
della discussione della Relazione finale, ma verrà effettuata
collettivamente in occasione di apposite cerimonie organizzate dalla
Scuola di Economia e Management -SEM.
Dato il numero dei CFU assegnati a questa Relazione e data
l’esigenza di completare il percorso in tempo utile per l’eventuale
accesso alle Lauree Magistrali si è ritenuto utile predisporre la presente
“Guida alla realizzazione della ‘Relazione finale’ per i corsi di Laurea
Triennale” della SEM (di seguito Guida).
Naturalmente la presente guida fornisce indicazioni di carattere
generale che potranno essere meglio specificate in relazione a ciascun
corso di laurea attraverso gli interventi del relativo Comitato della
didattica.

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

2. CARATTERISTICHE DELLA RELAZIONE


FINALE E DEFINIZIONE DELL’ARGOMENTO

La Relazione finale con i suoi 3 CFU consente allo studente di


completare il percorso formativo della Laurea Triennale e presuppone
che lo studente compia un approfondimento personale dal quale si
evinca la sua capacità di sviluppare e approfondire autonomamente
un tema che risulti coerente con le conoscenze e competenze acquisite
all’interno del corso di Laurea Triennale nei precedenti tre anni di
studio.
Il lavoro della Relazione finale deve essere personale e, quindi,
ogni comportamento che possa mettere in luce scorrettezze nella
redazione dello stesso (plagio, copiature o non adeguato ricorso alle
citazioni) sarà oggetto di provvedimenti sanzionatori da parte degli
organi competenti.
Le Relazioni finali possono essere sviluppate proponendo un tema
che è stato approfondito dal punto di vista descrittivo oppure
ricorrendo a una qualche verifica empirica. Nel primo caso la
descrizione può riguardare uno specifico fenomeno aziendale,
economico, giuridico, matematico-statistico, facendo riferimento alla
presentazione di un’impostazione teorica, oppure mettendo a confronto
più posizioni teoriche. La descrizione può, altresì, riguardare la
presentazione di un tema di attualità aziendale, economico, finanziaria,
giuridica. In tutti questi casi, nel proprio lavoro lo studente deve
dimostrare la propria capacità di cogliere i collegamenti con quanto
studiato e appreso nel corso di laurea. Se la Relazione finale è
sviluppata attraverso un’analisi empirica, essa deve offrire evidenza
della fondatezza (o meno) di una o più ipotesi. Per tale evidenza si può
fare ricorso all’analisi statistica, all’esame di uno o più casi aziendali,
allo studio di diverse realtà territoriali, ecc.

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Quale che sia il tipo di approfondimento che si vuole realizzare,


occorre comunque procedere alla scelta e definizione dell’argomento
che sarà oggetto della Relazione finale. In generale, tutti gli argomenti
studiati negli insegnamenti del percorso triennale possono essere scelti
per il proprio approfondimento personale. A questi si possono
aggiungere eventuali spunti derivanti da un’esperienza di stage o da un
periodo di studio all’estero (ad esempio, Erasmus/Socrates), oppure
dalla partecipazione ad un corso a crediti liberi, ad un ciclo di seminari
o ad un convegno.
Dopo avere scelto l’argomento, occorre affrontarlo correttamente,
ovvero in modo coerente rispetto alle caratteristiche della Relazione
finale.

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

3. COME SI PROGETTA E SI SCRIVE


UNA RELAZIONE FINALE

La Relazione finale si snoda attraverso un percorso costituito da diverse


fasi, ciascuna delle quali richiede un impegno differente, sia in termini
di tempo sia di elaborazione. Nello schema che segue vengono
sintetizzate le varie fasi necessarie a espletare il lavoro.

Ideazione

Documentazione
Progettazione
Stesura

Revisione

IDEAZIONE
Questa fase è dedicata alla:

 scelta dell’argomento e del materiale


 scelta del docente relatore
 stima del tempo disponibile e di quello necessario
 raccolta delle idee e definizione di una scaletta del
lavoro che si vuole fare

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Nella scelta dell’argomento lo studente deve riuscire a elaborare una o


più domande di ricerca (“research questions”). Se queste domande sono
poco interessanti o sono ovvie, le risposte saranno altrettanto poco
interessanti o ovvie. Dunque, scelto l’argomento, bisogna che esso
venga affrontato scegliendo domande di ricerca interessanti capaci di
spiegare perché si svolgerà un lavoro di approfondimento su di esso.
Prima di iniziare la redazione della Relazione finale occorre porsi
queste due domande:
1. Perché è importante studiare/esaminare/osservare
quanto sto proponendo? (se l’argomento non è
rilevante o significativo non vale la pena dedicare
a esso la propria Relazione finale)
2. Che cosa voglio dimostrare con il mio lavoro?
Se siamo in grado di rispondere a questi due interrogativi possiamo
procedere con la definizione del progetto di Relazione finale e alla
sua conseguente stesura. La risposta alle precedenti domande consente
così di:
a) definire e delimitare il tema, ossia identificare cosa è centrale e
cosa deve essere considerato marginale;
b) scegliere su quali aspetti/profili/caratteri del tema s’intende
concentrare l’attenzione;
c) verificare attraverso un’adeguata rassegna della letteratura
esistente se il tema scelto è effettivamente
rilevante/interessante/significativo;

Date le caratteristiche della Relazione finale possiamo consigliare


di evitare la scelta di temi che:
a) risultino troppo generici o vasti
b) o che, al contrario, risultino troppo specifici

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Nel primo caso appare difficile affrontare in modo


sufficientemente approfondito un tema troppo ampio, risultando di
fatto superficiali.

ESEMPI DI SCELTA DELL’ARGOMENTO

TROPPO GENERICO PIÙ ADEGUATO


Area aziendale Bilancio d’esercizio Valutazione delle rimanenze
La corporate governance Il divieto d’immistione
Area giuridica
nelle società per azioni nelle sas
Area economia Il fair value nella nuova
delle Il bilancio assicurativo disciplina del bilancio
assicurazioni assicurativo
Area
I fallimenti del mercato Le esternalità ambientali
economica
La valutazione delle
Analisi delle caratteristiche
Area statistica caratteristiche della
delle misure di variabilità
“covarianza”

Se il tema è troppo specifico e avanzato il rischio è che non siano


disponibili in letteratura documenti che possano aiutare nella stesura
della propria Relazione finale.

Scelta e ruolo del docente relatore


Il relatore della Relazione finale deve essere un docente della SEM. In
occasione dell’incontro con il docente, durante il suo orario di
ricevimento studenti, occorre che lo studente esponga le motivazioni
della scelta dell’argomento, definendo con il docente ulteriori idee ed
opportunità di sviluppo. Occorre evitare che lo studente si presenti dal
docente senza avere alcuna idea sul tema che intende affrontare nella
Relazione finale.
La realizzazione della Relazione finale richiede una frequente
interazione con il docente relatore allo scopo di rifinire il lavoro
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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
svolto dallo studente e raccogliere consigli e indicazioni. Bisogna
assolutamente evitare di andare dal docente solo una volta all’inizio e
una volta alla fine con il lavoro già concluso.
Il rapporto con il docente relatore è un rapporto che presuppone la
piena responsabilità dello studente. È lo studente che si assume la
responsabilità sul controllo dei tempi e sulla programmazione del
proprio lavoro rispetto alle scadenze previste dalla procedura di Laurea
con particolare riferimento ai tempi di consegna della Relazione finale.
Lo studente deve quindi prevedere di fornire al proprio relatore la
Relazione finale per la sua lettura/correzione finale con congruo
anticipo rispetto ai tempi di consegna della stessa alla segreteria
studenti

 Data l’importanza della scelta dell’argomento dell’elaborato, è


consigliabile al momento della richiesta della tesi di arrivare al
colloquio con il relatore con un’idea ben precisa dell’area
tematica a cui siete interessati per lo svolgimento della
Relazione finale. Se fosse possibile, provate ad abbozzare:
a) uno o più titoli
b) cinque righe descrittive dell’obiettivo del lavoro di
ricerca
c) le domande di ricerca

 La relazione finale deve altresì essere contemporaneamente


consegnata dal laureando al relatore e agli altri componenti della
commissione.

DOCUMENTAZIONE

Concordato il tema oggetto della Relazione finale, lo studente potrà


dare avvio alla seconda fase preparando i materiali di lavoro. È una
fase essenziale e merita tutto il tempo e l’attenzione disponibile.
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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Per definire la struttura del lavoro, in altre parole la


sua articolazione in paragrafi ed eventualmente in
sotto paragrafi, è necessario, innanzitutto,
comprendere di quali conoscenze si dispone su quel
tema. Occorre cioè procedere a una ricognizione o
rassegna della letteratura esistente, dei documenti prodotti, delle
precedenti analisi e osservazioni effettuate, circoscrivendo la ricerca
sulla base del livello di approfondimento che si vuole raggiungere e
del tempo disponibile e necessario.
È necessario quindi conoscere quali informazioni sono disponibili
affinché si possa dare una risposta compiuta alla domanda di ricerca.
Occorre quindi trovare e studiare i libri, gli articoli e i dati recuperabili
su banche dati o su internet. Le prime informazioni possono essere
fornite dal docente, ma è lo studente a dover recuperare tutte le fonti e
gli studi più inerenti all’argomento.
In questo senso, occorre avvalersi di tutte le risorse presenti presso
la Biblioteca di area economica. In Biblioteca oltre ai libri sono
disponibili anche le riviste scientifiche. Queste ultime sono consultabili
sia in formato cartaceo sia in formato elettronico. Data la numerosità
delle riviste esistenti per una buona selezione si suggerisce di
concordarne la ricerca con il docente relatore. Per una breve rassegna
sulle risorse disponibili presso la nostra Biblioteca e sul loro utilizzo
rinviamo alla lettura dell’Appendice 2.

 In alcune Relazioni finali si rende necessario il ricorso alla


raccolta o utilizzazione di dati. In questi casi occorre raccogliere
le analisi effettuate sul tema scelto dallo studente, specificando
i dati utilizzati e le fonti da cui essi derivano.
 Qualunque documento o materiale consultato e utilizzato per
la realizzazione della Relazione finale deve essere citato e
riportato all’interno della “Bibliografia”.

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Per questo motivo è consigliabile registrare sempre gli estremi


bibliografici delle fonti prese in esame appuntandosi:

 Auto
re
 Titol
o
 Casa
editrice
 Luogo di pubblicazione
 Anno di pubblicazione
oppure
 Nome rivista, anno, e numero
Per documenti tratti da internet
 link di collegamento

Ai fini della corretta preparazione della Bibliografia rinviamo ai


criteri proposti nell’Appendice 1, sia per le citazioni in bibliografia
sia per i rinvii nelle note a piè di pagina.

PROGETTAZIONE
La rassegna della letteratura e la raccolta dei dati presuppongono
la redazione di un progetto di tesi. Esso consiste in due-tre pagine
nelle quali lo studente propone una prima stesura. In tale progetto lo
studente identifica:

a) LA MOTIVAZIONE DEL LAVORO


Perché il tema è interessante e si merita una Relazione finale?
Un tema può essere importante perché è attuale, perché è
significativo per la dimensione ed estensione del suo impatto
(a livello nazionale, europeo, mondiale), per la novità e
innovatività, per la sua frequenza o infrequenza (“storicità”).

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
b) LA DOMANDA DI RICERCA
Identifica l’obiettivo del lavoro o cosa s’intende dimostrare; la
metodologia da adottare per dare una risposta compiuta alla
domanda di ricerca (quale analisi è stata effettuata? Analisi
descrittiva o analisi empirica? Ricorso a uno o più casi
aziendali oppure indagine che utilizza dati? Indagine con
statistiche descrittive, con modelli statistici o con modelli
econometrici?)
c) I RISULTATI DEL LAVORO
Quali risultati ho ottenuto? Posso effettuare un confronto tra
risultati attesi e risultati ottenuti? I risultati attesi da quale
letteratura derivano? A quali conclusioni i risultati ottenuti
conducono?
Nel corso di questa fase lo studente elaborerà una scaletta di lavoro,
che al termine della redazione finale si trasformerà nell’indice, in
modo tale da potersi orientare tra le idee.

STESURA DELLA RELAZIONE FINALE


Definito e concordato il progetto preliminare, la Relazione finale
viene sviluppata dallo studente con il costante e frequente contributo
del docente relatore. Sulla base di tale attività si perviene così alla
redazione della versione definitiva di tale Relazione, ovvero della
versione che – dopo l’inserimento sul sistema antiplagio TURNITIN
– viene consegnata nei tempi previsti alla segreteria studenti.
Prima e durante la stesura è necessario organizzare, selezionare
e fissare i contenuti in un percorso ordinato, dividendo l’elaborato in
paragrafi, e sottoparagrafi. Pur nella variabilità e nelle specificità che
ciascun lavoro può richiedere, uno schema di massima della
Relazione finale può assumere la seguente sequenza di elementi o
punti:

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
d) TITOLO
Mai troppo lungo e mai troppo vago, esso è il risultato di una
sintesi difficile ma che deve necessariamente essere trovata.

 Il titolo deve esprimere in poche parole il contenuto della


tesi, attirando l’attenzione del lettore e fornendo le parole
chiave essenziali.
e) FRONTESPIZIO
È la pagina, riprodotta anche sulla copertina, che contiene le
principali informazioni riguardanti la vostra Relazione.

f) INDICE
È l’elenco dei titoli di ciascuna delle sezioni (ripartizioni) in cui
può essere suddivisa una trattazione (vd. sezione Indice).

g) ABSTRACT
Sintesi che, di norma, risulta compresa tra le 100 e le 200
parole che devono contenere riferimenti al tema scelto, alla
motivazione delle domande di ricerca, al metodo adottato e alle
conclusioni cui si è pervenuti.

 Il taglio da dare all’abstract della Relazione finale sarà


diverso da quello che avete dato all’introduzione in quanto
lo scopo non è quello di incuriosire il lettore a continuare a
leggere l’elaborato, bensì quello di dare una fotografia
chiara e onesta di quello che si troverà a leggere
successivamente.

h) INTRODUZIONE
È il primo paragrafo della Relazione finale; in esso è presentato
il tema del lavoro, le motivazioni per la sua scelta, la domanda
di ricerca, il percorso seguito per la realizzazione del lavoro.
 Esposizione schematica e riassuntiva per spiegare le relazioni

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
tra le varie parti che compongono l’elaborato evidenziandone
i punti di forza e originalità.

 Contrariamente a quanto si possa pensare, l’introduzione è


una delle ultime cose da redigere. Infatti, solo quando la
relazione sarà ultimata, è possibile avere una visione
d’insieme del lavoro svolto che l’introduzione deve fornire
a chi legge.

i) METODOLOGIA
Definito l’obiettivo del lavoro, attraverso la metodologia si deve
spiegare in che modo è stato scelto di affrontare il problema e
quali sono stati gli strumenti utilizzati.

 Per lavori descrittivi essa consiste nella rassegna della


letteratura sul tema scelto e nella ricostruzione delle teorie
di riferimento, ovvero del dibattito sviluppatosi sul
medesimo.
 Per lavori empirici essa consiste anche nella presentazione
dei criteri di raccolta dei dati e dei criteri con cui è stata
effettuata la loro analisi.

j) DISCUSSIONE
L’obiettivo principale in questa fase di lavoro è di commentare
ed esprimere le proprie interpretazioni sui principali risultati
ottenuti confrontandoli con quelli di altri autori per dar maggior
fondamento alle proprie implicazioni.
.
 Per lavori descrittivi essa consiste nei commenti e nei
ragionamenti sulla teoria esistente, nonché nel ricorso a
logiche di tipo comparativo.
 Per lavori empirici essa consiste nella analisi dei dati
raccolti e delle evidenze ottenute.
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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

k) CONCLUSIONI
È il paragrafo finale della Relazione finale e rappresenta la
"summa" del lavoro svolto. Con le conclusioni il lavoro ha
termine e tutte le ipotesi e gli obiettivi prefissati nell’introduzione
devono trovare compimento. Nelle conclusioni occorre riportare
le risposte trovate alla domanda di ricerca, la loro portata, le loro
conseguenze, le loro limitazioni, il loro impatto sulla teoria
esistente ed eventualmente anche quello sulla prassi operativa.
 Rappresentano un compendio chiaro e completo dell’intero
lavoro svolto.
 Evidenziano gli elementi specifici e originali del lavoro.
 Devono mostrare il grado di rielaborazione personale
dell’argomento trattato e come i risultati raggiunti siano
avvalorati dalla teoria di partenza fornendo eventualmente
ulteriori spunti per la ricerca futura.

l) BIBLIOGRAFIA

La bibliografia è la sezione che chiude il lavoro e contiene


l’elenco di tutto il materiale bibliografico consultato per
scrivere la Relazione finale. Fa da base al corretto utilizzo del
materiale recuperato e al rispetto dell’“onestà intellettuale”
(ossia del riconoscimento del lavoro altrui) e consente di
sviluppare in modo adeguato l’apparato delle note. Tutte le
tipologie di opere citate devono essere elencate in ordine
alfabetico, secondo il cognome dell’autore e qualora siano
presenti più libri dello stesso autore, andranno ordinati a partire
dal più recente.

 Non deve essere l’ultima sezione delle Relazione redatta,


ma è qualcosa che va costruito in concomitanza con la
redazione del lavoro.

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

 Le eventuali informazioni reperite su siti internet possono essere


inserite in un elenco a parte con l’indicazione dell’URL
completo della pagina consultata e la data dell’ultima
consultazione. In ogni caso, per le singole opere ed i documenti
tratti da internet deve essere riportato accanto agli estremi dei
medesimi anche il link specifico di collegamento.
 Valgono inoltre le considerazioni riportate nell’Appendice 1.
Dato che il lavoro che conduce alla preparazione della Relazione finale
utilizza lavori scientifici e segue un percorso che intende seguire il
medesimo rigore, occorre adottare un linguaggio consono e adeguato.
Tutte le forme espressive tipiche del linguaggio parlato e delle
conversazioni e tutti i linguaggi della comunicazione non scritta sono
pertanto inappropriati per una Relazione finale. Questo significa che gli
studenti sono invitati a mantenere un linguaggio coerente con
l’ambiente professionale presso cui la Relazione finale circola anche
nei ringraziamenti personali a amici o familiari.
Per quanto riguarda le specifiche di formato relative alla stesura
definitiva della Relazione finale, nonché gli aspetti procedurali
concernenti l’assegnazione, la consegna e la valutazione del lavoro
rinviamo a quanto contenuto nel Regolamento della Tesi delle Lauree
triennali della Scuola di Economia e Management (Appendice 3).

REVISIONE
La fase di revisione della Relazione finale prevede il controllo di:
 giustezza
 interlinea
 carattere
 trattini e lineette
 virgolette
 numeri
 spazi tipografici
 elenchi puntati
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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

CONSIGLI PER LA REDAZIONE

 Nella redazione della tesi evitare il più possibile i toni


“giornalistici” o troppo “trionfali”.
 Scrivere adottando un tono neutro, tecnico (inserendo in nota,
laddove necessario, la spiegazione dei tecnicismi) e, se possibile,
scientifico.
 Si raccomanda inoltre di utilizzare il meno possibile la
terminologia anglosassone (eccezion fatta per termini non
esattamente traducibili o tecnicismi d’uso consolidato).
 Ogni volta che il pensiero espresso appartiene ad altri, concetti
e affermazioni di terzi vanno riportati tramite virgolette.
 Nella redazione è bene compiere una verifica approfondita delle
informazioni raccolte e della loro credibilità, confrontando tutte
le fonti a disposizione.

La divisione del testo


COMPONENTI CORPO DEL TESTO COMPONENTI
PRELIMINARI FINALI
• frontespizio, indice, • diviso in paragrafi e • conclusioni, appendici*,
abstract, introduzione sottoparagrafi bibliografia, sitografia*

Il testo deve essere articolato in PARAGRAFI (Introduzione,


Metodologia ecc.) e SOTTOPARAGRAFI, ovvero in livelli ciascuno
dei quali sarà identificato da un titolo e un numero. Deve esserci
equilibrio e coerenza tra le varie parti le quali devono essere numerate
e intitolate.

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

FRONTESPIZIO
Il frontespizio (cosi come la copertina) deve riportare le seguenti
informazioni:
 Nome e Cognome del candidato;
 Titolo della tesi ed eventuale sottotitolo;
 Anno Accademico;
 None e Cognome del Relatore;
 Nome e Cognome del Correlatore;
NUMERAZIONE
 I vari livelli del testo devono essere indicati con i numeri arabi
e in modo consequenziale
Primo livello: Paragrafi (1, 2, ecc.)
Secondo livello: Sottoparagrafi (1.1, 1.2 ecc.)

TITOLI
 Hanno la funzione di indicare il contenuto delle singole porzioni
del testo
 Devono essere brevi, concisi, chiari e significativi

Esempio di formattazione

Formato A4
Testo Fronte/Retro
Font Times New Roman
Corpo carattere 12
Interlinea 1½
Numero di pagine 20/40
Numero di righe per pagina 30/34
Numero max. parole 10.000

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

INDICE
Esso può essere considerato lo scheletro di tutto il vostro lavoro.
L’indice della Relazione finale, infatti, non ha solo il compito di
indicare la pagina cui corrisponde un certo argomento, ma deve
consentire a chi lo legge di avere una visione d’insieme di come
l’argomento di ricerca è stato sviluppato e della coerenza usata nel
farlo.
Va compilato a scrittura ultimata

Si riporta qui di seguito un esempio d’indice:


(Titolo della tesi) x

1. Introduzione x
1.1 Origine e obiettivi della tesi x
1.2 Struttura della tesi x
2. La rassegna della letteratura x
2.1 Introduzione (..della sezione) x
2.2 x

3. Sezione: (titolo…) x
3.1 Introduzione (..della sezione) x
3.2 x

Conclusioni x
Bibliografia x

 Può essere creato e aggiornato automaticamente dagli elaboratori


di testi. Basterà dare a ciascun titolo di paragrafo o sottoparagrafo nel
testo il formato Titolo1 o Titolo2 selezionandolo dalla casella di stile
sulla barra degli strumenti. A questo punto basterà cercare nel menu
“Riferimenti” la voce “Sommario” e inserirlo nella pagina
selezionata.

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

APPENDICE 1-
PREPARAZIONE DELLA BIBLIOGRAFIA E
DELLE CITAZIONI DI OPERE NEL TESTO
Perché è importante citare? A cosa servono le note?

 Le note sono un ottimo strumento per fornire le necessarie


argomentazioni evitando di appesantire il testo con continui incisi.
 Le citazioni permettono di usare argomentazioni altrui senza incorrere nel
pericolo di commettere plagio.

L'Ateneo dispone del software antiplagio "TURNITIN", la cui


utilizzazione, obbligatoria dal settembre 2016, evita
comportamenti illegali nella redazione della Relazione triennale
(nonché della Tesi di Laurea Magistrale).

In caso di gravi violazioni delle regole antiplagio, lo studente


non sarà ammesso all’esame finale, fatte salve eventuali altre
sanzioni stabilite dalla normativa di Ateneo (art. 4
Regolamento della prova finale, Appendice 3).

In quest’appendice presentiamo le principali linee guida ed i criteri da seguire


ai fini della preparazione della bibliografia di riferimento alla Relazione finale,
nonché ai fini della citazione delle opere (sul punto è consigliato accordarsi
anche con il relatore poiché i modelli di citazione variano a seconda delle aree
scientifiche).

Preparazione della bibliografia


a) Libri
 Cognome e iniziali del nome dell’autore/i (se più autori, l’ultimo
è separato da una “e” di congiunzione)
 Anno di pubblicazione (tra parentesi, seguito da lettere minuscole
– a, b, c, … - in caso di opere pubblicate nello stesso anno

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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
 Titolo e sottotitolo del libro (in corsivo)
 Luogo di pubblicazione
 Nome della casa editrice

Ad esempio:
Leuz C., Pfaff D., Hopwood A. (2004), The economics and Politics of
Accounting, International perspective in Research trends, Policy,
and Practice, Oxford, Oxford University Press.

b) Capitoli in libri curati da altri autori

 Cognome e iniziali del nome dell’autore/i del capitolo (se più


autori, l’ultimo è separato da una “e” di congiunzione)
 Anno di pubblicazione (tra parentesi, seguito da lettere minuscole
– a, b, c, … - in caso di opere pubblicate nello stesso anno)
 Titolo del capitolo (in corsivo)
 Cognome e iniziali del nome del/i curatore/i del libro (se più
autori, l’ultimo è separato da una “e” di congiunzione)
 Indicazione tra parentesi “a cura di” (o “editors” se volume in
inglese)
 Titolo del libro (in corsivo)
 Edizione
 Luogo di pubblicazione
 Nome della casa editrice
 Numeri di pagina del capitolo

Ad esempio:
Franceschi R. (1988), Aree funzionali e strategiche come aree di
ricerca di economia aziendale, in Aa., Vv. (a cura di), Scritti di
Economia aziendale per Egidio Giannessi, Pisa, Pacini, pp. 25-43.
Cameran M. (2008), Auditing in Italy. The development of a highly-
regulated setting before and after the Parmalat case, in Auditing,
Trust and Governance. Developing regulation in Europe, Eds. Reiner
Quick, S. Turley, M. Willekens. London: Roudledge, pp.144-167.
19
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

c) Riviste scientifiche
 Cognome e iniziali del nome dell’autore/i (se più autori, l’ultimo
è separato da una “e” di congiunzione)
 Anno di pubblicazione (tra parentesi, seguito da lettere minuscole
– a, b, c, … - in caso di opere pubblicate nello stesso anno)
 Titolo dell’articolo (in corsivo)
 Titolo della rivista (in corsivo)
 Volume
 Numero
 Numeri di pagina dell’articolo
Ad esempio:
Young J. J. (1994), Outlining regulatory space: agenda issue and the
FASB, i n Accounting, Organizations and Society, Vol. 19, No.
19, pp. 83-109.
Granata E. (2010), La disciplina della crisi nella prospettiva del
completamento del mercato unico europeo, in Bancaria, n. 6, pp. 8-
12.
d) Working paper
 Cognome e iniziali del nome dell’autore/i (se più autori, l’ultimo
è separato da una “e” di congiunzione)
 Anno di pubblicazione (tra parentesi, seguito da lettere minuscole
– a, b, c, … - in caso di opere pubblicate nello stesso anno)
 Titolo della collana di Working paper e numero del Working
paper
 Titolo e sottotitolo del Working paper (in corsivo)
 Luogo di pubblicazione
Ad esempio:
Di Pietra R. (1997b), Dalle diversità all’armonia: l’emanazione delle
norme contabili in alcuni Paesi dell’Unione Europea, Quaderni
Senesi di Economia Aziendale e di Ragioneria, Serie Monografie
n° 20, Siena.
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~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Citazioni
Le citazioni possono essere inserite all’interno del testo sotto forma
d’inserzioni “in corpo” e “fuori corpo”.
CITAZIONI IN CORPO
Nel caso di citazioni brevi i termini citati vengono integrati nel testo e
segnalati da virgolette di apertura e chiusura.
 immessa direttamente nel testo tramite virgolette riportando il
cognome dell’autore tra parentesi seguito da una virgola, spazio e
anno) oppure con nota a piè di pagina
CITAZIONI NELLE NOTE A PIÈ DI PAGINA
(modalità preferibile per gli elaborati di area giuridica)

Per la citazione di opere nel testo della Relazione finale si consiglia


di seguire il criterio del richiamo con numero all’interno del testo e nota
a piè di pagina con il medesimo numero (la numerazione dei rinvii alle
note a piè di pagina deve essere continua all’interno della Relazione
finale).
All’interno della nota a piè di pagina la citazione deve riportare:

 Cognome e iniziali del nome dell’autore/i (se più autori, l’ultimo


è separato da una “e” di congiunzione)
 Anno di pubblicazione (tra parentesi, seguito da lettere
minuscole – a, b, c, … - in caso di opere pubblicate nello stesso
anno)
 Numero/i di pagina del libro, capitolo, o articolo.

 Se la nota fa riferimento a una specifica pagina, anteporre p. al


numero di pagina (ad esempio, p. XI);

 Se la nota intende fare riferimento a più pagine, anteporre pp. al

21
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
numero di pagine separando la prima e l’ultima con un trattino (ad
esempio, pp. 23-25);
 Se la nota rinvia alle pagine successive a una data pagina, anteporre
pp. e poi seguire con ss. il numero di pagina (ad esempio, pp, 234 e
ss.).

Esempio di nota (con diverse alternative):

Bobbio chiarisce che, quando la correlazione fra diritti legali e


doveri legali sembra non essere verificata, questo avviene perché
si sono confusi diritti e doveri legali con diritti e doveri morali.
"Certo non si può pretendere che a un obbligo morale corrisponda
un diritto giuridico perché a un obbligo morale può corrispondere
soltanto un diritto morale" ¹

¹ Bobbio (1990), p. XVIII


1
Bobbio N. (1990), L'età dei diritti, Einaudi, Torino, p. XVIII.
1
BOBBIO N., L'età dei diritti, Einaudi, Torino, 1990, cit. p. XVIII.
(N.B.: modalità di citazione quest’ultima preferibile nelle tesi di area
giuridica)

CITAZIONI SECONDO LO STILE AMERICANO


A ogni citazione, così come a ogni riferimento a scritti altrui
(compresa la parafrasi del pensiero), sarà necessario indicare la fonte
nel seguente modo:

 Tra parentesi: cognome dell’autore che si sta citando


indirettamente, seguito dalla data di pubblicazione del testo
citato. (Autore data)
 Qualora si riscriva pedissequamente il testo dell’autore, è
necessario aggiungere dopo la data di pubblicazione la virgola
(oppure due punti) e il numero della pagina dove si trova il
passo citato, racchiudendo il testo tra virgolette (“” o

22
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
«»). (Autore data, p.X) oppure (Autore data: X)

Ad esempio:
Smith (1986, p.4) ha argomentato “…non è mai possibile sapere
tutto… [ma] si può sostenere che un’approfondita conoscenza
dell’economia sia raggiungibile da tutti gli studenti”.
Per alcuni il benchmark rappresenta un fastidioso termine
anglosassone che aumenta il grado di confusione nel mercato
degli investimenti (Smart 2000).
Gli studi di Dow (1964), Musgrave (1968) e Hansen (1969) ci
portano ad affermare che…

 Nel sistema all’americana le note servono soltanto a veicolare


informazioni di carattere non bibliografico e per fornire
puntualizzazioni specifiche.
 Se gli autori del lavoro sono due, si mettono entrambi i cognomi,
uniti da «&» o da «e». Qualora gli autori del lavoro siano più
di due, si mette solo il cognome del primo, seguito da «et al.»
(abbreviazione del latino et alii, che significa «e altri»)
 Qualunque sia lo stile prescelto, è fondamentale fare riferimento
a esso in maniera coerente in tutto il testo.

RIFERIMENTI NEL TESTO


Ogni affermazione fatta nell’elaborato richiede d’essere ben
argomentata e possibilmente in conformità a riferimenti bibliografici di
supporto.
 Se il riferimento è fatto utilizzando la nota a piè di pagina, si
può scrivere: “Sul problema (o sul punto…) si rinvia a Davis,
2002, p. 42”; oppure Cfr. Davis, 2002, p. 42.
23
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

CITAZIONI FUORI CORPO


Citazioni particolarmente lunghe vanno distinte dal testo seguendo i
seguenti criteri:
 spaziatura prima e dopo
 interlinea ridotto
 carattere del testo minore

Ad esempio (citazione con nota a piè di pagina):

… come sostiene infatti Garegnani¹:

Negando la tendenza concorrenziale al pieno impiego del lavoro,


Keynes negava di fatto il principio base di una teoria per cui la tendenza
all’uguaglianza tra domanda e offerta dei fattori produttivi, e in
particolare del lavoro, è quanto determina prezzi nonché dimensioni,
composizione e distribuzione del prodotto sociale.

¹ Garegnani (2007), p.180.


(si tengano presenti anche agli altri esempi sopra riportati)

CITAZIONI NELLE CITAZIONI


Se la citazione riportata contiene un’altra citazione è necessario
renderlo noto evidenziando la citazione interna con virgolette singole.
AGGIUNTE
Se si aggiunge del testo all’interno della citazione occorre inserirlo
tra parentesi quadre.

24
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

OMISSIONI
L’omissione si segnala con i tre punti di sospensione (inseriti tra
parentesi quadre qualora l’omissione non sia alla fine o all’inizio
della citazione).

ABBREVIAZIONI
Esistono uno serie di abbreviazioni di uso consolidato nell’ambito delle
citazioni bibliografiche che sono spesso utilizzate per evitare la
ripetizione di autori, titoli o altre informazioni già citate in precedenza.
Qui di seguito ne riportiamo alcune maggiormente usate:

a. anno
app. appendice
cap. capitolo
cfr. confer (confronta, da non confondersi con “vedi”)
ed. edizione (in inglese questa abbreviazione si usa anche
per indicare il curatore)
e.g. exempli gratia (per esempio)
et al. et alii (e altri)
fig. figura
ibid. ibidem (nello stesso punto), utilizzato nelle note per
riferirsi al testo appena citato.
Id. per indicare lo stesso autore (è sempre con iniziale
maiuscola)
i.e. id est (cioè)
Ivi, ivi per indicare lo stesso luogo con pagina diversa
p., pp. pagina-e
nota nota (sempre per esteso)
trad. traduzione
tav. tavola
vol. volume

25
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

APPENDICE 2-
RISORSE BIBLIOGRAFICHE PRESENTI
PRESSO LA BIBLIOTECA
DI AREA ECONOMICA

La Biblioteca di Area Economica mette a disposizione degli studenti


una vasta serie di fonti bibliografiche e documentali, nelle varie
discipline che caratterizzano i nostri Corsi di Laurea, da quelle
aziendali a quelle economiche, da quelle giuridiche a quelle
matematico-statistiche.

Quali risorse interrogare ?


All’interno della Biblioteca Fonti disponibili altrove
documenti cartacei, risorse elettroniche prestito interbibliotecario (ILL) o
locali e remote accessibili via web document delivery (DD)

RISORSE CONSULTABILI:
OneSearch

E’ la nuova piattaforma tecnologica che sostituisce completamente i


vecchi cataloghi di biblioteca (SBS), la piattaforma per l’accesso alle
risorse elettroniche (ASBe-) e comprende il catalogo collettivo
SBART, una federazione di sistemi bibliotecari degli Atenei toscani
(Università di Firenze, Università di Pisa, Università di Siena, Scuola
Superiore Sant’Anna, Università per Stranieri di Siena)

26
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Quando non si possiede già una bibliografia di partenza e non si


conoscono uno o più autori di riferimento, si parte dalla consultazione
del catalogo OneSearch al fine di potersi creare una bibliografia di
partenza essenziale ma generale. La ricerca può essere condotta
semplicemente digitando ciò che si cerca attraverso la stringa di
ricerca. E’ anche possibile condurre una ricerca avanzata per parole
chiave o sul titolo, o sul soggetto o su tutti i campi del record.

E’ possibile consultare One Search anche da casa accedendo con le


proprie credenziali UNISI ed avendo così a disposizione un ampio
numero di risorse. L’elenco delle risorse OneSearch accessibili da casa
attraverso la homepage di OneSearch è consultabile dal link:
www.sba.unisi.it/home/lista-delle-risorse-disponibili-da-casa

27
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Banche dati bibliografiche


Le banche dati sono archivi elettronici d’informazioni di tipo
bibliografico (citazioni di libri, riviste, atti di congressi, letteratura
grigia, tesi etc.) o di tipo fattuale (dati statistici, bilanci, analisi di
mercato etc.). Esse sono utili per effettuare ricerche su un particolare
argomento, per verificare una citazione bibliografica incompleta o
incerta, per trovare dei dati etc., il tutto compatibilmente con la
copertura tematica, geografica e temporale che ciascuna delle banche
dati consultabili offre.
Impostando una ricerca su OneSearch il motore di ricerca va ad
interrogare anche le banche dati, ma è anche possibile utilizzare una
risorsa in particolare, digitando il suo nome o utilizzando il menu
“banche dati” accessibile dalla homepage di OneSearch.
Elenco delle banche dati di interesse Aziendale, Economico,
Giuridico, Statistico
 Aida  JSTOR
 Bankscope1  Lexis - Nexis
 Business Source  OECD iLibrary2
Complete  Orbis
 Darwinbooks –  Pluris – Wolters-Kluwer Italia
ebooks Il Mulino  SCOPUS
 EconLit with Full  Web of science-ISI
Text
 Eikon-Datastream
 Essper
 Heinonline
 Il Foro italiano
 Il Sole 24 Ore
 Ius Explorer -
Giuffrè

1 2
Si chiamerà Orbis Bank Focus a partire dal Momentaneamente non rinnovata per il 2016.
2017.

28
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

ESSPER

Catalogo collettivo e spoglio di circa 500 periodici italiani di


economia, diritto e scienze sociali, utilissimo per cercare
direttamente la citazione bibliografica di articoli su un certo
argomento.
Mentre, infatti, in OneSearch è possibile unicamente verificare la
presenza nelle biblioteche dell’Ateneo e cittadine di libri
(monografie) e riviste ma non effettuare ricerche su singoli articoli
contenuti all’interno di periodici, ESSPER può proprio essere
usata per fare ricerche per parole del titolo dell’articolo o per nome
dell’autore. Si tratta di una ricerca già più specifica che consente
di accedere a informazioni bibliografiche non contenute nei
normali cataloghi.

Come si accede a ESSPER?


Attraverso una semplice ricerca googlelike su OneSearch, oppure
attraverso il menu “Banche dati” accessibile dalla homepage di
OneSearch.

E-Journals

Per consultare i periodici in versione elettronica disponibili attraverso


la rete d’Ateneo si rimanda alla pagina http://www.sba.unisi.it/
selezionando la sezione “Lista riviste e libri online” dal catalogo
elettronico OneSearch.
Oltre alla lista alfabetica unica per titolo (A-Z) è possibile fare una
ricerca anche per editore o per ambito disciplinare cui la rivista
appartiene. Il pulsante SFX accanto a ciascun titolo consente di
attivare una serie di servizi aggiuntivi alla consultazione della rivista.

29
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Dell’elenco fanno parte unicamente i periodici e gli e-books online. Tra


le risorse elettroniche sono disponibili i più importanti dizionari online
editi da Zanichelli.

• Cambridge Journals Online


• Elsevier Science Direct
• IPSOA Wolters Kluwer
(IPSOA-CEDAM-UTET)
• Emerald
• Giuffrè - periodici
Periodici elettronici

• Il Sole24Ore
(quotidiano e
guide)
• Kluwer Law
• JSTOR
• Oxford University Press
• Palgrave
• Rivisteweb (Edizioni Il Mulino)
• Sage
• Springer
• Taylor & Francis
• Wiley

Banche dati numeriche e statistiche

Direttamente da OneSearch è possibile accedere a una serie di risorse


statistiche prodotte da fonti istituzionali, italiane e internazionali,
liberamente accessibili sul web, cui si aggiungono risorse sottoscritte
dalla Biblioteca riservate ai soli utenti dell’Università di Siena.
30
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Di seguito una rassegna delle principali banche dati numeriche e


statistiche:
AIDA
La banca dati contiene gli ultimi 6/7 anni di bilancio di 200.000
Società di capitale in Italia con un Totale Valore della Produzione
nell’ultimo bilancio depositato pari ad almeno 850.000 Euro.
Accesso: banca dati online, per la cui consultazione occorre rivolgersi
all’Ufficio di Consulenza Bibliografica.

Eurostat
Le Banche Dati Eurostat, prodotte dall’Ufficio statistico dell’Unione
Europea, contengono dati statistici che ricoprono vari aspetti della
vita sociale ed economica dei paesi dell’Unione Europea.
Accesso: Sito consultabile liberamente.

Istat (Sito istituzionale dell’Istituto Nazionale di Statistica)


I dati sono organizzati per argomento (popolazione, famiglia e società,
sanità e previdenza, istruzione e lavoro, industria e servizi etc.) oppure
sono ricercabili in specifiche banche dati (censimenti della
popolazione, statistiche congiunturali, statistiche sul commercio estero
etc.).
Accesso: Sito consultabile liberamente.
OECD iLibrary
Il servizio consente l’accesso online alle seguenti tipologie di materiale
di fonte OECD: Studies (reports), periodici e statistiche.
Non siamo abbonati al materiale: Books e IEA Databases.
Accesso: banca dati on-line, consultabile da tutti i PC dell’Ateneo.
Informazioni dettagliate sulle risorse disponibili in Biblioteca e sui
servizi offerti sono reperibili alla pagina web: www.sba.unisi.it/baec

31
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

APPENDICE 3 –
REGOLAMENTO DELLA PROVA FINALE DEI
CORSI DI LAUREA DELLA SCUOLA DI
ECONOMIA E MANAGEMENT
Studenti immatricolati dall’a.a. 2015-16

Articolo 1
Oggetto e contenuto della prova finale
1. La prova finale consiste nella predisposizione di un breve elaborato
scritto (non oltre 10.000 parole) redatto sotto la supervisione di un
docente relatore, che sarà valutato dalla Commissione della prova finale
senza dissertazione orale.
2.Il lavoro finale (tesi) ha per oggetto la trattazione di un tema specifico
inerente ad una disciplina del corso di studio, che lo studente può
sviluppare anche traendo spunto dall’attività svolta nell’ambito di uno
stage o di un periodo di studio all’estero.
3. L’impegno richiesto allo studente e gli obiettivi di apprendimento del
lavoro finale devono essere coerenti con i crediti formativi ad esso
attribuiti, pari a 3 per tutti i corsi di laurea.
4.La tesi può essere scritta in italiano o in inglese, d’accordo con il
relatore.

Articolo 2
Assegnazione del lavoro per la prova finale
1. Il titolo, i contenuti e la struttura del lavoro finale devono essere
concordati dallo studente con il docente supervisore almeno un mese
prima dell’inizio della sessione prevista per la prova finale.

Articolo 3
Ammissione alla prova finale
1. Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve aver acquisito

32
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
e registrato integralmente i crediti formativi previsti nel piano di studio
dal regolamento didattico del suo corso di laurea, al netto di quelli
attribuiti alla prova finale; deve altresì aver presentato la domanda di
laurea accompagnata da tutta la documentazione richiesta, e depositato
la tesi in formato cartaceo e in formato elettronico presso l’Ufficio
Didattica della Scuola di Economia e Management entro i termini fissati
dal calendario didattico.

Articolo 4
Regole antiplagio
1. La tesi deve essere il frutto del lavoro personale dello studente,
secondo quanto previsto dall’art. 25 dal Codice Etico dell’Università di
Siena. Il docente supervisore ha la responsabilità di verificare
l’originalità dell’elaborato.
2. Qualora sia disponibile specifico software antiplagio, il testo della tesi
presentato in formato elettronico sarà controllato dall’Ufficio Didattica
della Scuola di Economia e Management; la relativa certificazione sarà
trasmessa a cura dell’Ufficio al relatore e al Presidente della
Commissione di laurea.
3. In caso di gravi violazioni, lo studente non sarà ammesso all’esame
finale, fatte salve le eventuali altre sanzioni stabilite dalla normativa di
Ateneo.

Art. 5
Voto di laurea e valutazione della prova finale
1. La valutazione della prova finale è espressa in 110 (centodecimi). La
votazione minima complessiva per il superamento della prova finale è
pari a 66/110 con giudizio non negativo assegnato alla tesi e alla sua
discussione.

2. Il voto attribuito alla prova finale è calcolato come somma dei


seguenti elementi:
a) media ponderata rispetto ai crediti delle votazioni espresse in
trentesimi, rapportata in 110 (centodecimi), alla quale sono aggiunte,
fino ad massimo di 6 punti, le maggiorazioni calcolate in funzione dei
33
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
seguenti profili curriculari:
- studi all’estero (Erasmus/Socrates): 1 punto qualora lo studente abbia
acquisito almeno 8 crediti formativi in un periodo di studio all’estero; 2
punti qualora lo studente abbia acquisito almeno 16 crediti formativi in
un periodo di studio all’estero;
- competenze linguistiche avanzate (limitatamente alle lingue inglese,
francese, tedesco e spagnolo): 1 punto qualora lo studente abbia
acquisito una certificazione internazionale, fra quelle riconosciute valide
dall’Ateneo o una idoneità rilasciata dal Centro Linguistico di Ateneo di
livello B2; 2 punti, per il livello C1.
- tempo di laurea: 3 punti se lo studente discute la tesi entro la sessione
aggiuntiva autunnale del terzo anno di corso; 2 punti, se lo studente
discute la prova finale entro il terzo anno. Il termine per usufruire della
maggiorazione di 2 punti viene prorogato alla prima sessione dell’anno
accademico successivo (sessione di giugno) per gli studenti che abbiano
svolto un periodo di studio all’estero di durata pari ad almeno un
semestre;
- attività di stage e tirocini: 1 punto qualora lo studente abbia svolto uno
stage approvato dal competente Comitato per la Didattica ai fini del
riconoscimento di crediti formativi;
b) un voto assegnato alla prova finale, compreso fra zero (minimo per la
sufficienza) fino a un massimo di 5 punti, che la Commissione assegnerà
avuto riguardo, in particolare, alla padronanza dell’argomento, alla
chiarezza espositiva e alla capacità di argomentare correttamente
dimostrate dal candidato.

3. Su proposta del relatore e all’unanimità la Commissione può


concedere la lode quando si verifichino entrambe le seguenti condizioni:
a) la media ponderata rispetto ai crediti delle votazioni è non inferiore a
28/30; b) la somma degli elementi che concorrono al voto finale è pari
almeno a 111. L’arrotondamento del voto finale è fatto per difetto se la
parte decimale è minore di 0,5, per eccesso se è maggiore.

4. Ai fini del calcolo della media ponderata rispetto ai crediti è assegnato


valore 31 alle votazioni 30 e lode. Non si tiene conto delle votazioni
conseguite negli esami svolti in sovrannumero.
34
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Articolo 6
Commissioni delle prove finali
1. Le Commissioni delle prove finali sono composte da tre commissari,
dei quali almeno uno è il supervisore di una tesi di laurea.
2. Possono far parte delle Commissioni docenti di ruolo (anche di altri
Dipartimenti e di altri Atenei) e docenti a contratto. Almeno due
commissari, fra cui il Presidente, devono essere docenti di ruolo della
Scuola di Economia e Management.
3. La nomina delle Commissioni spetta al Direttore del Dipartimento
titolare o, per i corsi di studio in contitolarità, al Direttore del
Dipartimento di riferimento.
4. E’ dovere dei docenti essere presenti puntualmente alla procedura di
valutazione delle Commissioni delle prove finali per cui siano stati
nominati. In caso di gravi motivi, un Commissario può chiedere al
Direttore del Dipartimento di riferimento di essere sostituito,
proponendo il nome di un docente disponibile a svolgere le sue funzioni
nella Commissione dell’esame finale.
5. Al fine di garantire un’equa ripartizione del carico di lavoro legato
alla partecipazione alle commissioni di laurea, almeno uno dei membri
di ogni commissione deve essere scelto con criteri che garantiscano una
corretta rotazione dei docenti. A tale scopo, l’Ufficio Didattica della
Scuola di Economia e Management predisporrà e aggiornerà
sistematicamente un apposito registro della partecipazione alle
commissioni di laurea.

Articolo 7
Comunicazione dei risultati
1. Il voto di laurea conseguito, nonché la data ed i dettagli organizzativi
delle cerimonie di proclamazione di cui al successivo art. 8 saranno resi
pubblici nei giorni immediatamente successivi alla discussione della
tesi.
2. Lo studente può ottenere certificati di laurea anche nel periodo che
precede la cerimonia di proclamazione.

35
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
Articolo 8
Proclamazione
1. Le cerimonie di proclamazione sono presiedute dal Direttore del
Dipartimento titolare (o da suo delegato), ovvero dai Direttori dei
Dipartimenti contitolari (o da loro delegati), alla presenza di laureati,
familiari ed amici.

36
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

PROMEMORIA DEL LAUREANDO


1) CONSEGNA DOCUMENTI
Nei termini indicati dal calendario “sessioni esami di laurea” affisso
presso le Segreterie dei Dipartimenti (DEPS, DISAG) e visionabili
anche sul sito della SEM:
(http://www.sem.unisi.it/it/didattica/calendari-e-orari), il laureando
dovrà consegnare allo sportello della segreteria studenti alcuni
documenti scaricabili dalle pagine on line dell’Ufficio Studenti e
Didattica. Si invita lo studente a consultare il sito della SEM ove al link
http://www.sem.unisi.it/it/notizie/lauree-e-antiplagio è disponibile la
seguente documentazione:

1) Modulo assegnazione tesi


2) Promemoria per il laureando laurea triennale SPERIMENTALE
3) Promemoria per il laureando laurea TRIENNALE
4) Promemoria per il laureando MAGISTRALE
5) Domanda di laurea triennale SPERIMENTALE
6) Domanda di laurea triennale
7) Domanda di laurea quadriennale specialistica magistrale
8) Guida al sistema antiplagio per le tesi di Laurea e Laurea Magistrale
nella SEM

I documenti sono diversi a seconda che lo studente abbia concordato


con il docente la procedura di laurea tradizionale che prevede la
discussione della tesi di fronte ad una commissione di tre membri da
svolgersi nel rispetto delle date stabilite dal calendario didattico (si
rinvia al documento sub 3) ovvero la procedura di laurea sperimentale
che non prevede tale discussione (si rinvia al documento sub 2)

37
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

DOCUMENTI DA CONSEGNARE
1. MODULO DI ASSEGNAZIONE TESI: entro i termini indicati dal calendario
didattico.

2. INSERIMENTO DELLA TESI SUL SISTEMA TURNITIN:


(http://elearning.unisi.it/moodle/mod/page/view.php?id=15318) Per le modalità
consultare il documento “Guida al sistema antiplagio per le tesi di Laurea e Laurea
Magistrale nella SEM” già segnalato supra al punto 8).

3. MODULO DI DOMANDA DI LAUREA (con marca da bollo del valore di €16,00


compilato dal laureando e firmato dal Docente Relatore), diverso a seconda della
modalità scelta (si rinvia ai punti 5 e 6) Al momento della presentazione della
domanda di laurea, la carriera deve essere chiusa e l’iscrizione regolare.

4. LIBRETTO UNIVERSITARIO (solo se rilasciato al momento


dell’immatricolazione/iscrizione o denuncia in caso di smarrimento)

38
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

2) PRESENTAZIONE TRADIZIONALE DEGLI ELABORATI

Entro 5 giorni dalla discussione della tesi, il laureando dovrà


presentare presso la segreteria studenti:

 n. 4 copie degli elaborati della tesi (con rilegatura a caldo).


 Una delle copie, obbligatoriamente stampata fronte-retro, deve
essere depositata presso l’Ufficio Studenti e Didattica.
 Le altre tre, dopo essere state timbrate come copie conformi,
saranno consegnate direttamente dal laureando al Relatore e agli
altri due componenti della Commissione d’esame finale.

Insieme agli elaborati, il laureando dovrà presentare:

5. LIBERATORIA DELLE PENDENZE DELLA BIBLIOTECA.

6. COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO “ALMALAUREA” al link


www.unisi.it/percorsi/studente ed invio della ricevuta ad
almalaurea@unisi.it. La mancata compilazione non consente di portare a
conclusione le procedure della domanda di laurea.

39
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

A. NON VERRANNO ACCETTATE DOMANDE DI LAUREA INVIATE


PER POSTA

B. NON VERRÀ ACCETTATA DOCUMENTAZIONE INCOMPLETA O


PRIVA DEI SEGUENTI DATI:
I. FIRMA DEL DOCENTE RELATORE/CORRELATORE;
II. INDICAZIONE DELLA MATERIA DELLA TESI;
III. TITOLO DEFINITIVO DELLA TESI.

C. IL LAUREANDO CHE INTENDE RINUNCIARE A PRESENTARSI


ALLA SESSIONE DI LAUREA, DOPO AVER PRESENTATO
DOMANDA, DEVE DARNE TEMPESTIVA COMUNICAZIONE
SCRITTA ALLA SEGRETERIA STUDENTI TRAMITE POSTA
ELETTRONICA ALL’INDIRIZZO didattica.sem@unisi.it OPPURE
PRESENTANDOSI DIRETTAMENTE IN SEGRETERIA

D. NEL CASO DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI LAUREA


PER SESSIONI SUCCESSIVE, IL LAUREANDO DOVRÀ
PRESENTARE DI NUOVO LA DOCUMENTAZIONE
SOPRAINDICATA

40
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
EGNARE
PROMEMORIA DEL LAUREANDO -
PROCEDURA DI LAUREA SPERIMENTALE

Dal novembre 2014 gli studenti iscritti ad un corso di laurea possono


scegliere, per il conseguimento del titolo, la procedura di laurea
sperimentale.

La procedura di laurea sperimentale consiste nella presentazione della


domanda di valutazione dell’elaborato finale (chiamata da questo
momento “domanda di laurea sperimentale”) e dell’elaborato stesso,
senza discussione della tesi: la commissione di laurea valuterà
l’elaborato, attribuendo il voto finale di laurea, senza che lo studente
debba discutere la tesi di fronte ad una commissione.

La domanda di laurea sperimentale può essere presentata in qualsiasi


giorno lavorativo e di apertura al pubblico dell’Ufficio Studenti e
Didattica.

Il giorno di conseguimento del titolo di laurea viene fissato al ventesimo


giorno lavorativo successivo alla presentazione della domanda di laurea
sperimentale (devono essere calcolati venti giorni lavorativi,
considerando non lavorativi i giorni di chiusura programmata
dell’Ateneo).

Dal 2 novembre 2014 la scelta della modalità di laurea non è revocabile:


gli studenti che scelgono di laurearsi con la modalità sperimentale non
potranno più accedere alla modalità di laurea tradizionale e viceversa.

La scelta della modalità di laurea è definita con la presentazione della


domanda di laurea sperimentale.

41
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE PER LA PROCEDURA DI LAUREA


SPERIMENTALE

Stessi punti 1-6 della presentazione della laurea triennale


tradizionale, ma:
7. Modulo assegnazione tesi almeno un mese prima della consegna
della domanda di laurea.

8. Carriera chiusa alla consegna della domanda di laurea.

9. Consegna di una copia dell’elaborato stampata fronte/retro e


rilegata a caldo.

NON VERRANNO ACCETTATE DOMANDE DI LAUREA


SPERIMENTALE:

- Inviate per posta.


- Senza allegati (mod. Network alumni/mod. richiesta tesi di laurea
/attestazione assenza pendenze con la biblioteca).
- Senza la firma del relatore, materia della tesi, titolo della tesi.

Lo studente può rinunciare, entro quattro giorni dalla consegna della


domanda di laurea.

In questo caso la lettera motivata della rinuncia alla laurea deve essere
inviata dal Relatore, all’Ufficio Studenti e Didattica, all’indirizzo

42
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
tesilaurea@unisi.it

Il Relatore è tenuto, altresì, ad informare i membri della Commissione


di Laurea, se nominata.

La procedura di Laurea Sperimentale dovrà essere rinnovata.

43
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~

Esami di laurea 2016/2017- Corsi di laurea triennali

Sessione invernale a.a. 2016-2017:


dal 19 al 28 aprile 2017
Consegna assegnazione tesi: entro il 20 febbraio 2017
Presentazione domanda di laurea: dal 27 febbraio al 20 marzo 2017
Consegna elaborati entro il 5 aprile 2017

Sessione estiva:
dal 12 al 24 giugno 2017
Consegna assegnazione tesi: entro il 12 aprile 2017
Presentazione domanda di laurea: dal 19 aprile al 12 maggio 2017
Consegna elaborati: entro il 30 maggio 2017

dal 10 al 22 luglio 2017


Consegna assegnazione tesi: entro il 9 maggio 2017
Presentazione domanda di laurea: dal 16 maggio al 9 giugno 2017
Consegna elaborati: entro il 26 giugno 2017

Sessione autunnale:
dal 23 al 28 ottobre 2017
Consegna assegnazione tesi: entro il 23 agosto 2017
Presentazione domanda di laurea: dal 31 agosto al 22 settembre 2017
Consegna elaborati: entro il 9 ottobre 2017

Sessione invernale:
dal 19 al 28 aprile 2018
Consegna assegnazione tesi: entro il 19 febbraio 2018
Presentazione domanda di laurea: dal 26 febbraio al 19 marzo 2018
Consegna elaborati entro il 5 aprile 2018

44
~ Guida alla realizzazione della Relazione finale ~
Scadenze generali (perentorie):
Carriera chiusa (tutti i crediti – con l’eccezione di quelli previsti per la
prova finale – devono essere stati conseguiti e registrati): alla
presentazione della domanda di laurea

Per ogni candidato la data dell’esame di laurea verrà stabilita in ciascun


periodo su indicazione del relatore. Il calendario delle sedute di laurea
verrà pubblicato sul sito della Scuola di Economia e Management.

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