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INDICE:
1- Progettazione
2- Posa in opera
3- Manutenzione
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PROGETTAZIONE
Si tratta di un rivestimento esterno isolante di pareti verticali. Come tale esso ha il duplice
scopo principale di fornire, senza alcuna operazione successiva alla sua posa, una
durevole finitura esterna di qualificazione estetica e di protezione dell’involucro edilizio,
unita ad un sostanziale miglioramento del suo isolamento termico.
Le principali caratteristiche positive dei sistemi in genere di rivestimento isolante esterno
sono:
- l’eliminazione dei ponti termici e delle patologie conseguenti, grazie alla continuità
dello strato isolante;
- l’incremento dell’inerzia termica dell’involucro edilizio;
- la protezione degli elementi strutturali dagli agenti termici aggressivi;
- la riduzione delle mobilità dell’involucro, determinate dalla temperature e
dall’umidità dell’aria e dall’irraggiamento solare;
- la creazione di uno schermo alla permeazione di acqua meteorica;
- la riqualificazione del comfort ambientale interno senza riduzione delle superfici
abitabili;
- il miglior comportamento dell’involucro alla trasmissione del vapore, in relazione
all’ottimale successione delle stratificazioni;
Le dimensioni dei pannelli sono state realizzate tenendo conto anche dei rispettivi limiti di
comportamento del vento.
I componenti sono distanziati tra loro con uno con uno spazio di 20 mm.( scuretto) sia
vertivalmente che orizzontalmente.
Per rispondere alle esigenze estetiche del caso e tenendo conto del sistema esistente e
necessario rispettare le tolleranze definite in ( +/- 2 mm) dall’asse del modulo per le
sottostrutture in profilati estrusi di alluminio , mentre per l’esecuzione dei pannelli con
rivestimento in Alpolic spessore mm4. le tolleranze sono (+/- 1 mm) dalle misure di
progetto con la condizione degli angoli perfettamente a squadro o nelle graduazione
definite dal progetto..( vedi disegni di progetto).
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Per l’esecuzione dei pannelli di rivestimento oltre a vedere i pannelli già eseguiti allego
manuale tecnico dell’Alpolic e la scheda di sicurezza ,da tenere conto dei diversi modi di
fissaggio e di assemblaggio per ottenere il migliore risultato tecnico e l’esecuzione a
regola d’arte.
Va infine ricordato che nel caso dell’edificio esistente secondo le normative locali SI
ESCLUDE l’aumento di volumetria , pertanto le misure previste nel progetto dell’arc.
BENCINI devono esser rispettate, in particolare la misura definita dai disegni riferita dal filo
della muratura esistente al filo esterno della superficie finita del componente in Alpolic.
NB. La tolleranza di posa e di (mm +/-2).
Comportamento al vento: nelle più correnti condizioni di impiego (pareti esterne verticali
con contatto continuo dei pannelli al supporto), i pannelli sono sollecitati a flessione
soltanto quando il vento provoca una depressione sulla parete. Si dovrà quindi verificare il
pannello come trave con distanza degli appoggi pari alla sua altezza, con carico
uniformemente distribuito agente nel senso che sollecita in trazione il paramento. Se
l’appoggio del pannello è al limite, soltanto in corrispondenza dei giunti orizzontali, la
verifica dovrà essere fatta anche per la condizione di paramento in compressione.
( vdi normative vigenti e capitolato tecnico Arch Bencini)
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Entro questi limiti anche la sollecitazione nel profilato è sempre contenuta in limiti
ammissibili.
Se eventuali prove di estrazione dei tasselli conducessero ad un valore Z inferiore, il
passo dei tasselli dovrà essere ridotto in proporzione.
Comportamento agli urti: si dovrà verificare se le condizioni di vincolo previste dei pannelli
ne consentono, secondo le indicazioni dell’utenza , l’applicazione nel contesto ambientale
considerato.
Verifica termoigrometrica: di competenza del cliente .
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foto n°1
foto n°1
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SEZIONE ORIZZONTALE SOTTOSTRUTTURA
IN ALLUMINIO FACCIATA EST.
1° : RILEVARE LA PARTE PIU SPORGENTE VERSO L’ESTERNO
2° SPESORARE TRA LA MURATURA E LE STAFFE DI FISSAGGIO PER LA
PIOMBATURA.
3° VEDI DISEGNO TAV, X1
2- POSA IN OPERA
La posa in opera dei pannelli … è effettuata da due squadre di operai, che devono
lavorare insieme sull’impalcato; più coppie sono proponibili soltanto per applicazioni
estese, dove ciascuna coppia possa operare indipendentemente e senza interferire nel
lavoro delle altre. Per l’addestramento di operai qualificati è in generale sufficiente una
giornata di dimostrazione e applicazione guidata.
Mano d’opera ausiliaria è utile per assicurare la continuità del lavoro di posa, alimentando
il materiale ai posatori e preparando gli eventuali pannelli tagliati a misura.
Il lavoro di posa può essere eseguito in qualunque condizione di temperatura, umidità,
sole, vento, pioggia, compatibilmente con le esigenze fisiche degli operatori.
I posatori devono disporre degli strumenti (metro, livella, filo a piombo e laser) necessari
per impostare e portare avanti il lavoro con l’accuratezza necessaria; per il fissaggio dei
profilati sono poi necessari un trapano elettrico per i fori dei tasselli e martello e avvitatore
per il loro fissaggio.
Il lavoro di elevazione può essere eseguito sia usufruendo di ponteggi fissi di tipo
tradizionale, sia di trabattello mobile o di piattaforma elevatrice mobile; la scelta dipenderà,
oltre che dalle disponibilità locali, anche dalle dimensioni e conformazione dell’opera e dai
limiti e condizioni del suolo adiacente alla parete; p. es. la piattaforma elevatrice, che è
l’attrezzature più adatta a questo tipo di lavoro, perché può sempre posizionarsi nel modo
più appropriato e non necessita di altri mezzi di sollevamento, richiede peraltro lungo la
parete una pista piana di sufficiente larghezza e consistenza.
Per il taglio a misura dei pannelli è necessario disporre di una taglierina con disco
diamantato di 3 mm di spessore per taglio a secco, posizionabile da perpendicolare a
parallelo al piano del pannello, con profondità da taglio almeno pari a 1,5 volte lo spessore
del pannello e una corsa di almeno 1,5 m.
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In cantiere sono disponibili: corrente elettrica monofase a 220 V per le attrezzature portatili
e trifase a 380 V per una potenza adeguata alla altre attrezzature ricordate, aria
compressa, acqua e spazi sufficienti per lo stoccaggio e la movimentazione dei materiali.
I pannelli sono disponibile in parte in cantiere e in parte devono essere costruiti in fabbrica
determinando una movimentazione articolata , e pertanto occorre usare la massima
attenzione per non danneggiare i materiali.
Si consiglia di utilizzare imballaggi su bancali a perdere, racchiusi in un involucro plastico.
Il mezzo più conveniente per lo scarico e la movimentazione di cantiere dei bancali è il
carrello a forche. Se vi sono limitazioni di peso o di altezza imposte dalla struttura o dai
mezzi del cantiere, possono essere forniti bancali con un minor numero di pezzi.
L’eventuale impiego, per la movimentazione dei bancali, di imbracature invece delle forche
deve essere tale da evitare danni agli orli dei pannelli.
Non sovrapporre i bancali.
I bancali dei pannelli possono essere stoccati anche all’aperto, preferibilmente in zona
poco soleggiata se si prevede un tempo di attesa in cantiere superiore a 30 giorni.
L’operazione di posa (v. Tav.XX1) iniziare con il tracciamento accurato della linea di
partenza e il controllo della verticalità degli angoli sporgenti.
Piccole deviazioni di questi ultimi possono essere corretti, nel sistema all’atto del fissaggio
degli appositi profilati; questi devono essere applicati prima di iniziare la posa dei corsi, in
quanto essi, insieme all’allineamento di partenza, definiscono il piano di posa.
Per la correzione di deviazioni più consistenti si dovrà studiare di volta in volta la soluzione
più conveniente..
Le deviazioni dalla verticale degli angoli rientranti sono invece di solito facilmente
mascherabili.
Si inizia quindi con l’applicazione del profilato di partenza, con il passo dei tasselli previsto
dal progetto, aggiustato in modo che ciascuna barra non abbia estremità libere maggiori di
1/5 del passo.
Il fissaggio di questi e dei successivi profilati avviene forando contemporaneamente il
profilato ed il supporto; si introduce quindi il tassello e si fa avanzare la vite. I tasselli
standard per calcestruzzo e muratura piena hanno una vite-chiodo premontata, che viene
fatta avanzare a percussione, evitando colpi troppo violenti o mal diretti, che potrebbero
deformare il profilato.
Segue l’inserzione dei pannelli nel profilato, nel senso prescritto dal progetto, avendo cura
di controllare ciascun pannello al momento della posa, onde evitare che venga inserito
qualche pannello danneggiato nel maneggio o per latri motivi (la sua sostituzione
successiva, pur fattibile, è tuttavia, se possibile, da evitare); i pannelli eventualmente
scartati per qualche difetto locale, possono essere impiegati dove si richiedono pezzi di
minore misura.;
L’orizzontalità dei giunti dovrà essere controllata ogni 2-3 corsi.
Il lavoro viene completato con la pulizia del rivestimento, così da evitare che vi restino
aderenti polveri, detriti o impronte prodotti dalle operazioni di foratura, taglio, maneggio in
genere. L’operazione si effettua nel modo più conveniente con una idropulitrice, ma
spesso sono sufficienti stracci o spugna umidi.
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3- MANUTENZIONE
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SPECIFICHE TECNICHE
CAPITOLO I
Tutte le opere dovranno essere eseguite in conformità delle normative vigenti, anche se
non esplicitamente richiamate in questo capitolato speciale e di eventuali norme che
dovessero essere emanate successivamente.
L'esecuzione di tutti i lavori, sia a misura che a corpo, verrà condotta con la massima
precisione, conformemente ai disegni e alle prescrizioni dei Capitolati, non che alle
disposizioni che verranno impartite dagli organi tecnici dell'Amministrazione.
L'impresa appaltatrice ha l'obbligo di osservare tutte le migliori pratiche dell'arte e della
tecnica costruttiva.
Si elencano qui di seguito le principali norme e leggi di cui si fa riferimento sia per la
qualità e provenienza dei materiali che per il modo di esecuzione delle opere, fornitura e
prestazioni:
lavoro DA ESEGUIRE NEL RISPETTO DELLE NORME DELLO STATO DI malta E DEL
CAPITOLATTO REDATTO DALL’ ARCH, BENCINI
Tutti i materiali dovranno essere della migliore qualità nelle rispettive loro specie,
senza difetti, ed in ogni caso con qualità e pregi uguali a quanto è prescritto nel
presente capitolato. S'intende che la provenienza sarà liberamente scelta dall'assuntore,
purché a giudizio insindacabile della Direzione, i materiali siano riconosciuti accettabili.
L'impresa appaltatrice è però obbligata a notificare in tempo utile alla Direzione dei
lavori, ed in ogni caso 15 giorni prima dell'impiego, la provenienza dei materiali per il
regolare prelevamento dei relativi campioni da sottoporre, a spese della Impresa
appaltatrice, alle prove e verifiche che la Direzione ritenesse necessarie prima di
accettarli.
Le prove potranno essere ripetute anche per i materiali della stessa specie e della
stessa provenienza, sempre tutte a spese dell'Impresa stessa, ogni volta che la
Direzione dei Lavori lo crederà opportuno.
I materiali che in generale non fossero riconosciuti idonei saranno rifiutati e dovranno
essere allontanati immediatamente dal cantiere a cura e spese dell'Impresa.
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Per l'accettazione dei materiali, oltre alle disposizioni e leggi richiamate nel presente
capitolato o le altre che potranno essere successivamente emanate,
Alluminio
Leghe leggere
La lega dovrà corrispondere ad una di quelle previste dalle norme di unificazione: UNI
3596-66; UNI 3571. Lo stato di fornitura e gli eventuali trattamenti anodici saranno
prescritti dal Direttore dei Lavori, se non altrimenti disposto.
Zinco
Lo zinco dovrà corrispondere per qualità e prescrizioni alle norme UNI 2013, UNI 2014,
UNI 4201 e UNI 4202.
Zincatura
Per la zincatura dei profilati di acciaio per costruzione, oggetti fabbricati con lamiere
non zincate di qualsiasi spessore, oggetti fabbricati con tubi, tubi di grande diametro
curvati e saldati insieme prima della zincatura ed altri oggetti di acciaio con spessori
maggiori di 5 mm., recipienti fabbricati con lamiere non zincate di acciaio di qualsiasi
spessore con o senza rinforzi di profilati di acciaio, minuteria od oggetti da centrifugare,
oggetti fabbricati in ghisa, in ghisa malleabile ed in acciaio fuso, dovranno essere
rispettate le prescrizioni della norma di unificazione UNI 5744-66. Per la zincatura dei fili
di acciaio vale la norma di unificazione UNI 7245-73.
Se non altrimenti disposto dovrà essere impiegato filo zincato di classe P per ambiente
aggressivo e M per ambiente normale così come definiti ai punti 3.1 e 3.2 della UNI
7245-73; è vietato per l'esterno l'impiego del filo zincato di classe L.
Acciaio inossidabile
E' previsto l'impiego dei seguenti tipi di acciaio inossidabile, di cui vengono indicate le
corrispondenze approssimative con le leghe considerate dalla norma di unificazione UNI
6900-71, acciai legati speciali inossidabili resistenti alla corrosione e al calore.
Nomenclatura Nomenclatura
secondo AISI secondo UNI
Serie 300 301 X 12 CrNi 17 07
302 X 10 CrNi 18 09
304 X 5 CrNi 18 10
316 X 5 CrNiMo 17 12
Serie 430 X 8 Cr 17
Il tipo acciaio inossidabile da impiegare sarà prescritto nelle singole voci di fornitura.
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CAPITOLO II
I criteri di esecuzione dei lavori dovranno essere rispondenti alle norme tecniche di
buona costruzione stabilite dalle leggi vigenti.
Effettuata la consegna dei lavori, prima di dare inizio alla esecuzione delle opere
previste nell'appalto, l'Impresa dovrà procedere alla verifica dello stato dei lavori
eseguiti e del cantiere, ed entro dieci giorni dalla data del verbale di consegna dovrà
segnalare le differenze che vi avesse riscontrato.
Trascorso detto termine senza che l'Impresa abbia fatto osservazioni, le
indicazioni dei documenti suddetti si intenderanno da essa definitivamente accettati
come invariabili per la valutazione dei lavori.
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