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34 29 AGOSTO 2010 CULTURA LA DIFESA DEL POPOLO

RADIO WEB

RADIOBUE
VA A VENEZIA
E SI CIMENTA
CON
Il microfono insegue
I CONTENUTI
VIDEO anche l’immagine
Una palestra universitaria
di comunicazione giovane
A
foso pomeriggio
estivo; nello studio
radiofonico man-
cano quattro mi-
nuti all’inizio della diretta e
i conduttori discutono gli
ultimi dettagli della scaletta:
tra poco andrà in onda “Sili-
con Box”, un programma
sulla tecnologia. Giorgio
Maggiolo, 21 anni, è il con-
duttore e ideatore della tra-
smissione; Francesco Zitelli,
stessa età, è collegato allo
studio via Skype, il pro-
gramma per telefonare via
internet: a lui tocca il ruolo
di “spalla”, il compito cioè
di alleggerire la trasmissio-
ne con qualche battuta. Av-
vicinandosi alla diretta l’at-
mosfera, prima tranquilla,
diventa sempre più freneti-
ca; i microfoni “a gelato”
pendono dai loro supporti,
c’è giusto il tempo per l’ulti- la webradio dell’università Q U E S TA È R A D I O B U E
ma prova audio. Finalmente di Padova: una realtà tra le
va in onda la sigla; qualche più grandi in Italia. L’am-
piccola papera, dettata dal-
l’emozione, ma poi la mez-
z’ora di programma fila via
liscia.
biente è vario: diversi i ra-
gazzi in stage e gli stranieri
in Erasmus, molti però ven-
gono soprattutto dal corso
Una voce da scaricare a piacere
L’atmosfera è allegra ma
professionale, tutt’altro che
goliardica. RadioBue fin dal
suo esordio ha voluto essere
una vera radio, non un gio-
di laurea in comunicazione.
Tra questi c’è Maria Chiara
Muglia, 22 anni, al primo
primo anno di specialistica:
«Ho iniziato quest’anno
Q uesta è RadioBue (www.ra-
diobue.it), la webradio
dell’università di Padova: per
ascoltarla c’è bisogno non
del classico apparecchio radio, ma
sere ascoltati perfino in Nuova Zelan-
da. E poi c’è il podcasting, su cui pun-
tiamo molto: sul web è difficile farsi
seguire in diretta».
Il podcasting è fondamentale soprat-
(200 podcast scaricabili).
Ma una radio che si rispetti è informa-
zione e soprattutto musica. Quest’ulti-
ma è il regno di Enrico Bassi, 25 anni:
«Abbiamo anche qui una nostra speci-
chino per bambini. E si no- scrivendo le news per il no- piuttosto di una buona connessione tutto per una radio che vuole essere fica linea editoriale: noi siamo non
ta subito che questi ragazzi tiziario e per il sito, adesso internet. I programmi possono essere culturale e didattica, e infatti una par- profit, non siamo obbligati a passare
di vent’anni, investiti di un sono caporedattrice. Mi oc- seguiti in diretta oppure scaricati per ticolarità di RadioBue sta proprio nel- musica commerciale per bisogno di
ruolo, si sentono importanti cupo soprattutto di cultura: essere riascoltati in un secondo mo- la sinergia con gli insegnamenti uni- ascolti oppure per accordi pubblicita-
e vogliono dare il meglio. eventi musicali, cinema e mento (il cosiddetto podcasting). Ra- versitari, un’esperienza unica in Italia: ri. Cerchiamo di dare spazio alle alter-
Giorgio studia informatica fotografia». dioBue è nata dai laboratori didattici «C’è una grande differenza tra regi- native, con un’attenzione specifica ai
all’università di Padova ed è Un’esperienza sicuramente del corso di laurea in comunicazione, strare le lezioni e mettere in piedi una giovani e al territorio, in particolare
alla sua prima esperienza in importante per il curricu- ma da allora ha fatto strada; Luca vera radio didattica – dice Claudia alle band emergenti».
radio: «L’emozione c’è sem- lum, ma che già ora sta do- Cancellara, 24 anni, è uno dei giovani Malfitano, 26 anni, segretaria di reda- Insomma, nella sua pur breve esisten-
pre quando accendo il mi- nando qualche soddisfazio- pionieri: «Ho iniziato andando in di- zione – Noi ci siamo imposti di man- za il giovanissimo team della webradio
crofono: è il bello della di- ne: «Quest’anno seguiremo retta su Radio Cooperativa, fine dare in onda solo contenuti pensati – età media intorno ai 25 anni – è già
retta, va come va. Di questa la mostra del cinema di Ve- 2007; facevano la rubrica sportiva del specificamente per la radio: un esem- diventato un piccolo fiore all’occhiello
trasmissione mi piace tutto: nezia attraverso un format mercoledì, poi abbiamo iniziato Viva pio è il question time prima dell’esa- per l’ateneo patavino, coronato anche
soprattutto il fatto di dover giornaliero in cui parleremo Radio Bue. Le web radio si stanno me, una trasmissione di massimo 20 da premi e riconoscimenti nazionali,
approfondire ogni settimana dei film della giornata e del- diffondendo sempre di più: se ne può minuti in cui il professore risponde al- come quello di “Miglior format ra-
un nuovo argomento per le conferenze stampa; fare- fare una in tre secondi, bastano un le domande poste direttamente dagli diofonico universitario dell’anno”, vin-
poi doverlo raccontare a mo anche dei contenuti vi- computer e due programmini gratuiti; studenti. Oppure chiediamo al docen- to lo scorso maggio dal programma
persone che non hanno una deo, che trasmetteremo at- poi la qualità è un’altra cosa, e la diffu- te di scegliere degli argomenti da ap- “La Bocca del Trickster” al festival
preparazione specifica». traverso il sito di RadUni, il sione effettiva anche. Internet ha co- profondire prima dell’esame». delle radio universitarie di Perugia.
Giorgio e Francesco sono network nazionale delle ra- munque dei vantaggi: uno è l’abbatti- Nello scorso anno accademico questo Piccola dimostrazione che anche da
solo due degli oltre cinquan- dio universitarie». mento dei costi; c’è inoltre il fatto che serivizio è stato utilizzato da 2500 stu- noi i giovani, solo ne abbiano la possi-
ta studenti che collaborano pagina di la frequenza fm è limitata territorial- denti universitari di cinque facoltà bilità, possono condurre iniziative con
stabilmente con RadioBue, Daniele Mont D’Arpizio mente, mentre a noi è capitato di es- dell’ateneo divisi per 17 insegnamenti professionalità e preparazione.

“ B - U E ” , L A T R A S M I S S I O N E P I Ù A S C O LTATA L E N O V I T À
Da quest’anno si collauda
L’Europa si unisce nell’ascolto la collaborazione teatrale

Q uest’anno è stato
“B-UE” il pro-
gramma più ascol-
tato e scaricato di
RadioBue; in esso si analiz-
all’estero. “B-UE” è, prima
di tutto, un invito all’inte-
grazione.
Che cosa vuol dire il suo
nome?
ciprocamente semplice-
mente raccontandosi».
Come è nata la collabo-
razione con RadioBue?
«All’inizio quasi per caso:
A parte i nuovi format, la
grande novità di
quest’anno è che
RadioBue collaborerà con due
teatri di Padova per avvicinare
za il fenomeno dell’immi- «Il nome si può leggere mi sono laureata in giornali- gli studenti al palcoscenico; in
grazione, in particolare ru- all’inglese “Be Ue”, cioè es- smo all’università di Iasi, particolare l’emittente
mena, da un diverso punto sere europei, oppure come ma in Italia fino ad allora padovana ha stretto la
di vista: quello delle perso- acronimo dello slogan “Ba- ero riuscita a collaborare collaborazione con il Teatro
ne comuni, che per defini- sterebbe unire l’Europa”. solo col giornale in lingua stabile del Veneto, nella
zione non fanno mai noti- Con l’aiuto delle testimo- rumena Gazeta romanea- persona del nuovo direttore
zia. Ideatrice e conduttrice nianze delle persone che ho sca e con l’associazione Co- Alessandro Gassman, e con il
è Mihaela Chirvasa, ventot- invitato, ho provato ad ana- lumna. Per me è stato il pri- Teatro de l’inutile per il premio
to anni, giornalista con lizzare il complesso feno- mo contatto con una testata “L’inutile del teatro 2010”. La
all’attivo numerose collabo- meno dell’emigrazione. Si giornalistica in Italia; in Ro- radio universitaria e l’Mpx
razioni tra Romania e Italia. tratta di un’esperienza per- mania in radio si lavorava rinnoveranno inoltre la
Quali sono le caratteri- sonale, che ognuno vive a ancora con il nastro: non zione con la voce o sbaglia- collaborazione per la rassegna sul cinema classico “EC
stiche del programma? modo suo; eppure, secondo avevo mai fatto un montag- re la pronuncia. Dall’altra Classic”; per il resto RadioBue continuerà a seguire le vicende
«La trasmissione è articola- me, stranieri e anche italia- gio o curato uno spazio ra- parte però ho ricevuto tanta che riguardano il mondo dell’università in generale e quelle
ta in una serie di interviste ni possono aiutarsi molto diofonico da sola. L’inizio è disponibilità, e la mia inten- dell’ateneo patavino sul versante dei temi cari alla comunità
con diversi personaggi, stra- tra di loro, dandosi forza, stato molto difficile: a parti- zione è di continuare que- accademica: protesta contro il ddl Gelmini, tasse universitarie
nieri che lavorano in Italia e coraggio, ottimismo: posso- re dagli aspetti tecnici fino sta collaborazione finché e il nuovo sistema informatico UniWeb.
italiani con esperienza no insomma arricchirsi re- alla paura di tradire l’emo- sarà possibile».

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