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Il ruolo dellenergia sessuale nei miti

cosmogonici egizi: alcune osservazioni


sul benben
22 MARZO 2014 / ORIENTALISTICAMENTE

1.1 Il bnbn, la piramide, lobelisco ed i culti


solari dellAntico Regno

Nella mitologia egizia, col termine benben si


indica la collina primordiale dalla quale ebbe
inizio la creazione del mondo, ma anche una
pietra o un obelisco venerato nella citt di
Eliopoli. Una delle primissime attestazioni del
termine egizio bnbn risale ai Testi delle
Piramidi, per la precisione alla formula 600:
Parole da dire: O Atum-scarabeo, tu ti innalzi
in qualit di collina: tu sei sorto in qualit di
bnbn nella Casa della Fenice, presso la citt di
Eliopoli.

Risulta, inoltre, sicuramente suggestiva la


presenza di Eliopoli e della cosiddetta Casa
della Fenice. Eliopoli fu infatti il centro propulsore di quei culti solari che a partire
dalla IV dinastia cominciarono a conoscere una crescente diffusione nellEgitto
faraonico. Laffermazione e la diffusione di tali culti pu essere colta attraverso
alcune evoluzioni architettoniche delle sepolture regali, quali linnovativo
orientamento delle tombe sullasse Est-Ovest quasi ad imitare il percorso del sole
durante il giorno e lo stesso canonizzarsi della tomba a piramide. La stessa
piramide, ma anche lobelisco, dovrebbero dunque essere interpretati come una
solidificazione di un raggio solare, unipotesi suggerita ad Edwards[1] da un altro
brano dei Testi delle Piramidi:
possa il cielo rendere solido il raggio del sole per te, che tu possa innalzarti nel
cielo sotto forma di Occhio di Ra[2].

Non possono non essere citati, infine, i templi solari della quinta dinastia; In queste
peculiari strutture, infatti, lobelisco in qualit di simbolo solare giocher un ruolo
fondamentale.

La relazione tra bnbn ed obelisco che vede nel primo un probabile prototipo del
secondo stata evidenziata pi volte dagli studiosi e sembrerebbe avvalorata
dallattestazione del termine bnbn determinato con lo stesso segno solitamente
adoperato per rappresentare lobelisco. Si tenga presente, a tal proposito, che il
termine egizio per denominare il pyramidion era bnbn.t , ovvero il femminile
di bnbn[3]. altamente probabile, inoltre, lesistenza di un vero e proprio culto
tributato ad una pietra bnbn, collocata presso il tempio di Eliopoli. la Casa della
Fenice citata nella formula 600 doveva essere, infatti, la parte del tempio nella
quale era custodita la pietra-feticcio [4].
1.2 Il benben come meteorite?
Secondo alcuni autori, il benben potrebbe essere identificato con un meteorite[5].
Si tratta di unipotesi piuttosto suggestiva e che troverebbe interessanti paralleli con
diversi contesti culturali, si pensi, ad esempio, alla Qaaba, pietra sacra dellislam,
la quale fu sicuramente oggetto di un culto pagano ben prima dellavvento di
Maometto. In generale, Il culto di betili risulta particolarmente diffuso in tutta
larea mediterranea. Sulle coste dellEgeo, ad esempio, numerose pietre sacre
vennero associate alla figura di Zeus. Merita sicuramente menzione, a tal proposito,
il famoso omphalos del tempio di Apollo a Delfi che per gli antichi Greci
rappresentava il centro delluniverso[7]. Anche in questo caso gli studiosi hanno
supposto unorigine meteorica, proposta che tuttavia rimane valida esclusivamente
sul piano teorico dal momento che non risulta supportata da dati
archeologici[8]. Per quanto riguarda il caso del benben egizio, se da un
lato risulta attestato il termine biA col significato di ferro meteorico, non
assolutamente verificato che tale accezione fosse attiva gi nelle fasi pi antiche
della storia egiziana, non sarebbe dunque possibile associare la pietra bnbn di
Eliopoli ad un meteorite[6].
1.3. Etimologie e giochi di parole
Alla luce della connessione tra bnbn, Eliopoli ed i culti solari dellAntico Regno,
non sono mancate interpretazioni che abbiano associato tale termine al verbo wbn,
il cui significato indicherebbe lidea di splendere e di sorgere in riferimento al
sole[9]. Non un caso, quindi, se nel brano dei Testi delle Piramidi
precedentemente analizzato, il termine bnbn sia messo in relazione proprio con
questo verbo, creando uno dei quei giochi di parole che costituirono un elemento
basilare della speculazione teologica dellAntico Egitto.
Se per molti egittologi lassonanza tra bnbn e wbn risulta avvalorata da uneffettiva
derivazione etimologica, non sono mancati, in realt, studiosi che abbiano cercato
di ricondurre la radice di bnbn ad altri significati. A tal proposito deve essere
menzionato Baines, per il quale la connessione sarebbe da ricercare con il
verbo bn[10], Il cui significato esprime lidea di gonfiarsi e versare,
concetti che possono essere associati anche alla sfera sessuale ed indicare
lerezione e leiaculazione maschile[11]. Risulta sicuramente significativo, inoltre,
sottolineare lesistenza di alcune attestastazioni nelle quali il termine bnbn
determinato con il membro maschile in erezione nellatto di eiaculare [12].
4.Il Benben e lorigine del mondo nei Testi delle Piramidi
Letimologia proposta da Baines risulta piuttosto interessante e pu suggerire
nuove chiavi interpretative riguardo alcuni importanti concetti delle cosmogonie
egizie. Rimanendo nellambito dei Testi delle Piramidi lattribuire un significato
fallico al termine bnbn potrebbe ad esempio risultare illuminante per comprendere
le meccaniche, la funzione e il significato di alcuni miti cosmogonici egizi inerenti
ai primi istanti del mondo creato. Si tratta di fatti descritti nella formula 600 e nella
formula 527:

Formula 600 a:
Dd mdw itm xprr qA-n=k m[13] qAA

1652 b: wbn-n=k m bnbn m[14] Hw.t-bnw m iwnw

1652 c: iSS[15]-n=k m Sw tf[16]-n=k m tfnw.t

1653 a: wd-n[17]=k a.(wy)=k HA=sn m a(.wy) kA wn kA=k im=sn

Parole da dire: O Atum-scarabeo, tu ti sei innalzato come collina primordiale: tu


sorgi come il Benben presso il tempio delluccello Benu nella citt di Eliopoli; Tu
hai espettorato Shu, tu hai sputato Tefnut ed hai posto le tue braccia dietro di loro
imitando il gesto del simbolo Ka, in modo da tale che potesse esistere in loro la tua
forza vitale.

Formula527

1248 a: Dd mdw itm pw[18] xpr m[19] iwsAw[20] irf m iwnw

1248 b: wd-n=f Hnn=f m xfa=f

1248 c: ir=f nDm mt im=f

1248d: msty sn.ty Sw Hna tfnw.t

Parole da dire: Atum colui che viene in esistenza assumendo le sembianze di


colui che ha il pene eretto ad Eliopoli, egli ha afferrato il suo fallo con il proprio
pugno e ha raggiunto il piacere per mezzo del suo membro e cos sono nati i due
gemelli, Shu e Tefnut.

I due brani possono essere considerati come diverse varianti di un medesimo


episodio: il sorgere della collina primordiale e la nascita di Shu e Tefnut ad opera
del demiurgo Atum. Nella formula 600 ci avviene attraverso gli umori del naso e
della bocca, nella formula 527, invece, dallo stesso seme del dio. Risulta chiara ed
evidente, ad ogni modo, la volont di connettere la nascita dei due gemelli a dei
liquidi fuoriusciti dal corpo del demiurgo. Non viene dato alcun cenno, per, alla
nascita o alla comparsa dello stesso Atum.

Lassenza di questo elemento potrebbe essere spiegata con la natura stessa dei Testi
delle Piramidi i quali, alla stessa stregua delle altri grandi opere religioso.funerarie
egizie, non costituivano una narrazione conclusa e coerente del patrimonio
mitologico, quanto piuttosto un insieme di formule magiche al cui interno
possibile riscontrare diversi cenni ad episodi mitici.

Il problema della comparsa di Atum accennato nei Testi dei Sarcofagi e pi


precisamente in una glossa dove si afferma che il Nun ed Atum siano in realt la
stessa cosa. Risulta evidente per come il Nun esprima il concetto
dellindifferenziazione originaria sotto forma di acque primordiali, mentre Atum sia
una divinit dallaspetto antropomorfo. La personificazione risulta una differenza
fondamentale e non trascurabile rispetto allindeterminatezza che intrinseca allo
stesso concetto di Nun.

Tuttavia, se si accetta il significato fallico del termine bnbn proposto da Baines, si


potrebbe supporre che ad un certo punto dalle acque primordiali sia emerso il
membro eretto di Atum e che questo sia da identificarsi con lo stesso bnbn e con la
stessa collina primordiale qAA. La comparsa, o per meglio dire linnalzarsi
dellattributo maschile per antonomasia dalle acque del Nun avrebbe quindi
permesso la personificazione di Atum e di conseguenza la separazione di
questultimo dal Nun.

4. Immagini a confronto: benben come simbolo dell inizio del tempo e dello
spazio
Il gioco di parole con il verbo wbn rimane comunque fondamentale, anche se non
avvalorato da una reale derivazione etimologica. Il cogliere assonanze nel suono
delle parole e vedere in ci uno strumento per cogliere profonde verit un
meccanismo fondamentale ed importantissimo del pensiero religioso egizio. Il
problema da analizzare, dunque, non stabilire se in una fase antichissima della
storia egiziana, molto poco documentata, il bnbn avesse un valore solare piuttosto
che sessuale e ricavare quindi il suo autentico significato originario a cui solo in
seguito se ne sarebbe accostato un altro; risulta infatti pi proficuo partire dal
presupposto che nella fase sto
rica che si presa in considerazione entrambe le metafore risultino attive e
descrivano, sotto diversi punti di vita, lo stesso fenomeno. Si tenga presente,
inoltre, che il verbo wbn, non si riferisce semplicemente allo splendere del sole,
ma, come ha dimostrato Lacau, si riferisce al sorgere dellastro al mattino, ovvero
allinnalzarsi del disco solare sullorizzonte, in opposizione a Htp, che
indicherebbe, invece, il tramonto, il posarsi del sole sullorizzonte occidentale, e
a psD, lo splendere del sole allo zenit[21].
Anche in assenza di una reale derivazione etimologica, rimane innegabile la
connessione semantica col significato di alzarsi, sollevarsi, innalzarsi. Non sarebbe
dunque da escludere che gli antichi egizi intravedessero nell erezione maschile e
nel sorgere del sole due misteriosi ed inspiegabili movimenti dal basso verso
lalto la manifestazione della medesima forza invisibile che avrebbe scatenato la
nascita del mondo. E sotto questo punto di vista utile rifarsi anche allaltra
immagine ben attestata nelle cosmogonie egizie: quella del fiore di loto che
emerge dal Nilo. Lanimphaea coerulea infatti un fiore acquatico che presenta la
peculiare caratteristica di inabissarsi lievemente al tramonto del sole, per innalzarsi
al mattino dischiudendo i propri petali.
La doppia connotazione, solare e sessuale del benben potrebbe essere interpretata,
inoltre, in un modo ben pi profondo. Il bnbn, infatti, potrebbe rappresentare il
simbolo dellinizio delluniverso per come lo si conosce, ovvero il principio dello
spazio e del tempo. Il bnbn sarebbe dunque il primo luogo fisico, il colle
primordiale, da identificarsi con il fallo eretto di Atum che emerge dal Nun; ma
sarebbe anche lalba primordiale, ovvero linizio del tempo, perch se
il bnbn possiede un significato solare questo significato va circoscritto al sorgere
del sole che ripetendosi ciclicamente ogni giorno non altro che una
manifestazione tangibile dello scorrere del tempo; si tenga presente, infatti,
che wbn.t (termine sicuramente connesso col verbo wbn) indica proprio la prima
ora del mattino[22].
Renata Schiavo

P.S. Il testo qui riportato propriet intellettuale della curatrice del blog. Il testo
pu essere riprodotto, sia interamente che parzialmente, purch venga riportato il
nome dellautrice.

[1] I.E.S. Edwards, The Pyramid of Egypt, ( Hormondworth 1985), pp. 277-278.[2]
Formula 523 dei Testi delle Piramidi.[3] E. Otto, L. A., Vol. I, pp.694-695.[4] E.
Otto, L. A., Vol. I, p.695.[5] Meltzer, Edmund S., Indirect Evidence for the
Identification of the Benben as a Meteorite?, Discussions in Egyptology 54 (2002),
81-83.[6] Lipotesi di Meltzer, infatti basata su una talatat originaria di Amarna
rinvenuta nel tempio di Karnak, dove il termine biA risulta determinato con lo
stesso determinativo solitamente accostato al termine bnbn. Cfr. Meltzer, Op. Cit.
Bisogna sottolineare, inoltre, che il significato del termine biA come metallo
celeste deriva dallespressione biA n p.t, non attestata prima del Nuovo del Regno
(cfr.W.B., Vol. I,p. 436) , e che altrimenti il suo significato si riferirebbe ad un
materiale metallico non ben accertato, forse rame( cfr. W. B. Vol. I, p.436, 1.). A
tal proposito si veda anche K. P. Oakley, The Diopet of Ephesus, Folklore, Vol. 82,
No. 3 (Autumn, 1971), p. 211: it should be recalled that on rare occasions the
ancients must have encountered actual meteorites and regarded them too as
thunderstones. We may draw this inference from the fact that the earliest known
iron artifacts are nickel-iron of meteoritic origin, and appropriately enough the
ancient Egyptians sometimes referred to iron as the celestial metal (biA n pt) e
nella nota n. 7 della stessa pagina specifica: Dr R. O. Faulkner told the author (in
lit.) that this expression is not recorded before New Kingdom times.[7] K. P.
Oakley, The Diopet of Ephesus, Folklore, Vol. 82, No. 3 (Autumn, 1971), pp. 207-
211[8] Un analisi chimica del Diopete di Efeso, uno dei rarissimi esempi di pietra
sacra giunta fino a noi, ha escluso che fosse ferro meteorico, Ibid. p. 207.[9] E.
Otto, L. A., Vol. I, pp.694-695.[10] J. Baines, Bnbn: Mythological and Linguistic
Notes, Orientalia 39 (1970), 389-404. [11] Ibid. p. 392; per il verbo bn adoperato
nella sua accezione sessuale si veda anche W.B. I, 460, lemmi 5 e 6.[12] Cfr. W.B.
II, p. 459, 10: als eine sexuelle Bettigung (neben dAdA).[13] Si considerata la
preposizione m come preposizione di identit; piuttosto che esprimere il concetto
di Atum che si erge presso la collina primordiale, si voluto sottolineare che la
collina primordiale una manifestazione di Atum.[14] Anche in questo caso m
potrebbe essere una proposizione di identit: Atum si manifesta come bnbn ad
Eliopoli.[15] W.B. I, p. 135, 11.[16] W.B, IV, p.297, 5.[17] W.B. V, p.414,4.[18]
Pw presente solo nel primo testimone(P.)[19] In questo caso la preposizione m
va sicuramente interpretata come una preposizione di identit, in quanto segue un
verbo il cui significato indica lidea di divenire. Cfr. Donadoni, Appunti di
Grammatica Egiziana, (1998), Milano.[20] W.B. I, p. 57, 17.[21] P. Lacau, Le
verbes wbn, pindre , et psD, culminier , BIFAO 69, 1971.[22] P. Lacau, Op.
Cit. p.3.

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