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SCHEDA ILLUSTRATIVA

MANOVRA 2010
MISURE URGENTI IN MATERIA DI STABILIZZAZIONE
FINANZIARIA E DI COMPETITIVITÀ ECONOMICA
(Decreto legge 31 maggio 2010, n.78)

On.Maurizio Bianconi
Vicepresidente Gruppo Parlamentare PDL
Camera dei Deputati
SINTESI DEL DECRETO LEGGE 31 MAGGIO 2010, N.78,
NEL TESTO APPROVATO DAL SENATO IL 15 LUGLIO 2010
(S.2228 – C.3638)

RIUTILIZZO IMPEGNI SPESA NON UTILIZZATI (ARTICOLO 1)


Si prevede il definanziamento delle autorizzazioni di spesa, individuate a rendiconto, totalmente
inutilizzate negli ultimi 3 anni. L'obiettivo è recuperare risorse da destinare al Fondo ammortamento
titoli di Stato.

TAGLIO DEL 10% DELLE SPESE DEI MINISTERI (ARTICOLO 2)


Limitatamente al triennio 2011-2013, una "sforbiciata" lineare del 10% alle dotazioni finanziarie di
ciascun ministero, con ampliamento della flessibilità di bilancio di ciascuna amministrazione, per
far fronte alle eventuali esigenze. I tagli più rilevanti riguardano Economia (-711 nel 2011, -847 nel
2012 e -644 nel 2013), Sviluppo economico (-963, -561, -1.142), Istruzione (-104, -104, -103), per
la gran parte concentrati sulla istruzione scolastica, Difesa (-255, -304, -104), Interno (-118, -120,
-122). Il totale dei tagli è :2011:-2.443; 2012:-2.215; 2013: -2.395. Il Senato ha aggiunto
un’ulteriore previsione, secondo la quale, il Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro
dell’economia, può incrementare con proprio decreto la misura dei tagli, qualora l’intervento non
realizzasse i risparmi previsti.

RIDUZIONI DI SPESA PRESIDENZA CONSIGLIO E BANKITALIA (ARTICOLO 3)


La Presidenza del Consiglio dei ministri, sul bilancio 2010, dovrà raggiungere un risparmio non
inferiore a 7 milioni attraverso una riduzione di posti negli organici dirigenziali. Ulteriori 3 milioni
saranno reperiti dalle strutture di missione e non meno di 50 milioni arriveranno dalla riduzione
degli stanziamenti ai ministri senza portafoglio e sottosegretari. Alla BI, nell'ambito della propria
autonomia, è chiesto, invece, di tener conto dei principi di contenimento della spesa, per il triennio
2011-2013, previsti dal presente articolo. Gli effetti sul fabbisogno si stimano in 45 milioni nel
2010 e 15 nel 2011.

NUOVI SISTEMI DI PAGAMENTO NELLA P.A. (ARTICOLO 4)


Nel quadro della “digitalizzazione della P.A. è promossa la realizzazione di un servizio nazionale
per pagamenti su carte elettroniche istituzionali, inclusa la tessera sanitaria. L'obiettivo è favorire
una maggiore efficienza nei pagamenti e nei rimborsi dei tributi effettuati da parte di enti e
pubbliche amministrazioni a cittadini e utenti. A regime, il processo offrirà al cittadino la possibilità
di ricevere somme mediante accredito su una carta elettronica "istituzionale" già in suo possesso
(come la tessera sanitaria o la carta multi servizi Inps). È previsto un canone a carico del gestore
finanziario del servizio, stabilito nel 20 per cento delle commissioni di interscambio conseguite dal
gestore del servizio per pagamenti diretti effettuati dai cittadini. Il risparmio potenziale è di 82,9
milioni annui.
Ulteriori disposizioni (commi da 4-bis a 4-nonies) definiscono i criteri di iscrizione e di
imputazione ai capitoli di bilancio delle somme relative al cedolino unico, istituito dalla legge
finanziaria 2010 per il pagamento di tutte le competenze del personale pubblico, nonché a dettare -
una specifica disciplina per i pagamenti mediante il cedolino unico per il personale scolastico. Il
risparmio è di 7,6 milioni annui.

SPESE DELLA POLITICA, RIDUZIONE DEI COSTI DEI MINISTRI E DEI SOTTOSEGRETARI, DEI RIMBORSI ELETTORALI
AI PARTITI, DEI COSTI DELLA POLITICA LOCALE (ARTICOLO5)
A partire dal prossimo 1° gennaio, a ministri e sottosegretari, che non siano parlamentari, arriva un
taglio del 10% al trattamento economico complessivo. Attualmente, la misura interessa 9 unità: 2
ministri e 7 sottosegretari. Taglio del 10% anche ai compensi dei componenti gli organi di
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autogoverno della magistratura e del Cnel. Dalla riduzione è escluso il trattamento retributivo di
servizio. Vengono ridotti poi i rimborsi ai partiti politici, riducendo del 10% il contributo di un euro
quale moltiplicatore per il numero di cittadini elettori, e vengono soppresse le quote annuali dei
rimborsi in caso di scioglimento anticipato delle Camere.
Il taglio si applica dal primo rinnovo di Camera, Senato, Parlamento europeo, consigli regionali.
Cura dimagrante anche per i doppi incarichi conferiti dalle Pubbliche amministrazioni a titolari di
cariche elettive: per questi soggetti c'è l'obbligo di percepire solo il rimborso spese e il gettone di
presenza massimo di 30 euro a seduta.
L'articolo detta, infine, tutta una serie di norme per ridurre i costi della politica "a livello locale".
Tra le misure adottate, la soppressione dell'indennità ai consiglieri circoscrizionali, salvo quelli
delle città metropolitane nel limite di un quarto di quanto percepito dal rispettivo presidente, e la
non attribuibilità di qualsiasi forma di retribuzione agli amministratori di comunità montane, unioni
di comuni e organismi territoriali deputati alla gestione di servizi pubblici.

RIDUZIONE DELLE SPESE DI MANAGER E CONSULENTI PUBBLICI (ARTICOLO 6)


E’ prevista una riduzione del 10% di indennità, compensi, gettoni e retribuzioni, comunque,
denominate, corrisposte da Pubbliche amministrazioni, incluse le Autorità indipendenti, ai
componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione e organi
collegiali vari e ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo. La riduzione non si applica al trattamento
retributivo di servizio. Sono esclusi dal taglio le commissioni che svolgono compiti giurisdizionali,
i commissari straordinari del Governo e gli altri commissari straordinari comunque denominati,
nonché: la Commissione indennizzi per le perdite subite dai cittadini italiani nei territori ceduti alla
Jugoslavia nella zona B dell’ex territorio libero di Trieste, nelle ex colonie ed in altri Paesi; il
Comitato di consulenza globale e di garanzia per le privatizzazioni e la Commissione consultiva per
le infrazioni valutarie e antiriciclaggio.
Scatta una cura dimagrante per comitati di gestione e collegi dei revisori, i cui componenti non
potranno superare, rispettivamente, il numero massimo di 5 e di 3. In coerenza con queste misure,
tutte le amministrazioni ed enti inserite nel conto economico consolidato dello Stato (elenco Istat)
dovranno procedere a una riduzione del 10% del compenso dei componenti il consiglio di
amministrazione e del collegio sindacale. Sono escluse da questa norma le società quotate. Devono,
poi, essere ridotte del 20% (rispetto alle spese 2009) i costi per studi e consulenze, con esclusione,
però, di: università, enti e fondazioni di ricerca e organismi equiparati. Bisognerà risparmiare
(sempre -20% rispetto alle spese 2009) su relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e
rappresentanza. La disposizione non si applica agli enti di ricerca, alle ONLUS a agli enti pubblici
economici.
Ogni ministero competente dovrà autorizzare stanziamenti ad hoc per feste ed eventi celebrativi.
Vengono soppresse le spese per le sponsorizzazioni e la diaria di missione all'estero. Si potranno
rimborsare solo le spese effettivamente sostenute (viaggio, vitto e alloggio) per recarsi all'estero. Si
riduce del 50% la spesa per attività di formazione, che dovrà essere svolta (prioritariamente) tramite
la Scuola superiore della Pubblica amministrazione. Da queste riduzioni sono escluse le Forze di
polizia, le F.F.A.A., i Vigili del fuoco ed i magistrati. Meno 20% anche sulle spese per i buoni taxi
e il noleggio autovetture.
Per il comparto sicurezza-difesa non sono previste riduzioni delle spese per l’acquisto,
manutenzione, noleggio e esercizio di autovetture. (comma 14). Si prevede che Ministro della difesa
possa autorizzare il differimento del piano di consegna dei relativi mezzi e sistemi d’arma, senza
nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, e che le economie così ottenute possano
essere finalizzate ad esigenze del Ministero tra cui la realizzazione di alloggi militari di servizio
(comma 21-ter). Ed, infine, sempre all’Amministrazione della Difesa sono state riassegnate le
risorse provenienti dalla rideterminazione, a partire dal 2011, del canone di occupazione degli
alloggi di servizio del Ministero della Difesa dovuto dagli utenti sine titulo (comma 21-quater).
Tutte le amministrazioni pubbliche non possono effettuare aumenti di capitale, trasferimenti
straordinari, aperture di credito, né rilasciare garanzie a favore delle società partecipate non quotate

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che abbiano registrato, per 3 esercizi consecutivi, perdite di esercizio o che abbiano utilizzato
riserve disponibili per il ripianamento di perdite anche infrastrutturali.
Il canone di occupazione dovuto dagli utenti non aventi titolo alla concessione di alloggi di servizio
del Ministero della difesa sarà stabilito sulla base dei prezzi di mercato Sono inoltre disposte misure
per la vendita dei titoli sequestrati alle organizzazioni criminali ed il versamento del ricavato al
Fondo per la giustizia.
Le Agenzie fiscali dovranno versare in entrata l’1% delle proprie dotazioni ed adeguano i propri
ordinamenti ai principi in materia di conferimento di incarichi dirigenziali

SOPPRESSIONE ENTI PUBBLICI INUTILI (ARTICOLO 7)


Chiuderanno i battenti l'Ipsema (previdenza marittimi), l'Ispesl (l'Inail prenderà le relative funzioni)
e Ipost (previdenza postelegrafonici, confluirà in Inps), la Stazione sperimentale per l'industria delle
conserve alimentari, la Stazione sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati dagli
agrumi, il Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale, il Comitato
nazionale italiano per il collegamento tra il Governo e la FAO, l'Ente nazionale delle sementi elette
(ENSE), l'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN), l'Istituto nazionale
delle conserve alimentari.
Si prevede, poi, una riorganizzazione dell'ordinamento degli enti pubblici di previdenza e
assistenza, con tagli, anche, al consiglio di indirizzo e vigilanza. Lo Ias, Istituto di affari sociali,
confluirà nell'Isfol, e l'Enappsmsad, l'Ente nazionale di assistenza e previdenza per i pittori e
scultori, musicisti, scrittori e autori drammatici, nell'Enpals.
Sarà inoltre soppresso l'Isae, prefigurando il passaggio del relativo personale (a tempo
indeterminato) al Ministero dell’economia. La Presidenza del Consiglio dei ministri subentrerà
nell'Ente italiano montagna. E’ ricostituito il consiglio di amministrazione della Sogin spa e quello
della Sace spa. Gli effetti sul fabbisogno sono di soli 2,26 milioni di euro per anno.
Il comma 24 prevede la riduzione del 50% dei contributi dello Stato ad enti. L’effetto è di 31,4
milioni di minore spesa nel 2010 e 26,2 nel 2011. Sono infine attribuite alla Presidenza del
Consiglio dei ministri le funzioni di programmazione economica e finanziaria per gli interventi per
lo sviluppo economico e territoriali, inclusa la gestione del Fondo aree sottoutilizzate, fatta
eccezione per le funzioni di programmazione economica e finanziaria non ricomprese nelle
politiche di sviluppo e coesione. Il ministero per lo Sviluppo economico vigilerà sul Comitato
nazionale permanente per il microcredito. Infine è prevista anche la soppressione dell’ENAM,
l’ente nazionale di assistenza magistrale, nonché dell’Agenzia di gestione dell’Albo dei segretari
comunali.
Per l’anno 2011 il finanziamento dell’Autorità anticorruzione sarà di 2 milioni di euro.

RAZIONALIZZAZIONE SPESE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (ARTICOLO 8)


Si riduce dal 3% al 2% il limite delle spese annue di manutenzione ordinaria e straordinaria degli
immobili in uso ad amministrazioni statali. Sono fatte salve le spese obbligatorie riconducibili al
Codice dei beni culturali e quelle relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. La minore spesa è di
650 milioni per anno.
L'Agenzia del demanio dovrà individuare tutte le soluzioni di affitto di immobili, per uso
governativo, che faranno risparmiare l'Erario. Si dovranno contenere anche i consumi intermedi, del
3% nel 2012 e del 5% a decorrere dal 2013. La Relazione tecnica non rileva effetti ritenendo
opportuno verificare i risultati a consuntivo. Slitta al 31 dicembre 2010 il termine per l'applicazione
delle disposizioni in materia di valutazione dei rischi, con riferimento alla sicurezza nei luoghi di
lavoro.
Gli eventuali rimborsi provenienti dall’ONU per le attività di mantenimento della pace sono
direttamente versati nel fondo per le Missioni di pace. E’ bloccata la rivalutazione del trattamento
accessorio nel pubblico impiego, con un risparmio di 130 milioni annui.
Per il comparto scuola le economie di spesa realizzate (al momento, circa 2 miliardi) per effetto
della manovra 2008 resteranno nella scuola e andranno a valorizzare il personale a decorrere dal
2010.
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E’ istituito un Fondo di 80 milioni per il finanziamento di misure perequative per il personale delle
Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Si è inoltre stabilito che le disposizioni di questo articolo non si applicano agli enti previdenziali ai
quali sono iscritti i soggetti che svolgono attività autonoma di libera professione.

PUBBLICO IMPIEGO E SANITÀ CONTENIMENTO SPESE (ARTICOLO 9)


Per ridurre i costi del lavoro pubblico la misura principale adottata è il congelamento degli scatti
d'anzianità fino al 2013. Una misura che per il comparto Scuola toccherà un docente su 4, con
decurtazioni che potranno arrivare anche a 3mila euro lordi l'anno. Le minori spese sono pari a
175,1 milioni nel 2011, 329 nel 2012 e 494 per ciascuno degli anni successivi. Sono state introdotte
alcune eccezioni quali: conseguimento di eventuali arretrati, di funzioni diverse in corso d'anno,
progressioni di carriera, maternità, malattia, missioni svolte all'estero. Un ulteriore è stato posto al
complesso delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale.
E’ previsto lo stop ai rinnovi dei contratti triennali e si rimodulano gli importi occorrenti per la
stipula (inserendo anche gli oneri riflessi per contributi previdenziali e Irap). Nel periodo di stop ai
rinnovi, continuerà invece a essere erogata l'indennità di vacanza contrattuale.
Per i dirigenti scatterà una riduzione (che però non varrà ai fini previdenziali) del 5% sulla parte
eccedente i 90mila di trattamento economico comprensivo e fino a 150mila euro lordi annui. La
percentuale sale al 10%, per la parte eccedente i 150mila euro annui lordi. Sempre per i dirigenti
diventa possibile, alla scadenza dell'incarico e, anche, senza una valutazione negativa, conferire al
dirigente un altro incarico, pure di valore economico inferiore.
Previsto anche, a un blocco variabile del turn over. E’ la disposizione che determina le maggiori
riduzioni di spesa con -7,9 milioni nel 2011, -65 nel 2012, -230 nel 2013 e quasi 500 milioni a
regime. Sono esclusi polizia, vigili del Fuoco, università. Mentre per il triennio 2011-2013 tutte le
altre amministrazioni ed enti possono assumere entro il limite del 20% del personale cessato dal
servizio, l'anno prima. Per il 2014, tale limite è aumentato del 50% e a decorrere dal 2015, al fine di
rendere strutturali le economie conseguite, viene prevista la sola possibilità di reintegro del turn
over.
Bloccato al 50% della spesa del 2009, l’utilizzo di personale a tempo determinato nella P.A., ad
eccezione degli enti di ricerca.
Per la scuola, viene, poi, confermata la norma che consente di avere, anche per il 2010-2011, lo
stesso contingente di docenti di sostegno, pari a quello in servizio l'anno precedente. Viene, tuttavia,
ammessa una possibilità di deroga, "in caso di particolari gravità". Sbloccata invece la situazione
degli L.S.U. scuola in quanto il Ministero dell’istruzione è autorizzato a prorogare i rapporti
convenzionali in essere.
Il comma 22 dispone che non saranno erogati, per magistrati, avvocati e procuratori dello Stato, gli
acconti né il conguaglio per gli anni 2011-2013. Decorso il triennio, non vi sarà però l’effetto di
trascinamento. E’ stata poi stabilita una riduzione del 15 per cento per l'anno 2011, del 25 per cento
per l'anno 2012 e del 32 per cento per l'anno 2013 della cosiddetta “indennità giudiziaria”; tale
riduzione non opera però ai fini previdenziali. Si specifica quindi che non si applicano a magistrati,
avvocati e procuratori dello Stato né il blocco della retribuzione, nè la disapplicazione dei
meccanismi di progressione automatica dello stipendio e della carriera. Le economie stimate sono di
87,6 milioni nel 2011, 169 nel 2012 e 270 nel 2013. E’ posposto il riordino delle carriere del
comparto sicurezza, con una economia prevista di 421 milioni.
Cura dimagrante in vista anche per il settore sanitario, che avverrà con una riduzione del livello di
finanziamento del SSN di 418 milioni per il 2011 e 1,1 miliardi a decorrere dal 2012.
Limitata infine la facoltà di trattenimento in servizio del personale P.A..; il trattenimento è
equiparato a nuova assunzione. La limitazione non riguarda, per gli anni 2011 e 2012, i capi di
rappresentanza diplomatica.
Nei procedimenti penali a carico del personale del comparto sicurezza la difesa è a carico del Ministero
dell’interno e può essere assunta dall'Avvocatura dello Stato o da libero professionista di fiducia
dell'interessato medesimo.

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ASSEGNO D'INVALIDITÀ (ARTICOLO 10)
Per potenziare i controlli contro i "falsi invalidi", gli istituti della rettifica e della ripetizione,
previsto in ambito Inail, sono estesi anche alla normativa assistenziale relativa all'invalidità civile.
Giro di vite sui medici che certificano false invalidità: saranno soggetti, ferma l'applicazioni delle
norme penali, anche alle disposizioni in tema di false attestazioni o certificazioni.
Le verifiche aumentano dalle 100mila previste per il 2010, alle 250mila annue per gli anni 2011 e
2012. Gli effetti sono valutati in 80 milioni nel 2011, 160 milioni nel 2012 e 220 milioni nel 2013.
In tale ambito l’INPS si avvale delle commissioni mediche delle aziende sanitarie locali, nella
composizione integrata da un medico INPS
Viene riscritta anche la normativa che attesta l'invalidità di un alunno. La certificazione dovrà
venire dalle Aziende sanitarie, attraverso strutture collegiali. Nel verbale, poi, che accerta la
sussistenza della situazione di handicap, deve essere indicata la patologia stabilizzata o progressiva
e specificato l'eventuale carattere di gravità.

ACCERTAMENTI IN MATERIA DI MICRO-INVALIDITÀ DA INCIDENTE STRADALE (ARTICOLO 10-BIS)


Contro le false attestazioni, tese al riconoscimento del risarcimento del danno da parte delle imprese
assicuratrici sono estese a carico dei medici responsabili, le sanzioni penali previste per i casi di
false attestazioni di stati di malattia dei pubblici dipendenti. Le minori spese delle imprese di
assicurazione sono destinate alla riduzione dei premi RC Auto.

CONTROLLO SPESA SANITARIA (ARTICOLO 11)


Si prevede che le regioni sottoposte ai piani di rientro alla data del 31 dicembre 2009 che non
abbiano completato gli interventi strutturali di riorganizzazione del servizio sanitario previsti, pur
avendo garantito l'equilibrio di bilancio, possano portarli a compimento. Le medesime regioni, poi,
entro 15 giorni dall'entrata in vigore della manovra, dovranno stilare un piano completo di
riorganizzazione complessiva delle procedure di pagamento e di smaltimento debiti. Fino al 31
dicembre 2010, si congelano tutte le procedure esecutive, eventualmente in piedi.
Si dettano disposizioni per contenere la spesa farmaceutica, mediamente lo spostamento di un
volume di spesa pari a 550 milioni l'anno dall'aggregato spesa farmaceutica ospedaliera (di cui sono
integralmente responsabili le regioni con conseguente onere a loro carico) a quello della spesa
territoriale, che prevede, viceversa, meccanismi automatici di recupero dello scostamento, con
responsabilizzazione anche delle imprese farmaceutiche. Di conseguenza i 550 milioni sono sottratti
al limite di finanziamento previsto dalla Finanziaria 2010, che poi è re-incrementato di 550 per
tener fede all’impegno di individuare ulteriori risorse aggiuntive per il SSN. La norma riguarda
farmaci che, sebbene collocati attualmente nell'area della spesa ospedaliera, in effetti sono
somministrati ai pazienti a domicilio o in regime ambulatoriale. La predetta riallocazione della
spesa determina un aumento della spesa a livello territoriale, che però le regioni riescono a
recuperare anche tramite il meccanismo del pay-back (un meccanismo automatico a carico delle
aziende farmaceutiche).
In attesa dell’adozione di una nuova metodologia di remunerazione delle farmacie, che sarà
prontamente avviata dall’AIFA sulla base di criteri di riduzione della spesa a carico del SSN,
tracciabilità e remunerazione a prestazione fissa della farmacia, sono rideterminate le percentuali di
ricavo dovute dal SSN (quote di spettanza) ai grossisti e ai farmacisti sul prezzo di vendita al
pubblico dei farmaci di classe A, interamente rimborsati dal SSN. Tale rideterminazione abbassa la
quota dei grossisti al 3 per cento (precedentemente al 6,65 per cento) portando quella dei farmacisti
al 30,35 (precedentemente al 26,7 per cento). Su questa quota il SSN trattiene, ad ulteriore titolo di
sconto sulla quota di spettanza delle farmacie, una percentuale pari all’1,82 per cento sul prezzo di
vendita al pubblico dei farmaci al netto dell’IVA. L’ulteriore sconto non si applica alle farmacie
rurali.
Ulteriori 600 milioni di risparmi sono previsti sulla rimborsabilità dei farmaci di classe A: il SSN
fisserà un prezzo massimo di rimborso per tipologia di farmaco. Farmaci a prezzo più alto saranno
acquistabili solo se l’assistito rimborserà la differenza.

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Si favorisce, infine, l'avvio della diffusione della procedura telematica di trasmissione delle ricette
mediche ed è accelerata la fase transitoria dell’evoluzione della Tessera Sanitaria (TS) verso la
Tessera Sanitaria - Carta Nazionale dei Servizi (TS – CSN), Il Ministero dell’economia ne cura la
generazione e la progressiva consegna.

PENSIONI (ARTICOLO 12)


La modifica dei criteri di accesso alla pensione comporta un risparmio di 360 milioni nel 2011,
2.600 nel 2012 e 3.500 nel 2013. Si modifica il regime delle decorrenze per il pensionamento di
vecchiaia ordinario, prevedendo un nuovo regime per le decorrenze del pensionamento anticipato.
Per i lavoratori dipendenti, si prevede il diritto alla decorrenza del trattamento decorsi 12 mesi dalla
maturazione dei requisiti previsti, mentre per gli autonomi, la soglia sale a 18 mesi. Si dettano, poi,
norme per armonizzare queste norme con le decorrenze delle pensioni dei lavoratori che accedono
alla totalizzazione dei periodi assicurativi.
In particolare, si prevede che i predetti lavoratori accedano al pensionamento con le medesime
decorrenze previste, nel sistema generale, per i lavoratori autonomi. Inoltre, si prevede che in caso
di pensione ai superstiti, la pensione decorra dal primo giorno del mese successivo a quello di
decesso del dante causa. In caso di pensione di inabilità, dal primo giorno del mese successivo a
quello di presentazione della domanda di pensione in regime di totalizzazione.
Queste norme valgono per i lavoratori che avevano in corso il periodo di preavviso alla data del 30
giugno 2010. È prevista una deroga, fino a un massimo di 10mila unità, per i lavoratori beneficiari
di indennità di mobilità, di mobilità lunga o percettori di prestazione straordinaria a carico dei fondi
di solidarietà di settore. Vigilerà l'Inps.
E’ riconosciuto l'obbligo per chi svolge abitualmente l'attività autonoma in ambito commerciale,
dell'iscrizione previdenziale presso la gestione commercianti dell'Inps Il predetto obbligo non è
incompatibile con quello relativo all'iscrizione alla gestione separata Inps per chi svolge attività
professionale o di collaborazione, in quanto, in questo caso, l'imposizione previdenziale insiste su
redditi di diversa natura.
L’indennità di buonuscita per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche sarà erogata in un unico
importo annuale, qualora l'ammontare complessivo, al lordo delle trattenute fiscali, sia
complessivamente pari o inferiore a 90.000 euro, in due importi annuali, qualora l'ammontare sia a
150.000 euro in tre importi annuali, qualora l'ammontare sia pari o superiore a 150.000 euro. La
norma non si applica a chi ha raggiunto i limiti di età entro il 30 settembre 2010. La presa d’atto
della domanda determina l’irrevocabilità della stessa.
Si dispone a decorrere dal 2015 il generale innalzamento dei requisiti per l’accesso ai trattamenti
pensionistici, al fine di adeguarli all’incremento della speranza di vita.
In attuazione della sentenza della Corte di giustizia delle Comunità si dispone l’incremento da 60 a
65 anni dell’età pensionabile delle dipendenti pubbliche con decorrenza di un anno nel 2010 e di
ulteriori 4 nel 2012. Le dipendenti che hanno maturato il diritto alla pensione fino al 31 dicembre
2009 conserva il trattamento precedente. I risparmi sono valutati in 4 miliardi nel periodo 2010-
2020 e affluiscono nel Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, gestito dalla
Presidenza del Consiglio dei ministri e sono destinati ad interventi dedicati a politiche sociali con
particolare attenzione alla non autosufficienza e alla conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare
delle lavoratrici.
Accelerate le procedure di ricongiunzione dei contributi pensionistici, ivi compresi quelli versati a
taluni Fondi previdenziali, al fine di armonizzare le norme previste in materia nei diversi regimi
pensionistici.
Ridotti di 30 milioni l’anno dal 2011 al 2013 i finanziamenti statali agli Istituti di patronato e di
assistenza sociale.

CASELLARIO DELL'ASSISTENZA (ARTICOLO 13)


Il Casellario dell'assistenza sarà istituito presso l'Inps, come banca dati unitaria e generale delle
prestazioni di natura assistenziale erogate su tutto il territorio nazionale. La norma specifica poi
alcuni requisiti reddituali necessari per accedere alle prestazioni previdenziali. Si chiarisce, in primo
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luogo, che le prestazioni sono collegate al reddito, per ciascun anno solare, sulla base del reddito
dell'anno precedente. Si prevede, poi, per i redditi da pensione, che sono a conoscenza dell'Inps, che
vengano presi in considerazione i redditi dell'anno in corso.
Arriva l'obbligo di comunicazione dei dati reddituali da parte dei pensionati agli enti previdenziali,
limitatamente ai redditi per i quali non sussiste l'obbligo di comunicazione all'amministrazione
finanziaria e, pure, la sospensione della prestazione collegata al reddito in caso di mancata
comunicazione nei tempi e modi che saranno stabiliti dai singoli enti.

PATTO DI STABILITÀ, COMUNE DI ROMA, CAMPANIA, TIA (ARTICOLO 14)


Il concorso alla Manovra da parte delle autonomie territoriali, attuato attraverso il Patto di stabilità,
è determinato in 6,3 miliardi nel 2011 (4 regioni, 1,5 comuni, 0,5 regioni a statuto speciale, 300
province). Per gli anni 2012 e 2013 in 8,5 miliardi (4,5 regioni, 2,5 comuni).
E’ introdotto un sistema sanzionatorio per gli scostamenti degli enti dal Patto di stabilità degli enti,
che prevede una riduzione dei trasferimenti erariali in misura pari allo scostamento all’obiettivo.
Agli enti locali virtuosi invece è riconosciuta una deroga al Patto di stabilità, prevedendo
l’esclusione dal saldo dell’anno 2010 dei pagamenti per spese in conto capitale effettuati nel corso
dell’anno.
Sono stati introdotti criteri premiali per il riparto dei tagli tra i vari enti; il taglio è minore per gli
enti che hanno minore incidenza di spese per il personale; per le regioni sono valutati anche il
contenimento della spesa sanitaria e le misure contro i falsi invalidi; per comuni e province gli
indici di autonomia finanziaria. Il riparto avviene nelle Conferenza Stato – Autonomie entro 90
giorni, ma in caso di mancato accordo dispone il Presidente del Consiglio, con criteri proporzionali.
I commi 14-18 intervengono sul debito del comune di Roma. Per attenuare il rosso nel bilancio
capitolino, arriveranno 300 milioni l'anno, a decorrere dal 2011. I soldi in più, potranno essere
reperiti con un'addizionale sui diritti di imbarco dei passeggeri di aerei in partenza dagli aeroporti
romani fino a un massimo di un euro per passeggero, con un aumento dell'Irpef, fino al massimo
dello 0,4 per cento e con di una maggiorazione del canone per l'installazione di mezzi pubblicitari.
Sono stati conferiti maggiori poteri di controllo delle risorse al Tesoro. Un Commissario
straordinario gestirà le addizionali e i piani di rientro dall’indebitamento. E’ istituito inoltre un
Fondo per agevolare i piani di rientro dei comuni dissestati.
Questi soldi dovranno confluire in un apposito fondo ed essere utilizzati solo per ridurre il
disavanzo di gestione dell'ente. Il comune di Roma dovrà poi tagliare poltrone e stipendi troppo alti,
razionalizzare le proprie partecipazione societarie e introdurre un contributo di soggiorno per i
turisti, fino al massimo di 10 euro per notte. Via libera, anche, a valorizzazioni del proprio
patrimonio immobiliare e maggiorazione, fino al 3 per mille, dell'Ici sulle abitazioni diverse dalla
prima casa, tenute a disposizione.
I comuni della provincia dell’Aquila possono escludere fino a 2,5 milioni di euro dal saldo del Patto
di stabilità, se relativi a spese in conto capitale. Altri 2 milioni vanno al riequilibrio dei comuni
dissestati della medesima area.
Per la Campania è previsto l’annullamento di tutti gli atti adottati in violazione del Patto di stabilità.
Il Presidente della regione, nelle vesti di commissario ad acta, adotta un piano di rientro da
sottoporre al MEF. A valere sul FAS la Regione Campania potrà decidere l’acquisto del
termovalorizzatore di Acerra.
Anticipando la riforma delle Autonomie locali si obbligano i comuni con popolazione fino a 5.000
abitanti all'esercizio in forma associata delle funzioni fondamentali. Le Regioni individueranno gli
ambiti ottimali. E’ introdotto un divieto costituire società per i comuni con popolazione inferiore a
30.000 abitanti.
Il comma 33 stabilisce che la Tariffa integrata ambientale è una tariffa e non una tassa (e quindi
paga l’IVA)
Vengono esclusi taluni trasferimenti e spese in conto capitale dai saldi del Patto di stabilità in favore
degli enti che siano stati commissariati per infiltrazioni mafiose nel periodo 2007-2009.

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PEDAGGI AUTOSTRADALI (ARTICOLO 15)
I pedaggi autostradali saranno applicati su tutte le autostrade e raccordi autostradali in gestione
diretta di Anas. Gli importi e le modalità di applicazione dovranno essere decise dal Governo entro
45 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto. Nel frattempo (ma fino al 31 dicembre 2010),
Anas può applicare una maggiorazione tariffaria forfettaria di un euro per le classi di pedaggio A e
B e di 2 euro per le classi 3, 4 e 5, presso le stazioni di esazioni delle autostrade a pedaggio che si
interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali gestiti direttamente da Anas. La norma è
sostanzialmente neutra in quanto il pedaggiamento costituisce un’entrata per l’ANAS al quale
vengono corrispondentemente tagliati i contributi dal bilancio dello Stato.
Si è anche intervenuto in materia di grande derivazione di acqua per uso idroelettrico aumentando le
basi di calcolo dei sovracanoni delle concessioni in favore dei comuni e dei consorzi dei bacini
imbriferi montani, prevedendo che essi possano richiedere energia elettrica in luogo del canone,
modificando le norme sulle gare per le concessioni

DIVIDENDI SOCIETÀ STATALI (ARTICOLO 16)


Si prevede che utili e dividenti realizzati, negli anni 2011 e 2012, da società partecipate e istituto di
diritto pubblico, non compresi nel perimetro istituzionale delle amministrazioni pubbliche, siano
riassegnati, fino a un massimo di 500 milioni di euro, in un apposito Fondo, gestito dal Tesoro.
Serviranno a pagare gli interessi sul debito pubblico.

INTERVENTI SALVA EURO (ARTICOLO 17)


Il consiglio Ecofin di maggio scorso ha previsto un meccanismo di sostegno dell'area euro che
prevede la costituzione di una speciale "società" (special purpose vehicle, Spv), della quale tutti gli
Stati membri saranno azionisti e garantiranno eventuali emissioni di obbligazioni. La norma in
esame autorizza l'Italia ha partecipare al capitale di questa società, prevedendo, per il 2010, uno
stanziamento massimo di 20 milioni di euro.

LOTTA ALL'EVASIONE (ARTICOLO 18)


Prevede la partecipazione dei comuni all'attività di accertamento tributario e contributivo. Tra gli
altri compiti, spicca quello che potranno segnalare a Fisco, Guarda di Finanza e Inps eventuali
irregolarità contributive e fiscali. I comuni sopra i 5000 abitanti costituiranno un proprio Consiglio
tributario, sotto i 5000 abitanti si riuniranno in consorzio per crearlo. Per quanto riguarda l'accesso
dei comuni alle banche dati del Fisco e alle dichiarazioni dei contribuenti, servirà un provvedimento
autorizzativo specifico del direttore delle Entrate. E sale dal 30% al 33% l'ammontare della quota
spettanti ai comuni che hanno contribuito all'accertamento.

IMMOBILI "FANTASMA" (ARTICOLO 19)


Parte un aggiornamento a tappeto del catasto, con l'attivazione dell'Anagrafe immobiliare integrata.
È prevista, poi, l'apertura ai comuni a una gestione "partecipata", con il Territorio, delle funzioni
catastali. Il Territorio, dal canto suo, dovrà concludere entro il 30 settembre 2010 l'individuazione
degli immobili "fantasma", quelli cioè non dichiarati al catasto. Entro il 31 dicembre 2010, i titolari
di diritti reali sugli immobili potranno presentare domanda di aggiornamento catastale.
Dopo tale data, il Territorio attribuirà una rendita presunta a tutti quegli immobili non regolarizzati.
Secondo gli ultimi dati del Territorio, a oggi, su circa 2 milioni di immobili "fantasma", 500mila
stanno "riemergendo" con le procedure previste. Gli immobili restanti se non verranno regolarizzati
(con sanzioni ridotte a un terzo) entro fine anno, si vedranno calcolare una rendita presunta e le
sanzioni saliranno a un terzo del valore catastale.
E’ stata introdotta una modifica alle norme sulle per le procedure di alienazione degli alloggi di
edilizia residenziale pubblica prevedendo che sono utilizzabili procedure di cessione che adottano
strumenti competitivi.

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TRACCIABILITÀ DEI PAGAMENTI (ARTICOLO 20)
Scende a 5mila euro, dagli attuali 12.500 euro, il tetto alla tracciabilità del contante e dei titoli al
portatore, con possibilità di variazione in relazione alla media europea. Riscritte anche le sanzioni,
prevedendo un inasprimento dei valori minimi e massimi riferibili alle infrazioni che superano i
50mila euro. Per le violazioni inferiori a questo importo, scatta una sanzione, in valore assoluto, di
3mila euro.

COMUNICAZIONI TELEMATICHE AL FISCO DELLE OPERAZIONI RILEVANTI IVA (ARTICOLO 21)


Introdotto l'obbligo di comunicare, per via telematica, all’Agenzia delle Entrate operazioni rilevanti
ai fini Iva, di importo pari o superiore ai 3mila euro.

REDDITOMETRO (ARTICOLO 22)


Delega all’Agenzia delle Entrate per riscrivere il catasto sintetico. L'accertamento scatta quando il
reddito dichiarato è inferiore del 20% rispetto a quello accertato in via sintetica dal "redditometro".
Attualmente scatta se inferiore del 25 per cento. Dalla misura si attende una riduzione
dell’indebitamento netto pari a 741 milioni di euro per il 2011, 78 per il 2012 e 814 per il 2013.

CONTRASTO AL FENOMENO DELLE IMPRESE "APRI E CHIUDI" (ARTICOLO 23)


E’ prevista una specifica azione di vigilanza fiscale sulle cosiddette imprese "apri e chiudi". La
norma prevede che le imprese che cessano l'attività entro un anno dall'inizio siano considerate ai
fini delle posizioni da sottoporre a controllo da parte dell'Agenzia delle entrate, della Gdf e
dell'Inps. Lo scopo è quello di assicurare una vigilanza sistematica su queste situazioni a rischio di
evasione e frode fiscale e contributiva. In termini di riscossioni effettive la misura è valutata in 660
milioni per anno.

CONTRASTO AL FENOMENO DELLE IMPRESE IN PERDITA SISTEMICA (ARTICOLO 24)


La disposizione prevede il potenziamento dell'azione di vigilanza fiscale su quelle imprese che si
dichiarano in perdita ai fini delle imposte sui redditi per più di un periodo d'imposta, per le quali è
evidente il rischio di evasione. Sono escluse le ipotesi in cui le perdite sono determinate da
compensi erogati ad amministratori e soci o la società abbia proceduto a contestuali aumenti di
capitale. In termini di riscossioni effettive la misura è valutata in 660 milioni per anno

CONTRASTO DI INTERESSI (ARTICOLO 25)


La norma crea una nuova tassa in quanto prevede l'assoggettamento a ritenuta d'acconto del 10%, ai
fini dell'imposta sul reddito dei percipienti, dei compensi corrisposti mediante bonifici bancari o
postali quali modalità obbligatoria di pagamento per beneficiare di oneri deducibili o per i quali
spetta la detrazione d'imposta (come ad esempio la fruizione della detrazione del 36% edilizio, che
peraltro può essere fruita solo se pagata tramite bonifico). La ritenuta d'acconto sarà operata dalla
banca del beneficiario del bonifico all'atto di accreditamento delle somme. Il versamento delle
ritenute dovrà essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è stata operata
la ritenuta. Un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate individuerà le tipologie di
pagamento interessate e le modalità di esecuzione degli adempimenti relativi alla certificazione e
alla dichiarazione delle ritenute operate. Le maggiori entrate sono valutate in 354 milioni nel 2010,
755 nel 2011, 559 nel 2012.

DOCUMENTAZIONE DEI PREZZI DI TRASFERIMENTO (ARTICOLO 26)


Vengono introdotte misure per aumentare l'efficacia dell'azione di controllo dell'amministrazione
finanziaria sulle operazioni rientranti nella disciplina sui prezzi di trasferimento. Prevista una
documentazione standard per riscontrare la conformità del valore normale dei prezzi di
trasferimento praticati dalle imprese. Si tratta di un adeguamento alle direttive Ocse. Il maggior
gettito è stimato in 650 milioni nel 2011, e 414 per ciascuno degli anni a seguire.

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CONTRASTO ALLE FRODI INTRACOMUNITARIE (ARTICOLO 27)
Adeguamento alla normativa europea in materia di operazioni intracomunitarie con lo scopo di
contrastare le frodi. L'obiettivo è quello di regolare in sede di registrazione ai fini Iva la facoltà di
effettuare operazioni intracomunitarie attraverso un regime di autorizzazione curata dagli uffici
delle Entrate. La relazione tecnica da conto delle sole maggiori entrate IVA nel 2011 valutate in 191
milioni di euro.

MICROEVASIONE DIFFUSA (ARTICOLO 28)


Per contrastare la microevasione diffusa sul territorio l'Agenzia delle entrate eseguirà controlli su
quei soggetti che hanno percepito e non dichiarato redditi da lavoro dipendente e assimilati sui quali
risultano versati contributi previdenziali e non risultano effettuate le previste ritenute. I dati saranno
quindi incrociati con quelli dell’INPS. Si punta anche a un maggior grado di efficienza e di efficacia
delle attività di controllo e di accertamento di massa, de localizzando alcune attività ad apposite
articolazioni dell'Agenzia delle entrate. Il maggior gettito previsto è di 100 milioni nel 2011 e 200 a
decorrere dal 2012.

ACCELERAZIONE DELLE PROCEDURE DI RISCOSSIONE (ARTICOLO 29)


Processo di accelerazione della riscossione delle somme dovute in seguito ad accertamento
dell'Agenzia delle entrate in materia di imposte sui redditi e di Iva. Riduzione dei tempi
intercorrenti tra la notifica degli avvisi di accertamento e quelli di notifica della cartella di
pagamento. La fase che precede l'esecuzione forzata, le nuove modalità e i nuovi termini
impegnano contribuente, Agenzia delle entrate e agente della riscossione al rispetto delle scadenze.
Previste anche modalità di colloquio tra ente creditore e agente della riscossione. L'avviso di
accertamento emesso ai fini delle imposte sui redditi e dell'Iva e il connesso provvedimento
sanzionatorio costituiscono, a decorrere dal 1° luglio 2011, titolo esecutivo all'atto di notifica del
contribuente. Devono contenere l'intimazione ad adempiere, entro il termine di proposizione del
ricorso, all'obbligo di pagamento degli importi indicati. Si stimano maggiori entrate pari a 400
milioni nel 2011, 1.500 nel 2012 e 1.300 nel 2013.

RISCOSSIONE INPS (ARTICOLO 30)


Dal 1° gennaio 2011 il recupero delle somme dovute all'Inps viene effettuata tramite un avviso di
addebito con valore di titolo esecutivo. A pena di nullità l'avviso deve contenere il codice fiscale
dell'interessato, il periodo di riferimento e la causale del credito, gli importi addebitati ripartiti tra
quota capitale e sanzioni, l'agente della riscossione competente
L'avviso conterrà l'intimazione ad adempiere al pagamento entro 90 giorni dalla notifica. Poi
l'agente della riscossione procederà ad esecuzione forzata. In via prioritaria l'avviso sarà notificato
tramite posta elettronica certificata o dai messi comunali o dagli agenti della polizia municipale. Per
i crediti accertati dagli uffici il debitore può proporre ricorso amministrativo contro l'atto di
accertamento non oltre i 90 giorni dalla notifica (inviandolo comunque anche all'Inps). Si stimano
maggiori entrate pari a 120 milioni nel 2011, 180 milioni nel 2012 e 180 nel 2013.

AUTOCOMPENSAZIONE IN PRESENZA DI DEBITO SU RUOLI DEFINITIVI (ARTICOLO 31)


A decorrere dal 1° gennaio 2011 la compensazione dei crediti relativi alle imposte erariali è vietata
fino a concorrenza dell'importo dei debiti, di ammontare superiore a 1.500 euro, iscritti a ruolo per
imposte erariali e relativi accessori, per i quali è scaduto il termine di pagamento. In caso di
inosservanza del divieto sanzione pari al 50% dell'importo indebitamente compensato. È previsto
che la compensazione avvenga per il pagamento, anche parziale, delle somme iscritte a ruolo per
imposte erariali e relativi accessori (le modalità saranno individuate da un decreto Economia).
L'osservanza del divieto di compensazione sarà sotto la vigilanza dell'Agenzia delle entrate e della
Gdf nell'ambito delle ordinarie attività di controllo, anche con specifici piani operativi. La relazione
tecnica stima effetti positivi pari a 700 milioni nel 2011, 2.100 milioni nel 2012 e 1.900 nel 2013.
Sono state introdotte norme finalizzate a consentire la compensazione dei crediti per
somministrazione, forniture e appalti, vantati nei confronti di enti territoriali ed enti del SSN con
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somme iscritte a ruolo dal 1° gennaio 2011; i crediti possono essere compensati con le somme
dovute a seguito di iscrizione a ruolo.

RIORGANIZZAZIONE DISCIPLINA FISCALE DEI FONDI IMMOBILIARI CHIUSI (ARTICOLO 32)


Lo scopo di questa disposizione è quella di arginare il fenomeno dei fondi immobiliari "veicolo",
che utilizzano in modo strumentale i fondi comuni immobiliari a ristretta base partecipativa con
l'obiettivo di godere dei benefici fiscali previsti. Viene modificata la nozione civilistica dei fondi
comuni di investimento immobiliare prevista dal testo unico finanza specificandone la funzione
economica (raccolta del risparmio tra una pluralità di investitori, investimento del patrocinio
raccolto secondo una predeterminata politica di gestione, autonomia delle scelte di investimento
della società di gestione del risparmio). In questo modo i benefici fiscali di applicano ai soli fondi
che gestiscono risparmio diffuso e a quelli diretti a realizzare attività di interesse pubblico. È stato
poi precisato che per le obbligazioni contratte dalla società per conto del fondo, risponde solo il
patrimonio del fondo. Prevista l'esclusione della vigilanza della Banca d'Italia dei fondi destinati a
investitori qualificati. Sarà un decreto Economia a definire le modalità di attuazione delle modifiche
al testo unico. Gli effetti in termini di gettito sono pari a 39 milioni nel 2011 e 29 milioni a
decorrere dal 2012.
Gli atti di liquidazione del patrimonio immobiliare dei Fondi sono stati agevolati fiscalmente sia
sotto il profilo IVA che in quello IRAP, sia per evitare doppie imposizioni a soggetti operanti anche
all’estero e sono stati assoggettati in misura fissa alle imposte di registro, ipotecarie e catastali; si è
disposto infine l’obbligo di applicare il meccanismo del cosiddetto reverse charge.

STOCK OPTION ED EMOLUMENTI VARIABILI (ARTICOLO 33)


Prevista una addizionale del 10% sui compensi corrisposti a titolo di stock option ed emolumenti
variabili che eccedano il triplo degli emolumenti fissi della retribuzione. L'addizionale è prelevata
dal sostituto d'imposta al momento della corresponsione dei compensi. La norma è stata varata in
considerazione degli effetti distorsivi prodotti sul sistema finanziario e sull'economia mondiale dal
riconoscimento di bonus e stock option collegati agli andamenti del mercato ai manager e agli
amministratori di banche e istituti finanziari. Limitati gli effetti sul gettito valutati in 10 milioni di
euro l’anno.

APERTURA O CHIUSURA RAPPORTI CON OPERATORI FINANZIARI (ARTICOLO 34)


Arriva l'obbligo per i non residenti di indicare il codice fiscale per l'apertura o la chiusura di
rapporti continuativi con operatori finanziari.

ACCERTAMENTO SU SOGGETTI CHE ADERISCONO AL CONSOLIDATO NAZIONALE (ARTICOLO 35)


Nuove disposizioni nel procedimento di accertamento nei confronti di soggetti che aderiscono al
consolidato nazionale. L'accertamento è ricondotto a un atto unico, emesso dall'ufficio competente
sulla consolidata interessata dalle rettifiche e notificato anche alla consolidante, al posto dell'attuale
doppio livello di accertamento. Il maggior gettito è valutato in 100 milioni annui

DISPOSIZIONI ANTIFRODE (ARTICOLO 36)


Il ministero dell'Economia dovrà varare una black list dei Paesi dove c'è il maggior rischio di
riciclaggio, di finanziamento del terrorismo e si è assenza di scambio di informazioni in materia
fiscale. I destinatari delle misure del Dlgs 231/2007, di recepimento della direttiva di prevenzione
del riciclaggio, devono astenersi dall'instaurare un rapporto continuativo, eseguire operazioni o
prestazioni professionali con società di cui siano indirettamente o direttamente parte società
fiduciarie, trust, società anonime o controllate attraverso azioni al portatore aventi sede nei paesi
individuati dalla black list. Pesanti sanzioni per chi viola le nuove disposizioni.

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DISPOSIZIONI ANTIRICICLAGGIO (ARTICOLO 37)
Gli operatori economici con sede, residenza o domicilio nei paesi nelle black list sono ammessi a
partecipare alle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture. Anche in deroga ad accordi bilaterali siglati con l'Italia.

INDEBITA PERCEZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE E ALTRE DISPOSIZIONI TRIBUTARIE (ARTICOLO 38,
COMMI DA 1 A 3)
Iniziative per contrastare con maggiore efficacia l'indebita percezione di prestazioni sociali
agevolate, comprese quelle erogate in relazione al diritto allo studio. Previsti scambi informativi fra
Inps, ministero del lavoro. Agenzia delle entrate ed enti che erogano le prestazioni. Gli enti
erogatori dovranno trasmettere all'Inps i dati dei soggetti che beneficiano di prestazioni sociali
agevolate. Prevista la restituzione delle somme indebitamente percepite.

DISPOSIZIONI TRIBUTARIE (ARTICOLO 38)


Sono razionalizzate le modalità di comunicazione all'Agenzia delle entrate dell'elezione di un
domicilio diverso dalla residenza. Disposizioni volte a consentire anche per la notifica delle cartelle
e di altri atti di riscossione coattiva l'utilizzo della posta elettronica certificata. Gli agenti della
riscossione sono autorizzati alla consultazione degli elenchi con gli indirizzi di posta elettronica
certificata.
E’ prevista la possibilità per i cittadini di avvalersi degli intermediari abilitati alla trasmissione
telematica per la richiesta e la ricezione di atti. La registrazione di un atto non formato per atto
pubblico o scrittura privata autenticata è sostituita da una denuncia telematica (la definizione degli
atti per i quali la denuncia telematica si sostituisce alla registrazione sarà definita da un
provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate). Possibilità di rateizzare alcuni pagamenti,
senza interessi, per chi ha un basso reddito da pensione. Possibilità che l'ente che eroga il
trattamento pensionistico trattenga l'importo del canone Rai a rate.
Prevista anche la possibilità da parte degli enti erogatori di pensione di trattenere altri tributi dovuti
ad altri enti, su richiesta degli interessati. Le società beneficiarie del ramo d'azienda relativo alla
fiscalità locale avvenuto ai sensi del comma 24 dell'articolo 3 del dl 203/2005, possono chiedere
dati e notizie necessarie per la riscossione dei ruoli residui agli enti locali che hanno emesso i ruoli.
Modifiche al regime di tassazione applicabile agli enti privati di previdenza e assistenza
obbligatoria. Misure per rafforzare il procedimento di riscossione dell'Inps. Individuate alcune
deroghe agli obblighi di monitoraggio fiscale per i dipendenti pubblici di ruolo che risiedono
all'estero per motivi di lavoro.
Soppresse le disposizioni per accelerare la trattazione delle cause in materia tributaria e
previdenziale; resta invece la disposizione che il giudice, in sede di emanazione del provvedimento
di sospensione, fissi la data dell'udienza di trattazione entro i 30 giorni successivi: la causa deve poi
essere decisa entro i 120 giorni successivi.
E’ stata ampliata la base imponibile IRES per le imprese di assicurazioni ramo vita. Viene a
tale scopo introdotta una percentuale di indeducibilità della variazione delle riserve tecniche
obbligatorie. Le norme hanno effetto, nella misura del 50 per cento, anche sul versamento del
secondo acconto IRES dovuto per il periodo di imposta in corso. Le maggiori entrate previste sono
di 99 milioni nel 2010, 363 nel 2011 e 264 milioni di euro a decorrere dal 2012.
E’ inoltre confermata l’ammissione al 5 per mille degli enti di ricerca scientifica inclusi nell’elenco
2009;
Infine si è stabilito che le prestazioni di servizi effettuate da Poste Italiane s.p.a. non sono soggette
all'obbligo di certificazione fiscale

ULTERIORE SOSPENSIONE VERSAMENTI TRIBUTARI E CONTRIBUTIVI IN ABRUZZO (ARTICOLO 39)


Sono prorogate alcune disposizioni in tema di sospensione degli adempimenti tributari e
contributivi per i soggetti colpiti dagli eventi sismici del 6 aprile 2009 in Abruzzo, nei comuni più
danneggiati identificati con decreto del commissario delegato.

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E’ prorogato al 31 dicembre 2010 il termine della sospensione degli adempimenti e dei versamenti
tributari per i titolari di reddito d'impresa o di lavoro autonomo con volume d'affari non superiore a
200mila euro (la proroga non si applica in riferimento alle ritenute da operare sui redditi diversi da
quelli di impresa e di lavoro autonomo e relativi versamenti).
Prorogata infine per gli stessi soggetti anche la sospensione per i contributi previdenziali e
assistenziali e per i premi Inail. In caso di avvenuto pagamento di tributi e contributi non è previsto
il rimborso.
Rifinanziate le zone franche urbane della regione Abruzzo con 90 milioni di euro
Per tutti gli altri soggetti ci sono disposizioni che chiariscono come la ripresa della riscossione
fiscale contributiva sia prevista dal gennaio 2011; gli importi fiscali e contributivi pregressi sono
rateizzati in 120 rate senza interessi. L’onere è di 617 milioni;

FISCALITÀ DI VANTAGGIO PER IL MEZZOGIORNO (ARTICOLO 40)


Possibilità per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia di
modificare le aliquote dell'imposta sulle attività produttive, con proprie leggi, fino ad azzerarle o a
concedere esenzioni, detrazioni e deduzioni relative alla stessa imposta, in favore delle nuove
iniziative produttive.
Le leggi regionali dovranno rispettare la normativa Ue in materia di aiuti di Stato e gli orientamenti
della giurisprudenza della Corte di giustizia europea. Con Dpcm, d'intesa con ciascuna delle
regioni, sarà stabilito il periodo d'imposta a decorrere dal quale si applicano le disposizioni.

QUOTE LATTE (ARTICOLO 40-BIS)


Si prevede la proroga al 31 dicembre del termine di pagamento delle sanzioni. Il costo è di 5 milioni
di euro. Si è inteso aiutare quelle imprese agricole, particolarmente colpite dalla grave crisi
in atto a seguito della negativa congiuntura internazionale, soggette agli accertamenti in
corso, con riferimento al settore lattiero-caseario, attraverso il differimento dei termini per il
pagamento delle rate, dovute dai produttori, al fine di favorire il ripristino della situazione
economica su livelli precedenti al 1° gennaio 2008.

REGIME FISCALE DI ATTRAZIONE EUROPEA (ARTICOLO 41)


In applicazione della direttiva Bolkestein, che ha l’obiettivo di facilitare la circolazione di servizi
all'interno dell'Unione Europea, nello sforzo generale di far crescere competitività e dinamismo in
Europa e per rispettare i criteri della Strategia di Lisbon, alle imprese residenti in un altro Stato
dell'Unione europea che decidono di intraprendere in Italia una nuova attività economica,
dipendenti e collaboratori compresi, si può applicare la normativa tributaria vigente in uno degli
Stati dell'Unione europea.
È necessario interpellare l'Amministrazione finanziaria secondo la procedura di ruling di standard
internazionale. Le disposizioni attuative saranno indicate da un decreto non regolamentare del
ministero dell'Economia.

RETI DI IMPRESE (ARTICOLO 42)


L'articolo in esame, ampiamente modificato e integrato dal Senato, dispone il riconoscimento, a
favore delle imprese appartenenti ad una rete di imprese, di vantaggi fiscali, amministrativi e
finanziari, compresa la possibilità di stipulare convenzioni con l'ABI. Gli importi fino ad 1 milione
di euro, utilizzati dalle imprese per la realizzazione del contratto non costituiscono reddito tassabile
Con il nuovo contratto di rete, redatto con atto pubblico e iscritto nel registro delle imprese più
imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria
capacità innovativa e la propria competitività sul mercato, obbligandosi, sulla base di un
programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all'esercizio
delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale,
commerciale, tecnica o tecnologica Il contratto può anche prevedere l'istituzione di un fondo
patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestirlo.

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ZONE A BUROCRAZIA ZERO NEL SUD (ARTICOLO 43)
Sono istituite zone a burocrazia zero nel Meridione per favorire nuove iniziative produttive. I
provvedimenti amministrativi – esclusi quelli di natura tributaria – saranno adottati da un
Commissario di Governo, che, se necessario, convoca apposite conferenze di servizi.
Se entro 30 giorni dall'avvio del procedimento non viene emanato alcun provvedimento, questo si
intende adottato nei confronti del richiedente. Se la zona a burocrazia zero coincide con una zona
franca urbana il sindaco concede le risorse previste in favore delle zone franche urbane per la
concessione di contributi alle nuove iniziative produttive.
Le prefetture dovranno dal canto loro assicurare che nella realizzazione dei piani di sicurezza del
territorio sia data priorità alle iniziative da assumere nelle zone a burocrazia zero.

INCENTIVI PER IL RIENTRO DI RICERCATORI (ARTICOLO 44)


Incentivi per il rientro dei ricercatori residenti all'estero. Ai fini delle imposte sui redditi è escluso
dalla formazione del reddito di lavoro dipendente o autonomo il 90% degli emolumenti percepiti dai
docenti e dai ricercatori che tornano a svolgere la propria attività in Italia.
Necessario il possesso di titolo di studio universitario o equiparato, il fatto di non essere
occasionalmente residenti all'estero presso centri di ricerca pubblici o privati o università:
occorrono almeno 2 anni continuativi di lavoro all'estero. La norma è operativa dalla data di entrata
in vigore del decreto di manovra per chi torna in Italia entro 5 anni successivi.

CERTIFICATI VERDI, ABOLIZIONE OBBLIGO RITIRO ECCESSO DI OFFERTA (ARTICOLO 45)


Nel 2010 i CV rimasti invenduti nelle mani dei produttori da fonte eolica, idroelettrica e da
biomasse, con ristoro di 600 milioni delle bollette elettriche saranno riacquistati, mentre dal 2011
gli oneri per il riacquisto saranno ridotti di un terzo.
Accelerata invece la procedura di chiusura anticipata delle Convenzioni CIP6 da fonti assimilate
(rifiuti, scarti di petrolio); invece dei sovraprezzi per l’energia prodotta i produttori CIP6 avranno
un anticipo forfettario relativo a tutto il periodo della convenzione. Le somme risparmiate restano
nella bolletta elettrica ed andranno a costituire un Fondo per la ricerca universitaria.

INFRASTRUTTURE (ARTICOLO 46)


Sono revocati i mutui accesi dalla Cassa depositi e prestiti entro il 31 dicembre 2006, il cui onere di
ammortamento sia a totale carico dello Stato e che alla data di entrata in vigore del decreto di
manovra non siano stati erogati.
Le somme sono destinate al programma di infrastrutture strategiche, con priorità per il
finanziamento del Mose di Venezia, nel limite di 400 milioni.

CONCESSIONI AUTOSTRADALI (ARTICOLO 47)


Differito al 31 luglio 2010 il termine che consente di procedere al tempestivo avvio degli
investimenti infrastrutturali autostradali, mediante l'approvazione per legge degli schemi di
convenzione già sottoscritti. Differita al 30 settembre 2010 la pubblicazione da parte dell'Anas del
bando di gara per la costruzione e la gestione dell'autostrada del Brennero.
Il bando deve prevedere il versamento di 70 milioni di euro l'anno alla Stato da parte del
concessionario a partire dalla data di affidamento e fino a concorrenza del valore della concessione.
Modificata la disciplina del fondo destinato al rinnovo dell'infrastruttura ferroviaria del Brennero.
Sono state introdotte norme per il finanziamento delle infrastrutture aeroportuali, mediante
l’aumento degli oneri dovuti dagli utenti. La norma riguarda i sistemi aeroportuali di rilevanza
nazionale con traffico superiore a otto milioni di passeggeri annui, e nell’ipotesi in cui gli
investimenti si fondino sull’utilizzo di capitali di mercato del gestore. L’ENAC è autorizzato a
stipulare, con le società di gestione aeroportuali, contratti di programma, introducendo sistemi di
tariffazione pluriennale orientati ai costi delle infrastrutture e dei servizi. Si dispone, infine,
un’anticipazione tariffaria dei diritti aeroportuali per l’imbarco dei passeggeri in voli all’interno e
all’esterno del territorio dell’Unione Europea

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PROCEDURE CONCORSUALI (ARTICOLO 48)
Norma per favorire e promuovere l'erogazione di nuovi finanziamenti all'impresa in difficoltà sia da
parte di intermediari bancari e finanziari, sia da parte di soci. Introdotti elementi di flessibilità ed
efficienza nella disciplina degli accordi di ristrutturazione del debito. Sono state introdotte ipotesi
derogatorie di esenzione dai reati di bancarotta, riguardanti le operazioni in esecuzione del
concordato preventivo o di un accordo di ristrutturazione del debito.

ASSUNZIONE DI MAGISTRATI ONORARI (ARTICOLO 48-BIS)


La norma in, introdotta con il maxiemendamento al Senato, autorizza il Ministero della giustizia ad
assumere entro definiti limiti di spesa i 215 vincitori di concorso per magistrato ordinario già
ultimato alla data di entrata in vigore della legge di conversione del provvedimento in esame. La
spesa a regime, è di 19 milioni di euro l’anno ed è coperta con un aumento del 10% del contributo
unificato nei processi civili ed amministrativi.

CHIUSURA DI CONTENZIOSI TRIBUTARI (ARTICOLO 48-TER)


Sono introdotte disposizioni che precisano le modalità di estinzione anticipata di alcune
controversie tributarie pendenti presso la Corte di Cassazione. Occorrerà un’attestazione degli uffici
dell'amministrazione finanziaria comprovanti la regolarità della istanza ed pagamento integrale di
quanto dovuto.

CONFERENZA DI SERVIZI (ARTICOLO 49)


Le modifiche alla legge sul procedimento amministrativo in materia di conferenza di servizi hanno
lo scopo di semplificarne la disciplina, dando un colpo di acceleratore all'adozione del
provvedimento finale; in caso di opera o attività sottoposta anche ad autorizzazione paesaggistica, il
soprintendente si esprime in via definitiva in sede di Conferenza, su tutti i provvedimenti di sua
competenza. L’assenso dell’amministrazione, esclusi i provvedimenti in materia di VIA, VAS e
AIA, si ritiene acquisito se il rappresentante non si esprime in Conferenza; l’Amministrazione
procedente, in caso di VIA statale, può adire direttamente il Consiglio dei ministri; la mancata
partecipazione alla Conferenza, ovvero la ritardata o mancata adozione delle determinazioni sono
valutate ai fini della responsabilità dirigenziale o disciplinare e amministrativa.
Di grande rilievo la riscrittura dell’art. 19 della legge n. 241 del 1990: ogni atto di autorizzazione,
licenza, concessione, permesso o nulla osta, comprese le iscrizioni in Albi o Ruoli per l'esercizio di
attività imprenditoriale/commerciale/artigianale può essere sostituito in alcuni casi da una
segnalazione da parte dell'interessato.

CENSIMENTI (ARTICOLO 50)


È indetto il quindicesimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni e il nono
censimento generale dell'industria e dei servizi e il censimento delle istituzioni no profit, oltre al
sesto censimento dell'agricoltura.
Sarà l'Istat a definire le modalità di selezione e i requisiti professionali del personale a tempo
determinato, le modalità di conferimento dell'incarico di coordinatore e rilevatore, anche con
contratti di collaborazione coordinata e continuativa limitatamente alla durata delle operazioni
censuarie e comunque non oltre il 31 dicembre 2012.

SEMPLIFICAZIONI PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE (ARTICOLO 51)


La semplificazione è adottata con lo scopo di promuovere l'utilizzo di autoveicoli alimentati a
metano che si stanno diffondendo nel Nord Italia. Attualmente in Italia ci sono solo 750 distributori.
Viene prorogato al 31 dicembre 2010 il termine per l’emanazione del decreto ministeriale che dovrà
dettare disposizioni attuative delle modifiche introdotte in materia di autoservizi pubblici non di
linea (taxi e noleggio auto con conducente)

FONDAZIONI BANCARIE (ARTICOLO 52)


16
La disposizione risolve problemi interpretativi in materia di vigilanza sulle fondazioni bancarie.
Viene riconosciuta al ministero dell'Economia la vigilanza di tutte le fondazioni bancarie fino
all'entrata in vigore della nuova disciplina dell'autorità di controllo sulle persone giuridiche e,
successivamente, su quelle che rimarranno titolari di partecipazioni di controllo, diretto o indiretto,
in società bancarie o concorreranno al controllo, diretto o indiretto di queste società attraverso la
partecipazione a patti di sindacato o accordi di qualunque tipo.
Si interviene anche sulla diversificazione del patrimonio delle fondazioni bancarie, aumentando dal
10 al 15 per cento la quota di patrimonio che possono investirsi in beni immobili diversi da quelli
strumentali.

GARANZIE PRESTATE PER ACCEDERE ALLA RATEIZZAZIONE DELLE SOMME DOVUTE A SEGUITO DI
ACCERTAMENTO CON ADESIONE (ARTICOLO 52-BIS)
Si dispone che per ottenere il beneficio della rateizzazione, ove le somme dovute superino i 50.000
euro, necessita una ipoteca volontaria di primo grado per un valore, accettato dall'amministrazione
finanziaria, pari al doppio del debito erariale ovvero della somma oggetto di rateizzazione.

CONTRATTO DI PRODUTTIVITÀ (ARTICOLO 53)


Per l'anno 2011 la quota di retribuzione erogata in attuazione di contratti collettivi (anche aziendali
o territoriali) e correlata a incrementi della produttività, di redditività ed efficienza organizzativa,
all'andamento economico e agli utili d'impresa, è sottoposta a una tassazione sostitutiva dell'Irpef e
delle relative addizionali. E ad uno sgravio dei contributi dovuti dall'impresa e dal lavoratore.
Elevato a 40mila euro il limite reddituale per applicare l'imposta sostitutiva, fermo restando il limite
complessivo di 6mila euro lordi. L'entità dell'agevolazione e dello sgravio saranno stabiliti dal
Governo, entro il 31 dicembre 2011, sentite le parti sociali.

EXPO MILANO 2015 (ARTICOLO 54)


Una quota non superiore al 4% delle risorse autorizzate per l'Expo Milano 2015, destinate al
finanziamento delle opere, può essere utilizzata per far fronte alle spese di funzionamento della
società, ferma restando la partecipazione pro-quota alla copertura delle medesime spese da parte
degli azionisti. Prevista anche una relazione trimestrale per garantire la trasparenza sull'utilizzo
delle risorse.

MISURE SOCIO ECONOMICHE PER LA SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ DI PESCA (ARTICOLO 54-BIS)


In caso di sospensione dell'attività di pesca, sia concesso agli armatori imbarcati su navi da pesca,
ivi compresi i soci lavoratori di cooperative della piccola pesca, un trattamento di importo pari a
quello previsto dalla CIGS in deroga

DIVIETO DI CONTRIBUTI PUBBLICI PER I SERVIZI AUTOMOBILISTICI DI LINEA DI COMPETENZA STATALE


(ARTICOLO 54-TER)
La norma in esame dispone, in conformità con la disciplina comunitaria, che i servizi di trasporto
non possono essere soggetti ad obblighi di servizio pubblico e godere conseguentemente di
compensazioni o altri contributi pubblici. Gli obblighi di servizio sono: obblighi di esercizio,
obblighi di trasporto, obblighi tariffari. L’obiettivo è superamento, degli aspetti restrittivi della
concorrenza ancora presenti nello svolgimento dei servizi di linea interregionali di competenza
statale. Il provvedimento è, infatti, finalizzato alla liberalizzazione del servizio, alla sicurezza dei
viaggiatori, alla qualità dei servizi offerti, al rispetto della normativa in materia di sicurezza sociale
ed alla tutela della concorrenza e della trasparenza del mercato.

DISPOSIZIONI FINANZIARIE VARIE (ARTICOLO 55)


E’ autorizzata la spesa di 36 milioni di euro per il 2010 per la proroga del piano di impiego delle
Forze armate nel controllo del territorio in concorso con le Forze di polizia e per la corresponsione
al personale delle Forze di polizia impiegate nel presidio del territorio insieme al personale delle

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Forze armate di un'indennità pari a quella omnicomprensiva che spetta al personale delle Forze
armate.
E’ previsto un finanziamento di 53 milioni di euro per il 2010 per le spese relative all'istituzione del
servizio militare professionale e all'evoluzione delle spese per la sospensione anticipata del servizio
obbligatorio di leva e disciplina dei volontari di truppa in ferma prefissata.
E’ autorizzata la spesa di 18,5 milioni per il 2010 per le manifestazioni legate alla celebrazione del
150mo anniversario dell'Unità d'Italia. Una quota delle risorse derivanti da maggiori entrate e
minori spese del decreto di manovra è destinata a incrementare il Fondo per interventi strutturali di
politica economica, finalizzate alla copertura della manovra finanziaria per l'anno 2011.
Sono inoltre previsti:
- l’aumento delle imposte sui tabacchi;
- una previsione di spesa relativa alla così detta “mini naja” a decorrere dal 2011;
- l’incremento di 5 milioni euro per le Celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia

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CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO-LEGGE 31 MAGGIO 2010, N. 78, RECANTE MISURE
URGENTI IN MATERIA DI STABILIZZAZIONE FINANZIARIA E DI COMPETITIVITÀ ECONOMICA

RELATORE: ON. GIOACCHINO ALFANO

Il provvedimento si compone di 56 articoli e n. 2 Allegati

PREMESSA
A premessa della lettura dei contenuti della manovra alcune informazioni generali sui conti
pubblici, che possono essere indicativi della decisione del Governo di varare il decreto-legge in
esame:

- Banca d'Italia - Al 31 dicembre del 2009 il debito delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari
a 1.761.191 milioni. A fine 2008 il debito era pari a 1.663.353 (105,8 per cento del PIL). Nel 2009
il fabbisogno complessivo delle Amministrazioni pubbliche è stato pari a 86.490 milioni. Nel 2008
era risultato pari a 48.224 (3,1 per cento del PIL). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori,
il debito delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 94.078 milioni, a 1.650.249. Il debito delle
Amministrazioni locali è aumentato di 3.971 milioni, a 110.929.

- Ispettorato Generale per la Spesa Sociale della Ragioneria Generale dello Stato: migliorano i
conti di Abruzzo, Lazio, Campania e Sicilia, Regioni soggette a Piani di rientro dal deficit sanitario,
che dal 2006 al 2009 hanno proceduto a ridurre la percentuale di disavanzo. Fa eccezione la
Regione Molise che nel 2009 ha visto aumentare il suo disavanzo nel 2009 rispetto al 2006,
passando dal 13,1% al 14,3%. Calabria: in riferimento alla situazione finanziaria della sanità
calabrese emerge nuovamente una condizione di disavanzo che si unisce ad una inattendibilità dei
dati. In tali condizioni è prevedibile che si decida di procedere, secondo le normative previste dalla
legislazione vigente, attraverso una diffida alla Regione, cui dovrà prevedibilmente seguire il
commissariamento.

- Alla Ragioneria generale dello Stato è stato istituito il Comitato per i principi contabili delle
Amministrazioni Pubbliche, previsto dalla Legge di contabilità e finanza pubblica. Il Comitato
cercherà di armonizzare i sistemi contabili al fine di condividere criteri e regole per predisporre
bilanci sempre più trasparenti e confrontabili con l'obiettivo di favorire l'attività di monitoraggio e
controllo dell'evoluzione dei conti pubblici.

- Ministero dell'Economia e delle Finanze - Si è chiusa con l'emersione di 9,2 miliardi di euro e un
gettito di 694 milioni di euro la riapertura delle operazioni di "Rimpatrio dei capitali in Italia". Il
95% dei 9,2 miliardi è costituito da rimpatri in Italia. Il bilancio dell'operazione si chiude così con
un recupero di attività per complessivi 104,5 miliardi di euro (il 98% dei quali costituiti da rimpatri
in Italia) e un incasso per l'Erario di 5,6 miliardi di euro. Nei primi cinque mesi del 2010 si è
registrato complessivamente un fabbisogno di circa 50.100 milioni, inferiore di circa 6.100 milioni
a quello dell'analogo periodo 2009, pari a 56.223 milioni. Il fabbisogno del settore statale del mese
di maggio 2010 è risultato pari, in via provvisoria, a circa 8.100 milioni, superiore di circa 400
milioni rispetto a quello registrato nel mese di maggio del 2009, pari a 7.695 milioni. Il fabbisogno
del settore statale del mese di maggio 2010 include l'erogazione del prestito di circa 2.900 milioni a
favore della Grecia, ai sensi del D.L. 67/2010 relativo alla salvaguardia della stabilità finanziaria
dell'area euro.

CONTENUTI PRINCIPALI

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La manovra a livello nazionale incide su diversi ambiti:
• un contenimento delle spese delle Pubbliche Amministrazioni – in particolare del personale -
con alcune eccezioni come ad esempio: le missioni internazionali e la sicurezza del territorio
• la variazione delle finestre pensionistiche e dell'età pensionabile delle donne nel pubblico
impiego, - il congelamento dei contratti pubblici,
• l'aumento della percentuale di invalidità per l'attribuzione di benefici statali,
• la tracciabilità dei pagamenti - specialmente quelli in contante
• il contrasto all'elusione fiscale, anche attraverso un maggior coinvolgimento dei Comuni - con
vantaggio finanziario per gli stessi a mezzo di un riconoscimento di una quota delle maggiori
somme relative a tributi Statali definitivamente riscossi
• il potenziamento dell'analisi incrociata delle somme dichiarate con i dati dell'INPS,
• il riconoscimento di una fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno al fine di facilitare nuovi
insediamenti produttivi

ANALISI SINTETICA DEGLI ARTICOLI

TITOLO 1. Contiene diminuzioni di spesa per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per i
Ministeri e per la Banca d'Italia.

Articolo 1. Definanziamento delle leggi di spesa totalmente non utilizzate negli ultimi tre anni
Con DPCM sono individuate per ciascun Ministero le autorizzazioni di spesa da definanziarie: le
somme risparmiate sono assegnate al Fondo ammortamento dei titoli di Stato1.

Articolo 2. Riduzione e flessibilità negli stanziamenti di bilancio


Autorizza le Amministrazioni centrali a rimodulare le dotazioni finanziarie tra le missioni di
ciascun stato di previsione, limitatamente al triennio 2011-2013. Le spese rimodulabili sono quelle
non predeterminate legislativamente che sono quantificate tenendo conto delle esigenze delle
Amministrazioni. Dal 2011 la dotazione finanziaria delle missioni di spesa di ciascun Ministero (le
spese modulabili) subiscono una riduzione lineare del 10%, secondo gli importi (espressi in
migliaia di euro) prescritti nell'Allegato 1 del presente provvedimento.
1 La legge 27 ottobre 1993, n. 432, e successive modificazioni, recante Istituzione del Fondo per l'ammortamento dei
titoli di Stato ha istituito questo Fondo con l’obiettivo di destinare i proventi delle operazioni di privatizzazione alla
riduzione del debito pubblico. Attualmente il Fondo è disciplinato dal Capo III del Titolo I (artt. 44-52) del D.Lgs 30
dicembre 2003, n. 396 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di debito pubblico. Le finalità per le quali
possono essere utilizzate le disponibilità del Fondo sono le seguenti: acquisto sul mercato secondario di titoli del debito
pubblico da destinare ad immediato annullamento, in modo da ridurre la consistenza complessiva dei titoli di Stato in
circolazione; rimborso di titoli di Stato in scadenza; acquisto di partecipazioni azionarie possedute da società delle quali
il Tesoro sia unico azionista, ai fini della loro dismissione (modifica introdotta dal comma 182 dell'articolo 2 della legge
n. 662/1996). Ai sensi dell’art. 45, del D.Lgs. n. 396/2003, le risorse finanziarie di cui il Fondo può disporre sono
individuate in:
- titoli di Stato corrisposti dagli acquirenti come prezzo dovuto per la vendita di beni del patrimonio
immobiliare ovvero di partecipazioni dello Stato;
- proventi relativi alla vendita di partecipazioni dello Stato; sono in ogni caso esclusi i proventi derivanti dalle
dismissioni immobiliari;
- gettito derivante da entrate straordinarie dello Stato, nei limiti stabiliti dai rispettivi provvedimenti
legislativi;
- eventuali assegnazioni da parte del Ministero dell’economia e delle finanze;
- proventi derivanti da donazioni o da disposizioni testamentarie, comunque destinate al conseguimento delle finalità
del Fondo;
- proventi derivanti dalla vendita di attività mobiliari e immobiliari confiscate dall'autorità giudiziaria e
corrispondenti a somme sottratte illecitamente alla pubblica amministrazione;
- l'importo fino ad euro 15.493.706.973 a valere sull'autorizzazione ad emettere titoli pubblici in Italia e all'estero
nell’ambito dell’importo massimo pari a 97.610.353.928 euro, al netto dei titoli da rimborsare, stabilito dall'articolo 3,
comma 5, della legge n. 539/1993, recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 1994 e bilancio
pluriennale per il triennio 1994-1996.
20
La riduzione non comprende il Fondo ordinario delle università2 e le risorse per l'informatica, la
ricerca e al finanziamento del 5 x 1.000. Qualora gli effetti finanziari di contenimento delle spese in
materia di impiego pubblico fossero insufficienti, con DPCM si procede ad effettuare ulteriori
riduzione lineare delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa di ciascun Ministero.

Articolo 3. Riduzioni di spesa della Presidenza del Consiglio dei ministri e principi per il
contenimento della spesa della Banca d’Italia

Sono disposte ulteriori riduzioni di spesa da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri:
• almeno -7 mln. di euro attraverso una diminuzione di posti negli organici dirigenziali;
• almeno -3 mln. di euro sui budget delle strutture di missioni;
• almeno -50 mln. di euro sugli stanziamenti per i Ministri senza portafoglio e Sottosegretari,

e da parte della Banca d'Italia, che autonomamente vi provvede, limitatamente al triennio 2011-
2013.

Articolo 4.
Commi 1- 4 Modernizzazione dei pagamenti effettuati dalle Pubbliche Amministrazioni
Per favorire l'efficienza nei pagamenti/rimborsi dei tributi a cittadini/utenti effettuati da Enti e
Pubbliche Amministrazioni, viene promossa la realizzazione di un Servizio nazionale per pagamenti
su carte elettroniche, compresa la Tessera Sanitaria. Spetta al Ministero dell'Economia e delle
Finanze individuare il soggetto gestore del servizio, definire le modalità di utilizzo da parte di
Enti/Pubbliche Amministrazioni che intendono offrire ai propri utenti tale modalità di erogazione
dei pagamenti. Il Ministero dell'economia e finanze individua nel 20% dei pagamenti delle
commissioni di interscambio, conseguite dal gestore del servizio per pagamenti diretti effettuati dai
cittadini tramite le carte, il canone a carico del gestore finanziario del servizio.

Commi 4-bis-4-decies. Disposizioni in materia di cedolino unico per il personale delle


pubbliche amministrazioni.
Comma 4-bis. dispone la non applicabilità, per le Amministrazioni dello Stato che utilizzano
procedure informatiche per il pagamento dei propri dipendenti, delle disposizioni in materia di
stipendi ed altre retribuzioni dettate dall’articolo 383 del R.D. n. 827 del 1924 che disciplina il
regime delle deleghe da parte dei pubblici impiegati, nei confronti di appositi dipendenti del
medesimo ufficio allo scopo incaricati, alla riscossione ed al rilascio di quietanza degli emolumenti.
Per tali dipendenti la delega non è più dunque applicabile.

Comma 4-ter. Dal 1° gennaio 2011 le competenze fisse ed accessorie al personale elle
Amministrazioni centrali dello Stato sono imputate alla competenza del Bilancio dello Stato
dell'anno finanziario in cui vengono disposti i pagamenti.

Comma 4-quater, Comma quinquies. Recano disposizioni relative ai pagamenti delle retribuzioni
fisse ed accessorie dei pubblici dipendenti e gli importi delle competenze fisse ed accessorie
disposte mediante l'utilizzo delle procedure informatiche e dei servizi del Ministero dell'Economia e
delle Finanze.

Comma 4-sexies All'inizio di ogni anno le Amministrazioni pubbliche stabiliscono con Decreto del
Ministro competente una dotazione finanziaria per ogni struttura decentrata/delegata.

2 Questo Fondo costituisce la principale fonte di entrata per le Università statali. Istituito con l'art. 5 della Legge n.
537/93, si compone di 2 parti: una quota base ed una quota di riequilibrio. La quota base viene attribuita
automaticamente alle Università, la quota di riequilibrio è invece assegnata sulla base di parametri quantitativi.
21
Commi 4-septies, octies, nonies. Si stabilisce che il pagamento delle competenze accessorie
spettanti al personale scolastico è effettuato mediante Ordini collettivi di pagamento. Inoltre,
sempre per il comparto scuola, è previsto che all'inizio di ciascun anno viene stabilita per ciascuna
istituzione scolastica una dotazione finanziaria entro i cui limiti le medesime istituzioni
programmano le loro attività. Con Decreto del Ministero dell'Istruzione possono essere disposte
modifiche al regolamento riguardante le Istituzioni generali sulla gestione amministrativa-contabile
delle istituzioni scolastiche.

Articolo 5.
Comma 1 Economie degli organi costituzionali e riduzioni di spesa per trattamenti dei componenti
degli organi regionali
Comma 2 Riduzione del trattamento economico complessivo dei Ministri e dei Sottosegretari di
Stato
Comma 3 Riduzione dei compensi dei componenti degli organi di autogoverno della magistratura e
del CNEL
Comma 4 Riduzione dei rimborsi delle spese elettoralisostenute dai partiti politici
Comma 5 Limiti ai conferimenti per incarichi delle pubbliche amministrazioni
Commi 6-11 Riduzione dei costi della politica locale

Sono proposte riduzioni di spesa pubblica (sia amministrativa, che per il personale, che per gli
incarichi elettivi). Le somme risparmiate per il triennio 2011-2013 vengono assegnate al Fondo
ammortamento dei titoli di Stato.

Le riduzioni riguardano (attraverso anche la modifica del T.U. degli EELL - legge n. 267/2000):
• la Presidenza della Repubblica, il Senato, la Camera dei Deputati, e la Corte Costituzionale,
• le Regioni sui trattamenti economici del Consiglio Regionale, della Giunta e del Presidente;
• i Ministri e i Sottosegretari di Stato che non sono componenti del Parlamento (riduzione del
10% sul trattamento economico a decorrere dal 1 gennaio 2011);
• gli Organi di autogoverno della Magistratura ordinaria, amministrativa, contabile, tributaria,
militare, del CNEL (riduzione del 10% rispetto all'importo complessivo erogato nel 2009,
riduzione che non concerne il trattamento retributivo di servizio e si applica a decorrere dal
1° gennaio 2011);
• l'ammontare di ciascuno dei 4 Fondi relativi ai rimborsi ai movimenti o partiti politici in
relazione alle spese elettorali sostenute per le campagne per il rinnovo del Senato della
Repubblica e della Camera dei Deputati, del Parlamento Europeo e dei Consigli Regionali,
che per ciascun anno di legislatura degli organi stessi è pari alla somma risultante dalla
moltiplicazione dell'importo di 1,00 € per il numero dei cittadini iscritti nelle liste elettorali
per le elezioni della Camera dei Deputati. Tale rimborso, da applicarsi dal prime prossime
elezioni politiche o amministrative, è ridotto nella misura del 10% sull'1 € previsto. Inoltre,
è abrogata la noma che attualmente prevede che il versamento della quota annua di
rimborso è effettuato anche nel caso in cui sia trascorsa una frazione di anno, e che le
somme erogate o da erogare ed ogni altro credito, presente o futuro, vantato dai partiti o
movimenti politici possono costituire oggetto di operazioni di cartolarizzazione e sono
comunque cedibili a terzi;
• ferme restando le incompatibilità previste dalla normativa vigente nei confronti dei titolari
di cariche elettive, lo svolgimento di qualsiasi incarico conferito dalle pubbliche
amministrazioni inclusa la partecipazione ad organi collegiali di qualsiasi tipo, può dar
luogo esclusivamente al rimborso delle spese sostenute. Eventuali gettoni di presenza non
possono superare l'importo di 30 euro a seduta.
• i compensi per i Consiglieri Comunali e Provinciali, con la corresponsione di un gettone di
presenza, prevedendo che l'ammontare percepito in un mese non può superare l'importo pari
ad 1/5 dell'indennità massima prevista per il Sindaco o per il Presidente;

22
• per i Consiglieri Circoscrizionali viene disposta l’abolizione dei compensi 3, ad eccezione di
quelli delle Città Metropolitane per i quali l'ammontare del gettone di presenza può superare
l'importo pari ad 1/4 dell'indennità prevista per il rispettivo Presidente;
• attraverso l'emanazione di un Decreto del Ministero dell'Interno, le indennità spettanti ai
Consiglieri Comunali e Provinciali sono diminuite, per un periodo non inferiore ad anni 3,
del:
a) 3% per i Comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti e per le Province con
popolazione sino a 500.000 abitanti;
b) 7% per i Comuni con popolazione tra 15.001 e 250.000 e per le Province con
popolazione tra 500.001 e 1 mln. di abitanti;
c) 10% per i restanti Comuni e Province
• le spese di viaggio per gli Amministratori che, in ragione del loro mandato, si recano fuori
del capoluogo del Comune ove ha sede il rispettivo Ente. Si prevede che il rimborso riguardi
esclusivamente le spese di viaggio effettivamente sostenute e non più anche un rimborso
forfetario onnicomprensivo per le altre spese;
• l'accumulo di indennità di funzione, che il presente decreto-legge vieta. Il soggetto può
sceglierne una.

Articolo 6. Prevede una serie di disposizioni volte al contenimento della spesa degli apparati
amministrativi
In particolare i commi da 1 a 5 sono volti alla riduzione dei costi degli organi collegiali.
Si rende onorifica la partecipazione ad Organismi collegiali operanti presso la Pubblica
Amministrazione e agli organi collegiali degli enti che ricevono contributi a carico delle finanze
pubbliche. Si riduce del 10% i compensi dei componenti degli organi di indirizzo, direzione e
controllo, consigli di amministrazione e organi collegiali comunque denominati di tutte le pubbliche
amministrazione comunque denominate. Si prevede che i compensi dovuti al dipendente pubblico
che sia autorizzato a partecipare all'amministrazione o a fare parte di collegi sindacali di società o
enti siano corrisposti non all'impiegato stesso ma all'amministrazione di cui egli fa parte. Si pone un
limite al numero di componenti degli organi di amministrazione e controllo di tutti gli enti pubblici,
anche economici e di tutti gli organismi pubblici, anche con personalità giuridica di diritto privato

Quanto al comma 1 si ricorda a tal proposito che l’art. 29 del D.L. 223/2006 ha disposto, a fini di
riduzione delle spese per le amministrazioni statali e per eliminare duplicazioni organizzative e
funzionali, il riordino degli organi collegali e degli altri organismi, comunque denominati, anche
monocratici, delle amministrazioni pubbliche anche mediante soppressione o accorpamento delle
strutture
la norma fa, dunque, esplicito riferimento agli organismi collegiali:
• istituiti in data antecedente al 30 giugno 2004 da disposizioni legislative od atti
amministrativi la cui operatività è finalizzata al raggiungimento di specifici obiettivi o alla
definizione di particolari attività previste dai provvedimenti di istituzione e che non abbiano
ancora conseguito le predette finalità;
• istituiti successivamente alla data del 30 giugno 2004 che non operavano da almeno 2 anni
antecedenti alla data di entrata in vigore del decreto 112/2008;
• svolgenti funzioni riconducibili alle competenze previste dai regolamenti di organizzazione
per gli uffici di struttura dirigenziale di 1° e 2° livello dell'Amministrazione presso la quale

3 L'Art. 82, c. 2 del Testo Unico degli EELL, viene riscritto: I consiglieri comunali, provinciali, hanno diritto a
percepire, nei limiti fissati dal presente capo, una indennità di funzione onnicomprensiva. In nessun caso l’ammontare
percepito nell’ambito di un mese da un consigliere può superare l’importo pari ad un quarto quinto dell’indennità
massima prevista per il rispettivo sindaco o presidente in base al decreto [del Ministero dell'Interno, che determina la
misura dell'indennità di unzione, e a legge vigente anche del gettone di presenza, che il provvedimento in esame intende
sopprimere] di cui al comma 8. Nessuna indennità è dovuta ai consiglieri circoscrizionali.

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gli stessi operano ricorrendo, ove vi siano competenze di più amministrazioni, alla
conferenza di servizi.
le disposizioni del comma 1 non si applicano:
• alle commissioni che svolgono funzioni giurisdizionali;
• agli organi previsti per legge che operano presso il Ministero per l'ambiente;
• alla struttura tecnica di missione istituita con decreto del Ministro delle infrastrutture e
composta da dipendenti e dirigenti delle pubbliche amministrazioni, da tecnici individuati
dalle regioni o province autonome territorialmente coinvolte, nonché da progettisti ed esperti
nella gestione di lavori pubblici e privati e di procedure amministrative, della quale il
Ministro delle infrastrutture è autorizzato ad avvalersi dall'art. 163, comma 3, lettera a), del
Codice degli appalti di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;
• al consiglio tecnico-scientifico di esperti operante presso il Dipartimento del tesoro, con il
compito di svolgere le attività di analisi e di studio nelle materia di competenza del
Dipartimento, ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. 30 gennaio 2008, n. 434.

Nota bene
Nel corso dell’esame presso il Senato il testo è stato emendato (emendamento 1.10000 del Governo)
al fine di escludere dall’applicazione della norma in esame anche la Commissione per le istanze di
indennizzi e contributi relative alle perdite subite dai cittadini italiani nei territori ceduti alla
Jugoslavia nella zona B dell’ex territorio libero di Trieste, nelle ex colonie ed in altri Paesi; il
Comitato di consulenza globale e di garanzia per le privatizzazioni e la Commissione consultiva per
le infrazioni valutarie e antiriciclaggio

Comma 6. Riduzione del 10% del compenso degli organi di amministrazione e controllo di
società non quotate del conto della P.A. e di società totalmente possedute dalle
amministrazioni pubbliche.
Si ricorda che quest’ultimo è stato modificato nel corso dell’esame al Senato riduce del 10% il
compenso dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo delle società:
 inserite nel conto economico consolidato della P.A.;
 totalmente possedute, alla data del 31 maggio 2010 (entrata in vigore del provvedimento in
esame), direttamente o indirettamente - secondo la precisazione introdotta in sede di esame al
Senato - dalle pubbliche amministrazioni.

Si tratta della riduzione dei compensi degli organi di amministrazione e di controllo, cioè dei
compensi spettanti ai membri del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo.
La riduzione dei compensi in oggetto non si applica alle società quotate e - secondo quanto
specificato dal Senato - alle loro controllate.

La legislazione vigente già prevede vincoli ai compensi degli organi societari di società non quotate
a partecipazione pubblica, disponendo, in primo luogo, un generale tetto al trattamento economico
onnicomprensivo a carico della finanza pubblica per rapporti di lavoro dipendente o autonomo (art.
3, comma 44, legge n. 244/2007). Tale “tetto retributivo” si applica ai presidenti e ai componenti di
collegi e organi di governo e di controllo di società non quotate. Il trattamento non può essere
superiore a quello del primo presidente di Corte di Cassazione. L’applicazione dei suddetti vincoli
è stata da ultimo subordinata all’adozione di un regolamento governativo attuativo, che non è stato
ancora adottato, benché sul relativo schema sia stato già espresso, nel dicembre 2009, il prescritto
parere parlamentare

Nota bene
Per ciò che riguarda i compensi degli amministratori delle società partecipate dal MEF, a
legislazione vigente è disposto lo specifico divieto di inserire clausole nel rapporto contrattuale di

4
24
amministrazione, che prevedano per gli amministratori, al momento della cessazione dell'incarico,
benefici economici superiori ad una annualità di indennità.

I commi da 7 a 14. Limiti per le amministrazioni pubbliche del conto P.A., incluse le autorità
indipendenti, alle spese per studi, incarichi di consulenza, relazioni pubbliche,convegni,
mostre, pubblicità, missioni, formazione e per autovetture

I commi da 7 a 10 prevedono riduzioni alle spese – sostenute dalle pubbliche amministrazioni


appartenenti al conto economico consolidato della P.A. incluse le autorità indipendenti – effettuate
per studi e consulenze (comma 7), pubbliche relazioni, convegni, mostre, pubblicità e
rappresentanza (comma 8), nonché il divieto di spese per sponsorizzazioni (comma 9).
Ai medesimi principi di riduzione si devono conformare le società inserite nel conto economico
consolidato dell'ISTAT (comma 11).

In particolare, il comma 7 riduce, a decorrere dal 2011, la spesa annua effettuata per studi ed
incarichi di consulenza, compresi gli studi ed incarichi conferiti a pubblici dipendenti, disponendo
che essa non potrà essere superiore al 20% di quella sostenuta nell'anno 2009.
L'affidamento di incarichi in assenza dei presupposti di cui al comma in esame costituisce illecito
disciplinare e determina responsabilità erariale.
Per esplicita previsione la riduzione in esame non si applica i seguenti soggetti:
• università;
• enti e fondazioni di ricerca ed enti equiparati
• agli incarichi di studio e consulenza connessi ai processi di privatizzazione e alla
regolamentazione del settore finanziario.

L’ultima esclusione è stata introdotta nel corso dell’esame al Senato.

Il comma 12 introduce limiti alle spese per missioni da parte delle pubbliche amministrazioni
inserite nel conto economico consolidato della P.A., incluse le autorità indipendenti.
In particolare sancisce, a decorrere dal 2011, il divieto di effettuare spese per missioni per un
ammontare superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nel 2009.
Sono escluse dalla riduzione:
 le missioni internazionali di pace e – in virtù della modifica introdotta al Senato - delle Forze
armate;
 le missioni delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco;
 le missioni del personale di magistratura;
 le missioni strettamente connesse ad accordi internazionali ovvero indispensabili per assicurare
la partecipazione a riunioni presso enti e organismi internazionali o comunitari, nonché con
investitori istituzionali necessari alla gestione del debito pubblico;
 lo svolgimento di compiti ispettivi.

La violazione del limite costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale.

Il limite di spesa può essere superato in casi eccezionali, previa adozione di un provvedimento
motivato adottato dall'organo di vertice dell'amministrazione, da comunicare preventivamente agli
organi di controllo ed agli organi di revisione dell'ente

Il comma 13, riduce del 50% rispetto a quella sostenuta nel 2009 la spesa annua, sostenuta dalle
pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della P.A., incluse le autorità
indipendenti, per attività che siano esclusivamente – secondo la precisazione introdotta dal Senato -
di formazione del personale.

25
Le suddette amministrazioni devono svolgere prioritariamente l'attività di formazione tramite la
Scuola superiore della pubblica amministrazione ovvero tramite i propri organismi di formazione.

Il comma 14, riduce, a decorrere dal 2011, la spesa per acquisto, manutenzione, noleggio e
esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi, sostenuta dalle pubbliche
amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della P.A., incluse le autorità
indipendenti. Tale spesa non potrà essere superiore all’80 per cento della spesa 2009. Il suddetto
limite può essere derogato, per il solo anno 2011, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali
già in essere.
Il limite suddetto non si applica:
alle autovetture utilizzate dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
alle autovetture utilizzate per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.

Si ricorda che le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico della P.A. sono già
soggette a limitazioni per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio di autovetture, - con esclusione di
quelle operanti per l'ordine e la sicurezza pubblica - ai sensi di quanto previsto dal combinato
disposto dell’articolo 1, comma 11 della legge finanziaria 2006 (legge n. 266/2005) e dall’articolo
1, comma 505 della legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006)

Il comma 15. Termine per il versamento allo Stato del corrispettivo provvisorio per il
trasferimento dei cespiti degli enti disciolti.
Prevede il versamento all’entrata del bilancio dello Stato - entro il 31 ottobre 2010 – del
corrispettivo provvisorio spettante allo Stato per il trasferimento a FINTECNA dei cespiti relativi
agli enti disciolti in essere alla data del 30 giugno 2009.

I commi da 16 a 18. Soppressione del Comitato SIR e passaggio del patrimonio e delle
partecipazioni a Fintecna S.p.a
Prevede la soppressione del Comitato per l'intervento nella Sir e in settori ad alta tecnologia,
istituito nel 1980.

Il Comitato per l'intervento nella Sir (Società italiana resine) è stato autorizzato a partecipare (per
il 60% delle azioni) alla società consortile CBS spa (consorzio bancario SIR) per consentire il
risanamento del gruppo controllato dalla società finanziaria SIR, composto di una serie di società
operanti nel settore petrolchimico, in tutto 163, delle quali 116 italiane e 47 estere. L’attività del
Comitato si è estesa dal gruppo SIR alla liquidazione del gruppo REL spa (Ristrutturazione
elettronica spa) e all’acquisizione e gestione del 49,9% delle partecipazioni nella MEI srl - Micro
Elettronica Italiana srl (per la restante parte posseduta per il 50% dall’IRI).

Il comma 17 prevede la decadenza dalle loro funzioni dei liquidatori delle società REL, Consorzio
Bancario Sir spa e ISAI spa (Società iniziative e sviluppo di attività industriali) in liquidazione. In
conseguenza di ciò, la funzione di liquidatore di dette società è assunta dalla società trasferitaria
(Fintecna spa).

Il comma 18 stabilisce l'esenzione da qualunque imposta diretta o indiretta, tassa, obbligo e onere
tributario comunque inteso o denominato per tutte le operazioni compiute in attuazione dei commi
16 e 17

Il comma 19 Società partecipate da amministrazioni inserite nel conto consolidato della P.A.
aventi perdite di esercizio.
Prevede che le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico della P.A. non possano
effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, né rilasciare garanzie a
favore delle società partecipate non quotate che abbiano registrato, per tre esercizi consecutivi,

26
perdite di esercizio ovvero che abbiano utilizzato riserve disponibili per il ripianamento di perdite
anche infrannuali.

Dal citato divieto di aumento di capitale, viene fatto salvo quanto previsto dall'art. 2447 del codice
civile, riguardante la riduzione del capitale sociale di società per azioni al di sotto del limite legale.

Sono comunque consentiti i trasferimenti alle citate società a fronte di convenzioni, contratti di
servizio o di programma relativi allo svolgimento di servizi di pubblico interesse ovvero alla
realizzazione di investimenti.
Una deroga a quanto stabilito dalla disposizione in esame è prevista al fine di salvaguardare la
continuità nella prestazione di servizi di pubblico interesse, a fronte di gravi pericoli per la sicurezza
pubblica, l'ordine pubblico e la sanità.

Il comma 20. Applicazione delle norme di risparmio alle regioni e redistribuzione di


trasferimenti erariali
Dispone sull’applicazione delle disposizioni recanti norme di risparmio degli apparati
amministrativi contenute nell’articolo stesso.

In primo luogo ne viene esclusa l’applicazione diretta a regioni, province autonome ed agli enti del
Servizio sanitario nazionale e, contemporaneamente, vengono qualificate come disposizioni di
principio.

La seconda parte del comma dispone una redistribuzione, tra le regioni a statuto ordinario, del 10%
dei trasferimenti per il c.d. “federalismo amministrativo”, a vantaggio delle regioni che abbiano
contenuto i compensi dei consiglieri regionali e che abbiano applicato “volontariamente” le misure
di contenimento della spesa recate dallo stesso articolo 6.

La norma in esame, nel primo periodo, qualifica come disposizioni di principio ai fini del
coordinamento della finanza pubblica le disposizioni dell’articolo stesso, escludendone
l’applicazione diretta alle regioni, alle province autonome e agli enti del Servizio sanitario
nazionale. Nel secondo periodo si dispone l’accantonamento, a decorrere dal 2011, del 10 per cento
dei trasferimenti erariali di cui all'art. 7 della legge 15 marzo 1997, n. 59 (c.d. “federalismo
amministrativo”), a favore delle regioni a statuto ordinario.

Il comma 21 e 21. bis Versamento all’entrata delle riduzioni di spesa di cui all’articolo 6 ed
esclusioni dall’applicazione delle disposizioni di contenimento della spesa di cui allo stesso
articolo.
Prevedono il versamento ad apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato da parte degli enti
e delle amministrazioni dotati di autonomia finanziaria delle somme provenienti dalle riduzioni di
spesa disposte dall'articolo 6.

In sede di esame al Senato è stato introdotto il comma 21-bis, il quale prevede che le disposizioni di
contenimento della spesa di cui all’articolo 6 in esame non si applichino agli enti, gestori di forme
obbligatorie di previdenza e assistenza, privatizzati ai sensi del decreto legislativo n. 509 del1994,
nonché agli enti di cui al decreto legislativo n. 103/1996, cioè quelli ai quali sono iscritti i soggetti
che svolgono attività autonoma di libera professione, senza vincolo di subordinazione, il cui
esercizio è subordinato all'iscrizione ad appositi albi o elenchi.

Commi 21-ter–21-quater. Programmi militari di investimenti e alloggi militari di servizio


Il comma 21-ter, anche questo introdotto al Senato, prevede che il Ministro della difesa,
compatibilmente con i vincoli pattizi in materia di programmi militari di investimento, possa
autorizzare il differimento del piano di consegna dei relativi mezzi e sistemi d'arma, senza nuovi o
maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato e che le economie così ottenute possano essere
27
finalizzate ad esigenze del Ministero della difesa, tra cui la realizzazione di alloggi militari di
servizio

Il successivo comma 21-quater, sempre introdotto al Senato, stabilisce che siano riassegnate al
Ministero della Difesa le risorse provenienti dalla rideterminazione, a partire dal 2011, del canone
di occupazione degli alloggi di servizio del Ministero della Difesa dovuto dagli utenti sine titulo.
Tale rideterminazione è effettuata, mediante decreto del Ministero della Difesa d'intesa con
l'Agenzia del demanio, sentito il Consiglio centrale della Rappresentanza militare, sulla base dei
prezzi di mercato, ovvero, in mancanza di essi, delle quotazioni rese disponibili dall'Agenzia del
territorio, del reddito dell'occupante e della durata dell'occupazioni. Il presente comma ribadisce
l'obbligo per l'occupante di rilascio dell'alloggio entro il termine fissato dall'Amministrazione

Il comma 21-quinquies, Vendita di titoli sequestrati


Introdotto dal Senato, prevede l’emanazione di un D.P.C.M. volto a disciplinare i termini e le
modalità per la vendita dei titoli sequestrati. Il riferimento è ai titoli (azioni, obbligazioni, Bot, Cct,
ecc.) oggetto di sequestro nell'ambito di procedimenti penali o per l'applicazione di misure di
prevenzione antimafia e il cui ricavato deve affluire al cd. Fondo unico giustizia. Il D.P.C.M.
previsto è di natura non regolamentare, non sono ncessari il parere del Consiglio di Stato né
l’obbligo di registrazione della Corte dei conti – e deve essere emanato, entro 30 gg. dalla data di
entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 78/2010 in esame, su proposta del
ministro dell’economia, con il concerto dei ministri della giustizia e dell’interno.

Il Fondo unico giustizia è stato istituito dall’art. 61, comma 23, della manovra finanziaria 2009 che
ha individuato le tipologie di proventi che affluiscono al Fondo (le somme di denaro sequestrate
nell’ambito di procedimenti penali o per l’applicazione di misure di prevenzione antimafia di cui
alla legge 575/1965 o di irrogazione di sanzioni amministrative, anche di cui al decreto legislativo
231/20015[150]). L’art. 2, del citato D.L. 143/2008 – denominando esplicitamente detto Fondo
come “Fondo unico giustizia” - ha ampliato le tipologie di risorse che devono affluire nel Fondo.
Tra queste rientrano (art. 2, comma 2, lett. c) “le somme di denaro e i proventi relativi a titoli al
portatore, a quelli emessi o garantiti dallo Stato anche se non al portatore, ai valori di bollo, ai
crediti pecuniari, ai conti correnti, ai conti di deposito titoli, ai libretti di deposito e ad ogni altra
attività finanziaria a contenuto monetario o patrimoniale oggetto di sequestro, nell'ambito di
procedimenti penali o per l'applicazione di misure di prevenzione di cui alla legge 575/1965 o di
irrogazione di sanzioni amministrative incluse quelle di cui al D.Lgs. 231/2001”.

Il comma 21-sexies Misure di contenimento della spesa per le Agenzie fiscali


Dispone il concorso delle Agenzie fiscali agli obiettivi di contenimento della spesa perseguite dagli
articoli 6 ed 8, primo periodo, del provvedimento in esame, nonché alle “disposizioni vigenti in
materia di contenimento della spesa dell’apparato amministrativo”. A tal fine, con norma avente
carattere generale, il comma dispone che esse per il triennio 2011-2013 debbano effettuare il
riversamento all’entrate del bilancio dello Stato, dell’1 per cento delle dotazioni previste sui capitoli
relativi ai costi di funzionamento dalla legge di bilancio per il 2010 .
Il comma dispone inoltre che le Agenzie fiscali devono altresì adeguare i propri ordinamenti ai
principi in materia di conferimento di incarichi dirigenziali di cui all'articolo 19 , comma 6, del
decreto legislativo n. 165 del 2001, in base alle proprie peculiarità nonché alla necessità di garantire
gli obiettivi di gettito prefissati.

Si ricorda che il comma 6 dell'articolo 19 citato stabilisce, tra l'altro, che gli incarichi dirigenziali
possono essere conferiti, da ciascuna amministrazione, entro il limite del 10 per cento della

5
28
dotazione organica dei dirigenti appartenenti alla prima fascia e dell'8 per cento della dotazione
organica di quelli appartenenti alla seconda fascia, a tempo determinato ai soggetti indicati dal
presente comma. La durata di tali incarichi, comunque, non può eccedere, a seconda dei casi, il
termine di tre o di cinque anni. Tali incarichi sono conferiti, fornendone esplicita motivazione, a
persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli
dell'Amministrazione, che abbiano svolto determinate attività.

La disposizione prevede infine la possibilità, per le Agenzie fiscali, di conferire incarichi di


direzione degli uffici di livello dirigenziale anche a soggetti appartenenti alle magistrature e ai ruoli
degli avvocati e procuratori dello Stato, ai sensi dell'articolo 19, comma 5-bis, del decreto
legislativo n. 165 del 2001.

Si ricorda che le disposizioni contenute nell’articolo non si applicano oltre che alle Regioni:
• al Comitato di consulenza globale e garanzia e per le privatizzazioni6.
• alle Università;
• agli Enti e Fondazioni di ricerca e Organismi equiparati, alle ONLUS, alle Associazioni di
promozione sociale, agli Enti pubblici economici, individuati con Decreto del Ministero
dell'Economia e delle Finanze, nonché alle società.

Articolo 7. - Si prevede un riordino degli Enti pubblici di previdenza e assistenza, con la


Soppressione di :

• IPSEMA (Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo) e di ISPESL (Istituto Superiore


Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro), con attribuzione delle loro competenze e risorse all'
INAIL;
• IPOST (l'Ente di previdenza ed assistenza del personale postale), con attribuzione delle sue
competenze e risorse all'INPS;
• dell'Ente Nazionale di Assistenza Magistrale (ENAM), con attribuzione delle sue funzioni
all'INPDAP;
• dello IAS (Istituto per gli Affari Sociali), con l'attribuzione delle sue competenze e risorse
ad ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori). Lo
svolgimento delle attività di ricerca a supporto dell'elaborazione delle politiche sociali,
confluisce in una delle macroaree dell'ISFOL già esistenti;
• di ENAPPSMSAD, l'Ente Nazionale di Assistenza e Previdenza per Pittori, Scultori,
Musicisti, Scrittori ed Autori drammatici, con attribuzione delle sue competenze e risorse
all'ENPALS, l'Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori dello

6 Il processo di privatizzazione dei grandi enti pubblici e di cessione delle partecipazioni statali nei diversi settori
imprenditoriali ha avuto inizio con l’emanazione del decreto-legge 5 dicembre 1991, n. 386, convertito, senza
modificazioni, con legge 29 gennaio 1992 n. 35, che riguardava la trasformazione in società per azioni degli enti di
gestione delle Partecipazioni Statali e degli altri Enti pubblici economici nonché delle Aziende autonome statali e del
decreto legge 11 luglio1992, n. 333, che prevedeva la trasformazione dei grandi enti pubblici in società per azioni,
trasferendone la proprietà direttamente al Ministero del Tesoro. Con il Governo Ciampi, il 30 giugno 1993 (DPCM 30
giugno 1993) veniva istituito il Comitato permanente di consulenza globale e di garanzia per le privatizzazioni. Il
DPCM 4 maggio 2007 ha disciplinato, in particolare, composizione e durata del Comitato. Il Comitato è formato, oltre
che dal Direttore Generale del Tesoro, che lo presiede, da 2 esperti di riconosciuta indipendenza e di documentata
esperienza dei mercati nazionali ed internazionali, nominati con DPCM, su proposta del Ministro dell'economia e delle
finanze, d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico. Il comitato dura in carica 3 anni, prorogabili di ulteriori 3
anni, per più d’una volta. Al termine del primo triennio, ai fini della valutazione della perdurante utilità dell’organismo
è inviata, da parte dello stesso al MEF, e per suo tramite, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, una Relazione
sull’attività svolta.
29
Spettacolo e dello Sport Professionistico, presso il quale è costituito il Fondo di Assistenza e
Previdenza per Pittori, Scultori, Musicisti, Scrittori ed Autori drammatici. Con decreti di
natura non regolamentare devono essere individuate le risorse, strumentali, umane e
finanziarie dell'Ente soppresso;
• della figura del Consiglio di Amministrazione nell'ordinamento degli Enti di previdenza ed
assistenza (art. 3, c. 2, D.lgs. n. 479/1994), le cui funzioni vengono ora poste in capo al
Presidente.

Si prevede inoltre la soppressione dei seguenti Enti (presenti nell'Allegato 2 del decreto-legge):

• ISAE (Istituto di Studi ed Analisi economica); le cui funzioni e risorse sono poste in
Ministero dell'Economia e delle Finanze;
• EIM (Ente Italiano Montagna), le cui funzioni e risorse sono poste in capo alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri;
• SSICA (Stazione sperimentale per l'industria delle Conserve Alimentari), le cui funzioni e
risorse sono poste in capo alla CCIAA di Parma;
• Stazione Sperimentale del Vetro, le cui funzioni e risorse sono poste in capo alla CCIAA di
Venezia;
• Stazione sperimentale per la Seta, le cui funzioni e risorse sono poste in capo alla CCIAA di
Milano;
• Stazione sperimentale per i combustibili, le cui funzioni e risorse sono poste in capo alla
CCIAA di Milano;
• Stazione sperimentale Carta, Cartoni e paste per carta (SSCCP); le cui funzioni e risorse
sono poste in capo alla CCIAA di Milano;
• Stazione sperimentale p le industrie degli Oli e dei Grassi (SSOG), le cui funzioni e risorse
sono poste in capo alla CCIAA di Milano;
• Stazione sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati degli agrumi (SSEA), le
cui funzioni e risorse sono poste in capo alla CCIAA di Reggio Calabria
• Stazione sperimentale delle pelli e materie concianti, le cui funzioni e risorse sono poste in
capo alla CCIAA di Napoli;
• IPI (Istituto per la promozione industriale), le cui funzioni e risorse sono poste in capo al
Ministero dello Sviluppo Economico.
• Centro per la formazione in Economia e politica in sviluppo rurale, le cui funzioni e risorse
sono poste in capo al Ministero per le politiche agricole e forestali.
• Comitato Nazionale Italiano7 per il collegamento tra lo Stato Italiano e la FAO, le cui
funzioni e risorse sono poste in capo al Ministero per le politiche agricole e forestali;
• Ente Teatrale Italiano, le cui funzioni e risorse sono poste in capo al Ministero per i beni e le
attività culturali.
• Ente Nazionale delle Sementi Elette (ENSE), le cui funzioni e risorse sono poste in capo
Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN);
• Istituto Nazionale Conserve alimentari (INCA), le cui funzioni e risorse sono poste in capo
all'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN). Per l'INCA e le
Stazioni sperimentali sono individuati i tempi e le concrete modalità di trasferimento dei
compiti, delle attribuzioni; nonché del personale e delle risorse strumentali e finanziarie;
• Istituto Nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (INSEAN), le cui funzioni e
le risorse umane, strumentali e finanziarie sono poste in capo al CNR.

7 La Corte dei Conti ha rilevato, 22 febbraio 2010, che il Comitato dovrebbe considerarsi soppresso, a termini dell’art.
26 D.L. 112/2008 (L. 133/2008), a decorrere dal 20 novembre 2008 (Sezione del controllo sugli enti - Relazione
allegata alla Delibera n. 11/2010).
30
Si apporta poi una modifica alle modalità di nomina dei componenti degli organi sociali del Gruppo
SACE, prevedendo che siano effettuate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze d'intesa con il
Ministero dello Sviluppo Economico.

Si ricostruisce il Consiglio di Amministrazione della SOGIN S.p.A.89 (dal 16 agosto 2009 è retta da
1 Commissario e 2 Vice-Commissari), che sarà di 5 componenti.

Dall'entrata in vigore del presente decreto-legge gli stanziamenti statali per Enti, istituti, Fondazioni
e altri organismi è ridotto del 50%, e le risorse disponibili verranno assegnate con successivo
Decreto dei Ministeri interessati.

Si sopprimono le Commissioni mediche di verifica operanti nell'ambito del Ministero


dell'Economia e delle Finanze (sono un organo che si occupa di attestare e verificare l'esistenza o il
permanere dei requisiti sanitari prescritti per usufruire dei trattamenti economici di invalidità).
Sono attribuite al Presidente del Consiglio dei Ministri la gestione del Fondo per le aree
sottoutilizzate e le funzioni previste dalla Legge n. 300/1999 (Riforma dell'organizzazione del
Governo) in materia di programmazione economica e finanziaria, coordinamento e verifica degli
interventi per lo sviluppo economico territoriale e settoriale e delle politiche di coesione, con
particolare riferimento alle aree depresse, esercitando a tal fine le funzioni attribuite dalla legge in
materia di strumenti di programmazione negoziata e di programmazione dell'utilizzo dei fondi
strutturali comunitari. Sono escluse dalle sue competenze le funzioni di programmazione economica
e finanziaria non comprese nelle politiche di sviluppo e coesione.

Si definisce che La vigilanza sul Comitato Nazionale Permanente per il Microcredito spetta al
Ministero per lo sviluppo economico.

Per assicurare lo svolgimento delle funzioni dell'Autorità Nazionale Anticorruzione è autorizzata la


spesa di 2.000.000 per l'anno 2011.

Viene soppressa l'Agenzia Autonoma per la Gestione dell'Albo dei Segretari Comunali e Provinciali
e tutte le sue risorse sono attribuite al Ministero dell'Interno, ed il contributo a carico delle Province
e dei Comuni è soppresso dal 1° gennaio 2011.

Si precisa che i Decreti Ministeriali del presente articolo prevedano la concertazione con il Ministro
per la pubblica amministrazione e l'innovazione.

Articolo 8. - Prevede misure di razionalizzazione delle spese


Comma 1 Si individua un tetto di spesa dal 2011, pari al 2% del valore dell'immobile, per la
manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili utilizzati dalle Amministrazioni centrali e
periferiche dello Stato. La disposizione non si applica per i beni culturali e per interventi in materia
di sicurezza sui luoghi di lavoro;

Commi 2-9. Le Regioni, gli Enti Locali, gli Enti da questi vigilati, le ASL, le Aziende ospedaliere e
gli Istituti di ricovero a carattere scientifico9, devono stabilire misure di razionalizzazione delle loro
8 Società per azioni con unico socio il ministero dell'Economia e delle Finanze costituita nel 1999 per gestire in
sicurezza la chiusura del ciclo di vita delle installazioni nucleari italiane (decommissioning). Svolge, inoltre, attività di
ricerca, consulenza, assistenza e servizio in campo nucleare, energetico e ambientale.
9 Gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) sono ospedali di eccellenza che perseguono finalità di
ricerca nel campo biomedico ed in quello della organizzazione e gestione dei servizi sanitari. Sono vigilati dal Ministero
della Salute per garantire che la ricerca da essi svolta sia finalizzata all'interesse pubblico con una diretta ricaduta
sull'assistenza del malato. Sono di supporto tecnico ed operativo agli altri organi del SSN per l'esercizio delle funzioni
assistenziali al fine del perseguimento degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale in materia di ricerca sanitaria e per
la formazione del personale. Il riconoscimento del carattere scientifico è la procedura attraverso cui queste realtà
31
locazioni per il contenimento delle spese per locazioni passive, manutenzioni, ed altri costi legati
all'utilizzo di immobili. Si prevede, come sanzione per gli Enti che non applicano il Piano di
razionalizzazione, una riduzione lineare degli stanziamenti di spesa pari all'8% del valore
dell'immobile. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze deve fornire dei criteri alle
Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato per l'ottimizzazione della spesa per consumi
intermedi. Le Amministrazioni elaborano Piani di Razionalizzazione che possano ridurre la spesa
annua del 3% nel 2012 e del 5 % a decorrere dal 2013, rispetto alla spesa sostenuta nel 2009. Il
Ministero del lavoro e delle politiche sociali e gli Enti previdenziali e assistenziali vigilati, al fine di
realizzare una razionalizzazione delle sedi ed un risparmio di spesa, stipulano convenzioni per la
razionalizzazione degli immobili strumentali e la realizzazione di Poli logistici integrati territoriali,
che hanno natura strumentale, utilizzando sedi uniche, riconoscendo canoni e oneri agevolati nella
misura ridotta del 30% rispetto al parametro minimo locativo fissato dall’Osservatorio del mercato
immobiliare. Gli Enti di previdenza inclusi tra le Pubbliche Amministrazioni devono effettuare un
censimento degli immobili di loro proprietà che indichi quali sono strumentali e di quelli in
godimento a terzi;

Comma 10 I dirigenti di uffici dirigenziali generali, comunque denominati, esercitano, fra gli altri,
il compito e potere di dichiarare quale siano le opere, servizi e forniture da considerarsi «segreti»
oppure «eseguibili con speciali misure di sicurezza»;

Comma 11 Le somme relative ai rimborsi corrisposti dalle Nazioni Unite, quale corrispettivo di
prestazioni rese dalle Forze Armate italiane nell’ambito delle operazioni internazionali di pace,
sono riassegnati al Fondo per il finanziamento della partecipazione italiana alle missioni
internazionali di pace, non applicando il limite previsto dalla Finanziaria 2006 che prevede che a
decorrere dall'anno 2006, l'ammontare complessivo delle riassegnazioni di entrate non potrà
superare, per ciascuna amministrazione, l'importo complessivo delle riassegnazioni effettuate
nell'anno 2005;

Comma 11-bis Misure perequative personale FF.AA, polizia e VV.FF


E’ istituito un Fondo di 80 mln. di euro annui per ciascuno degli anni 2011 e 2012 destinato a
misure perequative per il personale delle Forze Armate, di Polizia, dei Vigili del Fuoco. Con DPCM
sono individuate le misure le misure e la ripartizione delle risorse del Fondo tra i Ministeri
dell'Interno, Difesa, Infrastrutture e trasporti (per via delle Capitanerie di Porto), Giustizia,
Economia e Finanze, Politiche agricole e forestali.

Comma 12 la valutazione dello stress lavoro-correlato da parte del datore di lavoro, obbligo non
delegabile, che a legge vigente decorre dal 1° agosto 2010, il decreto-legge lo deferisce al
31.12.2010;

Comma 13 il divieto di procedere all'aggiornamento delle indennità, dei compensi, delle gratifiche,
degli emolumenti e dei rimborsi spesa e delle misure dell'assegno di confine è prorogato al 2013. A
decorrere dall'anno 2014 (ora 2011) le indennità e i compensi possono essere aggiornati;

Comma 14 una quota parte delle economie di spesa, che sono non inferiori a 1.650 milioni di euro
per l'anno 2010, a 2.538 milioni di euro per l'anno 2011 e a 3.188 milioni di euro a decorrere
dall'anno 2012, sono destinate al settore scolastico. La destinazione delle risorse è stabilita con
Decreto del Ministro dell'Istruzione, di concerto con il Ministro dell'Economia;

Comma 15 si disciplina che le operazioni di acquisto e vendita di immobili da parte degli Enti
pubblici e privati che gestiscono forme obbligatorie di assistenza e previdenza, nonché le operazioni
di utilizzo, da parte degli stessi enti,delle somme rivenienti dall’alienazione degli immobili o delle
ospedaliere,che trattano particolari patologie di rilievo nazionale, vengono qualificate come IRCCS.

32
quote di fondi immobiliari, siano subordinate alla verifica del rispetto dei saldi strutturali di finanza
pubblica da attuarsi con Decreto Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro
del lavoro e delle politiche sociali.

Comma 15-bis Le presenti disposizioni non si applicano agli enti gestori di forme obbligatorie di
previdenza e assistenza.

Articolo 9.
Commi 1-4. Trattamento economico dei pubblici dipendenti.
Per ciascuno degli anni dal 2011 al 2013, il trattamento economico complessivo dei singoli
dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, compreso il trattamento accessorio, previsto dai
rispettivi ordinamenti delle Amministrazioni Pubbliche, non può superare l'importo ordinariamente
spettante nell'anno 2010 ed è comunque automaticamente ridotto in misura proporzionale alla
riduzione del personale in servizio, fatta salva l'erogazione dell'indennità di vacanza contrattuale e
quanto previsto dall'art. 8, c. 14.

Dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre2013, le risorse complessive destinate annualmente al


trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, delle Amministrazioni pubbliche,
non può superare il corrispondente importo dell'anno 2010, ed è comunque ridotto automaticamente
in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio.

Dal 1º gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 i trattamenti economici complessivi dei singoli
dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, delle Amministrazioni Pubbliche, superiori a 90.000
euro lordi annui sono ridotti del 5% per la parte eccedente il predetto importo fino a 150.000 euro, e
del 10% per la parte eccedente 150.000 euro. Il trattamento economico complessivo non può essere
comunque inferiore 90.000 euro lordi annui. La riduzione prevista non opera ai fini previdenziali.

Si applica una riduzione del 10% sull’intero importo dell’indennità per i responsabili degli uffici di
diretta collaborazione dei Ministri. La riduzione prevista non opera ai fini previdenziali.

Per i procuratori ed avvocati dello Stato rientrano nella definizione di trattamento economico
complessivo anche gli onorari previsti dal T.U. delle leggi e delle norme giuridiche sulla
rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato e sull'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato (art.
21).

Sino al 31 dicembre 2013, nell’ambito delle Amministrazioni Pubbliche, i trattamenti economici


complessivi spettanti ai titolari degli incarichi dirigenziali, anche di livello generale, non possono
essere stabiliti in misura superiore a quella indicata nel contratto stipulato dal precedente o
medesimo titolare;

Dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, nei confronti dei titolari di incarichi di
livello dirigenziale generale delle Amministrazioni Pubbliche, non si applicano le disposizioni
normative e contrattuali che autorizzano la corresponsione, a loro favore, di una quota dell’importo
derivante dall’espletamento di incarichi aggiuntivi.

Per il biennio 2008-2009, i rinnovi contrattuali del personale dipendente dalle Amministrazioni
Pubbliche, ed i miglioramenti economici del rimanente personale in regime di diritto pubblico, non
possono, tranne che per il Comparto sicurezza-difesa ed ai Vigili del fuoco, determinare aumenti
retributivi superiori al 3,2%. La disposizione si applica anche ai contratti ed accordi stipulati prima
della data di entrata in vigore del presente decreto. Le clausole difformi contenute in questi contratti
ed accordi sono inefficaci a decorrere dalla mensilità successiva alla data di entrata in vigore del
presente decreto-legge.

33
Commi 5-15. Assunzioni
Dal 2010 al 2013, le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, ad eccezione
dei Corpi di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, possono procedere, per ciascun anno,
previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo
indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una
spesa pari al 20% di quella relativa al personale cessato nell'anno precedente. In ogni caso il numero
delle unità di personale da assumere non può eccedere, per ciascun anno, il 20% delle unità cessate
nell'anno precedente;

Dal 2010 i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco possono procedere ad
assunzioni di personale a tempo indeterminato, nel limite di un contingente di personale
complessivamente corrispondente a una spesa pari a quella relativa al personale cessato dal servizio
nel corso dell’anno precedente e per un numero di unità non superiore a quelle cessate dal servizio
nel corso dell’anno precedente.

Per l'anno 2014, le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, ad eccezione dei
Corpi di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, possono procedere, previo effettivo
svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel
limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 50% di
quella relativa al personale cessato nell'anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di
personale da assumere non può eccedere il 50% delle unità cessate nell'anno precedente.

Dal 2015 le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, possono procedere,
previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo
indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una
spesa pari a quella relativa al personale cessato nell’anno precedente. In ogni caso il numero delle
unità di personale da assumere non può eccedere quello delle unità cessate nell’anno precedente.

E’ abrogata la disposizione della Legge Finanziaria 2005 che prevedeva che decorrere dall'anno
2013, le Amministrazioni Pubbliche, gli Enti autonomi lirici e le istituzioni concertistiche
assimiliate, l'Agenzia Spaziale Italiana, l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, l'Unione italiana
delle camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura, il Comitato nazionale per la ricerca
e lo sviluppo dell'energia nucleare e delle energie alternative (ENEA), l'Azienda autonoma di
assistenza al volo per il traffico aereo generale e del Registro aeronautico italiano (RAI), CONI,
CNEL, possano, previo esperimento delle procedure di mobilità, effettuare assunzioni a tempo
indeterminato entro i limiti delle cessazioni dal servizio verificatesi nell'anno precedente.

Per l'anno 2010 (precedentemente per il triennio 2010-2012) gli Enti di ricerca possono procedere,
previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo
indeterminato nei limiti previsti. Per il triennio 2011-2013 detti Enti possono procedere, per ciascun
anno, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale con
rapporto di lavoro a tempo indeterminato entro il limite dell’80% delle proprie entrate correnti
complessive, come risultanti dal bilancio consuntivo dell’anno precedente, purché entro il limite del
20% delle risorse relative alla cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato intervenute
nell’anno precedente. La predetta facoltà assunzionale é fissata nella misura del 50% per l’anno
2014 e del 100% a decorrere dall’anno 2015. Resta ferma la disposizione del 30 dicembre 2008 che
prevedeva che con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto
con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e
l’innovazione, venissero definite le modalità applicative delle disposizioni;
Qualora per ciascun Ente le assunzioni effettuabili in riferimento alle cessazioni intervenute
nell’anno precedente, riferite a ciascun anno, siano inferiori all’unità, le quote non utilizzate
possono essere cumulate con quelle derivanti dalle cessazioni relative agli anni successivi, fino al
raggiungimento dell’unità.
34
Le assunzioni di cui ai precedenti punti sono autorizzate, previa richiesta delle amministrazioni
interessate, corredata da analitica dimostrazione delle cessazioni avvenute nell'anno precedente e
delle conseguenti economie e dall'individuazione delle unità da assumere e dei correlati oneri,
asseverate dai relativi organi di controllo (art. 66, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112).

Comma 15. Organico dei docenti di sostegno


Per l’anno scolastico 2010/2011 è assicurato un contingente di docenti di sostegno pari a quello in
attività di servizio d’insegnamento nell’organico di fatto dell’anno scolastico 2009/2010, fatta salva
l’autorizzazione di posti di sostegno aggiuntivi nelle situazioni di particolare gravità, cioè quando la
minorazione dello studente, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età,
in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella
sfera individuale o in quella di relazione.

Comma 15 bis. Collaboratori scolastici


Il Ministero della Pubblica Istruzione è autorizzato a prorogare le convenzioni attivate dagli Uffici
Scolastici Provinciali per l'espletamento di funzioni corrispondenti ai collaboratori scolastici.

Comma 16 Livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale e Personale


convenzionato con il servizio Sanitario nazionale.
Il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale a cui concorre ordinariamente lo Stato,
è rideterminato in riduzione di 418 mln. di euro per il 2011 e di 1.132 mln. di euro dal 2012.

Commi 17-22 Trattamento economico del personale del pubblico impiego


Comma 17 - Non si dà luogo, senza possibilità di recupero, alle procedure contrattuali e negoziali
relative ai triennio 2010-2012 dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche e del personale in
regime di diritto pubblico (art. 3 del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165: i magistrati ordinari,
amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e le Forze di
polizia di Stato, il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia, della CONSOB, e
dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, i professori e i ricercatori universitari, il
personale, anche di livello dirigenziale, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, esclusi il personale
volontario, il personale volontario di leva e il personale della carriera dirigenziale penitenziaria). E'
fatta salva l’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale prevista dalla legge Finanziaria 2009,
nelle misure previste a decorrere dall’anno 2010.

Comma 18. Sono rideterminate le risorse della Legge Finanziaria 2010:


a) gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale sono
quantificati complessivamente in 313 milioni di euro per l’anno 2011 e a decorrere dall’anno 2012;
b) le risorse per i miglioramenti economici del rimanente personale statale in regime di diritto
pubblico sono determinate per l’anno 2011 e a decorrere dall’anno 2012 complessivamente in 222
milioni di euro annui, con specifica destinazione di 135 milioni di euro annui per il personale delle
Forze Armate e dei Corpi di Polizia 19.

Comma 19. Le somme derivanti dalle economie di spesa per il personale degli Enti del Servizio
Sanitario Nazionale, comprensive degli oneri contributivi e dell’IRAP, concorrono a costituire
l'importo complessivo massimo destinato, in ciascuno degli anni compresi nel bilancio pluriennale,
al rinnovo dei contratti del pubblico impiego.

35
Comma 20. Gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2012, nonché quelli
derivanti dalla corresponsione dei miglioramenti economici, previsti dalla Finanziaria 2010, sono
stabiliti in 313 milioni di euro per l’anno 2011 e a decorrere dall’anno 2012. ( comma 18, lettera a).

Comma 21. Con riferimento al personale non contrattualizzato in regime di diritto pubblico
art. 3 del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165:
i Magistrati ordinari, amministrativi e contabili,
gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e le Forze di polizia di Stato,
il personale della carriera diplomatica e prefettizia, della CONSOB, e dell'Autorità garante della
concorrenza e del mercato,
i professori e i ricercatori universitari,
il personale, anche di livello dirigenziale, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, esclusi il
personale volontario,
il personale volontario di leva e il personale della carriera dirigenziale penitenziaria
si dispone quanto segue:
a) i meccanismi di adeguamento retributivo non si applicano per gli anni 2011, 2012 e 2013
ancorché a titolo di acconto, e non danno comunque luogo a successivi recuperi;
b) per colo che fruiscono di un meccanismo di progressione automatica degli stipendi, gli anni
2011, 2012 e 2013 non sono utili ai fini della maturazione delle classi e degli scatti di stipendio
previsti dai rispettivi ordinamenti;
c) le progressioni di carriera comunque denominate eventualmente disposte negli anni 2011, 2012 e
2013 hanno effetto, per i predetti anni, ai fini esclusivamente giuridici.

Per il personale contrattualizzato le progressioni di carriera comunque denominate ed i passaggi tra


le aree eventualmente disposte negli anni 2011, 2012 e 2013 hanno effetto, per i predetti anni, ai fini
esclusivamente giuridici.

Comma 21-bis. I professori universitari di I fascia che prestano servizio in università private
riconosciute dallo Stato, collocati a riposo per limiti di età, possono chiedere, prima del
pensionamento, di poter continuare a prestare servizio per altri 3 anni.

Comma 22. Personale di magistratura.


Non sono erogati, senza possibilità di recupero, gli acconti degli anni 2011, 2012 e 2013 ed il
conguaglio del triennio 2010-2012.
Per il personale della Magistratura ordinaria l'indennità speciale è ridotta del 15% per l'anno 2011,
del 25% per l'anno 2012 e del 32% per l'anno 2013. La riduzione non opera ai fini previdenziali.
Resta ferma la disciplina in materia di Valutazione della professionalità, cioè che:
a.) se il giudizio é "non positivo", il Consiglio superiore della magistratura procede a nuova
valutazione di professionalità dopo un anno, acquisendo un nuovo parere del consiglio
giudiziario; in tal caso il nuovo trattamento economico o l’aumento periodico di stipendio
sono dovuti solo a decorrere dalla scadenza dell’anno se il nuovo giudizio é "positivo". Nel
corso dell’anno antecedente alla nuova valutazione non può essere autorizzato lo
svolgimento di incarichi extragiudiziari;
b.) se la valutazione è negativa comporta la perdita del diritto all’aumento periodico di
stipendio per un biennio. Il nuovo trattamento economico eventualmente spettante é dovuto
solo a seguito di giudizio positivo e con decorrenza dalla scadenza del biennio.

Nota bene. Non si applica ai magistrati avvocati e procuratori dello stato quanto disposto dai
commi 1 e 21 secondo e terzo periodo dell’articolo 9.

Comma 23. Personale ATA della scuola


Per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (ATA) della scuola, gli anni 2010,
2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi
36
incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti. E fatto salvo quanto previsto
dall'art. 8, c. 14.

Comma 24. ( insieme al comma 16) Livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale e
Personale convenzionato con il servizio Sanitario nazionale .
Non si dà luogo, senza possibilità di recupero, anche per il personale convenzionato con il Servizio
sanitario nazionale, alle procedure contrattuali e negoziali relative ai triennio 2010-2012. E' fatta
salva l’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale prevista dalla legge Finanziaria 2009, nelle
misure previste a decorrere dall’anno 2010.

Commi 25-27 Mobilità di personale delle P.A. in eccedenza


Comma 25. Esuberi:
a) in deroga a quanto previsto in materia di eccedenze di personale e mobilità collettiva (l'eccedenza
rilevata deve riguardare almeno 10 dipendenti - art. 33, D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165), le unità di
personale eventualmente risultanti in soprannumero all’esito delle riduzione degli uffici dirigenziali
di livello non generale, e delle relative dotazioni organiche, e delle dotazioni organiche del
personale non dirigenziale, ad esclusione di quelle degli enti di ricerca, non costituiscono eccedenze
e restano temporaneamente in posizione soprannumeraria, nell’ambito dei contingenti di ciascuna
area o qualifica dirigenziale. Le posizioni soprannumerarie si considerano riassorbite all’atto delle
cessazioni, a qualunque titolo, nell’ambito della corrispondente area o qualifica dirigenziale. In
relazione alla presenza di posizioni soprannumerarie in un’area, viene reso indisponibile un numero
di posti equivalente dal punto di vista finanziario in aree della stessa amministrazione che
presentino vacanze in organico;
b) il personale, già appartenente all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato distaccata
presso l’Ente Tabacchi Italiani, dichiarato in esubero a seguito di ristrutturazioni aziendali, e
ricollocato presso uffici delle Pubbliche Amministrazioni, decorrere dal 1º gennaio 2011, è:
inquadrato anche in posizione di soprannumero, salvo riassorbimento al verificarsi delle relative
vacanze in organico, nei ruoli degli enti presso i quali presta servizio alla data del presente decreto-
legge, inoltre a tale personale è attribuito un assegno personale riassorbibile pari alla differenza tra
il trattamento economico in godimento ed il trattamento economico spettante nell’ente di
destinazione.

Comma 26. In alternativa a quanto previsto dal comma 24 del presente articolo per il personale
delle Pubbliche Amministrazioni in regime di diritto pubblico e per il personale convenzionato con
il Servizio sanitario nazionale, al fine di rispondere alle esigenze di garantire la ricollocazione del
personale in soprannumero, le Amministrazioni Pubbliche interessate dalle misure di
riorganizzazione delle dotazioni organiche possono stipulare accordi di mobilità anche
intercompartimentale, intesi alla ricollocazione del personale predetto presso uffici che presentino
vacanze di organico.

Comma 27. Fino al completo riassorbimento, alle amministrazioni interessate è vietato procedere
ad assunzioni di personale in relazione alle aree che presentino soprannumeri e in relazione a posti
resi indisponibili in altre aree ai sensi del comma 23 (personale ATA).

Comma 28. Limitazione delle spese per il personale “precario” nelle P.A
A decorrere dall’anno 2011, le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le
Agenzie, incluse l'Agenzia delle Entrate, l'Agenzia delle dogane e l'Agenzia del territorio, gli Enti
pubblici non economici, gli Enti di ricerca, le Università, gli Enti pubblici autonomi lirici e le
istituzioni concertistiche assimilate, l'Agenzia spaziale italiana, l'Istituto Poligrafico e Zecca dello
Stato, l'Unione italiana delle camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura, il Comitato
nazionale per la ricerca e lo sviluppo dell'energia nucleare e delle energie alternative (ENEA),
l'Azienda autonoma di assistenza al volo per il traffico aereo generale e del Registro aeronautico
italiano (RAI), il CONI, il CNEL, l'ENAC, possono avvalersi di personale a tempo determinato o
37
con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50%
della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009. Per le medesime amministrazioni la spesa
per personale relativa a contratti di formazione lavoro, ad altri rapporti formativi, al lavoro
accessorio, non può essere superiore al 50% di quella sostenuta per le rispettive finalità nell’anno
2009. Per il comparto scuola e per quello delle istituzioni di alta formazione e specializzazione
artistica e musicale trovano applicazione le specifiche disposizioni di settore.

Comma 29. Limiti alle assunzioni nelle società pubbliche inserite nel conto P.A
Le società non quotate controllate direttamente o indirettamente dalle Amministrazioni Pubbliche,
adeguano le loro politiche di assunzione alle disposizioni previste nel presente articolo 9.

Comma 30. Decorrenza degli effetti del riordino delle carriere delle forze armate e di polizia
Decorrono dal 1º gennaio 2011 gli effetti dei provvedimenti normativi previsti dalla Legge
Finanziaria 2004 che autorizzano la spesa di 87 milioni di euro per l'anno 2004, 42 milioni di euro
per l'anno 2005 e 38 milioni di euro a decorrere dal 2006 da destinare a provvedimenti normativi
volti al riallineamento, con effetti economici a decorrere dal 1° gennaio 2003, delle posizioni di
carriera del personale dell'Esercito, della Marina, ivi comprese le Capitanerie di porto, e
dell'Aeronautica inquadrato nei ruoli dei marescialli, con quelle del personale dell'Arma dei
carabinieri inquadrato nel ruolo degli ispettori, nonché l'autorizzazione di spesa di 73 mln. di euro
per l'anno 2004, 118 mln. di euro per l'anno 2005 e 122 mln. di euro a decorrere dall'anno 2006 da
destinare a provvedimenti normativi in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale
non direttivo e non dirigente delle Forze armate e delle Forze di polizia.

Comma 31. Limitazione ai trattenimenti in servizio


Al fine di agevolare il processo di riduzione degli assetti organizzativi delle pubbliche
amministrazioni, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, si precisa che
continua a poter essere applicato il trattenimento in servizio del personale dipendente prossimo al
compimento dei limiti di età per il collocamento a riposo (previsto dal decreto-legge 112/2008).
Inoltre :
1. Può essere disposto esclusivamente nell’ambito delle facoltà assunzionali consentite dalla
legislazione vigente in base alle cessazioni del personale e con il rispetto delle relative procedure
autorizzatorie;
2. Le risorse destinabili a nuove assunzioni in base alle predette cessazioni sono ridotte in misura
pari all’importo del trattamento retributivo derivante dai trattenimenti in servizio;
3. Sono fatti salvi i trattenimenti in servizio aventi decorrenza anteriore al 1º gennaio 2011, disposti
prima dell’entrata in vigore del presente decreto;
4. Sono privi di effetti i trattenimenti in servizio aventi decorrenza successiva al 1º gennaio 2011,
disposti prima dell’entrata in vigore del presente decreto;
5. Si specifica infine che quanto disposto in questo comma non si applica ai trattenimento in
servizio per i Magistrati che la legge vigente stende sino al compimento del 65esimo anno di età, e
limitatamente agli anni 2011 e 2012 ai Capi di rappresentanza diplomatica nominati anteriormente
alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge.

Comma 32. Possibilità di conferimento di incarichi di valore economico inferiore ai dirigenti


Le Pubbliche Amministrazioni (cioè, le Amministrazioni dello Stato, compresi gli Istituti e Scuole
di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le Aziende ed Amministrazioni dello Stato ad
ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro Consorzi e
Associazioni, le Istituzioni Universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli Enti pubblici non
economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio
sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni
(ARAN) e le Agenzie fiscali) al dirigente non confermato nell'incarico conferiscono comunque un
altro incarico, anche di valore economico inferiore: non si applicano le eventuali disposizioni
38
normative e contrattuali più favorevoli. E' fatto salvo il principio che al dirigente viene conferito un
incarico di livello generale o di livello non generale, a seconda, rispettivamente, che il dirigente
appartenga alla I^ o II^ fascia.

Comma 33. Riduzione risorse per contrattazione integrativa


Ferma restando la riduzione del 20% delle risorse previste che vanno a confluire nei Fondi per il
finanziamento della contrattazione integrativa delle Amministrazioni statali, la quota del 10% delle
risorse determinate sulla base delle somme riscosse in via definitiva correlabili ad attività di
controllo fiscale, dei risparmi di spesa conseguenti a controlli che abbiano determinato il
disconoscimento in via definitiva di richieste di rimborsi o di crediti d'imposta, delle maggiori
entrate realizzate con la vendita degli immobili dello Stato, nonché sulla base dei risparmi di spesa
per interessi, é destinata, per metà, al Fondo di assistenza per i finanzieri e, per metà, al Fondo di
previdenza per il personale del Ministero delle finanze, cui sono iscritti, a decorrere dal 1º gennaio
2010, anche gli altri dipendenti civili dell’Amministrazione economico-finanziaria. A decorrere dal
2011 l'autorizzazione di spesa corrispondente al predetto Fondo di previdenza per il personale del
Ministero delle finanze, nell'ambito del programma di spesa Regolazione giurisdizionale e
coordinamento del sistema della fiscalità (Missione: Politiche economico-finanziarie e di bilancio)
non può essere superiore alla dotazione per il 2010, come integrata dal presente comma.

Comma 34. Indennità impiego operativo reparti di campagna


A decorrere dall’anno 2014, l’indennità di impiego operativo per reparti di campagna è corrisposta
nel limite di spesa determinato per l’anno 2008, ridotto del 30% (oneri di spesa di 38 mln. di euro
per ciascuno degli anni 2011, 2012, 2013). Per l’individuazione del contingente l’Amministrazione
dovrà tener presente dell’effettivo impiego del personale alle attività nei reparti e nelle unità di
campagna.

Comma 35. Indennità di comando navale


Concerne un 'interpretazione delle disposizioni in materia di Indennità di impiego operativo per
attività di aeronavigazione, di volo, di pilotaggio, di imbarco ed altre indennità. Conseguentemente,
per la corresponsione dell'indennità di comando navale per il personale che riveste funzioni e
responsabilità corrispondenti al comando di singole unità o gruppi di unità navali, si continua a
provvedere all'individuazione dei titolari di comando con determinazione delle singole
Amministrazioni interessate, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, ma, si
aggiunge, tenuto conto delle risorse appositamente stanziate.

Comma 35-bis Spese di difesa nei procedimenti a carico di personale in servizio di pubblica
sicurezza.
La disposizione di legge che prevede che nei procedimenti a carico di ufficiali o agenti di pubblica
sicurezza o di polizia giudiziaria o dei militari in servizio di pubblica sicurezza per fatti compiuti in
servizio e relativi all'uso delle armi o di altro mezzo di coazione fisica, la difesa può essere assunta
a richiesta dell'interessato dall'Avvocatura dello Stato o da libero professionista di fiducia
dell'interessato medesimo, si interpreta nel senso che in presenza di questi presupposti le spese della
difesa sono liquidate dal Ministero dell'Interno, su richiesta dell'interessato;

Comma 36. Limiti alle assunzioni per gli enti di nuova istituzione non derivanti da
accorpamento o fusione.
Per gli Enti di nuova istituzione non derivanti da processi di accorpamento o fusione di precedenti
organismi, limitatamente al quinquennio decorrente dall’istituzione, le nuove assunzioni, previo
esperimento delle procedure di mobilità, fatte salve le maggiori facoltà assunzionali eventualmente
previste dalla legge istitutiva, possono essere effettuate nel limite del 50% delle entrate correnti
ordinarie aventi carattere certo e continuativo e, comunque nel limite complessivo del 60% della
dotazione organica. A tal fine gli enti predispongono piani annuali di assunzioni da sottoporre

39
all’approvazione da parte dell’amministrazione vigilante d’intesa con il Dipartimento della funzione
pubblica ed il Ministero dell’economia e delle finanze.

Comma 37. Disposizioni contrattuali per il comparto scuola


Fermo restando il contenimento del trattamento economico complessivo dei dipendenti, anche di
qualifica dirigenziale, dal 2011 al 2013, le disposizioni contrattuali del comparto Scuola saranno
oggetto di specifico confronto tra le parti al termine del triennio 2010-2012.

Articolo 10. Norme in materia di Invalidità


Concerne le domande presentate per ottenere i benefici nel caso in cui la persona abbia un handicap
grave invalidante. Rimane invariata la percentuale di invalidità che permette agli invalidi civili
di età compresa fra i 18 e i 64 anni, nei cui confronti sia accertata una riduzione della capacità
lavorativa, che non svolgono attività lavorativa e per il tempo in cui tale condizione sussiste, di
ricevere, a carico dello Stato ed erogato dall’INPS, un assegno mensile di euro 242,84 per tredici
mensilità. Le prestazioni di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità e alle
prestazioni di invalidità a carattere previdenziale erogate dall’INPS possono essere rettificate dallo
stesso Istituto in caso di errore di qualsiasi natura commesso in sede di attribuzione, erogazione o
riliquidazione delle prestazioni. Nel caso in cui siano state riscosse prestazioni risultanti non dovute,
non si dà luogo a recupero delle somme corrisposte, salvo che l'indebita percezione sia dovuta a
dolo dell'interessato. Il mancato recupero delle somme predette può essere addebitato al funzionario
responsabile soltanto in caso di dolo o colpa grave. Anche nel caso in cui sia stato richiesto un
minor premio ed acconto di assicurazione rispetto a quello dovuto, il mancato incasso delle somme
a tale titolo può essere addebitato al funzionario responsabile soltanto in caso di dolo o colpa grave.

Comma 3. Fermo quanto previsto dal Codice Penale, coloro che esercitando una professione
sanitaria attestano falsamente uno stato di malattia o di handicap, cui consegua il pagamento di
trattamenti economici di invalidità, successivamente revocati per accertata insussistenza dei
prescritti requisiti sanitari, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni e con la multa da euro 400 ad
euro 1.600. Il medico è obbligato a risarcire il danno patrimoniale ed il danno all’immagine subiti
dall’amministrazione.

Comma 4. Per il proseguimento negli anni 2011 e 2012 dei programmi di contrasto alle frodi in
materia di invalidità fisica, modificando le disposizioni vigenti si precisa che per il triennio 2010-
2012 l’INPS effettua, con le risorse umane e finanziarie previste a legislazione vigente, un
Programma di accertamento di 100.000 verifiche per l’anno 2010 e di 200.000 250.000 verifiche
annue per ciascuno degli anni 2011 e 2012 nei confronti dei titolari di benefici economici di
invalidità civile.

Comma 4-bis. Nell'ambito dei Piani straordinari di accertamenti di verifica dei titolari di benefici
economici per invalidità civile, l'INPS è autorizzato, d'intesa con le Regioni, ad avvalersi delle
Commissioni mediche delle ASL, nella composizione integrata da un medico INPS, quale
componente effettivo.

Comma 5. Ricordando che è persona con handicap colui che presenta una minorazione fisica,
psichica/sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di
relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di
emarginazione, e che qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia
personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente,
continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume
40
connotazione di gravità, il comma in esame precisa che la sussistenza della condizione di alunno in
situazione di handicap è accertata dalle Aziende Sanitarie, mediante appositi accertamenti
collegiali. Il verbale deve menzionare la patologia stabilizzata o progressiva. I componenti del
Collegio che accerta la sussistenza della condizione di handicap sono responsabili di ogni eventuale
danno erariale per il mancato rispetto di quando una persona si possa definire con handicap o con
handicap grave. Il piano educativo individualizzato, definito congiuntamente, con la collaborazione
dei genitori della persona handicappata, dagli operatori delle Unità Sanitarie Locali e, per ciascun
grado di scuola, dal personale insegnante specializzato della scuola, con la partecipazione
dell'insegnante operatore psico-pedagogico individuato secondo criteri stabiliti dal Ministro della
pubblica istruzione, deve contenere dall'entrata in vigore del decreto-legge anche proposte relative
all’individuazione delle risorse necessarie, tra le quali l’indicazione del numero delle ore di
sostegno, che devono essere esclusivamente finalizzate all’educazione e all’istruzione.

Articolo 10-bis. - Vengono stabilite sanzioni (reclusione da 1 a 5 anni e multa da euro 400 ad euro
1.600.) per gli esercenti una professione sanitaria che attestano falsamente uno stato di micro-
invalidità da incidente stradale che comporta un risarcimento a carico dell'assicurazione. Il medico è
obbligato al risarcimento del danno all'assicurazione. Il Ministero dello Sviluppo Economico
accerta che le imprese di assicurazione diminuiscano, a fronte delle evitate frodi, una riduzione dei
premi RC auto.

Articolo 11.
Commi 1 e 2. Regioni sottoposte ai Piani di rientro del disavanzo sanitario
Comma 1. Le Regioni sottoposte ai Piani di rientro dai disavanzi sanitari10 per le quali, non viene
verificato positivamente in sede di verifica annuale e finale il raggiungimento al 31 dicembre 2009
degli obiettivi strutturali del Piano ma che hanno garantito l’equilibrio economico nel settore
sanitario e non sono state sottoposte a commissariamento, possono chiedere la prosecuzione del
Piano di rientro, per una durata non superiore al triennio, il cui completamento è necessario per
l’attribuzione in via definitiva delle risorse finanziarie, in termini di competenza e di cassa, già
previste a legislazione vigente e condizionate alla piena attuazione dello stesso – ancorché
anticipate on deliberazione del Consiglio dei Ministri.

Comma 2. Nella Regione sottoposta al Piano di rientro dai disavanzi sanitari, già commissariata
alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, il Commissario ad acta procede, entro 15
giorni dall’entrata in vigore del presente decreto-legge, alla conclusione della procedura di
ricognizione dei debiti, predisponendo un piano che individui modalità ed i tempi di pagamento. Al
fine di agevolare il raggiungimento dell'obiettivo prefisso, fino al 31 dicembre 2010 non possono
essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti delle Aziende sanitarie locali e
ospedaliere delle Regioni medesime.

Comma 3. Recuperi delle anticipazioni di tesoreria per il finanziamento della spesa sanitaria
Ricordando che a legge vigente in caso di necessità i recuperi delle anticipazioni sono effettuati
anche a valere sulle somme affluite nell’esercizio successivo sui conti correnti infruttiferi intestati
alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, cioè sulle somme da erogare a qualsiasi
titolo a carico del bilancio statale, il comma precisa che i recuperi delle anticipazioni di tesoreria
non vengono comunque effettuati a valere sui proventi derivanti dalle manovre eventualmente
disposte dalla Regione con riferimento ai tributi IRAP e IRPEF.

10 I Piani di rientro della spesa sanitaria sono finalizzati a ristabilire l’equilibrio economico-finanziario delle regioni
interessate e, sulla base della ricognizione regionale delle cause che hanno determinato strutturalmente l’emersione di
significativi disavanzi di gestione, individua e affronta selettivamente le diverse problematiche emerse nella regione
stessa. I Piani sono parte integrante del singolo Accordo fra lo Stato e la regione e si configurano come un vero e
proprio programma di ristrutturazione industriale che incide sui fattori di spesa sfuggiti al controllo delle Regioni.

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Comma 4. Acquisti ASL fuori convenzione CONSIP.
Gli eventuali acquisti di beni e servizi effettuati dalle Aziende sanitarie ed ospedaliere al di fuori
delle convenzioni e per importi superiori ai prezzi di riferimento sono oggetto di specifica e
motivata relazione, sottoposta agli organi di controllo e di revisione delle Aziende sanitarie ed
ospedaliere.

Commi 5-12 Norme in materia di spesa farmaceutica


Comma 5. Il comma prevede il raggiungimento di alcuni obiettivi di finanza pubblica, cioè 550
mln. di euro di risorse aggiuntive al livello del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale ed un
concorso alla manovra di finanza pubblica da parte del settore sanitario pari a 600 milioni di euro a
decorrere dall’anno 2011 attraverso le economie derivanti dall'applicazioni delle disposizioni dei
commi da 6 a 12.

Comma 6-12. 1. Ridefinizione delle quote spettanti ai grossisti e ai farmacisti sui prezzi dei
farmaci.
Le misure sono finalizzate:
a) all’individuazione tra i medicinali a carico della spesa farmaceutica ospedaliera di quelli che
possono essere erogati attraverso l'assistenza farmaceutica territoriale;
b) a mettere a disposizione delle regioni strumenti di programmazione e controllo idonei a
realizzare un risparmio di spesa non inferiore a 600 milioni di euro su base annua che restano nelle
disponibilità dei servizi sanitari regionali;
c) alla predisposizione di linee guida per incrementare l'efficienza delle Aziende Sanitarie;
d) a stabilire i limiti all’erogabilità a carico del SSN in fascia "A" dei medicinali equivalenti;
inoltre, si specifica che a far data dall'entrata in vigore della legge in esame, le quote di spettanza
dei grossisti e dei farmacisti sul prezzo di vendita al pubblico dei medicinali di classe "A", previste
nella misura rispettivamente del 6,65% e 26,7%, sono rideterminate nella misura del 3% per i
grossisti e del 30,35% per i farmacisti che deve intendersi come quota minima a questi spettante. IL
SSN, nel procedere alla corresponsione alle farmacie di quanto dovuto trattiene una quota pari al 1,
82% sul prezzo di vendita al pubblico al netto dell'IVA. A loro volta le Aziende farmaceutiche,
dalla medesima data, corrispondono alle Regioni un importo dell'1,83% sul prezzo di vendita al
pubblico al netto dell'IVA dei medicinali erogati dal SSN. Lo sconto dell'1, 82% non si applica alle
farmacie rurali sussidiate con fatturato annuo a regime di SSN, al netto dell'IVA non superiore a
387.324,67 euro e alle farmacie con fatturato annuo in regime di SSN, al netto dell'iva non
superiore a euro 258.228, 45; 6-bis. Si dovrà procedere alla revisione della spesa farmaceutica;
si definiscono adeguati piani di controllo dei medicinali in commercio, con particolare riguardo alla
qualità dei principi attivi utilizzati;
e) si perviene poi alla definizione delle linee guida per incrementare l'efficienza delle Aziende
Sanitarie nell'attività di acquisizione, immagazzinamento e distribuzione interna dei medicinali;
f) si stabilisce che a decorrere dal 2011 per l'erogazione a carico del SSN dei medicinali equivalenti
collocati in classe "A" ai fini del rimborso, l'AIFA fissa un prezzo massimo di rimborso per
confezione. I prezzi massimi di rimborso sono stabiliti in misura tale da realizzare un risparmio di
spesa non inferiore a 600 mln. di euro annui che restano nelle disponibilità Regionali;
g) si stabilisce la riduzione 12,5% del prezzo al pubblico dei medicinali equivalenti dal 1° giugno
2010 al 31.12.2010;
h) si specifica che le Direttive del Ministero della Salute devono prevedere una priorità
all'effettuazione di Piani di controllo dei medicinali in commercio;
i) infine è rideterminato il livello del finanziamento a cui concorre ordinariamente lo Stato in
riduzione, di 600 mln. di euro anni a decorrere dal 2011.

Commi 13-14. Norme sui benefici per i soggetti danneggiati in ambito sanitario.

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L'indennità integrativa speciale per danni subiti a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per
ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una
menomazione permanente della integrità psico-fisica, non è rivalutata secondo il tasso di inflazione.

Comma 15. Tessera sanitaria


Stanzia 20 milioni di euro annui per il 2011 e il 2012 2011 per la generazione e la progressiva
consegna della Tessera Sanitaria – Carta nazionale dei servizi (TS-CNS).

Comma 16. Trasmissione telematica delle prescrizioni mediche.


Il Ministero dell’economia e delle finanze procede, per raggiungere dei risparmi di spesa, a curare
l’avvio della diffusione telematica delle ricette mediche, la quale sostituisce a tutti gli effetti la
prescrizione medica cartacea.

Articolo 12.
Commi 1-6. Decorrenza dei trattamenti pensionistici.
In particolare, il comma 1 concerne le pensioni di vecchiaia, il comma 2 le pensioni di anzianità, il
comma 3 i trattamenti pensionistici derivanti da totalizzazione a decorrere dal 1° gennaio 2011. Le
disposizioni introdotte riguardano il conseguimento del periodo di decorrenza del trattamento
pensionistico per i soggetti che a decorrere dall’anno 2011 (dopo il 31 dicembre 2010) maturano il
diritto all’accesso al pensionamento di vecchiaia a 65 anni per gli uomini, 60 anni per le lavoratrici
del settore privato e 65 per le lavoratici del pubblico impiego, ovvero con età previste dagli specifici
ordinamenti negli altri casi. Per i lavoratori dipendenti, si prevede il diritto alla decorrenza del
trattamento decorsi 12 mesi dalla maturazione dei requisiti previsti, mentre per i lavoratori a carico
delle gestioni per gli artigiani, i commercianti e i coltivatori diretti nonché della gestione separata
avviene decorsi 18 mesi. Per il personale della scuola si applicano le disposizioni contenute nella
Legge Finanziaria 1998. I commi da 4 a 6 recano alcune esclusioni dalla nuova disciplina, cioè
dispongono che le norme in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici vigenti prima della
data di entrata in vigore del presente decreto continuino ad applicarsi nei confronti:
a) dei lavoratori dipendenti che abbiano in corso il periodo di preavviso alla data del 30 giugno
2010 e che maturino i requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva (per il pensionamento)
entro la data di cessazione del rapporto di lavoro;
b) dei lavoratori per i quali venga meno, a causa del raggiungimento di un determinato limite di età,
il titolo abilitante allo svolgimento della specifica attività lavorativa;
c) nel limite complessivo di 10.000 beneficiari di lavoratori collocati in mobilità sulla base di
accordi sindacali stipulati anteriormente al 30 aprile 2010 e che maturino i requisiti per il
pensionamento entro il periodo di fruizione.
L'INPS provvede al monitoraggio, sulla base della data di cessazione del rapporto di lavoro, delle
domande di pensionamento, presentate dai lavoratori che intendono avvalersi, dal 1° gennaio 2011,
del regime delle decorrenze della normativa vigente prima dell'entrata in vigore del presente
decreto-legge. Raggiunto il tetto delle 10.000 domande l'INPS sospende la presa in esame di altre
domande.

I commi da 7 a 9. Rateizzazione dei trattamenti di fine servizio.


Si dispone una corresponsione in forma rateale di alcune quote dei trattamenti di fine servizio o di
fine rapporto, comunque denominati, dei dipendenti pubblici, cioè riguardano i dipendenti delle
amministrazioni pubbliche comprese nell'elenco redatto annualmente dall'ISTAT ai fini
dell'elaborazione del conto economico consolidato delle pubbliche amministrazioni.

Il comma 10. Applicazione regime TFR ai dipendenti pubblici


Estende, anche se con l'applicazione della formula "in proporzione al tempo", a tutti i dipendenti
delle pubbliche amministrazioni comprese nell'elenco redatto annualmente dall'ISTAT il regime del
trattamento di fine rapporto di cui all'art. 2120 del codice civile.

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Il comma 11. Interpretazione autentica articolo 1, comma 208, legge 662/1996
Pone una norma di interpretazione autentica (avente, quindi, effetto retroattivo) riguardo al
principio di assoggettamento all'assicurazione previdenziale relativa all'attività prevalente.

Commi 12-bis, 12-ter, 12-quinquies. Elevamento requisiti trattamenti pensionistici


Tenuto conto del principio dell'adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli
incrementi della speranza di vita, a decorrere dal 1° gennaio 2015 i requisiti di età ed i valori di
somma di età anagrafica e di anzianità contributiva devono essere aggiornati, con Decreto del
Ministero dell'Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche
sociali, ogni 3 anni; la mancata emanazione del decreto comporta responsabilità erariale. Dal 2013
l'ISTAT rende disponibile annualmente entro il 30 giugno il dato relativo alla variazione nel
triennio precedente della speranza di vita all'età corrispondente a 65 anni in riferimento alla media
della popolazione italiana. Il 2° adeguamento è effettuato con decorrenza 1° gennaio 2016, e a tal
fine l'ISTAT rende disponibile entro il 30 giugno 2014, il dato relativo alla variazione nell'anno
precedente della speranza di vita all'età corrispondente a 65 anni in riferimento alla media della
popolazione italiana. Ogni qualvolta l'adeguamento triennale del requisito per il pensionamento di
vecchiaia originariamente fissato a 65 anni di età comporta il suo incremento di una o più unità, il
coefficiente di trasformazione previsto dall'art. 1, c. 611 della Legge n. 335/1995 - Riforma del
sistema pensionistico obbligatorio e complementare, è esteso anche per le età corrispondenti ai
valori superiori a 65 anni di età.

Comma 12-quater. Per i lavoratori già impegnati in lavori di sottosuolo presso miniere, cave e
torbiere e per e per il personale dei Corpo dei Vigili del Fuoco, e dei rispettivi dirigenti, è applicato
l'adeguamento dei requisiti anagrafici.

Comma 12-sexies Innalzamento età pensionabile pubbliche dipendenti


In attuazione della sentenza della Corte di Giustizia CEE (causa c-46/0712) si dispone che a
decorrere dal 1° gennaio 2010 per le lavoratrici iscritte alle forme esclusive dell'assicurazione
generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia (Legge n. 335/1995 - Riforma del sistema

11 Art. 1, 6. L'importo della pensione annua nell'assicurazione generale obbligatoria e nelle forme sostitutive ed
esclusive della stessa, è determinato secondo il sistema contributivo moltiplicando il montante individuale dei contributi
per il coefficiente di trasformazione di cui all'allegata tabella A relativo all'età dell'assicurato al momento del
pensionamento. Per tener conto delle frazioni di anno rispetto all'età dell'assicurato al momento del pensionamento, il
coefficiente di trasformazione viene adeguato con un incremento pari al prodotto tra un dodicesimo della differenza tra
il coefficiente di trasformazione dell'età immediatamente superiore e il coefficiente dell'età inferiore a quella
dell'assicurato ed il numero dei mesi. Ad ogni assicurato è inviato, con cadenza annuale, un estratto conto che indichi le
contribuzioni effettuate, la progressione del montante contributivo e le notizie relative alla posizione assicurativa
nonché l'ammontare dei redditi di lavoro dipendente e delle relative ritenute indicati nelle dichiarazioni dei sostituti
d'imposta

12 14 Per i dipendenti pubblici la diversa età per l'accesso alla pensione di vecchiaia - 60 anni per le donne e 65 per gli
uomini - contrasta con uno dei principi del Trattato UE, quello che vieta discriminazioni, basate sul sesso, nella
retribuzione. La Corte di giustizia, con la sentenza nella causa C-46/07 chiede dunque all'Italia di rimuovere l'elemento
discriminatorio, pena una nuova procedura di infrazione e una nuova condanna "in automatico", accompagnata questa
volta da una sanzione economica. La pronuncia della Corte si riferisce solo alle pensioni dei dipendenti pubblici gestite
dall'Inpdap. Sulla base di una giurisprudenza consolidata le pensioni dei dipendenti pubblici, una categoria particolare
di lavoratori, sono qualificate come «retribuzione». Il trattamento corrisponde infatti a tre requisiti: c'è continuità per
quanto riguarda il datore di lavoro, è «direttamente proporzionale agli anni di servizio prestati» e l'importo è calcolato
in base all'ultima retribuzione. In questo modo, il trattamento è considerato «comparabile» a quello «che verserebbe un
datore di lavoro privato ai suoi ex dipendenti». La presunta facilitazione alle donne - quella di poter usufruire della
pensione di vecchiaia a 60 anni anziché a 65 - in realtà si ritorce contro di loro e rappresenta una penalizzazione. E viola
così l'articolo 141 del Trattato UE che sancisce la parità di retribuzione tra lavoratori dei due sessi a parità di lavoro.

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pensionistico obbligatorio e complementare) e per le lavoratrici la cui pensione è liquidata
esclusivamente con il sistema contributivo (Legge n. 243/2004 - Norme in materia pensionistica e
deleghe al Governo nel settore della previdenza pubblica, per il sostegno alla previdenza
complementare e all'occupazione stabile e per il riordino degli enti di previdenza ed assistenza
obbligatoria) il requisito dei 60 anni per conseguire il trattamento pensionistico secondo le regole
previste dai singoli ordinamenti di appartenenza per il pensionamento di vecchiaia ovvero per il
collocamento a riposo per raggiunti limiti di età, è di 61 anni. Questi requisiti anagrafici sono
incrementati di 4 anni dal 1° gennaio 2012 per il raggiungimento dell'età anagrafica di 65 anni.
Resta ferma la disciplina vigente che prevede per specifici ordinamenti requisiti anagrafici per il
pensionamento più elevati. Le economie derivanti dall'applicazione di queste disposizioni
confluiscono nel Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale presso la PCM.

Commi 12.septies - undiecies. Disposizioni in materia di ricongiunzione


Intervengono sulla disciplina della ricongiunzione dei contributi pensionistici, di cui alla L. 7
febbraio 1979, n. 29, al fine di armonizzare le norme previste in materia nei diversi regimi
pensionistici. A decorrere dal 1° luglio 2010 la ricongiunzione di tutti i periodi di contribuzione
obbligatoria, volontaria e figurativa del lavoratore dipendente, pubblico o privato, che sia o sia stato
iscritto a forme obbligatorie di previdenza sostitutive dell'assicurazione generale obbligatoria per
l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti gestita dall'INPS o che abbiano dato
luogo all'esclusione o all'esonero da detta assicurazione, dei dipendenti ENEL, delle Aziende
elettriche private e dal Fondo di previdenza per i lavoratori dei pubblici servizi di telefonia al Fondo
pensioni lavoratori dipendenti avviene applicando le seguenti disposizioni: la gestione assicurativa
presso la quale si effettua la ricongiunzione delle posizioni assicurative pone a carico del
richiedente il 50% della somma risultante dalla differenza tra la riserva matematica, determinata in
base ai criteri e alle Tabelle emanate per l'attuazione della Legge recante Disposizioni per il
miglioramento dei trattamenti di pensione dell'assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la
vecchiaia e i superstiti (Legge n. 1338/1962), necessaria per la copertura assicurativa relativa al
periodo utile considerato, e le somme versate dalla gestione o dalle gestioni assicurative a norma del
comma precedente; il pagamento della somma di cui al comma precedente, può essere effettuato, su
domanda, in un numero di rate mensili non superiore alla metà delle mensilità corrispondenti ai
periodi ricongiunti, con la maggiorazione di interesse annuo composto pari al 4,50%; il debito
residuo al momento della decorrenza della pensione potrà essere recuperato ratealmente sulla
pensione stessa, fino al raggiungimento del numero di rate indicato nel comma precedente. È
comunque fatto salvo, il trattamento previsto per la pensione minima erogata dall'INPS. L'onere da
porre a carico dei richiedenti è determinato come segue: l'onere di riscatto è determinato con le
norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello
contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto, anche ai fini
del computo delle anzianità previste; ai fini del calcolo dell'onere per i periodi oggetto di riscatto, in
relazione ai quali trova applicazione il sistema retributivo, si applicano i coefficienti delle previste
Tabelle (emanate per l'attuazione della Legge recante Disposizioni per il miglioramento dei
trattamenti di pensione dell'assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti
(Legge n. 1338/1962); gli oneri da riscatto per periodi in relazione ai quali trova applicazione il
sistema retributivo ovvero contributivo possono essere versati ai regimi previdenziali di
appartenenza in unica soluzione ovvero in 120 rate mensili senza l’applicazione di interessi per la
rateizzazione. Tale disposizione si applica esclusivamente alle domande presentate a decorrere dal
1° gennaio 2008; per il calcolo dell'onere dei periodi di riscatto, da valutare con il sistema
contributivo, si applicano le aliquote contributive di finanziamento vigenti nel regime ove il riscatto
opera alla data di presentazione della domanda. La retribuzione di riferimento è quella assoggettata
a contribuzione nei dodici mesi meno remoti rispetto alla data della domanda ed è rapportata al
periodo oggetto di riscatto. Detta retribuzione è attribuita temporalmente e proporzionalmente ai
periodi riscattati. La rivalutazione del montante individuale dei contributi , ha effetto dalla data
della domanda di riscatto. Sono abrogate, infine, per un coordinamento con le disposizioni previste
dal decreto-legge: la legge in materia di Ricongiunzione delle posizioni previdenziali ai fini
45
dell'accertamento del diritto e della determinazione del trattamento di previdenza e di quiescenza (n.
322/1958); l'art. 40 della Legge Modifiche agli ordinamenti degli Istituti di previdenza presso il
Ministero del tesoro (n. 1646/1962), l'art. 124 (Costituzione della posizione assicurativa) del DPR
in materia di trattamento di quiescenza dei dipendenti civili e militari dello Stato (n. 1092/1973), gli
art. 21, c. 4 e 40 c. 3 della legge in materia di servizio militare di leva e sulla ferma di leva
prolungata.

Comma 12-duodecies Previdenza complementare per i dipendenti pubblici


Prevede l’utilizzo delle risorse di cui all’articolo 74 comma 1, della legge finanziaria per il 2001 (L.
388/2000), limitatamente allo stanziamento per il 2010, anche ai fini del finanziamento delle spese
di avvio e di adesione collettiva dei fondi di previdenza complementare dei dipendenti delle
pubbliche amministrazioni. Tali risorse (la cui concreta utilizzazione appare peraltro condizionata
alla destinazione delle corrispondenti risorse da parte dei lavoratori, sulla base delle intese
contrattuali) sono costituite:
• dalle somme (200 miliardi per ciascuno degli anni 1999 e 2000) già stanziate dall'art. 26,
comma 18, della legge n. 448/1998;
• da ulteriori 100 miliardi annui per ciascuno degli anni 2001, 2002 e 2003.
• Per gli anni successivi al 2003 si provvederà con la tabella C della legge finanziaria.

Comma 12-terdecies. Finanziamento istituti di patronato


Per ciascuno degli anni 2011-2013 vengono ridotti di 30 mln. di euro annui gli stanziamenti per gli
istituti di patronato e di assistenza sociale.

Articolo 13. Casellario dell'assistenza e norme sulle prestazioni collegate al reddito


Commi 1-4. Istituzione presso l’Istituto nazionale della previdenza sociale, senza nuovi o maggiori
oneri per la finanza pubblica, del Casellario dell’Assistenza per la raccolta, la conservazione e la
gestione dei dati, dei redditi e di altre informazioni relativi ai soggetti aventi titolo alle prestazioni
di natura assistenziale.
Comma 5 - L'INPS e le Amministrazioni Pubbliche provvedono ad attuare le disposizioni
del'articolo con le risorse previste a legislazione vigente.
Comma 6. Ai fini della liquidazione o della ricostituzione delle prestazioni previdenziali ed
assistenziali collegate al reddito, il reddito di riferimento è quello conseguito dal beneficiario e dal
coniuge nell’anno solare precedente . Per le prestazioni collegate al reddito rilevano i redditi
conseguiti nello stesso anno per prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al
Casellario centrale dei pensionati.
I titolari di prestazioni collegate al reddito, che non comunicano integralmente all’Amministrazione
finanziaria la situazione reddituale incidente sulle prestazioni in godimento, sono tenuti ad
effettuare la comunicazione dei dati reddituali agli Enti previdenziali che erogano la prestazione. In
caso di mancata comunicazione si procede alla sospensione delle prestazioni collegate al reddito nel
corso dell’anno successivo a quello in cui la dichiarazione dei redditi avrebbe dovuto essere resa, e
quindi, successivamente, alla revoca in via definitiva delle prestazioni collegate al reddito e al
recupero di tutte le somme erogate.

Articolo 14.
Commi 1 e 2 Concorso delle autonomie territoriali agli obiettivi di finanza pubblica e
riduzione dei trasferimenti erariali
Comma 1. Le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano, le Province e i Comuni con
popolazione superiore a 5.000 abitanti concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza
pubblica per il triennio 2011-2013 nelle misure seguenti in termini di fabbisogno e indebitamento
netto:
a) Regioni a statuto ordinario per 4.000 milioni di euro per l’anno 2011 e per 4.500 milioni di
euro annui a decorrere dall’anno 2012;

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b) Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano per 500 milioni di
euro per l’anno 2011 e 1.000 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2012;
c) Province per 300 milioni di euro per l’anno 2011 e per 500 milioni di euro annui a decorrere
dall’anno 2012;
d). I Comuni per 1.500 milioni di euro per l’anno 2011 e 2.500 milioni di euro annui a decorrere
dall’anno 2012.
Comma 2. stabilisce la Riduzione dei:
a) trasferimenti statali a qualunque titolo spettanti alle Regioni a statuto ordinario in misura
pari a 4.000 milioni di euro per l’anno 2011 e 4.500 milioni di euro annui a decorrere
dall’anno 2012;
b) trasferimenti correnti, comprensivi della compartecipazione IRPEF, dovuti alle province dal
Ministero dell’interno in misura pari a 300 milioni per l’anno 2011 e a 500 milioni annui a
decorrere dall’anno 2012;
c) trasferimenti correnti dovuti ai comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti dal
Ministero dell’interno in misura pari a 1.500 milioni per l’anno 2011 e a 2.500 milioni annui
a decorrere dall’anno 2012.

Commi 3-6. Riduzione dei trasferimenti dovuti a regioni ed enti locali in caso di mancato
rispetto del patto di stabilità
Comma 3. Con Decreto del Ministero dell'Interno, in caso di mancato rispetto del patto di stabilità
interno relativo agli anni 2010 e successivi, i trasferimenti dovuti agli Enti Locali che risultino
inadempienti nei confronti di detto impegno sono ridotti, nell’anno successivo, in misura pari alla
differenza tra il risultato registrato e l’obiettivo programmatico predeterminato. In caso di mancata
trasmissione da parte dell’Ente Locale della certificazione relativa al patto di stabilità interno, entro
il termine perentorio stabilito dalla normativa vigente, si procede all’azzeramento automatico dei
predetti trasferimenti con l’esclusione di quelli destinati all’onere di ammortamento dei mutui.
Comma 4. Non rispetto del patto di stabilità interno relativo agli anni 2010 e successivi da parte
delle Regioni e delle Province Autonome:
a. devono versare all’entrata del bilancio statale entro 60 giorni dal termine stabilito per la
certificazione relativa al rispetto del patto di stabilità, l’importo corrispondente alla differenza tra il
risultato registrato e l’obiettivo programmatico predeterminato. In caso di mancato versamento si
procede, nei 60 giorni successivi, al recupero dello scostamento a valere sulle giacenze depositate
nei conti aperti presso la tesoreria statale;
b. trascorso inutilmente il termine per la trasmissione della certificazione da parte dell’Ente
territoriale si procede al blocco di qualsiasi prelievo dai conti della Tesoreria statale sino a quando
la certificazione non viene acquisita.
Comma 5. Adeguamento della legislazione vigente ai contenuti dei cc. 3 e 4.
Comma 6. Possibilità con DPCM di sospendere per deficit eccessivo di bilancio, sentita la Regione
interessata, i trasferimenti erariali.

Commi 7-10. Contenimento costi personale enti territoriali


Comma 7. Ai fini del concorso delle Regioni e degli EELL al rispetto degli obiettivi di finanza
pubblica, gli enti sottoposti al patto di stabilità interno assicurano la riduzione dell’incidenza
percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti, la razionalizzazione e
snellimento delle strutture burocratico-amministrative, il contenimento delle dinamiche di crescita
della contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le
amministrazioni statali.
Comma 8. Adeguamento della legislazione vigente ai contenuti delle disposizioni introdotte.
Comma 9. A decorrere dal 1º gennaio 2011, con riferimento alle cessazioni verificatesi nel 2010, è
fatto divieto agli Enti nei quali l’incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40% delle
spese correnti di procedere ad assunzioni di personale; i restanti Enti possono procedere ad
assunzioni di personale nel limite del 20% della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno
precedente.
47
Comma 10. Adeguamento della Legge Finanziaria 2007 ai contenuti delle disposizioni introdotte.

Commi 11 e 12 Deroghe al Patto di stabilità enti locali per l’anno 2010 per i pagamenti in
conto capitale e disapplicazione del meccanismo della premialità
Comma 11. Le Province e i Comuni con più di 5.000 abitanti possono escludere dal saldo rilevante
ai fini del rispetto del patto di stabilità interno relativo all’anno 2010 i pagamenti in conto capitale
effettuati entro il 31 dicembre 2010 per un importo non superiore allo 0,78% dell’ammontare dei
residui passivi in conto capitale risultanti dal rendiconto dell’esercizio 2008, a condizione che
abbiano rispettato il patto di stabilità interno per l'anno 2009.
Comma 12. Esclusione per il 2010 di alcune disposizioni in materia di patto di stabilità interno per
gli EELL che concernono benefici per gli Enti virtuosi, l'applicazione degli indicatori di finalizzati a
misurare il grado di rigidità strutturale dei bilanci e il grado di autonomia finanziaria degli Enti, la
previsione per le province che l’indicatore per misurare il grado di autonomia finanziaria non si
applica sino all’attuazione del federalismo fiscale.
Comma 13. Contributo in favore dei comuni per l’anno 2010
Per l’anno 2010 è attribuito ai comuni un contributo per un importo complessivo di 200 milioni da
ripartire con Decreto del Ministro dell’interno.

Commi 13-bis; 14-bis; 14-quater e 18.


Finanziamento del Piano di rientro dall’indebitamento pregresso e misure per l’equilibrio
economico-finanziario della gestione ordinaria del Comune di Roma
Comma 13-bis. Per l'attuazione del Piano di rientro dell'indebitamento pregresso previsto dal
DPCM del 5 dicembre 2008 e dalle disposizioni urgenti per Roma capitale, il Commissario
straordinario del Governo è autorizzato a stipulare il Contratto di servizio per i finanziamenti
occorrenti la copertura delle spese, previo approvazione da parte del Ministro dell'Economia e delle
Finanze del Piano di estinzione per quanto attiene ai 300 mln. di euro e ai 200 mln. di euro di cui
alle successive lettere a) e b) del c. 14.

Lo squilibrio finanziario di Roma viene ripianato con:


a) un Fondo statale con una dotazione annua di 300 milioni di euro, a decorrere dall’anno
2011;
b) il reperimento di risorse aggiuntive fino al conseguimento di 200 milioni di euro annui
complessivi attraverso:
1. la possibilità di stabilire diritti aeroportuali di imbarco per i passeggeri e l'aumento
dell'addizionale IRPEF, sino al massimo dello 0,4%. Le risorse derivanti possono solamente
essere utilizzate per il conseguimento del Piano di rientro;
2. l'adozione di pratiche di centralizzazione degli acquisti di beni e servizi di pertinenza
comunale e delle società partecipate dal Comune;
3. la razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute dal Comune;
4. la riduzione dei costi a carico del Comune per il funzionamento dei propri organi, compresi
rimborsi dei permessi retribuiti riconosciuti per gli amministratori;
5. l'introduzione di un contributo di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture
ricettive della città;
6. un contributo straordinario nella misura del 66% del maggior valore immobiliare
conseguibile, a fronte di rilevanti valorizzazioni immobiliari generate dallo strumento
urbanistico generale, da destinarsi alla realizzazione di opere pubbliche;
7. la possibilità di elevazione dell'imposta comunale sulla pubblicità sino al 50%;
8. la possibilità di maggiorazione, fino al 3 per mille, dell’ICI sulle abitazioni diverse
dalla prima casa, tenute a disposizione;
9. l'utilizzo degli proventi da oneri di urbanizzazione e dalle concessioni cimiteriali.
10. le somme eventualmente riscosse in misura eccedente.

48
L’importo di 200 milioni di euro per ciascun anno sono riversate alla gestione ordinaria del comune
di Roma e concorrono al conseguimento degli obiettivi di stabilità finanziaria.

14-bis Per agevolare i Piani di rientro dei Comuni commissariati è istituito un Fondo di 50 mln.
annui presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
14-ter Disposizioni in favore dei comuni dissestati della Provincia de L’Aquila
I comuni dell'Abruzzo colpiti dal sisma in stato di dissesto possono escludere per il priodo 2010-
2012 dal saldo rilevante ai fini del rispetto del Patto di Stabilità gli investimenti in conto capitale
deliberati entro il 31.12.2010.
14-quater L'addizionale commissariale sui diritti d'imbarco dei passeggeri sugli aeromobili in
partenza dalla Città di Roma è istituita dal Commissario, previa delibera della Giunta Comunale. Il
Comune può successivamente ridurre l'addizionale prevedendo misure compensative verificate dal
Ministero dell'Economia e delle Finanze. In ogni caso il Comune di Roma deve garantire, anche
vincoli di bilancio, l'ammontare di 200 mln. annui.
Comma 15-bis Il Ministero dell'Economia e delle Finanze corrisponde direttamente all'Istituto
finanziatore le risorse allocate sui Fondi per il Piano di rientro.
Comma 15-ter Il Commissario straordinario trasmette annualmente al Governo la rendicontazione
del Piano.

Commi 19-24 Disposizioni per la regione Campania per il mancato rispetto del patto nel 2009
Per le Regioni che hanno certificato il mancato rispetto del patto di stabilità interno relativamente
all’esercizio finanziario 2009, ovvero nei 10 mesi antecedenti alla data di svolgimento delle elezioni
regionali, si dispone: l'annullamento degli Atti adottati dalla Giunta Regionale o dal Consiglio;
l'annullamento delle deliberazioni concernenti l'attuazione di programmi comunitari; la revoca degli
incarichi conferiti (sono previste alcune deroghe); la predisposizione di un Piano di Rientro da parte
del Presidente della Regione, nella qualità di commissario ad acta. Con riferimento alla Campania,
tra gli interventi del Piano di rientro, la Regione può includere l'acquisto del Termovalorizzatore di
Acerra, anche mediante con delibera CIPE, della quota regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate.

Comma 24-bis; 24 ter Deroghe ai limiti dipesa per personale a contratto delle autonomie
speciali
I limiti previsti in materia di personale (art. 9, c. 28) possono essere superati limitatamente in
ragione della proroga dei rapporti di lavoro a tempo determinato stipulati dalle Regioni a statuto
speciale e dei loro Enti territoriali.

Commi 25-31 Funzioni fondamentali dei comuni


Le disposizioni dei commi da 25 a 31 assicurano il coordinamento della finanza pubblica e il
contenimento delle spese per l’esercizio delle funzioni fondamentali dei Comuni. L’esercizio delle
funzioni fondamentali dei Comuni (funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo;
di polizia locale; di istruzione pubblica, ivi compresi i servizi per gli asili nido e quelli di assistenza
scolastica e refezione, nonché l’edilizia scolastica; funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti;
funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, fatta eccezione per il servizio di
edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia nonché per il servizio idrico integrato;
funzioni del settore sociale) è obbligatorio per i Comuni sino a 5.000 abitanti (escluse le isole
monocomune e il Comune di Campione d'Italia) , o per quelli con popolazione sino a 3.000
abitanti appartenenti/appartenuti a Comunità Montane. I Comuni capoluogo di provincia e i Comuni
con un numero di abitanti superiore a 100.000 non sono obbligati all’esercizio delle funzioni in
forma associata;

Comma 32 Divieto di costituzione di società da parte dei comuni con meno di 30.000 abitanti.
I comuni con popolazione inferiore a 30.000 abitanti non possono costituire società. Entro il 31
dicembre 2011 i Comuni mettono in liquidazione le società già costituite alla data di entrata in
vigore del presente decreto, o ne cedono le partecipazioni.
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Comma 33 Natura non tributaria della Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani
Specifica che la Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani non è di natura tributaria.

Articolo 15.
Commi 1-5 (ANAS e concessionari autostradali
Con DPCM sono stabiliti:
a.) I criteri e modalità per l’applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in
gestione diretta di ANAS SpA, in relazione ai costi di investimento e di manutenzione straordinaria
oltre che quelli relativi alla gestione, ed anche l’elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio;
b.) Le stazioni di esazione delle autostrade a pedaggio assentite in concessione che si
interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta ANAS S.p.A. presso le
quali l'Azienda è autorizzata ad applicare una maggiorazione tariffaria forfettaria di 1 euro per le
classi di pedaggio A e B e di 2 euro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5.

L'articolo prevede inoltre che la misura del canone annuo corrisposto direttamente ad ANAS venga
integrata di un importo, calcolato sulla percorrenza chilometrica. Conseguentemente, i pagamenti
dovuti ad ANAS SpA a titolo di corrispettivo del contratto di programma-parte servizi sono ridotti
in misura corrispondente alle maggiori entrate derivanti dall’applicazione di questa disposizione.

Commi 6 - 6 quinquies Aumento delle basi di calcolo dei sovracanoni e altre norme
riguardanti le concessioni di grandi derivazioni d’acqua per uso idroelettrico.

Per i Comuni ed i Consorzi dei Bacini imbriferi montani, a decorrere dal 1° gennaio 2010 le basi di
calcolo del sovracanone dovuto dai concessionari di derivazioni d'acqua per produzioni di forza
motrice, con potenza nominale media superiore a chilowatt 220, e del canone annuo a carico del
concessionario, per le concessioni di grandi derivazioni d'acqua ad uso idroelettrico sono fissate,
rispettivamente, in euro 28 e euro 7.

I Consorzi costituiti dai Comuni che in tutto o in parte sono compresi in ciascun Bacino imbrifero
montano, o nel caso che i Consorzi non si fossero costituiti, i Comuni compresi nel bacino
imbrifero montano possono chiedere, in sostituzione del sovracanone previsto dall'articolo stesso, la
fornitura diretta di energia elettrica.

Tutte le concessioni di grande derivazione d'acqua per uso idroelettrico sono prorogate di 5 anni. Il
Ministero dello Sviluppo Economico dovrà determinare i requisiti concernenti la procedura di gara
che deve essere indetta 5 anni prima dello scadere di una concessione di grande derivazione d'acqua
per uso idroelettrico e nei casi di decadenza, rinuncia, revoca.

Le concessioni di grande derivazione d'acqua per uso idroelettrico ricadenti nelle Province, le quali
siano conferite dai titolari, anteriormente alla pubblicazione del bando di gara, a società per azioni a
composizione partecipata pubblico-privata sono prorogate per 7 anni.

Il Concessionario uscente prosegue la gestione della derivazione sino a quando non è stato
individuato il concessionario subentrante.

Le somme incassate dai Comuni e dallo Stato prima della Sentenza della Corte Costituzionale n. 1
del 200813 sono definitivamente trattenute dai Comuni e dallo Stato.

13 La Corte costituzionale si è pronunziata in ordine ad una serie di questioni di legittimità costituzionale, promosse
dalle Regioni Toscana, Piemonte, Campania, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia avverso la disciplina delle
concessioni di grande derivazione a scopo idroelettrico, contenuta nell’art. 1, commi da 483 a 492, l. 23 dicembre 2005,
n. 266 (legge finanziaria per il 2006). Con la normativa contestata - mediante la quale, secondo l’“autoqualificazione”
operata dal medesimo legislatore statale, sarebbero state introdotte norme a tutela della concorrenza ai sensi dell’art.
50
Comma 6 sexies Autovie venete
L'ANAS, sino al 31 marzo 2017, continua ad essere titolare delle funzioni e dei poteri di soggetto
concedente ed aggiudicatore, relativamente all'infrastruttura autostradale in concessione ad Autovie
Venete SpA. Dal 1 aprile 2017 detti poteri e funzioni dovranno essere esercitate da un soggetto di
diritto pubblico

Articolo 16. Costituzione di un Fondo nello stato di previsione dell’economia e delle finanze
per la riassegnazione delle maggiore entrate derivanti da utili e dividendi da partecipazione in
enti pubblici non compresi nel conto consolidato della PA che eccedano l’ammontare iscritto
nel bilancio di previsione degli anni 2011 e 2012
1. Le maggiori entrate che si dovessero realizzare negli anni 2011 e 2012 per utili e dividendi non
derivanti da distribuzione riserve, versati all’entrata del bilancio dello Stato da società partecipate e
istituti di diritto pubblico non compresi nel settore istituzionale delle Amministrazioni pubbliche
(che ricordiamo sono quelle individuate dall'ISTAT) eccedenti l’ammontare iscritto nel bilancio di
previsione dei corrispondenti anni e considerate nei saldi di finanza pubblica, sono riassegnate:
a) fino all’importo massimo di 500 milioni di Euro, ad un apposito Fondo istituito nello stato di
previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze per essere prioritariamente utilizzate per
concorrere agli oneri relativi al pagamento degli interessi
sul debito pubblico;
b) Per l’eventuale restante parte al Fondo di ammortamento dei titoli di Stato.

Articolo 17. Autorizzazione per il Ministero dell’economia e delle finanze al fine di assicurare
la partecipazione dell’Italia, per una spesa massima di 20 milioni di euro per l’anno 2010, al
capitale della società da costituire insieme agli altri Stati membri dell’UEM per la
salvaguardia della stabilità finanziaria dell’euro
Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato:
a.) Ad assicurare, con 20 mln. di euro, la partecipazione dell'Italia al capitale sociale della società
Europea che verrà costituita in conformità con le Conclusioni del Consiglio dell’Unione Europea
del 9-10 maggio 2010, al fine di assicurare la salvaguardia della stabilità finanziaria dell’area euro;
b.) A concedere la garanzia dello Stato sulle passività di detta società Europea emesse al fine di
costituire la provvista finanziaria per concedere prestiti agli Stati membri dell’area euro.

Articolo 18. Partecipazione dei comuni all’attività di accertamento tributario e contributivo


ed istituzione dei Consigli tributari
I Comuni: partecipano all’attività di accertamento fiscale e contributivo, attraverso:
a). l'istituzione del Consiglio Tributario: i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti sono
tenuti a consorziarsi per poi costituire il Consiglio Tributario (qualora non lo abbiano già istituito);
b). la collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, ai quali mette a disposizione le dichiarazioni dei
contribuenti in essi residenti. Gli Uffici dell’Agenzia prima della emissione degli avvisi di
accertamento inviano una segnalazione ai Comuni di domicilio fiscale dei soggetti passivi.

I Comuni beneficiano dall'attività di accertamento con il riconoscimento di una quota pari al 33%
delle maggiori somme relative a tributi statali riscosse a titolo definitivo nonché delle sanzioni civili
applicate sui maggiori contributi riscossi a titolo definitivo. Con Decreto del Ministero
dell’economia e delle finanze, sono individuati i tributi su cui calcolare la quota pari al 33% e le
sanzioni civili spettanti ai comuni.

117, comma II, lett. e, Cost., adottate in attuazione degli impegni assunti dallo Stato a livello comunitario (art. 1,
comma 491, legge cit.) - il legislatore ha stabilito, con riferimento alle concessioni in parola, un’articolata disciplina,
prevedendo sia regole transitorie, di immediata applicazione, sia regole destinate ad operare “a regime”.

51
Comma 8. Specifica che resta valido il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate che
ha stabilito (decreto-legge del 2005) le modalità tecniche di accesso alle banche dati e di
trasmissione ai comuni, anche in via telematica, di copia delle dichiarazioni relative ai contribuenti
in essi residenti, nonché quelle della partecipazione dei comuni all'accertamento fiscale anche
attraverso società ed enti partecipati dai comuni e comunque da essi incaricati per le attività di
supporto ai controlli fiscali sui tributi comunali, nonché le ulteriori materie per le quali i comuni
partecipano all'accertamento fiscale.

Comma 9. chiarisce che spetta alle Regioni e alle Province Autonome, sulle quote delle maggiori
somme che lo Stato trasferisce loro, riconoscere ai comuni le somme dovute a titolo di
partecipazione all’accertamento.

Articolo 19. Aggiornamento del catasto e Procedure alienazione alloggi edilizia residenziale
pubblica.
Commi 1-13. A decorrere dalla data del 1º gennaio 2011 è istituita l’Anagrafe Immobiliare
Integrata, costituita e gestita dall’Agenzia del Territorio, volta ad attestare, ai fini fiscali, lo stato di
integrazione delle banche dati disponibili presso l’Agenzia del Territorio per ciascun immobile,
individuandone il soggetto titolare di diritti reali.
Con uno o più Decreti di natura non regolamentare del Ministro dell’economia e delle finanze viene
disciplinata l’introduzione e l'erogazione della Attestazione integrata ipotecario-catastale.
La consultazione delle banche dati del catasto terreni, censuaria e cartografica, del catasto edilizio
urbano, e dei dati di superficie delle unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, è garantita ai
Comuni su tutto il territorio nazionale, ad esclusione delle Province autonome di Trento e Bolzano,
attraverso il Sistema telematico, il Portale per i Comuni ed il Sistema di interscambio, gestiti
dall’Agenzia del Territorio. Sono specificate quali funzioni sono in ogni caso mantenute allo Stato,
e sono svolte dall’Agenzia del Territorio, e tra queste controllo della qualità delle informazioni
catastali e dei processi di aggiornamento degli atti, la gestione unitaria dell’infrastruttura
tecnologica di riferimento per il Modello unico digitale per l’edilizia, la gestione dell’Anagrafe
Immobiliare Integrata.
Entro il 31.12.2010, i titolari di diritti reali sugli immobili:
a). che non risultano dichiarati in Catasto, sono tenuti a procedere alla presentazione, ai fini fiscali,
della relativa dichiarazione di aggiornamento catastale. L’Agenzia del Territorio, successivamente
alla registrazione degli atti di aggiornamento presentati, rende disponibili ai Comuni le
dichiarazioni di accatastamento per i controlli di conformità urbanistico-edilizia, attraverso il
Portale per i Comuni. In caso di mancata presentazione della dichiarazione, l’Agenzia del Territorio
procede all’attribuzione di una rendita presunta, da iscrivere transitoriamente in catasto, anche sulla
base degli elementi tecnici forniti dai Comuni.
b). oggetto di interventi edilizi che abbiano determinato una variazione di consistenza ovvero di
destinazione non dichiarata in Catasto, sono tenuti a procedere alla presentazione, ai fini fiscali,
della relativa Dichiarazione di aggiornamento catastale. In caso di mancata presentazione l’Agenzia
del Territorio procede agli accertamenti di competenza, anche con l'aiuto dei Comuni.
A decorrere dal 1º gennaio 2011, l’Agenzia del Territorio, sulla base di nuove informazioni
connesse a verifiche da telerilevamento e da sopralluogo sul terreno, provvede ad avviare un
monitoraggio costante del territorio, per individuare eventuali immobili non dichiarati al Catasto.
Commi 14 e 15. Dal 1° luglio 2010:
a. gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la
costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti devono
contenere, a pena di nullità, oltre all’identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie
depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di
fatto dei dati catastali e delle planimetrie;
b. la richiesta di registrazione di contratti, scritti o verbali, di locazione o affitto di beni immobili
esistenti sul territorio dello Stato e relative cessioni, risoluzioni e proroghe anche tacite, deve
contenere anche l’indicazione dei dati catastali degli immobili, la cui mancanza è fatto rilevante ai
52
fini dell’applicazione dell’imposta di registro e la persona è punito con la sanzione amministrativa
dal 120 al 240% dell'imposta dovuta.

Articolo 20. Adeguamento alle disposizioni comunitarie delle limitazioni all'uso del contante e
dei titoli al portatore
Si Prevede il divieto di trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al
portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti
diversi, quando il valore oggetto di trasferimento, è complessivamente pari o superiore a euro 5.000.
Sono apportate modifiche agli articoli 49 e 58 del D.lgs. n. 231/2007 (Attuazione della direttiva
2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio
dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva
2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione), prevedendo: che i libretti di deposito bancari o
postali al portatore con saldo pari o superiore a 5.000 euro, esistenti alla data di entrata in vigore del
presente decreto, siano estinti dal portatore ovvero il loro saldo deve essere ridotto a una somma
non eccedente il predetto importo entro il 30 giugno 2011.
Le banche e Poste Italiane S.p.A. sono tenute a dare ampia diffusione e informazione a tale
disposizione. Inoltre si prevede che per le violazioni previste dai precedenti commi, la sanzione
amministrativa pecuniaria non può comunque essere inferiore nel minimo all’importo di 3.000 euro.
Per importi superiori a 50.000 euro la sanzione minima è aumentata di 5 volte. Per le violazioni di
cui ai commi 2, 3 e 4 che riguardano importi superiori a 5.000 euro le sanzioni minima e massima
sono aumentate del 50%.
Si esclude dall'applicazione delle sanzioni coloro che nel periodo 31 maggio-15 giugno 2010 hanno
emesso assegni, acceso libretti e titoli, di importo pari o superiore alla soglia di 5.000 euro (cioè per
un importo considerato irregolare).

Articolo 21. Comunicazioni telematiche alla Agenzia delle Entrate


Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate sono individuate modalità per limitare
l’aggravio per i contribuenti per la comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini
dell’imposta sul valore aggiunto, di importo non inferiore a euro 1.500. Per l’omissione delle
comunicazioni, o per la loro effettuazione con dati incompleti o non veritieri si applica la sanzione
amministrativa da lire 500 mila a lire 4 milioni (importi non adeguati in euro).

Articolo 22. Aggiornamento dell’accertamento sintetico


Si ricorda che l'Ufficio delle imposte, a legge vigente, procede alla rettifica delle dichiarazioni
presentate dalle persone fisiche quando il reddito complessivo dichiarato risulta inferiore a quello
effettivo o non sussistono o non spettano, in tutto o in parte, le deduzioni dal reddito o le detrazioni
d'imposta indicate nella dichiarazione. Modificando il DPR n. 600/1973, viene previsto che
L’Ufficio, può sempre determinare sinteticamente il reddito complessivo del contribuente, ed ha
l’obbligo di invitare quest'ultimo a comparire di persona o per mezzo di rappresentanti per fornire
dati e notizie rilevanti ai fini dell’accertamento. Dal reddito complessivo determinato sinteticamente
sono deducibili i soli oneri previsti dall’articolo 10 del DPR n. 917/1986.

Articoli 23 Contrasto al fenomeno delle imprese “apri e chiudi

Articolo 24 Contrasto al fenomeno delle imprese in perdita “sistemica


Le imprese che cessano l’attività entro 1 anno dalla data di inizio sono specificamente considerate
ai fini della selezione delle posizioni da sottoporre a controllo da parte dell’Agenzia delle entrate,
della Guardia di Finanza e dell’INPS, in modo da assicurare una vigilanza sistematica sulle
situazioni a specifico rischio di evasione e frode fiscale e contributiva.
La programmazione dei controlli fiscali dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza deve
assicurare una vigilanza sistematica, basata su specifiche analisi di rischio, sulle imprese che
presentano dichiarazioni in perdita fiscale, non determinata da compensi erogati ad amministratori e
soci, per più di 1 periodo d’imposta.
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Articolo 25. Contrasto di interessi: ritenuta operata su bonifici bancari e postali A decorrere
dal 1º luglio 2010 le banche e le Poste Italiane SPA operano una ritenuta d'acconto del 10% ai fini
dell’imposta sul reddito, dovuta dai percipienti, dei compensi corrisposti a mezzo bonifico bancario
o postale, quale modalità necessaria per beneficiare di oneri deducibili/detrazione d'imposta. La
ritenuta d'acconto è posta in essere dalla banca/Poste Italiane SpA del beneficiario del bonifico
all'atto di accreditamento delle somme a suo favore, ed il versamento delle ritenute deve avvenire
entro il 16giorno del mese successivo in cui è stata operata la ritenuta. Con provvedimento del
Direttore dell’Agenzia delle entrate sono individuate le tipologie di pagamenti e le modalità di
esecuzione degli adempimenti relativi alla certificazione e alla dichiarazione delle ritenute operate.

Articolo 26. Disposizioni antielusive in materia di prezzi di trasferimento applicati negli


scambi transnazionali con società controllate
In caso di rettifica del valore normale dei prezzi di trasferimento praticati nell’ambito di operazioni
con società non residenti nel territorio dello Stato, che direttamente o indirettamente controllano
l'impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l'impresa, da cui
derivi una maggiore imposta o una differenza del credito, la sanzione14 prevista dall'art. 1, c. 2 del
D.lgs. n. 471/1997 - Riforma delle sanzioni tributarie non penali in materia di imposte dirette, di
imposta sul valore aggiunto e di riscossione dei tributi - non si applica qualora, nel corso
dell’accesso, ispezione o verifica o di altra attività istruttoria, il contribuente consegni
all’Amministrazione finanziaria la documentazione indicata in apposito provvedimento del
Direttore dell’Agenzia delle Entrate idonea a consentire il riscontro della conformità al valore
normale dei prezzi di trasferimento praticati. In assenza di detta comunicazione la sanzione è
applicabile. La comunicazione concernente periodi d’imposta anteriori a quello in corso alla data di
entrata in vigore del decreto-legge, deve essere comunque effettuata entro 90 giorni dalla
pubblicazione del citato provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Articolo 27. Adeguamento alla normativa europea in materia di operazioni intracomunitarie


ai fini del contrasto delle frodi
I soggetti che intraprendono l'esercizio di un'impresa, arte o professione nel territorio dello Stato, o
vi istituiscono una stabile organizzazione, devono farne dichiarazione di inizio attività entro 30
giorni ad uno degli uffici locali dell'Agenzia delle entrate ovvero ad un ufficio provinciale
dell'imposta sul valore aggiunto della medesima Agenzia. Dalla dichiarazione di inizio attività
devono risultare, per coloro che intendono effettuare operazioni intracomunitarie, la volontà di
effettuare dette operazioni. L'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate, può, in base alle modalità stabilite
con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dalla data di
attribuzione della partita IVA, negare o revocare l'autorizzazione ad effettuare operazioni
intracomunitarie. Con altro provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, sono stabiliti i criteri e le
modalità di inclusione delle partite IVA nella banca dati dei soggetti passivi che effettuano
operazioni intracomunitarie.

Articolo 28. Incrocio tra le basi dati dell’INPS e dell’Agenzia delle entrate per contrastare la
microevasione diffusa
Prevede che l'accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate di eventuali evasioni fiscali avvenga
anche attraverso un incrocio con i dati dell'INPS dai quali risultino versamenti di contributi
previdenziali. Vengono altresì incrementate le attività di controllo ed accertamento realizzabili con
modalità automatizzate.

14 Se nella dichiarazione è indicato, ai fini delle singole imposte, un reddito imponibile inferiore a quello accertato, o,
comunque, un'imposta inferiore a quella dovuta o un credito superiore a quello spettante, si applica la sanzione
amministrativa dal cento al duecento per cento della maggior imposta o della differenza del credito. La stessa sanzione
si applica se nella dichiarazione sono esposte indebite detrazioni d'imposta ovvero indebite deduzioni dall'imponibile,
anche se esse sono state attribuite in sede di ritenuta alla fonte.

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Articolo 29.
Commi 1-6 oncentrazione della riscossione nell’accertamento: disposizioni in materia di
transazione fiscale, misure cautelari, procedure concorsuali
Si Prevedono norme per il potenziamento delle attività di riscossione, tra le quali anche:
• la previsione che l’Avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle entrate ai fini delle
imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto ed il connesso Provvedimento di
irrogazione delle sanzioni, devono contenere anche l’intimazione ad adempiere, entro il
termine di presentazione del ricorso, all’obbligo di pagamento degli importi negli stessi
indicati;
• la previsione che detti Atti divengono esecutivi all’atto della notifica e devono
espressamente recare l’avvertimento che, decorsi il termine ultimo per il pagamento, la
riscossione delle somme richiestein deroga alle disposizioni in materia di iscrizione a ruolo,
è affidata in carico agli agenti della riscossione anche ai fini dell’esecuzione forzata;
• l’espropriazione forzata, in ogni caso, é avviata, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre
del secondo anno successivo a quello in cui l’accertamento é divenuto definitivo;
• con uno o più Regolamenti sono introdotte disposizioni finalizzate a razionalizzare,
progressivamente, coerentemente con le norme di cui al presente comma, le procedure di
riscossione coattiva delle somme dovute a seguito dell’attività di liquidazione, controllo e
accertamento sia ai fini delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto che ai fini degli altri
tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate e delle altre entrate riscuotibili a mezzo ruolo

Comma 2. Vengono apportate integrazioni alla Disciplina del fallimento, del concordato
preventivo, dell'amministrazione controllata e della liquidazione coatta amministrativa, prevedendo
anche che:
a) il Piano della proposta di Concordato preventivo, con riguardo all'imposta sul valore
aggiunto e alle ritenute operate e non versate, può prevedere esclusivamente la
dilazione del pagamento;
b) la transazione fiscale conclusa nell’ambito dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti
è revocata di diritto se il debitore non esegue integralmente, entro 90 giorni dalle
scadenze previste, i pagamenti dovuti alle Agenzie fiscali ed agli enti gestori di
forme di previdenza e assistenza obbligatorie.

Comma 3. L’Agente della riscossione cui venga comunicata la Proposta di concordato, la trasmette
all’Agenzia delle entrate, e la approva, espressamente od omettendo di esprimere dissenso,
solamente in base a formale autorizzazione della stessa.

Comma 4. E' punito:


a) con la reclusione da 6 mesi a 4 anni chiunque in modo fraudolento si sottrae al pagamento
delle imposte di ammontare complessivo superiore ad euro 50.000. Se l’ammontare delle
imposte, sanzioni ed interessi è superiore ad euro 200.000 si applica la reclusione da 1 anno
a 6 anni;
b) con la reclusione da 6 mesi a 4 anni chiunque, per ottenere per sé o per altri un pagamento
parziale dei tributi e relativi accessori, indica nella documentazione presentata ai fini della
procedura di transazione fiscale elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo
od elementi passivi fittizi per un ammontare complessivo superiore ad euro 50.000. Se
l’ammontare di cui al periodo precedente è superiore ad euro 200.000 si applica la
reclusione da 1 anno a 6 anni.

Comma 5. Concerne disposizioni in materia di accertamenti, prevedendo che, con una modifica alle
norme vigenti, che le misure cautelari, che, in base al processo verbale di constatazione, al
provvedimento con il quale vengono accertati maggiori tributi, al provvedimento di irrogazione
della sanzione oppure all’atto di contestazione, conservano, senza bisogno di alcuna formalità o
55
annotazione, la loro validità e il loro grado a favore dell’agente della riscossione che ha in carico il
ruolo.
Comma 6. In caso di fallimento, il curatore, entro i 15 giorni successivi all’accettazione
dell'incarico, presenta, pena il raddoppio delle sanzioni applicabili, all'Ufficio del registro delle
imprese, per via telematica o su supporto informatico, la Comunicazione unica per avvio d'impresa,
contenente i dati necessari ai fini dell’eventuale insinuazione al passivo della procedura
concorsuale.

Comma 7. Aggravante del reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e
limitazione della responsabilità per danno erariale
Apporta un'integrazione all'art. 319-bis del Codice Penale: La pena è aumentata se il fatto di cui
all'articolo 31915 ha per oggetto il conferimento di pubblici impieghi o stipendi o pensioni o la
stipulazione di contratti nei quali sia interessata l'amministrazione alla quale il pubblico ufficiale
appartiene nonché il pagamento o il rimborso di tributi.

Si precisa inoltre, che, con riguardo alle valutazione di diritto e di fatto operate ai fini della
definizione del contesto mediante gli istituti della transazione fiscale, dell'accertamento con
adesione e di conciliazione giudiziale, la responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione
della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica è limitata alle ipotesi di dolo.

Articolo 30. Potenziamento dei processi di riscossione dell’INPS


A decorrere dal 1º gennaio 2011, l’attività di riscossione relativa al recupero delle somme a
qualunque titolo dovute all’INPS, anche a seguito di accertamenti degli uffici, é effettuata mediante
la notifica di un Avviso di addebito con valore di titolo esecutivo. L’Avviso di per essere valido
deve contenere a pena il codice fiscale del soggetto tenuto al versamento, il periodo di riferimento
del credito, la causale del credito, gli importi addebitati ripartiti tra quota capitale e sanzioni
l’Agente della riscossione competente in base al domicilio fiscale presente nell’anagrafe tributaria
alla data di formazione dell’avviso. l'Avviso contiene anche l’intimazione al pagamento degli
importi entro il termine di 60 giorni dalla notifica, e che l'inadempimento comporta
l'espropriazione forzata della riscossione. L'Avviso può essere notificato alla posta elettronica
certificata del soggetto tenuto al versamento, tramite messi comunali, tramite raccomandata. Il
Titolo esecutivo emesso dall'INPS è costituito dall’Avviso di addebito contenente l’intimazione ad
adempiere l’obbligo di pagamento (c. 14.). L’INPS fornisce, anche su richiesta dell’agente della
riscossione, tutti gli elementi, utili a migliorare l’efficacia dell’azione di recupero. All’Agente della
riscossione spettano l’aggio, interamente a carico del debitore, ed il rimborso delle spese relative
alle procedure esecutive. E' abrogata la disposizione dell'art. 25, c. 2, del decreto legislativo 26
febbraio 1999, n. 46, Riordino della disciplina della riscossione mediante ruolo, che prevede che
dopo l'iscrizione a ruolo [i contributi o premi dovuti agli Enti pubblici previdenziali sono iscritti in
ruoli resi esecutivi, a pena di decadenza] l'Ente, in pendenza di gravame amministrativo, può
sospendere la riscossione con provvedimento motivato notificato al concessionario ed al
contribuente. I rapporti con gli Agenti della riscossione continueranno ad essere regolati secondo le
disposizioni vigenti.

Articolo 31.
Commi 1 e 2 Preclusione all’autocompensazione in presenza di debito su ruoli definitivi e
riduzione delle dotazioni finanziarie del programma di spesa “Regolazioni contabili, restituzioni e
rimborsi d’imposte” per l’anno finanziario 2010

15 Corruzione - Il Pubblico Ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio,
ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od
altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da due a cinque anni.

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Commi 1-bis–1-ter Compensazione dei crediti nei confronti di Regioni, enti locali ed enti del
Servizio sanitario nazionale con somme iscritte a ruolo ed estensione agli enti SSN della disciplina
relativa alla certificazione dell’esigibilità di crediti

A decorrere dal 1º gennaio 2011, la compensazione dei crediti relativi alle imposte erariali, è vietata
fino a concorrenza dell’importo dei debiti, di ammontare superiore a 1.500 euro, iscritti a ruolo per
imposte erariali e relativi accessori, e per i quali è scaduto il termine di pagamento. In caso di
inosservanza del divieto di cui al periodo precedente si applica la sanzione del 50% dell'importo dei
debiti iscritti a ruolo per imposte erariali relativi accessori e per i quali è scaduto il termine di
pagamento sino a concorrenza dell'ammontare indebitamente compensato. Con Decreto del
Ministero dell'Economia e delle Finanze devono essere disciplinate le modalità con cui è consentito
il pagamento, anche parziale, delle somme iscritte a ruolo per imposte erariali e relativi accessori
mediante la compensazione dei crediti relativi alle stesse imposte. A decorrere dal 1º gennaio 2011
le disposizioni di cui all’articolo 28-ter del DPR n. 602/1973 (Disposizioni sulla riscossione delle
imposte sul reddito), relative al pagamento mediante compensazione volontaria con crediti
d’imposta, non operano per i ruoli di ammontare non superiore a 1.500 euro.
Si aggiunge un art. 28-quater al DPR n. 602/1973, prevedendo che dal 2011 i crediti non prescritti,
certi, liquidi ed esigibili,maturati nei confronti delle Regioni, degli EELL e degli Enti del Servizio
Sanitario Nazionale per somministrazione, forniture, appalti, possono essere compensati con somme
dovute a seguito di iscrizione a ruolo. E' prevista da parte dell'Agente della riscossione la
riscossione coattiva nei confronti dei ricordati Enti, qualora inadempienti nel versamento
dell'importo dovuto. Le dotazioni finanziarie del Programma di spesa «Regolazioni contabili,
restituzioni e rimborsi d’imposte» della missione «Politiche economico-finanziarie e di bilancio»
dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno finanziario 2010,
sono ridotte di 700 milioni di euro per l’anno 2011, di 2.100 milioni di euro per l’anno 2012 e di
1.900 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.

Articolo 32. Riorganizzazione della disciplina fiscale dei fondi immobiliari chiusi
Prevedendo l'emanazione di un Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze per la loro
attuazione, le disposizioni concernono la riorganizzazione della disciplina fiscale dei Fondi
immobiliari chiusi. Si precisa che il patrimonio del Fondo comune di investimento è raccolto con la
finalità di investire lo stesso sulla base di una predeterminata politica di investimento.
Ciascun Fondo comune di investimento, o ciascun comparto di uno stesso Fondo, costituisce
patrimonio autonomo, distinto a tutti gli effetti dal patrimonio della Società di gestione del
risparmio e da quello di ciascun partecipante, nonché da ogni altro patrimonio gestito dalla
medesima società; delle obbligazioni contratte per suo conto, il Fondo risponde esclusivamente con
il proprio patrimonio. Su tale patrimonio non sono ammesse azioni dei creditori della Società di
gestione del risparmio o nell'interesse della stessa, né quelle dei creditori del depositario o del sub-
depositario o nell'interesse degli stessi. Le azioni dei creditori dei singoli investitori sono ammesse
soltanto sulle quote di partecipazione dei medesimi. La Società di gestione del risparmio non può in
alcun caso utilizzare, nell'interesse proprio o di terzi, i beni di pertinenza dei fondi gestiti.
Ricordando che il Ministro dell'economia e delle finanze, con Regolamento adottato sentite la
Banca d'Italia e la CONSOB, determina i criteri generali cui devono uniformarsi i Fondi comuni di
investimento, viene inserita una modifica su ciò che detto Regolamento stabilisce, cioè anche
[lettera b-bis)] i casi in cui è possibile derogare alle norme prudenziali di contenimento e di
frazionamento del rischio stabilite dalla Banca d'Italia, avendo riguardo anche alla qualità e
all'esperienza professionale degli investitori; a tali Fondi si disapplica l'intervento della Banca
d'Italia, che sentita la CONSOB, determina i criteri generali di redazione del Regolamento del
Fondo e il suo contenuto minimo, le procedure di fusione tra Fondi comuni di investimento e
l'approvazione del Regolamento del Fondo e le sue modificazioni. Nel caso dei Fondi che investano
esclusivamente o prevalentemente in beni immobili, diritti reali immobiliari e partecipazioni in
società immobiliari dovrà comunque prevedersi che gli stessi possano assumere prestiti sino a un
valore di almeno il 60% del valore degli immobili, dei diritti reali immobiliari e delle partecipazioni
57
in società immobiliari e del 20% per gli altri beni nonché che possano svolgere operazioni di
valorizzazione dei beni medesimi. Le Società di gestione del risparmio (SGR) che hanno istituito
Fondi comuni d’investimento immobiliare devono soddisfare, adeguandosi, ai requisiti previsti (un
patrimonio autonomo raccolto, mediante una o più emissione di quote, tra una pluralità di
investitori con la finalità di investire lo stesso sulla base di una predeterminata politica di
investimento; suddiviso in quote di pertinenza di una pluralità di partecipanti; gestito in monte,
nell’interesse dei partecipanti e in autonomia dai medesimi). In sede di adozione delle delibere di
adeguamento, la SGR è autorizzata a prelevare, a titolo di imposta sostitutiva delle imposte sui
redditi, un ammontare pari al 5% del valore netto del Fondo risultante dal Prospetto redatto il
31.12.2009. L’imposta è quindi versata dalla stessa in 3 rate: la I^, nella misura del 40% entro il 31
marzo 2011; la II^ e la III^, per la restante parte, entro il 31 marzo 2012 (30%) e la seconda entro il
31 marzo 2013 (30%). Se la SGR non intende adeguarsi deve deliberare la liquidazione del Fondo;
in questo caso l’imposta sostitutiva è dovuta con l’aliquota del 7%. Con provvedimento del
Direttore dell’Agenzia delle entrate sono definite le modalità di attuazione delle predette
disposizioni. La liquidazione deve essere conclusa entro 5 anni. Sui risultati conseguiti dal 1°
gennaio 2010 e sino alla conclusione della liquidazione la SGR applica un'imposta sostitutiva delle
imposte dei redditi e dell'IRAP nella misura del 7%. Gli Atti di liquidazione del patrimonio
immobiliare sono soggetti all'imposta fissa di registro, ipotecarie e catastali.

Articolo 33. Stock options ed emolumenti variabili


Per contenere l'adozione di sistemi retributivi basati sul bonus e lo stock option16,
si prevede l'applicazione di un'aliquota addizionale del 10% sui compensi corrisposti a tale titolo
che eccedono il triplo della parte fissa della retribuzione. L’addizionale è trattenuta dal sostituto
d’imposta al momento di erogazione degli emolumenti.

Articolo 34. Obbligo per i non residenti di indicazione del codice fiscale per l’apertura di
rapporti con operatori finanziari
Intende facilitare l'acquisizione di informazioni fiscali prevedendo l'obbligo per i non residenti di
indicazione del Codice Fiscale per l'apertura di rapporti con Operatori finanziari. Con
un'integrazione alla Legge recante Disposizioni relative all'anagrafe tributaria e al codice fiscale dei
contribuenti, si prevede che il numero di Codice Fiscale deve essere indicato anche negli atti o
negozi delle banche, con delle società Poste italiane Spa, delle attività finanziarie e creditizie, degli
intermediari finanziari, delle imprese di investimento, degli organismi di investimento collettivo del
risparmio, delle società di gestione del risparmio e delle società fiduciarie, conclusi con i clienti per
conto proprio ovvero per conto o a nome di terzi clienti, riguardanti l’apertura o la chiusura di
qualsiasi rapporto continuativo.

Articolo 35. Razionalizzazione dell’accertamento nei confronti dei soggetti che aderiscono al
consolidato nazionale.
Viene introdotto un articolo aggiuntivo 40-bis al DPR n. 600 del 1973, recante Disposizioni comuni
in materia di accertamento delle imposte sui redditi. Si riordinare la disciplina in materia di
accertamento per le società aderenti al consolidato prevedendo:
a. che il controllo delle dichiarazioni proprie presentate dalle società consolidate e dalla
consolidante, nonché le relative rettifiche, spettano all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate
competente alla data in cui è stata presentata la dichiarazione;
b. che l’accertamento nei confronti di tali soggetti, relativamente ai redditi propri, è ricondotto a un
unico atto, emesso dall’Ufficio competente per la società interessata dalla rettifica e notificato anche

16 Le stock options sono danno il diritto di acquistare azioni di una società (quotata) ad un determinato prezzo
d'esercizio (detto strike). Azioni e opzioni vengono distribuite come incentivo ai propri dipendenti per aumentare la
produttività. Sino al 25 giugno 2008, data di entrata in vigore del D.L. 112/2008, il plusvalore realizzato non doveva
essere inserito nella dichiarazione dei redditi con il sistema della tassazione ordinaria e progressiva per scaglioni, ma era
assoggettato ad un'imposta sostitutiva del 12,50% secondo il regime del capital gain.

58
alla consolidante (in quanto in base al TUIR, art. 127, vi è una responsabilità solidale tra
consolidata e consolidante17;
c. la consolidante ha la facoltà di chiedere che siano computate in diminuzione dei maggiori
imponibili derivanti dalle rettifiche le perdite di periodo del consolidato non utilizzate, fino a
concorrenza del loro importo. A tal fine, essa deve presentare apposita istanza all’ufficio
competente ad emettere l’accertamento entro il termine di proposizione del ricorso. In tal caso, il
termine per l’impugnazione dell’atto è sospeso, sia per la consolidata che per la consolidante, per un
periodo di 60 giorni. L’ufficio, inoltre, deve procedere al ricalcolo dell’eventuale maggiore imposta
dovuta, degli interessi e delle sanzioni correlate, e comunicare l’esito alla consolidata ed alla
consolidante, entro 60 giorni dalla presentazione dell’istanza.
d. che fino alla scadenza del termine stabilito nell’art. 43 del DPR n. 600 del 1973 (disciplinante i
termini per l’accertamento), l’accertamento del reddito complessivo globale può essere integrato o
modificato in aumento, mediante la notificazione di nuovi avvisi, in base agli esiti dei controlli
effettuati.

Articolo 36. Disposizioni antifrode


Con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Comitato di sicurezza finanziaria,
individua una lista di Paesi in ragione del rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo
ovvero della mancanza di un adeguato scambio di informazioni anche in materia fiscale. Con
esclusione della Pubblica Amministrazione e degli operatori delle case da gioco, si astengono
dall'instaurare rapporti con soggetti aventi sede nei Paesi black list i seguenti Enti o persone
(attività): società di gestione accentrata di strumenti finanziari, società di gestione dei mercati
regolamentati di strumenti finanziari e ai soggetti che gestiscono strutture per la negoziazione di
strumenti finanziari e di fondi interbancari, società di gestione dei servizi di liquidazione delle
operazioni su strumenti finanziari, società di gestione dei sistemi di compensazione e garanzia delle
operazioni in strumenti finanziari, commercio, comprese l'esportazione e l'importazione, di oro per
finalità industriali o di investimento, commercio, comprese l'esportazione e l'importazione, di oro
per finalità industriali o di investimento, fabbricazione, mediazione e commercio, comprese
l'esportazione e l'importazione di oggetti preziosi, commercio di cose antiche, esercizio di case
d'asta o galleria d'arte, mediazione, tutti i gli Intermediari finanziari e altri soggetti esercenti attività
finanziaria (banche, Poste Italiane, SICAV, SGR, SIM, etc.), i professionisti, i revisori contabili, gli
operatori che svolgono le attività di recupero di crediti per conto terzi, di custodia e trasporto di
denaro contante e di titoli o valori, di agenzia di affari in mediazione immobiliare.
E' un elemento di sospetto il ricorso frequente o ingiustificato a operazioni in contante, e, in
particolare, il prelievo o il versamento in contante con intermediari finanziari di importo pari o
superiore a 15.000 euro.
Le violazioni del divieto dall'instaurare rapporti professionali con soggetti aventi sede nei Paesi
black list comportano per importi fino ad euro 50.000 una sanzione amministrativa pecuniaria pari a
5.000 euro, mentre per quelle di importo superiore a 50.000 euro si applica una sanzione
amministrativa pecuniaria dal 10% al 40% dell’importo dell’operazione. Nel caso in cui l’importo
dell’operazione non sia determinato o determinabile si applica la sanzione amministrativa
pecuniaria da 25.000 a 250.000 euro.

Articolo 37. Disposizioni antiriciclaggio


Gli operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi black list, sono ammessi a
partecipare alle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture, previa autorizzazione rilasciata dal Ministero dell’economia e delle finanze. Il Ministro
dell’economia e delle finanze può escludere con proprio Decreto di natura non regolamentare

17 L’Agenzia delle Entrate, nella Circolare 60/E del 2007, ha affermato che “l’avviso di accertamento dovrà essere
notificato sia alla società consolidata nel domicilio eletto presso la consolidante (art. 119, comma 1, lett. c del TUIR),
che alla consolidante in proprio”.

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l’obbligo di autorizzazione nei riguardi di paesi o di settori di attività svolte negli stessi paesi; con il
medesimo decreto, al fine di prevenire fenomeni a particolare rischio di frode fiscale, l’obbligo può
essere inoltre esteso anche a paesi così detti non black list nonché a specifici settori di attività e a
particolari tipologie di soggetti.

Articolo 38.
Commi 1-3Controlli sulle prestazioni sociali agevolate
Si prevede che gli Enti che erogano prestazioni sociali devono comunicare i dati dei soggetti
beneficiari all'INPS. Le informazioni raccolte sono trasmesse, in forma anonima, al Ministero del
lavoro e delle politiche sociali, ai fini dell'alimentazione del Sistema informativo dei servizi sociali.
Con una Convenzione tra l'INPS e l'Agenzia delle entrate vengono definite le modalità attuative e le
specifiche tecniche per lo scambio delle informazioni necessarie ai fini degli
accertamenti sulla sussistenza o meno del diritto alle prestazioni sociali erogate dagli Enti e godute.
Si prevede una sanzione pecuniaria da 500 a 5.000 euro, irrogata dall'INPS, nel caso di illegittima
fruizione delle prestazioni sociali in relazione al maggior reddito accertato o anche alla discordanza
tra il reddito dichiarato ai fini fiscali e quello indicato nella Dichiarazione sostitutiva unica. Resta
ferma la restituzione dei benefici indebitamente conseguiti, e, a tal fine, l'INPS comunica l'esito
degli accertamenti agli Enti che hanno erogato la prestazione non dovuta.

Comma 4. Razionalizzazione delle modalità di notifica in materia fiscale


Introduce disposizioni volte a razionalizzare le modalità di notificazione degli avvisi e degli altri atti
che per legge devono essere notificati al contribuente.

Commi 5 e seguenti.
Il Ministero dell’economia e delle finanze, le Agenzie fiscali, gli Enti previdenziali, assistenziali e
assicurativi, con propri provvedimenti possono definire termini e modalità per:
a) l’utilizzo esclusivo della posta elettronica certificata, anche a mezzo di intermediari abilitati,
per la presentazione da parte degli interessati di denunce, istanze, atti e garanzie fideiussorie,
per l’esecuzione di versamenti fiscali, contributivi, previdenziali, assistenziali e assicurativi,
per la richiesta di attestazioni e certificazioni;
b) l'utilizzo dei servizi telematici o della posta certificata anche per gli atti, comunicazioni o
servizi dagli stessi resi.
Chiunque ha la possibilità di verificare, mediante i dati disponibili in Anagrafe Tributaria,
l’esistenza e la corrispondenza tra il codice fiscale e i dati anagrafici inseriti. Nelle more della
completa attivazione dell’indice delle anagrafi INASAIA, l’Amministrazione finanziaria rende
accessibili, tramite Convenzione, alle Pubbliche Amministrazioni e alle Società interamente
partecipate da enti pubblici o con prevalente capitale, ai concessionari e gestori di pubblici servizi e
ai privati che cooperano con le attività dell’Amministrazione finanziaria, il Codice Fiscale registrato
nell’Anagrafe tributaria ed i dati anagrafici ad esso correlati, al fine di verificarne l’esistenza e la
corrispondenza, oltre che consentire l’acquisizione delle corrette informazioni ove mancanti.

Le imposte dovute in sede di conguaglio di fine anno, per importi complessivamente superiori a 100
euro, relative a redditi di pensione di lavoro dipendente, non superiori a 18.000 euro, sono
prelevate, in un numero massimo di 11 rate, senza applicazione di interessi, a partire dal mese
successivo a quello del conguaglio e non oltre quello relativamente al quale le ritenute sono versate
nel mese di dicembre. In caso di cessazione del rapporto, il sostituto comunica al contribuente, o ai
suoi eredi, gli importi residui da versare.

I soggetti che corrispondono redditi di pensione di lavoro dipendente, a richiesta degli interessati il
cui reddito di pensione non superi 18.000 euro, trattengono l’importo del canone di abbonamento
Rai in un numero massimo di 11i rate senza applicazione di interessi, a partire dal mese di gennaio
e non oltre quello relativamente al quale le ritenute sono versate nel mese di dicembre. Con
provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, sono individuate le modalità di attuazione
60
delle disposizioni. Le predette modalità di trattenuta mensile possono essere applicate dai medesimi
soggetti, a richiesta degli interessati, con reddito di pensione non superiore a 18.000 euro, con
riferimento ad altri tributi, previa apposita convenzione con il relativo ente percettore.

Per l'anno finanziario 2010 possono beneficiare del riparto della quota del 5 per mille i soggetti già
inclusi nel corrispondente Elenco degli Enti della ricerca scientifica e dell'Università predisposto
per le medesime finalità per l'esercizio finanziario 2009.

Si prevedono norme per accelerare la riscossione e si consente alle società di riscossione dei tributi
a prevalente partecipazione pubblica a non conformarsi alle previsioni di adeguamento del capitale
sociale18 previste dal Decreto-legge n. 40/2010 - Disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in
materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali operate, tra l'altro, nella forma dei
cosiddetti «caroselli» e «cartiere», di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria
anche in adeguamento alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al
finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno della domanda in particolari settori.

Si estende: agli Enti privati di previdenza obbligatoria l'esclusione dalla nozione di "attività
commerciale", ai fini dell'IRES e (di conseguenza) dell'IRAP, delle attività previdenziali e
assistenziali - esclusione già posta per gli enti pubblici di previdenza obbligatoria; agli Enti in
oggetto, pubblici e privati, la norma che esclude dall'ambito di applicazione dell'IVA gli apporti ai
fondi immobiliari chiusi, qualora i medesimi apporti siano costituiti da una pluralità di immobili
prevalentemente locati al momento dell'apporto. Si conferma, inoltre, l'assoggettamento alle
imposte di registro, ipotecarie e catastali in misura fissa per i suddetti apporti (operati dagli enti in
esame).

I Termini di decadenza per l'iscrizione a ruolo dei crediti degli Enti pubblici previdenziali, non si
applicano, limitatamente al periodo compreso tra l’1/1/2010 e il 31/12/2012, ai contributi non
versati e agli accertamenti notificati successivamente alla data del 1º gennaio 2004, dall’Ente
creditore.
Gli obblighi previsti per le persone fisiche, gli enti non commerciali, e le società semplici ed
equiparate, residenti in Italia che al termine del periodo d'imposta detengono investimenti all'estero
ovvero attività estere di natura finanziaria, attraverso cui possono essere conseguiti redditi di fonte
estera imponibili in Italia, devono indicarli nella dichiarazione dei redditi annuale, non si applicano:
alle persone fisiche che prestano lavoro all’estero o per lo Stato, regione o Ente Locale, o presso
Organismi internazionali riconosciuti dall'Italia; ai soggetti residenti in Italia che prestano la propria
attività lavorativa in via continuativa all’estero in zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi con
riferimento agli investimenti e alle attività estere di natura finanziaria detenute nel Paese in cui
svolgono la propria attività lavorativa.
Non sono soggette all'obbligo di certificazione fiscale le prestazioni di servizi effettuate dalla
Società p.a. Poste Italiane.

Articolo 39. Disposizioni in favore dei territori colpiti dal sisma in Abruzzo
Si dispone che, nei confronti delle persone fisiche individuate dall’Ordinanza del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 30 dicembre 2009, n. 383719, titolari di redditi di impresa o di lavoro
autonomo, che, alla data del 6 aprile 2009, avevano il domicilio fiscale in Abruzzo, nei comuni

18 a) 1 milione di euro per l’effettuazione, anche disgiuntamente, delle attività nei comuni con popolazione fino a
10.000 abitanti, con un numero di comuni contemporaneamente gestiti che, in ogni caso, non superino
complessivamente 100.000 abitanti; b) 5 milioni di euro per l’effettuazione, anche disgiuntamente, delle attività di
accertamento dei tributi e di quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate nei comuni con popolazione fino a 200.000
abitanti; c) 10 milioni di euro per l’effettuazione, anche disgiuntamente, delle attività di accertamento dei tributi e di
quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate nelle province e nei comuni con popolazione superiore a 200.000
abitanti.
19 Ordinanza n. 3837 del 30 dicembre 2009
61
danneggiati dal sisma, titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo, con volume d’affari non
superiore a 200.000 euro, il termine di scadenza della sospensione degli adempimenti e dei
versamenti tributari, ivi previsto, è prorogato al 20 dicembre 2010. Le sospensioni suddette non si
applicano con riferimento alle ritenute da operare sui redditi diversi da quelli di impresa e di lavoro
autonomo e ai relativi versamenti. Si dispone altresì, con riferimento ai redditi sopra indicati di
impresa o di lavoro autonomo, il termine di scadenza della sospensione relativa ai contributi
previdenziali ed assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le
malattie professionali è prorogato al 15 dicembre 2010. Anche in questo caso non si fa luogo a
rimborso di quanto già versato. E' inoltre autorizzata la spesa di 10 milioni di euro quale contributo
al comune de L’Aquila per far fronte al disavanzo pregresso sul bilancio 2009 in relazione alle
minori entrate verificatesi nello stesso anno a causa della situazione emergenziale connessa al sisma
in Abruzzo. Al predetto Comune non si applicano le disposizioni che prevedono che L'Aquila e i
comuni colpiti dal terremoto sono autorizzati a ripianare il disavanzo amministrativo per il 2009 a
partire dal 2013, ed entro il 201520. La ripresa della riscossione dei tributi, dei contributi e dei premi
per l'assicurazione obbligatoria avviene senza sanzioni mediante il pagamento in 120 rate mensili di
pari importo a decorrere dal mese di gennaio 2011. Gli adempimenti tributari diversi dai versamenti
sono effettuate entro il mese di gennaio 2011. (oneri di spesa dello Stato: 617 mln. di euro per il
2010). Per il finanziamento delle individuate Zone franche urbane in Abruzzo la dotazione di 45
milioni euro, che costituisce tetto di spesa massima, è elevata a 90 mln. di euro. Un'ulteriore
contributo di euro 1 mln. per il 2010 per il compimento del Programma Gruppi industriali con
imprese ed unità locali nella regione Abruzzo.

Articolo 40. Disciplina per l’esercizio della facoltà delle regioni appartenenti al Mezzogiorno
d’Italia - Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia - di
modificare, con propria legge, le aliquote IRAP nonché di disporre esenzioni, detrazioni e
deduzioni, nei riguardi delle nuove iniziative produttive
Con DPCM, d’intesa con le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise,Puglia,
Sardegna e Sicilia, è stabilito il periodo d’imposta a decorrere dal quale trovano applicazione le
disposizioni delle leggi di suddette Regioni che in relazione all’imposta regionale sulle attività
produttive, decidono di modificare le aliquote, fino ad azzerarle, e disporre esenzioni, detrazioni e
deduzioni nei riguardi delle nuove iniziative produttive.

Articolo 40-bis - Quote latte - Sospensione sino al 31.12.2010 dei pagamenti rateali delle multe
dei “splafonatori” del settore lattiero-caseario, con un onere di spesa dello Stato di MLN di
euro per il 2010

Articolo 41. Regime fiscale di attrazione europea


Per favorire l'attrazione di investimenti dall'estero, con Decreto di natura non regolamentare del
Ministero dell’economia e delle finanze sono stabilite le disposizioni che permetteranno di
applicare, alle imprese residenti in uno Stato membro dell’Unione Europea diverso dall’Italia, ed ai
loro dipendenti e collaboratori, per un periodo di 3 anni, che intraprendono in Italia nuove attività
economiche, la normativa tributaria statale vigente in uno degli Stati membri dell’Unione Europea.
Le suddette attività economiche non devono risultare avviate prima dell'entrata in vigore del
presente decreto-legge e devono essere effettivamente svolte nel territorio Italiano.

Articolo 42. Reti di imprese e agevolazioni fiscali per le imprese aderenti ai contratti di rete
Alle imprese appartenenti ad una delle Reti di imprese riconosciute competono vantaggi fiscali,
amministrativi e finanziari, e la possibilità di stipulare convenzioni con l’A.B.I. nei termini definiti
con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da emanarsi entro 45 giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto-legge. L'articolo definisce il Contratto di Rete e specifica che

20 Ordinanza n. 3877 del 12 maggio 2010


62
l'Agenzia delle Entrate vigila sul Contratto e sulla realizzazione degli investimenti che hanno dato
accesso alle agevolazioni previste, provvedendo anche a revocare i benefici indebitamente percepiti.

Articolo 43. Vantaggi per le nuove iniziative produttive avviate nel Meridione nelle zone a
burocrazia zero
Possono essere istituite nel Meridione d’Italia, in aree non soggette a vincolo, Zone a burocrazia
zero per facilitare, successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto,
l'insediamento di nuove iniziative produttive attraverso una semplificazione delle procedure
amministrative, alle quali provvede in via conclusiva un Commissario di Governo. Qualora la Zona
a burocrazia zero coincida, nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia, con una delle 22 Zone franche urbane 21 [che ricadono entro i Comuni di:Catania,
Torre Annunziata, Napoli, Taranto, Cagliari, Gela, Mondragone, Andria, Crotone, Erice, Iglesias,
Quartu Sant'Elena, Rossano, Lecce, Lamezia Terme, Campobasso, Velletri, Sora, Pescara,
Ventimiglia, Massa - Carrara, Matera], le risorse previste per tali Zone franche urbane (dotazione di
50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009) sono utilizzate dal Sindaco territorialmente
competente per la concessione di contributi diretti alle nuove iniziative produttive avviate nelle
Zone a burocrazia zero. Nella realizzazione ed attuazione dei Piani di presidio e sicurezza del
territorio, le Prefetture-Uffici territoriali di governo assicurano assoluta priorità alle iniziative da
assumere negli ambiti territoriali in cui insistono le Zone a burocrazia zero.

Articolo 44.
Commi 1-3 Incentivi per il rientro in Italia di ricercatori residenti all'estero
Ai fini delle imposte sui redditi è escluso dalla formazione del reddito di lavoro dipendente o
autonomo il 90% degli emolumenti percepiti dai docenti e dai ricercatori che, in possesso di titolo
di studio universitario o equiparato e non occasionalmente residenti all’estero, abbiano svolto
documentata attività di ricerca o docenza all’estero presso centri di ricerca pubblici o privati o
università per almeno 2 anni continuativi e che dalla data di entrata in vigore del presente decreto ed
entro i 5 anni solari successivi vengono a svolgere la loro attività in Italia, acquisendo
conseguentemente la residenza fiscale nel territorio dello Stato. Gli emolumenti non concorrono alla
formazione del valore della produzione netta dell’IRAP. Le disposizioni si applicano a decorrere dal
1° gennaio 2011, nel periodo d’imposta in cui il ricercatore diviene fiscalmente residente nel
territorio dello Stato e nei due periodi d’imposta successivi sempre che permanga la residenza
fiscale in Italia.
Comma 3-bis Prova di ammissione ai corsi universitari

Articolo 45. Disposizioni in materia di destinazione delle risorse derivanti dalla risoluzione
anticipata delle convenzioni CIP6 e di ritiro dei certificati verdi da parte del GSE
Le risorse derivanti dalle risoluzioni anticipate delle Convenzioni CIP6/92 relative alle fonti
assimilate alle fonti rinnovabili sono versate e riassegnate ad un Fondo presso il Ministero
dell'Istruzione finalizzato ad interventi nella ricerca e nell'Università. I criteri e le modalità per la
quantificazione delle risorse sono stabiliti con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Per
contenere la spesa energetica delle famiglie e delle imprese, e per promuovere le fonti rinnovabili,
con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico si assicura che l'importo complessivo derivante
dal ritiro da parte del GSE, dei certificati verdi , a decorrere dalle competenze del 2011, sia inferiore
al 30% rispetto all'anno precedente, e che almeno l'80% di questa riduzione derivi dal contenimento
di certificati verdi di accesso.

Articolo 46. Rifinanziamento del fondo infrastrutture


Prevede che i mutui accesi con la Cassa depositi e prestiti entro il 31 dicembre 2006, inclusi quelli
trasferiti al Ministero dell’economia e delle finanze, con oneri di ammortamento a totale carico
dello Stato, interamente non erogati ai soggetti beneficiari alla data di entrata in vigore del presente

21 Delibera CIPE 014 del 8-05-2009


63
decreto-legge e a fronte dei quali alla stessa data non sono scaduti i termini di presentazione delle
offerte o delle richieste di invito previsti dai bandi pubblicati per l'affidamento dei lavori relativi
agli interventi finanziati sono revocati e devoluti ad altro scopo e/o beneficiario. Conseguentemente
si dispone una ricognizione della situazione in essere. Il CIPE, di concerto con il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, stabilisce, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, la
destinazione delle risorse revocate o da devolvere per la prosecuzione della realizzazione del
programma delle infrastrutture, con priorità al finanziamento del MOSE, nel limite massimo di 400
mln. di euro.

Articolo 47.
commi 1-3 Concessioni autostradali
Si prevede che la società ANAS S.p.A. entro il 30 settembre 2010 pubblichi il bando di gara per
l’affidamento della concessione di costruzione e gestione dell’autostrada del Brennero, secondo le
direttive impartite all'Azienda dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti d’intesa con il Ministro
dell’economia e delle finanze. Il bando contiene anche il valore della concessione, le modalità di
pagamento e la quota minima di proventi che il concessionario è autorizzato ad accantonare nel
Fondo destinato al rinnovo dell'infrastruttura ferroviaria attraverso il Brennero ed alla realizzazione
delle relative gallerie (anno 1998), nonché le opere infrastrutturali complementari, anche urbane o
consistenti in gallerie, la cui realizzazione, anche mediante il ricorso alla finanza di progetto, deve
rientrare tra gli obblighi assunti dal Concessionario. Il predetto bando deve prevedere un
versamento annuo di 70 mln. di euro, a partire dalla data dell’affidamento e fino a concorrenza del
valore di concessione, che viene versato all’entrata del bilancio dello Stato.
Con un'interpretazione di una disposizione della Legge Finanziaria 2010, si stabilisce che in caso di
mancato adeguamento da parte dei concessionari degli Schemi di convenzione ovvero dei Piani
economico-finanziari alle prescrizioni del CIPE attestato dal concedente dandone comunicazione ai
Ministeri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti, gli schemi di
convenzione stessi non si intendono approvati e sono sottoposti alle ordinarie procedure di
approvazione.

Commi 3-bis - 3-ter Adeguamento delle infrastrutture dei sistemi aeroportuali di rilevanza
nazionale
Al fine di incentivare l’adeguamento delle infrastrutture di sistemi aeroportuali nazionali e
comunque con traffico superiore a 8 milioni di passeggeri annui, nonché quelli aventi strutture con
sedi in Regioni diverse, nel caso in cui gli investimenti si fondino sull’utilizzo di capitali di mercato
del gestore, l’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) è autorizzato a stipulare Contratti di
programma in deroga alla normativa vigente in materia, introducendo sistemi di tariffazione
pluriennale che, tenendo conto dei livelli e degli standard europei, siano orientati ai costi delle
infrastrutture e dei servizi, a obiettivi di efficienza e a criteri di adeguata remunerazione degli
investimenti e dei capitali, con modalità di aggiornamento valide per l’intera durata del rapporto. In
tali casi il contratto è approvato con DPCM, da adottare entro 60 giorni dalla stipula del contratto di
programma, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro
dell’economia e delle finanze, e può graduare le modifiche tariffarie, prorogando il rapporto in
essere, per gli anni necessari ad un riequilibrio del piano economico-finanziario della società di
gestione

Articolo 48.
Commi 1 e 2 Disposizioni in materia di procedure concorsuali
L’articolo dispone alcune modifiche alla legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) in tema
di: 1) prededucibilità dei crediti sorti in esecuzione o in funzione di un concordato preventivo o di
un accordo di ristrutturazione dei debiti, introducendo il nuovo articolo 182-quater; 2) sospensione
delle azioni esecutive e cautelari durante le trattative per concludere gli accordi di ristrutturazione
dei debiti (introducendo tre nuovi commi all’art. 182-bis).
Comma 2. bis Esenzione dai reati di bancarotta
64
Viene inoltre introdotto l’articolo 182-bis, in materia di esenzione dai reati di bancarotta, che
disapplica tali reati ai pagamenti e alle operazioni compiute in esecuzione di un concordato
preventivo o di un Accordo di ristrutturazione dei debiti omologato o di un Piano di rientro.

Articolo 48-bis
Comma 1 Assunzione di magistrati ordinari
La norma in esame, introdotta con il maxiemendamento approvato al Senato, autorizza il Ministero
della giustizia, in aggiunta alle facoltà di assunzione già previste dalla normativa vigente, ad
assumere entro definiti limiti di spesa i vincitori di concorso per magistrato ordinario già ultimato
alla data di entrata in vigore della legge di conversione del provvedimento in esame.
Comma 2 Aumento del contributo unificato nel processo civile e amministrativo

Articolo 48.ter Estinzione di controversie tributarie pendenti innanzi alla Corte di Cassazione
Il Ministero della Giustizia può assumere, nel periodo 2010-2013, entro un tetto di spesa definito
per ciascuno di questi anni, Magistrati ordinari vincitori di concorso già concluso alla data di entrata
in vigore del presente decreto-legge. Vengono rimodulati gli importi del contributo unificato per i
processi.

Articolo 48-quater – Detta disposizioni in materia di deflazionare, semplificazione del contenzioso


tributario in essere e accelerarne la riscossione

Articolo 49.
Commi 1-4 Disposizioni in materia di conferenza di servizi
Commi 4-bis–4-quinquies Sostituzione della disciplina della dichiarazione di inizio attività con
quella della segnalazione certificata di inizio attività e altre norme di semplificazione
amministrativa per le imprese

Apporta modifiche alle disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di diritto di


accesso ai documenti amministrativi (L. n. 241/1990), intervenendo specificatamente sulla
Conferenza dei Servizi, prevedendo, in particolare:
a) che questa può essere indetta anche nei casi in cui è consentito all’Amministrazione
procedente di provvedere direttamente in assenza delle determinazioni delle amministrazioni
competenti;
b) . che la nuova data della riunione possa essere fissata entro i 15 giorni successivi nel caso la
richiesta provenga da un’autorità preposta alla tutela del patrimonio culturale;
c) che in caso di opera o attività sottoposta anche ad autorizzazione paesaggistica, il
soprintendente si esprime, in via definitiva, in sede di Conferenza, ove convocata, in ordine a
tutti i provvedimenti di sua competenza;
d). che nei casi in cui l’intervento oggetto della Conferenza è stato sottoposto positivamente a
valutazione ambientale strategica (VAS), i relativi risultati, prescrizioni ed adempimenti
previsti, devono essere utilizzati, senza modificazioni, ai fini della VIA, qualora effettuata
nella medesima sede, statale o regionale;
e) che all’esito dei lavori della Conferenza, e in ogni caso scaduto il termine previsto,
l’Amministrazione procedente, in caso di VIA statale, può adire direttamente il Consiglio dei
ministri;
f) che la mancata partecipazione alla Conferenza, ovvero la ritardata o mancata adozione della
determinazione motivata di conclusione del procedimento sono valutate ai fini della
responsabilità dirigenziale o disciplinare e amministrativa, nonché ai fini dell’attribuzione
della retribuzione di risultato. Resta salvo il diritto del privato di dimostrare il danno derivante
dalla mancata osservanza del termine di conclusione del procedimento;
g). che si considera acquisito l’assenso dell’amministrazione, ivi comprese quelle preposte alla
tutela della salute e della pubblica incolumità, alla tutela paesaggistico-territoriale, e alla tutela
65
ambientale, esclusi i provvedimenti in materia di VIA, VAS e AIA, il cui rappresentante,
all’esito dei lavori della Conferenza, non abbia espresso definitivamente la volontà
dell’amministrazione rappresentata.
h) con la sostituzione dell’art. 19, che ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non
costitutiva, permesso o nulla osta, comprese le iscrizioni in Albi o Ruoli per l'esercizio di
attività imprenditoriale/commerciale/artigianale può essere sostituito in alcuni casi da una
segnalazione da parte dell'interessato. L’Amministrazione in caso di carenza dei requisiti e dei
presupposti, e l’interessato non provvede a conformare l’attività alla normativa prevista,
adotta provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività. La disposizione non si applica
alle attività economiche a prevalente carattere finanziario. Le controversie sono di competenza
del Giudice Amministrativo.

Il Governo è autorizzato ad adottare uno o più Regolamenti, da adottarsi entro 12 mesi dall’entrata
in vigore della legge di conversione, volti a semplificare e ridurre gli adempimenti amministrativi
gravanti sulle PMI, secondo alcuni principi e criteri direttivi che vengono puntualmente elencati
nell’articolo in esame.

Articolo 50. Indizione del censimento


Prevede l'indizione del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, con
l'autorizzazione di spesa di 200 milioni di euro per l’anno 2011, di 277 milioni per l’anno 2012 e di
150 milioni per l’anno 2013. Anche gli Enti territoriali individuati dal Piano generale del 6°
censimento dell’agricoltura di cui al numero ISTAT SP/1275.2009, le spese derivanti dalla
progettazione ed esecuzione dei censimenti sono escluse dal Patto di stabilità interno.

Articolo 51.
Commi 1-5 Semplificazione dell'installazione di piccoli impianti di distribuzione di gas
naturale.
Comma 6 Aliquota di accisa per i consumi di gas destinato a piccoli impianti di distribuzione
di gas naturale
Comma 7 Proroga del termine per l’emanazione del decreto per lo svolgimento dei servizi di
taxi e noleggio con conducente

L’installazione di impianti fissi senza serbatoi d’accumulo derivati da rete domestica adibiti al
rifornimento a carica lenta di gas naturale per autotrazione è subordinata alla presentazione di una
Dichiarazione d’inizio attività, da presentare al Comando provinciale dei Vigili del fuoco
territorialmente competente: la mancata esibizione della Dichiarazione in occasione dei controlli,
comporta l’applicazione delle sanzioni. Il gas naturale destinato a questi impianti è assoggettato alle
aliquota di accisa previste per il gas naturale per combustione per usi civili. Anche se i suddetti
impianti non necessitano di autorizzazione in materia di prevenzione incendi, l'Autorità competente
per la prevenzione incendi può effettuare controlli.
Con decreto del Ministro dell’interno da adottarsi entro 120 giorni dalla pubblicazione del presente
decreto-legge, sono disciplinati l’installazione e l’esercizio di apparecchi fissi senza serbatoio di
accumulo per il rifornimento a carica lenta di gas naturale, per autotrazione, con una capacità di
compressione non superiore a 3 m3/h. L’impianto, costituito dall’apparecchio, dalla condotta di
adduzione del gas e della linea elettrica di alimentazione, deve essere rispondente ai requisiti e alle
regole specifiche della buona tecnica, per la salvaguardia della sicurezza, per quanto riguarda
l’impiego del gas naturale, e , di essere costruiti a regola d'arte per quanto riguarda l’alimentazione
elettrica. Sono abilitate all’installazione, allo smontaggio e alla manutenzione dell’impianto le
imprese che risultano iscritte presso la Camera di commercio, industria ed artigianato e che
esercitano le attività di: a) impianti di produzione, di trasporto, di distribuzione e di utilizzazione
dell’energia elettrica all’interno degli edifici a partire dal punto di consegna dell’energia fornita
dall’ente distributore; b) impianti per il trasporto e l’utilizzazione di gas allo stato liquido o

66
aeriforme all’interno degli edifici a partire dal punto di consegna del combustibile gassoso fornito
dall’ente distributore.

Articolo 52.
Commi 1 e 1-ter-1-quinquies Fondazioni bancarie
Comma 1-bis Valutazione dei titoli
La legge vigente prevede che fino all'entrata in vigore della nuova disciplina dell'autorità di
controllo sulle persone giuridiche di cui al titolo II del libro primo del Codice civile, ed anche
successivamente, finché ciascuna fondazione rimarrà titolare di partecipazioni di controllo, diretto o
indiretto, in società bancarie ovvero concorrerà al controllo, diretto o indiretto, di dette società
attraverso la partecipazione a patti di sindacato o accordi di qualunque tipo, la vigilanza sulle
fondazioni è attribuita al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Il
decreto-legge opera un'interpretazione della citata disposizione specificando che sino a che non è
istituita, nell’ambito di una riforma organica, una nuova Autorità di controllo sulle persone
giuridiche private disciplinate dal titolo II del libro primo del Codice civile, la vigilanza sulle
Fondazioni bancarie è attribuita al Ministero dell’economia e delle finanze, indipendentemente dalla
circostanza che le fondazioni controllino, direttamente o indirettamente società bancarie, o
partecipino al controllo di esse tramite patti di sindacato o accordi in qualunque forma stipulati. Le
Fondazioni bancarie che detengono partecipazioni di controllo, diretto o indiretto, in società
bancarie ovvero concorrono al controllo, diretto o indiretto, di dette società attraverso patti di
sindacato o accordi di qualunque tipo continuano a essere vigilate dal Ministero dell’economia e
delle finanze anche dopo l’istituzione di detta Autorità.

Le seguenti disposizioni si applicano anche per l'esercizio in corso alla data di entrata in vigore del
decreto-legge in esame (art. 15, cc. 13, 14, 15 del decreto-legge n. 185/2008 - Misure urgenti per il
sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro
strategico nazionale: 13. i soggetti che non adottano i principi contabili internazionali, nell'esercizio
in corso alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 185/2008, possono valutare i titoli non
destinati a permanere durevolmente nel loro patrimonio in base al loro valore di iscrizione così
come risultante dall'ultimo bilancio o, ove disponibile, dall'ultima relazione semestrale
regolarmente approvati anziché al valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato,
fatta eccezione per le perdite di carattere durevole. Tale misura, in relazione all'evoluzione della
situazione di turbolenza dei mercati finanziari, può essere estesa all'esercizio successivo con decreto
del Ministro dell'economia e delle finanze; 14. per le imprese di assicurazione e di riassicurazione,
le modalità attuative delle disposizioni di cui al c. 13 sono stabilite dall'ISVAP con regolamento,
che disciplina altresì le modalità applicative degli istituti prudenziali in materia di attivi a copertura
delle riserve tecniche e margine di solvibilità. Le imprese applicano le disposizioni di cui al
presente comma previa verifica della coerenza con la struttura degli impegni finanziari connessi al
proprio portafoglio assicurativo; 15. Le imprese indicate al comma 14 che si avvalgono della facoltà
di cui al c. 13 destinano a una riserva indisponibile utili di ammontare corrispondente alla differenza
tra i valori registrati in applicazione delle disposizioni di cui ai cc. 13 e 14 ed i valori di mercato alla
data di chiusura dell'esercizio, al netto del relativo onere fiscale. In caso di utili di esercizio di
importo inferiore a quello della citata differenza, la riserva è integrata utilizzando riserve di utili
disponibili o, in mancanza, mediante utili degli esercizi successivi.

Si precisa che i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione o controllo presso la
Fondazione bancaria non possono ricoprire le medesime funzioni presso la società bancaria
conferitaria o sue controllate o partecipate. I soggetti che svolgono funzioni di indirizzo presso la
Fondazione non possono ricoprire funzioni di amministrazione, direzione o controllo presso la
società bancaria conferitaria.

67
Viene presentata al Parlamento una Relazione annuale sulle attività svolte dalle Fondazioni bancarie
nell’anno precedente, nella quale sono evidenziati anche gli interventi volti a promuovere lo
sviluppo socio-economico del territorio locale in cui operano le Fondazioni.

Articolo 52-bis Garanzie prestate per accedere alla rateizzazione delle somme dovute a
seguito di accertamento con adesione
Dall'entrata in vigore della presente legge, e sino al 31.12.2011, si precisa che il versamento delle
somme dovute dal contribuente per effetto dell'accertamento con adesione, per importi superiori a
50.000 euro necessita da parte del contribuente di idonea garanzia, mediante polizza fideiussoria o
fideiussione bancaria ovvero rilasciata dai consorzi di garanzia collettiva dei fidi (Confidi). Si
aggiunge che detta garanzia può essere prestata anche mediante ipoteca volontaria di primo
grado per un valore al doppio del debito erariale, cioè della somma oggetto di rateizzazione.

Articolo 53. Regime fiscale e contributivo agevolato per alcuni emolumenti della retribuzione
Le disposizioni introdotte riguardano il regime fiscale agevolato, che consiste, in ogni caso, come
beneficio, nell'applicazione di un'imposta sostitutiva sia dell'IRPEF sia delle relative addizionali
regionali e comunali, e il regime contributivo agevolato, per il 2011, relativo agli emolumenti
retributivi previsti dai contratti collettivi territoriali o aziendali e correlati a incrementi di
produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa. I regimi agevolati in oggetto
riguardano esclusivamente i lavoratori dipendenti del settore privato.
Il ricordato beneficio può trovare applicazione con riferimento ad un importo complessivo di
emolumenti pari a 6.000 euro lordi e solo per i soggetti il cui reddito da lavoro dipendente non
superi i 40.000 euro. Gli sgravi contributivi concernono sia la quota a carico del datore di lavoro sia
quella a carico del lavoratore, e possono essere concessi entro un limite complessivo annuo pari a
650 milioni di euro.
Il Governo deve provvedere alla determinazione di tali benefici entro il 31 dicembre 2010, sentite le
parti sociali.

Articolo 54. Expo 2015


Per la prosecuzione, per gli anni 2010 e successivi, degli Interventi necessari per la realizzazione
dell'EXPO Milano 2015. In particolare, si dispone che i contributi e le somme comunque erogate a
carico del bilancio dello Stato a favore della Società Expo 2015 S.p.A. sono versati su apposita
contabilità speciale aperta presso la Tesoreria centrale dello Stato, e che i contratti di
assunzione del personale, a qualsiasi titolo, i contratti di lavoro a progetto e gli incarichi di
consulenza esterna devono essere deliberati esclusivamente dal Consiglio di amministrazione della
Società Expo 2015 S.p.A., senza possibilità di delega. Sull’utilizzo delle risorse finanziarie e sui
contratti di lavoro sottoscritti la società invia trimestralmente una Relazione alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’economia e delle finanze ed al Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti.

Si posticipa dal 31 gennaio 2009 al 31 ottobre 2010 invio delle dichiarazioni da parte dei Comuni
attestanti il minor gettito dell'imposta comunale sugli immobili derivante da fabbricati del gruppo
catastale D per ciascuno degli anni 2005 e precedenti.

Articolo 54-bis Misure socio economiche per la sospensione dell’attività di pesca.


L'articolo, introdotto con un emendamento approvato dalla Commissione Bilancio, con il comma 1,
stabilisce che - considerata la crisi che sta attraversando il settore della pesca marittima - in caso di
sospensione dell'attività di pesca, sia concesso agli armatori imbarcati su navi da pesca, ivi
compresi i soci lavoratori di cooperative della piccola pesca, un trattamento di importo pari a quello
previsto dalla CIGS in deroga per il medesimo settore disciplinato dalla Legge n. 129 del 2 agosto
2008.
Il comma 2 indica l'entità del trattamento e l'ente erogatore: il trattamento deve essere pari all'80%
dei salari minimi garantiti, comprensivi delle indennità fisse mensili, ferie, festività e gratifiche,
68
previste dalle tabelle allegate ai contratti collettivi; l’ente erogatore è il Ministero delle Politiche
agricole, alimentari e forestali.
Il comma 3 infine stabilisce che all'onere derivante dall'attuazione del comma 2, valutato in
1.000.000 di euro per l'anno 2010, si provveda mediante l'utilizzo delle risorse residue del Fondo
centrale per il credito peschereccio, con amministrazione autonoma e gestione fuori bilancio, ai
sensi dell'art. 9 della Legge n. 1041 del 25 novembre 1971.

Articolo 54-ter Divieto di contributi pubblici per i servizi automobilistici di linea di


competenza statale
L’articolo 54-ter, introdotto nel corso dell’esame presso il Senato, stabilisce che i servizi
automobilistici di linea di competenza statale non possano essere soggetti ad obblighi di servizio,
con conseguente compensazione o altra forma di contribuzione pubblica. La norma in esame
dispone che i servizi di trasporto sopra indicati non possano essere soggetti ad obblighi di servizio
pubblico e godere conseguentemente di compensazioni o altri contributi pubblici.

Articolo 55.
Commi 1-2 Differimento del versamento dell'acconto IRPEF per i periodi d'imposta 2011 e
2012.
Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e
delle finanze, è differito, nei limiti stabiliti con lo stesso decreto, il versamento dell’acconto
dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuto per il periodo d’imposta 2011. Si precisa che
l’attuazione può comportare minori entrate per l’anno 2011 non oltre i 2.300 milioni di euro. Con
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle
finanze, è altresì differito, nei limiti stabiliti con lo stesso decreto, il versamento dell’acconto
dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuto per il periodo d’imposta 2012. dal presente
comma. Si precisa che l’attuazione può comportare minori entrate per l’anno 2012 fino a 600
milioni di euro. In entrambi i Decreti, per i soggetti che si avvalgono dell’assistenza fiscale, i
sostituti d’imposta trattengono l’acconto tenendo conto del differimento previsto.
Commi 2-bis-2-quinquies Disposizioni in materia di accise sui tabacchi
Vengono introdotte disposizioni in materia di Tabacchi e di imposte sui consumi22:
i commi modificano il decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, in materia di imposte sulla
produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, con disposizioni che
intervengono nella legislazione vigente in diverso modo:
1) nell'Allegato I, contenente l'elenco dei prodotti assoggettati ad imposizione ed aliquote, lasciando
immutate le aliquote previste, adeguano le definizioni e la nomenclatura dei tabacchi lavorati
(definizioni contenute nell'art. 39-bis della citata Legge), prevedendo 2 categorie di tabacco da
fumo, cioè il tabacco trinciato a taglio fino da usarsi per arrotolare le sigarette e gli altri tabacchi da
fumo, assoggettandoli alla medesima aliquota del 56,00%
Decreto Legislativo 26 ottobre 1995, n. 504

Testo previgente Testo modificato

Sigari e sigaretti: 23,0%; Tabacco da masticare: 24,78%.


Sigari 23,00%;
Sigarette: 58,5%; Sigaretti 23,00%;
Sigarette 58,50%;
Tabacco da fumo: 56,0%; Tabacco da fumo:

22 L'articolo in esame propone i contenuti dell’Atto Senato 2253.


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a) tabacco trinciato a taglio fino da usarsi per
Tabacco da fiuto: 24,78%; arrotolare le sigarette 56,00%;

b) altri tabacchi da fumo 56,00%;

Tabacco da fiuto: 24, 78% Tabacco da fiuto 24,78%;

Tabacco da masticare: 24, 78% Tabacco da masticare 24,78%.

2) nell'art. 39-octies, che disciplina le aliquote di base ed il calcolo dell'accisa applicabile ai


tabacchi lavorati, introducono un’accisa minima sul tabacco trinciato a taglio fino per arrotolare le
sigarette. Per tale tabacco l’imposta di consumo dovuta sui prodotti con prezzi inferiori alla classe
di prezzo più richiesta è stabilita nella misura del 109% dell’imposta applicata su tale classe di
prezzo. Per la determinazione della classe di prezzo più richiesta occorre fare riferimento al primo
giorno di ciascun trimestre secondo i dati di vendita rilevati nel trimestre precedente (analogamente
a quanto previsto per le sigarette dall'articolo 39-quinquies del testo unico sulle accise);
3) prevedono poi che l’accisa dovuta per le sigarette aventi un prezzo di vendita al pubblico
inferiore a quello delle sigarette della classe di prezzo più richiesta è costituita dall'importo di base,
nella misura del 115%;
4) stabiliscono l'obbligo, decorsi 180 giorni dalla data di entrata in vigore del presente Decreto, di
immissione in consumo del tabacco trinciato a taglio fino per arrotolare le sigarette esclusivamente
in confezioni non inferiori a 10 grammi;
5) e prevedono che per assicurare il conseguimento degli attuali livelli di entrate a titolo di imposte
sui tabacchi lavorati , cioè eventuali ulteriori livelli di entrate, con provvedimenti direttoriali del
Ministero dell'economia e delle finanze-Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato23,
possono essere modificate le percentuali di aliquota di cui all’elenco «Tabacchi lavorati»
dell’Allegato I e all’articolo 39-octies del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504;
6) stabiliscono, tra le cause di esclusione dalla gestione dei magazzini di vendita, il non
conseguimento, entro 6 mesi dall’assegnazione, dell’idoneità professionale all’esercizio dell’attività
di rivenditore di generi di monopolio all’esito di appositi corsi di formazione disciplinati sulla base
di convenzione stipulata tra l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e l’organizzazione
di categoria maggiormente rappresentativa.

Sono quindi in virtù di tali modifiche autorizzate delle ulteriori spese:


1. di 30 milioni di euro per l’anno 2010 per assicurare la prosecuzione del concorso delle Forze
armate e di Polizia nel controllo del territorio;
2. di 53 milioni di euro per l’anno 2010 per il rifinanziamento, per il medesimo anno, della
Tabella A allegata alla legge in materia di Norme per l'istituzione del servizio militare
professionale (oneri attuali: 915 miliari di lire), nonché della Tabella C allegata alla legge in
materia di Sospensione anticipata del servizio obbligatorio di leva e disciplina dei volontari
di truppa in ferma prefissata, nonché delega al Governo per il conseguente coordinamento
con la normativa di settore (oneri attuali per il 2010: 389.102.583,23 euro);
3. di 18,5 milioni di euro per l’anno 2010 per le manifestazioni connesse alla celebrazione del
150º Anniversario dell’unità d’Italia;
4. 320 mln. di euro per la proroga nell’anno 2010 della partecipazione italiana a missioni
internazionali;

23 Legge n. 311/2004 (Legge Finanziaria 2005), art. 1, c. 485. Con provvedimento direttoriale del Ministero
dell'economia e delle finanze-Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, tenuto anche conto dei provvedimenti
di variazione delle tariffe dei prezzi di vendita al pubblico dei tabacchi lavorati [....] può essere aumentata l'aliquota di
base della tassazione dei tabacchi lavorati [....] al fine di assicurare un maggiore gettito complessivo pari a 500 milioni
di euro per l'anno 2005, a 1.000 milioni di euro per l'anno 2006 ed a 1.100 milioni di euro annui a decorrere dall'anno
2007.

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5. 6.599.720 per l'anno 2010, 5.846.720 per il 2011 e 7.500.000 per l'anno 2012, per
l'organizzazione da parte delle Forze Armate di corsi, di durata non superiori alle 3
settimane, concernenti argomenti in linea con lo spirito di solidarietà delle missioni
internazionali dell'Italia;
6. 1.700 milioni di euro per l’anno 2011 e di 250 milioni di euro per l’anno 2012, per il Fondo
per interventi strutturali di politica economica.
Comma 3 Concorso delle forze armate nel controllo del territorio e professionalizzazione delle
forze armate
Il comma 3 come modificato dal Senato, reca autorizzazioni di spesa a favore delle Forze armate e
delle Forze di polizia impiegate nel controllo del territorio e per il servizio militare professionale.

Articolo 56. - Entrata in vigore

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