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ASPETTI PROBLEMATICI DELLA
NUOVA AZIONE DI CLASSE (ART.
Aspetti problematici della nuova azione di classe: posizioni giuridiche tutel a-
SOMMARIO: 1. - La nuova azione di classe ex art. 140 bis. 2. - Posizioni giuridiche tutelate. I
diritti omogenei e identici. 3. - Ambito di applicazione oggettiva. - 4. - Ambito di applicazione sog-
gettiva.
1. La nuova azione di classe ex art. 140 bis. che rinvengono il proprio titolo nellillecito pluriof-
fensivo del convenuto2; b) il modello adottato
Lart. 140 bis cod. cons. rubricato Azione di quello c.d. opt-in: la classe, cio, individuata dal
classe che sostituisce la precedente versione azio- proponente lazione e dalla manifestazione di vo-
ne collettiva risarcitoria stato radicalmente mo- lont di coloro che aderiscono (cfr. comma 3) sic-
dificato dalla legge 23 luglio 2009 n. 99 la quale se- ch la sentenza produce effetti soltanto nei confronti
gna il definitivo esito della lunga e tortuosa vicenda del promotore e degli aderenti stessi e non pregiudi-
della c.d. class action allitaliana1. Il nuovo rime- ca i diritti dei soggetti che non vi hanno aderito; c)
dio, ai sensi dellart. 49, comma 2, della legge la legittimazione ad agire ha carattere individuale ed
99/2009, si applica agli illeciti compiuti successi- attribuita a ciascun componente della classe, an-
vamente al 16 agosto 2009. che mediante associazioni cui il proponente stesso
Vediamo sin da subito le caratteristiche di fondo - d mandato o comitati cui partecipa; parte pro-
dellazione di classe, le quali possono essere com-
pendiate nei seguenti termini: a) oggetto di tutela 2
Se nel testo iniziale dellart. 140 bis non era chiaro quale fos-
sono i diritti individuali risarcitori o restitutori - se loggetto del processo nellazione risarcitoria
di pi consumatori e utenti di carattere omogeneo (nellalternativa tra i diritti individuali al risarcimento e il fascio
di questioni comuni ai danneggiati), nella versione modificata
la norma si muove nella sicura direzione dellaggregazione ab
1
Per un excursus al riguardo sia consentito rinviare a S. MEUC- initio delle pretese individuali ( I. PAGNI, Lazione di classe
CI, Ambito applicativo, situazioni giuridiche tutelate e legitti- del nuovo art. 140 bis: le situazioni soggettive tutela-
mazione ad agire nellazione collettiva (art. 140 bis cod. cons.), te,lintroduzione del giudizio e lammissibilit della domanda,
in Riv. dir. priv., 2008, 4, pp. 883 ss. Riv. dir. civ., 2010, 4, p. 355).
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cessuale esclusivamente colui che ha proposto la modello statunitense dellopt-out anche per il nostro
domanda e non laderente; d) struttura bifasica del ordinamento5.
procedimento che si articola in una prima fase di Ci rilevato, obiettivo del presente lavoro quel-
verifica dellammissibilit (con la funzione di valu- lo di riflettere su alcuni degli aspetti pi problemati-
tare lesistenza di una classe omogenea, di verifica- ci che lazione di classe pone al civilista: le posizio-
re lidoneit del proponente a curare adeguatamen- ni giuridiche tutelate e lambito di applicazione.
te gli interessi della classe e stabilire la fondatezza Partiamo dal primo aspetto. | 239
della domanda a fronte dellimpatto che lazione
presenta a carico del convenuto) e in una seconda
ratteristiche diverse dalla natura dellinteresse col- Preliminare allanalisi dei singoli ambiti oggetti-
lettivo. Si superano cos facendo le perplessit la- vi di applicazione il riferimento legislativo alla
sciate aperte dalla precedente azione collettiva ri- omogeneit e identit dei diritti, requisiti ai quali
sarcitoria in merito alla qualificazione delle situa- viene subordinata laggregazione delle situazioni
zioni giuridiche protette. Come noto, il vecchio sostanziali in un unico processo9 10.
art. 140-bis da un lato poneva quale oggetto di tute- In dottrina si rilevato come tali espressioni
| 240 la gli interessi collettivi del consumatore (commi debbano essere interpretate in modo unitario e con-
1 e 2), dallaltro, richiamava il diritto al risarci- giunto11: il requisito dellidentit non si colora di
mento del danno ed alla restituzione delle somme caratteristiche qualitativamente diverse o pi inten-
Aspetti problematici della nuova azione di classe: posizioni giuridiche tutel a-
spettanti ai singoli consumatori, evocando cos po- se della omogeneit. Daltra parte, nella realt giu-
sizioni soggettive individuali. Lambiguit normati- ridica di fatto sconosciuta la dimensione
va ha dato vita a orientamenti diversificati: chi ri- dellidentit in senso rigido - tra posizioni sogget-
conduceva loggetto del giudizio allaccertamento tive12, circostanza della quale occorre tenere conto
della questione a rilevanza superindividuale della nellinterpretare in modo ragionevole il requisito de
illiceit della condotta, chi individuava loggetto quo. Del ch il rischio di una lettura eccessivamen-
della tutela nei diritti individuali dei consumatori e te restrittiva dellespressione utilizzata dal legislato-
utenti, chi ancora agli interessi collettivi fatti valere re, sembra potersi escludere alla luce di
dallente7. Lorientamento pi convincente reperiva uninterpretazione teleologica, legata alla natura ed
loggetto dellazione collettiva nel diritto soggettivo alle caratteristiche dei diritti individuali omoge-
individuale dei consumatori aderenti. Non si tratta- nei13.
va n di interesse collettivo (assimilato o meno ad La tutela cumulativa dei diritti individuali, dun-
un diritto soggettivo), n di accertamento delle que- que, possibile solo nei casi in cui la decisione del
te ed ambito di applicazione del rimedio(Serena Meucci)
stioni comuni (il verificarsi dellillecito plurioffen- giudice possa basarsi esclusivamente su valutazioni
sivo e la sua imputabilit al convenuto), quanto di
interessi individuali ancorch omogenei: singoli 9
Esempi di diritti individuali omogenei sono indicati da R. CA-
crediti risarcitori e restitutori la cui tutela in giudizio PONI, La riforma della class action. Il nuovo testo dellart.
pu avvenire sia in forma individuale nelle forme 140-bis cod. cons. nellemendamento governativo, Op. cit, e
ordinarie che collettiva attraverso il meccanismo precisamente: il caso del prodotto dannoso fonte di responsabi-
di cui allart. 140-bis8. lit del produttore nei confronti di pi soggetti, la clausola ves-
satoria inserita in contratti stipulati da pi consumatori o utenti
Lattuale formulazione dellazione di classe, mediante moduli e formulari, la pratica commerciale inganne-
come accennato, risolve tali incertezze giacch at- vole o aggressiva che ha condotto parimenti alla conclusione di
tribuisce tutela collettiva ai diritti individuali di pi contratti da parte di pi consumatori.
10
soggetti, tutela che si concretizza in una domanda di Al riguardo, v. G. ALPA, Lart. 140-bis del codice del consu-
mo nella prospettiva del diritto privato, in Riv. trim. dir. proc.
accertamento della responsabilit del convenuto e di civ., 2010, 379 ss., specie 382 ss.
condanna al risarcimento e/o restituzione. Pi pre- Nel senso di una limitazione applicativa del nuovo strumento
cisamente, la tutela pu tradursi in una sentenza de- processuale in caso di rigida e letterale interpretazione
finitiva di condanna che determina nel loro preciso dellaggettivo, si veda G. COSTANTINO, La tutela collettiva ri-
ammontare le pretese dei promotori e degli aderenti, sarcitoria 2009: la tela di Penelope, Foro It., V, p. 390.
11
Come se si trattasse di unendiadi, cosi S. MENCHINI, Art.
ovvero in un provvedimento che, accertata 140-bis, par. 2 in A. MOTTO-S. MENCHINI, Art. 140 -bis, at-
lesistenza dei diritti individuali omogenei fatti va- tualmente su www.judicium. it, e di prossima pubblicazione in
lere, stabilisca criteri omogenei per la liquidazione, Le nuove leggi civili commentate.
12
rimessa questultima a successivi ed autonomi S. MENCHINI, op. ult. cit.: A stretto rigore, le situazioni so-
stanziali risarcitorie o restitutorie, in quanto nella titolarit di
procedimenti individuali. soggetti differenti, per definizione, non possono essere identi-
che; esse presentano, inevitabilmente, elementi, concernenti o
la fattispecie costitutiva o la quantificazione del danno e degli
7
Cos, tra gli altri, P. FIORIO, Loggetto dellazione collettiva importi da ripetere o le eccezioni, che sono riferibili in modo
risarcitoria e la tutela degli interessi collettivi dei consumatori, esclusivo a ciascun interessato e che, per questo motivo, si di-
Giur. Merito, 2009, 5, p. 1445 ss. cono personali. Le questioni e i fatti esclusivi possono essere
8
In questo senso, S. MENCHINI, La nuova azione collettiva ri- pochi o tanti, possono essere prevalenti o meno, sotto laspetto
sarcitoria e restitutoria, in Giusto proc. 2008, p. 41; ID., Il o quantitativo o qualitativo, rispetto a quelli comuni, per sono
provvedimento finale: oggetto, contenuto, effetti, in AGE, 2008, sempre presenti ed impediscono che possa individuarsi una re-
1, p. 167 ss. R. CAPONI, Litisconsorzio aggregato. Lazione lazione di identit in senso tecnico tra i diritti di credito spettan-
risarcitoria in forma collettiva dei consumatori, in Riv. trim. ti ai vari consumatori.
13
dir. proc. civ., 2008, p. 819 ss.; ID., Azioni collettive: interessi F. SANTANGELI P. PARISI, Il nuovo strumento di tutela col-
protetti e modelli processuali di tutela, in Riv. dir. proc., 2008, lettiva risarcitoria: lazione di classe dopo le recenti modifiche
5, p. 1205 ss.; G. COSTANTINO, La tutela collettiva risarcitoria allart. 140-bis cod. cons., in www.judicium.it, p. 13. V. altres,
2009: la tela di Penelope, Foro it., 2009, V, 388 ss.; v. inoltre Commento sub art. 140 bis, in Codice del Consumo annotato
A. RICCIO, Lazione collettiva risarcitoria non , dunque, una con la dottrina e la giurisprudenza, (a cura di) E. Capobianco e
class action, in Contratto e impresa, 2008, pp. 500 ss. G. Perlingieri, Napoli, 2009, p.771.
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di tipo comune, essendo del tutto inesistenti o mar- diritto dalla stessa azione od omissione o condotta
ginali i temi personali14: sono omogenee e identi- abituale di un medesimo convenuto 17. Ci che
che le pretese seriali che possono essere definite richiesto ex lege , in altri termini, la standardizza-
con una decisione unica e non richiedano accerta- bilit dellaccertamento della responsabilit e non
menti individualizzati. Pi precisamente, debbono necessariamente anche quella della liquidazione del
essere identiche le situazioni lese dalla condotta il- danno. Ne risulta la deducibilit nel rimedio, ad
lecita (ovvero la posizione sostanziale di fondo) e la avviso dellorientamento in parola, anche di situa- | 241
vicenda sostanziale dei consumatori deve presenta- zioni soggettive che danno vita a danni non liquida-
re caratteristiche uguali, consentendo la formazio- bili sulla base di criteri omogenei (si proceder in
rilevante, quali che fossero i criteri di imputazione sensi dellart. 140 bis, il produttore, del quale,
ed il danno risarcibile20. Tale circostanza aveva come noto, non viene fornita una definizione, a
condotto parte della dottrina, al fine di superare le differenza di quanto previsto dallabrogato D.P.R.
menzionate restrizioni disposte dallart. 140-bis n. 224/1988. Si rilevato in dottrina che con tale
nellambito della responsabilit contrattuale (e la indicazione ci si riferisca non soltanto al produttore
totale assenza di attenzione per quella precontrattua- originario ma anche ai soggetti che si inseriscono
le), a dare preferenza alla natura aquiliana di singole nei passaggi intermedi della catena commercia-
figure di responsabilit ovvero ricorrere, se possibi- le23. Il che estende la legittimazione passiva ai fini
le in ragione della condotta, al cumulo di responsa- dellart. 140 bis e determina lapplicazione
bilit 21. dellazione di regresso tra obbligati di cui allart.
E ragionevole ritenere che la formulazione de- 121 comma 2 cod. cons.
finitiva dellart. 140 bis conduca allesito interpre- Infine, il riferimento alle pratiche commerciali
tativo opposto a quello sopra prospettato per scorrette (artt. 18 -27 quater del Codice del Consu-
te ed ambito di applicazione del rimedio(Serena Meucci)
lazione collettiva risarcitoria. Ed chiaro il perch. mo) 24 ed alle condotte anticoncorrenziali (artt. 81 e
Il significativo ridimensionamento della responsabi- 82 del Trattato CE e legge 287/1990) 25, fattispecie
lit aquiliana in favore di quella contrattuale pu per le quali lordinamento prevede accanto ai mezzi
presumibilmente condurre a dare preferenza alla ordinari di tutela di tipo giurisdizionale, un sistema
qualificazione in termini contrattuali dei profili di di repressione affidato allAutorit Garante della
responsabilit, ci al fine di estendere lambito ap-
plicativo del rimedio in parola e in coerenza con il 22
In tema, per tutti, G. VETTORI, Contratti di investimento e
rimedi, in Obbl. cont., 2007, 10, p. 785; Id., Regole di validit e
di responsabilit di fronte alle Sezioni Unite. La buona fede
come rimedio risarcitorio, in Obbl. contr., 2008, 2, p. 104 ss. e
in www.personaemercato.it; v. altres G. DAMICO, Regole di
validit e regole di comportamento nella formazione del con-
18
V. G. ALPA, Class Action: note sullart. 140-bis c. 1 del Co- tratto, Riv. dir. civ., 2002, p. 37 ss.; E. SCODITTI, Regole di va-
dice del consumo, in www.altalex.com ; R. CAPONI, Litiscon- lidit e principio di correttezza nei contratti del consumatore,
sorzio aggregato. Lazione risarcitoria in forma collettiva Riv. dir. civ., 2006, I, p. 119 ss.
23
dei consumatori, cit. il quale auspica che i giudici estendano il F. BUSONI, Commento sub artt. 114 ss., Codice del Consumo.
campo di applicazione sic et simpliciter ai contratti dei consu- Commentario (a cura di) G. Vettori, Padova, 2009; STANZIONE,
matori, anche per superare problemi di compatibilit con i MUSIO, La tutela del consumatore, Trattato dir. civ., diretto da
principi costituzionali. M. Bessone, Torino, 2009, vol. XXX, p. 623 ss.
19 24
Nel senso della ingiustificata restrizione, v. A. PALMIERI , Al riguardo, v. F. LUCCHESI, G. TADDEI ELMI, Commento sub
Campo di applicazione, legittimazione ad agire e controllo pre- artt. 18 ss., in Codice del Consumo Commentario (a cura di) G.
liminare sullammissibilit, in Foro. it., 2008, V, col. 185 il Vettori, Padova, 2009.
quale propone lestensione della norma al di l del riferimento V. altres M. SCUFFI, Tutela antitrust del consumatore e azione
letterale; P.F. GIUGGIOLI, Lazione collettiva risarcitoria: una di classe, Dir. industriale, 2009, 4, 341 ss.
25
prima lettura, in Corr. giur., 2008, p. 433. Cfr. altres P. BUZ- In tema, cfr. il volume a cura di G. VETTORI, Concorrenza e
ZELLI e M. BONA, in C. CONSOLO - P. BUZZELLI - M. BONA, O- mercato, Le tutele civili delle imprese e dei consumatori, Pado-
biettivo class action: lazione collettiva risarcitoria, Milano, va, 2005.
2008, p. 77 ss., i quali, pur esprimendo perplessit al riguardo, noto come la giurisprudenza (Cass., sez. un., 4 febbraio
accolgono uninterpretazione letterale della norma. 2005, n. 2207, in Foro it., 2005, I, col. 1014) abbia affermato la
20
Venuto meno il richiamo generale allillecito extracontrattu- legittimazione del singolo consumatore a chiedere il risarci-
ale, contenuto nella versione precedente della norma, lart. 140 mento del danno ingiusto scaturente dallaver contrattato con
bis si caratterizza per una delimitazione puntuale del proprio una controparte imprenditoriale che ha preso parte ad unintesa
ambito applicativo, cos I. PAGNI, Lazione di classe del nuovo restrittiva. Anche la giurisprudenza della CGCE (gi dal 2001
art. 140 bis: le situazioni soggettive tutelate,lintroduzione del nel noto caso Courage, C-453/99, in Racc. 2001, p. I-6297; cfr.
giudizio e lammissibilit della domanda, Riv. dir. civ., 2010, 4, altres il caso Manfredi del 2006, Cause Riunite C-295 -
p. 350 ss. 298/04, Manfredi, in Racc. 2006, p. I-6619) ha stabilito in pi
21
Cos, F. AROSSA, Gli scomodi confini dellazione collettiva occasioni che tutti i cittadini e le imprese che subiscono un
risarcitoria allitaliana: diseconomie del suo ambito di appli- danno a seguito di uninfrazione delle norme antitrust comuni-
cazione, in AGE, 2008, 1, p. 43; A. BRIGUGLIO, Lazione collet- tarie (artt. 81 e 82 del Trattato CE) hanno diritto al risarcimen-
tiva risarcitoria, Torino, 2008, p. 33. to, diritto garantito dallordine comunitario.
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concorrenza e del mercato. E ragionevole ritenere commerciali, a nome di vittime identificate o, in ca-
che le azioni di classe relative agli ambiti in oggetto si piuttosto limitati, identificabili 29; ed azioni col-
saranno avviate dopo ladozione da parte lettive con modalit opt-in.
dellAutorit di un provvedimento di accertamento
della violazione di disposizioni (c.d. azioni follow-
on)26. In altri termini, le valutazioni effettuate 4. Ambito di applicazione soggettiva
dallAutorit, sebbene prive di carattere vincolante, | 243
sono tali da esercitare uninfluenza non secondaria A livello soggettivo, il riferimento , da un lato,
sul convincimento del giudice, presentando altres ai consumatori ed utenti, e, dallaltro,
cata dal D.lgs. 23 ottobre 2007 n. 221, per effetto impedisce lapplicazione ad ambiti di particolare
del quale il citato art. 3 al comma 1 precisa ora che rilevanza anche sociale, si pensi ai danni ambientali
le definizioni valgono ove non diversamente previ- ovvero agli illeciti posti in essere nei confronti dei
sto. Tale lettura deve poi integrarsi con lavoratori38.
linterpretazione fornita dalla giurisprudenza della Per quanto riguarda la legittimazione passiva, il
Corte di Giustizia33, con orientamento conforme 140-bis si esprime in termini di impresa e non di
34
| 244 peraltro criticato da35 parte della dottrina - della professionista, questultimo definito nellart. 3
Corte costituzionale e della Corte di Cassazione 36, lett. b) Cod. cons. come la persona fisica o giuridi-
la quale, come noto, nega la qualifica di consuma- ca che agisce nellesercizio della propria attivit
Aspetti problematici della nuova azione di classe: posizioni giuridiche tutel a-
tore alla persona fisica che agisca per scopi misti imprenditoriale, commerciale, artigianale o profes-
o istituisca rapporti anche solo in vista di unattivit sionale, ovvero un suo intermediario (cos modifi-
professionale futura o per fini accessori allattivit cato dal D.lgs. 23 ottobre 2007, n. 221). Tale diffe-
professionale. Del ch devono ritenersi esclusi renza terminologica ha condotto parte della dottrina,
dallambito di applicazione dellistituto, in accordo gi in sede di analisi dellazione collettiva risarcito-
con lindirizzo giurisprudenziale sopra riportato, gli ria, a ricostruire limpresa (e dunque limprenditore)
enti non-profit, le cooperative di acquisto, i consorzi quale sottoinsieme della pi ampia categoria di
e in generale i piccoli imprenditori37. professionista, legittimando cos lesclusione
La scelta del legislatore italiano, che conferma dallambito applicativo dellart. 140-bis delle con-
quella gi adottata nella precedente versione dotte dei non imprenditori, in primis gli esercenti le
dellazione collettiva e che circoscrive lambito di professioni liberali e le pubbliche amministrazioni
applicazione del rimedio ai consumatori, stata che agiscono al di fuori dellattivit imprenditoria-
criticata da alcuni interpreti avuto riguardo sia ad le39.
te ed ambito di applicazione del rimedio(Serena Meucci)
altre esperienze straniere (in primis, la class action Anche ove si accogliesse questa lettura, appena
statunitense), sia allirriducibilit del rimedio ai il caso di precisare che il requisito de quo debba es-
rapporti di consumo. Siffatta circostanza infatti ne sere interpretato nel senso oggettivo di attivit eco-
nomica e non di ente strutturalmente deputato al re-
Ad ogni modo, la scelta legislativa conforme alla giurispru- lativo esercizio. Si pensi, per esempio, agli enti non
denza della Corte di Giustizia (da ultimo, CGCE, 22 novembre lucrativi con o senza personalit giuridica che
2001, cause riunite C-541/99 e C-542/99) e della Corte costitu- esercitano attivit di impresa in via accessoria 40.
zionale (v. C. cost. 22 novembre 2002, n. 469, in Rass. Dir.
civ., 2003, 4, p. 967 ss., con nota di P. VIOLANTE, Altra parte della dottrina ha rilevato come il rin-
Linterpretazione conforme della nozione di consumatore. vio allimpresa debba intendersi nel senso pi am-
In tema, per tutti, G. BENEDETTI, Tutela del consumatore e au- pio di professionista in conformit allart. 3 Cod.
tonomia contrattuale, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1998, p. 21; cons.41. Sicch tra i potenziali legittimati passivi
E. GABRIELLI, Sulla nozione di consumatore, in Riv. trim. dir.
proc. civ., 2003, p. 1163.
rientrano tutti i soggetti che esercitano attivit
33
Cfr. in particolare le decisioni n. 45 del 17 marzo 1998, in
Foro it., 1998, IV, col. 129; n. 541 del 22 novembre 2001, in
Foro it., 2001, IV, col. 501 e n. 464 del 20 gennaio 2005, in
Foro it., 2005, IV, col. 124.
34
Oltre agli Autori gi citati, v., L. BIGLIAZZI GERI, Art.
38
1469bis, in Commentario al capo XIVbis del codice civile: dei Cos, P. FIORIO, Lazione di classe nel nuovo art. 140 bis e gli
contratti del consumatore, a cura di Bianca e Busnelli, Padova, obiettivi di deterrenza e di accesso alla giustizia dei consuma-
1999, 85; BUONOCORE, Contratti del consumatore e contratti d' tori, cit., par. 4. V. inoltre, G. COSTANTINO, La tutela collettiva:
impresa, in Riv. Dir civ., 1995, 1 ss.; CALVO, I contratti del un tentativo di proposta ragionevole, Foro it., 2007, V, 140 ss.;
consumatore, in Tratt. dir. comm, a cura di F. Galgano, Padova, M. TARUFFO, La tutela collettiva, cit., p. 14.
39
2005, 76 ss.; BIN, Clausole vessatorie, una svolta storica (ma si A. PALMIERI, op. loc. cit.; A. FRIGNANI, P. VIRANO, LAzione
attuano cos le direttive comunitarie?), in Contratto e impresa. di Classe italiana. Effetti (e rimedi) nel rapporto tra banche e
Europa, 1996, 437. clienti, ti, in www.judicium.it.
35 40
Corte Cost., 22 novembre 2002, n. 469, in Foro it., con note Sempre attuali le pagine di P. RESCIGNO, Fondazione e im-
di PALMIERI, Consumatori, clausole abusive e imperativo di presa, in Riv. soc., 1967, p. 840 ss.; G. CAMPOBASSO, Associa-
razionalit della legge: il diritto privato europeo conquista la zione e attivit di impresa, in Studi in onore di Gaetano Cotti-
Corte Costituzionale, ivi, 337 e di PLAIA, Nozione di consuma- no, Milano, 1997, p. 83.
41
tore, dinamismo concorrenziale e integrazione comunitaria del R. CAPONI, Litisconsorzio aggregato. Lazione risarcitoria
parametro di costituzionalit, ivi, 340. in forma collettiva dei consumatori, cit., il quale auspica che i
36
Cass., 8 giugno 2007, n. 13377, in Giust. Civ., 2008, I, 996; giudici estendano il campo di applicazione sic et simpliciter ai
Cass. 13 giugno 2006, n. 13643, in Contratti, 2007, 225; Id., 25 contratti dei consumatori, anche per superare problemi di
luglio 2001, n. 10127. in Giur. it., 2002, 543 con nota di FIO- compatibilit con i principi costituzionali. In senso analogo D.
RIO, Professionista e consumatore un discrimine formalista?. AMADEI, Lazione di classe italiana per la tutela dei diritti in-
37
In senso critico, v. F. AROSSA, op. ult. cit. il quale rileva co- dividuali omogenei, in Giur. merito, 2008, 4, p. 940 ss.; S.
me tali soggetti non sono affatto meno bisognosi di tutela e ca- MENCHINI, A. MOTTO, op. ult. cit.
ratterizzati dalla stessa asimmetria economico-informativa delle Cos anche, di recente, la Circolare n. 19244 del 16 ottobre
singole persone fisiche. 2009 di Confindustria.
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che viene comunemente definita class action am- Occorre a questo punto domandarsi se il rimedio
ministrativa finalizzata al solo ripristino del corret- possa estendersi fino a ricomprendere la tutela del
to svolgimento della funzione e alla corretta eroga- risparmiatore quanto alla collocazione sul mercato
zione del servizio e non al risarcimento del danno, di strumenti finanziari. La dottrina che si pronun-
che potr ottenersi soltanto attraverso lesercizio dei ciata in tema non appare univoca, non fossaltro
rimedi ordinari. Lart. 7 del Decreto stabilisce che la perch la questione richiede una chiarificazione in
| 246 nuova disciplina sar applicabile soltanto dopo la ordine al contesto sistematico ed allambito applica-
definizione degli obblighi contenuti nelle carte dei tivo della norma. Vi chi ha tentato, non senza per-
servizi e gli standard qualitativi ed economici: l'e- plessit, di ricondurre lipotesi de qua nellambito
Aspetti problematici della nuova azione di classe: posizioni giuridiche tutel a-
speribilit della c.d. class action amministrativa delle pratiche commerciali scorrette richiamate
dunque subordinata all'emanazione di appositi de- dallart. 140-bis 49.
creti del Presidente del Consiglio dei Ministri 48. Altra dottrina ha articolato la questione distin-
guendo diversi profili di indagine. Si tende ad e-
scludere lapplicazione dellazione di classe con ri-
48
guardo ai servizi di negoziazione di strumenti fi-
Lazione pu essere esercitata innanzi al giudice amministra-
nanziari nel caso in cui sia la clientela retail ad agire
tivo da parte dei titolari di interessi giuridicamente rilevanti e
omogenei per una pluralit di utenti e consumatori nei confronti per chiedere il risarcimento del danno causato dal
delle amministrazioni pubbliche e dei concessionari di pubblici mancato rispetto della normativa contenuta nel TUF
servizi, qualora tali interessi siano stati lesi in conseguenza di (doveri di diligenza, correttezza e trasparenza ex
comportamenti attivi od omissivi posti in essere da tali soggetti. art. 21 TUF) perch si tratterebbe di un domanda
Tali comportamenti consistono: nella violazione di termini;
nella mancata adozione di atti amministrativi generali obbliga- che difficilmente supererebbe il vaglio
tori non normativi da emanarsi obbligatoriamente entro e non dellammissibilit in termini di individuazione di
te ed ambito di applicazione del rimedio(Serena Meucci)
oltre un termine fissato da una legge o da un regolamento; nella una classe omogenea di diritti lesi. La violazione
violazione di obblighi contenuti nelle carte dei servizi; nella dellinformativa, si osserva, deve essere verificata
violazione di standard qualitativi ed economici fissati dalle au-
torit di settore.
con riguardo alla situazione particolare nella quale
Legittimati allesercizio dellazione sono i singoli titolari degli si trova il singolo cliente, al grado di esperienza in
interessi lesi, nonch le associazioni o comitati a tutela degli materia finanziaria, al portafoglio del cliente stesso,
interessi dei propri associati, appartenenti alla pluralit di utenti alla propensione al rischio e cos via 50.
e consumatori; sono esclusi dallambito dei soggetti nei cui Altri Autori hanno osservato che, qualora vi sia-
confronti pu essere esercitata lazione le autorit amministra-
tive indipendenti, la Presidenza del Consiglio, gli organi giuri- no i presupposti oggettivi, non vi sono ragioni per
sdizionali, le assemblee legislative e gli altri organi costituzio- escludere lapplicazione dellazione di classe nei
nali. confronti di Banche e intermediari finanziari in caso
Il ricorso pu essere proposto solo dopo una preventiva diffida di c.d. danno finanziario51. I presupposti applica-
allamministrazione o al concessionario finalizzata al ripristino,
nel termine di 90 giorni, delle situazioni violate. In luogo della
tivi del rimedio, in altre parole, ben possono essere
diffida, linteressato potr promuovere la tutela in sede non integrati anche in questo ambito, sia a livello sog-
contenziosa sulla base delle procedure conciliative previste dal- gettivo che oggettivo, tenuto conto dellestensione
le Carte dei servizi ai sensi dellart. 30 della legge n. 69/2009. dellambito applicativo del 140 bis quanto alla re-
Nel corso del giudizio, il giudice amministrativo deve tenere sponsabilit contrattuale. Diversa e da non confon-
conto della situazione in cui versa la PA o il concessionario, per
quanto riguarda le risorse strumentali, finanziarie e umane con- dere la circostanza che, nella fattispecie concreta,
cretamente a disposizione di tali soggetti. In caso di accogli- non sia possibile esperire lazione trattandosi di
mento del ricorso, il giudice ordina alla pubblica amministra- domanda che non superera il vaglio
zione o al concessionario di porre rimedio entro un congruo dellammissibilit in termini di individuazione della
termine alla violazione. Ulteriore effetto dellaccoglimento
della domanda sar laccertamento da parte
classe omogenea di diritti lesi. Si pensi, per esem-
dellamministrazione dei soggetti che hanno concorso a porre in pio, ai contratti bancari. Questi rientrano senzaltro
essere le violazioni e ladozione dei conseguenti provvedimenti. nella tipologia ai cui al comma 2, lett. a) dellart.
Lart. 2 del decreto legislativo contiene meccanismi di raccor- 140 bis sicch la presenza di clausole illegittime nei
do con i giudizi instaurati ai sensi degli articoli 139, 140 e 140- contratti standard (in via esemplificativa, un con-
bis del codice del consumo, considerato che la sovrapposizione
rispetto a giudizi instaurati con la azione di classe potr riguar- tratto che preveda ancora la commissione di massi-
dare i ricorsi nei confronti dei concessionari di pubblici servizi. mo scoperto) pu legittimare il consumatore a pro-
Ai sensi del detto art. 2 il ricorso non pu essere proposto se
un organismo con funzione di regolazione e di controllo istitui-
49
to con legge statale o regionale e preposto al settore interessato D. AMADEI, op. ult. cit.
50
ha instaurato e non ancora definito un procedimento volto ad A. FRIGNANI, P. VIRANO, LAzione di classe italiana. Effetti
accertare le medesime condotte oggetto dell'azione di cui all'ar- (e rimedi) nel rapporto tra banche e clienti, in
ticolo 1, ne' se, in relazione alle medesime condotte, sia stato www.judicium.it.
51
instaurato un giudizio ai sensi degli articoli 139, 140 e 140-bis In questo senso, con riguardo allazione collettiva risarcitoria,
del codice del consumo. A. PALMIERI, La class action da danno finanziario, Danno e
resp. 2009, 4, p. 377 ss.
Persona e Mercato Materiali e commenti