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Esercizio 4.9 (Giochi dacqua).

Un getto dacqua ( =
999 kg/m3 ) stazionario, piano e verticale viene indirizzato su
un oggetto di massa M , tenuto da esso in equilibrio. Il getto ha
distribuzione di velocita uniforme U lungo lo spessore H, mentre
la distribuzione sul bordo delloggetto e triangolare di spessore h
con velocita massima V . Si calcoli la velocita V e la massa M
delloggetto supponendo che:

il fluido che circonda il getto e il solido e aria in quiete a


pressione atmosferica di Pa = 101325 P a;

si possa trascurare la gravita nel bilancio di quantita di


moto, ma non nellequilibrio del corpo.

(V = U H/h; M = U 2 H/g)

Soluzione
Concetti. Bilanci integrali di massa e quantita di moto. Equazioni di equilibrio (equazioni fondamentali
della dinamica classica). Principio di azione e reazione. Integrale della normale su una superficie chiusa e
identicamente nullo.
Svolgimento. Ipotesi: problema stazionario; sulla superficie libera del corpo e del fluido agisce solo la
pressione ambiente pa ; nessun eetto della gravita nei bilanci del fluido.
Si sceglie un asse y diretto verso lalto.

Scrittura delle equazioni di bilancio per il fluido.

d

dt + u n = 0 (massa)
d
(4.9.1)
dt u+ uu n + pn sn V g=0 (quantita di moto)

A queste, va aggiunta lequazione di equilibrio del corpo sottoposto alla forza di gravita: F + M g = 0.

Dopo aver semplificato il bilancio di massa, da esso si ricava la velocita V . La velocita sui due bordi di
uscita e v(s) = V s/h, avendo chiamato s la coordinata che descrive tale superficie per valori compresi
tra 0 e h.
h
s 1
0= u n + u n + u n = UH + 2 V ds = U H + 2 V h (4.9.2)
Si n Sout1 Sout2 0 h 2

E quindi V = U H
h.

Le equazioni vengono opportunamente semplificate secondo le ipotesi fatte (vengono eliminati i termini
non stazionari e il termine contenente le forze di volume - gravita). Il bordo del dominio fluido viene
indicato con Sf . I contributi di pressione e viscosi vengono raccolti nel vettore di sforzo complessivo.


uu n = sn pn = tn (4.9.3)
Sf Sf Sf Sf

Riscrittura del termine di contorno. Si indica con Sf il contorno fluido: questo e costituito dallunione
del controno a contatto con il corpo Sc e quella libera Sl . Il contorno del corpo Ss e suddiviso nel
contorno Sc a contatto con il fluido e nel contorno libero Scl .
Nei passaggi successivi si ricava il legame tra sforzi sul contorno del dominio fluido e la forza agente
sul corpo. Si usano le ipotesi che sulle superfici libere agisca solo la pressione ambiente. Si usa il
h
Esercizio 4.8 (Effetto Coanda sul cilindro). Un getto dacqua
( = 999 kg/m3 ) stazionario, piano e orizzontale viene indirizza- Q
to su un cilindro, lambendone la superficie e venendo deviato di
un angolo = 15 . Determinare la forza agente su una porzione
del cilindro di lunghezza pari a 2 m, dovuta sia al getto dacqua,
sia allaria circostante, sapendo che: y

il fluido che circonda il getto e il cilindro e aria in quiete a


pressione atmosferica di 101325 P a; x

la larghezza del getto e h = 2 cm;

la portata dacqua per unita di lunghezza nel getto e Q = 


199 kg m1 s1 .

Illustrare tutte le ipotesi semplificative adottate nella risoluzione


dellesercizio. h
(F = 1026 x 135 y N )

Soluzione
Concetti. Bilanci integrali di massa e quantita di moto. Equazioni di equilibrio (equazioni fondamentali
della dinamica classica). Principio di azione e reazione. Integrale della normale su una superficie chiusa e
identicamente nullo. Effetto Coanda (esempio della bustina da te sotto il rubinetto).
Svolgimento. Ipotesi: problema stazionario; sulla superficie libera del cilindro e del fluido agisce solo
la pressione ambiente pa ; profilo di velocita uniforme sulle sezioni di ingresso e uscita.

Scrittura delle equazioni di bilancio per il fluido.

d

dt + u n = 0 (massa)
d
(4.8.1)
dt u+ uu n + pn sn = 0 (quantita di moto)

Le equazioni vengono opportunamente semplificate secondo le ipotesi fatte. Il bordo del dominio fluido
viene indicato con Sf . I contributi di pressione e viscosi vengono raccolti nel vettore di sforzo
complessivo.


uu n = sn pnf = tn (4.8.2)
Sf Sf Sf Sf

Riscrittura del termine di contorno. Si indica con Sf il contorno fluido: questo e costituito dallunione
del controno a contatto con il cilindro Sc e quella libera Sl . Il contorno del cilindro Scyl e suddiviso
nel contorno Sc a contatto con il fluido e nel contorno libero Scl .
Nei passaggi successivi si ricava il legame tra sforzi sul contorno del dominio fluido e la forza agente
sul cilindro. Si usa le ipotesi che sulle superfici libere agisca solo la pressione ambiente. Si usa il fatto
che lintegrale di una quantita costante per la normale su una superficie chiusa e nullo. Si usa infine il
fatto che n = ncyl (normali uscenti dai due domini, uguali e contrarie) e tn = tncyl (sforzi agenti
sulla superficie comune, uguali e contrari).
Esercizi per il corso di Fluidodinamica

Esercizio. Calcolare la resistenza di un profilo immerso in una cor-


rente stazionaria con velocita asintotica V1 , sapendo la distribuzione
della componente di velocita u(y) parallela a V1 a valle del profilo e
assumendo che: V

v (x )
u
u(y )
V

L
la pressione statica sul contorno del volume di controllo sia co-
stante e pari a quella della corrente indisturbata a monte del
profilo; H

sul lato superiore e inferiore del volume di controllo sia possibile


trascurare la componente lungo lasse x della perturbazione della v (x )
l
velocita dovuta alla presenza del profilo: V = (V1 + u, v) ' V

(V1 , v).
RH
(R = 0 u(y)[V1 u(y)]dy.)

Soluzione
Concetti. Bilanci integrali di massa e quantita di moto. Equazioni di equilibrio (equazioni fondamentali della
dinamica classica). Principio di azione e reazione. Integrale della normale su una superficie chiusa e identicamente
nullo. Esperienza in laboratorio sul difetto di scia.
Svolgimento. Vengono scritti i bilanci integrali di massa e quantita di moto, opportunamente semplificati (ipotesi
d
di stazionarieta dt 0, densita costante = , ipotesi sulle condizioni sul bordo esterno del dominio); allinterno dei
bilanci si possono riconoscere i termini legati alle azioni scambiate dal fluido con il profilo (lincognita del problema); si
sfrutta infine la geometria rettangolare del contorno esterno e le ipotesi su di esso per ottenere una forma ulteriormente
semplificata dei bilanci e trovare la soluzione del problema.
Scrittura e semplificazione dei bilanci di massa e quantita di moto.
( R H
d
dt R + @ u n = 0 (massa)
d
H H H (1)
dt u + @
uu n + @ pn s =0
@ n
(quantita di moto)

Nel problema, il controno del dominio fluido @ e costituito dal bordo rettangolare 1 lontano dal profilo e
dal bordo p coincidente con il profilo stesso. La forza F agente sul profilo e lintegrale degli sforzi generati dal
fluido (uguali e contrari agli sforzi agenti sul fluido) sul contorno del profilo. Inoltre si puo fare lipotesi di sforzi
viscosi nulli e pressione costante sul bordo esterno: lintegrale sul dominio esterno si riduce allintegrale della
normale su una superficie chiusa ed e quindi nullo. Si puo dunque scrivere:
I I I I
( pn + sn ) = tn = tn + tn = F (2)
@ @ p 1
| {z } | {z }
= F =0

Osservazione. A dierenza di quanto fatto in classe, non e stata fatta lipotesi di fluido non viscoso; il contributo
allinfinito si annulla con lipotesi di pressione costante allinfinito e sforzi viscosi trascurabili. Per ritrovarsi
con gli appunti, sostituire bmtn con pn.
Dopo aver fatto lipotesi di stazionarieta e aver inserito la definizione di F appena data, le equazioni di bilancio
possono essere scritte come: ( H
@
u n = 0
H (3)
F = @
uu n

Il bilancio di quantita di moto puo essere scritto esplicitando e separando le componenti vettoriali.
I
Fx x + Fy y = (ux + vy)u n
@
I I (4)
= x uu n y vu n
@ @
Scrittura delle equazioni di bilancio in componenti (sfruttando la geometria rettangolare del bordo esterno: 1
indica il bordo di sinistra, 2 il bordo inferiore, 3 quello di destra, 4 quello superiore).
Attenzione: la normale e quella uscente dal dominio fluido. Sul contorno del profilo, la normale e entrante nel
profilo. In piu: non fare confusione tra azioni del profilo agenti sul fluido e azioni del fluido agenti sul profilo!
8 H R R R R
< 0 = @ Ru n = R 1 u R 2 v + R 3 u + 4 v
>
Fx = + 1 u2 + 2 uv u2 uv (5)
>
: R R 2
R 3 R 4 2
Fy = + 1 uv + 2 v 3
uv 4
v

Ipotesi sulla velocita sui lati orizzontali (u| 2 = u| 4 = V1 costante), per poter ulteriormente semplificare il
risultato. (R R R R
v v = u + 3 u
2
R 4 2 R 1 2 hR R i (6)
Fx = + 1 u 3
u + V1 2
v 4
v

E inserendo la prima nella seconda:


Z Z Z Z
Fx = u2 u2 + V1 u + u =
Z 1 3
Z 1 3

= u(u V1 ) + u(V1 u) = (u| 1 = V1 ) il primo integrale e nullo)


1 3
Z (7)
= u(V1 u) =
3
Z H
= u(y)(V1 u(y))dy
0

Osservazioni. Tramite la misura dei profili di velocita in galleria, e possibile stimare la resistenza del corpo. Le
condizioni di aria libera e in galleria sono diverse. In generale si puo dire che in galleria il fluido e confinato dalle
pareti di galleria, maggiormente vincolato. Inoltre sulle pareti della galleria esiste una condizione di adesione: per la
conservazione della massa, in galleria si osserva una velocita maggiore sulla sezione di uscita rispetto a un corpo in
aria libera. Per tenere conto di eetti di bloccaggio dovuti al confinamento in galleria, e necessario compiere delle
correzioni delle misure sperimentali. Agli eetti di bloccaggio, vanno aggiunti gli eetti di galleggiamento dovuti
al gradiente di pressione lungo la galleria, che danno un eetto di resistenza aggiuntiva. Inoltre e importante che la
dimensione del corpo rispetto alla dimensione della galleria non sia ne troppo grosso (per problemi di bloccaggio),
ne troppo piccolo (per motivi di similitudine; ma sara argomento di puntate successive del corso...). E importante
avere in mente la necessita di prestare attenzione a questi aspetti, quando vengono svolte attivita sperimentali. Ma
questo sara argomento di altri corsi...

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