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Il tapping.

Sicuramente tra le tecniche chitarristiche pi amate, il tapping ha avuto un esplosione di popolarit alla fine
degli anni '70 grazie a Eddie Van Halen, che, pur non essendone l'inventore pratico, ha contribuito
certamente alla diffusione su larga scala di questo modo di suonare. Chiunque abbia dimestichezza con il
tapping, molto probabilmente tra le prime cose che ha provato ricorda le ore passate a studiare proprio un
pezzo di Eddie, Eruption (proprio sul primo album dei Van Halen). Sembra quasi che Eruption stia al tapping
come il giro armonico di C maggiore sta al chitarrista che impara a suonare...
Di acqua in tutti questi anni ne passata tanta sotto i ponti (in questo caso forse dovrei dire: di note ne sono
passate tante sotto le dita della mano destra. ndr), e il tapping fa' comunemente parte del bagaglio tecnico di
ogni chitarrista, avendo avuto anche una evoluzione dal punto di vista tecnico contribuita dalle ricerche di
molti chitarristi famosi e non, da Jennifer Batten a Stanley Jordan, tanto per fare alcuni nomi.
La domanda che opportunamente conviene fare a questo punto potrebbe essere: quale lo scopo del
tapping? La risposta pu essere principalmente di due tipi. Innanzi tutto in molti casi il tapping viene usato
per creare degli intervalli larghi all'interno di una struttura melodica, altrimenti di difficile esecuzione con la
normale diteggiatura. Unendo a questo sviluppo melodico il fatto che le sequenze di note possono essere
suonate a velocit abbastanza sostenute ( molto pi semplice essere veloci in una frase di tapping che in
una di pennata alternata), ecco la spiegazione per cui questa tecnica ha avuto successo. Ovviamente non
sono solo queste le motivazioni, ma sicuramente hanno contribuito.
Come in tutte le sezioni che caratterizzano questo sito, anche lo sviluppo della tecnica del tapping verr fatta
per gradi. Potr succedere che alcuni esercizi (in particolar modo quelli iniziali) sembrino simili a quelli gi
proposti in altre sedi, ma alcune cose nella musica sono alla fine delle regole ed inevitabilmente ci possono
essere delle cose, per cos dire, gi viste.

Fase 1: l'approccio
Uno dei problemi che il neofita del tapping incontra nelle prime ore di studio su questa tecnica sicuramente
il mal di polpastrelli...delle dita della mano destra. Chi non ricorda i dolori ai polpastrelli della mano sinistra,
massacrati a furia di premere contro le corde, durante i faticosi momenti di apprendimento dei primi
rudimentali accordi all'inizio della nostra "carriera" chitarristica? Bene, sappiate che in questo caso sar
peggio! Non una battuta, ma dovete calcolare che le dita della destra dovranno pi o meno premere contro
le corde, ma quel che peggio arriveranno quasi picchiando sui tasti. Comunque non preoccupatevi, in
quanto baster una pratica quotidiana di certi esercizi, che faremo tra brevissimo, per fare crescere i fatidici
calli che tante sofferenze hanno levato ai polpastrelli della sinistra.
Cominceremo quindi ad allenare le dita della mano destra in modo tale che, nel giro di poco tempo, venga a
formarsi una patina di pelle dura (alias callo) sulla punta delle dita. La zona del dito che va' a colpire la corda
anche responsabile dell'attacco del suono che crea, e di conseguenza, una pelle dura sicuramente
preferibile. Andiamo ad impostare la mano destra.

Esercizio #1
Le dita della mano destra interessate dal primo esercizio sono l'indice e il medio. Come prima cosa, bisogna
impostare un punto di appoggio che ci permetta di avere stabilt nella mano durante i movimenti delle dita.
Sar il pollice ad avere questa responsabilit, in quanto dovr scorrere sul bordo superiore della tastiera,
accompagnando nel movimento la mano quando le dita si sposteranno sui tasti. Da notare che questa solo
una delle tre impostazioni standard della mano destra che si vedranno.
Posizioniamo quindi il pollice sul bordo superiore della tastiera, intorno al XII tasto. Lo scopo del primo
esercizio quello di abituare l'indice e il medio della destra ad alternarsi nel premere le corde al dodicesimo
tasto. Premetto che non ha importanza il punto della tastiera in cui si svolge l'esercizio, ma, chiaramente,
conviene partire da una posizione comunque comoda.
Iniziamo a svolgere l'esercizio sulla prima corda. Al quinto tasto pigiamo
la nota A con il primo dito della mano sinistra: importante, per ora, non
utilizzare corde a vuoto, poco controllabili nei movimenti. A questo punto
l'indice destro deve cadere perpendicolare sul dodicesimo tasto (della
prima corda), creando in pratica un hammer-on (martello ascendente)
che ha le stesse caratteristiche dell'hammer-on fatto con la mano sinistra.
La nota risultante, il E, deve suonare nitida e precisa; il dito, inoltre, non
deve assolutamente flettere, una volta che questo ha toccato la corda.
Ora possiamo operare il secondo movimento, che quello di rilasciare la
pressione del dito creando un pull-off tra il E e il A. In pratica, dobbiamo
"strappare" la corda con un azione che pu essere fatta in due modi. Nel
primo caso l'indice sinistro slitta in gi, portandosi dietro nel movimento la
corda: naturalmente, il movimento della corda deve essere minimo, quasi
impercettibile alla vista, ma ben udibile come risultato. La nota A viene a
suonare nel momento stesso in l'indice destro abbandona la pressione
sulla corda, nello stesso modo, come gi detto, di un comune pull-off. Nel
secondo caso, la differenza sostanziale identificata dal movimento in su
del dito indice, mentre il resto del tutto uguale.
Riassumendo, possiamo dire che le note suonate con il movimento di
hammer-on e pull-off dell'indice sinistro sono due: il E, creato dal tapping
vero e proprio, cio l'hammer-on, e il A, creato dal pull-off.
Lo stesso lavoro deve ora essere fatto anche dal dito medio della destra:
provate ad eseguire, seguendo le direttive appena viste, il tapping con il
medio. Dopo avere preso confidenza con entrambe le dita, proviamo ad
alternare indice e medio, suonando molto lentamente e facendo ben
sentire il suono di tutte le note (il E di tapping e il A della mano sinistra
ripetute).
L'esempio che vedete sotto si riferisce appunto a questa parte da
suonare. Il tapping viene indicato con il simbolo "T", al quale si pu
trovare sovrapposto anche l'indicazione del dito della mano destra che
esegue il tapping. Non vi sono simboli di legatura fra le note, in quanto
automatico che utilizzando la tecnica del tapping, una nota creata
dall'uso di questa tecnica venga collegata a quella successiva. In caso
contrario viene segnalato.

Provate pi volte questi movimenti, fino ad arrivare ad una completa padronanza, pi che altro nella
coordinazione delle dita. L'esercizio vero e proprio quello proposto subito sotto, e consiste nel suonare due
volte il tapping (per un totale di quattro note, alternando indice e medio) su ogni corda a scalare dalla prima
alla sesta. Eseguite l'esercizio varie volte. Notate che sulla sesta corda, il pollice della destra deve staccarsi
dal bordo della tastiera in quanto impedirebbe il giusto movimento delle dita. La stabilit della mano data
solo da una buona tenuta di polso.
Atttenzione a non sforzare troppo le dita, pi che altro per evitare dolori pesanti ai polpastrelli, anche se un
minimo di male lo si potr sentire, ma inevitabile e assolutamente normale. Controllate sempre la posizione
della mano destra.

Esercizio #2
Siamo ora pronti ad affrontare una delle tecniche basilari del tapping: le triadi. Utilizzare ampi intervalli tra le
note vuol dire anche creare degli ipotetici accordi, la cui natura viene definita dalla conformazione stessa
dell'accordo. La triade, costituita da un gruppo di tre note (vedi apposita sezione), ben si presta a certi
"giochetti" di costruzione melodica da suonare in tapping. Di fatto, ad esempio, Eruption costruito quasi
interamente a triadi.
Nel seguente esercizio possiamo vedere come un gruppo di tre note, delle quali la pi acuta suonata in
tapping e le altre due in hammer-on possano creare in successione un un movimento triadico. Pi
specificatamente si pu affermare che queste tre note compongono una triade minore, la cui tonica si trova
nella nota pi bassa (il A al quinto tasto): ne risulta quindi una triade di A minore. Vedete anche nela partitura
ch sono comparsi i segni di legatura, i quali sono stati aggiunti per maggiore chiarezza ad indicare appunto il
tapping sulla nota E legato in discesa alla nota A, a sua volta legata in senso ascendente alla nota C. In molti
casi tutto questo viene sottinteso.

Suonate ripetendo un po' di volte la sequenza, alternando sempre indice e medio della mano destra. Inoltre
vi consiglio di affrontare l'esercizio a tempo, in modo tale da sviluppare un buon controllo anche sotto
l'aspetto ritmico. Utilizzando un tempo a terzine, potete tranquillamente accentare la prima nota della triade,
quella fatta con il tapping. La solita raccomandazione: non correte...
Nella parte seguente, lo schema della triade viene ripetuto su tutte le corde, dando origine ad una serie di
accordi la cui tonica sempre il quinto tasto: Am sulla prima corda, Em sulla seconda, Cm sulla terza e cos
via.
Dimenticavo: come si pu notare, i simboli di legatura sono presenti solo sulla prima terzina, in quanto
palese che vengano fatti su tutte le terzine.
Prima di passare agli altri esercizi, vi consiglio di soffermarvi un attimo a suonare questi esempi, che vi
forniranno una buona base nell'affrontare il materiale didattico che vedremo nella pagina seguente. Dovreste
lavorarci una mezzoretta per almeno tre o quattro giorni evitando, se possibile, di farvi venire un mal
di...polpastrelli. Buon lavoro.

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