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Il santuario
Il santuario di Epidauro in et ellenistica divenne il centro per eccellenza dedicato al
culto di Asclepio, divinit salutare del pantheon greco, Asclepio guariva i fedeli che si recavano
in pellegrinaggio ad Epidauro durante le feste in suo onore, denominate Asclepieai.
Le guarigioni dei fedeli avvenivano in un edificio detto Abaton ('impenetrabile'): prima di
accedervi, infatti, il pellegrino doveva aver compiuto le lustrazioni di purificazione necessarie.
Labaton si trova nel centro del santuario, nella spianata dove sorgono gli edifici di carattere pi
propriamente religioso (abaton, tempio, tholos).
Anche lala ovest dellabaton, adiacente a quella est, un portico formato da due
colonnati sovrapposti: in questo caso, per, allordine dorico del piano inferiore si sovrappone un
colonnato di ordine ionico. Lutilizzo del dorico si rif ad una consuetudine tipica delle celle dei
templi del Peloponneso alla fine del IV secolo a.C.. Questa similitudine, comprovata da analisi
strutturali condotte negli ultimi anni dalla scuola tedesca, ha convinto gli studiosi ad alzare la
cronologia dellala ovest alla seconda met del IV secolo a.C., contro una datazione ad epoca
romana fornita dalla tradizione. La sezione ovest, quindi, non viene pi considerata un
ampliamento romano del nucleo originario dellAbaton, ma una costruzione di poco posteriore,
se non addirittura contemporanea.
La folla dei pellegrini che chiedevano di essere guariti dal dio aument nel corso dei
secoli, ledificio adibito al sonno sacro doveva dunque avere delle dimensioni considerevoli (la
lunghezza dellAbaton era di circa 70 metri).
Ma non tutti i fedeli che giungevano ad Epidauro trascorrevano la notte nellAbaton:
questo edificio aveva infatti una funzione prettamente sacra mentre laccoglienza dei forestieri
avveniva in un altro edificio posto a nord del santuario, il cosiddetto Katagogion (dal verbo
katagogheio, che significa mangiare).
Ma i pellegrini che ogni anno, in primavera, arrivavano da tutta la Grecia per festeggiare
Asclepio erano molto pi numerosi di quanti potevano trovare alloggio nel Katagogion: questo
edificio, infatti, era una sorta di albergo dal carattere elitario, mentre la gran massa dei fedeli
dormiva nelle tende disposte fuori dal recinto dello Ieron.
naupla
Nauplia posta nell'Argolide, (Argols), nomo del Peloponneso nordorientale. Gli Achei vi si
insediarono nel 1600 a.C., tra il 1.400 e il 1.200 conobbe un particolare sviluppo, grazie
all'influenza di Creta. In seguito alla guerra di
Troia (IIIII sec. a.C.) e all'invasione dorica, il
territorio fu frazionato in varie citt rivali, tra
le quali Argo predomin tra il VII e il VI sec.
Con l'arrivo dei Bizantini la sua importanza
rifior e nel XIII secolo venne conquistata dai
crociati guidati da Ottone de la Roche che ne
fece un proprio possedimento. Nel 1388 pass ai
Veneziani e due secoli dopo cadde sotto la
dominazione turca. Alla fine del 1822 fu
conquistata dai patrioti greci che la
nominarono capitale della
Grecia indipendente. Nel 1833, nella citt,
i vescovi greci proclamarono l'indipendenza
Unavistadellacittadellapalamede
della loro chiesa dal patriarcato
di Costantinopoli. I resti archeologici testimoniano che il luogo era abitato anche in epoca
preistorica. Del periodo miceneo rimangono alcuni blocchi delle mura antiche, in seguito
inglobate nelle fortificazioni medievali. Sono state scoperte varie camere sepolcrali scavate nella
roccia. Nel Museo cittadino sono conservati reperti datati per la maggior parte dal XV secolo
a.C. allepoca ellenistica e micenea, buona parte dei reperti ceramici sono conservati presso il
Museo nazionale di Atene.
Nauplio, figlio di Posidone e della
danaide Amimone. Valente navigatore,
gli si attribuiva la fondazione di Nauplia. Un Nauplio re dell'Eubea, padre di Palamede, per
vendicare l'uccisione del figlio da parte di Ulisse, suscit discordie fra le famiglie dei principi
greci; poi, al ritorno di questi dall'assedio di
Troia, attir le loro navi, per mezzo di fuochi
ingannatori, tra gli scogli della sua isola per
farle naufragare e, quando seppe che Ulisse si
era salvato, si uccise. Come si pu notare
Nauplia conserva entrambi i miti il primo col
nome della citt, il secondo col nome della
collina che sovrasta Nauplia, il Palamede.
Il porto di Nauplia offre un notevole sbocco
commerciale per i prodotti agricoli (uva,
tabacco, olio) provenienti dalla piana di Argo.
PosizionegeograficadiNauplia(Nafplio)