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LE RECENSIONI
Junkfood + Enrico Gabrielli | Artista Sconosciuto | Niggaradio | Elk | Cobol Pongide | The Giant Undertow
| Plastic Light Factory | OVO | Paolo Baldini DubFiles | Motorfingers | Wora Wora Washington | Notwist |
Morkobot | DeCalamus | Tunguska | Luca Aquino & Jordan National Orchestra | Please Diana | Violacida
| Gli Altri | I Misteri Del Sonno | TACDMY | Stalker | Easy Trigger | Passenger Side | Giulia Cal | Sinistras
||| Carlo Martinelli | Tirrenian | The Rijgs | Fujima //
BEAUTIFUL FREAKS
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notizia (inventata) di qualche mese fa che una coppia di anziani coniugi abbia dovuto lasciare
la propria casa di campagna, nei pressi della grande citt, nella quale dimoravano da anni. Vi si
erano insediati diversi Pokemon rari e di buon valore (Fanno PIL) cosicch si dovuto procedere
allesproprio, cambiare destinazione duso dellappartamento e far fruire degli spazi ai cacciatori
di mostriciattoli, i quali, seguendo la segnalazione erano accorsi in migliaia, guidando soprattutto
contromano. AHRRR corpo di mille balene, non mi sfuggiranno questa volta!
Fortunatamente la maggior parte dei preziosi animaletti si concentra nei negozi delle pi famose
marche, vuoi per poter comprare dei vestiti firmati o i cibare i piccoli pargoli appena catturati,
vuoi per aumentare il tempo di soggiorno del cacciatore stesso nel negozio rendendo mitica
lesperienza del consumatore, di cose reali in questo caso.
Abbiamo un PIL da portare avanti e in maniera creativa, sil vous plait.
Pokemon catturati, Pokemon allenati, ormai dopo i dubbi iniziali possiamo affermare che tali
cosi aumentino il prestigio sociale e lautostima della persona, come dimostrano diversi studi
mai realizzati. [Anche perch questo gioco un pregio cellha. Che sia di carte o di realt virtuale
chiunque riesce a giocarci senza mai averne letto un libretto distruzioni, citando Henry Jenkins]
pi facile quindi, ed economico, uscire da un centro commerciale comprando una bella mise
firmata al tuo Pokemon che a te stesso, le domande sul me lo posso permettere? sono
finalmente appannaggio del passato grazie alle possibilit di in-app purchase che dilagano a vista
docchio in ogni app.
Ma per quanto durer questa realt aumentata? difficile tenerla in piedi? Per quanto lavoreremo
con i nostri Pokemon? Nel caso di questa realt aumentata come per le altre ovviamente chi
decide quanto tener su lonerosa baracca la casa madre. Come te lho dato me lo riprendo, si
elimina sicuramente il rischio di farla diventare una compulsiva ossessione per il giocatore. Nel
momento in cui si spegneranno i server, via su unaltra piattaforma e un altro intrattenimento
virtuale sar pronto a intrattenere le giovani menti.
Migliorando lesperienza utente su internet si afferma sempre pi limportanza della licenza che
la propriet derivante dalloggetto fisico, ormai un dato di fatto ed il senso simile.
Abbiamo la licenza di svolazzare in un certo periodo nella realt aumentata, di poter ascoltare
delle canzoni, di vedere dei film, di usare dei programmi per tutto il periodo che ce lo possiamo
permettere o che ce lo facciano permettere. La licenza duso traccia un confine intangibile e
totalmente indeterminato riguardo luso di giocattoli e cose terzi, acquistati o barattati online, nel
quale marasma non si salvano nemmeno i propri elaborati, talvolta stipati in questi cyberlockers.
La licenza non permette il possesso dei contenuti che creiamo quali che siano foto, messaggi o
dati personali. Se puta caso per motivi personali o totalmente esterni a noi perdiamo la licenza
4 BF
di uso di tali piattaforme, siano esse gratuite che non, il pi delle volte non avremo pi accesso
ai contenuti che avremo creato. Sar pur stato luogo di contrabbando di materiale pirata ma la
chiusura di vari cyberlockers in questi anni, per tali motivi, ha portato vari professionisti a perdere
materiale da loro uploadato in maniera legale e premium; si sar pure comprata con piacere
una licenza streaming ma nel caso chi la proponesse ne perdesse la possibilit di trasmissione
perderemo anche noi la licenza di fruizione senza un pourquoi. Stesso vale anche per lupload di
contenuti personali o di cultura grassroot, se per caso la piattaforma che li supporta restringe
la licenza di accesso o addirittura chiude, li perderemo senza pi possibilit di riappropriarcene.
E Loggetto fisico in questo ambito come ne esce? A volte segue logiche strane e per fare un
esempio far i cosiddetti conti della serva. Uno degli ultimi prezzi di cd, tra i pi costosi che
ricordo in lire era lalbum Dead Bees On a Cake di David Sylvian: costava 44.000 lire. Girando per i
pi famosi market place sul web si pu trovare a 5 o 6 euro per comprare il cd fisico, ma la licenza
di download per la versione mp3 costa 12 euro. Ma se ripenso al mio Pokemon di prima qualcuno
deve spiegarmi qualcosa.
Andrea Piazza
BF 5
Musica Chiptune
Ci siamo interrogati su quei generi musicali che abbiano mantenuto unanima DIY e abbiamo
deciso di soffermarci sulla musica Chiptune, o 8 bit che dir si voglia. Un mondo ancora buio
e inesplorato che ha veramente tanto da raccontare.
Incontriamo Fabio Bortolotti in arte Kenobit per aiutarci ad accendere un piccolo riflettore.
da qualche tempo che mi sto interessando riguardo il genere e sono ormai pronto a
qualsiasi risposta, come ti sei approcciato alla chiptune?
La origin story affonda le radici nei Vithra, la mia band punk, circa 15 anni fa. Eravamo
squattrinati e ci eravamo rotti le palle di spendere soldi in studi di registrazione. Quindi
trascinammo gli strumenti, gli ampli e il mio PC nella cantina del cantante, mettendo su
uno studio di fortuna. Io ero il batterista, ma anche il nerd in carica, quindi mi occupai
di Cubase, Fruity Loops e affini. Imparando a registrare con il computer, inevitabilmente
feci amicizia con il lato pi elettronico della musica. Qualche anno dopo mi capit un VST
orrendo che emulava male i suoni del vecchio NES. Lo usai per fare una cover velocissima
della sigla de Il Pranzo Servito di Corrado (giuro), che poi caricai su 8 Bit Collective,
un sito intorno al quale si stava radunando tutta londata di chiptune americana. La cover
venne avvistata da Arottenbit, un altro italiano della micromusic, gi attivissimo ai tempi.
Ricordo il suo commento: Chi sei? Dove sei? Dobbiamo conoscerci. Il caso volle che il
giorno dopo Arottenbit suonasse al Biko, che ai tempi era a tre minuti da casa mia. Vidi
per la prima volta un Game Boy dal vivo e capii che dovevo provarci anchio. La stessa sera,
vedendo lentusiasmo, Pablito El Drito mi tir in mezzo: In settembre facciamo un concerto
in Torchiera, suoni anche tu. Non avevo niente di pronto, ma passai i tre mesi successivi con
il muso sul Game Boy per prepararmi. iniziato tutto cos.
Nonostante a mio avviso la scena sia frammentata e rinasca ciclicamente dalle ceneri,
riesci a trovare un filone comune di rimandi o delle citazioni di chi utilizza gli stessi
mezzi analogici di anni fa?
Guarda, mi sento di contraddirti. La scena non frammentata, anzi, una delle scene pi
affiatate in cui mi sia mai imbattuto. Ci sono alti e bassi, certo, ma c una rete affiatatissima
che coinvolge tutta lEuropa, lAmerica, il Giappone e il resto del mondo. un mondo molto
DIY, ma tutti i membri pi attivi si conoscono e si danno una mano. Anche zoommando
sullItalia, dove negli ultimi anni sono spuntate nuove e promettenti leve, il clima lo stesso.
E appunto, non penso che la scena muoia e rinasca dalle sue ceneri: ogni tanto sembra che
dorma, ma la ricerca e la condivisione del sapere continuano. Non a caso, anche se si usano
gli stessi strumenti, i pezzi di oggi suonano infinitamente meglio di quelli di dieci anni fa.
A cambiare sono le tecniche e le mode, ma lo spirito sempre lo stesso: la ricerca della
creativit nelle anguste limitazioni degli hardware depoca.
Penso per ai primi compositori di musica chiptune che sono per lo pi nelloblio,
nonostante ci abbiano tenuti incollati ai videogiochi con delle colonne sonore in loop e
riprodotte non poi cos fedelmente. Quanto genio e intuizione c stato in loro?
Il rapporto tra VGM (video game music) e chiptune interessante. I lavori di maestri
giapponesi come Koji Kondo, Tamayo Kawamoto e Yuzo Koshiro hanno plasmato il senso
estetico di tutti i bambini degli anni 80, e lo stesso discorso vale per i grandi del C64 e
dellAmiga, come Rob Hubbard (da non confondere con Ron) e Martin Galway. Sono cresciuto
con quei suoni e mi sono rimasti tatuati sul lobo frontale del cervello. Non si scappa. Detto
questo, pur essendo nipote della VGM, la chiptune ha poi preso la sua strada, andando in
direzioni completamente diverse. Ci sono alcuni artisti che amano citare la VGM, ma ce ne
sono altri che la VGM non la conoscono quasi. Perch? Perch hanno ventanni o poco pi
e i giochi dellera di Shinobi non li hanno mai visti. Non un crimine. segno che ci sono
tante nuove leve, e che la chiptune non funziona solo grazie alla nostalgia di qualche trenta/
quarantenne.
A parte la spiccata vena DIY e una certa attitudine punk, per certi versi, cosa si prova a
cambiare lidentit di un giocattolo, o hardware che sia, facendogli scoprire la sua nuova
natura musicale?
bellissimo. una lotta contro i limiti di macchine datate, nate per fare tuttaltro, che si
trasforma in vittoria quando un intero locale balla e si diverte. C chi viene a vedere da
vicino, convinto che non possa essere solo un Game Boy. Ma sotto hai la drum machine?
Ma usi un sampler? Ma hai registrato la base? In quei casi, la soddisfazione suprema
sollevare il Game Boy e far vedere che entra direttamente nel mixer, senza filtri.
Considerando limpatto spiazzante e che ricorda per certi versi le figure dei rumoristi
dei cartoni animati, qual la reazione del pubblico nel vedervi suonare dai Game Boy ai
giocattori da cameretta?
Le reazioni del pubblico cambiano tantissimo a seconda del contesto e dellet media. Nella
maggioranza dei casi, il popolo della notte composto da ragazzi e ragazze intorno ai 20-25
anni, nati dopo il Game Boy (che questanno compie VENTOTTO anni) e soprattutto dopo
il suo periodo di massima popolarit. Per loro il Game Boy pi un emblema della cultura
pop che un caro ricordo, come lecito aspettarsi, quindi fanno pi caso alla musica e al
sound spigoloso. E ti dir: mi piace che sia cos, perch sono convinto che la nostalgia sia un
carburante destinato a esaurirsi, a differenza della passione per la ricerca sonora.
La gente della mia generazione, invece, ha un tuffo al cuore e un cortocircuito sentimentale:
da un lato vedono il Game Boy (o anche un Commodore 64, perch no) e ripensano a tutti
i momenti felici con i videogiochi degli anni 80, dallaltro sentono un suono che ai tempi
sarebbe sembrato impensabile.
Si ringrazia Kenobit per averci accolti calorosamente ed essersi prestato per questa
indagine.
Si ringrazia Fabrizio C. per la mediazione interculturale.
Andrea Piazza
con il valido supporto di Alberto Sartore
FLAMING LIPS
30/1/2017 @ ALCATRAZ - MILANO
Attenzione, questa sera saranno usate luci stroboscopiche. Un grosso cartello sul vetro
della biglietteria dellAlcatraz di Milano avverte. O forse promette. Chi conosce i Flaming
Lips chi spende 30,80 euro per andare al loro concerto ha gi unidea dello show che
metter in scena la band di Oklahoma City. E, s, le luci stroboscopiche sono una parte fon-
damentale...
Race for the price. Lapertura piuttosto ovvia, la prima traccia del fortunato Soft Bulletin
sembra pensata e arrangiata per la nobile arte scenica dellicebreaking. Suona il gong e sei
subito nel loro mondo. Lesecuzione strumentale pulita e intensa, la voce un po bassa. Il
front man bada molto pi allesibizione fisica sul palcoscenico che allesecuzione vocale,
tra un cambio dabito e laltro, tra un cambio scenico e laltro, e le continue incursioni di
improbabili performer vestiti con ingombranti costumi. C anche un Santa Claus in prima
fila in platea.
Performance musicali nel complesso buone ma non impeccabili, ma ogni pezzo una messa
in scena spettacolare. 4 su 16 provengono dallappena pubblicato Oczy Mlody. Soltanto un
quarto... How?? di grande impat-
to, emozionante e mind worming;
Sunrise mostra chiaramente quan-
to il sound di questo album non si
discosti molto dai precedenti. Me-
morabile la performance su The-
re Should Be Unicorns, con Coyne
in sella ad un unicorno meccanico
che percorre interamente la platea
fra lincredulit degli spettatori
che agitano prontamente gli smar-
tphone davanti al proprio viso nel
tentativo di immortalare la scena,
mentre la security era impegnata a
spingere con garbo la folla per fare
spazio allavanzata del fiabesco me-
tallico animale. Abbiamo provato a documentare anche noi con un risultato eccellentemente
eloquentemente astrattista (vedi foto a colori immaginate tutto verde acido e rosso).
Ma il culmine della gioia spettatoriale stato raggiunto quando finalmente Coyne si in-
filato nella ormai nota bolla di plastica per la loro celebre cover di Space Oddity. Abbiamo
ascoltato molte storie su questa performance. Un crowd surfing epic and hilarius, per cita-
re lutente lisapunky di youtube che gi nel lontano 2009 uploadava a beneficio della com-
munity. Vederlo rotalare dal vivo devo riconoscere che d un certo gusto
Il bis affidato a Waitin for a Superman e la sempre emozionate Do You Realize??, altra
prevedibile (e ottima) scelta per la chiusura, a met fra il guastare ledonismo lisergico, in
maniera non esiziale, e lelevare lo show verso lautoriflessione esistenziale.
Mi sono divertito. Se non li avete mai visti dal vivo, fatelo. Se li avete gi visti, non credo
che andare una seconda volta aggiunger qualcosa in termini di esperienza, ma comunque
divertente. Per quanto mi riguarda: una cosa divertente che non far mai pi.
Alberto Sartore
INTERVISTE
INTERVISTE LIVE RECENSIONI RUBRICHE
10 BF
LE SPECIALIT TIPICHE
di Beautiful Freaks
Abbiamo diviso le recensioni che troverai nelle prossime pagine ordinandole per regione.
Specialit tipiche di stagione selezionate per te da Beautiful Freaks!
Junkfood
Motorfingers
OvO
The Giant Undertow
The Rijgs
Tunguska
Enrico Gabrielli
Giulia Cal
Tirrenian Please Diana
Violacida
Fujima
Carlo Martinelli
Cobol Pongide
DeCalamus
Niggaradio
Le nostre importazioni
Luogo Sconosciuto: Artista Sconosciuto
RECENSIONI
Junkfood + Enrico Gabrielli
ITALIAN MASTERS
Cinedelic, 2016
Italian Masters riunisce in un unico vinile i tre precedenti lavori che i nostri
avevano dedicato a tre grandi compositori italiani di colonne sonore
Ennio Morricone, Armando Trovajoli e Piero Umiliani. Lo fanno con grande
sagacia e acume interpretativi, presentando non una semplice collezione
di cover, per quanto realizzate magistralmente, ma lesecuzione di temi
e atmosfere dei singoli brani riletti, tuttavia, in chiave strettamente
personale e creativa. Cos, per fare qualche esempio, Eat it di Morricone,
assume toni e cadenze hard rock, solenne e profonda nel suo incidere tra batterie quasi marziali e fiati
robusti. Polverosa e desertica la versione di Gassman Blues (Umiliani) in un crescendo trascinante tra
noise e jazz rock che implode in un finale ironico e dissacrante. Malinconico e crepuscolare il dubstep
di Masquerade (Trovajoli) con un elettronica elegante quanto coinvolgente alternata al romantico
dipanarsi dei fiati e delle percussioni pulsanti e incisive. Lascoltatore non perde la carica emotiva degli
originali, al contrario nelle rivisitazioni di Junkfood e Gabrielli la forza evocativa e visionaria dei singoli
pezzi viene alimentata e rinvigorita dai nuovi arrangiamenti e dallabilit tecnica che dimostrano sia nelle
parti acustiche che in quelle elettroniche, senza freddi virtuosismi o compiacimenti solipsistici, suonando
da grande ensemble affiatata e matura. Un lavoro filologicamente ineccepibile, ma che esclude ogni
piaggeria e ogni tentazione nostalgica, orientato com alla contemporaneit musicale. Italian Masters
non tradisce le attese, regalando al pubblico quasi 40 minuti di grande capacit esecutiva ed intenso
impatto emotivo. [8/10] Vincenzo Pugliano
Artista Sconosciuto
ZERO TOTALE
Autoprodotto, 2016
Elk
ULTRAFUN SWORD
Niegazowana Records, 2016
OvO
CREATURA
DIO)))DRONE, 2016
Motorfingers
GOLDFISH MOTEL
Logic (Il )Logic Records / Andromeda distribuzioni, 2017
Molteplici pollici alzati per lultimo arrivo dai Wora Wora Washington,
cambiamenti nella formazione e sterzate stilistiche hanno sicuramente
portato la band ad azzeccare il bersaglio. Due album precedenti e
decine e decine di riferimenti alla wave tanto bistrattata dai cultori del
bel canto. Abbandonate alcune delle atmosfere cupe ci si occupa di
arricchire gli spazi con batterie elettroniche e distorsioni sfarzosissime,
tutto in un perfetto equilibrio. Quando ci si appresta a mettere insieme
brani traendo espirazione da ascolti tipicamente dark wave e ottantini nellanima difficile che chi
ascolta non faccia subito riferimento ai punti cardinali precursori del genere, solo che in questo
specifico caso Mirror una consacrazione, piuttosto che una profanazione come quelle a cui ci
siamo abituati. Pare perfino strano saperli italianissimi e pi vicini di quanto si pensa. Tracce top come
Fear Is Over, Mirror e Vinus si arricchiscono di techno beat e contaminazioni dance che le rendono
punti forti del disco. Data la veste sonora internazionale i brani recitano frasi quasi in loop tutte in
inglese, non per niente male. Cos ci si ritrova da un momento allaltro aggrovigliati in groove per
lappunto che lasciano poco fiato, vortici sintetici interrotti dalle parole come fossero urla in coro.
Riascoltato pi volte, questo disco da quasi la sensazione che di tracce ce ne siamo molte di pi di
quelle che compaiono ufficialmente, come se di volta in volta spuntasse fuori qualche nuovo effetto
a cui prima non si aveva dato molto peso. Il disco finisce con Flowing And Fresh, da lontano, quasi a
voler intimorire, la ritmica comincia a prevalere, poi lesplosione finale. Piccola scoperta che si pu
annoverare tra le migliori dellanno passato. Great job! [7,5/10] Maruska Pesce
Notwist
SUPERHEROES, GHOSTVILLAINS & STUFF
Alien Transistor / Sub Pop, 2016
Nuovo lavoro per i Notwist che dopo una vastissima carriera alla
spalle, il loro esordio data 1990, presentano un lungo live, quasi
unora e quaranta minuti, registrato nel dicembre 2015 nei dintorni
di Lipsia con risultati veramente emozionanti e coinvolgenti. Il doppio
cd, o triplo vinile se preferite, presenza quasi tutto il meglio della
produzione della band tedesca tratto in massima parte da Neon Golden
(con i piccoli capolavori Pick Up the Phone e Pilot, in una trascinante
versione estesa e dilatata) e Close to the Glass (con Into Another Tune a Run Run Run a catturare
lattenzione dellascoltatore), passando per il lontanissimo Nook e il pi recente The Devil, You + Me
(con la crepuscolare e indie Gloomy Plantes ad impressionare). Ma non si ratta di una pura e semplice
raccolta di grandi successi, i pezzi sono infatti reinterpretati e riproposti in versioni aggiornate e
sapientemente mixate dal vivo, ampliate e distorte per stravolgere e coinvolgere lascoltatore in un
mare di emozioni e sensazioni elettroniche. La deriva non induce al lounge bens alle suggestioni
house e dubsteap senza abdicare alla vena malinconica e romantica del sound elettro pop dei Notwist.
Lo spirito melodico del gruppo si arricchisce di pulsazioni e loop, di delay e percussioni vibranti, di
synth e campionamenti, di inserti strumentali, acustici e impressioni dance. Da questo scaturisce un
pop rock curiosamente elettronico, libero da orpelli e condizionamenti stilistici, ricco di influenze e
atmosfere (dal jazzy al kraut rock, dallindie allelettro pop) che divertono, e immergono lascoltatore
in un flusso musicale senza tempo, espanso, ora pi dolente e intimo (come in They Follow Me o nella
bellissima One With the Freaks), ora pi concitato ed emotivo (come in Kong o Trashing Days), ora pi
intenso e dinamico (come in This Room o nella travolgente Gravity, uno dei pezzi pi convincenti di
tutto la registrazione). In conclusione, un lavoro riuscito, ben registrato che non annoia, al contrario
affascina per la sua variet e ricchezza di soluzioni e spunti musicali. [7,5/10] Vincenzo Pugliano
DeCalamus
DECALAMUS
Digressione Music, 2016
I Tunguska si impongono sin dalla prima nota del loro A Giant Mess
come un gruppo ruvido, martellante, dalle sonorit massicce e
psichedeliche. Il due composto da Nicola Monti e Gennaro Spaccamonti
(notare il bellissimo rapporto dialettico tra i cognomi dei due) presenta
un tappeto di chitarra e batteria, formazione sonica ormai canonizzata,
non fosse per una robusta iniezione di britpop che lega insieme le derive
garage dei due. Davvero un glorioso casino. Le influenze dei Tunguska
si mescolano efficacemente via via che A Glorious Mess si srotola alle orecchie dellascoltatore,
saturando i canali con un sound rock/blues/postrock ballereccio da piccolo club, la dimensione ideale
per questo tipo di progetto. Loriginalit dei due risiede principalmente nellaver calcato la mano sul
sopracitato animo poprock anni 90, debitore tanto a gente come Stone Roses e Verve quanto ai pi
sputtanati (ma indubbiamente grandi) Oasis, e ovviamente a tutta la stagione dellalt-rock americano
(pessima etichetta, ma non ne trovo di migliori, e sono costretto a usarle, purtroppo). La padronanza
dei Tunguska di certi escamotage di genere talmente palese da rischiare qui e l di cadere
nellagiografia da cover band, ma A Glorious Mess , semplicemente, proprio quel che promette un
meraviglioso casino di influenze, clich e virate tratte dallenorme serbatoio del rock alternativo di
un paio di decadi fa. Un disco dal suono solido, ma non chiaro, con arrangiamenti ariosi che restano
per sempre allinterno dei binari sporchi e lo-fi che sono stati la bandiera di gruppi come Black Rebel
Motorcycle club e My Bloody Valentine. In bilico tra psichedelia, noise e un certo pop spigoloso. Solari,
a tratti epici, vintage, divertenti. [6,5/10] Marco Petrelli
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pagina non trovata
Con Esodo i Please Diana sono al loro secondo lavoro, dopo tre anni
dal primo LInevitabile, ritornano con un album non privo di contenuti,
che offre uno sguardo allo specchio dal taglio introspettivo e racconta
nuove storie. Sembra come fare fermo immagine e guardarsi dentro
e fuori in un determinato momento della propria vita per esprimere
una condizione danimo che pu essere paragonabile a quella dei
bachi prima di diventare farfalle, con la prospettiva quindi di un nuovo
divenire a cui indirizzare tutte le proprie forze e le proprie emozioni. Queste emozioni in Pandora
traspaiono in modo particolare perch un pezzo che grazie alle linee di chitarra elettrica picchia
forte e bene, lasciando libero sfogo ed apertura ad un vaso di Pandora emozionale. Il sound quasi
mai banale e scontato, anche per le frequenti spolverate di assoli e cambi di ritmo in grado di creare
gli attimi di respiro necessari per quando si hanno tante cose da raccontare. La voce di Gloria occupa
generalmente lo spazio principale ma senza per questo andare ad adombrare la parte strumentale che
riesce sempre a trovare il giusto equilibrio ed il giusto modo di accompagnarla. Viene infatti spesso
affiancata da cori di accompagnamento talvolta pacati e talvolta pi impetuosi (come nel caso di
Sabbia, in cui il cantato principale reso quasi atonale ma crea nel finale un conglomerato potente con
le voci pi aggressive dei ragazzi). Felina il pezzo di chiusura che si rende insolito e diverso da tutti
gli altri perch vede predominare la parte musicale che allinizio si rivela decisamente pi morbida
(anche per la comparsa di fiati ed archi) ma si evolve coinvolgendo nuovamente in prima linea chitarra
elettrica e batteria. Esodo vuole quindi far parlare s stessi viaggiando su una nuova strada che muove
le persone grazie alla passione per la musica e per la voglia di raccontarsi. [7/10] Daniela Fabozzi
Violacida
LA MIGLIORE ET
Maciste Dischi, 2016
Stalker
HAI PI DI UNOMBRA
Massive Art Records, 2016
Passenger Side
IT MEANS A LOT
Cabezon Records, 2016
Sinatras
DROWNED
Logic (Il )Logic Records / Andromeda distribuzioni, 2017
Dopo un primo brillante EP di sei brani del 2015 (Six Sexy Songs) arrivano
al loro primo full lenght i vicentini Sinatras. Il disco unottima miscela
di thrash, groove con innesti death, che rivela una certa personalit
nello stile e nelle composizioni dei brani, sempre piuttosto lunghi ed
articolati sia nel cantato che nelle melodie. Un disco che sprigiona
unenergia magnetica che non potr che conquistare il cuore e ludito
degli appassionati di Pantera, Hatebreed, Devildriver ed affini. Ottimo
il growl graffiante di Fla cos come gli stacchi in clean vocals. Ogni traccia coinvolge e invita allascolto
e la tecnica dei singoli musicisti emerge costantemente dando corpo ad un magma sonoro dimpatto
e trascinante. I migliori momenti sono certamente laccoppiata iniziale Drowned e 24-7, lirresistibile
ed originale cover di You spin me round classico pop degli anni 80 dei Dead or Alive, Flow e Miss
Anthropy, ma ripeto, il disco non ha mai un calo di tensione o la percezione che si stia ascoltando un
filler. Promossi a pieni voti questi ragazzi veneti che sono sicuro, anche senza averli ancora ascoltati in
sede live, che nei concerti sapranno infuocare il pubblico presente ai loro live.
[7,5/10] Francesco Sparvoli
EP
Carlo Martinelli
CARATTERI MOBILI
Area51 Records, 2016
Tirrenian
TODAY ODAIBA FERNWEH THEN
Aloch Dischi, 2016
Fujima
FUJIMA
Hopetone Records, 2016
LIBRIDI
Rubrica totalmente spontanea a uscite casuali che parla degli ibridi libri di e sulla musica.
Esordiamo con un occhio incuriosito dal lavoro di Stefano Giorgianni edito dalla Tsunami Edizioni
dove si analizzano le influenze Tolkieniane sul genere metal.
Vediamo dove ci porteranno questi Libridi.
Lopera di Stefano Giorgianni (edita da Tsunami) na, la generazione hippie e il rock psichedelico;
che ci accingiamo a recensire una interessan- nonostante lhumus culturale dellautore inglese
tissima dissertazione sulle influenze che J.R.R. fosse molto distante dai valori dei Figli dei Fiori,
Tolkien, celebre autore della saga della Terra questi ultimi enfatizzarono le analogie tra la loro
di Mezzo (Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli, Il filosofia e i messaggi contenuti nel ciclo dellA-
Silmarillion), ha esercitato sulla musica contem- nello; molti gruppi appartenenti a quel periodo
poranea e, in particolar modo, sul genere heavy furono influenzati pi o meno consapevolmen-
metal; si tratta di una te dalle storie di Tolkien: dai
ricostruzione metico- Grateful Dread ai Pink Floyd
losa e certosina, che (almeno sino a quando Syd
non mancher di in- Barrett fece parte della band),
curiosire sia i cultori per sfiorare addirittura i Beat-
del Metal che i curiosi, les, i Queen e i Genesis.
compresi coloro che Negli anni successivi sono i te-
come qui scrive - par- sti e le canzoni dei Led Zeppe-
tono da una grande lin ad essere permeati dalle
passione per il fantasy fantasie tolkieniane; lo scrit-
e hanno cos loccasio- tore inglese influenza anche il
ne di coglierne i lega- c.d. Christian rock, la filk music
mi con le sonorit pi (la musica folk ispirata al fan-
moderne, dagli anni tasy), sino ad arrivare ai Black
60 ad oggi. Sabbath: con loro cominciamo
Nella maggior parte ad entrare nel vero e proprio
dei casi, i legami tra mondo del Metal e allera del-
Tolkien e i gruppi sono la New Wave Of British Heavy
puramente formali: i Metal (NWOBHM).
libri del Professore si Il termine heavy metal, parto-
limitano ad ispirare i rito dalla fantasia dello scrit-
nomi delle band oppu- tore W.S. Burroughs nellam-
re i titoli delle canzoni; bito della temperie della beat
in altri casi, invece, il generation, evoca nellimma-
debito che i testi delle ginario collettivo scienza,
lyrics e i timbri musicali hanno nei confronti dello letteratura, il fragore delle motociclette [], la
scrittore inglese sono molto pi evidenti. Va det- controcultura, le droghe: tali dettagli fanno tutti
to, inoltre, che non sempre lispirazione si muo- parte del seme da cui la musica ha avuto origine
ve nel solco dellopera tolkieniana: in alcuni casi, ed esplosa in pochissimo tempo.
infatti, i brani che vengono composti vanno ben Le contaminazioni tra lopera di Tolkien e il metal
al di l dei messaggi che il Signore degli Anelli (nei suoi sottogeneri epic, doom e thrash) negli
aveva voluto trasmettere (e lo scrittore di Oxford anni 80 sono molteplici; ma nel decennio suc-
probabilmente li avrebbe disapprovati, se fosse cessivo che avviene lesplosione del black metal
stato ancora in vita) che si ispira al lato pi oscuro del mondo tolkie-
La prima parte di questo saggio evidenzia i legami niano: quello che evoca Mordor e i Signori del
fortissimi che si sono creati tra lopera tolkienia- Male; quello che porta con s il lato pi inquietan-
te del Metal, con le sue venature pagane, satani- The Forest), ma anche il monumentale Nightfall
che e nichiliste, sotto lombra di simboli blasfe- in Middle-Earth, che ripercorre fedelmente tut-
mi; quello che a volte strizza locchio a fantasie te le vicende narrate nel Silmarillion. Da questa
National Socialist (tipica, in tal senso, la figura band prendono ispirazione altri artisti che danno
maledetta del norvegese Varg Vikernes, leader vita a sottogeneri ispirati al fantastico, tra cui il
dei Burzum, finito in carcere per lassassinio di power e il fantasy metal (come i finlandesi Batt-
uno dei membri della sua band). lelore).
Ma con il gruppo austriaco dei Summoning che Il libro una vera e propria summa dei gruppi mu-
prende vita un genere musicale che si ispira di- sicali che si sono ispirati allopera di J.R.R. Tolkien;
rettamente, in modo praticamente esclusivo, come tutte le opere che si pongono lobiettivo di
alle atmosfere e alle liriche della Terra di Mezzo: essere enciclopediche, viene spesso privilegiata
siamo giunti cos al puro Tolkien Black Metal, che la completezza delle informazioni rispetto alla
trover epigoni ed imitatori in tutto il mondo (e scorrevolezza della lettura (non sempre agevo-
versioni alternative nei vari sottogeneri viking, le). sicuramente un must per gli appassionati di
pagan e folk). questo genere musicale; per i curiosi pu essere
Contemporaneamente, tra la fine degli anni 80 loccasione per (ri)scoprire alcuni tesori musicali
e lungo gli anni 90, si and a creare un genere e letterari. inoltre sicuramente prevedibile che,
che pu definirsi come lantitesi della versione al termine della lettura di questo saggio, molti
estrema rappresentata dal Black: una variante appassionati di musica si avvicineranno al fantasy
che pone al centro la melodia e i richiami allo stile e che i cultori della letteratura fantastica come
dei Metal classico. Nascono cos i Blind Guardian, chi qui scrive saranno tentati dallascolto della
un gruppo tedesco la cui storia legata a doppio musica metal: e questo effetto, inteso come stru-
filo con lautore inglese: molti degli album parto- mento di diffusione della cultura, non pu che
riti da questo gruppo devono molto alle storie di considerarsi positivo.
Tolkien: non solo il classico The Bards Song (In Daniele Bello
33 GIRI DI PIACERE
BACK FROM THE GRAVE E LAST OF THE GARAGE PUNK UNKNOWNS
In questo numero di Beautiful Freaks segnalo un paio di dischi molto poco conosciuti. Il primo uscito nel
1987. Si tratta di Long Sweet Dreams dei svedesi Playmates. Un bel dischetto con sonorit power pop
e beatlesiane che non ha avuto molta fama malgrado
fosse prodotto da Rob Younger dei Radio Birdman. I
Playmates andarono a Sydney per registrare questo
piccolo capolavoro di jangle pop, come chiamano gli
esperti quei dischi che nei loro solchi nascondono
chitarre tintillanti (pi o meno la traduzione italiana
del termine jangly). Che dire? Quindici anni fa gli
anni Ottanta li snobbavamo dicendo che i suoni erano
pesanti e troppo prodotti. Ora scopriamo che anche
quegli anni nascondono dischi bellissimi. E i Playmates
sono tra questi (il disco non facile da trovare ma se
acquistato sul web costa 7/10 euro) proprio perch
hanno un suono che ricorda band come i Chills ed altri
gruppi che a met degli anni Ottanta riproponevano
il tipico suono delle Tre B (Byrds, Beatles, Big Star)
mantenendo per una produzione contenuta. Forse la
batteria un po troppo Ottanta per dai, ci possiamo
sicuramente accontentare
Il secondo gruppo una vera e proprio chicca che pochi
conoscono. Si tratta dei britannici Airbus che tra il 1970 e il 1972 realizzano una serie di demo ora racchiusi
nel cd Test Flight realizzato dalla Wooden Hill e ristampato anche su lp in 500 copie dalla Guerssen ma
con meno brani. Gli Airbus, prima di chiamarsi cos erano i pi noti West Cost Consortium: il loro modo di
concepire la musica legatissimo al pop britannico e ricorda i Badfinger, il Macca di Ram e soprattutto
i Move. Ascoltando Without
A Second Word e A Walking
The Silver Hay e Do You Need
Someone In Your Life, sembra
di trovarsi di fronte a qualche
singolo sconosciuto della band
di Birmingham guidata da Roy
Wood e Jeff Lynne.
Record Collector di loro scrive:
La pi bella gemma di pop
britannico dei primi anni Settanta
rimasta sconosciuta. Al di l
delle definizioni, gli Airbus
meritavano molto di pi se non
altro per la loro ispirazione e competenza. Se ci fosse stata una scuola di british pop, il voto sarebbe
stato sicuramente vicino al dieci!
Lorenzo Briotti
LOPINIONE
DELLINCOMPETENTE
Nel disco si parla di vizi e virt: chiaro che la virt mi interessa di meno, perch non va Lo
scrutatore non votante, indifferente alla politica, ci tiene assai a dire oh issa!, ma poi non
scende dalla macchina; come un ateo praticante, seduto in chiesa la domenica, si mette a posto
un po in disparte, per dissentire dalla predica. Samuele Bersani
SOUTHGANG
Genere: Hair (Pop) Metal
Nazionalit: Statunitense
Formazione: Jesse Harte (voce); Butch Walker (chitarra); Mitch McLee (batteria); Jayce Fincher (basso).
Discografia: Tainted Angel (Lp, 1991); Group Therapy (Lp, 1992)
Segni particolari: Da Byte the Bullet a bite the dust...
Data e luogo della scomparsa: 1992, a seguito di un group therapy nello studio dellanalista della
Charisma Records, nel vano tentativo di superare lo shock causato dal fallimento nelle vendite anche
(soprattutto) del loro secondo album.
Motivo per cui saranno (forse) ricordati: avere accreditato come corista nellalbum desordio
nientepopodimeno che Kane Roberts, il chitarrista di Alice Cooper! Azz...
Motivo per cui dovrebbero essere dimenticati e mai pi riesumati: a pensare male si fa peccato ma
spesso ci si azzecca (cit.). Ora datemi pure del malfidato, del diffidente, del sospettoso per natura o
per ostilit preconcetta pero a me un gruppo che dice di nascere a Rome, Georgia e come produttore
assolda un certo Howard Benson fa venire in mente delle affinit inquietanti con certe leggende
metropolitane che da anni circondano il nostro chitarrista trash (nel vero senso della parola) Riccardo
Benzoni per cui da sempre si spaccia per cittadino britannico con il nome di Richard Benson e che,
oltre a fracassarci i timpani con le sue esibizioni e fortunatamente - rare uscite musicali, dichiari di
aver scoperto artisti del calibro di Marlin Manson (sic) e di vantare amicizie influenti nel jet set dello
star business mondiale. Ultimi! Schifosi!! E, semmai ci fosse una reunion, ci dobbiamo pure spaventare!!!
SMOKE CITY
Genere: Trip Hop Samba Nova.
Nazionalit: Inglese.
Formazione: Nina Miranda (voce); Chris Franck (chitarra, basso, percussioni, tastiere e cori); Mark Brown
(turntables/campionatori, tastiere, percussioni e cori).
Discografia: Flying Away (Lp, 1997); Heroes of Nature (Lp, 2001).
Segni particolari: Spleen in salsa saudade.
Data e luogo della scomparsa: 2002, tra un fish and chips di Brighton e una churrascaria del Rio
Grande do Sul.
Motivo per cui saranno (forse) ricordati: Il singolo Underwater Love utilizzato nel 1997 per uno spot
pubblicitario della Levis diretto da Michel Gondry.
Motivo per cui dovrebbero essere dimenticati e mai pi riesumati: A parte il lungometraggio Brazil
diretto da Terry Gilliam nel lontano 1985, non ricordo alcuna produzione artistica degna di nota uscita
fuori dalla contaminazione tra il pudding e la feijoada. Gli Smoke City ne sono la riprova. E pure la
conferma.