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E un ridente paese di montagna della provincia di Isernia.


L'impianto urbano e medievale saldamente ancarato aile "mar­
ge": tre rocce imponenti allineate come statue tra la Riserva
Naturale Mab dell'Unesco e i campi agricoli della valle legati ai
prodotti tipici tuttara presenti nella cucina locale.
Fu una delle 9 contee longobarde e poi feudo di famiglie diver­
se, dai Borrello ai de Canay, ai Carafa, ai de Raho, ai d'Ales­
sandro. L'abitato e cresciuto nei secoli attorno alia Chiesa sul­
la rupe con vista panoramica mozzafiato, ma alia sua periferia
testimonianze archeologiche ne ricardano Ie radici antiche di
centro sannitico (Cominium?) con grande teatro-tempio (m 55
x 90), dove si svolgevano i "concilia", assemblee ten ute in par­
ticolari occasioni, e riunioni del senato.
I Sanniti giunsero nel territario dell'odierno Molise tra la fine del
VI e I'inizio del V secolo a.C., provenienti dalla Sabina setten­
trionale sovrappopolata, e nel IV secolo erano diventati popo­
10 con lingua, religione e state di tipo repubblicano su basi
democratiche. Nel 354 a.C. Sanniti e Romani sottoscrissero un
accardo, nota come patto tra eguali, con il quale Ie rispettive
aree d'influenza vennero divise dal carso del fiume Liri: accor­
do che fini pochi anni dopo con scontri aspri durati 50 anni.
Oi tutto il lunge periodo sannitico, prima dell'occupazione
romana e dopo, Pietrabbondante conserva un percorso auto­
noma e ariginale di civilta: V secolo a.C., necropoli della Troc­
cola e, a valle, tempio liviano 0 area sacra (piedi 200 x 200 =
m 55 x 55); III secolo a.C., tempio ionico distrutto da Annibale;
II secolo a.C. (inizio), tempio piccolo e ambienti con porticato
sui lato meridionale; fine II - inizio I sec. a.C., teatro-tempio e
strutture di servizio. l\Jelle aree contermini, affiorano elementi di
strutture diffuse da scavare e studiare appartenute ad una cit­
ta speciale, sorta di Mecca dell'antichita!
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Com une di Pietrab bondan te 0865 76130 fax 0865769079
Presidi o Turisti co dell a Provinc ia di Isemi a 0865 411470

S 4 Napoli Vasto .
Pro Loco Pietrabbondante 0865 76694
A ric hiesta, informazioni su accog lienza e trattenim ent o
Parco archeol o gico (Sito sta ta le) 0865 76129
A perto tutt i i giomi
Apr ile-Se tte m bre 8,30 - 19,30
Otto bre- Ma rzo 8,30 - tramonto
Ingr esso Euro 2,00 Rid ott o Euro 1,00
Servizio pubblic o acc essi facili ta ti
www.comune.p ietrab bondan te .is.it
m unicipio@pietr abbond ant e.com

Per saperne di pi"


A. La Regina, Culture adriatiche anliche di Abruzzo e di Molise, De Luca, 19 78
A. La Regina, Guide archeologiche Abruzzo Mollise, Laterza, 1984
A. Maiuri, Passeggiate campane, Rusconi, 1960
E.T. Salmon, II Sannioe i Sannili, Einaudi, 1985
M .W.. Safinim, il primo Molise, Iresmo
Tito Livio, Storia di Roma.
Guerriero Sannita ,
bronzo di G. Guastalla,
Ringraziamenli
nella piazza del paese.
" ... a questi guerrieri furono Nataline Paone per la collaborazione

-,
date fulgide armi ed elmi Capwareper Ie ricostruzioni virtuali
col pennacchio perche si
distinguessero da tutti gli altri...
(Livio 10-38-12) Comune di Pielrabbondante Provincia di lsernia Regione Molise
..-::~
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Tealro-Tempio (fine II - inizio I secolo a.C., sorto sull'area precedentemente occupata dal tempio liviano prima e dal lempio ionico dopo).
A. Ingressi a cielo aperto. B. Edificio scenico, piano terra e primo piano, m 37,30 x 10,20. - C. Palcoscenico: sui lato posteriore in 10 blocchi forati erano alloggiati i pali
lignei ai quali ancorare gli scenari mobili dipinli, mentre la fronte del proscenio era decorata da semicolonne ioniche e cornici, come nei teatri di Epidauro e Priene. - D.
Archi monumentali di collegamento, evoluzione delle porte del teatro di Epidauro. - E. Ambienti. - F. Scale semicircolari di accesso alia cavea. - G. Sed iii di pietra, rica­
vati ciascuno da un blocco, con spalliera continua delimitata aile estrernita da braccioli decorati con zampe di grifo alate. - H. Cavea con muro di sostegno semicirco­
lare in opera poligonale. - I. Ingressi laterali. - L. Ingresso posteriore. - M. Are (cornici decorate con teste di ariete e motivi floreali). - N. Pronao con colonne sormonta­
te da capitelli corinzi. - O. Tre celie. - P. Ambienti connessi con attivita di culto preceduti da porticati. Q. Area nuovi scavi.
Tempio piccolo (inizio II secolo a.C.) 1. Ingresso laterale. - 2. Ara. - 3-4. Donari. - 5. Podio. ,6. Porticato di m 48.

1. Tempio liviano, 0 area


sacra, ricostruzione.
2. Tempio ionico, distrutto nel
III sec. a.C., ricostruzione.
3. Particolare della scena del
Teatro-Tempio, ricostruzio­
ne.
4. II tempio, podia (m 22 x
35).
5. Visitatori al teatro.
6. II leatro, particolare.
7. Lamina in bronzo sbalzata
con guerriero in nudita
eroica (fine V - prima meta
IV sec. a.C.)
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~ Teatro-Tempio (fine II - inizio I secolo a.C.)

Modello. Teatro-tempio-ambienti di servizio costituiscono

un unico complesso allineato sullo stesso asse centrale

Teatro-Tempio, ma posizionato su due terrazzi ricavati nel

fianco del Monte Saraceno, con il tempio piu in alto di m

5,50. Quota m 966.

Orientamento. Est/sud-est, in modo da consentire al sole di

illuminare Ie facciate al suo sorgere in ogni giorno dell'anno,

secondo i principi della disciplina augurale dominante.

Stile. «II piu felice connubio tra strutture italiche e architettu­

ra qreca- (A. Maiuri).

«[...] AI di la degli elementi formali ellenistico-campani, cosi

chiaramente presenti a Pietrabbondante, gli schemi architet­

tonici fondamentali (tempio a tre celie, modello del comizio,

ecc.) sembrano ispirati a modelli latini» (A. La Regina).

Funzioni. Religiose, istituzionali e culturali. II teatro ospitava

riunioni dei concilia e del senato. I due edifici ai lati del tem­

pio svolgevano funzioni di accoglienza e trattenimento. Sor­

ta di polifunzionale avanti lettera!

Utilizzazione. Limitata. Abbandonato in epoca augustea,

Elaborazione di N. Pontarelli da assonometria di B. Oi Marco, Istituto Storico Iresmo. semisepolto nel II secolo d.C., interessato da sepolture

povere nel III secolo d.C., cava di pietre in seguito.

~ Tempio piccolo (inizio II secolo a.C.)

Dimensioni: m 12,20 x 17,70, su

piano rialzato, in un'area scavata di

m 18 x 27,5. Prostilo, tetrastilo, una

cella preceduta da colonne allinea­

te sui lati. Doppio ingresso anterio­

re sui lati. Ara davanti, in basso, a

sinistra di ara e tempio due donari.

La fronte collegata al porticato di

48 metri dinanzi aile botteghe a

schiera addossate alia montagna. [2]

Scoperto al tempo dei Borboni (1857-59), restitul importan­

ti iscrizioni, tra cui quella con il nome « Safinem », conser­

vate nel Museo Archeologico di Napoli.

Mausoleo dei Socelli i (fine I sec. a.C.)


A 400 metri dal teatro, verso sud. Un dado quadrangolare
(Iunghezza m 7 x 4 dialtezza), che sosteneva un cilindro
(diametro m 6 x 2 di altezza). Alia base, tra Ie paraste lisce
sormontate da capitelli corinzi, erano riportati i nomi dei
defunti. Una statua femminile con nella mana sinistra un
uccello simboleggiava I'anima libera in volo verso il cielo.

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