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Categorie e difficolt:
EE sentiero per escursionisti esperti che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono buona
conoscenza della montagna
EEA sentiero per escursionisti alpinisti che conduce su creste, cenge e pareti alle volte attrezzate, che
richiede una adeguata preparazione quali casco e imbrago
E il percorso tradizionale per chi vuole raggiungere la cima dellAltissimo e godere della magnifica vista sul
lago di Garda sottostante. La vista magnifica durante il giorno e mozzafiato di notte, alla luce delle stelle!
Lescursione si pu considerare facile e senza particolari difficolt; lasciata lauto in uno dei due parcheggi in
prossimit del rifugio Graziani (uno situato davanti alledificio, laltro poco oltre, seguendo la strada sterrata
che conduce a malga Campo) si prosegue lungo lampia strada sterrata (sentiero numero 633) che porta fino
alla cima del Monte Altissimo.
Proposta n 2
Quota massima 2069 m
Lunghezza 4,7 km
Dislivello 866 m
Partenza e arrivo San Giacomo
Sentieri 622
Difficolt E
Tempo 4 ore e 45 minuti
Un percorso alternativo e pi impegnativo di quello canonico per raggiungere la cima dellAltissimo, ma che
non mancher di regalarvi delle emozioni.Lescursione piuttosto impegnativa per la durata e per la
ripidezza del percorso, soprattutto nella parte finale. Lasciata la macchina in localit San Giacomo si
imbocca il sentiero segnalato n. 622 fino a raggiungere Malga Campo e da l si prosegue, lungo un percorso
particolarmente ripido, fino alla sommit del Monte Altissimo.In estate il tempo di percorrenza di circa 2 ore
e 15 minuti, con la neve e le ciaspole ai piedi, il tempo richiesto per coprire il percorso di circa 3 ore e 30
min.
Proposta n3
Un percorso alternativo e meno affollato per raggiungere la montagna pi conosciuta e amata del Baldo
Trentino. Evitare il caos del sentiero che parte dal Rifugio Graziani per raggiungere la pi nota e pi
frequentata delle cime dellAltopiano di Brentonico. La partenza da Bocca Navene (1425 m s.l.m.) con un
sentiero in cresta (num. 651) tra Lago di Garda e Altopiano di Brentonico.
Proposta n 4
Quota massima 2069
Dislivello 600 m
Partenza e arrivo Albergo Graziani
Difficolt E
Tempo 3 ore e 30 minuti
Tra pascoli, trincee e boschi si aggira, passando per Malga Campo, il versante nord del Baldo per
raggiungere il terrazzo su cui sorge Malga Campei e da l proseguire alla volta della cima del Monte
Altissimo. Lasciata la macchina al Rifugio Graziani, si seguono le indicazioni per Malga Campo e da l si
segue il sentiero fino a raggiungere il Rifugio Malga Campei (fin qui 1 ora e 40 min di cammino) da l,
seguendo il sentiero 624 e poi il 601 si raggiunge il Rifugio D. Chiesa allAltissimo. Il percorso non presenta
particolari difficolt, facilmente percorribile e pressoch pianeggiante fino a Malga Campo.
Dal passo San Valentino si imbocca la strada per il rifugio Graziani seguendo il sentiero delle vipere.
Il percorso si sviluppa prevalentemente su sentiero, ma presenta anche un tratto esposto e attrezzato con un
cordino metallico. In questa interessante escursione ammirerete la particolarit della flora presente
solamente in questa riserva.
Il bellissimo giro, ricadente interamente nel comune di Avio, permette di conoscere alcune tra le malghe pi
caratteristiche del Monte Baldo trentino, dislocate nell'anfiteatro di Madonna della Neve. Durante litinerario,
che si sviluppa su sterrato, strade forestali e sentieri, incontrerete malga Pian della Cenere, malga
Trattesoli, malga Lavacchio, malga Acquenegre, malga Artilloncino, malga Artillone, malga Trembar e malga
Dossioli. Tutte le malghe sono private e vengono date in gestione per il periodo dell'alpeggio.Sono
interessanti esempi di architettura locale con elementi architettonici tipici come la cascina, la casera e la
porcilaia. Ogni malga possiede poi, oltre ai pascoli, le pozze d'alpeggio, dove il bestiame si disseta, l'orto per
il pastore, il "marez", dove le mucche sostano prima della mungitura e le "riserve", grandi faggi utili per il
ricovero degli animali durante la notte, in caso di temporali o nei giorni di gran caldo.
Chi volesse degustare prodotti caseari locali far sosta a Malga Dossioli o a Malga Pr Alpesina per
assaggiare i rinomati formaggi tipici del Baldo.
Unaltra interessante e suggestiva passeggiata dedicata al giro dell ex lago di Loppio. Lescursione non
particolarmente impegnativa. Si parte dalla vecchia strada di Gardumo, che sale in Val di Gresta. Il sentiero
presenta molti siti e resti di fortificazioni risalenti alla Grande Guerra. Si sale fino alla modesta altura delle
Dosse (544 m) che sovrasta lalveo del lago di Loppio - da dove si gode uno splendido panorama verso il
Lago di Garda.
Per chi voglia percorrere un interessante percorso storico e panoramico allo stesso tempo, litinerario del
Monte Ghello ideale ed alla portata di tutti. Il giro accessibile anche nei mesi invernali, in quanto ben
esposto al sole. La partenza dal paesino di Noriglio, ma si pu partire anche dallabitato di Toldi.
Lambiente, anche se urbanizzato, certamente piacevole: dopo aver lasciato la conca soleggiata e coltivata
di Saltaria, il paesaggio caratterizzato dalle rocce lisciate dai ghiacciai del Quaternario che riportano anche
varie incisioni fatte di nomi, date, croci e i punti panoramici. Continuate a seguire le indicazioni Monte
Ghello, superando campi coltivati a vigneto, orti, antiche fratte contornate da stretti muretti a secco e
raggiungendo alla fine la croce sulla sua sommit (515 m).
Lunghezza 3 km circa
Dislivello nessuno
Partenza e arrivo Borgo Sacco, Ravazzone
Difficolt nessuna (fondo asfaltato)
Periodo tutto l'anno
Questo percorso della salute inizia a Rovereto, nel quartiere Borgo Sacco, al Ponte delle Zigherane sul
Torrente Leno.Qui ha inizio la pista ciclopedonale e qui collocata anche la tabella di partenza. Si
costeggia per un breve tratto il torrente Leno fino alla sua confluenza nellAdige.Da qui fino al termine del
percorso, ovvero al ponte di Ravazzone, si segue sempre il corso del fiume. Presso il punto di partenza
possibile parcheggiare lautomobile. Si tratta di un percorso a bastone: qui consideriamo Rovereto come
partenza e Ravazzone come arrivo, ma il percorso pu essere effettuato indifferentemente in un senso o
nellaltro, e in entrambi i casi per tornare al punto della nostra partenza sar necessario ripercorrerlo
in senso inverso. una passeggiata estremamente piacevole in ogni periodo dellanno e priva di
qualsiasi difficolt, va tuttavia ricordato che quasi tutto il percorso esposto ai raggi del sole: fate dunque
attenzione destate e nelle ore pi calde del giorno, e ricordate di portare con voi un
po dacqua da bere.
Per chi vuole effettuare una semplice e rilassante passeggiata lungo le rive dellago di Cei o per chi
interessato a scoprire le ricchezze naturalistiche del biotopo. Lingresso al sentiero di visita del biotopo
collocato sulla Provinciale n. 20 in corrispondenza del lago di Cei, allaltezza dell ex Albergo Milano.
Il sentiero si sviluppa ad anello intorno al lago. Lungo il percorso sar possibile effettuare delle soste per
osservare, fotografare, leggere o riposare. Il tracciato non comporta alcuna difficolt tecnica.
Lungo il percorso si trovano 22 punti di particolare interesse naturalistico, in corrispondenza dei quali
collocata una tabella con una breve illustrazione.
Dalla citt si seguono le indicazioni per il Sacrario militare di Casteldante, da dove simbocca la Strada degli
Artiglieri. Dopo 4 km si raggiunge il parcheggio della baita degli alpini. Da qui si prosegue a piedi per 30
minuti fino ad incontrare il sentiero delle orme. Attenzione: laccesso alla Strada degli Artiglieri consentito
solo agli automezzi di larghezza inferiore a 2,50 m e di lunghezza inferiore a 8,70 m.
La salita a cima Carega, un imponente massiccio calcareo, i cui contrafforti dominano la Vallagarina sul
confine meridionale del Trentino, offre agli appassionati di escursionismo grandi emozioni e soddisfazioni sia
dal punto di vista paesaggistico, sia da quello fisico. Dal passo di Campogrosso dirigetevi verso ovest lungo
la strada asfaltata ed in vista di un monumento alla Madonna si prende il sentiero a sinistra (7/E5) fino a
lambire la base del ghiaione del Pr dei Angeli. Proseguite fino a giungere alla Bocchetta dei Fondi 2015
m. La via presenta un tratto attrezzato con cavo metallico e poi un bel sentiero a tratti a mezzacosta,
roccette e dossi erbosi, fino a calare alla forcella di Bocchetta Mosca 2029 m. Una volta arrivati al rifugio
Fraccaroli 2230 m, poco sotto la Cima Carega, potrete godere di un immenso panorama che si apre sia
sul Pasubio, ma anche sullintera vallata. Al rifugio possibile mangiare e pernottare.
SALITA AL LANCIA
Lasciata lauto nella localit di Giazzera, si imbocca la strada forestale.Il percorso si svolge nel bosco della
Val del Cheserle. Una volta arrivati a malga Cheserle, proseguirete lungo il sentiero 132B in direzione del
Rifugio Lancia.
SALITA DEL MONTE STIVO
Dal Passo Santa Barbara al pianoro di SantAntonio, 1220 m (si pu giungervi anche in auto) si prende il
sentiero 608 bis che coincide con strada mulattiera che sale a tornanti fino a rimontare lo spallone. Da qui si
apre il panorama verso il Monte Stivo e verso il Lago di Garda. Si prosegue per una lunga diagonale fino ad
un'ampia conca con Malga Stivo. Una volta superatala, si affronta la salita pi faticosa attraverso un ripido
costone con facile sentiero a zig zag fino al rifugio Marchetti.Dalla vetta del monte Stivo - a 5 minuti dal
rifugio un osservatorio panoramico vi permetter di conoscere tutte le cime che fanno da contorno al
Monte.
Questa escursione permette di percorrere un opera di straordinaria ingegneria militare che conduce dalla
Bocchetta Campiglia alle 'Porte del Pasubio'. Le gallerie costruite consentivano l'approvvigionamento delle
truppe di stanza sul Pasubio con un arditissimo percorso al riparo dalle azioni nemiche. La "strada storica
militare delle 52 gallerie" si percorre facilmente partendo dal passo di Xomo o raggiungendo Bocchetta
Campiglia, dove lascerete lauto. Percorrerete gallerie molto ardite, anche con curve e biforcazioni, ed
indispensabile una affidabile torcia elettrica. Non vi sono particolari difficolt, bisogna per prestare
la massima attenzione a non sporgersi oltre l'arditissima stradina e a non inoltrarsi in gallerie secondarie,
spesso semicrollate o pericolose. Il fondo del sentiero sempre buono, ma specie nelle gallerie alcuni tratti
sono scivolosi causa il continuo stillicidio d'acqua. Raggiunto il rifugio Generale Achille Papa alle Porte del
Pasubio (1.935 m), si pu salire a Cima Palon per il sentiero storico tricolore e rientrare a Bocchetta
Campiglia o Passo Xomo per la strada degli Scarrubi, sul versante nord.
Questa semplice escursione permette di camminare tra trincee e le gallerie scavate nella roccia dagli austro-
ungarici. Sulla sommit del monte visitabile un osservatorio dartiglieria da cui possibile ammirare il
panorama che spazia dal monte Pasubio, allo Zugna, al gruppo del Carega, ai Lessini, al Monte Baldo, al
Lago di Garda, alla Rocchetta, al Cadria, allAdamello, alla Presanella e al Gruppo del Brenta.
SENTIERO GEROLI-SARTA-BISTORTE
Lunghezza 18 km
Dislivello 815 m
Partenza e arrivo Geroli di Terragnolo
Difficolt E
Stagionalit Percorribile da primavera ad autunno
Allinizio della frazione di Geroli ci si incammina a sinistra lungo la strada sterrata. Si passa a fianco dellarea
faunistica dove possibile osservare i cervi raggiungendo Maso San Giuseppe. Proseguendo, dopo 6 Km, si
arriva a malga Sarta e continuando, dopo 2,5 Km a malga Bistorte. Percorrendo a ritroso litinerario si rientra
al punto di partenza. Note: Il percorso molto suggestivo perch permette di accedere a siti di valore
naturalistico e storico del Monte Pasubio, linea di difesa durante la Grande Guerra.
Lunghezza 3 km
Dislivello 180 m
Partenza e arrivo Piazza di Terragnolo
Difficolt T
Stagionalit Percorribile sempre
Partendo dalla fontana di Piazza, si percorre il sentiero della Via Crucis fino alla frazione Croce. Attraverso i
vicoli delle frazioni Costa, Valle, Pergheri e Zencheri e seguendo litinerario segnato con il numero 34 si
giunge alla localit Zanari. Da qui il percorso prosegue su sentiero nel bosco giungendo alla Chiesa di Santa
Maria Maddalena da dove possibile godere di una panoramica su tutta la vallata.
Si scende poi verso Puechem raggiungendo su strada provinciale il punto di partenza attraverso Puechem e
Dosso.
SENTIERO SEGA-ZORERI
Lunghezza 4 km
Dislivello 205 m
Partenza e arrivo Sega di Terragnolo
Difficolt E
Stagionalit Percorribile sempre
Dalla Frazione Sega, dopo il ponte, ci si incammina sulla sinistra su una strada sterrata lungo il torrente
Leno. Giunti alla pontera dei salgheri, si attraversa il Leno e si prosegue giungendo alla fontana vecia e
poi, a scelta, a frazione Soldati o Incapo seguendo le indicazioni. In prossimit degli abitati si percorre la
strada comunale ed in pochi minuti si raggiunge il punto di partenza.Note: il percorso particolarmente
interessante per laccostamento degli aspetti naturalistici con i segni lasciati dalluomo nel corso del tempo.
Lunghezza 6 km
Dislivello 230 m
Partenza e arrivo Zoreri di Terragnolo
Difficolt E
Stagionalit Percorribile da primavera ad autunno
Poco dopo labitato di Zoreri, ci si incammina lungo la strada forestale chiusa al traffico veicolare.
Scendendo si attraversa il torrente Leno e sulla sinistra si prosegue sul sentiero sino a malga Gulva, da dove
seguendo litinerario SAT segnato n. 1488 si giunge a malga Borcola. Percorrendo a ritroso la S.P. 138 della
Borcola si rientra al punto di partenza.
La Val di Gresta, antica linea di confine, cosparsa di reperti storico-militari della Grande Guerra: trincee,
ricoveri blindati, depositi d'acqua e di alimenti, camminamenti e strade militari. Unescursione in questa valle
pu facilmente diventare un interessante e coinvolgente viaggio alla scoperta della storia trentina nel periodo
della Grande Guerra. La partenza per questa passeggiata non impegnativa il piccolo abitato di Valle San
Felice. Nel corso dellescursione visiterete trincee scavate nella roccia e protette da reticolati e caverne di
ricovero. In questo luogo gli austro-ungarici predisposero postazioni di artiglierei e osservatori. Quanto
descritto oggi visitabile grazie ai lavori di ripristino realizzati dal gruppo Alpini di Mori. Litinerario
particolarmente consigliato ai gruppi scolastici.
TRINCEE DI MATASSONE
A Matassone, a meno di mezzora di automobile da Rovereto, sulla strada provinciale n. 89, possibile
visitare un campo trincerato. II recente restauro della fortificazione permette di percorrere trincee,
camminamenti, postazioni di mitragliatrice ed osservare, da un punto panoramico di straordinaria
suggestione, la Vallarsa, lo Zugna ed il Pasubio, dove tra il 1915 e il 1918 i soldati austroungarici e italiani si
scontrarono in una lotta sanguinosa e senza quartiere.Il Museo Storico Italiano della Guerra organizza per le
scuole escursioni di mezza giornata alle trincee di Matassone.
TESORI DI TRAMBILENO
Un percorso del sacro, a contatto con lanima, i luoghi e la storia dei dintorni di Trambileno.
Punto di partenza leremo di San Colombano, miracolo architettonico costruito a strapiombo sulla roccia. Si
prosegue quindi per la vecchia strada che costeggia il tratto terminale del Leno di Terragnolo fin quasi alla
frazione di S. Nicol. Nei pressi di un antico ponte sul torrente sincontra la solitaria chiesetta di SantAntonio
Abate, gioiellino di arte sacra recentemente restaurato, luogo ideale per la meditazione. Si procede quindi
lungo la vecchia strada militare del Perch fino a Ca Bianca, dove inizia il tratto pi suggestivo, dentro il
bosco. Si giunge infine alla frazione Moscheri da dove si scorge il magnifico santuario dedicato alla
Madonna de la Salette che offre unimperdibile vista panoramica sulla valle.
Litinerario, interamente percorribile a piedi, segnalato da apposite tabelle.
Lapertura delle strutture garantita durante lestate. Per visite di gruppi fuori stagione necessaria la
prenotazione allAPT (tel. 0464 430363 info@visitrovereto.it)