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LesomiglianzesocialielimitazioneRosenberg&Sellier
Rosenberg
&Sellier
Leleggidellimitazione|GabrielTarde
CapitoloII.Le
somiglianze
socialie
limitazione
p.7794
Textocompleto
1 Nel capitolo precedente abbiamo enunciato, senza
svilupparla, la tesi secondo la quale ogni somiglianza
sociale generata dallimitazione. Ma questa formula
non potrebbe essere accettata alla leggera, ed
importantecomprenderlaafondo,cosdariconoscerela
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suaverit,pariaquelladellealtredueformuleanaloghe,
relativeallesomiglianzebiologicheefisiche.Aunprimo
sguardo gettato sulle societ, sembrerebbe che le
eccezionieleobbiezioniabbondino.
I
2 Innanzitutto, tra due specie viventi appartenenti a tipi
diversitroviamospessomoltitrattisimili,siaanatomici,
che fisiologici, che non possono essere spiegati, cos
sembra,permezzodellaripetizioneereditaria,poich,in
molti casi, il progenitore comune al quale permesso
ricollegarle entrambe era o doveva essere sprovvisto di
quei caratteri. La conformazione esterna in base alla
quale la balena assomiglia ai pesci, non le viene
certamente dallipotetico antenato comune ai pesci e ai
mammiferi, e a partire dal quale queste due classi
animali si sarebbero sviluppate. A maggior ragione, se
lape ricorda luccello per la funzione del volo, non
sicuramente perch luccello e lape abbiano ereditato
lala o lelitra dal loro antico antenato, senza dubbio
strisciante e non volante. La stessa osservazione
applicabile agli istinti simili manifestati da parecchi
animali appartenenti a specie molto distanti, come
hanno osservato Darwin e Romanes per esempio,
allistinto che fa simulare la morte per sfuggire un
pericolo, istinto comune sia alla volpe sia agli insetti, ai
ragni, ai serpenti e agli uccelli. In questi casi, la
somiglianza osservata si spiega soltanto in base
allidentit dellambiente fisico nel quale questi esseri
diversi hanno cercato di trarre vantaggio per soddisfare
deibisognifondamentali,essenzialiaogniformavivente,
eidenticiinciascunodiessi.Ora,lidentitdellambiente
fisico, che cos, se non la propagazione uniforme delle
stesse ondulazioni luminose, termiche o sonore
attraversolariaolacqua,formatedaatomichevibrano
in continuazione, e sempre nello stesso modo? Quanto
allidentit delle funzioni e delle propriet fondamentali
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inelementipsicologicichesisonoformatisottolinflusso
dellesempio. Ogni fenomeno naturale viene visto
attraverso i prismi e gli occhiali colorati della lingua
materna, della religione nazionale, di una
preoccupazione dominante, di una teoria scientifica
regnante, di cui losservazione, anche la pi libera e la
pifredda,nonpotrebbefareamenosenzaannientarsi
e ogni bisogno organico viene provato in una forma
caratteristica, convalidata dallesempio circostante,
attraversolaqualelambientesociale,mentreprecisatale
bisogno, lo attualizza, e, a dire il vero, se ne
impadronisce. Si sono trasformati in prodotti nazionali,
percosdire,perfinoilbisognodialimentarsi,divenuto
bisognodimangiaredelpanescuroodelpanebiancoe
certecarniqui,delrisoecertilegumilperfinolostesso
bisognosessuale,divenutoilbisognodisposarsiquiol,
secondo determinati riti sacramentali. Ci vero a
maggior ragione a proposito del bisogno naturale di
distrazione, divenuto bisogno dei giochi del circo, dei
combattimenti di tori, delle tragedie classiche, dei
romanzi naturalisti, degli scacchi, del picchetto, del
fischietto.Diconseguenza,quandovenutaperlaprima
voltalidea,nelsecoloscorso,diutilizzarelamacchinaa
vapore, gi in uso nelle fabbriche, per soddisfare il
bisogno di viaggiare per mare, bisogno nato da tutte le
invenzioni navali precedenti e dalla loro diffusione,
dobbiamo vedere in questidea di genio lincrocio di
unimitazione con altre, e lo stesso per quanto riguarda
lidea, venuta pi tardi, di adattare lelica alla nave a
vapore,entrambeginotedamoltotempo.Equandola
constatazione delle valvole dei vasi sanguigni,
incontrandosinellamentediHarveyconilricordodelle
sueanticheconoscenzeanatomiche,glifeceroscoprirela
circolazione sanguigna, questa scoperta non era altro,
insomma, che lincontro di certi insegnamenti
tradizionaliconaltri(ossiaconimetodielepraticheche,
seguite docilmente per molto tempo da Harvey
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discepolo,dasolegliavevanoungiornopermessodifare
la sua constatazione magistrale), tutto come, o quasi, il
confronto tra due teoremi gi conosciuti ne fa intuire a
ungeometraunterzooriginale.
9 Tutte le invenzioni e tutte le scoperte sono dunque dei
composti che hanno come elementi di base delle
imitazioni precedenti, salvo alcuni apporti esterni
infecondi in se stessi, e questi composti, imitati a loro
volta, sono destinati a diventare gli elementi di base di
nuovicompostipicomplessineconseguecheesisteun
alberogenealogicodiquesteiniziativeriuscite,unaserie
non soltanto rigorosa, ma irreversibile, della loro
apparizione, che ricorda lincastro dei germi
[embotement des germes] immaginato da antichi
filosofi. Ogni invenzione che nasce un possibile
realizzato tra mille, tra diversi possibili, cio tra i
necessari condizionali, che linvenzionemadre da cui
deriva portava nel grembo e, apparendo, essa rende
impossibile dora in avanti la maggior parte di questi
possibili, e contemporaneamente rende possibile una
folla di altre invenzioni che prima non lo erano. Queste
nasceranno o no, a seconda della direzione e dellentit
del raggio della sua imitazione attraverso popoli gi
rischiaratidadeterminatilumi.veroche,traquelleche
nasceranno, soltanto le pi utili, se vogliamo,
sopravviveranno, ma intendete con questa espressione
quellecherisponderannomeglioaiproblemideltempo
poich ogni invenzione, come ogni scoperta, costituisce
la risposta a un problema. Ma, oltre a questi problemi8,
sempreindeterminaticomeibisognidicuisonolavaga
traduzione, che possono comportare le pi diverse
soluzioni,laquestionestanelsaperecome,perch,eda
chi,essisianostatiposti,proprioinuncertomomentoe
noninunaltro,epoiperchunacertasoluzionesiastata
adottata di preferenza in un certo luogo, e unaltra
altrove9.Cidipendedalleiniziativeindividuali,dipende
dallanaturadegliinventoriedegliscienziatiprecedenti,
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risalendofinoaiprimi,forseipigrandi,che,dallavetta
della storia, hanno fatto precipitare su di noi la valanga
delprogresso.
10 Fatichiamo a immaginare la quantit di genio e di
possibilitsingolarichehannorichiestoancheleideepi
semplici. Si pu credere, a prima vista, che, tra tutte le
iniziative, quella che consiste nelladdomesticare gli
animali inoffensivi diffusi sul territorio al fine di
sfruttarli, invece di cacciarli semplicemente, sia stata la
pi naturale e la pi feconda e siamo portati a
considerarla inevitabile. Tuttavia, sappiamo che il
cavallo, dopo aver fatto parte molto anticamente della
fauna americana, era scomparso dallAmerica al
momento della scoperta di questo continente, e siamo
soliti spiegare la sua sparizione ammettendo, dice
Bourdeau che i cacciatori dovettero ucciderlo (per
cibarsene) in molti luoghi (poich il fatto si verificato
anche nel vecchio mondo), prima che i pastori
pensassero di addomesticarlo10. Lidea di
addomesticarloeradunquelontanadallessereobbligata.
stato necessario un accidente individuale perch il
cavallo diventasse domestico da qualche parte, da cui,
perimitazione,ilsuoaddomesticamentosidiffuso.Ma
cicheveroperquestoquadrupedelosenzadubbio
per tutti gli animali domestici e per tutte le piante
coltivate. Ora, ci si immagini che cosa poteva essere
lumanitsenzaquesteinvenzionimadri!
11 In generale, se non vogliamo che le somiglianze sociali
tra popoli divisi da ostacoli pi o meno invalicabili (ma
che hanno anche potuto non esserlo in passato) si
spieghinosullabasediunmodelloprimitivodicuiogni
ricordoandatoperduto,nonresta,ilpidellevolte,che
spiegarliattraversolesaurimento,inciascunodiessi,di
tutte le invenzioni possibili a proposito di un soggetto
datoeleliminazioneditutteleideeinutiliomenoutili.
Ma questultima ipotesi contraddetta dalla relativa
sterilit di immaginazione che caratterizza i popoli
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consiglio(loconcedo),alcunavolontpremeditata(qui
lerrore)cichelehareseperiodiche,statounassenso
unanimeespontaneo.Cisiimmaginidiversemigliaia
di persone contemporaneamente concepire e realizzare
spontaneamentetalistravaganze!
16 Riassumendo, tutto ci che nei fenomeni sociali
propriamentesociale,enonvitaleofisico,sianelleloro
somiglianze che nelle loro differenze, generato
dallimitazione. Cos, non a torto viene generalmente
attribuito lepiteto di naturale, in ogni ordine di fatti
sociali,allesomiglianzespontanee,nonsuggerite,chesi
producono allinterno di societ diverse. Si ha il diritto,
quando si vogliono esaminare le societ sotto questo
aspetto spontaneamente simile, di chiamare questa
caratteristica delle loro leggi, dei loro culti, dei loro
governi, delle loro usanze, dei loro delitti, il diritto
naturale, la religione naturale, la politica naturale,
lindustria naturale, larte naturale (non dico
naturalista),ildelittonaturaleOra,questesomiglianze
certamentecontanoqualcosa.Mailguaiocheavolerle
precisare ulteriormente si perde il proprio tempo, e,
attraverso questo carattere incorreggibilmente vago e
arbitrario, esse finiscono per ripugnare a uno spirito
positivo,abituatoallaprecisionescientifica.
17 Mi si potr far osservare che se limitazione una cosa
sociale, ci che non sociale, ci che naturale al
massimo grado, la pigrizia istintiva da cui nasce
linclinazioneaimitareperevitarsilafaticadiinventare.
Ma questa stessa inclinazione, se precede
necessariamenteilprimofattosociale,lattoattraversoil
quale si soddisfa, molto variabile per intensit e
direzioneasecondadellanaturadelleabitudiniimitative
gi consolidate. Mi si potr anche dire: questa
tendenza soltanto una delle forme assunte da un
bisognochevoiriteneteinnatoeprofondo,edacuifate
conseguire (lo si vedr pi avanti) tutte le leggi della
logicasociale,cioilbisognodiunmassimodifedeforte
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II
18 Quanto detto mi porta a esaminare unaltra obbiezione
capitale che mi potrebbe essere fatta. Non avrei
guadagnato granch, in effetti, nel provare che tutte le
civilt, anche le pi diverse, sono come i raggi di uno
stesso focolaio primitivo, se vi fossero delle ragioni di
pensare che, oltre un certo limite, la loro diversit
diminuiscaprogressivamenteinvecediaumentare,eche,
qualunque sia stato il punto di partenza, levoluzione
delle lingue, dei miti, dei mestieri, delle leggi, delle
scienzeedellearti,sisiaavvicinatasempredipiallavia
che stata poi effettivamente seguita, di modo che,
inevitabilmente, il termine finale doveva essere sempre
lostesso,predeterminato,fatale.
19 Resta da sapere se questa ipotesi sia vera. Non lo .
Mostriamoinnanzituttolasuaestremaconseguenza.Da
essa consegue che, non importa attraverso quale
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allafamiglialapiccolareligionedelfocolare.
21 Si avr la controprova di questa verit se invece di
paragonare due popoli originali in due fasi successive
dellalorostoria,simettonoinparallelodueclassiodue
fascesocialidiciascunadiesse.verocheilviaggiatore
cheattraversadiversipaesieuropei,ancheipiarretrati,
osserva maggiore dissimiglianza tra le persone del
popolo, rimaste fedeli ai loro antichi costumi, che tra le
persone delle classi superiori. Ma ci accade perch i
secondi sono stati toccati in anticipo dal raggio della
moda invadente: qui la somiglianza evidentemente
figlia dellimitazione. Al contrario, quando due nazioni
sono rimaste ermeticamente chiuse luna allaltra, i
membridelleloronobiltodeilorocleridifferisconotra
lorocertamentedipiapropositodelleidee,deigustie
delleabitudini,deiloroagricoltoriodeiloromanovali.
22 Ci accade perch pi una nazione o una classe si
civilizza,piessasfuggeaibordistrettiincuilaschiavit
dei bisogni corporei, ovunque gli stessi, rinserra il suo
sviluppo, e confluisce nello spazio libero della vita
estetica,incuilanavedellartevogasecondoladirezione
dei venti che il suo passato gli soffia. Se la civilt fosse
soltanto il pieno sviluppo della vita organica
nellambientesociale,tuttoquestononaccadrebbemasi
direbbechelavita,sviluppandosiinquestomodo,cerchi
prima di tutto di sfuggire a se stessa, di rompere il
propriocerchio,enontendaasvilupparsicheperlibrarsi
in volo come se nulla le fosse pi essenziale, come
succede forse a ogni realt, dellaffrancarsi dalla sua
stessa essenza. Il superfluo dunque, il lusso, il bello,
intendoilbellospecialecheogniepocaeogninazionesi
crea,,inognisociet,cichevidipieminentemente
sociale,edlaragiondesseredituttoilresto,dituttoil
necessario e di tutto lutile. Ora, abbiamo visto che
lorigineesclusivamenteimitativadituttelesomiglianze
diventa sempre pi incontestabile con linnalzarsi dal
secondo al primo di questi due ordini di fatti. Le
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trattadireligioniproselitiste.
26 Del resto e qui le differenze significative stanno
venendo alla luce dai Greci le proporzioni dei
supportisonostatemodificatesemprenellostessosenso
attraverso un numero sempre pi alto che stato
espresso il rapporto che rappresenta laltezza del fusto
rispetto al suo diametro. Il dorico del Partenone pi
slanciato di quello dellantico tempio di Corinto lo
meno del dorico romano Non accaduto lo stesso in
Egitto, dove le forme non tendevano affatto ad affilarsi
con il passare dei secoli. La colonna a sedici facce e la
colonna fascicolata di BeniHassen non hanno
proporzioni pi tozze rispetto alle colonne dei
monumenti molto posteriori. Si incontra anche il
contrario,esattamenteloppostodellevoluzioneellenica.
Troviamodunqueconcludelautorecitatonelcorso
dellarte egizia, delle capricciose oscillazioni. Questo
corso meno regolare di quello dellarte classica, e non
sembra governato da una logica interna altrettanto
severa.
27 Direi piuttosto: da ci consegue che larte non vuole
lasciarsi rinchiudere in una formula, giacch questa
formula, se formula ci devessere, talvolta sembra
applicarsi, talaltra, manifestamente, non si applica in
alcunmodo,eproprioperquantoriguardagliaspettipi
importanti agli occhi del conoscitore, i pi espressivi, i
piprofondi.Quandositrattadellacolonnaconsiderata
dal punto di vista dellutilit, le condizioni esterne
circoscrivono strettamente il campo dellinvenzione
architettonicaeleimpongonoalcuneideefondamentali,
come se fossero dei temi da variare. Ma una volta
superato questo stretto, lungo il quale tutte le scuole
erano obbligate a seguire unevoluzione quasi parallela,
esse hanno navigato ciascuna per conto suo, orientate
diversamente, non soltanto pi libere, ma obbedendo
esclusivamente alle ispirazioni del loro genio personale.
Pertanto, le coincidenze non si verificano pi, e le
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Notas
1. Espce humaine, p. 336 [A. DE QUATREFAGES, Lespce humaine,
Paris,Baillire,1877].
2.Ilfattocheleanalogiesononumeroseesorprendenti.Lacivilt,
sia in America sia in Europa, passata successivamente dallet
della pietra allet del bronzo con gli stessi metodi e assumendo le
stesse forme. I teocalli del Messico corrispondono alle piramidi
egizie, come i mounds dellAmerica del Nord corrispondono ai
tumuli della Bretagna e della Scizia, come i piloni del Per
assomigliano a quelli dellEtruria e dellEgitto (Clmence Royer,
Revuescientifique,31luglio1886)[C.ROYER,Lartdefairedufeu
chezlesracessauvages ou primitives, Revue scientifique, a. XXIII
(31juillet1886),t.XII,n.5,pp.134141.Lacitazioneap.140].Cosa
ancor pi sorprendente, la lingua basca presenta alcune affinit
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soltantoconcertelingueamericane.Cicheindeboliscelaportatadi
queste somiglianze, che i termini di paragone sono tratti un po
artificialmente,nonsoltantotraduecivilt,matraungrannumero
diciviltdiverse,siadelvecchio,chedelnuovomondo.
3.Egliprestamaggioreattenzioneaicasidimimetismo,enigmafin
qui indecifrabile, ma che, se la selezione naturale ne fornisse
veramente la chiave, verrebbe spiegato attraverso le leggi ordinarie
dellereditariet,attraversolafissazioneelaccumulazioneereditarie
delle variazioni individuali pi favorevoli alla salvezza della specie,
giunta in questo modo a indossare, come per un travestimento, la
livreadiunaltra.
4.Lincontrodelrestotantopisingolareinquantotlinteotlnon
conta,poichquestoaccoppiamentodiconsonantilaterminazione
abituale delle parole messicane. To e Th (al dativo) hanno
assolutamentelostessosensoelostessosuono.
5.Selusanzadellemutilazionidivariotipo,dellacirconcisioneper
esempio, del tatuaggio, dei capelli tagliati, in segno di
subordinazioneaundiooauncapo,siritrovaperfinoneipuntipi
lontani della terra, in America e in Polinesia, come nel vecchio
mondo, se i totem dei selvaggi dellAmerica del Sud ricordano i
blasonideinostricavalierimedievali,sidevesemplicementevedere
inquestiincontri,inquestesomiglianze,laprovacheleazionisono
dirette dalle credenze, e che le credenze, in larga misura, sono
suggerite alluomo dalle inclinazioni innate della sua natura,
ovunque in fondo la stessa, e dai fenomeni della natura esterna,
molto pi simili di quanto non differiscano tra loro, malgrado la
diversit dei climi. Queste analogie, vero, possono anche non
essere state provocate dallimitazione. Ma sono soltanto analogie
grossolane,vaghe,senzaalcunsignificatosociologico,propriocome
pergliinsettiinsignificante,dalpuntodivistabiologico,ilfattodi
possedere degli arti come i vertebrati, oppure occhi e ali come gli
uccelli. Lala delluccello e quella del pipistrello, seppur di aspetto
moltodiverso,fannocomunquepartedellastessaevoluzione,hanno
lostessopassatoelapossibilitdiunostessoavvenire,questiorgani
si toccano in uninfinit di punti delle loro trasformazioni
successive cos sono omologhi, mentre lala dellinsetto e quella
delluccellohannoincomunesoltantounadellefasideiloroprocessi
evolutivimoltodiversi.
La circoncisione, presso gli Aztechi, si accompagnava forse alle
stesse cerimonie, aveva lo stesso significato religioso che aveva
presso gli Ebrei? No, non pi di quanto la loro confessione non
assomigliasseallanostra.Eppurequestodettagliodellecerimonie
cichepicontadalpuntodivistasociale,perchcontraddistingue
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Rosenberg&Sellier,2012
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Referenciaelectrnicadelcaptulo
TARDE, Gabriel. Capitolo II. Le somiglianze sociali e limitazione
In: Le leggi dellimitazione: Studio sociologico [en lnea]. Torino:
Rosenberg & Sellier, 2012 (generado el 25 mayo 2016). Disponible
en Internet: <http://books.openedition.org/res/135>. ISBN:
9788878854277.
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TARDE,Gabriel.Leleggidellimitazione:Studiosociologico.Nueva
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25/5/2016 LeleggidellimitazioneCapitoloII.LesomiglianzesocialielimitazioneRosenberg&Sellier
edicin[enlnea].Torino:Rosenberg&Sellier,2012(generadoel25
mayo 2016). Disponible en Internet:
<http://books.openedition.org/res/123>.ISBN:9788878854277.
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