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Ipofisi (ghiandola pituitaria)

Cenni di anatomia e fisiologia:


l'ipofisi una ghiandola endocrina situata in una loggia osteofibrosa ricavata
sulla superficie superiore del corpo dello sfenoide (fossetta ipofisaria), al
centro della sella turcica
a livello della sella turcica, la dura madre si sdoppia in due foglietti:
un foglietto riveste la superficie interna della fossetta, interponendosi tra
l'osso e la ghiandola
un foglietto si porta al di sopra della ghiandola formando un setto
(diaframma della sella) che isola completamente l'alloggiamento ipofisario
dal resto della fossa cranica media
il diaframma della sella attraversato nella sua parte centrale dal peduncolo
ipofisario, che unisce l'ipofisi alla superficie ventrale dell'encefalo in
corrispondenza della regione tuberale dell'ipotalamo
l'ipofisi entra in rapporto con una serie di strutture situate attorno alla sella
turcica, suscettibili di compressione in caso di un aumento patologico del
volume ghiandolare:
inferiormente tramite il pavimento osteofibroso della sella turcica,
l'ipofisi confina con la cavit del seno sfenoidale e, attraverso la sua
apertura, con il meato superiore della cavit nasale questa contiguit
viene spesso sfruttata per raggiungere chirurgicamente l'ipofisi
superiormente tramite il diaframma della sella, l'ipofisi entra in rapporto
con il tuber cinereum dell'ipotalamo, cui legata mediante il peduncolo
ipofisario
anteriormente l'ipofisi entra in rapporto con il chiasma ottico,
adagiato nell'omonimo solco un aumento di volume dell'ipofisi pu
compromettere la funzione visiva
posteriormente tramite il dorso della sella, l'ipofisi entra in rapporto con
il ponte, l'arteria basilare e le due arterie cerebrali posteriori
da entrambi i lati, l'ipofisi entra in rapporto tramite il seno cavernoso con
l'arteria carotide interna e il nervo abducente (VI paio di nervi cranici)
l'ipofisi si suddivide in tre porzioni:
lobo anteriore adenoipofisi:
deriva dalla tasca del Rathke
costituisce l'80% del volume ghiandolare
l'adenoipofisi si suddivide ulteriormente in:
parte distale componente principale
parte intermedia
parte tuberale localizzata sulla superficie del peduncolo ipofisario
zona intermedia piccoli residui cistici della tasca del Rathke
lobo posteriore neuroipofisi:
ha origine neuroectodermica
la neuroipofisi si suddivide ulteriormente in:
lobo posteriore
infundibolo
eminenza mediana corrisponde alla parte pi ventrale
dell'ipotalamo
adenoipofisi costituita da diversi tipi cellulari, storicamente distinti in base
all'affinit tintoriale:
cellule cromofobe:
rappresentano il 50% della componente cellulare dell'adenoipofisi
hanno dimensioni ridotte

il citoplasma scarsamente granulato


cellule acidofile:
mostrano affinit tintoriale per l'eosina il citoplasma ha aspetto
granuloso rosso brillante
rappresentano il 40% della componente cellulare dell'adenoipofisi
le cellule acidofile secernono:
ormone della crescita (GH)
prolattina (PRL)
una singola cellula acidofila pu produrre entrambi gli ormoni o nessuno
dei due la capacit della cellula acidofila di produrre entrambi gli
ormoni consente l'insorgenza di adenomi a sintesi doppia (GH + PRL)
cellule basofile:
mostrano affinit tintoriale anche per l'ematossilina il citoplasma ha
aspetto bluastro
costituiscono solamente il 10% della componente cellulare
dell'adenoipofisi
le cellule basofile secernono:
ormone adrenocorticotropo (ACTH)
ormone follicolostimolante (FSH)
ormone luteinizzante (LH)
ormone tireotropo (TSH)
ciascun citotipo ipofisario deputato alla sintesi di un determinato ormone
la tipizzazione cellulare dell'adenoipofisi si avvale di tecniche
immunoistochimiche basate sull'utilizzo di anticorpi specifici per gli ormoni
prodotti dai differenti citotipi adenoipofisari
in rari casi, quando l'immunoistochimica non consente di identificare il citotipo
in base all'ormone prodotto (ad esempio nel caso degli adenomi "a cellule null",
che non secernono alcun tipo di ormone), per la tipizzazione si ricorre alla
microscopia elettronica
la prognosi dell'adenoma ipofisario varia in relazione al tipo di ormone secreto
e alla morfologia cellulare: gli adenomi a cellule null non si differenziano verso
un preciso citotipo secernente sono pi indifferenziati hanno un
comportamento biologico pi aggressivo
attualmente le cellule adenoipofisarie sono classificate in base all'ormone
prodotto:
cellule GH (50%)
cellule PRL (20%)
cellulle ACTH (15-20%)
cellule FSH/LH (10%)
cellule TSH (5%).

PATOLOGIA IPOFISARIA
Patologie neoplastiche dell'ipofisi:
adenoma neoplasia benigna; rappresenta la patologia neoplastica principale
dell'ipofisi:
un singolo adenoma pu secernere uno o pi ormoni adenoipofisari:
l'adenoma pu essere costituito da un unico citotipo neoplastico che
secerne un solo ormone
all'interno di uno stesso adenoma possono coesistere citotipi neoplastici
differenti a seconda del citotipo di appartenenza, le cellule
neoplastiche secernono ormoni differenti

l'adenoma pu essere costituito da un singolo citotipo neoplastico che


secerne pi ormoni
altre patologie neoplastiche ipofisarie, molto pi rare:
carcinomi primitivi
carcinomi metastatici da altra sede
craniofaringioma neoplasia di tipo epiteliale
tumore a cellule granulari (granular cell tumor)
gangliocitoma deriva dalle cellule gangliari; il tumore insorge dalle
cellule nervose interposte fra le cellule di sostegno.

Patologie non neoplastiche dell'ipofisi:


cisti della tasca del Rathke
ipofisiti con infiltrato infiammatorio linfocitario
sarcoidosi
granuloma a cellule giganti
localizzazione ipofisaria dell'istiocitosi a cellule di Langerhans
sindrome della sella vuota.

Adenomi ipofisari
Generalit:
rappresentano il 20-25% circa di tutti i tumori intracranici
incidenza:
la patologia coinvolge soprattutto il sesso femminile tra la terza e la sesta
decade
dopo gli ottant'anni la patologia interessa il 20% della popolazione
a seconda delle dimensioni, l'adenoma si definisce:
microadenoma: diametro inferiore a 1cm costituisce soprattutto
riscontri casuali in corso di autopsia
macroadenoma: diametro superiore a 1cm d luogo a una
sintomatologia clinica e quindi richiede un trattamento
in una minima percentuale di casi (<1%), l'adenoma ipofisario pu presentarsi
con una localizzazione multipla
a seconda della capacit secretoria, l'adenoma pu essere:
funzionante:
nella maggior parte dei casi
l'adenoma produce e secerne uno o pi ormoni l'attivit secretoria
dell'adenoma provoca un aumento della concentrazione plasmatica
dell'ormone, dando luogo a un quadro clinico coerente con gli effetti
metabolici dell'ormone in eccesso il funzionamento dell'adenoma si
traduce in una disfunzione endocrina
non funzionante (silente):
rappresenta il 30% dei tumori operati
la produzione ormonale evidente esclusivamente con indagini
immunoistochimiche o ultrastrutturali a livello tissutale, ma senza
sintomi clinici riferibili a ipersecrezione ormonale
raggiunge frequentemente notevoli dimensioni in quanto:
la massa neoplastica costituita da cellule poco differenziate in cui i
meccanismi cellulari coiunvolti nella proliferazione cellulare
prevalgono su quelli preposti alla sintesi ormonale
non d luogo a una sintomatologia funzionale non viene
diagnosticato precocemente, ma rimane in sede per molto tempo,

accrescendosi fino a raggiungere dimensioni notevoli si manifesta


con una sintomatologia di tipo meccanico legata all'effetto massa
comportamento biologico:
adenoma benigno:
nella stragrande maggioranza dei casi
nel caso dell'adenoma ipofisario, oltre che dalle caratteristiche
istologiche, la benignit dipende anche dalle dimensioni del tumore il
tumore pu essere istologicamente benigno, ma avere dimensioni tali da
comprimere le strutture adiacenti, presentando una malignit
radiologica
adenoma maligno:
molto raramente
infiltrando le meningi, la neoplasia raggiunge lo spazio subaracnoideo
la neoplasia pu dare metastasi a distanza a livello di:
fegato
osso
altri organi
tendenza all'invasivit:
adenoma non invasivo la neoplasia rimane localizzata all'interno della
sella turcica
adenoma invasivo la neoplasia infiltra la dura madre, il pavimento della
sella, le terminazioni nervose e il seno sfenoidale
presentazione clinica:
sintomatologia da interessamento delle strutture contigue:
segni e sintomi di ipertensione endocranica:
cefalea dovuta allo stiramento della dura madre provocato
dall'idrocefalo
nausea
vomito
compressione/infiltrazione dei nervi intracranici la neoplasia pu
comprimere o infiltrare le strutture nervose, dando luogo a una
sintomatologia a carico del nervo coinvolto:
nervo ottico disturbi visivi
innervazione della palpebra oftalmoplegia
nervo trigemino compressione della prima e seconda branca del
nervo trigemino
compressione del chiasma ottico emianopsia eteronima
bitemporale (bilaterale)
invasione dei seni paranasali rinorrea liquorale
erosione della sella turcica meningiti ricorrenti (raramente)
sintomi funzionali l'attivit secretoria dell'adenoma si traduce in una
disfunzione endocrina:
iperpituitarismo:
nella stragrande maggioranza di casi
la neoplasia produce e secerne uno o pi ormoni ipofisari,
coerentemente con il citotipo d'origine iperincrezione di uno o pi
ormoni ipofisari nel circolo ematico
ipopituitarismo pu essere dovuto a:
compressione esercitata dalla neoplasia sul parenchima ghiandolare
normale circostante interferenza con il corretto funzionamento del
tessuto ipofisario normale ipofunzionalit del tessuto ipofisario
sano residuo
interferenza con il rilascio degli ormoni ipotalamici l'iperincrezione

di ormoni ipofisari ad opera dell'adenoma attiva meccanismi di


feedback negativo sull'ipotalamo l'ipotalamo non rilascia pi
segnali stimolatori/rilascia segnali inibitori per l'adenoipofisi
ipofunzionalit ipofisaria
apoplessia ipofisaria massivo infarto emorragico con necrosi del
parenchima dovuta a compressione:
eziologia dell'apoplessia:
adenomi, specialmente macroadenomi corticotropi (adenomi ACTH)
silenti
spontanea in un'ipofisi normale
successiva ad un'emorragia ostetrica sindrome di Sheehan: necrosi
ischemica dell'ipofisi (e conseguente ipopituitarismo) dovuta a shock
ipovolemico durante il parto
secondaria a terapia con bromocriptina
presentazione clinica dell'apoplessia ipofisaria:
cefalea come per tutte le emorragie cerebrali
deficit visivo quando l'emorragia si verifica in prossimit del
chiasma ottico, dove appunto si sviluppa l'adenoma ipofisario
perdita di coscienza
l'apoplessia ipofisaria acuta rappresenta un'emergenza neurochirurgica
in quanto pu essere causa di morte improvvisa
aspetto macroscopico:
consistenza soffice
forma irregolare rende difficile la completa escissione chirurgica molto
spesso la neoplasia non viene asportata completamente insorgenza di
recidive dopo il trattamento chirurgico
aspetto istologico:
pattern di crescita:
solido tappeto uniforme e monomorfo di cellule
alveolare
trabecolare cordoni cellulari separati da materiale stromale
papillare l'architettura del tessuto neoplastico simile alle strutture
epiteliali, vegetanti intorno ad un asse fibroso; questo pattern di crescita
tipico dell'adenoma ACTH
pseudo-ghiandolare:
caratteristico dell'adenoma somatotropo (adenoma GH)
dal momento che l'ipofisi una ghiandola endocrina, la sua normale
architettura non contempla la presenza di lumi ghinadolari, perch il
secreto immesso direttamente nella circolazione ematica attraverso
il polo vascolare della cellula normalmente, le cellule di una
ghiandola endocrina non si organizzano a circoscrivere lumi
ghiandolari come accade nelle ghiandole esocrine
l'adenoma con pattern di crescita pseudo-ghiandolare sviluppa
un'architettura che ricorda la ghiandola esocrina, ponendo un
problema di diagnosi differenziale tra carcinoma ipofisario e
metastasi ipofisaria di adenocarcinoma
diagnosi differenziale tra carcinoma ipofisario e metastasi ipofisaria
di adenocarcinoma seppur raramente, l'ipofisi pu essere bersaglio
di disseminazione metastatica di tumori primitivi di altri organi in
questi casi, il problema non distinguere l'adenoma ipofisario
dall'adenocarcinoma, perch l'adenoma non ha le caratteristiche di
malignit che invece contraddistinguono quest'ultimo, ma tra
carcinoma ipofisario e adenocarcinoma metastatico, entrambi maligni
fusiforme

mitosi assenti o molto esigue l'indice mitotico molto basso


calcificazioni distrofiche presenti nel 7% dei casi; la presenza delle
calcificazioni distrofiche correlata soprattutto alla sintesi di prolattina

depositi ialini deposizione di sostanza amiloide nello stroma del tumore:


tipicamente nei prolattinomi (adenomi PRL)
la sostanza amiloide costituita da proteine che si aggregano in
filamenti e si ammassano nei tessuti gli ammassi di fibrille occupano
spazio, interferendo con le normali funzioni e danneggiando il
parenchima in cui si depositano
nel caso dell'adenoma ipofisario, l'amiloide di origine disendocrina:
aumentata sintesi di prolattina la prolattina neoformata non si ripiega
correttamente nella sua struttura quaternaria (cio va incontro a
misfolding) la proteina erroneamente ripiegata si deposita, formando
ammassi di amiloide formazione di depositi ialini da anomala
produzione di prolattina
gli ammassi di amiloide sono visibili nella colorazione al rosso Congo
colorazione al rosso Congo positiva per amiloidosi.
Classificazione degli adenomi ipofisari:
la classificazione tradizionale era basata sull'affinit tintoriale delle cellule:
adenoma cromofobo
adenoma acidofilo
adenoma basofilo
la classificazione tradizionale non pi valida da quando le metodiche
immunoistochimiche hanno consentito di identificare i citotipi in base
alla tipologia di secrezione ormonale la classificazione attuale si basa
sull'immunoistochimica e sull'ultrastruttura delle cellule neoplastiche:
adenoma PRL:
sparsamente granulato (26%)
densamente granulato (1%)
adenoma GH:
sparsamente granulato (7%)
densamente granulato (7%)
adenoma misto GH e PRL (8%) il citotipo d'origine una cellula in
grado di secernere entrambi gli ormoni
adenoma funzionale corticotropo (ACTH) (14%)
adenoma tireotropo (1%)
adenoma gonadotropo (6%)
adenoma null (26%) fanno parte di questo gruppo:
adenoma costituito da cellule con fenotipo staminale, piuttosto
indifferenziate, con granuli non ascrivibili ad alcun citotipo ipofisario
specifico
adenoma costituito da cellule con fenotipo oncocitico (oncocitoma):
l'oncocita si caratterizza per un eccesso di mitocondri non
funzionanti nel citoplasma
il fenotipo oncocitario non specifico di un determinato organo o
tessuto: diversi tipi di tessuto possono dare origine a tumori con
fenotipo oncocitario in generale, l'oncocitoma frequentemente
una variante dei tumori endocrini
il comportamento biologico del fenotipo oncocitario varia nei diversi
organi le neoplasie con fenotipo oncocitario possono avere
comportamento biologico differente:
l'oncocitoma renale ha una prognosi pi favorevole rispetto al

carcinoma renale classico (a cellule chiare)


il carcinoma oncocitico tiroideo (carcinoma a cellule di Hurtle)
pu essere benigno o maligno
nell'ipofisi, l'oncocitoma una neoplasia progressiva, poco sensibile
alla radioterapia
secondo la teoria pi accreditata, le cellule tumorali che crescono in
ambiente ipossico rispondono all'ipossia con una proliferazione
mitocondriale, ma i mitocondri sovrannumerari non sono funzionanti
perch presentano alterazioni del DNA mitocondriale; non noto se
l'alterazione del DNA mitocondriale sia primitiva, dando luogo alla
formazione dell'oncocitoma, oppure secondaria, sopravvenendo in un
secondo momento
adenoma pluriormonale non classificato (4%) adenomi che secernono
pi ormoni (tre o quattro)
indagine ultrastrutturale (microscopia elettronica) particolarmente
importante ai fini della diagnosi soprattutto per quanto riguarda:
adenoma null la microscopia elettronica consente di distinguere tra:
adenoma a cellule staminali
oncocitoma
prolattinoma (adenoma PRL) e adenoma somatotropo (adenoma GH)
l'indagine ultrastrutturale consente di suddividere gli adenomi PRL e GH in
due sottotipi:
adenoma densamente granulato:
il citoplasma delle cellule neoplastiche ripieno di granuli
l'adenoma densamente granulato intensamente cromofilo
sintetizza e secerne una maggior quantit di ormone rispetto
all'adenoma sparsamente granulato, dando luogo a una
sintomatologia clinica pi evidente
adenoma sparsamente granulato:
il citoplasma delle cellule neoplastiche contiene:
pochi e piccoli granuli sparsi
RER sviluppato
Golgi evidente
talvolta aggregati di filamenti intermedi e ormoni
l'adenoma sparsamente granulato pi cromofobo rispetto
all'adenoma densamente granulato diagnosi differenziale tra
adenoma sparsamente granulato e adenoma null
nel caso dell'adenoma somatotropo, la variante sparsamente
granulata meno differenziata, quindi pi aggressiva e meno
sensibile ai trattamenti radioterapici utilizzati quando l'escissione
chirurgica non completa per ridurre al minimo il rischio di recidiva
secondo i dati pi recenti in letteratura, la distinzione non sembra
particolarmente significativa dal punto di vista prognostico, dal
momento che si tratta in ogni caso di tumori benigni.

Prolattinoma (adenoma PRL):


tipologia pi frequente di adenoma ipofisario iperfunzionante rappresenta il
30% di tutti gli adenomi ipofisari diagnosticati clinicamente
presentazione clinica:
nella femmina sindrome galattorrea-amenorrea (sindrome di ForbesAlbright, sindrome di Chiari-Frommel)
nel maschio galattorrea e impotenza
perdita della libido
la secrezione di prolattina da parte di un adenoma funzionante solitamente

un processo caratterizzato da:


efficienza anche i microadenomi possono secernere abbastanza prolattina
da provocare iperprolattinemia
proporzionalit la concentrazione sierica di prolattina dipende dalle
dimensioni dell'adenoma
iperprolattinemia diagnosi differenziale:
un lieve aumento della prolattina sierica in un paziente con adenoma
ipofisario non necessariamente indice della presenza di un tumore
prolattina-secernente
oltre che dal prolattinoma, l'iperprolattinemia pu essere causata da:
gravidanza iperprolattinemia fisiologica: la concentrazione sierica di
PRL aumenta progressivamente durante il periodo gravidico,
raggiungendo il picco al momento del parto
stimolazione del capezzolo da parte del lattante
stress
iperplasia delle cellule lattotrope in seguito all'alterazione della
normale inibizione dopaminica della secrezione di prolattina,
conseguenza di:
danno ai neuroni dopaminergici ipotalamici (trauma cranico)
farmaci che bloccano i recettori per la dopamina nelle cellule
lattotrope
massa della zona soprasellare
alcune classi di farmaci:
antagonisti della dopamina bloccano i recettori per la dopamina
nelle cellule lattotrope
estrogeni
insufficienza renale
ipotiroidismo
aspetto macroscopico dimensioni:
nella donna in et fertile sono pi frequentemente microadenomi la
diagnosi pi facile in questo gruppo di pazienti, presumibilmente a causa
dei disturbi mestruali provocati dall'iperprolattinemia: il prolattinoma
responsabile del 25% dei casi di amenorrea
nella donna in postmenopausa e nell'uomo sono generalmente
macroadenomi in questi due gruppi di pazienti le manifestazioni ormonali
possono essere modeste, consentendo al tumore di raggiungere dimensioni
considerevoli prima di rendersi clinicamente evidenti
aspetto microscopico:
corpi golgiani aree di proliferazione dell'apparato di Golgi evidenziabili
con l'immunoistochimica
corpi psammomatosi calcificazioni distrofiche (vedi sopra)
materiale simil-amiloide nello stroma
trattamento:
terapia chirurgica escissione chirurgica
terapia farmacologica bromocriptina: agonista dei recettori della
dopamina in grado di indurre una diminuzione delle dimensioni
dell'adenoma (ricordiamo che la dopamina rilasciata dall'ipotalamo inibisce
l'attivit secretoria delle cellule lattotrope adenoipofisarie).

Adenoma somatotropo (adenoma GH):


secondo tipo pi frequente di adenoma funzionante dell'ipofisi
presentazione clinica:
prima della saldatura delle epifisi (infanzia, prima adolescenza)

gigantismo:
aumento generalizzato delle dimensioni corporee
arti di lunghezza sproporzionata
dopo la saldatura delle epifisi (et adulta) acromegalia:
l'eccessiva crescita si verifica prevalentemente a carico di:
cute
tessuti molli
visceri tiroide, cuore, fegato, surrene
cartilagini
ossa del volto:
prognatismo protrusione della mandibola, con allargamento
della parte inferiore del volto
ossa delle mani:
mani ingrandite
dita grandi, "a salsiccia"
ossa dei piedi:
piedi ingranditi
dita grandi, "a salsiccia"
iperostosi aumento della densit ossea a carico del rachide e dell'anca
nella maggior parte dei casi, il gigantismo si accompagna a segni di
acromegalia
alterazioni del genere progrediscono per decenni prima di essere
diagnosticate gli adenomi a secrezione somatotropa raggiungono
notevoli dimensioni
l'eccesso di GH si accompagna inoltre a:
disfunzione gonadica
diabete mellito
astenia generalizzata
ipertensione
artrite
insufficienza cardiaca congestizia
aumento del rischio di sviluppare neoplasie dell'apparato digerente
macroadenoma con espansione soprasellare nell'adulto compressione del
chiasma ottico sintomatologia visiva
aspetto macroscopico:
macroadenoma con espansione soprasellare nell'adulto compressione del
chiasma ottico sintomatologia visiva
aspetto microscopico ultrastrutturale:
adenoma somatotropo sparsamente granulato
adenoma somatotropo densamente granulato
corpi fibrosi costituiti da filamenti intermedi i filamenti intermedi
sono costituiti da citocheratine, che testimoniano l'origine neuroepiteliale
dell'ipofisi e possono essere messi in evidenza con l'immunoistochimica per
caratterizzare il tessuto; i corpi fibrosi rappresentano un segno di
degenerazione della cellula
modificazioni fibrotiche post-octreoide rappresentano cicatrici di guarigione.

Adenomi corticotropi (adenomi ACTH):


gli adenomi corticotropi si possono suddividere in:
funzionanti si presentano come microadenomi
non funzionanti (silenti) si presentano come macroadenomi
adenomi di grandi dimensioni sono tendenzialmente meno differenziati
prevalenza dei meccanismi proliferativi sui meccanismi di biosintesi ormonale

presentazione clinica dell'adenoma corticotropo funzionante:


sindrome di Cushing (ipercortisolismo) l'iperincrezione di ACTH induce
l'ipersecrezione di cortisolo da parte del corticosurrene quando
l'ipercortisolismo dovuto a iperproduzione ipofisaria di ACTH, la
condizione prende il nome di malattia di Cushing
sindrome di Nelson adenoma distruttivo di grosse dimensioni che
insorge in seguito alla rimozione chirurgica dei surreni per il trattamento
della sindrome di Cushing:
nella maggior parte dei casi, la sindrome insorge a causa della perdita
dell'effetto inibitorio esercitato dai corticosteroidi surrenalici su un
microadenoma corticotropo preesistente la rimozione dei surreni
slatentizza un adenoma corticotropo preesistente
poich i pazienti affetti da questa sindrome sono generalmente privi dei
surreni, essi non sviluppano ipercortisolismo, ma presentano una
sintomatologia legata all'effetto massa tipico di un adenoma ipofisario di
cospicue dimensioni
i pazienti possono inoltre presentare iperpigmentazione cutanea a causa
della stimolazione esercitata sui melanociti da parte di alcune molecole
derivanti dal precursore molecolare dell'ACTH (proopiomelanocortina,
POMC)
la sindrome di Nelson associata a invasivit dell'adenoma
associata alla sintesi di ACTH pu avvenire una sintesi di
proopiomelanocortina (POMC)
apoplessia ipofisaria massivo infarto emorragico con necrosi del
parenchima dovuta a compressione
gli adenomi silenti si suddividono ulteriormente in due sottotipi:
sottotipo 1 provoca frequentemente l'apoplessia ipofisaria, un'improvvisa
emorragia all'interno dell'adenoma
sottotipo 2 anfofilo o debolmente basofilo
aspetto istologico e ultrastrutturale:
pu essere francamente papillare
modificazione ialina di Crooke sostituzione progressiva delle
componenti citoplasmatiche con ammassi di filamenti intermedi positivi alle
citocheratine
l'immunoistochimica mostra la sintesi di ACTH i granuli di secreto
contenenti ACTH si trovano alla periferia della cellula perch il resto del
citoplasma occupato dagli ammassi di filamenti intermedi che si
depositano concentricamente al nucleo.

Adenomi gonadotropi (adenomi FSH/LH):


solitamente macroadenomi che esercitano un effetto meccanico compressivo
interessano uomini e donne di mezza et
presentazione clinica:
la secrezione ormonale risulta frequentemente inefficace e variabile
raramente si verifica un significativo aumento della concentrazione sierica
di gonadotropine gli adenomi gonadotropi sono difficilmente
diagnosticabili perch non provocano una sintomatologia endocrina
eclatante
sintomi neurologici riferibili all'effetto meccanico compressivo sulle
strutture adiacenti:
disturbi della funzione visiva
cefalea
ipofunzione gonadica secondaria l'adenoma gonadotropo pu
associarsi a deficit ormonali, di solito, paradossalmente, a una ridotta

secrezione di LH disfunzioni metaboliche legate alla diminuzione della


concentrazione plasmatica di LH:
maschio: riduzione della produzione di testosterone calo della forza
fisica e della libido
femmina: amenorrea nelle donne in premenopausa
aspetto istologico:
architettura pseudoghiandolare
l'immunoistochimica evidenzia accumuli di FSH all'interno delle cellule
neoplastiche
tendenzialmente cromofobo, con pochi granuli di secrezione, peraltro di
piccole dimensioni diagnosi differenziale con adenoma null.

Adenomi non funzionanti (adenomi null-cell):


non si ha alcuna evidenza clinico-laboratoristica di produzione ormonale;
negativit o debole positivit all'immunoistochimica
gli adenomi ipofisari non funzionanti costituiscono un gruppo eterogeneo che
rappresenta circa il 25-30% di tutti i tumori ipofisari
localizzazione:
sellare
soprasellare
presentazione clinica:
correlata all'effetto meccanico compressivo esercitato dell'adenoma
su:
parenchima ipofisario normale ipopituitarismo
chiasma ottico disturbi della funzione visiva
tipi istologici di adenoma non funzionante:
cromofobo
oncocitoma (vedi sopra).
Adenomi pluriormonali:
un singolo adenoma ipofisario pu secernere diversi ormoni:
all'interno di uno stesso adenoma possono coesistere citotipi neoplastici
differenti a seconda del citotipo di appartenenza, le cellule neoplastiche
secernono ormoni differenti
l'adenoma pu essere costituito da un singolo citotipo neoplastico che
secerne pi ormoni
tipologie:
adenoma misto GH-PRL acromegalia
adenoma mammosomatotropo adenoma a prevalente secrezione di
prolattina; d comunque luogo a un quadro clinico di acromegalia
adenoma acidofilo a cellule staminali iperprolattinemia; pu essere
considerato tra gli adenomi null; le cellule staminali acidofile normalmente
dovrebbero dare origine alle cellule lattotrope o somatotrope
dell'adenoipofisi
comportamento biologico pi aggressivo si tratta solitamente di
macroadenomi invasivi che tendono a recidivare.

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