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Esercizio

Un missile lanciato dalla superficie di un pianeta con una velocit


v0 allistante t0. In accordo con la teoria della gravitazione universale, la
legge di variazione della velocit v del missile, dopo il lancio, risulta
ro

2
1 v o2 , essendo g laccelerazione gravitazionale
pari a v 2gro
r

in corrispondenza della superficie del pianeta e ro il raggio del pianeta


stesso.
Se si trascura la resistenza dellaria, determinare:
1) lespressione dellaccelerazione del missile in funzione della
distanza r;
2) la velocit di fuga del missile, corrispondente al minimo valore di v0
per il quale il missile non cade sulla superficie del pianeta (si assuma il
centro del pianeta come origine del riferimento);
3) la velocit di fuga del missile se il pianeta considerato la terra
ro 6370 km; g 9,81 m/s 2 .

Se si trascurano le resistenze passive e la variazione della


accelerazione di gravit, il moto del missile avviene secondo la
direzione verticale definita dallo spostamento r.

Esercizi di Meccanica Applicata alle Macchine

Per calcolare laccelerazione a

dv
del missile in funzione di r si
dt

procede con il cambio di variabile, essendo:


dr
dt

(1)

r2
d 2 d
r

v 2gr0 0 1 v 02 g 02
dr
dr
r
r

(2)

da cui:
a

Assumendo come origine del riferimento il centro O del pianeta, per


calcolare la velocit di fuga del missile si deve tenere presente che, se
si trascura la resistenza dellaria, il moto verticale avviene con una
2
2
velocit data da: v y v o , y 2g ( y y 0 ) che, particolarizzata al caso in
esame, fornisce:
v 2y v 02, y 2gr0

(3)

Dividendo primo e secondo membro della (2) per dt, tenuto conto
delle (3) si ottiene:
M m 1 mg1

r1
d1
r d r
r
r
d
r3 I11
I 2 1 1 1 1 m1 1 r3 1 1 r3
r2
dt
r2 dt r2
r2
dt
r2

che, semplificata, assume la forma:

r1
d1
r12 d1
r12 2 d1
M m mg r3 I1
I2 2
m 2 r3
r2
dt
dt
r2 dt
r2
da cui:

(4)

Principi di dinamica applicata

r1
r3
d1
r2
Mm Mr

dt
I eq
r2
r2
I1 I 2 12 m 12 r32
r2
r2
M m mg

(5)

Nella (5) la quantit indicata con Mr rappresenta il momento


resistente che si oppone al momento motore. Sostituendo in tale
relazione i dati assegnati si ottiene:
d1

dt

150
100 10 3
300
2
150
3
100
100 10
300

M m 49,05

0,47

M m 100 9,81
150
0,12 0,4

300

(6)

Nel transitorio di avviamento il motore, dovendo erogare una


potenza Pm M m 1 , deve essere:
d

Pm 0,47 1 49,1 1
dt

7)

Allo stesso risultato si perviene, naturalmente, risolvendo il


problema applicando il principio di dAlembert. La procedura, per,
appare pi articolata.
Con riferimento, infatti, ai sottosistemi indicati in figura 2, le
equazioni di dAlembert (4.3) forniscono:

Esercizi di Meccanica Applicata alle Macchine

Figura 2: Sottosistemi del sistema di sollevamento

d1
0
dt
d 2
Nr3 N * r2 I 2
0
dt
dv
N mg m
0
dt

M m N * r1 I1

(8)

Risolvendo il sistema, tenuto conto delle (3), si perviene alla (5).

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