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Il sisma del 23 novembre 1980, causa di laceranti lutti nelle comunit del cratere, in alcuni
casi divenuto, suo malgrado, occasione per una svolta nella storia di quelle stesse
comunit. Buccino rappresenta uno degli esempi pi lampanti in questo senso ed in
questo contributo data limpossibilit di ricostruire in questa sede nella sua interezza
levoluzione del caso Volcei saranno rapidamente delineate le tappe fondamentali che
ne hanno segnato lo sviluppo e le possibili prospettive future.
Gli interventi di ricostruzione allindomani del disastro del 1980 furono, infatti, il tramite
della riscoperta del patrimonio archeologico e storico della cittadina. Essendo gi nota
nei secoli scorsi la presenza in loco di numerosi reperti legati allantichit, alcuni scavi
archeologici erano gi stati condotti alla fine del XIX sec., mentre dal 1968 al 1974 il
territorio di Buccino era stato oggetto di una vasta indagine, riguardante per quasi
esclusivamente il periodo preistorico, condotta da diverse universit americane.
Tuttavia fu proprio nellimmediato dopo terremoto che, durante i lavori necessari
allinstallazione dei prefabbricati destinati allalloggiamento dei senza tetto, furono
casualmente rinvenuti i primi preziosi materiali archeologici. Grazie alla collaborazione
dellamministrazione comunale dellepoca, fu quindi condotto un intervento durgenza da
parte della Soprintendenza Archeologica sotto la guida dellallora soprintendente Werner
Johannowsky che rivel immediatamente una realt archeologica di tutto rispetto.
Linizio della ricostruzione post-sisma segn per una totale inversione di tendenza. Il
piano di ricostruzione consist, infatti, nellinfausto binomio demolizione e ricostruzione e
si rivel un intervento traumatico che come scrisse opportunamente la soprintendente
Giuliana Tocco Sciarelli se portato avanti nella sua interezza, avrebbe per sempre
stravolto e deturpato la fisionomia della citt.
Le lungaggini burocratiche e lerronea assegnazione dei fondi dovuti implicarono una
ricostruzione molto lenta che ancora oggi deve essere completata ma
contemporaneamente permisero la preservazione di gran parte del nucleo antico del paese
finch nel 1987 la Soprintendenza Archeologica, che fino ad allora aveva operato solo in
zone fuori dallabitato, decise di estendere la propria azione di indagine e di tutela al
centro storico della cittadina.
Le programmate demolizioni e ricostruzioni furono riconvertite in restauri conservativi e
incominci un controllo sistematico da parte della Soprintendenza su tutti i lavori condotti
nel nucleo antico che prosegue ancora oggi e che ha permesso di porre in luce numerose
strutture antiche ed un numero molto ampio di reperti.
Il patrimonio storico-archeologico rimesso in luce si rivelato di primaria importanza,
soprattutto per la sua eccezionale caratteristica di essersi conservato al di sotto degli edifici
moderni in una straordinaria sovrapposizione di elementi e strutture di diverse epoche
dallet lucana a quella tardo medievale che costituisce sicuramente uno degli elementi
pi rilevanti del panorama archeologico buccinese.
La popolazione buccinese aveva convissuto fino ad allora inconsapevolmente con tale
patrimonio e fu proprio questa antica consuetudine dei buccinesi a convivere con lantico
a spingere la Soprintendenza Archeologica e lAmministrazione Comunale ad investire in
Integrato Territoriale Itinerario culturale regionale: Antica Volcei nato da unidea del
Comune di Buccino e della Soprintendenza, con cui si ipotizzato uno sviluppo
territoriale delle zone del Tanagro e dellAlto e Medio Sele basato sulla riscoperta, tutela e
valorizzazione dei beni archeologici, architettonici e ambientali presenti nel territorio, a
partire proprio dal Parco Archeologico dellantica Volcei, e che, cercando di superare il
controproducente campanilismo tradizionale a favore di una necessaria logica di sistema
locale, sembra aver creato le basi per unattiva e proficua collaborazione tra i diversi
comuni e le diverse istituzioni del territorio, condizione necessaria per lo sviluppo
culturale ed economico del territorio.
Lavvenuta inaugurazione del Parco Archeologico Urbano nel settembre 2003, cui seguir
nellottobre 2009 quella del Museo Archeologico, segnano dunque le tappe fondamentali
dellidea che la vera novit e la reale scommessa del caso Volcei: costruire uno stabile
processo di crescita culturale ed economica basato sulla tutela, la valorizzazione e la
riscoperta del proprio patrimonio archeologico e della propria identit storica. Una grande
occasione quindi di rinascita non solo culturale ma anche economica per la realt
buccinese e per lantico ager Volceianus ed una rischiosa scommessa, dagli ottimi
presupposti ma ancora tutta da vincere, per un piccolo territorio che ha deciso
meritoriamente di legare il proprio futuro alla sua cultura e alla sua storia.
EMANUELE CATONE
BIBLIOGRAFIA
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