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Leconomia lo studio di come la societ decide che cosa produrre, come e per chi.
La definizione sottolinea il ruolo della societ e colloca leconomia tra le scienze sociali, cio le
scienze che studiano e spiegano il comportamento umano.
Essa studia il comportamento umano legato alla produzione, allo scambio e allutilizzo dei beni e
servizi.
Il problema economico centrale per la societ come conciliare il conflitto tra i bisogni e i desideri
di beni e servizi, che sono normalmente illimitati, e la scarsit di risorse necessarie per produrre quei
beni e servizi.
Leconomia spiega come avviene lallocazione di risorse scarse tra domande alternative.
Questa la criticit del comportamento imprenditoriale cio le scelte che l'imprenditore deve fare
perch deve avere la vision cio la capacit di leggere nei comportamenti umani i bisogni effettivi
che lui vuole soddisfare, quali sono i beni e i servizi che soddisfano i bisogni e realizzare la produzione
nel modo pi efficiente possibile.
Nella Microeconomia si studia il comportamento economico degli operatori economici
individuali famiglie, imprese e di particolari mercati o industrie.
Qui lattenzione si focalizza su alcune variabili come i prezzi relativi di particolari beni e servizi e sui
livelli di produzione relativi di particolari beni e servizi.
Nella Macroeconomia si osservano problemi che riguardano tutta leconomia.
La Macroeconomia lo studio del funzionamento del sistema economico nel suo insieme.
Alcuni concetti macroeconomici sono: il prodotto nazionale lordo PNL, il prodotto interno lordo PIL, il
livello generale dei prezzi, il tasso di disoccupazione.
Essi sono indicatori del funzionamento del sistema economico nel suo insieme sia a livello
nazionale europeo e mondiale.
Il prodotto interno lordo (PIL) il valore dei beni e servizi prodotti allinterno dei confini nazionali
a prescindere dalla propriet dei fattori produttivi.
Il prodotto nazionale lordo (PNL) il valore dei beni e servizi prodotti da una nazione nel paese
stesso o allestero (misura il valore delloutput prodotto da fattori produttivi di propriet dei cittadini
di una paese).
Cio se un imprenditore straniero produce in Italia, il valore della sua produzione fa parte del Pil
italiano perch ha creato l'azienda in Italia.
Essi sono fondamentali per il funzionamento il sistema economico perch sono indicatori della crescita
economica di un Paese ma anche di decrescita.
Il tasso di inflazione il tasso di incremento dell'indice dei prezzi al consumo riferito ad un
paniere medio di beni e servizi.
L'Istat definisce negli anni paniere medio insieme di beni e servizi che mediamente la Nazione acquista
e monitora l'andamento di questi prezzi. Se il prezzo cresce, l'inflazione cresce e se decresce si ha la
deflazione quando vi la deflazione c' un eccesso di offerta rispetto alla domanda.
Esso pu essere visto come un fatto negativo allorquando l'inflazione cresce oltre il 5% ed
estremamente critico se arriva a due cifre.
anche critico se vi deflazione poich esso un indicatore di assenza di crescita La BCE orientata a
stimolare la crescita e a portare l'infrazione al 2%.
Il tasso di disoccupazione la percentuale della forza lavoro in et non scolare registrata come
incapace di trovare lavoro.
Pil, disoccupazione e inflazione sono collegate tra loro.
Se aumenta il Pil, aumenta l'inflazione e riduce la disoccupazione. Se diminuisce il Pil,
diminuisce l'inflazione aumenta la disoccupazione. Si pu creare quindi un circolo virtuoso o vizioso.
Tutto ci non automatico. Ci sono degli attori fondamentali che hanno lo scopo e gli obiettivi di
regolare il funzionamento del sistema economico.
Le famiglie sono responsabili di quanto viene acquisto e di quanto si lavora.
Le imprese sono responsabili di quanto viene prodotto e di quante persone vengono impiegate.
Il governo responsabile dell'imposizione fiscale (se aumenta imposizione fiscale si riduce reddito
delle famiglie) e della allocazione delle risorse pubbliche, debito pubblico, oltre alle mansioni di governo.
La situazione di indebitamento di un governo fa aumentare i costi e ci influisce sulla crescita. Quindi le
tasse non servono per erogare i servizi, come dovrebbe essere, ma servono per mantenere
l'indebitamento; ci crea una difficolt di crescita fino ad arrivare ad una situazione di default.
La banca centrale responsabile della definizione del tasso di riferimento per lacquisto del denaro.
Politiche importazione/esportazione.
Mercato di Vendita
CONCORRENTI: coloro che producono beni o servizi che competono con il mio bene/servizio.
Fattori che determinano lintensit della concorrenza
Le minacce di nuove entrata: barriere allentrata
Le barriere allentrata sono caratterizzate da diversi fattori. Maggiori sono le barriere
allentrata e minori sono le minacce di nuove entrate in quel settore e dunque, per le aziende
che vi operano, maggiore redditivit.
Economie di scala: economia che limpresa consegue al crescere del volume di
vendita (> vendite e < costi di produzione) Elevate barriere allentrata.
Differenziazione di prodotto: consente di ritagliare una nicchia di mercato unica,
altrimenti si ha un prodotto omogeneo su cui molto
difficile la concorrenza.
Fabbisogno di capitale: se le aziende che operano in un settore necessitano di
ingenti capitali per la propria attivit, laccesso a tale settore
riservato a pochi.
Costi di riconversione: costi da sostenere per riconvertirsi a un nuovo prodotto.
Possono essere impliciti o espliciti
Accesso ai canali di distribuzione: la grande distribuzione organizzata deve avere
forti incentivi al fine di introdurre nuovi prodotti
di cui la redditivit pu essere incerta.
Svantaggi di costo indipendenti dal volume di produzione (tecnologie esclusive,
accesso privilegiato alle MP, ubicazioni favorevoli, curve di esperienza)
OSS: Qualora non c la possibilit di DIFFERENZIAZIONE DEL PRODOTTO, leconomia
dellimpresa si basa su un prodotto omogeneo quindi la concorrenza su prezzo e quantit.
Le minacce di nuove entrata: le reazioni attese
Precedenti energiche reazioni contro nuovi entranti (osservando la storia del settore)
Imprese con notevoli risorse per contrastare nuovo concorrente
Attuali concorrenti impegnati in investimenti nel settore
Tasso di crescita del settore limitato: se il settore si sta espandendo pi facili
inserirsi, altres il contrario.
Lintensit della concorrenza tra imprese
Numero di imprese nel settore
Crescita lenta di un settore
Alti costi fissi ed elevati costi dimmagazzinaggio
Scarsa differenziazione o alti costi di conversione
Forti aumenti di capacit produttiva
Barriere allUscita
Organi di propriet
Limprenditore si assume il rischio aziendale e costituisce il supremo organo
deliberante a cui spetta di stabilire gli obiettivi e le politiche di gestione.
Nel caso di capitale frazionato lassemblea degli azionisti ha poteri di delibera molto
ampi che consentono il governo dellimpresa, tuttavia si tratta di poteri di ratifica di
decisioni formulate in genere dal consiglio di amministrazione.
Organi di amministrazione
Consiglio di amministrazione: si occupa del governo dellimpresa delegando
tuttavia parte del potere ad uno o pi dei suoi membri (AD, Presidente)
Presidente si occupa di compiti di rappresentanza della societ
Amministratore Delegato si occupa di funzioni di governo effettivo con massime
facolt deliberative e di comando
Organi di direzione
Direttore generale: si occupa delle principali funzioni esecutive
Dirigenti: coordinano e guidano il lavoro