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Lezione 2 - Le basi

Teoria e Sviluppo dei Processi Chimici


AA 2016/2017 Pier Luca Maffettone

Contenuto
1. Definizione di modello di processo
2. Condizioni stazionarie
3. Transitorio
4. Modello a parametri concentrati ed un Modello a parametri distribuiti
5. ESEMPI
1. Miscelatore adiabatico a perfetta miscelazione
2. Serbatoio di espansione
3. Reattore CSTR isotermo
4. Riscaldatore a perfetta miscelazione
Riferimenti Bibliografici
1. B. W. Bequette Process Dynamics. Modeling, Analysis, and Simulation,
Prentice Hall, 1998

Introduzione
Questa lezione fornisce la motivazione allo studio della modellazione
di processo ed allo studio della dinamica dei processi chimici.

Alla fine dovremmo essere in grado di rispondere alle seguenti


domande:

Che cosa un modello di processo?


Perch sviluppare un modello?

Cosa si intende per condizioni stazionarie?


Cosa si intende per transitorio?

Che differenza c tra un sistema a parametri concentrati ed un sistema a


parametri distribuiti?

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TSPC - Lezione 2
Introduzione a TSPC
23/09/2016

Introduzione
Modello dinamico (ovvero dipendente dal tempo) del processo.
Che cosa si intende per modello?

Un sistema matematico o fisico che obbedisce a specifiche condizioni il


cui comportamento usato per comprendere e descrivere un processo
fisico, chimico, biologico, sociale cui analogo in qualche

senso (McGraw-Hill Dizionario dei termini scientifici e tecnici)

Durante il corso ci si riferir sempre a modelli matematici, sicch una


definizione operativa di modello di processo pu essere:

Un modello di processo un sistema di equazioni ben poste che

permettono di prevedere il comportamento di un processo che coinvolge


trasformazioni chimiche.

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Introduzione a TSPC
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Modelli stazionari e dinamici


Un modello stazionario descrive il comportamento di un processo
quando si sono esauriti gli effetti transitori.

Un modello dinamico descrive il comportamento di un processo che


evolve nel tempo

In genere la conoscenza della dinamica permette una pi


approfondita descrizione del processo.

Aspetti salienti:

Costruzione del modello

Parole Chiave
Transitorio
Stato
stazionario
Dinamica

Formulazione di ipotesi modellistiche

Uso di leggi di bilancio (materia, energia)

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Modelli stazionari e dinamici


Reattore CSTR
Costruzione del modello

Quali grandezze usare per descrivere il sistema?


Volume di liquido, V
Concentrazione di reagente, C
Temperatura, T

Quante dimensioni sono necessarie?

0-D: V, C, T
1-D: C(x), T(x)
2-D: C(x,y), T(x,y)
3-D: C(x,y,z), T(x,y,z)

Formulazione di ipotesi modellistiche

Flusso a pistone (p.e., nel caso 1-D non c miscelazione longitudinale)


Perfetta miscelazione (tutte le grandezze sono uniformi nello spazio)

Bilanci

Leggi di conservazione della massa, e dellenergia.


Trasporto convettivo/diffusivo
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Parametri concentrati - Parametri distribuiti


Un modello a parametri concentrati presume che le variabili di

interesse (temperatura, concentrazione etc.) dipendano da ununica


variabile indipendente (per esempio il tempo).

In un modello a parametri distribuiti, invece, le variabili di interesse

dipendono da pi variabili indipendenti (tempo e coordinate spaziali).

Noi considereremo solo modelli a parametri concentrati

Parole Chiave
Variabili
dipendenti
Variabili
indipendenti
Coordinate
spaziali

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Aspetti di base: Stazionario


Miscelatore a perfetta miscelazione adiabatico. Una corrente liquida
Calda

calda a 60C miscelata con una corrente fredda a 10C.

Fredda

Lipotesi di perfetta miscelazione significa che si pu considerare il

liquido nel serbatoio a temperatura uniforme uguale alla temperatura


del liquido che esce.

Uscita

Stazionario

T Uscita [C]

Se entra solo la corrente calda allora la corrente in uscita ha la


60
50
40
30
20
10

temperatura della corrente calda in ingresso (analogamente nel caso


di sola corrente fredda)

0.25
0.5 0.75
Frazione calda

1.0

Una combinazione delle due correnti determina una corrente in uscita


con temperatura intermedia

In figura riportata la temperatura della corrente in uscita al variare


della frazione di corrente calda alimentata.

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Aspetti di base: Transitorio


Calda

Fredda

Dinamica
Cosa succede se improvvisamente cambiamo la frazione di
corrente calda alimentata?

In figura mostrata levoluzione della temperatura della

corrente in uscita a seguito di una variazione a t=10min della

Uscita

frazione di calda entrante.

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Sistemi
Caratterizzazione di sistemi a parametri concentrati
Stazionario

Soluzioni di sistemi di equazioni

Caratterizzazione della qualit delle soluzioni trovate

Dinamica

Soluzioni di sistemi di equazioni differenziali del I ordine


Importanza delle condizioni iniziali

Analisi parametrica

Caratterizzazione del comportamento al variare del valore dei parametri

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Modellazione
I modelli dinamici vengono utilizzati per:
Addestramento degli operatori: Le simulazioni del modello possono
essere utilizzate a tal fine.

Progettazione: Il modello pu essere utilizzato per un corretto


dimensionamento delle apparecchiature.

Sicurezza: Il modello pu essere usato per prevedere il comportamento


del sistema in condizioni di rischio.

Controllo: Il modello pu essere usato per progettare un sistema di

controllo in grado di condurre il processo in ben definite condizioni.

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Equazioni di conservazione
In condizioni stazionarie i bilanci hanno la forma:

massa o energia massa o energia


entrante nel sistema uscente dal sistema = 0

In condizioni dinamiche i bilanci hanno la forma:

velocit di accumulo
di massa o energia = massa o energia massa o energia

entrante nel sistema uscente dal sistema



nel sistema

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Esempi di bilanci di materia


Serbatoio di espansione
Ipotesi:

Fi
V

La densit dellacqua non dipende dalla posizione.

La corrente in uscita ha le stesse propriet del liquido nel serbatoio

In condizioni dinamiche il bilancio di materia :


Descrittore
V Vol liquido
Equazione
costitutiva per:
F Portata vol out
Parametri
Fi Portata vol in

velocit di accumulo
portata massica
portata massica
della massa di acqua =

di
acqua
di
acqua

entrante nel sistema


uscente dal sistema
nel serbatoio
d (V )
=
Fi

F
dt
mt 1
mt 1
mt 1

Densit liquido

Tutti i termini dellequazione hanno le stesse dimensioni


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Esempi di bilanci di materia


Serbatoio di espansione
Fissiamo la geometria del serbatoio:

Fi
h

h Altezza battente h(t)


A Sezione serbatoio. Parametro costante

V
A

dh
Nelle ipotesi fatte il bilancio si semplifica: A = Fi F
dt

Per poter procedere avremo bisogno di una equazione che caratterizzi


la legge di efflusso e fissi F.

Descrittore
h Alt. battente
Equazione
costitutiva per:
F Portata vol out
Parametri
Fi Portata vol in
A Sezione serb.
K

La portata uscente dipende dal battente e dalle resistenze idrauliche

F=K h

Perch il modello sia ben posto serve una condizione iniziale:


A

dh
= Fi K h ,
dt

@ t = 0 h = h0
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Esempi di bilanci di materia


Serbatoio di espansione
Il modello cui siamo pervenuti :

Fi
h

V
A

dh
A
= Fi K h ,
dt

@ t = 0 h = h0

Il modello espresso con una Equazione Differenziale Ordinaria del


primo ordine.

Lincognita della EDO la funzione h(t).


LEDO non lineare in quanto la funzione incognita vi compare non
linearmente.

Possiamo determinare la funzione incognita solo se conosciamo una


condizione iniziale

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Esempi di bilanci di materia


Reattore CSTR isotermo.
Reazione in fase liquida A+2BC

Fi
F

Descrittori
CA, CB, CC
Parametri
F
V
Equazioni
costitutive per:
rA Vel. di gen. A
rB Vel. di gen. B
rC Vel. di gen. C

In condizioni dinamiche il bilancio di materia globale (ipotesi di


densit costante):

dV
= Fi F
dt

Ipotesi fluidodinamiche:
Fi=F V=cost
Perfetta miscelazione

Bilanci di materia sui componenti


dC A
= FC Ai FC A + VrA
dt
dCB
V
= FCBi FCB + VrB
dt
dCC
V
= FCC + VrC
dt
V

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Equazione costitutiva
Reattore CSTR isotermo.
Il termine di generazione non dipende da bilanci ma dalle propriet

Fi
F

specifiche della reazione chimica considerata: Equazione costitutiva

La velocit di generazione di A data dalla equazione:


rA = kC ACB

La stechiometria della reazione impone che per ogni mole di A

scomparsa ne scompaiano 2 di B e ne compaia una di C. Perci:


rB = 2kC ACB
rC = kC ACB

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Modello CSTR isotermo


Reattore CSTR isotermo.
Un po di algebra porta al modello definitivo:

Fi
F

V
F
V
F
V
F

dC A
V
= C Ai C A kC ACB ,
dt
F
dCB
V
= CBi CB 2 kC ACB ,
dt
F
dCC
V
= CC + kC ACB ,
dt
F

@ t = 0 C A = C A0
@ t = 0 CB = CB 0
@ t = 0 CC = CC 0

Tempi caratteristici:

Tempo di residenza V/F


Tempo chimico k

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Modello CSTR isotermo


Reattore CSTR isotermo.
Il modello cui siamo pervenuti :
V
F
V
F
V
F

dC A
V
= C Ai C A kC ACB ,
dt
F
dCB
V
= CBi CB 2 kC ACB ,
dt
F
dCC
V
= CC + kC ACB ,
dt
F

@ t = 0 C A = C A0
@ t = 0 CB = CB 0
@ t = 0 CC = CC 0

Il modello espresso con tre Equazioni Differenziali Ordinarie del


primo ordine.

Le incognite delle EDO sono le tre funzioni CA(t), CB(t), CC(t).


Il sistema di EDO non lineare in quanto le funzioni incognite vi
compaiono non linearmente.

Possiamo determinare le funzioni incognite solo se conosciamo una


condizione iniziale.

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Esempio di bilancio di energia


Riscaldatore a perfetta miscelazione
Bilancio di materia:

Fi

dV
= Fi i F
dt

F
Bilancio di energia:

energia entrante energia uscente energia entrante


velocit di accumulo
dal sistema per il + per trasporto di + lavoro fatto
=
nel
sistema
per
il
dell ' energia totale


sul sistema

flusso
f
lusso
calore

dE
=
Fi i Ei

F E
+
Q
+
WT
dt
Le grandezze
soprasegnate sono
per unit di massa

E=U+K+P

Trascurando energia cinetica e potenziale


dU
= Fi i U i F U + Q + WT
dt
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Esempio di bilancio di energia


Riscaldatore a perfetta miscelazione
Il lavoro totale si compone di tre termini:

Fi

Lavoro meccanico;

Lavoro fatto per far entrare il liquido nel recipiente;


Lavoro fatto per fare uscire il liquido dal recipiente.

WT = WS + Fi pi Fp

Quindi il modello diviene:

pi
dU
p
= Fi i U i + F U + + Q + WS
dt
i

p
Con la definizione di entalpia H = U + pV = U +

si ottiene

trascurando la variazione di pV (ipotesi buona per i liquidi):


dH
= Fi i H i F H + Q + WS
dt

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Esempio di bilancio di energia


Riscaldatore a perfetta miscelazione
Ipotesi:

Fi

calori specifici costanti

assenza di transizioni di fase:

H = c p (T Trif )
dV cP (T Trif
dt

)= F c
i

i P

(T T ) F c (T T )+ Q + W
i

rif

rif

Nel caso di volume e densit costanti, e trascurando WS si ottiene:


dT
V cP
= Fi cP (Ti T ) + Q,
dt

@ t = 0 T = T0

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Esempio di bilancio di energia


Riscaldatore a perfetta miscelazione
Il modello cui siamo pervenuti :

Fi

dT
V cP
= Fi cP (Ti T ) + Q,
dt

@ t = 0 T = T0

Il modello espresso con una Equazione Differenziale Ordinaria del


primo ordine.

Lincognita della EDO la funzione T(t).


LEDO lineare in quanto la funzione incognita vi compare
linearmente.

Possiamo determinare la funzione incognita solo se conosciamo una


condizione iniziale

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Sommario conclusivo
Definizione di modello dinamico di processo
Importanza delle ipotesi modellistiche
Condizioni stazionarie
Transitorio
Modelli a parametri concentrati

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