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Giacomo Cirincione
Corso Calatafimi, 487 091 657 18 00
90129 Palermo
e-mail cirincionegiacomo@libero.it
pubblicata da Ciampolillo Giuseppe, in cui Anz Salvatore veniva indicato come autore di
conferenze di servizi illegittime e superficiali, in relazione alla vicenda Italcementi;
b) che anche in un secondo sito internet, veniva riportato il contenuto del primo sito;
c) che in un altro sito internet, lappellato veniva accusato di avere realizzato una truffa ai
danni della collettivit, avendo copiato il Piano regionale di coordinamento per la tutela della
qualit della vita dallomologo piano della Regione Veneto;
d) che in un altro sito internet, veniva pubblicata una lettera dello Studio legale Canto nella
quale, su incarico del Comitato cittadino Isola Pulita, si contestava ad Anz di avere
insabbiato le iniziative del Dr. Genchi e di avere posto in secondo piano le iniziative volte a
tutelare lambiente di Isola delle Femmine, di aver indetto delle conferenze di servizi illecite
allo scopo di emettere un provvedimento, in contrasto con quanto disposto dal funzionario
precedente ed in difformit a quanto stabilito dal T.A.R. Sicilia, autorizzando lItalcementi
di Isola delle Femmine ad utilizzare il pet-coke;
e) che in un ultimo articolo venivano riportate alcune dichiarazioni del Dr. Genchi e del
citato Comitato dove gli stessi rimarcavano lattivit di copia incolla, effettuata per la
redazione del Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente,
nonch laffermazione che per la redazione del suddetto piano il prof. Adolfo Parmaliana
avesse percepito un compenso di . 75.000,00.
Anz, nel suo atto introduttivo, lamentava che dai citati articoli, fossero desumibili in
suo danno gli elementi tipici per del reato di diffamazione, aggravato dalla pubblicit del
mezzo di diffusione e dalla attribuzione di fatti determinati, nonch dellillecito civile, ci in
quanto lappellato non avena commesso alcun illecito amministrativo, alcun falso e non
aveva sperperato denaro pubblico; nessun compenso era stato percepito per la redazione
del Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente Piano, mentre la
celerit nel predisporlo era stata dovuta allapertura di una procedura dinfrazione da parte
dellUnione Europea; conseguentemente non vi era stato tempo sufficiente ad emendare
qualche refuso visibile ancora nel testo.
Lappellato chiedeva dunque al Tribunale adito che le dichiarazioni di Ciampolillo
Giuseppe venissero ritenute lesive del suo onore, della sua reputazione e della sua dignit.
Conseguentemente chiedeva che venisse affermata la responsabilit di Ciampolillo
Giuseppe condannandolo ad una somma ritenuta congrua, a titolo di risarcimento del
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danno alla reputazione personale e professionale, nonch al risarcimento del danno morale;
ed infine alle spese per la pubblicazione dellestratto della sentenza su due quotidiani; con
vittoria di spese ed onorari del giudizio.
* * *
Si costituiva in giudizio il convenuto Ciampolillo Giuseppe che, preliminarmente eccepita
la carenza dei presupposti per lazione ex art.702 bis c.p.c., contestava ogni fondamento di
fatto e giuridico dellazione avversaria invocando a suo favore lesercizio del diritto di
cronaca e di critica relativamente agli articoli comparsi sulla rete internet e sicuramente a lui
riferibili, contestando al contempo che alcune fra le narrazioni dedotte dall Anz non
erano a lui riferibili; per altre ancora egli si era limitato a riportare fatti ormai notori rilevati
dalla stampa e da televisioni nazionali. Infine contestava nel merito le condotte illecite che
controparte gli imputava, avendo egli comunque esercitato diritti costituzionalmente
garantiti. Pertanto, chiedeva di ritenere e dichiarare infondate tutte le domande formulate
dallattore, dichiarandosi che egli aveva legittimamente esercitato il diritto di critica;
chiedeva infine vittoria di spese ed onorari da distrarre a favore dellavvocato Giacomo
Cirincione antistatario.
Data la complessit delle vicenda, il Tribunale adito, mutava il rito da sommario ad
ordinario, istruiva la causa, nominando anche un C.T.U. per meglio conoscere i fatti
dedotti dall Anz circa il Piano regionale per la qualit dellaria, ed emetteva le sentenza
7429/2015 oggi impugnata.
Tale Sentenza dichiara inaccoglibili le domande dellattore Anz Salvatore, ad
eccezione della prima relativa alla questione della conferenza di servizi convocata
da Egli stesso nella qualit di dirigente responsabile del servizio 3 del dipartimento
territorio e ambiente della regione siciliana. Di conseguenza, condannava il
convenuto Ciampolillo Giuseppe a risarcire lattore con il pagamento della somma
di .4.000,00, oltre interessi dalla data della pronuncia e sino al soddisfo, nonch al
pagamento di un terzo delle spese di lite quantificando tale esborso in ulteriori
.4.000,00, oltre spese generali, iva e cpa; infine disponeva la divisione in parti
uguali delle spese della espletata CTU attinente la questione del Piano Regionale di
coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente Piano, domanda per altro non accolta.
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MOTIVI DI APPELLO
I) Errata valutazione originaria del Giudice nel procedimento dellAIA
Dalla impugnata Sentenza si evince con chiarezza che lappellante Ciampolillo Giuseppe
stato condannato solo ed esclusivamente per le affermazioni relative al procedimento per
il rilascio dellautorizzazione alle emissioni in atmosfera allo stabilimento Italcementi di
Isola delle Femmine (PA) per luso del combustibile pet-coke .
Invero, alle pagine 8 e 9 della Sentenza si legge testualmente Ebbene, alla luce di quanto
precede (il Giudice si riferisce alla ricostruzione cronologica dei fatti da lui operata, n.d.r.)
agevole osservare che lo scritto esame pur inquadrandosi nellambito del diritto di critica o di
denuncia, appare il frutto di affermazioni apodittiche e scarsamente consapevoli della procedure
previste dalla legge e correttamente seguite dallattore. Sebbene, infatti, le espressioni adoperate da
Ciampolillo Giuseppe siano in s e per s considerate del tutto misurate e rappresentino oggettiva
espressione di mero dissenso, a ben vedere liter amministrativo dellamministrazione regionale
stato correttamente intrapreso e fondato peraltro su un prudenziale parere reso in via preventiva da parte
dellufficio legale della Regione Sicilia. Sicch, mentre invocare la tutela della salute pubblica appare del
tutto lecito, affermare che la Conferenza di Servizi si sia tradotto in un provvedimento illegittimo e che
essa sia stata una pura formalit, una vera e propria farsa, una circostanza non prevista dalla
legge volutamente sbrigativa appare unaccusa del tutto gratuita e priva di qualsivoglia
supporto motivazionale oggettivo. Ci, peraltro, trova conferma nella testimonianza resa in giudizio
dallAssessore Regionale Territorio e Ambiente dellepoca, Rossana Interlandi (escussa alludienza del
23.5.2013), che ha escluso di essere intervenuta nellambito di tale conferenza di servizi affermandone la
illegittimit.>>. Il Giudice ha dunque ritenuto sussistenti le doglianze dellattore sulla base
della ricostruzione cronologica delliter procedurale che ha interessato larco temporale dal
27/08/2004, data della presentazione dellistanza della ditta Italcementi, al 18/07/2008,
data del rilascio dellAIA (dellAutorizzazione Integrata Ambientale).
Per evidenziare lerrore in cui incorso il Giudice di primo grado, opportuno ricordare
che i fatti di causa riguardano liter amministrativo del rilascio dellAutorizzazione Integrata
Ambientale (AIA) ex D.lgs. 59/2005 (oggi D.lgs. 128/2010) da parte dellAssessorato
Regionale Territorio e Ambiente, allo stabilimento della ditta Italcementi di Isola delle
Femmine a seguito della domanda presentata nel 2004.
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31 gennaio 2007 era diretto dallodierno appellato Anz Salvatore, del Dipartimento
Territorio e Ambiente, ufficio deputato al rilascio delle autorizzazioni alle emissioni in
atmosfera.
dunque il provvedimento responsivo del 18 dicembre 2006 quello che ha ed aveva
tutti i requisiti per essere ritenuto ad ogni effetto di legge lavvio formale dell iter
amministrativo che avrebbe condotto alla concessione, o meno, dell A.I.A.. In
conseguenza di ci dopo quella data (18-12-2006), e certamente dopo quella di
convocazione della conferenza di servizi (31-01-2007), nessun altro procedimento relativo
ad autorizzazioni ambientali poteva essere avviato come stabilito al comma 14 dellart. 5
del citato Dlgs. n. 59 del 18/02/2005, che dispone il criterio assorbente secondo il quale
<< L'autorizzazione integrata ambientale sostituisce ad ogni effetto ogni altra autorizzazione, visto, nulla
osta o parere in materia ambientale >>: ovviamente anche quelle relative alle emissioni in
atmosfera, per le quali come detto- era competente l ufficio guidato da Anz.
La convocazione della conferenza di servizi, tra i cui invitati figurava anche il
Servizio 3, segnava lavvio formale delliter amministrativo per la concessione
dellAIA alla ditta Italcementi, con la conseguenza che dal 18/12/2006 e, a maggior
ragione dopo la Conferenza dei Servizi tenuta il 31/01/2007, nessun altro
procedimento relativo ad autorizzazioni ambientali, tra le quali, ovviamente, anche
le emissioni in atmosfera, poteva pi essere attivato al di fuori di quello iniziato.
Quindi, il Giudice di primo grado quando nella pag. 8 della Sentenza afferma che
veniva convocata una prima Conferenza di servizi in data 4.7.2007 riferendosi allallegato 3
prodotto dallattore alludienza del 28/12/2011, non considera che liter per il rilascio
dellAIA era stato gi avviato, con la prevista Conferenza convocata per il 31/01/2007;
anzi, se si vuole considerare quale provvedimento iniziale la sua stessa convocazione, tale
data risale al 18/12/2006.
Di conseguenza, Anz non poteva, sei mesi dopo, attivare in parallelo una nuova
procedura per il rilascio dellautorizzazione alle emissioni in atmosfera, poich
detta autorizzazione era ormai assorbita dalliter gi avviato dellAIA.
Il Giudice, non rilevando che il procedimento A.I.A. aveva gi avuto formale inizio,
equivocando le date ha erroneamente considerato come primo riferimento quella del
04/07/2007, cio la Conferenza dei Servizi per il Rilascio dell Autorizzazione alle
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Emissioni in Atmosfera convocata dal servizio 3 guidato da Anz, finendo cos per
ritenere corretta la procedura da lui attivata in parallelo ben 6 mesi dopo quella gi
convocata per il 31/01/2007 dal dirigente generale pro tempore del Dipartimento
Territorio e Ambiente Pietro Tolomeo. Come detto, per legge tale Concefernza non poteva
pi avere luogo perch la procedura per il rilascio dell A.I.A. assorbe ogni altra
autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia ambientale richiesti dalle disposizioni di
legge e dalle relative norme di attuazione. Dunque solo la prima delle due Conferenze
poteva esistere, non anche la seconda convocata da Anz.
In seguito alla domanda presentata dal Ciampolillo Giuseppe, nella sua qualit di
Presidente del Comitato Cittadino Isola Pulita di Isola delle Femmine, il responsabile del
procedimento A.I.A. del Servizio 2, arch. Gianfranco Cannova, con nota n. 7202 del
29/01/2007 (Vs. allegato 4 della comparsa di costituzione e risposta), ammetteva la partecipazione
del Comitato Cittadino Isola Pulita alla Conferenza dei Servizi del 31/01/2007.
Si teneva cos, in data 31/01/2007, la annunciata Conferenza dei Servizi, primo atto
istruttorio del procedimento A.I.A. il cui verbale riporta lo svolgimento dei lavori ed i
numerosi interventi dei partecipanti, tra i quali anche quello dell odierno appellante
Giuseppe Ciampolillo. Questi era, pertanto, parte attiva nel procedimento avviato, mentre,
al contrario, era assente, seppur regolarmente convocato, il dott. Anz, capo del servizio 3.
Da quanto sopra dedotto evidente che laffermazione in sentenza secondo cui lo
scritto del Ciampolillo il frutto di affermazioni apodittiche e scarsamente consapevoli della
procedure previste dalla legge e correttamente seguite dallattore del tutto incongrua ed errata
perch il Giudice non ha considerato che Ciampolillo essendo tra i partecipanti alla
Conferenza del 31/01/2007, era perfettamente a conoscenza delle procedure previste dalla
normativa vigente per il rilascio dellautorizzazione ed in pi partecipava allunica
Conferenza legittimante convocata, alla quale, invece, era assente proprio lAnz.
L appellante, dunque, nelle sue dichiarazioni che hanno mosso lira dell Anz non ha fatto
altro che esercitare -con i toni contenuti e moderati che lo stesso Giudice gli ha
riconosciuto- il suo diritto di critica nei confronti della procedura che lAnz aveva attivato
in parallelo all A.I.A convocando da se una Conferenza di Servizi ben 7 mesi dopo che si
era gi tenuta la prima Conferenza dei Servizi alla quale lo stesso Anz non aveva neppure
partecipato. Non poteva per ci che essere illegittima la Conferenza convocata dall Anz,
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(Vs. allegati 6 e 7 della comparsa di costituzione e risposta), e questo proprio andava dicendo nei
suoi blog Giuseppe Ciampolillo con la consapevolezza di chi ben conosce le procedure e sa
attenersi al ruolo che gli assegnato avendo gi lesperienza dellaltra Conferenza di Servizi,
quella legittimamente attivata.
Fare critiche e dare giudizi su chi non partecipando, se pur invitato, si pone fuori dalla
corretta logica del dialogo e del confronto, non aveva nulla apodittico: il riferimento ai fatti
sotto gli occhi di chiunque; non una verit che si pretenda di non dover dimostrare ma
una sequenza di fatti che parlano da soli.
Lerronea inversione delle responsabilit tra il sig. Ciampolillo e lAnz operata dal Giudice
appare cos oggettivamente provata e come tale deve essere motivo di censura.
II) Errata valutazione del Giudice sul parere dellUfficio Legislativo e Legale
Cadendo in equivoco sulle date differenti delle due Conferenze e sulla natura dei due
procedimenti non distinguendo la legittimit di quello che porta allAIA dalla non
legittimit di quello che dovrebbe portare allautorizzazione alle emissioni in atmosfera il
Giudice perviene allerrore di giustificare ancor di pi liter seguito dall Anz in quanto
esso sarebbe stato fondato peraltro su un prudenziale parere reso in via preventiva da parte dellufficio
legale della Regione Sicilia.
E qui il Giudice nuovamente manca di analizzare le date e la sequenza dei fatti che ruotano
attorno a tale parere. Sul punto, Egli non verific approfonditamente quanto sostenuto
negli atti difensivi da Anz.
Il parere di che trattasi, infatti, venne reso dopo -non prima- alcuni mesi dalla illegittima
conferenza voluta da Anz il 04/07/2007: precisamente il parere del 10 ottobre 2007.
Dunque esso non migliorava affatto la legittimit delloperazione condotta dall odierno
appellato. Quel parere giungeva addirittura dopo tre mesi dopo che si tenne l incontro del
4 luglio 2007. Cosa poteva esservi di fondamento prudenziale in un atto che neppure esisteva
quel 4 luglio ? E perch i giudizi di Ciampolillo avrebbero dovuto apparire azzardati a
fronte di quel parere che sarebbe giunto solo nel futuro ?
Gi dalla semplice lettura degli atti, si evidenzia che lAnz predispose la richiesta, a firma
del Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento Territorio e Ambiente, il 15 giugno
2007 ed essa viene inviata il 3 agosto 2007: cio 50 giorni dopo (Vs. allegato 9 della comparsa
di costituzione e risposta). Rispetto alla convocazione della Conferenza dei Servizi (Vs. allegato
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6 della comparsa di costituzione e risposta), tenutasi il 4 luglio 2007, la richiesta di parere viene
dunque inviata 30 giorni dopo il suo svolgimento (Vs. allegato 7 della comparsa di costituzione e
risposta). Questi sono i numeri che riguardano la richiesta di parere. Ma il ricevimento di
esso da parte dellUfficio Legislativo avviene il 10 ottobre 2007 (Vs. allegato 9 della comparsa
di costituzione e risposta), cio rispettivamente dopo 117 giorni che fu formalizzata la richiesta
del parere e dopo 98 giorni che fu tenuta la Conferenza voluta dall Anz.
Inoltre, il Giudice non ha tenuto conto che la richiesta, fatta da Anz allufficio Legale,
aveva attinenza alla possibilit di rilasciare le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera
nellambito delle procedure per il rilascio dellAIA genericamente definite in fase davvio
o nelle more che venga avviato liter istruttorio (Vs. allegato 9 della comparsa di costituzione e
risposta pag. 1 e 2) che costituisce una fattispecie del tutto differente rispetto al caso
dellA.I.A. per lItalcementi con iter gi avviato da mesi e conferenza dei servizi gi svoltasi.
LAnz, scorrettamente, non menzionava ed il Giudice purtroppo ha ancora mancato di
rilevare - il motivo specifico per il quale richiedeva il parere; cos facendo, pertanto, non
forniva allUfficio Legislativo e Legale le idonee informazioni sul relativo stato dellarte del
procedimento A.I.A. dellItalcementi.
Il richiamato art. 17, comma 1, del D.lgs. 59/05 (pag. 1, Allegato 7) veniva riportato monco
della parte finale nel caso in cui la relazione ed il progetto siano stati gi presentati alla data di
entrata in vigore del presente decreto la loro valutazione effettuata nellambito del procedimento integrato,
ovverosia quella che atteneva al caso specifico dellItalcementi e per la quale sarebbe stata
del tutto ultronea ed inutile la stessa richiesta del parere.
Lufficio Legislativo e Legale rendeva il parere lo si sottolinea nuovamente, il 10 ottobre
2007, non in via preventiva, ma dopo 98 giorni che lAnz aveva tenuto la conferenza dei
servizi parallela ed illegittima rispetto al procedimento A.I.A. sui casi di procedure AIA
in imprecisate fasi di avvio, esulanti, pertanto, da quello Italcementi.
Di conseguenza, a differenza di quanto motivato dal Giudice nella sentenza oggi
impugnata, loperato dellappellato non stato intrapreso e fondato su alcun
prudenziale e preventivo parere dellUfficio Legislativo e Legale, n il medesimo
parere stato correttamente formulato riguardo al caso in oggetto, avendo omesso lAnz
di riferire allOrgano di consultazione lo stato reale dei procedimenti in corso.
III) Errata valutazione del Giudice sulla Conferenza dei Servizi del 4 luglio 2007.
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La Conferenza dei Servizi che si svolse il 4 luglio 2007 non solo parte di un procedimento
palesemente illegittimo, in quanto parallelo a quello dellAIA gi iniziato da alcuni mesi (e
al quale gi comunque partecipava anche il Servizio 3 diretto dallAnz per il parere sulle
emissioni in atmosfera), ma presenta modalit di svolgimento che, alla semplice lettura del
verbale, risultano a dir poco incomprensibili ed anomale.
Listituto della Conferenza dei servizi dettagliatamente definito al Capo IV, artt. 14-14
quinquies, della L. 241/90 e succ..mod., in cui se ne dispiegano compiti, caratteristiche,
tipologia di svolgimento e finalit.
Ebbene, la conferenza dei servizi del 4 luglio 2007 non risponde ad alcuno dei
crismi previsti dalla Legge.
Infatti, non risultano invitati inspiegabilmente n lEnte territoriale di controllo
amministrativo (la Provincia di Palermo), n lorgano tecnico (lARPA); la CPTA
(Commissione Provinciale per la Tutela dellAmbiente di Palermo) assente, mentre sono
presenti soltanto alcuni componenti del Servizio 3, tra cui lAnz. Sono anche presenti
alcuni rappresentanti dellItalcementi ed il consulente del Comune di Isola delle Femmine;
Il verbale nulla dice riguardo alla richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera
avanzata dallItalcementi. Non fa riferimento alla data dellistanza, n alla tipologia
impiantistica interessata, n ad alcuna documentazione tecnica ed amministrativa.
Nessun componente del Servizio 3 prende la parola per introdurre loggetto della
conferenza e nessuno fa cenno o menzione su chi sia il responsabile unico del
procedimento. Nessun rappresentante dellItalcementi fa parola o illustra loggetto ed i
motivi dellistanza che lo stesso gruppo industriale aveva presentato.
Lunico ad intervenire il consulente del Comune, il quale esprime perplessit sulla
Conferenza in quanto ricorda in corso la procedura dellA.I.A., ed il verbale si chiude
senza altri interventi e senza alcuna conclusione e determinazione.
Cos, come ci si pu rendere conto semplicemente leggendo il verbale del 04 luglio 2007
(Vs. allegato 7 della comparsa di costituzione e risposta), si trattato di una riunione dallo
svolgimento anomalo ed enigmatico che non pu essere, certamente, definita conferenza di
servizi per lassenza di contenuti.
Il verbale descrive sette persone sedute ad un tavolo di discussione ma, nei 45 minuti della
seduta, una sola di esse parla e stando alle poche righe verbalizzate - presumibilmente
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per non pi di qualche minuto. Poi segue solo il silenzio e la riunione cessa, senza alcun
prosecuzione, nella medesima anormalit nella quale era iniziata. Avranno parlato daltro o
se ne staranno stati in silenzio, poco importa! Limpressione che si ricava quella di una
cronaca surreale, di un contesto il cui unico dato certo lassenza di una sia pur minima
realizzazione dello scopo oggettivo per cui la legge richiede la convocazione di conferenze,
manifestandosi quale punto di contatto fra correttezza e buon andamento amministrativo.
Oltre alla pura e semplice constatazione delle anomalie fattuali di per s, al Giudice sarebbe
bastato una presa visione comparativa tra il verbale di questa presunta conferenza e
qualcuno di quelli delle conferenze del procedimento dellA.I.A. (Allegato 4), da cui
avrebbe potuto evincere ictu oculi lassoluta irregolarit di svolgimento della prima e il
corretto andamento delle altre.
Ad ulteriore conforto della veridicit e della correttezza delle critiche e dei timori
manifestati da Ciampolillo va, altres, evidenziato che appena qualche giorno dopo, l11
luglio (Vs. allegato 8 della comparsa di costituzione e risposta), il Sindaco del Comune di Isola
delle Femmine, rivolgendosi al Servizio 3, cio allAnz, - circostanza anche questa elusa
erroneamente nelle valutazioni del Giudice lamentava la genericit delloggetto della
conferenza, evidenziando anche che il consulente del Comune, fra i presenti allincontro,
non era titolato comunque a rilasciare alcun parere: avvertiva il Sindaco, che il Comune si
sarebbe espresso solo in ambito del procedimento dellAIA e chiedeva lumi sugli eventuali
effetti prodotti dalla riunione del 4 luglio.
In pratica, le affermazioni del Sindaco combaciavano sostanzialmente con quelle di
Ciampolillo.
A fronte di un quadro probatorio documentale di cos immediata lettura, il Giudice ha
erroneamente trasformato le critiche del tutto consone e veritiere di Ciampolillo in accuse
gratuite e prive di qualsivoglia supporto motivazionale.
Da quanto sopra espresso evidente che Anz ha attivato un procedimento irregolare e
non previsto dalla legge, tradottosi in una riunione di pura formalit, per nulla inquadrabile
in una conferenza di servizi, il cui oggettivo svolgimento non pu che rimandare, proprio
per semantica, al termine farsa come quello ad essa pi appropriato.
Tale termine appartiene ancora al diritto di critica che espressione primaria di un diritto
costituzionalmente garantito, superiore e prevalente anche alla tutela della reputazione,
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diritto della personalit tutelato nel codice civile e nel codice penale, ma non elevato al
rango di diritto costituzionalmente garantito.
IV) Errata valutazione del Giudice sulle dichiarazioni del teste Rossana Interlandi,
gi assessore regionale, a proposito della Conferenza dei servizi
Secondo il Giudice, le censure dell Anz al sig. Ciampolillo sarebbero avvalorate dalle
dichiarazioni del teste Rossana Interlandi, allepoca assessore regionale da cui dipendeva
Anz, la quale ha escluso di essere intervenuta nella Conferenza dei servizi del 4 luglio per
affermarne la illegittimit.
Orbene, lassessore Interlandi incorre in una serie di contraddizioni ed errori, primo tra
tutti la cronologia degli avvenimenti, ed il Giudice ha poi fatto suoi i ricordi, per altro
confusi ed imprecisi, di lei. Anche in questa occasione il giudice aveva a disposizione
documenti certi ed incontrovertibili agli atti di causa con cui poter misurare la veridicit
delle dichiarazioni della teste, ma, in modo assai acritico, le ha invece accettate come
veritiere e vi ha fondato il suo convincimento accrescendo gli errori della sentenza
impugnata.
Dalla semplice ricostruzione documentale, il Giudice avrebbe constatato che lassessore
Interlandi in realt non intervenne alla Conferenza del 04 luglio 2007 ma a quella
convocata dallAnz per il pomeriggio del 17 ottobre 2007, dalle ore 15 alle ore 16 (Vs.
allegato 10 della comparsa di costituzione e risposta), e la interrompe sul nascere, tanto che non
viene redatto neppure il verbale.
Gli avvenimenti, che lassessore elude nella sua testimonianza e che ne azzerano
lattendibilit, sono riportati in dettaglio in alcuni articoli degli Organi di stampa, sia
cartacei che televisivi, (Allegati 11 e 12) dellindomani 18 ottobre e da foto (Allegato 13)
diffuse dai giovani del movimento politico MPA (lo stesso dellassessore) di Isola delle
Femmine, anchessi intervenuti presso lAssessorato per manifestare contro la illegittima
convocazione dell Anz .
Non avendo preso in considerazione quegli atti di notevole rilevanza probatoria, il Giudice
si limitato ad una lettura imprecisa degli avvenimenti da cui ha tratto valutazioni e
conclusioni manifestamente errate, illogiche e contraddittorie nei confronti del sig.
Ciampolillo, che, pertanto, meritano di essere riformate.
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Il Giudice avrebbe dovuto seguire bene i fili delle due conferenze di servizio parallele: la
prima, convocata dal Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento Territorio e
Ambiente ing. Pietro Tolomeo; quella successiva convocata dall Anz con lo scopo di
sostituirsi, illegittimamente, alla prima.
Corre proprio sul filo della seconda la conferenza dei servizi del 17 ottobre 2007, interrotta
(rectius, impedita perch mai formalmente neppure iniziata) dallassessore Interlandi. Tale
conferenza, come gi si evidenziato, ha rappresentato lultimo tentativo, abortito sul
nascere, dellAnz di proseguire liter illegittimo, parallelo a quello dellAIA, che aveva
avviato scorrettamente con la conferenza del 4 luglio 2007.
Dopo quel 17 ottobre, lAnz rinuncia al suo tentativo di mantenere in vita un percorso di
conferenze di servizi parallelo: quello del servizio due e del servizio tre; anzi torna ad
essere presente alle sedute che erano prosecuzione
convocata dal Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento Territorio e Ambiente
Pietro Tolomeo. Infatti presente alla conferenza di servizio del 21 novembre 2007, del 31
gennaio 2008 e del 20 febbraio 2008 (vedasi nuovi allegati 17, 18 e 19 agli atti di causa),
per assolvere ai compiti previsti dallautorizzazione unica, comprendente anche le
prescrizioni relative alle emissioni in atmosfera, cio quelle stesse finalit che
arbitrariamente aveva tentato di perseguire nel procedimento separato. Tuttavia si guarda
bene, nel corso di queste tre sedute, dallavvertire che, come dirigente del Servizio Tre,
aveva attivato una procedura parallela avendo gi svolto la conferenza del 4 luglio e di
avere promosso quella, poi abortita, del 17 ottobre 2007; n, tantomeno rifer di avere
chiesto il parere allUfficio Legislativo e Legale al fine di premunirsi di un parere-sostegno
da utilizzare alloccorrenza. Sarebbe stato suo dovere per lealt e trasparenza
amministrativa, dare tali comunicazioni; ma non lo fece.
Una tale ricostruzione degli eventi in successione e delle date di essi era a disposizione del
Giudice primae curae, sia attraverso le memorie difensive, sia attraverso la corposa
produzione documentale allegata agli atti fra cui figura anche un supporto informatico
audiovisivo che riporta interviste (anche a Salvatore Anz) di varie emittenti televisive.
Ma nella ricostruzione del Giudice non c traccia dei 7 mesi che vanno dal 4 luglio 2007 al
20 febbraio 2008 (ultima seduta della Conferenza di servizi legittimamente convocata dall
ing. Pietro Tolomeo) e questa lacuna, essendo venuti meno il filo logico ed il corretto
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inquadramento dei fatti, ha costituito una delle carenze istruttorie pi rilevanti della
sentenza, tanto da condizionarne e viziarne pesantemente le conclusioni a danno dell
odierno appellante. Le affermazioni critiche di questultimo, infatti, ben lungi dal poter
essere definite apodittiche, in realt erano e sono risultate invece del tutto appropriate
oltre che fondate sulla conoscenza delle procedure e su atti dufficio incontrovertibili.
Il Giudice bypassa quegli avvenimenti, salta alla nota dell8 maggio 2008 (Allegato 12), con
cui lAnz e la dott.ssa Gentile comunicano allItalcementi limpossibilit del rilascio
dellautorizzazione alle emissioni in atmosfera dato che il procedimento AIA era giunto al
termine, ed inspiegabilmente non rileva alcuna delle evidentissime incongruenze e
contraddizioni che lo avrebbero dovuto subito allertare e stimolarne lattenzione.
Il Giudice omette di considerare che:
1) la richiesta dellItalcementi per lautorizzazione alle emissioni in atmosfera per luso del
pet-coke datata 16 ottobre 2007, ma lAnz aveva convocato e tenuto la conferenza dei
servizi delliter parallelo il 4 luglio 2007, cio 3 mesi e mezzo prima, senza che nella
convocazione e nel verbale della riunione si facesse menzione di una specifica richiesta
(ossia, data ed oggetto) della Ditta. Pertanto, lAnz aveva attivato non solo un iter
parallelo a quello dellA.I.A. convocata dal Direttore Generale gi in corso, ma addirittura
prima di avere ricevuto la richiesta formale dellItalcementi;
2) il 16 ottobre 2007, oltre ad essere la data di presentazione della richiesta della
Italcementi,
convocata dallAnz per il 17 ottobre 2007 (quella interrotta rectius impeditadallassessore Interlandi), che per era stata convocata addirittura l 11 ottobre 2007,
dunque 4 giorni prima che l Italcementi si attivasse. Infatti, la nota di convocazione a firma
del dirigente, Salvatore Anz, reca la data dell 11 ottobre 2007 e conferma ancor di pi che
lAnz, in modo simile a quanto riportato al punto precedente, risulta aver indetto
inspiegabilmente la conferenza prima ancora che lItalcementi presentasse la propria
richiesta;
3) il contenuto della nota dell 8 maggio 2008 a firma dello stesso Anz (la nota di codesta
azienda ancorch perfettamente legittima presuppone che lufficio dia seguito ad un iter istruttorio che
costituisce una inutile duplicazione di quanto gi fatto nellambito delle procedure seguite per il rilascio
dellAutorizzazione Integrata Ambientale), esplicativo dell infondatezza delle accuse
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dellAnz contro lodierno appellante, ingiustamente accusato di aver rivolto verso di lui
frasi del tutto prive di riscontri oggettivi tendenti solo ed unicamente a screditarlo: anche
se a distanza di parecchi mesi lAnz costretto ad ammettere che la richiesta
dellItalcementi era priva dei presupposti di legge, essendo liter dellA.I.A. in corso, ed a
sconfessare il suo stesso operato affermando che ogni altro iter istruttorio costituiva una
inutile duplicazione di quello dellA.I.A. LAnz non le cita, ma per logica ed ovviet dei
fatti, l altro iter istruttorio sono proprio le conferenze dei servizi del 4 luglio e del 17
ottobre del 2007 che costituiscono << una inutile duplicazione >> : inutile ma anche
illegittima duplicazione, arenatasi nel nulla amministrativo.
Tutto ci quanto, e con parole analoghe, proprio quanto scrisse lodierno appellante,
per questo condannato nella sentenza di primo grado. E colpisce che proprio il Giudice
che lo condanna abbia tuttavia riconosciuto che <<.... le espressioni adoperate da Ciampolillo
Giuseppe, in s e per s considerate, sono del tutto misurate e rappresentino oggettiva espressione
di mero dissenso nellambito del diritto di critica o di denuncia>>.
Questo tardivo riconoscimento, unito allattenta ricostruzione di date ed eventi come sopra
messo in evidenza, avrebbe dovuto condurre il Giudice al totale rigetto delle domande di
Anz, poich, se vero che oggetto diretto dellazione civile non fu la sequenza delle
conferenze di servizio propedeutiche allA.I.A., pur vero che, constatando la verit
oggettiva dei fatti narrati dal Ciampolillo che non erano frutto di affermazioni
apodittiche- egli non avrebbe potuto essere riconosciuto come autore del danno alla
reputazione e allimmagine dell Anz.
Le affermazioni del sig. Ciampolillo, ossia che lunico iter legittimo era quello dellAIA e
che il procedimento parallelo attivato dallAnz non aveva i presupposti di legge, trovano
piena conferma nelle stesse ammissioni del suo accusatore e rendono prive di ogni ragione
dessere le conclusioni della sentenza a suo sfavore.
Invece, avendo inspiegabilmente ignorato il cumulo di contraddizioni e di incongruenze
che hanno costellato il comportamento dellAnz, il Giudice ha accolto la del danno
prodotto dal Ciampolillo per i fatti narrati e pubblicati, a nome del Comitato Isola Pulita,
su due siti Internet, <<in cui Anz Salvatore veniva dipinto come autore di conferenze di
servizi illegittime e superficiali, con grave danno per la collettivit, in relazione alla c.d.
vicenda Italcementi;>> (pag. 2 della sentenza).
- 15 -
sui
seguenti punti:
Ponendosi tali dubbi e dandosi le conseguenti risposte, guardando alla sequenza delle date
e degli avvenimenti, il Giudice avrebbe senzaltro concluso che le pubblicazioni, di
cui agli allegati 1 e 2 dellattore su cui questi fonda le sue accuse, non sono
diffamatorie e pertanto nessun risarcimento gli dovuto dallappellante Ciampolillo
Giuseppe.
V) IMPUGNAZIONE della decisione riguardo alle Spese del Giudizio.
Quanto sopra premesso, deve condurre codesta Corte alla riforma della sentenza
impugnata anche a riguardo delle spese del giudizio liquidate a favore di Anz Salvatore.
- 16 -
Il Giudice primae curae ha stabilito che << stante laccoglimento assai ridotto delle domande
formulate devono essere compensate nella misura di 2/3. La restante parte, liquidata in 75,00 per
spese ed in 4.000,00 per compensi professionali, oltre accessori, segue la soccombenza. Per le medesime
ragioni, le spese di espletamento della consulenza tecnica d'ufficio sono poste a carico delle parti in misura
paritaria>>.
Tale condanna appare per ingiusta sotto vari profili il primo dei quali quello
dellopportunit che cos pu essere riassunto:
l attore in primo grado ha convenuto Ciampolillo Giuseppe per pi fatti costituenti
in sede civile veri e propri capi di accusa in quanto ritenuti diffamatori della sua
reputazione e tali fatti sono attinenti ad episodi differenti e indipendenti fra di loro,
tali che, giudicati separatamente, il Giudice ha ritenuto accoglibile solo il primo di
essi, respingendo espressamente gli altri 3 episodi (precisamente quello relativo
allaccusa di avere, attraverso il Piano regionale di coordinamento per la tutela della
qualit dellaria ambiente, realizzato una vera e propria truffa ai danni della collettivit,
copiandolo dallomologo piano della Regione Veneto; quello relativo allaccusa di avere
diffamato lattore pubblicando una lettera dello studio legale Canto nella quale lo si
accusava di aver insabbiato le iniziative del dottor Genchi suo predecessore nella
medesima carica regionale- e di avere posto in secondo piano le iniziative necessarie alla
tutela dellambiente di Isola delle Femmine; infine quello relativo allaccusa di aver
pubblicato dichiarazioni del dottor Genchi e del Comitato cittadino Isola Pulita nelle
quali venivano ribadite espressioni di dileggio in merito alla redazione del Piano
regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente con conseguente
danno proprio dellamministrazione regionale indicata come origine di illiceit
amministrative, di falso, di sperpero di denaro pubblico e di truffa, ed ignominia riflessa
sul dirigente del servizio due dell assessorato Territorio e ambiente, dr. Salvatore Anz,
che quegli atti aveva firmato).
vero per che il convenuto Giuseppe Ciampolillo ha dovuto spiegare ampie difese in
merito ad ognuno dei quattro capi di accusa riuscendo a convincere il Giudice circa
linfondatezza di tre di essi. Tale attivit di difesa ha avuto un rilevante costo economico
che il convenuto in primo grado ha dovuto sostenere per lo studio della controversia
separato per ognuno di essi, per la ricerca dei documenti, per la redazione degli atti
- 17 -
difensivi, anche essi separati per ognuno di essi. Per laccusa di diffamazione respinta pure
dal Giudice- relativa alla vicenda del Piano regionale di coordinamento per la tutela della
qualit dellaria ambiente, il convenuto Ciampolillo dovette pure avvalersi di un proprio
consulente di parte durante le operazioni condotte dal C.T.U. affrontando altre spese.
Or bene, le spese sostenute dal Ciampolillo per le accuse rivoltegli da Anz nei differenti
capi e dichiarate in sentenza infondate superano di gran lunga le spese sostenute dall Anz
per le attivit difensive relative all unico capo di accusa in cui egli risultato vincitore. Il
rapporto dunque di tre ad uno, sulla base dei quattro capi di accusa che costituiscono le
domanda di condanna formulate da Anz.
Se Anz Salvatore si fosse deciso a promuovere una causa per ognuna delle sue domande, o
se avesse agito verso convenuti diversi, avrebbe ottenuto 3 sentenze sfavorevoli ed una sola
favorevole e laccollo totale delle spese della C.T.U.
Il Giudice primae curae pertanto, esaminando le domande delle parti per la condanna
alle spese del giudizio, avrebbe dovuto liquidarle secondo il suddetto rapporto di 3 ad 1 a
favore del convenuto Giuseppe Ciampolillo, anzich dellattore Anz Salvatore sebbene lo
riconoscesse meritevole del risarcimento del danno alla sua persona relativamente a quella
delle sue domande che trovava accoglimento.
Le spese del giudizio dovevano seguire la soccombenza anche sotto il profilo che a
soccombere su tre delle sue domande era proprio Anz Salvatore.
In alternativa avrebbe potuto anche decidere la compensazione delle spese, giammai la
condanna alle spese del giudizio a carico del convenuto che comunque risultava vincente su
tre domande delle quattro formulate dallattore; e giammai la condanna ad delle spese di
quella consulenza tecnica di ufficio disposta relativamente ad una domanda in cui l Anz
stato totalmente sconfessato dalla sua accusa di attivit denigratorie e diffamatorie.
Si deve infine rilevare che lingiustizia della condanna alle spese del giudizio si estende
anche alla misura di quanto disposto: quei 4000,00 euro per compensi professionali, oltre
rimborso spese generali nella misura del 15%, IVA e CPA come per legge, che nei motivi
della decisione sono il risultato del calcolo di una parziale compensazione delle spese
processuali di entrambe le parti. Se 4000 pari ad 1/3, lintero dunque 12000,00.
Va osservato per che lattore in calce allatto introduttivo ex art. 702 cpc dichiar di aver
versato in data 21 luglio 2011 il contributo unificato di 225,00 -ridotto dunque del 50%
rispetto alla cognizione con rito ordinario- collocando per ci la causa fra quelle con valore
- 18 -
810,00;
fase
1.204,00;
fase
decisionale 1.384,00).
La misura della condanna, dopo la parziale compensazione voluta dal Giudice, non fa per
ci corrispondere i dati tabellari sopra evidenziati: se il totale fosse di 7254,00 (compenso
medio tabellare) 1/3 equivarrebbe ad 2418,00; se il totale fosse 3972,00 (compenso
minimo tabellare) 1/3 equivarrebbe ad 1324,00.
Sul punto della condanna alle spese del giudizio, pertanto, la sentenza parimenti da
riformare anche sul quantum.
DICHIARAZIONE DI VALORE:
Si dichiara che il valore della causa di .8.000,00. E PERTANTO viene corrisposto il contributo di 355,50 ( Valore superiore a 5.200,00 e fino a 26.000,00)
Avv. Giacomo Cirincione
________________
DOCUMENTI CHE SI PRODUCONO
Si produce la sotto elencata documentazione precisando che non stata possibile produrla
in primo grado in quanto successiva allo stesso e comunque essa non costituisce nuova
prova del giudizio ma esplicazione mediante nuovi atti delle motivazioni delle difese gi
spiegate a favore del convenuto in primo grado. :
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18-12-2006
31-01-2007
01-09-2007
4
5
10-10-2007
11-10-2007
16-10-2007
18-10-2007
21-11-2007
31-01-2008
10
20-02-2008
11
19-03-2008
________________________
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L' appellante CIAMPOLILLO GIUSEPPE chiede sospendersi gli effetti della sentenza
impugnata, n. 7429/2015, del Tribunale di Palermo Sezione 1 Civile a firma del
Dr. Giulio Corsini, pubblicata in data 18/12/2015 e non notificata. poich sussistono i
motivi attinenti al fumus boni iuris, cos come illustrato in Atto di citazione per l'
appello alla medesima sentenza, ed al periculum in mora.
Infatti lappellante subirebbe un grave danno in ragione della provvisoria esecuzione della
sentenza appellata, sotto un profilo oggettivo perch, secondo le motivazioni della
sentenza, egli appare condannato ad una somma superiore a quella che lo stesso Giudice
avrebbe avuto intenzione di liquidare (<< stante laccoglimento assai ridotto delle domande
formulate devono essere compensate nella misura di 2/3. La restante parte, liquidata in 75,00 per
spese ed in 4.000,00 per compensi professionali, oltre accessori, segue la soccombenza. Per le medesime
ragioni, le spese di espletamento della consulenza tecnica d'ufficio sono poste a carico delle parti in misura
paritaria>>, dispositivo sentenza impugnata).
Infatti si pu evincere che lattore, come dichiarato in calce allatto introduttivo ex art.
702 cpc, ha versato il 21 luglio 2011 il contributo unificato di 225,00 -ridotto dunque
del 50% rispetto alla cognizione con rito ordinario- collocando per ci la causa fra
quelle con valore indeterminato assimilate allo scaglione superiore ad Euro 26000,00 e
fino ad 52000,00 secondo la tabella allora vigente. Per tale scaglione, gli artt. da 1 a
11 del D.M. 55/2014 (Tariffe forensi, liquidazione giudiziale compenso avvocati in
ambito civile) conducono ad un compenso medio tabellare, ex art. 4, comma 5, di
complessivi 7254,00 (studio della controversia 1.620,00; fase introduttiva del
giudizio 1.147,00; fase istruttoria e/o di trattazione 1.720,00; fase decisionale
2.767,00). Il compenso medio tabellare quello cui avrebbe potuto far riferimento il
Giudice primae curae, stante che il contenuto della sentenza per il rigetto di tre
domande su quattro dellattore non farebbe pensare allapplicazione del compenso
massimo tabellare. Semmai, proprio per essere riuscito vincitore solo su 1 domanda
delle quattro formulate, si sarebbe potuto pensare che il Giudice avesse voluto
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introduttiva del giudizio 574,00; fase istruttoria e/o di trattazione 1204,00; fase
decisionale 1.384,00). In ogni caso la misura riconosciuta in sentenza, 4'000,00, pari
ad 1/3 dell intero secondo la motivazione della sentenza (lintero essendo, dunque,
12'000,00), appare difforme rispetto al calcolo cui rimanda la stessa decisione.
La misura della condanna, dopo la parziale compensazione voluta dal Giudice, non fa
per ci corrispondere i dati tabellari sopra evidenziati: se il totale fosse di 7254,00
(compenso medio tabellare) 1/3 equivarrebbe ad 2418,00; se il totale fosse 3972,00
(compenso minimo tabellare) 1/3 equivarrebbe ad 1324,00.
Vi poi laspetto eminentemente soggettivo del periculum in mora cui soggiacerebbe
lappellante costituito dal grave sacrificio personale che egli, pensionato minimo (come da
allegata documentazione fiscale, doc. 20),
ricadendo tale sacrificio anche sul coniuge e sul figlio, ancora non provvisto di un reddito
suo sicuro e continuativo, per la diminuzione nel reddito familiare di non meno di
10000,00 nel presente anno.
Ed ancora rientra nel periculum in mora il rischio dellappellante di agevolmente poter
ripetere ci che andrebbe a pagare poich il dr. Anz Salvatore risulta pure impegnato in
altri procedimenti civili e penali che se si concludessero (come alcuni si sono gi conclusi)
con esito sfavorevole per lui lo costringerebbero con ogni probabilit a notevole spese di
giudizio e di risarcimento verso le sue controparti. Il sig. Ciampolillo potrebbe dunque
subire il rischio di una possibile mancanza di liquidit del sig. Anz Salvatore con un
conseguente ingiusto
ritardo nel futuro recupero delle somme che egli oggi andrebbe a
- 24 -
RELATA DI NOTIFICA
Ad istanza di CIAMPOLILLO GIUSEPPE, Io sottoscritto ufficiale giudiziario addetto all' Ufficio
U.N.E.P. della Corte di Appello di Palermo, ho notificato e dato copia del presente atto a:
- 25 -
u
ORrernta
TRIBUNALE CIVILE PALERMO
RICORSO EX ART. 702.BIS C.P.C.
Peril Dott. SalvatoreAnz,natoa Patti(ME) il2l aprile1955e residentein
Palermo,via Umbria n.6, C.F. NZA SVT 55D21 G3778, rappresentato
e
difesoper procuraa marginedel presenteatto dall'Aw. SalvatoreFerrara
(c.F. FRRSVT67L|8G273A),congiuntamente
e disgiuntamente
con l'Aw.
Giuseppeugo Abbate (c.F. BBTGPP83R01G273Q)
del Foro di palermo,e
agli effetti del presenteprocedimentodomiciliatoin Palermo,Via Goethe,n. I
pressolo studiodel primo,
CONTRO
GiuseppeCiampolillo,natoa Candela(FG) il 22 giugnol94Ge residentead
IsoladelleFemmine(PA), in via Sciascian. 13,C.F.CMpGpp46H22B584K:
IN FATTO
Il Dott. SalvatoreAnz,nella qualitdi responsabile
del Servizio3 "Tutela
dell'inquinamentoatmosferico" del Dipartimento regionale Territorio e
Ambiente della Regione Siciliana, veniva coinvolto in una campagna
denigratoriacondotta attraverso alcuni siti intemet nei quali venivano
pubblicati- e sono ad oggi ancoravisibili - una serie di articoli tuui
riconducibilial Sig. GiuseppeCiampolillo - coordinatoredel "Comitato
cittadinoIsolaPulita"aderente
alla sezionedi Palermodi Legambiente.
Attraversoi predettiarticoli veniva orchestrata,
nei confronti dell'Ufficio
Delego a rappresentarmi
e difendermi in ogni
fase, stato e grado del
giudizio compresa la
fase
dell'esecuzione
I'Aw.
Salvatore
Fefraraocongiuntamente
e disgiuntamente con
I'Aw. Giuseppe Ugo
Abbate. Conferisco loro
ogni e pi ampia facolt
di
legge
in
essa
compresa quella
di
sottoscrivere
afi|
transigere, conciliare,
chiamare in causa terzi,
anche per
garanzia
impropria.
Eleggo
domicilio
presso lo studio del
primo sito in palermo,
via Goethen. l.
Autorizzo il trattamento
dei dati ai sensi del dlgs
196/2003e s.m.i.
tt1
A"
U^ffi.*u
Con
articolo
apparso
alla
pagina
lrttp:i/comitatoisolapulita.blog.kataweb.itl2007l10113/isola-delle-femmine>
i
italcernenti-il-progetto-che-non-ce/
IALLEGATO N. 1l sul sito intestatoa
"ComitatoIsolaPulita-sezione
di PalermoLegambiente",
venivapubblicato
un dossierrelativoalla praticaItalcementidi IsoladelleFemminee veniva
riportatauna lettera,scritta dallo stessoCiampolillo aventead oggetto:
"Richesta ntervento a tutela della salute pubblica". rn essa veniva
1.
/)
U-.,-;
L. -
Con
articolo
apparso
alla
pagina
http://pinociampolillorblogspot.com/2007/10/isola:delle.fernmine-ilproeetto-che-non.html
[ALLEGATO N. 2l sul sito web intestatoallo stesso
Ciampolillo veniva riportato il contenutodel precedentearticolo e della
precedentelettera apertacon la quale i fatti e le accusenei confronti del
dottor Anz venivano portati a conoscenzaall'Assessoreregionale al
Territorioe Ambiente,al Dott. Tolomeoed all'ARTA ResioneSiciliana.
c)
Con
articolo
apparso
alla
pagina
http://isoladellefemminedaliberare.blogspot.com/200711
l/italcementi-diisola-delle-femmine-laia.html
IALLEGATO N. 3l su sito intestatoallo
stessoCiampolillo, il Doff. Anz veniva presentatocome un soggetto
coinvoltoin <gravl-ful&>ed in <<vicende
oscure>che assumono,finanche,i
contornidi <<una
vera e propria tr4tfa>. Facendo,in particolare,riferimento
l "PianoRegionaledi coordinamento
per la tutela della qualit dell'aria
ambiente'',
redattodall'Ufficio del Dott. Anz,1'autore
dell'articoloparlava
di una "Me.gglrqffu'oche
si rivelata un <<indecoroso
e letterale copiato
dell'orytologo
Piano della RegioneVenetod alcuni ann addietro,con in pi
vqrie aggravanti,un cumulodi ridicolaggini e probabili potesidi truffa>>.ln
2
inapplicable,
organizzato
ai
danni
http://ciampolillopinoisoladellefernmine.blogspot.
com/2007/1I /il-comitatociuadino-chiede-alla.htmlIALLEGATO N. 4l veniva pubblicatauna lettera
dello Studio Legale Canto nella quale,((suincarico del Comitato Isola Pulita
Legambiente>, si contestava espressamente aI Dott. Anz <<di aver
insabbiato Ie iniziative del Dottor. Genchi>>, <<daver posto in secondo
piano, con lo scory probablmente in seguto di gnorarle, tutte quelle
iniziative necessariealla tutela dell'ambente d Isola delle Femmine>>,di
aver indetto delle conferenzedi servizi illecite <<alloscopo di emettereun
prowedimenta, in
Con
articolo
pubblicato
alla
pagina
http:i/ciarnpolillopinoisoladellefemmine.blo
gspot.
com/2007/I 2/assessoratoterritorio-ambiente-regione.html
[ALLEGATO N.51, su sito sempre
intestatoallo stessoCiampolillo,venivanoriportatealcunedichiaruzionidel
Dott. Genchie del ComitatoCittadinoIsola Pulitanelle quali si purtuuuii
una <<reazione
delirante del responsabile del taglia e incolla siculo-veneto.
Anz, che ha partorto I'ennesimo rozzo, volgare turpiloquio-sproloq!o>>.
Nell'articolo, oltre a far riferimento ad un <<indecorosoe letterale copato
dell'omologo Piano della Regone Veneto di alcuni anni addietro>>,si
insinuava nel lettore f idea di una <<celerita dir poco sospetta>>
con la quale
1o stesso Piano era stato partorito, si definiva 1o stesso <<uncumulo di
rdicolagsni> e si paventavano<<potesi
di truffa>>a carico dei suoi redattori.
A supporto di tale accusa I'Autore inseriva, altres, ulteriori coloriture,
parlando di un <<operatodisdicevole ed aprofessionale dei redattori>>e
definendo gli stessi come un <<manpolodi sconsiderat e sproweduti>>i
quali hanno sperperato fondi pubblici per pagare un <<P*i.qnp__futulle__e
inapplicabile, organzzato a danni dell'Amministrazione,dell'ambiente e
dei cittadini, dai possibili risvolti truffaldini> e che hanno gettato <<gave_
discredito dell'immagine stituzionaledell'AmministrazoneResonale>>.
In
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tr ***:k
teserc
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senza
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dei cittadini.
In essi il Dott. Atrzr veniva apertamenteed esplicitamente accusato di
ammlnl
e veruva
suo
rcnt
i all'all'
Vdelm
to
(Xm
ed
sancito
il
diritto/dovere
dell'azienda
di
prowedere
con un
Illecito
aquiliano.
Alla luce di quanto detto di tutta eviderua che le suddette dichiarazioni
erano del tutto gratuite ed infondate ed integrano, altres, gli esemi del reato
di diffamazione ai sensi dell'art.595 c.p. sia per la presenzadell'elemento
oggettivo che di quello soggettivo.Gli articoli per cui causa presentano,
infatti, gli elementi strutturali del reato di diffamazione on line e/o comunque
delf illecito aquiliano.
Quantoall'elemento oggettivo del reatonessundubbio pu porsi in ordine
alla evidentelesivit delle affermazioru dell'autore dei"pezzi" con riferimento
alla lesione della reputazione del ricorrente. Ed infatti in essi non ci si
limitati a rilevare i refusi di stampa del Piano ma si dafa alla vicenda
untenfasi sensazonalisticafino a conferire alla stessauna connotazione
criminosa del tutto inesistente.
inapplicabile,
organizzato ai
danni
dell'Amministrazione,
t
altri
ile dei
Anzitutto,
. Lo stesso,contrariamentea quanto
''';ir,
alcuni
N puo giovareal convenuto[a circostanzachegli articoli contenessero
refusi di
frammenti di verit consistentinell'effettiva esistenzadi alcuni
di
stampa. L'enfatzzazionesproporzionatadei refusi, unita all'omissione
di uno
circostanze fondamentali, quale la presenzaalf interno del Piano
studio dettagtiatosui dati relativi alla Sicilia, risponde ad un espediente
nella
stilistico improntato al c.d. dfeUo d leate charezz,se onsistente'
fattispecie,nellatecnicadelle"mezzeverit"'
sono da
Ed infatti secondocostantegiurispruderuale ed."mezzeveritt'l
equipararsi alle notizie false.
Anz di
Del tufio priva di fondamento appare poi I'attribuzione al dott'
di pubblici
comportamenti delittuosi di particolare disdoro nei confronti
negli
funzionari. Ed infatti il comportamentoattribuito all'odierno ricorrente,
e cio della
articoli per cui causa,presentavai connotati del reato di truffa,
artifizi o raggiri, procura a s o ad altri
fattispeciepostain essereda chi <<con
sensi dell'art'
un ingiusto profi.Uo con altrui danno>>,per di pi aggravata,a
640 bis c.p., adannodella RegioneSiciliana'
Nel caso di sPecie,
dell' Amministrazione.
il ricorrente'
Nessunaindagine penale al rigUardoha, peraltro, mai lambito
onere di chi
Ci posto, fermo restando che per costante giurisprudenza
delle
invoca la scriminante del diritto di cronaca dimostrarc la fondatezza
riferito e
proprie dichiarazioniz, la condotta del Ciampolillo, che ha
assolto
pubblicato circostanze non rispondenti al vero senza avere
posti dalla
allronere di verificare la fonte delle informazioni, esuladai limiti
SupremaCorte al diritto di cronaca.
1_4
ponendosial di
fuori delta scriminante del diritto di cronaca, integra gli
estremi del reato di
diffamazione di cui al|art. sg5,3o comma c.p.
con l,aggravantecostituita
dall'attribuzione di un fatto determinato di cui al
secondo comma, nonch
dell'illecito civile ai sensidel combinatodispostodegli
artt.2043e/o 2059c.c.
dell'
del
t'."...';,
{M
-']'.;
i. *iu\"!
-,i.:
e
merito(tra le altre P. Roma6'5'T4Pangrazi
E tantola giurisprudenzadi
Pci)
Silvetti contro comitato Referenduffi,P. Torino 30.5.1979Pannellac.
quanto la giurisprudenzadi tegi6imit (per tutte Cass'22'6'1985n' 3769)
hanno riconosciuto la meritevolezzadi tutela dell'interessedi ciascun
il
individuo a non vedersiall'estemoalterato,travisato,offuscato,contestato
propriopafiimoniointellettuale,politico,sociale,religioso,ideologico'ecc' e
soprattuttoa non sentirsiattribuirela paternitdi azioninon proprie'
Ne consegueche la violazione delt'identit personale fonte di
civile secondo1oschemadell'illecitoaquiliano'
responsabilit
Orbene,al dott. SalvatoreAru,sono stateindubbiamenteattribuitedelle
condotte e de1lequalit allo stessoestranee.Ne consegue'pertanto' che
dal reato,a|lo stessocompeteun adeguatorisarcimentodel
indipendentemente
alla lesionedellasuaidentit'
dannoconseguente
Provinciale
Repubblica - Nuclei operativi Ecologici dei carabinieri - Polizia
scandali e
di Palermo), che il dott. Anz fosse coinvolto in "vicende oscure",
di gravi danni
truffe, e che fosse responsabile di gfavi inadempietue e
ed
all,erario, ai cittadini ed all'ambiente, cos definitivamente
irrimediabilmente screditandoneI'immagine, I'identit e la professionalit'
per comprenderela portata degli effetti denigratori ed offensivi provocati
considerare che,
dalla campagna lesiva delf immagine del sottoscritto basti
pi uttl|o,zato
digitando il nome di Salvatore Anz sul motore di ricerca
relativi a
nel pianeta (Google), i primi risultati che vengono evidenziati sono
,,segnalazioneipotesi di reato e d danno al pubblco erario", con richiamo
sottolineare,
agli articoli sopra evidenziati. Non si pu inolfe fate a meno di
gravissima
viste le correlate refluenze di carattere istituzionale, un'altra
Tavoli nazionali
conseguenza di tale campagna di delegittimazione: ai
quali partecipano
convocati periodicamente dal Ministero dell'Ambiente, ai
ad essere
tutte le regioni d'Italia, la Regione Siciliana si trova oggi
rappresentatada un dirigente che viene pubblicamente e proditoriamente
oscure'
indicato come un soggetto senza scrupoli, coinvolto in vicende
responsabiledi truffe, scandali, danni all'erario' ecc'
seguite alla
come facilmente comprensibile le ripercussioni morali,
ed hanno
pubblicazione dei segnalati servizi telematici' sono state gravissime
determinato
una
perdita
di
fiducia
da
parte
dei
vertici
nei
delloAmministrazione nonch dei cittadini e delle pubbliche istituzioni,
con
confronti di un soggetto, il Dott. A11z,che ha invece sempre operato
seriet elimPtdezza.
per i reati
Merita, peraltro, segnalareche, nonostantefosse stato querelato
in sede civile
di cui sopra in data 25103D0A8,e nonostante fosse stato citato
per il contenuto di alcuni articoli (Tribunale di Palermo, Dott.ssa Marletta,
gli
R.G.3392l2008),il Sig. Ciampollillo ha ritenuto di non dover rimuovere
dandogli,
articoli per cui causadalle sue pagine web e dai siti a lui intestati,
ad altre
viepi, una maggiore diffusione e visibilit attraversorichiami e rinvii
paginecollegate,sempredi suapropriet,per le quali oggi causa'
RICORRE
a codestoGiudice affinch, ai sensidel commaterzo
dell'art.
702-bis c.p.c.,
convenuti'i
superiorea dieci giorni prima deil'udienzaper ra costituzionedei
stabilite
quali sonoinvitati a costituirsientrotale termineai sensie nelle forme
la costituzione
dall'art.7l2-bs,corlma quarto,C.P.c.,con I'awertimentoche
di cui agli artt. 167e 38 c'p'c' e
oltre il suddettotermineimplica le decadenze
per sentir
che, in difetto di costituzione,si procederin loro contumacia'
accoglierele seguenti
C01\CLUSIONI
Voglia il Tribunale,
e difesa;
Respintaogni contrariadomanda,eccezione
di cui in
a) Ritenere e dichiarare che le dichiarazioniriportate nei siti
della
premessae riconducibilial sig. Giuseppeciampolillo sono lesive
reputazionedel dott. SalvatoreArzt;
del convenutoe per
extracontrattuale
b) Riteneree dichiararela responsabilit
con
l,effetto condannarloal pagamentodell'importoritenuto di giustizia'
rivalutazioni ed interessifino al soddisfo,in favore del dott. salvatore
personalee
Anz, a titolo di risarcimentodel danno alla reputazione
alla identitpersonale,nonchdel daruromoralesubito dal
professionale,
degliarticoli di cui in premessa;
medesimoin conseguenza
della
c) Condannareil convenutoalle spesedi pubbticazionedell'estratto
quotidiani
sentenzasu duequotidiania diffusionenazionalenonchsu due
diffusi
a diffusioneregionale,nonchsugli stessisiti web in cui sonostati
gli articoli di cui in Premessa;
Convittoria di spesee compensidi difesa'
Salvoogni altro diritto.
Si allegain copiala seguentedocumentazione:
1. Articolo
pagma
web
10/13/isola-delleiV20071
http://comitatoisolapulita.blog.kataweb.
getto-che-non-ce/
;
femmine-italcementi-il-pro
2, Articolo
pagina
web
10/isola-delle-femmine-ilhttp://pinociampolillo.bloespot.com/2007/
he-rron.html:
progetto-c
20
3. Articolo
pagina
://isolad
di-isola-delle-femmine-laia.html
;
4. Articolo
web
comitato-cittadino-chiecle-alla.html
;
5. Anicolo
pagma
web
http://ciampolillopinoisoladellefemmine.blogspot.com/2007l12lassesso
;
6. Verbalenegativodel2410612011
relativoalla proceduradi mediazione
presso L'organismo di MediazioneADR MEDIA, p.zza vittorio
EmanueleOrlandon.27, palermo;
7. Nota del Ministero dell'Ambiente avente ad oggetto: proceduradi
infrazionedellaCommissione
European.2007-21g2del 2110612007:
8. Sentenza
TAR Sicilian.1156107:
9. Pareredell'ufficio Legislativoe Legale della RegioneSicilianan.
16885/2007aventead oggetto:Ambiente- Rilasciodi autonzzazione
alle emissioniin atmosferaper impianti soggettiad A.I.A. euesiti
vari.
l0.Racc.A/R del 16 aprile 2007inviatadalla Italsementiall'Assessorato
RegionaleAmbientee Territorio.
Palermo,
lffi/z"e-r
/Y'.s4lYdKs['oir\-/
\)
\\
rl
ugoabba@gmail.com
Ferrara
..\-t'
a/e lz"a+
Aw.
22
TRIBIINALE DI PALERMO
TERZA SEZIONE CIVILE
Visti gli atti dellacausaR.G.N.9916120ll;
Consideratoche trattasi di domandadi risarcimentodel dannoderivante
da lesionedel
diritto alla reputazione;
Ritenutoche,giustale tabellein vigore,le causechehannoad oggettola
materiadei ..diritti
dellapersonalit"
rientranonelleattribuzionidellat sezionecivile:
DISPONE
trasmettersigli atti al sig. Presidente
del Tribunaleaffinchvoglia esaminare
I'opportunitdi
assegnare
la causa,giustale tabellein vigore,alla I sezionecivile.
Palermo,22 settembre
201I
Il Presidente
Vo,SIASSEGNA
ILPRESIDENTE
Leonardo
L.
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SEZIONEI CIVILE
Il Giudice
assegnando:
-
II G.U.
GiuliaMaisano
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I
I
f
Ai sensi e per gli effetti della L. 21,gennaio 1994,n. 53 io sottoscritto Awocato Salvatore
Ferrara del Foro di Palermo, in virt dell'autorizzazione rilasciata dal Consiglio
dell'Ordine degli Awocati di Palermo in data 13.05.2010,ho notificato copia dell'atto che
precedea
- Giuseppe Ciampolillo via Sciascian. 13Isola delle Femmine 90040(Pa)
awalendomi
Palermo.
Aw.
Ferrara
Racc.n. 764041,42460-7
Postale di
R.G. 9916/2011
PER
Il sig. CIAMPOLLILLO GIUSEPPE, nato a Candela (FG) il 22 giugno
1946 e residente a Isola delle Femmine (PA) in via Leonardo Sciascia n.
13 [cod.fisc. CMPGPP46H22B584K], elettivamente domiciliato in questo
corso Calatafimi n. 487 a Palermo presso lo studio dell avv. Giacomo Cirincione [Cod. Fisc. CRNGCM54B24G273O,
Partita
I. V. A.
03300570821, e-mail cirincionegiacomo@libero.it, P.E.C. giacomocirincione@pecavvpa.it ] che lo rappresenta per mandato a margine del presente atto,
- convenuto,
CONTRO
ducibili al sig. Giuseppe Ciampolillo sono lesive della reputazione del dott.
autentica.
-1-
-2-
juris e del periculum in mora, requisiti tipicamente propri di ogni azione cautelare. Egli non argomenta neppure a parole che il diritto che si vuol far valere sia
minacciato, durante il tempo occorrente per farlo valere in via ordinaria, da un
pregiudizio imminente ed irreparabile. Appare per ci del tutto evidente la temerariet dell agire in relazione allo strumento giuridico adottato e la conseguente
compressione della sfera delle difese che ne consegue al sig. Ciampolillo il quale
per ci chiede sin dora che il ricorso sia dichiarato inammissibile per mancanza
dei requisiti richiesti dalla legge.
NEL MERITO,
senza pregiudizio per la superiore dichiarazione di inammissibilit, si deduce
come nessuna delle presunte aggressioni alla sfera della reputazione e dell immagine dell Anz sia stata effettivamente realizzata, trattandosi di volta in volta,
nei casi indicati da controparte, o di mero esercizio del diritto di critica ovvero di
narrazione di fatti in tutto accertati come effettivamente veri e dunque non lesivi
dell Anz posto che si parla di fatti che lopinione pubblica gi conosce o pu
ancora conoscere e che il sig. Ciampolillo si solo limitato a riportare.
IN FATTO
Il dottore Anz, responsabile del servizio 3 tutela dell'inquinamento atmosferico" del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente della Regione siciliana,
lamenta di subire un danno alla sua reputazione e all immagine ad opera del
convenuto Ciampolillo Giuseppe il quale, a nome del Comitato Cittadino Isola
Pulita dedito a campagne per la tutela dell'ambiente e della salute nel comune di
Isola delle Femmine, sarebbe autore di una campagna di diffamazione condotta
attraverso alcuni siti Internet.
Il ricorrente produce perci cinque allegati a riprova di tali affermazioni.
-3-
-4-
consistente in carico, scarico e deposito del pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanita' 28 aprile 1997 concernente il trasporto di sostanze pericolose).
Come noto, scopo delle conferenze di servizio secondo la norma citata (art.
269, n. 3 D.Lgt) citato di procedere, anche in via istruttoria, al contestuale
esame degli interessi coinvolti in altri procedimenti amministrativi prima che sia
emesso il definitivo provvedimento di autorizzazione
<<...
all'installazione di
stabilimenti nuovi: l'autorit competente indice, entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta, una conferenza di servizi ai sensi dell'articolo 14, comma
3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel corso della quale si procede anche, in
via istruttoria, ad un contestuale esame degli interessi coinvolti in altri procedimenti amministrativi e, in particolare, nei procedimenti svolti dal Comune ai
sensi del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e del
regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265. Per il rinnovo e per l'aggiornamento
dell'autorizzazione l'autorit competente, previa informazione al Comune interessato il quale pu esprimere un parere nei trenta giorni successivi, avvia un
autonomo procedimento entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta. In
sede di conferenza di servizi o di autonomo procedimento, eventuali integrazioni
della domanda devono essere trasmesse all'autorit competente entro trenta
giorni dalla relativa richiesta; se l'autorit competente non si pronuncia in un
termine pari a centoventi giorni o, in caso di integrazione della domanda di autorizzazione, pari a centocinquanta giorni dalla ricezione della domanda stessa,
il Gestore pu, entro i successivi sessanta giorni, richiedere al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio di provvedere, notificando tale richiesta anche
all'autorit competente. Il Ministro si esprime sulla richiesta, di concerto con i
-5-
-6-
tasse la legge. E, dopo questa lapidaria quanto inutile affermazione, la Conferenza dei servizi si concluse (salvo che la stessa dichiarazione del dr. Minagra fu
sconfessata pochi giorni dopo dal Sindaco di Isola delle Femmine con nota prot.
8032 dell 11-07-2007 indirizzata al Servizio 3 dell Ass. T. e A.).
2) DUPLICAZIONE E SOVRAPPOSIZIONE DI PROCEDURE DI VALUTAZIONE E DI CONTROLLO FACENTI CAPO A SOGGETTI ISTITUZIONALI DIFFERENTI. Circa sei mesi prima della convocazione dell'anzidetta conferenza di servizi, precisamente il 31 gennaio 2007, era stata avviata
intanto la procedura A.I.A., procedura che anche all epoca della conferenza dei
servizi era ancora in corso.
La procedura A.I.A (autorizzazione integrata ambientale, prevista nel Dlgt
59/2005 art 5 n. 14, che a sua volta recepisce direttive CEE) ha lo scopo di semplificare e assorbire in una unica autorizzazione quelle che sarebbero autorizzazioni singole relative, p.es, agli scarichi idrici, alle emissioni in atmosfera, agli
scarichi dei rifiuti. in corso: essa quella che assorbe le procedure consultive
provenienti da altre autorizzazioni :
(<< art. 5 n.14: L'autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi del
presente decreto, sostituisce ad ogni effetto ogni altra autorizzazione, visto,
nulla osta o parere in materia ambientale previsti dalle disposizioni di legge e
dalle relative norme di attuazione, fatte salve le disposizioni di cui al decreto
legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e le autorizzazioni ambientali previste dalla
normativa di recepimento della direttiva 2003/87/CE. L'autorizzazione integrata
ambientale sostituisce, in ogni caso, le autorizzazioni di cui all'elenco riportato
nell'allegato II. L'elenco riportato nell'allegato II, ove necessario, modificato
con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto
-7-
con i Ministri delle attivit produttive e della salute, d'intesa con la Conferenza
unificata istituita ai sensi del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.>>).
Dest perci meraviglia e sconcerto nell odierno convenuto che il dottore Anz,
pur nella chiara ed inequivocabile dizione della anzidetta norma di legge secondo
cui l'autorizzazione a A.I.A. si sostituisce e assorbe ad ogni altro parere, nullaosta, visto, eccetera, si rivolgesse comunque all Ufficio Legislativo e Legale della Regione Sicilia, per chiedere un parereche l'organo effettivamente rilasci (documento prodotto n. 9), affermando in esso che, nelle more dell attivazione
della procedura A.I.A., l autorit assessoriale avrebbe potuto procedere alla modifica o alla autorizzazione delle emissioni in atmosfera (ma in realt l'organo
consultivo fu posto dinanzi un quesito fuorviante perch l' Anz nel suo quesito
lasciava intendere che al momento della richiesta di parere nessuna attivit a
A.I.A. fosse in corso: vi da credere che l'ufficio legale della regione siciliana,
messo sull'avviso che era in corso la procedura A.I.A., mai avrebbe dato un parere in contrasto con la norma citata, delegittimando e svuotando di importanza
l'atto di Autorizzazione Integrata Ambientale). L Anz invece era ben consapevole che al momento in cui pose il quesito -3 agosto 2007, nota 58171- e soprattutto quando ricevette il parere consultivo, l'attivit A.I.A. era gi in corso. Lo si
desume da una missiva dell' 8 maggio 2008 (prot. 35918 dell ass. T. e A., servizio 3 (documento prodotto n. 12), a firma della dottoressa Maria Concetta Gentile e da lui controfirmata, indirizzata alla Italcementi S.p.A. in risposta ad una
precedente che la societ gli aveva gi inviato. Nella lettera si precisa << con
riferimento all'istanza di aggiornamento alla precedente realizzazione presentata in data 16 ottobre 2007 e successivamente reiterata, si fa presente che la richiesta di codesta azienda ancorch perfettamente legittima presuppone che l'uf-
-8-
ficio dia seguito ad un iter istruttorio che costituisce una inutile duplicazione di
quanto gi fatto nell'ambito delle procedure seguite per il rilascio dell' Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), ex D. Lgt. 59/2005. Considerato pertanto che questo servizio ha concluso gli adempimenti di competenza con il rilascio del parere conclusivo al Servizio 2/D.T.A. (protocollo numero 172 del
17/04/2008) e preso atto che il relativo iter istruttorio ormai quasi concluso, la
pratica in oggetto sar messa agli atti. Firmato dott.ssa Maria Concetta Gentile
e Il Dirigente del Servizio 3 dott. Salvatore Anz)..>>
Non sfugge dunque ad un attento osservatore qual Giuseppe Ciampolillo la
sovrapposizione di competenze e ruoli che il dott, Anz aveva consapevolmente
provocato al fine di intervenire pi direttamente sulla autorizzazione Italcementi
S.p.A per luso e al trasporto del pet-cocke.
L Anz, quanto meno, dovrebbe apparire incapace di intravedere la contraddizione delle due procedure in corso; ma, non potendosi immaginare che egli sia
all'oscuro di tale situazione per il ruolo apicale che detiene in assessorato, allora plausibile immaginare per chiunque e non solo per Ciampolillo- che il suo
comportamento sia improntato a inettitudine e quanto meno suscettibile di ingenerare forti riserve e perplessit.
E Giuseppe Ciampolillo infatti, nel suo blog, evidenzia testualmente che << la
conferenza di servizi, si tenuta in modo incomprensibile nel suo indirizzo, nella
sua modalit e nella finalit... essa stata trasformata in pura "formalit". La
conferenza, da istruttoria, sembra essersi trasformata in decisoria (circostanza
non prevista dalla legge). Il comitato cittadino Isola Pulita chiede di verificare
la validit della conferenza dei servizi del 4 luglio 2007 nonch la legittimit
dell'intervento del Servizio 3. Tutto ci premesso,
-9-
il sottoscritto propone denuncia contro chiunque si sia reso a vario titolo responsabile dei fatti sopra narrati affinch vengano perseguiti penalmente in ordine alla fattispecie di reato che si ravviseranno.>>
I dubbi e le riserve sollevate dall'odierno convenuto appaiono conformi al diritto
di manifestazione del pensiero (articolo 21 della costituzione) espresse nelle
forme del diritto di critica, n mai giungono ad essere oltraggiose, offensive, denigratorie, infamanti, limitandosi a esprimere quei giudizi strettamente necessari,
ma comprensibili a chi legge il blog, per fare intendere gli errori, le anomalie e
gli elementi di contraddizione di chi ricoprendo un posto di alta responsabilit
nell'amministrazione pubblica dovrebbe invece essere attento e preciso fino
all'inverosimile, al fine di difendere l'interesse pubblico che, nel caso specifico,
il bene della salute degli abitanti di Isola delle Femmine.
Il convenuto Ciampolillo Giuseppe, mettendo a confronto fatti ed atti esprime il
proprio parere di critica: quei fatti e quegli atti certamente non sono usciti dalle
sue mani, ma in buona parte sono frutto della condotta del dr. Anz. Egli si limita
solo a giudicarli e giudicandoli li trova oltremodo teneri e permissivi, imperfetti
nell osservanza delle procedure di legge e nessuno pu negare che tutto ci poteva ingenerare la convinzione che non venisse adeguatamente valutato il principio di precauzione per un impianto quale il colosso Italcementi S.P.A.
Con il quarto degli allegati al ricorso, il dr. Anz riferisce in realt non di
un atto riconducibile a Pino Ciampolillo ma, in vero, della lettera dell'avvocato
Antonio Canto che "su incarico del comitato isola Legambiente" egli indirizza
all'assessore regionale al Territorio e Ambiente (all'epoca Rossana Interlandi) e
per conoscenza alla commissione di garanzia per la trasparenza e l'imparzialit
delle pubbliche amministrazioni alla verifica delle situazioni patrimoniali, al Di-
- 10 -
- 11 -
dei provvedimenti adottati dal dott. Anz perviene alla fine ad << un procedimento del tutto arbitrario ed illegittimo, in quanto l'autorizzazione all'uso del
pet-coke oggetto specifico, unitamente a tutte le altre autorizzazioni, del procedimento A.I.A. che si sta svolgendo presso il servizio diverso del dipartimento,
ossia il servizio 2 : ... Il dott. Anz ha cercato di istruire una pratica in modo da
pervenire e giustificare il provvedimento provvisorio di autorizzazione con la
scusa di non danneggiare la fabbrica, schermandosi dietro la tutela del posto dei
lavoratori, ma ignorando inqualificabilmente la tutela della salute degli abitanti
del territorio.>>
Dopo aver rilevato la competenza esclusiva della procedura A.I.A. in materia, e
la necessit del parere favorevole degli organismi preposti a garanzia della tutela
dell'ambiente, ribadito che per la sua pericolosit il pet-coke gode di una disciplina legislativa particolare, non solo nazionale ma anche europea in conformit
agli obblighi assunti con la firma del Protocollo di Kioto, l'avvocato Canto cos
conclude: <<in altre parole stava per essere permesso, facendo entrare dalla
finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito dalla porta, l'uso di
una sostanza altamente nociva, oltre che delle norme poste come principi cardine dei procedimenti amministrativi, ovvero in particolare del non aggravamento dell'azione amministrativa. Ci si lamenta che il dott. Anz ha eluso ci che
gi in itinere sulla questione: una procedura A.I.A. presso il Servizio 2 e che,
pertanto, essendo Egli nel Servizio 3, non poteva dare corso ad un nuovo duplice
procedimento, mostrando sensibilit pi a curare gli interessi economici forti e
di parte che non quelli deboli e collettivi riguardanti la salute dei cittadini e
dell'ambiente.>>
La lettera fa riferimento anche alla conferenza di servizio che si svolse il 17 otto-
- 12 -
bre 2007 convocata dal dott. Anz, responsabile del servizio tre del dipartimento
Territorio e Ambiente (documento prodotto n. 10),. In quell'occasione, ancor di
pi, fu evidenziata l'illegittimit delle procedure poste in essere e la mancanza
dei presupposti con l'intervento diretto dell'assessore, avvocato Rossana Interlandi, che, resasi conto di quanto si stava svolgendo in modo arbitrario e inusuale,
intervenne personalmente all'interno della seduta per dichiararla sciolta e revocare con effetto immediato la precedente convocazione di essa, essendo a lei ben
noto che a quella stessa data era gi in corso, per iniziativa del Servizio 2, la procedura A.I.A. rispetto alla quale come prima si detto- la conferenza dei servizi
indetta dal dr. Anz non poteva procedere in contrasto (questo episodio fu forse
all origine della risposta che il dr. Anz diede alla Italcementi con la nota a sua
firma e della d.ssa gentile dell 8 maggio 2008, prot. 35918 dell ass. t. e a., servizio 3, di cui si gi detto, (documento prodotto n. 12).
Quanto finora esposto per la difesa del convenuto riguarda dunque la questione dell'uso del pet-coke per la quale la societ il Italcementi aveva chiesto le
autorizzazioni amministrative anche in via provvisoria.
Ma il dottore Anz nell'accusare il convenuto Ciampolillo di aver orchestrato a
suo danno una complessa campagna denigratoria affronta anche il tema del PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALIT DELL'ARIA DELLA SICILIA.
Il ricorrente non nega che per la redazione dell'importante documento sia stato
utilizzato il Piano della regione Veneto ma -si giustifica- esso contiene i dati relativi alle emissioni in Sicilia e comunque assolve il peccato suo e dei suoi collaboratori (ma precisa "non stato integralmente copiato dal piano del Veneto") per
la necessit di essere celere pur di rispettare le scadenze istituzionali: semmai
- 13 -
avverte- inavvedutamente, qualche refuso del piano del Veneto sfuggito allo
stesso Anz e ai suoi collaboratori.
Sul blog che il ricorrente riporta all'allegato 5, vengono riferite, virgolettate, le
affermazioni del dottor Gioacchino Genchi affinch si intenda bene quando i
giudizi e le parole usate sono provenienti dallo Stesso. Or bene ci che il Dott.
Anz lamenta riferendosi alla pagina cinque del blog una dichiarazione del dottor Genchi che fino a poco tempo prima occupava proprio la poltrona del Dott.
Anz. Genchi afferma che il piano regionale della Sicilia sia abbondantemente
copiato ed in modo grossolano e rozzo ma a sua volta riferisce che la scoperta
proviene addirittura dalle televisioni nazionali e cio dalla trasmissione "striscia
la notizia" di Canale 5 "Reality" di La-7.
La questione non nuova per codesto Tribunale perch con sentenza n.
2708/2010 della Prima Sezione Civile (G.U. d.ssa Spadaro Giulia) stata decisa
la causa Messina Giuseppe (n.q. di dirigente regionale dell'associazione Legambiente) contro Anz Salvatore e contro Assessorato Territorio e Ambiente della
Regione Siciliana. Anz Salvatore stato condannato al pagamento a favore
dell'attore della somma di euro 10.000,00 per aver diffamato Messina affermando, fra laltro, che egli facesse parte "di una banda di cialtroni... responsabili
regionali di Legambiente [che] hanno gravemente diffamato la Regione siciliana
con una serie di menzogne, falsit, raggirando i giornalisti;...[tali sono una] nicchia di imbroglioni... settore deviato di Legambiente... il gruppo di tre ciarlatani
(Genchi, fontana, Messina)...[tiene] atteggiamento omertoso... i tre illusionisti
hanno fraudolentemente carpito la buona fede dei giornalisti da perfette canaglie... animati esclusivamente dall'esigenza di assecondare rancori personali e
interessi privati, alla ricerca disperata di un improbabile vendetta..." (la sequela
- 14 -
degli insulti proferiti dall odierno ricorrente prosegue ed puntualmente riportato nella parte motiva della sentenza).
Il motivo di tanto livore dell Anz nei confronti di chi lo aveva citato a giudizio
era proprio il Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualit dell'
Aria ancora una volta messo sotto accusa per essere stato copiato in gran parte
dall'analogo documento della regione Veneto.
Conviene riportare per maggiore conoscenza di codesto Tribunale una delle parti
essenziali dell'anzidetta sentenza.
<<Non contestato (dall Anz, n.d.r.) il fatto che il piano regionale fosse stato
formato prendendo come base quello del Veneto, riportando peraltro riferimenti
alla pianura padana (!) o comunque evidentemente non relativi alla Sicilia. In
tal senso, peraltro gli stessi articoli di stampa evidenziano come l'assessore, se
da un lato ha contestato il plagio, ha sostenuto che il piano del Veneto era stato
preso come canovaccio, potendo essere presenti dei refusi o errori materiali nel
documento di oltre 400 pagine, in cui nel piano risultavano riferimenti non riconducibile alla regione Sicilia, ma al Veneto. Inoltre con nota del 30. 11. 07 il
piano di coordinamento stato modificato eliminando i riferimenti al territorio
della regione Veneto. A fronte di ci deve ritenersi che il contesto generale delle
dichiarazioni in cui, anche a mezzo dei Mass media, stato denunciato come
"copiato" il piano, pare rispondere al principio della pertinenza, quale interesse
pubblico alla divulgazione del fatto, trattandosi di un atto avente rilevanza pubblicistica. Pare anche poi il rispettato il principio di verit, atteso che non risulta contestato che il piano abbia utilizzato come "canovaccio" quello del Veneto,
rientrando poi nell'ambito delle valutazioni e quindi di una critica legittima, la
differenza tra il copiare e l'utilizzare come canovaccio.
- 15 -
Nell'ambito di un contesto generale deve quindi ritenersi legittima la cronaca/critica, non sussistendo quindi lei si mente della provocazione che inciderebbe sulla liceit della condotta. Il che non esclude che possano esserci singole
dichiarazioni che travalichi no i limiti del diritto di cronaca/critica, ma tale condotta non possono essere considerate complessivamente ma in relazione ai singoli soggetti che le hanno poste in essere da mettere in correlazione con l'eventuale reazione. Non pare inoltre che in presenza di singole affermazioni diffamatorie di soggetti terzi che non le abbiano rese possono essere chiamati a rispondere a titolo di concorso.>>
Il comitato cittadino l' Isola Pulita, attraverso cui si esprime il convenuto
Ciampolillo Giuseppe, si era cos espresso: <<... l'opera monumentale, partorita
con celerit a dir poco sospetta, si rivelato un indecoroso e letterale "copiato"
dell'omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, con in pi
varie aggravanti, un cumulo di ridicolaggini, probabile ipotesi di truffa. Per
quanto riguarda le aggravanti, a parte l'operato disdicevole ed aprofessionale
dei redattori, che si sono appropriati di un lavoro intellettuale altrui, resta innanzitutto grave il discredito dell'immagine istituzionale subito dall'amministrazione regionale, in primis nei confronti della Regione Veneto e poi da tutto il
resto. Ma al danno si aggiunge anche la beffa, se solo si considera che il manipolo degli sconsiderati e sprovveduti redattori andato copiare un Piano che
proprio per la sua inidonea impostazione strutturale di base, aveva gi ricevuto
a suo tempo una bocciatura da parte dell' Unione Europea ... Si in presenza
di un atto di programmazione fasullo inapplicabile, organizzata ai danni
dell'amministrazione, dell'ambiente e dei cittadini... Si ritiene che vi sia la necessit dell'immediato ritiro del Piano,... nonch della verifica di ipotesi di danno
- 16 -
- 17 -
- 18 -
- 19 -
2000-2006 della Regione Veneto, SFMR-Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, TTZ-Tavoli Tecnici Zonali) e, di contro, non vengono inclusi acronimi e sigle citati nel testo siciliano (TOFP-Tropospheric Ozone
Forming Potentials, PGTL-Piano Generale dei Trasporti e della Logistica,
ecc.);
Alla luce di quanto sopra, appare evidente che le parti suddette non siano
state neppure riviste dagli autori, anche considerato che risultano presenti gli stessi refusi del documento del Veneto e, soprattutto, perch al
cap. 1, 1.6, sotto 1.6.1, pag. 26, dopo lultimo capoverso che recita
Per una trattazione di maggiore dettaglio sulla normativa inerente la qualit dellaria e le emissioni in atmosfera si rimanda al Cap. 4 stato
dimenticato il link http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm,
che giusto il collegamento (interno) web al cap. 4 del Piano del Veneto.
Per accedere dallesterno al capitolo basta anteporre www. allindirizzo
sopra riportato <servizigenerali.org/. >;
Le parti che sono state riquadrate in vari bordi colorati. risultano prelevate integralmente, con lo stesso sistema del copia ed incolla, da varie
pubblicazioni (Allegati n. 11-41 CD) quali Annuari ARPA, capitolo
Atmosfera
(2004,
2005,
2006,
ecc.),
Relazione
sullo
stato
- 20 -
- 21 -
dellAssessorato
il
link
al
Piano
della
http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm,
Regione
Veneto
maldestramente
- 22 -
Peraltro, le correzioni riguardano solo una piccola parte delle strafalcionerie messe sinteticamente in evidenza nella conferenza stampa di Legambiente del
21/11/2007, non risultando prese in considerazione tante altre parti di cui non era
stata fatta esplicita menzione.
In definitiva, nel copia e incolla, i refusi da refusi veneti sono diventati
refusi siciliani e gli autori siciliani, con il citato D.A. n. 43, dopo 7 mesi li
hanno corretti facendoli comparire come propri errori di stampa. (sic!)
Ma nonostante questo, alla data del 22/10/2008(*) (dopo ulteriori 7 mesi)
sul sito web dellAssessorato era possibile trovare s la versione corretta del
Piano, salvo ad accorgersi che conteneva le stesse precedenti strafalcionerie.
(sic!).
Dalla fine di ottobre 2008 sul sito risulta inserita la versione con i refusi veneti
corretti, ma soltanto il 29/04/2009, con la nota n. 1777, il Capo di Gabinetto
dellARTA era costretto a comunicare, con malcelato imbarazzo, che la Commissione ispettiva costituita dallAssessore Interlandi il 22/11/2007 (per dimostrare che il Piano non era stato copiato) non aveva reso alcuna relazione conclusiva. Unaffermazione criptica per cercare di stendere il velo su una vicenda
insostenibile ed indifendibile.
Per definire tutta la complessa vicenda, dunque, Ciampolillo us nel suo blog le
parole probabili ipotesi di truffa. A dire il vero parole appropriate essendovi
per la legge truffa quando ricorre la condotta di <<Chiunque, con artifizi o
raggiri, inducendo taluno in errore, procura a s o ad altri un ingiusto profitto
con altrui danno>> (articolo 640 codice penale). E nei fatti test narrati sono
presenti i seguenti elementi :
- l' artifizio e il raggiro, che quello di chi ha presentato come sua unopera
che nient'altro era se non la manipolazione, peraltro incompleta e raffazzonata, di
un'opera altrui (e perch allora non usare la parola plagio intesa come appropriazione indebita e divulgazione sotto proprio nome di un'opera altrui o di una
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- pertinenza (intesa quale obbiettivo interesse del fatto per la pubblica opinione)
- e continenza, ovvero correttezza del suo riferimento.
Anche se l'esercizio del diritto di critica trova un limite preciso nell'inammissibilit degli attacchi puramente personali, intesi esclusivamente a colpire la sfera
privata dell'offeso e che possono sfociare, quindi, nell'ingiuria, la contumelia e
la lesione della reputazione, dal concetto di critica esula, comunque, il requisito
dell'obbiettivit e della serenit (confacenti invece al diritto di cronaca, come
meglio innanzi) in quanto attivit essenzialmente valutativa, frutto, quindi, di una
lettura personale degli eventi e molto spesso indirizzata a manifestare, con passione e coinvolgimento, un dissenso. Nell'esercizio del diritto di critica, pertanto,
logicamente ammissibile un'intrinseca valenza aggressiva nei confronti del destinatario che dia luogo anche ad una compressione del diritto alla reputazione
dello stesso.
Costantemente la giurisprudenza di merito ha ribadito che << la valutazione circa la natura diffamatoria di affermazioni rese nell'esercizio della critica deve
essere effettuata complessivamente, nel contesto globale nel quale sono inserite,
in relazione al particolare rilievo che deve essere dato all'interazione tra testo e
contesto.>> [App. Roma, Sez. I, 21/06/2010]
Il nostro ordinamento giuridico garantisce il diritto di critica e quello di cronaca
nel pi ampio ambito della libert di informazione sotto la duplice veste di diritto
ad informare e ad essere informati. Diritto di cronaca e diritto di critica assurgono ad espressione della libert di pensiero, diritto fondamentale consacrato all
art. 21 della costituzione, che pi di ogni altro funzionale alla dialettica democratica.
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Il diritto di critica ha per delle peculiarit che lo caratterizzano e lo distinguono dal diritto di cronaca: la cronaca riferisce la realt fenomenica di fatti e
comportamenti, ed essendo informazione, deve essere obiettiva; la critica, essendo valutazione, soggettiva segue alla cronaca e pu essere complementare ad
essa.
La critica valuta e giudica i fatti riportati dalla cronaca e, dunque, pu esprimere
un dissenso verso la realt riportata nella cronaca.
Quando si parla di diritto di critica, si vuole legittimare qualcosa che va anche al
di l della mera opinione. La portata dellart. 21 della costituzione ben altro
che libert di opinione non limitandosi alla tutela soltanto di un generico, umile ed innocuo secondo me.
La libert di opinione permette di esprimere la propria idea su una questione,
giusto per aggiungere una voce alle altre. Il diritto di critica, invece, dura contrapposizione, mettere a nudo linadeguatezza, l inaffidabilit, la falsit, gli
errori altrui: volere scuotere, provocare una reazione nella gente per bene. La
critica fondamentalmente un attacco (anzi un contrattacco) lanciato nel vasto
agone della dialettica verso chi ha abusato, coscientemente o per mera incapacit
od inadeguatezza, della posizione e del potere che la comunit dei cittadini gli
presta ponendo in lui fiducia ed affidamento.
proprio ci che ha fatto Ciampolillo al quale deve darsi merito di essere partecipe (secondo la previsione dellart 3, comma 2, della costituzione) alle vicende
che interessano la collettivit di cui egli fa parte trasfondendo emozioni, passioni,
la propria cultura, senza giungere ad aggressioni personali ma sempre fermandosi
alla soglia del rispetto delle istituzioni, e segnatamente della magistratura, laddove spesso conclude si chiede che si faccia chiarezza si denuncia affinch sia
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lentemente su un giudizio, deve necessariamente rivolgersi ad una persona presente nella vita pubblica (Ciampolillo lo fa rivolgendo il suo dissenso verso chi
ha responsabilit apicali all interno dell assessorato al Territorio e Ambiente
della regione siciliana). La collettivit non ha alcun obiettivo interesse a conoscere i giudizi su persone prive di notoriet, proprio perch non ha interesse ad una
conoscenza approfondita di quella persona. In generale, si pu dire che quanto
maggiore la rilevanza pubblica di un personaggio, tanto pi le critiche rivoltegli
saranno ritenute legittime.
E pi la critica riguarda laspetto pubblico del personaggio, vale a dire lattivit
che lo caratterizza agli occhi dei pi, maggiormente essa deve essere ritenuta
legittima, essendo maggiore linteresse pubblico alla valutazione del suo operato
proprio perch da esso dipende anche il bene comune dei cittadini.
Come va data la massima trasparenza al rapporto che lega il personaggio alla
collettivit (cronaca), cos va garantito il dibattito cui pu dar vita un giudizio
espresso su quel rapporto (critica) se si vorr esercitare il diritto di critica, anche
nei riguardi di un fatto appena acquisito: la critica, insomma, dovr essere ben
distinta, fisicamente e graficamente, dalla cronaca.
Ci vuol dire che non vi niente di sensazionalistico da parte del Ciampolillo nel
denunciare attraverso i suoi blog le carenze e gli errori degli amministratori pubblici, tanto pi imperdonabili quanto pi ad essi si richiede, per la loro posizione,
competenza e precisione.
Tuttavia al di fuori del rapporto per cui Ciampolillo esercita il suo diritto di critica, egli non esprime mai i giudizi personali e valutativi sulla persona dell Anz.
Non lo ha accusato neppure per il reato di truffa, ma si limitato a dire che su
possibili ipotesi di truffa meglio che indaghi fino in fondo la magistratura.
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b) <<Vero che sono personalmente intervenuta il giorno 17 ottobre 2007 alle ore
15,30 durante l apertura della conferenza dei servizi convocata dal dr. Anz per
fare presente che la procedura e la stessa definizione di essa risultavano palesemente illegittime ?>>
c)<<vero che la societ Italcementi, in attesa della conclusione delle procedure
aia aveva preso impegni formali di rispettare limiti 10 volte superiori a quelli previsti dalla legge per l'uso ed il trasporto, in via provvisoria, delle pet-coke; e tali
impegni erano stati formalizzati per iscritto in documenti acquisiti dall'assessorato
regionale al territorio e ambiente ?>>
per l espletamento della prova si indica l avv. Rossanna Interlandi, domiciliata in
Palermo, via Gen. Magliocco n. 46 presso il suo luogo di lavoro: Servizio di Pianificazione e di Controllo strategico (Presidenza della Regione Sicilia).
7) AMMETTERE PROVA PER TESTI SUL SEGUENTE ARTICOLATO DI PROVA:
a)<<vero che nella redazione del piano regionale di coordinamento per la tutela
della qualit dell'aria della Sicilia al fine di rispettare le norme vigenti in materia
corre l'obbligo per le regioni di seguire una struttura ed una sequenza logica prestabilita a livello ministeriale che non lascia margini interpretativi e/o possibilit
di spostarsi da tale struttura?>>
b) <<vero che il il piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit
dell'aria della Sicilia redatto nell'anno 2007 risultava copiato dall'analogo documento, di qualche anno prima, redatto ed approvato dalla regione Veneto, peraltro
contenente vizi ed errori tali da essere stato censurato dalla unione europea?>>
Per l'espletamento della prova si indica il dottor Gioacchino Genchi, residente a Palermo e domiciliato nel suo abituale luogo di lavoro presso l'amministrazione della
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Salvis Juribus
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Palermo l 28/01/16
18-12-2011
19-10-2011
18-12-2006
29-01-2007
Questione
Italcementi
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06-02-2007
>>
15-06-2007
>>
04-07-2007
>>
11-07-2007
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a Servizio 3 Ass. T. e A.- che disconosce le dichiarazioni del consulente dr. Minagra rese in seno alla
seduta del 04-07-2007 della conf. Servizi convocata
dal dr. Anz
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10-10-2007
>>
11-10-2007
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08-05-2008
>>
13-02-2008
Questione
Piano Aria
13-02-2008
>><
13-02-2008
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13-02-2008
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19-04-2007
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05-03-2010
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27-11-2007
Dossier unico conteenete 10 documenti diversi relativi alla questione della duplicazione del Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualit
dell aria delle Regioni Sicilia e Veneto:
contiene anche l istituzione della Commissione
Ispettiva ordinata dall assessore Rossana Interlandi
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09-08-2008
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>>
18 dicembre 2011
Ai fini della configurabilit dell'esimente di cui all'articolo 51 del codice penale, per il reato di
diffamazione a mezzo stampa od equipollente, il diritto di cronaca ovvero quello di critica, sia
sottoposto ai seguenti limiti: verit del fatto narrato; pertinenza, cio, obbiettivo interesse del
fatto per la pubblica opinione; continenza e, cio, correttezza del suo riferimento.
App. Roma, Sez. I, 03/05/2010
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Produzione per
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