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Fondamenti di

Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata

Fondamenti di Meccanica del Volo

Volo librato

Piero Gili
Appunti del corso

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Atmosfera reale

Latmosfera di
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Richiami di
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Atmosfera in quiete (si trascurano turbolenze e venti);


Composizione dellaria secca: N2 , O2 , Ar, CO2 , Ne, He, O3 ...
Il peso molecolare dellaria secca e` Mas = 29 kg/Mol (si

trascurano gli effetti dellumidit`a);


Ipotesi di aria come gas perfetto: legge di Boyle-Mariotte,

equazione di stato, legge di Avogadro, legge di


Volta-Gay-Lussac;

In condizioni normali (T = 0 C, p = 1 atm), 1 Mol di gas occupa


sempre lo stesso volume: V0 = 22, 4 m3 /Mol, detto volume molare.

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P. Gili
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Atmosfera reale

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Meccanica del
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Quote

P. Gili
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Si consideri una colonna daria in quiete di sezione S che si


estende con la variabile z dal suolo verso lalto. Se = g [N/m3 ]
e` il peso specifico, il peso di uno strato di spessore infinitesimo dz
sar`a pari a Sdz. Valgono:
legge di Stevino: dp = dz
equazione di stato dei gas perfetti: pv =

<
N s2
= 848
,
g
Mol K
dalla combinazione delle due
equazioni si ricava la formula di
Laplace:

Posta R =

dz =

dp
R dp
= T

M p

<
T
M

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Meccanica del
Volo

Quote

P. Gili
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Richiami di
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Per il calcolo della quota vera, e` sufficiente rilevare pressione e


temperatura a intervalli di tempo il piu` piccoli possibili. Tra la
rilevazione n-esima e (n+1)-esima si definisce una temperatura
media:
Tn + Tn+1
= cost
Tm =
2
Integrando la formula di Laplace tra 1 e 2, si puo` calcolare
lincremento effettivo di quota:
Z

dp
R
p2
z2 z1 = Tm ln
p
M
p1
1
1
P
La quota vera sar`a: z = z0 + n zn
R
dz = Tm
M

Tuttavia nello studio della meccanica del volo si preferiscono:


quote standard, per confrontare le prestazioni dei velivoli;
quote barometriche, utili per la navigazione;

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
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Misura della
velocit`a

Atmosfera standard
Si analizzano le curve di stato di temperatura, pressione e densit`a
al variare della quota.

Richiami di
aerodinamica
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Talvolta si puo` avere uninversione nel primo tratto


dellandamento invernale, con aumento di T.

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Atmosfera standard

P. Gili
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Richiami di
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Alla Convenzione di Parigi si e` stabilito che lISA (International


Standard Atmosphere) presenta le seguenti caratteristiche:

z = 0 m (s.l. = sea level)


p0 = 760 mmHg = 1 atm = 101325 Pa = 1013, 25 mbar =

10330 kg/m2 = 14, 696 psi

T0 = 15 C = 288 K

z < 11000 m

dT
= h = 0, 0065 K/m (diminuisce di 1 K ogni 154 m)
dz

z = 11000 m
T = 216, 5 K = 56, 5 C

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Atmosfera standard

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Latmosfera di
riferimento

Legge di variazione della pressione in troposfera

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M dz
M
dz
M hdz
M d(T0 hz)
dp
=
=
=
=
p
R T
R T0 hz
hR T0 hz
hR T0 hz
M
= 5, 2561. Integrando tra 0 e z:
hR

m
Z z
Z z
dp
d(T0 hz)
T0 hz
p
=m

=
T0 hz
p0
T0
0
0 p

Sia m =

Se n e` lesponente della generica politropica, allora vale che


  n
p
T n1
n
=
. Dalluguaglianza m =
, si scopre che in
p0
T0
n1
atmosfera standard laria subisce una trasformazione politropica
in funzione della quota con esponente n = 1, 235, a met`a strada
tra una isoterma (n = 1) e unadiabatica (n = k = 7/5).

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Atmosfera standard

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Legge di variazione della densit`a in troposfera

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p
T
=
p0
0 T0
da cui =

=
0

p T0
=
===
=
0
0
p0 T

T0 hz
T0

T
T0

m

T0
T

m1
, con m 1 = 4, 2561

Tropopausa
T
= 0, 7517
T0

p
= 0, 2232
p0

da cui p = 169, 6 mmHg = 22632 Pa,


= 3, 57 N/m3 e = 0, 3637 kg/m3 .

=
= = 0, 2909
0
0

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Atmosfera standard

P. Gili
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Misura della
velocit`a

Stratosfera
Dalla legge di Boyle-Mariotte per le isoterme:
p
p
= = cost

Richiami di
aerodinamica
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p
p

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Combinandola con la legge di Stevino:

dp
= dz. Sia
p
p

R
p
= T = 6338 m laltezza omogenea della stratosfera,

M
ovvero laltezza di una colonna omogenea di fluido avente
densit`a pari a che esercita alla base una pressione pari a p .
p0
R
Analogamente, H =
= T0 = 8426 m e` laltezza omogenea della
0
M
stratosfera. Integrando la relazione trovata, si ha la legge di Halley:
H =

dp
1
=
p
H

dz
z

z z

= = = e H
p

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Volo

Altimetro

P. Gili
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Laltimetro non e` altro che un


barometro ovvero un misuratore
della pressione atmosferica. E`
costituito da una cassa a tenuta
(collegata alla presa statica del
tubo di Pitot) al cui interno si
trova una capsula aneroide in
cui e` stato fatto il vuoto. La capsula e` mantenuta in forma da un
dispositivo elastico.
La deformazione della capsula dovuta alla variazione della
pressione statica nella cassa viene trasmessa alle lancette del
quadrante dellaltimetro. Ad esempio, una riduzione di pressione
si accompagna ad una espansione della capsula con rotazione
delle lancette verso quote crescenti. Tramite una manopola,
presente sul pannello dello strumento, e` possibile variare la
pressione di riferimento psl (finestrella) e conseguentemente
cambiare il riferimento altimetrico a quota zero.

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Viscosit`a

P. Gili
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Si consideri un flusso che lambisce


una parete e sia h la coordinata che
si diparte perpendicolarmente da
parete. La legge di Newton afferma
che lo sforzo dattrito e` :
=

dV
dh

dove e` la viscosit`a dinamica del


fluido. Si definisce inoltre viscosit`a

cinematica il rapporto = .

La viscosit`a e` utilizzata per il calcolo del numero di Reynolds,


parametro che influenza i coefficienti aerodinamici:
Re =

V`
V`
=

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Viscosit`a

P. Gili
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=
0

T
T0

0,75

0
p0
=
=
0
0
p

T
T0

1,75

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Quote barometriche

P. Gili
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Sono rilevate dallaltimetro che sfrutta la legge di variazione della


pressione in troposfera e trasforma la p rilevata in una quota:

p = p0

T0 hz
T0

m


1
p m T0
z= 1
p0
h

Si consideri il caso in cui il suolo si trova ad una hs 6= 0. Se il


barometro misura, ad esempio, una pressione di 630 mmHg,
seguendo landamento dellatmosfera reale, si otterrebbe la quota
vera zv = zs + hs , con zs altezza rispetto al suolo. Tuttavia a
seconda di come e` tarato laltimetro si avranno diverse quote
barometriche:
QNE: si suppone p0 = 760 mmHg (ISA);
QFE: misurata rispetto ad hs e ottenuta traslando

landamento ISA in modo che per z = hs la pressione sia pari


a quella reale al suolo (comunicata dalla TWR);
QNH: misurata rispetto a s.l. e ottenuta prolungando la

curva QFE fino al suolo;

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Quote barometriche
QFF: misurata rispetto a s.l. e ottenuta traslando

landamento ISA in modo che per z = 0 la pressione sia pari a


quella che si otterrebbe sul livello del mare, prolungando
landamento reale con la propria tangente locale in hs .

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Flusso incompressibile
(V < 250 kts = 463 km/h = 129 m/s)

Per un generico flusso vale lequazione di Eulero


dp + VdV = 0

Volo librato

ma se il flusso e` incompressibile, questa puo` essere integrata


ottenendo il teorema di Bernoulli:
1
p + V 2 = cost = pt
2
in cui la pressione totale e` somma di pressione statica e pressione
dinamica.
Per cui misurando la pressione differenziale q = pt pa con un tubo
di Pitot, si ottiene unindicazione di velocit`a:
s
2q
V=

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Flusso incompressibile

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La velocit`a cos` trovata e` vera se:


larresto e` isoentropico e adiabatico;
la pt e` vera;
la pa e` vera;
la e` vera;
la e` costante con la velocit`a (ipotesi non valida in regime

compressibile);
La misura della pressione puo` essere infatti affetta da errori
strumentali (velocit`a nel tubo di Pitot non completamente assiale
per pt ; difficolt`a nel rilevare la pa ) o di posizione (un buon punto
per la misura della pa e` lafter fuselage).

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Flusso incompressibile

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Flusso incompressibile

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La velocit`a indicata dallanemometro di bordo e` detta Indicated


AirSpeed (IAS) e per la densit`a utilizza il valore 0 = 1, 225 kg/m3
alla quota zISA = 0. Questo valore, corretto con gli errori
strumentali e di posizione, diventa una Calibrated AirSpeed (CAS)
che, nel caso di flusso incompressibile, coincide con lEquivalent
AirSpeed (EAS). La velocit`a equivalente e` la velocit`a che
lanemometro indicherebbe alla quota zISA = 0, a parit`a di
pressione differenziale rilevata.
Tra la velocit`a equivalente e la velocit`a vera, esiste un fattore di
correzione che tiene conto delle variazioni di densit`a con la quota.
La True AirSpeed (TAS) e` :
s
s
1
2q
2 q 0
Vt =
=
= Ve
a
a 0

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Tubo di Pitot
Si tratta di un dispositivo dotato di due tipi di prese di pressione:
una presa di pressione totale pt ed una serie di prese per il rilievo
della pressione statica p collegate tra di loro. Tramite un
manometro differenziale, risulta cos` possibile misurare la
differenza tra pressione totale e pressione statica, ovvero la
pressione dinamica q = 1/2 V 2 = p. Nellipotesi dipflusso
isoentropico incompressibile si ottiene la velocit`a V = 2 p/.
Questo risultato e` valido se si considera il circuito pneumatico
esente da perdite e si assume che il tubo di Pitot sia installato in
modo da rilevare le pressione senza alterare la misura.

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Anemometro

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Flusso incompressibile

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Unendo lequazione di Eulero in forma differenziale allequazione


che lega pressione e temperatura in un flusso adiabatico


1 2
dp
p
p
d
v +
= 0 , = cost = cost 1
2

si puo` ottenere
dp

= cost
d(1 )

1
che porta allequazione di Bernoulli corretta per il flusso
compressibile.


1 2
1
p
d
v + cost

= 0 , cost 1 =
2
1

1 2
p
v +
= cost
2
1

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Flusso compressibile

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In regime compressibile, si puo` ricavare una relazione tra


pressione e velocit`a analoga al teorema di Bernoulli:
pt
p V2
+
= cost =
1
2
1 t

Volo librato

dove = cp /cv e` lesponente della trasformazione isoentropica.


Ricordando che p/ = cost, si ha che:
t
=

da cui:
pt
1

p
pt

pt
p

 1
=

 1

p V2
+
1
2

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Flusso compressibile

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"  1
#
p pt p
V2
1 =
1 p pt
2

"

pt
p

 1

#
1 =

Facendo comparire la pressione differenziale compressibile


qc = pt p, si ottiene la seguente espressione per la velocit`a in
regime compressibile:
v
"
#
u
 1
u 2 p

q
c
V=t
+1
1
( 1)
p

V2
2

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Flusso compressibile
Anche in questo caso lanemometro indica una velocit`a IAS,
riferendosi alla quota zISA = 0. La velocit`a calibrata CAS, ottenuta
correggendo gli errori dovuti alla strumentazione ed alla
posizione e` :
v
"
#
u
 1
u 2 p0

qc
t
+1
1
Vc =
( 1) 0
p0
Per tenere in conto gli effetti della compressibilit`a, si sostituisce la
pressione ambiente pa nellespressione di V, ottenendo la velocit`a
equivalente EAS:
v
"
#
u
 1
u 2 pa

qc
t
+1
1
Ve =
( 1) 0
pa
Gli effetti della compressibilit`a si manifestano tipicamente per
numeri di Mach M > 0, 342.

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Flusso compressibile

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Infine la velocit`a vera TAS e` :


v
"
#
u
 1
u 2 pa

qc
1
t
+1
1
Vt = Ve =
( 1) a
pa

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Numero di Mach

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Sia Ta la temperatura ambiente, si definisce velocit`a del suono


indica la velocit`a del suono
c = RTa . Se con c0 = 340, 5 m/s sip
sul livello del mare, si ha che c = c0 Ta /T0 .
Si definisce numero di Mach il rapporto:
s
Vt
Vt T0
Vt
M=
=
= b
c
c0 Ta
Ta
avendo indicato con b il rapporto

T0 /c0 = 0, 05.

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Variometro

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Resistenza aerodinamica
Per il calcolo della resistenza totale del velivolo e` possibile
applicare la sovrapposizione degli effetti:
Dtot = Dala + Dfus + Dimp + (Dcarr ) + Dprop + ... + Dint

Volo librato

dove Dint indica la resistenza dinterferenza che tiene conto delle


variazioni Vloc rispetto a V : infatti, un elemento del velivolo in
prossimit`a di un altro corpo d`a luogo ad una resistenza diversa
da quella che si avrebbe prendendolo isolato. Si introduce un
2
2
fattore dinterferenza F = Vloc
/V
e se S e` la superficie di
riferimento dellelemento considerato (e.g.: pianta dellala) e Si
sono le superfici di riferimento di tutti gli altri elementi, si avr`a:
CDS =

N
X
i=1

CDi

Si
Fi
S

La loro somma d`a luogo alla resistenza di forma D0 a cui


corrisponde un CD0 minimo pari a circa 0,020 per i velivoli.

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Portanza aerodinamica

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Si definiscono:
r , langolo tra la corda e la

direzione della velocit`a;


0 , langolo tra la direzione di

portanza nulla del profilo e la


corda;
a = r + 0 , detta incidenza

aerodinamica;
Landamento del coefficiente
di portanza CL in funzione
dellincidenza e` inizialmente
lineare, con pendenza pari a
dCL
= C0L = a, che per un
d
profilo bidimensionale e` pari
a 2. Per = s , si raggiunge il CLMAX , oltre il quale
si verifica lo stallo del profilo.

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Portanza aerodinamica
Per tener conto della terza dimensione, si introduce lallungamento
alare:
b
=A=
c
dove b e` lapertura alare e c la corda del profilo. Al crescere di ,
aumenta il CLMAX e si riduce ls . La pendenza della curva CL () e` :

C0L
C0
1 + L

= tan = 2.

C0L =
con C0L

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Profili alari

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Sia la linea media (o linea dasse) lunione dei centri dei cerchi
osculatori delle linee di dorso e di ventre del profilo: tipicamente
sar`a una parabola, una cubica o una combinazione di queste. Si
definiscono per ogni ascissa del profilo:
freccia f , la distanza tra la corda e la linea dasse;
spessore t, la fistanza tra la linea dasse e la linea di dorso (o di

ventre);
NACA a 4 cifre: la linea dasse e` costituita da due archi di
parabola raccordati o da un arco di cerchio raccordato ad un
segmento o ad un altro arco.
e.g.: NACA 2412
fMAX = 0, 02 c;
xfMAX = 0, 4 c;

tMAX
c

= 0, 12;

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NACA a 5 cifre: la linea dasse e` costituita da una cubica


raccordata ad unaltra cubica, ad una retta, ecc.
e.g.: NACA 23015
fMAX = 0, 02 c;
xfMAX =

tMAX
c

30
200

c = 0, 15 c;

= 0, 15;

NACA a 6 cifre: sono detti profili laminari, progettati per


mantenere il flusso laminare fino ad una percentuale elevata della
corda.
e.g.: NACA 652 -413
la prima cifra indica la tipologia di linea dasse;
xpmin = 0, 5 c;
C`,lam = 0, 2;
DLC = 0, 4;

tMAX
c

= 0, 13;

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Profili alari

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Si consideri landamento di C` in funzione di Cd : esiste un valore


ottimale C`,opt =DLC (Design Lift Coefficient) a cui corrisponde il
valore minimo di Cd .

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Discostandosi da questo, il coefficiente di resistenza tende a


crescere relativamente poco per
un range di C` detto laminar
bucket, il cui semispessore e` indicato con C`,lam , corrispondente
alla regione in cui il flusso e` ancora laminare. Allesterno di
questa si ha un brusco incremento della resistenza, dovuto
alla transizione in regime turbolento del flusso.

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Profili alari

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Richiami di
aerodinamica
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A. Effetti dello spessore:


CL cresce solo lievemente con lo spessore;
CD0 aumenta allaumentare di tMAX ;
Cm0 aumenta allaumentare di tMAX /c;

B. Effetto dellinarcamento:
0 , CLM AX , s , CD0 e Cm0

crescono allaumentare
di fMAX /c;
se il profilo e`
simmetrico, la linea di
portanza nulla coincide
con la corda e il Cm0 = 0;

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Meccanica del
Volo

Resistenza aerodinamica
indotta

P. Gili
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Dalla teoria di Prandtl per lala in pianta ellittica, si ha:


CD = CD0 +

C2L

Per ali non ellittiche, la teoria di Glauert introduce dei coefficienti


correttivi i > 1 e k:
CD = CD0 +

C2
C2
C2L
i + k C2L = CD0 + L (i + k) = CD0 + L

con e detto fattore di Ostwald compreso tra 0,75 e 0,95.

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Resistenza aerodinamica
indotta

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Effetto dellallungamento alare su una curva CD .

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Effetti dellipersostentazione

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Lipersostentazione e` un modo per modificare la forma del profilo


alare al fine di aumentare la portanza (ed inevitabilmente la
resistenza) ed e` impiegata per ridurre gli spazi di decollo e di
atterraggio. Si possono avere due architetture:
flap (ipersostentatori al bordo di fuga), porzione di profilo

estraibile che deflette la curvatura del profilo base e modifica


la direzione CL = 0; lo stallo del profilo si sposta ad un CLMAX
superiore e ad un s inferiore;
slat (ipersostentatori al bordo dattacco), aletta che

energizza il flusso, mantenendolo attaccato al profilo fino


ad incidenze maggiori; lo stallo del profilo si sposta ad un
CLMAX molto maggiore e ad un s superiore;

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Effetti dellipersostentazione

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento

Effetti della rotazione di una


superficie mobile

Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Leffetto del flap e` lo stesso che si ha quando la parte mobile di


una generica superficie aerodinamica (lalettone nel caso dellala,
lequilibratore o il timone nel caso degli impennaggi) ruota di un
certo angolo i (con i = a, e, r nei tre casi). La variazione
dellincidenza di portanza nulla e` 0 = sin i i , dove e`
un parametro geometrico dipendente dal rapporto tra la corda di
riferimento c e la corda della superficie mobile ci :
ci

= 0, 40(1 e8 c )

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Effetti della rotazione di una


superficie mobile

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Effetti della rotazione di una


superficie mobile

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Polare quadratica

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

La relazione che lega CL e CD e` detta polare quadratica. Notare che,


a valori elevati, si manifesta lo stallo.

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Polare del velivolo

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

La polare del velivolo racchiude in un unico grafico i coefficienti di


resistenza e di portanza, con riferimento assi vento, al variare di
. Come gi`a visto, landamento parabolico approssima bene
quello reale per valori di incidenza lontani da s . Si definiscono:
q
coefficiente di forza CF = C2L + C2D il vettore che punta
dallorigine ad un punto sulla polare;
CL
efficienza aerodinamica E = tan =
langolo tra il CF e
CD
lasse delle ascisse.

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Polare del velivolo

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Il massimo valore di incidenza si ha quando il raggio vettore


uscente dallorigine e` tangente alla polare.

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Polare del velivolo

Fondamenti di
Meccanica del
Volo

Polare del velivolo

P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata

Fintanto che vale lipotesi di polare quadratica ( < 18 ), si ha:


CL

E=

CD0 +

Volo librato

C2L
e

Sia y = 1/E, il valore di EMAX si ha in corrispondenza di ymin .


Imponendo che la derivata di y rispetto a CL sia nulla:


dy
d
CD0
CL
CD
1
=
+
= 20 +
=0
dCL
dCL CL
e
e
CL
CLEMAX =

CDEMAX = CD0 +
EMAX =

eCD0

C2LE

CLEMAX
CDEMAX

MAX

e
s
=

= 2CD0
e
4CD0

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Equazioni del moto

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

~ (che individua la
Sia langolo di discesa formato dal vettore V
traiettoria) e lorizzontale. La forza peso W e` applicata in CG,
baricentro del velivolo, mentre portanza L e resistenza D risultanti
sono applicate in a.c., aerodynamic centre del velivolo. Lincidenza
~ forma con la direzione di portanza nulla,
e` langolo che V
dipendente dalla configurazione del velivolo.
Si introduce un asse di stabilit`a XS , passante per CG e
contenuto nel piano di simmetria del velivolo: XS coincide con lasse vento iniziale
e viene congelato sul velivolo
per studiare il moto vario.
Langolo formato da XS con
lorizzontale si chiama pitch
angle (o angolo di assetto longitudinale).

Fondamenti di
Meccanica del
Volo

Equazioni del moto

P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Si considera il caso di moto a regime, in cui non sono presenti forze


dinerzia:
traiettoria rettilinea (assenza di forze centrifughe);
assenza di accelerazioni/decelerazioni lungo la traiettoria;

Deve quindi valere che:


(
X

~F = ~L + D
~ +W
~ = ~0

W sin = D
W cos = L

Si trova quindi che:


E=

L
W cos
1
1
1
=
=
min = arctan
'
D
W sin
tan
EMAX
EMAX

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Meccanica del
Volo

Equazioni del moto

P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Per cui sulla polare il punto di massima percorrenza min coincide


con quello ad efficienza massima. Nei restanti casi ad uno stesso
valore di E corrispondono due punti sulla polare:
bassa e V elevata;
alta e V ridotta;

Per lequilibrio delle forze non si considera la portanza in coda


Lt  L, che e` pero` fondamentale per lequilibrio di momento
attorno a Y. Il momento focale M0 e` normalmente negativo e
produce una rotazione a cabrare.
Confronto tra aliante e B747 non propulso:
aliante: = 30, CD0 = 0, 012, e = 0, 92

EMAX = 42, 5min = 1, 35


B747: = 7, CD0 = 0, 016, e = 0, 85

EMAX = 17, 1min = 3, 35

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Equazioni del moto

Fondamenti di
Meccanica del
Volo

Regimi di volo

P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Nel moto considerato, le velocit`a sono basse per cui sono


trascurabili gli effetti di compressibilit`a. La portanza puo` quindi
essere scritta come:
s
2 cos W/S 1
1
1

L = 0 V 2 CL S = 0 Ve2 CL S = W cos V =
2
2
0 CL

Per piccoli valori di , cos 1 e sin tan , per cui


scomponendo la velocit`a del velivolo in due componenti
orizzontale e verticale:
U = V cos V

w = V sin V tan =

si ha:
w=

2/0

V
E

1
1
W/S
E CL

Nellipotesi di quota costante, il punto di


massima durata wmin si
ha in corrispondenza del massimo di E CL .

Fondamenti di
Meccanica del
Volo

Regimi di volo

P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Si
introduce quindi y = 1/E CL , tale che per ymin si ha
(E CL )MAX :
1/2
C
CD
CD
y = 3/2 = 3/20 + L
e
CL
CL
Imponendo che la derivata di y rispetto a CL sia nulla:
dy
3 CD0
1
1
=
+
=0
dCL
2 C5/2
2 eC1/2
L
L
p
= 3CD0 e
CL(EC )
L MAX

CD(EC

L )MAX

 p 
E CL

= 4CD0
3/2

=
MAX

(3CD0 e)
4CD0

Fondamenti di
Meccanica del
Volo

Regimi di volo

P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Considerando W scomposto nelle sue componenti si ha:


W=

(W cos )2 + (W sin )2 =
s
V=

q
1
0 V 2 S C2L + C2D
2

2W/S 1 1

0
CF

per cui il punto a Vmin si ha in corrispondenza di CF,MAX .

Oss.: poiche U e w sono riferite al ground, in caso di aria calma,


esse coincidono con le componenti di velocit`a relativa del
velivolo rispetto allaria.

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Stallo

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Lo stallo e` un fenomeno dovuto al distacco del flusso attorno al


profilo, tipicamente nella zona del dorso, dovuto ad unincidenza
aerodinamica molto elevata. Infatti, se lincidenza e` troppo alta
non e` piu` valido il modello del profilo sottile e il profilo alare si
comporta come un corpo tozzo, rendendo di fatto inaffidabile il
modello matematico per profili sottili.
A seconda del tipo di profilo, lo stallo puo` avvenire in maniera
brusca (tipico per velivoli civili) o in maniera piu` controllata
(tipico per velivoli con LEX o ad elevato angolo di freccia,
generalmente militari).

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Stallo

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Nel caso dello stallo brusco, il CF subisce un decremento


repentino, che se prolungato rende incontrollabile il velivolo.

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Stallo

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Nel caso dello stallo tenue, il CF addirittura aumenta, rendendo il


velivolo pilotabile anche in questa configurazione.

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Odografa del moto


Si puo` tracciare la polare delle velocit`a che riporta le componenti
di velocit`a rispetto al riferimento inerziale terrestre (i due assi non
hanno la stessa scala):
massima percorrenza nel punto in cui il raggio uscente

dallorigine e` tangente allodografa;


massima durata nel punto di massimo che e` il minimo di w;
Vmin dove si ha il raggio uscente dallorigine piu
` piccolo;

I punti di massima percorrenza e massima durata non coincidono


malagrado i valori di velocit`a siano molto simili, in quanto
cambia
notevolmente lassetto del velivolo (il CL varia di un
fattore 3).
Si definisce inoltre velocit`a limite Vlim la velocit`a del velivolo nel
caso di picchiata in cui allequilibrio L = 0 e D = W, ovvero
CF = CD = CD0 :
s
2W/S 1

Vlim =
0 CD0

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Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Odografa del moto

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Effetto dei freni aerodinamici

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

I freni aerodinamici sono delle superfici mobili ruotabili che,


azionate, modificano la polare, aumentando la resistenza
aerodinamica e variando EMAX e min . In genere sono poste dove il
flusso e` accelerato e il loro effetto e` quindi maggiore.
aerofreni sulla
fusoliera: aumento
di resistenza, senza
grandi diminuzioni
di portanza;
aerofreni sullala:

aumento di
resistenza, con
notevoli diminuzioni
di portanza.

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Effetto dei freni aerodinamici

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata

Leffetto sulla polare e` quello di incrementare il min e ridurre la


Vlim .

Volo librato

Questi freni si usano nel caso in cui il pilota sia troppo lungo sulla
pista: buttandosi in picchiata, raggiungerebbe infatti velocit`a
troppo elevate. Gli aerofreni invece permettono di aumentare ,
senza che le velocit`a si incrementino troppo.

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Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Effetto del peso


p

Poiche V W, si ha che V 0 = V W 0 /W: variazione del peso


spostano e deformano lodografa (trasformazione omotetica).
Ciascun punto si muove lungo il raggio uscente
p dallorigine e si
sposta di una quantit`a dipendente dal fattore W 0 /W. Il peso
non influenza quindi il valore di min , ma sposta solo wmin .
Variazioni
di W possono quindi
essere impiegate per
un
record
di massima
durata,
ma non di
massima
percorrenza.

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Effetto del vento

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Nella trattazione si ipotizza che in presenza del vento, non varino


le condizioni aerodinamiche del velivolo (si escludono quindi
turbolenze e transitori da aria calma a vento): se non ci fossero gli
strumenti di bordo, il pilota non se ne accorgerebbe. Lodografa e`
ottenuta sommando ad ogni punto il vettore V~w di componenti u
e ww o analogamente traslando lorigine di V~w . Questo non
influenza quindi il punto EMAX , mentre varieranno e w che
potranno anche diventare positivi.
Si analizzano separatamente gli effetti di u e ww .

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Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Effetto del vento


In caso di vento favorevole o contrario, lorigine e` traslata
rispettivamente di u e u ed in entrambi i casi non varia wmin ,
mentre min si sposta rispettivamente verso CL superiori o
inferiori. Per un record di massima percorrenza, si cercher`a di
aumentare lincidenza nel primo caso o di ridurla nel secondo.

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Effetto del vento

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata

Si combinano leffetto di u con leffetto del peso:

Volo librato

Per un record di massima percorrenza, in caso di vento in prora


non si puo` far nulla (bisognerebbe aumentare il peso), mentre in
caso di vento in poppa si puo` gettare via della zavorra.

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Meccanica del
Volo
P. Gili
Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata
Volo librato

Effetto del vento


In caso di vento discendente o ascendente, lorigine e` traslata
rispettivamente di ww e ww . Nel primo caso aumenta la wmin e il
min si sposta verso CL inferiori. Nel secondo caso, si ha leffetto
opposto e si puo` anche avere uninversione fino ad avere una
wMAX di salita e un angolo di rampa MAX .

Fondamenti di
Meccanica del
Volo
P. Gili

Effetto del vento

Latmosfera di
riferimento
Misura della
velocit`a
Richiami di
aerodinamica
applicata

Si combina leffetto di ww con leffetto del peso:

Volo librato

Per un record di massima percorrenza, in caso di vento


discendente non si puo` far nulla (bisognerebbe aumentare il
peso), mentre in caso di vento ascendente per aumentare langolo
di rampa si puo` gettare via della zavorra.

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