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MERCOLEDÌ

28 APRILE 2010 3

il fatto IL CASO

Madri e mogli dei «TROPPI MILITARI CUBANI


NEL VENEZUELA DI CHAVEZ»
dissidenti incarcerati I cubani che cooperano con il
continuano la loro governo di Hugo Chavez sono circa
60mila: medici, professori e allenatori
protesta. Ma il regime sportivi. Ma non lavorano più solo
nelle scuole e negli ospedali. L’ex
ha stretto la morsa generale venezuelano Antonio
Rivero ha denunciato
anche su di loro al’intromissione dei militari cubani»
Il leader della protesta anche nelle forze armate del Paese
sudamericano. «È un’area strategica
rischia la morte per lo – lamenta l’ex militare – si tratta
della «sicurezza dello Stato».
sciopero della fame Secondo Rivero, i militari cubani
E nell’isola caraibica sarebbero presenti in diversi ambiti:
dall’addestramento dei soldati
le condizioni di vita venezuelani alle comunicazioni,
passando per l’intelligence militare.
e la situazione Tutte «aree vitali di alto livello»:
«L’inclusione di militari cubani va
dei diritti umani oltre il limite che dovrebbe essere
peggiorano consentito». Il presidente Chavez
smentisce: «Ma quale
cubanizzazione?». Poi però difende la
CUBA
collaborazione prestata dall’Avana: «I
cubani ci stanno solo aiutando». In
passato, contrattacca, «qui
comandavano gli yankee e gestivano
segreti che noi non conoscevamo».
L’opposizione accusa il presidente di
avere aperto le porte di alcuni
servizi pubblici (dall’Amministrazione
dei porti all’Immigrazione) a
consiglieri ed esperti provenienti
dall’Avana. Secondo indiscrezioni
pubblicate dalla stampa locale, una
delle cause delle dimissioni del
ministro della Sanità, Carlos
Rotondaro, lo scorso 11 febbraio, è
stata proprio la presenza di medici
cubani in alcuni posti chiave del suo
dicastero. Le stesse controversie
potrebbero avere influenzato anche
la repentina uscita di scena di Ramon
Carrizalez, che fino al 25 gennaio
scorso occupava l’incarico di
ministro della Difesa.
Michela Coricelli
La madre di Orlando Zapata, il detenuto politico morto dopo 85 giorni di sciopero della fame, sfila per le strade dell’Avana assieme ad altre Damas de Blanco (Epa)

Il grido soffocato
delle Damas de Blanco
DI LUCIA CAPUZZI le manifestazioni. Perfino la stampa A destra, alcune
ufficiale, che mai prima aveva men- supporter del
raditrici». A testa alta, zionato le Damas, ha cominciato ad regime
«T con gli occhi puntati sul
viso degli assalitori,
hanno sopportato impassibili, per
attaccarle. Segno che la "rivoluzione
dei gladioli delle signore bianche" è
diventata un problema.
contestano un
corteo delle
Damas. A
otto lunghe ore, la sequela di insul- Per il castrismo è un momento deli- sinistra, la foto
ti. Alcune decine di donne, vestite di cato. Raul, succeduto al fratello ma- del dissidente
bianco, con un gladiolo in mano, lato nel 2006, ha deluso le aspettati- Orlando Zapata
hanno sfidato ancora una volta l’ira ve di cambiamento. Le poche rifor- sulla porta di
del regime castrista. Lo fanno dal me attuate – diritto dei cubani ad a- un’abitazione.
marzo 2003 – la primavera negra –, vere un pc, un telefonino, a utilizza- Sotto, Fariñas, in
quando l’allora Lider Maximo Fidel re Internet, a entrare negli hotel per sciopero della
Castro, mentre lo sguardo del mon- stranieri, la concessione di terra in- fame e della
do era fisso sull’Iraq, avviò una "pur- colta ai contadini e la possibilità di sete dal 25
ga" verso il dissenso. Secondo mol- barbieri ed estetiste di prendere in febbraio, visitato
ti analisti, fu un messaggio indiretto affitto il loro locale – hanno un puro da un medico
all’amministrazione Bush, per di- carattere "cosmetico". Il suo pro-
mostrare che il governo socialista e- getto di trasformazione del sociali-
ra ancora forte. In 75, tra intellettua-
li, artisti, giornalisti – dal poeta Raul
Rivero all’economista indipenden-
te Oscar Espinoza – furono arresta-
smo tropicale in capitalismo autori-
tario, sul modello cinese, si è arena-
to ancor prima di iniziare. Per l’op-
posizione, dicono fonti vicine al re-
Fariñas: offro la mia vita per chiedere più libertà
ti e condannati, con gime, dello stesso
processi sommari, a Ogni domenica Fidel, la cui ombra on ho febbre, scrivere i sintomi che, gior- sarò più, il governo si deci- nel socialismo. Credo anco-
pene durissime, fino
a 28 anni di carcere,
per spionaggio. Al-
dopo la Messa
marciano a
peserebbe sulle
spalle del fratello.
Per questo, i blogger
«N la tempera-
tura è tra i 36
e i 36,5 gradi. La pressione è
no dopo giorno, stanno
consumando quel che resta
di lui. Non mangia né beve
da a lasciarli andare. Del re-
sto, lo stesso ministero del-
l’Interno ha dichiarato che
ra in uno stato sociale forte.
Ma Fidel Castro, e ora Raul,
hanno trasformato Cuba in
cuni furono liberati
in seguito alle pres- L’Avana chiedendo più irriverenti han-
no definito Raul Ca-
100 su 60. Il mio medico di-
ce che il decesso potrebbe
dal 24 febbraio, quando le
forze di sicurezza cubane gli
non sono in condizioni di
restare in carcere.
un’azienda personale. Il re-
gime ha dato istruzione, sa-
sioni internazionali. libertà per i loro stro "il numero uno avvenire nei prossimi venti hanno impedito di parteci- Altri due prigionieri, Darsi nità e speranze. In cambio,
Cinquantatré sono e mezzo": un poten- o trenta giorni». Parla del pare al funerale di Orlando Ferrer e Franklin Pellegri- però, ci ha privato di ogni
ancora dietro le cari. La parabola te ma non troppo suo corpo come se non gli Zapata Tamayo, il detenuto no, hanno interrotto il di- forma di libertà. Cuba è
sbarre. Per loro, si discendente per opporsi all’an- appartenesse Guillermo politico morto dopo 85 gior- giuno perché ritengono di un’immensa cella di cui so-
battono le Damas ziano "comandan- “Coco” Fariñas. Da quando, ni di sciopero della fame. essere più utili a Cuba da vi- lo i Castro hanno la chiave.
de Blanco. Madri, fi- di Raul Castro e i te". Una leadership 65 giorni fa, ha deciso di tra- Fariñas ha deciso di «pren- vi piuttosto che da morti. Io mi sono distanziato dal
danzate, mogli dei morsi della crisi inadeguata ad af- sformare il suo organismo dere il suo posto», perché Lei persevera nella sua stra- regime dopo la condanna a
dissidenti incarcera-
ti, ogni domenica, a-
frontare la dura re-
cessione economica
il dissidente in strumento di lotta politi-
ca, l’ex psicologo e giorna-
quello che definisce un «o-
micidio di Stato» non sia va-
da…
Rispetto la loro scelta, ma
morte del generale Ochoa,
nel 1989, con la finta accu-
scoltano la messa insieme nella chie- che flagella il Paese. I negozi sono lista critico si sforza di rac- no. Zapata chiedeva condi- resto fermo nella mia. I mo- sa di narcotraffico. Ma ho i-
sa di Santa Rita. Poi, marciano per la vuoti, un cittadino su quattro è sen- È in sciopero della fame e della contare il suo lento debili- zioni più umane per i dissi- menti fondativi di una na- niziato ad allontanarmi nel
Quinta Avenida, nel centro dell’Ava-
na, gridando "Libertad!". «Non sia-
za lavoro. Il malcontento popolare è
forte. Per questo, più che per una
sete dal 24 febbraio. «Castro tarsi con distacco. Risponde
al telefono con voce ferma.
denti dietro le sbarre. Coco
domanda la scarcerazione
zione necessitano di marti-
ri. Quando morirò, il pro-
1980, all’epoca dell’esodo
del Mariel, quando migliaia
mo un movimento politico. Siamo reale coscienza politica, dato che il ha trasformato questo Paese Poi, col tono asettico di uno di 26 prigionieri politici ma- fessor Felix Bonne prenderà di cubani assediarono l’am-
donne disperate. Che lottano per la
libertà dei loro uomini. Innocenti
regime fa di tutto per impedirne la
formazione, in tanti ora si avvicina-
in un’azienda personale» scienziato, comincia a de- lati. Come l’ingegnere Li-
brado Linares Garcia, quasi
il mio posto, lo ha già di-
chiarato, come io ho fatto
basciata peruviana per
chiedere asilo e lasciare l’i-
imprigionati per il solo fatto di ave- no ai dissidenti. cieco, l’intellettuale cattoli- con Zapata. Il regime non sola. Allora mi sono reso
re idee diverse», spiega ad Avvenire «Lo fanno timidamente, la paura è co Blas Giraldo Reyes o il potrà ignorarci all’infinito. conto di quanti volessero
Laura Pollan, fondatrice delle Da- tanta», spiega Reyna Zapata Tamayo, LE REAZIONI giornalista Pedro Arguelles Ha conosciuto personal- fuggire via.
mas. Suo marito Hector Maseda, madre di Orlando, il prigioniero po- Moran. Ha perso 14 chili in mente Orlando Zapata? Lei è sposato e ha una figlia
giornalista, è rinchiuso nel carcere litico che due mesi fa si è lasciato due mesi. Ne pesa 67 per ol- Sì, era il 1991. Lui lavorava di otto anni. Come vive la
di Aguica, a Matanzas, a 150 chilo- morire di fame per protestare con- UN REGIME SEMPRE PIÙ ISOLATO tre 1,80 di statura. Entra ed come muratore per la co- sua famiglia questa scelta?
metri dall’Avana e dalla sua famiglia. tro le terribili condizioni carcerarie. Crudele. Ingiustificabile. Inutile. Sono tanti gli aggettivi usati dalla esce dall’ospedale. Ma non struzione dell’Hotel Parque Mia moglie Clara non è
Qui sconta una pena a vent’anni. «È La donna è controllata a vista dalle comunità internazionale per condannare l’intransigenza del regime è disposto a fermarsi. Central all’Avana. All’epoca d’accordo, ma resta al mio
come una condanna a morte, ha già forze di sicurezza «Mi hanno perfi- cubano di fronte allo sciopero della fame di Zapata prima e, ora, di Raul Castro ha detto che militava nella Gioventù Co- fianco. Mia figlia Diosange-
sessant’anni», aggiunge Laura. no vietato di rispondere alle do- Fariñas. Il coro di proteste è unanime. Non solo gli Usa ma anche il «non cederà al ricatto«. Se munista e faceva parte del- les non sa niente. Pensa che
Finora il regime aveva tollerato le mande dei curiosi sull’autobus. Di- Parlamento europeo e perfino uno storico alleato come il Messico, continua, lei morirà. Perché le “brigate di risposta rapi- sia malato. Le ho scritto u-
marce delle Damas. Da qualche me- cono che devo stare muta. Altrimenti hanno criticato la chiusura di Raul Castro nei confronti del dissenso. una scelta così estrema? da” che dovevano impedire na lettera di addio, per
se, però, le aggressioni al gruppo si mi fanno scendere. Preferisco cam- Stavolta, anche per i più morbidi verso il castrismo, è difficile credere Il regime non me ne lascia gli incontri dei dissidenti. quando sarà più grande. Le
sono moltiplicate. Da tre settimane, minare che tacere», dice Reyna. Iso- alla teoria del "complotto", ribadita dall’Avana. «Gli scioperi della altra. Lo sciopero della fa- Cioè del mio gruppo, la U- ho spiegato che suo padre
le donne non riescono a raggiunge- lare i dissidenti per impedire che il fame stanno sconfiggendo moralmente il regime», spiega l’analista me è l’unico mezzo che ho nión Liberal, che si riuniva l’amava e non avrebbe mai
re la Quinta Avenida. Agenti in bor- virus della ribellione dilaghi è l’os- Joaquin Villalobos. Non si tratta di azioni aggressive da parte della per oppormi al governo nei paraggi. Così, cominciò voluto lasciarla. Ma ha do-
ghese le fermano all’uscita dalla sessione di Raul. Mentre la repres- bellicosa comunità di esuli di Miami, ma di gesti pacifici compiuti da brutale e tirannico dei fra- a parlare con noi. A com- vuto. Per contribuire a dar-
messa e intimano loro di tornare in- sione cresce, però, la fragile econo- cittadini "senza altra via d’uscita". Anche la Chiesa cattolica ha lanciato telli Castro. Non voglio mo- prendere le nostre ragioni. le un futuro di libertà.
dietro. Dato il secco rifiuto, le don- mia cubana si sgretola. Il rischio del un appello al governo perché realizzi le tanto attese promesse di rire. Ma sono disposto a far- E finì per passare dall’altra Quando il mio corpo mi fa
ne vengono aggredite da gruppi fi- tracollo è concreto. A meno di un cambiamento. In un’intervista pubblicata sulla rivista cattolica "Palabra lo. parte. troppo male, leggo un pas-
locastristi. Che le circondano, le in- cambiamento reale. Lo ha ricono- Nueva", il cardinale Jaime Ortega, arcivescovo dell’Avana, ha invitato il In nome di cosa? Anche lei, come Zapata, è so del Vangelo di Giovanni
sultano, le spingono, le minacciano. sciuto lo stesso presidente. Nel di- regime all’apertura e al confronto sereno con l’opposizione. E ha Della democrazia, del mio stato nella Gioventù Co- in cui Gesù dice: «Non c’è a-
Il copione degli "atti di ripudio", scorso alla Gioventù Comunista ha chiesto la liberazione dei prigionieri politici. Il cardinale si è anche Paese, di Orlando Zapata, munista. Ha perfino com- more più grande che dare la
spontanei in teoria ma in pratica or- parlato della necessità di una "gran- rivolto agli Usa, per spingerli a cercare un’intesa con Cuba. Obama si dei ventisei detenuti in fin battuto in Angola. Suo pa- vita per i propri amici». È
dinati dal governo, non è cambiato de trasformazione". Il divario tra pa- è limitato a facilitare i viaggi nell’isola. Castro, però si aspettava di più. di vita che il regime si osti- dre era agli ordini di Che questo che ho cercato di
in mezzo secolo di Revolucion. A cre- role e fatti a Cuba non è mai stato (L. C.) na a tenere dietro le sbarre. Guevara in Congo... spiegare a Diosangeles.
scere è stata, però, la veemenza del- tanto profondo. Spero che quando non ci Ho creduto nel castrismo. E Lucia Capuzzi

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