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n. 28
2 dicembre 2014
Base giuridica
Settori di intervento
Discariche abusive
Parti
LA NORMATIVA EUROPEA
Ai sensi della direttiva 74/442/CEE, gli Stati
membri sono tenuti ad adottare le misure
necessarie (tra cui il divieto di abbandono,
scarico e smaltimento incontrollato) per
garantire che i rifiuti siano recuperati o
smaltiti senza pericolo per la salute umana
e per lambiente (articolo 4); essi devono
inoltre adottare le misure necessarie perch ogni
detentore di rifiuti provveda a consegnarli ad
un raccoglitore o provveda lui stesso allo
smaltimento, nel rispetto della direttiva
(articolo 8); infine, larticolo 9 subordina lattivit
di smaltimento dei rifiuti al rilascio da parte
dellautorit nazionale di unautorizzazione
specifica, che pu riguardare un periodo
determinato, pu essere rinnovata o essere
accompagnata da condizione e, infine, pu
essere rifiutata. Il contenuto di tali articoli ora
riprodotto dagli articoli 13, 15, 23 e 36 della
direttiva 2008/98 (che ha abrogato e
sostituito la direttiva 2006/12/CE che, a sua
volta, aveva abrogato e sostituito la direttiva
LA FASE PRECONTENZIOSA
Per non avere adottato i provvedimenti
necessari allattuazione delle disposizioni di tali
direttive, la Corte di giustizia aveva gi
riconosciuto linadempienza dellItalia nella
sentenza
Commissione/Italia
(EU:C:2007:250) del 26 aprile 2006,
accogliendo il ricorso della Commissione
europea.
In
sede
di
controllo
dellottemperanza di tale sentenza, la
Commissione ha chiesto allItalia, nel maggio
2008, di indicare i provvedimenti di
esecuzione adottati. E iniziata una fase
precontenziosa in cui, a giudizio della
Commissione, lItalia ha fornito notizie e dati
frammentari e incompleti che hanno indotto
la Commissione, il 26 giugno 2009, ad
indirizzare allItalia un parere motivato, ai
sensi dellarticolo 228, paragrafo 2, CE, per il
persistere dellinadempimento. La risposta
italiana stata inviata oltre il termine
fissato (1 ottobre 2009), peraltro
prorogato su richiesta italiana (al 30
settembre 2009). Successivamente, lItalia ha
inviato alla Commissione ulteriori documenti
aggiornati relativi allesecuzione della sentenza
della Corte di giustizia dai quali, tuttavia, la
Commissione ha dedotto il persistere della
inadempienza a causa della presenza in 18
regioni su 20 di 218 discariche non conformi
alla
direttiva
74/442/CEE,
prive
di
autorizzazione; di esse, 16 contenevano rifiuti
pericolosi, non catalogati e identificati; infine, ad
avviso della Commissione, relativamente a 5
discariche lItalia non aveva fornito la prova
dellesistenza di un piano di riassetto o di un
UN
LA SOMMA FORFETTARIA
Ad avviso della Corte, il numero elevato di
discariche non conformi e il gran numero di
procedure di infrazione in materia di rifiuti delle
quali stata investita sono indice del fatto che
la prevenzione effettiva della futura
I DATI PI RECENTI
Si segnala che, in risposta allinterrogazione
5-03513, il Governo, lo scorso 11 settembre,
ha fatto il quadro della situazione relativa
alla causa in atto. In particolare, come emerso
anche nel corso dell'udienza dello scorso 4
settembre dinanzi alla Corte UE, dall'ultimo
aggiornamento trasmesso dalle Regioni sullo
stato degli interventi di bonifica a maggio
2014 risulta che 47 delle 218 discariche
segnalate nel ricorso del 2013 sono state
bonificate, mentre per i 171 siti ad oggi
residui gli interventi sono progettati o in
corso di esecuzione.
Rifiuti e discariche;
Emergenze rifiuti.
XVII LEGISLATURA DOCUMENTAZIONE PER LE COMMISSIONI ESAME DI ATTI E DOCUMENTI DELL UE, N. 28, 16 DICEMBRE 2014
Il bollettino stato curato dallUfficio Rapporti con lUnione europea ( 06 6760.2145 - cdrue@camera.it)