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Il fondatore di questa setta, il Cristo, aveva avuto il supplizio sotto il regno di Tiberio, per ordine del procuratore Ponzio Pilato. Momentaneamen
(Tacito, Annali, XV, 44)
Gli scritti di Giuseppe Flavio contengono informazioni pi interessanti, specialmente il Testimonium flavianum, breve passo
contenuto inAntichit giudaiche, sebbene vi sia il sospetto che possa essere stato oggetto di interpolazioni da parte di copisti
cristiani. Solo recentemente, ad opera del filologo ebreo Shlomo Pines, professore all'Universit di Gerusalemme, stata
trovata la forma originaria delTestimonium Flavianum, all'interno della "Storia Universale " di Agapio di Ierapoli,un vescovo e
storico di lingua araba vissuto nel X secolo. Tale citazione del Testimonium, non edulcorata e non interpolata, evidenzia come
Giuseppe Flavio, senza entrare nel merito della divinit di Ges, ne parli come personaggio storico realmente esistito. Questa
la versione del testimonium di Agapio:
Egli afferma nei trattati che ha scritto sul governo dei Giudei: In questo tempo viveva un uomo saggio che si chiamava Ges, e la sua condotta
(Traduzione di Shlomo Pines, citata da J.D. Crossan. )
[31]
Un'obiezione al Testimonium Flavianum risiederebbe nel fatto che il Patriarca di Costantinopoli Fozio (820-893 d.C.), vissuto al
tempo di Agapio di Ierapoli, nella sua analisi sull'opera di Giuseppe Flavio Antichit Giudaiche non fa nessuna menzione di
Ges e dei suoi miracoli[32]. Tuttavia il documento di Fozio viene giudicato da vari studiosi come un ulteriore elemento di
supporto all'autenticit del Testimonium[33][34][35].
I primi scrittori cristiani non fanno per mai riferimento a questi testi, i cui riferimenti a Ges sono stati scoperti successivamente
(ad esempio Sulpicio Severo fu il primo a citare Tacito in merito).
Alcune delle testimonianze di non cristiani sono molto ostili nei confronti dei cristiani stessi. Questo emerge chiaramente dal
testo del pensatore cristiano Origene che, nella sua opera Contra Celsum, discute le tesi del filosofo pagano Celso. L'opera di
Origene l'unica fonte dello scritto di Celso "Discorso vero", a cui l'autore fa riferimento per confutarlo. Il colto pagano Celso
afferma che, se esistito un Cristo storico, si tratterebbe soltanto di un brigante e mistificatore. [senza fonte].
Un'altra testimonianza non cristiana e decisamente ostile ai cristiani contenuta nel Talmud Babilonese. Il Talmud Babilonese
considerato un testo sacro dell'Ebraismo. Esso raccoglie in forma scritta la Torah (la Legge) orale, trasmessa a partire
da Mos in forma non scritta dalle varie scuole rabbiniche fino alla caduta di Gerusalemme nella guerra giudaica del 66-74 d.C.
Con la distruzione del secondo tempio nel 70 d.C., la fine della successiva guerra di Bar Kokhba contro i Romani (135 d.C.) e
l'inizio della diaspora degli ebrei, gli antichi insegnamenti che si tramandavano solo oralmente a commento o integrazione della
Torah scritta (i primi cinque libri della Bibbia) furono messi per iscritto per timore che andassero perduti dalle generazioni
successive. Il Talmud Babilonese costituito da una raccolta di discussioni avvenute tra i sapienti (hakhamim) e i maestri (rabbi)
riguardanti le applicazioni e i problemi pratici della Torah scritta. Orbene, in un passo di un trattato appartenente al Talmud
Babilonese, il Sanhedrin, si accenna ad un personaggio chiamato Ges. Sanhedrin il termine che corrisponde al Sinedrio, la
pi alta istituzione in materia legale che ci fosse presso gli ebrei nel I secolo d.C. Cos recita il Talmud:
...Alla vigilia della Pasqua [ebraica], Yeshu fu appeso. Per quaranta giorni prima dell'esecuzione, un araldo gridava "Egli sta per essere lapidato
(Soncino Babylonian Talmud, editor I. Epstein, Tractate Sanhedrin, folio 43a, London, Soncino Press, 1935-1948 )
L'edizione del Talmud babilonese qui citata curata direttamente dal rabbino Isidore Epstein che osserva, tra l'altro, che questo
riferimento a Ges veniva omesso nelle edizioni censurate del Sanhedrin, a conferma del fatto che anche molti interpreti del
passato hanno inteso che esso alludesse a Ges Cristo. Inoltre, sempre dai commenti del rabbi I. Epstein, apprendiamo che un
manoscritto (denominato come "M") riporta "Ges Nazareno" invece che solo "Ges", mentre un altro manoscritto ancora,
invece della frase "egli fu appeso alla vigilia della Pasqua" nella parte conclusiva della citazione di cui sopra, legge: "egli fu
appeso alla vigilia del sabato della Pasqua", concordando con il Vangelo di Giovanni [36].
Infine varie informazioni su Ges sono contenute nel Corano, il libro sacro dell'Islam. Ges citato in 15 sure su 114 per un
totale di 93 versetti[37] ed considerato dal Corano come autore di molti miracoli e il pi santo dei profeti prima di Maometto[38].
Ges Cristo ha poi un ruolo decisivo nella cristologia islamica: deve tornare alla fine dei tempi quando sconfigger l'Anticristo[39].