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Gesù e le Amicizie

Presentazione di Sara Paci


Definizione di Amicizia:
Con amicizia, da un punto di vista
oggettivo, si indica un tipo di legame sociale
accompagnato da un sentimento di affetto
vivo e reciproco tra due o più persone , ma
anche tra esseri umani ed esseri
appartenenti al mondo degli animali. Da un
punto di vista soggettivo, insieme all'amore,
l'amicizia è un atteggiamento nei confronti
degli altri,caratterizzato da una rilevante
carica emotiva . (Definizione tratta dalla voce
Amicizia, Wikipedia)
L'amico è colui che condivide la nostra vita e noi la sua. Ci è vicino nella
gioia ma anche nei momenti di buio e di difficoltà. Ci sprona a fare del
nostro meglio ed è come disposto a donare la vita per noi. Questa
caratteristica è particolarmente richiamata da Gesù: "Non c'è amore più
grande di questo: dare la vita per i propri amici". (Tratto da: L'amicizia vera fa
rinascere, di Don Giovanni Peschiera; commento al Vangelo: Gv 11,1-45 )
Rut e Noemi
Nella Bibbia si narrano storie di amicizia, come quella
tra Rut e Noemi. Quest’ultima ci ha donato versetti
colmi di commozione: «Perché dove andrai tu andrò
anch’io; dove ti fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà
il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio; dove morirai
tu, morirò anch’io e vi sarò sepolta. Il Signore mi
punisca come vuole, se altra cosa che la morte mi
separerà da te» (Rt 1,16-18). Grazie a tale insistenza
Noemi comprese quale dono fosse Rut per la sua vita,
così partirono insieme per il loro viaggio.
(Tratto dal sito:
http://digilander.libero.it/monast/ami/bibbia.ht m)
Mosè
Nell’Esodo leggiamo come Mosé parlava al
Signore, entrando nella tenda del convegno,
cioè il luogo della loro amicizia, e quando
entrava veniva avvolto dalla nube della
presenza divina, ossia lo Spirito Santo.
(Tratto dal sito:
http://digilander.libero.it/monast/ami/bibbia.htm)
L’ Amicizia nella vita di Gesù
Al vertice della sua vita, Gesù, che ha dato ampia
testimonianza nella sua vita pubblica di che cosa
volesse dire per lui l'amicizia, scelse alcuni con cui
avere un più stretto rapporto e in mezzo ai discepoli
volle gli apostoli, "perché stessero con Lui" (Marco 3,
14) e a cui confidare tutto quanto il mistero della sua
vita. (Tratto dal blog di Massimo Camisasca)
L’ Amicizia nella vita di Gesù
Amicizia per Gesù è dunque comunanza nelle cose
umane e in quelle divine. Questa è la comunità
apostolica, l'esempio più alto di amicizia che la storia
presenti. È Gesù stesso a offrirci la chiave per guardare
all'esperienza  vissuta da lui con i discepoli. Egli dice: 
"Vi ho chiamati amici, perché ho detto a voi tutto ciò
che il Padre ha detto a me" (cfr. Giovanni 15, 15). (Tratto dal
sito: http://www.consolata.org/missione/missione-oggi/5688.html)
L’ Amicizia nella vita di Gesù
L'amicizia che egli ha vissuto con i suoi più intimi,
l'amicizia che egli ha reso possibile fra gli uomini,
nasce anche oggi dai suoi sacramenti, dal battesimo,
dall'eucarestia, dalla penitenza; nasce anche oggi dal
suo insegnamento e si manifesta in chi lo segue come
riconoscimento del posto centrale che egli chiede
d'assumere nell'esistenza di chi lo incontra.(Tratto dal sito:
http://www.consolata.org/missione/missione-oggi/5688.html)
L’ Amicizia nella vita di Gesù
Lazzaro di Betania è fratello di Maria e di Marta; è
malato; è amico di Gesù e le sorelle lo mandano a
chiamare, ma arriva troppo tardi. "Vado a svegliarlo"(Gv
11,11) aveva detto ai discepoli, preannunciando - senza
essere compreso - che questa morte sarebbe andata a
gloria di Dio (Gv 11,4).
Quando arriva là dov'è atteso, Gesù è rimproverato da
Marta, a cui chiede un atto di fede dicendo:" Io sono la
resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore,
vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno.
Credi tu questo ? (Gv 11,25). Poi quel grido: "Lazzaro, vieni
fuori!" (Gv 11,43)
L’ Amicizia nella vita di Gesù
La vicenda di Lazzaro, al di là del miracolo,
interpella, appunto sul piano delle emozioni di
Gesù che mette esplicitamente in luce. Alla notizia
della malattia dell'amico, Gesù si ricorda di "voler
molto bene" (Gv 11,5) a lui e a sua sorella
Davanti a coloro che gli dicono di andare a vedere il
sepolcro, Gesù "scoppiò in pianto" (Gv 11,35).
Quando si reca al sepolcro, è ancora
"profondamente commosso" (Gv 11,38). Infine,
chiamando fuori Lazzaro "gridò a gran voce" (Gv
11,43).
L’ Amicizia nella vita di Gesù
Un altro esempio di amicizia è contenuto in tutte e quattro
le versioni del vangelo e riguarda il tradimento di Giuda
nei confronti di Gesù.
Nel Vangelo secondo Matteo si narra della cospirazione dei
sommi sacerdoti e degli anziani del popolo contro Gesù, e
del loro timore che l'arresto avrebbe causato tumulti.
Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai
sommi sacerdoti e disse: «Quanto mi volete dare perché io
ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete
d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia
per consegnarlo. (Matteo 26,14-16)
L’ Amicizia nella vita di Gesù
L'evangelista inserisce Giuda anche all'interno della
narrazione dell'Ultima cena. Messosi a tavola con i dodici
discepoli, Gesù afferma:
In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». Ed essi, addolorati
profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli:
«Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha intinto
con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. Il Figlio
dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal
quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per
quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse:
«Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto». (Matteo
26,21b-25)
L’ Amicizia nella vita di Gesù
Come nella narrazione di Marco, segue l'episodio dell'orto
del Getsemani, al termine del quale avviene l'arresto di
Gesù, da parte di una folla capeggiata da Giuda:
Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e
con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi
sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato
loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui;
arrestatelo!». E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve,
Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei
qui!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e
lo arrestarono.  (Matteo 26,21b-25)
L’ Amicizia nella vita di Gesù
Amicizie positive Amicizie negative
 Il legame con Lazzaro e con i Giuda non ha compreso il
discepoli mostra che Gesù da valore profondo
grande valore all’amicizia dell’insegnamento del suo
come unione che va oltre la maestro e lo tradisce non
separazione fisica causata appena ne ha l’occasione.
dalla morte. Gesù, nonostante il gesto di
 L’unione tra le persone e Gesù Giuda lo condanni a morte,
nasce dalla condivisione della mostra il suo perdono
fede in uno stesso Dio e dei baciandolo.
sacramenti.
L’amicizia oggi
Amicizie “Tradizionali” Facebook & Co.
 Sono le amicizie che nascono I social network sono una
spontaneamente, spesso già realtà sempre più diffusa,
nell’infanzia, tra due persone soprattutto tra i giovani, che
che condividono idee, li usano per tenersi in
interessi e esperienze di vita. contatto.
 Questi legami non si Tuttavia molti credono che
dissolvono nemmeno quando l’amicizia “virtuale” sia uguale
il tempo porta alla all’esperienza personale. In
separazione degli amici, i realtà avere molti contatti via
quali mantengono il internet non equivale sempre
sentimento che li unisce. all’avere molte amicizie!!!
Conclusioni
Probabilmente le amicizie che nascono via web sono
meno intense perché le persone sono unite solo dal
computer e questo limita la loro conoscenza profonda.
Dietro ad un contatto può nascondersi una persona
diversa da quella con cui chattiamo o condividiamo
documenti e questo è un limite a mio parere
insuperabile.
Le amicizie “vere” presuppongono infatti una
conoscenza dell’altro che va oltre l’apparenza e ci fanno
capire che l’amico è una persona per noi indispensabile.
Conclusioni
Gesù ci ha insegnato che “amicizia” vuol dire
condivisione di momenti di vita e di esperienze
comuni, come per lui erano la predicazione e la
celebrazione dei sacramenti.

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