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CONTENUTI DISCIPLINARI
(Programma effettivamente svolto)
Testi adottati:
Balme, Lawall, Borri, Miraglia, “Athenaze”, vol. 1 , Accademia “Vivarium Novum”
Agazzi, Vilardo, |Ellhnistié, Manuale, ed. Zanichelli
CONTENUTI DISCIPLINARI
MORFOLOGIA
L’articolo; il sostantivo e sua struttura: tema (radice, prefisso e suffisso) e desinenza; generi, numeri e casi; il valore
fondamentale dei casi; l’accento nella flessione;
prima declinazione: prospetto delle desinenze; flessione dei sostantivi femminili e comportamento della vocale
tematica “α” (α puro e impuro: uscita al nominativo in - α e in - η); sostantivi maschili (uscita al nominativo in – ας e
in – ης); sostantivi contratti;
seconda declinazione: prospetto delle desinenze; flessione dei sostantivi maschili e femminili – dei sostantivi neutri;
sostantivi contratti;
la declinazione attica dei sostantivi;
terza declinazione: prospetto delle desinenze; formazione del nominativo singolare: sigmatico e asigmatico (temi in
muta; nasale: dentale; liquida; nasale ν; sibilante σ; semivocale j e #;
vocale i e u
declinazione degli aggettivi: aggettivi della prima classe a due e tre uscite; l’aggettivo sostantivato; gli aggettivi
contratti; la declinazione attica degli aggettivi; aggettivi della seconda classe a tre uscite (temi in nasale; nasale-
dentale; digamma; a due uscite (temi in dentale; nasale; liquida; sibilante; vocale); aggettivi ad una uscita (solo temi in
consonante muta); aggettivi irregolari (meégav – poluév – pra%ov);
la flessione del participio attivo; aggettivi verbali;
la comparazione degli aggettivi: comparativo di maggioranza, uguaglianza e minoranza; superlativo relativo ed
assoluto; comparativo assoluto; la formazione del comparativo e superlativo. prima forma con suffissi: –tero – tera –
tero e -tato – tath – tato; particolarità della prima forma (allungamento della vocale finale del tema; variazione
della vocale finale del tema; aggiunta del suffisso –es- al tema/ radice e del suffisso –is- alla radice)
seconda forma con suffissi: – iwn – ion e -isto –isth – isto; loro flessione; particolarità della seconda forma di
comparazione (aggiunta del suffisso direttamente alla radice per i temi in –uv e in –roév; temi irregolari: kakoév,
kalové, a\gajoév, mikroév, o\liégov, poluév, r|çédiov, meégav, a\lgeinoév); forme di comparazione
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Traccia programma effettivamente svolto – solo per classi non terminali
mancanti del positivo (derivanti da avverbio o preposizione); formazione perifrastica; elementi di rinforzo (e!ti, poll§
%...).
I numerali: cardinali con flessione delle prime quattro unità: ei/v, miéa, e$n... e ordinali: prw%tov..., avverbi
numerali: a£pax, diév...; pronomi-aggettivi negativi: ou\deiév, mhdeiév
Il VERBO
Osservazioni preliminari: due coniugazioni: tematica ed atematica; tre diatesi (attiva, media e passiva); sette tempi
(principali: presente, futuro, perfetto, futuro perfetto; storici: imperfetto, aoristo, piuccheperfetto); quattro modi:
indicativo (obiettività), congiuntivo (soggettività come volontà, eventualità), ottativo (soggettività come desiderio,
possibilità), imperativo (comando); tre forme nominali: infinito (sostantivo), participio (aggettivo), aggettivi verbali;
tre persone: prima, seconda e terza; tre numeri: singolare, plurale, duale; tre tipi di aspetto: durativo (presente);
momentaneo (aoristo); compiuto (perfetto)
La struttura del verbo: radice, tema verbale, tema temporale. Suffissi, prefisssi, infissi.
Desinenze: primarie e secondarie o storiche.
Tema verbale e tema del presente.
Il presente: formazione del presente (semplice o senza suffissi; complesso o con suffissi).
La flessione del presente dei verbi tematici o in - w, dei verbi contratti in –aéw, -eéw, -oéw, dei verbi atematici o in
– mi .
I tempi verbali in Greco e la loro traduzione in Italiano. L’aspetto verbale. Presente storico. Aoristo gnomico.
L’imperfetto (aumento temporale e sillabico, desinenze secondarie) - sua flessione con i verbi delle due coniugazioni e
contratti.
Il futuro attivo e medio e la sua flessione; tipi di futuro (6): sigmatico, contratto, attico, dorico, passivo, perfetto.
L’aoristo attivo e medio; tipi di aoristo: I^ sigmatico e asigmatico, II^ o forte, III^ o fortissimo – cappatico.
La diatesi passiva dell’aoristo e del futuro: aoristo passivo I^ o debole (suffisso –jh-) – aoristo passivo II^ o forte
(suffisso –h-); futuro passivo I^ e II^.
I verbi in – mi: presente, imperfetto, futuro, aoristo ed aoristo passivo.
SINTASSI
Sintassi della proposizione: la concordanza del genere e numero; posizione attributiva e predicativa dell’aggettivo; le
preposizioni proprie ed improprie; la sintassi dei casi e i principali complementi: predicativo del soggetto e
dell’oggetto, luogo, tempo, partitivo, di termine, accusativo di relazione, fine, modo, mezzo, argomento, causa, materia,
compagnia ed unione, vantaggio e svantaggio, limitazione, origine, stima/ prezzo, agente e causa efficiente, dativo di
possesso, complemento di paragone col comparativo di maggioranza; complemento di paragone col superlativo relativo
(partitivo);
Sintassi del verbo: uso dei modi (finiti: indicativo, congiuntivo ed ottativo; indefiniti: infinito e participio). Uso delle
particelle a!n - e\aén. Le diverse funzioni del participio: attributivo, predicativo, sostantivato e assoluto.
1
I richiami in Greco riportati sono soltanto esempi che evidenziano il pronome più noto ed usato; accanto a questo ci
sono altri pronomi che sarebbe stato troppo lungo elencare.
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Sintassi del periodo. Proposizioni principali (indipendenti): enunciative (reali, potenziali, irreali); volitive
(esortative, imperative, desiderative, dubitative); interrogative dirette (semplici e disgiuntive)
Proposizioni subordinate. Completive: dichiarative (esplicite ed implicite), volitive: in dipendenza da verbi indicanti
dovere, necessità; verba curandi e cavendi; verba timendi; verba rogandi; verba impediendi; interrogative indirette.
Subordinate Circostanziali: finali, consecutive, causali, temporali.
Letture da:
Balme, Lawall, Borri, Miraglia, “Athenaze”, vol. 1 , Accademia “Vivarium Novum”:
capp. XI, XII, XIII
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