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1 Lezione

Opere di Mozart
-Rappresenta, insieme ad Haydn, il culmine dello stile classicistico, cio di
quellepoca culminante culturalmente con lilluminismo, dove il linguaggio
musicale, di stampo melodico e armonico, era alla ricerca di uneleganza, di
una simmetria e di unessenzialit che si ispiravano, come tutta la cultura del
700, ai postulati di Winckelmann (archeologo, aveva fatto il modello della
classicit greca il punto di riferimento, prendendo tuttavia solo laspetto
apollineo (la componente calma, di bellezza composta), ignorando laspetto
delle tragedie, di cui parler Nietzsche).
Il linguaggio di Mozart e Haydn ha uneleganza simmetrica e il linguaggio
melodico-armonico mette in primo piano le aspettative concrete del
sentimento delluomo, in quanto la dimensione armonica esprime la
soggettivit dellemotivit umana. Il contrappunto (di cui Bach stato il
culmine e lultimo codificatore) rappresenta lordine orizzontale tra le voci
melodiche, pone di pi in luce la dimensione contemplativa. Con lavvento
dellilluminismo il linguaggio melodico-armonico prende il sopravvento sul
contrappunto perch si accentua limportanza della concreta soggettivit
delluomo.
Mozart ebbe come momento di maturazione artistica ed esistenziale
lincontro con il teatro. Ha scritto moltissime opere teatrali, fin da ragazzino.
Scrive sia opere serie (carattere storico o/e mitologico e), opera buffa
(satirica, prosaica) e il Singspiel (genere che nasce in quegli anni e che avr
vita breve), di cui il capolavoro il Flauto Magico. Le "operine" che scrisse
prima di incontrare Da Ponte (il suo librettista dei suoi tre capolavori buffi,
cio le Nozze di Figaro, il Don Giovanni e Cos fan tutte) erano opere di
grande eleganza ma sostanzialmente abbastanza convenzionali nel tipo di
linguaggio adoperato, cio aderivano agli stilemi dell'opera seria (Mitridate
Re del Ponto, Ideomeneo Re di creta, Ascanio in Alba): Mozart applicava,
quindi, il suo linguaggio formidabile (per immediatezza e per duttilit, oltre
che per bellezza), a rivestire il contenuto drammaturgico dei personaggi.
L'incontro con Da Ponte, un po' pi vecchio di Mozart e uomo di mondo in
grado di comprendere i desideri della societ, offr a Mozart l'opportunit di
applicare il suo linguaggio ad una lettura della realt, cio non
semplicemente costruire delle architetture di carattere apollineo e di suprema
eleganza, secondo i dettami da un lato del classicismo e dall'altro secondo
l'esigenza dell'uomo Mozart.
Mozart fu sottoposto dal padre, certamente pensando di fare il bene del
bambino, in un'immersione anzitempo nel mondo del lavoro, ma non per un
intento di sfruttamento, anche perch all'epoca si pensava che il bambino
fosse un adulto in potenza. Dopo Russeau nell'800 si cap che l'adulto sar la
conseguenza strutturata di quel tipo di tavolozza emotiva che il bambino ha
assimilato nei suoi anni pi precoci. Leopold cre quindi, inserendolo nel

mondo del lavoro, quel conculcamento della dimensione ludica del gioco,
tipica in tutti bambini, che Mozart continu a perpretrare anche in et adulta:
infatti la predilezione per i giochi osceni e filastrocche ecc. quindi rimase un
"perenne ragazzone" anche in et adulta, essendo per lui la musica il gioco
supremo. Invece scrivere le opere su soggetti realistici, e non su figure
mitologiche o storiche, lo constrinse ad applicare il suo formidabile talento
musicale ad una lettura della realt, che diede dei risultati eccezionali dal
punto di vista della pregnanza dei lavori stessi.
"Le nozze di Figaro" una storia tratta da una pies teatrale di Bomarches, un
avventuriero e commediografo che aveva scritto la storie di Figaro (dalle quali
tratto anche il Barbiere di Siviglia di Rossini, scritto trent'anni dopo), che
aveva l'intenzione in queste sue pies di mettere in evidenza come l'uomo
piccolo borghese e LAVORATORE, il soggetto della rivoluzione francese,
cominciasse a far valere i propri diritti rispetto alle prepotenze e all'arroganza
dell'aristocrazia. Da Ponte chiese il permesso alla censura a Vienna, prima di
incominciare l'opera, di porre in musica un melodramma su soggetto di
Bomarches: il risultato fu che l'opera potesse essere incominciata a
condizione di eliminare tutte le tirate ideologiche o critiche contro
l'aristocrazia (anche perch a Vienna nel 1786, prima della presa della
Bastiglia, Maria Antonietta di Francia apparteneva agli Asburgo...). Da Ponte,
colui che prendeva le committenze, cap di struttarla in modo pi giocoso, in
maniera tale che la morale rimanesse sempre quella, cio la messa alla
berlina (lo sfottimento irridente) delle pretese anacronistiche dell'aristocrazia.
Ebbe cos un successo clamoroso, perch era l'espressione dello spirito
sociale del tempo.
Il soggetto strutturalmente semplice. Il conte di Almaviva, un
quarantacinquenne ancora prestante, sposato da quindici/vent'anni, non
prova pi la stessa attrazione per la moglie (la contessa), ma si infatua per la
cameriera della moglie, Susanna, che la promessa sposa del suo cameriere
factotum, che Figaro. L'opera si apre con Figaro e Susanna che prendono le
misure per arredare la loro casa delle imminenti nozze e lei gli comunica che
il suo padrone gli avesse messo gli occhi addosso e lui risponde
arrabbiandosi: era inaudito per il tempo che un servo potesse rivolgersi cos
ad un nobile, durante il regime assolutistico. Il conte, infatti, non solo aveva
messo gli occhi sulla moglie (avverr anche nell'800 borghese) ma vuole far
valere lo "ius prime noctis" (quando una serva si sposava la famiglia di lei
versava una conciliazione simbolica in denaro al padrone perch, essendo la
serva di sua propriet, il padrone aveva il diritto di dormire con la serva)
(preteso comunque, sia per un discorso classista sia per l'et del padrone). Il
conte, tuttavia, nell'opera non solo verr svergognato ma la contessa,
amareggiata per il comportamento del marito, e la cameriera faranno
un'alleanza tra di loro: una cosa impensabile per l'epoca. Susanna quindi
finge di accettare le attenzioni del conte, al quale dar un appuntamento in
giardino, dove per sar la moglie a presentarsi, vestita da cameriera, e lo
svergogner. (La rivoluzione francese si fece anche perch c'era un incipiente

rivoluzione industriale e si cominciava a capire che si potevano dividere i


benefici dell'agricoltura e del nascente mondo industriale in modo diverso. Il
messaggio dell'opera non incentrato sull'aspetto economico ma piuttosto
sull'aspetto morale.) "Se vuol ballare signor contino il chitarrino le suoner":
allusione al fatto che l'uomo conquista una propria autonomia con il proprio
lavoro, messaggio della rivoluzione francese.
Mentre Figaro esprime questa sua insofferrenza, durante tutta la vicenda,
dato che Susanna finge di non respingere il conte (anche perch lei spera di
ottenere dal conte una lettera di garanzia liberatoria per un debito che Figaro
aveva contratto molti anni prima); Figaro manterr un dubbio fino alla fine
della storia, infatti gli sar ben chiaro se Susanna apprezzasse le lusinghe del
conte o meno. Misoginia ricorrente di Mozart (si era innamorato di Aloisia
Weber, la quale lo sfrutt e lo lasci in bianco, e da quel giorno Mozart odi le
donne, in particolare le soprano). Mozart, infatti, ebbe due temi che gli
rimaser in gola fino al Don Giovanni: il rapporto di odio-amore con il padre e
un astio verso le donne (la madre di Aloisia istru la sorella della cantante sul
come sedurre Mozart, che poi ci riusc). La misoginia era anche uno dei temi
facenti parte del clima dell'illuminisimo, che emancip la donna dal punto di
vista civile, che per la sua sensualit ed eco dell'affetto materno ecc.
difficile da controllare emotivamente per l'uomo; una sorta di sarcasmo
contro tutto il genere femminile, essendo un epoca razionalistica che vedeva
la donna come una creatura incontrollabile razionalmente.
"Dove sono i bei momenti": la contessa si amareggia per il comportamento
del marito e riflette sul passare della vita; un aria molto difficile perch dopo
lo sfogo si ricorda della sua casta e alla fine si rassegna e decide di affrontare
la situazione. Note ampie e distese e in seguito virtuosismo. Subito dopo la
contessa incontra Susanna e si intravede il divertimento e la confidenza delle
due donne nell'ordire il tranello per il conte, che culmina in un duetto. L'aria
preceduta da un recitativo, dove il discorso accompagnato dal cembalo. Le
due donne preparano la missiva, che anticipa il loro appuntamento in
giardino. Ad un certo punto si vede che arriva qualcuno e loro nascondono il
biglietto. ("Che soave zeffiretto")
La sintesi prodigiosa che nelle opere comiche e realistiche (anche prosaiche
e malinconiche) e che c' un realismo psicologico ma trasfigurato da forme
etere. Infatti, a differenza del distacco apollineo presente nelle sue opere
strumentali, nelle opere Mozart si realizza maggiormente, descrivendo
introspettivamente la situazione dal un punto di vista prettamente realistico e
rafforzando ancora di pi i capolavori letterari di Da Ponte.
Il primo esempio di opera in cui il realismo viene messo in una posizione
rilevante "La serva padrona" di Pergolesi, linguaggio barocco (1733), che
racconta i maneggi di una servetta per riuscire a farsi sposare dal padrone.
Le nozze di Figaro sono un ritratto del mutamento epocale che stava
preparandosi, che la rivoluzione francese determin in toni cruenti.

Cos Fan Tutte (la pi piccola delle operine scritte con Da Ponte), opera a
carattere misogino, vuol dire che tutte le donne siano fedifraghe, si basa su
due ufficiali fidanzati con due sorelle, Fiordiligi e Dorabella. Pi breve delle
altre due opere e l'ultima. Gli ufficiali esaltano la fiducia delle loro fidanzate in
un circolo per uomini, ma un quarantenne (Don Alfonso) disinluso che li
scoraggia; loro si offendono e addirittura lo vogliono sfidare a duello, ma lui
propone a loro una scommessa: voi dovete simulare di dover partire per una
spedizione militare e stare via un paio di mesi e poi vi ripresenterete dopo
qualche settimana travestiti come mercanti albanesi, venditori di tessuti
pregiati, e ognuno dei due dovr fare la corte all'altra. L si vedr se le
ragazze fossero refrattarie o meno. Don Alfonso, nel frattempo, da delle
mancie alla cameriera delle ragazze per esortarle al "tradimento", pur di
vincere la scommessa. Alla fine viene svelato l'inganno, Don Alfonso dimostra
di avere ragione e le ragazze vengono perdonate. Il sunto da livello
volteriano, scetticismo, bisogna tenersi lontano dell'eccessi delle passioni. Le
opere buffe di Mozart avevano il compito di criticare e dare una visione
disillusa del mondo in modo sia serio sia giocoso.

-DON GIOVANNI
Il capolavoro supremo di Mozart il Don Giovanni. Il personaggio del libertino
e del grande seduttore non un'invenzione di Mozart, ma nacque nella
controriforma spagnola, un monaco drammaturgo Tirso de Molina, invent
"el burlador de Siviglia". Il Don Giovanni, campione di un sensismo sfrenato e
di una irrisione verso la morale, non poteva non nascere nella controriforma
spagnola: in seguito l'illuminismo rafforz la sua figura.
L'impresario del Teatro di Praga (dove le Nozze di Figaro avevano avuto un
successo formidabile) chiese a Da Ponte di scrivere qualcosa per un basso
baritonale presente nella sua compagnia teatrale, cos che lo valorizzasse; Da
Ponte si rese conto che mesi prima, nel Carnevale di Venezia, Cazzaniga
(musicista) e Bertati (librettista) avevano scritto un convitato di pietra, che
la storia sul quale si basa tutta la vicenda del Don Giovanni: la sfida alla
morale, il disfrenato sensismo e il fantasma del commendatore che alla fine
porta il reprobo all'inferno.
L'idea quindi nacque proprio come
emulazione di questo convitato.
Mozart si indentifica nel libertino e viene ucciso un padre che impedisce di
giocare, il commendatore, il padre di donna Anna: Don Giovanni si introduce
negli appartamenti di Donna Anna per sedurla (non violentarla), il padre si
sveglia e perde la sfida a duello, morendo. Alla fine dell'opera il
commendatore lo porter all'inferno NON per vendicare la morte a duello ma
per punire Don Giovanni per la sua continua dedizione all'erotismo e

all'edonismo.
"Dramma giocoso e sarcastico", ma con finale tragico. L'opera comincia in un
modo fulminante e si svolge in due giorni. Mozart scrisse l'overture pochi
giorni prima dell'opera (si era dimenticato di scriverla). Dopo aver ucciso il
padre, Don Giovanni (quarantenne tediato della vita, ha bisogno delle
seduzioni, dissipando cos la propria vita) e Leporello vanno in giro. Don
Giovanni rappresenta l'anima sensistica dell'illuminismo, cio il godimento
della vita basato solo sui cinque sensi e spregia le categorie morali.
La prima notte. La seconda notte si mette a corteggiare una contadinotta
appena sposata (Zerlina) durante una festa. Nel banchetto notturno della
terza notte lui riceve l'ospite inatteso, il commendatore.
"A differenza delle Nozze di Figaro e di Cos Fan Tutte, basate entrambe su un
clima illuministico, Don Giovanni ha un estensione di contesto storicosimbolico amplissima. Infatti la societ aristocratica spagnola (Siviglia) dove
si svolge la vicenda di stampo PRE-ILLUMINISTICA; invece lo spirito
dell'opera e del libretto palesemente illuministico (il lato corrosivo
dell'illuminismo).
(Aria del Catalogo: Leporello sventola ad Elvira un catalogo delle conquiste
del suo padrone, enumerate per nazioni, caste sociali ecc. : gusto
illuministico del catalogare, enciclopedia. Lo spirito trasgressivo ed irridente
illuministico). Ma il finale, con la capacit del protagonista di rimanere
coerente (infatti Don Giovanni non si pente neanche prima di morire),
precorre il Faustismo: l'idea del conflitto con l'uomo di statura eccezionale e il
destino.
Il popolo balla la contradanza, che anticipa il valzer ottocentesco, e quando
arrivano le masse dell'aristocrazia si passa al minuetto.
Presenza delle voci maschili di tre bassi: Leporello che un basso comico,
Don Giovanni che un basso baritonale (con sfumature chiare) e il
commendatore che un basso profondo. La figura del tenore nel settecento
era meno rilevante e prender importanza quando nell'800, per gusto
romantico, prevaricher il giovane aitante e pieno di idealit sentimentali, e il
basso sar per il padre nobile.

Don Giovanni sar smascherato da Elvira, Anna e Don Ottavio. Don Giovanni
cerca di sedurre Zerlina. Il giorno dopo Leporello litiga con Don Giovanni, che
la sera prima lo aveva accusato di aver corteggiato la donna al posto suo.
Don Giovanni dice a Leporello di essersi invaghito della cameriera di Donna
Elvira: "io andr a farle una serenata ma con i tuoi abiti". Quindi Leporello
deve convincere Elvira che Don Giovanni si pentito: quindi pensa che
Leporello sia Don Giovanni. Nel frattempo Don Giovanni cerca di sedurre la
cameriera.
Leporello travestito da Don

Giovanni, vanno a finire nella casa di Donna Anna e Ottavio, che lo


smascherano, ma riesce a fuggire, incolpando il padrone. Nel frattempo
Masetto, il marito di Zerlina, si messo d'accordo con alcuni contadini per un
agguato a Don Giovanni; e Masetto incontra Don Giovanni travestito da
Leporello: quando Don Giovanni resta solo con Masetto lo picchia con il suo
stesso bastone. Ormai diventata quasi mezzanotte e Don Giovanni si trova
vicino al cimitero, scavalca il muro e poco dopo arriva anche Leporello.
Improvvisamente appare la voce del commendatore: Leporello reagisce da
popolano, pensando a delle superstizioni; Don Giovanni invece reagisce in
modo pi pacato. Appare quindi la statua del commendatore. Leporello allora,
su ordine di Don Giovanni, chiede alla statua se volesse venire a cena e la
statua muove la testa.
Vanno quindi a casa (scena finale) e prima che arrivi di nuovo Elvira. Ci sono
tre citazioni, mentre durante il pasto sono intrattenuti da un gruppo di
musicisti: i musicisti citano musicalmente un opera per la quale Da Ponte
scrisse il libretto (ma con un altro musicista); citano un tema scritto da
Mozart (La cosa rara) (ma senza Da Ponte) e poi citano "Non pi andrai
farfallone amoroso", dalle nozze di Figaro. Ad un certo punto arriva Elvira, che
gli si getta alle ginocchie e lo implora di cambiare vita e Don Giovanni "lascia
che io mangi e se ti piace mangia con me". Elvira, cercando di uscire,
s'imbatte nella statua che arriva (Re minore, orchestrazione pseudo
beethoveniana). Alla fine Don Giovanni viene trascinato nell'inferno.
Per i romantici che videro la figura di Don Giovanni come un anima inquieta e
dannata questa era la fine dell'opera. In realt Mozart dovette aggiungere un
altro finale dove le parti lese (Elvira, Anna, Zerlina e Masetto) vanno a casa di
Don Giovanni per chiedere riparazione, ma Leporello spiega tutto l'accaduto.
Elvira va in convento, Zerlina e Masetto si sposano, Ottavio spera di sposare
Anna e il fugato del coro conclude l'opera (questa ultima scena chiamata il
finalino, invece il vero finale coincide con la morte di Don Giovanni). Il senso
che l'uomo non riesce a dare risposte alla propria vita con l'immanenza.
Con l'ultima scena si celebra il canto funebre sulle pretese illuministcosensistiche di una vita totalmente improntata sulla concretezza immanente.
Qui si apre (idealmente) la prospettiva dell'interrogativo esistenziale, di cui il
personaggio emblematico (il cui riflesso avr molto importanza sulla poetica
di Beethoven) il Faust, cio l'anelito dell'uomo verso l'infinito: per Faust
non vende l'anima e non declina attraverso un possesto sensistico. Mozart,
essendosi liberato sia del padre padrone sia vendicatosi con le donne, ha con
il Don Giovanni (1787) la sua completa maturazione. Infatti la musica dei suoi
ultimi quattro anni ci dimostra che Mozart sia diverso ed adulto, guarda infatti
l'aspetto tragico della vita.

IL FLAUTO MAGICO (LA STORIA DELLA MUSICA IN OCCIDENTE GROUT) (LA


PICCOLA ENCICLOPEDIA DELLA MUSICA, GARZANTI)

Il flauto magico il testamento ideologico di Mozart, scritto dopo il Don


Giovanni nell'ultimo anno di vita (che ha una componente importantissima,
soprattutto per la crescita esistenziale di Mozart) (interrompe il flauto magico
e scrive "La clemenza di Tito", un'opera seria, per celebrare l'ascesa al trono
del nuovo imperatore). un'opera fiabesca, un Singspiel, quindi apre la
stagione dell'opera tedesca (anche se breve, l'unica opera che scriver
Beethoven, il fidelio, un Singspiel). Non ci sono i recitativi con il cembalo ma
un fitto dialogo in prosa (Singspiel: "canto e gioco"), quindi perde unit dal
punto di vista musicale. Fiaba metaforica intessuta di simboli massonici,
molto in linea con il pensiero illuministico, ed la riconciliazione di un
orizzonte cosmico infranto dal Don Giovanni (aspetto decostruttivo,
polemistico e sarcastico, rappresentato da Voltaire in filosofia, incontroscontro della coscienza con la dimensione dell'infinito e del divino, infatti
preannuncia l'avvento della figura di Faust).
E' una fiaba non accompagnata da un sodalizio sinergico, come quello in
precedenza con Da Ponte, forse mai pi verificata nella storia della musica
con la stessa intensit. Rappresenta l'aspetto dell'illuminismo riconciliativo (la
riconquista di un'armonia cosmica di natura). Racconta una storia che una
frattura e ricomposizione dell'universo cosmico. Si svolge in un mondo
fiabesco, intriso di simboli delle religioni di Iside ed Osiride, dove il principe
Tamino viene incaricato dalla regina della notte (regina del luogo) (l'opera
incomincia con il principe Tamino inseguito da un drago; sviene dalla paura e
ritrova il drago morto e gli si presentano tre dame che gli mostrano un ritratto
incantato di una bellissima ragazza della quale lui si innamora, Pamina, che
la figlia della regina del luogo, che stata rapita da un personaggio maligno
(Sarastro) e gli chiedono se lui fosse disposto a riconquistarla. Gli viene
affidato uno strumento, il Flauto Magico, per esorcizzare i pericoli e i nemici, e
uno scudiero (Papagheno), un uccellatore, cio che ammaestra gli uccelli, che
ha un Glockenspiel (un carion) con cui riesce a paralizzare i nemici. Partono
quindi per andare nella regia di Sarastro, ma quando arrivano alla regia di
Sarastro scoprono che la situazione ribaltata: Sarastro (sacerdote della
luce) in realt il padre della ragazza, che l'ha tolta dalla madre, dalla quale
si era separata, ritenendo la madre indegna di far raggiungere alla figlia gli
esiti spirituali e morali. Sarastro propone a Tamino alcune prove di iniziazione
che, se lui sar in grado di superare, gli consentiranno di sposare la ragazza.
Quando la regina della notte scopre che il suo emissario sia passato dalla
parte del nemico non la prende affatto bene.
Il significato che si ricompone un'armonia cosmica esattamente come nel
pensiero di Russeau, che ipotizzava che l'uomo in natura in armonia col
mondo ed la societ che guasta l'uomo (mito del buon selvaggio). Il flauto
magico il lato riconciliativo con l'armonia di natura dell'illuminismo, quanto
il Don Giovanni era stata la disgregazione delle convenzioni sociali e dei
costumi. Negli anni di lavorazione del Flauto Magico (che pu essere letto

come un romanzo di formazione, cio quei romanzi in cui c' un solo


protagonista che, attraverso una serie di esperienze emblematiche,
raggiunge una sorta maturazione, come Tamino supera diverse prove che gli
consentono di ascendere al regno del bene e di sposare Pamina) era stato
scritto da Rousseau "L'Emilio", un famoso romanzo di formazione che parla di
un giovinetto che viene cresciuto da un precettore che gli fa vivere sin da
piccolo alcune esperienze per cui il giovane apprende attraverso l'esperienza,
e non attraverso precetti dogmatici, le leggi morali; chiaramente questo un
modello utopistico, in quanto si suppone che il giovane venga fatto vivere in
un contesto ben preciso e senza esperienze negative: infatti si considera
questo tipo di formazione un anticipazione del tentativo socialismo comunista
di creare una societ ideale: Ruseau viene visto in buona parte come un
precursore del Marxismo. Infatti i Giacobini sono stati gli antecendenti, con la
visione della republlica che si rifaceva alla polis greca, del Marxismo. Il flauto
magico , in un certo senso, la profezia di un anelito di una ricostruzione di
un mondo ideale dopo aver distrutto quello delle convenzioni morali antiche,
come quello del Don Giovanni.

Mozart, dal punto di vista esistenziale, riconquista il padre buono, in quanto


Sarastro rappresenta la figura del padre autorevole ma severo, che Mozart
non ha mai avuto. Quindi una cicatrizzazione universali. La misoginia rimane
ugualmente, essendo il nemico una donna e un soprano, che canta arie
difficilissime per difficolt e acutezza. La luce e le tenebre fuse e adesso
separate. Nell'interiorit di Mozart il Flauto Magico la riconciliazione di ci
che Don Giovanni ha infranto, infatti ritroviamo le stesse polarit
drammaturgiche ma in segno opposto: il principio virile di Don Giovanni qui
il padre buono, Sarastro, principe del bene; il protagonista virile nel Flauto
Magico ugualmente perseguitato da una donna, nel Don Giovanni una figura
ferita e qui invece un antagonista; anche qui presente una coppia di
fidanzati che non riesce a giungere all'esito delle nozze, Tamino e Pamina,
come Ottavio ed Anna; anche il protagonista del Flauto Magico ha uno
scudiero, Papagheno, come Leporello in Don Giovanni. Quindi le stesse
polarit ma depurificate.
"L'aria delle regina della notte", dove se la prende con il marito e con Tamino,
furiosa.
"Sarastro" (la tessitura insieme a quella di Voutan, lo Zeus nordico) dice: "in
questi sacri luoghi il fratello che cade viene aiutato a rialzarsi", cio uno dei
principi tipici della massoneria, che divenne un organizzazione di fronda al
potere nell'1800: infatti questa acquisizione di caratteri di fronda politica
nacque nei moti risorgimentali. Nel 1700 la massoneria era una consorteria
morale, di fratellanza laica, che non aveva implicazioni politiche. Sarastro
l'antitesi della regina della notte.
Mozart, due/tre anni prima di scrivere il Don Giovanni, ebbe una maturazione

stilistica importante poich il barone mostr a Mozart (28 anni) le partiture di


Bach e Handel, cos ampli la sua concezione del contrappunto, da prima
soltanto imparato scolasticamente, ma senza mai tradire il suo stile. Infatti
aggiunse delle composizioni strumentali nell'opera e momenti di grande
densit contrappuntistica, che drenarono la dimensione galante del primo
periodo mozartiano. Il contrappunto, la dimensione della realzione in divenire
orizzontale delle linee musicali, ha una componente contemplativogeometrica.
Prima che Tamino affronti la prova decisiva (la prova del fuoco), c' una porta
simbolica dove ci sono due armigeri che cantano un testo, che un corale di
Bach in canone.

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