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Il ministro della Giustizia Orlando (Pd) saccorda con gli Emirati per estradare

i latitanti: li difende Vazio (Pd), vicepresidente della commissione Giustizia

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Mercoled 28 ottobre 2015 Anno 7 n 297

e 1,50 Arretrati: e 3,00

Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma


tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)


Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

La mossa anti-Cei Papa Francesco nomina Zuppi e Lorefice

Il Fatto Economico Parla il capo dellazienda in Italia

Bologna e Palermo:
Bergoglio fa vescovi
due preti di strada

Ecco come sar


il nuovo Twitter:
video e notizie

q GIAMBARTOLOMEI A PAG. 5

MARCO TRAVAGLIO

q DELLA SALA A PAG. 15

DIETRO GLI SLOGAN Gli sgravi fiscali, tolte le nuove entrate, sono solo 1,3 miliardi

La manovra di Confindustria

Renzi annuncia 25 miliardi di tasse in meno. Ma i tecnici parlamentari lo smentiscono:


17 sono virtuali e il resto finisce nelle tasche di imprese e redditi pi alti
q PALOMBI A PAG. 4
NOI RICERCATORI
RIMPATRIATI,
ILLUSI E FREGATI
DAL GOVERNO
q CASTELLANETA A PAG. 13

ROMA Marino: Vado in aula e l decido

I 5Stelle come Podemos:


aperti alle liste civiche
Mannelli

La cattiveria
Papa Francesco
incontra i rom.
Il balcone
di Bertone quello l
WWW.SPINOZA.IT

AGENZIA DELLE USCITE Solo fuffa le banche dati sventolate dal premier

Ecco perch cacciano la Orlandi:


troppi no su condono e contanti
p Per il presidente del Consiglio nellera dei controlli online certi metodi di lotta ai furbi non servono. Ma ha solo
cambiato linea e legalizzato
il nero. E la responsabile
delle Entrate si opposta
q DI FOGGIA, MASCALI E TINTI
A PAG. 2 - 3

p Campidoglio, vertice del M5S con Casaleggio per


allargare le maglie delle candidature. Il sindaco
pronto a ritirare le dimissioni. Barca: Ignazio ha
fallito. E il marcio del Pd si sta aggrappando a lui
q DE CAROLIS, RODANO E ZANCA A PAG. 6 - 7
Schierati Pier Carlo Padoan e Rossella Orlandi LaPresse

ALTRO CHE BLAIR:


LOCCIDENTE
CHE DEVE LE SCUSE

MATTEO E LE STELLE Foto con gli italiani dellEso, appena scippata di 3 milioni

MASSIMO FINI

ALESSANDRO ROBECCHI

uesta storia delle scuse di


Blair farsesca. La farsa
non riguarda lex premier britannico, ma lintero mondo
occidentale che le cose che ha
confessato Blair le conosceva fin da subito e anche da prima. I progetti Usa di attaccare
il regime del Mullah Omar e
lIraq erano pronti da mesi.
A PAGINA 10

NEW YORK

BELLO IL TELESCOPIO: TE LO TAGLIO!


ome tutti i grandi viaggiatori da Marco Polo in
poi, anche Matteo Renzi
tiene un diario di viaggio, e
la trasferta sudamericana
offre spunti di racconto, riflessione, incantamento. E
le stelle? Ah, le stelle, a chi
non piacciono le stelle? Basti pensare che con quella
parola stelle, un fiorenti-

no minore daltri tempi chiuse tutte e tre le


parti della
sua C om media.
Dico, non
vorrete che un
fiorentino maggiore come Renzi non si
faccia affascinare dal cielo
stellato, no? E infatti.
Molto fotografata dagli

addetti alla propaganda e molto celebrata da lui stesso


medesimo, la visita ai grandi e meravigliosi telescopi dellEso (E u r opean Southern Obse rv ato ry ) a Paranal,
nel deserto di Atacama, un
centinaio di chilometri da
Antofagasta, Cile.
SEGUE A PAGINA 8

Vale tutto

Tarantino marcia
contro gli agenti,
la polizia si incazza
q MINNUCCI A PAG. 11

n gita premio in Per, Matteo Renzi stato a lungo incerto se telefonare a Rossella Orlandi, scriteriatamente
scaricata dal suo sottosegretario Zanetti, oppure a Orfini e
Marino, per mettere fine alla
pochade che sta coprendo di ridicolo il Pd, Roma e lItalia. Alla
fine ha chiamato Valentino
Rossi, portando il fondamentale contributo del governo al
grande piagnisteo nazionale
sul complotto planetario ai
suoi danni. Quel che accaduto
domenica nel penultimo Gran
premio di Sepang in Malesia
lhan visto e rivisto tutti: con
Pedrosa e Lorenzo in fuga,
Rossi impegnato in una serie
di sorpassi e controsorpassi
con Marquez, finch al settimo
giro rallenta allimprovviso e
cambia traiettoria alluscita di
una curva, allargandosi in cerca del contatto col rivale spagnolo. Questi lo sfiora e lui lo
allontana col piede o con la
gamba facendogli perdere lequilibrio. Nella peggiore delle
ipotesi una scorrettezza gratuita, nella migliore un fallo di
reazione. I direttori di gara
sanzionano Valentino con tre
punti in meno sul patentino e
con lobbligo di partire ultimo
nel decisivo Gp di Valencia, dove lo sfidante Lorenzo anche
lui spagnolo, indietro di 7 punti
ha molte possibilit di recuperare e scavalcarlo in vetta alla classifica. Sanzione piuttosto blanda rispetto al massimo
della pena previsto in questi
casi (tipo la squalifica al Gp
successivo: lo spiega Scanzi a
pag. 21). Senza entrare nella
diatriba calcio s-calcio no, la
direzione motiva la sanzione
con la guida irresponsabile di
Rossi che ha deliberatamente
provocato il contatto.
Apriti cielo. Anzich accettare il verdetto, atteso e dovuto,
lItalia che conta si scatena
nellunico vero sport nazionale: il vittimismo complottista.
Come ai tempi di Calciopoli
con ampio stuolo di prefiche
piangenti per la povera Juve, il
povero Milan, la povera Lazio e
la povera Fiorentina. Marquez
cattivo perch si ostinava a
superare il nostro campione,
anzich fermarsi sul ciglio della pista e lasciarlo passare. Sar
certamente daccordo con Lorenzo, pure lui spagnolo, per
sabotare litaliano. Ingrato che
non altro: dopo aver beneficiato dellamicizia di Valentino, lha tradito nel momento
del bisogno. Gli stessi che strillavano per la testata del feroce
Zidane al mite Materazzi nella
finale di Germania 2006, ignorando che il francese aveva
perso il controllo reagendo alle
provocazioni del nostro difensore, oggi puntano il dito sulle
provocazioni di Marquez (reo
di mettercela tutta per arrivare
davanti a Valentino), mentre la
reazione di Rossi non conta.
SEGUE A PAGINA 24

2 ECONOMIA

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Cgil, Cisl e Uil


scendono in piazza
il 28 novembre

PARTE LA MOBILITAZIONE dei lavoratori pubblici per un contratto vero, fermo da oltre sei anni, che la legge di
Stabilit non rilancia, mettendo sul tavolo risorse giudicate del tutto insufficienti: Cgil,
Cisl e Uil scendono in campo, indicano la data della manifestazione nazionale, sabato
28 novembre a Roma, scuola compresa, e si
dicono pronti anche allo sciopero generale.

Chiedono un rinnovo dignitoso, che per


Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa significa un
aumento medio di 150 euro sulle buste paga, altro che una mancia come vorrebbe il
Governo. E sul web corre con lhashtag
#contrattosubito.
La protesta, intanto, monta anche nei ministeri, a partire proprio dal Mef, in particolare
contro il blocco degli stanziamenti per il sa-

lario accessorio (che la manovra per l'anno


prossimo lascia ancorati ai livelli del 2015):
circa 2.000 dipendenti del ministero dellEconomia e delle Finanze, nella sede di via XX
settembre, sono usciti dagli uffici e scesi nei
cortili, riferisce il sindacato Confsal-Unsa.
Le Rsu del Mef dichiarano l'assemblea permanente fino a venerd e chiedono un incontro al ministro Pier Carlo Padoan.

LA ROTTURA

Le tappe Lattacco a lady


Fisco viene da lontano: dalla
manina di Natale ai tempi
daccertamento. Il premier
non ha gradito i malumori
sui pasticci finiti sui giornali

INUMERI

CARLO DI FOGGIA

220.000

l pasticcio dellAgenzia
delle Entrate non orfano. E non nasce dalle uscite del sottosegretario Enrico Zanetti, che ieri ha avuto un incontro con il ministro
dellEconomia Pier Carlo Padoan. Ci eravamo gi detti
tutto il giorno prima, chiosa il
segretario di Scelta Civica
alluscita. Ma leco delle dimissioni auspicate non s ancora placata.
VA FATTO un passo indietro.
Da tempo la Orlandi stata
messa nel mirino dagli uomini
pi vicini a Renzi racconta
una fonte ben informata del
Tesoro e il premier non la difende. A riprova viene indicato un elemento sfuggito ai pi:
Quando Renzi la nomin, nel
giugno dello scorso anno, lei
fece subito presente che sarebbe esplosa la grana dirigenti. Quello che avvenuto nel
marzo scorso, con la sentenza
della Consulta che ne ha fatti
decadere 767, perch assunti
senza concorso. Ma la situazione stata prorogata anche
dal governo Renzi. A sentenza
acquisita, per, per molti mesi
non s fatto nulla. E le ipotesi
dellAgenzia di riportarne in
sella una parte sono state tutte
cassate dal Tesoro.
Ma il punto di frattura viene
datato al gennaio scorso, alla
norma salva Berlusconi,
quella che avrebbe salvato chi
evadeva e frodava le imposte
sotto il 3% del reddito dichiarato, comparsa in un decreto
fiscale poi ritirato. In quella
genesi c tutto: il testo viene
studiato al Tesoro da una commissione apposita, con laiuto
anche degli uomini dellAgenzia. Succede sempre cos sui
temi fiscali. Il testo esce dal
ministero e arriva a Palazzo
Chigi, e l accade di tutto: viene
inserita la misura, di cui i tecnici delle Entrate non vengono informati. C poi unaltra
bomba per eliminare la possibilit per il Fisco di raddoppiare i termini (da 4 a 8 anni) per
laccertamento in caso di denuncia penale. La norma per retroattiva, e di fatto avrebbe cancellato un procedimento su tre. I tecnici dellAgenzia
scrivono direttamente a Palazzo Chigi: Cos si rischia una perdita di gettito per lerario per non meno di 16 miliardi, seguono critiche puntigliose agli altri aspetti critici.
Lallarme finisce sui giornali.
Renzi non gradisce, e imputa
allAgenzia un eccesso di protagonismo che non esiste. E il
motivo semplice: lamministrazione fiscale stata sem-

3%

La quota di reddito evaso sul


dichiarato che non faceva
scattare la frode fiscale in un
decreto approvato a Natale
che poi il governo ha dovuto
ritirare (avrebbe cancellato la
condanna di Silvio Berlusconi)

Entrate
e uscite
Matteo Renzi
e la direttrice
dellAgenzia
delle Entrate,
Rossella Orlandi Ansa/Dlm

Gli avvisi bonari spediti ai


contribuenti che risultano
anomali sulla base del loro 730
precompilato. Hanno tempo
fino al 29 dicembre per
correggere la propria posizione

Dal salva-B. al contante:


cos il Giglio magico
ha condannato la Orlandi
pre interpellata sui provvedimenti delicati. Quella volta
non avviene, uno strappo alla
consuetudine. Il premier, che
ha scelto di persona la Orlandi,
sintesta la manina, ritira il
provvedimento, ma da Palazzo Chigi inizia la llo nta namento: lAgenzia un organo
tecnico, ma si fatta sentire, e
per il renzismo ortodosso non
un buon viatico. Le distanze
vengono attenuate, ma gli attriti si ripetono. A maggio il
pm Francesco Greco, capo del
pool reati finanziari della Procura di Milano a tuonare sui
termini di accertamento:
un condono implicito e gratis. A quel punto si torna indietro. Ma gli appunti delle

LINTERVISTA

ANTONELLA MASCALI

l pm di Pesaro, Fabio Di Vizio, specializzato in reati fiscali, membro del Comitato


degli esperti dellUnit di informazione finanziaria presso la Banca dItalia, conosce
bene Rossella Orlandi, la direttrice dellAgenzia delle Entrate sotto attacco governativo. E quando gli chiediamo
unopinione sul suo operato,
non ha dubbi: la persona giusta al posto giusto. di grandissimo valore, un servitore
dello Stato di cui il Paese ha bisogno. Non ha mai fatto mancare il suo contributo quando
stato necessario scambiarsi
informazioni utili alle indagini.
Lei, per Bankitalia, fa parte
dellUnit che si occupa del-

767

Evasori lisciati
Da gennaio il cambio
di rotta. Cantone:
LAgenzia non mi pare
messa ai margini

I dirigenti decaduti
La direttrice aveva
fatto presente il rischio
Entrate vengono recepiti solo
a met: fatto salvo il passato,
la misura varr solo per il futuro. Anche il 730 precompilato, che il premier si intesta
con una campagna mediatica
martellante, incontra alcune
difficolt, tipiche di uno strumento in fase sperimentale.
Ma gi da gennaio, per, che
con gli ambienti che fino ad al-

lora avevano avuto un dialogo


costante con Renzi, quelli della vecchia scuola di Vincenzo
Visco, da cui viene la Orlandi,
calato il gelo. A marzo scoppia la grana dirigenti, ma Palazzo Chigi se ne disinteressa.
Renzi non risponde alle richieste di soccorso, negli uffici
legislativi vengono bocciate le
ipotesi avanzate dallAgenzia,

la sponda con Padoan si incrina e si arenano tutti i tentativi.


Alla fine, sotto il controllo di
Zanetti, arriva un emendamento al decreto Enti locali:
niente corsie per recuperare
parte dei dirigenti decaduti.
La Orlandi, funzionario di
lunga data, difende la struttura, alcuni dirigenti se ne vanno, il malessere tracima sui

8.000

Gli evasori totali scoperti in


Italia dalla Guardia di Finanza
nel 2014: in un anno le persone
denunciate per reati contro la
Pubblica amministrazione
sono state 3.700

giornali e dal giglio magico filtra: il vertice del Fisco senza


copertura politica.
LA GOCCIA finale la rottura

con Visco sulla legge di Stabilit e lo stop allImu. Lesecutivo viene accusato di cercare
il consenso degli evasori. In
soccorso dellAgenzia resta la
minoranza Pd. Con la bomba
sul contante il distacco diventa rottura. Ieri il presidente
dellAnac Raffaele Cantone si
schierato col governo: Mai
avuto limpressione che l'Agenzia fosse stata marginalizzata (...) Mai nessuno, n dal
governo n dallopposizione
mi ha mai chiesto nulla.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabio Di Vizio Il pm membro dellunit informazione finanziaria di via Nazionale

Rientro dei capitali: grazie a lei


una svolta anche per Bankitalia
le segnalazioni di operazioni
sospette. C dialogo con
lAgenzia delle Entrate?

Cosa lha colpita di pi del


suo modo di fare?

Ha sempre posto lac ce nt o


sulla necessit di prevenire,
di fare una battaglia culturale,
di dire che la furbizia deve valere meno del rispetto delle
regole, oltre che sulla necessit di avere i mezzi per reprimere il fenomeno.

Con lavvento della dottoressa Orlandi i due organismi


hanno cominciato a collaborare proficuamente in termini sistematici e innovativi
In che senso?

Sulla regolarizzazione dei capitali, nel rispetto della legge


antiriciclaggio, si stanno definendo protocolli assolutamente efficaci.
Prima non era cos?

Non cera mai stata una collaborazione tale. Le fornisco


un dato: lUnit di informazione finanziaria uno dei
soggetti che pu accedere a u-

Fabio Di Vizio

na serie di informazioni presso lanagrafe rapporti tributari, in virt di una legge di molti
anni fa. Ma solo con la dottoressa Orlandi c stata una vera apertura. Lei ha permesso
lapplicazione di una norma.

Si sente in sintonia con la visione che ha Orlandi della


battaglia allevasione, culturale e repressiva allo stesso tempo?

Esattamente. Lei ha sempre


avuto la capacit di capire che
le articolazioni della Pubblica
amministrazione devono
scambiarsi informazioni,

condividere valori, cosa in cui


credo profondamente.
Non si stupito della denuncia della direttrice?

No. Nel momento in cui ha capito le gravi difficolt in cui si


trova lAgenzia delle Entrate,
senza gli strumenti necessari,
compresi quelli normativi,
per poter essere efficiente, ha
ritenuto di dover sollecitare
la politica a prendere provvedimenti. E, dal mio punto di
vista di magistrato, la politica
credo che debba considerare
le sue buone ragioni. Lo sfogo , credo, sia la testimonianza della sua alta cultura civica.
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ECONOMIA

Mercoled 28 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

Lo sberleffo

SORPRESA, I PARADISI
FISCALI SERVONO
GIANLUCA ROSELLI

IPARADISI fiscali servono. Ed esportare capitali in isolette caraibiche dove la fiscalit vicina allo zero
utile allequilibrio economico mondiale.
Questo abbiamo imparato a un illuminante convegno nella sede dellAssociazione
stampa estera a Roma. Loccasione la presentazione del libro di Paolo Zagami, Limpresa internazionale nei cosiddetti paradisi fiscali (Rubbettino

editore). Il testo non sposa nessuna tesi,


ma si limita ad analizzare i pro e i contro dei
luoghi no tax. Cos scopriamo che se non ci
fossero i paradisi fiscali i governi non si porrebbero dei limiti nel tassare i cittadini,
quindi i Paesi della black list hanno il merito di tenere calmierate le imposte. Inoltre, se le tasse
non fossero cos alte in Italia al 46 per cento
questi posti non esisterebbero. S, ma in Italia

fa notare qualcuno sono alte anche perch c


tanta evasione. Tra i contro c che la fuga di capitali distoglie gli investimenti, fa aumentare il debito pubblico e anche le imposte sul lavoro. Meno
male. Siamo tutti daccordo nel condannare quei
Paesi dove si ricicla denaro criminale, ma questi
paradisi spesso sono una risposta alle innumerevoli tasse, spiega lautore. Ma anni fa non laveva
gi detto qualcuno?

Lotta allevasione, Renzi


si affida allo Spirito Santo
Il governo annuncia una propria strategia di contrasto. Che per non esiste
BRUNO TINTI

LINTERVENTO Il pm Francesco Greco

I tesori allestero rivelano


livelli di nero impressionanti
NEGLIULTIMI10ANNI abbiamo avuto tre scudi fiscali e una
procedura di voluntary disclosure che hanno portato a fare emergere qualcosa come 400 mila domande. Il che significa che abbiamo avuto oggettivamente un livello di evasione fiscale legato all'esportazione dei capitali all'estero impressionante, ha detto il pm
di Milano Francesco Greco domenica, nel suo intervento al convegno
dellAssociazione nazionale magistrati. Greco, uno dei massimi esperti di lotta allevasione, ha chiesto al governo di intervenire per
parificare la corruzione tra privati a quella che riguarda il pubblico. E
poi ha parlato delle fondazioni usate dai politici: Se un presidente di
Asl compra un aereo per andare in Brasile, va direttamente a S. Vittore, se lo fa un presidente di fondazione non succede niente perch
non c' reato ma lo fa con soldi che arrivano dalla Regione.

IL PERSONAGGIO

gente senza vergogna. Per


questo si resta senza parole: non c' confronto possibile con chi mente sapendo di mentire. Ce lhanno con
Rossella Orlandi, la direttrice
d el lAgenzia delle Entrate. Ha
detto che il governo sta pregiudicando laccertamento delle imposte e la lotta all'evasione fiscale. Si
riferiva alla diaspora di 750 dirigenti che, declassati a impiegati
(con stipendio congruamente ridotto) per via di una sentenza della Corte costituzionale che ha giudicato illegittimi i concorsi interni, hanno cercato posti di lavoro
dove la loro professionalit fosse
adeguatamente apprezzata.
Manco a dirlo, li hanno trovati: la
concorrenza (studi professionali
prima di tutto) li ha accolti calorosamente. Fate qualcosa, ha detto Orlandi. Si riferiva anche alla
soglia di 3.000 euro per i pagamenti in contanti; che, come ognuno anche i senza vergogna
capisce, legalizza di fatto il nero. La stanno coprendo di miserie.
IL SOTTOSEGRETARIO allEconomia, Zanetti, che anche segretario di quel che resta di Scelta Civica, ne chiede le dimissioni e sostiene di parlare a nome del governo. Il che probabilmente vero,
anche se il ministro dellEconomia Padoan, quello che dovrebbe
essere in grado di dire al suo sottosegretario di chiudere il becco,
professa la sua immutata stima nei
confronti della Orlandi. Che non si
sa quanto durer, visto che si tratta
dello stesso Padoan che un anno fa
spiegava che la limitazione alluso

Occhio ai conti Il ministro dellEconomia Padoan LaPresse

Lincrocio
delle
banche dati
non
funziona:
gli archivi
non sanno
del nero.
Le Ferrari
sono di
societ
fiduciarie
e cos le ville
FATICA
INUTILE

del contante era strumento indispensabile per la lotta allevasione


e che oggi rivendica il diritto di
cambiare idea. Senza vergogna,
appunto.
DELLA LEGALIZZAZIONE di fatto

del nero ho scritto tanto, prendendomela sempre con il popolo


dellIva, quello che presenta dichiarazioni false ma che non commette reato, basta che non superino 300.000 euro allanno di nero e dunque 150.000 euro di imposta evasa: i senza vergogna hanno stabilito che questo il confine
oltre il quale levasione fiscale diventa reato. Cos il popolo dellIva
pu evadere con tranquillit: male
che vada, pagheranno quello che
avrebbero dovuto pagare se non
fossero stati evasori incalliti. Ma
esiste unaltra categoria che si giover della possibilit di pagare in
contanti fino a 3.000 euro: i proprietari di case. Da oggi niente pi

Su Twitter Ho fatto imbestialire tutti, vuol dire che sono nel giusto

I 15 minuti di celebrit del sicario Zanetti


CATERINA MINNUCCI

opo aver scatenato la


guerra tra il governo e i
vertici del Fisco per aver
chiesto la testa di Rossella
Orlandi, dalle colonne di Repubblica, perch continua a
esternare il suo malessere
dicendo che lAgenzia muore, il sottosegretario allEconomia (e segretario di
Scelta Civica) Enrico Zanetti, nella notte tra luned e
marted, ha continuato la sua
crociata su Twitter: Sono
convinto che la mia posizione sia assolutamente condivisa da Palazzo Chigi.
IL COMMERCIALISTA, un po

per caso capo di un partito


che non esiste quasi pi, di-

ventato lagitatore della protesta contro la paralisi del


Fisco, ventilata dai vertici
dellAgenzia. Si affidato ai
cinguettii e ai salotti televisivi disponibili, per ribadire:
Non ritengo di essere stato
smentito. Non mi risulta che

Sempre in onda
Il sottosegretario
passa da un salotto
televisivo allaltro;
ieri sera a Ballar
questa mattina
a Omnibus

su questa vicenda ci sia una


voce chiara n di Padoan n
di Renzi. Esiste solo una nota
del ministero che fa il punto
sulle varie attivit fatte.
E gi con una pioggia di tweet: Speranza c, Sel c,
Civati c', Fassina c: ho fat-

to imbestialire lintera sinistra. Zanetti ha rilanciato


anche lappoggio incassato
in 140 caratteri dal giornalista Oscar Giannino: In un
paese serio, direttore #AgEntrate che difende dirigenti illegittimi va a casa. La
penso come @enrico_zanetti. E di tantissimi altri follower meno celebri, ma utili alla causa: Non potevo non
scriverle: bravo! Segnale di
legalit per tutti,Non arretrare, i veterocomunisti della
min Pd devono decidere se
governare o andare allopposizione, e cos via.
Il responsabile economico del Pd , Filippo Taddei, a
Radio Capital ha detto: Zanetti ha espresso una legittima opinione personale. E

a chi gli ha chiesto se dietro la


dichiarazione del sottosegretario si nascondesse una
qualche ricerca di visibilit,
ha risposto: Non credo, una persona seria.
QUINDI ZANETTI parla per

conquistarsi spazio nei talk


show? Ieri sera stato ospite
di Ballar , questa mattina di
Omnibus. La direttrice
dellAgenzia delle Entrate
Orlandi ancora attende un
chiarimento da Renzi. Ma
dopo tanto attivismo, se il
premier avesse voluto fermare il sottosegretario Zanetti, anche dalla cima del
Machu Picchu, avrebbe potuto farlo. Invece tace. E il silenzio, a volte, molto eloquente.

bonifici, bollettini di conto corrente, assegni. Una questua di porta in porta, a riscuotere i contanti.
Qualcuno pensa che saranno puntigliosamente dichiarati?
Renzi&C. dicono di pensarlo.
questa la pi clamorosa ed evidente delle menzogne che propalano
senza vergogna. Il governo ha
cambiato alla radice il modo di
contrastare levasione fiscale.
LAgenzia delle Entrate sta dando
attuazione al nuovo modello che
incentiva gli adempimenti spontanei. Somministrazione di estratti di Spirito Santo? Perch
affermare che un popolo di evasori
si convertir agli adempimenti
spontanei, per di pi in un contesto in cui le sanzioni penali e le
probabilit di accertamento sono
azzerate, fa ridere anche i tacchini
in lutto per lapprossimarsi delle
feste natalizie. Ma ce ne sono altre.
Il governo ha detto di aver messo
in campo misure efficacissime:
incrocio delle banche dati, dichiarazione dei redditi online precompilata, fatturazione elettronica, accordi bilaterali, accordi multilaterali. Aria fritta, meglio: bugie d'annata. Le banche dati esistono da sempre: Pra, catasto, Inps, anagrafe dei conti etc. Perch
non funzionano? Solo i senza vergogna possono far finta di non sapere che gli archivi multi relazionali (cos si chiamano gli "incroci")
restituiscono quello che c' nella
loro memoria. Il nero non mai
entrato negli archivi bancari; le
Ferrari appartengono a societ fiduciarie e cos ville e castelli; le
mega vacanze si pagano, appunto,
in contanti. Per gli stessi motivi, la
dichiarazione online pre compilata rende solo pi facile la vita agli
onesti, che avrebbero comunque
dichiarato tutto, e ai disonesti che
hanno inguattato il nero. E sempre per gli stessi motivi la fatturazione elettronica si limiter a registrare quello che il popolo dell'Iva ha deciso di dichiarare. Il neronon diventa biancoperch le
fatture sono elettroniche invece
che cartacee: la sbandierata tecnologia non elimina l'evasione fiscale. Quanto agli accordi internazionali, in gestazione da anni perch imposti dagli Usa e dallUe, sono maturati per caso nell'epoca
buia di Renzi&C.
Ed da vedere se e quanto funzioneranno. Il nero probabilmente prender domicili diversi,
tutto qui.
LA VERIT sta tutta nelle dichia-

razioni uscite dalla pancia di Giovanni Monchiero, capogruppo alla Camera di Sc: Nel fisco non
pi tollerabile una confusione totale di ruoli e funzioni tra autonomia tecnica e indirizzo politico.
Cio, il tecnico che fa rilevare come lindirizzo politico del governo
favorisce levasione fiscale deve
andare fuori dalle balle.
RIPRODUZIONE RISERVATA

4 ECONOMIA
LA RICERCA SVIMEZ

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

PICCOLI spiragli di ripresa tornano a


illuminare il Mezzogiorno, con il Pil che
dopo 7 anni di cali torna finalmente a salire,
seppure di un timido 0,1%. L'ottimismo per
viene subito smorzato dai dati sui redditi che
dimostrano, una volta in pi, come i cittadini
delle regioni del Sud restino i pi poveri dItalia:
il 62% di loro guadagna al massimo il 40% del
reddito medio di un italiano. La fotografia scat-

0,1% di Pil

Dopo sette anni di segno meno


anche il Sud torna a crescere

tata dal rapporto Svimez 2015 sull'economia


del Mezzogiorno mostra un divario Nord-Sud
ancora esteso e difficile da colmare. "Non posso non rilevare degli elementi di ripresa" - ha
commentato la presidente della Camera Laura
Boldrini - ma potremmo considerarci fuori dal
tunnel della crisi solo quando saranno i cittadini a dirci che sono migliorate le loro condizioni di vita e a oggi non mi pare che siamo an-

cora in questa situazione", ha sottolineato la


presidente della Camera. A causa della crisi,
negli ultimi anni - secondo Svimez - la povert
assoluta in Italia, sia al Sud che nel Centro-Nord, raddoppiata superando i 4 milioni
di cittadini. Un trend che si spera possa essersi
fermato, visto che nel 2014 la povert assoluta
ha smesso di crescere al Centro-Nord ed leggermente diminuita nel Mezzogiorno.

BLUFF La mazzata vera gi a bilancio dal 2017 al 2019

BANKITALIA

Debiti della Pa,


mancano
ancora
50 miliardi

MARCO PALOMBI

iorgio Squinzi, bont sua, teme per la


manovra scritta dal
governo: Nelle
prossime due settimane si
scatener lassalto alla diligenza. Mi auguro che il governo riesca a tenere. Le
preghiere del presidente degli industriali si devono a un
fatto molto semplice: sa che
la diligenza non proprio di
quelle ricche, in compenso il
poco che porta in gran parte
suo, degli interessi che rappresenta, del ceto sociale a
cui appartiene.

Una legge di Stabilit


piccola piccola
Partiamo dal quadro generale, per dire che poca cosa sia
questa legge di Stabilit. Il
valore in termini di indebitamento netto nel 2016
pari a 28,7 miliardi di euro,
con coperture a deficit di
14,5 miliardi. Sembrerebbe
una grande operazione fiscale, ma non cos: pi un
grande spettacolo di illusionismo. Il meccanismo il seguente: una gran parte di
quella grossa cifra serve a
spostare di un anno laumento automatico di Iva e accise
per 16,8 miliardi, dunque la
manovra netta vale meno di
12 miliardi. Al netto di queste clausole di salvaguardia, scrivono i Servizi Bilancio di Camera e Senato in
una prima relazione, le mi- vorevoli alle imprese), guernori entrate (cio i tagli di ra al lavoro - o, meglio, al litasse veri) ammontano a 7 vello dei salari in ogni loro
miliardi: basta sottrarre ai componente (diretta, indi23,8 miliardi di sgravi di cui retta, differita) - riduzione
si vanta il governo i 16,8 mi- del perimetro dello Stato per
liardi di Iva e accise virtuali. lasciar spazio ai privati.
In questo contesto, la diFanno 7 miliardi a cui vanno
poi sottratte le maggiori en- ligenza di Squinzi facile
trate(nuove tasse): nel 2016 da descrivere. A Confindusono 5,7 miliardi. Insomma, stria vanno le grandi operala differenza 1,3 miliardi di zioni fiscali: gli ammortaentrate in meno lanno pros- menti al 140% delle spese in
investimenti valgono, da tasimo.
Al massimo, insomma, il belle, due miliardi e mezzo
governo potrebbe vendersi in tre anni (e di pi nei sucunopera di riallocazione del cessivi tre); la proroga degli
carico fiscale e lo sposta- sgravi sulle assunzioni, anmento di un anno del pareg- che se ridotti al 40% rispetto
al regalo del
gio di bilan2015, quasi
cio (dal 2017,
infatti, Ren- Squinzi preoccupato: 5miliardi nel
zi mette gi a Ora ci sar lassalto
triennio. Poi
bilancio maci sono i solnovre di ri- alla diligenza. Spero
di per il saladuzione del che il governo regga
rio di prodeficit da un
d ut t iv i t e
punto di Pil (la diligenza la sua)
la co ntr atlanno grazie
tazione di
ad aumenti
secondo lidi tasse che valgono 15,1 mi- ve ll o (altri due miliardi e
liardi nel solo 2017).
mezzo nel triennio). Poi c
labolizione dellImu sui
La diligenza di Squinzi:
macchinari imbullonati
miliardi di sgravi fiscali
che vale 530 milioni lanno,
Se si lascia il generale per il Imu e Irap agricole (600
particolare, questa manovra milioni lanno) e il tagl io
sembra lennesimo capitolo dellIres (imposta sui reddidella grande operazione de- ti dimpresa) gi messo a biflattiva del governo Renzi, lancio per il 2017 e 2018 per
che davvero - nonostante complessivi 7 miliardi e dicerte uscite del premier - u- spari. Questo senza contare
no dei pi ligi dEuropa nel c h e a n c h e l a b o l i z i o n e
seguire la strategia indicata dellImu/Tasi sulla prima
da Bruxelles e dalla Bce: po- casa (costo: 3,5 miliardi lanlitiche dellofferta (cio fa- no) finisce per favorire so-

Coppia
di fatto
Matteo Renzi
e il presidente
di Confindustria, Giorgio
Squinzi, spesso in sintonia
Ansa

Una manovra per imprese


e ricchi: agli altri solo fumo
Gli sgravi fiscali vanno tutti a loro, briciole agli statali, tagli a servizi e pensionati
prattutto i redditi pi alti.

INUMERI

1,3 mld

La differenza tra minori e


maggiori entrate (tasse) nel
2016 dopo la legge di Stabilit
al netto del rinvio degli
aumenti di Iva e accise per
16,8 miliardi al 2017

20 mld

Gli sgravi fiscali nel prossimo


triennio concessi al mondo
delle imprese nella manovra di
Renzi (ce nerano altrettanti
gi lanno scorso)

4 euro

Laumento netto mensile


concesso agli statali, il cui
contratto bloccato dal 2009

gnomaria ancora 23 mila e


dispari. Sugli esodati c anE per il lavoro? Se
che la beffa: un po di soldi
la passa parecchio male
del Fondo per la tutela degli
I dipendenti statali hanno i esodati (209 milioni in tutto)
contratti bloccati dal 2009: vengono usati per finanziare
fa un danno da circa 10mila Opzione donna, cio la poseuro totali su uno stipendio sibilit per alcune migliaia di
da 23mila euro lanno (e sen- lavoratrici che ne hanno i reza contare gli effetti previ- quisiti di andare in pensione
denziali): ora la Consulta ha con le vecchie regole.
costretto il governo a rinnoAnche il salario indiretto
varli e la risposta uno stan- prestazioni sanitarie, welziamento da 300 milioni. Ci fare, servizi, etc sotto atinformano i Servizi Bilancio, tacco: al Servizio sanitario
per, che la cifra lorda: al nazionale vengono tagliati
netto delle tasse fanno 154,5 2,3 miliardi di euro; il paregmilioni, cio un aumento gio di bilancio, dicono i tecmedio di 4 euro al mese. Alle nici parlamentari, vale per le
Regioni ribriciole sui
sparmi per
rinnovi va
1,8 miliardi
aggiunto al- Beffa agli esodati
nel solo 2016
m e n o i l Ne rimarranno fuori
(e il governo
blocco del
h a g i a gturnover al ancora 23 mila: soldi
25%: niente gi stanziati usati
giunto nelle
sue tabelle
assun zioni
per sostitui- per Opzione donna
tagli per altri
15 miliardi
re i pension a t i n o n onei tre anni
stante un calo che nella P.A. successivi) che si tradurranha superato le 300 mila unit no in aumento dei ticket e del
costo dei servizi (mense scodi personale in poche anni.
Sulle pensioni (cio sala- lastiche, trasporto), addiziorio differito), invece, la ma- nali Irpef dove si potr. Tutnovra addirittura toglie: la te cose che pesano di pi sui
proroga del blocco delle in- redditi bassi.
dicizzazioni vale meno penAnche il taglio della spesioni per 514 milioni nel 2017 sa per investimenti - oltre
e 1,14 miliardi nel 2018. Poi 3,5 miliardi nel prossimo
c il capitolo esodati: la co- triennio - un attacco al lasiddetta settima salvaguar- voro: tra tutte le spese pubdia del governo ne dovreb- bliche infatti quella che ha
be tutelare poco pi di 26 mi- effetti pi benefici sulla crela e dunque - stando ai nume- scita e sulloccupazione.
ri dellInps - lasciarne a ba RIPRODUZIONE RISERVATA

alano i debiti della


Pubblica amministrazione ma la situazione resta ancora irrisolta con un ammontare totale a 70 miliardi di
euro e tempi non
linea con le
norme Ue,
anche
perch
alcuni
enti hanno usato le
risorse fornite dal Mef negli ultimi
due anni per nuove spese
anzich ridurre le s istente. La ricerca della
Banca dItalia fa il punto
sull'annosa vicenda e
conclude che per mettersi in linea sono necessari
nuovi fondi (50 miliardi)
e un sistema diverso di
fornire i finanziamenti a
quegli enti non in linea
per inerzia o altro.
Nello studio quindi si
spiega come le "ingenti
risorse" messe a disposizione dal Tesoro, le nuove norme e "l'attenzione
politica", in Italia e nella
Ue, abbiano ridotto di 20
miliardi, negli ultimi 2
anni, i debiti commerciali della P.a. che per per
essere "ricondotti entro
limiti fisiologici" e rispettare le regole Ue richiederebbero un calo di
50 miliardi sui 70 di fine
2014.
Cosa fare? "Se si vuole
portare i debiti a livelli fisiologici in tempi brevi
sembra inevitabile
unulteriore concessione di liquidit alle amministrazioni a partire dalle risorse stanziate nel
biennio 2013-2014 e non
utilizzate. Per evitare
linerzia di alcuni enti
decentrati si potrebbe
"pensare a un intervento
sostitutivo dello Stato
con un addebito automatico alle amministrazioni responsabili".
RIPRODUZIONE RISERVATA

POLITICA

Mercoled 28 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

LA CRISI DELLA MODA

Roberto Cavalli, 70
lavoratori di Firenze
verso la mobilit
LE NOMINE

ANDREA GIAMBARTOLOMEI

alla parrocchia e
dal limpegno sociale
alla guida di due grandi
diocesi. il destino
scelto da papa Francesco per
Matteo Maria Zuppi e Corrado
Lorefice, passati rispettivamente dalla chiesa di Santa Maria in Trastevere (Roma) allarcidiocesi di Bologna il primo, e
da quella di San Pietro Apostolo
di Modica allarcidiocesi di Palermo il secondo. Le nomine sono state ufficializzate ieri. Da
tempo si aspettavano i nomi dei
successori dei cardinali Carlo
Caffarra e Paolo Romeo, alla
guida delle due importanti sedi
vescovili, ma Jorge Mario Bergoglio ha atteso e alla fine ha
scelto: andato contro i pronostici, ha confermato la sua predilezione per i preti di periferia
e ha tolto terreno a una parte tradizionalista della Chiesa che si
era radicata durante il papato di
Joseph Ratzinger e la presidenza Cei di Camillo Ruini.

I VERTICI DEL FONDO dinvestimento Clessidra, che controlla lazienda Roberto Cavalli, hanno preannunciato lapertura della procedura di mobilit
per circa 70 dei 350 dipendenti dello stabilimento fiorentino dellOsmannoro. Per
protesta, ieri, oltre un centinaio di lavoratori con Rsu e sindacati hanno scioperato
davanti alla fabbrica. Molte lavoratrici

hanno indossato la maschera da leonesse


come simbolo di lotta: una stoccata alla
nuova propriet, che una volta insediata le
aveva spronate a lottare come leonesse
per il lavoro. Ieri ha avuto luogo uno sciopero anche alla sede di Cavalli di Milano.
"L'azienda ha fatto i conti sbagliati pensando di comunicare 70 licenziamenti
senza proporre un Piano industriale per u-

LINTERVISTA

on sono semplici preti di


strada. Lo sottolinea Alberto Melloni, storico del cristianesimo ed editorialista del Corriere della Sera commentando la
nomina di Corrado Lorefice
allarcidiocesi di Palermo e quella di Matteo Maria Zuppi a Bologna.
Cosa pensa di queste ultime nomine di papa Francesco?

Mi sembrano nomine molto attese e mi sembra che il pontefice


abbia fatto bene ad aspettare per
non diminuire lattenzione intorno al Sinodo. Lorefice e Zuppi
sono persone di grande statura,
non sono semplici preti di strada. Don Matteo un uomo di tradizione cattolica profonda e ha
una statura intellettuale e spirituale sicurissima. Don Lorefice
il pi importante studioso sulla
riflessione intorno alla povert
fatta da Dossetti e Lercaro nella

na visione dinsieme che confermi investimenti, rilancio del marchio e legame col
territorio, che sempre stato un punto forte del brand, ha detto Bernardo Marasco
(Filctem-Cgil), "alla propriet rimproveriamo prima di tutto la soluzione drastica
della mobilit, quando ci sarebbero soluzioni meno traumatiche come gli ammortizzatori sociali".

Zuppi, ex SantEgidio, spezza la continuit conservatrice nella citt


che fu rossa. In Sicilia un prete antimafia: Sono qui per don Puglisi

Bologna e Palermo,
Bergoglio sceglie
vescovi di strada

Chi sono
progressista sottolineando
che la Chiesa deve essere di tutti, proprio di tutti, ma sempre
particolarmente dei poveri, ha
citato il Concilio Vaticano II,
monsignor Oscar Romero (opposito re della dittatura militare
di El Salvador e ucciso dagli
squadroni della morte) e papa
Giovanni XXIII.
NELLA PRINCIPALE diocesi sici-

Monsignori
Corrado Lorefice (Palermo)
e a sinistra,
Matteo Maria
Zuppi (Bologna) Ansa

IL CASO di Bologna esemplare.

Comera uso una volta, ad amministrazioni politiche di sinistra


si o p p o n ev a n o vescovi pi
conservatori e cos la citt ha avuto per molti decenni vescovi
pi tradizionalisti, alcuni di provenienza milanese e quanto meno vicini al mondo di Comunione e liberazione. Nel 1983 era arrivato Enrico Manfredini, amico
del fondatore di Cl don Luigi
Giussani. Alla sua morte gli
succeduto Giacomo Biffi, milanese, in carica fino al 2003, deceduto l11 luglio scorso e noto
per alcune dichiarazioni poco
progressiste, come laver definito un miracolo lelezione di un
sindaco di centrodestra come
Giuliano Cazzola o come la critica allimmigrazione che non

un diritto allinvasione. A lui


seguito, fino a questi ultimi mesi,
Carlo Caffarra, amico di don
Giussani (conosciuto a Milano,
dove insegnava alla Cattolica) e
difensore della tradizione specialmente sui temi legati alla famiglia, andando contro le idee
pi progressiste di papa Bergoglio anche durante il recente Sinodo sulla famiglia.
A scompaginare lo schema arriva ora Matteo Maria Zuppi,
prete nato a Roma l11 ottobre
1955, figlio di Enrico, responsabile de LOsservatore della Domenica, e di Carla Fumagalli,
nipote del cardinale Carlo Con-

falonieri, segretario di papa Pio


XI. Insomma, cresciuto nella
cultura ecclesiastica sin da bambino ma non per questo meno attento alla realt sociale. Da giovane monsignor Zuppi si avvicinato alla Comunit di santEgidio di cui stato una figura storica.

Parroci promossi
Il romano in Emilia parla
dei poveri e cita Romero
e Giovanni XXII. Lorefice
suggerito da don Ciotti

DIVENTATO parroco di Santa


Maria in Trastevere nel 2000
quando monsignor Vincenzo
Paglia stato nominato vescovo
di Terni-Narni-Amelia, e dal 31
gennaio 2012 stato vescovo ausiliario di Roma. una nomina
bellissima e mi fa molto piace-

re, commenta Giovanni Maria


Vian, direttore dellOsservatore
Romano che conosce da molti
anni don Matteo, compagno di
scuola di suo fratello Lorenzo.
Nel suo primo messaggio ai fedeli bolognesi monsignor Zuppi
ha gi fatto notare il suo spirito

Alberto Melloni Lo studioso cattolico e le nomine di papa Francesco

Questa davvero una svolta,


una sferzata alla Chiesa italiana
chiesa del Concilio
Vaticano II.

Che caratteristiche hanno queste


nomine?

che esprimono un
pensiero che sia pi
consono ai tempi.

A Bologna, dove a
l u n go i ve s c ov i
Sono nomine molto
hanno avuto
profilate perch seunimpronta tragnano un ricambio
dizionalista e algenerazionale e spi- Storico Lo studioso
meno alcuni erano
rituale molto preci- Alberto Melloni Ansa
vicini a Comunioso. Hanno pesato il
ne e Liberazione,
loro impegno e la loro formazioarriva un romano vicino alla Cone ecclesiale, che non stata comunit di SantEgidio. Cosa
cambia?
struita in termini di carriera, ma

di fedelt alla vita cristiana.

Insomma, Bergoglio li ha scelti


simili a lui.

la cosa pi ovvia. Difficilmente


il Papa sceglie persone che disistima e dunque preferisce quelle

Poco o nulla. Zuppi stato scelto


per fare il vescovo, non per fare il
rappresentante di un movimento. Si farebbe un torto a ritenerlo
come un ambasciatore di
SantEgidio. Il vescovo deve fare

il vescovo, non il progressista o il


conservatore. Il suo predecessore Caffarra ha fatto la scelta di dire sempre quello che pensava,
anche se entrava in polemica con
lamministrazione e veniva ritenuto un provocatore. Ma la provocazione non la si fa da soli.

Pensa che un prete di strada


come Lorefice guider bene la
pi grande diocesi siciliana?

Don Corrado non solo un prete,


ma leditore delle omelie del
beato Puglisi. Inoltre giovane,
come Zuppi, e quindi entrambi
hanno davanti un episcopato
lungo e possono avere molta autorevolezza.

Twitter @AGiambartolomei
RIPRODUZIONE RISERVATA

liana arriva invece un prete di


frontiera, monsignor Corrado
Lorefice, 53enne attivo nelle
battaglie contro il racket, diventato arcivescovo senza prima essere stato vescovo, un fatto raro.
Parroco a Modica e vicario della
pastorale della diocesi di Noto,
ha scritto due libri significativi.
Uno Dossetti e Lercaro: la
chiesa povera e dei poveri, dedicato a don Giuseppe Dossetti e
al cardinale Giacomo Lercaro,
arcivescovo di Bologna che fu
spodestato dopo le sue omelie
contro i bombardamenti in Vietnam. Il secondo La compagnia del Vangelo. Discorsi e idee
di don Pino Puglisi a Palermo,
dedicato al sacerdote del quartiere Brancaccio ucciso da sicari
di Cosa Nostra, un sacerdote con
cui Lorefice aveva collaborato:
Dopo la nomina ho pensato subito a don Pino Puglisi, la colpa
sua, ha detto ieri in unintervista al Tg2000 della Cei. Pare che
la sua nomina sia stata suggerita
a Bergoglio da don Luigi Ciotti,
fondatore dellassociazione antimafia Libera, e dal segretario
della Cei Nunzio Galantino. Come prima cosa, monsignor Lorefice ha invitato i fedeli a mantenere vigile lattenzione ai pi
piccoli, ai pi poveri, agli ammalati, spiegando di avere in mente una Chiesa ministeriale sulla
scia della proposta cristiana del
Beato Pino Puglisi.

MATTEO
MARIA
ZUPPI
Romano, 60
anni,
cresciuto in
ambiente
ecclesiastico,
stato una
figura storica
della
Comunit di
SantEgidio.
Dal 2000
parroco di
Santa Maria in
Trastevere
n

CORRADO
LOREFICE
Nato 53 anni
fa a Ispica
(Ragusa),
parroco a
Modica
(Ragusa) e si
batte contro il
racket. Ha
scritto due
libri, uno su
Dossetti e
Lercaro e
laltro su don
Puglisi, ucciso
nel 93 da
Cosa Nostra
n

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6 POLITICA

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

LEX IDV ANCORA NEI GUAI

Maruccio indagato:
riciclava denaro
sporco per una ndrina

VINCENZO MARUCCIO, ex consigliere regionale dellIdv, era uno dei


simboli della rimborsopoli laziale del 2012,
accusato di aver dirottato un milione di euro
di fondi pubblici sui propri conti personali.
Ieri alla sua storia personale e giudiziaria
stato aggiunto un nuovo capitolo: Maruccio indagato nelloperazione Hydra della
direzione distrettuale antimafia di Roma,

che ieri ha prodotto sei arresti,17 indagati,


sequestri di immobili, societ e conti correnti per un valore di 5 milioni di euro. Laccusa nei confronti dellex dipietrista di essere stato il prestanome di uno ndranghetista, Ferruccio Bevilacqua, residente a Roma dal 2009 per un obbligo di dimora. Maruccio indagato per riciclaggio: sul suo
conto sono transitati 600 mila euro in uscita

e 150 mila in entrata proprio dal conto di Bevilacqua, colletto bianco (secondo gli investigatori) del clan calabrese dei Mancuso.
Maruccio, insomma, avrebbe riciclato grosse somme di denaro di provenienza illecita.
Per il suo ruolo, lex capogruppo alla Pisana,
percepiva una percentuale: ad esempio, su
un riciclaggio di 12 mila euro ne avrebbe intascati 1.500, oltre il 10 per cento.

Marino, dimissioni in bilico:


Vado in aula, poi decider

GENOVA

Doria, niente
carta di credito:
per le cene solo
44 euro lanno
FERRUCCIO SANSA

Il sindaco, la scadenza del 2 novembre e la prossima retromarcia: Voglio discutere

con i consiglieri. E ora anche i nemici riflettono: Votare non conviene


PAOLA ZANCA

ado in aula e decido l. Voglio confrontarmi con il consiglio comunale. giusto cos. Ignazio Marino,
giunto alla terza settimana da sindaco dimissionario, ha deciso di abbandonare la strategia e di affidarsi allistinto: Voglio capire. Non lascer il
Campidoglio senza prima aver sentito parlare i consiglieri della sua
maggioranza; n al contrario ritirer
le dimissioni per pura guerriglia con
Matteo Renzi e Matteo Orfini. Sente
il peso di questa scelta raccontano
una scelta che ha i vertici del partito
contro.
Le ore decisive si avvicinano e dal
suo partito, il Pd, non arrivato il
segnale tanto sperato: nemmeno un
incontro, neanche una telefonata. I
contatti informali con lemissario

LINTERVISTA

TOMMASO RODANO

on parliamo di Marino, vero?. Fabrizio


Barca una figura
particolare del Pd
romano. Mezzo politico e
mezzo tecnico, stato prima
ministro con Monti, poi braccio destro di Matteo Orfini
nella rifondazione del partito
dilaniato da Mafia Capitale.
Sul sindaco ha gi detto la sua:
Dimissioni sacrosante, ha
scritto a caldo sullHuffington
Post, nel giorno della resa di
Marino. Nel frattempo non ha
cambiato idea, ma non vorrebbe parlarne pi. Ci arriveremo pi tardi. Partiamo dalla
sua frase pi famosa, quella
scritta nella relazione a cui ha
lavorato per mesi, sullo stato
del Pd romano.
Un partito cattivo, pericoloso e clientelare. Si pentito della definizione?

Mai. Anche perch aggiungevamo, con sorpresa, che in una struttura martoriata e mal
governata come quella romana, molti iscritti avevano ancora voglia di fare un partito
buono e progettuale.
Sono passati mesi intensi. Oggi com, il
Pd?

Il commissario (Orfini, ndr) ha chiuso i


circoli che abbiamo definito non
utili alla citt.
La parte cattiva,
sulla carta,
stata cancellata.

Fine lavori Ieri Marino ha inaugurato


una strada della periferia romana LaPresse

di Palazzo Chigi Luca Lotti o la vicesegretaria democratica Debora


Serracchiani non si sono concretizzati. Eppure, il silenzio di Renzi e dei
suoi fedelissimi non detto che sia
necessariamente nefasto. Ai consi-

glieri comunali che supplicavano una linea nazionale, il Nazareno non


ha dato risposta. E se li lasciano soli,
lo spirito di sopravvivenza prevarr.
Anche perch a Matteo Renzi, tutto
sommato, evitare le urne a Roma la
prossima primavera non dispiacerebbe affatto. Il candidato forte non
c, il processo a Mafia Capitale appena cominciato, le primarie sarebbero lennesima guerra tra bande. Invece, temporeggiare qualche altra
settimana in modo da arrivare al nuovo anno, consentirebbe di rinviare il
voto, garantirebbe a Marino una via
duscita onorevole e permetterebbe
di affrontare il Giubileo senza troppi
scossoni.
Cos, lipotesi di un ritiro tecnico
delle dimissioni ormai data per fatta. Non una sfida al partito o una irragionevole volont di proseguire il

mandato da sindaco: piuttosto, il


messaggio che vuol far passare Marino, la necessit di portare la discussione in aula e il bisogno collettivo di
abbassare i toni ora che la vicenda degli scontrini si sgonfiata. Per questo
il sindaco dimissionario non ha affrontato la strada dei colloqui con i
singoli gruppi consiliari. Non a loro
che deve spiegare che il partito romano in subbuglio, che nei circoli
nessuno condivide la gestione della
crisi che ha avuto Matteo Orfini, che
non si pu insultare una piazza come
quella autoconvocata di domenica
scorsa. Ieri, la presidente del consiglio comunale Valeria Baglio ha respinto la mozione di sfiducia dei Cinque Stelle. Quattro firme non bastano per presentarla. E finora non c
stato modo di trovarne di pi.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabrizio Barca Troppi errori, indifendibile. Eravamo al suo fianco, siamo i pi delusi

Ignazio ci ha tradito,
ora il Pd cattivo lo usa
per riprendere potere
Cosa rimane? Limpressione
che sia un partito atomizzato.

I suoi
scivoloni
sono
inaccettabili,
anche se gli
hanno teso
tante
trappole:
vicino a lui
ci sono
delle bestie

La sensazione fondata. Ogni


riorganizzazione fatta di una fase d es t r u en s e una c ostruens. Il Pd ha conosciuto la
fase distruttiva, culminata
nella chiusura di 40 circoli. Le
dimissioni di Marino ci hanno colto nel punto pi difficile, a met percorso, prima della ricostruzione. Sono molto
preoccupato che il processo
di cambiamento si arresti e si
inverta.

C una parte del


partito cattivo che sfrutta la situazione e usa Marino per tornare ad avere
una posizione
centrale?

Assolutamente s. Persone
che si appoggiano proditoriamente a Marino, e magari
nemmeno lo sostenevano prima. Gli stessi che attaccano
Orfini. Sono quelli che sperano che il rinnovamento si fermi.

Quand che Marino ha


smesso di essere una risorsa ed diventato un problema?

In questa giunta ci sono state


delle grandi rotture con le
schifezze del passato. Marino
ha avuto il merito di interrompere prassi approvate
al lunanimit dal consiglio
comunale negli anni di Alemanno. Allo stesso tempo, per, ci sono stati tanti errori.
Scivolate e confusioni amministrative che piano piano
hanno colmato il vaso. Poi
arrivata lultima goccia.
Gli scontrini.

Non puoi permetterti tanta


superficialit. Chi si era battuto al suo fianco si sentito
tradito pi degli altri.
Quando sei in trincea,
hai grosse responsabilit verso quelli che
mandi in prima linea.
(Barca si scalda, alza
la voce, ndr) Siamo arrabbiati con Ignazio. S, sia-

mo arrabbiati. Siamo noi


quelli che lo hanno difeso prima. Non quelli che lo difendono solo adesso.

Se la misura era colma, potevate togliergli il sostegno


per motivi politici. Gli scontrini sembrano una questione minuta, dalla quale Marino peraltro potrebbe uscire
pulito.

Una cosa uscirne puliti sul


piano giudiziario. Una cosa
aver dimostrato lennesima
ripeto lennesima scivolata,
lennesima confusione. Non
si fa cos. Non ci si difende cos. Non si dichiara in pubblico:
Restituisco i soldi. Un poveraccio che ruba tre chili di
pere al mercato, pu restituirle come se nulla fosse?
Troppi errori, alla fine non era pi difendibile. Anche se
gli hanno teso delle trappole:
impressionante che una sua
assicurazione non firmata finisca sui giornali. Ma scherziamo? Vuol dire che intorno
ha delle bestie, delle brutte
persone. Anche quello, per,
d il senso di una confusione:
la citt non pu tollerarla, ha
bisogno di una serenit e di un
principio dordine che era venuto meno.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Lex ministro
Fabrizio Barca
ha affiancato
Matteo Orfini
a Roma,
compilando
un rapporto
sullo stato
del Pd Ansa

uar antaqua ttro


euro di pranzi e
cene in un anno. Il
record di Marco Doria,
sindaco di Genova. Ha
speso meno in dodici mesi
di quanto
a b b i a a ddebitato alla
Provincia di Firenze Matteo Renzi per una sola bottiglia di vino.
I resoconti presentati
dai collaboratori di Doria
al Fatto Quotidiano sembrano confermare la leggendaria parsimonia dei
genovesi. E la carte di credito che altri sindaci usano con una certa facilit?
Zero euro spesi. chiusa in cassaforte, giurano
in Comune.
In quasi quattro anni di
mandato appena una
manciata di viaggi allestero: Nizza (a duecento
chilometri da Genova),
Cannes (come sopra), poi
Marsiglia, Barcellona. Unico viaggio oltre i mille
chilometri quello a Hebron per un convegno.
Costo complessivo
1.122,8 euro, anticipati
dal sindaco.
Per il resto sono quasi
solamente viaggi tra Genova e Roma (con Alitalia
o compagnie low cost),
per incontri ai ministeri e
a ll Anci. Ma anche qui
con qualche sorpresa: nel
2012 cinque viaggi, nel
2013 sette. Nel 2014 sedici volte avanti e indietro
Genova-Roma. Il record,
si fa per dire, nel 2015: 19
trasferte. In quattro anni
di mandato, il primo cittadino di Genova ha speso 10.469 euro per viaggi a
Roma. Un settimo di
quanto avrebbe speso
Renzi da presidente della
Provincia di Firenze soltanto per i viaggi negli
Stati Uniti.
Ma sono, appunto, le
spese per il vitto che colpiscono di pi: in una cinquantina di trasferte per
quattro anni di mandato
non si superano i 186,85
euro. Roba da morire di
fame. Possibile? Ormai
in municipio a Genova
sono diventati leggendari
i crackers di Doria. Cio?
Non mangia altro.
Gli alberghi per le notti
romane? Zero. Il sindaco ha sempre fatto ritorno in giornata. Ha dormito fuori solo una notte, ma
ha pagato lui.
E, appunto, zero carta
di credito. Niente Visa,
siamo genovesi.

POLITICA

Mercoled 28 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

Lo sberleffo

DALEMA DISPENSA
BACI DELLA MORTE
FQ

UNO, VELTRONI, ormai


scrittore e cronista deccezione del Corriere dello Sport. Laltro,
Bersani, sincarta su aggettivi e
commi e non ne azzecca una. Cos,
alla fine, tocca al solito DAlema fare la parte
del cattivo e dire le cose come stanno, menando sul renzismo con lucida crudelt. Lex
leader di Pds e Ds tornato ieri con una pa-

gina di intervista sul Mattino di Napoli e demolisce il premier di partito


e di governo. Dal Sud assente nella
manovra si arriva cos alla fatidica
questione della scissione ed qui
che DAlema si esibisce in un classico esercizio di dialettica togliattiana. Per la serie:
noi non vogliamo andare via, lui che ci vuole cacciare. Scissione organizzata dal pre-

mier? Dovrebbe chiederlo a Renzi. Veleno


distillato sillaba per sillaba. DAlema riscopre anche lantica amicizia con Antonio
Bassolino, che in passato aveva manifestato un tiepido renzismo. Lex sindaco ed ex
governatore in ballo per tornare a candidarsi a Napoli, alle primarie, e lamico Massimo gli d il bacio della morte: Non vedo in
capo personalit pi forti. Amen.

Stile Podemos Il fondatore del Movimento scende a Roma


e annuncia il cambio: Dobbiamo vincere, cerchiamo i voti

STRATEGIE

LUCA DE CAROLIS

oma val bene una svolta.


Un cambio di pelle e di
prospettiva: da Movimento solo per attivisti
doc, a un M5s spalancato a donne
e uomini di associazioni e movimenti civici. Da inglobare in lista,
come benzina preziosa per prendersi il Campidoglio. Convinto
che quella per Roma sia la partita
delle partite, e che perderla sarebbe imperdonabile, il co-fondatore dei Cinque Stelle Gianroberto Casaleggio si presenta tra la
sorpresa generale alla Camera,
con il cappellino dordinanza. E
con il Direttorio e le parlamentari
romane Roberta Lombardi e Paola Taverna mette nero su bianco la
sterzata: nella lista per il Campidoglio si lascer largo spazio a esponenti di movimenti civici, associazioni ambientaliste, comitati di quartiere.

Casaleggio svolta:
s alla societ civile
nelle liste M5S
sceglier il candidato sindaco per
il Campidoglio. Ci saranno i quattro consiglieri comunali, con in
prima fila Marcello De Vito (gi
candidato come primo cittadino)
e Virginia Raggi. Ma il M5s ospiter anche tanti esterni. Alternative da non sottovalutare per la
poltrona numero uno. C chi sospetta che in lista possano infilarsi
intellettuali o artisti di nome. Dal
M5s negano con forza: Non ricorreremo a quel tipo di figure.
Anche se qualche parlamentare
ieri ha notato sul blog di Grillo un
video con un intervento dellarcheologo Salvatore Settis. Ma la
chiave rimane quella, i candidati

GENTE RADICATA sul territorio,

che sappia parlare anche chi non


gi nel mondo a 5Stelle. Capace di
portare in dote voti freschi e puliti.
questa la terza via di Casaleggio,
che da settimane ascolta parlamentari di peso sussurrargli che
per le Comunali bisogna aprire alla societ civile organizzata, per
non soccombere alle coalizioni
dei partiti. E a cui diversi eletti
chiedevano di irrobustire il M5s
capitolino in vista del voto. Il guru
e Beppe Grillo non hanno mai preso in considerazione lidea di candidare come sindaco un big (Alessandro Di Battista, Paola Taverna
o Roberta Lombardi), stracciando la regola per cui un eletto deve
completare il proprio mandato.

COMPLEANNO

Trasferta Ieri Gianroberto Casaleggio sceso a Roma a sorpresa LaPresse

Ma senza un nome forte e correndo da soli rischiamo di perdere


il treno della vita, obiettavano i
parlamentari. E allora, ecco una
soluzione mediana: benedetta,
raccontano, dal responsabile degli Enti locali Luigi Di Maio. Si

metteranno in lista cittadini reduci da esperienze civiche, a patto


che non abbiano militato in altri
partiti e che non siano macchiati
da condanne penali. Chiss quali e
quanti correranno a gennaio nel
voto sul portale di Grillo, dove si

Regole fisse
I vincoli di sempre:
non aver militato
in altri partiti n avere
condanne a carico
civici. Comunque vada, torneranno utili in primavera. Certo, le incognite rimangono. Raccontano
che Casaleggio abbia sollecitato
un pi intenso training per i consiglieri attuali, per preparargli
meglio per la tv. E rimane la con-

segna di schierare in prima fila


nella campagna la triade Di Battista-Taverna-Lombardi. Logico
chiedersi: il modello Roma verr
esportato in altre citt? Probabile.
In molti Comuni non si riesce a
costruire una lista equilibrata, e a
Milano lo sanno ragiona un parlamentare. Soprattutto, diversi eletti premono perch il M5s si allei
con liste civiche esterne. Sarebbe
un cambiamento epocale, per i
5Stelle che non hanno mai stretto
accordi. Una svolta alla Podemos,
che a Madrid vinse con lesponente di una lista civica. Casaleggio
per ora mantiene il no ad apparentamenti. Pi facile che accetti patti di desistenza, gi praticati per le
Comunali in Sicilia, a Gela ed Enna, anche se il M5s ha sempre negato. Cosa rimane? Il Casaleggio
che, uscendo dallo studio di Di
Maio dove ha incontrato i parlamentari, dice: Un allargamento
del Direttorio? possibile.
SE NE PARLA da un anno, come

compensazione per i senatori che


non hanno rappresentanti nella
cinquina. Alcuni non hanno gradito lennesimo passaggio del guru solo alla Camera (Pare che Casaleggio abbia gi abolito il Senato...). Il co-fondatore sussurra
anche di Italicum: Va cambiato, e
le modifiche devono essere coerenti con le osservazioni fatte dalla Consulta. Secondo il M5s andrebbero aboliti premio di maggioranza e candidature multiple e
bisognerebbe ripristinare in pieno le preferenze. Intanto per
bussano alla porta le Comunali.
Con un M5s pi civico. E pi pragmatico.

La scheda

Attualmente
in
Campidoglio
il M5S conta
4 consiglieri
regionali:
Marcello De
Vito, Daniele
Frongia,
Virginia Raggi
e Enrico
Stefno.
La scelta
del candidato
sindaco,
inizialmente,
pareva
sarebbe stata
limitata a loro
quattro.
Ora la
variabile dei
nuovi iscritti
cambia tutto.
Alle
Comunali
infatti
non esiste
la soglia
di attivismo
minimo
richiesta
per le elezioni
politiche

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Party della Nazione Lex azzurro raduna amici di logge varie, poi debutter sullUnit

Cicchitto si fa la festa e fonda la nuova P9


FABRIZIO DESPOSITO

uando arrivano, e lobiettivo implacabile del nostro Umberto Pizzi li reperta


uno a uno, sembrano vecchie
glorie del berlusconismo, occulto e non. Invece sono arzille colonne del nazionalrenzismo che avanza. Tutte l, diretti a Palazzo Ferrajoli a Roma, proprio dinnanzi alla sede del governo, Palazzo Chigi, per festeggiare le settantacinque candeline di Fabrizio
Cicchitto, socialista lombardiano poi berlusconiano infine centrista alfaniano e adesso teorico del Partito della
Nazione di Renzi perch come ha spiegato allHuffington
Post, il premier ha ammazzato i comunisti come non era
riuscito agli amati Craxi e
Berlusconi. Il compleanno di
Cicchitto diventa cos la prima festa ufficiale del regime
nazionalrenziano. Non a caso, uno dei pi affamati stato

Denis Verdini, plurinquisito


e plurimputato, che ha sostituito le telefonate e gli incontri quotidiani con lex Cavaliere con quelli a Luca Lotti,
biondo scudiero del presidente del Consiglio. Sulla carta, il liberale Verdini ha le insegne della P3, la loggia che si
riuniva con DellUtri per tentare di sistemare i processi del
Condannato di Arcore. Quando si avvicinato al tavolo degli antipasti per addentare
formaggi e verdure grigliate,
un cameriere, capito il tipo, lo
ha messo in allerta: Tra pochissimo arrivano i fritti.
PRIMA DELLA P3 , cera per la

P2 e in questo caso la pattuglia


stata pi nutrita. Lo scandalo della loggia deviata di Licio
Gelli invest pure il festeggiato, quando era nel Psi, e lonta
fu drammatica perch lo spinse quasi al suicidio. Meno tragico dal punto di vista esistenziale, invece, fu limpatto per

Nella P2 Cicchitto torna alle


origini, a sinistra Umberto Pizzi

Nella P3 I coniugi Verdini, lei


la contessa Fossombroni U. Pizzi

Nella P2 e nella P4 Il faccendiere ridens Bisignani U.Pizzi

il faccendiere Luigi Bisignani


presente al party con la doppia casacca di P2 e P4 (per cui
stato anche condannato, recidivo dopo la galera per la
tangente Enimont) e con solidi agganci con la P3, considerato che si fatto a vedere
recentemente a pranzo con
Verdini per accreditarsi presso il nuovo corso del giglio magico. E se la somma fa il totale,

P2 pi P3 pi P4 fa P9, un numero dapprima berlusconiano ora offerto in dono a Renzi.


A proposito: il regalo di compleanno pi bello a Cicchitto
glielo far lUnit semiclandestina di Renzi nei prossimi
giorni: la firma dellex berlusconiano comparir sul quotidiano fondato da Gramsci
con un articolo molto critico
nei confronti di Enrico Ber-

linguer (e dalla parte di Craxi). Sono lontanissimi, ormai,


i tempi in cui Cicchitto accusava lUnit di essere un giornale-killer a causa dellennesima biografia coi trascorsi piduisti (e con tanto di indirizzo
di casa).
A PALAZZO Ferrajoli si vista

mezza Ncd, compresi i futuri


scissionisti Sacconi e Quaglia-

riello, ma a tenere banco sono


stati i conversari tra Alfano e
Verdini che in queste settimane si stanno annusando a vicende per mettere insieme le
forze di Area popolare (Ncd
pi Udc) e Ala per fare i Moderati per Renzi. Due ex colonnelli berlusconiani, e che
colonnelli, in corsa per la primissima fila nazionalrenziana. Altro invitato di rango, poi,
Antonio Angelucci, editore di
Libero e proprietario di cliniche in mezza Italia. Angelucci
rimasto berlusconiano pur
vantando grandissimi rapporti con il solito Verdini, al
quale, peraltro, ha anche prestato 10 milioni di euro per
tamponare il crac del Credito
Cooperativo fiorentino, la
banca verdiniana origine di
un altro processo per lo sherpa renzusconiano del fu patto
del Nazareno. Il festival del PdN iniziato. Appetiti nuovi,
da mascelle esperte.
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8 POLITICA
CAMPANIA

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

Emergenza rifiuti,
assolti Bassolino
e il capo della polizia

IL CAPO della Polizia, Alessandro


Pansa, e lex governatore della Campania, Antonio Bassolino, sono stati assolti
dallaccusa di omissione in atti dufficio in
relazione alla gestione dei rifiuti durante lemergenza in Campania. La sentenza d ancora pi forza a Bassolino per uneventuale
candidatura a sindaco di Napoli, via primarie del Pd. Lavvocato di Bassolino, Silvio Fu-

sco, esulta: questa una ulteriore, ennesima assoluzione nel merito di Bassolino
per la vicenda dei rifiuti a Napoli. Bassolino
si sempre difeso nei Tribunali dimostrando e dichiarando la sua fiducia nei giudici.
Cos ha commentato lattuale sindaco di
Napoli, Luigi de Magistris: A me, come persona che ha ereditato quello scempio, interessa soprattutto fare in modo che mai

pi questi territori debbano vivere quello


scempio o che debbano vedere i protagonisti di quello scempio diventare nuovamente protagonisti della vita politica. La via
giudiziaria e quella politica sono scenari diversi, noi abbiamo cancellato quellinfamia,
che ancora oggi a volte danneggia limmagine di Napoli nel mondo. Ne paghiamo ancora le conseguenze economiche.

ESTRADIZIONI EMIRATI-ITALIA Il ministro Orlando ha raggiunto un accordo che devessere


ratificato dalla commissione Giustizia del vicepresidente Vazio, legale di alcuni fuggitivi

Dubai, i latitanti del deputato

zio. Il vicepresidente della


commissione Giustizia si
sempre mosso in quellarea
dove nel Ponente ligure centrodestra e centrosinistra
(scajoliani e Pd) si incontrano.
Tra i suoi clienti famosi anche
Marco Melgrati ex sindaco
di Alassio e figura chiave del
centrodestra ligure che un
anno fa ha detto: Io ero e sono
amico di Andrea Nucera.

FERRUCCIO SANSA

vvocato di latitanti a
Dubai. S, sar anche
Franco Vazio, legale e
deputato Pd, a ratificare laccordo tra Italia ed Emirati per farci consegnare i
latitanti a Dubai. Tra cui anche suoi clienti, accusa Christian Abbondanza della Casa
della Legalit.

Da mesi
non ho
contatti
con i miei
assistiti, sto
tranquillo:
voter
nellinteresse
dello Stato

A SETTEMBRE il ministro della

Giustizia Andrea Orlando


volato negli Emirati Arabi. Obiettivo: garantire alla giustizia i latitanti in fuga nella penisola araba. Tanti, troppi. Da
Amedeo Matacena a imprenditori che si sono lasciati
alle spalle buchi da centinaia
di milioni (vedi il savonese-calabrese Andrea Nucera), passando per affiliati alla ndrangheta. Ma laccordo richiede la
ratifica del Parlamento. In
pratica, come ricordano i collaboratori del ministro, dovr
passare alle commissioni Giustizia ed Esteri della Camera.
Il vicepresidente della Commissione Giustizia Franco
Vazio, un passato socialista
prima di approdare al Pd ed essere infine folgorato sulla via
di Renzi. Ma nella sua regione,
la Liguria, Vazio noto anche
per altro: il difensore di latitanti a Dubai. Chi? Simona
Musso, da tempo rifugiata negli Emirati Arabi dove gestisce
ristoranti di successo. Tra i
frequentatori, raccontano le

LA BEFFA

FRANCO
VAZIO
Imbarazzi Il guardasigilli Andrea Orlando. A destra, il vicepresidente della commissione Giustizia, Franco Vazio Ansa

Conflitto dinteressi
Lonorevole del Pd
anche vicepresidente
della commissione
Giustizia
cronache, proprio Matacena.
Ma soprattutto: Musso la
compagna di Andrea Nucera, forse il latitante pi famoso
della Liguria, che con lei ha
trovato riparo proprio a Dubai. Quel Nucera imprendito-

re immobiliare con amicizie a


destra e a sinistra. Anzi, uomo
capace di cementare i due
schieramenti politici. Nucera
che scomparso nel nulla lasciando dietro di s una voragine da duecento milioni. E
tanto imbarazzo tra i suoi amici nel mondo della politica e
delle banche.
Basta leggere le carte degli
ispettori di Bankitalia e quelle
delle inchieste delle procure
di Savona e Genova per capire.
Al centro di tutto i rapporti tra
Carige (con la controllata savonese Carisa) e il chiacchie-

rato costruttore continu ad aprire i rubinetti dei finanziamenti: in tutto circa 70 milioni.
Tanto che gli ispettori di Bankitalia, parlando di banca Carisa, scrivono: Nella gestione
dei rapporti con il gruppo
Nucera non stata posta adeguata attenzione agli elevati
rischi di mancato recupero e
alle ricadute delle notizie di vicende giudiziarie. Lesposizione Nucera, mai dibattuta
in Consiglio, non stata tempestivamente classificata a
sofferenza nonostante il fallimento. Poi arrivarono le in-

chieste: 34 indagati nellinchiesta Carige-Nucera. Vazio


non mai stato sfiorato dalle
indagini. Ma a Savona pi duno ha fatto notare che gi nel
2006 lavvocato di centrosinistra era stato nominato nel cda
della banca savonese. Una poltrona conservata fino al 2013.
Vazio faceva parte del mondo
Carige-Carisa nellera di Giovanni Berneschi, quando
nella banca cera mezza famiglia Scajola. E si erogavano finanziamenti su cui Bankitalia
ha avuto a che ridire. Niente di
penalmente rilevante per Va-

MA C unaltra storia: dieci

anni fa su Albenga incombeva


la realizzazione di grattacieli
accanto alle torri medievali
del centro storico. Progetto
fermato dallintervento del
Gabibbo e di Antonio Ricci.
Tra i politici favorevoli allopera ecco lallora vicesindaco
Franco Vazio. Tra gli imprenditori che volevano realizzare
le torri ancora Nucera.
Ecco, proprio quel Nucera
che con la moglie Simona difesa dallo stesso vicepresidente della commissione Giustizia Vazio e con Matacena dovrebbe finire in galera se la
stessa commissione Giustizia
dovesse dare il via libera allaccordo con gli Emirati Arabi.
Vazio, interpellato dal Fatto,
risponde: Sono mesi che non
ho contatti con i miei assistiti.
Non so se sono ancora il loro
avvocato. Pu verificare? Ora no. Ma mi sento assolutamente tranquillo sul mio ruolo. Voter nellinteresse dello
Stato, come sempre.
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Parole in Cile A Paranal visita allEso con foto e celebrazioni, ma nella manovra c la sorpresa

Renzi: Fate super telescopi. E gli taglia 3 milioni


nomia mondiale i telescopi
migliori del mondo che si
immergono nellabisso
ALESSANDRO ROBECCHI
delluniverso dal cielo lim in effetti il cielo una pido del Cile e pensando alla
cosa speciale, le stelle dedizione con cui mani e
stanno a guardare e noi cervelli, spesso in maggioguardiamo loro con tecno- ranza italiani, li hanno volulogie avanzatissime. In- ti costruiti e usati penso a
somma c tutto: un podi re- quanto grande sia il nostro
torica celestiale, la tecnolo- Paese. Bello. E poi Matteo
gia, gli italiani in prima fila, Renzi ha anche cenato con
lorgoglio del Paese e tutto il alcuni giovani ricercatori
per sentire le loro storie e
campionario.
pr opo st e. Ce n
E lui? Lui
abbastanza perch
ci mette del
suo, nella
gufi patentati e disfattisti militanti
sua pagina
F a c e b o o k Prese in giro
vedano incrinarsi
le loro certezze
che rilancia Il premier
e racconta la
I NS OM M A, s t el le ,
sua odissea in Sudamerica:
labisso dellu nis u d a m e r i- Quante mani
verso (apper!) e
c a n a . T egiovani ricercatostuali paro- italiane li hanno
ri: la narrazione
le: V e de n- costruiti, il nostro
renzista non potedo a Paranal
va trovare di me la capitale un gran Paese
glio. Dunque, con
d e l l a s t r oSEGUE DALLA PRIMA

Deserto
di Atacama
Renzi col direttore dellEuropean Extremely Large
Telescope, Roberto Tamai

animo pi leggero, dopo la


lettura del diario di viaggio,
ognuno pu tornare alle
proprie occupazioni, allegre o noiose che siano, come,
che so, leggere la legge di
Stabilit finalmente giunta
al Senato. E proprio nella copia in pdf scaricata dal sito
del Senato si pu leggere (articolo 33, comma 18) che il

ministero degli esteri e della


cooperazione ha preso in
mano le forbici per tagliare
un po di finanziamenti.
Dallallegato 4, che rimanda
allarticolo 33 comma 18 si
pu apprendere che allEso
cos celebrata verranno tagliati finanziamenti per un
milione di euro nel 2016, un
altro milione nel 2017 e un

terzo milione nel 2018. Perbacco.


E labisso dellUniverso?
E i giovani ricercatori invitati a cena? Lo sapranno?
LEso ha un bilancio intorno
ai 130-140 milioni. LItalia
(membro dal 1982) ne sgancia pi o meno quindici
allanno. Quindi tre milioni
in meno in tre anni non sono

poca cosa. La questione


semplice: la propaganda ci
informa sulle sorti meravigliose dei nostri sforzi italiani e ottimisti di guardare lUniverso, la legge di stabilit
taglia fondi e stanziamenti.
Non male. Naturalmente le
stelle servono sempre. Renzi le usa, nel suoi diari di
viaggio, anche per bacchettare i cattivi: C unItalia di
cui essere orgogliosi, insomma. E non lItalietta delle
polemiche di parte della politica o della comunicazione, vecchia e nuova. E lItalia
che rispettata per il carico
di civilt che rappresenta e
per la voglia di futuro che esprime.
Che belle parole! Matteo
Renzi, come Marco Polo,
scrive il suo Milione. Poi ne
taglia tre in tre anni, di milioni, proprio al posto che va
a decantare. E le stelle? Mah,
le stelle stanno a guardare.
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POLITICA

Mercoled 28 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

Lo sberleffo

PALAZZO MADAMA,
SPINTONI PER MINEO
WA.MA.

A TUTTI riconosco di aver avuto un certo stile a differenza di


Corradino Mineo che non si preso
mai il disturbo di parlare con me. Il presidente dei senatori del Pd, lo stesso
Luigi Zanda che paonazzo difendeva in aula il
diritto del senatore Roberto Cociancich di firmare il super canguro allarticolo 1 delle riforme
costituzionali che eliminava tutti gli ostacoli per

la maggioranza, torna a vestire i panni del


castigatore. Ieri avrebbe sottolineato che
c una civilt nei rapporti e che Mineo
lha pi volte infranta. E dunque, gli avrebbe detto: Il tuo un comportamento
censurabile. Tutto questo nella riunione del
gruppo Pd a Palazzo Madama sulla manovra. Incontro preparatorio di quella che la settimana
prossima far Renzi con senatori e deputati.

Preparatoria pure nel clima: a Zanda & c. sarebbe piaciuto che Mineo levasse il disturbo e lasciasse il gruppo democratico. Una sorta di esempio per tutti, e pure una prova tecnica di espulsione telecomandata. Lui per non ha raccolto. Se non a parole: Se imbarazzo me ne vado. Le mie dimissioni sono a disposizione. Per,
non prende la porta. Al massimo, aspetta che lo
caccino. Operazione Zanda fallita (per ora).

PARADOSSI Carlo Deodato lestensore del verdetto del Consiglio di Stato che ha bocciato
i ricorsi contro gli annullamenti delle nozze allestero registrate da alcuni Comuni dItalia

DAVIDE VECCHI

arlo Deodato un
giurista apertamente
contrario alle unioni
civili. Tanto da condividere con toni entusiasti
sul suo profilo Twitterle campagne delle Sentinelle in piedi e invocando la nuova resistenza che si chiama difesa della famiglia. Carlo Deodato anche giudice del Consiglio di Stato e due giorni fa
stato estensore del verdetto
con cui Palazzo Spada ha bocciato i ricorsi contro gli annullamenti prefettizi degli elenchi delle unioni civili in alcuni Comuni dItalia.

Matrimoni gay, il no del fan


delle Sentinelle in piedi
Chi

Carlo
Deodato,
48 anni

Carriera

IN PRATICA i giudici si sono

pronunciati sullappello proposto dal ministero dellInterno e hanno asserito la non


trascrivibilit dei matrimoni
contratti allestero, ritenendo, diversamente da quanto
affermato sino ad ora da ben
quattro Tar, che sussista in capo al ministro e quindi ai prefetti il potere di annullare gli
atti di stato civile. Angelino
Alfano ha accolto con soddisfazione la sentenza: Finalmente mi danno ragione. La
rete Lenford lavvocatura
per i diritti Lgbti (diritti umani di lesbiche, gay, bisessuali,
transgender e intersessuati)
si presa la briga di leggerla e
informarsi scoprendo che lestensore era palesemente
contrario alle unioni civili.
Una sentenza che ci porta indietro di 5 anni, ha detto Maria Grazia Sangalli, presidente Lenford, annunciando il
ricorso a Strasburgo: la studieremo nel dettaglio, ma gi
abbiamo individuato profonde contraddizioni. Mentre
su Deodato ha commentato:
Chiunque guardi il suo Twitt er pu valutare da solo; avrebbe dovuto astenersi o, ancora prima, si poteva evitare
di affidargli lincarico.
LA SENTENZA stata deposi-

tata luned. I giudici si sono espressi nel merito sostenendo


la non trascrivibilit dei matrimoni contratti allestero
ponendosi tra laltro in contrasto con la corte di Cassazione. Non solo. Palazzo Spada si
spinge oltre e arriva ad affermare che lattribuzione al giudice ordinario del controllo
sulla rettificazione degli atti
di stato civile sarebbe contraria alle esigenze di certezza
del diritto e creerebbe un sistema non controllabile da
unautorit centrale. Questo,
secondo i legali di Lenford,
comporta la revocabilit in via
amministrativa degli atti di
stato civile e rappresenta una
decisione che mette a rischio i
diritti civili di ogni cittadino
oltre a stridere con il principio
di separazione dei poteri a cui

Una coppia lesbica a Parigi. Sopra, Carlo Deodato

DIRITTI NEGATI

il nostro ordinamento ispirato. Insomma: se il Consiglio


di Stato era chiamato a dirimere una situazione complessa tra ricorsi e sentenze
del Tar, con la sua pronuncia
avrebbe invece ulteriormente
complicato la situazione.
Deodato ieri si limitato a
una difesa blanda. Stando almeno a quanto riporta Repubblica.it, il giudice avrebbe detto: Ho solo applicato la legge
in modo rigoroso, lasciando
fuori le convinzioni personali
che non hanno avuto alcuna
influenza. Con ogni probabilit saranno le corti europee ora a dirimere la vicenda. Il
commento pi caustico arrivato da Sergio Lo Giudice,
senatore dem ed ex presidente dellArcigay: Lestensore
della sentenza del Consiglio
di Stato sulla trascrizione dei
matrimoni gay allestero fan

Su Twitter
Molto attivo
sui social contro
le battaglie
degli omosessuali
delle Sentinelle in piedi: luomo giusto al posto giusto.
FINO al febbraio 2014 il 48enne Deodato era consulente di
Palazzo Chigi, poi Matteo
Renzi lo ha allontanato per sostituirlo con Antonella Manzione (ex capo dei vigili del
Comune di Firenze) e lui tornato a Palazzo Spada ma con
un incarico extra-giudiziario
(gratuito) per 6 anni, a partire
dal 7 febbraio 2014, come
componente della commissione di tutela degli organi di

Giustizia, di controllo e
dellEtica Sportiva, presso il
Coni. Al Consiglio di Stato ha
fatto il suo ingresso nel 2001 e
quasi immediatamente ha arricchito altrove la sua carriera: diventa consigliere giuridico del ministero delle Comunicazioni e poi delle Attivit produttive, quindi capo
dellufficio legislativo al ministero degli Affari regionali
prima e della Pubblica amministrazione poi, capo di gabinetto al ministero della Pubblica amministrazione, capo
dipartimento per le riforme e
capo del dipartimento degli
affari giuridici e legislativi
della Presidenza del Consiglio. Pi un burocrate che un
giurista. Lo dice lui stesso in
un articolo a sua firma su il Fogl io . Un giornale schierato
contro le unioni civili.

Giudice
del Consiglio
di Stato,
stato
consulente
di Palazzo
Chigi fino
al 2014.
Al Consiglio
di Stato ha
fatto il suo
ingresso
nel 2001, poi
consigliere
giuridico
ai ministeri
delle
Comunicazioni,
delle Attivit
produttive,
quindi capo
del legislativo
agli Affari
regionali
e alla P.a.

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Legge col baco Unioni civili senza ladozione del figlio naturale del partner

E si allontana la stepchild adoption


N

on capisco leuforia di
Ncd e di Forza Italia per
il pronunciamento ovvio
del Consiglio di Stato. La
sentenza ha infatti dichiarato illegittime le trascrizioni dei matrimoni gay celebrati allestero, visto che
in Italia non esiste questo istituto. Non c' alcuna relazione con liter parlamentare delle unioni civili, che restano urgenti, a prescindere
dalle sentenze.
LA PRIMA dichiarazione ufficiale, quella che d la linea
del governo e del premier,
del renzianissimo senatore,
Andrea Marcucci. E fino a
sera, gli uomini del presidente si attengono compatti. Ma la crepa nella maggioranza sul tema rimane e si allarga. Angelino Alfano canta vittoria: Lanno scorso la
mia circolare sul divieto di
trascrizione di nozze gay
contratte allestero: polemi-

che, aggressioni talvolta


violente e una pioggia di ricorsi. Adesso il Consiglio di
Stato mi d .
Ma soprattutto il senatore Carlo Giovanardi, che ha
appena lasciato lNcd, lancia
una sfida ad Alfano: Il ministro dellInterno ha fatto
doverosamente rispettare
la legalit repubblicana: adesso come leader di Ncd e
componente determinante
della maggioranza, deve
chiedere al presidente del
Consiglio Renzi di accantonare il ddl Cirinn, in quanto
totalmente contrario allo
spirito e alla lettera della no-

Cattolici allattacco
Lex ncd Giovanardi
sfida Alfano: Adesso
il ministro blocchi
la legge Cirinn

stra costituzione, perch


introdurrebbe un simil
matrimonio fra persone
dello stesso sesso.
CHIAMATA in causa, la rela-

trice Cirinn tw i tt a : Le
sentenze si rispettano e non
si commentano, la divisione
dei poteri sancita in Costituzione. Il Parlamento deve
fare presto le unioni civili.
Lo dice anche Paola Concia,
la ex parlamentare dem che
con la sua compagna si
sposata a Francoforte: Non
possiamo lasciar decidere
un giudice. La legge si deve fare, ribadiscono dal sottosegretario alle Riforme, Ivan Scalfarotto a un costituzionalista di chiara fede renziana, come Stefano Ceccanti.
Ma intanto si continua a
parlare al tempo futuro: se
tutto va bene la legge dovrebbe andare in Aula in Senato a gennaio. Condiziona-

Angelino Alfano Ansa

le dobbligo, visto che in


realt lo spazio per farla ora
ci sarebbe anche stato (la
manovra non ancora arrivata in Aula). La divisione
politica nella maggioranza,
per, evidente. E riguarda
non solo i centristi, ma anche il Pd.
Nel disegno di legge sulle
unioni civili irrinunciabile la possibilit di adozione del figlio naturale del
partner, la cosiddetta step-

child adoption prevista


allart.5: a dichiararlo ieri
sono i deputati del Partito
democratico Paolo Gandolfi, Giuseppe Guerini, Michela Marzano, Davide
Mattiello, Grazia Rocchi e
Veronica Tentori. Un allarme preventivo. Perch il Pd
gi pronto a dividersi sulla
stepchild adoption, con i cattolici che stanno cercando
tutti gli escamotage per evitarla. E allora, ieri, anche
fonti molto vicine governo
mettevano le mani avanti:
La stepchild adoption? Difficile che passi. Il Pd si divide. Renzi (e la Boschi) sul
tema avevano dato libert di
coscienza.
E intanto gi si parla di una direzione ad hocdel Pd da
convocare dopo la legge di
stabilit e prima che, a inizio
2016, il dibattito in Aula entri nel vivo.
WA.MA.

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10 ESTERI

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

ISIS OBAMA PENSA A TRUPPE SUL TERRENO


Mentre il capo del Pentagono, Ashton Carter, ha
condensato la nuova strategia delle 3 R (Raqqa, la
capitale dellIsis in Siria; Ramadi, citt-chiave del
conflitto in Iraq e raid, pi attacchi aerei), Obama secondo il Washington Post - entro la settimana annuncerebbe la svolta: invio di truppe in prima linea
per coordinare direttamente le truppe filo-occidentali che combattono in Iraq. Ansa

ISRAELE IN CELLA FRATELLO KILLER RABIN


Hagai Amir, fratello dellassassino del primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, stato arrestato per
incitazione alla violenza dopo essersi augurato su
Facebook che il presidente dIsraele, Reuven Rivlin,
lasci questo mondo. Il post di Hagai Amir giunto
dopo che Rivlin ha dichiarato che non conceder
mai la grazia a suo fratello Yigal, in carcere per aver
ucciso Rabin il 4 novembre di 20 anni fa.

TURCHIA A una settimana dal voto il presidente fa perquisire


la sede di una societ di Glen, il santone di cui era il delfino

Erdogan, offensiva finale


dallex mentore ai giornali
MARCO BARBONAGLIA

Istanbul

ultimo atto della lunga


battaglia tra Recep Tayyp Erdogan e il predicatore islamico Fethullah Gulen, leader del ricchissimo movimento Hizmet (o Cemaat, la comunit) andato in
scena ieri ad Ankara quando la
polizia ha fatto irruzione nel
quartier generale della Holding
Koza Ipek. Durante le operazioni, gli agenti hanno anche disperso con i lacrimogeni un
gruppo di manifestanti che protestavano contro il governo, accusato di censurare i media non
allineati.
Il giorno prima un tribunale
aveva decretato lamministrazione controllata del gruppo legato a Glen, al quale fanno capo
due quotidiani, Bugun e Milliet
nonch due canali televisivi, Bugun tv e Kanalurk. Tutti media
che, da alcuni anni a questa parte, hanno adottato una linea critica nei confronti del governo.
Da quando Gulen, un tempo alleato-chiave di Erdogan, entrato in rotta di collisione con il
presidente, diventando il suo

IL COMMENTO

principale nemico. Une v o l uzione inevitabile una volta iniziato lo scontro. A quel punto, infatti, proprio il potere e la ricchezza del movimento che ne avevano fatto un alleato prezioso
per Erdogan lo hanno reso improvvisamente un avversario
molto pericoloso.

Il silenziatore di Ankara
Tra fallimenti forzati
e avvertimenti ai media
non allineati, cerca
di cementare il consenso
Da allora le numerose e molto
redditizie attivit della confraternita che fa capo al predicatore
ultrasettantenne (scuole, tv,
giornali ma anche istituti finanziari come la Bank Asya) sono
nel mirino della magistratura e
della polizia turca.
ACCUSATO (non senza fonda-

mento) di gestire un potere parallelo a quello statale e di avere


infiltrato molti dei suoi tra giudici e uomini della pubblica si-

curezza, Gulen pu contare su


decine di migliaia di attivisti del
suo movimento e, secondo alcune stime, addirittura su 4-5 milioni di simpatizzanti.
Dalla Pennsylvania, dove vive
da molti anni prima che si consumasse la rottura con il presidente della Turchia, il leader di
Hizmet continua la sua battaglia,
scommettendo, probabilmente,
sul fatto che il suo movimento
possa sopravvivere alla bufera e
perfino allera di Erdogan.
Lintervento della polizia
nella sede della Koza Ipek Holding, tuttavia, non stata lunica
notizia a suscitare polemiche ieri in Turchia. A pochi giorni dalle
elezioni, Ersin Ongel, membro in
quota allHdp (il partito filo-curdo) della direzione della tv pubblica Trt, ha accusato Erdogan e
i suoi di monopolizzare lo spazio
dedicato dalla rete alla politica.
Secondo i dati che Ongel ha reso pubblici tramite il suo account
twitter, negli ultimi 25 giorni il
partito di maggioranza, lAkp, ha
avuto a disposizione 30 ore e il
presidente Erdogan apparso
sul canale per ben 29 ore. Il principale partito di opposizione, il
Chp, sempre secondo gli stessi

I numeri

41%

La
percentuale
ottenuta dal
partito di
governo Akp
nel voto di
giugno, non
sufficiente
a ottenere
la
maggioranza
in Parlamento

Islam moderato Erdogan, 61 anni, premier (2003-2014), poi presidente Ansa

dati, ha invece potuto utilizzare


soltanto 5 ore, il partito nazionalista unora e 10 minuti mentre
lHdp ha ottenuto uno spazio
complessivo di appena 18 minuti.
QUESTA NON LA PRIMA VOLTA

che la tv pubblica finisce sotto i


riflettori con laccusa di aver favorito Erdogan e lAkp. Il Comitato Elettorale Supremo aveva,
infatti, gi sospeso 7 programmi
I seggi
dellemittente per non mancandel partito
za di imparzialit nellassegnare
curdo Hdp;
gli spazi televisivi ai candidati
prima volta
durante la campagna elettorale
che la
per le presidenziali del 2014.
minoranza ha
A questo bisogna aggiungere
rappresentanza
loscuramento dei social network che si registrato pi volte
in Turchia negli ultimi anni. Anche dopo lattentato di Ankara,
facebook e twitter sono stati ral-

81

lentati fino a renderne quasi impossibile il funzionamento. A


settembre, inoltre, il principale
quotidiano turco, Hurriyet stato assaltato due volte e un suo editorialista, Ahmet Hakan, stato aggredito. In entrambi i casi, i
protagonisti provenivano da
ambienti vicini allAkp, per
quanto il partito di maggioranza
abbia poi condannato in particolare lattacco al giornalista. E
mentre Can Dundar, direttore
del giornale laico Cumhuriyet,
deve difendersi in un processo
nel quale laccusa ha chiesto lui
lergastolo, di ieri la notizia che
lo scrittore Edip Yuksel, stato
condannato a 3 anni e 6 mesi per
aver insultato il fondatore della
Repubblica turca, Mustafa Kemal Ataturk e il presidente Erdogan.
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Iraq Tutti addosso allinglese dimenticando che la guerra preventiva lha inventata George W. Bush

Il mea culpa di Blair e le responsabilit Usa


MASSIMO FINI

uesta storia delle scuse di


Tony Blair farsesca. Ma
la farsa non riguarda lex premier britannico, ma lintero
mondo occidentale che le cose che ha confessato Blair le
conosceva fin da subito e anche da prima.
Dopo lattentato alle Torri
gemelle e lag g r e s si o n e
allAfghanistan del 2001, il
Washington Post e il Ne w
York Times avevano rivelato
che i progetti americani di attaccare il regime del Mullah
Omar e lIraq erano pronti da
mesi. Lattacco alle Torri gemelle cadde a fagiolo, se si
pu usare questa espressione per una vicenda cos tragica. Liquidato lAfghanistan
rimaneva lIraq di Saddam.
IL PRETESTO era che il rais di

Baghdad era in possesso di


armi chimiche. Sospetto
giustificato perch quelle armi le avevano fornite gli stessi
americani, i francesi e, via
Germania Est, i sovietici in
funzione anti curda e anti iraniana. Nel 1988, con quelle
armi, Saddam aveva gasato

in un sol colpo 5000 curdi


nella cittadina curdo-irachena di Halabja. A quei tempi io
mi trovavo in Iran per seguire
le conseguenze della fatwa di
Khomeini contro Salman Ru-

Alla Casa
Bianca
Incontro con
la stampa, nel
2006, del premier inglese
Tony Blair e
del presidente Bush Ansa

Lestate del 2002


Saddam fu accusato
di avere armi chimiche
Non ne possedeva pi:
le aveva gi usate
shdie ritenuto autore di un libro blasfemo (I versi satanici). Avevo quindi delle buone
informazioni da parte dei
miei amici iraniani che mi segnalarono che lanno prima
Saddam si era reso responsabile di quella strage. Pubblicai la notizia, perch mi pareva una notizia, sullEuropeo, che non era proprio lultimo giornale del mondo, e la
ribadii in un pezzo del 1991,
sempre pubblicato dallEuropeo (Chi si ricorda dei poveri curdi?, 22.2.91). Non credo proprio che fossi lunico
inviato a sapere di Halabja,

ma la stampa occidentale
pass il tutto sotto silenzio
perch allora Saddam era un
nostro cripto alleato, sempre
in funzione anti curda e anti
iraniana. Altrimenti dopo la
guerra del 1990 per il Kuwait
non lo si sarebbe lasciato in
sella insieme alla sua guardia
repubblicana. Solo che quando nellestate del 2002 gli americani accusarono Saddam di possedere armi chimiche costui non le aveva
pi. Perch le aveva gi usate.
Saddam si dichiar disponibile a ispezioni dellOnu sul
suo territorio. Le ispezioni

non portarono a nulla. Allora


da parte americana si disse
che il rais le teneva nascoste
nei suoi tenebrosi palazzi imperiali.
SADDAM si lasci frugare an-

che nel frigorifero di casa.


Ancora nulla. Ma messo Saddam Hussein nellimprobabile parte dellagnello, Lupo
Bush disse qualcosa di molto
simile alla favola esopiana
(se non sei stato tu, saranno
stati i tuoi genitori): non importa, noi siamo convinti che
tu quelle armi ce le abbia lo
stesso. Quando gli americani,

dopo aver eliminato Saddam


e instaurato un governo fantoccio divennero padroni
dellIraq, ebbero la possibilit di rastrellare tutto il Paese
alla ricerca delle famose armi chimiche. E non le trovarono. Io avevo pubblicato un
articolo Saddam Hussein e
le notizie del diavolo gi
nellagosto del 2002 sul Quotidiano Nazionale (23 agosto
2002) e in seguito ho dedicato altri 45 pezzi dal 2002 al
2011 pubblicati dal Quotidiano Nazionale e dal Gazzettino
di Venezia sulla tragica farsa
irachena (in realt sono ben

pi di 45, sono solo quelli raccolti nel mio libro La guerra


democratica).
NON MI RISULTA che nessun

giornale americano, europeo


e tantomeno italiano e che
nessun partito o movimento,
nemmeno, da noi, i Radicali,
si siano mai opposti allattacco angloamericano, ma sarebbe pi corretto dire americano e, in subordine, inglese allIraq (i Radicali si distinsero solo a cose fatte nel chiedere che Saddam non fosse
condannato a morte ma esiliato il che tuttaltra cosa).
Adesso, qui in Italia, ci si
accanisce su Tony Blair e si
dribbla acrobaticamente sulle ben pi pesanti responsabilit americane (la teoria
della guerra preventiva, poi
proseguita in Somalia e in Libia, non se l inventata Blair
ma George W. Bush).
Limpressione che oggi
da noi si attacchi Blair perch
Matteo Renzi gli ha dichiarato la sua simpatia. destino
che in Italia anche le storie
pi tragiche diventino motivo di zuffe da pollaio.
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ESTERI

Mercoled 28 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

CINA LA NAVE USA E LE ISOLE CONTESE


Gli Usa sfidano la Cina inviando una nave da
guerra vicino a due delle isole artificiali costruite
nel mar della Cina meridionale. Il ministero degli
Esteri di Pechino ha definito illegale l'azione: il
passaggio della Uss Lassen a meno di 12 miglia
nautiche dalle isole costituisce una minaccia alla sovranit della Cina. Washington spiega di voler difendere la libert di navigazione. Ansa

STATI UNITI

CATERINA MINNUCCI

l 22 novembre 2014, Tamir Rice, ragazzino di


colore di appena 12 anni,
stava giocando in un parco di Cleveland con una pistola finta. A raccontare, di nuovo, questa storia Quentin
Tarantino ma non per illustrare la trama del suo prossimo film. Sabato scorso il regista volato dalla California
a New York per aderire al corteo RiseUpOctober, a Times
Square, organizzato da quaranta familiari di persone che
sono morte durante controlli
di polizia; la marcia ha avuto
lo scopo di chiedere con urgenza una riforma del sistema
della giustizia penale e delle
forze dellordine. Dal palco il
pap delle Ienesi soffermato
a lungo sulla storia di Rice:
Con una chiamata al 911
qualcuno segnala alla polizia
QUENTIN
TARANTINO

Devo chiamare
un omicidio come tale
e devo chiamare
assassini degli
assassini: una cosa
sulla quale
non si pu mediare
che un ragazzino spaventa i
passanti con unarma probabilmente giocattolo. Gli agenti arrivano, si avvicinano
e, nel giro di due secondi, sparano ferendolo a morte. Poi
hanno colpito e ammanettato
sua sorella e lhanno messa
nella macchina della polizia.
Senza permettere alla madre
di avvicinarsi per abbracciare
suo figlio senza vita, che giaceva morto in strada. C un
video che mostra lautore di

11

GERMANIA NO AL PRESERVATIVO BUFALA


La promessa di 21 orgasmi su una scatola di 7 preservativi ingannevole e va vietata. quanto ha deciso il Tribunale di Dsseldorf, accogliendo il ricorso di unazienda del settore di Colonia contro Einhorn, una start-up berlinese, che aveva appena
lanciato il nuovo preservativo sul mercato. Lindicazione sulla scatola trae in inganno, ha detto la
giudice della sentenza.

Il braccio violento
della legge non
piace a Tarantino
New York, il regista in prima fila alla marcia contro
le violenze della polizia, il sindacato degli agenti lo attacca
Pulp Fiction e Kill Bill gridare
insieme agli altri manifestanti i nomi di Justin Smith, Michael Brown, Freddie
Gray, Antonio Guzmn Lpez, e quelli di tutte le altre
vittime degli agenti statunitensi. Una presa di posizione
che ha suscitato limmediata
reazione della Pa tro lm en 's
Benevolent Association, il pi
grande sindacato di polizia
del Paese, che per bocca del
presidente Patrick Lynch,
ha attaccato il regista e chiesto ai newyorchesi di disertare le sale cinematografiche il
prossimo 25 dicembre. Non
sorprende che chi nella vita
glorifica crimine e violenza
sia poi uno che odia i poliziotti
ha detto Lynch venuto il
momento di boicottare The
Hateful Eight il film che Tarantino sta lanciando in questi giorni.
LULTIMO LAVORO del regista

con un cast stellare - un western che uscir in Italia a febbraio 2016 andr invece sugli
schermi americani proprio il
giorno di Natale. Il premio Oscar 52enne, durante la protesta, mostrando una fotografia
di Justin Smith, ucciso in Oklahoma nel 1999 mentre era
in custodia della polizia, dopo
aver sputato su alcuni agenti,
aveva detto: Quando vedo
degli assassini non posso far

finta di nulla, devo chiamare


un omicidio, omicidio, e devo
chiamare assassini degli assassini: una cosa sulla quale
non si pu mediare - aveva
spiegato ai giornalisti - e se
proprio si deve farlo, allora
questi poliziotti assassini dovrebbero finire in carcere o almeno essere incriminati. Un

giudizio netto arrivato quattro giorni dopo che un poliziotto del Dipartimento di Polizia di New York, Randolph
Holder, stato colpito a morte mentre stava inseguendo
un ladro di bicicletta. Una
coincidenza che ha gettato
benzina sul fuoco.
Gli agenti che Tarantino

Stop
al terrore
Quentin
Tarantino
in marcia
a New York
con i parenti
delle vittime
Ansa

LAPOCALISSE La maratona tv di The Walking Dead finisce male


I poliziotti
che lui
chiama
'assassini'
non vivono
in una delle
sue fantasie,
loro
rischiano
sul serio
la vita per
proteggere
le comunit
PATROLMEN
ASSOCIATION

Ammazza lamico con un microonde:


Si stava trasformando in uno zombie
GLI ZOMBIE sono
tra noi. Negli Stati Uniti esiste una corrente di
pensiero che ritiene imminente lapocalisse, con
la terra devastata da epidemie. Eserciti di non
morti vagheranno per
sbranare i pochi sopravvissuti. Manco a dirlo, saranno gli Stati Uniti i primi a subire
lattacco degli zombie. Damon Perry, 23 anni, fan della serie televisiva
The Walking Dead proprio mentre
guardava alcuni episodi assieme ad
un amico, si sentito in pericolo perch lo ha visto trasformarsi in un
non morto; cos ha afferrato la sua
chitarra elettrica e lo ha colpito, poi
lo ha finito con un forno a microonde.
accaduto nel Nuovo Messico. Perry, come ha raccontato allemittente

Kob il sergente Moses


Marquez, ha confessato:
mentre stava guardando
da ore The Walking Dead
ha iniziato a notare che il
suo amico, anche lui di 23
anni, si stava trasformando in uno zombie e avrebbe anche cercato di morderlo.
La polizia, riferisce Kob, ha ricevuto
delle telefonate allarmate che indicavano un ragazzo - poi identificato in
Perry - che correva intorno a un edificio minacciando le persone con un
coltello. Accusato di omicidio, il ventenne avrebbe ammesso che lui e la
vittima durante la maratona televisiva
avevano bevuto una grande quantit
di alcool. Tutti i particolari sono stati
forniti nelle cronache del giornale locale Cibola Beacon.

definisce assassini - ha replicato Lynch - non vivono in una


delle sue depravazioni di fantasia sul grande schermo, ma
rischiano e talvolta sacrificano la lor vita per proteggere la
comunit dal crimine, quello
vero.
SUL QUOTIDIANO New York
Post Tarantino ha voluto replicare ancora specificando
che non ritiene la violenza
finta responsabile di morti
veri, aggiungendo che lomicidio dellagente Randolph
Holder stata una tragedia
che per uno sfortunato tempismo si verificata mentre
si svolgeva il sit-in contro i
metodi violenti della polizia.
Limmagine perfetta della
contraddizione di un Paese in
cui solo nel corso del 2015 - secondo una stima fatta dal quotidiano britannico Guardian sono stati uccisi dalla polizia
546 neri, 221 bianchi e 264 ispanoamericani, mentre nel
campo delle forze dellordine
resta ucciso nell'adempimento del suo dovere un agente ogni 60 ore. Intanto contro Tarantino anche un volto di Fox
News, Bill O'Reilly, il commentatore televisivo schierato con i conservatori, che ha
avvertito il regista: Con questa protesta ha rovinato la sua
carriera.
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Ricorso accolto Sar celebrato il processo per la morte del ragazzo di colore ucciso da una pattuglia

REGNO UNITO

Il caso Duggan e laltra faccia dei bobbies


CATERINA SOFFICI
Londra

a madre di Mark Duggan


non si mai arresa. La sua
battaglia per far condannare i
poliziotti che hanno sparato a
suo figlio non si fermata davanti al primo verdetto della
giuria popolare che, nel gennaio dellanno scorso, li aveva
assolti, definendo legittima
luccisione perch credevano
fosse armato.
Il caso sempre stato molto
controverso e fu alla base delle famose rivolte dellestate
2011, che misero a ferro e fuoco molti quartieri di Londra
per vari giorni. Poliziotti
bianchi contro ragazzi neri
delle periferie, un classico
che sembrava esclusiva degli

scontri razziali americani e


che invece ritroviamo anche
nelle strade di Londra, dove i
bobby non sono soltanto quello che vedono i turisti a Piccadilly Circus, non armati,
tutti sorrisi e gentili indicazioni stradali. Ieri Pamela
Duggan ha avuto una piccola
vittoria: stato ammesso il
suo ricorso contro la decisione dellAlta Corte di giustizia,
che aveva ribadito come legittima luccisione di suo figlio. L'esito del ricorso si fonda in larga misura sulla decisione della Corte europea dei
diritti dell'uomo nel caso di
Jean Charles de Menezes, l'elettricista brasiliano ucciso
dalla polizia nel 2005. Si dovr ora decidere, quindi, se la
convinzione degli agenti che

Duggan fosse armato e pericoloso quando gli hanno sparato nell'agosto 2011, era giustificata.

Ai ferri corti
I familiari
del giovane
che fu ucciso
dagli agenti
durante
una protesta
a Tottenham
nel 2014 Ansa

MARK DUGGAN , 29 anni, di

colore, residente nel quartiere


di Tottenham a Londra, era
stato freddato il 4 agosto 2011
in circostanze poco chiare, aprendo il grande dibattito se
chi uccide indossando una divisa gode di garanzie diverse e
di una sorta di impunit istituzionale. Il giovane Duggan
aveva precedenti penali e per
questo la polizia lo teneva sotto controllo, pensando che
fosse membro di una gang di
quartiere. In particolare, gli agenti pensavano che volesse
vendicare la morte di un cugino ucciso in una lotta tra bande

davanti a una discoteca. Per


questo Duggan si sarebbe procurato una pistola. E per questo gli agenti fermarono il minicab sul quale Duggan viaggiava. Lui aveva cercato di
scappare, gli agenti avevano
sparato due colpi, uccidendolo sul colpo. Secondo la versio-

ne ufficiale, Duggan era armato e cera stato un conflitto a


fuoco. Versione poi ritrattata
(aprendo la strada alle prime
accuse di insabbiamento), anche per la testimonianza del
tassista e per il fatto che non fu
trovata nessuna pistola vicino
al corpo del giovane, ma una

ventina di metri pi in l, avvolta in un calzino, cosa che


non ha mai permesso di analizzare il Dna e le impronte digitali e capire se lavesse lanciata lui. Durante il processo
stato appurato che il ragazzo
non aveva larma in mano. La
famiglia di Duggan ha sempre
definito immorale la decisione della giuria e la madre
pensa che il ragazzo sia stato
giustiziato e che gli agenti
sono degli assassini impuniti. Il giorno della sentenza di
assoluzione simpatizzanti e
sostenitori della famiglia Duggan urlavano in tribunale la
vita di un nero non vale niente. Ora la storia va avanti in attesa di raggiungere il capitolo
finale.
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P G

12

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

iazza rande

La difesa della Carta: Dossetti


avrebbe detto no alla riforma
Siamo membri della Comunit religiosa fondata da Giuseppe Dossetti. Ricordando come Dossetti
abbia dedicato le ultime energie
della sua vita alla difesa della Costituzione - garanzia di democrazia e dei diritti dei deboli - vorremmo esprimere pubblicamente la
nostra riprovazione di fronte allo
stravolgimento in atto della Carta
costituzionale, e la nostra tristezza
nel vedere i tanti che oggi hanno
abbandonato il monito di Dossetti
e la Costituzione che un tempo avevano difeso. Non si pu poi non
essere indignati di fronte al cinismo opportunista e ingannatore di
chi si fatto protagonista della distruzione della Costituzione e al
contempo pretende di citare il nome di Dossetti. Desideriamo ringraziare il Fatto Quotidiano per quel
che sta facendo in difesa della democrazia nel nostro Paese.
GIOVANNI PAOLO TASINI
ALESSANDRO BARCHI

Il sindaco Marino, un vero


marziano nel Pd romano
Considero Ignazio Marino una
persona perbene, onesto intellettualmente tanto da riconoscere di
aver commesso molti errori, un vero marziano nel Pd. Il pi grande
stato non capire la contiguit che
c fra il suo partito e il sistema di
potere trasversale, a livello locale e
nazionale. Fossi in lui, in questa
settimana di ripensamento che si
dato, deciderei di dare le dimissioni da sindaco per ripresentarsi alle
elezioni con una lista civica. Credo
che la maggior parte di quanti lo
hanno votato lo rieleggerebbero,
questa volta con una giunta formata da persone di sua scelta. Unoccasione imperdibile per mandare a
casa gli opportunisti e quanti fanno
politica come professione. In ogni
caso sarebbe una bella scossa alla
palude in cui immersa Roma. La
fortuna aiuta gli audaci.
ANGELO TESTA

Il bilancio sociale dellInps


svela il trucco delle pensioni
Altro che pensioni doro: quasi un
pensionato su due, il 42,5%, pari a
circa 6,5 milioni di individui, percepisce un reddito pensionistico
medio inferiore a mille euro mensili. Tra questi, il 12,1% non arriva a
500 euro al mese. quanto si legge
nel bilancio sociale 2014 dell'Inps,
secondo cui nelle classi di importo
pi basse sono concentrate le donne. I nostri pensionati sono sottoposti a un trattamento fiscale punitivo, sia perch soffre delleccesso

A DOMANDA RISPONDO

Inviate le vostre lettere (massimo 1.200 caratteri) a: il Fatto Quotidiano


00193 Roma, via Valadier n 42 - lettere@ilfattoquotidiano.it

e tal Rondolino molto contento di


aver fatto in vita sua sol lo zerbino.
Rideva infatti il nostro, quando
Travaglio dimostrava, carte alla
mano, che il suo girovagare tra i
meandri della politica italica, corrispondeva al suo cursus honorum. Non sapete che cos' la coerenza? Imparate da Rondolino. Dalemiano era e antidalemiano divenne, rotta invertendo al seguito
di Matteo Renzi, di D'Alema rottamatore. La Leopolda, a suo dire,
l'ha folgorato. Non c' davvero limite all'indecenza in questo disgraziato Paese. E che tristezza
scoprire che la Sinistra era fatta di
tanti Rondolini di bronzo e di tante
madonne Boschi.

FURIO COLOMBO

Medio Oriente,
quando il passato un alibi
CARO FURIO COLOMBO, la continua negazione dei di-

ritti dei palestinesi va di pari passo con i continui richiami altrove alla memoria, o meglio lemergente culto
della vittimizzazione gerarchizzata che certe comunit
pretendono anche come un diritto. In questi giorni gente priva di ogni speranza per il futuro muore e, s, uccide
per disperazione. Il fatto che lei preferisce parlare di altre vittime del passato e di un delitto italiano suona a
me come una triste strumentalizzazione della storia,
per evitare di parlare di certi altri delitti del presente che
sono sotto gli occhi di tutti.
JASON CARDONE

C UN ROVESCIAMENTO, in questa lettera. Lautore fa

esattamente ci che mi rimprovera di fare. Se il tema


la tragedia di Gerusalemme in questi giorni (chiunque
pu essere attaccato a coltellate o abbattuto da unauto
in corsa per una disperata vendetta di eventi che stanno
accadendo ai nostri giorni). Lautore della lettera pu
accusarmi di non avere simpatizzato per le coltellate di
queste ore, ma non di avere scritto, 15 anni fa, la legge
sul Giorno della Memoria della Shoah. Allora ricordavo la necessit e, secondo me (per fortuna, secondo
tanti) la necessit di non dimenticarne il senso, la progettazione e la immensa, scrupolosa esecuzione dello
sterminio di un popolo. Adesso, nelloccasione in cui
sono intervenuto in questa pagina, lho fatto per parlare della spaventosa intifada dei coltelli e del brutto
momento di un popolo palestinese privo di leader, usato
a volont da altri movimenti e Paesi contro Israele. Accoltellare per la strada a caso un gesto di disperazione(sua definizione) che appare feroce e inutile e che
certamente include o includer fra le vittime i cittadini
di Gerusalemme che vogliono la pace e la convivenza

di prelievo che scaturisce dalla


combinazione fra Irpef e addizionali regionali e comunali, sia perch superiore a quello che grava
sul reddito da lavoro dipendente di
analogo ammontare. Infatti la scarsa capacit di spesa dei pensionati
pesa molto sullo stato di asfissia
della domanda interna.
RINO BASILI

Sanit i direttori generali


sono decisi dai partiti
Anche da noi si va in letargo. Presso
la struttura sanitaria dove lavoro
da tempo immemorabile, si sono
succeduti quattro o cinque amministrazioni con i rispettivi direttori
generali, scrupolosamente scelti
dalle segreterie del partito politico
che governa, al momento, la Regione. La qualit o la professionalit di
questi manager andata progressivamente impoveredosi, tanto che

pacifica fra i due Stati. Jason Cardone (che forse firma


la sua lettera con uno pseudonimo) avr visto la marcia
di arabi e israeliani insieme per le strade di Gerusalemme, dietro un grande striscione di pace. Ma largomentazione del nostro interlocutore due volte assurda. Vi , secondo lui, una particolare e intenzionale
malevolenza che segna il ricordo della grande tragedia
del passato di un popolo, come la Shoah, che ha coinvolto non solo gli ebrei come vittime ma tutti gli europei
come ambigui e passivi o indifferenti testimoni, e molti
di essi come carnefici. A meno che non sia motivato da
una persuasione fascista (la parola unipotesi, non
unaccusa), laffermazione priva di senso. Come pu
la memoria senza fine di un grande e quasi riuscito tentativo di sterminio, essere interpretato come una divagazione, parlare di ieri per non parlare di oggi? I discorsi sulla Palestina non cominciano tutti, sempre,
con levocazione della nascita di Israele (che implica
riconquista, cancellazione, vendetta)? Come non vede
lautore della lettera che, parlando di delitto italiano
intendo ricordare le responsabilit grave del mio Paese
(la maggior parte degli ebrei italiani sono stati arrestati o denunciati da italiani dietro compenso di lire
5.000) e non sto usando un argomento altro, visto che
le conseguenze durano ancora. Il fatto che se interventi come questi fossero motivati da amore e solidariet per la Palestina, invece che da odio per Israele (i
due sentimenti non sono reciproci) porterebbero un po
pi di luce invece che il buio delle coltellate per disperazione.

LUCIANO GIOVANNINI

Furio Colombo - il Fatto Quotidiano


00193 Roma, via Valadier n 42
lettere@ilfattoquotidiano.it

oggi sono rari i provvedimenti che


tendono a migliorare il servizio a
favore dellassistito e del degente.
Liter burocratico si infittisce sempre pi a discapito delle richieste
del paziente, che viene rimpallato
tra il ricettario del medico di base e
le strutture ospedaliere mantenute
carenti. Si favoriscono e proliferano, invece, le aree di competenza
dei dirigenti di struttura, anche
quando lapicale deve controllare
solo se stesso. Qualche incarico di
responsabilit, anche di seconda
mano, sempre verr fuori, da questi
incontri di provata fedelt.
FELICE COLELLA

Ho deciso: cremo la tessera


elettorale in attesa di meglio
Un tempo in occasione delle competizioni elettorali cremavo il certificato elettorale depositandone le
ceneri in unurna elettorale in atte-

sa di tempi migliori, intesi come rinascita della politica corretta e onesta, ora come laraba fenice che
risorge dalle sue ceneri, abbiamo in
Italia un movimento che vale la pena di seguire. composto da persone oneste che si chiama M5s. I
parlamentari 5Stelle sono quelli
che devolvono da sempre gran parte del loro stipendio in un fondo a
favore delle piccole imprese in difficolt. Sono solo loro che propongono il reddito di cittadinanza e
che rinunciano a 42 milioni di euro
di finanziamento pubblico.
MICHEL GIUNTINI

Il Rondofaccia di bronzo gi
dalemiano, ora turborenziano
Non solo "Rondolingua", ma anche
"Rondofaccia di bronzo" bisognerebbe dire. Ho visto Otto e Mezzo di
Lilli Gruber l'altra sera (22 ottobre)
con la presenza di Marco Travaglio

Costituzione: innovare non


sempre uguale a riformare
Mi aspettavo che il Senato della Repubblica, in un anelito dorgoglio
reagisse, con vibrante protesta
allennesima concione del Capo
del gtoverno e Duce del renzismo,
tenuta lo scorso 21 settembre nella
Piazza Venezia indoor che la
direzione del Pd e invece niente.
Nessuno si alzato evocando Cicerone: Quo usque tandem, Renzi, abutere patientia nostra? rivolto,
ovviamente, ai banchi vuoti del governo di sua maest, n tanto meno
un afflato, un sospiro, un nitrito
(quello del cavallo senatore, nominato da Caligola), niente, nulla. La
dignit delle istituzioni ormai
scomparsa al pari di quella degli elettori: costoro, infatti, non sono
mai nominati, nemmeno per sbaglio, dai nominati che ogni giorno imbrattano con le loro insulsaggini le pagine di cronaca politica
dei notiziari e le isole dellarcipelago gulag dei talk show televisivi.
A tutti coloro che difendono il parlamento dei nominati multistrato, suggerisco la lettura di Un viaggio elettorale di Francesco De Sanctis; per me la migliore risposta alle
tante prediche inutili divulgate
da questo ceto di professionisti politici per necessit e destino, ma incompetenti per destinazione. Alla
riforma costituzionale, la cui importanza inversamente proporzionale allo spazio che gli viene dedicato, penso che va comunque riconosciuto un merito, anzi un primato: quello di poter essere riassunta con luso di un solo aggettivo:
demenziale. Uno straordinario capolavoro di sintesi, rara avis, con i
tempi che corrono. C da sperare
che qualcuno spieghi a costoro che
Innovare non riformare (Edmund Burke).
FRANCESCO TEDESCHI

PROGRAMMITV
09:55 Tg1
10:00 Storie Vere
11:10 A conti fatti - La parola
a voi
12:00 La prova del cuoco
13:30 Tg1
14:05 La vita in diretta
15:00 Torto o ragione?
Il verdetto finale
16:30 Tg1
16:40 La vita in diretta
18:45 L'Eredit
20:00 Tg1
20:30 Affari tuoi
21:20 FILM Jane Eyre
23:30 Tg1 60 Secondi
23:35 Porta a Porta
01:10 Tg1 Notte
01:45 Moviextra
02:15 Sottovoce
02:45 Settenote Musica
e musiche

10:30
11:00
13:00
14:00
16:15
18:00
18:20
18:50
19:40
20:30
21:00
21:15
22:50
00:50
01:10
02:15
03:40

Cronache Animali
I Fatti Vostri
Tg2 Giorno
Detto Fatto
TELEFILM Senza Traccia
Tg Sport
Tg2
TELEFILM Hawaii Five-0
TELEFILM N.C.I.S.
Tg2 20.30
LOL ;-)
TELEFILM Criminal Minds
Speciale 90 minuto
Tg2
2Next Economia e Futuro
TELEFILM The Blacklist
FILM Madonna che
silenzio che c' stasera
05:10 Videocomic Passerella
di comici in tv

12:00 Tg3
12:45 Pane quotidiano
13:10 Il tempo e la Storia 1943
- 1945 I figli del nemico
14:20 Tg3
15:10 La casa nella prateria
15:55 Aspettando Geo
16:40 Geo
19:00 Tg3
20:00 Blob
20:15 Sconosciuti La nostra
personale ricerca della
felicit
20:35 Un posto al sole
21:05 Chi l'ha visto?
00:00 Tg3 Linea notte
01:15 Res 14-18. Grande Guerra
centanni dopo - La guerra finita
02:15 Fuori Orario. Cose (mai)
viste
02:19 Next

09:10
09:40
10:45
11:30
12:00
13:00
14:00
15:30
16:37
18:55
19:30
20:30
21:15
23:35
02:42
03:02
03:19

Bandolera - Prima Tv
R.i.s.
Ricette all'italiana
Tg4
Detective in corsia
La Signora in giallo
Lo Sportello di Forum
Flikken - Coppia in giallo
U-112 Assalto al Queen
Mary
Tg4
Tempesta d'amore
Dalla vostra parte
Doc West
FILM Il senso di Smilla
per la neve
Tg4 Night News
Media Shopping
Malefemmene

07:59
08:45
11:00
13:00
13:41
14:10
14:45
16:00
16:10
17:00
18:45
20:00
20:40
21:12
23:30
00:30
01:00
01:40
02:10

Tg5
Mattino Cinque
Forum
Tg5
Beautiful
Una Vita - Prima Tv
Uomini e donne
Grande Fratello
Il Segreto - Prima Tv
Pomeriggio Cinque
Avanti un altro
Tg5
Striscia La Notizia
Squadra Antimafia 7 Prima Tv
Matrix
Grande Fratello - Live
X-style
Tg5
Striscia La Notizia

08:25
10:25
12:25
13:05
13:45
14:05
14:30
14:55
15:25
15:50
16:40
17:35
18:00
18:30
19:25
21:10
01:40
02:05
02:20

Settimo Cielo
Royal Pains
Studio Aperto
Sport Mediaset
Grande Fratello 2015
I Simpson
Futurama
Big Bang Theory
2 Broke Girls
E alla fine arriva mamma!
La vita secondo Jim
Mike & Molly
Camera Caf
Studio Aperto
C.s.i. - Scena del crimine
Colorado
Premium Sport News
Studio Aperto
The Slayers

06:30
07:30
07:55
09:45
11:00
13:30
14:00
14:20
16:15
18:15
20:00
20:35
21:10
00:00
00:10
00:45
02:00
04:30

Omnibus News (live)


Tg La7
Omnibus La7 (live)
Coffee Break (live)
L'aria che tira (live)
Tg La7
Tg La7 Cronache
Tagad
Ironside
Il commissario Cordier
Tg La7
Otto e mezzo
La gabbia (live)
Tg La7
Otto e mezzo
Coffee Break
L'aria che tira
Omnibus La7

19:25 Hotel Transylvania


21:00 SkyCineNews - Intervista a Simon Merrells
21:10 Alabama Monroe - Una
storia d'amore
23:05 Benvenuti al Sud
00:55 La preda perfetta
02:55 Duets
03:15 Senza nessuna piet

13:00
15:00
16:00
17:55
18:55
19:55
20:10
22:50
23:50

The Leftovers
Spartacus
The Pacific
I Borgia
Spartacus
Atlantic Confidential
Aquarius
The Knick
Aquarius

PIAZZA GRANDE

Mercoled 28 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

IL BADANTE

IL MERITO TRADITO
DALLA MANOVRA

aro direttore, leggendo


i giornali sembra che
lItalia sia una e trina:
c lItalia di loschi personaggi cos ben raccontati dai cronisti; c lItalia che
si adegua e si accomoda con naturale senso pratico sui divani del
potere di ogni ordine e grado; e poi
c lItalia che si sveglia allalba,
rassegnata eppure sempre convinta di poter e dover fare il proprio dovere anche per contribuire
al bene comune.
IO E ALTRI CENTINAIA di docenti u-

niversitari facciamo parte di questultima categoria. Silenziosi,


spesso incompresi, ostinati nelle
sudate carte, per dirla con Leopardi, e da ultimo umiliati. Mi permetto di raccontarle lultima beffa
allitaliana: la norma contenuta nel
disegno di legge di Stabilit intitolata Merito (art. 20) che d il via
a una nuova forma di reclutamento
parallela, evidentemente, a quella
gi esistente. come se
allimprovviso per reclutare magistrati o avvocati dello Stato, accanto alla disciplina esistente il governo decidesse di stabilirne una nuova.
Il paradosso della
nuova previsione e il
sentimento di rabbia e
umiliazione che ne deriva che da quasi tre
anni molti docenti
cio migliaia attendono di prendere servizio
come professori di prima fascia, avendo ottenuto labi litazione
scientifica nazionale
gi dal 2012. Abbiamo

orrei dire in maniera


sintetica quasi tutto
quel che vale la pena
sottolineare rispetto
a quello che il governo
delle larghe intese vuol fare nei
prossimi tempi e che si concretizza nellobiettivo di incrementare i
livelli di efficienza nella produzione dei servizi della Pubblica amministrazione per i cittadini e le
imprese. ancora possibile farlo
nel 2015 dopo 154 anni di fondazione dello Stato unitario e allindomani di una difficile crisi economica e sociale che ha provocato
danni di ogni genere e che ancora
oggi non stata completamente
superata?
EPPURE laccordo unanime tra gli

osservatori italiani e stranieri sul


giudizio generale che si tratta di una questione decisiva e che, se non
riusciamo ad acquisire istituzioni
pubbliche forti e lungimiranti, non
potremo creare la struttura di economie eque e orientate sul futuro
che ci attende. Un punto cruciale
la cultura che si chiede ai dirigenti
e la formazione complessiva delle
risorse umane. Lidea, espressa dal
governo attuale, di affidare a tre super-commissioni di esperti indipendenti di selezionare una schiera di super-dirigenti neutrali appare illusoria o almeno discutibile.
Insomma, se non si vedono con
chiarezza le cause profonde dei
numerosi fallimenti di riforma che
ci sono stati nella nostra storia, an-

MARINA CASTELLANETA*

partecipato a una rigorosa prova di


selezione e, pur avendo superato la
procedura con merito (s, proprio
con merito, quello sempre invocato dal premier Renzi), non possiamo essere chiamati dalle universit per un perverso meccanismo di
tagli, blocco del turnover e punti
organico. Cos, continuamente dimenticati da un governo che dovrebbe puntare sulle eccellenze universitarie, non possiamo fare un
salto di qualit che porterebbe anche a un rinnovamento dellUniversit. Eppure, con la selezione
attraverso labilitazione scientifica nazionale, che ha segnato la
svolta nel segno del merito anche
grazie al passaggio dai famigerati e
spesso mal riusciti concorsi locali a
quelli nazionali, sono stati imposti
criteri molto rigorosi che hanno
permesso la selezione dei docenti
migliori. Abbiamo superato me-

diane di produttivit scientifica,


partecipato a ricerche internazionali, lavorato con universit straniere, insegnato allestero e poi, evidentemente sbagliando, siamo
rientrati, per svolgere il nostro lavoro, con passione, in Italia.
PER ASSICURARE una maggiore

qualit nella selezione, nelle commissioni di valutazione dellabilitazione nazionale erano presenti
unicamente docenti che avevano
superato determinate mediane
per evitare che, come nel passato,
ci fossero candidati con pi pubblicazioni dei valutatori. Non solo.
Nelle commissioni era presente
anche un docente straniero. Dopo
aver speso ingenti somme per organizzare le procedure, aver selezionato i migliori che si sono sottoposti alla valutazione nazionale,
che cosa fa il governo? Stanzia forse i fondi per assumere,
dopo anni di sacrifici,
quei docenti promossi
alla prima fascia che
pi di tutti potrebbero
contribuire a un cambio nelle logiche accademiche del passato?
Assolutamente no. Li
dimentica e li discrimina. Li mette in un angolo senza prevedere alcun meccanismo per
favorire la presa di servizio.
La lettura di
quellarticolo suscita
cos rabbia, umiliazione, rimpianto per non
essere rimasti allestero e per essere invece

LA VERA RIFORMA
LIBERARE LA P.A.
DALLA POLITICA
NICOLA TRANFAGLIA

che recente, appare difficile o addirittura impossibile arrivare a una riforma degna di questo nome.
Se si leggono con attenzione i testi messi a punto dal governo in ca-

so formativo, sia infine nel rendere


omogenee le retribuzioni e nel
blocco imposto durante tutta
lultima crisi economica di quelle
eccedenti un determinato livello
annuo.
2) Con minore
nettezza emerge
COME ALLESTERO
anche una tendenIl nodo fondamentale
za importante alla
genela formazione dei dirigenti, valutazione
ralizzata come
meccanismoche devono essere teste
chiave nellamministrazione riforpensanti e non meri
mata. Resta solo
esecutori di direttive
sullo sfondo, con
una perdurante
ambiguit, il nodo
rica emergono, tuttavia, con chia- del rapporto tra politica e amminirezza due punti importanti:
strazione che appare decisivo nei
1) In primo luogo trapela una nostri tempi e sul quale non semconcezione unitaria delle pubbli- bra che le nostre classi dirigenti abche amministrazioni, evidente sia biano maturato idee davvero limnella introduzione del ruolo unico pide e chiare.
dei dirigenti sia nella riaffermazioEppure lo hanno scritto tutti gli
ne dei concorsi unici sia nella uni- ultimi tra i migliori studiosi della
ficazione delle scuole e quindi nel- Pubblica amministrazione, vorrei
la concezione unitaria del percor- citare almeno Massimo Giannini,

13

Le domande
che Pasolini farebbe
oggi a se stesso

rientrati in una nazione nella quale


fare il proprio dovere e anche oltre,
sopperendo a continue mancanze
di risorse, non vale, non serve. Con
lattuale articolo 20, il governo imbastisce una procedura di reclutamento allinterno dellUniversit
che forse sar utile a chi non ha superato i concorsi nella prima abilitazione ma non certo a chi ha gi
superato una selezione. Per il nuovo sistema il governo trova i fondi,
mentre per gli abilitati alla prima
fascia in attesa da quasi tre anni non
c un euro. vero che chi come me
ha avuto esperienze allestero e poi
tornato in Italia non ha dato prova
di grande intelligenza pensando
che anche nel nostro Paese fosse
possibile fare il proprio lavoro bene e raccoglierne i frutti legati al
merito, ma non ha uguali nel mondo una scelta come quella del governo: i docenti selezionati sulla
base del merito, in grado di rafforzare la competitivit del sistema universitario, gi ci sono. Basterebbe prevedere un fondo straordinario per consentire le chiamate invece di attivare un nuovo sistema
di reclutamento e solo per questo
prevedere fondi ad hoc.
Il presidente del Consiglio che,
devo confessarlo, mi aveva stupito
per lenergia nella rottamazione
delle vecchie liturgie e degli scandalosi protettorati che imbavagliano la nostra societ, a conoscenza
di questaberrazione giuridica e
politica? Forse no. Sono ancora
convinta, e con me lo sono centinaia di docenti ormai quasi rassegnati al silenzio di chi pensa che cos va in Italia, che qualcosa si possa
e si debba fare.
*docente di Diritto internazionale
Universit di Bari

RIPRODUZIONE RISERVATA

Sabino Cassese e Guido Melis: una


politica hanno osservato tutti
che per decidere, se vuol farlo efficacemente, deve poter contare su
una dirigenza consapevole, non
composta da automi che eseguano
ciecamente ma da soggetti pensanti che siano capaci di tradurre le
direttive politiche ricevute in una
coerente attivit amministrativa.
MA UNA DIRIGENZA simile non

pu essere lasciata interamente


nella sua selezione, carriera e attribuzione degli incarichi, alla merc
esclusiva della politica. Anche perch, negli ultimi anni, si sono verificati in quella burocrazia dati allarmanti come perdita di identit
allinterno di un rovinoso calo di
prestigio delle lite burocratiche,
incipiente degrado sociale dei dipendenti pubblici e stallo fatale di
tutti i tentativi di innovazione e
specialmente di quelli riguardanti
la nuova formazione dei funzionari.
E in Italia pochi hanno guardato
culturalmente al modello straordinario del Civil service inglese
che, nel mondo contemporaneo,
nessuno ha ancora superato.
Invece proprio in quella direzione che occorrerebbe guardare,
se si vuol dare una svolta effettiva
rispetto a unantica tradizione
dellimpiegato pubblico nel nostro
Paese che poco o nulla ha a che fare
con modernit ed efficienza ormai
non pi rinviabili.
RIPRODUZIONE RISERVATA

OLIVIERO BEHA

n vista del quarantennale della sua


morte violenta, luned prossimo, Pier
Paolo Pasolini stato tirato fuori dai
cassetti con largo anticipo in una profluvie
di iniziative: si sa come avviene ormai nei
media, bisogna bruciare i
concorrenti sullo scatto di
memoria e cos tutto avviene prima. Si detto e
scritto pi dellassassinio del poeta, che di lui e
delle sue opere. Normale:
il primo ancora nebuloso,
le seconde sono l a disposizione in ogni momento, non lanniversario
che le espone. Che omicidio stato quello
dellIdroscalo? Una semplice faccenda
da marchettari? Marchettari su commissione? Ed eventualmente politica? E
da parte dei fascisti o del potere democristiano generico e specifico attaccato nei
suoi scritti da Pier Paolo? Oppure (cfr. il
suo amico pittore Zigaina) un suicidio per
delegain un contesto paleocristiano della
psiche di Pasolini?
Niente davvero chiaro, anche se la
spiccia ma sensata testimonianza di un
collaboratore di giustizia come lex boss
della banda della Magliana, Mancini, fa
notare che un omicidio davvero politico,
su mandato del mondo di sopra per restare al Carminati attuale, dopo averlo utilizzato in qualche modo non avrebbe lasciato campare un ragazzo incontrollabile come Pino Pelosi.
RESTA LA FIGURA dellintellettuale forse

pi ingombrante del primo quarto di secolo nel secondo dopoguerra, e naturalmente le sue opere, visionarie, profetiche,
di una decadente vitalit (sfiorando lossimoro), senza ironia ma con uno spessore
insieme ideale ed emozionale formidabile.
Timidamente, affaccio lipotesi che per ricordarlo, come accade in molte parti del
mondo dove si vedono i suoi film e si traducono i suoi libri cos vari nel genere eppure con un denominatore sempre comune e riconoscibile, forse bisognerebbe aggiornarlo con qualche interrogativo. Non
tanto e non solo il meccanicistico Chiss
che ne avrebbe pensato Pasolini?, bens
con uno sguardo allargato al contesto contemporaneo. Come se Pier Paolo ponesse
dei dubbi a Pier Paolo, quarantanni dopo.
Per esempio: perch oggi non c un Pasolini, ovvero perch lodierno paesaggio
intellettuale italiano pressoch un deserto? Oppure se anche ci fosse, magari rintanato in una biblioteca di provincia o insegnante in quel che resta della nostra
scuola, come potrebbe venire alla luce di
un sistema mediatico irrimediabilmente
corrotto? Questioni di censura, in senso
stretto oppure lato, da parte della strozzatura del potere politico-finanziario, da
parte del sistema che non lo prevede gi di
suo, da parte del mercato che a suo modo
una forma censoria di grande selezione?
Detto altrimenti, oggi verrebbe pubblicato
o messo in condizione di fare teatro e cinema? Oppure essendosi cos abbassato il
livello dei parlanti/leggenti/vedenti/ascoltanti, uno come lui, del suo spessore,
rischierebbe di non essere capito e quindi
venduto? Sarebbe ostico, un mercante di
idee impossibilitato a piazzare la sua merce particolare non pi contemplata, sostituita dal gossip, dalla mercanzia superficiale perch superficiale il popolo degli
acquirenti, in una spirale verso labisso che
di sicuro non mette allegria? vero, c
sempre il web, ma con che spirito uno come Pier Paolo affronterebbe il rischio dello sfiatatoio? Anche per un polemista eccezionale come lui la Rete risulterebbe una lama senza impugnature, che ti ferisce
comunque Ma tranquilli: passata la festa
(dei morti), gabbato il poeta, tutto torner
come prima e le onde della insulsa contemporaneit si ricomporranno in superficie,
disperdendone di nuovo le ceneri.
www.olivierobeha.it
RIPRODUZIONE RISERVATA

14 CRONACA

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

IL TRIBUNALE DI MILANO

I giudici: Corona
torna a casa ma
niente Facebook

IL TRIBUNALE di Sorveglianza di
Milano premia la condotta di Fabrizio
Corona. Lex fotografo dei vip torna a casa.
Lascia, dunque, la comunit di don Mazzi a
Lonate Pozzolo e sar affidato ai servizi sociali sul territorio. Torna libero, ma con qualche restrizione. Una su tutte: non diffondere foto e non utilizzare in generale i social
network Facebook e Twitter, n rilasciare

interviste. Sono queste alcune delle prescrizioni contenute nel provvedimento del
giudice estensore Giovanna Di Rosa con cui
oggi lex agente fotografico ha ottenuto laffidamento in prova ai servizi sociali, tornando nella sua casa in zona corso Garibaldi.
"Ce labbiamo fatta, sono contentissimo,
ringrazio voi avvocati e i giudici", ha detto
Corona ai suoi legali. "Fabrizio era fuori di s

dalla gioia - ha spiegato ieri sera il suo avvocato Ivano Chiesa - potr riabbracciare il
figlio, la mamma e tutti i suoi cari. Dopo il
duro regime carcerario di Opera, dopo che
molti volti noti si sono spesi perch il presidente della Repubblica gli concedesse la
grazia, ora il re dei paparazzi torna a Milano.
Ancora da decidere dove sar affidato per i
servizi sociali.

Nel 2010, quando lad fu nominato, il faccendiere disse a Mercuri:


un bravuomo, non parla inglese, bisogna fargli un progettino

IL CASO

ANTONIO MASSARI
GIORGIO MELETTI

oberto Mercuri, assistente del vicepresidente di


Unicredit Fabrizio Palenzona, stato il suggeritore delle strategie del numero
uno della banca Federico Ghizzoni? Dalla risposta a questa domanda dipende la sorte del vertice di Unicredit. E se la risposta
fosse positiva spiegherebbe limbarazzo della banca milanese:
dall8 ottobre fa finta di niente pur
avendo il vicepresidente e il suo
braccio destro indagati per associazione a delinquere, con laccusa, in particolare per il secondo, di
aver spadroneggiato al 30 piano
del grattacielo di Unicredit, dove
disponeva di un ufficio pur non avendo alcun rapporto formale
con la banca.

Bisignani e Unicredit:
Ghizzoni non pu
mollare Palenzona

tento di avere amico Bisignani, ricordatelo. un onore per me. La


replica di Bisignani soddisfatta:
Vai Fabrizio!. In quei giorni i
candidati alla successione sono
numerosi. Circolano i nomi di Andrea Orcel, Matteo Arpe, Claudio
Costamagna (oggi presidente di
Cassa Depositi e Prestiti), del
braccio destro di Profumo Roberto Nicastro. Il nome di Ghizzoni
non emerge mai. Bisignani chiede
a Costamagna notizie su Orcel,
deduce che troppo vicino allallora governatore della Banca dItalia Mario Draghi (oltre che a
Profumo) e fa saltare la sua candidatura. Chiama lamico Cucchiani e fa la constatazione di decesso: Gi morto.

SCELTA
AL RIBASSO
A fine
settembre
Federico
Ghizzoni
viene
nominato ad
di Unicredit al
posto di
Profumo.
Bisignani
commenta:
Stanno
mettendo
veramente
uno di nessun
spessore.
n

BISIGNANI
IL TUTORE
Il faccendiere
parla come se
sentisse il
dovere
morale di fare
un po da
tutore e un po
da istitutore a
Ghizzoni, e i
suoi punti di
riferimento
operativi sono
Palenzona
e Mercuri.
n

GHIZZONI emerge dunque come

FACCIAMO UN PASSO indietro.

il primo ottobre 2010. Il giorno


prima il cda di Unicredit ha scelto
a sorpresa Federico Ghizzoni per
la successione dell'amministratore delegato Alessandro Profumo,
silurato dieci giorni prima. Luigi
Bisignani, che per settimane aveva trafficato con gli amici Fabrizio
Palenzona (vicepresidente Unicredit) e Enrico Tommaso Cucchiani (consigliere d'amministrazione) prima per far fuori Profumo e poi per eliminare dalla corsa
concorrenti sgraditi, commenta
al telefono con l'amico e socio Vittorio Farina la nomina di Ghizzoni. Cos riferiscono gli investigatori: Bisignani dice a Farina che
gli aveva detto il suo barbetta
(presumibilmente Cucchiani, ndr) che l'impressione era deva-

La scheda

I protagonisti Da sinistra, Luigi Bisignani, Federico Ghizzoni, Fabrizio Palenzona Ansa

stante, in quanto non parlava bene


neanche l'inglese, e dallo stesso
Bisignani il soggetto viene definito un bravuomo, un capo filiale,
un capo centro nord. Poi Bisignani dice a Farina che a questa persona gli aveva detto che bisognava
costruirlo, per cui si doveva costruire bene, altrimenti tempo
quattro mesi si andava tutti a casa.
Inoltre Bisignani dice a Farina di
aver parlato con Roby (presumibilmente Mercuri, ndr) a cui aveva detto che a quello bisognava
fargli un progettino vero. () Bisignani dice a Farina che a questo
bisognava fargli una cosa fatta be-

ne, per cui bisognava farlo incontrare con Ferruccio, con Paolo,
cio con gente che capiva il sistema. Bisignani sconsolato. Telefona allambasciatore libico Hafed Gaddur (la Libia azionista Unicredit): Stanno mettendo uno
veramente di nessuno spessore.
BISIGNANI parla come se sentisse

il dovere morale da fare un po da


tutore e un poda istitutore a Ghizzoni, e i suoi punti di riferimento
operativi sono Palenzona e Mercuri. Lo stretto collegamento tra
Bisignani e Palenzona emerge da
una telefonata del 21 settembre

Banca in imbarazzo
Dall8 ottobre Unicredit
ha il vicepresidente
indagato per
associazione a delinquere
2010, il giorno della cacciata di
Profumo. Bisignani al telefono
con Mercuri e gli inquirenti intercettano una voce in sottofondo:
Lunico amico che ho io Bisignani e Geronzi, invece, mi fa la
guerra. Porca puttana, io so con-

soluzione al ribasso dopo che per


dieci giorni i veti incrociati hanno
bruciato la candidature pi forti.
Diviene amministratore delegato
scavalcando colleghi pi avanti di
lui nella carriera e nella gerarchia,
come Nicastro, Roberto Ermotti,
Paolo Fiorentino. Nicastro ha lasciato Unicredit lestate scorsa,
dopo una convivenza burrascosa
con Ghizzoni, Ermotti se ne and
quasi subito, Fiorentino ancora
l, vicedirettore generale considerato il vero uomo forte della banca. Adesso Ghizzoni ha il duro
compito di convincere gli azionisti che si pu uscire dai pasticci sacrificando i due manager indagati
(Massimiliano Fossati e Alessandro Cataldo) e salvando Palenzona, il potente a cui deve tutto, indagato con dirigenti che avrebbero commesso reati per obbedire agli ordini suoi e di Mercuri.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Rai, quegli appalti sospetti mai segnalati ai pm


VALERIA PACELLI

37 audit con appalti in Rai,


che presentavano alcune
irregolarit, sarebbero arrivati prima che sulle scrivanie dei magistrati romani
ai piani alti di Viale Mazzini. A quel punto la trafila si
sarebbe fermata, per lungo
tempo, finch il sostituto
procuratore Paolo Ielo ha
convocato Gianfranco Cairola, direttore dellAu dit
che con s ha portato anche
la documentazione.
LA PROCURA ha deciso di

convocare, come persona


informata sui fatti, Cairola
perch nella perquisizione
dei mesi precedenti gli agenti del Nucleo tributario
della Guardia di finanza guidati da Cosimo Di Ges avevano trovato negli uffici Rai
un audit interessante che riguardava proprio una gara
vinta dalla Di.Bi. Technologies di David Biancifiori per
luci e audio di Sanremo

Giro di mazzette Un manager: Consegnai le carte ai vertici


Intanto la gola profonda dellinchiesta viene minacciata
2013. Cairoli al pm romano,
quindi, ha detto di aver consegnato quei dossier ai suoi
superiori e ha fornito ai pm il
resto degli audit: si tratta per
lo pi di appalti datati nel
tempo.
questo uno solo degli aspetti dellinchiesta della
Procura di Roma che punta
alle presunte mazzette pagate secondo le accuse da
Biancifiori e altri a funzionari non solo Rai, ma anche
negli anni scorsi ad alcuni
della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Ma man mano che le indagini proseguono, la Procura di Roma si ritrova a dover verificare anche altri aspetti: si sta cercando di identificare ad esempio i responsabili dellintimidazione ai danni di unex dipendente di una delle societ di

Affari
La Rai finisce
nel mirino della Procura di
Roma, che indaga su un giro di mazzette
Ansa

Biancifiori, una donna che


nel corso di tanti e lunghi interrogatori ha rivelato un sistema di tangenti, favori e
assunzioni. Parole e fatti
quelli che racconta tutti da
verificare.
QUALCHE GIORNO FA, per,

mentre tornava a casa la


donna ha visto due uomini

che su un motorino si avvicinavano alla sua auto.


Quando ha abbassato il finestrino, i due le hanno prima
mostrato una pistola e poi
sono scappati. Chi erano? E
soprattutto da chi erano stati mandati? Sono le domande alle quali sta cercando di
dare una risposta il pm Paolo Ielo. Che deve anche ca-

pire se esiste o meno una talpa che ha informato dellarrivo di unispezione dellAgenzia dell'entrate nei mesi
scorsi nelle societ di Biancifiori. Infatti quando lispezione stata realmente eseguita, negli uffici delle societ di Biancifiori non sono
state trovate le carte contabili. Tutto distrutto, secondo gli investigatori.

gli anni pari a 38 milioni di


euro.
Questa cifra per non riguarda per solo gli appalti
per lavori in Rai ma tutti
quelli che le aziende riconducibili alle aziende dello
scarface della televisione italiana, come si defin
nellintervista alle Iene limprenditore romano.
@PacelliValeria

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MA OLTRE LA DONNA (che


anche la stessa che alle Iene
parl per la prima volta delle
tangenti a Palazzo Chigi)
non lunica carta in mano
agli inquirenti: infatti sta rispondendo alle domande
del pm anche Danilo Biancifiori, fratello di David, anche lui indagato per corruzione e in passato in affari
con questo. Fino al 2011
quando i rapporti tra i due si
sarebbero incrinati.
Intanto nel corso delle indagini i pm hanno scoperto
che le societ riconducibili a
Biancifiori evaso unIva ne-

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015 |

15

ALLINTERNO Auto elettriche, sognando il futuro Musk, luomo del Suv


a batterie Veicoli verdi, anche Obama fa spot Crisi, la ricetta di Corbyn

VITA, MORTE... Gli utenti crescono poco, il titolo scende, primi tagli al personale: per il responsabile
dellazienda in Italia non siamo allultimo cinguettio, anzi. Accordi con i grandi gruppi editoriali

N
I numeri

320

milioni.
Gli utenti di
Twitter nel
mondo

336

I posti di
lavoro da
tagliare. Su
3.628
dipendenti
pari all8%
della forza
lavoro

31

dollari.
Il valore del
titolo di
Twitter.
Lanno scorso
era sui 48
dollari,
mentre il
prezzo di
collocamento
per lIpo del
2013 era di
26 dollari. Il
25 agosto
scorso ha
toccato il
minimo a 24
dollari

VIRGINIA DELLA SALA

eanche lombra di un raffreddore: pi dicono che moriremo, pi ci allungano la vita. A


questo punto, si prospetta ultracentenaria. Salvatore Ippolito il country manager di
Twitter in Italia: nella sede di
Milano, dove lavorano 15
persone, arrivato due anni
fa dopo essersi laureato in
Legge a Napoli e aver frequentato un master
allUniversit Bocconi
di Milano. Ha lavorato in
Nielsen, Unicredit, Microsoft, Wind e 3M. Oggi, a
capo di Twitter Italia, cerca
di tracciare la strada per rinvigorire luccellino azzurro. Il futuro di Twitter spiega al
F at to pieno di
sfide, ma non ci
spaventa, nonostante alcuni dati
non siano incoraggianti e la
stampa si accanisca dandoci per
spacciati. La rinascita di Twitter, secondo Ippolito, passer
attraverso due
canali: i video e
linformazione. Descrive le
prospettive del social partendo da Periscope, la App di
video in streaming lanciata a
marzo 2015 e che, ad agosto,
ha raggiunto i dieci milioni di
utenti. una funzione strategicamente importante per
Twitter spiega pe rc h
rappresenta lessenza del nostro social network. Gli utenti sono attratti dalla possibilit di sapere cosa succede nel
mondo in tempo reale, di conoscere in diretta tendenze e
opinioni, di potersi affacciare da una finestra che gli mostri cosa accade in quel momento: oggi la nostra sfida
fare in modo che questa comunicazione avvenga soprattutto tramite video.
TWITTER entra poi decisa in

quella fetta di mercato editoriale che i social network


stanno cercando di assicurarsi da mesi, stringendo partnership con i grandi gruppi
editoriali (dal Wa s hi ng to n
Post al New York Times, ai siti
di intrattenimento come Mashable e Buzzfeed): il 6 ottobre, negli Usa, ha lanciato
Moments, unopzione che
permette di accedere a una
selezione di video, testi e immagini raccolti da un team
dedicato e raggruppati per argomento, in base alle notizie
del giorno. Un modo per in-

Nuovi modelli di business


Nel nostro paese partnership
con Sky. Il social verr usato
dalle imprese per comunicare con
i clienti. Spot ad hoc per chi naviga

Manager
alla riscossa
Salvatore
Ippolito
il country
manager
di Twitter
in Italia Ansa

CAPITANI
DI SVENTURA

Le Poste, Renzi
e la Borsa
prosciugata
GIORGIO MELETTI

DUE COSE vanno


dette sullesordio in
Borsa di Poste Italiane.
La prima che le azioni,
vendute la settimana scorsa
a 6,75 euro luna, hanno
chiuso ieri la prima giornata
di contrattazioni fissando il
prezzo di 6,7 euro (- 0,74
per cento), dopo scambi
intensi per un controvalore
di circa 650 milioni. Sono
cio passate di mano un
quinto delle azioni appena
vendute dallo Stato. E qui
arriva la curiosit che coloro
che sanno non vogliono mai
soddisfare: perch c gente
che, poche ore dopo aver
comprato azioni a 6,75
euro, sente linsopprimibile
bisogno di venderle a 6,65
(prezzo minimo di ieri)?
Due le possibili risposte: o
la Borsa frequentata da
idioti (molti e con molti
soldi da buttare) oppure
un mondo opaco in cui,
coperte dalle fanfare del
trionfalismo di maniera,
avvengono cose indicibili.
La seconda cosa riguarda la
politica del governo e il
rapporto tra Borsa ed
economia. Dicono tutti e da
sempre (economisti,
imprenditori e leader
politici, nessuno escluso)
che lindustria italiana
troppo dipendente dal
credito bancario e dovrebbe
rifornirsi di capitali in Borsa
per dare carburante a
investimenti e sviluppo.
vero. Lultimo dato
pubblicato da Consob dice
che nel 1941 (a guerra
iniziata) il valore totale delle
azioni quotate era il 28 per
cento del Prodotto interno
lordo, nel 2011 era il 29 per
cento. Siamo fermi a 70
anni fa. Dal 2001 al 2014 il
numero di societ quotate
cresciuto da 282 a 285.
Negli ultimi 18 mesi le
piccole e medie imprese
che sono andate in Borsa
hanno raccolto 544 milioni
di capitale fresco. Nel 2014
societ grandi e piccole
entrate in Borsa sono
riuscite a farsi dare dal
mercato 2,9 miliardi. Poi
arriva il governo e aspira dal
mercato finanziario 3,4
miliardi vendendo il 35 per
cento delle Poste: capitali
attratti dalla (presunta)
sicurezza dellinvestimento
e che non finanzieranno
investimenti, ma solo la
tanto deprecata spesa
pubblica. Come i Bot e i Cct.
Cos il governo Renzi aiuta
le amate piccole imprese,
quelle che dovrebbero
crederci.

Twitter supera i 140


caratteri: la nostra
sfida video e news
formare senza far uscire gli utenti dalla piattaforma. Anche perch, racconta Ippolito, importante far capire agli
inserzionisti come funziona
Twitter, educarli. La nostra
strategia si basa sul real time
marketing: collegare lofferta
con il giusto target di utenti,
intercettandoli in tempo reale sulla base delle loro preferenze. E ladvertising offerto
da Moments, sostengono gli
analisti, potrebbe dare una
marcia in pi al Social Network.
Non regge quindi il paragone con Facebook, che ruberebbe la loro pubblicit. assurdo paragonarci a Facebook, a Instagram, a Linkedin
o a Google dice Ippolito
siamo diversi e in un certo
senso incomparabili. Twitter
ormai una piattaforma informativa, abbiamo un utente
veloce, in movimento, che si
connette per aggiornarsi: l80
per cento entra da mobile. Inoltre la piattaforma diventata a tutti gli effetti una cassa
di risonanza per la tv, un secondo schermo. Da un lato
raccoglie commenti in diretta
dei programmi ed in grado
di verificarne il gradimento
immediato, dallaltro, con un
servizio che si chiama Ampli-

l
41%

In salita
Il tasso di
crescita della
pubblicit
(per Facebook
del 26%).
La strategia
quella
di collegare
lofferta con il
giusto target
di utenti

fy, stringe partnership con le


reti (attiva al momento quella
con Sky) e ne trasmette in diretta o in lieve differita i contenuti. Il tutto con relativa
raccolta pubblicitaria. Il
mondo del web e del digitale
cambia sulla base dei bisogni
degli utenti continua Ippolito Per sopravvivere basta
capire come adeguarsi.
E infatti tra le nuove identit di Twitter, ce n una a
sorpresa: si trasformata in
unarea usata dalle imprese
per comunicare con i clienti.
L80 per cento delle richieste
di customer care transita su
Twitter. Durante lExpo sono arrivate domande da ogni
parte del mondo e gli addetti
allassistenza clienti hanno
risposto tramite il nostro canale.
Il problema della societ,
fondata a San Francisco nel
2006 dallattuale Ceo Jack
Dorsey, non quindi la monetizzazione pubblicitaria.
Anzi. Il tasso di crescita annuo di gran lunga superiore
a quello di Facebook (41 per
cento contro il 26 per cento),
ed indice di un sistema pubblicitario efficace. Ieri sono
stati diffusi i dati del terzo trimestre 2015: 569 milioni di
dollari di ricavi (oltre 200 in

pi rispetto al 2014), di cui 513


provenienti dagli spot .
Il problema il numero di
utenti: la sua crescita quasi inesistente crea un clima di
sfiducia attorno al Social.
Tanto che le azioni sono scese
sotto il livello dellIpo del
2013. Per Ippolito, per, i dati
italiani sono bellissimi. Ma
non possiamo diffonderli n
commentarli specifica e ci
dobbiamo attenere a quelli
internazionali.
IL COUNTRY manager, per,

non nega landamento critico. Dorsey ha annunciato il licenziamento di 336 persone


(l8 per cento della forza lavoro totale) e ha distribuito un
terzo delle sue azioni della societ ai dipendenti (poco meno di 200 mila dollari). Siamo in una fase di transizione
dice cosa c di male in unazienda che sta solo cercando
di evolversi? Ho visto decine
di societ fare una brutta fine
perch fossilizzate nella loro
originaria identit.
la conferma dellabolizione dei 140 caratteri? Questa una domanda oziosa
conclude Ormai si possono
postare foto e video: non li abbiamo gi superati?.
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16 Il Fatto Economico

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

DOPO VOLKSWAGEN Il punto non se i veicoli green sostituiranno quelli


a benzina, ma quando: per ora, per, solo in Norvegia hanno un vero mercato

CLAIRE BAL

a vicenda Volkswagen dimostra che abbiamo raggiunto il limite di quello che


possibile ottenere con il
gasolio e la benzina.
Elon Musk, il fondatore
del marchio californiano di
auto elettriche Tesla, non ha
dubbi: lo scandalo dei diesel
Cos
Volkswagen 11 milioni di
n L'AUTO
Tdi su cui stato montato un
ELETTRICA
software per truccare i test
Usa l'energia
sulle emissioni dimostra
chimica
che l'era dei motori a scopimmagazzinata pio finita. Per migliorare
in una o pi
ancora, hanno dovuto barabatterie
re, ha detto il 44enne americaricabili. Un ricano. La miglior cosa che
motore a
pu portare questa vicenda
benzina ha
la decisione di abbandonauna efficienza
re il trasporto basato sul peenergetica del
trolio.
25-28%, un
diesel si
avvicina al
40%, un
motore
elettrico ha
un'efficienza
del 90%

l
400

Chilometri
di autonomia:
li ha la berlina
spor tiva
elettrica
Model S
prodotta
dalla Tesla di
Elon Musk

l
80

mila euro o
pi: il costo
della Model S
o del Suv
Model X. Fra 3
anni dovrebbe
arrivare nei
negozi anche
unutilitaria

l
25%

La quota di
mercato delle
elettriche
in Norvegia
grazie a
incentivi,
caro benzina
e parcheggi
gratis

Il futuro delle macchine


elettriche, ma il presente
va ancora a idrocarburi

L 'O P IN I ON E di Musk di

parte, visto che sta investendo miliardi di dollari in una


serie di attivit legate alle
auto elettriche. Dieci miliardi solo in Nevada, in una Gigafactory di batterie, che
nel 2020 dovrebbe produrre
con la Panasonic 50 GWh
l'anno di batterie agli ioni di
litio, cio pi di quelle richieste oggi a livello mondiale dall'intera industria
automobilistica. Qualche altro miliardo in prodotto: una
nuova Suv elettrica a 7 posti
con scenografiche porte posteriori ad ala di falco la
Model X si aggiunge alla
berlina sportiva Model S da
oltre 400 km di autonomia; a
questi due modelli dagli
80.000 euro in su, si affiancher nel giro di tre anni la
pi piccola e abbordabile
Model III.
Tutti equipaggiati con il
meglio dell'elettronica:
stata rilasciata in questi
giorni la versione 7.0 del software di bordo della Model
S, che garantisce funzioni avanzate di autopilot, l'embrione della guida completamente autonoma promessa per fine decennio. Il proprietario della Tesla sta anche spendendo montagne di
soldi per installare in America e in Europa una rete di
caricatori veloci Supercharger (8 anche in Italia) che
fanno il pieno di corrente
in meno di mezz'ora, gratis
per i clienti Tesla. Per Musk
l'avvento della mobilit elettrica una certezza. Anzi, una missione: per favorire
chiunque si inserisca nel
mercato solo ai progetti
automobilistici dei vicini
della Apple ha riservato
qualche frecciata ha liberato dal segreto industriale
molti dei suoi brevetti.
Gli analisti, per, non sono d'accordo con il numero
uno della Tesla. Sebbene il
colpo inferto all'immagine
del diesel sia notevole, ancora vero che oggi le auto a
gasolio sono la soluzione pi
semplice ed economica per
contenere le emissioni di
CO2.
E se anche i consumatori

infografica di Pierpaolo Balani

dimostrassero sfiducia nei


confronti dei diesel, a trarne
vantaggio nel breve termine
sarebbero le auto a benzina e
ibride. Lo spostamento verso le elettriche sar molto
lento, e spinto da una concomitanza di fattori: le auto
tradizionali diventeranno
sempre pi costose per soddisfare le normative antinquinamento, il prezzo delle
batterie scender, nel frattempo la rete di ricarica diventer capillare, alle elettriche a batterie si aggiungeranno quelle a idrogeno. Oggi, il miracolo della Norvegia, dove un acquirente su 5
esce dal concessionario a
bordo di un'auto con la spina, si realizza solo perch
nel Paese i combustibili fossili sono cari, l'elettricit a
buon mercato e gli incentivi
non sono solo pecuniari ma
d'utilizzo, con parcheggi
gratis e accesso libero alle
corsie preferenziali.
Nel secondo trimestre
2015, l'ultimo di cui siano disponibili i dati, in Europa le
elettriche sono cresciute del
53% rispetto allo stesso periodo del 2014, le ibride
plug-in del 23%.
Unendo le due categorie
sotto la definizione di auto
elettrificate, si contano circa 80.000 immatricolazioni, che per sono poca cosa

l
53%

Laumento
delle vendite
di auto
elettriche
nel secondo
trimestre 2015
rispetto a un
anno prima,
mentre le
ibride plug-in
sono salite
del 23%

l
3,6

Milioni
le macchine
vendute
tra aprile
e giugno 2015:
tra queste
solo 80 mila
sono
elettriche
o ibride. Il
futuro, per
ora, lontano

Non ancora il momento


Secondo gli analisti di IHS Global
Insight, le previsioni di vendita
per questo tipo di tecnologia si sono
sempre rivelate troppo ottimistiche

sui 3,6 milioni di auto vendute in aprile, maggio e giugno. Secondo gli analisti di
Ihs Global Insight, le previsioni sulle vendite di auto elettriche si sono sempre rivelate troppo ottimistiche,
ma la direzione quella, tanto che non pi questione
di 'se', ma di 'quando' il mercato dei veicoli 'elettrificati'
diventer robusto.
I COSTRUTTORI lo sanno,

come dimostra il numero


crescente di modelli in vendita e le tante concept car
mostrate ai Saloni. La stessa
Volkswagen, dopo lo scandalo, ha deciso di dare un'accelerata sulle auto zero emissioni allo scarico: pur
decidendo di tagliare gli investimenti di un miliardo di
euro l'anno, il gruppo ha annunciato una nuova piattaforma elettrica utilizzabile
su auto e veicoli commerciali di tutti i marchi del gruppo,
e persino che l'ammiraglia
Phaeton nella prossima versione sar soltanto a batteria.
I numeri delle elettriche

per ora sono talmente esigui


(nel 2014, 58 mila unit su 13
milioni di auto immatricolate in Europa) che chi produce milioni di macchine l'anno le considera un business
marginale o una nicchia in
cui mantenere una presenza
in prospettiva futura. Discorso diverso per la Tesla,
che sulle poche decine di migliaia di elettriche che vende
ogni anno si gioca il tutto per
tutto. Nel mondo ideale di Elon Musk, ciascuno ha in casa un impianto fotovoltaico
(li installa lui con la sua azienda SolarCity), un'elegante batteria appesa al muro per stoccare l'energia solare (le vende sempre lui, si
chiamano Powerwall) e una
Tesla parcheggiata in giardino. Quello di Musk un sogno tanto pazzo quanto affascinante: convertire l'intero fabbisogno energetico
mondiale al solare. Non
impossibile, ha detto presentando le Powerwall, abbiamo gi fatto cose altrettanto grandi, qualcosa nel
potere dell'umanit.
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LA PROVA
SU STRADA

come passare
da un vecchio
cellulare Nokia
al primo iPhone
PETER GOMEZ

CI SALI E HAI
lidentica
sensazione provata
quando per la
prima volta hai
preso in mano
un Iphone.
Vista da
vicino, anzi da
dentro, la Tesla ti
appare come
qualcosa di diverso,
qualcosa di avanti,
qualcosa che ancora non
c. E invece l. Con la sua
linea affusolata, i suoi 700
cavalli e i 500 chilometri
di autonomia. Con
unaccelerazione
straordinaria - poco pi di
3 secondi per andare da 0
a 100 - e una coppia
impressionante. Nino
Monteleone, il collega di
Piazzapulita che la guida,
si diverte a spingere a
fondo il piede per farti
sentire lo stomaco in gola,
poi frena e affonda di
nuovo. Leffetto quello
delle montagne russe. Ma
serve bene per dimostrare
tutta la potenza che si pu
avere a disposizione. Nel
silenzio pi assoluto.
Lauto, spiega Nino,
sempre connessa a
Internet. Di tanto in tanto
arriva sul telefonino del
proprietario un sms che
annuncia un
aggiornamento del
software: potenza in pi,
qualche decimo di
secondo in meno sui primi
400 metri, lintroduzione
dellautopilota che ti
permetter di stare al
volante pi o meno come
se si fosse alla cloche di un
Boeing. Certo, la Tesla per
ora costa. Tanto. Il modello
pi economico viaggia
intorno ai 100mila euro.
Ma tra due anni ci saranno
in vendita vetture da
40mila euro. I
super-caricatori presenti
in Italia si
moltiplicheranno e
soprattutto lautonomia
delle batterie salir a 1000
chilometri. Nino, che ha
preso lauto in prestito in
Veneto, si fermato ad
Arezzo per fare in 50
minuti il pieno. Gratis
perch le ricariche sono
comprese nel prezzo di
acquisto. Il vero
proprietario della Tesla si
fatto invece installare a
casa una presa a 380 volt e
3 ampere che permette in
una notte di essere di
nuovo a piena autonomia.
Vengono di nuovo in
mente i primi Iphone.
Quelli del 2007.
Rivoluzionari, ma con quel
brutto vizio di lasciarti
scarico sul pi bello.
Sembrava il problema dei
problemi. E invece nel giro
di tre anni la Nokia finita
in ginocchio.

Il Fatto Economico 17

Mercoled 28 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

Ritratti Il 44enne nato in Sudafrica, che fu tra i creatori di Paypal, lavora unendo fisica,
economia e ingegneria: ora sta per sbarcare in Europa con le auto pulite della sua Tesla

IL POTERE
DEL CORRIERE

Elon Musk , luomo che vi far


comprare il Suv con la spina

Google Maps. Con quanto ricavato dalla vendita ha cofondato PayPal. E con la vendita di Paypal
(gli sono toccati 165 milioni di
dollari) ha creato Space X e Tesla.
E il suo patrimonio maturato insieme al suo ingegno.

VIRGINIA DELLA SALA

ngegnere, inventore, investitore: per Elon Musk una


sola definizione limitante, soprattutto se lobiettivo cambiare il mondo. A
44 anni ha detto, durante unintervista a un giornale tedesco,
che la Apple non altro se non il
cimitero di Tesla, il luogo dove
approderebbero gli specialisti licenziati dalla sua azienda di auto
elettriche. No, davvero ha poi
aggiunto un bene che Apple si
stia muovendo per investire in
questa direzione, ma le auto sono
molto complesse se paragonate
ai telefoni o agli smartwatch.
Non basta andare dai fornitori
come Foxconn e dire: costruiscimi unauto.
NELLA MENTE di Musk econo-

mia, fisica, ingegneria e tecnologia sono interconnesse. Le ha studiate tutte: letture autonome,
scuole private in Sudafrica, universit in Pennsylvania e specializzazione a Stanford. Cerc di
farsi assumere dal gigante del
web Netscape racconta una sua
biografia e la sua tattica era: entrare nella hall della sede, girovagare, essere troppo timido per
parlare con qualcuno e andarsene. Poi ha unito tutte queste discipline e generato un business
da 13 miliardi di dollari (stima
settembre 2015). Anche se, almeno a parole, non questo a cui mira: Non c nulla di meglio per il
business che il perseguimento di
un obiettivo, aveva detto qualche mese fa.
Eppure Musk il Ceo di Space

Rcs, missione
quasi impossibile
per il nuovo
ad Laura Cioli

NATO E CRESCIUTO a Pretoria, in

Luomo del futuro Elon Musk, lamministratore delegato di Tesla LaPresse

X, compagnia americana specializzata nella manifattura aerospaziale e nei servizi di trasporto


(sta lavorando per realizzare una
spedizione su Marte e per dare il
via a una prima colonizzazione
del pianeta rosso). a capo di Solar City, provider di pannelli solari. stato cofondatore del sistema di pagamento online Paypal
nel 1999, poi venduto a eBay per
1,5 miliardi di dollari nel 2002, ed
Ceo di Tesla Motors, la pi grande realt di produzione di auto elettriche, che dovrebbe arrivare

13 mld

Il giro daffari delle societ


dellinventore di Pretoria
stimato a settembre 2015

anche in Europa e che sta lanciando il primo Suv elettrico. Il


suo ruolo non per solo dirigenziale: per ognuna si occupa anche
di consulenze tecniche e incombenze pratiche.
In unintervista rilasciata lanno scorso al Fatto Quotidiano, determinazione, ottimismo e continua ricerca di nuove idee (penso
che presto comincer a regalarle
ai giovani in gamba, aveva detto
a Beatrice Borromeo) erano al
centro della sua personalit ma
anche della sua strategia di mercato. Tanto che, quando nel 2008
Tesla rischiava la bancarotta, invece di chiuderla Musk decise di
rilanciarla. E lo fece investendo
tutto ci che gli era rimasto.
La sua ricchezza si cos moltiplicata di impresa in impresa,
sin dal primo investimento paterno per la fondazione della societ Zip2, antenata di Yelp e

Sudafrica, figlio di una nutrizionista canadese e di un ingegnere


elettromeccanico, ha assorbito in
famiglia la passione per la tecnologia. Aveva paura del buio prima
di capire che il buio era solo assenza di fotoni. A nove anni ha
venduto il suo primo codice per
un videogioco di base facendosi
pagare 500 dollari, i genitori provarono a iscriverlo a un corso di
computer, ma risult troppo preparato per i suoi insegnanti.
Fu vittima di bullismo a scuola,
dovette difendersi dalle ingerenze dei compagni di classe, divenne prima cittadino canadese e poi
americano per evitare il servizio
militare durante lapartheid e per
dare a se stesso la possibilit di attuare quel cambiamento a cui aspirava e che, oggi, passa soprattutto attraverso le auto elettriche. Eppure, come racconta il volume dello scrittore americano
Ashlee Vance (Elon Musk: Tesla,
Space X, and the Quest for a Fantastic Future) Musk si era comprato prima una Jaguar e poi una
McLaren Formula 1 con cui andava al lavoro ogni giorno. Salvo
poi doverle vendere nel pieno
della crisi. Ma aveva 20 anni: oggi, probabile che stia progettando di crearle lui stesso. Elettriche.

Chi

Elon Musk
nato a
Pretoria (Sud
Africa) il 28
giugno del
1971. A 12
anni vendette
il suo primo
videogioco
per 500
dollari

La carriera
Nel 1999
cofond
X.com
(servizi
finanziari e
pagamenti
online) che
poi divenne
PayPal. Nel
2002 fond
la SpaceX, di
cui ad,
azienda che
progetta e
costruisce
veicoli
spaziali per il
trasporto di
persone e
merci.
cofondatore
di Tesla

RIPRODUZIONE RISERVATA

Dimenticanze Nel 2011 Obama aveva promesso di avere un milione di vetture elettriche nelle strade Usa. Ha fallito

Lerrore degli Stati Uniti: dimenticarsi le batterie


BENEDETTA ARESE LUCINI

el 2011, il presidente degli


Stati Uniti Barack Obama,
allora in piena campagna elettorale per un secondo mandato,
aveva annunciato lobbiettivo di
raggiungere un milione di vetture
elettriche per le strade americane
entro il 2015. Oggi il mercato delle
vetture elettriche non supera un
terzo delle attese, con il target che
slittato a fine 2018. Era una promessa realizzabile?
LINDUSTRIA nel 2011 era ancora
nascente ma stavano spuntando
sul mercato molte start up, finanziate nei mercati pubblici e privati.
Come Tesla, che nel giugno del
2010 si quot a Wall Street, raccogliendo 226 milioni di dollari. O anche Better Place, una start up israeliana, che prometteva di accelerare lo sviluppo dellintera infrastruttura per la ricarica delle vetture elettriche, avendo appena firmato un contratto con General Electric. Daltro canto, nel 2011 leconomia americana non stava dando alcun segno di recupero, con la
disoccupazione ancora sopra il 9%
e con il prezzo del petrolio sopra i
100 dollari al barile. Il presidente

trov nel mercato dellelettrico un


potenziale alleato per aiutare leconomia statunitense a superare la
crisi e su cui creare la sua campagna. Le politiche adottate nel periodo successivo non sono state per abbastanza per incentivare gli americani a comprare nuove automobili. Obama ha investito 5 miliardi nel mercato, con finanziamenti in societ locali e straniere
che portavano la produzione delle
elettriche al mercato domestico, e
crediti dimposta fino a 7.500 dollari su ogni acquisto per il consumatore. Il prezzo del petrolio in rapido declino, un costo delle automobili tradizionali pi basso e una
rete di stazioni di ricarica ancora
poco utilizzata hanno rallentato
lavanzata delle auto a batteria.
La miopia stata ignorare il vero
limite alla crescita, quello dellenergia. Le batterie al litio sono
sempre rimaste pressappoco le
stesse dagli anni Novanta. E il risultato di investimenti pubblici,
accademici e privati, erano efficienze marginali che non incentivavano lindustria elettronica a
convertire lha rd w ar e a nuovi
standard. Uno studio recente di ExxonMobil - Scenari energetici nel
2040 - rivela che nei prossimi 25

In ascesa
La vendita
delle auto
elettriche
negli Stati
Uniti in
crescita
infografica di
Pierpaolo Balani

anni il mercato delle auto cambier


radicalmente, con le ibride che arriveranno al 50% delle vendite, ma
che le vetture completamente elettriche potrebbero rimanere marginali, raggiungendo solo il 5% delle vendite.
Per una vera trasformazione del
mercato, le batterie devono essere
rivoluzionate. Ma nella lotta per la
presidenza americana, nessun
candidato ha ancora sviluppato un
programma che investa nelle nuove tecnologie sulle batterie, per
portare gli Stati Uniti a una indipendenza energetica. Hillary
Clinton ha promesso linstallazione di pannelli solari per tutte le ca-

ALLA FINE il
consiglio di
amministrazione di Rcs
Mediagroup ha deciso: il
nuovo amministratore
delegato (e direttore
generale) Laura Cioli,
che assumer le cariche
entro il mese di
novembre. Maceratese,
sposata con una figlia,
attualmente
Ceo di
Cartas,
Cioli
entrata nel
cda di Rcs
dopo
l'ultimo
rinnovo avvenuto
la scorsa primavera.
Laureata in ingegneria
elettronica a Bologna,
siede anche nel cda di
Telecom Italia, Wdf e
Impregilo. In passato ha
lavorato in Sky Italia, Eni e
Vodafone.
Succede a Pietro Scott
Jovane, il manager che ha
gestito gli ultimi, difficili,
anni del gruppo di via
Rizzoli, fino alla
difficilissima conclusione
della vendita della
divisione libri a
Mondadori, alla fine della
quale Jovane si dimesso.
Loperazione (cui manca
ancora il parere
dellAntitrust) stata
lultima di una lunga serie
di dismissioni (dalla casa
editrice francese
Flammarion alla sede di
via Solferino), che ha fatto
molto preoccupare il
comitato di redazione del
Corriere della Sera. Il cui
comunicato di saluto al
dimissionario ad non ha
risparmiato nemmeno il
consiglio: Scott Jovane
non ha potuto fare tutto
questo da solo. Ha agito
con il lasciapassare di un
cda pi impegnato a
evitare ai soci un doveroso
aumento di capitale che a
concentrarsi su come
favorire lo sviluppo di una
testata da sempre leader
nellinformazione.
E ora la sfida del nuovo
amministratore delegato
sar proprio la gestione
del Corriere, alle prese con
lo stato di crisi e il piano di
ristrutturazione
annunciati a luglio.
Sempre nella nota del cdr
di via Solferino, si diceva:
Chiunque sia il prossimo
amministratore delegato
si impegni a rinunciare a
qualunque bonus di
retribuzione non legato
alla crescita del fatturato e
delle quote di mercato del
Corriere, e a presentare al
massimo entro fine anno
un piano industriale e di
sviluppo della testata e del
gruppo.
Insomma, molta carne al
fuoco per il nuovo
amministratore delegato.
SIT

se americane nei prossimi 10 anni,


i repubblicani hanno sminuito i benefici fiscali e ambientali di soluzioni rinnovabili.
SENZA un programma di finanzia-

menti che incentivi linnovazione


locale, che si concentri non solo
sulla creazione di energia pulita,
ma anche sulla sua conservazione
in batterie sempre pi efficienti e
resistenti, gli Stati Uniti rischiano
di rimanere dipendenti dalle tecnologie sviluppate in Cina e Giappone, che sono ad oggi molto pi
avanzate, perdendo la supremazia
nel settore auto.
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18 Il Fatto Economico

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

LE PROPOSTE DI CORBYN Rivendicare il ruolo redistributivo del fisco o chiedere un Quantitative


easing per la gente non Old Labour, ma un modo di riportare lintervento pubblico al centro

Solo un ruolo attivo dello Stato


pu far uscire lEuropa dalla crisi

LAURA PENNACCHI

un esame non impressionistico la


visione di politica economica che
si pu estrarre dalle posizioni fin
qui esplicitate dal nuovo leader
del Labour Party britannico, Jeremy Corbyn, tuttaltro che nave e passatista. Tale , invece, la
convinzione di coloro che considerano la annunciata determinazione ad aumentare le tasse ai ricchi come una riedizione del tradizionale tax and spent laburista,
Biografia
LAURA
lipotesi di recedere dalle privaPENNACCHI
tizzazioni promosse da Margaret
Economista,
Thatcher come un ritorno al prinha iniziato al
cipio delle nazionalizzazioni caro
Cespe, centro allold Labour, la proposta di Peostudi fondato
ples QE equivalente a sposare la
dal Pci. Alla
tesi del debito facile. In realt, aCamera col
spetti importanti, che sfuggono a
Pds per tre
letture (interessatamente) superlegislature,
ficiali, danno allinsieme delle
stata
proposte del nuovo leader del Lasottosegretario bour il tono, piuttosto che di una
con Prodi
rivisitazione del passato, dellaccoglimento di una sfida per il presente e per il futuro.
QUESTO QUELLO che emerge se,

Jeremy
Corbyn

Classe 1949,
deputato
laburista
londinese
dal 1983,
presidente
del Labour
da settembre

Le idee

Si definisce
socialista,
chiede che lo
Stato ritorni
in possesso
dei servizi
come energia
e trasporti,
un grande
piano di
investimenti
e pi tasse
per i ricchi

a otto anni dallinizio nel


2007/2008 della crisi senza fine,
il confronto si fa come si deve
con ci che offrono le scelte politiche dominanti in Europa, (con la
sola eccezione della Grecia di Alexis Tsipras). Non si pu certo dire, infatti, che le politiche di austerit deflattiva abbiano avuto successo, ma nemmeno che si siano rivelate sufficienti a rilanciare la
crescita e loccupazione le misure
monetarie non convenzionali
(pur essenziali a salvare il mondo
dal collasso) o le azioni governative tra cui quelle intraprese dal
governo Renzi in Italia volte a
sfruttare risicati margini di flessibilit non per mettere in campo
autentiche capacit ideative e progettuali delloperatore pubblico,
ma per sancirne larretramento
e la deresponsabilizzazione enfatizzando il ricorso a bonus, voucher, trasferimenti monetari (quali sono anche i benefici fiscali), preferibilmente dati per via di riduzione delle tasse (vedi Tasi-Imu),
per di pi finanziata in deficit (il
che lede il principio fondamentale
della Golden Rule per cui in deficit

Il facilitatore
Solo lentit statale si
rivela capace di orientare
i grandi cicli tecnologici
e i mutamenti produttivi
giusto finanziare solo gli investimenti produttivi).
C una palese inadeguatezza
delle ricette oggi in voga, spesso adottate anche nel campo del centrosinistra e del socialismo europeo, a conseguire significativi risultati in termini di a) ripartenza
degli investimenti, variabile decisiva, b) trasformazione del modello di sviluppo prevalente in Europa (export led, sovrafinanziarizza-

to, iperconsumistico, svalutante il


lavoro), c) generazione di occupazione. La discriminante con cui,
dunque, valutare le visioni di politica economica in campo e pertanto anche quella di Corbyn
duplice: 1) se si assumono o meno
obiettivi radicali di rilancio di una
crescita innovativa e di correlata
generazione di occupazione, 2)
con quali strumenti si ritiene possibile realizzare programmi ambiziosi in materia. Qui c unidea da
sottolineare, sottostante alle singole proposte di Corbyn: che ci voglia, cio, un grande progetto collettivo basato sul ruolo cruciale di
investimenti pubblici ad alta intensit di lavoro, di cui solo uno
Stato strategico pu essere ideatore, promotore, organizzatore, uno Stato il quale, oltre che indiret-

tamente mediante incentivi, disincentivi e regolazione , interviene direttamente, cio guidando


e indirizzando intenzionalmente e
esplicitamente con strumenti appositi e con il concorso di molti
soggetti della societ civile.
Dunque, la rottura da operare
non soltanto con lanti-statism
del neoliberismo, ma anche con la
pi o meno larvata ostilit verso
lintervento pubblico coltivata pure tra varie forze di centrosinistra,
ancora succubi di un anacronistico
tardo-blairismo. Eppure, nellavvicendarsi di tutti i grandi cicli tecnologici e nella spinta verso le innovazioni fondamentali lintervento dello Stato si rivelato e si
rivela decisivo, non solo facilitatore e alimentatore di condizioni
permissive, ma creatore diretto,
motore e traino dello sviluppo.
Proprio lestensione del cambiamento tecnologico e lemergenza
di nuovi settori mostrano che lo
Stato non interviene solo per contrastare i market failure o per farsi
carico della generazione di esternalit, ma rispondendo a motivazioni e obiettivi strategici. Infatti,
loperatore pubblico lunico in
grado di porsi la domanda: che tipo di economia vogliamo?. A partire dal porsi tale domanda lo Stato
in grado di catalizzare una miriade di attivit e di mobilitare congiuntamente pi settori e pi attori
(tra cui tanti privati), generando il
coinvestimento necessario.
LEMERGENZA di simili complessi

di attivit si deve a un intervento


pubblico che non si limita a neutralizzare le market failures, ma
che inventa, idea, crea lungo tutta
la catena dellinnovazione. Tutto
questo non ha niente a che fare con
il vecchio statalismo e tutto questo
sottost, nella visione di Corbyn,
sia allipotesi di modellare un
Quantitative Easing finalizzato agli investimenti e al benessere dei
cittadini (oltre che alla ricostituzione dei profitti delle banche), sia
alla suggestione di ripensare privatizzazioni che hanno rivelato
molte pecche, sia alla considerazione delle tasse come contributo
al bene comune e non come furto e
esproprio.

ILLIBRO
La fata democratica
non illude
pi nessuno
IN QUESTO autunno sono usciti almeno una decina di libri che raccontano una
diffusa insoddisfazione verso la
politica o la democrazia. Quello
di Raffaele Simone, linguista con
una prolifica attivit da polemista (anche sul Fatto Quotidiano) muove una critica radicale:
sta svanendo lillusione democratica. Il gioco democratico simile ad
alcuni sport: il
calcio presuppone che 22
giocatori si
impegnino per
spingere la
l Come la
palla senza
democrazia
usare le mani,
fallisce
nella boxe i
Raffaele
duellanti sono
Simone
daccordo nel
Pagine: 220
non usare i
Prezzo: 17 e
calci. Ma che
Editore:
succede se
Garzanti
laccordo si
rompe e i calciatori usano
le mani, i boxeur i piedi? Lo stiamo vedendo: ci vuole uno sforzo
sempre maggiore per credere alla fata democratica e alla principale delle sue magie, quella
delega che dovrebbe garantire
rappresentanza. Simone descrive la deriva oligarchica della democrazia, tutte le sue promesse
tradite e il distacco inevitabile
tra cittadini e amministratori.
Lanalisi della traiettoria storica
pi sviluppata di quella del
presente e delle prospettive:
lenfasi sullo strapotere della finanza e sulle decisioni prese
dalle alte sfere parte di una
narrazione che ha avuto fortuna
allindomani della crisi del 2008
ma che ora, dopo anni di stagnazione senza ripresa e frantumazione del potere, risulta un po
fuori sincrono. Altri temi la crisi dellautorit come problema di
fondo della scuola, la sfida degli
immigrati sono appena accennati mentre sarebbe stata interessante una discussione pi approfondita. Lanalisi di fondo, per, convince: la democrazia come il mercato non naturale.
il prodotto di un accordo tacito
tra gli uomini, sulla base di alcune convinzioni condivise di fondo. Se lillusione democratica
svanisce, vacilla tutta la societ
che su di essa si sviluppata.

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LA CLASSE NON ACQUA Il rapporto sulloccupazione dellIlo racconta unaltra storia rispetto a quella di Renzi

SALVATORE CANNAV

i precarizzazione, aumento della disoccupazione, riforme dannose. La


narrazione che fa lOil, lOrganizzazione internazionale del lavoro, su diritti e impiego ben diversa da quella di Matteo Renzi.
Loccasione di ascoltarla stata offerta dalla
Fondazione Di Vittorio, il centro studi della
Cgil, dove Ryamond Torres, dellOil, ha presentato il rapporto World Employment and
Social Outlook 2015 - Come cambia il lavoro,
unanalisi esauriente a livello mondiale.
Il lavoro cambia, non c dubbio, lo si evince da tutte le analisi empiriche della situazione. Cambia in relazione alle novit tecnologiche, cambia, soprattutto, per effetto
della crisi che, scoppiata nel 2008, non ac-

Trenta milioni di disoccupati grazie


alla crisi e alle riforme del lavoro
cenna a finire. E nel contesto della crisi si
determinato il primo fenomeno di portata
globale: i disoccupati tra il 2008 e il 2014 sono
cresciuti di 30 milioni arrivando ormai alla
cifra di 201 milioni su scala mondiale.
IL PROBLEMA RADDOPPIATO dai processi di

precarizzazione. I contratti a zero ore o i


contratti di un giorno sono sempre pi una
regola, spiega Torres e i numeri dicono che,
a livello mondiale, il lavoro atipico raggiunge
il 46% del totale mentre quello standard regolare solo il 26,4. Nei paesi avanzati, ovviamente, il lavoro regolare ancora la maggio-

ranza (73,1%) ma la tendenza alla riduzione


netta.
bene guardare il fenomeno nella sua interezza, ha sottolineato Torres, perch tra le
crisi delle risposte alla crisi delloccupazione c proprio il fatto di voler trovare soluzioni nazionali a un problema globale. Gli stati sono soli e anche la Ue agisce delegando i
propri Stati membri i quali applicano ricette
copia-incolla senza effetti significativi.
Un secondo errore lossessione delle riforme del mercato del lavoro che ha contagiato lo stesso Renzi a partire dalla fine del
2014. Complice la crisi, i paesi in difficolt

hanno pensato bene, magari con i suggerimentiaccorati della Bce per quanto riguarda
lEuropa, di applicare riforme delle politiche
del lavoro che hanno comportato una decrescita del livello complessivo di protezione.
stato cos soprattutto in Spagna, Italia, Grecia, Ungheria, Portogallo ma anche in Francia. I risultati per non si sono visti.
LE TENDENZE SEGNALATE dallOil dicono che

nel 2019 mancheranno alla prova dei fatti 80


milioni di posti di lavoro mentre la disoccupazione di lunga durata aumenta soprattutto
nei paesi pi avanzati. In Italia ha raggiunto il
50% dei disoccupati complessivi. Le risposte
vengono programmate su periodi pluriennali
quando invece lemergenza qui e ora.
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CRONACA

Mercoled 28 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

PROCESSO CASTELLO

Corruzione,
condannati Ligresti
ed ex assessori Pd
COSA NOSTRA

DAVIDE MILOSA

eni sequestrati alla


mafia: come gestirli e
soprattutto, a chi affidarli? Domande non
nuove, che per molto tempo
hanno viaggiato sotto traccia,
fino al caso Palermo e alla
presunta gestione criminale della sezione Misure di
prevenzione del tribunale,
presieduto dal giudice Silvana
Saguto. Nomine ad hoc per gli
amici degli amici. Questo il
senso dellinchiesta della Procura di Caltanissetta. Il tema
delicato e interroga la politica.
Nello specifico la maggioranza che ha presentato un emendamento scritto dal deputato
Davide Mattiello. Obiettivo
dichiarato: ampliare la platea
degli amministratori giudiziari per scongiurare vicende
come quella di Palermo. La soluzione individuata infilare
nellalbo nazionale degli amministratori dipendenti pubblici e dedicarli alla gestione di
grandi aziende strategiche.
INDICATI DA CHI? Dal ministe-

ro dellEconomia e in particolare da Invitalia, discussa societ pubblica che nasce sulle


ceneri della sorella maggiore
Sviluppo Italia. Nata per ridurre, tagliare, ottimizzare. In
sintesi poche partecipate
(quattro) e tanto sviluppo.
Nella pratica, troppi bilanci
chiusi in rosso, oltre mille dipendenti e il suo amministratore delegato, Domenico Arcuri, indagato per la costruzione del porto di Fiumicino. Indagine chiusa nel luglio scorso
dalla Procura di Civitavecchia
per diversi reati: dallabuso
dufficio al riciclaggio. Nella
rete, oltre ad Arcuri, il costrut-

LA STORIA

LEX PATRON di Fondiaria-Sai,


Salvatore Ligresti, 83 anni, stato
condannato in appello a Firenze a due anni e mezzo di reclusione per corruzione.
La vicenda quella relativa allurbanizzazione dellarea di Castello, 180 ettari
alla periferia del capoluogo toscano, dove la compagnia assicurativa avrebbe
dovuto costruire case, supermercati, uf-

fici di Regione e Provincia e un parco da


80 ettari. La Procura di Firenze e i carabinieri del Ros ipotizzano che ci sia stato
uno scambio di favori fra Fondiaria Sai,
che allora era proprietaria dellarea, ed
esponenti della giunta comunale. In pratica, Fondiaria Sai, interessata a ottenere
il maggior numero possibile di permessi
a costruire, avrebbe fatto scegliere il pro-

gettista, larchitetto Marco Casamonti,


allex assessore allurbanistica, Gianni
Biagi, del Pd: entrambi sono stati condannati a due anni e mezzo per corruzione.
In primo grado tutti gli imputati erano stati
assolti. Solo uno di questi era stato condannato ad un anno per abuso dufficio e
turbativa dasta.

Il carrozzone Invitalia
si prende loro dei boss
Un emendamento Pd affida allazienda pubblica le maggiori societ sequestrate
mano al tribunale. il giudice
che decide. Nessuna rivoluzione, dunque. Solo la volont
di far finalmente funzionare
lalbo degli amministratori
giudiziari che per legge esiste
dal 2010. Quale allora il ruolo
di Invitalia? Nella sezione
dellalbo dedicata alla gestione delle grandi aziende, i dipendenti di Invitalia, con esperienza minima di 3 anni,
potranno iscriversi, se saranno scelti, lamministrazione
giudiziaria non dovr stipendiarli, visto che sono gi pagati
dallazienda pubblica.
ANCORA: Il ruolo dallalto di

Nelle mani dello Stato Una concessionaria dauto sequestrata a un indagato vicino ai Casalesi Ansa

Il confronto
Il deputato Nuti (M5s):
Spoglieranno
le imprese. Critico
anche il tecnico Paese
tore Francesco Bellavista Caltagirone. Sul caso indaga anche la Corte dei conti, nel mirino una voragine presunta di
550 milioni.
Dato come valore assoluto
la presunzione dinnocenza
nei confronti di Arcuri, Invitalia, presieduta dallex mana-

ger Fininvest Giancarlo Innocenzi Botti, nel bilancio 2013


ha avuto un costo del personale di 77 milioni di euro e una
perdita di 4,4 milioni. Resta,
dunque, ragionevole il dubbio
che funzionari, nominati da
manager capaci di un tale gestione, oltre che indagati, possano gestire i beni della mafia.
LEMENDAMENTO di Mattiello, proprio per aver inserito il
nome di Invitalia, ha scatenato
le reazioni del Movimento
cinque stelle. Ad oggi spiega
il deputato Riccardo Nuti le
statistiche ci dicono che il 95%

delle aziende sequestrate o


confiscate falliscono, non crediamo che Invitalia possa fare
meglio. Di pi: Il governo, in
questo modo, si prende lazienda con la prospettiva di
spogliarla definitivamente.
Secondo i Cinque stelle, lidea
del Pd un rivoluzione copernicana: affidare la gestione
complessiva dei beni allesecutivo sottraendolo al potere
giudiziario e caricandola
s ul l ennesimo carrozzone
pubblico. Falso, dice Davide
Mattiello e spiega: Nessun
passaggio allesecutivo, il potere di nomina dellamministratore giudiziario resta in

Invitalia non esiste, sempre il


tribunale che decide, con questa novit, per, pensiamo di
raggiungere tre obiettivi: aggiungere personale pubblico,
risparmiare e ampliare la platea dei professionisti. Gi ma
cosa ne pensa uno degli amministratori giudiziari pi quotati dItalia come Roberto Paese:
Credo che attingere a Invitalia sia una scelta ingiustificata
e dettata solo dallemotivit
provocata dal caso Saguto, mi
viene da dire che Invitalia dia
suoi funzionari solo perch
non sa che farsene e comunque la possibilit di utilizzare
professionisti non iscritti agli
albi era una possibilit gi prevista dalla vecchia legge sulle
misure di prevenzione.
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Siracusa Tra i minori rifugiati un 13enne: ancora trema di paura ma punta tutto sul calcio

Dalle torture in Africa al sogno del pallone


VERONICA TOMASSINI
Siracusa

La scheda
IL CENTRO
La vita
bella si trova
a Siracusa.
Nella casa
vi alloggiano
minori non
accompagnati
che hanno
attraversato
il deserto
per imbarcarsi
in Libia

12 OSPITI
Al momento
ci sono
12 ragazzi
del Gambia

li ospiti sono dodici. La casa


in un quartiere residenziale di
Siracusa, le pareti sono chiare,
lungo di esse affiorano disegnini,
c un albero che tende i suoi teneri
rami, un piccolo albero colorato
alla fine dellandito attraverso cui
si accede alle stanze. In cucina, Obama legge da un libriccino, con il
dito segue le sillabe: gatto. Cane.
Fa i compiti. Ha diciassette anni,
Obama come il presidente. S signora, dice, Im president. Gli altri
ridono. Sono orfani, la famiglia lasciata nel corno dellinferno.
LAMIN un centrocampista, siede

accanto a Obama, conosce litaliano molto meglio del presidente,


traduce per lui. Lamin giocherebbe con il Paris Saint Germain se potesse. Basterebbero intanto un
procuratore e un tesseramento
Uefa. Lamin nato due volte, una
volta in Gambia, 17 anni fa, a Wellingara, la seconda volta nel porto

di Augusta, il 29 dicembre del 2014.


In una fregata di Mare Nostrum,
era vivo. Lamin stato fortunato,
risiede nel centro di Roberta Grimaldi, il centro si chiama La vita
bella. Roberta vorrebbe che lo
fosse veramente per loro.
Obama non vuole raccontare
niente, si difende con la mano, comunica a Lamin, Lamin spiega:
non vuole dire perch se n andato
dal Gambia. Non vuole, ripete. Nel
centro di detenzione di Tripoli, Lamin era lunico minore. Un giorno
un libico lo indic col dito e lo prese
con s. Lamin puliva la casa del suo
signore, dice, lavava la sua auto. Una sera, il libico lo condusse in
spiaggia, nelle ombre della notte
che calava, Lamin riconobbe altre
voci, erano africani, il libico lo lasci l, sopraggiunsero altri uomini, frustavano violentemente dentro la breve ressa e tutti finirono in
una grande barca, dice Lamin.
Il racconto piuttosto oscuro, in
penombra anche la figura del libico che lo indic nelle galere per
immigrati. Lamin racconta, seduto

In campo I ragazzi gambiani


nel cortile del centro La vita bella

nel soggiorno della residenza per


minori. Obama continua a fare i
compiti in cucina. Entrambi vorrebbero entrare in una squadra di
calcio importante, Lamin lo potrebbe fare, potrebbe ambire a tanto perch ha un dono. E anche Badembo, ha 13 anni, sembra pi piccolino, anche Badembo ha un dono. Viene da Latrikunda, Gambia.
Il suo sbarco risale al 7 dicembre
scorso, nel porto di Augusta. Ha
appena finito di pregare. Ogni tanto si stringe nel suo fragile costato

19

di bambino, sembra che tossisca o


tremi, un suo modo. Una paura
segreta che torna, pedissequa come una coazione a ripetere. Badembo frequenta la scuola italiana.
Non ha paura di niente, giura, con
una spavalderia tenera. Anche se a
Tripoli, apprendiamo, Badembo
ha conosciuto i tagliatori di gole, ha
visto morire decapitati gli africani
pi poveri, vessati dai libici, dai criminali di Tripoli. un bambino.
Sbrigativamente riferisce di avere
ancora la madre, due fratelli e tre
sorelle. Poi torna a tacere.
PARTITO con un amico, il deserto

in una vecchia Cherokee. Ha visto


cose orribili, come gli altri undici.
Escono tutti insieme, non hanno amici italiani. Cio Badembo s, Badembo pranzer con il presidente
di una squadra di calcio, la Rari
Nantes. Nato due volte Badembo,
in quello stesso dicembre di Obama e di Lamin, mentre altri compagni in barconi prossimi, simili a
onde prodiere, morivano.
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IL CASO

Orlando chiede
di sospendere
la Saguto:
ecco perch
ANTONELLA MASCALI

l ministro della Giustizia Orlando ha chiesto


al Csm la sospensione
dalla funzione di magistrato e dallo
stipendio
per la giud i c e S i lv a n a S aguto, indagata per
co rru zio ne
in qualit di ex
presidente della Sezione
misure di prevenzione del
Tribunale di Palermo.
Come anticipato dal
Fatto, il Guardasigilli non
appena ha avuto il via libera dai suoi collaboratori che hanno visionato le
carte daccusa, ha chiesto
il provvedimento. La
stessa richiesta lha fatta
il procuratore generale
della Cassazione, Pasquale Ciccolo.
Sono sei gli illeciti disciplinari che il ministro
contesta alla Saguto, che
avrebbe deciso nomine e
compensi agli amministratori giudiziari in
cambio di incarichi o consulenze assegnate a componenti del nucleo familiare del magistrato, da
amministratori nominati
in occasione di procedure di prevenzione disposte da tribunali diversi da
quello di Palermo. Si legge nella richiesta inviata
al Csm, che dovr decidere venerd: Saguto ha fatto un uso distorto delle
sue funzioni per interessi privati, peraltro in un
contesto che inevitabilmente investe, per la sede
in cui i fatti sono maturati, la credibilit stessa della risposta delle istituzioni al fenomeno mafioso.
E, a prescindere dal finale
dellindagine penale,
scrive il ministro, le verifiche degli ispettori
ministeriali hanno riscontrato gravi irregolarit anche sotto il profilo
degli adempimenti di carattere amministrativo.

20

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

Cultura | Spettacoli | Societ | Sport

Secondo Tempo

CIBI PROIBITI Le diete? Una boiata (lo dice lo scienziato)

CATERINA SOFFICI

Il libro

e diete miracolose non esistono. Come non esistono cibi in


assoluto benefici o malefici.
Come non esiste lelisir di lunga vita. Come ogni consiglio alimentare che di volta in volta
viene venduto come la soluzione di tutti i mali, una bufala. Lo sappiamo, ma nessuno di noi riesce a resistere alla
tentazione di indugiare su
quei richiami accattivanti: ecco i 10 cibi anticancro, i sette
rimedi miracolosi contro il
colesterolo, le 9 bacche che vi
faranno vivere fino a centanni, i 12 frutti che combattono
la pressione alta.

Il batterio
buono,
lunica dieta
che funziona

SIAMO sommersi di diete (Du-

Il mito
della dieta
l

Tim Spector
Pagine: 376
Prezzo: 24 e
Editore:
Bollati
Boringhieri

Pillola

KIEV:
SETTORE
PER I NERI
ALLO
STADIO
Un settore riservato ai tifosi di colore.
la folle proposta che la
Dinamo Kiev
pronta a valutare per
combattere il
razzismo nel
proprio stadio. Il club
ucraino oggetto di un
procedimento della Uefa
per le offese
a quattro tifosi di colore
durante la
sfida casalinga di Champions League
giocata contro il Chelsea
n

kan, pal eol iti ca, Atkins,


dellIndice Glicemico e via e- do, sono una delle popolazioni
lencando) e invasi da nutrizio- pi sane e longeve. Come
nisti, ognuno con la propria in- possibile? Poi stata la volta
fallibile ricetta di lunga vita, dello zucchero, il vero diavolo
spesso contrapposta: mangia- dei tempi moderni, il demone
re pasta tutti i giorni, non man- nascosto ovunque. Ma la verigiarla affatto, mangiare car- t non cos semplice, dice
boidrati dissociati dalle pro- Spector. Gli abitanti di Cuba
teine, mangiarli associati, non sono molto pi sani degli amemangiare proteine, eccedere ricani, anche se un cubano asin proteine, mangiare poco e sume il doppio degli zuccheri
spesso, mangiare tanto e solo di un americano. Allora?
una volta al giorno, mangiare
soprattutto la sera, mangiare NEL 1993 il professor Spector
soprattutto la mattina, non ha istituito il Registro dei gemangiare uova, mangiare uo- melli del Regno Unito ed ha
va che sono lalimento meno coordinato il pi imponente
contaminato sul pianeta, fare studio internazionale sui gemolta ginnastica, non esagera- melli. Da una vita raccoglie dati sui monozigoti
re con la ginnastiseparati alla na- dellalimentazione. Per esem- Lallarme di noi risponde in maniera di- cosa li uccide, per esempio gli
ca. Tutte boiate
versa al cibo e la riposta sta nei antibiotici e il collutorio (ucscita ed stato ca- pio, che il 60-70 per cento del dellOms
pazzesche, senza
batteri intestinali. Invece di cide i batteri buoni). Il testo
pace di determi- peso corporeo di una persona Messe al
nessuna base
essere indesiderati inquilini diviso in capitoli, ognuno den a r e o q u a n t a dovuto ai geni e solo il 30-40 bando le
s c i e n t i f i c a e Amici e nemici
del nostro corpo, sono respon- dicato a un gruppo di alimenti.
parte di una ca- per cento al regime alimenta- carni rosspesso dannose. Ognuno di noi
sabili di una corretta elimina- Nelle proteine animali c anratteristica sia re. Chi di costituzione robuNon sono altro
zione delle sostanze tossiche e che la carne rossa e le carni ladovuta dai geni e- sta non sar mai un mingher- se lavorache annunci ci- reagisce
di una assimilazione di quelle vorate. E indovinate un po coreditati dai geni- lino e viceversa. Con riguardo te, gli invetta, lo sappia- in maniera
buone. Il segreto non sta solo sa dice (Soluzione per i pigri:
tori e quanta in- alle diete, Spector ha scoperto saccati e
mo. Eppure ci cav e c e d a l l a m- che il gemello che aveva negli le salsicce. in quello che si mangia, ma in aumenta il rischio di malattie
schiamo. Perch diversa al cibo
quello che si espelle. E bisogna cardiache, di cancro e la morbiente in cui si vi- ultimi 3 mesi seguito una dieta Causano
siamo ossessio- e la risposta
imparare a conoscere i nostri talit in generale. C anche la
ve. Il database ri- era mediamente 1,5 kg pi pe- il cancro
nati dal cibo. E
batteri: buono per noi quello spiegazione scientifica).
vela cose interes- sante del gemello che non laperch oltre al ci- nellintestino
che piace a loro ed dannoso
RIPRODUZIONE RISERVATA
santi, a proposito veva seguita. Perch ognuno
bo siamo ossessionati dalle mode, come dimostrano le code
allExpo di Milano di questi
LA SAGA Dal 5 novembre nelle nostre sale arriva Spectre. E c pure un fautore dei droni
giorni. Aggiungeteci il cazzeggio mediatico e la frittata fatta. Come nel caso del demenziale dibattito sulla carne rossa, il bacon e la salsiccia.
A chi vuole sottrarsi a que- FEDERICO PONTIGGIA
sto delirio consigliamo la leton solo un film grandioso,
tura di un saggio appena traspettacolare e romantico,
dotto in Italia, Il mito della dieta di Tim Spector, professore Spectre ha anche un sottotesto po- questo Spectre, ma il domani di to nella lotta intestina che squassa scono sui giornali sotto una luce
di Epidemiologia Genetica al litico: Edward Snowden, la sorve- 007 non muore mai e gli incassi gli apparati di sicurezza britanni- sfavorevole, perch spesso spiano
Kings College di Londra, che glianza globale e lerosione delle paiono assicurati. Dal 5 novembre ci, quella tra il capo dellMI6, M noi cittadini anzich il nemico.
spiega la vera scienza dietro a libert individuali sono filtrate nelle nostre sale in 700 copie, ci (Ralph Fienens), e lambizioso C Pertanto, abbiamo creato il persoquello che mangiamo. Spector sullo schermo, ed la nostra pi porta dal Messico virtuoso il pia- (Andrew Scott).
naggio di C, fautore dei droni e delanalizza i motivi per cui il cibo grande soddisfazione. Il regista no-sequenza iniziale al Dia de los
la sorveglianza globale, mentre
diventato un problema e Sam Mendes e lattoMuertos a Roma, da NEL FRATTEMPO, la Spectre, una Bond e M sono i rappresentanti
punta il dito contro i ciarlatani re Daniel Craig, allaLondra a Tangeri potente organizzazione sovrana- della vecchia scuola: una posizione
che reclamizzano le proprie nagrafe spionistica
passando per lA u- zionale guidata da Oberhauser politica, di cui siamo molto orgoricette. Ci sono scrive al- James Bond, si scamstria, sulle tracce di (Christoph Waltz), punta ad asser- gliosi. Li ritroveremo, Mendes e
meno 30 mila titoli (solo in in- biano sguardi dinteun mistero ferale vire il mondo, mettendo cittadini e soprattutto Craig, nel 25 film di
glese) su cibo, diete e alimen- sa: fare insieme un seproveniente dal pas- governi sotto controllo. Nel pre- 007? Dopo aver mangiato, bevuto
tazione. E nessuno di questi condo film di 007, ovsato di Bond. James cedente Skyfall dice Mendes si e dormito James Bond per due andice la verit.
incontrer la vedova sentiva la presenza di Julian As- ni di fila spiega Mendes non ne
vero il 24 della saga
Qualche esempio. Dagli an- partorita dalla penna
Lucia Sciarra (Moni- sange, si parlava di crimini infor- vogliamo pi sentir parlare. Almeni Ottanta ci hanno martellato di Ian Fleming, non
ca Bellucci) e latipi- matici e hacker, qui ci chiediamo no per ora. E la Bellucci? Una parcon lidea che i cibi grassi fan- stata una cattiva idea.
ca femme fatale Ma- che posizione abbia una spia come ticina, la sua, ma la prima Bond Lano male, ma gli abitanti di Cre- A l m e n o p e r l o r o :
deleine Swann (La Bond: una volta i servizi segreti dy della storia potrebbe concedere
ta, pur essendo tra i maggiori probabilmente non Daniel Craig nei panni
Seidoux), soprattut- quali MI5 e MI6 erano buoni per il bis.
consumatori di grassi al mon- ecciter la critica, di Bond Ansa
to, si trover coinvol- definizione, viceversa, oggi fini RIPRODUZIONE RISERVATA

007, la spia che non appassiona


per garantisce il botteghino

SECONDO TEMPO

Mercoled 28 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

Mantova capitale di cultura

Pino Daniele, villa in vendita

Deep Purple in Italia

La citt lombarda, vittoriosa tra le 10


finaliste, ricever un milione di euro e
le spese che dovr affrontare saranno
al di fuori del Patto di Stabilit

A dieci mesi dalla morte del cantante


la societ proprietaria cerca un
acquirente per il casale in Maremma
dove lartista si era trasferito 10 anni fa

La rock band si esibir venerd al


Palafabris di Padova, sabato al
Mediolanum Forum di Assago, il 5
novembre a Firenze e il 6 a Roma

21

DUELLO ALLULTIMA CURVA Ha ragione Rossi o ha ragione Marquez? Una risposta


che non interessa gli ultras dei social, anche se punire soltanto uno stato un errore

Valentino non un martire


e non ha ancora perso nulla
ANDREA SCANZI

ravolti da un pi
che solito cicaleccio nei social di fine ottobre, appare
sempre pi difficoltoso rispondere a quella
che rimane la domanda vera:
Valentino Rossi ha torto o ragione? La risposta non interesser agli ultr, che ieri insultavano Iannone (reo di aver superato Rossi in Australia) e ora gli chiedono di
sdraiare Lorenzo a Valencia. In Rete pullulano filmati
atti a dimostrare che Marquez ha colpito Rossi sulla
gamba col casco. Una ricostruzione tipo gomito che fa
contatto col piede di Elio.

Eccesso
di proteine
Tra le varie
diete, va per
la maggiore
quella vegana, che elimina le proteine
animali Ansa

QUEGLI STESSI filmati dimostrano per che Marquez


colpevole quanto Rossi, o poco
meno. Non sbagliato punire
Rossi: sbagliato non aver punito anche Marquez. Piano
con la morale facile: non esiste
epica senza scontri spietati.
Ali e Foreman, Hunt e Lauda,
Senna e Prost. Stefano Saragoni, direttore di Motosprint, ha
scritto: Marc Marquez stato
una carogna. Mai visto un pilota cos impegnato a far perdere il titolo a un altro. Ha poca memoria: Loris Capirossi,
che guarda caso durante la telecronaca Sky non stato indulgente con Rossi, vinse il
primo titolo nella 125 (anno
1990) anche perch il rivale
Hans Spaan fu ostacolato in ogni modo nellultima gara da

CHI SI RIVEDE

Gresini, Romboni e Casanova


(al punto tale che Spaan prov
a colpire Gresini con un pugno). Pedrosa non ha torto
quando sottolinea: Valentino
ha sempre detto, in casi simili,
che Le gare sono cos. C
contraddizione tra quello che
diceva quando i duelli aggressivi finivano bene per lui e
quello che dice oggi.
La sfida tra Rossi e Marquez
stata straordinaria (15 sorpassi) e al contempo scorretta.
Marquez, come a Phillip Island, ha fatto passare Loren-

Il direttore di gara:
stato provocato,
ma il Dottore partir
comunque dallultima
fila a Valencia
Ed tutta da giocare
zo e si poi incarognito con
Rossi. Questo innegabile, ma
non abbastanza per reagire
come Zidane con Materazzi.
Rossi dice che non voleva far
cadere Marquez, ma lo aspetta
di proposito: rallenta, lo guarda, lo spinge allesterno e colpisce col ginocchio sinistro la
leva del freno di Marquez. La
ruota anteriore si blocca e addio. La Direzione Gara non poteva non punirlo per guida irresponsabile, ma lo ha fatto

Ex amici
super rivali
Valentino
Rossi e Marc
Marquez,
protagonisti
dello scontro
di Sepang
Ansa

nel peggiore dei modi: aspettando la fine della gara. Cos Enrico Borghi, firma storica di
Motosprinte biografo di Rossi:
Andava punito nellarco di un
paio di giri, con un ride through
o con la bandiera nera. Pilatesca anche la decisione di farlo partire ultimo da Valencia,
risultato dei 3 punti tolti alla
patente che vanno a sommarsi al punto di Misano: e 4
punti significano ultima posizione in griglia.

Il direttore di gara Mike


Webb ha condannato a parole
Marquez (Ha deliberatamente cercato di ostacolare
Rossi) ma non lo ha punito:
Non ha commesso azioni vietate dal regolamento. Parole
simili a quelle dette ieri dal Direttore Generale Dorna Javier
Alonso: Marc non fa nulla di
illecito, ma spinge la situazione a un limite che ha poco senso e Rossi fa quello che fa, seppure non sia giustificabile.

Tre giorni prima del via, Rossi


aveva attaccato Marquez accusandolo di essere in combutta con Lorenzo. Intendeva
innervosirlo e smontarne le
intenzioni: ha ottenuto leffetto contrario, caricandolo ancora di pi e sbagliando clamorosamente strategia.
Rossi, che ha gi perso un
Mondiale allultima gara (con
Hayden nel 2006), gioved aveva anche detto: Voglio che
Marquez sappia che io so. Cosa sa? Ancora Borghi: In Australia, la sera dopo la gara,
Rossi andato a chiedere spiegazioni a Marquez e Marc lo
ha respinto con spregio. Pare
poi che, prima della trasferta
in Asia e Oceania, Lorenzo e
Marquez si siano incontrati in
Spagna per sancire il patto. E
Valentino lo abbia saputo.
Tutti elementi da considerare,
ma da qui a far passare Rossi
per martire ce ne passa. Categorico anche Giacomo Agostini: Valentino caduto nel tranello. Non mi sarei mai immaginato che, bravo e intelligente
com, facesse questo errore.
Rossi ha sbagliato e andava
sanzionato (durante la gara).
Ieri, dopo la frignata domenicale del non so se vado a Valencia, Rossi ci ha ovviamente ripensato (su Twitter). Sa
che, con 7 punti di vantaggio, il
Mondiale non chiuso. Ogni
tanto cade anche Lorenzo, se a
Valencia piove tutto si rimescola e Rossi pu eccome rimontare dal fondo: non sarebbe la prima volta.
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LO SCOOP Il presidente Figc in un hotel a concordare strategie con il radiato ex (ex?) dg della Juventus

Ops, Tavecchio prende ordini da Giraudo


Cruciani
a Dago
Il conduttore de
La Zanzara intercetta i
due, li fotografa,
li ascolta
e spedisce
tutto
al sito

MALCOM PAGANI

otel Nh President di
Milano, Largo Augusto, marted 27 ottobre 2015. Il capo del calcio italiano e presidente della Figc
Carlo Tavecchio colloquia
con un dirigente sportivo che
dalla stessa Federazione
stato radiato, Antonio Giraudo. I due discutono animatamente in un gran mulinare di
mani e di concetti. A pochi
passi da loro, nascosto da un
cappello: Dovevo evitare di
farmi riconoscere, si trova
Giuseppe Cruciani che i concetti li ascolta, li rielabora e
poi, scattate le foto utili a testimoniare lincontro, li mette in forma epistolare spedendo a Dagospia una dettagliata

lettera nel tardo pomeriggio.


Grazie a Cruciani e alla sua
passione per il calcio, per le
notizie e per Blake Edwards
veniamo a scoprire temi, toni
e ruoli in commedia dellimprovvisato mini-consesso.
Sono tutti molto interessanti.
I TEMI: al centro dello scambio

ci sarebbero gli ultimi detriti di


Calciopoli, le cause incrociate
tra Figc e Juventus. In ordine
sparso ballano soldi, rapporti
futuri, autorappresentazioni,
politiche di settore, buone apparenze da mantenere e rielezioni. Tavecchio vorrebbe un
colpo di spugna, il reciproco elidersi dei procedimenti risarcitori, un pari e patta. Il radiato Giraudo si mostra indi-

Sempre
al comando
A destra,
Antonio Giraudo, ex ad della
Juventus; a
sinistra, Carlo
Tavecchio
Ansa/LaPresse

sposto a saziarsi con tarallucci


e vino e pur non essendo chiaro a che titolo parli e chi rappresenti esattamente, esprime contrariet: Col cavolo,
noi andiamo avanti. Poi i toni.
Nellalbergo a 4 stelle, lex alfiere della terza stella juventina usa un curioso plurale che

farebbe immaginare a unambasciata di Giraudo programmata in altre sedi e non a unopinione da bar.
La conversazione suggerisce Cruciani a tratti tesa e
non del tutto amichevole. I
ruoli: su chi tenga in mano il
bastone del comando non lecito avere dubbi. infatti Giraudo a sentenziare: Il sistema Galliani-Bogarelli ha pisciato in testa alla dignit delle
squadre italiane, a negare
pregresse responsabilit come gi fatto in altre sedi (per
Calciopoli, a detta di Giraudo
come riporta Cruciani: nessuno ha colpa), a infangare un
diretto dipendente di Tavecchio, Lele Oriali, attuale team
manager della Nazionale, liquidato come uno che falsifi-

cava i passaporti senza che il


suo datore di lavoro reagisca in
maniera apprezzabile. A sembrare, in una sola definizione,
il padrone. Tutto fantastico,
proprio nelle stesse ore in cui
appoggiando la mano sulla testa dei giovani talenti di domani, Tavecchio, ecumenico,
proseguiva il proprio giro elettorale inaugurando a Coverciano il primo centro tecnico
federale. Qualche domanda
ancora: tutto normale? Il signor Elkann e il signor Agnelli
erano a conoscenza dellincontro? La Federcalcio tratta
di cause civili e di risarcimenti
con chi dal pallone stato radiato? Tavecchio e qui il quesito ozioso pu ancora rimanere al proprio posto?
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22 SECONDO TEMPO

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

Libri
FUOCO E INCHIOSTRO Aldo dice 26x1, la Resistenza nel cuneese raccontata
attraverso gli articoli di Giustizia e Libert, uno dei primi giornali ribelli

Il libro

MASSIMO NOVELLI

l11 settembre del 1943 quando il cuneese Aurelio Verra


(1920-2006), rientrato da
poco dal corso allievi ufficiali alpini di Bassano, chiude
per ultimo il portone della
sua caserma di Cuneo e in bicicletta, nella notte, raggiunge gli amici Giorgio
Bocca e Alberto Cipellini per
salire in montagna, prima in
Val Grana e in seguito in Valle Maira. Comincia la Resistenza, siniziano i venti mesi di guerra partigiana.

Ordine di
insurrezione:
Aldo dice
26x1
Aurelio Verra
Pagine: 120
Prezzo: 15 e
Editore:
l

Nerosubianco

La firma
Giorgio
smise di
collaborare quando
and a
comandare in Valle
Varaita

Amilcare, bancario
accoltellato
allIkea di Padova
FABRIZIO DESPOSITO

INQUADRATO nella seconda

divisione alpina di Giustizia


e Libert, assieme a Bocca,
suo compagno di scuola e di
naja, e ad altri ribelli, il futuro preside dellillustre liceo classico Massimo dAzeglio di Torino d vita al giornale Giustizia e Libert, prima dattiloscritto, poi ciclostilato e infine stampato grazie a una macchina inviata
dal Comitato di Liberazione
delle cartiere Burgo di Verzuolo. Cos giorno dopo giorno, tra un rastrellamento e
laltro da parte dei nazifascisti, Verra, Bocca, e altri giellisti come Leo Scamuzzi,
scrivono e diffondono il loro
giornaletto partigiano,
dando conto non solo degli eventi bellici delle valli, ma
spaziando dai fronti europei
della guerra ai lager nazisti,
dalla politica allalleanza tra
le classi sociali oppresse, tra
citazioni di Giuseppe Mazzini, lo spirito del quale era
ben presente, e di Platone.
Gli articoli scritti dal giovane Verra sono stati ritrovati e pubblicati dalla figlia
Marina Verra in un piccolo e
prezioso libro, edito dalla casa editrice Nerosubianco di
Cuneo, che sintitola Ordine
di insurrezione: Aldo dice
26x1. La Liberazione compie
70 anni. Ricco di immagini
poco note o inedite, tra cui alcune fotografie che ritraggo-

D. C. (DOPO CHRISTIE)

Aurelio Verra
e il partigiano Bocca
cronisti combattenti
no Aurelio e Bocca in divisa
da alpini e nella Resistenza, il
libro, come nota lo storico
Alberto Cavaglion nella prefazione, fa riscoprire il sapore di quella che Verra chiamava lepica minima della
Resistenza, una variante
cuneese, potremmo dire, dei
piccoli maestri vicentini di
Luigi Meneghello.
Epica minima, tuttavia
concreta, vera, analoga a
quella dei protagonisti del
bel romanzo di Meneghello.
Il giornalista partigiano,
prossimo a diventare professore e scrittore di saggi, mentre Bocca il giornalista lo far
per sempre, la riassumer

nel 1945, sui Nuovi Quaderni


di Giustizia e Libert: Forse
in un lontano domani, qualche altro trover in un vecchio municipio alpestre la
copia di qualche editto di un
CLN o un giornaletto partigiano.
MA PER COLUI che lo avr

tra le mani non dovr esso


costituire una sorpresa,
perch questi fatti, queste
pagine, di gloria e sofferenza, di libert ed eroismo, finch ci saranno esseri che avranno lorgoglio di essere
detti uomini, non dovranno
essere dimenticate mai
pi.

Il primo numero del giornale della Valle Maira, che aveva come sottotitolo Notiziario dei patrioti delle Alpi
Cozie, usc nel marzo del
1944. Ricorder Verra che
praticamente lo facevo tutto io con la collaborazione di
Giorgio Bocca; tale collaborazione si fece pi saltuaria
quando Giorgio si allontan
per prendere il comando in
Valle Varaita. Trasferiti per
qualche tempo nelle Langhe,
il giornale fu nuovamente e
integralmente composto da
Giorgio e da me. E insieme,
nella loro epica minima,
andarono a liberare Cuneo.

ommersi da gialli scandinavi, gallici,


teutonici, napoletani, ispanici, genovesi, romani, albionici, veri o finti che
siano, e tutti drammaticamente seri, capita
di stupirsi dinnanzi a un omicidio da ridere.
Il merito di Giovanna Zucca, filosofa che
per fa linfermiera a Treviso, e del suo ssassinio allIkea, con tanto
di dieresi, un giallo che
prende in giro gli altri gialli
e al tempo stesso un noir
che tiene il ritmo sino alla
fine, nellimmanca bile
caccia del colpevole. Anna
Laura ed Erminia, due
donne di mezza et, sono amiche da bambine e non si
sono mai perse di vista. An- l ssassinio
zi, abitano a Padova nella allIkea
stessa palazzina. Erminia Giovanna
si sposata, Anna Maria Zucca
no, innamorata da un tren- Pagine: 285
tennio di un incolore ban- Prezzo: 16e
cario di nome Amilcare Editore: Fazi
Borgomastro, coniugato
con prole e che non ha mai
lasciato la moglie, ovviamente, per lamante
ancora piacente.
Una normale storia di corna e di tormenti sentimentali di provincia fin quando il
povero Amilcare non viene accoltellato
allIkea e il cadavere viene ritrovato nel
cassettone di un letto. A indagare sono il
commissario Loperfido, affascinante ma
scorbutico e anaffettivo, e la giovane e avvenente Luana Esposito, il cui mal di Napoli, classica saudade da emigrante, esplode in una solitaria vigilia di Capodanno.
Lomicidio di Borgomastro il filo che intreccia le vicende di Erminia, provata dalla
routine familiare e aspirante scrittrice, di
Anna Laura che subito si fidanzata con
Achille, stavolta alla luce del sole, e della
coppia Loperfido-Esposito. Zucca bravissima a cogliere tic e luoghi comuni della
vita quotidiana e riesce pure a commuovere. Un giallo che fa ridere e che fa piangere. Da antologia il titolo di un capitolo,
preso da un proverbio napoletano: Cuofan
saglie, cuofanscenne. Andatevi a trovare la
traduzione. Esistenzialismo puro.
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IL ROMANZO Viaggio in provincia

LA BIOGRAFIA Il fratello scultore

POLIZIA Altri investigatori

Anche i nobili hanno


i loro segreti (sessuali)

Lelefante danzante:
storia del Bugatti minore

Il commissario Casabona,
lopposto di un verbale

SILVIA DONGHIA

CAMILLA TAGLIABUE

ANDREA DI GENNARO

LA VITA SESSUALE dei nostri antenati non


soltanto una saga familiare, vista con gli occhi di
una donna alla fine degli Anni Settanta. un cammino attraverso gli usi e costumi (non soltanto sessuali) delle nostre cittadine di provincia, ancora oggi divise tra bigottismo e voglia di novit. un itinerario nella psicologia femminile, che passa dallo
sdoganamento dal principe azzurro alleterna (e insoluta) ricerca di felicit individuale. il trionfo della curiosit per le vite degli altri, senza alcun intento
maligno. La protagonista, Ada (Adta, per distinguersi dalla nonna omonima), una trentasettenne docente universitaria, che ha lasciato limmaginario paese di Donora (la Sardegna dellautrice?)
per la pi impegnata e solleticante Bologna. Una
vita sessuale, la sua, libera e con pochi scrupoli, nonostante la (stanca) relazione col compagno Giuliano; unamica, Daria, con la quale condividere vacanze ed esperienze che lasciano il segno; ma soprattutto una famiglia, quella dei Bertrand Ferrell,
tinta del blu aristocratico concesso da un Vicer e
incastonata nei ritratti appesi nella Villa Grande
che ben poco svelano del reale stato dei rapporti tra
consanguinei. Non lasciatevi ingannare dalla complessit dellalbero genealogico disegnato a inizio
romanzo: le 500 pagine si leggono tutte dun fiato.

UN TIZIO che cammina dando limpressione


che voglia schivare la gente Si sente a proprio
agio solo in mezzo agli animali. Il giardino zoologico la mia consolazione, ha scritto un giorno al
fratello: lui Rembrandt Bugatti, il fratello, invece,
il pi famoso Ettore; il primo fu scultore, il secondo
fondatore della storica casa automobilistica. I due
erano rampolli di una famiglia di artisti, che nel
1902 emigr da Milano a Parigi e poi in Belgio.
Ci voleva lestro di Edgardo Franzosini per sbozzare
la biografia del Bugatti minore, quel Rembrandt
morto suicida a 32 anni (1884-1916), la cui storia
apparentemente triste e inverosimile fu invece picaresca e verissima: Questa vita tuttavia mi pesa
molto il ritratto affettuoso di un artista misantropo e animalista, carogna con gli uomini, gentile
con le donne, buono con gli animali, i soggetti prediletti dei suoi apprezzati bronzi. Non a caso, il fratello scelse il suo Elefante danzante come simbolo della Bugatti Royale. Anche tra le bestie Rembrandt aveva le sue preferenze: niente animali domestici perch simili ai padroni, lui amava solo gli
esemplari esotici, come le antilopi accudite in studio. La depressione se lo port via durante la guerra: lo zoo era stato bombardato e il mestiere di vivere non sembrava pi sensato.

VIENE DA CHIEDERSI se i poliziotti servano pi i


cittadini o i lettori, tanta la produzione letteraria
di genere che ormai in Italia esce dalla penna di
personale in divisa. Sovente buona per di pi. Lauspicio che magari questa facilit di scrittura
scenda un po gi per li rami e investa anche parte
del personale preposto a raccogliere la semplice
denuncia di un cittadino, in modo che questi non
debba consultare un dizionario di ostrogoto per
capire cosa alla fine deve firmare dopo aver subito
un furto, una rapina o una malversazione altra. Il
caso di Antonio Fusco poi particolarmente felice
perch al suo personaggio, il commissario Casabona, conferisce un misto di simpatia e umanit
corredate da un portato culturale di spessore che
questi non sfoggia. Lo porta con s con naturalezza, tanto negli interessi privati (ascolti musicali,
letture) quanto nel modo di rapportarsi con colleghi, interlocutori, famigliari. E amanti. E in pi il
tono generale del commissario Casabona, la prontezza cos come il tatto, sono gli stessi che contraddistinguono la storia che porta avanti in La piet dellacqua. Una storia in cui ai pesanti concetti di
verit e memoria fanno da contrappunto una lievit sorprendente nel modo in cui questi vengono
narrati. Lopposto di un verbale in caserma.

La vita
sessuale
dei nostri
antenati
l

B. Pitzorno
Pagine: 468
Prezzo: 19 e
Editore:
Mondadori

Questa
vita
tuttavia mi
pesa molto
l

Edgardo
Franzosini
Pagine: 118
Prezzo: 12 e
Editore:
Adelphi

La piet
dellacqua
l

Antonio
Fusco
Pagine: 220
Prezzo: 12,9e
Editore:
Giunti

SECONDO TEMPO

Mercoled 28 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

23

Arte & Fumetti


TATE MODERN The World Goes Pop alla Tate Modern, eccellente retrospettiva
internazionale con un unico neo: il nostro Paese ha avuto un ruolo riconosciuto solo in parte

L
Ricarica

LAURA CHERUBINI

a Tate Modern di Londra dedica una mostra alla Pop Art,


ma mentre ci aspetteremmo
di trovare soprattutto artisti
americani, quello che ci viene
proposto invece andare a vedere cosa avvenne nel resto
del mondo e come quello Pop
fosse diventato un linguaggio
artistico comune e universale. The World Goes Pop dipinge il variegato mondo a forti
tinte di unIn ternazionale
Pop, avvalendosi di un allestimento ludico in clima con il
movimento.

Tutto il mondo
pop (ma lItalia
meritava di pi)

OPERE
COI LEGO
Per la prima
volta in Italia
le opere di
Nathan Sawaya, tra i
maggiori artisti al mondo
per le sorprendenti
opere realizzate con i
mattoncini
Lego. La mostra The art
of the brick,
che ha ottenuto un grande successo
allestero ed
stata inserita dalla Cnn
tra le 10 pi
seguite al
mondo, sar
inaugurata
oggi alle
18:30, a Roma, presso lo
spazio Eventi
SET. Ottantacinque opere,
realizzate
con un milione di mattoncini
n

aree tematiche e non per nazionalit. La mostra presenta


tante riscoperte su artisti e
meno noti e paesi poco studiati. Parte per da un equivoco
cronologico che interessante
sottolineare. Privilegia cio la
parte finale degli Anni 60 e lo
svolgimento nei 70 e questo
perch non mette in discussione la primogenitura dellarte
americana. Sappiamo invece
che negli anni cruciali a cavallo tra la fine degli Anni 50 e i
primissimi 60 cera un asse diretto New York-Roma e che
nel fertile humus di piazza del
Popolo cerano state precocissime anticipazioni.
Questa scelta cronologica
dunque penalizza in parte
paesi come lItalia che con artisti come Rotella, Mauri, Festa, lo stesso Kounellis era stata in prima fila nel momento di
passaggio da un decennio
allaltro. Ma quella Biennale di
Venezia del 64 che avrebbe
dovuto portarli sulla scena internazionale vide invece lo
sbarco in grande stile della
pattuglia americana capitanata da due geniali mercanti come Leo Castelli e Ileana Sonnabend e il gran premio and a
Rauschenberg le cui opere
vennero trasportate dai marines dal Consolato al Padiglione Americano.
In ogni caso gli artisti italia-

PER QUESTO importante la

Schifano e gli altri Una delle opere di Sergio Lombardo in mostra alla Tate Modern

ni fanno unottima figura con


Mario Schifano e con i due
grandi quadri della serie dei
Gesti tipici di Sergio Lombardo (realizzati tra 61 e il 63).
Particolari di atteggiamenti
di personaggi politici in azione
riprodotti dai mass media furono ingranditi oltre la scala
naturale e trasportati su tela
per mezzo di una semplice tecnica di verniciatura a smalto
nero su fondo bianco. Non vi
sono deformazioni, n interpretazioni soggettive.

Nella sezione cinema troviamo Morire gratis, il film del


68 di Sandro Franchina che ha
per protagonista Franco Angeli e dello stesso Angeli il film
che fece sulla mostra alla
GNAM di Pascali e un estratto
in cui Angeli e Schifano si filmano in primo piano ritraendosi a vicenda. A proposito di
Schifano: la scelta delle curatrici ha individuato tre opere
della serie Compagni, certamente belle e significative, ma
insufficienti a rappresentare

Piccola
omissione Tra la
fine dei 50
e i 60 cera
un asse
diretto
New YorkRoma

presenza in mostra di un artista come Thomas Bayrle che


con Polke e Richter fu uno dei
pionieri della Pop tedesca: ha
dato volto a unidentit ibrida
incrociando i linguaggi del
Concettuale, della Pop e
dellOp Art, utilizzando simbologie della societ capitalista e di quella comunista e
componendo un grande puzzle. Dalla contaminazione tra
archetipi e linguaggio contemporaneo muove Joe Tilson a cui dedicata una sala
molto bella. Sania Ivekovic
stata la prima in Croazia a definirsi artista femminista; la
scultura di Marisol nasce dai
manufatti pre-colombiani; la
riflessione di Anna Maria
Maiolino riguarda la sua identit di emigrante; Martha Rosler inizia con piccoli ambienti
fatti di oggetti quotidiani trovati poi usa il video proprio
perch immune dal controllo
del circuito commerciale.
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FUMETTO Dialogo immaginario ma non troppo tra il fumettista e il poeta

Lintervista possibile di Davide Toffolo


al signor Pasolini, trovato in una chat
STEFANO FELTRI

utti sanno qualcosa di


Pier Paolo Pasolini, anche quelli che non hanno mai visto uno dei suoi film
o letto i suoi libri. rimasto
sullo sfondo, in questi 40 anni,
presenza ingombrante in un
Paese incapace di rimuoverlo
o di emularlo. Davide Toffolo
un fumettista bravo, uno dei
migliori in Italia, anche se il
suo ultimo libro (Graphic Novel is Dead) non era riuscito.
Tredici anni fa, quando era
davvero un autore underground pi noto come cantante del gruppo dei Tre Allegri
Ragazzi Morti, ha pubblicato
il suo capolavoro. Lanno il
2002, la casa editrice la Biblioteca
dellImmagine, piccola ma con autori
importanti, di Pordenone, lass, in
quel Friuli dove era cresciuto Pasolini
e nel 1965 nato Toffolo. Un piccolo li-

bro, un po verticale, strano. Anche


per il contenuto: c Toffolo che conosce in una chat un certo signor Pasolini, che pare davvero Pier Paolo, e
soprattutto che parla come lui. Si in-

contrano, registrano interviste, dopo lultimo incontro le visioni poetiche


hanno il sopravvento, la
morte del poeta diventa
una sequenza di scene
senza sfondo, in un bianco assoluto, con Toffolo
armato di mannaia che taglia gli arti di Pasolini, su
sua richiesta. la predestinazione, dice PPP, i figli devono essere puniti
se i loro padri hanno peccato. Nessuno innocente della morte di Pasolini,
nessuno pu considerarla estranea alla sua esperienza di cittadino e di uomo. Per il P asolini di
Toffolo, che torna ora per
Rizzoli Lizard (nuova edizione dopo
quella di qualche anno fa per Coconino), non dedicato al polemista,
allautore di Scritti Corsari allinchiesta ossessiva di Petrolio. Toffolo cerca

Philippe Parreno.
Hypothesis

HangarBicocca, Milano.
Fino al 14 febbraio 2016

le meraviglie che la pittura di


Schifano avrebbe potuto riservare. Sicuramente la scelta
stata determinata dalla forte
volont di privilegiare il tema
politico. La mostra valorizza
infatti problematiche relative
alla controcultura, ai diritti civili, allemancipazione femminile, alla Guerra Fredda, alla critica al consumismo
Laltro paese che potrebbe rivendicare un maggior riconoscimento la Germania.

GLI ARTISTI sono aggregati per

AROUND

Pasolini

Davide Toffolo
Pagine: 168
Prezzo: 20 e
Editore: Rizzoli Lizard

di capire il poeta, che passa dal romanzo al cinema perch l era a pi stretto
contatto con la vita, senza la mediazione della parola. Per questo al suo
sig. Pasolini, avatar delloriginale,
attribuisce parole che Pasolini ha davvero pronunciato o scritto. Il lettore
non pu sciogliere del tutto lambiguit: il Pasolini di Toffolo un fantasma?
O un costrutto narrativo quasi mostruoso, un personaggio di immaginazione che si appropria di pensieri e
frasi di un altro, il Pasolini originale?
Tutti noi lettori dellopera di Pasolini,
noi contaminati dalle sue idee, non
possiamo dire di conoscere il vero PPP, al massimo possiamo procedere
per approssimazioni nel tentativo di
costruircene uno nostro, personale.
Sempre disturbante. Lui morto, i
suoi libri, i suoi articoli, i suoi film sono
invecchiati non sempre bene ma
quello sguardo inquieto sulla realt italiana, quellapproccio onesto allarte resistono, senza tempo, necessari e
senza eredi.

PRIMA antologica in Italia dedicata a Philippe Parreno (1964),


uno degli artisti francesi pi rilevanti degli ultimi venti anni a livello internazionale, con opere
che spaziano tra film, video, musica, scrittura e disegno. Parreno
adotta linguaggi e codici provenienti da radio, televisione, cinema e, pi recentemente, informatica, per esplorare i confini
della realt e della sua rappresentazione. Hypothesis concepita come uno spazio in cui una serie di eventi si svolgono in
successione tra loro, come se
fossero organizzati seguendo una coreografia.

Cy Twombly
Photographer

Accademia Americana, Roma. Fino al 22 Novembre 2015


PRIMA retrospettiva in Italia
dedicata alle fotografie di Cy Twombly, celebre artista statunitense che visse a lungo a Roma.
La mostra abbraccia oltre sessantanni di lavoro: dai primi
scatti del 1951, realizzati al Black
Mountain College, fino a quelli
pi recenti del 2011. Principalmente conosciuto per la sua pittura e scultura, Twombly ha trovato con la Polaroid SX.70 un
medium adatto al suo sguardo.
Con uno sfocato intenso ha
reinterpretato i generi: i motivi
dello still life, i frutti e i fiori dei
giardini di Gaeta, i paesaggi e i
ritratti di amici e famiglia.

Paul Klee. Mondi animati


MAN, via Satta 27, Nuoro
Dal 30 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016

INEDITO in Sardegna, Paul Klee


(1879-1940), uno dei pi complessiartisti del secolo scorso.
Con questa rassegna si intende
esplorare un elemento fondamentale nellopera dellartista,
ovvero la percezione della presenza di un principio vitale, generativo, insito nella materia
delle cose.
A CURA DI CL. COL.

24 ULTIMA PAGINA
Dalla Prima
MARCO TRAVAGLIO

chi mette in burletta il


verdetto: non per dire che
andava punito anche Marquez
(il che non sposterebbe di un
millimetro le sorti del Mondiale), ma che non andava punito
Rossi. Il quale innocente perch tenetevi forte non la sua
gamba a scalciare Marquez, ma
la testa dellastuto spagnolo a
colpire la sua gamba. Una barzelletta che ricorda Servi della
gleba di Elio e le Storie tese:
Non sono stato molto bene. Mi
han detto che cho il gomito che
fa contatto col ginocchio.
Non sappiamo a quale scuola
di pensiero siscriva Renzi che,
con tutti i casini che ha, perde
tempo prezioso a impicciarsi di
gare sportive che non lo riguardano. Sappiamo invece da un
apposito tweet che, per il senatore renziano Andrea Marcucci, i campionati vanno decisi in
pista, non con decisioni arbitrarie a tavolino: se ne deduce
che un corridore autorizzato
a scendere in pista armato di
kalashnikov senza che nessuno
si permetta di sindacare con decisioni arbitrarie a tavolino. Il
presidente del Coni Giovanni
Malag osserva: Valentino ha
riconosciuto di essere cascato
nella provocazione (e con
ci?), c una responsabilit da
parte sua, per io voglio assolutamente difenderlo e non per
un fatto istituzionale, bens
per la poca sportivit dimostrata da Marquez (quando?
come? perch?), insomma si
falsato il Mondiale e questo non
lo trovo giusto. Quindi aboliamo la giustizia sportiva e dora
in poi vale tutto? Mirabile lezione di sportivit dalla massima autorit sportiva. Il Foglio,
noto per aver beatificato tutti i
vip violatori di leggi dalla preistoria a oggi, arricchisce la collezione: Non si chiama calcio, quello di Vale Rossi, si
chiama solo legittima difesa,
scrive Claudio Cerasa, convinto che Lorenzo fosse armato.
Poteva mancare lilluminato
parere di Jovanotti? Non poteva. Eccolo, sempre molto lucido: abbastanza chiaro quello
che successo. Mica tanto: I
primi giri mostravano una situazione insostenibile e nel
momento in cui Vale ha allargato la curva per rallentare lattivit e lincursione legittima
dellavversario, ma forse un po
al limite, era naturale che succedesse quello che l da vedere. Cosa? un atteggiamento
comune negli esseri umani attaccare per poi fare la vittima.
Ecco: Marquez fa la vittima
perch cade, mentre Rossi la
vittima perch resta in piedi e
viene proditoriamente colpito
da penalizzazione eccessiva,
anzi ingiusta. Perch lui
bravissimo, un grandissimo
sportivo, leale e giustamente
vuole vincere, mentre Marquez non ne ha il diritto. Ti.
Stringente anche la logica di
Arrigo Sacchi: In Marquez si
percepivano odio ed astio:
Rossi invece del partito dellamore.
Nello sport ridotto a succursale della politica, nessuno deve permettersi di ricordare che
le regole valgono per tutti, anche per chi simpaticissimo come Valentino. lItalia di Cetto
La Qualunque: Figlio mio,
quante volte ti ho detto di non
mettere mai il casco: potrebbero pensare che sei timido! Si comincia dando la precedenza a
un incrocio e finisce che ti prendono per ricchione.
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ove eravamo rimasti? Sintende


con la Grecia, quel Paese che la
scorsa estate ha tenuto compagnia al pubblico europeo con la sua appassionante telenovela piena di colpi
di scena. Da lontano, si sa, la realt non
disturba pi di tanto: quelli di sinistra/sinistra sono tornati a dire che Tsipras il migliore dei leader possibili;
quelli di destra (tipo il Pd) dicono la
stessa cosa perch la dice Renzi; Obama contento perch Tsipras ha obbedito agli ordini; gli altri se ne fregano.
Bene, ma cosa succede in Grecia?

| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoled 28 Ottobre 2015

RIMASUGLI

Beato Tsipras,
non deve neanche
scriversi le leggi:
ci pensa la Ue
MARCO PALOMBI

Beh, intanto da quando il governo ha cominciato a obbedire ai


creditori i tassi sul debito si sono
abbassati molto (la benevolenza di
Draghi conta qualcosa, chiedere a
Monti per conferma). E le banche, a
cui la Bce non dava liquidit perch
erano messe male? Un miracolo: ieri
s saputo che saranno ricapitalizzate
entro il 2015 e che lo stato dei bilanci
migliore del previsto. E Tsipras? Tsipras fa ancora sognare la gauche caviar dei meglio centri storici dEuropa: governare, per, non che governi

molto. Luned, per dire, ha firmato un protocollo con lUe: ora saranno gli esperti del Servizio di
sostegno alle riforme strutturalidi
Bruxelles a scrivergli le leggi.
Quali? Quisquilie: politica fiscale,
riforme di sanit, welfare e lavoro,
cornice di gestione della spesa pubblica o dei crediti deteriorati delle
banche... Questa Troika, daltronde,
non schizzinosa: non gli interessa
come la chiamano o se il governo di
destra o di sinistra, basta che alla fine
vincano i creditori.

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