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IL FOGLIO

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: LARGO CORSIA DEI SERVI 3 - 20122 - MILANO

ANNO VI NUMERO 297

quotidiano

TEL 02/771295.1 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO

DIRETTORE GIULIANO FERRARA

vizi e virt

Militanza
Vi sono magistrati che non parlano, che non si dedicano ad
azioni militanti e quelli invece
che alle azioni militanti si dedicano a tempo pieno. Io li ho
contati. Non sono arrivato a venti. Macch, a dieci. Su 8500.
Roberto Castelli, ministro. Al
Corriere della Sera.

Giornalismo
Sono una giornalista e mi sento coinvolta in un momento cruciale della nostra Storia, in cui si
stanno ridefinendo i nuovi equilibri culturali e geo-politici del
mondo. Lilli Gruber, giornalista. Alla Stampa.

Esplosione
Sono uscito dalla stanza e ho
gridato nel buio: non so chi sei
e cosa vuoi, ma se non sgommi
subito fuori di qui ti sparo e ti
faccio esplodere il culo. Dan
Rather, anchorman americano.
Alla Stampa.

Eccezionalit
Gli Stati di solito non nascono
in modo spontaneo, come i cavoli e le zucchine; nascono allinsegna delle eccezionalit.
Ernesto Galli della Loggia, politologo. Sul Corriere della Sera.

DOMENICA 28 OTTOBRE 2001 - L. 2000

Wendi Deng, la cinesina tutta cervello, amore e ginnastica che ha conquistato


il cuore (e forse anche limpero) di Murdoch. Valentina Rugova a Chernobyl
ha visto dissolversi tutte le utopie e la sua stessa vita. Ma rimasta per
prendersi cura dei bambini. Randy Newman, un mito americano per pochi.
Scrive canzoni bellissime, per il pubblico non lo sa. E se lo sa, le fraintende.
Winston Churchill in guerra era troppo bravo, in pace troppo aristocratico
per piacere davvero agli inglesi. Le fotografie: lamore di Donna Ferrato



Incertezza
LAmerica non ha paura: lAmerica confusa. Non si tratta di
panico, si tratta di incertezza.
come una grande squadra di calcio che va sotto di un gol contro
una debuttante. Gianni Riotta,
condirettore. Sulla Stampa.

Genialit
Chi lha spedita ha avuto la genialit criminale (la parola adatta) di indirizzarla innanzitutto a
televisioni e giornali, che sono
stati un moltiplicatore dellevento e dellallarme. Valentino Parlato, direttore. Sul Manifesto.


Intrareligiosit
Dialogo intrareligioso vuol dire
che bisogna scoprire in se stessi
il terreno in cui linduista, il musulmano, lebreo e lateo possono trovare un posto. Raimon
Panikkar, teologo. Al Corriere
della Sera.

Prigionia
Ges non ha mai benedetto la
guerra ed morto come prigioniero politico. Frei Betto, teologo. A Liberazione.

Ornitologia
Luccello dellanima dolorosa
che sta sulle cime non uguale
agli esseri che sbattono ciechi in
abissi privi di luce. Guido Ceronetti, illuminato. Sulla Stampa.

Chiaroveggenza
Mi pare che la possibilit di
un unico governo mondiale vada esclusa nel breve e anche nel
lungo periodo. Rosario Villari,
storico. AllUnit.

Tristezza
Che tristezza. Quasi tutte le
nostre vecchie passioni sono state tradite. I sudvietnamiti stanno peggio di prima. Gli iraniani
non hanno guadagnato granch,
passando dallo sci agli ayatollah. Le donne afghane, poi, soffrivano meno di adesso, sotto il
regime dei fantocci filosovietici.
E ormai, a quanto pare, il crudele Gheddafi diventato amico. Giuliano Zincone, giornalista. Sul Corriere della Sera.

Manicure
Questo non un articolo sulle
forbicine da unghie. un articolo sul mondo in cui viviamo
oggi, che pu rendere le forbicine cos pericolose. Thomas L.
Friedman, giornalista. SullHerald Tribune.

Espettorazione
C qualche apprezzabile strappo in direzione di un dark disegnato a matita, con una cavernosit di tono non di voce
che rallenta lespettorazione verbale. Luca Doninelli, scrittore.
SullAvvenire.

Giovent
In linea generale quelli che vanno in giro ad ammazzare la gente sono giovani maschi, di et
compresa fra i sedici e i trenta
anni. Samuel Huntington, politologo. Alla Repubblica.

Futurologia
La ragione per cui Star Trek
cos popolare perch d una
visione sicura e confortevole del
futuro. Anchio sono un po fan
di Star Trek. Non c voluto
molto a persuadermi a prendere parte a una puntata. Giocavo
a poker con Newton, Einstein e
il Comandante Data. Li battevo,
ma non facevo in tempo a intascare la vincita, per via di un allarme rosso. Stephen Hawking,
fisico. Al Daily Telegraph.


Apertura
Io cantavo per tutte le fasce
det. Sergio Endrigo, cantautore. Al Corriere della Sera.

Wendi Deng, la cinese


bella e sveglia che ha
conquistato Murdoch
Siegmund Ginzberg

a chiamano lImperatrice cinese.


Dicono che potrebbe diventare
pi potente e regnare pi a lungo
dellImperatrice vedova, Tzu Hsi, che
resse il Celeste impero per oltre mezzo
secolo. Pochi dubitano che ne abbia la
stoffa. Di cognome si chiama Deng (come Deng Xiaoping). Di nome fa Wen Di
(americanizzato in Wendy). Il suo un
impero da 200 miliardi di dollari, 440
mila miliardi di lire, su cui non tramonta mai il sole: si estende dallAustralia allAmerica, passando per Gran Bretagna,
Germania, Italia, Medio Oriente, fino allIndia, alla Cina e al Giappone. Ha pi
satelliti del Pentagono. Ha unaudience
superiore a quella del Papa, del presidente degli Stati Uniti, di Al Jazeera e
della Cnn messi insieme. Deng Wendi
aveva poco pi di trentanni quando, nel
1999, spos limperatore mondiale dei
mass media Rupert Murdoch, che aveva
gi superato la settantina. Ora gli sta per
dare anche un figlio, il quinto.
Quando quella giovane cinese era apparsa a fianco del vecchio Murdoch tre
anni fa, tutti si erano chiesti da dove venisse. Di lei si sa che nata a Suzhou,
la Venezia dOriente, citata sin dai pi
antichi testi della letteratura cinese come la capitale dei pi raffinati, sublimi
e acrobatici piaceri erotici. Si sa che si
iscritta a 16 anni alla scuola di medicina
di Guangzhou (Canton), dove suo padre
era direttore di una fabbrica di macchine utensili. Ne aveva 19 quando fece la
conoscenza, a Canton, di una coppia di
americani provenienti da Los Angeles,
Jake e Joyce Cherry. Jake Cherry, allora
cinquantenne, seguiva per conto di una
ditta americana la costruzione di una
fabbrica di impianti frigoriferi industria-

li. Il loro interprete gli disse un giorno


che una ragazza locale desiderava prendere lezioni di inglese. La signora Cherry,
che era allora sulla quarantina, si assunse volentieri limpegno di aiutarla. Diede
lezioni alla giovane Deng fino allautunno, quando torn negli Stati Uniti per
iscrivere alle elementari i loro due figli. Il
marito rest a Canton a finire il progetto industriale. Qualche mese dopo, chiam la moglie e le disse che la sua pupilla
desiderava tanto potersi recare a studiare
in America. Joyce, donna di buon cuore, si diede da fare. Prese informazioni
presso un college locale, si premur di
espletare le formalit burocratiche per
far avere alla ragazza un invito con cui
potesse ottenere un visto dingresso negli Stati Uniti, si impegn a ospitarla.
Deng arriv a casa dei Cherry nel feb-

Aveva poco pi di trentanni


quando, nel 1999, spos
Rupert Murdoch. Ora gli sta
per dare anche un figlio, il
quinto. Di lei si sa che
nata a Suzhou, la Venezia
dOriente, citata sin dai pi
antichi testi della letteratura
come la capitale dei pi
raffinati, sublimi
e acrobatici piaceri erotici
braio 1988. Le fecero posto nella stanza
della figlia maggiore, di cinque anni, in
cui cera un letto a castello. Jake torn a
Los Angeles dalla Cina qualche mese dopo. Era ridotto uno straccio. Il sovraccarico di lavoro, la dieta cui evidentemente non era abituato, la lunga solitudine
lavevano ridotto male. La giovane Deng
si prese cura di lui. Lo coccol, cucin,
gli rinnov il guardaroba, lo fece uscire
di casa, lo port a spasso. Lui ritorn a
fiorire. Joyce le fu grata. Finch un giorno, tra le carte del marito, trov una serie di fotografie di Wendi in pose piut-

tosto civettuola, scattate in camera dalbergo a Canton. Cominci a sospettare.


Cacci di casa lospite. Jake fece le valigie anche lui e la raggiunse nellappartamento che lei aveva affittato nei pressi
della California State University, nella
San Fernando Valley. I Cherry divorziarono. Jake spos Wendi nel 1990.
Il matrimonio non dur a lungo. Per
la precisione due anni e sette mesi, appena sette mesi pi del tempo che era necessario a espletare le pratiche burocratiche perch Wendi riuscisse a ottenere,
da coniuge di un cittadino americano, la
green card, il prezioso documento che
consente agli immigrati di soggiornare e
lavorare negli Stati Uniti. Nel frattempo,
Wendi aveva cominciato a frequentare
un altro uomo, di parecchio pi giovane,
quasi coetaneo, David Wolf. David lavorava nellimport-export con la Cina. Ora
direttore della sede di Pechino della
Burson-Masteller, una societ di public
relation. A Los Angeles lui e Wendi avevano lavorato per un certo tempo nellaccademia di ginnastica fondata dallex
medaglia doro olimpica cinese Li Ning.
Lui era il general manager della palestra,
lei faceva da interprete tra lquipe di allenatori cinesi e i genitori degli allievi.
Pare che David Wolf abbia avuto un
ruolo importante nel consentire a Wendi di tessere la rete di conoscenze che le
avrebbero permesso di trovare lavoro dopo essersi laureata alla Business School
a Yale, la prestigiosa universit cui si era
iscritta dopo i quattro anni di college
in California. Decisivo fu lincontro con
Bruce Churchill, che dirigeva il dipartimento finanziario della Fox Tv, il gioiello
della News Corporation di Rupert Murdoch. Da allora la Fox ha fatto molta
strada, i suoi notiziari televisivi ora superano ampiamente, in numero di ascolti,
quelli della Cnn. Wendi non aveva particolare esperienza nel settore. Ma siccome era cinese e parlava il mandarino,
Churchill la prese con s, inizialmente
come collaboratrice part-time, quando lo
mandarono a Hong Kong a dirigere la
locale filiale asiatica della News Corpo-

ration affiliata alla britannica Skynews.


Quando Rupert Murdoch si rec in visita ai propri possedimenti asiatici, gliela
assegnarono come interprete. Se ne innamor pazzamente.
Gli cost caro. Il divorzio dalla moglie
Anna, con cui aveva vissuto per trentanni, fatto quattro figli, e che laveva accompagnato in tutte le fasi della sua
straordinaria ascesa, poteva costargli me-

stata lei a consentirgli di


coronare il sogno di estendere
le sue reti televisive dentro la
Grande Muraglia. Lui aveva
cominciato col piede sbagliato,
dichiarando che la tv una
minaccia ai regimi totalitari.
Pechino gli smantell i satelliti
t della fortuna. I rispettivi avvocati ci
misero dodici mesi solo a stendere la lista di quel che spettava a lui e quel che
spettava a lei. Laccordo faticosamente
raggiunto top secret. Ma si dice che il
benservito alla prima moglie non gli sia
costato meno di un miliardo di dollari. Si
dice che lei, 57 anni, ci abbia sofferto parecchio. Soprattutto per il modo. Che
Rupert avesse una storia con Wendi non
cosa cos originale. Ma la fine del matrimonio dovuta alla determinazione
con cui lui ha voluto continuarla. Non
avrei mai pensato che luomo con cui
avevo vissuto per trentanni potesse essere cos duro, spietato e determinato. Capii che era deciso a portare avanti la storia indipendentemente da qualsiasi cosa
io potessi dire, fare o tentare per salvare
il nostro matrimonio. Non gli interessava
pi minimamente, ha confessato limperatrice ripudiata, Anna, figlia di un ex
marinaio che aveva aperto una modesta
tintoria a Glasgow, in unintervista a un
giornale australiano (di una catena rivale di quella dellex marito). Ma non le
andata malissimo. Passato un momentaccontinua in quarta pagina

ANNO VI NUMERO 297 - PAG 2

IL FOGLIO QUOTIDIANO

DOMENICA 28 OTTOBRE 2001


impacciati dentro le loro tute, piangendo, perch sanno di essere condannati a
morte. Allinizio molti di noi sono stati
obbligati a riparare il reattore a mani
nude, con il supporto di una maschera
antigas e qualche pastiglia di potassio,
ricorda senza commuoversi, senza commuoversi mai, la lady di ferro. Altri si
sono spinti fino alla bocca del reattore. I
loro corpi non sono mai stati ritrovati.
Dopo levacuazione Valentina Rugova
ha perso la sua patria. successo quando ha assistito al primo infarto del marito e ha visto suo figlio minore perdere
i capelli nel giro di poche ore. O i suoi
compagni stramazzare a terra durante
uninterrogazione a scuola, pochi mesi
dopo, alla periferia di Kiev dove erano
stati trasferiti. stato quando ha scoperto che i capi del partito, dello Stato e del
governo a cui aveva affidato ciecamente
il suo destino mentivano spudoratamente. A ogni richiesta di verit rispondevano con una bugia. Ci dicevano che eravamo vittime della paura, della radiofobia. Ma intanto la gente moriva davvero. Proprio mentre suo figlio passava
dalle scarpe numero 34 al 40 nel giro di
poche settimane e lei ogni sera contava
il numero dei suoi amici scomparsi per
qualche improvviso malore. Un giorno
mi sono risvegliata dal sonno della ragione, dice, per la prima volta ho iniziato

Valentina Rugova, la
pietosa Antigone degli
spettri di Chernobyl
Cristina Giudici

uori, migliaia di edifici vuoti. Sventrati. Corrosi. Ricoperti dalla polvere. Decine di strade allineate, interrotte dalle buche. Prospettive inghiottite da enormi querce. Muri diroccati,
zeppi di vecchi slogan di Majakovskij come il comunismo il socialismo pi
lelettrificazione. Dentro, tracce di vita
quotidiana ai tempi dellUnione Sovietica. Riviste sul gioco degli scacchi strappate, materassi squarciati, librerie vuote,
pupazzi sgualciti, pianoforti scordati. Stoviglie. Valentina Rugova apre una porta
sgangherata, rivestita di pelle rossa. Entra nellappartamento numero 11, al secondo piano di via dellAmicizia dei popoli 1. Per la prima volta torna a casa
sua. Per la prima volta da quel venerd
26 aprile del 1986, quando il reattore
numero quattro della centrale nucleare
di Chernobyl esplose con una forza distruttrice duecento volte pi potente delle bombe sganciate a Hiroshima e Nagasaki. A casa sua. Nella citt fantasma di
Prepiat, costruita a ridosso della centrale
e abbandonata 24 ore dopo lincidente.
Valentina Rugova un ex ingegnere
nucleare. Oggi dirige una fondazione,
Children of Chernobyl for surviving, per
aiutare genitori, figli e nipoti delle vittime dellincidente. Tre generazioni che si
trasmettono ricordi e malformazioni genetiche. Prima dora non si era mai spinta fino al suo appartamento, dove ha vissuto con suo marito Mikhail e il figlio
Roman, entrambi morti in seguito allesplosione. Si limitava a condurre stranieri, giornalisti e scienziati, sul luogo

Entra in cucina, c ancora


la forma per le torte. Apre
la porta del ripostiglio, dove
una volta cerano gli strumenti
del piccolo chimico di suo
figlio Igor. Trova un libro
sugli scacchi, ci studiava laltro
figlio, Roman. Sfiora i tasti
del pianoforte, dove alla sera
lei e suo marito si cimentavano
con le sonate di Rachmaninov
dellincidente. A pochi metri dal sarcofago: la bara di cemento armato alta
80 metri che contiene i resti del reattore, 200 tonnellate di polvere radioattiva. Con perfetto autocontrollo parlava
in russo ai curiosi di turno delle migliaia
di reduci di Chernobyl, dimenticati dallUrss e da chi venuto dopo, che oggi
vivono alla periferia di Kiev in case tutte uguali, con cortili senza prati e tappeti
orientali alle pareti, comprati con i pochi
rubli del risarcimento. Ogni volta raccontando la stessa storia di quella notte
che ha fermato le loro vite e ha ibernato
il loro futuro. Snocciolando cifre sulle
duecentomila vittime di Chernobyl. Sul
milione di bambini colpiti dalla leucemia, dal cancro alla tiroide, dalle malformazioni genetiche, dalle mutazioni del
Dna che verranno trasmesse ai loro discendenti per almeno mezzo secolo. Su
quelle migliaia di ex bambini di Chernobyl che nel frattempo si sono fatti
grandi, adolescenti, e non vogliono continuare a vivere nel quartiere dormitorio
di Leningradsky, in balia dellalcolismo
dei padri, della depressione delle madri
e dei ricordi degli adulti che quindici anni dopo li costringono ancora a commemorare, celebrare e piangere di nostalgia
per ci che fu e non torner mai pi.
Questa volta per, oltre a condurre i
soliti giornalisti stranieri sul luogo dellincidente per visitare la centrale (lultimo reattore stato spento nel dicembre del 2000 e ci sono ancora seimila,
forse ottomila lavoratori impegnati nello
smantellamento degli impianti), con la
statua di Lenin allentrata e il responsabile delle relazioni internazionali che racconta un sacco di bugie sulla sicurezza
della zona, Valentina Rugova ha deciso
di tornare a casa sua, anche se solo per
qualche ora. L dove, come ripeter in
continuazione, ha vissuto i momenti pi
belli della sua vita. La lady di ferro dellUcraina, cos lhanno ribattezzata affettuosamente i suoi amici russi e italiani
che sostengono la fondazione, chiede allautista di andare a Prepiat, a due chilometri dalla centrale. Prima dellincidente
ci vivevano 40 mila persone. Oltre i binari abbandonati che servivano per condurre a Mosca i lavoratori della centrale, oltre la sbarra abbassata dove i soldati
sorvegliano lex citt satellite ancora contaminata e ogni tanto posano per le foto
di rito con i visitatori. Tuttintorno, pianure, fiumi e boschi che, per ironia della
sorte, grazie alle radiazioni hanno sviluppato una sterminata riserva di bio-diver-

sit e paiono straordinariamente belli.


Valentina sale le scale pericolanti, evitando di inciampare nei mobili abbandonati sui gradini durante levacuazione.
Entra in cucina, c ancora la forma per
fare le torte. Apre la porta del ripostiglio, dove una volta cerano gli strumenti del piccolo chimico di suo figlio Igor,
che oggi vive in Australia. Raccoglie i
cocci delle palle di Natale che tanti anni
fa aveva portato dalla Siberia, il paese
dove nata. Poi trova un libro sugli scacchi dalle pagine ingiallite, gettato per terra. Ci studiava laltro figlio, Roman, per
vincere la medaglia doro alle olimpiadi
giovanili dellex Unione Sovietica. Sfiora
i tasti del pianoforte, dove alla sera lei e
suo marito si cimentavano con la Seconda sonata di Rachmaninov. Apre porte,
chiude armadi e racconta la sua vita come se stesse ricevendo una normale visita di amici. Come se su questa casa dalle
pareti scrostate, il soffitto a pezzi, i rami
che si infilano dai buchi nei muri, laria
ancora densa di radioattivit, non si fosse abbattuta lira di Dio. O la vendetta
della natura. E la fine di unepoca dopo
il crollo del Muro di Berlino.
Valentina Rugova, vedova di Mikhail
Rugov, defunto ingegnere esperto in armi nucleari e quadro del Pcus, oggi ha
sessantanni. piccola e magra, ha occhi
verdi e unacconciatura cotonata che sa
di anni Trenta. viva perch al reattore
numero 4, dove lavorava, il 26 aprile del
1986 non era di turno. Cosa stavi facendo la mattina dell11 settembre, quando
hanno abbattuto le Torri?, si chiedono
in America. Qui stato lo stesso. Tutti

in Ucraina sanno cosa stavano facendo


esattamente alluna e 23 minuti di quel
venerd notte, quando al reattore numero 4 scoppiato il cuore. Valentina stava
aspettando il marito che tornava dal suo
turno alla centrale. Quando ho visto la
nube, ho intuito che la nostra vita stava
per finire. Siede nellappartamento numero 11. Allinizio ci hanno detto solo
di sciacquare i pavimenti con lacqua
e pulire le scarpe dove si concentra la
polvere radioattiva. Nientaltro. Ma ogni
volta che toccavo il suolo, la pelle mi si
staccava dalle mani. Valentina ha lasciato la sua casa, nelledificio costruito apposta per i dirigenti della centrale (gli
operai abitavano due isolati pi in gi,
i dirigenti del partito pi in su), con i
vestiti che aveva addosso e i documenti.
Nientaltro. Per colpa della polvere contaminata non ha potuto neanche prendere i giochi dei bambini e lalbum delle
fotografie. Neanche quelle del suo matrimonio, a Minsk in Siberia quarantanni fa. O quelle dei primi passi di suo figlio Igor. Oppure quelle della sfilata nella piazza della Rivoluzione di Prepiat,
dove Roman stato premiato per i suoi
risultati a scuola con una medaglia dargento. Nelle fotografie, che ha recuperato solo cinque anni dopo, mancano le
immagini di Mikhail. Di lui esistono solo due scatti. Uno fatto al matrimonio
e laltro rubato quando era gi diventato membro eminente del partito. Occhiali grandi e scuri, sorriso sfuggente.
Mikhail doveva assumere una cattedra
allUniversit. Un impiego prestigiosissimo, racconta Valentina mentre si guar-

da intorno desolata e controlla i battiti


del polso. Poi un giorno andato alla
riunione con i suoi capi e non lho pi
visto n sentito per quindici giorni. Finch mi ha chiamato e mi ha detto: Sono
a Chernobyl, hanno cambiato idea. Vieni qui con i bambini. Mikhail era un
esperto di armi nucleari e spesso andava
in missione in centrali di cui nessuno conosceva lesistenza. Quando ha lasciato
il suo appartamento di cinque stanze pi
servizi, un privilegio concesso agli ingegneri della centrale, le dissero che levacuazione sarebbe durata solo tre giorni
e invece nel giro di pochi mesi avrebbe
perso tutto: famiglia, patria e partito.
Con la strage di Chernobyl per me

Li hanno chiamati stalker,


prendendo a prestito il film
fantascientifico di Tarkovskij.
Significa cacciatori, ma il senso
pi quello di liquidatori.
Sono forse gli ultimi martiri
dellUnione Sovietica: Agli
eroi liquidatori. Aprile 1986
crollata lUnione Sovietica, afferma. Ma
prima finita in ospedale a Mosca, dove
i medici disperati erano obbligati a nascondere le cartelle cliniche per tenere
segreti i numeri della tragedia. Ma Valentina non era un operaio qualsiasi. Scopr presto che entrambi, lei e Mikhail,
erano ammalati di leucemia. Valentina di
un grado inferiore, perch quella notte

era a casa, a duemila metri dal reattore,


mentre il marito era proprio l a due passi dallincendio. Ma non fanno neanche
in tempo a capire cosa significhi tutto
questo: nel cortile dellospedale militare
atterra un elicottero, li riportano indietro. A Chernobyl. A riparare il reattore.
Chi si rifiuta considerato un disertore.
Ma Valentina non ha dubbi, solo certezze secche: Dovevamo farlo. Era il
nostro dovere. Non potevamo tirarci indietro. Era anche nostra quella centrale.
Non sapevamo ancora, non immaginavamo niente. Li hanno chiamati stalker,
prendendo a prestito il film fantascientifico di Andrej Tarkovskij. Letteralmente
significa cacciatori, ma in russo il senso
pi semplicemente quello di liquidatori.
Sono forse gli ultimi martiri dellUnione
Sovietica. Come tutti i martiri hanno le
loro medaglie. Valentina ne ha parecchie.
Oltre alle sue, conserva anche quelle di
suo marito, mandato in Ucraina per alimentare il sogno del progresso scientifico della rivoluzione e sacrificato per un
incubo: lesplosione che ha contaminato
140 mila chilometri quadrati. Le medaglie sono fatte cos: da una parte c il
disegno stilizzato della centrale di Chernobyl, dietro una colomba della pace.
Oppure lelica nera, il simbolo della radioattivit, e una semplice frase: Agli
eroi liquidatori. Aprile 1986. Sono stati
seimila i liquidatori morti per limitare i
danni dellesplosione. Le loro foto sono
esposte nel museo di Kiev dedicato alla
tragedia. Ci sono anche i filmini in bianco e nero, con le immagini degli eroi che
salutano verso la camera e si abbracciano

Non smentisce nulla del


glorioso passato dellUrss. In
fondo tutta la sua vita.
Perch quando arriv in
Siberia era nella pancia di
sua madre, che scappava dai
nazisti. Ma quando lUrss si
dissolta non si stupita, non
ha versato una lacrima.
Non ha bevuto vodka,
non ha detto una parola
a pensare con la mia testa e non pi con
quella del partito. Per la prima volta ho
capito cosa volesse dire essere liberi.
E tremendamente soli. Da sola infatti
ha organizzato un comitato di parenti
per sapere la verit. Da sola ha fondato
unorganizzazione per aiutare le vittime
pi innocenti, i bambini. Prima sono arrivati i giapponesi che lhanno aiutata a
curare ragazzi pallidi ed emaciati, con
sguardi da vecchi. Poi sono arrivati gli
inglesi, i tedeschi e gli italiani che lhanno affiancata mentre si dava da fare per
organizzare ambulatori, con medici per
individuare le malattie e gli animatori
per curare la tristezza. Agli ex lavoratori
di Chernobyl il governo offriva solo magre pensioni. Cos, quando la furia popolare ha iniziato a tirare picconate al Muro di Berlino, non si sorpresa. E quando la perestrojka ha dato il colpo di grazia a ci che era rimasto in piedi del regime totalitario dellUrss non ha versato
una lacrima. Non ha bevuto vodka, non
ha detto una parola. Perch per lei la patria si era gi dissolta con suo figlio, suo
marito, i suoi amici, le sue certezze nellinferno di Chernobyl.
Eppure Valentina Rugova quasi ogni
settimana riceve le delegazioni straniere
e pianifica il programma di visite e incontri fin nei minimi dettagli come si
faceva una volta nellUnione Sovietica,
strappando un sorriso agli ospiti stupiti
dal suo rigore. Non rinnega niente. Non
smentisce nulla del glorioso passato dellUrss. Che poi in fondo tutta la sua vita. Perch quando arriv in Siberia era
nella pancia di sua madre, che scappava
dai nazisti, insieme ai nonni che trascinavano pezzi della fabbrica di aerei Tupolev per sottrarli ai tedeschi. Quando
Nikita Kruscev denunci il culto della
personalit, al XX Congresso del Pcus,
lei aveva 15 anni. Quando la rivista Novy Mir pubblic un racconto di Solzenicyn sui gulag staliniani, Una giornata di
Ivan Denisovic, lei studiava allUniversit. Andava allOpera e a teatro gratis
e poteva leggere quasi tutto quello che
voleva. Tranne il Dottor Zivago. E fa
niente se era quasi scoppiata una guerra
nucleare per i missili a Cuba, se nel 1956
avevano mandato i carri armati a Budapest. Loro non sapevano niente: Eravamo felici perch non sapevamo nulla
di ci che stava accadendo. Felici come
matti, orgogliosi come matti, pieni di certezze come solo i matti possono avere.
Il volto ancora bello della compagna
Rugova entrato a far parte delliconografia ufficiale, custodito nei libri e nei
filmati che il governo ripropone a ogni
anniversario della tragedia nucleare. Lei
ne orgogliosa. Oggi vive per i suoi
bambini, per Lesia che ha perso la sua
lunga treccia e deve portare la parrucca,
per Katiuscia che non cammina pi e
dopo lincidente non ha pi voluto suonare il violino. Ma non capisce la rabbia
che oggi hanno i giovani ucraini contro
la Russia perch in fondo, dice, siamo
ancora tutti fratelli. Soprattutto non capisce questa democrazia dove, quando si
muore, bisogna pagarsi il funerale.

ANNO VI NUMERO 297 - PAG 3

Randy Newman,
cantautore americano
un po antiamericano
Luca Sofri

l pi grande fan di Randy Newman


che conosco mio zio. Guida la sua
Volvo per le strade di Oslo mio
zio di Oslo ascoltando le canzoni
di Bad Love, il cd uscito due anni fa.
Va matto per The world isnt fair, la
canzone in cui il narratore spiega a Karl
Marx che il mondo ingiusto, Karl, hanno provato a fare come dicevi tu e non
ha funzionato, saresti contento di essere
morto se dovessi sapere come andata
a finire. Ma dovresti venire a vedere le
belle donne che abbiamo qui, Karl, nel
paese della libert, dove i ricchi diventano ricchi e i poveri non si vedono: il
mondo ingiusto, Karl. Randy Newman
somiglia a un fan di Randy Newman,
hanno scritto, e infatti somiglia un po a
mio zio. grande e grosso, un po goffo
e un po strabico. Avr 57 anni tra qualche giorno ed uno dei pi grandi cantautori americani: con Dylan, Paul Simon e Neil Young, il pi longevo. Quelli che sono venuti dopo lo citano come
maestro. Ed il protagonista del Grande Mistero di Randy Newman, secondo
Greil Marcus, il grande critico americano: Perch questo genio non famoso
e conosciuto come dovrebbe?.
Lui stesso dice di avere 40 mila fan appassionati, tipo mio zio, e poi sei miliardi
che non lo hanno mai sentito nominare.
I critici mettono i dischi di Randy Newman tra i loro preferiti, ogni uscita trattata come un capolavoro e i suoi testi
analizzati con eccitazione. Ma non vende un accidente da 33 anni. O meglio,
vende come una delle mille popstar di
media grandezza. entrato nella Top 20
americana una volta sola, nel 1977, con
Short people. Arriv al numero due:
le strofe che sfottevano i bassi di statura
(Short people got no reason, Short people got no reason, Short people got no
reason to live) vennero canticchiate da
mezza America e suscitarono un putiferio di proteste. In realt Newman voleva prendere in giro i pregiudizi, ma fu
frainteso e secondo il settimanale Entertainment Weekly divenne la prima vittima dellera del politically correct. Ne
sono onorato, disse la vittima, che non
se la prese tanto: Era una bella canzone, non me ne pentirei mai. Ed ecco
qua belle e scodellate le due questioni:
non capiscono quel che scrive e non vende milioni di dischi. Ma per mio zio e gli
altri 40 mila il pi grande di tutti.
Randy Newman nato a New Orleans
nel 1944, ma a sette anni si trasferito a
Los Angeles. Suo padre faceva il medico
dei divi a Hollywood, e gli zii scrivevano
colonne sonore per i film. Alfred Newman vinse nove Oscar ed lautore dello squillo di trombe che si sente allinizio dei film della 20th Century Fox. A
cinque anni mi misero in camera un pianoforte, nel caso fossi Mozart o qualcosa
del genere. Credo di essermi sentito un
po sotto pressione. Cos prese lezioni
di piano e cominci a comporre, e a sedici anni il suo amico Lenny gli fece avere un contratto per una casa di edizioni
musicali: cento dollari al mese per scrivere canzoni. Ne scrisse tante e non straordinarie, ma le cantarono Ray Charles,
Barbra Streisand, Wilson Pickett e Johnny Cash. Poi un giorno Pat Boone, un
paziente di suo padre, gli sugger di cantarsele da solo, le sue canzoni. Nessuno
mai ci aveva pensato, con la voce nasale e
un po nera che aveva, ma la cosa ingran e nel 1968 usc il primo disco, dal titolo ardito e del tutto fallimentare: Randy Newman creates something new under the sun. Ebbe ottime critiche e non
se lo compr quasi nessuno. Rock per
adulti, lo chiamarono, che allora il rock
era una roba solo per ragazzi.
Le canzoni di Randy Newman, dice
mio zio, mentre parcheggia la Volvo. Gira la chiave e lascia lautoradio accesa.
Le canzoni di Randy Newman sono fatte in modo che proprio quando pensi di
aver capito di cosa parlano, ti accorgi di
esserti sbagliato, o forse no. Non sei mai
sicuro. I suoi pezzi li hanno chiamati satira, li hanno chiamati poesia, li hanno
chiamati letteratura. E in effetti sono racconti. Racconti di America, di personaggi comuni, ordinari, spesso sgradevoli,
spesso presi in giro con limmedesimazione del narratore in prima persona.
Questo il guaio, ha detto Newman: Se
fai un film, la gente non pensa che il narratore sia tu, se scrivi un racconto neanche, ma se scrivi una canzone s. E
in duecento canzoni Newman si reso
piromane, assassino, ladro, intollerante,
razzista, traditore, erotomane, omofobo,
egoista, ogni volta dividendo gli ascoltatori tra chi pensava che dicesse sul serio,
chi pensava che facesse dellironia e chi
pensava un po tutte e due le cose. Che
quello che pi si avvicina alla verit, dice
mio zio. Newman descrive la normalit

di tutte queste figure, mostra personaggi repellenti e come ci somiglino un po,


come basti poco. Dopo Short People
ha scritto Half a man sugli omosessuali e anche l stato frainteso, Political
Science in cui i politici che si sentono
poco amati decidono di buttare un po
di bombe, e Rednecks in cui i tipici
razzisti del sud un po coglioni (We
dont know our ass from a hole in the
ground) si vantano di tenere i niggers
down. Quando ho dei neri tra il pubblico, ho sempre un po paura di come
reagiranno, dice. Non si sa mai come
va a finire, con le sue canzoni. Una delle
pi belle e famose, Sail Away, ha una
solenne e struggente orchestrazione e pare un inno a partire per lAmerica, il paese della libert dove tutto pi bello,
finch non capisci che sono le parole di
un negriero agli africani che sta caricando sulla sua nave per andare a venderli
come schiavi. Davy the fat boy parla di
un uomo che si prende carico del bambino a cui sono morti i genitori, ma poi
ne fa un fenomeno da baraccone. You
can leave your hat on, tramutata in tema erotico di cassetta dalla versione di
Joe Cocker, si riferisce nelle intenzioni
a un frustrato semimpotente. Yellow
man sembra prendere in giro i cinesi e
le loro abitudini, prima di mostrare che
sono esattamente come le nostre.
Quando a Randy Newman chiesero
cosa avrebbe pensato dellautore, ascoltando le sue canzoni, lui disse una specie di pseudo intellettuale liberal dellOvest, che quello che sono. Il mito
vuole che la sua prima immedesimazione nella diversit sia venuta quando da
bambino non venne invitato a una festa
perch era ebreo. Lui and da suo padre e gli chiese pap, cos un ebreo?.
Poi vide come trattavano i neri in Louisiana, e ne avrebbe scritto canzoni. Poi

Le sue canzoni sono fatte in


modo che proprio quando pensi
di aver capito di cosa parlano,
ti accorgi di esserti sbagliato.
Le hanno chiamate satira,
poesia, letteratura. Sono
racconti. Racconti di America,
personaggi comuni, ordinari
lo chiamarono Quattrocchi a scuola, e
ne scrisse canzoni. Divent una sorta di
misantropo innamorato della gente (La
gente la gente, non sono dei mostri)
e dello scrivere canzoni. Non c niente
di cos grandioso come la sensazione di
aver scritto una canzone. Venderei mia
madre per una buona canzone. Si affezion a uno stile melodico dolce e datato, arrangiamenti e costruzioni che ricordano la musica americana tra le due
guerre, e a un certo punto la strada dello zio Alfred lo chiam. Oggi ha ricevu-

IL FOGLIO QUOTIDIANO

to quattordici nomination per lOscar e


non ne ha mai vinto uno. Nel 1999 ne
ha avute tre per tre film diversi, mai visto. Ha scritto le colonne sonore di Ragtime, Il migliore, Risvegli, Babe, Toy Story. A proposito di Im
dead (but I dont know it), in cui prende in giro le rockstar alla Mick Jagger
che non mollano neanche a una certa
et, ha detto: Appena mi accorgo che
non ho pi niente da dire, smetto e lavoro solo con il cinema: tanto l non se
ne accorgono.
Randy Newman ha cinque figli, questo mio zio non lo sapeva. Ha avuto due
mogli, ma ha dedicato una canzone solo
alla prima, quando era gi sposato con
la seconda, e si intitola I miss you.
La stiamo sentendo in questo momento,
nella Volvo. in Bad Love, il disco
dove per la prima volta Newman si avventurato a parlare di s. Ai figli e al
suo paese ha dedicato linquietante My
country, che si apre come una dichiarazione damore (This is my country, These are my people, This is the world I understand), e si chiude con inatteso cinismo. Sta sempre in bilico, Randy Newman, e non capisci se sia idealista o cinico, egoista o generoso, umile o prepotente, patriottico o dissidente. Gli uomini
veri per me sono quelli che fanno il loro
lavoro, che si svegliano e vanno in ufficio
anche se non gli piace. Che portano i ragazzi alla spiaggia anche se preferirebbero guardarsi la partita in tv. Ma anche:
Sapevo che i Sessanta sarebbero passati. un peccato perch lidealismo non
era male. Solo che non funziona. Ha
preso di mira la religione e ci ha fatto addirittura una pice teatrale, Faust, con
James Taylor ed Elton John. E i colleghi:
ha cooptato Paul Simon per una canzone che prende in giro i ragazzini di talento come era Paul Simon, e gli Eagles per
una esilarante parodia degli Eagles. Sempre canzoni eccellenti, una musica che
permette di mandar gi le parole. La
mia musica ha un alto quoziente irritante: non puoi suonarla quando inviti i vicini per il barbecue.
Dice ancora Greil Marcus: Se riesci
a comunicare quel che hai da dire a un
pubblico di massa, significa che quello
hai da dire non abbastanza profondo.
Quindi Randy Newman non si meraviglia del suo scarso pubblico, ma in concerto grid che sognava lo Shea Stadium.
Il successo, quello vero, gli piacerebbe,
lha sempre detto. Ma ci si riavvicinato
da lontano solo con le cose che ama meno. I love LA, diventato un inno cittadino per le Olimpiadi e la canzone ufficiale della squadra dei Lakers. E I love to see you smile, amabile filastrocca
composta per un film con Steve Martin e
comprata a suon di miliardi dalla Colgate. Forse la gente vuole confessioni personali. Forse per questo che non vendo
due milioni di dischi. Dice mio zio che
il pi grande di tutti.

DOMENICA 28 OTTOBRE 2001

Winston Churchill,
che appena scoppiava
la pace lo licenziavano
Emil Ludwig

na volta che domandai a uno dei


suoi pi vecchi amici inglesi se
Churchill non avesse tratto anche qualche piacere dalla guerra, quegli
ridendo esclam: Winston? He enjoys
the war every day!. Ci dipende in parte dal fatto che in giovent egli stato
militare, e anzi in fondo al cuore rimasto tale, mentre Roosevelt in giovent era uno sportman e a partire dai quarantanni non avrebbe potuto difendersi
se qualcuno lo avesse assalito, mentre
ancora oggi nessuno oserebbe aggredire
il settantaduenne Churchill. In parte ci
dipende dalla impossibilit in cui egli si
trovava di prendere decisioni durante la
Prima guerra, e dal lungo periodo di attesa, privo di ogni potere, avanti la Seconda. Si pu riconoscere questo svolgimento nei tratti del suo viso, passati da
quelli di un bellissimo giovane alla caricatura di un bulldog. Quando per la prima volta vidi Churchill, allora cinquantenne, stava alla parete nellatteggiamento di un bambino, con le mani dietro la
schiena, quasi impacciato e in ogni caso
modesto. E per tutta la colazione non
volle dominare la compagnia, accontentandosi di osservare, sebbene poco ci
fosse di invitante. Gli domandai come
fosse possibile che gli inglesi trattassero
cos male Lloyd George che li aveva salvati in guerra. Da me, mi rispose con
voce sommessa ma decisa, da me lei
non sentir una parola contro di lui.
Quanto egli sia geniale lo si vede nel
fatto che, accanto a Trotzkij, rimasto
lunico grande scrittore fra gli uomini
dazione della nostra epoca. Fu appunto
lartista in lui che lo sollev sopra il livello delluomo politico inglese e che nello
stesso tempo rese diffidente verso di lui
quella nazione tanto fredda. Fu lartista
in lui che lo sollev sopra Roosevelt, sebbene continuasse a mantenersi in seconda linea, dietro a lui. Durante tutti quegli
anni eccitanti e di portata storica Roosevelt lo chiamava Winston, mentre
egli continuava a chiamarlo imperturbabilmente Mr. President. Lamicizia e la
gelosia di questi due uomini contiene un
dramma, che non n tragico n comico, ma nettamente tragicomico
Che Churchill si sentisse superiore
cosa certa ed giustificato. Egli possedeva tutto il sapere e le capacit che
mancavano allaltro. Persino in popolarit il britannico era superiore allamericano durante la guerra. Gli uni andarono a
prendere il loro capo allultimo momento e lo congedarono al primo, dopo cinque anni esatti, e gli altri dovettero sop-

portare il loro per dodici anni, pur essendo per natura pi desiderosi di novit
e pi rapidi ad annoiarsi di una persona,
come dimostra il loro frequente mutar
di casa, di mestiere e di moglie. A tutto
questo si aggiungeva il grandioso dono
di Churchill come oratore popolare, grazie al quale tenne in piedi per due anni
la nazione quasi abbandonata. Mentre
Roosevelt diceva my friends e si sforzava di parlare come un fratello, Churchill parlava sempre come il capo eletto
e da grande stilista si affaticava su ogni
frase. Quando una volta dal Canada fece
diffondere la voce che aveva pescato tutto il giorno, in realt aveva preparato per
tutto il giorno un discorso. In Inghilterra infatti bisogna sempre darsi laria di
improvvisare le cose migliori; in America
invece preferiscono calcolare quanto viene a costare allora un lavoro, anche se si
tratta di un discorso.
Durante la guerra gli inglesi, quando

Fu lartista in lui che lo sollev


sopra Roosevelt. Durante
quegli anni, Roosevelt lo
chiamava Winston, mentre
egli continuava a chiamarlo
imperturbabilmente
Mr. President. Lamicizia
e la gelosia di questi due
uomini contiene un dramma,
che non n tragico n comico,
ma nettamente tragicomico
accendevano la radio per ascoltare Churchill si aspettavano incoraggiamento e
speranza; gli americani, che intanto non
avevano nulla da temere, temevano sempre nuove richieste a favore di un amico,
che era anche parente, ma che met della nazione guardava con un certo scetticismo. Ancora nel 41, a Hollywood ho
visto un producer rifiutare la bottiglia
di wiskey scozzese che gli veniva offerta
perch io non accetto pi merci britanniche. Siccome io ero ospite del paese,
non potei metterlo alla porta e perci mi
misi a ridere e gli domandai se il whiskey
del Texas non sapeva un po di fumo.
Quali difficolt incontrasse dimostrato dal suo congedo immediatamente dopo la sua vittoria. Churchill, dopo aver
studiato per decenni il suo popolo, doveva sapere di essere venerato unicamente
come un salvatore nel momento del bisogno, ma di non essere accettato come
figura n dai poveri n dai ricchi. Roosevelt era pienamente americano, scostandosi dalla regola soltanto per il suo atteggiamento verso il denaro, aveva agli occhi del popolo il vantaggio che proviene
allaristocratico dalla rinuncia al denaro.
Invece Churchill, rimasto per tutta la vita il discendente della pi alta nobilt,
ligio alle sue forme e partecipe del suo

senso per il denaro, non poteva a meno


di riempire di istintiva diffidenza sia il
popolo inglese, tanto pi socialista, sia la
nobilt che vedeva in lui un transfuga.
Che situazione grottesca per un uomo di
Stato che non aveva nulla del rivoluzionario e che si appoggiava completamente
alle virt militari dei suoi antenati!
Churchill era nato per essere dittatore
e non per caso sera rivolto dapprima ai
liberali che in seguito lasci facendo poi
per dieci anni la corte a Mussolini, sino
al 1938. Tuttavia se lintendeva con Stalin molto meno bene che Roosevelt. La
serenit dellamericano e il suo modo di
fare aperto, sorpresero il cupo Stalin a
tal punto che gli credette. La prima volta che gli strinse la mano, Stalin vide in
Roosevelt luomo che dopo sedici anni
di distacco aveva fatto la pace coi Soviet
e aveva dato al mondo un segnale di riconciliazione; per contro, in Churchill,
Stalin vedeva luomo che aveva diretto la
lotta contro i primi Soviet e aveva voluto
annientarli perch odiava il sistema, ma
soprattutto perch nellintimo rimaneva
estraneo al popolo. Churchill ha studiato molto, Stalin ha arraffato tutto quello
che poteva e Roosevelt pochissimo. Una
conversazione fuori della politica e tuttal pi della navigazione di cui Roosevelt sintendeva, era pressoch impossibile fra quei due uomini.
Sino a che punto egli fosse un puro
gentleman e tuttavia sapesse liberarsi dai
pregiudizi della societ, si rivel in maniera particolarmente bella allorch difese re Edoardo, unico di tutta la sua cerchia, intuendo che si trattava di un altro
gentleman contro cui si accaniva la societ che alla fine riusc a detronizzarlo.
Che meraviglia che loperaio che lavorava e moriva durante la guerra intuisse e
rifiutasse gli antiquati ideali del suo ministro? A Mosca si faceva accogliere dai
proletari che gli occorrevano, ma poco
tempo prima cerano state le brillanti
nozze di un certo principe in un castello
inglese. E Churchill vestito semplicemente, ma adornato di alcuni emblemi della
tradizione aulica vi era intervenuto e nel
parco estivo sera accostato al giovane
Masaryk (che me lha raccontato), dicendogli letteralmente con le lagrime agli
occhi, (perch a volte si commoveva,
distinguendosi anche in questo da Roosevelt): E ora pensi, questa lultima
volta! Tutto questo bel mondo e tutta
questa forma scompaiono!. Il suo mondo si sommerge, proprio come egli aveva intuito durante quella festa di corte,
mentre il mondo di Roosevelt sarebbe in
ascesa segli fosse vivo. C da domandarsi soltanto quando sar decisa questa
lotta, non come si decider. La socializzazione dellInghilterra cominciata sotto laristocratico Churchill e limperialismo della Russia sotto il proletario Stalin. Questo lo humour della Storia.
Emil Ludwig, 50 ritratti, Sperling &
Kupfer

ANNO VI NUMERO 297 - PAG 4

IL FOGLIO QUOTIDIANO

DOMENICA 28 OTTOBRE 2001

Wendi Deng

Valentina Rugova

Randy Newman

Emil Ludwig

Donna Ferrato

segue dalla prima pagina

nata a Suzhou, in Cina, nel 1968. Nel


1999 ha sposato il magnate dei media
Rupert Murdoch (73 anni), cui sta per
dare il quinto figlio. Ha frequentato le
scuole a Guangzhou (Canton), dove il
padre dirigeva una fabbrica. Nel 1988,
grazie allamicizia di una famiglia americana, si trasferisce in California. Sposa
un americano, ottiene la green card,
divorzia. Si laurea alla Business School
di Yale, entra alla Fox Tv, che fa parte
della News Corporation di Murdoch.
La mandano a Hong Kong come interprete. Far da interprete a Murdoch.
Siegmund Ginzberg nato a Istanbul
nel 1948, ha scritto corrispondenze da
Teheran, Pechino, Tokyo, New York.

nata a Minsk nel 1941. Ingegnere


nucleare, ha lavorato a Chernobyl fino
allincidente del 26 aprile 1986. Nella
tragedia ha perso il marito Mikhail, ingegnere esperto in armi nucleari, e uno
dei due figli, Roman. Oggi vive a Kiev.
presidente della fondazione Children
of Chernobyl for surviving. Insieme allassociazione milanese Ai.Bi. fornisce
cibo, medicine e supporto psicologico alle famiglie vittime del disastro. Nell86
ha fondato il primo comitato libero per
chiedere al governo dellUnione Sovietica la verit su Chernobyl.
Cristina Giudici vive a Milano. Si
occupata di volontariato e temi sociali.
Scrive per Anna e per il Foglio.

nato a New Orleans nel 1944, cresciuto a Los Angeles. Suo padre medico, cura i divi del cinema. Suo zio Alfred, musicista e autore di colonne sonore, vinse nove Oscar. considerato
uno dei pi grandi cantautori americani, ma sconosciuto al grande pubblico.
Comincia a comporre a 16 anni, firma
canzoni per Ray Charles, Barbra Streisand, Wilson Pickett. Il primo disco solista del 68. anche autore di musiche da film (Ragtime, Il migliore,
Babe, Toy Story). Ha ricevuto 14
nomination. Ha cinque figli.
Luca Sofri nato nel 1964. Freelance,
collabora con varie testate, tra cui il
Foglio e il Venerd.

Nacque a Breslavia, ora in Polonia, nel


1881 con il cognome Chon. Studi legge, ma prefer la carriera di scrittore,
esordendo giovanissimo come romanziere. Nel 1906 si trasfer in Svizzera.
Seguir la Prima guerra mondiale come corrispondente del Berliner Tageblatt da Vienna e Istanbul. Negli anni
Venti le sue biografie di personaggi come Goethe, Bismarck, Napoleone gli
procurarono un crescente successo di
pubblico. Ma fu soprattutto lintervista
a Stalin realizzata nel 1931 a dargli fama internazionale. Nel 1932 prese la
cittadinanza elvetica, nel 1940 emigr
negli Stati Uniti. Torn in Svizzera dopo la guerra. Mor ad Ascona nel 1948.

nata a Waltham nel Massachusetts


nel 1949. Si diplomata al San Francisco Art Institute. Per anni si dedicata
a una ricerca sulla violenza domestica
negli Stati Uniti. Il lavoro, organizzato
in una mostra che ha girato lEuropa
e lAmerica, e pubblicato dalle edizioni
Aperture con il titolo Living with the
Enemy, le ha dato la celebrit. Donna
Ferrato ha potuto fondare il Domestic
Abuse Awarness Project, e tenere conferenze in diverse universit. Poi negli
ultimi cinque anni si dedicata a un
altro progetto, intitolato Amore, pubblicato in Italia dalla Federico Motta
editore, da cui sono tratte le fotografie
che pubblichiamo.

cio, si risposata con un ricco ex vedovo, il finanziere William Mann.


Wendi, la donna che ha conquistato il
cuore dellimperatore, non alta, forse
nemmeno particolarmente bella, ma ha
un fisico asciutto, da atleta. Tutta muscoli, nervi, sale e pepe. Da ragazzina, a
scuola, era stata campione di volley. Ha
sempre avuto una passione per lo sport.
E pare essere riuscita a trasmetterla pure
allattempato marito. Che ha settantatr
anni e unoperazione alla prostata recente. Ma chi lo frequenta lo trova miracolosamente ringiovanito. Lui ha raccontato a Vanity Fair che si alza tutti i giorni
alle sei per tenersi in forma con lassistenza del suo allenatore privato. Dicono
che ha cambiato umore e anche modo di
vestire. Una volta sempre e solo doppiopetti. Ora invece va alle feste con il girocollo e, tra la sorpresa generale, talvolta
smette la cravatta persino in ufficio.
Cherchez la femme. O meglio: cercate
la cinese. Negli anni del puritanesimo
maoista si tendeva a dimenticarlo (gli altri, ma non Mao, uomo di grande cultura, profondamente permeato dalle tradizioni millenarie del suo popolo). Ma forse nessunaltra cultura al mondo ha alle
spalle altrettanta attenzione allinterazione tra ying e yang, maschile e femminile. Non nemmeno pensabile che lo
studio della cultura occidentale produca
una ricchezza di testi come quelli che ha
analizzato il sinologo olandese R.H. Van
Gulik nella sua Sexual life in Ancient
China, il mirabile studio preliminare
su sesso e societ in Cina dal 1500 avanti Cristo al 1644 dopo. Si dice che ne
abbia subito il fascino persino uno stoccafisso tutto famiglia e politica come Richard Nixon, la cui storica apertura
alla Cina viene attribuita anche alla conoscenza di una affascinante giornalista
cinese incontrata a Hong Kong. Figurarsi se non faceva effetto su uno gi pi birichino come Rupert Murdoch.
Ma linfluenza di Wendi su Rupert non
si limita alle mura della loro residenza
newyorchese a Soho, o del ranch di Bel
Air in California. Ovviamente si estende
anche al governo e alle strategie dellimpero. stata soprattutto lei, si dice, a
consentirgli di coronare un sogno che
nutriva da un decennio, quello di estendere le sue reti televisive dentro la Grande Muraglia, penetrando il pi importante mercato di telespettatori che esista
al mondo. Aveva cominciato, allinizio
degli anni Novanta, col piede sbagliato,
dichiarando che la tv via satellite una
minaccia senza ambiguit ai regimi totalitari, dovunque si trovino. Pechino ordin di smantellare i dischi satellitari, il
sogno di inondare di pubblicit a pagamento un miliardo di telespettatori si
aren. Ma proprio nei giorni in cui i teleschermi trasmettevano le immagini del
crollo delle Torri Gemelle a Manhattan,
Murdoch riuscito, grazie ai buoni consigli della moglie, a ottenere il permesso
di trasmettere nel Sud della Cina.
Come per tutti i grandi imperi, il maggior problema di quello mediatico di
Murdoch oggi la successione. Anche se
c chi sostiene che limperatore potrebbe essere costretto, a un certo punto, a
scegliere tra i figli e il mondo, cio tra
unimpresa enorme ma tutto sommato di
famiglia e unimpresa planetaria, impossibile da controllare da parte di una sola
famiglia. Questa, in ultima analisi, sarebbe la posta delle trattative in corso con la
General Motors per una fusione della loro DirectTV, il maggiore fornitore americano di tv via satellite, e la sua Sky Global. I figli di Rupert e Anna seguono con
ansia levolversi delle decisioni del genitore. Come se non bastasse, tra poco si
ritroveranno al battesimo di un nuovo,
ingombrante fratellino. Se sar maschio
si chiamer Keith, se femmina Xuan.
Ma a quel punto a decidere potrebbe essere la signora Wendi Murdoch. Quando
lImperatrice vedova Tzu Hsi assunse il
potere a Pechino, scalzando gli altri della
famiglia imperiale che aspiravano al trono, suo figlio aveva solo cinque anni.

IL FOGLIO quotidiano
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