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Invernizzi I FIOM chiama Rete MMT

FIOM chiama Rete MMT

di Ivan Invernizzi

Intervista alla dirigente nazionale FIOM che ci ha invitato alla manifestazione del 25 ottobre ed
agli scioperi del 14 ottobre e del prossimo 12 dicembre.
Michela Crippa dirigente nazionale sia della FIOM (componente del Comitato Centrale) che
della CGIL, ma prima di tutto unoperaia e una delegata che si confronta tutti i giorni con
lasprezza dei luoghi di lavoro e che si propone di essere, come si capisce dal suo intervento al
congresso FIOM (https://www.youtube.com/watch?v=-uDxEXlrv3c), uno strumento nelle mani
dei lavoratori. (da minuto 1:08).
Da sempre interessata alle questioni macroeconomiche, Michela ha da tempo compreso che
lausterit un approccio alla politica economica che va contro gli interessi dei lavoratori.
Proprio per questo stata una convinta sostenitrice, nella sua zona, del referendum anti
austerit dando il suo contributo pubblicizzandolo per raccogliere le firme e non ha esitato a
partecipare, portando alcuni colleghi, ad un nostro evento di divulgazione non appena ne
venuta a conoscenza.
Appena ha saputo la data della manifestazione nazionale indetta dalla CGIL, ha subito scritto ai
membri di Rete MMT che conosceva, per invitarli a partecipare. Io e Daniele Busi abbiamo quindi
con gioia accettato linvito, invitando anche Mhedi, un mio compagno di universit molto vicino
allapproccio circuitista.
Nel viaggio di ritorno da Roma c stato modo di avviare un partecipato ed interessante
confronto tra Rete MMT, i delegati FIOM e gli operai, durante il quale ho avuto lidea, insieme a
Mhedi, di invitare i delegati a fare un seminario in UniBG.
Con enorme piacere siamo poi stati invitati a scrivere un contributo (che trovate in calce
all'articolo) sulla nostra esperienza della manifestazione del 25 ottobre a Roma che stato
divulgato in alcune aziende dai delegati stessi.
Dopo il 25 mi sono unito anche allo sciopero del 14 ottobre e diversi componenti MMT si stanno
organizzando per partecipare allo sciopero generale del 12 dicembre.
Rete MMT, seguendo la linea che la caratterizza, cerca il confronto con tutte le realt sensibili
alle tematiche macroeconomiche e valuta preziosissimo questo rapporto di interlocuzione con un
soggetto importante come la CGIL ed in particolare la FIOM.
Di seguito una breve intervista a questa delegata antiausterit!

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Invernizzi I FIOM chiama Rete MMT

Ciao Michela.
Ciao Ivan. Innanzitutto ti dico grazie per la bella presentazione che mi hai fatto nella quale hai
giustamente sottolineato una cosa alla quale tengo in modo particolare ovvero che, la
sottoscritta, prima di essere una dirigente della FIOM e della CGIL Nazionale, una
normalissima operaia metalmeccanica ed una comunissima delegata sindacale della Fiom
nellazienda dove lavoro. Detto questo vi ringrazio per aver partecipato con noi alla
manifestazione nazionale indetta dalla CGIL il 25 ottobre scorso perch la presenza e il dialogo
tra lavoratori e studenti un elemento fondamentale che non deve mai mancare. E vi ringrazio
anche per il contributo che avete scritto sulla vostra partecipazione a questo evento. Un
contributo che mi piaciuto molto e che, per questo, abbiamo fatto girare in alcune aziende.
Quando hai cominciato a capire che lausterit, cio il continuo taglio della spesa pubblica e
laumento delle tasse, andava contro gli interessi dei lavoratori?
Per capire questo non ci voluto molto. Non mi intendo molto di economia anche se alle scuole
superiori ho avuto modo di studiare questa materia essendo analista contabile. Ma, per capire
che queste politiche sono esattamente lopposto di quello che servirebbe al nostro paese, basta
parlare con i lavoratori che sono quella parte di cittadini che le tasse le pagano perch molte
vengono trattenute direttamente sulla busta paga. I continui tagli alla spesa pubblica sono solo
un metodo per fare cassa e per cercare di non sforare i vincoli che lEuropa ha fissato. Idem per
quanto riguarda laumento delle tasse. Ma la cosa pi grave, dal mio punto di vista, stata
quella di inserire il pareggio di bilancio nella Costituzione. Siamo stati lunico paese a farlo e
le conseguenze di questa scelta saranno devastanti perch in nome del pareggio di bilancio non
potranno essere garantiti, come invece dovrebbe essere, molti servizi essenziali per la
collettivit (sicurezza, sanit, scuola). In nome della finanza si tralascia laspetto sociale che
queste decisioni vanno a colpire in modo diretto. Quindi lausterit non va solo contro gli
interessi dei lavoratori ma coinvolge la maggior parte dei cittadini del nostro paese. Laumento
delle tasse porter sicuramente a minore domanda interna in una situazione lavorativa che gi
estremamente complicata assistiamo tutti i giorni persone che sono in cassa integrazione, in
mobilit. Persone che un lavoro non lhanno pi perch alcuni imprenditori stanno
delocalizzando le aziende in Paesi dove il costo del lavoro e pi basso e i diritti dei lavoratori
sono pressoch inesistenti innescando una competizione difficile da frenare. Tieni presente che
il nostro tessuto industriale composto in maggior parte da aziende di piccole e medie
dimensioni che vivono soprattutto di domanda interna e, quando questa viene a mancare, si
innesca un circolo vizioso nel quale anche i lavoratori vengono direttamente coinvolti.
Come hai trovato levento di divulgazione MMT a cui hai assistito?
Lho trovato interessante. Certo ho dovuto rispolverare alcuni concetti di economia studiati
alle scuole superiori ma alcune cose mi hanno colpito in modo particolare. Ad esempio il
raggiungimento della piena occupazione e, ovviamente, laumento della spesa pubblica per
risolvere molte questioni che, nella realt, si tradurrebbe in posti di lavoro e maggiori servizi
per tutti.

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Secondo te la MMT pu essere uno strumento utile per inquadrare meglio il funzionamento
dei sistemi economici al fine di lottare contro la disoccupazione che rende i lavoratori
ricattabili?
Non sono uneconomista ma sicuramente pu essere uno strumento. Anche noi, come sindacato
siamo andati in piazza con delle proposte. Una di queste proprio il cambiamento della politica
economica ovvero passare dallEuropa dellausterit a quella del lavoro superando i vincoli
europei e cancellando il pareggio di bilancio. Unaltra la richiesta di investimenti pubblici,
ma anche privati, per innovare settori importanti come quello dei trasporti, delle energie
alternative, delle telecomunicazioni attraverso dei piani straordinari per creare appunto nuova
occupazione non tralasciando in questi investimenti la valorizzazione del territorio e la messa
in sicurezza dellassetto idrogeologico. Questioni molto importanti, come ho gi detto, anche
sotto laspetto della sicurezza visti i continui disastri che accadono non appena piove un po pi
del solito Credo che il problema sia un altro ovvero che non ci sia la volont politica per
utilizzare questi strumenti. Non credo che ci saranno molti politici che vorranno prenderne
spunto proprio perch facendolo dovrebbero assumersi la responsabilit di sforare i vincoli
imposti dallEuropa
Quale parte della presentazione ti piaciuta di pi?
Sicuramente, da lavoratrice direi la parte riguardante il raggiungimento della piena
occupazione quindi creazione di Programmi di lavoro garantito.
Questa valutazione critica nei confronti delle politiche di austerit condivisa dal resto di
FIOM e dal segretario Landini?
S, come ho spiegato prima, nelle proposte della FIOM ma anche in quelle della CGIL ben
presente la consapevolezza che queste politiche non sono la soluzione ai problemi dei
lavoratori e dei cittadini. Le politiche del governo hanno solo peggiorato le condizioni di vita di
migliaia di persone determinando laumento della disoccupazione, la chiusura o la
delocalizzazione di aziende, aumentando la povert e peggiorando le condizioni di vita per cui
non c stato nessun miglioramento per quanto riguarda la ripresa dei vari settori produttivi. Vi
quindi la necessit di superare queste politiche e di mettere in campo dei piani straordinari,
di combattere leconomia sommersa e quindi levasione fiscale ed il lavoro nero, di contrastare
il lavoro precario e di impedire la cancellazione dei diritti dei lavoratori.
Quali sono gli strumenti che il sindacato ha per lottare contro lausterit?
Bella domanda il sindacato non un partito ma una parte sociale. Questo lo ricordo sempre
perch, a volte, molti fanno confusione tra le due cose. La FIOM e la CGIL esistono perch sono
finanziate dalle tessere dei lavoratori che condividono con noi le nostre idee e le nostre
battaglie. Gli strumenti che abbiamo come sindacato sono le proposte che il Governo non ha
voluto nemmeno ascoltare. O meglio, le ha ascoltate, ma poi ha detto che andr avanti con
queste politiche. Non avendo interlocutori disposti ad ascoltare le cose che possiamo fare sono
informare i lavoratori e non solo su quello che sta accadendo. Abbiamo appoggiato diversi
referendum. Ora promuoveremo una iniziativa di legge popolare sugli appalti per renderli pi
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sicuri da infiltrazioni e dalla corruzione. Ovviamente il sindacato ha come strumento e


maggiore forma di lotta e di dissenso le manifestazioni e gli scioperi.
Dopo il 25 ottobre ed il 14 novembre quali saranno i prossimi passi?
Dopo la riuscitissima manifestazione a Roma del 25 ottobre il Comitato Centrale della FIOM (di
cui faccio parte) ha deciso di proseguire proclamando lo sciopero nazionale di categoria. Il 14
novembre come sapete stato fatto a Milano con una grande partecipazione, il 21 novembre a
Napoli con lo stesso risultato, il 25 novembre in Sardegna a Cagliari e il 27 novembre in Sicilia a
Palermo. Tutti scioperi riusciti a conferma che i lavoratori sono ben consapevoli delle politiche
di questo governo e che, ovviamente, non le condividono. Qualche settimana fa anche la Cgil ha
dichiarato lo sciopero generale di tutte le categorie insieme alla UIL. Sar il 12 dicembre in
tutta Italia. Per la zona di Lecco si terr a Milano.
Le motivazioni di queste mobilitazioni non cambiano, sono le stesse perch dal Governo nulla
cambiato. Anzi direi che addirittura peggiorato dato che la riforma sul lavoro stata
approvata con legge delega e ora devono partire i vari decreti. Come ha detto la segretaria
Susanna Camusso quando capiremo come verranno impostati i decreti e cosa in essi sar
contenuto siamo anche pronti a cambiare campo passando dalle piazze ad un ricorso alla Corte
di giustizia Europea. Inoltre non sono da sottovalutare tutte quelle manifestazioni di vari
comitati di cittadini e di vari movimenti che si stanno svolgendo in questi giorni in tutta Italia.
Anche gli studenti si stanno muovendo in modo capillare contro il Jobs Act e la legge di
stabilit. Perfino il Garante degli scioperi si sta rendendo conto che le mobilitazioni in atto
contro le politiche del Governo si stanno moltiplicando Perci credo sia meglio per tutti che
questo Governo trovi il tempo di ascoltare invece di criticare le persone che vanno in piazza
ricordando anche che, quando si fa sciopero, ovviamente, non si viene pagati. E, in una
situazione lavorativa come quella attuale, non un sacrificio da poco. Per quanto riguarda i
prossimi passi il 17 e il 18 dicembre convocato il Direttivo Nazionale della CGIL dove credo
che discuteremo di come affrontare e mettere in campo tutto quello che, come sindacato,
possiamo fare. Sicuramente non lapprovazione del Jobs Act che ci fermer perch una
legge ancora tutta da scrivere. Tanti sono i temi in campo come il demansionamento, la
videosorveglianza, le modifiche allarticolo 18 ecc Quindi, per ora, lappuntamento per lo
sciopero del 12 dicembre e dobbiamo impegnarci tutti perch coinvolga il maggior numero di
persone e di lavoratori, studenti, precari, disoccupati, esodati unificando le lotte perch
nessuno rimanga indietro e per garantire a chi verr dopo di noi un futuro lavorativo (e non
solo) migliore.
GRAZIE MILLE MICHELA!

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