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gruppo sociale che gioca un ruolo strategico per lo sviluppo del Paese, sia stata fortemente
danneggiata dalle misure di austerit poste in essere in questi anni. Tali politiche hanno fatto
sprofondare alcuni gruppi sociali in una trappola dalla quale molto complesso uscire.
Leconomia spesso definita scienza della scelta, ma il professor Campiglio ha mostrato
come alcuni gruppi sociali in realt abbiano ben poco da scegliere.
Padre Michael Czerny, membro del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha valutato
la relazione tra la fragilit del sistema ambientale e la crescente povert come un elemento che
deve far pensare alla conversione della nostra societ verso un nuovo modello economico. Padre
Michael afferma che non si raggiunge una crescita attraverso laccumulo di ricchezze
materiali, ma che la vera crescita si basa su tre pilastri: sviluppo economico, inclusione
sociale e sostenibilit ambientale. Leconomia forte e dinamica quando permette a tutti di
trarre beneficio dai frutti prodotti, ed quindi indispensabile promuovere un lavoro dignitoso
che sia sostenibile per il lavoratore, per il datore di lavoro, per la comunit e per lambiente.
Padre Michael ha espresso una forte critica verso il paradigma tecnocratico, cos chiamato da
Papa Francesca nella sua enciclica Laudato S, paradigma che si serve di unideologia che
interpreta la natura e la persona come un oggetto da controllare, senza alcuna preoccupazione
per il suo valore o i suoi limiti.
Padre Michael ha concluso affermando che il sapere economico non deve essere demonizzato,
ma deve essere liberato dalla distorsione concettuale creata dal principio della massimizzazione
del profitto.
Il Professor Riccardo Bellofiore, dellUniversit di Bergamo, ha valutato la crisi in atto come una
crisi della teoria dominante ed anche delle teorie alternative. Per avere una valida critica
dellesistente non si pu non partire da un ragionamento che muova sul capitalismo, e quindi dal
controllo politico e dal conflitto tra le classi sociali da cui animato. Le politiche di pieno
impiego alimentano forti opposizioni da parte di alcune classi sociali che non sono disposte a
slegare landamento delleconomia dalle proprie aspettative. Il professore vede in un cospicuo
intervento dello Stato la chiave per uscire dalla crisi di questi tempi, promuovendo un piano
di lavoro rivolto ai lavoratori, qualificati e non, che si estenda ad un orizzonte temporale
medio-lungo.
comune a tutti gli interventi la necessit di abbandonare le disastrose politiche di austerit
che rafforzano le disparit economiche e producono vere e proprie tragedie sociali.
Parlare di povert e disuguaglianze in un luogo di cultura cos prestigioso come il contesto
accademico stato un passo importante, che noi speriamo possa servire da stimolo e da
incoraggiamento per lo sviluppo del dibattito. Le istituzioni e le Universit, infatti, sono troppo
spesso miopi davanti alle problematiche che coinvolgono la societ. Per questo importante
elogiare limpegno di quegli studenti che organizzano momenti di formazione e di sviluppo di
una diffusa consapevolezza. La collaborazione tra Rete MMT e Rethinking Economics per
lorganizzazione di questa iniziativa lesempio di come lincessante e continuo impegno sia la
chiave per creare una cultura economica e sociale diversa.
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