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Livorno

IL TIRRENO

Mercoled
10 Dicembre 2008

III

Il futuro del porto finito nel fango


Vasca indispensabile: ora per gli escavi, domani per il maxi-terminal
di Mauro Zucchelli
LIVORNO. Anche dopo che i carabinieri
hanno messo i sigilli del sequestro alla Vasca di Colmata il porto ha continuato a funzionare: le grandi portacontainer di mezzo
mondo hanno continuato a entrare e uscire
dal porto; le grandi gru hanno continuato a
movimentare i carichi; i camion e i treni
hanno continuato a arrivare e partire. Eppure questo un terremoto che scuote fin dalle fondamenta il porto: anzi, i porti.
Il presidente dellAuthority Roberto Piccini dice: non c nessuno che ha fatto il furbo
andando a rimpiattare nelle melme escavate magari i rifiuti di concerie o gli scarti chimici o chiss cosa. Linchiesta mette al centro ripetono dal quartier generale di Palazzo Rosciano linterpretazione giuridica per la quale quel che viene portato via
dai fondali del porto con i dragaggi da catalogare come rifiuto, non semplicemente
fanghiglia (cio terra).

IL PROBLEMA

Blitz Gdf nel 2003 perch gli inquinanti erano fuoriusciti

Rischi per il mare? Per ora no


per resta il timore di falle
LIVORNO. La presenza
della discarica nella vasca
di colmata comporta rischi
per linquinamento del mare? Per ora, rassicurano i
militari del Nucleo operativo ecologico che hanno
svolto le indagini, la situazione sotto controllo e
non ci sarebbero stati sversamenti in acqua. Sono comunque in corso campionamenti dellacqua marina
nello specchio antistante
la vasca, da parte dellArpat, per scongiurare il rischio.
Tuttavia, la paura che
dalla vasca possano esser-

ci delle perdite di percolato e che quindi la membrana impermeabile dellarea


possa cedere forte. E il
fantasma di quanto accaduto cinque anni fa ancora
aleggia nellaria. Infatti,
tra fine 2003 e inizio 2004
la Finanza scopr un intorbidirsi sospetto delle acque
a ridosso della vasca. Il magistrato aveva disposto il
sequestro mentre erano
stati subito autorizzati gli
interventi tecnici per riuscire a porre rimedio alle
falle o comunque al difetto
che sta allorigine del problema.

LIDENTIKIT
Serve per dragare i fondali a misura delle nuove navi-kolossal

Ma fino al 99 la melma
veniva buttata al largo
Almeno un livornese su otto
campa della ricchezza (e dei
redditi) che il porto produce
ma, al di fuori della cerchia
degli addetti ai lavori, per la
grande maggioranza dei
cittadini la Vasca di Colmata
un rebus, una incognita:
qualcosa che non si sa bene n
cos n a cosa serva n di
preciso dove sia in porto.
Eppure Livorno stata la prima
a dare questa soluzione al
bisogno di dragare i porti:
chiudendo con la prassi
ante-1999 di prendere la melma
(inquinata o no) e buttarla al
largo.
/ DOV. La zona quella sul
lato esterno della Darsena
Darsena Toscana, il principale
terminal contenitori,
identificabile dallesterno per le
grandi gru gialle che svettano
come la sky-line del porto,
soprattutto per chi arriva dal
Calambrone. Praticamente fra
la Torre del Marzocco e la foce
dello Scolmatore. In unarea
inaccessibile perch allinterno
del perimetro portuale e perch
recintata.
/ COS. Lo dice il nome:
una Vasca (da colmare di
detriti escavati dai fondali del
porto). Sono stati costruiti argini
per ritagliare un pezzo di mare,

poi ulteriormente suddivisi


allinterno. Dopo un po di tira e
molla con il ministero
dellambiente, si provveduto
a impermeabilizzare fondo e
argini della Vasca cos da
porre una membrana che
fisicamente impedisca
leventualit che filtri
allesterno cio in mare
aperto quanto contenuto
nella Vasca.
/ A COSA SERVE. E larea in
cui vengono gettati fanghi e
melme che, con le operazioni di
dragaggio, vengono pompate
via dai fondali allinterno del
porto e mandati nella Vasca.
Come? Nei dragaggi ordinari
talvolta anche direttamente con
una sorta di doppio pompaggio:
luno che lo prende dal fondale
e laltro che, sempre tramite
tubo, lo manda direttamente
nella Vasca. Le cose sono
andate un po diversamente
nellescavo del Canale
industriale, pi delicato dal
punto di vista ambientale
perch le melme contengono
pi alte percentuali di
idrocarburi e metalli pesanti:
qui i detriti dovevano essere
analizzati per capire quali
erano da spedire in Vasca e
quali invece dovevano essere
inertizzati mediante trattamento
disinquinante. (m.z.)

TERREMOTO: COME MAI


E una impostazione che
pu innescare conseguenze a
catena: ad esempio, su altri posti che hanno il bisogno fisiologico della manutenzione contro linsabbiamento. E non
solo fra Livorno e La Spezia
che stato messo nero su bianco un accordo per far viaggiare i fanghi in cambio di un fiume di finanziamenti per opere
pubbliche.
La Vasca di Colmata il
crocevia strategico del porto,
qui si incrociano le strade di
due operazioni fondamentali.
Luna riguarda la Vasca come il luogo in cui buttare i fanghi portuali; laltra la vede come il futuro piazzale i fanghi non sono altro che il materiale di riempimento dellespansione a mare sul quale
realizzare future banchine.
FANGHI, DOVE LI METTO
Quanto al primo aspetto,
facile immaginarsi quant indispensabile disporre di un
luogo dove mettere i fanghi
portuali: il nostro scalo ha fondali con una profondit massima di 13 metri ma anche la
tendenza a vederla continuamente ridurre dallafflusso di
fanghi e sabbie dallesterno.
Questo fa a pugni con il fatto
che sempre pi spiccato il gigantismo delle navi e dunque
anche il loro pescaggio: gli armatori scelgono i porti che garantiscono fondali adeguati.
La Zim, la compagnia israeliana cliente numero uno del porto, si spesso lamentata di esser costretta a lasciare contenitori a terra perch doveva alleggerire la nave altrimenti rischiava di rimanere incagliata sul fondale.
O DRAGARE O MORIRE
Le profondit sono gi adesso insufficienti per i colossi di
ultima generazione ma trascurare i dragaggi significa tagliarsi fuori anche dallutilizzabilit della flotta anche di livello medio-alto. Solo che per
fare i dragaggi c bisogno, prima ancora della draga, di avere il luogo in cui sversare i fanghi: dal 2000 tab lidea di ributtare in mare aperto i fanghi portuali. Esattamente
quel che veniva fatto in passato in nome dellidea che si restituisce al mare le sue sabbie: dimenticandosi per che
intanto la permanenza in porto le aveva arricchite di inquinanti come metalli pesanti
e idrocarburi. Con una postilla: lubicazione delloffshore
12 miglia al largo della costa
di Tirrenia stata individuata
perch proprio l erano stati
sversati negli anni 90 migliaia e migliaia di metri cubi
di fanghi portati via dai fondali dello scalo labronico.
Per adesso abbiamo in
realt solo la Vasca 1, la seconda in progettazione (ma
gi coperta da finanziamento
sia direttamente dal ministero
sia attraverso il via libero allarrivo dei fanghi dragati nel
porto di La Spezia): ma quanto dragaggio centra dentro
una Vasca? Ci aiuta a capirlo il fatto che in questi anni in
tale area sono stati sversati i

Nei guai Capraia


e La Spezia:
stop ai fanghi

fanghi provenienti da 15 escavazioni di fondali: totale 1,57


milioni di metri cubi.
QUI IL NUOVO PORTO
Relativamente al secondo
aspetto, le cose si fanno ancora pi rilevanti. Basti dire che
dal 2003 in poi, in tutte le
idee-guida partorite dalle istituzioni portuali per disegnare
finalmente il nuovo Prg del
porto, lelemento-chiave lutilizzo della Vasca di Colmata
come piazzale di espansione a
mare per dare sfogo alla fame
di spazi che sta creando problemi in porto. E dal consolidamento dei fanghi fino a farli
diventare una nuova maxi-banchina che ci si attende il
raddoppio del porto: anzi, il
nuovo cuore che dar lo
sprint a tutto lo scalo.
In pratica, le navi portacontainer del futuro (imminente)
hanno un pescaggio di oltre 16
metri ma allinterno del porto
attuale non c la possibilit di
arrivare a tali profondit senza compromettere le fondamenta delle banchine. Delle
due luna: o ci tagliamo fuori
dalla fetta pi ghiotta della
torta del traffico marittimo
internazionale o cerchiamo di
costruire nuove banchine
esterne che abbiano la possibilit di raggiungere quota meno 16 o meno 18.

La Vasca diventerebbe la
mega-superficie sul quale, dallattuale sponda ovest della
Darsena Toscana (dov la Tdt
di portuali e Eurokai-Consthip), trasferire il principale
terminal contenitori del porto
con lobiettivo di contare i container a colpi di milioni di teu.
Non basta: al trasloco del
terminal contenitori nei nuovi
spazi della cosiddetta Darsena
Europa legata anche lipotesi di riassetto della geografia
interna dello scalo. Sulla sponda ovest si libererebbe uno
spazio di primissimo piano
con oltre 400 metri di banchina e 13 metri di profondit: c
di che far sbizzarrire la fantasia...

bia un fondamento, per poter


espandere il porto l ci sarebbe da togliere metro cubo per
metro cubo questoceano di
fango e portarlo in un luogo
adatto, poi tornare a riempire
la zona con detriti inerti.
LA SPEZIA E CAPRAIA KO
E qui da noi lepicentro del
terremoto eppure il porto di
Livorno non lunico coinvolto. La Vasca non potr ricevere i fanghi escavati per realizzare il nuovo porto di Capraia. Bloccato anche lafflusso del primo stock dei 100mila
metri cubi di melme che il porto di La Spezia ha tirato via
dai suoi fondali e non sa dove
buttare: sarebbero arrivati
nei prossimi giorni. Non solo:
la classificazione dei fanghi
descavo come rifiuto dal punto di vista giuridico apre uno
scenario nuovo che riguarda
quasi tutti i porti italiani. Cinque giorni dopo la pubblicazione del decreto del ministero
dellambiente che, sulla Gazzetta ufficiale n. 284, mette gi
la disciplina delle operazioni
di dragaggio nei siti di bonifica di interesse nazionale: finora si era andati avanti a
suon di autorizzazioni volta
per volta, dopo la svolta
del 99 che aveva chiuso con lidea di prendere i famghi e scaraventarli in mare aperto.

COS DIVENTA OFF LIMITS


Non tutto. A prestar fede
alle analisi che a tambur battente circolano a Palazzo Rosciano, sede dellAuthority,
c un effetto se possibile ancor pi dirompente. Se la Vasca sotto sequestro perch
catalogata di fatto come una
discarica non autorizzata, il
problema doppio: il sequestro blocca finch lautorit
giudiziaria non decide di toglierlo, lindividuazione come
discarica abusiva impedir
che in quella zona sia fatta
qualunque cosa. Ammesso
che questa interpretazione ab-

Amadio (An) attacca

PICCINI

Commissione
dinchiesta
Indaghi
la Regione

Abbiamo seguito
le autorizzazioni

LIVORNO. Marcella
Amadio, consigliere
comunale e regionale dei
An, chiede a gran voce
una commissione
dinchiesta della Regione
per accertare fatti e
responsabilit. Lo fa in
una doppia interrogazione
presentata in Regione e a
Palazzo civico, dopo aver
appreso del sequestro, da
parte dei Carabinieri del
Noe, della Vasca di
Colmata. Amadio
ringrazia il nucleo
ecologico dellArma e la
magistratura per il
proprio intervento e, al
di l dei fatti di rilievo
penale su cui faranno
chiarezza i giudici,
mostra il proprio grave
sconcerto. Lesponente
di An-Pdl si rivolge anche
allAuthority e si rivolge
a Piccini perch sia
subito conto della
situazione alla
cittadinanza: Anche
considerato il binomio
inscindibile che esiste tra
la citt e il porto di
Livorno dichiara
trovo che i cittadini
abbiano tutto il diritto di
sapere cosa sia finora
accaduto nellarea
sottoposta a sequestro.

LIVORNO. Sono finiti nel


mirino delle indagini gli escavi
dal 2001 in poi, io posso solo dire che abbiamo seguito le regole e le autorizzazioni che man
mano ci sono state date. Cosa
in ballo? Semplicemente il futuro del porto, tutto qui. Parola
di Roberto Piccini, seduto sulla poltronissima di presidente
dellAutorit portuale dal dicembre 2006: i riflettori dellinchiesta tornano indietro fino
al 2001, cio include i periodi in
cui erano al suo posto, come
commissari, prima Bruno Lenzi (dal 2003 allestate 2005) e poi
lammiraglio Salvatore Giuffr, preceduti dal doppio mandato di Nereo Marcucci.
Piccini nega che qualcuno
abbia fatto il furbo, magari butRoberto Piccini
tando rifiuti di concerie o fabbriche chimiche nascondendoli in mezzo ai liquami tirati su dai fondali portuali. A quanto ne
so non capitato e comunque non mi risulta che neanche lindagine lo ipotizzi: no, l c solo roba di porto, nientaltro.
E allora? Allora a prestar crescito a quanto emerso nei faccia a faccia che Piccini ha avuto ieri con la sua squadra gli inquirenti vedono nel materiale escavato dai fondali non un normale fango bens un rifiuto e dunque da trattare con le cautele
ambientali che i rifiuti richiedono. Tradotto: non si pu buttarli
nella Vasca di Colmata perch la Vasca non autorizzata come
discarica e perci collocarli l equivale a creare una discarica abusiva in mare. Con una conseguenza: Stop allidea di costruire
sulla Vasca i piazzali del nuovo maxi-terminal, su una discarica abusiva non si pu fare nulla n ora n mai.
Ma se non in questione qualche sversamento-pirata, il guaio
viene fatto rilevare sta allora nelliter autorizzativo: passato
spesso anche dai massimi livelli ministeriali. (m.z.)
PENTAFOTO

Foto a destra:
la Vasca vista
dallalto,
si distinguono
i quadrilateri
dei settori.
Al centro
in orizzontale
la Darsena
Toscana,
sulla sinistra
la foce dello
Scolmatore

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