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1915-2015

Centenario di Fondazione
Piccole Suore Missionarie della Carit (Don Orione)

Don Orione
Il suo tempo
Il suo carisma

SAN LUIGI ORIONE, il Fondatore (1872 1940)


LUIGI ORIONE nato a Pontecurone (Alessandria - Italia) il 23 giugno 1872 da una onesta famiglia
di umili origini. A 14 anni viene accolto tra i Francescani di Voghera, ma a causa di problemi di
salute deve lasciare lIstituto. Lanno successivo viene accettato dai salesiani di Valdocco (Torino),
dove rimane tre anni. Tuttavia, scoprendo che il progetto di Dio per lui era altro, il 16 ottobre 1889
entra nel Seminario Diocesano di Tortona: ha 18 anni.
La morte del padre e le difficolt economiche della madre, lo costringono a lavorare come custode
del Duomo per continuare gli studi ed aiutare le vocazioni povere.
Nel 1892, ancora Chierico, Luigi Orione inizia il suo apostolato in favore della giovent dando
inizio, il 3 luglio, allOratorio San Luigi. Il 13 ottobre 1893 apre il primo collegetto nel rione San
Bernardino di Tortona, che lanno trasferisce nel pi spazioso "Santa Chiara" e apre anche delle
Case per studenti a Genova e a Torino.
A 23 anni, il 13 aprile 1895, nella cappella del Seminario vescovile di Tortona, Luigi Orione viene
ordinato Sacerdote secondo lo stile semplice di colui che si definito il facchino della Divina
Provvidenza. Il 12 aprile 1912, Don Orione emette i voti perpetui nelle mani di Pio X, dopo essere
stato nominato nel 1909 Vicario generale della diocesi di Messina.
Don Orione ha fondato la Piccola Opera della Divina Provvidenza, che comprende gli Istituti
religiosi dei Figli della Divina Provvidenza, delle Piccole Suore Missionarie della Carit, dellIstituto
Secolare e un vasto Movimento Laicale Orionino, oltre ad altre opere che irradiano nel mondo la
carit secondo lo stile del carisma da lui vissuto.
Lespansione della Piccola Opera della Divina Provvidenza e la missione ad gentes ha avuto inizio
con lo stesso Fondatore, che invi i suoi figli in Polonia, Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay, Cile,
Inghilterra, USA, Albania... fino ad arrivare in Kenya, Madagascar, Costa dAvorio, Togo e Filippine
Il 12 marzo 1940, a San Remo, Don Orione celebr lultima Santa Messa e mor alle ore 22.45, in
concetto di santit, pronunciando le sue ultime parole: Vado... vado... Ges! Ges! Ges!
Il 16 maggio 2004, Giovanni Paolo II lo ha dichiarato Santo presentandolo alla Chiesa come una
meravigliosa e geniale espressione della carit cristiana... Egli fu certamente una delle personalit
pi eminenti di questo secolo per la sua fede cristiana apertamente professata e per la sua carit
eroicamente vissuta.
Dalla sua vita, tanto intensa e dinamica, emergono il segreto e la genialit di don Orione: egli si
lasciato solo e sempre condurre dalla logica serrata dellAmore!...
Ebbe la tempra e il cuore dellApostolo Paolo, tenero e sensibile fino alle lacrime, infaticabile e
coraggioso fino allardimento, tenace e dinamico fino alleroismo, affrontando pericoli dogni
genere, avvicinando alte personalit della politica e della cultura, illuminando uomini senza fede,
convertendo peccatori, sempre raccolto in continua e fiduciosa preghiera, talvolta accompagnata
da terribili penitenza.
Mirabile Dio nei suoi santi, e don Orione rimane per tutti esempio luminoso e conforto nella
fede.1
1

Omelia di Giovanni Paolo II in occasione della beatificazione di don Orione, 26 ottobre 1980.

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Piccole Suore Missionarie della Carit (Don Orione)

Don Orione
Il suo tempo
Il suo carisma

Il contesto storico-sociale
Don Orione vissuto e si formato in un momento storico in cui la realt italiana stava vivendo un
profondo cambiamento: allindomani dellunificazione, lItalia si stava trasformando in uno stato
moderno. Il secondo Ottocento un periodo caratterizzato da fenomeni dinurbamento,
emigrazione, sradicamento sociale e morale dovuti alla rapida industrializzazione del Paese.
Flussi migratori, contaminazioni culturali, lemergere di nuove realt e di un nuovo dinamismo a
livello sociale, culturale e politico, favoriscono nuovi atteggiamenti nelle persone, e in particolare
nella giovent, tra cui ladesione a nuove idee introdotte dai partiti di massa, considerate
pericolose dalla Chiesa, prime fra tutte, il socialismo ateo.
Sullo sfondo politico internazionale emergono nuovi orizzonti e nuove dinamiche, che saranno il
preludio ai conflitti mondiali.
Da parte cattolica si sviluppa una visione nuova e moderna dellimpegno cristiano, che cerca la
pura e semplice azione caritativa con una sensibilit acuta verso la questione sociale, finalmente
intesa nella sua globalit.
In tale contesto Don Orione da voce agli emarginati, ai poveri, agli abbandonati e agli infermi. In
Luigi Orione e nella sua opera, le istanze di riscatto dei ceti pi umili, passano attraverso lopera
deducazione cristiana e morale e di formazione professionale.
La sua azione non si limita ai bisogni materiali degli strati pi umili della popolazione; in cima alle
sue preoccupazioni pone i bisogni morali, soprattutto dei giovani. Egli vuole offrire ai pi
svantaggiati, sia la testimonianza evangelica, sia una concreta possibilit di promozione sociale ed
umana.

Con quale spiritualit ha vissuto San Luigi?


La fiducia nella Divina Provvidenza la chiave di lettura della vita personale, comunitaria e
apostolica di San Luigi Orione. Egli si abbandon in totale fiducia, docilit e amore alla provvidente
azione divina.
Il programma dellOpera da lui fondata posto sotto le ali della provvidente maternit di Dio e si
ispira al motto di San Paolo Instaurare omnia in Christo(Ef 1,10). La spiritualit orionina ha un
orientamento cristocentro, espresso nella devozione ai volti di Ges: Cristo Crocifisso, Cristo nel
Sacramento della Divina Eucaristia e Sacro Cuore. Da essi scaturisce il suo amore per la Chiesa,
intesa come amore e comunione con il Papa e i Pastore del gregge, e per il Popolo di Dio "ad intra
ecclesiae" e al di fuori attraverso il dialogo e la collaborazione ecumenica e interreligiosa.
Nel nome della Divina Provvidenza, ho aperto le braccia e il cuore a sani e ad ammalati, di ogni
et, di ogni religione, di ogni nazionalit...2 per realizzare il suo anelo pi profondo senza
frontiere fare di Cristo il Cuore del mondo.
In questa mistica, il carisma cerca di delineare la carit vissuta dal Fondatore e da quanti nel
mondo vogliono espanderlo e viverlo dentro o fuori la Piccola Opera della Divina Provvidenza.

Lettere, II, pag. 463. Vaporetto General Artigas, 24 giugno 1937.

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Piccole Suore Missionarie della Carit (Don Orione)

Don Orione
Il suo tempo
Il suo carisma

Il grande ideale vissuto da Don Orione si esprime in due parole DIO SOLO: essere SANTO vissuto
in comunione con Colui che ha amato di modo eroico 24 ore al giorno; essere armonia tra
preghiera e azione e viceversa. Essere santo per essere apostolo: Fare di Cristo il cuore del
mondo!; spargere la carit di Cristo ovunque: Fare il bene sempre, il bene a tutti, il male mai, a
nessuno perch in ogni persona brilla limmagine di Dio. La sua carit conseguenza del suo
amore a Cristo.
Nel gennaio del40, indicando al Direttore del Piccolo Cottolengo Milanese, don Capelli, che si
trovava in Arcivescovado, la poltrona su cui si era seduto il Servo di Dio, gli diceva: Avete per
fondatore un santo; seguitelo, imitatelo, fate vostro il suo spirito!3.
I suoi grandi amori di vita, comunicati in forma semplice e popolare, costituiscono la sintesi
esistenziale del suo carisma: Ges, Maria, Papa, Anime! Il primato di Dio e lamore per tutti con
particolare attenzione e tenerezza verso i sofferenti, gli emarginati, i disperati: Amare nostro
Signore, la nostra celeste Madre e Fondatrice Maria Santissima; amare il Papa, i Vescovi, la Chiesa;
amare i piccoli e i poveri pi abbandonati; mi pare di esser gi in Paradiso...4.

Con cuore e braccia spalancate ha aperto la strada


Quali sono le caratteristiche dellapostolato orionino?
Sullesempio del Fondatore, percorrere tutte le strade dellamore con un unico scopo: lapostolato
della carit di vita e di opere senza frontiera, per penetrare nella societ.
Don Orione, in un periodo storico in cui gli evangelizzatori erano in una posizione di impotenza
nella proclamazione del messaggio di Cristo e di penetrare negli strati sociali della popolazione pi
povera, principalmente nelle classi lavoratrici, comprese la forza della Carit: Vi una corruzione,
nella societ, spaventosa; vi unignoranza di Dio spaventosa; vi un materialismo, un odio
spaventoso; solo la Carit potr ancora con durre a Dio i cuori e le popolazioni, e salvarle5.
Egli ha compreso la necessit dellapostolato e del fare il bene sempre, il bene a tutti, il male mai
a nessuno. Egli promosse un apostolato orionino caratterizzato da:
1.

Cristo annunciato: Fare di Cristo il Cuore del mondo;

2.

lessere senza specificit e senza frontiere: arrivare a tutti per instaurare omnia in Christo;

3.

il coraggio per essere creativi;

4.

lalimentarsi delleroismo come pane quotidiano;

5.

lessere in comunione con i poveri, con il Papa, i Vescovi e la Chiesa locale;

6.

la scelta dei poveri pi poveri.

Quello che distingue lapostolato orionino la TESTIMONIANZA della CARIT senza confini.

Testimonianza di don Zambarbieri. VITO, Aldo. Testimoni. Foggia, Grafiche GERCAP, 2001, pag.135.
Lettere , II, pag. 197. Buenos Aires, 6 febbraio 1935.
5
Lettere, I, pag. 182. Roma, 2 maggio 1920.
4

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Centenario di Fondazione
Piccole Suore Missionarie della Carit (Don Orione)

Don Orione
Il suo tempo
Il suo carisma

La vita povera, in cui nato e vissuto Don Orione, e il contatto con lingiustizia sociale e con la
scristianizzazione del mondo motivarono la scelta della carit di Cristo verso ogni bisognoso della
societ.
La carit una realt pi profonda e originale: nel progetto di don Orione la carit il segno vivo
di una testimonianza cristiana, di una testimonianza talmente forte da conquistare e attrarre gli
uomini allinterno del popolo di Dio6.
La sua carit apre sempre e ovunque le porte per accogliere e rialzare ogni sofferente: giovani,
bambini, disabili, anziani, senza tetto, portatori di AIDS, senza terra e tutti coloro che non hanno
chi gli offre un pezzo di pane. Andare e camminare coi tempi e camminare alla testa dei tempi e
dei popoli...7.

Card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Genova e poi di Milano, in occasione della inaugurazione delluniversit
Popolare Don Orione, a Genova, il 12 marzo 1999, studio sul tema: Il carisma orionino e la carit come cultura.
7
Scritti, 20, 97 b. Lettere, I, pag, 251. Tortona, 5 agosto 1920 a don Pensa.

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