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TUMORI DEL TESTICOLO

1-2% di tutte le neoplasie maligne. Terzo posto nei tumori maschili.


Correlazione tra tumore del testicolo e criptorchidismo pi
frequentemente il testicolo DS, quello che si presenta maggiormente come
criptorchide.
Altri fattori: somministrazione di estrogeni alla madre durante la
gravidanza, latrofia congenita di un testicolo o una lesione traumatica o
infettiva del testicolo stesso.
Tumori a cellule germinali (90%) cellule chemio e radiosensibili! 1535 aa! 70% NO metastasi alla diagnosi!
Tumori a cellule non germinali (10%) 70% metastasi alla diagnosi!

La maggior parte dei pz al momento della diagnosi in stadio I. Neoplasie


altamente aggressive, tempi di raddoppiamento cellulare molto brevi.
Diffusione locale: si limita di solito allalbuginea e al funicolo spermatico,
infiltrazione scroto rara.
Diffusione a
ALFA FETO PROTEINA
Beta - HCG
distanza:
Prodotta dal sacco vitellino
Prodotta dalle cellule
Sptt via linfatica;
sinciziotrofoblastiche
Bassi livelli normalmente
stazioni linfonodali
(gravidanza)
coinvolte tra T4 ed L1
Emivita 5-7 gg

Emivita 24-36 ore


(in prossimit dellilo
renale).

DS:
linfonodi Nei tumori testicolari:
interaortocavali,
Nei tumori testicolari:
o Carcinoma
precavali,
para-aortici di sn
o Coriocarcinoma (tutti)
embrionario

SN:
linfonodi
para-aortici
di
o Carcinoma
sinistra,
preaortici
o Teratocarcinoma
embrionario (40-60%)

Secondo
livello:
paraortici
bilaterali,
mediastinici
e
sovraclaveari per via ascendente, i pelvici e inguinali per via reflua.

Le metastasi per via ematogena sono rare e tardive e comunque secondarie a quelle per via linfatica e si
estrinsecano a livello polmonare, epatico, cerebrale, osseo e cutaneo. CORIOCARCINOMA!
Sintomi: sintomatologia desordio sfumata o assente pertanto ogni tumefazione testicolare deve indurre
sospetto clinico!

Dolore nel 10% dei casi: infarto del parenchima testicolare.

Sintomatologia correlata alla presenza di metastasi nel 10%:


o Dolore al rachide per compressione delle radici dei nervi spinali,
o Edemi degli arti inferiori per compressione della cava o dei vasi iliaci da parte delle ripetizioni linfonodali,
o Dispnea per interessamento polmonare,
o Vomito per linfoadenomegalia retroduodenale.

Mima orchiepididimite nel 10%


Diagnosi:

Ecografia

Marker sierici: alfa feto proteina, Beta-HCG

RX torace: escludere meta polmonari

Diagnosi definitiva: Inguinotomia esplorativa


vascolare.
MAI BIOPSIA!

orchifunicolectomia con clampaggio precoce del peduncolo

Terapia:

SEMINOMI di stadio I: ORCHIECTOMIA + RADIOTERAPIA retroperitoneale a bassa dose (< 30 Gy) per
portare il rischio di recidiva all1% o chemioprofilassi con carboplatino. La linfoadenectomia
retroperitoneale non indicata come trattamento di prima scelta.
SEMINOMI stadio avanzato: rispondono molto bene sia alla radioterapia retroperitoneale (40 Gy) sia alla
chemioterapia con BEP, ottenendo una remissione completa nel 90% dei casi.
NON SEMINOMATOSI di stadio I: consigliabile una linfoadenectomia retroperitoneale con risparmio dei nervi
(RPLND nerve sparing). Tale metodica permette di ottenere unaccurata stadiazione della malattia e di eseguire
una terapia adeguata; In caso di positivit linfonodale si eseguono due cicli di BEP (Bleomicina, Etoposide,
Cisplatino).
NON SEMINOMATOSI a stadio elevato: primo trattamento di cicli di chemioterapia con BEPDopo BEP,
consigliabile lapproccio chirurgico, qualora i markers sierologici si siamo normalizzati.

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