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Corso di

Laurea in
Ingegneria
dellEnergia
(matricole
pari)

LAB DI CALCOLO NUMERICO


pagina moodle del corso

VOL.I. . . No 2

LUNED 23 MARZO 2015

V ETTORI

e:

E GRAFICI

Esercizio 1
1. Costruire il vettore x di lunghezza 100 che abbia come componenti i punti equidistanti tra 0 2.
A tal fine si usi prima un ciclo for, con preallocazione di memoria, poi loperatore
:, infine linspace. Si verifichi la lunghezza del vettore tramite la function length.

Esercizio 2
1. Si costruiscano due vettori, il vettore x di 100 componenti con valori equidistanti
tra 0 e , e il vettore y che calcola la funzione seno nelle componenti di x.
2. Usando plot si faccia il grafico per punti e per linee di (x, y).
3. Usando opportunamente hold on e hold off e creando il vettore z=cos(x) si
faccia anche il grafico di (x, z), sia per punti sia per linee.

F UNCTION

DI TIPO HANDLE E GRAFICI

Esercizio 3
Scrivere le seguenti funzioni come funzioni di tipo handle e per ciascuna di esse fare
il grafico usando ezplot o nellintervallo di default o in quello specificato.
1. f (x) = x3 + 4x 3x2 12

2. g1 (x) = x + 6 in [3, 3].


x2 + 6
3. g2 (x) =
in [3, 3].
2x 1
4. h(x) = ln (x + 2) ex/4 in [1, 1].

5. f (x) = x2 + 1 cos (x) x.


6. f (x) = (2 + x)ex x2 in [0, 1].

VOL.I. . . No.2

Calcolo Numerico

LUNED 23 MARZO 2015

Per risolvere questo esercizio si possono seguire diverse strade: eseguire i comandi sulla Command Window; scrivere uno script per ciascuna funzione; oppure scrivere
ununico script (avendo per laccortezza di aprire una figura prima di ogni grafico in
modo da creare sei figure diverse, altrimenti vedremmo solo lultimo grafico).

Esercizio 4
Si faccia uno script (dal nome scriptplotzerof.m) che faccia il grafico sia della
funzione data, sia dellasse delle ascisse in modo da visualizzare gli zeri della funzione
stessa. La funzione da studiare sia f (x) = ln (x + 2) ex/4 in [1, 1]. A tal fine lo script
deve
1. Assegnare alla variabile f la function di tipo handle f (x) = ln (x + 2) ex/4
2. Fare il grafico della funzione nellintervallo [1, 1]
3. Sovrascrivere, sullo stesso grafico, il grafico dei vettori x e y con x = [1, 1] (gli
estremi dellintervallo) y = [0, 0] (in modo da avere lasse delle ascisse).

Esercizio 5
Si faccia uno script (dal nome scriptplotpfissog.m) che faccia il grafico sia della
funzione data, sia della bisettrice del primo e terzo quadrante, in modo da visualizzare i
2x3 4
punti fissi della funzione stessa. La funzione da studiare sia g(x) = 2
in [1, 2]. A tal
3x 5
fine lo script deve
2x3 4
1. Assegnare alla variabile g la function di tipo handle g(x) = 2
3x 5
2. Fare il grafico della funzione nellintervallo [1, 2]
3. Sovrascrivere, sullo stesso grafico, il grafico dei vettori x e y con x = [1, 2] (gli
estremi dellintervallo) y = x (in modo da avere la bisettrice).

M ETODO

DI

P UNTO

FISSO

Esercizio 6
1. Utilizzare la function funpfisso.m a disposizione (su MOODLE) per trovare i punti
fissi dei seguenti casi test: g1 (x) = 1.2 cos (x) in [0, /2] partendo da x0 = /2, e
x3 + 4
g2 (x) =
in [0, 2] partendo da x0 = 0.5. Si faccia il grafico della funzione caso
5
test insieme alla bisettrice del primo e terzo quadrante. Si approssimi, inoltre, la
derivata prima di g nella soluzione approssimata trovata. La tolleranza da dare sia
toll = 1.e 10 e il numero massimo di iterazioni sia itmax = 80. A tale scopo si scriva
uno script dal nome scriptespfisso.m che:
1. Definisca le variabili toll e itmax.
2. Tramite un ciclo switch faccia scegliere allutente quale funzione di punto fisso applicare. In base alla scelta fatta, si chiami g la function di tipo handle da
associare ad essa, e si chiamino con a e b gli estremi dellintervallo abbinato.
Sia x0 il punto iniziale da cui far partire il metodo di punto fisso.

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3. Allinterno del ciclo switch, inoltre, si definisca la funzione derivata prima di g,


chiamandola derg.
4. Si faccia il grafico della funzione scelta e della bisettrice y = x (si seguano le
indicazioni date nellesercizio precedente)
5. Si chiami la funcion di punto fisso
6. Si stampi il valore approssimato del punto fisso, e il vettore degli scarti (non si
metta il punto e virgola dopo la chiamata alla function).
7. Si calcoli il valore della derivata prima di g nellapprossimazione trovata, salvando il valore nella variabile M. Se ne stampi il risultato.

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