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Sottolineature

La Strage Degli Innocenti


Autore :

Franco Ferrarotti

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i giovani di oggi non vogliono pi cambiare il mondo,
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Si permesso alla TV di sostituirsi alle fondamentali istituzioni educative
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Nietzsche dellottobre-dicembre 1876, che cito a memoria: Non si trovano pi educatori; con questo termine si
pagano individui che a loro volta non sono educati. Ci sono insegnanti, ma non educatori; stallieri, ma non cavalieri
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Le rivoluzioni sono spesso promosse dai giovani; giovani che per si attaccano al potere sino alla morte.
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il giovanilismo non dura. cos per forza, perch i giovani diventano vecchi.
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I giovani apportano un elemento lenergia che gli anziani non hanno pi, mentre gli anziani apportano lelemento
che i giovani ancora non hanno, e cio esperienza e conoscenze. Insomma, giovent energia senza sapere,
anzianit sapere senza energia
Pagina : 14famoso detto crociano: il problema vero dei giovani che invecchiano e che allora diventano pericolosi.
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quando tutti sono o si sentono giovani, la giovent scompare,
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oggi, anche luso sociale della letteratura giovanile non serve pi a far maturare e passare allet adulta, ma aiuta a
restare in una condizione limbica,
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La giovent non vittima della grande trasformazione del capitalismo flessibile, ne lartefice
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si sta verificando un fatto storicamente inedito e inaudito
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unintera generazione viene azzerata. Ridotta al silenzio. Dapprima emarginata socialmente e politicamente; quindi,
semplicemente decapitata. la nuova strage degli innocenti.
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in corso una massiccia psicologizzazione della realt
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La stessa societ e le sue responsabilit si riducono a effetti inintenzionali di comportamenti individuali.
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Si tende a scaricare sugli stessi giovani la responsabilit di una situazione certamente nuova, imprevista.
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un Paese soggettivista con un potere verticistico che deresponsabilizza il cittadino
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al Pil, in Italia dal 2000 ad oggi, questo cresce poco, appena l1,4 per cento, mentre cresce loccupazione dell8 per
cento. Negli altri Paesi europei il rapporto inverso: significa che creiamo occupazione senza valore.
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questa societ appiattita vivrebbe di comportamenti e atteggiamenti spaesati, indifferenti, cinici, passivamente adattivi
o arrangiatori.
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Siamo di fronte a un fenomeno di disinvestimento individuale dal lavoro
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Riguardano la latitanza dello Stato, la sindrome dinastica, la privatizzazione del pubblico.
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il precariato dei contratti a termine, conseguenza inevitabile dallavere adottato, come principio-guida, il progresso
tecnico, senza rendersi conto che la tecnica una perfezione priva di scopo. Essa rende le categorie professionali
obsolete e pu giungere, con la robotificazione produttiva, alla crescita senza posti di lavoro, soprattutto a scapito
della giovane generazione
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Prevale una concezione del potere come appannaggio personale
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LHomo sentiens prevale nettamente sullHomo sapiens socratico. Al calcolo razionale subentra la manipolazione
psicologica. Il sentire domina e sistematicamente prevale sul ragionare

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una classe dirigente che mira a durare, non a dirigere
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Come un tempo i giullari alle corti principesche, i comici funzionano da portavoce politici in trasmissioni televisive di
vario orientamento
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influenza indiretta intendo quellattivit comunicativa che si affida a strategie indotte, in cui domina il codice della
colloquialit, della quotidianit artefatta, della finta democraticit
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quelle ondate di noia che rappresentano un tossico silenzioso della democrazia
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partito di massa, che con lefficacia delle sue reti effettive o sostitutive rappresentate da milioni di militanti e da
imponenti canali di relazioni personali e comunitarie ha costituito per decenni un autentico sistema/controsistema di
comunicazione sociale
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Sempre pi spesso, chi costruisce linformazione e limmagine del partito si colloca allesterno dellorganizzazione
politica propriamente intesa.
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partito pigliatutto, interclassista, trasversale e perci obbligato a un dialogo con linsieme della societ e delle sue
culture
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i politici somiglino sempre pi a truppe doccupazione in un paese straniero, che non conoscono
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la generazione che abbiamo davanti quella cresciuta con i mezzi di comunicazione di massa, con la televisione, con
il computer, con Internet, con i telefoni cellulari
Pagina : 41La logica dellaudiovisivo invece esalta lemozione a scapito del ragionamento.
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Se non gi oggi, quasi certamente domani, saremo probabilmente messi di fronte ad un popolo di informatissimi idioti,
se vera la definizione dellidiota come di colui qui sait tout et ne comprend rien e che, come tale, incarna il tipo
dellidiot savant.
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Internet sta cambiando non solo la comunicazione politica, ma la fonte stessa dellobbligazione che lega e tiene
insieme la societ, consentendo ad essa di funzionare come un insieme di parti distinte ed anche in contrasto, ma
tendenzialmente congruenti
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Internet diretto dal singolo; il suo accesso strettamente individuale
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Il singolo chiamato e pretende di farsi le sue regole, in termini di spontaneit come autenticit, e di viverle
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Nessun dubbio che il 68 fosse una protesta generosa, ma non ha saputo trasformarsi in progetto
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Le rivoluzioni le propongono coloro che stanno relativamente bene; la miseria conservatrice.
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Il 68 non ha scalfito il potere. Per carenza analitica, forse non lo ha neppure sfiorato. Paradossalmente, con una di
quelle conseguenze impreviste di cui ricca lesperienza storica, lo ha addirittura consolidato
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Il potere pi oppressivo il potere che si rifiuta di esercitarsi come potere, il potere burocratizzato e inerte, che non
prende iniziative positive, che non mira a dirigere, ma solo a durare indefinitivamente, eternizzando la datit
dellesistente, bloccando la societ, schiacciandone i membri giovani, pi dinamici, avventurosi, coraggiosi;
frustrandoli fino allestinzione. leterno ritorno dellidentico.
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lidentificazione democratico-plebiscitaria tra la volont della maggioranza parlamentare, dominante nel governo e nel
parlamento, e la volont del popolo in realt una identificazione fittizia
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Lopinione pubblica viene prodotta, non pi data
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La teoria critica di Horkheimer e Adorno era giunta a formulare il concetto di fabbricazione artificiale della natura; con
Student und Politik abbiamo la formulazione del concetto di fabbricazione artificiale degli interessi e delle richieste
dellopinione pubblica
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La pubblicit elettorale tende a somigliare sempre pi e ad usare le tecniche della pubblicit commerciale
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Chi vuole la democrazia deve contentarsene
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Non si controlla se non ci che si conosce
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Dovrei sentirmi meno precario, ed stato cos per un paio danni, ma ora non passano due mesi senza che lazienda
minacci il fallimento per via della crisi. Lo scopo ottenere finanziamenti dallo Stato e la possibilit di chiedere sacrifici
ai dipendenti. Ma questo significa vivere senza nessuna certezza, senza poter fare programmi a lunga scadenza,
obbligati a vivere giorno per giorno. Sembra che ormai il lavoro sia un favore che ti viene concesso, e non puoi sapere
per quanto
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Simone Weil si domandava come mai gli antichi Romani avevano potuto costruire un impero senza disporre di una
filosofia. Si potrebbe rispondere che hanno potuto costruirlo perch non avevano una filosofia.
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in Inghilterra, dove lo Enclosure Act aveva spinto contadini, pastori e artigiani impoveriti, non pi in grado di valersi dei
pascoli liberi, ad affollarsi nei bassifondi metropolitani, formalmente liberi, in realt schiavizzati, costretti a vendere la
loro forza-lavoro al miglior offerente
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Lignoranza completa della macchina alla quale lavora frutto della parcellizzazione dellattivit produttiva e della
specializzazione dei compiti.
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lavori ripetitivi e parcellari a ritmo obbligato sia individuali che collettivi, essendo spersonalizzati, inducono noia e
disinteresse e promuovono forme di fatica pi pericolosa di quella meramente fisica. Si tratta della tristezza
industriale, fatta di nevrosi e inquietudini.
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La struttura professionale aziendale, in questa fase dellevoluzione del macchinario industriale, notevolmente rigida
e caratterizzata, ai livelli inferiori, da gerarchie non fondate sulla capacit e abilit professionale, bens sulla
funzionalit meccanica della relazione macchina-uomo. Dal discepolo al lavorante, dalloperaio alloperatore: anche
labilit e la capacit professionale andata mano a mano scomparendo
Pagina : 69
Si in balia di un mercato del lavoro del tutto impersonale, nel quale le abilit personali non hanno un grande,
decisivo valore. Addestrati in pochi giorni da una certa impresa, si pu da essa essere sostituiti nel medesimo tempo e
non si neppure guadagnata, nel frattempo, unesperienza che possa essere utilizzata in altri luoghi, per altre
imprese

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Pagina : 73
la tecnica una perfezione priva di scopo.
Pagina : 73
le direzioni aziendali, dovendo fare i conti con una tecnica in continuo e rapido cambiamento e tempi di
ammortamento degli investimenti sempre pi brevi, non possono permettersi di firmare contratti di lavoro a tempo
indeterminato. In una parola, hanno bisogno di una manodopera non solo docile, ma malleabile, mobile, precaria,
fungibile.
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Il nostro welfare, centrato proprio sulla famiglia, non regger limpatto con linvecchiamento della popolazione.
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Si sta verificando una massiccia psicologizzazione dei fatti e delle contraddizioni sociali.
Pagina : 77
I giovani sono inermi e fotogenici. Si prestano alloperazione, per lo pi senza saperlo, forse sperando nella visibilit.
Vittime consenzienti e inconsapevoli. Sono stati dapprima ipnotizzati dalle comunicazioni elettroniche in mano ai
tenutari del postribolo planetario. Quindi, proletarizzati, precarizzati a vita, azzerati. Siamo entrati nellepoca della
societ saturnina: i giovani si procreano, li si fanno studiare, magari fino al master e al dottorato, e poi si divorano,
dando loro la colpa, perch sono stanchi, demotivati, apatici, senza desideri.
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la tecnologia sia un contenitore privo di scopo o, se si vuole, una perfezione puramente auto-referenziale
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nei giovani si creata una preferenza, a volte imposta dalle circostanze, a volte scelta pi o meno deliberatamente,
dellemozione e dellimmagine rispetto al raziocinio e alla riflessione interiore.
Pagina : 80
C una spinta competitiva selvaggia, che annulla completamente lesigenza di solidariet e il senso della comunit
interindividuale.
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una societ che ha formalizzato talmente le relazioni in un sistema codificato da aver reso quasi impossibili i
rapporti comunitari
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mai si pongono dei problemi allumanit senza che, allinterno delle tendenze evolutive in atto, sorgano degli anticorpi,
dei movimenti, che a poco a poco si rafforzano, impedendo alle tendenze evolutive di arrivare alle conseguenze
estreme.

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Pagina : 82
il volontariato non unazione volontaria, ma necessaria
Pagina : 82
troppo facile condannare il consumismo da parte di chi ha gi consumato
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Cultura vuol dire lingua, religione, sistemi di significato: se le varie culture non comunicano, se restano
completamente separate le une dalle altre, prima o poi avviene lo scontro
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Si voleva limmaginazione al potere, ma del potere si intratteneva infantilmente unidea immaginaria, grossolanamente
antropomorfica.
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il 68 nato morto
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La produzione di massa, e quindi il consumo di massa, erano gi possibili nellantichit classica greco-romana.
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Individuo e identit sono concetti correlativi. Un individuo si costituisce come tale, ossia come soggetto o come attore
sociale relativamente autonomo, nella misura in cui pu contare su una sua identit specifica.
Pagina : 89
La nozione di individuo si fonda sulla sua identit.
Pagina : 89
Ma, contrariamente a ci che pu suggerire letimologia, lindividuo non lindividuum, ossia lindivisibile. In ogni
individuo convive una molteplicit di individui.
Pagina : 89
La stessa identit, di cui lindividuo tradizionalmente geloso, non un dato, ma un processo.
Pagina : 90
Se lidentit non un dato fisso, acquisito una volta per tutte, bens un punto di riferimento mobile, relativamente
fluido, sottoposto a continue verifiche e a mutamenti indotti dallesterno, lindividuo non nulla in senso assoluto.
Pagina : 90
Lindividuo, in questo senso, ci che stato. Pi precisamente: ci che ricorda di essere stato. Lindividuo dunque
figlio delle sue esperienze di vita, ma queste esperienze non si accumulano in lui a caso n alla rinfusa e neppure
danno luogo a un coacervo di nozioni, impressioni, sensazioni puramente caotiche. Queste esperienze sono filtrate,

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pi o meno criticamente, organizzate, ricordate in un ordine particolare e secondo il filo rosso di una coerenza
interiore riflessa, in modo da costituire la persona o, anzi, la personalit della persona
Pagina : 90
In una persona vi sono e interagiscono pi persone
Pagina : 90
tranciare le radici tradizionali significava non emancipare, ma condannare lo stesso individuo allirrilevanza
Pagina : 91
citando Goethe: Ogni essere vivente non un singolo, ma una molteplicit, anche quando ci appare come individuo,
resta sempre una riunione di esseri viventi autonomi. E poi ancora Ogni individuo ha in s uninfinit di individui
viventi. solo un modo di vedere grossolano, ricavato forse inizialmente dal corpo umano2
Pagina : 91
Anche i fautori pi radicali dellindividualismo estremo e dellautorefenzialit, al limite dellegotismo e dellegolatria,
devono ammettere che lo stesso processo di individuazione un processo sociale
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infatti nella scelta che il soggetto si costituisce nella sua individualit unica, irripetibile, irriducibile ad altro, e nello
stesso tempo condizionata dalle circostanze ambientali
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anche lessere umano pi solitario ha il suo Tu: appunto il se stesso, lalter ego, lego superior e lego inferior,
lincessante confabulazione del S con se stesso, per cui si danno straordinarie convergenze fra mondi di pensiero
diversi e fin contrapposti
Pagina : 93
La costruzione del S , in certi limiti, unauto-costruzione.
Pagina : 93
Il monologo anchesso un dialogo o, comunque, lo prepara.
Pagina : 93
vivendo, noi non viviamo in realt mai soli, ma conviviamo, ossia interdipendiamo
Pagina : 93
lidentit presenta una capacit evolutiva che si viene sviluppando nel tempo;
Pagina : 93
lidentit comporta un atteggiamento tendente alla padronanza relativa delle esperienze in senso unitario e coerente;

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Pagina : 94
lidentit, in quanto processo, consiste essenzialmente nella capacit di padroneggiare, interpretare e riordinare
razionalmente, rispetto ai propri scopi, la molteplicit degli stimoli ricevuti dallambiente
Pagina : 94
se questa azione di riordino razionale non ha luogo o non sufficiente, lindividuo rischia quel tipo di comportamento
che si pu definire come un relativistico lasciarsi andare oppure, di fronte a pulsioni contraddittorie, lindividuo si
vede e si sente condannato alla stasi, pi o meno nevrotica; la personalit nevrotica definibile, infatti, come quella
personalit che avverte in s due tendenze, simultanee e contrarie, tanto da esserne intimamente lacerata e quindi
paralizzata
Pagina : 94
lidentit si viene formando e affermando in base ad una triplice operazione: 1. la separazione dal gruppo sociale o
familiare originario; 2. la conquista di una relativa autonomia; 3. lauto-affermazione del soggetto
Pagina : 94
lindividuo come soggetto e attore sociale relativamente autonomo una conquisa recente
Pagina : 95
Lindividuo una conquista piuttosto recente della tradizione culturale europea
Pagina : 95
soggettivo; luomo diviene individuo spirituale e acquista la coscienza di questa nuova condizione3
Pagina : 96
Con la caduta della consapevolezza problematica e il predominio della mentalit tecnica e dellesprit polytechnicien,
lindividuo e le sue libert, consacrate negli immortali principi dell89, hanno potuto essere considerati come
scontati nei termini di una acquisizione perenne.
Pagina : 97
con Goethe Alles Vergngliche / ist nur ein Gleichnis (Ogni cosa apparente / soltanto una similitudine
Pagina : 97
Il venir meno di questa potenza simbologica, quotidianamente vissuta, probabilmente alla base del disincanto che
sembra definire il mondo moderno
Pagina : 97
si apre la questione di come educare lindividuo, ossia di come rendere possibile ladattamento dellindividuo alle
esigenze funzionali di una societ che ha rinunciato allautorit delleterno ieri. Essa si trova costretta a processi
innovativi che comportano per gli individui uneducazione permanente. Riemerge qui la funzione fondamentale della
socializzazione.

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Pagina : 98
La socializzazione pu definirsi come linsieme delle tecniche di adattamento e di assimilazione degli individui nei
confronti della loro societ.
Pagina : 98
Vivere in societ significa convivere. La convivenza possibile solo in base a regole certe e a una lucidit condivisa.
Pagina : 99
La sottosocializzazione genera disadattati e devianti; la sovrasocializzazione d luogo allappiattimento conformistico
e allottundimento del senso morale
Pagina : 99
tendono a scomparire le vecchie carriere, stabili, che consentivano o facevano sperare in un avanzamento da
fattorino ad amministratore delegato. Si affermano invece carriere spezzate, lavori interinali, occupazioni precarie, che
richiedono agli individui prontezza di riflessi nelladattarsi ai cambiamenti, flessibilit, rinuncia alla coerenza dei vecchi
mestieri e ai vantaggi della specializzazione.
Pagina : 100
Pu anche essere che il lavoro precario non induca nellindividuo solo un senso di incertezza e precariet, ma al
contrario enfatizzi lesilarante sensazione di libert collegata con il legame con un lavoro che non sia sostanzialmente
sempre lo stesso
Pagina : 100
Ci che poteva apparire come una grande ricchezza di opzioni e di possibilit aperte allindividuo rischia ora di porsi
come unoccasione non facilmente evitabile di scissione e frammentazione psicologica, deconcentrazione, confusione
esistenziale.

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