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IN CASO DI SINISTRO

A) Qual è il primo passo da compiere per ottenere il risarcimento dei danni subiti in
un sinistro stradale?

Per ottenere il risarcimento dei danni da sinistro stradale è necessario inviare il più
celermente possibile la richiesta con raccomandata con ricevuta di ritorno alla compagnia
assicurativa del veicolo danneggiante, indicando il luogo, data e modalità del sinistro,
generalità delle parti, nonché i giorni e la località in cui il mezzo danneggiato è a
disposizione del perito della compagnia per l'accertamento del danno. Alla raccomandata,
se presente, può essere allegato il modulo blu che, se firmato da entrambi i conducenti,
diviene modulo di constatazione amichevole dell'incidente. In quest'ultimo caso il
modulo fa sorgere la presunzione che il sinistro si sia verificato con le modalità ivi
descritte e la compagnia assicurativa deve comunicare entro 30 giorni al danneggiato la
somma offerta per il risarcimento, oppure indicare i motivi per i quali non ritiene di dover
offrire niente.

B) Quali danni sono astrattamente risarcibili a seguito di un sinistro stradale?

I danni previsti nel nostro sistema giuridico-giurisprudenziale conseguenti a un sinistro


stradale sono essenzialmente di tre tipologie: il danno "biologico", il danno
"patrimoniale" ed il danno "non patrimoniale". Il danno biologico consiste nelle lesione
del diritto alla salute di cui ogni soggetto è titolare; il danno patrimoniale può consistere
in una perdita del proprio patrimonio ( ad es. il danno al veicolo, agli indumenti, le spese
mediche etc. ) o in un mancato guadagno (ad es. i giorni di malattia in cui non si è potuto
lavorare); il danno non patrimoniale o danno "morale" consiste nel dolore fisico o
psichico derivante dal fatto illecito.

C) E' possibile ottenere un anticipo sul risarcimento definitivo del danno da parte
della compagnia assicurativa?

Nella fase stragiudiziale, cioè quella che precede l'instaurarsi di un procedimento


giudiziario dinanzi ad un Giudice, ciò avviene di rado soprattutto per danni a sole cose.
Una volta instaurato il giudizio, invece, la legge prevede, nel caso sussistano determinate
condizioni, che venga imposto all'assicurazione di versare al danneggiato una somma a
titolo di provvisionale.

D) Si può conseguire prima la liquidazione del danno all'autovettura e


successivamente quella relativa alle lesioni fisiche?

Non ci sono divieti al riguardo. La legge n. 57 del 05.03.2001 ha previsto che la


compagnia assicurativa, in caso di danni a sole cose, è tenuta a comunicare entro 30

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giorni dal ricevimento della richiesta risarcitoria la somma offerta per il risarcimento,
oppure i motivi per cui non ritiene di fare l'offerta. In caso di lesioni personali, tale
comunicazione deve essere formulata entro 90 giorni.

E) E' possibile far riparare il veicolo danneggiato prima di aver conseguito il


risarcimento dalla compagnia assicurativa o addirittura prima che il perito di
questa l'abbia visionato?

La legge prevede che il mezzo danneggiato debba rimanere a disposizione del perito
dell'assicurazione per almeno 8 giorni, non festivi successivi alla ricezione della
raccomandata. E' comunque opportuno scattare al veicolo alcune fotografie da conservare
ed esibire poi al perito successivamente incaricato dall'assicurazione insieme ai
documenti del veicolo. Solitamente di ciò si occuperà il carrozziere presso cui avrete
lasciato l'auto per le riparazioni.

F) E' necessario far riparare il veicolo danneggiato una volta ottenuto il


risarcimento dall'assicurazione?

La legge n. 273 del 12.12.2003 ha sancito l'obbligo per il danneggiato che ha ottenuto il
risarcimento dei danni subiti al veicolo di trasmettere all'assicuratore la fattura relativa
alle riparazioni entro 3 mesi dal risarcimento. Ove il danneggiato non vi ottemperi,
l'assicuratore ha diritto a chiedere in restituzione la somma corrisposta.

G) Il risarcimento del danno deve essere pari al costo delle riparazioni necessarie
per riparare il veicolo danneggiato anche quando supera il suo valore commerciale
(cd. riparazioni antieconomiche)?

Pur essendoci alcune sentenze della Corte di Cassazione in senso contrario, solitamente,
in caso di riparazioni antieconomiche di un veicolo danneggiato, la liquidazione del
risarcimento va effettuata tenendo conto del valore di mercato della vettura, aumentato
delle spese di demolizione del relitto e di immatricolazione di una vettura nuova, detratto
il valore presumibile del relitto medesimo.

H) E' risarcibile il mancato uso dell'autovettura durante la sosta forzata per la sua
riparazione?

Sì, è il cd. danno da fermo tecnico ed è solitamente risarcito se documentato


conteggiando i giorni lavorativi occorsi per rimettere in buono stato il veicolo. Può
comprendere anche le spese per il noleggio di una vettura sostitutiva.

I) Cosa si intende per danno "biologico"?

Il danno biologico, o danno alla salute, è la lesione dell'integrità psichica-fisica di un

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soggetto (il danneggiato) a seguito di un sinistro e si caratterizza per dover essere valutato
prescindendo da ogni riferimento al reddito percepito dal danneggiato.. Quando, oltre al
danno biologico, si verifichino danni di natura patrimoniale, questi vanno risarciti a parte,
oltre al danno morale.

L) Quali sono le conseguenze nel caso in cui il danneggiato abbia subito lesioni
fisiche tali da doversi operare?

Il danneggiato che si sottoponga ad intervento medico-chirurgico ha diritto al rimborso


del costo dell'operazione, sia nel caso questa abbia luogo presso il sistema sanitario
nazionale sia presso strutture private. Inoltre ha diritto al risarcimento del danno
biologico per invalidità permanente che eventualmente residui a seguito dell'operazione.

M) In cosa consiste il concorso di colpa o di responsabilità e quali sono le loro


conseguenze?

Il concorso di colpa, o di responsabilità, si ha quando il sinistro è stato causato dalla


condotta di guida colposa di una pluralità di soggetti che hanno quindi contribuito, anche
in misura diversa, al suo verificarsi. Il concorso di colpa viene solitamente valutato in
percentuale

N) Perché alle volte è necessario esercitare un'azione giudiziaria per ottenere il


risarcimento?

L'azione giudiziaria, esercitabile quando sono trascorsi almeno 60 giorni dalla denuncia
del sinistro, si rende necessaria allorquando non si riesce ad ottenere in tutto, o in parte, il
risarcimento del danno ritenuto congruo. Ciò può essere la conseguenza di una diversa
valutazione della compagnia assicurativa in ordine alle responsabilità dei soggetti
coinvolti nel sinistro e/o una differente valutazione dell'entità dei danni. In qualche caso
l'azione giudiziaria si rende necessaria per l'atteggiamento non collaborativo della
compagnia assicurativa. Per quanto concerne le spese legali, il danneggiato, in caso di
vittoria finale, riceverà un risarcimento comprensivo di quanto dovuto al proprio
avvocato.

O) Perché bisogna attendere 60 giorni prima di poter ricorrere al Giudice?

La legge concede 60 giorni alle compagnie di assicurazione perché possano istruire le


pratiche di risarcimento dei danni subiti dalla vittima del sinistro. Pertanto, prima del
decorso del termine di 60 giorni non è concesso proporre la domanda di risarcimento in
giudizio nei confronti della compagnia di assicurazione. I 60 giorni decorrono dal giorno
del ricevimento da parte della compagnia della lettera raccomandata con ricevuta di
ritorno in cui si formalizza la prima richiesta di risarcimento.

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P) Chi è tenuto al risarcimento dei danni patiti dal trasportato?

La persona trasportata che abbia subito lesioni a seguito di un sinistro stradale deve
chiedere il risarcimento al responsabile del sinistro ed in ciò è particolarmente tutelata
dalla legge. In ogni caso, sia che rivolga le sue domande al conducente la vettura in cui
viaggiava, sia ad altro protagonista del sinistro, gode nei loro confronti d'una presunzione
legale di responsabilità che deve essere vinta con la dimostrazione di aver fatto tutto il
possibile per evitare il danno.

Q) A chi ci si deve rivolgere nel caso in cui il veicolo danneggiante sia straniero?

Quando un incidente in Italia è stato causato da un veicolo straniero, il danneggiato si


deve rivolgere all'U.C.I., cioè l'Ufficio Centrale Italiano, che è competente per la gestione
dei sinistri causati da veicoli immatricolati o registrati all'estero. In caso di incidente,
dunque, bisogna farsi consegnare dalla controparte il duplicato della "carta verde" in cui
sono riportati i dati dell'auto e dell'assicurazione straniera. Se il responsabile del sinistro è
l'italiano, questi deve informare la propria assicurazione mediante una denuncia
cautelativa, ed è a quest'ultima cui lo straniero potrà rivolgersi per chiedere il suo
risarcimento dei danni. Nel caso di sinistro verificatosi all'estero, il cittadino italiano deve
inviare la richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa dello straniero ed
informare la propria compagnia assicurativa.

R) Chi deve sostenere le spese per l'intervento dell'avvocato nella pratica di


risarcimento?

La compagnia di assicurazioni del danneggiante responsabile del sinistro, deve risarcire


tutti i danni subiti dal danneggiato, ivi comprese le spese legali per l'intervento
stragiudiziale dell'avvocato. Di solito, quindi, nel caso in cui il risarcimento abbia luogo
regolarmente e fatte salve fattispecie particolari, il cliente non dovrà nulla al suo
avvocato.

S) Che cos'è una "transazione"?

In infortunistica stradale la transazione è generalmente un accordo tra assicuratore e


danneggiato relativo alla somma dovuta a titolo di risarcimento danni e ciò per evitare
l'inizio, o il prosieguo, di una controversia giudiziaria. Attenzione: una volta che si sia
firmata la quietanza relativa al versamento di una somma da parte dell'assicurazione a
titolo di risarcimento dei danni subiti non si potrà pretendere altro quindi si deve essere
sicuri che la somma comprenda tutti i possibili profili di danno subiti altrimenti è meglio
non firmare.

T) Nel caso in cui il soggetto danneggiato è minore d'età, questi può agire in giudizio
per ottenere il risarcimento?

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L'azione giudiziaria non è proponibile dal minore ma dai suoi genitori, senza necessità di
autorizzazione del giudice tutelare. Nel caso in cui i genitori siano separati, la
rappresentanza legale -e quindi il potere di agire in giudizio- spetta al genitore affidatario
del figlio.

U) In cosa consiste la convenzione indennizzo diretto (CID)?

Questa convenzione è un accordo tra le principali compagnie assicurative per accelerare i


tempi di liquidazione dei sinistri con danni a sole cose causati dalla collisione tra due
veicoli a motore. Grazie a questo accordo, il danneggiato riceve il risarcimento dei suoi
danni a cose direttamente dalla propria compagnia assicurativa che successivamente verrà
rimborsata dalla compagnia di controparte.. La convenzione CID, pur trovando larga
diffusione, alle volte raggiunge scopi contrari ed opposti rispetto a quelli per i quali è
stata pensata. Può accadere che non si raggiunga un accordo tra le compagnie
assicurative, soprattutto per quanto concerne la veridicità del sinistro e l'attribuzione delle
quote di responsabilità. In questi casi la liquidazione dei danni subisce notevoli ritardi.

V) Cos'è e come funziona il "Fondo per le vittime della strada"?

Il Fondo per le vittime della strada è stato istituito con legge per provvedere al
risarcimento dei danni provocati da veicoli o natanti non identificati, non assicurati o
assicurati presso imprese di assicurazione in dissesto finanziario. Nell'ipotesi di sinistro
stradale con un veicolo rimasto sconosciuto, il danneggiato può ottenere dal Fondo, o
meglio da una società assicurativa designata, il risarcimento dei soli danni alla persona.
In caso di sinistro con veicolo non assicurato, il risarcimento è dovuto per i danni alla
persona, nonché per i danni a cose il cui ammontare superi 500 Euro circa e per la parte
eccedente tale ammontare. Infine nell'ipotesi di sinistro causato da veicolo assicurato con
impresa di assicurazioni in dissesto finanziario il risarcimento comprende tutti i danni sia
alla persona che a cose.

Z) Dopo quanto tempo il diritto al risarcimento cade in prescrizione?

Il diritto al risarcimento che tragga origine da un sinistro connesso alla circolazione


stradale che abbia determinato soltanto danni a cose si prescrive (cioè si estingue per
l'inerzia del danneggiato) in due anni dal giorno del sinistro.

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