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GRAMMATICA:

Nella forma affermativa l'uso di To Do aggiunge una speciale enfasi alla frase ed principalmente
usato quando l'interlocutore esprime un dubbio relativo all'azione di cui si parla
ESEMPI:

1. CON IL PRESENTE: you dont love me as before!


come prima
I do love you as before
davvero come prima
2. CON IL PASSATO: you didnt study the lesson
la lezione
I did study, but i dont remember it
ma non me la ricordo

Non mi ami
ti amo
non hai studiato

ho studiato davvero

il Past Perfect si usa per esprimere un'azione che si svolta


precedentemente ad un'altra espressa al Simple Past
Situazione

In inglese

When I got to Susan's


Quando sono arrivata a casa di Susan ieri, lei house yesterday, she had
era uscita.
gone out.
Sono arrivata a casa di Susan: devo usare il Simple
Past, perch si tratta di un'azione passata,
avvenuta in un tempo passato e finito (ieri) >>> I
got to Susan's house.
Era uscita: Susan era uscita prima che io arrivassi a
casa sua, quindi devo usare il Past Perfect >>>she
had gone out.

Non sono andata al ristorante con loro ieri


sera, perch avevo gi cenato.

Non sono andata: devo usare il Simple Past, perch


l'azione si svolta ieri sera >>> I didn't go.

I didn't go to the
restaurant with them last
night, because I had
already had dinner.

Avevo gi cenato: avevo cenato prima che gli altri


andassero al ristorante, quindi devo usare il Past
Perfect >>> I had already had dinner.

TEORIA
Shall I compare thee
Traduzione Let terale
Shal l I compare thee to a summer day? = you
Ti paragono a un giorno des tate?
Thou are more lovely and more temperate.
Tu sei pi incantevole e pi mi te.
Rough winds do shake the darl ing buds of May,
Violent i vent i scuotono i car i germogl i di maggio,
And summer s lease hath al l too short a date: = has ***
E la durata del l es tate ha una scadenza t roppo breve.
Somet imes too hot the eye of heaven shines ,
A vol te t roppo caldo l occhio del cielo (i l sol e ) splende,
And of ten i s his golden complexion dimmd; = dimmed
E spes so la sua dorata carnagione oscurata;
And every fair from fair some t ime decl ines ,
Ed ogni bel lez za dal la bel lez za qualche vol ta diminui sce,
By chance, or nature s changing course untrimmd; = untrimmed
Per caso, o i l mutevole cor so del la natura non diminui to;
But thy eternal summer shal l not fade = your
Ma la tua eterna es tate non svani r
Nor lose pos ses s ion of that fair thou ow st; = you own
N perderai pos ses so di quel la bel lez za (che) tu pos s iedi ;
So long as men can breathe or eyes can see,
Fino a quando gl i uomini pos sono respi rare o gl i occhi pos sono vedere,
So long l ives thi s , and thi s gives lif e to thee. = you
Fino a quando vive ques to (so n e t to ), e ques to da vi ta a te .

Comment:
The speaker opens the poem with a question addressed to the beloved: Shall I compare thee to a summers
day? The next eleven lines are devoted to such a comparison. In line 2, the speaker stipulates what mainly
differentiates the young man from the summers day: he is more lovely and more temperate. Summers days
tend toward extremes: they are shaken by rough winds; in them, the sun (the eye of heaven) often shines
too hot, or too dim. And summer is fleeting: its date is too short, and it leads to the withering of autumn, as

every fair from fair sometime declines. The final quatrain of the sonnet tells how the beloved differs from the
summer in that respect: his beauty will last forever (Thy eternal summer shall not fade...) and never die. In
the couplet, the speaker explains how the beloveds beauty will accomplish this feat, and not perish because
it is preserved in the poem, which will last forever; it will live as long as men can breathe or eyes can see.
Commentary
This sonnet is certainly the most famous in the sequence of Shakespeares sonnets; it may be the most
famous lyric poem in English. Among Shakespeares works, only lines such as To be or not to be and
Romeo, Romeo, wherefore art thou Romeo? are better-known. This is not to say that it is at all the best or
most interesting or most beautiful of the sonnets; but the simplicity and loveliness of its praise of the beloved
has guaranteed its place.
On the surface, the poem is simply a statement of praise about the beauty of the beloved; summer tends to
unpleasant extremes of windiness and heat, but the beloved is always mild and temperate. Summer is
incidentally personified as the eye of heaven with its gold complexion; the imagery throughout is simple
and unaffected, with the darling buds of May giving way to the eternal summer, which the speaker
promises the beloved. The language, too, is comparatively unadorned for the sonnets; it is not heavy with
alliteration or assonance, and nearly every line is its own self-contained clausealmost every line ends with
some punctuation, which effects a pause.
Sonnet 18 is the first poem in the sonnets not to explicitly encourage the young man to have children. The
procreation sequence of the first 17 sonnets ended with the speakers realization that the young man might
not need children to preserve his beauty; he could also live, the speaker writes at the end of Sonnet 17, in
my rhyme. Sonnet 18, then, is the first rhymethe speakers first attempt to preserve the young mans
beauty for all time. An important theme of the sonnet (as it is an important theme throughout much of the
sequence) is the power of the speakers poem to defy time and last forever, carrying the beauty of the
beloved down to future generations. The beloveds eternal summer shall not fade precisely because it is
embodied in the sonnet: So long as men can breathe or eyes can see, the speaker writes in the couplet,
So long lives this, and this gives life to thee.
Trad.commento

L'oratore si apre la poesia con una domanda rivolta al amato: Devo


paragonarti ad un giorno d'estate?" I prossimi undici righe sono dedicate a tale
confronto. In linea 2, l'altoparlante stabilisce ci che differenzia principalmente
il giovane dal primo giorno dell'estate: giorno di estate tendono verso gli
estremi: sono scosse da "venti grezzi", "pi bella e pi temperato." in esse, il
sole ("l'occhio del cielo") spesso brilla "troppo caldo", o troppo debole. E
l'estate fugace: la data troppo breve, e conduce alla appassimento di
autunno, come la quartina finale del sonetto racconta come la differisce amati
dall'estate in questo senso "ogni fiera dal declino Sometime equi.": La sua
bellezza durer per sempre ("la tua eterna estate non deve svanire ...") e non
morir mai. Nel distico, l'altoparlante spiega come la bellezza del amata
compir questa impresa, e non perisca, perch conservato nel poema, che
durer per sempre; vivr "finch gli uomini possono respirare o gli occhi
possono vedere."
Commento
Questo sonetto certamente il pi famoso in sequenza dei sonetti di
Shakespeare; pu essere il pi famoso poema lirico in inglese. Tra le opere di

Shakespeare, solo le linee come "Essere o non essere" e "Romeo, Romeo,


perch sei tu Romeo?" Sono meglio conosciuti. Questo non vuol dire che
affatto il migliore o pi interessante o pi bello dei sonetti; ma la semplicit e la
bellezza della sua lode dell'amata ha garantito il suo posto.
In superficie, la poesia semplicemente una dichiarazione di lode per la
bellezza della persona amata; estate tende a estremi spiacevoli di ventosit e
di calore, ma l'amato sempre mite e temperato. L'estate per inciso
personificata come "l'occhio del cielo" con il suo "carnagione oro";
l'immaginario tutto semplice e spontanea, con le "gemme di maggio" dando il
via alla "eterna estate", che l'oratore promette l'amato. Il linguaggio, anche,
relativamente disadorno per i sonetti; Non pesante con allitterazione o
assonanza, e quasi ogni linea proprio autonomo clausola-quasi ogni riga
termina con alcuni segni di punteggiatura, che effettua una pausa.
Sonetto 18 la prima poesia nei sonetti non incoraggiare esplicitamente la
giovane di avere figli. La sequenza "procreazione" dei primi 17 sonetti si
conclusa con la realizzazione dello speaker che il giovane potrebbe non avere
bisogno di figli per preservare la sua bellezza; poteva anche vivere,
l'altoparlante scrive alla fine del Sonetto 17, "nella mia rima." Sonetto 18, poi,
il primo "rima" il primo tentativo di -la speaker per preservare la bellezza del
giovane per sempre. Un tema importante del sonetto (in quanto un tema
importante per gran parte della sequenza) il potere della poesia di chi parla
di sfidare il tempo e durare per sempre, portando la bellezza della persona
amata alle generazioni future. L'amata "eterna estate" non deve svanire
proprio perch incarnata nel sonetto: "Fino a quando gli uomini possono
respirare o gli occhi possono vedere", l'altoparlante scrive nel distico, "So
lunghe vite questo, e questo d vita a te . "

My mistress eyes
My mis tress' eyes are nothing like the sun;
Gl i occhi del la mia donna non sono come i l sole;

Coral is far more red than her lips' red;


I l coral lo as sai pi ros so del ros so del le sue labbra;

If snow be white, why then her breas ts are dun;


Se la neve bianca, perch al lora i suoi seni sono bigi ;

If hairs be wires, black wires grow on her head.


Se i capel l i sono setole, nere setole crescono sul la sua testa.

I have seen roses damask'd, red and white,


Ho vi s to rose damascate, ros se e bianche,

But no such roses see I in her cheeks;


Ma tal i rose non vedo sul le sue guance;

And in some perfumes is there more delight


E in alcuni profumi c pi del i zia

Than in the breath that from my mis tress reeks.


Che nel f iato che dal la mia donna esala.

I love to hear her speak, yet well I know


Amo sent i r la par lare, eppure ben so

That music hath a far more pleasing sound.


Che la mus ica ha un mol to pi gradevole suono.

I grant I never saw a goddess go,


Ammet to ( ch e ) mai vidi una dea camminare,

My mis tress, when she walks, treads on the ground.


Ma la mia donna, quando cammina, calca la ter ra.

And yet , by heaven, I think my love as rare


Eppure, in n ome d e l c i e l o , penso (ch e ) i l mio amore ( s ia ) tanto raro

As any she belied with false compare. she = woman


Quanto qual s ias i donna t ravi sata da fal s i paragoni .
comment:
The sonnet 130 SHAKESPEARE mainly has two interpretations: the first to subvert the order acquired (and
abused, as well as hypocritical) to idealize the woman angel, who often had never really loved, or even was a
fictional character, of fantasy, or whatever they narrated the quality 'more' imaginary than real. the second
interpretation and 'one that identifies the dark lady, the dark lady, with death.
The sonnet 130 and 'consists of two parts: in the three quatrains describing the quality' negative of the
beloved woman, in the couplet instead declares love it because of its originalita'.Il comparison and
'everything between the woman Petrarch and the dark lady , in a polemical, ironic and grotesque, and
although at first everything seems to work in favor of the woman used as a model by Petrarch, ends with the
abandonment of the model Petrarch, because 'and' better than a normal woman but true that a woman ideal
but in reality 'does not exist.
It follows that although Shakespeare's sonnets have as its model the ones petrarca, the bard does not
adhere to the fashions that wanted the one woman had represented the woman angel
In this sonnet Shakespeare attacks all the qualities of angelic women as described by Petrarch's Canzoniere.
As a matter of fact the poet said that woman's eyes are not as bright as the light of the sun. Her lips are not
as red as coral, nor is her complexion as white as snow. Surely her breath is not so sweet as tha of some
perfume, and thogh her words are pleasing they are nothing compared to the sound of music. The poet's
woman, when she walks, walks on the ground and not above it like a goddes. and yet the poet thinks his love
as rare as those described by other poets.
It is an attack against falsity in general: against beauty but insincere declarations of love as well as against
highly conventional images in poetry. For this reason he use contrasting images and negative comparissons.

commento tradotto:
Il sonetto 130 DI SHAKESPEARE ha principalmente due interpretazioni : il primo quello di
sovvertire l'ordine acquisito (ed abusato ,oltre che ipocrita) di idealizzare la donna angelo,che
spesso non si era mai realmente amato ,o addirittura era un personaggio inventato,di fantasia, o
comunque si narravano delle qualita' piu' immaginarie che reali. la seconda interpretazione e'
quella che identifica la dark lady, la dama bruna, con la morte .
Il sonetto 130 e' formato da due parti : nelle 3 quartine si descrivono le qualita' negative della
donna amata ,nel distico invece dichiara di amarla proprio per la sua originalita'.Il confronto e' tutto
tra la donna petrarchesca e la la dark lady ,in maniera polemica, ironica e grottesca, e sebbene
all'inizio sembra risolversi tutto in favore della donna usata a modello dal Petrarca,si conclude con
l'abbandono del modello petrarchesco,poiche' e' meglio una donna normale ma vera che una

donna ideale ma che in realta' non esiste.


Ne consegue che ,sebbene i sonetti di Shakespeare abbiano come modello proprio quelli del
petrarca,il bardo non aderisce alle mode che volevano che l'unica donna rappresentata fosse la
donna angelo. In questo sonetto di Shakespeare attacca tutte le qualit delle donne angeliche
come descritto da Canzoniere di Petrarca. un dato di fatto poeta detto occhi della donna non
sono luminose come la luce del sole. Le sue labbra non sono rossi come il corallo, non la sua
carnagione bianca come la neve. Sicuramente il suo respiro non cos dolce come tha di un
profumo, e thogh sue parole sono piacevoli non sono nulla in confronto a suon di musica. Donna
del poeta, quando cammina, cammina sulla terra e non sopra come una dea. e tuttavia il poeta
pensa che il suo amore raro come quelli descritti da altri poeti.
Si tratta di un attacco contro la falsit in generale: contro la bellezza, ma le dichiarazioni insincere
d'amore e contro le immagini altamente convenzionali nella poesia. Per questo egli usa immagini
contrastanti e comparissons negativi.

Three thousand ducats


Entrano Bassanio e Shylock
Shylock Tremila, allora... tremila ducati.
Bassanio Per tre mesi.
Shylock Sta bene, per tre mesi.
Bassanio Con garanzia di Antonio, come detto.
Shylock Si fa garante Antonio... Mi sta bene.
Bassanio Allora? Mi farete un tal favore?
Mi darete una mano?... Che mi dite?

Shylock Son tremila ducati, per tre mesi,


con garanzia di Antonio...
Bassanio L'accettate?
Shylock Antonio certamente un valent'uomo...
Bassanio Udiste mai qualche voce in contrario?
Shylock No, no, nel dire ch' un valent'uomo
intendevo senz'altro darvi atto
ch' per me sufficiente garanzia.
Tuttavia i suoi mezzi finanziari
son, come dire?, piuttosto ipotetici:
proprietario di una ragusina
che sul momento fa rotta per Tripoli,
e d'un'altra che fa vela per le Indie.
Una terza, secondo che ho sentito
a Rialto,([25]) veleggia verso il Messico,
ed una quarta verso l'Inghilterra;
ed altre spedizioni sono in mare
per suo conto, di l e di qua pel mondo.
Ma le navi non son che tavolame,
e gli equipaggi non sono che uomini.
Vi son topi di terra e topi d'acqua,
come ladri di terra e ladri d'acqua,
ossia pirati; in pi ci sono i rischi
delle acque, dei venti e degli scogli...
L'uomo per me, comunque, sufficiente...
per tremila ducati... Mi sta bene,
penso di poter prendere il suo avallo.

Bassanio Quanto a questo, potete star sicuro.


Shylock Comunque voglio essere sicuro
di poter star sicuro;
ed a tal fine vo' pensarci su.
Posso parlargli?
Bassanio S, se vi gradisse
di pranzare con noi...
Shylock Gi, per sentire
l'odor di porco e mangiar quella cotica
dentro la quale il vostro gran profeta,
il Nazareno, fece entrare il diavolo!...([26])
Con voi posso comprare, posso vendere,
parlare, passeggiare, e via di seguito;
ma mai a tavola a mangiare e bere.
E nemmeno pregare...
Ma chi viene? Notizie da Rialto?
Bassanio Ma proprio lui, Antonio!
Entra Antonio
Shylock (Tra s, sbirciandolo)
Che aria da strisciante pubblicano!([27])
Io gi lo odio perch cristiano,
ma ancor di pi perch, da gran balordo,
presta denaro gratis,

e fa cos abbassare l'interesse


dell'usura corrente qui a Venezia.
Me se una volta mi cpita a destro,([28])
voglio saziare questo mio rancore.
Egli detesta il nostro sacro popolo
e mi copre d'ingiurie,
e va sparlando di me, dei miei traffici,
dei guadagni che faccio legalmente
e ch'egli bolla invece da usurarii
nei luoghi ove s'adunano i mercanti.
Maledetta sia tutta la mia razza,
se gli perdono!
Bassanio Mi sentite, Shylock?
Shylock Stavo facendo mentalmente il conto
di quanto posso disporre al momento,
e m'accorgo, da un calcolo sommario,
che m' difficile improntare subito
i tremila ducati... Ma che importa?
Me li potr procurare Tubl,
un vecchio ebreo della nostra trib...
Ma aspettate un momento!
Per quanti mesi allora li vorreste?...
(Ad Antonio)
Salute, buon signore!
Stavamo appunto parlando di voi.([29])
Antonio Io non son uso, Shylock,
n ad imprestare n a prendere in prestito
danaro ad interesse; ma nel caso,
pur di venire incontro in qualche modo

al bisogno impellente del mio amico,


far uno strappo a questo mio costume.
(A Bassanio)
Sa gi la somma di cui hai bisogno?
Shylock S, tremila ducati.
Antonio E per tre mesi.
Shylock Gi, mi dimenticavo: per tre mesi.
Cos m'avete detto... e voi garante.
Bene, vediamo... Ma sentite un po':
poc'anzi dicevate, se non sbaglio,
che non usate dare o avere in prestito
denaro ad interesse.
Antonio Esattamente,
infatti non proprio mio costume.
Shylock Quando Giacobbe pascolava il gregge
dello zio Lbano... questo Giacobbe
era, a partir dal nostro santo Abramo,
secondo che in suo nome avea disposto
la saggia madre, il terzo possessore;
s, dico bene, il terzo...([30])
Antonio Che c'entra lui? Prestava ad interesse?
Shylock -

No, non proprio; o non direttamente


ad interesse, come voi direste.
Ma guardate Giacobbe quel che fece:
Lbano e lui convennero d'accordo
che tutti gli agnellini di quel gregge
che fossero pezzati o variegati
in varia guisa andassero a Giacobbe
in conto di mercede. A fine autunno
cos, tutte le pecore del gregge
in caldo, furon portate ai montoni,
e mentre tra i lanosi genitori
l'atto procreativo si compiva,
quell'astuto pastore di Giacobbe,
ritagliate e spogliate della scorza
bacchette di virgulti,
le pianta tutte in terra qua e l,
dinnanzi agli occhi di quegli animali
al momento della fecondazione;
sicch venuto il tempo di figliare,
partorirono agnelli variegati,
e questi furon tutti di Giacobbe.([31])
E fu questo un legittimo guadagno,
benedetto da Dio,
perch il guadagno sempre benedetto
se non proviene da una ruberia.
Antonio Ma questo che voi dite, signor mio,
fu circostanza affatto involontaria,
e Giacobbe ne fu solo strumento:
qualcosa che non era in suo potere
di fare che accadesse,
bens confezionata e governata
dalla mano del cielo. Questa storia
stata forse introdotta nei Testi
per coonestar l'intesse d'usura?
O sono anche pecore e montoni
l'argento e l'oro dei vostri forzieri?

Shylock Questo non saprei dirlo;


io li faccio figliar meglio che posso.
Mi basta che teniate a mente questo.
Antonio (A parte, a Bassanio)
Bassanio, attento: il diavolo
non si fa scrupolo, pei suoi disegni,
di citar le Scritture. Una malanima
che adduce a testimoni i sacri testi
pari alla pi perfida canaglia
che atteggia la sua guancia ad un sorriso,
o ad una mela bella dal di fuori
e marcia dentro... La disonest
s' sempre dato un onesto sembiante.
Shylock Vediamo allora: tremila ducati...
Una bella sommetta, tonda tonda!...
Per tre mesi su dodici... Vediamo...
l'interesse sarebbe...
Antonio Insomma, Shylock,
ci volete o no vostri debitori?
Shylock Signor Antonio, non so quante volte
a Rialto m'avete dileggiato
perch presto danari ad interesse.
Io l'ho sempre voluto tollerare
con un paziente gesto di spallucce;
perch la tolleranza la divisa
di tutti quelli della mia trib;
mi date in pubblico del miscredente,

cane strozzino, e sputate schifato


sopra la mia gabbana di giudeo.
E tutto questo per l'uso ch'io faccio
di ci ch' mio. Ebbene, ecco che adesso
voi avete bisogno del mio aiuto,
a quanto pare - ma guardate un po'! e venite da me, e mi dite: "Shylock,
vorremmo avere da te del denaro".
E siete voi che dite questo, voi,
che avete sempre schizzato saliva
sulla mia barba, cacciandomi a calci
come un cane rognoso accovacciato
davanti all'uscio della vostra casa.
E ora mi chiedete del denaro!
Che vi devo rispondere?
Non credete che vi dovrei rispondere:
"Ha del denaro un cane come me?
mai possibile che un can rognoso
ha tremila ducati da prestare?"
O credete ch'io faccia un grande inchino,
ed in tono da uomo sottomesso,
col fiato rotto ed umil sussurrando
debba rispondervi: "Gentil signore,
mercold scorso mi sputaste addosso,
tal altro giorno mi prendeste a calci,
un'altra volta mi chiamaste "cane",
ed in cambio di tante gentilezze
vi prester tutti questi denari"?
Antonio A chiamarti cos, a sputarti addosso,
a prenderti a pedate un'altra volta,
son sempre io, e lo farei ancora.
Se vuoi prestare a noi questo denaro,
prestalo, non per come ad amici...
ch quando mai ritrasse l'amicizia
un frutto dallo sterile metallo
prestato ad un amico?
Prestalo invece come a un tuo nemico,

perch se questi mancher all'impegno,


potrai esigere con miglior faccia
il pagamento della tua penale.
Shylock Eh, l l, come siete tempestoso!
Voglio essere amico a tutti e due,
io, ed aver la vostra simpatia,
dimenticar le vergognose ingiurie
di cui m'avete sempre ricoperto,
soccorrere ai bisogni vostri d'oggi
senza pretendere pel mio denaro
un soldo d'interesse;
e voi sembrate non volermi udire.
una cortese offerta che vi faccio.
Bassanio Anzi, la stessa cortesia, direi!
Shylock E voglio darvene dimostrazione.
Venite insieme con me da un notaio,
e avanti a lui firmatemi, voi solo,
un impegno formale, con la clausola
(ma soltanto cos, per uno scherzo)
che qualora in tal giorno ed in tal luogo
non mi doveste rendere la somma
o le somme indicate nel contratto,
la penale sar una libra esatta
di carne, della vostra bella carne,
da asportarvi dal corpo di mia mano
dalla parte che pi vi piacer.

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